Cultura della Sicurezza DAL DIRE AL FARE Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 1 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 2 SICUREZZA A SCUOLA / / a scuola di prevenzione Applicazione del D. Lgs. 81/08 (D.Lgs. 106 – 3 agosto 2009) INFORMAZIONE / FORMAZIONE al personale della scuola 3 D.Lgs. 81/2008 Articolo 37 ‐ Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a: • concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza; • rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda. 4 5 6 7 8 9 10 11 12 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 13 SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: 14 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 15 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 16 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 17 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 18 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 19 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 20 D. Lgs. 81/2008 21 Generalità: le varie figure per la sicurezza DATORE DI LAVORO (dirigente ed organizzatore) PREPOSTO (vigila e sorveglia la corretta esecuzione delle attività in sicurezza) LAVORATORE (esegue correttamente) 27/10/2015 22 IL DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO • Identificato come tale dal DM n.292/96 • DEFINIZIONE: Art. 2 c.1, lettera b Dlgs 81/08 “….nelle P.A….per datore di lavoro s’intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall’organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l’attività e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione o d’individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo” 23 Definizione di “preposto” ART. 2 Comma 1 D.Lgs. 81/08 e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; 27/10/2015 24 Decreto Legislativo 9/4/2008 n. 81 art.20 TITOLO I - Principi comuni CAPO III - Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I - Misure di tutela e obblighi Obblighi dei lavoratori 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; Decreto Legislativo 9/4/2008 n. 81 art.20 TITOLO I - Principi comuni CAPO III - Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I - Misure di tutela e obblighi Obblighi dei lavoratori c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonchè i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonchè qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; Decreto Legislativo 9/4/2008 n. 81 art.20 TITOLO I - Principi comuni CAPO III - Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I - Misure di tutela e obblighi Obblighi dei lavoratori f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. VIGILANZA SUL MINORE E RESPONSABILITA’ DEL DOCENTE La responsabilità aggravata prevista dall’art. 2048 c.c. L’art. 61 legge 11 luglio 1980 n. 312 Casistica e giurisprudenza 28 DOVERE DI VIGILANZA • Sul dovere di vigilanza di cui sono investiti gli insegnanti, è necessario evidenziare che l’art. 2048, 3° c. del c.c. prevede una responsabilità "aggravata" a carico dei docenti • in quanto essa si basa su di una colpa presunta, ossia sulla presunzione di una "culpa in vigilando", di un negligente adempimento dell’obbligo di sorveglianza sugli allievi, • vincibile solo con la prova liberatoria di non aver potuto impedire il fatto 29 Cultura della Sicurezza DAL DIRE AL FARE Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 30 CONCETTI GENERALI DEFINIZIONI PERICOLO RISCHIO Fonte di possibili lesioni o danni alla salute (Da UNI EN 292-1) Combinazione di probabilità e gravità di possibili lesioni o danni alla salute in situazioni pericolose (Da UNI EN 292-1) 31 FATTORI CHE CARATTERIZZANO IL RISCHIO MACCHINE IMPIANTI E LORO UTILIZZO UOMO RISCHIO AMBIENTE 32 FATTORI DI RISCHIO OCCUPAZIONALE 33 RISCHIO CHIMICO Rischio dovuto a sostanze inquinanti che interagiscono con l’organismo umano e che possono provocare patologie acute croniche e irreversibili GAS Saldatura: Ossidi di Carbonio Ossidi di Azoto Verniciatura: Solventi Galvanica: Bagni acidi e basici VAPORI POLVERI FIBRE AEROSOL NEBBIE FUMI Macinazione - Argilla Plastica - Legno Minerali (Amianto) - Organiche Artificiali Verniciatura a spruzzo Lavoraz. con impiego di oli Saldatura Stampaggio a caldo plastica 34 RISCHIO FISICO CARPENTERIA RUMORE MICROCLIMA SALA PROVE MOTORI TEMPERATURA UMIDITA’ VENTILAZIONE CELLE FRIGO FORNI ABBAGLIAMENTO ILLUMINAZIONE RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI VIBRAZIONI LUCE SCARSA RAGGI X LASER CAMPI ELETTROMAGNETICI SORGENTI RADIOATTIVE UTENSILI ARIA COMPRESSA BATTITURA PAVIMENTAZIONI 35 RISCHIO BIOLOGICO LAVORAZIONI CON OLI BATTERI PRODOTTI ANIMALI ATTIVITA’ SANITARIE LAVORAZIONI ALIMENTARI FUNGHI MUFFE PRODOTTI ANIMALI LAVORAZIONI AGRICOLE ATTIVITA’ SANITARIE VIRUS PARASSITI PRODOTTI ANIMALI LAVORAZIONI CON ANIMALI 36 RISCHIO INFORTUNI IMPIGLIAMENTO INTRAPPOLAMENTO SCHIACCIAMENTO TRASCINAMENTO ATTORCIGLIAMENTO MECCANICO CESOIAMENTO URTO CONTATTO - TAGLIO PROIEZIONE PERFORAZIONE ATTRITO - ABRASIONE CONTATTO DIRETTO ELETTRICO CONTATTO INDIRETTO 37 RISCHIO ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ANSIA RESPONSABILITA’ RITMI ECCESSIVI MONOTONIA RIPETITIVITA’ TURNI DI LAVORO MANSIONI SUPERIORI RAPPORTI CON PERSONE ESTERNE LAVORO A COTTIMO CATENA DI MONTAGGIO LAVORO NOTTURNO 38 RAPPORTO RISCHIO - DANNO CAUSA Rischio CHIMICO EFFETTO Danno INFORTUNIO FISICO BIOLOGICO INFORTUNI MALATTIA PROFESSIONALE MALATTIA ASPECIFICA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 39 DANNO Lesione fisica o alterazione dello stato di salute INFORTUNIO Incidente determinato da una causa violenta in occasione di lavoro dal quale derivi la morte o l’invalidità permanente o l’inabilità temporanea 40 DANNO Es: Asbestosi Saturnismo Ipoacusia MALATTIA PROFESSIONALE Malattia causata da attività lavorativa dalla quale derivi la morte o l’invalidità permanente o l’inabilità temporanea Per provocare una malattia professionale i fattori di rischio devono essere presenti nell’ambiente in determinate quantità MALATTIA ASPECIFICA Insieme di malattie fisiche o psichiche non direttamente collegabili ad una causa determinata,ma riconducibili almeno in parte ad uno o più fattori dell’ambiente di lavoro Es: Stanchezza Insonnia 41 PREVENZIONE Insieme di azioni che hanno lo scopo di mantenere lo stato di salute, inteso come benessere psico-fisico dell’uomo PRIMARIA SECONDARIA 42 PREVENZIONE PRIMARIA Insieme di azioni- interventi per la riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro Eliminazione sostanza nociva Interventi alla sorgente Modifica processo produttivo Manutenzione Modifica impianto Pulizia Modifica organizz. lavoro Controllo ritmi produttivi Aspirazione localizzata Interventi sulla propagazione Ventilazione generale Modifica organizz. lavoro Spazio Lay-out Dispositivi di protezione individuale Interventi sull’uomo Chiusura in cabina Modifica organizz. lavoro Riduzione tempo di esposizione 43 Informazione PREVENZIONE SECONDARIA Ricerca di alterazioni precliniche negli organi, prima che si manifesti la malattia SORVEGLIANZA SANITARIA per gli esposti a fattori di rischio professionali - Accertamenti Sanitari Preventivi: prima dell’assunzione per il rilascio dell’idoneità - Accertamenti Sanitari Periodici: per la verifica e il controllo dello stato di salute 44 AMBITI OPERATIVI Art.38 del D.Lgs.81/08 COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE Datore di lavoro Dirigenti SORVEGLIANZA SANITARIA INFORMAZIONE E FORMAZIONE RLS Medico competente RSPP Preposti Lavoratori 45 SORVEGLIANZA SANITARIA Art.41 comma 2 del D. Lgs. 81/08 Accertamenti medici preventivi e periodici Accertamenti medici su richiesta del lavoratore (dopo prolungato periodo di assenza dovuto a malattia comune, malattia professionale, infortunio sul lavoro o grave incidente) Accertamenti medici alla cessazione del rapporto di lavoro Accertamenti medici in occasione del cambio di mansione 46 GIUDIZIO DI IDONEITÀ Art.41 comma 6 del D. Lgs. 81/08 Idoneità Idoneità parziale, temporanea o permanente con prescrizioni con limitazioni Inidoneità, temporanea o permanente Avverso il giudizio del medico competente è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di vigilanza territorialmente competente (art. 41, comma 9). il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore (art.41, comma 8) 47 SOGGETTI ALLA SORVEGLIANZA SANITARIA Art. 2, comma 1, lettera a) del D.Lgs.81/08 tutti i lavoratori esposti a rischio Il lavoratore è persona che: indipendentemente dalla tipologia contrattuale svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari 48 VERIFICA DEL DIVIETO DI ASSUNZIONE DI BEVANDE ALCOOLICHE Legge 125 del 30 marzo 2001 MANSIONI A RISCHIO MANSIONI NON A RISCHIO Test alcolimetrico effettuato dal medico competente o dal medico dell’Organo di Vigilanza Invio alla commissione medica ex art. 5 dello Statuto dei lavoratori LAVORATORE CON SOSPETTA INTOSSICAZION E ALCOLICA ACUTA SEGNALATO DALL’AZIENDA 49 VERIFICA DI ASSENZA DI ASSUNZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI O PSICOTROPE D.Lgs.81/08, Intesa Stato Regioni del 30 ottobre 2007 S.S. finalizzata alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti (art.41, comma 4) Visite specialistiche in medicina del lavoro con anamnesi mirata Test di screening su urina Verifica positiva: giudizio di inidoneità temporanea alla mansione Invio ai SERT SOGGETTI CON MANSIONE A RISCHIO IDENTIFICATA NELLA NORMATIVA (D.M. 186/90) 50 INDICATORI DEL RISCHIO INFORTUNISTICO (UNI 7249) INDICE DI INCIDENZA N. INFORTUNI I.I. = --------------------------------------- x 100 N. LAVORATORI A RISCHIO INDICE DI FREQUENZA N. INFORTUNI I.F. = ---------------------------------- x 100.000 N. ORE LAVORATE INDICE DI GRAVITA’ GG.ASS.TEMP.+GG.ASS.PERM+75.(%INV.)+7500.(N.DECESSI) I.G. = ---------------------------------------------------------- x 1.000 N. ORE LAVORATE INDICE DI GRAVITA’ SEMPLIFICATO GG.ASS.TEMP. + GG.ASS.PERM. I.G.S .= -------------------------------------- x 1.000 N. ORE LAVORATE DURATA MEDIA GG.ASS.TEMP. + GG.ASS.PERM. D.M. = --------------------------------------N. INFORTUNI 51 Cultura della Sicurezza DAL DIRE AL FARE Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 52 DATI SUGLI INCIDENTI …. NEL LAVORO ….. A CASA …… A SCUOLA 53 morti sul lavoro in un anno registrati dall'INAIL Nel 1963 ci sono stati 4.644 Nel 1980 ci sono stati 2.565 Nel 2000 ci sono stati 1.261 nel 2011 i morti sul lavoro sono stati 973. 54 Infortuni nella scuola • La percentuale degli infortuni e: • Circa 7 % • Per lo più infortuni di studenti • Circa 95 % 55 Infortuni e giovani • sono i più giovani ad infortunarsi. • Ben il 51% dei casi riguarda lavoratori e lavoratrici con meno di 30 anni. • Nel 2005, in Italia, sono stati 8.530 quelli che non avevano ancora 17 anni e sono rimasti vittime di una “disgrazia” sul lavoro. 56 Infortuni e giovani • in CASA, dove il rapporto adulti/minori è certamente maggiore che a scuola, (muoiono) in Italia ogni anno circa 1000 bimbi da 0 a 14 anni su un TOTALE DI 10.000 MORTI. • (3 MINORI al giorno ...come in edilizia, anche se le due cose - casa e cantieri edili - sono un po’ differenti...) 57 ALCUNI DATI SUGLI INFORTUNI A SCUOLA … sede infortuni classe 8% scale 4% in itinere 6% esterno 18% palestra 33% cortile 29% corridoi 2% 58 ALCUNI DATI SUGLI INFORTUNI A SCUOLA … tipologia inf ortuni perdita coscienza 2% ferite 10% fratture 14% contusionedistorsione 74% 59 % 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 16 15 13 14 % 1 5 18 19 16 17 11 4 4 3 2 100 % 17 ed oltr e ORA non riportata sino alle 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 ed oltre 12 11 10 9 no nr i po rta ta s in oa l le 8 0 60 FORMA ACCADIMENTO % si è colpito con 5% urtato da 3% altro 7% sconosciuta 14% urtato contro 10% caduto in piano 18% movimento scoordinato 14% colpito da 14% FORMA ACCADIMENTO sconosciuta caduto in piano messo un piede in fallo colpito da movimento scoordinato urtato contro si è colpito con urtato da altro messo un piede in fallo 15% % 14 18 15 14 14 10 5 3 7 100 47 % 61 Radiatori finestre AGENTE MATERIALE % infissi 1% mezzi trasporto 1% utensili 1% altro 4% arredi e impianti fissi 1% sconosciuta 26% persone 8% attrezzi 10% superfici lavoro e transito 30% materiali solidi 18% AGENTE MATERIALE sconosciuta superfici lavoro e transito materiali solidi attrezzi persone arredi e impianti fissi infissi mezzi trasporto utensili altro % 26 30 18 10 8 1 1 1 1 4 100 62 NATURA LESIONE % lesione da altri agenti 0,3% sconosciuta 0,3% lesioni da sforzo 0,3% corpi estranei 0,2% ferita 6,6% lesioni da infezioni 0,1% 8 frattura 21,1% lussazione distorsione 49,8% contusione 21,3% NATURA LESIONE sconosciuta lussazione distorsione contusione frattura ferita lesione da altri agenti lesioni da sforzo corpi estranei lesioni da infezioni % 0,3 49,8 21,3 21,1 6,6 0,3 0,3 0,2 0,1 100 63 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 64 Cultura della Sicurezza DAL DIRE AL FARE Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 65 CONOSCI TE STESSO 1. valuta, ogni tanto, il tuo modo di lavorare 2. considera, prima di iniziare, il tuo stato fisico 3. tieni conto del tuo stato emotivo (Sei in grado di non prendertela in qualsiasi situazione ? 66 CONOSCI LE ATTREZZATURE CHE IMPIEGHI 1. l’efficienza dei vari organi 2. le caratteristiche delle attrezzature 3. possibilità e limiti 4. le attrezzature necessarie in caso di emergenza 67 CONOSCI LE SITUAZIONI 1. mantieni alto il grado di attenzione 2. impara a prevedere 3. impara ad utilizzare tutto il campo visivo elaborando una tecnica dello sguardo 68 DECISIONI ED AZIONI • Innanzitutto è necessaria la convinzione che la violazione delle regole di sicurezza è responsabile dei maggiori incidenti 69 Comportamento sicuro • rispettare le regole la maggior parte delle volte è la caratteristica della maggioranza delle persone • rispettare sempre le regole di sicurezza definisce il lavoratore sicuro 70 PERCHE’ L’INCIDENTE ??? • Dopo l’incidente vengono cercate razionalizzazioni del perché è successo: • Chissà dove guardava quello là. • Sicuramente aveva la testa da un’altra parte! • Usava attrezzature senza preparazione. • Succede a chi non sa lavorare !!! 71 TITOLO I - Principi comuni CAPO III - Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I - Misure di tutela e obblighi Articolo 20 . Obblighi dei lavoratori 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. 72 Cultura della Sicurezza DAL DIRE AL FARE Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 73 74 75