A cura di insieme PER SENAGO
Movimento costituito da un gruppo di cittadini provenienti da itinerari ideologico-culturali differenziati
animati da un comune desiderio:“contribuire alla costruzione del proprio Paese”.
“insieme PER SENAGO” - committente responsabile ai sensi della Legge 515/1993, art. 3: Stefania Manini
FEBBRAIO 2011
Stranieri come noi
EDITORIALE
Incontriamoci a
Senago
Stefania Manini
Anche se con un po’ di
ritardo voglio augurare
a tutti un buon 2011 a
nome mio e di tutto il
movimento Insieme per
Senago. Era un po’ di
tempo che non
entravamo nelle Vostre
case con il nostro
giornalino, anche se in
questi mesi abbiamo cercato ugualmente di
incontrarVi con i nostri gazebo, i nostri
volantini, il nostro sito che vorremmo
diventasse la piazza virtuale dove
scambiarci opinioni e suggerimenti.
Passati questi mesi freddi che poco
incoraggiano al passeggio intendiamo
riprendere il nostro tour per le piazze di
Senago e se vedrete in giro il nostro gazebo
e le nostre bandiere Vi invitiamo sin d’ora a
fermarvi e a scambiare due parole con noi
sulla situazione del nostro paese.
Nel frattempo cercheremo, sia pure in poche
pagine, di darvi delle informazioni su
diversi argomenti d’attualità.
Non è il nostro l’unico Giornalino
“politico” ad essere distribuito a Senago e
non abbiamo certo la presunzione di
ritenere che il “Foglio di Senago” sia più
interessante di altri o che il nostro punto di
vista sia necessariamente il migliore: non
posso però esimermi dal fare alcune
osservazioni in merito ad articoli comparsi
su altre testate sul finire del 2010.
C’è infatti un po’ di tutto.
Elisa Falci
L
a sera del primo marzo
dello scorso anno un fiume danzante di fiaccole ha attraversato la città.
Tra canzoni e letture evocative, anche Senago ha partecipato al primo sciopero degli
stranieri:
circa cinquecento persone, fiaccola più, fiaccola
meno, hanno dimostrato la propria solidarietà a
tutti i lavoratori stranieri che vivono e lavorano
nel nostro paese.
Persone che vivono affrontando con fatica la quotidianità in un’Italia colpita dalla crisi, che non ha
tempo per accoglierli e aiutarli e sempre più spesso li spinge nelle grinfie dell’illegalità.
Gli stranieri che si avvicinano a noi lo fanno spesso
con un sorriso sulle labbra e con grande dignità,
con la voglia di parlare la nostra lingua, provare a
farsi capire anche se con difficoltà.
A volte sanno essere cittadini più forti e consapevoli degli Italiani, sfidando apertamente le organizzazioni mafiose come dimostrano le rivolte avvenute lo scorso anno a Rosarno contro le condizioni
disumane imposte dalla ’ndrangheta nei campi di
raccolta delle arance, e nel 2008 contro i boss della
camorra di Castelvolturno.
Mi piacerebbe che anche quest’anno i Senaghesi
non perdessero l’occasione di festeggiare e sostenere gli stranieri che abitano e lavorano qui.
Magari recuperando parte di quello spirito della
tradizione contadina, tanto evocato da alcuni partiti con l’uso del dialetto e il rinnovo di riti come il
falò di Sant’Antonio, prendendo spunto dall’accoglienza e dal sostegno dei più bisognosi tipico della
vita dei nostri nonni, quando, poveri tra poveri, ci
segue a pag. 2
segue a pag. 2
Stranieri come noi
segue da pag. 1
Qualcuno auspica la presenza di leader
forti e con gli “agganci” giusti in grado di
risolvere i problemi di Senago e accusa le
liste civiche di “isolare Senago dalle sedi
che contano”, dimenticando che il nostro
paese è oggi governato proprio da forze
politiche ben rappresentate nelle “sedi che
contano” e l’unica lista civica presente in
maggioranza è quella alla quale appartiene
chi ha scritto l’articolo (c’è da farsi venire il
mal di testa) . Forse sarebbe più utile
invitare l’attuale amministrazione a
rimboccarsi le maniche e a lavorare per il
bene comune anziché invocare Grandi
Condottieri.
C’è chi commenta i Consigli Comunali
senza averli visti, né sentiti .
C’è chi dimentica di avere un ruolo
istituzionale e insulta a piene mani chi è reo
di non appartenere al suo partito.
C’è chi non si firma e cita presunti
documenti (mai visti né resi pubblici)
ritrovati in Comune e riguardanti la vicenda
delle vasche di laminazione .
C’è chi attribuisce all’Udc un ruolo
destabilizzante (che potenza con neanche
un consigliere) della “forte coesione” tra
Pdl, Farfalla, Lega Nord … che memoria
corta! spero che le nostre cronache del
Consiglio Comunale lo aiutino a ricordare …
Ma ora vi lascio alla lettura dei vari articoli,
augurandomi che possano destare il Vostro
interesse.
Vi ricordo che per le notizie dell’ultimo
minuto potete consultare il nostro sito:
www.insiemepersenago.org
si aiutava e ci si sostentava affrontando insieme le
difficoltà.
Vi invito a mandare proposte e idee all’indirizzo:
[email protected], tenendo sempre presente il motto:
“...finché ci sarà sulla terra un innocente
che avrà fame,
che soffrirà il freddo, che sarà perseguitato
finché ci sarà una carestia rimediabile,
una prigione ingiusta...
Né tu, né io avremo il diritto
di tacere e di riposarci” *
Perché sia “primo marzo” tutto l’anno.
* Roul Follereau
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2
Elia e Franco
Lino Pogliani
L
’anno che si è da poco
concluso si è portato via,
tra gli altri, due personaggi
come Elia Martin e Franco
Sioli che mi sento in dovere
di ricordare con sentimenti di
gratitudine e riconoscenza per
quanto hanno fatto all’interno
delle loro associazioni e per la
magalli, l’assistente oratoriano che negli anni ’43 –
’45 aveva ispirato l’attività dei partigiani senaghesi
della 16^ Brigata del Popolo. E l’annuale pellegrinaggio al Monte Penice, teatro di un glorioso episodio di vita partigiana, e la sua soddisfazione nel
vedere accanto ai Sindaci dei Comuni delle quattro
province che confluiscono sul Penice ( Alessandria,
Pavia, Piacenza e Genova ) la fascia tricolore del
Sindaco di Senago a rappresentare il Milanese. Più
recentemente si era dedicato alle visite alle scuole
elementari e medie per parlare ai ragazzi della Resistenza in generale e degli episodi locali, sempre
accompagnato dai suoi amati partigiani.
nostra Senago.
Le mie prime frequentazioni con entrambi risalgono agli anni sessanta, quando militavamo nello
stesso partito e l’uno era diventato segretario di
sezione e l’altro consigliere comunale. Due punti
di riferimento per chi, come il sottoscritto, si accingeva a interessarsi di politica e delle vicende amministrative di Senago.
Due persone che hanno sempre riscosso grande
credito tra i Senaghesi non solo per la loro serietà, ma anche per la determinazione ad impegnarsi,
senza interessi personali o secondi fini, a promuovere e sostenere la presenza a Senago delle rispettive associazioni: la F.I.V.L. Federazione Italiana
Volontari della Libertà per Elia e l’ A.N.C.R. Associazione Nazionale Combattenti e Reduci per
Franco.
Li ho voluti accomunare nel ricordo perché per i
Senaghesi, nel corso di tanti anni, hanno rappresentato il collegamento con la storia di Senago nel
periodo oscuro ma glorioso della Seconda guerra
mondiale e della Resistenza.
Di Franco va ricordata l’assidua presenza alla Fiera di Senago, in compagnia del “Tinin” Malerba e
di Pavanello, e l’annuale pranzo dei Combattenti
e Reduci alle scuole medie di via Risorgimento, il
così detto “rancio”, che prevedeva sempre verso la
fine un intervento della banda musicale, altra sua
grande passione, di cui era attivo presidente. E prima ancora, accanto alla mai dimenticata Margherita Citterio, vera icona dell’Associazione Caduti
e Dispersi Senaghesi, la sua determinazione nel
chiedere all’Amministrazione Comunale di dare
una dignitosa sistemazione ai Caduti e Dispersi di
tutte le guerre, richiesta sfociata nella realizzazione del bel Sacrario al Cimitero.
Elia e Franco erano diventati, negli ultimi anni,
responsabili provinciali delle rispettive associazioni, un incarico prestigioso ampiamente meritato, e
sono “andati avanti”, come amano dire gli alpini,
quasi contemporaneamente, a soli quindici giorni
di distanza.
Dopo la loro scomparsa la nostra comunità è un
poco più povera di protagonisti, ma siamo certi che
il loro esempio susciterà nei giovani, che hanno
tanto amato, il desiderio di emularli nell’impegno
civile a favore di tutti i Senaghesi.
E come erano entrambi soliti dire, prima dell’alzabandiera, “ONORE AI CADUTI” anche noi diciamo “ONORE ai nostri concittadini Franco ed
Elia”.
E venendo a tempi più recenti ricordo i due incontri annuali, in Comune, con il Comitato Organizzatore delle cerimonie pubbliche del 4 novembre e
del 25 aprile. Sembrava facessero simpaticamente
a gara per proporre e realizzare iniziative in grado di coinvolgere sempre di più la popolazione e
in particolare i giovani, le scolaresche chiamate a
recitare brani o poesie presso il monumento ai Caduti.
Di Elia ricordo l’affettuosa insistenza perché si
dedicasse una via di Senago a don Giovanni Fu-
3
Multiservizi di Senago
... e meno male che dovevano essere
imprenditori efficienti ed efficaci.
Marco Campagner
S
crivere della Multiservizi
comunale riuscendo a dare sviluppo a queste at-
di Senago è un po’ come
tività, a questi filoni che ho annunciato e dando
sparare sulla Croce Rossa: sono
particolare attenzione e importanza al tema della
passati circa 18 mesi dall’inse-
ristorazione scolastica.”
diamento del nuovo Consiglio
Stiamo attendendo con ansia che venga presen-
di Amministrazione, scelto dal
tato il bilancio consuntivo del loro primo anno di
Sindaco Rossetti, e cito le sue
gestione. Le stime delle trimestrali, che ci sono
parole all’atto della presenta-
state fornite, dimostrano un calo delle vendite
zione in Consiglio Comunale del 29 /9/2009 del
per le farmacie del 30%, la riduzione degli introiti
neo eletto C.d.A.
sull’illuminazione votiva del 40%; inoltre la Casa
“Il nuovo C.d.A. è stato da me valutato nell’ambito
della salute (vedi foto) è ferma e non si capisce
della possibilità di scelta di ben 16 candidature....
il perché! I cittadini, che attendevano l’inaugu-
Rispetto a questo quello che ho ritenuto corretto
razione di questa struttura, ma soprattutto i ser-
individuare per caratterizzare questo nuovo con-
vizi che doveva offrire loro, dovranno attendere
siglio di amministrazione è l’immagine di tipo
ancora un po’ ed il canone di locazione, fonte di
un po’ imprenditoriale rispetto alla presenza di
curriculum articolati che ho visto presentare. Sotto questo profilo peraltro devo anche dire che in
termini di analisi di quello che oggi sta svolgendo
Multiservizi, l’azienda di Senago, ci sono alcuni filoni specifici che devono sostanzialmente crescere,
essere rinforzati. Mi riferisco al tema dei servizi
cimiteriali che è appena stato avviato, mi riferisco
al tema della Casa della Salute, allo sviluppo e alla
dimensione delle Farmacie e del sistema sanitario
e sotto questo profilo quindi la scelta è caduta, per
quello che mi riguarda, su questi 5 nominativi, che
sono tutte persone che rappresentano un diverso
guadagno, peraltro già inserito a bilancio, non è
mondo di conoscenza del contesto socio territoria-
più una certezza ma una chimera .
le di Senago, sono tutte persone di Senago e sono
La terza farmacia, che l’attuale maggioranza vuo-
tutte persone che hanno un’esperienza di lavoro
le aprire al quartiere Mascagni, anziché presso la
di natura imprenditoriale:
Casa della Salute, ancora non si vede, mentre le
Presidente Francesco Giacobbe, Vice Presidente
casse della Multiservizi languono.
Daniele Lorenzo Pavani; i tre Consiglieri sono:
La Lega Nord per la Padania riduce del 40% l’il-
Giuseppe Colicchio, Valeria Vaghi, Omar Manie-
luminazione votiva, per propaganda elettorale,
ro. Sono sicura che porteranno avanti con grande
facendo mancare un introito certo alla Multiser-
qualità e professionalità quello che è lo strumen-
vizi di 30.000 euro annui, aumentando così il disa-
to Azienda Multiservizi dell’Amministrazione
vanzo di bilancio dell’Azienda.
4
Gli obiettivi dati dal Consiglio comunale attra-
dopo un rapido sguardo ho avuto un attacco di
verso gli atti di indirizzo sono stati tutti disattesi,
enterocolite.
tanto che nel 2011 sono rimasti i medesimi: era
Questo per dirle che è giunto il momento di dire le
infatti inutile aggiungerne altri, visto lo scarso ri-
cose come stanno. Non esiste azienda farmaceuti-
sultato ottenuto nel primo anno.
ca, o meglio farmacia comunale o non comunale,
Inoltre il Direttore Generale, scelto con bando
che possa avere un attivo medio di 20.000 euro. (ri-
dall’attuale C.d.A, dopo solo 7 mesi ha pensato
volvendosi al presidente Brenna ex amministra-
bene di dimettersi... sarà forse per eccessiva effi-
tore)
cienza ed efficacia, oppure si è reso conto dell’im-
…Sempre curiosando, sono andato allora a verifi-
possibilità di amministrare un’ Azienda, ecces-
care un’altra farmacia comunale di un paese con-
sivamente succube delle scelte politiche infelici
finante, aperta da pochissimo tempo, e con scarso
della maggioranza di centrodestra?
direi stupore ho visto che i proventi erano ben
Ma chi pagherà tutte queste scelte “illuminate”
altri, erano quasi 4-5 volte quello che invece pre-
del tanto decantato Consiglio d’amministrazione
sentano le nostre farmacie. Questo vuol dire aver
della Multiservizi e della maggioranza di centro-
creato un danno, un danno consistente ai cittadini
destra?
senaghesi, perché i proventi delle aziende farma-
I cittadini senaghesi, che si vedranno aumentare
ceutiche si sarebbero potuti reinvestire in servizi e
le tasse o le tariffe per i servizi, oppure vedranno
opere utili alla cittadinanza. “
sparire servizi utili per la cittadinanza.
Caro dott. Santoro, l’attuale C.d.A non solo non
Senago ha già visto questo film nella metà degli
aumenterà gli incassi delle farmacie, come dice
anni novanta, quando fu ripianato un debito di
lei, ma chiuderà con perdite pesanti che i cittadini
oltre un miliardo di vecchie lire. Auspichiamo che
senaghesi dovranno ripianare.
ciò non si ripeta, ma i dati finora non sono con-
Al Sindaco Rossetti e alla sua giunta ricordo che
fortanti.
Concludo con la dichiarazione fatta in consiglio
la Multiservizi è una azienda al 100% di proprietà
Comunale dal Capogruppo del PDL dott. San-
dei cittadini senaghesi, i quali auspicano, quanto
toro, tra l’altro mio simpatico coscritto, proba-
meno, di non dovere pagare i debiti di una mala
bilmente non a conoscenza delle potenzialità dei
gestione e magari, se ben gestita, di godere di ul-
famosi imprenditori efficienti ed efficaci, appena
teriori servizi. La giunta e il Sindaco hanno il do-
insediatisi nel C.d.A. dal verbale del 27/7/2009 -
vere di controllare l’operato del C.d.A, in nome
dice:
e per conto dei cittadini e, se non sono all’altezza
“Mi sono permesso di analizzare soltanto la parte
di farlo, abbiano l’umiltà di dimettersi, per il bene
riguardante la gestione delle farmacie comunali e
di Senago.
STAMPARE
È LA NOSTRA NATURA
T I P O - L I T O G R A F I A
-
D I G I T A L E
2 0 0 3 0 S E N AG O ( M i l a n o ) - Vi a E . B e r l i n g u e r, 1 6
Tel. 029989415 - 0299010090 - Fax 0299010101
i n fo @ j o l l g ra f. i t - w w w. j o l l g ra f. co m
5
La storia siamo noi
Ovvero quello che è successo nel mondo politico senaghese
osservato stando tra il pubblico in Consiglio comunale.
L
a narrazione è sempre
parziale. Mettere in ordine avvenimenti, scegliere di
quali parlare, di quali tacere
e quali sottolineare è un fatto personale. Io poi sono uno
spettatore di quel teatro che è
il Consiglio comunale. A volte
devo colmare con ipotesi e riflessioni le discontinuità tra un atto e l’altro. E’ colpa mia se a volte le decisioni vere vengono prese
in altri luoghi e lo spettatore si deve accontentare
della loro rappresentazione? Non ditemi che questa è una cronaca di parte, lo so già.
Ciò nonostante vi assicuro che è vera.
Le promesse. I politici, si sa, campano di promesse. Faremo, diremo… poi ci si dimentica e non si va
a controllare se alle parole siano seguiti i fatti. Tra
le varie promesse ne segnaliamo quattro.
1. il 30 novembre del 2009 il Consiglio comunale
aveva votato una mozione, fortemente voluta dalla
Lega Nord, a sostegno del crocefisso nelle scuole,
in cui impegnava ”il Sindaco e la Giunta a verificare che gli istituti scolastici situati nel nostro Comune siano stati dotati di crocifissi da esporre in ogni
aula scolastica…”
Durante il Consiglio comunale dell’11 marzo 2010
si è riparlato del crocefisso: il consigliere Chiesa,
commentando l’inaugurazione della nuova scuola elementare, ha fatto notare che non erano stati
previsti i crocefissi. Stiamo ancora aspettando …
2. Il consigliere della Lega Nord Gerardini, sempre l’11 marzo, ha annunciato il contributo di euro
66.500 a fondo perduto da utilizzare per la sistemazione di Villa Sioli come successo della Lega
Nord. Se questi fondi sono arrivati, che fine hanno
fatto ?
3. Non parleremo qui delle vasche di laminazione
in quanto se ne parla in altra parte del giornale.
Solo un accenno ad una promessa mancata. Nel
Consiglio comunale del 15 luglio, rispondendo ad
un interrogazione sulle vasche, il Sindaco Rossetti
diceva che, “però mi sembra che l’argomento anche per le preoccupazioni che sta destando nella
popolazione meriti una comunicazione e un tipo di
informazione un pochino più articolata e diffusa.
Sotto questo profilo gli uffici regionali sono stati
Renzo Cavenago
sentiti dicendo di offrire una disponibilità a illustrare quello che è il Piano di assetto idrogeologico..”.
Stiamo ancora aspettando una assemblea in cui ci
venga detto chiaramente e ufficialmente che cosa
sta succedendo in merito alle vasche.
4. Non ce ne voglia il consigliere Santoro: ha promesso con tale convinzione che le entrate delle
farmacie comunali sarebbero quadruplicate che ci
ho creduto anch’io. Sto ancora aspettando…
Il PGT, ossia il Piano di Governo del Territorio. E’
come l’araba fenice: che ci sia ognun lo dice, dove
sia nessun lo sa.
Tutti sanno che è un documento importante attorno al quale girano sì interessi, ma anche una visione del paese e del suo sviluppo. E’ dal primo Consiglio comunale dell’anno che qualche consigliere
della opposizione chiede notizie del PGT ma fino a
dicembre le risposte sono state vaghe. Poi, di colpo,
il 3 dicembre, appare sul sito del Comune, e qualche giorno dopo per le vie del paese, l’avviso che si
possono presentare dei contributi per il PGT. Scadenza il 10 dicembre! Allora ci siamo. Si corre! Ma
poi, di nuovo, tutto si ferma..
Assessori che vanno, assessore che viene. La cosa
più interessante che è avvenuta quest’anno sono
stati i tre Consigli comunali che hanno visto la sceneggiata della crisi tra i partiti della maggioranza.
All’interno di questa crisi, che (voci di corridoio) è
nata per “far fuori” Sofo, unico assessore dell’UDC,
ci sono stati due assessori mandati via e poi ripresi (Pase e Mantovani, entrambi della Lega) e due
6
dimessisi (Brazzoli e Novo, del PDL). Questi ultimi sono stati sostituiti da un solo assessore, Gianni
Amitti. Resta il dubbio se Amitti valga per due o
se non ne hanno trovato un altro. Alla fine Sofo è
ancora al suo posto anche se la Lega Nord lo ha
preso come bersaglio privilegiato. Tieni duro!
E finalmente arriviamo alla crisi.
Tutto inizia nel Consiglio comunale del 29 aprile.
Mancano i consiglieri della Lega. Poiché è compito della maggioranza garantire il numero legale, i
consiglieri di minoranza vanno a sedersi tra il pubblico. C’è grande imbarazzo. Il sindaco chiede ai
consiglieri di minoranza di sedersi ai loro posti in
modo da poter fare una dichiarazione. Chiedere è
lecito, rispondere è cortesia. I consiglieri delle liste
civiche e di IDV accettano, quelli del PD no. Questa differenza di comportamento servirà nei mesi
successivi a sostenere una campagna di sospetti di
“inciucio” verso le liste civiche. In realtà, e i fatti lo
dimostreranno, la crisi era ed è sempre stata all’interno della maggioranza e dentro questa si è – per
ora –risolta.
La causa? Sfido chiunque a leggere la dichiarazione del sindaco sul verbale del Consiglio comunale e
a capirci qualche cosa. E’ chiaro invece che non ha
più una maggioranza.
Il giorno dopo il sindaco licenzia i due assessori della Lega con motivazioni pesanti: oltre ai fatti della
sera prima, si fa riferimento anche alla scarsa collaborazione nella stesura del PGT.
Quello che succede nelle segrete stanze non è dato
di sapere.
Arriva però il 7 giugno con un nuovo Consiglio comunale. Che succederà? Se lo chiedono in tanti. La
sala è piena. I consiglieri del Carroccio ci sono tutti.
A che fare però lo si vede quasi subito: a fare il tiro
al bersaglio, e il bersaglio è il sindaco. Inizia il consigliere Beretta accusando la Rossetti di essere un
“Sindaco che non brilla certamente per la presenza
in Comune, o almeno a quello di Senago.” Più altre nefandezze politiche, come quella di preferire il
PGT della Giunta precedente.
Più avanti attacca Gerardini, segretario della Lega
Nord, che dichiara che la Lega si ritiene forza di opposizione. Chiuderà Monti riaccusando il sindaco di
essere assente dal comune.
Dunque la maggioranza si è dissolta ? Andremo
alle elezioni in primavera ? Le liste civiche appoggeranno il sindaco ? Quante chiacchiere inutili nelle
piazze, nei bar, vicino ai distributori di benzina. Assomigliano tutte al ruggito del coniglio.
Ancora una volta la soluzione viene trovata durante riunioni ristrette. Nessuno deve sapere. Qualcuno
ha dovuto chieder scusa, rimangiarsi parole dette in
un momento d’ira, tornare su decisioni pubblicizzate come definitive. Si dice nuovi equilibri, si legge
rapporti di forza mutati. Fuori dai denti: in questo
scontro interno ha vinto la Lega Nord.
Il 28 giugno, nuovo Consiglio comunale. Prende subito la parola il sindaco. E’ breve, dichiara che “è
stata completamente reintegrata la giunta” e la maggioranza ha ritrovato il suo equilibrio. Su quali basi,
niente, neppure una parola. E così il Consiglio comunale va avanti con comunicazioni di rito: i malintesi sono stati chiariti ecc ecc. Finché qualcuno non
chiede: ma se ora passiamo a discutere di bilancio,
dov’è l’assessore competente ? Opps ! il sindaco
se ne era dimenticato. Si sono dimessi due assessori
del PDL. Altro che reintegro della giunta ! L’accordo non è stato indolore e qualcuno, con un po’ più
di dignità e un po’ meno di attaccamento alla sedia,
non c’è stato.
Ma i ruoli obbligano a mantenere certe apparenze.
Dopotutto la politica è l’arte del compromesso. Per
cui ora è un continuo “volemose bene”. Fino alla
prossima.
Tutto male, dunque? Eppure ci sono momenti nei
quali il Consiglio comunale funziona, in cui provvedimenti necessari per l’amministrazione di Senago
vengono votati all’unanimità e, qualche rara volta,
le osservazioni delle opposizioni vengono accolte e
non pregiudizialmente respinte. Capitasse più spesso sarebbe un bene per tutti. Purtroppo alcuni giovani rampanti della Lega hanno maturato una visione
della realtà in cui loro sono i soli e i primi ad essere
onesti, mentre tutti gli altri sono intrallazzoni, e lo
dicono ad ogni occasione. E’ vero che sono sinceri e
dicono quello che pensano, ma qualche volta sarebsegue a pag. 8
7
La storia siamo noi
Riceviamo e pubblichiamo
segue da pag. 7
Senago, svegliati!
Sergio Sardo
be bello che pensassero a quello che dicono.
Previsioni per il futuro? E’ un rischio. Quarant’anni
fa si trovava scritto sui muri: “Dio è morto, Marx
pure, e anch’io non sto tanto bene”. Ora è lo stesso. La maggioranza fa fatica a trovare una coesione
che le permetta di andare al di là (quando ci riesce)
della semplice gestione del quotidiano, ma neppure
la minoranza riesce a trovare una sua linea comune.
Pesa sempre, al di là delle dichiarazioni di facciata,
il fatto che l’attuale maggioranza sia stata eletta anche grazie ad un “aiutino” da parte del PD.
Comunisti Italiani sez. Gino Donè
aderente alla Federazione della Sinistra
L
’amministrazione Rossetti è andata in agonia già
dopo solo un anno di “governo” e si sta ancora oggi trascinando, rosa all’interno da
innumerevoli tensioni e sgambetti, se non attacchi frontali
tra parti differenti della stessa
maggioranza, vedi quella fra
UDC e Lega sulla pelle dei nostri cittadini con le maggiori difficoltà, o le accuse scambiate tra le parti della maggioranza, e mai ritrattate, di
essere solo degli “intrallazzoni”.
Per non parlare della politica strabica di compagini che
a Senago si ergono a difesa del territorio dal temuto e
devastante arrivo delle vasche di laminazione, dall’altra, appena cambiano tavolo di discussione, accettano
lo scempio chiedendo simboliche briciole in cambio,
sottomettendosi al volere dei dirigenti lombardi del
proprio partito. Non è solo il territorio di Senago ad
essere sottoposto ad aggressione: lo è anche la trasparenza e coerenza delle forze politiche locali; il tutto in
un quadro di chiara sudditanza rispetto al “grande” disegno dell’Expo, che vede le esigenze di Milano e Rho
sovrastare ogni altra istanza, scaricando sui Comuni
dell’hinterland quasi tutta la spazzatura ed i reali rischi
che l’Expo comporta, mafie comprese.
Come non ricordare infine la drammatica situazione
gestionale, economica, organizzativa ed operativa della
Multiservizi, schiacciata tra indirizzi politici senza senso (terza farmacia a Mascagni promessa da anni ma irrealizzata e irrealizzabile, abbandono della Casa della
salute alla rovina) ed incompetenza ed incapacità degli
amministratori nominati dal Sindaco, tenuti lì solo da
calcolo di pesi politici, e forse da parentele “illustri”.
E nel frattempo Senago è bloccata, non è governata, è
lasciata alla mercé della giunta litigiosa, incompetente e
frammentata, ma che non può cadere o rompersi per altrettanto gravi problemi dell’opposizione, divisa tra chi
coerentemente rimane tale e chi soccorre, nei tempi e
modi, l’attuale maggioranza ad ogni piè sospinto, specie
quando quest’ultima è più in crisi.
Senago ed i Senaghesi non si meritano i rischi sociali
ed economici che questa amministrazione sta procurando, né queste scene deprimenti, né la mancanza di
un governo coerente, capace, stabile, trasparente ed affidabile. Ci auguriamo che il giudizio e la parola tornino
quanto prima possibile ai Senaghesi, che sapranno trovare sicuramente un’alternativa a questa inconsistente,
rissosa, raffazzonata e pericolosa amministrazione.
Questo fatto, mai ammesso, e dunque mai chiarito,
rende plausibili le varie letture sospettose del diverso modo di fare opposizione del PD rispetto a quello delle Liste civiche e di Italia dei Valori.
Una ulteriore difficoltà della minoranza sta nel fatto che la comunicazione da parte del “Palazzo” e i
luoghi pubblici in cui esprimersi sono rapidamente
scomparsi.
Il notiziario del Comune non esce più, forse per
mancanza di soldi o per mancanza di cose da dire.
Sul sito del Comune appaiono solamente avvisi e
banalità.
Eppure potrebbe essere una “piazza virtuale”, un
luogo in cui politici di maggioranza e di opposizione, associazioni, comitati e comuni cittadini trovassero uno spazio per comunicare, dibattere, anche
polemizzare.
Abbiamo avuto una crisi di maggioranza, il problema dell’inceneritore, le ormai fin troppo famose
vasche di laminazione, la Multiservizi, il prossimo
bilancio, il futuro (prossimo o remoto?) Piano di
Governo del territorio… dove parlarne ?
8
Perché il Seveso è diventato
un nostro problema?
Stefania Manini
I
l Seveso è un piccolo fiume lombardo che nasce
dal Monte Sasso, in provincia di Como, scorre
scoperto fino a Bresso, per poi “scomparire” nel
sottosuolo di Milano.
Come tutti i corsi d’acqua sgorga pulito dalla sua
sorgente e nel suo primo tratto montano scorre in
un ambiente naturale e ben conservato.
Le cose cambiano man mano che la pendenza diventa meno accentuata, facilitando lo svilupparsi di
insediamenti urbani : il suo alveo diventa artificiale
e le sue acque non possono, in caso di piena, esondare nella campagna. Nel fiume vengono immessi
scarichi civili e industriali rendendone pessima la
qualità delle acque.
Arrivato a Milano il Seveso non è più un torrentello di montagna ma una fogna a cielo aperto. Viene
progressivamente nascosto allo sguardo (e al naso)
del cittadino, ma ecco che bastano poche piogge a
ricordare che il Seveso esiste : strade allagate, cantine distrutte e in ultimo, gravi danni alla Metropolitana.
Le esondazioni del Seveso a Milano e nei paesi circostanti non sono una novità e gli interventi idraulici negli anni passati sono stati molti : spesso il rimedio adottato finiva però col creare a sua volta dei
nuovi problemi in zone diverse da quelle messe in
sicurezza e così venivato realizzati nuove deviazioni
e scolmatori.
L’opera più recente, quella che riguarda Senago, è
il canale scolmatore di Nord Ovest : parte da Palazzolo Milanese, dove intercetta il Seveso, e prosegue
attraverso il nostro territorio. Progettato nel 1954
e terminato nel 1980 si rivela subito insufficiente :
infatti la progressiva tombinatura , con le problematiche legate alla pulizia del percorso sotterraneo,
e il continuo aumento dell’apporto di acque anche
da città non rivierasche attraverso collettori e depuratori, rendono sempre più difficile la situazione
a Milano. Si prevede allora il raddoppio del canale,
la progettazione inizia nel 1982 ma i lavori iniziano
molto più tardi e vengono subito interrotti ( 2004)
dopo la realizzazione del primo tratto che termina
sul confine tra Paderno e Senago. Ricordiamoci di
questo particolare.
Nel frattempo inizia infatti ad affermarsi una nuova “filosofia” che è quella di riconoscere ai corsi
d’acqua il “diritto ad esondare”, molti studi quindi
non propongono più deviazioni ma “vasche di laminazione” .
È in quest’ottica che probabilmente in diversi “piani cave” le vasche diventano una delle possibili mo-
dalità di recupero una volta esaurita l’attività estrattiva.
La laminazione delle acque non è di per sé un intervento negativo : acque pulite fatte esondare in aree
verdi molto ampie possono consentire di regolare la
portata del fiume in un modo naturale, creando vincoli di inedificabilità assoluta in luoghi rivieraschi
che possono così essere salvaguardati da ulteriori
sconsiderati interventi dell’uomo.
Un’interessante proposta in tal senso la elabora l’architetto Antonello Boatti ( “Milano ri-trova l’acqua
e la sua storia. gli elementi naturali e le risorse idriche
come nuovi valori della qualità urbana nella metropoli” 2003).
Nel suo saggio Boatti prevede la riapertura del Seveso e dei tracciati storici dei Navigli recuperando così la memoria storica di Milano città d’acqua
e consentendo la manutenzione dei canali. Nello
studio è prevista la realizzazione di bacini di lami-
nazione del Seveso nel Parco Nord, nei quali fare
affluire le acque di piena , risolvendo in tal modo il
problema degli allagamenti di Niguarda. Al di fuori
delle ondate di piena i bacini, disegnati nella forma
di laghi artificiali vengono riempiti dalle acque di
prima falda , dando loro un aspetto più naturale.
Il progetto non viene mai messo in pratica e nel
Parco Nord ci si limita a costruire una vasca di laminazione in cemento di piccole dimensioni, utilizzabile come velodromo quando non interessata
dalle piene. La riapertura del Seveso a Milano è nel
frattempo diventata sempre più difficile anche per
la realizzazione di nuove strade e della metrotranvia di Niguarda.
L’ostacolo più grande alla concretizzazione dell’idea
segue a pag. 10
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te, si sa che Milano è lontana da Palazzolo Milanese
(dove inizia il canale) e che quindi probabilmente
il problema delle esondazioni rimarrebbe, visto che
altri collettori gettano acque nel Seveso nel tratto a
sud dello scolmatore.
Milano ha necessità di risolvere il problema degli
allagamenti. Le vasche a Senago vengono presentate come la soluzione e i Senaghesi come il solito popolo del “no”. In realtà riteniamo che Senago non
sia adatto per un’opera come quella che ci viene
prospettata.
La soluzione deve essere cercata lungo il corso naturale del fiume : devono essere responsabilizzati gli
Enti lungo il torrente affinché vengano potenziati i
depuratori, vengano messi in atto maggiori controlli
contro gli scarichi abusivi e fuori norma, vengano
realizzate opere di contenimento delle piene lungo
tutto il percorso del Seveso e , dove ancora è possibile farlo, vengano rimossi gli ostacoli che il fiume
trova nel suo cammino.
Non è solo Milano ad allagarsi : l’uomo si comporta sul territorio come se le leggi della natura non
esistessero. L’unico sistema per evitare allagamenti
e frane è predisporre sistemi per rallentare il moto
delle acque con la vegetazione e i boschi e lasciare
spazio alle acque nella loro corsa verso il mare.
Purtroppo si è costruito troppo e male : strade , case,
centri commerciali vicino agli alvei dei fiumi e, per
rimediare agli allagamenti, ulteriori canalizzazioni
e cementificazioni che finiscono spesso con l’essere
opere costose ed inutili.
In Italia si continuano ad appaltare grandi opere
che necessitano a loro volta di nuove grandi opere che risolvano i problemi che esse stesse hanno
causato : è ormai una catena senza fine ! Finché non
impareremo a rispettare la natura e le sue leggi continueremo a lamentarci di fenomeni naturali come
la pioggia autunnale e le piene dei fiumi : dovremmo invece riconoscere gli errori fatti cercando di
porvi rimedio senza inventarci soluzioni di comodo
in grado solo di aggiungere nuovi danni a quelli già
provocati.
Perché il Seveso è diventato un nostro problema?
segue da pag. 9
di Boatti è sicuramente rappresentata dal forte inquinamento delle acque del Seveso che non possono, allo stato attuale, né essere utilizzate per bucolici laghetti, né come vie d’acqua aperte, visto l’odore
e lo stato di degrado che le contraddistingue.
Ma torniamo ora alla nostra Senago.
Come ricordato sopra, i lavori di raddoppio dello
scolmatore di Nord Ovest vengono interrotti nel
2004 e mai ripresi, di fatto si traducono in un’opera
inutile visto che la strozzatura tra Paderno e Senago
impedisce di utilizzare l’incremento di portata .
Il completamento dei lavori sembra ora diventato
impossibile, per motivi economici e forse anche tecnici. E’ previsto quindi soltanto un modesto ampliamento che incrementerà la capacità del canale del
20%.
Per poter sfruttare la portata del primo tratto (60
mc al secondo) Regione Lombardia, Provincia di
Milano, Autorità di bacino del fiume Po e Comune di Milano decidono di realizzare a Senago delle
vasche di laminazione. Se ne parla nell’“Accordo di
programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana
milanese” . “Accordo” che non coinvolge il principale interessato … il Comune di Senago…
Le vasche compaiono con insistenza su documenti
ufficiali, comunicati stampa, articoli di giornale.
Sembra sia tutto progettato, valutato con attenzione, eppure …
Non si sa esattamente dove farle … cava ? area tra
via De Gasperi e Brodolini ? più a ovest verso il
parco delle Groane ?
Non si sa esattamente come … mantenimento del
verde ? area cementificata ? morbida pendenza ?
buco profondo ? pantano ? laghetto ? a vista ? coperte ?
Si sa invece (anche se si finge di dimenticarlo) che le
acque del Seveso sono fortemente inquinate e non
possono essere disperse al suolo, si sa che Senago
non è un comune dove il Seveso scorre naturalmen-
Sgariboldi Claudio
GEOMETRA
20030 SENAGO (MI)
via xxv aprile, 4
Tel. 02.99813144
Fax 02.99814557
E-mail: [email protected]
10
Riceviamo e pubblichiamo
Senago libera tutti…
Il Comitato Senago Sostenibile (M.O.).
www.senagosostenibile.org • [email protected]
I
nnanzitutto ringraziamo Insieme per Senago per averci
gentilmente offerto uno spazio
nel periodico che gratuitamente viene distribuito in tutte le
abitazioni del Comune di Senago, questo ci darà una grande visibilità, e ne siamo felici.
Non è facile presentare un’iniziativa come quella del
Comitato Senago Sostenibile, perché non ci sono programmi da descrivere, non ci sono proclami e neanche
(vuote) promesse elettorali da elencare in scioltezza.
C’è, invece, l’opportunità di raccontare l’impegno e la
passione, che spingono un gruppo di Senaghesi, ad organizzare happening domenicali, per cercare di svelare
ai propri concittadini quello che, nei “palazzi” della provincia di Milano, stanno preparando per l’immediato
futuro, nostro e del territorio del nostro comune, come
ad esempio il progetto per la realizzazione delle vasche
per la laminazione delle acque (inquinate) del fiume
Seveso, o il progetto per la realizzazione di un termovalorizzatore (un volgare inceneritore) per materiali
pericolosi nell’area ex Tonolli a Paderno Dugnano.
Questi sono i primi passi compiuti dal Comitato Senago Sostenibile, altre iniziative sono in fase di preparazione, ma come già accennato in precedenza, lo spirito
che anima il Comitato non risponde ad ordini di partito,
non c’è ideologia partitica, c’è solo la volontà di impegnarsi per migliorare la qualità della vita a Senago, per
cercare di portare il proprio contributo affinché un concetto astratto diventi reale e tangibile.
Non è facile esplicitare in poche righe tutto ciò che è
racchiuso nella parola SOSTENIBILE, si pensi all’Economia Sostenibile, allo Sviluppo Sostenibile, ai modelli di Crescita Sostenibile, sono concetti che ormai
sono comuni nel vivere quotidiano, sono stati emanati dei decreti legge (Dlgs 152 del 3/4/2006 e Dlgs 4 del
16/1/2008) per cercare di indirizzare il paese Italia nella
giusta direzione, addirittura esiste anche uno standard
internazionale di riferimento, si chiama ISO 26000. Ma
non si tratta solo di leggi, o di regolamenti, ognuno di
noi ha una personale motivazione che lo spinge ad un
maggior impegno, certamente l’amore per il territorio
e per l’ecologia e l’illusione che il futuro possa essere
migliore hanno un ruolo importante, ma non solo, vogliamo sottolineare che non ci guida la presunzione di
avere sempre tutte le risposte per tutti i problemi, anzi,
consideriamo il confronto la giusta strada per arricchire
le discussioni, migliorare la conoscenza dei problemi e
quindi trovare le soluzioni più adatte.
Siamo anche convinti del fatto che non è più possibile
tacere di fronte allo scempio ed al degrado che è davanti ai nostri occhi, sappiamo che la strada è lunga, ma un
piccolo passo alla volta, contiamo di arrivare lontano,
e siamo certi del fatto che è meglio impegnarsi e fare
anche poco piuttosto che lamentarsi e non fare nulla.
Abbiamo perciò aderito all’iniziativa per la raccolta
firme contro la costruzione dell’inceneritore nell’area
ex-Tonolli a Paderno, e grazie all’impegno di tutti sono
state raccolte circa 10.000 firme, poi abbiamo sollecitato la giunta comunale ad esprimersi sulla questione Vasche a Senago, e grazie anche alla raccolta di circa 700
firme, il consiglio comunale ha espresso ufficialmente
parere negativo alla costruzione delle vasche a Senago,
infine abbiamo instaurato un dialogo con tutti i partiti di Senago per iniziare a discutere ed approfondire i
temi più attuali.
La volontà di proseguire nei nostri intenti è forte e salda, e confidiamo nel fatto che nei prossimi mesi il nostro impegno porterà altri risultati tangibili. Portiamo a
tutti i concittadini i nostri migliori auguri per un futuro
sereno e invitiamo ad unirsi a noi tutti coloro che, come
noi, hanno a cuore le sorti del nostro paese.
A presto.
CENTRO ASSISTENZA TECNICA
CALDAIE E BRUCIATORI FOIS
di FOIS ALFREDO & C s.a.s
Via Berlinguer, 3 - 20030 Senago (MI) - Tel. 02 9986433
Via Lamarmora, 8 - 09050 Pimentel (Ca) - Tel. 070 9800008
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