A cura di insieme PER SENAGO Movimento costituito da un gruppo di cittadini provenienti da itinerari ideologico-culturali differenziati animati da un comune desiderio:“contribuire alla costruzione del proprio Paese”. “insieme PER SENAGO” - committente responsabile ai sensi della Legge 515/1993, art. 3: Stefania Manini FEBBRAIO 2011 Stranieri come noi EDITORIALE Incontriamoci a Senago Stefania Manini Anche se con un po’ di ritardo voglio augurare a tutti un buon 2011 a nome mio e di tutto il movimento Insieme per Senago. Era un po’ di tempo che non entravamo nelle Vostre case con il nostro giornalino, anche se in questi mesi abbiamo cercato ugualmente di incontrarVi con i nostri gazebo, i nostri volantini, il nostro sito che vorremmo diventasse la piazza virtuale dove scambiarci opinioni e suggerimenti. Passati questi mesi freddi che poco incoraggiano al passeggio intendiamo riprendere il nostro tour per le piazze di Senago e se vedrete in giro il nostro gazebo e le nostre bandiere Vi invitiamo sin d’ora a fermarvi e a scambiare due parole con noi sulla situazione del nostro paese. Nel frattempo cercheremo, sia pure in poche pagine, di darvi delle informazioni su diversi argomenti d’attualità. Non è il nostro l’unico Giornalino “politico” ad essere distribuito a Senago e non abbiamo certo la presunzione di ritenere che il “Foglio di Senago” sia più interessante di altri o che il nostro punto di vista sia necessariamente il migliore: non posso però esimermi dal fare alcune osservazioni in merito ad articoli comparsi su altre testate sul finire del 2010. C’è infatti un po’ di tutto. Elisa Falci L a sera del primo marzo dello scorso anno un fiume danzante di fiaccole ha attraversato la città. Tra canzoni e letture evocative, anche Senago ha partecipato al primo sciopero degli stranieri: circa cinquecento persone, fiaccola più, fiaccola meno, hanno dimostrato la propria solidarietà a tutti i lavoratori stranieri che vivono e lavorano nel nostro paese. Persone che vivono affrontando con fatica la quotidianità in un’Italia colpita dalla crisi, che non ha tempo per accoglierli e aiutarli e sempre più spesso li spinge nelle grinfie dell’illegalità. Gli stranieri che si avvicinano a noi lo fanno spesso con un sorriso sulle labbra e con grande dignità, con la voglia di parlare la nostra lingua, provare a farsi capire anche se con difficoltà. A volte sanno essere cittadini più forti e consapevoli degli Italiani, sfidando apertamente le organizzazioni mafiose come dimostrano le rivolte avvenute lo scorso anno a Rosarno contro le condizioni disumane imposte dalla ’ndrangheta nei campi di raccolta delle arance, e nel 2008 contro i boss della camorra di Castelvolturno. Mi piacerebbe che anche quest’anno i Senaghesi non perdessero l’occasione di festeggiare e sostenere gli stranieri che abitano e lavorano qui. Magari recuperando parte di quello spirito della tradizione contadina, tanto evocato da alcuni partiti con l’uso del dialetto e il rinnovo di riti come il falò di Sant’Antonio, prendendo spunto dall’accoglienza e dal sostegno dei più bisognosi tipico della vita dei nostri nonni, quando, poveri tra poveri, ci segue a pag. 2 segue a pag. 2 Stranieri come noi segue da pag. 1 Qualcuno auspica la presenza di leader forti e con gli “agganci” giusti in grado di risolvere i problemi di Senago e accusa le liste civiche di “isolare Senago dalle sedi che contano”, dimenticando che il nostro paese è oggi governato proprio da forze politiche ben rappresentate nelle “sedi che contano” e l’unica lista civica presente in maggioranza è quella alla quale appartiene chi ha scritto l’articolo (c’è da farsi venire il mal di testa) . Forse sarebbe più utile invitare l’attuale amministrazione a rimboccarsi le maniche e a lavorare per il bene comune anziché invocare Grandi Condottieri. C’è chi commenta i Consigli Comunali senza averli visti, né sentiti . C’è chi dimentica di avere un ruolo istituzionale e insulta a piene mani chi è reo di non appartenere al suo partito. C’è chi non si firma e cita presunti documenti (mai visti né resi pubblici) ritrovati in Comune e riguardanti la vicenda delle vasche di laminazione . C’è chi attribuisce all’Udc un ruolo destabilizzante (che potenza con neanche un consigliere) della “forte coesione” tra Pdl, Farfalla, Lega Nord … che memoria corta! spero che le nostre cronache del Consiglio Comunale lo aiutino a ricordare … Ma ora vi lascio alla lettura dei vari articoli, augurandomi che possano destare il Vostro interesse. Vi ricordo che per le notizie dell’ultimo minuto potete consultare il nostro sito: www.insiemepersenago.org si aiutava e ci si sostentava affrontando insieme le difficoltà. Vi invito a mandare proposte e idee all’indirizzo: [email protected], tenendo sempre presente il motto: “...finché ci sarà sulla terra un innocente che avrà fame, che soffrirà il freddo, che sarà perseguitato finché ci sarà una carestia rimediabile, una prigione ingiusta... Né tu, né io avremo il diritto di tacere e di riposarci” * Perché sia “primo marzo” tutto l’anno. * Roul Follereau Migrazioni dati e software Project Management Consulenze organizzative Gestione Qualità Analisi e misurazioni sw Formazione LABORATORIO GROSSA ANGELO Migra Software Evolution srl - via IV Novembre 92 Bollate - 023506510 - [email protected] Come sempre ci trovate qui: www.insiemepersenago.org 2 Elia e Franco Lino Pogliani L ’anno che si è da poco concluso si è portato via, tra gli altri, due personaggi come Elia Martin e Franco Sioli che mi sento in dovere di ricordare con sentimenti di gratitudine e riconoscenza per quanto hanno fatto all’interno delle loro associazioni e per la magalli, l’assistente oratoriano che negli anni ’43 – ’45 aveva ispirato l’attività dei partigiani senaghesi della 16^ Brigata del Popolo. E l’annuale pellegrinaggio al Monte Penice, teatro di un glorioso episodio di vita partigiana, e la sua soddisfazione nel vedere accanto ai Sindaci dei Comuni delle quattro province che confluiscono sul Penice ( Alessandria, Pavia, Piacenza e Genova ) la fascia tricolore del Sindaco di Senago a rappresentare il Milanese. Più recentemente si era dedicato alle visite alle scuole elementari e medie per parlare ai ragazzi della Resistenza in generale e degli episodi locali, sempre accompagnato dai suoi amati partigiani. nostra Senago. Le mie prime frequentazioni con entrambi risalgono agli anni sessanta, quando militavamo nello stesso partito e l’uno era diventato segretario di sezione e l’altro consigliere comunale. Due punti di riferimento per chi, come il sottoscritto, si accingeva a interessarsi di politica e delle vicende amministrative di Senago. Due persone che hanno sempre riscosso grande credito tra i Senaghesi non solo per la loro serietà, ma anche per la determinazione ad impegnarsi, senza interessi personali o secondi fini, a promuovere e sostenere la presenza a Senago delle rispettive associazioni: la F.I.V.L. Federazione Italiana Volontari della Libertà per Elia e l’ A.N.C.R. Associazione Nazionale Combattenti e Reduci per Franco. Li ho voluti accomunare nel ricordo perché per i Senaghesi, nel corso di tanti anni, hanno rappresentato il collegamento con la storia di Senago nel periodo oscuro ma glorioso della Seconda guerra mondiale e della Resistenza. Di Franco va ricordata l’assidua presenza alla Fiera di Senago, in compagnia del “Tinin” Malerba e di Pavanello, e l’annuale pranzo dei Combattenti e Reduci alle scuole medie di via Risorgimento, il così detto “rancio”, che prevedeva sempre verso la fine un intervento della banda musicale, altra sua grande passione, di cui era attivo presidente. E prima ancora, accanto alla mai dimenticata Margherita Citterio, vera icona dell’Associazione Caduti e Dispersi Senaghesi, la sua determinazione nel chiedere all’Amministrazione Comunale di dare una dignitosa sistemazione ai Caduti e Dispersi di tutte le guerre, richiesta sfociata nella realizzazione del bel Sacrario al Cimitero. Elia e Franco erano diventati, negli ultimi anni, responsabili provinciali delle rispettive associazioni, un incarico prestigioso ampiamente meritato, e sono “andati avanti”, come amano dire gli alpini, quasi contemporaneamente, a soli quindici giorni di distanza. Dopo la loro scomparsa la nostra comunità è un poco più povera di protagonisti, ma siamo certi che il loro esempio susciterà nei giovani, che hanno tanto amato, il desiderio di emularli nell’impegno civile a favore di tutti i Senaghesi. E come erano entrambi soliti dire, prima dell’alzabandiera, “ONORE AI CADUTI” anche noi diciamo “ONORE ai nostri concittadini Franco ed Elia”. E venendo a tempi più recenti ricordo i due incontri annuali, in Comune, con il Comitato Organizzatore delle cerimonie pubbliche del 4 novembre e del 25 aprile. Sembrava facessero simpaticamente a gara per proporre e realizzare iniziative in grado di coinvolgere sempre di più la popolazione e in particolare i giovani, le scolaresche chiamate a recitare brani o poesie presso il monumento ai Caduti. Di Elia ricordo l’affettuosa insistenza perché si dedicasse una via di Senago a don Giovanni Fu- 3 Multiservizi di Senago ... e meno male che dovevano essere imprenditori efficienti ed efficaci. Marco Campagner S crivere della Multiservizi comunale riuscendo a dare sviluppo a queste at- di Senago è un po’ come tività, a questi filoni che ho annunciato e dando sparare sulla Croce Rossa: sono particolare attenzione e importanza al tema della passati circa 18 mesi dall’inse- ristorazione scolastica.” diamento del nuovo Consiglio Stiamo attendendo con ansia che venga presen- di Amministrazione, scelto dal tato il bilancio consuntivo del loro primo anno di Sindaco Rossetti, e cito le sue gestione. Le stime delle trimestrali, che ci sono parole all’atto della presenta- state fornite, dimostrano un calo delle vendite zione in Consiglio Comunale del 29 /9/2009 del per le farmacie del 30%, la riduzione degli introiti neo eletto C.d.A. sull’illuminazione votiva del 40%; inoltre la Casa “Il nuovo C.d.A. è stato da me valutato nell’ambito della salute (vedi foto) è ferma e non si capisce della possibilità di scelta di ben 16 candidature.... il perché! I cittadini, che attendevano l’inaugu- Rispetto a questo quello che ho ritenuto corretto razione di questa struttura, ma soprattutto i ser- individuare per caratterizzare questo nuovo con- vizi che doveva offrire loro, dovranno attendere siglio di amministrazione è l’immagine di tipo ancora un po’ ed il canone di locazione, fonte di un po’ imprenditoriale rispetto alla presenza di curriculum articolati che ho visto presentare. Sotto questo profilo peraltro devo anche dire che in termini di analisi di quello che oggi sta svolgendo Multiservizi, l’azienda di Senago, ci sono alcuni filoni specifici che devono sostanzialmente crescere, essere rinforzati. Mi riferisco al tema dei servizi cimiteriali che è appena stato avviato, mi riferisco al tema della Casa della Salute, allo sviluppo e alla dimensione delle Farmacie e del sistema sanitario e sotto questo profilo quindi la scelta è caduta, per quello che mi riguarda, su questi 5 nominativi, che sono tutte persone che rappresentano un diverso guadagno, peraltro già inserito a bilancio, non è mondo di conoscenza del contesto socio territoria- più una certezza ma una chimera . le di Senago, sono tutte persone di Senago e sono La terza farmacia, che l’attuale maggioranza vuo- tutte persone che hanno un’esperienza di lavoro le aprire al quartiere Mascagni, anziché presso la di natura imprenditoriale: Casa della Salute, ancora non si vede, mentre le Presidente Francesco Giacobbe, Vice Presidente casse della Multiservizi languono. Daniele Lorenzo Pavani; i tre Consiglieri sono: La Lega Nord per la Padania riduce del 40% l’il- Giuseppe Colicchio, Valeria Vaghi, Omar Manie- luminazione votiva, per propaganda elettorale, ro. Sono sicura che porteranno avanti con grande facendo mancare un introito certo alla Multiser- qualità e professionalità quello che è lo strumen- vizi di 30.000 euro annui, aumentando così il disa- to Azienda Multiservizi dell’Amministrazione vanzo di bilancio dell’Azienda. 4 Gli obiettivi dati dal Consiglio comunale attra- dopo un rapido sguardo ho avuto un attacco di verso gli atti di indirizzo sono stati tutti disattesi, enterocolite. tanto che nel 2011 sono rimasti i medesimi: era Questo per dirle che è giunto il momento di dire le infatti inutile aggiungerne altri, visto lo scarso ri- cose come stanno. Non esiste azienda farmaceuti- sultato ottenuto nel primo anno. ca, o meglio farmacia comunale o non comunale, Inoltre il Direttore Generale, scelto con bando che possa avere un attivo medio di 20.000 euro. (ri- dall’attuale C.d.A, dopo solo 7 mesi ha pensato volvendosi al presidente Brenna ex amministra- bene di dimettersi... sarà forse per eccessiva effi- tore) cienza ed efficacia, oppure si è reso conto dell’im- …Sempre curiosando, sono andato allora a verifi- possibilità di amministrare un’ Azienda, ecces- care un’altra farmacia comunale di un paese con- sivamente succube delle scelte politiche infelici finante, aperta da pochissimo tempo, e con scarso della maggioranza di centrodestra? direi stupore ho visto che i proventi erano ben Ma chi pagherà tutte queste scelte “illuminate” altri, erano quasi 4-5 volte quello che invece pre- del tanto decantato Consiglio d’amministrazione sentano le nostre farmacie. Questo vuol dire aver della Multiservizi e della maggioranza di centro- creato un danno, un danno consistente ai cittadini destra? senaghesi, perché i proventi delle aziende farma- I cittadini senaghesi, che si vedranno aumentare ceutiche si sarebbero potuti reinvestire in servizi e le tasse o le tariffe per i servizi, oppure vedranno opere utili alla cittadinanza. “ sparire servizi utili per la cittadinanza. Caro dott. Santoro, l’attuale C.d.A non solo non Senago ha già visto questo film nella metà degli aumenterà gli incassi delle farmacie, come dice anni novanta, quando fu ripianato un debito di lei, ma chiuderà con perdite pesanti che i cittadini oltre un miliardo di vecchie lire. Auspichiamo che senaghesi dovranno ripianare. ciò non si ripeta, ma i dati finora non sono con- Al Sindaco Rossetti e alla sua giunta ricordo che fortanti. Concludo con la dichiarazione fatta in consiglio la Multiservizi è una azienda al 100% di proprietà Comunale dal Capogruppo del PDL dott. San- dei cittadini senaghesi, i quali auspicano, quanto toro, tra l’altro mio simpatico coscritto, proba- meno, di non dovere pagare i debiti di una mala bilmente non a conoscenza delle potenzialità dei gestione e magari, se ben gestita, di godere di ul- famosi imprenditori efficienti ed efficaci, appena teriori servizi. La giunta e il Sindaco hanno il do- insediatisi nel C.d.A. dal verbale del 27/7/2009 - vere di controllare l’operato del C.d.A, in nome dice: e per conto dei cittadini e, se non sono all’altezza “Mi sono permesso di analizzare soltanto la parte di farlo, abbiano l’umiltà di dimettersi, per il bene riguardante la gestione delle farmacie comunali e di Senago. STAMPARE È LA NOSTRA NATURA T I P O - L I T O G R A F I A - D I G I T A L E 2 0 0 3 0 S E N AG O ( M i l a n o ) - Vi a E . B e r l i n g u e r, 1 6 Tel. 029989415 - 0299010090 - Fax 0299010101 i n fo @ j o l l g ra f. i t - w w w. j o l l g ra f. co m 5 La storia siamo noi Ovvero quello che è successo nel mondo politico senaghese osservato stando tra il pubblico in Consiglio comunale. L a narrazione è sempre parziale. Mettere in ordine avvenimenti, scegliere di quali parlare, di quali tacere e quali sottolineare è un fatto personale. Io poi sono uno spettatore di quel teatro che è il Consiglio comunale. A volte devo colmare con ipotesi e riflessioni le discontinuità tra un atto e l’altro. E’ colpa mia se a volte le decisioni vere vengono prese in altri luoghi e lo spettatore si deve accontentare della loro rappresentazione? Non ditemi che questa è una cronaca di parte, lo so già. Ciò nonostante vi assicuro che è vera. Le promesse. I politici, si sa, campano di promesse. Faremo, diremo… poi ci si dimentica e non si va a controllare se alle parole siano seguiti i fatti. Tra le varie promesse ne segnaliamo quattro. 1. il 30 novembre del 2009 il Consiglio comunale aveva votato una mozione, fortemente voluta dalla Lega Nord, a sostegno del crocefisso nelle scuole, in cui impegnava ”il Sindaco e la Giunta a verificare che gli istituti scolastici situati nel nostro Comune siano stati dotati di crocifissi da esporre in ogni aula scolastica…” Durante il Consiglio comunale dell’11 marzo 2010 si è riparlato del crocefisso: il consigliere Chiesa, commentando l’inaugurazione della nuova scuola elementare, ha fatto notare che non erano stati previsti i crocefissi. Stiamo ancora aspettando … 2. Il consigliere della Lega Nord Gerardini, sempre l’11 marzo, ha annunciato il contributo di euro 66.500 a fondo perduto da utilizzare per la sistemazione di Villa Sioli come successo della Lega Nord. Se questi fondi sono arrivati, che fine hanno fatto ? 3. Non parleremo qui delle vasche di laminazione in quanto se ne parla in altra parte del giornale. Solo un accenno ad una promessa mancata. Nel Consiglio comunale del 15 luglio, rispondendo ad un interrogazione sulle vasche, il Sindaco Rossetti diceva che, “però mi sembra che l’argomento anche per le preoccupazioni che sta destando nella popolazione meriti una comunicazione e un tipo di informazione un pochino più articolata e diffusa. Sotto questo profilo gli uffici regionali sono stati Renzo Cavenago sentiti dicendo di offrire una disponibilità a illustrare quello che è il Piano di assetto idrogeologico..”. Stiamo ancora aspettando una assemblea in cui ci venga detto chiaramente e ufficialmente che cosa sta succedendo in merito alle vasche. 4. Non ce ne voglia il consigliere Santoro: ha promesso con tale convinzione che le entrate delle farmacie comunali sarebbero quadruplicate che ci ho creduto anch’io. Sto ancora aspettando… Il PGT, ossia il Piano di Governo del Territorio. E’ come l’araba fenice: che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa. Tutti sanno che è un documento importante attorno al quale girano sì interessi, ma anche una visione del paese e del suo sviluppo. E’ dal primo Consiglio comunale dell’anno che qualche consigliere della opposizione chiede notizie del PGT ma fino a dicembre le risposte sono state vaghe. Poi, di colpo, il 3 dicembre, appare sul sito del Comune, e qualche giorno dopo per le vie del paese, l’avviso che si possono presentare dei contributi per il PGT. Scadenza il 10 dicembre! Allora ci siamo. Si corre! Ma poi, di nuovo, tutto si ferma.. Assessori che vanno, assessore che viene. La cosa più interessante che è avvenuta quest’anno sono stati i tre Consigli comunali che hanno visto la sceneggiata della crisi tra i partiti della maggioranza. All’interno di questa crisi, che (voci di corridoio) è nata per “far fuori” Sofo, unico assessore dell’UDC, ci sono stati due assessori mandati via e poi ripresi (Pase e Mantovani, entrambi della Lega) e due 6 dimessisi (Brazzoli e Novo, del PDL). Questi ultimi sono stati sostituiti da un solo assessore, Gianni Amitti. Resta il dubbio se Amitti valga per due o se non ne hanno trovato un altro. Alla fine Sofo è ancora al suo posto anche se la Lega Nord lo ha preso come bersaglio privilegiato. Tieni duro! E finalmente arriviamo alla crisi. Tutto inizia nel Consiglio comunale del 29 aprile. Mancano i consiglieri della Lega. Poiché è compito della maggioranza garantire il numero legale, i consiglieri di minoranza vanno a sedersi tra il pubblico. C’è grande imbarazzo. Il sindaco chiede ai consiglieri di minoranza di sedersi ai loro posti in modo da poter fare una dichiarazione. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. I consiglieri delle liste civiche e di IDV accettano, quelli del PD no. Questa differenza di comportamento servirà nei mesi successivi a sostenere una campagna di sospetti di “inciucio” verso le liste civiche. In realtà, e i fatti lo dimostreranno, la crisi era ed è sempre stata all’interno della maggioranza e dentro questa si è – per ora –risolta. La causa? Sfido chiunque a leggere la dichiarazione del sindaco sul verbale del Consiglio comunale e a capirci qualche cosa. E’ chiaro invece che non ha più una maggioranza. Il giorno dopo il sindaco licenzia i due assessori della Lega con motivazioni pesanti: oltre ai fatti della sera prima, si fa riferimento anche alla scarsa collaborazione nella stesura del PGT. Quello che succede nelle segrete stanze non è dato di sapere. Arriva però il 7 giugno con un nuovo Consiglio comunale. Che succederà? Se lo chiedono in tanti. La sala è piena. I consiglieri del Carroccio ci sono tutti. A che fare però lo si vede quasi subito: a fare il tiro al bersaglio, e il bersaglio è il sindaco. Inizia il consigliere Beretta accusando la Rossetti di essere un “Sindaco che non brilla certamente per la presenza in Comune, o almeno a quello di Senago.” Più altre nefandezze politiche, come quella di preferire il PGT della Giunta precedente. Più avanti attacca Gerardini, segretario della Lega Nord, che dichiara che la Lega si ritiene forza di opposizione. Chiuderà Monti riaccusando il sindaco di essere assente dal comune. Dunque la maggioranza si è dissolta ? Andremo alle elezioni in primavera ? Le liste civiche appoggeranno il sindaco ? Quante chiacchiere inutili nelle piazze, nei bar, vicino ai distributori di benzina. Assomigliano tutte al ruggito del coniglio. Ancora una volta la soluzione viene trovata durante riunioni ristrette. Nessuno deve sapere. Qualcuno ha dovuto chieder scusa, rimangiarsi parole dette in un momento d’ira, tornare su decisioni pubblicizzate come definitive. Si dice nuovi equilibri, si legge rapporti di forza mutati. Fuori dai denti: in questo scontro interno ha vinto la Lega Nord. Il 28 giugno, nuovo Consiglio comunale. Prende subito la parola il sindaco. E’ breve, dichiara che “è stata completamente reintegrata la giunta” e la maggioranza ha ritrovato il suo equilibrio. Su quali basi, niente, neppure una parola. E così il Consiglio comunale va avanti con comunicazioni di rito: i malintesi sono stati chiariti ecc ecc. Finché qualcuno non chiede: ma se ora passiamo a discutere di bilancio, dov’è l’assessore competente ? Opps ! il sindaco se ne era dimenticato. Si sono dimessi due assessori del PDL. Altro che reintegro della giunta ! L’accordo non è stato indolore e qualcuno, con un po’ più di dignità e un po’ meno di attaccamento alla sedia, non c’è stato. Ma i ruoli obbligano a mantenere certe apparenze. Dopotutto la politica è l’arte del compromesso. Per cui ora è un continuo “volemose bene”. Fino alla prossima. Tutto male, dunque? Eppure ci sono momenti nei quali il Consiglio comunale funziona, in cui provvedimenti necessari per l’amministrazione di Senago vengono votati all’unanimità e, qualche rara volta, le osservazioni delle opposizioni vengono accolte e non pregiudizialmente respinte. Capitasse più spesso sarebbe un bene per tutti. Purtroppo alcuni giovani rampanti della Lega hanno maturato una visione della realtà in cui loro sono i soli e i primi ad essere onesti, mentre tutti gli altri sono intrallazzoni, e lo dicono ad ogni occasione. E’ vero che sono sinceri e dicono quello che pensano, ma qualche volta sarebsegue a pag. 8 7 La storia siamo noi Riceviamo e pubblichiamo segue da pag. 7 Senago, svegliati! Sergio Sardo be bello che pensassero a quello che dicono. Previsioni per il futuro? E’ un rischio. Quarant’anni fa si trovava scritto sui muri: “Dio è morto, Marx pure, e anch’io non sto tanto bene”. Ora è lo stesso. La maggioranza fa fatica a trovare una coesione che le permetta di andare al di là (quando ci riesce) della semplice gestione del quotidiano, ma neppure la minoranza riesce a trovare una sua linea comune. Pesa sempre, al di là delle dichiarazioni di facciata, il fatto che l’attuale maggioranza sia stata eletta anche grazie ad un “aiutino” da parte del PD. Comunisti Italiani sez. Gino Donè aderente alla Federazione della Sinistra L ’amministrazione Rossetti è andata in agonia già dopo solo un anno di “governo” e si sta ancora oggi trascinando, rosa all’interno da innumerevoli tensioni e sgambetti, se non attacchi frontali tra parti differenti della stessa maggioranza, vedi quella fra UDC e Lega sulla pelle dei nostri cittadini con le maggiori difficoltà, o le accuse scambiate tra le parti della maggioranza, e mai ritrattate, di essere solo degli “intrallazzoni”. Per non parlare della politica strabica di compagini che a Senago si ergono a difesa del territorio dal temuto e devastante arrivo delle vasche di laminazione, dall’altra, appena cambiano tavolo di discussione, accettano lo scempio chiedendo simboliche briciole in cambio, sottomettendosi al volere dei dirigenti lombardi del proprio partito. Non è solo il territorio di Senago ad essere sottoposto ad aggressione: lo è anche la trasparenza e coerenza delle forze politiche locali; il tutto in un quadro di chiara sudditanza rispetto al “grande” disegno dell’Expo, che vede le esigenze di Milano e Rho sovrastare ogni altra istanza, scaricando sui Comuni dell’hinterland quasi tutta la spazzatura ed i reali rischi che l’Expo comporta, mafie comprese. Come non ricordare infine la drammatica situazione gestionale, economica, organizzativa ed operativa della Multiservizi, schiacciata tra indirizzi politici senza senso (terza farmacia a Mascagni promessa da anni ma irrealizzata e irrealizzabile, abbandono della Casa della salute alla rovina) ed incompetenza ed incapacità degli amministratori nominati dal Sindaco, tenuti lì solo da calcolo di pesi politici, e forse da parentele “illustri”. E nel frattempo Senago è bloccata, non è governata, è lasciata alla mercé della giunta litigiosa, incompetente e frammentata, ma che non può cadere o rompersi per altrettanto gravi problemi dell’opposizione, divisa tra chi coerentemente rimane tale e chi soccorre, nei tempi e modi, l’attuale maggioranza ad ogni piè sospinto, specie quando quest’ultima è più in crisi. Senago ed i Senaghesi non si meritano i rischi sociali ed economici che questa amministrazione sta procurando, né queste scene deprimenti, né la mancanza di un governo coerente, capace, stabile, trasparente ed affidabile. Ci auguriamo che il giudizio e la parola tornino quanto prima possibile ai Senaghesi, che sapranno trovare sicuramente un’alternativa a questa inconsistente, rissosa, raffazzonata e pericolosa amministrazione. Questo fatto, mai ammesso, e dunque mai chiarito, rende plausibili le varie letture sospettose del diverso modo di fare opposizione del PD rispetto a quello delle Liste civiche e di Italia dei Valori. Una ulteriore difficoltà della minoranza sta nel fatto che la comunicazione da parte del “Palazzo” e i luoghi pubblici in cui esprimersi sono rapidamente scomparsi. Il notiziario del Comune non esce più, forse per mancanza di soldi o per mancanza di cose da dire. Sul sito del Comune appaiono solamente avvisi e banalità. Eppure potrebbe essere una “piazza virtuale”, un luogo in cui politici di maggioranza e di opposizione, associazioni, comitati e comuni cittadini trovassero uno spazio per comunicare, dibattere, anche polemizzare. Abbiamo avuto una crisi di maggioranza, il problema dell’inceneritore, le ormai fin troppo famose vasche di laminazione, la Multiservizi, il prossimo bilancio, il futuro (prossimo o remoto?) Piano di Governo del territorio… dove parlarne ? 8 Perché il Seveso è diventato un nostro problema? Stefania Manini I l Seveso è un piccolo fiume lombardo che nasce dal Monte Sasso, in provincia di Como, scorre scoperto fino a Bresso, per poi “scomparire” nel sottosuolo di Milano. Come tutti i corsi d’acqua sgorga pulito dalla sua sorgente e nel suo primo tratto montano scorre in un ambiente naturale e ben conservato. Le cose cambiano man mano che la pendenza diventa meno accentuata, facilitando lo svilupparsi di insediamenti urbani : il suo alveo diventa artificiale e le sue acque non possono, in caso di piena, esondare nella campagna. Nel fiume vengono immessi scarichi civili e industriali rendendone pessima la qualità delle acque. Arrivato a Milano il Seveso non è più un torrentello di montagna ma una fogna a cielo aperto. Viene progressivamente nascosto allo sguardo (e al naso) del cittadino, ma ecco che bastano poche piogge a ricordare che il Seveso esiste : strade allagate, cantine distrutte e in ultimo, gravi danni alla Metropolitana. Le esondazioni del Seveso a Milano e nei paesi circostanti non sono una novità e gli interventi idraulici negli anni passati sono stati molti : spesso il rimedio adottato finiva però col creare a sua volta dei nuovi problemi in zone diverse da quelle messe in sicurezza e così venivato realizzati nuove deviazioni e scolmatori. L’opera più recente, quella che riguarda Senago, è il canale scolmatore di Nord Ovest : parte da Palazzolo Milanese, dove intercetta il Seveso, e prosegue attraverso il nostro territorio. Progettato nel 1954 e terminato nel 1980 si rivela subito insufficiente : infatti la progressiva tombinatura , con le problematiche legate alla pulizia del percorso sotterraneo, e il continuo aumento dell’apporto di acque anche da città non rivierasche attraverso collettori e depuratori, rendono sempre più difficile la situazione a Milano. Si prevede allora il raddoppio del canale, la progettazione inizia nel 1982 ma i lavori iniziano molto più tardi e vengono subito interrotti ( 2004) dopo la realizzazione del primo tratto che termina sul confine tra Paderno e Senago. Ricordiamoci di questo particolare. Nel frattempo inizia infatti ad affermarsi una nuova “filosofia” che è quella di riconoscere ai corsi d’acqua il “diritto ad esondare”, molti studi quindi non propongono più deviazioni ma “vasche di laminazione” . È in quest’ottica che probabilmente in diversi “piani cave” le vasche diventano una delle possibili mo- dalità di recupero una volta esaurita l’attività estrattiva. La laminazione delle acque non è di per sé un intervento negativo : acque pulite fatte esondare in aree verdi molto ampie possono consentire di regolare la portata del fiume in un modo naturale, creando vincoli di inedificabilità assoluta in luoghi rivieraschi che possono così essere salvaguardati da ulteriori sconsiderati interventi dell’uomo. Un’interessante proposta in tal senso la elabora l’architetto Antonello Boatti ( “Milano ri-trova l’acqua e la sua storia. gli elementi naturali e le risorse idriche come nuovi valori della qualità urbana nella metropoli” 2003). Nel suo saggio Boatti prevede la riapertura del Seveso e dei tracciati storici dei Navigli recuperando così la memoria storica di Milano città d’acqua e consentendo la manutenzione dei canali. Nello studio è prevista la realizzazione di bacini di lami- nazione del Seveso nel Parco Nord, nei quali fare affluire le acque di piena , risolvendo in tal modo il problema degli allagamenti di Niguarda. Al di fuori delle ondate di piena i bacini, disegnati nella forma di laghi artificiali vengono riempiti dalle acque di prima falda , dando loro un aspetto più naturale. Il progetto non viene mai messo in pratica e nel Parco Nord ci si limita a costruire una vasca di laminazione in cemento di piccole dimensioni, utilizzabile come velodromo quando non interessata dalle piene. La riapertura del Seveso a Milano è nel frattempo diventata sempre più difficile anche per la realizzazione di nuove strade e della metrotranvia di Niguarda. L’ostacolo più grande alla concretizzazione dell’idea segue a pag. 10 9 te, si sa che Milano è lontana da Palazzolo Milanese (dove inizia il canale) e che quindi probabilmente il problema delle esondazioni rimarrebbe, visto che altri collettori gettano acque nel Seveso nel tratto a sud dello scolmatore. Milano ha necessità di risolvere il problema degli allagamenti. Le vasche a Senago vengono presentate come la soluzione e i Senaghesi come il solito popolo del “no”. In realtà riteniamo che Senago non sia adatto per un’opera come quella che ci viene prospettata. La soluzione deve essere cercata lungo il corso naturale del fiume : devono essere responsabilizzati gli Enti lungo il torrente affinché vengano potenziati i depuratori, vengano messi in atto maggiori controlli contro gli scarichi abusivi e fuori norma, vengano realizzate opere di contenimento delle piene lungo tutto il percorso del Seveso e , dove ancora è possibile farlo, vengano rimossi gli ostacoli che il fiume trova nel suo cammino. Non è solo Milano ad allagarsi : l’uomo si comporta sul territorio come se le leggi della natura non esistessero. L’unico sistema per evitare allagamenti e frane è predisporre sistemi per rallentare il moto delle acque con la vegetazione e i boschi e lasciare spazio alle acque nella loro corsa verso il mare. Purtroppo si è costruito troppo e male : strade , case, centri commerciali vicino agli alvei dei fiumi e, per rimediare agli allagamenti, ulteriori canalizzazioni e cementificazioni che finiscono spesso con l’essere opere costose ed inutili. In Italia si continuano ad appaltare grandi opere che necessitano a loro volta di nuove grandi opere che risolvano i problemi che esse stesse hanno causato : è ormai una catena senza fine ! Finché non impareremo a rispettare la natura e le sue leggi continueremo a lamentarci di fenomeni naturali come la pioggia autunnale e le piene dei fiumi : dovremmo invece riconoscere gli errori fatti cercando di porvi rimedio senza inventarci soluzioni di comodo in grado solo di aggiungere nuovi danni a quelli già provocati. Perché il Seveso è diventato un nostro problema? segue da pag. 9 di Boatti è sicuramente rappresentata dal forte inquinamento delle acque del Seveso che non possono, allo stato attuale, né essere utilizzate per bucolici laghetti, né come vie d’acqua aperte, visto l’odore e lo stato di degrado che le contraddistingue. Ma torniamo ora alla nostra Senago. Come ricordato sopra, i lavori di raddoppio dello scolmatore di Nord Ovest vengono interrotti nel 2004 e mai ripresi, di fatto si traducono in un’opera inutile visto che la strozzatura tra Paderno e Senago impedisce di utilizzare l’incremento di portata . Il completamento dei lavori sembra ora diventato impossibile, per motivi economici e forse anche tecnici. E’ previsto quindi soltanto un modesto ampliamento che incrementerà la capacità del canale del 20%. Per poter sfruttare la portata del primo tratto (60 mc al secondo) Regione Lombardia, Provincia di Milano, Autorità di bacino del fiume Po e Comune di Milano decidono di realizzare a Senago delle vasche di laminazione. Se ne parla nell’“Accordo di programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese” . “Accordo” che non coinvolge il principale interessato … il Comune di Senago… Le vasche compaiono con insistenza su documenti ufficiali, comunicati stampa, articoli di giornale. Sembra sia tutto progettato, valutato con attenzione, eppure … Non si sa esattamente dove farle … cava ? area tra via De Gasperi e Brodolini ? più a ovest verso il parco delle Groane ? Non si sa esattamente come … mantenimento del verde ? area cementificata ? morbida pendenza ? buco profondo ? pantano ? laghetto ? a vista ? coperte ? Si sa invece (anche se si finge di dimenticarlo) che le acque del Seveso sono fortemente inquinate e non possono essere disperse al suolo, si sa che Senago non è un comune dove il Seveso scorre naturalmen- Sgariboldi Claudio GEOMETRA 20030 SENAGO (MI) via xxv aprile, 4 Tel. 02.99813144 Fax 02.99814557 E-mail: [email protected] 10 Riceviamo e pubblichiamo Senago libera tutti… Il Comitato Senago Sostenibile (M.O.). www.senagosostenibile.org • [email protected] I nnanzitutto ringraziamo Insieme per Senago per averci gentilmente offerto uno spazio nel periodico che gratuitamente viene distribuito in tutte le abitazioni del Comune di Senago, questo ci darà una grande visibilità, e ne siamo felici. Non è facile presentare un’iniziativa come quella del Comitato Senago Sostenibile, perché non ci sono programmi da descrivere, non ci sono proclami e neanche (vuote) promesse elettorali da elencare in scioltezza. C’è, invece, l’opportunità di raccontare l’impegno e la passione, che spingono un gruppo di Senaghesi, ad organizzare happening domenicali, per cercare di svelare ai propri concittadini quello che, nei “palazzi” della provincia di Milano, stanno preparando per l’immediato futuro, nostro e del territorio del nostro comune, come ad esempio il progetto per la realizzazione delle vasche per la laminazione delle acque (inquinate) del fiume Seveso, o il progetto per la realizzazione di un termovalorizzatore (un volgare inceneritore) per materiali pericolosi nell’area ex Tonolli a Paderno Dugnano. Questi sono i primi passi compiuti dal Comitato Senago Sostenibile, altre iniziative sono in fase di preparazione, ma come già accennato in precedenza, lo spirito che anima il Comitato non risponde ad ordini di partito, non c’è ideologia partitica, c’è solo la volontà di impegnarsi per migliorare la qualità della vita a Senago, per cercare di portare il proprio contributo affinché un concetto astratto diventi reale e tangibile. Non è facile esplicitare in poche righe tutto ciò che è racchiuso nella parola SOSTENIBILE, si pensi all’Economia Sostenibile, allo Sviluppo Sostenibile, ai modelli di Crescita Sostenibile, sono concetti che ormai sono comuni nel vivere quotidiano, sono stati emanati dei decreti legge (Dlgs 152 del 3/4/2006 e Dlgs 4 del 16/1/2008) per cercare di indirizzare il paese Italia nella giusta direzione, addirittura esiste anche uno standard internazionale di riferimento, si chiama ISO 26000. Ma non si tratta solo di leggi, o di regolamenti, ognuno di noi ha una personale motivazione che lo spinge ad un maggior impegno, certamente l’amore per il territorio e per l’ecologia e l’illusione che il futuro possa essere migliore hanno un ruolo importante, ma non solo, vogliamo sottolineare che non ci guida la presunzione di avere sempre tutte le risposte per tutti i problemi, anzi, consideriamo il confronto la giusta strada per arricchire le discussioni, migliorare la conoscenza dei problemi e quindi trovare le soluzioni più adatte. Siamo anche convinti del fatto che non è più possibile tacere di fronte allo scempio ed al degrado che è davanti ai nostri occhi, sappiamo che la strada è lunga, ma un piccolo passo alla volta, contiamo di arrivare lontano, e siamo certi del fatto che è meglio impegnarsi e fare anche poco piuttosto che lamentarsi e non fare nulla. Abbiamo perciò aderito all’iniziativa per la raccolta firme contro la costruzione dell’inceneritore nell’area ex-Tonolli a Paderno, e grazie all’impegno di tutti sono state raccolte circa 10.000 firme, poi abbiamo sollecitato la giunta comunale ad esprimersi sulla questione Vasche a Senago, e grazie anche alla raccolta di circa 700 firme, il consiglio comunale ha espresso ufficialmente parere negativo alla costruzione delle vasche a Senago, infine abbiamo instaurato un dialogo con tutti i partiti di Senago per iniziare a discutere ed approfondire i temi più attuali. La volontà di proseguire nei nostri intenti è forte e salda, e confidiamo nel fatto che nei prossimi mesi il nostro impegno porterà altri risultati tangibili. Portiamo a tutti i concittadini i nostri migliori auguri per un futuro sereno e invitiamo ad unirsi a noi tutti coloro che, come noi, hanno a cuore le sorti del nostro paese. A presto. CENTRO ASSISTENZA TECNICA CALDAIE E BRUCIATORI FOIS di FOIS ALFREDO & C s.a.s Via Berlinguer, 3 - 20030 Senago (MI) - Tel. 02 9986433 Via Lamarmora, 8 - 09050 Pimentel (Ca) - Tel. 070 9800008 11