Associazione Nazionale Ingegneria della Sicurezza FOCUS ON ……… PARERE NEGATIVO ALLE MODIFICHE DEL TESTO UNICO La Conferenza delle Regioni ha espresso un parere negativo, adottato a maggioranza, sullo schema di decreto legislativo che modifica ed integra il testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa posizione delle Regioni accoglie e conferma le analoghe osservazioni critiche formulate dalla CIIP (Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione) di cui l’ANIS fa parte e da altre Associazioni delle parti sociali e della cultura giuridica e tecnico-scientifica Il parere negativo – ha spiegato Vasco Errani (presidente della Conferenza delle Regioni)– non è una posizione politica, ma trae origine da valutazioni strettamente di merito e nasce dal fatto che il decreto proposto oltre ad eccedere i limiti della delega, contiene alcune norme, in particolare l’articolo 2 bis e l’articolo 10 bis - che rischiano di comportare una riduzione dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori”. Per quanto riguarda l’articolo 2-bis, sebbene la norma proposta parli di presunzione di conformità alle norme sulla sicurezza del lavoro, non fornisce sufficienti garanzie in materia, infatti il rispetto di tali obblighi non può essere presunto, ma va accertato caso per caso in relazione a tutti gli elementi mediante i quali va condotta la valutazione. Il decreto – aggiunge Errani – crea, fra l’altro, confusione di ruoli e di soggetti in particolare nella importante azione di prevenzione garantita dalla certificazione. Per quanto riguarda l’articolo 10-bis, sebbene le Regioni non abbiano formalmente competenza in materia di ordinamento penale, introduce un sistema di esoneri e limitazioni di responsabilità dei vertici aziendali, toccando quindi il tema della prevenzione nei luoghi di lavoro su cui le Regioni – ha concluso Errani - vantano indiscusse competenze, per cui la norma presenta oggettivi profili di illegittimità per eccesso di delega” Anno II N. 6 13 MAGGIO 2009 Corso di formazione Corso di aggiornamento per coordinatori in fase di progettazione ed esecuzione dell’opera. Programma del corso Corso di formazione Ponteggi: Normativa, Progettazione, Misure di sicurezza e PIMUS. Programma del corso Corso di formazione Direttive ATEX 94/9/CE e 99/92/CE Rischi da miscele esplosive – applicazione della normativa nei cantieri edili e nei luoghi di lavoro. Programma del corso Corso di formazione Rumore e vibrazioni nei cantieri edili e negli ambienti di lavoro. Programma del corso CORSI DI FORMAZIONE L’Associazione Nazionale Ingegneria della Sicurezza organizza, un corso di formazione per “RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Il corso si svolgerà presso la sede ANIS Maggiori dettagli e la scheda di iscrizione sul sito ANIS . SICUREZZA E AZIENDE CONVENZIONI PER GLI ASSOCIATI ANIS Sono già operative vantaggiose convenzioni riservate ai soci ANIS: Casa Editrice EPC Casa Editrice IPSOA/INDICITALIA Casa Editrice LEGISLAZIONE TECNICA Maggiori informazioni e la modulistica effettuando il log-in sul sito ANIS ATTIVITÀ ANIS SEMINARIO LINEE DI VITA Si è svolto il seminario su “La Prevenzione delle cadute dall’alto”, organizzato dall’ASSOCIAZIONE NAZIONALE INGEGNERIA DELLA SICUREZZA, in collaborazione con il Comitato Paritetico Territoriale di Catania, rivolto a tutti coloro che ricoprono ruoli preposti alla prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro e valido come aggiornamento per i coordinatori per la sicurezza nei cantieri. Ha aperto i lavori l’ing. Antonio Leonardi, Presidente dell’ ANIS, che ha sottolineato l’importanza e la necessità della formazione e dell’aggiornamento costante i quali rappresentano un efficace e prioritario strumento di prevenzione e promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare per quel che riguarda la caduta dall’alto perché ancora è uno degli infortuni più frequenti e più gravi. Era presente anche il dott. ing. Giuseppe Piana, Presidente del CPT Catania, il quale ha sottolineato il costante impegno dedicato alla promozione e diffusione della cultura della sicurezza evidenziando le iniziative sviluppate in sinergia con l’ANIS. INCONTRI & CONVEGNI AMBIENTE LAVORO, SALONE DELLA QUALITÀ E SICUREZZA SUL LAVORO Si inaugurerà il 10 giugno nel quartiere fieristico di Bologna AMBIENTE LAVORO, all’insegna della sicurezza sul lavoro e di un nuovo, forte impegno per la rivalutazione della qualità e della dignità del lavoro. Il grande tema della salute e della sicurezza sul lavoro riemerge continuamente dalla cronaca, non solo per ricordarci il ripetersi inesorabile di incidenti mortali, ma anche le devastanti conseguenze, umane ed economiche, di atteggiamenti colpevoli o superficiali, come le migliaia di vittime e le centinaia di milioni di euro che è costata alla società la lavorazione dell’amianto, all’origine del processo che si apre oggi a Torino. È recente l‘esortazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a non ridurre le condizioni di salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori a causa della crisi economica. Nonostante l’attuale, difficile situazione, AMBIENTE LAVORO si presenta al dodicesimo appuntamento con il consueto entusiasmo e con il deciso impegno che l’ha caratterizzata in passato e che proprio dal Presidente della Repubblica era stato riconosciuto in occasione della precedente edizione attraverso l’apprezzamento per «l’alto valore sociale degli argomenti in programma». SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO PREMIATE LE BUONE PRATICHE EUROPEE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI In occasione della nona edizione del concorso annuale per le buone pratiche europee, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha premiato otto organizzazioni e imprese per i contributi particolari e innovativi finalizzati a promuovere un approccio gestionale integrato alla valutazione del rischio. Il riconoscimento, presentato a Praga durante il congresso “Sicurezza e salute sul lavoro in Europa nel XXI secolo”, è andato ad esempio a un programma lituano per coinvolgere il personale di una ditta di produzione di cibi per animali domestici nella valutazione dei rischi, a un programma ceco di analisi e prevenzione dei rischi in un attività di assemblaggio di veicoli a motore e a un progetto che prevedeva l’uso di semplici “risk cards” per stimare e controllare i rischi in un impresa del comparto metallurgico olandese. Il premio è interno alla campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Un bene per te. Un bene per l'azienda. Una campagna europea sulla valutazione dei rischi”. Una campagna informativa che in tutta l'Unione vuole mostrare l’importanza della valutazione dei rischi, rendere i posti di lavoro europei più sicuri e dimostrare che la valutazione del rischio non è necessariamente complicata, burocratica o un'attività riservata ai soli esperti. Ricordiamo che la campagna, di durata biennale (2008-2009), è patrocinata dalle Presidenze di turno dell'UE, dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dalle parti sociali europee. SICUREZZA DEGLI EDIFICI NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI La cultura della sicurezza non è ancora un patrimonio del tutto condiviso, sia dai cittadini che dalle istituzioni di questo paese: molti sono ancora convinti che risparmiare cifre modeste sui costi di costruzione sia una scelta da sottoscrivere e in questo modo si espongono ad un grave rischio. La politica, purtroppo, è portata ad assecondare queste tendenze. Forse per non contrapporsi alla mentalità prevalente. Ne è testimonianza la normativa per le costruzioni in zona sismica ancora da approvare definitivamente, dopo ben quattro anni di rinvii. I cosiddetti esperti oggi ci dicono che lo stesso terremoto che ha colpito l’Abruzzo non avrebbe procurato morti in California e tantomeno in Giappone, dove da decenni la popolazione è consapevole dei rischi con cui convive e si è data comportamenti sia nel campo delle costruzioni che per fronteggiare l’emergenza che la mette al riparo da danni rilevanti. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena per questi e altri motivi richiede l’approvazione definitiva della norma per le edificazioni in zona sismica, oltre all’adozione del fascicolo del fabbricato che ne costituisce la “carta di identità”. SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO IL CDM APPROVA IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE. LE LINEE GUIDA SULLA SICUREZZA Dopo un'ampia fase consultiva il Consiglio dei Ministri ha approvato il 6 maggio 2009 il Libro Bianco sul futuro del modello sociale. La vita buona nella società attiva. All’ Interno un paragrafo, dedicato alla sicurezza sul lavoro. Per la prima volta dal dopoguerra, secondo le stime previsionali dell’INAIL, il tragico bilancio delle morti bianche è sceso in Italia sotto la soglia dei 1.200 casi l’anno. È un segnale positivo, ma non ancora sufficiente, che ci impone uno sforzo straordinario per rilanciare con determinazione – anche in termini di una più intensa collaborazione tra imprese e lavoratori – una nuova cultura della sicurezza che veda nella prevenzione il suo punto qualificante. Una moderna cultura del lavoro, che ponga la persona al centro del sistema dei rapporti di produzione, non può tollerare alcun compromesso sulla integrità della vita umana, e questo anche a costo di un incremento degli oneri e dei vincoli in capo al sistema delle imprese. Le morti e gli incidenti sul lavoro sono delle tragedie terribili, ma non sono il frutto della fatalità. Servono certamente buone norme e sanzioni effettive, ma decisivi sono poi i comportamenti concreti, e quotidiani, di tutti gli attori coinvolti. La possibile soluzione del problema è tutta di ordine sostanziale, non formale, e impone di intervenire su un complesso intreccio di fattori organizzativi, culturali e comportamentali che sono ancora radicati negli ambienti di lavoro. La vera battaglia per ambienti di lavoro più sicuri e decenti passa inevitabilmente, ancora una volta, dalla porta della modernizzazione dei contesti organizzativi e dei modelli gestionali del lavoro, là dove vincoli formali e norme inesigibili spingono nella direzione degli abusi e della improvvisazione che sono alcune delle principali cause delle tante tragedie sul lavoro. Un approccio per obiettivi si deve avvalere di un affidabile sistema di monitoraggio articolato per settori, dimensione di impresa, tipologie contrattuali e altri criteri utili a verificare nel tempo l’efficacia o meno delle azioni intraprese nei diversi ambiti. Fondamentale è altresì la collaborazione tra le parti sociali nella azienda e nei territori ove le imprese sono diffuse, nel presupposto che il loro incontro dia luogo a soluzioni concretamente utili al di là della prescrizione formale, come nel caso della qualità delle attività di formazione. Nondimeno utili appaiono i sistemi incentivanti i buoni risultati, a partire dal maggiore collegamento tra il premio assicurativo e gli infortuni riscontrati." Il Libro bianco è stato illustrato dal Ministro Sacconi in una conferenza stampa al termine del CdM. SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ATTREZZATURE DI LAVORO L'Ispesl - Dipartimento Tecnologie Sicurezza - rende disponibile sul proprio sito i materiali del convegno svoltosi a Roma il 15 dicembre 2008 Attrezzature di lavoro costruite prima dell'entrata in vigore del DPR 459/96. Software per la valutazione delle caratteristiche di sicurezza dei sistemi di comando elettrici. Aggiornato secondo le prescrizioni del D.Lgs. 81/2008. Il software è stato realizzato per aiutare e guidare, principalmente i datori di lavoro, all’interpretazione delle prescrizioni sulla sicurezza di cui il software tratta per gli equipaggiamenti elettrici e i circuiti di comando delle attrezzature di lavoro non marcate CE. Per attrezzature di lavoro non marcate CE si intendono quelle che erano già commercializzate e messe in servizio all’entrata in vigore della Direttiva Macchine 98/37/CE recepita in Italia attraverso il DPR 459/96. Volendo indicare una data limite di riferimento per tali attrezzature di lavoro, questa è il 01/01/1993, dove pur diventando applicabili le disposizioni tecniche contenute nell’allegato I dell’allora direttiva 89/392/CEE – normativa comunitaria sulle macchine – era sempre possibile in Italia fino al 21/09/1996, immettere sul mercato macchine secondo il D.P.R. n. 547 del 27 Aprile 1955. Tale lavoro non può e non deve sostituirsi all’analisi dei rischi che deve predisporre il datore di lavoro per le attrezzature non marcate CE che siano eventualmente in uso presso nella sua azienda. Per la scrittura del prodotto software, l’ISPESL si è avvalso della preziosa collaborazione di Organismi di Vigilanza Territoriale (OVT), ed in particolare le ASL10 Firenze, ASL Latina e ASL Città di Milano sotto l’egida del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione dei Luoghi di Lavoro, delle Amministrazioni centrali impegnate nella sicurezza sul territorio Nazionale, ma anche del significativo contributo di associazioni, (attraverso l’Associazione rappresentativa dei Costruttori Italiani di macchine Utensili Robot e Automazione Ucimu – Sistemi per Produrre) e di Enti di standardizzazione quali il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO RACCOMANDAZIONI PER IL SISTEMA DI PROTEZIONE RADIOLOGICA L'Associazione Italiana di Radioprotezione Medica (AIRM) mette a disposizione sul proprio sito web la traduzione italiana della Pubblicazione ICRP 103, Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica, adottate dalla Commissione nel marzo 2007. Le Raccomandazioni per il Sistema di Protezione Radiologica sostituiscono formalmente le precedenti Raccomandazioni redatte dalla Commissione nel 1990; le aggiornano, consolidano e integrano, e sviluppano indicazioni supplementari su quanto concerne il controllo dell’esposizione alle sorgenti di radiazioni sulla base di quanto pubblicato dopo il 1990. Sulla base delle più recenti informazioni scientifiche sulla biologia e la fisica dell’esposizione alle radiazioni, le presenti Raccomandazioni aggiornano i fattori di ponderazione per le radiazioni e per i tessuti, che compaiono nelle grandezze dose equivalente e dose efficace e aggiornano il detrimento da radiazioni. Sono mantenuti i tre principi fondamentali formulati dalla Commissione in materia di protezione dalle radiazioni, ovvero i principi di giustificazione, ottimizzazione e applicazione dei limiti di dose, ed è fornita una spiegazione più chiara sulla loro applicazione alle sorgenti di radiazioni, che danno origine all'esposizione, e ai soggetti che vi sono esposti. Le Raccomandazioni evolvono, rispetto al precedente approccio di protezione basato sul processo che utilizzava pratiche e interventi, verso l’adozione di un approccio basato sulle situazioni di esposizione. Le situazioni di esposizione sono distinte in situazioni di esposizione programmata, di emergenza ed esistenti, e a tutte queste si applicano i principi fondamentali di giustificazione e di ottimizzazione della protezione. Non subiscono modifiche i limiti attuali di dosi individuali che sono stati stabiliti dalla Commissione per la dose efficace e la dose equivalente, dovuti a tutte le sorgenti regolamentate nelle situazioni di esposizione programmata. Acquisisce altresì maggiore forza il principio di ottimizzazione della protezione, che dovrebbe essere applicato in egual misura a tutte le situazioni di esposizione, tenendo conto delle seguenti restrizioni sulle dosi e sui rischi individuali: vincoli di dose e di rischio per le situazioni di esposizione programmata, e livelli di riferimento per le situazioni di esposizione di emergenza ed esistenti. Le Raccomandazioni comprendono inoltre un approccio per lo sviluppo di una struttura atta a dimostrare la protezione radiologica dell’ambiente. SICUREZZA NEI CANTIERI ESTENSIONE DELLA VALENZA DEL DURC SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE Il Consiglio di Stato, con la decisione n. 2401 del 21 aprile 2009, ha concluso che il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) rilasciato dalla sede INPS di un Comune è idoneo a comprovare il requisito della regolarità contributiva anche se la società interessata ha più sedi a livello nazionale. Infatti, la verifica di regolarità INPS è riferita alla intera situazione aziendale. Il DURC è un documento unitario che accerta la posizione contributiva dell’azienda richiedente sulla base della sua posizione contributiva complessiva secondo un riscontro di natura telematica a livello nazionale. SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO VICENDA THYSSEN KRUPP Continua presso il Tribunale Torino il processo contro i dirigenti della multinazionale tedesca. Tra le testimonianze anche l'ispettore dell'Asl, Michelangelo Visentin, che ha denunciato le numerose carenze nei piani di sicurezza dello stabilimento. Era un capoturno addetto all'emergenza, ma non era minimamente preparato a fronteggiare i rischi derivanti da un incendio: questa la situazione alla ThyssenKrupp a soli tre giorni dal rogo che il 6 dicembre 2007 uccise sette operai. A parlarne, alla ripresa del processo contro i sei dirigenti della multinazionale tedesca, è stato lo stesso capoturno, Vincenzo Sabatino, nel corso della sua testimonianza. La sede torinese stava per chiudere, il personale calava e la figura del capoturno veniva ricoperta da una sola persona, a rotazione, per l'intero stabilimento. "Quando non restò più nessuno chiamarono me e altri tre colleghi", ha affermato Sabatino. Interrogato se si sentisse in grado di fronteggiare i rischi l'uomo ha risposto di no. "E pensavo che in azienda lo sapessero", ha aggiunto. Altri operai hanno confermato, inoltre, che le date dei controlli dell'Asl si conoscevano in anticipo, che nelle riunioni di sicurezza "si firmava un foglio di presenza e basta" e che le condizioni di lavoro negli stabilimento in Germania erano decisamente migliori. A denunciare carenze nei piani di sicurezza e di emergenza è stato, invece, l'ispettore dell'Asl, Michelangelo Visentin, che svolse degli accertamenti dopo il rogo. Il tecnico ha elencato tutte le lacune organizzative e di procedura, precisando che gli addetti all'emergenza, negli ultimi due anni di vita dello stabilimento, da 36 erano scesi a 9. Ha poi spiegato che dei sette operai morti la sera del rogo mentre cercavano di domare le fiamme uno solo aveva seguito i corsi antincendio organizzati dall'azienda, ma si era limitato a prendere lezioni teoriche. Fra gli otto testimoni ascoltati oggi anche il luogotenente della Guardia di Finanza che ha analizzato i dati relativi agli ordini degli estintori. "A partire dal luglio 2007 le ricariche degli apparecchi sono praticamente sparite", ha puntualizzato. SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO AL VIA COORDINAMENTO ATTIVITÀ PER LA SICUREZZA Diffondere la cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, fare acquisire la consapevolezza e promuovere attraverso la formazione il cambiamento nei comportamenti di lavoratori e datori di lavoro. Sono gli obiettivi del Piano straordinario della formazione per la sicurezza, approvato nel corso della prima seduta di insediamento del Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, al quale hanno preso parte il presidente della regione, Vasco Errani, e gli assessori regionali alla Sanità, Giovanni Bissoni, al Lavoro, Giovanni Sedioli, e al Territorio, Gian Carlo Muzzarelli. “L'obiettivo del Comitato - ha spiegato Errani - è l'integrazione tra le diverse competenze in tema di sicurezza. E' importante che tutti i soggetti coinvolti, imprese, organizzazioni sindacali e tutti gli enti preposti a funzioni di controllo, costruiscano strategie comuni per raggiungere il risultato di ridurre e abbassare il più possibile gli incidenti, ma anche i rischi per la salute che possono e debbono essere ridotti. Il problema degli infortuni sul lavoro e in particolare di quelli mortali - ha continuato Errani - è un problema culturale che deve essere affrontato in modo incisivo, tanto più ora che ci si trova in un periodo di crisi dell'economia”. Il Comitato regionale di coordinamento è composto, oltre che dalla regione, da Inail, Inps, Direzione regionale del lavoro, Vigili del fuoco e altre pubbliche amministrazioni coinvolte per le loro specifiche competenze in tema di promozione della salute e della sicurezza del lavoro. Partecipano inoltre al comitato le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. Integrare le competenze della pubblica amministrazione per rendere più efficace l'attività di vigilanza e per diffondere la cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, semplificare le procedure burocratiche e promuovere la qualificazione delle imprese sono gli obiettivi che il Comitato ha discusso. SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO LA MANIPOLAZIONE SICURA DELLE BOMBOLE DI GAS Da qualche giorno è disponibile sulla rete un opuscolo multilingue su “La manipolazione delle bombole: consigli e procedure per movimentare in sicurezza le bombole di gas”, a cura della Air Liquide Welding, partner della campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri”. Air Liquide, come tutti gli altri partner ufficiali, infatti, si fa portavoce di questa campagna europea attraverso l’informazione presso i propri contatti (clienti, dipendenti, fornitori, associazioni) tramite la diffusione di notizie, video, newsletter, promozione sul sito internet, organizzazione di eventi, raggiungendo, in questa maniera, milioni di contatti. All’interno del suo nuovo sito, Air Liquide Welding, dedica già da mesi la sezione speciale “Sicurezza in saldatura” e ora pubblica l’opuscolo “La manipolazione delle bombole” che si compone di una serie di diapositive che illustrano le giuste procedure per movimentare le bombole, con particolare attenzione alla sicurezza dell'operatore. Altra iniziativa è il “Programma Sicurezza Integrata”, attivato da SAF-FRO (società del gruppo Air Liquide Welding) che intende porre l’attenzione sull’utilizzo in sicurezza dei prodotti per la saldatura. La pubblicazione, scaricabile in formato PDF, è stata tradotta in 7 lingue, consentendo, anche agli stranieri che lavorano in Italia di apprendere queste semplici, ma salutari, norme. SICUREZZA IN PILLOLE ONERE DELLA PROVA IN MERITO ALL'ESISTENZA DEL DANNO SUBITO Con sentenza n. 3788/09, la Corte di Cassazione ha affermato che grava sul lavoratore l'onere di provare l'esistenza di un danno che, a suo dire, sia stato subito dell'attività lavorativa svolta dallo stesso. La prova grava sul lavoratore anche in merito alla verifica della nocività dell'ambiente di lavoro, nonché il nesso tra l'uno e l'altro. Grava, invece, sul datore di lavoro l'onere di provare di aver adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno. La Newsletter è un servizio dell’ Associazione Nazionale Ingegneria della Sicurezza. Comitato di Redazione: Valeria Vecchio, Davide Fichera, Antonio Distefano, Salvatore Pulvirenti. SCATTA LA SICUREZZA Sicurezza …. in bianco e nero Potete inviare immagini per la loro pubblicazione a: [email protected] ANIS L’Associazione Nazionale Ingegneria della Sicurezza ha lo scopo di promuovere, divulgare e favorire lo studio dei problemi concernenti la sicurezza nei suoi molteplici aspetti, con particolare riferimento alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, all’igiene del lavoro e alla tutela della salute dei lavoratori, alla prevenzione incendi, alla sicurezza degli impianti e delle macchine, alla sicurezza degli impianti industriali, alla sicurezza strutturale, alla sicurezza nei trasporti, alla sicurezza ambientale, alla sicurezza sanitaria, alla sicurezza informatica ed alla sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Avvertenze ai sensi del D.Lgs.196/03 in materia di tutela della Privacy. 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