EDUCAZIONE ALIMENTARE:
UNO STRUMENTO A TUTELA DELLA SALUTE
DEL CONSUMATORE
FOOD EDUCATION: AN ISTRUMENT FOR CONSUMER’S HEALTH PROTECTION
Morena V., Condoleo R., Marozzi S., Coscarella M., Saccares S.
Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana (IZSLT) – Centro Studi per l’Analisi e la Valutazione del Rischio Alimentare (CSRA) – Roma
COS’È LA SALUTE?
L'OMS la definisce uno "stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non
soltanto assenza di malattia".
COME TUTELARLA?
Se un tempo tutelare la salute significava prevenire la carenza di energia e di nutrienti,
oggi, obiettivo prioritario è evitare i problemi legati sia ad un’alimentazione eccessiva e
squilibrata sia ad una diffusa e crescente sedentarietà. Quindi non basta solo curare,
serve anche prevenire, informare, sensibilizzare, promuovere comportamenti sani e
orientati al benessere.
In questo contesto si inserisce l’attività dell’IZSLT e del CSRA che manifestano il loro
impegno nella tutela della salute del consumatore con la promozione di “Alimentazione e
cultura”.
COS’E’ “ALIMENTAZIONE E CULTURA”?
E’ un progetto volto a promuovere l’educazione alimentare in famiglia, coinvolgendo genitori e figli, nato dalla consapevolezza che le
corrette abitudini alimentari si strutturano fin dall’infanzia quando i comportamenti sono meno consolidati. L’iniziativa concordata tra
l’IZSLT ed il comune di Ariccia, ha visto impegnati il personale dell’IZSLT e del CSRA, corpo docente, alunni e genitori.
In fase preliminare insegnanti e rappresentanti dell’IZSLT e del CSRA si sono incontrati
per stabilire le modalità con cui operare, le finalità, la durata e la frequenza degli
incontri. Il progetto è stato quindi suddiviso in 5 fasi così articolate:
- fase I: somministrazione agli alunni di un questionario allo scopo di conoscere le
loro abitudini a tavola e le loro conoscenze in fatto di igiene e sicurezza alimentare;
- fase II: definizione degli argomenti da trattare e del numero di incontri da effettuare
per ogni classe sulla base dei risultati dell’indagine;
- fase III: svolgimento degli incontri con analisi più o meno approfondita (in relazione
all’età) di temi quali 1. alimentazione; 2. qualità igienico sanitaria degli alimenti; 3.
salute; 4. manipolazione, preparazione e conservazione degli alimenti; 5. filiere
alimentari. La fase teorica era seguita da quella pratico-dimostrativa e infine dal
dibattito, dalle domande e dalle curiosità dei partecipanti.
- fase IV: elaborazione di un questionario di verifica da somministrazione agli alunni
allo scopo di valutare il loro apprendimento;
- fase V: 1. realizzazione da parte degli alunni di 15 poster relativi agli argomenti trattati; 2. analisi da parte degli esperti del CSRA
dei questionari e rappresentazione grafica delle informazioni ricavate; 3. visite guidate presso i laboratori dell’IZSLT; 4. realizzazione
di un opuscolo informativo come promemoria del progetto (in progress).
CONCLUSIONI
L’attenzione, la curiosità, le domande e soprattutto l’animata partecipazione agli esperimenti eseguiti durante le lezioni, le discussioni
in plenaria e la realizzazione di interessanti lavori sono una chiara dimostrazione di come le attese iniziali siano state soddisfatte e
come il progetto abbia centrato l’obiettivo sensibilizzando grandi e piccoli a temi attuali e preoccupanti quali corretta alimentazione,
sicurezza alimentare e salute.
E’ altresì emerso un aspetto critico dell’iniziativa: l’adesione dei genitori agli incontri che ha in
parte deluso le aspettative. In futuro si dedicherà una maggiore attenzione alle modalità e ai
tempi di divulgazione dell’evento studiando una vera e propria campagna di informazione per
coinvolgere anche i più restii. D’altro canto la richiesta comune dei partecipanti di un
proseguimento del progetto pone le basi per una prossima e più intensa collaborazione tra
IZSLT e CSRA con le istituzioni scolastiche.
L’obiettivo resta quello di contribuire all’educazione alimentare in famiglia, promovendo
l’affermarsi di una nuova mentalità che aiuti a compiere scelte alimentari sempre più
consapevoli fin da piccoli, l’auspicio invece è la possibilità di estendere l’attività formativa ad
un pubblico più numeroso e di offrire un iter educativo più ampio.
BIBLIOGRAFIA
1. Piano Sanitario Nazionale 2006/2008 – Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali; 2. Regolamento CE 178/2002; 3. “Sicurezza alimentare nella ristorazione collettiva”, Morena V., Condoleo R., Coscarella M., Marozzi S., Pierini F.,
Saccares S.. IX Congresso S.I.Di.L.V. - Roma 14 - 16 Novembre 2007; 4. Sicurezza Alimentare: l'importanza della formazione e comunicazione al consumatore; Condoleo R., Marozzi S., Morena V., Pierini F., Saccares S., Vilardo. XVII Convegno AIVI,
Rimini 14 - 16 Giugno 2007.
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