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TRENTO, IL 26% DEI QUINDICENNI HA IL VIZIO DELL'ALCOL
DONADONI: "RAGAZZI, NON PERDERE LA SALUTE IN UN BICCHIERE"
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Trento, 26 Ottobre 2015
26-10-2014
Lettori
11.743
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/
Alcol, un vizio che colpisce il 26% dei
quindicenni trentini
L'allenatore Roberto Donadoni sale in cattedra all’Istituto d'arte “Vittoria” di
Trento, che ospita la prima tappa della campagna Aiom “Non fare autogol”
TRENTO. E’ allarme alcol tra i ragazzi trentini. Quasi un quindicenne su tre beve alcolici almeno
una volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking (“l’abbuffata alcolica”) si
accentua al crescere dell’età: la percentuale di giovani che afferma di ubriacarsi due o più volte
nella propria vita passa da circa 2% per gli 11enni al 28% per i 15enni. Dati allarmanti, perché
bastano 50 grammi di alcol al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità
orale, della faringe e dell’esofago.
Si tratta di cifre preoccupanti, perché oltre il 30% delle neoplasie è direttamente collegato a un
abuso di alcol. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei giovani a stili di
vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave
del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da Aiom (Associazione Italiana di
Oncologia Medica) per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi
causati da stili di vita sbagliati.
Dopo il successo delle prime cinque stagioni, va in scena oggi la prima tappa della sesta
edizione all’Istituto “Vittoria” di Trento, dove l’allenatore Roberto Donadoni sale in cattedra per
insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di
partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha
dichiarato Donadoni –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i
ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da
adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano ormai i giovani di oggi”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – ha sottolineato il dottor
Enzo Galligioni, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’ospedale Santa Chiara di
Trento –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella
prevenzione oncologica: il 40% dei casi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio
potenzialmente modificabili”.
Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio
universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più
incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la
Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana). Un
progetto innovativo, reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a. che
fino al termine del campionato coinvolgerà squadre di calcio di Serie A, di Serie B e alcuni tra i
maggiori allenatori italiani.
Un vero e proprio "Tour della prevenzione" nei 20 capoluoghi di regione, che può contare su un
media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che
manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito
www.skysporthd.it. "Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: a
Trento per il 2015 sono previsti 3.200 nuovi casi di tumore con 1.570 decessi - ha aggiunto il
dott. Galligioni -. Nel 2015 in Italia si stima che verranno diagnosticati 363.300 nuovi casi di
tumore (erano 365.500 nel 2014) e le percentuali di guarigione sono in aumento: il 63% delle
donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla
più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti
di sensibilizzazione”.
Ma il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per
raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare
dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook
(www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (Twitter.com/NonfareAutogol) al
seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it dove gli studenti di tutta Italia possono
scaricare l’opuscolo informativo del progetto.
giovani di oggi”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – ha sottolineato il dottor Enzo
Galligioni, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’ospedale Santa Chiara di Trento –
L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione
oncologica: il 40% dei casi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente
modificabili”. Per renderli più incisivi i messaggi della prevenzione, al fianco di AIOM si sono schierati la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI
(Federazione Medico Sportiva Italiana). Il progetto è sostenuto da un educational grant di Roche.
“Siamo felici di collaborare con gli oncologi dell’AIOM, una delle più importanti società scientifiche del
nostro Paese, in un’iniziativa così importante come Non fare autogol, che utilizza il linguaggio universale
dello sport per veicolare messaggi di salute – conclude il dott. Maurizio de Cicco, Amministratore
Delegato Roche - Da azienda leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la
corretta informazione sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria, come l’adesione ai
programmi di screening attivi nel nostro Paese.”
"Non
fare
autogol"
vive
anche
online
con pagina
Facebook, profilo
Twitter e
il
sitowww.nonfareautogol.it. All’interno dei programmi e sul sito di Sky Sport HD, media partner del
progetto, sono consultabili contributi video e interviste esclusive.
.
26-10-2015
(Il sito ufficiale alla campagna AIOM con i calciatori di serie A, rivolto agli studenti)
http://www.nonfareautogol.it/
Trento, il 26% dei quindicenni ha il vizio dell'alcol - 2/2/2
Trento, 26 ottobre 2015 –E’ allarme alcol tra i ragazzi trentini. Quasi un quindicenne su tre beve
alcolici almeno una volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking (“l’abbuffata
alcolica”) si accentua al crescere dell’età: la percentuale di giovani che afferma di ubriacarsi due o
più volte nella propria vita passa da circa 2% per gli 11enni al 28% per i 15enni. Dati allarmanti,
perché bastano 50 grammi di alcol al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori della
cavità orale, della faringe e dell’esofago. Si tratta di cifre preoccupanti, perché oltre il 30% delle
neoplasie è direttamente collegato a un abuso di alcol. Ecco quindi che diventa fondamentale la
sensibilizzazione dei giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport.
Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM
(Associazione Italiana di Oncologia Medica) per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da
malattie e disturbi causati da stili di vita sbagliati. Dopo il successo delle prime cinque stagioni, va in
scena oggi la prima tappa della sesta edizione all’Istituto “Vittoria” di Trento, dove l’allenatore
Roberto Donadoni sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con
grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli
adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Donadoni –. La scuola è il luogo dove spesso
cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro
età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano
ormai i giovani di oggi”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – ha
sottolineato il dottor Enzo Galligioni, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’ospedale
Santa Chiara di Trento –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei casi per tumore, infatti, è causato da fattori di
rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’,
che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute:
per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il
CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana).
Un progetto innovativo, reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a. che fino
al termine del campionato coinvolgerà squadre di calcio di Serie A, di Serie B e alcuni tra i maggiori
allenatori italiani. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ nei 20 capoluoghi di regione, che può
contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati
e sul sito www.skysporthd.it. “Siamo felici di collaborare con gli oncologi dell’AIOM, una delle più
importanti società scientifiche del nostro Paese, in un’iniziativa così importante come Non fare
autogol, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare messaggi di salute – conclude il
dott. Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato Roche -. Roche è un’azienda che non si limita a
promuovere la ricerca e a sviluppare farmaci. Il nostro impegno è significativo anche nel sostegno a
iniziative di respiro sociale. Da azienda leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di
promuovere la corretta informazione sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria, come
l’adesione ai programmi di screening attivi nel nostro Paese.”
“Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: a Trento per il 2015 sono previsti
3.200 nuovi casi di tumore con 1.570 decessi - ha aggiunto il dott. Galligioni -. Nel 2015 in Italia si stima che
verranno diagnosticati 363.300 nuovi casi di tumore (erano 365.500 nel 2014) e le percentuali di guarigione
sono in aumento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da
ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti
di sensibilizzazione”.
Ma il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli
studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie
A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter
(Twitter.com/NonfareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it dove gli studenti di tutta
Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto.
26-10-2015
LETTORI
27.000
http://www.medinews.it/
TRENTO, IL 26% DEI QUINDICENNI HA IL
VIZIO DELL’ALCOL
ROBERTO DONADONI: “RAGAZZI, NON
PERDETE LA SALUTE IN UN BICCHIERE”
Trento, 26 ottobre 2015 - Troppi gli adolescenti che dichiarano di ubriacarsi.
Oncologi e mondo del calcio in cattedra per insegnare la prevenzione. Il progetto
reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a., è sostenuto
da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMS.
Trento, 26 ottobre 2015 –E’ allarme alcol tra i ragazzi trentini. Quasi un quindicenne su tre beve alcolici almeno
una volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking (“l’abbuffata alcolica”) si accentua al
crescere dell’età: la percentuale di giovani che afferma di ubriacarsi due o più volte nella propria vita passa da
circa 2% per gli 11enni al 28% per i 15enni. Dati allarmanti, perché bastano 50 grammi di alcol al giorno per
aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità orale, della faringe e dell’esofago. Si tratta di cifre
preoccupanti, perché oltre il 30% delle neoplasie è direttamente collegato a un abuso di alcol. Ecco quindi che
diventa fondamentale la sensibilizzazione dei giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni
dello sport. Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM
(Associazione Italiana di Oncologia Medica) per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e
disturbi causati da stili di vita sbagliati. Dopo il successo delle prime cinque stagioni, va in scena oggi la prima
tappa della sesta edizione all’Istituto “Vittoria” di Trento, dove l’allenatore Roberto Donadoni sale in cattedra per
insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un
progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Donadoni –. La scuola è il
luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla
loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano ormai i
giovani di oggi”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – ha sottolineato il dottor
Enzo Galligioni, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’ospedale Santa Chiara di Trento –.
L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il
40% dei casi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale
obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare
importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI (Federazione Medico Sportiva
Italiana). Un progetto innovativo, reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a. che fino al
termine del campionato coinvolgerà squadre di calcio di Serie A, di Serie B e alcuni tra i maggiori allenatori italiani.
Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ nei 20 capoluoghi di regione, che può contare su un media partner
d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video
e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Siamo felici di collaborare
con gli oncologi dell’AIOM, una delle più importanti società scientifiche del nostro Paese, in un’iniziativa così
importante come Non fare autogol, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare messaggi di salute
– conclude il dott. Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato Roche -. Roche è un’azienda che non si limita a
promuovere la ricerca e a sviluppare farmaci. Il nostro impegno è significativo anche nel sostegno a iniziative di
respiro sociale. Da azienda leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la corretta
informazione sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria, come l’adesione ai programmi di screening
attivi nel nostro Paese.”
“Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: a Trento per il 2015 sono previsti 3.200
nuovi casi di tumore con 1.570 decessi - ha aggiunto il dott. Galligioni -. Nel 2015 in Italia si stima che verranno
diagnosticati 363.300 nuovi casi di tumore (erano 365.500 nel 2014) e le percentuali di guarigione sono in
aumento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre
alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di
sensibilizzazione”.
Ma il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli
studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A:
dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (Twitter.com/NonfareAutogol) al
seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo
informativo del progetto.
26-10-2015
Lettori
194.122
http://gossip.libero.it/
1/12/2015
www.medinews.it/news,19387?mod=news_aiom
27 ottobre 2015
RICOMINCIA DA TRENTO LA SESTA EDIZIONE DI NON FARE AUTOGOL
L’Istituto “Vittoria di Trento ha ospitato ieri la prima tappa della sesta edizione di Non Fare Autogol. All’evento hanno
partecipato l’oncologo Enzo Galligioni e l’allenatore Roberto Donadoni che insieme hanno spiegato ai ragazzi come stare
alla larga dal cancro. La presentazione del progetto si è svolta sabato mattina in una conferenza stampa al XVII Congresso
nazionale AIOM di Roma. “È il più importante progetto di informazione mai realizzato in Italia sui fattori di rischio oncologico,
indirizzato agli studenti delle scuole superiori – ha spiegato Carmine Pinto, presidente Nazionale AIOM ­. A partire da
novembre fino a giugno 2016, l’iniziativa toccherà i 20 capoluoghi di Regione e coinvolgerà gli Assessorati regionali alla
Sanità. In questo modo andremo in città mai coinvolte nelle precedenti edizioni, con una forte collaborazione con le Istituzioni
locali. Non solo. Quest’anno il nostro testimonial di punta è Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, che coordina la
squadra della prevenzione composta da grandi giocatori della serie A e dagli allenatori. Come nel calcio, anche nella lotta al
cancro è infatti fondamentale il lavoro in team”. “La prevenzione oncologica rimane ancora un tabù, soprattutto nelle scuole,
che sono il luogo deputato a formare i giovani – ha affermato Carmelo Iacono, presidente Fondazione AIOM ­. Lo
confermano i dati sugli stili di vita scorretti, che evidenziano come i ragazzi italiani non siano consapevoli dei rischi che
corrono. A scuola, purtroppo, si parla ancora troppo poco di questi argomenti”. Non Fare Autogol è reso possibile grazie ad
un grant non condizionante di Roche.
© AIOM News
http://www.medinews.it/news,19387?mod=news_aiom
1/1
26-10-2015
http://www.ilritrattodellasalute.org/
26/10/2015 - Trento, il 26% dei quindicenni ha il
vizio dell'alcol
Trento, 26 ottobre 2015 –E’ allarme alcol tra i ragazzi trentini. Quasi un quindicenne su tre beve alcolici
almeno una volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking (“l’abbuffata alcolica”) si
accentua al crescere dell’età: la percentuale di giovani che afferma di ubriacarsi due o più volte nella
propria vita passa da circa 2% per gli 11enni al 28% per i 15enni. Dati allarmanti, perché bastano 50
grammi di alcol al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità orale, della faringe e
dell’esofago. Si tratta di cifre preoccupanti, perché oltre il 30% delle neoplasie è direttamente collegato a
un abuso di alcol. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei giovani a stili di vita
sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del progetto
“Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) per
spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi causati da stili di vita sbagliati.
Dopo il successo delle prime cinque stagioni, va in scena oggi la prima tappa della sesta edizione
all’Istituto “Vittoria” di Trento, dove l’allenatore Roberto Donadoni sale in cattedra per insegnare ai
giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto
così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Donadoni –. La scuola è il
luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita
sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere,
come pensano ormai i giovani di oggi”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da
giovani – ha sottolineato il dottor Enzo Galligioni, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica
dell’ospedale Santa Chiara di Trento –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei casi per tumore, infatti, è causato da
fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare
autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri,
il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana).
Un progetto innovativo, reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a. che fino al
termine del campionato coinvolgerà squadre di calcio di Serie A, di Serie B e alcuni tra i maggiori
allenatori italiani. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ nei 20 capoluoghi di regione, che può
contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky
Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul
sito www.skysporthd.it. “Siamo felici di collaborare con gli oncologi dell’AIOM, una delle più importanti
società scientifiche del nostro Paese, in un’iniziativa così importante come Non fare autogol, che utilizza
il linguaggio universale dello sport per veicolare messaggi di salute – conclude il dott. Maurizio de Cicco,
Amministratore Delegato Roche -. Roche è un’azienda che non si limita a promuovere la ricerca e a
sviluppare farmaci. Il nostro impegno è significativo anche nel sostegno a iniziative di respiro sociale. Da
azienda leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la corretta informazione
sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria, come l’adesione ai programmi di screening
attivi nel nostro Paese.”
“Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: a Trento per il 2015 sono
previsti 3.200 nuovi casi di tumore con 1.570 decessi - ha aggiunto il dott. Galligioni -. Nel 2015 in Italia
si stima che verranno diagnosticati 363.300 nuovi casi di tumore (erano 365.500 nel 2014) e le
percentuali di guarigione sono in aumento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque
anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla
maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione”.
Ma il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere
tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti
calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter
(Twitter.com/NonfareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it dove gli studenti di tutta
Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto.
26-10-2015
(Sito ufficiale della Società scientifica)
http://www.aiom.it/
Trento, il 26% dei quindicenni ha il vizio dell'alcol
Trento, 26 ottobre 2015 -E' allarme alcol tra i ragazzi trentini. Quasi un quindicenne su tre beve alcolici almeno una
volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking ("l'abbuffata alcolica") si accentua al crescere
dell'età: la percentuale di giovani che afferma di ubriacarsi due o più volte nella propria vita passa da circa 2% per gli
11enni al 28% per i 15enni. Dati allarmanti, perché bastano 50 grammi di alcol al giorno per aumentare di tre volte il
rischio di tumori della cavità orale, della faringe e dell'esofago. Si tratta di cifre preoccupanti, perché oltre il 30% delle
neoplasie è direttamente collegato a un abuso di alcol. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei
giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
progetto "Non fare autogol", la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) per spiegare
agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi causati da stili di vita sbagliati. Dopo il successo delle
prime cinque stagioni, va in scena oggi la prima tappa della sesta edizione all'Istituto "Vittoria" di Trento, dove
l'allenatore Roberto Donadoni sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. "È con grande
piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi - ha
dichiarato Donadoni -. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che
uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L'alcol? Divertimento non fa rima con bere,
come pensano ormai i giovani di oggi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani - ha
sottolineato il dottor Enzo Galligioni, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell'ospedale Santa Chiara di
Trento -. L'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione
oncologica: il 40% dei casi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". Ecco il
principale obiettivo della campagna 'Non fare autogol', che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare
importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l'FMSI (Federazione Medico Sportiva
Italiana). Un progetto innovativo, reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a. che fino al
termine del campionato coinvolgerà squadre di calcio di Serie A, di Serie B e alcuni tra i maggiori allenatori italiani. Un
vero e proprio 'Tour della prevenzione' nei 20 capoluoghi di regione, che può contare su un media partner d'eccezione:
tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste
esclusive all'interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. "Siamo felici di collaborare con gli oncologi
dell'AIOM, una delle più importanti società scientifiche del nostro Paese, in un'iniziativa così importante come Non fare
autogol, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare messaggi di salute - conclude il dott. Maurizio de
Cicco, Amministratore Delegato Roche -. Roche è un'azienda che non si limita a promuovere la ricerca e a sviluppare
farmaci. Il nostro impegno è significativo anche nel sostegno a iniziative di respiro sociale. Da azienda leader nel
settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la corretta informazione sull'importanza della prevenzione
primaria e secondaria, come l'adesione ai programmi di screening attivi nel nostro Paese." "Il cancro colpisce di più le
Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: a Trento per il 2015 sono previsti 3.200 nuovi casi di tumore con 1.570
decessi - ha aggiunto il dott. Galligioni -. Nel 2015 in Italia si stima che verranno diagnosticati 363.300 nuovi casi di
tumore (erano 365.500 nel 2014) e le percentuali di guarigione sono in aumento: il 63% delle donne e il 57% degli
uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di
screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione".
Ma il progetto "Non fare autogol" può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti
italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina
facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (Twitter.com/NonfareAutogol) al seguitissimo sito
26-10-2015
LETTORI
1.800.000
http://sport.sky.it/sport/ritratto_della_salute/
26-10-2015
LETTORI
1.800.000
http://sport.sky.it/sport/ritratto_della_salute/
"Non fare autogol" riparte con Roberto Donadoni a Trento
26 ottobre 2015
Prima tappa del tour della prevenzione che porta tra i banchi di scuola i volti più noti del campionato di
serie A. L’allenatore: “Dobbiamo far capire che uno stile di vita sbagliato da piccoli compromette la
salute anche da adulti”
Riparte da Trento “Non fare autogol”: il tour della prevenzione che porta tra i banchi di scuola i
calciatori e gli allenatori di serie A, ognuno rappresentante un club, accanto ai medici di quella squadra
speciale che è l’Aiom, l’associazione italiana di Oncologia Medica. Una vera e propria lezione per giocare
d’attacco contro il cancro: sette azioni per evitare i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani.
Oggi la prima tappa del tour approda all’Istituto “Vittoria” di Trento e non poteva trovare testimonial
migliore di Roberto Donadoni, professore per un giorno per insegnare ai giovani lo stile di vita dei
campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto
agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Donadoni – La scuola è il luogo dove spesso
cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età
compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano ormai i
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Quotidiano - Ed. Trento
27-OTT-2015
Dir. Resp.: Enrico Franco
da pag. 6
foglio 1
www.datastampa.it
27-10-2015
http://lavocedeltrentino.it/index.php/breaking‐news‐trentino/23074‐non‐fare‐autogol‐ «Non fare autogol» Roberto Donadoni ieri a Trento contro il Cancro.
Riparte da Trento “Non fare autogol”: il tour della prevenzione che porta tra i banchi di scuola i calciatori e gli
allenatori di serie A, ognuno rappresentante un club, accanto ai medici di quella squadra speciale che è l’Aiom,
l’associazione italiana di Oncologia Medica. Una vera e propria lezione per giocare d’attacco contro il cancro: sette
azioni per evitare i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani.
Ieri la prima tappa del tour è approdata all’Istituto “Vittoria” di Trento e non poteva trovare testimonial migliore di
Roberto Donadoni, professore per un giorno per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande
piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi –
ha dichiarato Donadoni – La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono
capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa
rima con bere, come pensano ormai i giovani di oggi”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – ha sottolineato il dottor Enzo Galligioni,
Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’ospedale Santa Chiara di Trento – L’importanza di un corretto
stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei casi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Per renderli più incisivi i messaggi della
prevenzione, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione
Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana). Il progetto è sostenuto da un
educational grant di Roche.
“Siamo felici di collaborare con gli oncologi dell’AIOM, una delle più importanti società scientifiche del nostro
Paese, in un’iniziativa così importante come Non fare autogol, che utilizza il linguaggio universale dello sport per
veicolare messaggi di salute – conclude il dott. Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato Roche - Da azienda
leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la corretta informazione sull’importanza
della prevenzione primaria e secondaria, come l’adesione ai programmi di screening attivi nel nostro Paese.”
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Rassegna stampa Trento 26-10-2015