Questo opuscolo informativo è stato realizzato al termine
del percorso di educazione ambientale “mettiamo a dieta
il cassonetto” svolto nell’Istituto comprensivo F. Baracca
e nella Scuola media Statale Tito Livio nel corso dell’anno
scolastico 2011-2012.
Il Forum Nazionale dei Giovani ringrazia: le Direzioni didattiche delle Scuole e i docenti che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa contribuendo fattivamente alla sua
realizzazione; La I Municipalità di Napoli per aver patrocinato l’iniziativa; gli educatori e i volontari di Fare Verde
e di Nuovo Avvenire onlus che hanno coinvolto bambini e
docenti in lezioni e laboratori pratici.
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INDICE
Mettiamo a dieta il cassonetto
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Eliminiamo l’usa e getta
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Riduciamo e riutilizziamo i contenitori
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Raccolta differenziata e riciclaggio
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Laboratorio della carta riciclata
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F ORUM
NAZIONALE
DEI GIOVANI
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Caro genitore,
Il Forum Nazionale dei Giovani ha molto a cuore la creazione
di un futuro migliore per le nuove generazioni e crede che le
idee e le azioni di ognuno siano ugualmente importanti.
Perché parliamo dei Vostri figli, nostri fratelli e coetanei.
In Italia come in Europa il Forum sostiene l’impegno civico,
la partecipazione attiva alla vita sociale, civile e politica dei
Giovani per un futuro di vera Pace e per un mondo più giusto
e pulito.
Oggi hai in mano solo un piccolo libricino che però se usato
bene può essere una grande opportunità: leggi con attenzione
queste pagine e insegna a Tuo figlio che basta poco per preservare il nostro pianeta.
Anzi, impara assieme a lui: questo è lo spirito del Forum!
Metti in pratica questi consigli e scoprirai che fare oggi attenzione a piccoli gesti quotidiani regalerà a tuo figlio un mondo
migliore dove vivere...
Buon impegno..!
Ciao ragazzi,
il libricino che avete in mano è fatto da voi ed è per voi perchè su
questi temi avete dimostrato di essere i più sensibili e sarete i
più preparati. In questo modo non farete gli stessi errori che hanno fatto i nostri genitori. Il rispetto dell’ambiente è importante
per moltissimi motivi e questo libricino vi aiuterà a capirlo. Prima
di leggerlo vogliamo però spiegarvi che cosa è il Forum.
Il Forum racchiude circa 80 associazioni giovanili di tutti i tipi:
studenti, scout, chi fa il volontariato, sportivi, associazioni di
cattolici, ebrei, musulmani ecc. Fra di noi ci sono persone con
idee molto differenti che fra di loro hanno in comune due cose:
l’età più o meno uguale (il più grande di noi non può avere più di
35 anni!) e la stessa volontà di impegnarsi per cambiare le cose
che non ci piacciono. Siamo convinti che l’unione fa la forza e
per questo abbiamo messo insieme tutte queste energie: per
farci rispettare di più.
Buona lettura e ricorda sempre che il miglior rifiuto è quello che
non si produce! www.cassonettoadieta.altervista.org
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Mettiamo a dieta
il cassonetto!
I rifiuti sono nati con noi esseri umani. In Natura non esistono rifiuti: tutto ciò
che viene “scartato” da un ciclo biologico viene riutilizzato da altri esseri viventi.
Si pensi alle foglie secche che diventano terra fertile nel sottobosco oppure
all’ossigeno che è un prodotto “di scarto” delle piante e rappresenta per gli esseri
umani una sostanza vitale!
Ogni Italiano produce in media ben 541 kg di rifiuti urbani per un totale di 32.471.591
tonnellate all’anno!
I nostri cassonetti dei rifiuti stanno scoppiando. Dobbiamo metterli a dieta!
Per una corretta gestione dei rifiuti il primo passo è senza dubbio quello di
acquistare e usare meno imballaggi ed evitare tutto quello che si butta via dopo
che è stato usato una sola volta. La parola d’ordine è RIDUZIONE.
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Alcune cose da fare per far
dimagrire il cassonetto dei rifiuti:
ridurre il consumo di carta
ed utilizzare carta riciclata al 100%;
riutilizzare sacchetti, bottiglie,
flaconi e altri contenitori;
evitare l’usa e getta;
utilizzare pannolini lavabili;
acquistare prodotti alla spina;
ridurre e riciclare i rifiuti;
fare una corretta raccolta
differenziata dei rifiuti
che non riusciamo ad evitare.
Per ridurre i rifiuti,
eliminiamo l’usa e getta
Mense scolastiche senza rifiuti
Gran parte delle mense scolastiche italiane servono i pasti in stoviglie di
plastica usa e getta. Ciò produce un enorme quantitativo di rifiuti.
Per gli Enti Locali, l’utilizzo di stoviglie usa e getta nelle mense scolastiche
si traduce in un aggravio di costi per il loro smaltimento in discarica o
negli inceneritori.
Si tratta, infine, di una pratica diseducativa, oltre che insostenibile dal
punto di vista ambientale: con l’utilizzo di stoviglie monouso i bambini
vengono abituati fin da piccoli all’utilizzo di prodotti usa e getta.
I Comuni italiani possono attivare progetti per l’eliminazione delle stoviglie
usa e getta nelle mense scolastiche sostituendole con piatti, posate e
bicchieri lavabili e installando una lavastoglie industriale per il lavaggio
delle stoviglie riutilizzabili.
Piatti e bicchieri lavabili possono essere quelli tradizionali – di ceramica e
di vetro – oppure possono essere di materiale plastico leggero, colorato e
infrangibile.
Le lavastoviglie industriali prevedono appositi cestelli e cicli velocissimi di
lavaggio per facilitare il lavoro degli operatori.
Oltre alla salvaguardia dell’ambiente il progetto prevede risparmi economici
da parte dell’Amministrazione Comunale che possono raggiungere cifre
ragguardevoli: l’Ente Locale a fronte della spesa iniziale per l’acquisto
delle stoviglie lavabili e della lavatrice industriale ottiene un risparmio
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dato dalla mancanza dell’ acquisto giornaliero dei kit di plastica (in media
0,20 euro cad.) e del costo di smaltimento dei rifiuti in discarica (variabile
a seconda dei Comuni) per i 40 grammi di ciascun kit usa e getta.
Dove ne ricorrano le condizioni, il risparmio conseguito può essere
investito in stipendi per il personale addetto al lavaggio delle stoviglie
con la creazione di nuovi posti di lavoro a fronte di una considerevole
riduzione dei rifiuti.
Pannolini lavabili in lavatrice
I pannolini monouso che si utilizzano per i bambini costituiscono un
enorme costo per la comunità, sia in riferimento alla quantità di risorse
ed energia necessarie per la loro produzione che per l’enorme impatto
ambientale connesso allo smaltimento finale.
Ogni bambino nei primi 2 anni e mezzo di vita ha bisogno di circa 4.500
pannolini usa e getta che contribuiscono a creare circa una tonnellata di
rifiuti. Si tratta di una tipologia di rifiuto non riciclabile e particolamente
difficile da trattare per ovvie ragioni igienico-sanitarie.
Per i 4.500 pannolini di cui necessita ogni bambino – calcolando dai 5
cambi al giorno per 30 mesi di utilizzo del pannolino – una famiglia spende
dai 1.300,00 ai 2.500,00 euro in base al tipo e alla marca di pannolino usa
e getta
Per un kit che comprende mutandina esterna, pannolino lavabile e veli
biodegradabili la spesa si aggira sui 350,00-600,00 euro. Aggiungendo il
costo del lavaggio il risparmio annuo per la famiglia è di almeno 500,00
euro.
I pannolini lavabili in stoffa riducono eritemi e problemi cutanei in quanto
più traspiranti e privi di sostanze chimiche. Con i pannolini lavabili, oltre al
bilancio familiare, migliora anche la salute del bambino.
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Per ridurre i rifiuti,
riduciamo e riutilizziamo
bottiglie e contenitori
L’acqua del rubinetto
deve essere potabile per legge.
Per questo viene sottoposta
ad un numero di controlli
molto maggiore rispetto
alle acque in bottiglia.
Acqua del rubinetto
al posto di quella in bottiglia
In Italia siamo i maggiori consumatori al mondo di acqua minerale in
bottiglia. Nel 2006 il consumo pro capite è stato di 192 litri.
Comprare acqua minerale in bottiglia costa caro, sia al portafoglio
che all’ambiente, con oltre 200.000tonnellate di plastica prodotta per
imbottigliare circa 11 miliardi di litri d’acqua.
L’acqua è sempre potabile, in casi particolari si possono usare filtri di diverso
costo ed efficacia per eliminare il cattivo odore ad esempio dato dal cloro.
Possiamo comprare dalla semplice brocca filtrante, che oggi possiamo
trovare in molti negozi di articoli casalinghi, al filtro sottolavello.
Vendita alla spina
Con la vendita “alla spina”, oltre che i rifiuti, si risparmiano l’energia
necessaria per il trattamento industriale e gli autocarri che vanno su e
giù per le strade d’Italia: tutta anidride carbonica in meno che finisce
nell’atmosfera e tutto risparmio economico.
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Detersivi sfusi alla spina
Latte e acqua frizzante alla spina
Acquistando alla spina si risparmia circa il 40% sul prezzo di un prodotto equivalente confezionato in contenitori a perdere. Ma soprattutto
si risparmia la plastica e si producono meno rifiuti. Un contenitore di
plastica per detersivo liquido ha una massa di circa 100 grammi, che
equivalgono a 190 grammi di
petrolio, 1,7 litri d’acqua
e 230 g di CO2 (anidride
carbonica).
Una famiglia spende
mediamente
277,00
euro di detersivi all’anno, considerando tutti
i diversi prodotti per
l’igiene della casa. Acquistare le stesse quantità di prodotto “alla spina”, comporta una spesa
di circa 147,00 euro, con
un risparmio di circa
130,00 euro all’anno. Perchè dobbiamo continuare a sprecare risorse non
rinnovabili, a produrre
una marea di rifiuti e ad
inquinare, quando farne
a meno aiuta anche il
portafoglio?
Il latte venduto alla spina è “crudo”, cioè non pastorizzato e tantomeno
microfiltrato o passato attraverso altri trattamenti industriali. E’ sicuro
come il latte confezionato, perchè al momento della mungitura viene raccolto in recipienti igienizzati e portato molto rapidamente a 4 gradi; mantenuto in queste condizioni fino al momento
di passare alla bottiglia
e poi al nostro frigo. Si
conserva tre giorni.
In molti comuni al fianco della casetta del latte alla spina troviamo
una casetta dell’acqua
alla spina, alcune volte
chiamata fontanella
leggera. Con pochi centesimi e portando le
nostre bottiglie è possibile acquistare per il
cittadino acqua filtrata
naturale o filtrata e
gassata.
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Per tutto ciò che non riusciamo a ridurre
c’è la raccolta differenziata!
La raccolta differenziata dei rifiuti consiste nel separare i diversi tipi di
materiali prima di consegnarli a chi si occuperà di prenderli e portarli alle
aziende che effettuano il riciclaggio.
L’unico sistema di raccolta differenziato possibile ed efficace è quello del
“porta porta”.
La raccolta differenziata porta a porta consiste nel
ritiro dei rifiuti direttamente a casa, condominio o
attività commerciale eliminando i cassonetti stradali.
Per effettuare cio’ vengono stabiliti dei ritiri settimanali
attraverso un calendario (per es. carta martedi, plastica
giovedi, materiale organico lun, merc, ven.).
La novità principale è l’introduzione di un nuovo
contenitore, di solito marrone, che ci consente di
differenziare gli scarti organici per poterli avviare al
compostaggio. Qui dobbiamo inserire la “frazione umida”,
quella parte dei nostri rifiuti che include scarti organici
di origine animale e vegetale: bucce di frutta e verdure,
avanzi di carne o di pasta, fondi di caffè. Insieme alla
“frazione umida” possono essere trasformati in compost
anche sfalci e potature, erba, foglie e rami secchi.
L’altra novità è l’eliminazione dei grandi contenitori stradali,
quindi come detto prima, ciascuna casa/condominio/
attività avrà i suoi piccoli contenitori e sarà responsabile
di questa raccolta.
Con questo tipo di raccolta e’ determinante una buona
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comunicazione da parte dell’amministrazione ai cittadini che di solito viene
avviata diversi mesi prima del passaggio da un tipo all’altro della raccolta, ma
è indispensabile la partecipazione, la sensibilizzazione e il coinvolgimento
della popolazione
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Laboratorio
della carta riciclata
Cosa serve:
giornali vecchi; frullatore ad immersione; bacinella;
acqua; setacci; panni assorbenti; tempera, se si vogliono creare fogli di carta colorata
Fare a pezzettini dei fogli di giornale e metterli in una bacinella. Versare dell’acqua nella
bacinella e cominciare a frullare. Se non si riesce a frullare bene, aggiungere dell’acqua e continuare a
mescolare e frullare fino ad ottenere un impasto
omogeneo. Per ottenere dei fogli di carta colorata
si può sciogliere della tempera nell’impasto.
Prendere il setaccio ed immergerlo nella bacinella.
Tirare su e fare sgocciolare l’acqua.
Rovesciare il setaccio su un panno assorbente appoggiato sul tavolo. Passare una spugnetta sul retro del setaccio per togliere l’acqua in eccesso.
Dopo aver pressato il foglio sul panno assorbente,
togliere lentamente il setaccio facendo attenzione a
non strappare il foglio. Il foglio resterà attaccato al
panno assorbente finchè non sarà asciutto.
Quando si sarà asciugato, staccare il foglio.
Buon divertimento!
Maggiori informazioni sul progetto
sono disponibili all’indirizzo internet
www.cassonettoadieta.altervista.org
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opuscolo - Mettiamo a Dieta il Cassonetto