Pneumatici per veicoli commerciali
Come ottimizzare le prestazioni
dei pneumatici
Indice
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Indice
Editoriale
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Copyright © 2009 Continental AG
Tutti i diritti riservati
Pneumatici Autocarro – Generalità tecniche ....................................................
Dagli esordi ..................................................................................
Oggi più che mai: il pneumatico su misura per ogni settore di utilizzo ............
Sviluppo mondiale ...........................................................................................
Pneumatici Autocarro – I componenti e le loro funzioni ...................................
La produzione dei pneumatici .........................................................................
Come si legge un pneumatico .........................................................................
Misure e definizioni .........................................................................................
Sfruttate tutto il potenziale offerto dai vostri Pneumatici Autocarro –
Le possibilità di ricostruzione e riscolpitura .................................................... 18
Manutenzione e cura dei Pneumatici Autocarro –
Riparazione, pressione di gonfiaggio, profondità del battistrada
e immagazzinaggio ......................................................................................... 22
Deterioramento dei pneumatici per veicoli commerciali
dovuto a fattori esterni ....................................................................................
Il battistrada ....................................................................................................
Il fianco ...........................................................................................................
Il tallone ..........................................................................................................
2
4
4
6
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26
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3
Pneumatici Autocarro –
Generalità tecniche
Dagli esordi
Dagli esordi
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
• In the 1950s
Continental
• In the
1950s
already
Continental
offers
specialized
already
offers
tires for
specialized
different
types
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• In the
1950s
Continental
already
offers
specialized
tires fortires
different
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trucks and
for buses
trucks
and
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communicates
for
buses
and
segment-specifi
communicates
csegment-specifi
benefits.
benefits.
trucks
and
for
buses
and
communicates
segment-specifi
c beneficts.
siamo il partner dell’industria dei trasporti da quando esistono i pneumatici
Siamo stati i pionieri in questo settore e abbiamo promosso sempre lo sviluppo
dei nostri prodotti. La nostra impresa è cresciuta a ritmi vertiginosi, ma una
cosa non è cambiata: le esigenze dei nostri clienti sono il metro di misura di
ogni nostra azione.
La storia della Continental è la storia del successo del­
la tecnologia tedesca. Sin dagli inizi, la nostra impresa
è stata sempre strettamente legata all’industria dei
trasporti. Ciò ha portato allo sviluppo delle più svariate
innovazioni, come il pneumatico tubeless – e di tutta
una serie di prodotti ritagliati su misura per i diversi
settori dei trasporti.
E tutto ciò è stato reso possibile perché nello sviluppo
dei nostri prodotti ci siamo orientati sempre ad un obiet­
tivo semplice ma ambizioso: le esigenze della clientela.
E dato che tali esigenze sono molteplici come i settori
di applicazione dei trasporti, cerchiamo sempre prima
di tutto di guardare le cose con gli occhi dei nostri
clienti . . .
Trucks
Trucks
Trucks
Buses
Buses
Buses
Construction
Construction
VehiclesConstruction
Vehicles Vehicles
Già
dagli anni ’50 Continental
ha cominciato
ad offrire pneumatici
speciali per i diversi titpi di camion e bus, mettendo così in evidenza
specifici
settori.
•Segment-specific
•1870s
Segment-specific
Segment-specific
communication
communication
communication
of
ofof
products
products
products
for
for
for
trucks,
trucks,
trucks,
buses
buses
buses
and
construction
construction
construction
1870s – 1910s 1870s –1920s
1910si•vantaggi
–1920s
1910s
1930sdi questi1920s
1930s
1940s
1930s
1940s
1950s
1940s
1950s
1960s
1950s
1970s
1960sand
– and
1980s
1960s
1970s
1990s
– 1980s
– today
1970s 1990s
– 1980s
– today
1990s – today
vehicles
vehicles
vehicles
continues
continues
continues
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the
the
the
1960s.
1960s.
1960s.
/ 19
Tires – Engineered in
Tires
Germany.
– Engineered
Tires
in –Germany.
Engineered in Germany.
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08Conti-Brandi_RZ12.indd 19
19
Negli anni ’60 questo evidenziamento della specificità è stato protratto
per1870s
i1870s
camion,
i bus e i1920s
veicoli
1870s
– 1910s
– 1910s
– 1910s
1920s
1920sda cantiere.
1930s
1930s
1930s
1940s
1940s
1940s
1950s
1950s
1950s
30.10.2007 12:33:39 Uhr 30.10.2007 12:33:3930.10.200
Uhr
1960s
1960s
1960s
1970s
1970s
1970s
– 1980s
– 1980s
– 1980s 1990s
1990s
1990s
– today
– today
– today
20
20
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20 20 20
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30.10.2007
30.10.2007
30.10.2007
12:33:51
12:33:51
12:33:51
UhrUhrUhr
5
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Oggi più che mai:
il pneumatico su misura per ogni
settore di utilizzo
Motorway
Allround
On/Off
Ma come i settori dei trasporti, così anche le strade
non sono tutte uguali. Quindi abbiamo sempre creduto
nella diversificazione delle linee produttive per i seg­
menti Goods, People e Construction. Il risultato? Pneu­
matici fatti su misura per le esigenze specifiche dei
diversi settori dell’industria dei trasporti. Tutto ciò si
traduce in un sensibile innalzamento della redditività
dei parchi veicoli.
Motorway
Allround
City
People
Oggi le ditte di trasporti sono parte di una rete logistica
globale sempre più efficiente. Come assistente fedele
a livello mondiale dei nostri partner e clienti nel campo
dei trasporti e della logistica, conosciamo bene sia i
mercati, sia le strade di tutto il mondo. E pertanto pos­
siamo affermare: una efficiente gestione dei costi è de­
cisiva.
Goods
Come partner dell’industria mondiale della logistica e dei trasporti conosciamo
perfettamente le realtà di questi settori. E pertanto possiamo affermare: una
efficiente gestione dei costi è decisiva. La nostra soluzione: il pneumatico su
misura per ogni condizione d’impiego nei singoli settori d’applicazione.
6
Construction
Allround
On/Off
Off
7
Sviluppo mondiale
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Sviluppo mondiale
India
Cina
Sudamerica/Turchia
Europa/NAFTA
Europa
Le esigenze dei clienti
Capacità di carico
Capacità di carico/chilometraggio
Chilometraggio/capacità di carico
Chilometraggio/risparmio di carburante
Risparmio di carburante/chilometraggio
Le caratteristiche più importanti dei pneumatici
Lunga durata
Lunga durata/
chilometraggio ottimizzato
Chilometraggio ottimizzato/
lunga durata
Chilometraggio ottimizzato/
resistenza al rotolamento ottimizzata
Resistenza al rotolamento ottimizzata/
chilometraggio ottimizzato/
pneumatici a sezione ribassata
Le caratteristiche più importanti delle strade
Off
On/Off
Allround
Allround/Motorway
Motorway/Allround
La struttura della flotta
Proprietari singoli
Proprietari singoli
Imprese
Flotte
Flotte
Attrezzatura per il montaggio dei pneumatici
L’attrezzo semplice
L’attrezzo semplice
L’attrezzo semplice/l’apparecchiatura
per il montaggio dei pneumatici
L’apparecchiatura per il montaggio
dei pneumatici
L’apparecchiatura per il montaggio
dei pneumatici
Tipo di pneumatico
Pneumatico diagonale
Pneumatico diagonale/pneumatico radiale
Pneumatici radiali
Pneumatici radiali
Pneumatici radiali
Tipo di camera d’aria
Pneumatici con camera d’aria
Pneumatici con camera d’aria
Pneumatici con camera d’aria/
pneumatici senza camera d’aria
Pneumatico senza camera d’aria
Pneumatico senza camera d’aria
Lo sviluppo dei pneumatici è agganciato in prima
linea allo sviluppo economico mondiale.
Il riepilogo seguente illustra gli aspetti più impor­
tanti che risultano da questa tendenza:
Tipo di cerchio
Misure tipiche di pneumatici
8
Camera d’aria interna
Camera d’aria interna
Protettore
Protettore
Anello di
tenuta
Cerchio in più elementi
Cerchio in più elementi
Cerchio in più elementi/
cerchio monopezzo
Cerchio monopezzo
Cerchio monopezzo
11.00 – 20
12.00 – 20
11.00 – 20
12.00 – 20
11.00 R 20
12.00 R 20
11 R 22.5
12 R 22.5
315/80 R 22.5
295/80 R 22.5
385/65 R 22.5
11.00 R 20
12.00 R 20
11 R 22.5
12 R 22.5
315/80 R 22.5
295/80 R 22.5
315/70 R 22.5
315/60 R 22.5
9
Pneumatici Autocarro –
I componenti e le
loro funzioni
Pneumatici Autocarro – I componenti e le loro funzioni
Componente
2
3
4
6
Materiale
Funzione
1
Il battistrada
La mescola di gomma
Il battistrada deve evidenziare un’alta resistenza
all’usura e una buona tenuta in tutte le condizioni
stradali. Talvolta esso è realizzato con due mate­
riali differenti (Cap e Base). In questo caso, la Base
abbassa la temperatura nel battistrada e contri­
buisce a ridurre la resistenza al rotolamento.
2
La
cintura di
acciaio
Il cavo in acciaio inserito nella
mescola di gomma
Favorisce la stabilità, riduce la restistenza al
rotolamento e assicura al pneumatico una lunga
durata. Aumenta la resistenza del pneumatico.
3
La
carcassa in
acciaio
I cavi in acciaio
rinforza il pneumatico, rende elastico il pneuma­
tico, determina il comfort di guida.
4
La
calandra di
rivestimento
La mescola di gomma
ostacola la dispersione dell’aria e dell’umidità nei
pneumatici tubeless.
5
Il fianco
La mescola di gomma
protegge contro lo sfregamento laterale e le in­
temperie.
6
Il
rinforzo del
tallone
Nylon, aramide
Ritenzione dell’estremità dell’inserto in cord
metallico sul cerchietto del tallone. Rinforzo del
tallone contro urti e tagli.
7
Il
Il filo metallico inserito nella
mescola di gomma
assicura la corretta tenuta del pneumatico sul
cerchio.
5
cerchietto del
tallone
Pneumatici Autocarro - I componenti e le loro funzioni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
7
1
Come è composto un pneumatico autocarro
La Carcassa:
Tortiglie (6 %)
Tessuto in nylon (1 %)
cavi in acciaio (17 %)
La mescola:
Caucciù naturale (30 %)
Gomma sintetica (5 %)
Gomma alogeno-butilica (4 %)
Sostanze chimiche residue (37 %)
10
11
La produzione dei pneumatici
L’indotto
La produzione della mescola
La produzione del semilavorato
L’assemblaggio
La vulcanizzazione
Il controllo di qualità*
Diversi settori industriali forniscono
le materie base per la produzione dei
pneumatici.
Le balle di caucciù naturale e di gomma
sintetica vengono mescolate con altre
sostanze additive secondo precise
ricette. Per i pneumatici moderni ven­
gono utilizzate mescole diverse otti­
mizzate in base al tipo di funzione cui il
pneumatico è finalizzato.
Il cord metallico Il cord metallico pre-trattato viene inserito in
uno o più strati di gomma mediante calandratura e calibrato
sulla lunghezza prevista.
Tutti questi componenti ven­
gono assemblati per mezzo
di un macchinario apposito.
L’assemblaggio avviene in due
fasi: carcassa e battistrada/
tallone
Prima della vulcanizzazione,
il pneumatico grezzo viene
spruzzato con un liquido
speciale.
Dopo la vulcanizzazione, i
pneumatici vengono sotto­
posti ad un controllo visivo
e ai raggi.
L’industria dell’acciaio fornisce gli
acciai ad alta resistenza indispensabili
per la realizzazione della cintura e della
carcassa (tortiglie di cavi d’acciaio) e
dei singoli cavi d’acciaio (filo d’acciaio).
L’industria dell’acciaio
(tortiglie in acciaio,
filo d’acciaio)
La porzionatura
del caucciù
La calandra del cord
metallico
Il taglio del cord
metallico
L’assemblaggio della
carcassa
Il battistrada Il materiale con una consistenza da impasto viene
estruso con trafile a vite. La striscia viene infine raffreddata e
tagliata su misura.
L’industria chimica fornisce soprattutto
la gomma sintetica e altre sostanze
atte ad incrementare la tenuta e la
durata del pneumatico.
L’industria chimica
(gomme sintetiche,
additivi)
Le bobine di cord
metallico
La porzionatura delle
materie prime e degli
additivi
estrusore di
battistrada
controllo del peso
per metro
raffreddamento
del battistrada
Il taglio del
battistrada
Il pneumatico grezzo viene
modellato nella forma defini­
tiva mediante il processo di
vulcanizzazione in una pressa
termica ad una pressione e
per un tempo predefinito. In
questa fase, la gomma grezza
subisce una modifica delle
caratteristiche fisiche e vul­
canizza. Nello stampo si mo­
dellano il disegno del bat­
tistrada e le diciture del
fianco.
Controllo del
peso a pezzo
La tortiglia tessile Mediante speciali dispositivi di bobinatura
un elevato numero di fili tessili viene intrecciato e introdotto nelle
calandra dove la tortiglia viene inserita nella gomma. Questo
„nastro senza fine” viene tagliato alla larghezza desiderata in una
taglierina e avvolto quindi su bobina per il successivo trasporto.
Il caucciù naturale (lattice) si estrae
praticando incisioni negli alberi della
gomma che crescono in grandi pian­
tagioni nei paesi tropicali.
La produzione della
mescola base
La produzione di caucciù
(caucciù naturale)
La tela di tortiglia
in
­ rotoli
La calandra per
tortiglia tessile
Il taglio della
tortiglia tessile
Trattamento pre­
ventivo del pneu­
matico grezzo
L’assemblaggio del
battistrada
La vulcanizzazione
La produzione dei pneumatici
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Il controllo visivo finale
Controllo radiografico
Vengono effettuate le
prove di rotazione
coassiale.
Il controllo dello
squilibrio
Il cerchietto in acciaio Il cerchietto del tallone è costituito da
diversi fili d’acciaio rivestiti singolarmente in gomma e uniti a
formare un anello.
L’industria tessile fornisce il materiale
di base per la realizzazione del cord
(fibre in rayon, nylon, poliestere e
aramide). Il rinforzo del tallone per
esempio viene prodotto con questi
materiali.
La produzione della
mescola finita
La bobinatura del
filo del cerchietto
coatin Il rivestimento
del filo del cerchietto
L’avvolgimento del
filo del cerchietto
Il posizionamento
dell’anello del
cerchietto
Il posizionamento
del profilo del
cerchietto
Il controllo delle
variazioni di forza
La striscia laterale/strato interno Con l’estrusore vengono
realizzati i profili del fianco con geometrie varianti a seconda
della misura del pneumatico. Lo strato interno viene deformato
sulla calandra in una striscia larga e piatta.
L’industria tessile
(diverse tortiglie)
* Tutte le fasi della lavorazione –
La deformazione in
unità trasportabili
12
L’estrusione della
striscia laterale
La calandratura
dello strato interno
dalla valutazione delle materie
prime fino alla consegna del pneu­
matico finito – sono costante­
mente assistite da un sistema di
controllo della qualità
13
Come si legge un pneumatico
Marcature legali e standardizzate
1
Produttore
(nome o logo del marchio)
1a
Disegno
2
Misura
7
TWI (Tread Wear Indicator)
Indicatore del grado di usura
8
Uso consigliato
315 = larghezza nominale del pneumatico in mm
80
=rapporto in percentuale
larghezza/fianco = 80 %
R
= radiale
22.5 = diametro del cerchio (codice)
7
4
1
5
10
6
5a
13
3
9
1a
3
12
15
2
8
9
10
Sigla d’uso composto da
11
150 = indice di carico per ruota gemellata
Paese di produzione
5
Garanzia della casa costruttrice
12
13
Sidewall: la struttura di base del pneumatico è
costituita da uno strato di filamenti di acciaio
5a secondo la normativa USA
6
Pneumatico senza camera d’aria,
Pneumatico con camera d’aria
E= il pneumatico è conforme ai valori
nominali ECE R54
4=Paese in cui è stata effettuata l’omolo­gazione (4 = Paesi Bassi)
DOT
M+S
Mud & Snow (invernali)
Il pneumatico ha caratteristiche di tenuta e trazione
più accentuate su neve e ghiaccio.
Tread: sotto la superficie di rotolamento si
trovano 5 strati (inclusa la carcassa)
classe di portata
Tubeless, tube type
Department of Transportation (Ministero dei
trasporti USA responsabile delle normative di
sicurezza sui pneumatici)
per il rispetto di determinate caratteristiche di
qualità del pneumatico in accordo con gli
standard di sicurezza USA:
5a il pneumatico può essere riscolpito
L = lettera di riconoscimento della
velocità di riferimento
4
Regroovable
156 = indice di carico per ruota singola
14
per i pneumatici autocarro Continental
11
16
Come si legge un pneumatico
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
14
15 codice del produttore
data di produzione (settimana/anno)
16
sigla di carico USA
per ruote singole/gemellate con indicazione della
pressione max di gonfiaggio in kg/kPa (lbs/psi)
1 pound (lbs) = 0,4536 kg
1 pound per square inch (psi) = 6,895 kPa
Dicitura per il Brasile
Rotation
Verso di rotolamento consigliato
Le sigle più importanti
per es 315/80 R 22.5 156/150 L
154
150
M tubeless
315
larghezza del pneumatico in mm
80
rapporto altezza : larghezza in %
R
pneumatico radiale
22.5
diametro del cerchio
1564000 kg capacità di carico del pneumatico
per l’utilizzo in singolo
F
G
J
K
L
M
N
Velocità km/h
80
90
100
110
120
130
140
50
56
62
68
75
81
87
Velocità mph 1503350 kg capacità di carico del pneumatico
per l’utilizzo in gemellato
L
(
154
150
velocità 120 km/h
M) sigla alternativa sulla finalità d’uso
tubeless utilizzo senza camera d’aria
14
Indice di velocità
Indice di carico
147
148
149
150
151
152
153
154
155
156
Capacità di carico (kg/Rfn)
3075
3150
3250
3350
3450
3550
3650
3750
3875
4000
15
Misure e definizioni
Misure e definizioni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
cerchio Ø d
I dati tecnici nelle tabelle corrispondono sostanzialmente alle norme internazionali ISO e ETRTO. I dati tecnici supplementari, come le indicazioni di altre
misure o modelli di pneumatici sono conformi alle normative DIN e WdK.
Larghezza del cerchio
Le misure della lunghezza
Il diametro esterno max in esercizio
La distanza tra le mezzerie dei cerchi
Le misure della lunghezza sono espresse in
millimetri (mm).
ammissibile sul centro del battistrada dovuto alla dila­
tazione permanente susseguente all’esercizio. Non
vengono prese qui in considerazione le deformazioni
dinamiche.
Il rispetto della distanza min. tra le mezzerie dei cerchi
garantisce il corretto funzionamento dei pneumatici
secondo lo standard ETRTO senza catene in confi­
gurazione gemellata. Nel corso dello sviluppo sono
state introdotte differenti sigle di identificazione della
misura per i pneumatici; alcune di queste vengono in­
dicate in successione.
Larghezza del cerchio
La distanza lineare tra le flange del cerchio.
Altezza della sezione
Metà della differenza tra il diametro del cerchio e il
diametro nominale.
Larghezza del pneumatico
La larghezza della sezione di un pneumatico gonfiato,
montato sul suo cerchio e indicato nelle dimensioni
del pneumatico.
Diametro complessivo
Il diametro di un pneumatico gonfiato misurato dalla
parte più esterna della superficie del battistrada.
Larghezza della sezione nuova*
È una dimensione nominale riferita al fianco liscio.
La larghezza max.
È la larghezza max ammissibile. Essa comprende i cor­
doncini di protezione, i cordoli di trafilatura, le diciture
e la dilatazione permanente dovuta all’esercizio. Non
vengono prese qui in considerazione le deformazioni
dinamiche.
Il raggio statico
È la distanza tra il centro della ruota e la superficie
di contatto. Il controllo della misura viene effettuato
con la ruota montata e gonfiata alla giusta pressione
secondo DIN 70020, foglio 5.
Prevalentemente si usa indicare la seguente com­
binazione di sigle: Larghezza del pneumatico in mm,
quindi H : W (altezza : larghezza) in %, simbolo della
categoria costruttiva, come R per “radiale” e “-“ per
“diagonale” e il codice del diametro nominale del
cerchio.
Se i pneumatici devono essere compatibili senza limi­
tazioni e secondo la norma alla vettura, per il calcolo
degli spazi liberi, i costruttori di autoveicoli devono
partire sempre dai valori max del diametro esterno e
della larghezza del pneumatico, tenendone in consi­
derazione le deformazioni statiche e dinamiche. Se in
via eccezionale ciò non fosse possibile, il rischio per la
sicurezza dovrà essere escluso mediante idonee
misure
Diametro nominale
Si tratta di un codice di dimensioni di riferimento
come indicato nella dimensione del pneumatico e del
cerchio.
La circonferenza di rotolamento
È la lunghezza della distanza percorsa corrispondente
ad un giro della ruota.
La pressione di gonfiaggio
È il valore positivo della pressione espresso in bar e
riferito al pneumatico freddo.
Diametro esterno nuovo*
La portata
È indicata in chilogrammi (come peso nel senso di
una massa).
Sigla “PR”
„Ply-rating“, abbreviato „PR“, è una sigla di identifica­
zione internazionale che indica la rigidità della sotto­
struttura di un pneumatico. La sigla risale ai tempi in
cui si usava ancora il cotone per le tele della sottostrut­
tura. A quei tempi il numero „PR“ e il numero effettivo
delle tele erano gli stessi. Col passaggio all’uso di ma­
teriali con resistenze più elevate, si è potuta rag­
giungere la stessa tenuta strutturale anche con un nu­
mero inferiore di tele.
Ø pneumatico nuovo A
H
W
Larghezza del pneumatico
W Larghezza e Ø nuovi utilizzando
il cerchio di misura
A
r
f
A = Ø esterno del pneumatico
r = raggio statico
f = deformazione elastica sotto carico
M
è un valore indicativo riferito alla mezzeria del batti­
strada.
* Misura costruttiva
16
M = passo min. mezzeria cerch
17
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Sfruttate tutto il potenziale offerto
dai vostri Pneumatici Autocarro –
Le possibilità di ricostruzione
e riscolpitura
Sfruttate tutto il potenziale offerto dai vostri Pneumatici Autocarro - Le possibilità di ricostruzione e riscolpitura
Tread area
I pneumatici Autocarro Continental sono progettati per offrire la massima
economia nell’arco del tempo di esercizio e per molto altro tempo ancora.
Le opzioni sotto riportate indicano come sfruttare al meglio questo potenziale.
I costi collegati ai pneumatici sono un fattore importante nei budget dei costi
d’esercizio dell’industria dei trasporti. Questo fattore può essere notevolmente
ridotto acquistando pneumatici ricostruibili. Lo sfruttamento dei Pneumatici Auto­
carro Continental va oltre la prima vita del pneumatico. Con una ricostruzione
ese­guita professionalmente il pneumatico può vivere una “seconda vita” – allo
stesso livello qualitativo della prima.
Per un ulteriore prolungamento della durata, i Pneumatici Autocarro contrassegnati
sul fianco con la dicitura „regroovable“ possono anche essere riscolpiti. Questa
opzione si addice soprattutto per le flotte dotate di un servizio proprio di ripa­
razione e stoccaggio delle gomme. I tempi di fermo possono essere abbreviati
specializzando con corsi mirati i dipendenti nelle operazioni di riscolpitura.
18
19
La ricostruzione
La riscolpitura
Come nuovo. Su tutti gli assi. I pneumatici Autocarro Continental sono sicurametne un ottimo investimento. Le loro prestazioni durano oltre la prima vita
del pneumatico, in quanto possono essere ricostruiti per una seconda vita
senza che la qualità venga compromessa. Il nostro processo di ricostruzione
a caldo ContiRe™ dà ai vostri pneumatici ormai finiti una nuova vita, minimizzando quindi i costi di gestione.
In conformità alla norma ECE n. 54, tutti i pneumatici Continental compa­
tibili per la riscolpitura sono contrassegnati su entrambi i fianchi col
termine REGROOVABLE.
La produzione ContiReTM avviene in maniera analoga a
quella dei pneumatici nuovi. Vengono utilizzate le tec­
niche di produzione più moderne, che sono in grado di
garantire uno stan­dard qualitativo costante e di alti livel­
li. L’elevato stan­dard qualitativo di ContiReTM è garantito
da un sistema standardizzato di assicurazione della qual­
ità che prevede l’esecuzione di test di durata e di sicu­
rezza. Oltre alle metodologie, ai sistemi di assicurazione
della qualità e alle tecniche di prova, anche i disegni dei
battistrada e le mescole sono identici a quelli dei pneu­
matici nuovi. Nessun dubbio quindi che anche le carat­
teristiche dei ContiReTM siano uguali a quelle dei pneu­
matici nuovi. Inoltre, per la ricostruzione ContiReTM,
vengono utilizzate solo carcasse testate, in perfette con­
dizioni e dotate dell’apposita garanzia C2.
Le carcasse Continental, tecnicamente e qualitativa­
mente molto pregiate, rappresentano una preziosa me­
teria prima: esse rappresentano la base per la ricos­
truzione dei pneumatici. Acquistando un pneumatico
ricostruito - oltre ad alleggerire il budget per la gom­
matura - fornite anche un utile, attivo contributo alla
salvaguardia dell’ambiente. Riutilizzando le carcasse si
risparmiano energia e materie prime. Inoltre, uno sfrut­
tamento ottimale delle carcasse riduce il volume dei
pneumatici da rottamare e alleggerisce così l’impatto
ambientale.
I metodi di produzione
Tutti i pneumatici Pneumatici Autocarro All-Steel evi­
denziano, tra il bordo superiore della cintura e gli incavi
del battis­trada, il cosiddetto spessore base. Questo
strato-cuscinetto evita la penetrazione dei corpi estra­
nei nella cintura d’acciaio e nella carcassa.
Ci sono due metodi per la ricostruzione dei pneumatici:
la ricostruzione a freddo e quella a caldo. Per entrambi
questi metodi vengono utilizzate solo carcasse sele­
zionate e testate. Fino al momento dell’applicazione del
battistrada e della vulcanizzazione, i processi produttivi
di queste due metodologie sono identici.
Per incrementarne ulteriormente il chilometraggio, i
pneu­matici Pneumatici Autocarro All-Steel possono es­
sere riscolpiti. Oltre alla profondità supplementare così
raggiungibile, deve rimanere una profondità base di
2 mm.
Nella ricostruzione a caldo, il processo di applicazione
del battistrada corrisponde quasi esattamente a quello
in vigore per i pneumatici nuovi. Il materiale del bat­
tistrada viene applicato direttamente dall’estrusore
sulla carcassa raspata. Infine la carcassa così trattata
viene inserita in una pressa termica con lo stampo del
disegno battistrada previsto ad una temperatura di
circa 160° centigradi per un tempo compreso tra 70 e
90 minuti. Con questo procedimento, la strutturazione
del battistrada avviene – in maniera ana­loga a quanto
avviene per i pneumatici nuovi – durante la fase di vul­
canizzazione. I Pneumatici Autocarro della Continental
vengono ricostruiti da un tallone all’altro. Il vantaggio
principale di questo procedimento consiste nella pos­
sibilità di rinnovare anche i fianchi, rendendo quindi il
pneumatico ricostruito qualitativamente comparabile
ad uno nuovo.
Con il processo a freddo, la striscia del battistrada già
strutturata e vulcanizzata viene applicata sulla carcassa
raspata. Questa striscia viene applicata sulla carcassa
raspata insieme ad una banda di giunzione alla stessa
tensione, per assicurarne ancora prima della vulcaniz­
zazione un adattamento ottimale al profilo del pneuma­
tico e la migliore applicazione possibile sulla carcassa
nell’autoclave. Infine, il pneumatico così predisposto
viene “confezionato” in un manicotto termico (enve­
lope) e riscaldato nel forno (autoclave) per circa quattro
ore ad una temperatura di 100°.
Per i pneumatici che dopo aver raggiunto il limite di
usura devono essere rigenerati, non sempre si consiglia
di effettuare la riscolpitura. In seguito alla diminuzione
del rinforzo di base, i corpi estranei possono penetrare
molto più facilmente nella cintura d’acciaio. In questi
casi, la compatibilità alla rigenerazione risulta forte­
mente compromessa.
Il momento migliore per effettuare la riscolpitura è
quando il pneumatico nuovo ha raggiunto una profon­
dità del battistrada di circa 3 mm. Controllare inoltre
che l’usura sia uniforme. Per la riscolpitura si dovrà
tener conto di eventuali punti di frenata o di usura irre­
golare. Per evitare rotture precoci e non influenzare le
caratteristiche di rigenerabilità, la riscolpitura deve es­
sere effettuata solo da personale specializzato.
Sfruttate tutto il potenziale offerto dai vostri Pneumatici Autocarro - Le possibilità di ricostruzione e riscolpitura
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
I pneumatici riscolpiti non possono essere montati sull’asse sterzante dei bus che vanno oltre i
100 km/h.
La maggiorazione supplementare della profondità
del battistrada fino a 4 mm ottenibile con la riscolpitura significa prestazioni notevolmente maggiori.
Battistrada nuovo
Riserva di profon­
dità per la riscolpitura
2 mm stratocuscinetto
residuo
Carcassa
20
Cintura
d’acciaio
Cintura
d’acciaio supplementare
21
Manutenzione e cura dei
Pneumatici Autocarro – Riparazione,
pressioni di gonfiaggio, profondità
del battistrada e stoccaggio
La chiave per una manutenzione e cura di successo sono la scelta del pneumatico giusto e l’osservanza delle prescrizioni del produttore.
L’elevata qualità dei pneumatici assicurata dal rispetto delle prescrizioni ripor­
tate nel presente capitolo, può essere preservata solo previa il controllo rego­
lare di tutti i fattori – come per es. la pressione di gonfiaggio e un regolare con­
trollo visivo (compresi il fianco esterno e interno e i fianchi interni dei pneumatici
gemellati). Si consiglia quindi di tenere sempre a disposizione un manometro e
le piccole parti di ricambio come le valvole, i cappucci e le prolughe per le valvole.
22
Manutenzione e cura dei Pneumatici Autocarro – Riparazione, pressione di gonfiaggio, profondità del battistrada e immagazzinaggio
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
23
Riparazione
Innanzitutto, la rottura di un pneumatico può riguardare
solo la gomma esterna; la lacerazione tuttavia può es­
tendersi e raggiungere o penetrare anche negli strati di
rinforzo (carcassa/cintura). Per tale ragione, non appena
si rileva un’anomalia, il pneumatico dovrà essere fatto
ispezionare da uno specialista.
I danni comportanti la lacerazione del rinforzo – come
i fori da chiodi, i tagli profondi – sono particolarmente
pericolosi, in quanto nel periodo tra il loro verificarsi e
la scoperta si ha una penetrazione di porcizia ed umi­
dità con conseguente aggravamento del danno. In
caso di forature passanti si aggiunge anche una perdita
di aria.
La profondità del battistrada
Il pneumatico viene utilizzato con una pressione di
gonfiaggio insufficiente e sollecitato eccessivamente.
A causa di tutti questi effetti, al momento della scoper­
ta del danno potrebbe già non valer più la pena di ripa­
rare il pneumatico. Volendolo riparare lo stesso a rego­
la d’arte, potrebbe succedere che si rompa non nel
punto originario, ma in un altro punto eccessivamente
sollecitato e quindi pre – danneggiato.
Prima della riparazione bisogna quindi fare effettuare
controlli scrupolosi da parte di un gommista. Solo il
gommista infatti è in grado di valutare se la ripara­zione
sia possibile e se il pneumatico sarà pienamente funzio­
nante. La riparazione deve essere effettuata presso un
gommista specializzato. Egli sarà responsabile dei con­
trolli e dei lavori. E’ vietata la riparazione dei complessi
ruota.
La pressione di gonfiaggio
Una pressione di gonfiaggio regolata male è una delle
cause principali dell’usura precoce e del danneggia­
mento del pneumatico. I corretti valori delle pressioni di
gonfiaggio sono riportati nei libretti dei veicoli e nella
documentazione tecnica dei produttori di pneumatici.
Questi valori si riferiscono sempre al pneumatico a
freddo, in quanto durante l’esercizio la pressione interna
aumenta.
In occasione del controllo della pressione, ispezionare
anche visivamente la gomma (per es. in riferimento a
chiodi o viti infissi). Sostituire immediatamente i cap­
pucci mancanti o le valvole difettose.
q un maggiore attrito = minore chilometraggio
q una maggiore resistenza al rotolamento con innal­
zamento dei consumi
q le scanalature principali dei pneumatici Pneumatici
Autocarro devono avere – a seconda delle diverse
leggi nazionali – una profondità minima di 1, 1,6 o
2 mm. la profondità deve essere rilevata nelle scana­
lature o incavi e non in prossimità di nervature o rin­
forzi .
q – per i pneumatici con indicatiori di usura (TWI =
Tread Wear Indikator) la profondità deve essere rile­
vata nelle scanalature dove sono posizionati detti
indicatori di usura, che non sono altro che delle pro­
tuberanze poste a 1.6 mm ed indicano quando la
gomma ha raggiunto il limite di usura.
80
La durata in %
Il locale di stoccaggio deve essere freddo, asciutto,
buio e moderatamente ventilato.
I pneumatici che non sono montati sul cerchio devono
essere stoccati mantenendoli in verticale. Evitare il
contatto con carburanti, lubrificanti, solventi e altri pro­
dotti chimici.
I pneumatici invecchiamo precocemente se esposti
direttamente ai raggi solari o tenuti vicino a fonti di
calore.
100
60
q una accentuata deformazione da rotolamento, con
conseguente surriscaldamento irregolare ed even­
tuale foratura
q i battistrada dei pneumatici per camion e rimorchi
devono evidenziare incavi o scanalature su tutta la
loro circonferenza e la loro larghezza.
Lo stoccaggio dei pneumatici
I controlli della pressione vanno effettuati sui pneuma­
tici freddi ogni 2, massimo ogni 4 settimane. Controlla­
re sempre anche le ruote di scorta.
Una pressione di gonfiaggio insufficiente ha come
conseguenza
Nella maggior parte dei Paesi europei sono in vigore i
seguenti requisiti di legge:
La profondità del battistrada deve quindi sempre essere
misurata di fianco e mai sopra a questi indicatori d’usura.
NB: informatevi presso il vostro gommista Continental
circa le normative in vigore nei diversi Paesi.
Manutenzione e cura dei Pneumatici Autocarro – Riparazione, pressione di gonfiaggio, profondità del battistrada e immagazzinaggio
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
40
20
0
120
100
80
60
40
La pressione di gonfiaggio in % rispetto
al valore consigliato
q un’usura irregolare.
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25
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Bundzuwachs
208,8 mm
Deterioramento dei pneumatici
per veicoli commerciali dovuto a
fattori esterni
Deterioramento dei pneumatici per veicoli commerciali dovuto a fattori esterni
Tread area
I pneumatici per veicoli commerciali possono essere deteriorati in seguito
ad intervento di fattori esterni.
Una errata regolazione della campanatura, un eccessivo gioco del cuscinetto
o una pressione di gonfiaggio insufficiente possono per esempio causare il dan­
neggiamento del pneumatico. Nel capitolo successivo sono illustrati i tipi di
danneggiamento più frequenti del battistrada, dei fianchi e del tallone dovuti ad
influenze esterne, con i rispettivi suggerimenti su come possono essere evitati.
26
27
Battistrada
Usura pronunciata su una spalla
Usura pronunciata su entrambe le spalle
Cause
Cause
L’usura precoce su una spalla è determinata
da un assetto irregolare causato dall’ango­
lazione del pneumatico rispetto alla direzione
del moto. Spesso si può notare in corrispon­
denza delle spalle un’usura a cresta o una
rugosità del battistrada. Questo tipo di usura
si verifica a causa degli eccessivi valori di
convergenza o divergenza o disallineamento
degli assi. Infine può anche verificarsi in ster­
zata quando le curve sono affrontate in modo
regolare ma a velocità eccessiva
Questo tipo di usura può essere causata da
pattinamenti laterali determinati ad esempio
dall’affrontare curve a velocità molto sostenuta
o da una pressione di gonfiaggio insufficiente.
Un baricentro alto del veicolo accentua ulte­
riormente la possibilità che ciò si verifichi.
Usura a cresta
Raccomandazioni
Verificare la corretta pressione di gonfiaggio
in funzione delle condizioni di carico per rial­
lineare il grado di usura del battistrada.
Raccomandazioni
Verificare il corretto allineamento degli assi e
i valori di convergenza dei pneumatici.
Usura al centro del battistrada
Deterioramento dei pneumatici per veicoli commerciali dovuto a fattori esterni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
rugosità del
battistrada
Cause
Una condizione di sovragonfiaggio dei pneu­
matici o il verificarsi di troppo frequenti viaggi
senza carico o a carico parziale.
Usura su una spalla pronunciata
Raccomandazioni
Regolare la pressione a seconda delle condi­
zioni di carico.
Cause
Si verifica prevalentemente sui pneumatici
dei rimorchi in seguito a:
q
baricentro alto del veicolo
q
spostamento del carico
Usura a cresta
q
carico su un lato
q
attacco ralla piegato
Raccomandazioni
Alla comparsa di questo tipo usura, fare con­
trollare il veicolo per determinarne le possibili
cause.
Per riallineare il grado di usura e per ripristi­
nare un battistrada uniforme gonfiare il pneu­
matico alla pressione massima ammessa.
Cause
Lo scalettamento determinato dal pattina­
mento è la conseguenza di elevate forze
circonferenziali o laterali che possono essere
amplificate da un’eccessiva pressione del
pneu­matico o da un insufficiente carico sullo
stesso.
Raccomandazioni
Regolare la pressione a seconda delle condi­
zioni di carico.
28
29
Usura irregolare a rotaia (pneumatici su assi sterzanti)
Usura irregolare lungo la circonferenza del battistrada
Cause
Cause
Una combinazione sfavorevole di vibrazioni
determinato dalla marcia in autostrada. Si
presenta solo sui pneumatici per asse ster­
zante o rimorchio.
Tagli determinati da parti sporgenti della car­
rozzeria o corpi estranei nel passaruota
Questo tipo di usura non intacca l’integrità
strutturale del pneumatico .
Raccomandazioni
Controllare regolarmente il veicolo e i pneu­
matici
Raccomandazioni
Portare a completamento di usura il pneu­
matico.
Elementi in acciaio esposti per riscolpitura troppo profonda
Usura irregolare localizzata
Cause
Differenza del diametro per i pneumatici
gemellati
Deterioramento dei pneumatici per veicoli commerciali dovuto a fattori esterni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Cause
Una riscolpitura troppo profonda che va a
scoprire il pacco cinture. Il danno di questa
natura combinato con l’effetto di umidità e
contaminazione può determinare fenomeni di
ossidazione sugli elementi metallici, compro­
mettendo così anche l’integrità della carcassa.
Differente pressione di gonfiaggio relativa ai
gemellati (il pneumatico a pressione inferiore
è sottoposto a fenomeni di slittamento)
Raccomandazioni
Gioco eccessivo dei cuscinetti o ammortiz­
zatori difettosi.
Smontare immediatamente il pneumatico e,
se è possibile, farlo ricostruire.
Raccomandazioni
Rispettare rigorosamente le raccomandazioni
per la riscolpitura date dal produttore.
Montare in gemellato solo pneumatici con lo
stesso diametro.
Pressioni uguali su pneumatici in gemellato
Eliminare i problemi inerenti il veicolo
30
31
Usura localizzata (bloccaggio)
Tagli
Cause
Cause
Un’usura localizzata dell’impronta al suolo
può essere determinata da:
Corpi estranei nella fascia del battistrada
(chiodi, pietre, metalli, vetri,…)
q
frenate troppo brusche (frenate di emer­
genza)
Raccomandazioni
q
bloccaggio dei freni determinato da
un’errata regolazione dei freni stessi o
di una loro difettosità
Deterioramento dei pneumatici truck, bus e coach dovuto a fattori esterni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Riparazione del taglio (vedi capitolo prece­
dente) o ricostruzione.
Raccomandazioni
q
evitare frenate brusche
q
controllare regolarmente l’impianto frenante
q
installare un sistema di antibloccaggio freni
automatico
Rottura da urto
Cause
Tagli ed incisioni
Un impatto violento contro un ostacolo a ve­
locità sostenuta può determinare la rottura
della carcassa.
Questo fenomeno si accentua in presenza di
una pressione di gonfiaggio troppo elevata o
di condizioni di sovraccarico
Cause
Pattinamento delle ruote dell’asse trattivo su
superfici non regolari. Questo tipo di usura
viene accentuato in presenza di umidità e di
pressioni di gonfiaggio non corrette.
Raccomandazioni
qS
e non altrimenti evitabile, superare
l’ostacolo lentamente.
qT
enere sempre sotto controllo pressione
e carico.
Vista lato interno
Raccomandazioni
Regolare la pressione in base alle condizioni
di utilizzo; utilizzare i pneumatici a seconda
delle applicazioni.
Vista lato esterno
32
33
Fianco
Tagli
Rottura nella zona di flessione (affaticamento)
Cause
Cause
Possono essere determinati da corpi estranei
taglienti (pietre, vetri, metalli, … )
Marcia prolungata a pressione di gonfiaggio
insufficiente o nulla.
Raccomandazioni
Raccomandazioni
Riparazione a regola d’arte (vedi capitolo
precedente) o ricostruzione
qS
montare il pneumatico e farlo verificare da
personale qualificato: i danni strutturali
possono determinare la fine vita precoce del
pneumatico stesso.
q In caso di rottura di un pneumatico in ge­
mellato, fermarsi al più presto possibile per
evitare il danneggiamento della coppia e
verifica dell’integrità del gemellato.
q Regolare la pressione in base alle condi­
zioni di carico
Deterioramento dei pneumatici per veicoli commerciali dovuto a fattori esterni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Rottura da urto
Cause
Rottura nella zona di flessione per trattenimento di
oggetti nell’accoppiamento di pneumatici gemellati
Un impatto violento contro un ostacolo a velo­
cità sostenuta può determinare la rottura della
carcassa.
Cause
Questo fenomeno si accentua in presenza di
una pressione di gonfiaggio troppo elevata o
di condizioni di sovraccarico
L’incastro di un corpo estraneo tra i pneuma­
tici in gemellato può determinare un forte
danneggiamento dei fianchi o la rottura della
carcassa.
Raccomandazioni
Raccomandazioni
q Se non altrimenti evitabile, superare
l’ostacolo lentamente.
q Tenere sempre sotto controllo pressione
e carico.
34
Controllare regolarmente che tra i pneumatici
non siano incastrati corpi estranei; in caso
contrario, rimuovere i corpi estranei. (Per
questa operazione potrebbe essere necessario
sgonfiare il pneumatico o smontare quello
esterno)
35
Danni al fianco da urto
Separazioni e scollaggi
Cause
Cause
Intrusione nel fianco di un oggetto acuminato
o tagliente. Perforazione della carcassa in un
punto determinato.
La marcia prolungata in condizioni di pressio­
ne insufficiente o di carico eccessivo.
L’eccessiva sollecitazione a fatica nella zona
di flessione e il conseguente aumento di ca­
lore può determinare la separazione dei com­
ponenti. Cause per la perdita di pressione:
Raccomandazioni
Sostituire il pneumatico. In genere, i pneuma­
tici con questo tipo di lacerazione (estesa)
non possono essere riparati.
q penetrazione di chiodi o oggetti similari
q perdite del corpo valvola
q camere d’aria e flap difettosi (pneumatici TT)
Tracciatura dell’area danneggiata
qc
repe nel cerchio (pneumatici TL)
Raccomandazioni
qc
ontrollare regolarmente la pressione di gon­
fiaggio.
Chiodo
Deterioramento dei pneumatici per veicoli commerciali dovuto a fattori esterni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
qd
eterminare le cause di perdita di pressione
e ripristinare i parametri consigliati.
Danno al fianco da sfregamento
qm
ontare sempre solo camere d’aria e flap
nuovi.
Cause
Frequenti urti e sfregamenti contro i marcia­
piedi. In determinate circostanze possono
verificarsi danni anche alla carcassa.
Raccomandazioni
q controllare regolarmente il fianco del pneu­
matico.
q in presenza di lieve usura procedere a rota­
zione del pneumatico su cerchio.
q se il danno ha già intaccato la struttura di
carcassa, sostituire immediatamente il
pneumatico.
q per applicazioni urbane utilizzare l’appli­
cazione specifica (Urban).
36
37
Tallone
Bruciatura zona tallone-appoggio balconata del cerchio
Rottura del tallone durante la fase di montaggio
Cause
Cause
Surriscaldamento eccessivo causato da un
eccessivo utilizzo freni (strade di montagna,
tornanti, ..) o da malfunzionamento
dell’impianto frenante
qP
rocedure di montaggio non corrette
qM
ontaggio senza lubrificante
Attenzione
Raccomandazioni
q Controllare regolarmente i freni e l’impianto
frenante
q Utilizzare il retarder (se il veicolo ne è
dotato) o mantenere una velocità costante
sfruttando il freno motore.
La bachelizzazione del tallone, causata da
malfunzionamento dell’impianto frenante o
da eccessivo utilizzo dei freni, può favorire
questo tipo di danneggiamento.
Raccomandazioni
Osservare le istruzioni di montaggio
Deterioramento dei pneumatici per veicoli commerciali dovuto a fattori esterni
Come ottimizzare le prestazioni dei pneumatici
Danni al tallone causati dal cerchio
Cause
Deformazione localizzata del cerchio o corro­
sione nella balconata del cerchio
Raccomandazioni
q Controllare l’integrità del cerchio e in caso
di danneggiamenti sostituirlo
q Rimuovere le parti ossidate dal cerchio e
utilizzare prodotti antiossidanti
q Utilizzare un lubrificante di montaggio
adatto (es. CONTIFIX)
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39
01/2009
Continental Italia S.p.A.
Via Rondoni 1
20146 Milano
www.continental-truck-tires.com/it
www.continental-corporation.com
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Pneumatici per veicoli commerciali Come ottimizzare