Pag.4 800.000 euro contro la zanzara tigre Prende il via l'ottava edizione della campagna 'Zanzara tigre, se la conosci la elimini' curata dal Comune di Roma. Costo, 800.000 euro. Il programma d'intervento, che riguarda tutte le aree pubbliche cittadine, prevede due fasi. Nella prima, che parte ora, si eliminano tutte le larve presenti in tombini e ristagni d'acqua, focolai di proliferazione. Da giugno invece la seconda fase della campagna antizanzara vedrà l'irrorazione diretta di prodotti -tutti ecocompatibili- per eliminare le zanzare adulte. Importantissimo anche, se non soprattutto, l'impegno dei cittadini per rendere meno piacevole il soggiorno delle sgradite ospiti, eliminando ristagni d'acqua da sottovasi e balconi. Per questo la campagna di comunicazione prevede, oltre a manifesti e spot radiofonici, la diffusione di 100.000 opuscoli dal titolo esplicito, 'Come fare per combatterla'. Chi ha bisogno di far disinfestare giardini e balconi può chiamare direttamente la Sanama, che si occupa dell'intervento, al numero 06 / 55301225 "Porta del diritto" servizi legali gratuiti per i cittadini. La 'Porta del diritto' è un progetto di orientamento giuridico gratuito presso i Municipi, creato dal Campidoglio (Assessorato alla Semplificazione) con l'Ordine degli avvocati di Roma e con la Camera di Conciliazione. La 'Porta' è l'erede diretta della 'Bottega del diritto', che negli scorsi anni ha offerto lo stesso servizio ma con un autobus dedicato che faceva tappa sulle piazze. In sette Municipi, dunque -Roma 4, 5, 6, 8, 11, 13, 20-, un pomeriggio a settimana con un calendario prefissato mese per mese, un avvocato ascolta le richieste dei cittadini su questioni legali; l'avvocato, poi, in base al tipo di richiesta da informazioni, suggerisce le forme più efficaci di tutela ed indirizza il cittadino verso gli organismi (pubblici o privati) più adatti a risolvere il caso proposto. Tipici argomenti da 'Porta del diritto': controversie familiari, recupero piccoli crediti, diritto alla salute, tutela dei lavoratori, sicurezza personale, liti condominiali, istruzione, difficoltà di integrazione dei cittadini stranieri. Per informazioni, chiamare il call center del Comune (060606). Andiamo al cinema, danno una rassegna all'università,documentari a gogo ! di Alessandro Mannarino Les Maitres Fous, regia di Jean Rouch, 1952, colore, durata 30'. Venuti dalla savana alle città dell'Africa Nera, giovani uomini si scontrano con la civiltà meccanica. Lo volete visionare? Ho affittato una sala intera, la mia sala, solo per voi. La locandina ritrae qualcosa simile a un vaso fiorito o a una lapide, dipende da che punto la si guarda. Il discente impazzente. Regia di Eugenio M., 2003, colore, durata 5 anni. Venuti dalla periferia al centro della Roma Bene, giovani uomini si scontrano con la civiltà colta. Vai Eugenio, si parte! La cartella invicta blu e fucsia, la riga da una parte (rigorosamente), un ometto piccolo e scuro che sembri un marocchino. Il tuo invicta è grandissimo. Dentro c'entra di tutto. L'odore del tuo palazzo, quello della passata di pomodoro fatta in casa, quello del ferro delle antenne del terrazzo dove ti nascondevi. L'autobus è un ponte tra la periferia della città e la periferia del Centro, dove c'è la scuola. Traballa e sobbalza ad ogni buca insieme alle sise delle massaie. Esercito, imponente e profumato a basso costo, di donne delle pulizie. Eugenietto, scuro e piccoletto col biglietto in mano tutto eccitato, è un furetto curioso. Il liceo classico! Quando mio padre lo diceva diventava più alto di dieci centimetri, e il ciuffo sulla fronte gli si rinvigoriva. Ci teneva che studiassi. Le medie le avevo fatte in una scuola di salesiani. Lavorava il doppio per mantenere la retta. Ma io ero portato, lo dicevano le maestre elementari, che fotocopiavano pure le mie poesie. Eugenio doveva scrivere. "Da grande farai un lavoro che non ti sporcherà le mani." Quella mattina, più Eugenio si avvicinava alla scuola, più vedeva il paesaggio migliorare, e lo notava. Come la sfumatura dei capelli, da zero in su. Il barbiere, Claudio, mi tagliava a volte un po' di pelle, affondava troppo. Poi mi appoggiava uno stick cicatrizzante, che bri-vi-di! E il sangue si coagulava come il sugo sui piatti sporchi. La prima ora del primo giorno: educazione fisica. La scuola sembrava un campo di concentramento. Ci fecero girare in tondo, in fila indiana, correndo, su un campetto asfaltato. I sergenti erano due sulla cinquantina. Non scherzo, uno aveva pure il pastore tedesco. Faceva un freddo cane. Io ero vestito bene. Mia madre aveva speso "l'ira di dio" per un set di maglioni Kappa e jeans Levis. I maglioni erano proprio da bravo ragazzo. Uno verde a costina sui lati, con una ghianda ricamata al centro. Uno rosso sangue. Uno blu con il lupetto. Uno melange. Jeans:501 scuri, due paia; 501 black&blue un paio. E la riga (rigorosamente da una parte) dei miei capelli era allineata con la riga laterale del campo. Filavo dritto! Col petto all'infuori, e tanta voglia di piacere. Pure ai due sergenti. Ehi! Ehi voi! Guardate come corro bene io, guardate che eleganza. Ehi sergenti?! Guardate la riga dei miei capelli come è fedele ai vostri ordini, ehi mi impegno io eh! 1-2-1-2-1-2. Supero pure quelli lenti, ma sempre all'interno della linea. Mica esco fuori. Sono veloce io, mai stanco! Non voglio finire nella camera a gas dei bocciati che faranno lavori che sporcano le mani. No, io sono buono, e studierò un botto, cioè moltissimo, anzi senza cioè che non si dice -In pochi minuti, prima della prima ora mi ero accorto che qui parlavano tutti elegantemente. Io parlavo con la bocca a culo di gallina, sennò si capiva che ero mezzo infiltrato. Correvo come parlavo, da educato. " ehi, tu." Uno dei sergenti mi chiama dal centro del campo. Cazzo Eugenio, hai fatto colpo! Corri proprio bene, si vede che hai stoffa! "chi, io?" "Si, vieni qua" Vogliono farti capo classe, o arruolarti segretamente nei servizi segreti studenteschi. Cazzo, Eugenio, vai a testa alta a ricevere gli onori che si addicono a un figlio di re. "come ti chiami?" "Eugenio M." " e dove abiti?" Aveva un accento mezzo romano mezzo napoletano, io in italiano a culo di gallina risposi con un filo di voce. " dal sobborgo del Santo Basilio, qui a Bathonga" Il sergente ammiccò all'altro soldato, sorrise "io questi li riconosco da un chilometro. C'hanno lo stampo. Proprio dalla faccia. Tutti uguali!" Eugenio, che significa? " Questo non arriva nemmeno a Natale" Che significa? Grazie, posso tornare in fila. Ok, torno. Meno elegante, col ciuffo moscio, e la riga confusa. Il barbiere, Claudio, mi tagliava a volte un po' di pelle, affondava troppo. Poi mi appoggiava uno stick cicatrizzante, che bri-vi-di! E il sangue si coagulava come il sugo sui piatti sporchi. Fui eroico. Continuai a pettinare il mio ciuffo ogni mattina. Paolo Pellicone cell.347.9697952 Alessandro Storgato cell.340.9306313 Via S.Lucia,127 00013 - Fonte Nuova (Roma) - Tel. 06.9051899