TUTELA DEI DIRITTI DEL MINORENNE
Guida al soddisfacimento dei compiti evolutivi
e
alla promozione del benessere
di
bambini – adolescenti - giovani
…ci stiamo
organizzando per
uscire dall’isola che
non c’è…
1
A cura di: Igor Ceresoli
PREMESSA
Questa guida nasce su richiesta specifica, come integrazione e completamento di una
guida “madre” sui diritti, più in generale, della comunità territoriale, (dell’”Agenzia Diritti
di Cinecittà”) e il presente documento ne è una sua ramificazione specifica su quelli dei
giovani, ma a differenza di altre specifiche aree del diritto, questa relativa ai minorenni,
trova difficoltà nello specificare in modo univoco e assoluto la definizione dei diritti e di
come sia possibile tutelarli: questo semplicemente perché si passa da un oggetto ad un
soggetto, ad esempio, dal diritto alla casa alla tutela dei diritti dei minori.
Per questo motivo la guida darà alcune indicazioni di massima sulla tutela dei diritti dei
giovani, partendo dalla definizione di bisogni specifici, indicando i servizi a cui ci si può
rivolgere e le modalità di approccio e gestione; per finire con alcuni esempi concreti di
percorsi possibili.
INTRODUZIONE
Il minore è un soggetto di diritto.
La “Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo” (approvata nel novembre 1989
a New York, ratificata e resa esecutiva dall’Italia nel 1991), quale strumento di
protezione e promozione dei diritti dell’infanzia, introduce l’idea del bambino come
SOGGETTO di diritti e non soltanto come oggetto di cure e beneficiario di servizi, quindi
non un destinatario passivo, ma essere umano attivo e consapevole.
L’AUTONOMIA DECISIONALE del Minore, in ordine alle scelte di carattere personale e
all’esercizio dei “Diritti fondamentali”, trova ormai ampio riconoscimento anche a livello
sopranazionale.
In tutte le decisioni relative ai MINORI, di competenza delle istituzioni pubbliche o
private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi
legislativi, l’INTERESSE SUPERIORE DEL FANCIULLO deve essere una
considerazione PREMINENTE. Questo deve logicamente valere anche per l’organo
(istituzionale) più vicino e più importante per il minore: la propria famiglia. La
Convenzione ONU, ratificata poi dalle leggi nazionali (anche quella italiana, costituzione
compresa) garantisce al Minore (se capace di discernimento, cioè di scelta
consapevole) un generale diritto di espressione della propria opinione, che va presa
necessariamente in adeguata considerazione su ogni questione, anche nelle procedure
amministrative o giudiziarie che lo riguardano.
Ecco perché al Minore viene sempre più riconosciuto il potere di AUTODETERMINARSI
(decidere per sé e per il proprio futuro), soprattutto nel campo degli atti coinvolgenti la
sua sfera esistenziale. La volontà del Minore viene sempre più considerata decisiva,
valutando però, la concreta capacità di discernimento (autonomia decisionale) del
Minore stesso e dunque il suo grado di maturazione. Ad esempio, il Tribunale per i
Minorenni, nei casi limite, può addirittura adottare soluzioni diverse rispetto a quelle
concordate dai genitori, in caso di contrasto con l’interesse dei figli.
Dalla Convenzione Onu del 20/11/1989, un bambino (fino al 18 anno di età) è soggetto
di diritti di: UGUAGLIANZA; PROTEZIONE; IDENTITÁ; SICUREZZA; CURE SPECIALI;
2
AFFETTO; EDUCAZIONE; SOCCORSO; DIFESA; PACE. La società vuole un bambino
che si presenti come soggetto attivo, interessato, competente, curioso, capace di
interagire con l'ambiente e la cultura.
Si può dire che il minore, oggi, rispetto ai suoi diritti, è uno dei soggetti più tutelati a
livello giuridico e culturale, ma spesso uno dei meno tutelati nella reale applicazione
degli stessi nella sua quotidianità; riconosciuto il suo valore di persona ancora indifesa
nella sua minore età, quindi da proteggere, diventa spesso nella realtà, in quanto
“piccolo uomo”, o “persona non formata” oppure “non partecipante attivo della società”,
un essere invisibile, senza diritto di parola, solo un bersaglio passivo delle decisioni
degli adulti. E quando il bambino/ragazzo/giovane, oltre che bambino, lo si considera nel
suo ruolo di “figlio”, la situazione persino si complica, perché oltre a doversi difendere
dall’arroganza e dal potere dei grandi in generale, deve anche fare i conti con i conflitti,
le incomprensioni e i problemi dei propri genitori, laddove spesso diventa addirittura
strumento ad uso di un genitore per far pesare dalla propria parte “l’ago della bilancia”
delle rivendicazioni (per esempio nella spartizione di una casa, oppure per vincere
questioni legali, o anche semplicemente per tenere a casa il figlio a proprio “uso e
consumo” e far valere così una forma di potere, una ripicca, un infinito ricatto).
Bisogna non dimenticare mai che è l’adulto che ha la responsabilità di lasciare dietro di
sé, quindi a quelli che saranno gli adulti di domani, un “futuro possibile in un mondo
umanamente vivibile”. Quindi bisogna farlo a cominciare dalla scelta intenzionale e
consapevole di passare il testimone alle nuove generazioni, riconoscendole come attrici
attive della rappresentazione dello scenario di domani.
Entrando ora nel contenuto concreto, la guida è divisa in tre parti:
nella scheda 1, si procede a partire dalla percezione di un problema (abbiamo inserito
una serie di problemi che da professionisti ci troviamo più spesso ad affrontare, ma che
non sono esaustivi di tutte le questioni che possono emergere in riferimento alla minore
età), definiamo i primi passi da compiere, consigliando alcune modalità e procedure per
attivarsi. E definendo poi l’area di intervento a cui il problema specifico potrebbe
appartenere. Aree di appartenenza, che poi si troveranno nella scheda 2, in cui sono
inserite le descrizioni dei servizi territoriali, contenute in 5 aree di competenza. Le aree
sono: -Emergenza e pericolo immediato; -Psicofisica; -Sociale e dei conflitti genitoriali;
-Dell’aggregazione, educativa, sportiva e del tempo libero; -Scuola.
La terza e ultima parte della guida offre 3 esempi di percorso possibile rispetto ad un
problema; i 3 esempi abbracciano un po’ le problematiche più comuni che, adulto e
minore, a volte si trovano a dover affrontare.
Rispetto ai bisogni (quelli elencati sotto, ma anche altri possibili), i percorsi da
intraprendere spesso attraversano più di una area, e possono quindi andare a
coinvolgere più servizi di tipo differenziato. Ci sono a volte percorsi che si intrecciano
nelle varie istituzioni (e servizi) in modo contemporaneo e ci sono percorsi in cui
l’attivazione dei vari servizi avviene a livelli e in tempi diversi in base all’emergenza, alla
gravità e alla tipologia particolare del bisogno.
3
scheda 1 SCHEDA DEL SEGNALE E DEL BISOGNO
Riconoscere quando c’è un bisogno/problema specifico e indicazione dei primi passi da compiere
Logicamente il primo sostegno viene dall’adulto di riferimento, che attraverso la vicinanza, la conoscenza e la condivisione, è la
persona più adeguata per comprendere il problema, sia nel percepire se qualcosa non va, che per porvi rimedio in modo autonomo,
senza rivolgersi a servizi o professionisti esterni;
Quindi il primo approccio davanti ad un bisogno o ad un problema è ascoltare con la mente e con i sentimenti ciò che l’altro ci
comunica, ascoltando in modo rispettoso, senza giudicare e senza cercare di dare un valore al problema (quindi minimizzare o
ingigantire); solo ascolto e la disponibilità a mettersi in gioco insieme, per approfondire la questione e porvi rimedio
La carta successiva da giocarsi può venire dal coinvolgimento di figure importanti per il giovane o che comunque nella sua vita hanno
un ruolo, una relazione significativa (esempio i nonni, l’allenatore, i coetanei, ecc..). E poi c’è il mondo delle istituzioni e dei servizi
professionali territoriali a cui rivolgersi (la lista dei servizi è nella prossima scheda, qui li riportiamo, nell’ultima colonna, possibilità di
servizi legati ad un problema specifico).
Quindi la modalità di intervento su un problema emergente è: 1-la definizione e l’analisi del problema, 2-un primo possibile approccio,
3-la richiesta a servizi specifici e un percorso condiviso.
Devo pensare che
c’è un problema
quando:
Ha
problemi
di
sovrappeso/
obesità/
anoressia o relativi
alla gestione del cibo
Un primo possibile passo:
Osservazione dell’evoluzione del problema (peggioramento quotidiano), che non
va sottovalutato anche perché, di solito, questi sono problemi che si cerca di
nascondere. Aiutare la persona a prendere coscienza del problema e concordare
insieme la strada da percorrere per risolverlo. Questa tipologia di problemi di solito
riguarda diverse competenze professionali: aspetto sanitario (dietologia, analisi di
controllo, specialista per problemi correlati); aspetto psicologico e/o relazionale
(consulenza psicologica, consulenza socio-relazionale). Capire il momento in cui
si nota il cambiamento, verificando la connessione ad un evento particolare.
4
Servizio/i a cui
rivolgersi
e area di riferimento
Medico di Famiglia.
Consultorio Familiare
(A3 A4).
Counselling
Nutrizionale (A8).
Servizio Psicologico
ASL TSMREE (A1).
Ha problemi di
linguaggio/scrittura
e/o
si
sospetta
un
ritardo
evolutivo
rispetto ai coetanei
Ha problemi
ginecologici
e/o
di
gestione
della
sfera
sessuale
Si
hanno
dubbi
sul
suo
approccio
all’attività
sessuale sia
sui
tempi
che nei modi
Stimolare il dialogo e la lettura fornendo un primo sostegno e
osservando dove c’è carenza.
Rapportarsi alla scuola per avere conferme o meno del problema.
Confrontare le capacità cognitive, linguistiche e di scrittura con quelle
di coetanei per comprendere se c’è molta o poca differenza.
Il problema può essere neurologico, fisiologico, psicologico e/o
relazionale, quindi appoggiarsi ai servizi specifici.
Scuola.
Servizio Soc. tramite social center
(B2).
ASL TSMREE (per osservazione
neurologica e psicologica) (A1).
Specialisti professionali in psicologia,
educazione, neurologia, ecc..
Il presupposto base è che, specie per le ragazze, sarebbe utile frequentare regolarmente il
consultorio familiare o un ginecologo, a prescindere dall’emergere di un problema (a partire dalla
pubertà); questo perché entrambe lo possibilità danno modo di lavorare, a livello preventivo, sui
comportamenti sessualmente sani da tenere (educazione sessuale) e restare monitorate sulla
situazione sanitaria a livello genitale.
Logicamente, rispetto al consultorio, sceglierne uno laico piuttosto che cattolico farà la differenza
a livello di consigli sui comportamenti sessuali.
Non c’è altra possibilità che parlare, confrontarsi, seppur nel rispetto dell’intimità personale, di
rischi, di conseguenze (anche per tutta la vita) di un comportamento errato e consigliare la
possibilità di viversi la sfera sessuale come un piacere e non solo adeguandosi all’andamento
della comitiva o di quello che ci inculcano i media (tv, internet, ecc..). Parlare in generale del
mondo sessuale, senza riferimenti personali, ma proponendo valori, modalità sane, precauzioni,
ecc.. Se si hanno particolari problemi di apertura sull’argomento a causa del ruolo all’interno
della famiglia, delegare ai servizi questo percorso di conoscenza e di responsabilizzazione.
5
Consultorio
Familiare (A3
A4).
Ginecologo.
Medico di
Famiglia.
Partecipare a
incontri (a scuola
o in associazioni)
che trattano della
questione (anche
insieme ai propri
figli, così poi da
attivare un
confronto).
Si sospetta o si ha
una
richiesta
chiara
di
aiuto
rispetto all’uso di
stupefacenti
Osservare cambiamenti di abitudini, di atteggiamenti (meno
disponibilità all’ascolto e chiusura, spossatezza, noia, ecc..).
Confrontarsi con persone che si vivono il minore e vedere se il
sospetto su di lui è condiviso. Se il sospetto diventa realtà, verificare
la tipologia di droga utilizzata (le droghe, seppur tutte dannose, non
sono tutte uguali).
Rivolgersi ai servizi competenti, compreso i numeri verdi per trovare
consulenza e servizi specifici a cui rivolgersi.
Possibilità di rivolgersi al Ser.T. per fare analisi di controllo che
svelino l’uso o meno di una qualche sostanza.
Ha atteggiamenti di
chiusura prima non
evidenti,
ha
improvvisi cambi di
umore
Verificare se c’è un problema leggero, subito risolvibile attraverso il dialogo e
la vicinanza (se c’è quindi solo richiesta di attenzione).
Oppure verificare a scuola, nell’ambito amicale e dei suoi rapporti se è
successo qualcosa di visibile. Se il problema è più profondo e duraturo nel
tempo rivolgersi ai servizi di sostegno psico-relazionale territoriali.
Ha
comportamenti
aggressivi,
violenti
o
autolesionisti
Gestire episodi
di bullismo
Servizio sociale minori (tramite il
Social Center) (B2).
Centri di accoglienza per minori
(centri aggregativi, ecc..) (C4-C6 B5).
Ser.t; Agenzia per le
Tossicodipendenze (A5).
NUMERO VERDE Cittadini Operatori
Tel. 800272727 (A6).
DROGA CHE FARE
Tel. 800461461 (A7).
Scuola.
Consultorio Familiare (A3 A4).
ASL RMB TSMREE (A1).
Servizi sociali tramite social
center (B2).
Confrontarsi, con gli insegnati e/o con altre figure adulte di riferimento per capire se
il comportamento è circoscritto ad un ambito singolo o se è un atteggiamento
generalizzato. Nel primo caso, capendo quando e in quale ambiente c’è il problema,
si potrà mediare e lavorare sul problema specifico.
Se invece violenza e aggressività sono generalizzate, vuol dire che è frutto di un
malessere che parte da più lontano, quindi è necessario rivolgersi ai servizi preposti:
servizio sociale, psicologico, e agenzie di sostegno alla minore età, come
consultorio o associazioni. Può essere un alleggerimento (sfogo di energie)
l’inserimento in una attività dinamica (sportiva, musicale, ecc..).
6
ASL RMB TSMREE (A1).
Consultorio (A3 A4).
Servizi Sociali tramite
Social Center (B2).
La Tartallegra (B5).
Centro per la famiglia (B4).
Servizio per i Servizi (B3).
Poche
amicizie
Facilitare la conoscenza e il contatto con coetanei, attraverso
l’invito a casa di compagni di scuola per fare i compiti,
oppure capire quale sport o attività si potrebbe fare per
socializzare.
Fatica
a
frequentare
la scuola o
addirittura
non ci va per
niente
Cercare di capire dove sta il problema, scegliendo tra queste possibilità:
1-ci andava tranquillamente e poi è successo qualcosa nell’ambiente scolastico; 2-è successo
qualcosa al di fuori della scuola che lo sta influenzando; 3-ha troppo potere in famiglia e quindi
può permettersi di scegliere se andare o no a scuola.
Nei primi due casi cercare di risolvere il problema con l’ascolto, il sostegno e, se serve, con la
mediazione tra il ragazzo e il suo problema (la persona, l’oggetto o il contesto con cui ha il
problema). Ascolto e comprensione si, ma anche risolutezza nel ribadire che andare a scuola è un
diritto/dovere, di cui il ragazzo si deve comunque assumere la responsabilità.
Se il problema è più grave e di più difficile risoluzione, rivolgersi al dirigente scolastico, oppure a
servizi specialistici (servizio sociale presso il social center), o a enti che fanno osservazione e
diagnosi psicologiche e sociali (ASL, Consultorio, La Tartallegra, ecc..).
Nel 3° caso riprendere le redini della gestione familiare, imponendo al minore la frequenza
scolastica e lavorando sul riequilibrio dei ruoli familiari (chiedendosi chi è l’adulto e chi il piccolo;
un piccolo che deve avere diritti, ma anche il dovere di darsi la possibilità di crescere sano e in
modo conforme ai coetanei).
7
Centri sportivi (lista dei centri su internet o al social
center).
Centri aggregativi o ludoteche (C1-C6).
Se la problematica è più seria contattare il consultorio
familiare (A3 A4) o l’ASL RMB TSMREE (A1).
Scuola.
Centro per la
famiglia (B4).
La Tartallegra
(B5).
Consultori
Familiari (A3
A4).
Servizio sociale
tramite social
center (B2).
ASL RMB
TSMREE (A1).
Bisogno di
consulenza e
sostegno sulle
modalità educative e
sulla gestione
sociale dei figli.
Bisogno di
consulenza sulle
modalità di affido e
sui compiti ad esso
assegnati
Violenza
In
famiglia
Si può trovare un appoggio all’educazione in due modi: il primo è attraverso il
confronto con altri genitori più esperti nella gestione dei figli o che hanno già
passato e risolto le problematiche in cui voi oggi vi trovate (questa ultima
caratteristica specialmente se si parla di affido); questo si può fare nell’ambito dei
parenti o amici o frequentando incontri, seminari, gruppi di autoaiuto che i servizi
territoriali o le scuole a volte attivano. Il secondo modo è rivolgendosi direttamente
ai servizi sociali ed educativi territoriali: servizio sociale, centri aggregativi e
ludoteche, la Tartallegra, Centro per la Famiglia, scuola, ecc...
Cercare inoltre di effettuare inserimenti in attività aggregative, sportive e culturali,
che sono comunque ambiti di socialità e dove si fa squadra e quindi sempre
educativamente utili, al di là dello specifico problema.
IN CASO DI EMERGENZA IMMEDIATA vedere i numeri utili all’inizio della TABELLA DEI
SERVIZI - Non minimizzare il problema e insistere per ottenere un immediato intervento.
Chiamare anche il 118, non fosse per altro che, è probabile che l’ambulanza arrivi prima
delle forze dell’ordine.
E una volta passata l’emergenza, non far cadere la questione ma informarsi e farsi aiutare
dai servizi preposti: Servizio Sociale, Servizio Sanitario, Centri Antiviolenza, Agenzia Diritti,
Consultorio familiare e Associazioni di tutela dei diritti.
E se sei minorenne e hai le capacità e il bisogno di essere tu a fare qualcosa per
interrompere la violenza in famiglia, puoi seguire lo stesso percorso scritto qui sopra, ma
con in più la possibilità di parlarne prima con qualche compagno di scuola o amico, e con
adulti con cui hai un rapporto e dei quali ti fidi, che ti possono aiutare a fare i passi giusti.
8
Scuola.
Centro per la famiglia
(B4).
La Tartallegra (B5).
Consultori Familiari (A3
A4).
Servizio sociale tramite
social center (B2).
ASL RMB TSMREE
(A1).
Indirizzario internet.
Servizio Sociale tramite
Social Center (B2).
Centri Anti Violenza (B7).
ASL TSMREE (A1).
Consultorio Familiare (A3
A4). La Tartallegra (B5).
Centro per la famiglia (B4).
Consultori familiari (A3
A4). Avvocati.
Commissari e caserme di
pubblica sicurezza.
Problemi
economici e di
mantenimento
dei figli
Logicamente, la prima cosa è la ricerca di un lavoro stabile, attivando anche tutti quegli
strumenti di ricerca lavoro possibili, che oggi sono molti: oltre al classico Porta Portese o
Lavorare e al sempre validissimo passa parola, ci sono i Centri di Orientamento al Lavoro, la
Città dei Mestieri, oltre a tutti i siti internet che oggi, in modo sempre più importante e
decisivo, si occupano di questo contesto.
Intanto si possono fare una serie di azioni per provare a migliorare la situazione:
1-Chiedere contributi (se si hanno i requisiti) all’ente pubblico: servizio sociale territoriale (ma
visitare anche i siti della provincia e della regione che a volte offrono agevolazioni alle
famiglie,
scuola);
2-scrivere una sorta di bilancio familiare per ottimizzare le spese: si scrivono tutte le spese in
un arco di tempo e poi si decide in famiglia, insieme, quali eliminare perché superflue e quali
ridimensionare in relazione ai bisogni e alla possibilità di poterlo fare, cioè se nel bilancio c’è
la benzina, che mi serve per portare il bimbo a scuola, sarà una voce difficile da eliminare o
ridimensionare, perché la scuola è lontana è l’auto è indispensabile e perché il prezzo della
benzina è più o meno uguale in tutti i distributori, se invece la voce di bilancio è, ad esempio,
il dischetto che compro mensilmente per la play station, quello lo posso sia eliminare, perché
non è un bisogno fondamentale, oppure ridimensionarlo, magari comprandone uno ogni due
mesi;
3-altra possibilità di risparmio è data dall’unirsi con altre persone per dividersi alcune spese
comuni (per esempio l’auto condivisa), o per risparmiare sugli acquisti (ad esempio con la
partecipazioni a gruppi di acquisto, che già a livello territoriale esistono).
9
COL (D3).
Città dei Mestieri e
delle Professioni
(D4).
Siti Internet di
offerta lavoro.
Servizi Sociali
tramite Social
Center (B2).
Siti Internet di
regione e provincia
(nell’indirizzario dei
siti).
Bisogno
di
comprensione
delle
procedure di
separazione
e
Sostegno alla
separazione
consapevole
Le competenze necessarie per affrontare una separazione sono di due tipi, entrambi
fondamentali per evitare o ridurre al minimo i problemi che ne possono conseguire
(anche a distanza di tempo):
1-competenze delle procedure e delle leggi (quindi quali leggi dettano questa materia,
dove e quando si va per avviare il percorso, diritti e doveri delle due parti). Per questa
competenza si contattano i servizi utili sul diritto e sull’ambito legale (associazioni di
tutela dei diritti, enti di protezione di genere, come il telefono viola per le donne e
l’associazione papà separati per gli uomini, avvocato di fiducia, ecc..).
2-competenze di tipo relazionale, psicologico e sociale (come affrontare il partner,
come accentrare la contrattazione attorno al benessere dei figli, come ottenere
garanzie di onestà, coerenza, trasparenza, durante e specialmente dopo la
separazione, rispetto agli impegni presi e alle responsabilità sui figli, garantendo al
contempo la piena libertà dei singoli di rifarsi una vita in modo indipendente. Si può
trovare consulenza e aiuto per questa competenza nei servizi sociali e sanitari e nelle
associazioni dedite alla famiglia.
Centro diritti.
Avvocato.
Associazione telefono
rosa.
Associazione papà
separati.
Centro per la famiglia (B4).
La Tartallegra (B5).
Consultori Familiari (A3
A4).
Servizio sociale tramite
social center (B2).
ASL RMB TSMREE (A1).
Indirizzario internet.
Partendo dal presupposto che, sul territorio i bisogni sono tanti e le risorse operative poche, un consiglio generale da
dare, che può valere per ogni richiesta di aiuto (specialmente per problemi più gravi che minano l’integrità del minore), è
quello di porre sempre la richiesta in modo deciso (come se in qualche modo si rimandasse una frase del tipo: “…se poi
succede qualcosa di grave la responsabilità è anche tua/vostra.”), possibilmente prendendo nota del nome dell’operatore
del servizio a cui ci si è rivolti (che può essere un medico, un insegnante, un assistente sociale, un poliziotto, ecc..), così
da restringere le possibilità che la vostra richiesta di aiuto cada nel vuoto.
10
scheda 2
SCHEDA DEI SERVIZI
Servizi territoriali (municipali e comunali) e professionisti ai quali rivolgersi per la
tutela dei diritti e in caso di bisogno per problemi relativi ai minori.
SERVIZIO
QUALI COMPETENZE
(specifiche per i minori)
EMERGENZA PERICOLO IMMEDIATO
112 CARABINIERI
113 POLIZIA DI STATO
118 AMBULANZA
1522 ANTIVIOLENZA
DONNE
114 EMERGENZA
MINORI
Chiamare più numeri contemporaneamente così
da essere più sicuri di essere soccorsi.
Cercare di far capire in poche parole ma in modo
chiaro il problema quale è.
Chiedere anche il nome dell’operatore con cui si
sta parlando, in modo che
si assuma la
responsabilità di un pronto intervento.
Consigli sui passi essenziali da fare in caso di richiesta urgente di aiuto
a causa di pericolo grave per il minore o di una violenza subita.
Mantenere la calma e cercare di ragionare.
Chiedere aiuto alla persona più vicina e la più immediata che sta nei
paraggi.
Telefonare ai numeri di emergenza…se non è possibile chiamare, ricordarsi
che oggi si può chiedere aiuto anche via internet (114 on line, polizia, o
attraverso un social network o con qualsiasi contatto che sia aperto in quel
momento nel proprio pc in rete (anche in off line).
Seguire le indicazioni degli operatori dei numeri di emergenza; nel frattempo
cercare di contattare e coinvolgere qualche familiare o persona di cui ci si
fida e che può essere la parte lucida, utilissima nel momento confusivo e di
sofferenza (una persona meno coinvolta emotivamente che può tenere il
punto della situazione e essere tramite con i servizi di emergenza).
Altri percorsi possibili o altre indicazioni le trovate: sui siti antiviolenza per
donne e per minori, oltre che su alcuni siti istituzionali (ministero delle pari
opportunità, sito della polizia di stato, emergenza sociale del Comune di
Roma, ecc..
11
TELEFONO
AZZURRO
114
Tel. 114
o
www.114.it
E’ attivo in tutta Italia
24 ore su 24 ogni
giorno
dell’anno,
raggiungibile
da
telefonia sia fissa che
mobile.
1.96.96
Tel. 19696
La Linea telefonica
gratuita dedicata a
bambini e ragazzi fino
ai 18 anni, attiva h 24
tutti i giorni dell’anno
e la linea del
Telefono Azzurro
199.15.15.15
Tel: 199151515
Il 114 è un numero di emergenza al quale, chiunque,
bambino, adolescente o adulto, può rivolgersi tutte le
volte che un bambino o un adolescente è in pericolo.
Il Servizio è gratuito ed è promosso dal Dipartimento per
le Pari Opportunità e gestito da Telefono Azzurro.
In particolare: * quando un bambino o un adolescente è
in situazione di pericolo immediato;
* per denunciare emergenze o situazioni di grave
disagio riguardanti l’infanzia e l’adolescenza;
* per segnalare immagini, messaggi e dialoghi che
possono nuocere ai ragazzi, diffusi attraverso televisione,
Internet, radio e carta stampata.
A questo numero bambini e ragazzi chiamano di solito
per queste motivazioni (con percentuali indicate nel sito
del Telefono Azzurro):
-per problemi di tipo relazionale-comunicativo e
malessere psicologico: bisogno di parlare (37,7%),
problemi relazionali con i genitori (17,9%) o con i
coetanei (13,2%)
-difficoltà vissute in famiglia: legate alla separazione dei
genitori (12,7%), a un’elevata conflittualità all’interno del
nucleo familiare (10,9%) e a una diffusa inadeguatezza
delle figure genitoriali (10%), disagio emotivo (16%),
manifestazione di paure (15%), problemi sentimentali
(9,7%).
Le forme più gravi di abuso segnalate riguardano:
abusi fisici (13,9% delle consulenze telefoniche), abusi
psicologici (12%), abusi di tipo sessuale (5,4%),
situazioni di trascuratezza (2,7%).
Per consentire anche agli adulti, genitori, insegnanti,
operatori dei Servizi e quanti altri vengono a contatto con
le problematiche dell’infanzia e adolescenza, di portare
all’attenzione situazioni di disagio riguardanti minori e di
ottenere una consulenza e un aiuto per la loro gestione.
12
ANTIVIOLENZA DONNE
1522
Tel: 1522
Numero gratuito di pubblica utilità, attivo 24
ore su 24.
TELEFONO ROSA
Indirizzo: Viale Mazzini, 73
Tel.06/37518261-06/37518262-06/37518282
Indirizzo: Via Tor di Nona, 43
Tel. 06/6832690-06/6832820
[email protected]
[email protected]
ASSOCIAZIONE DIFFERENZA DONNA
Indirizzo: Viale di Villa Pamphili, 86/B
Tel. 06/5810926-06/5811473
CENTRO DONNA L.I.S.A.
Indirizzo: Via Rosina Anselmi 41/42
Tel. 06/87141661-06/5811473 -06/87141661
Cell. 328 6967602
[email protected]
www.centrodonnalisa.it
13
Promosso dal Dipartimento per
le
Pari
Opportunità
della
Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
I Centri Antiviolenza accolgono
donne di tutte le età, italiane ed
immigrate, vittime di ogni forma
di sopruso in famiglia, nel posto
di lavoro, nella società.
Servizi offerti:
. ascolto telefonico 24/24 h
. colloqui su appuntamento
. sostegno nel percorso di uscita
dalla violenza
. ospitalità nei casi di emergenza
. consulenza e assistenza legale
. consulenza psicologica
. gruppo di auto-aiuto
. sostegno ai bambini testimoni
di violenza.
SERVIZIO
AREA A
QUALI COMPETENZE
(specifiche per i minori)
AREA SANITARIA E PSICOLOGICA
A1 ASL ROMA B 4° DISTRETTO
TSMREE
(Tutela
della
salute
mentale e riabilitazione in età
evolutiva)
Indirizzo: Via Bruno Rizzieri 226
Tel. 06 41434098
Telefono/Fax 06 7223844
06 7223845
A2
MPEE
PREVENTIVA
EVOLUTIVA
–
MEDICINA
DELL’ETA’
Indirizzo: Via Cartagine 85
Tel. 06 41435950
Indirizzo: Viale B. Rizzieri 226
Tel. 06 41434092
Il servizio svolge attività di prevenzione,
diagnosi, cura, riabilitazione, inserimento
scolastico e sociale dei soggetti in età
evolutiva (0-18) con disabilità, disturbi e
patologie
di
tipo
neurologico,
neuropsicologico, psichiatrico e dello
sviluppo, nonché situazioni di disagio
psico-sociale e relazionale.
Certificazioni Handicap e Invalidità.
Attestazioni per richiesta insegnante di
sostegno.
Vaccinazioni
obbligatorie
(difterite,
tetano, pertosse, polio, epatite B),
vaccinazioni
raccomandate
gratuite
(morbillo, parotite, rosolia) dai 3 ai 18
anni di età.
Vaccinazione antitetanica gratuita per
tutte le fasce di età.
CONSULTORI FAMILIARI
A3 ASL ROMA B DISTRETTO 4° Interventi di servizio sociale; consulenza
CONSULTORIO LEVII
psicologica e psicoterapia; consulenze in
Indirizzo: Via dei Levi 10
puerperio; spazio giovani (13-23 anni);
Tel. 06 7615549
promozione e sostegno dell'allattamento
Fax 06 76961310
materno; visite ginecologiche; spazi neoCONSULTORIO SOCCIARELLI
mamma; visite ostetriche; incontri con i
Indirizzo: Via della Stazione di genitori su temi relativi al 1° anno di vita
Ciampino 31 (Morena)
del bambino; percorso legge 194 (I.V.G.)
Tel. 06 41435102
Percorso adozione; visite e vaccinazioni
CONSULTORIO RIZZIERI
0-36 mesi; educazione alla sessualità ed
Indirizzo: Via Bruno Rizzieri 226
alla affettività.
Tel. 06 41434012
Fax 06 41434014
14
A4 DI GESTIONE CATTOLICA
CONSULTORIO FAMILIARE
“Al QUADRARO”
Indirizzo: Via Tuscolana 619
Tel. 06 76906620 Fax 06 76906625
CONSULTORIO FAMILIARE
S. Domenico Savio
c/o Parrocchia S. Giovanni Bosco
Indirizzo. Viale dei Salesiani 9
Tel. 06 7480433
A5
SER.T.
Tossicodipendenze
ASL ROMA B
Indirizzo: Via dei Sestili 7
Tel. 06 763791
Accoglienza, consulenza presa in carico
di famiglie e minori sulle tematiche:
Sociali.
Psicologiche.
Fisiche.
Relazionali.
Gruppi terapeutici per adolescenti.
Progetti sinergici con le scuole.
ALTRI SERVIZI SANITARI
Servizio Servizio Pubblico
A6 NUMERO VERDE
Cittadini Operatori
Tel. 800272727
A7 DROGA CHE FARE
Tel. 800461461
A8 COUNSELLING NUTRIZIONALE
Indirizzo: Via Cartagine 85
Tel. 06 41435950
di
prevenzione,
riabilitazione e reinserimento relative alle
dipendenze e alle patologie correlate.
Consulenza e attività di rete con altri
servizi del territorio (invio e trattamento
integrato,
comprese
le
comunità
terapeutiche).
Servizio in collaborazione con l'Agenzia
Comunale per le Tossicodipendenze di
Roma.
Servizio di consulenza e informazione
sulle problematiche della droga.
L’ambulatorio
svolge
attività
di
prevenzione e cura delle malattie legate
ad un’alimentazione non corretta, rivolto
prevalentemente ad adolescenti e giovani
adulti in sovrappeso o lievemente obesi,
attraverso
incontri
di
educazione
alimentare
e
collaborazione
multidisciplinare con altri specialisti.
15
AREA B
AREA SOCIALE E DEI CONFLITTI GENITORIALI
B1 MUNICIPIO SERVIZI SOCIALI
Solo referente per utenti già in carico ai
servizi sociali, per nuove richieste ci si
rivolge al social center.
B2 SOCIAL CENTER 950
(Referente di accoglienza per i
Servizi Sociali Municipali).
Indirizzo: Via Tuscolana 950
IV piano (all’interno del centro
commerciale shopping center)
Tel. 06 76961268
Prima accoglienza e consulenza per i
servizi sociali del X Municipio e sull’invio
ad essi.
Accettazione domande di contributi
economici e per richiesta di borse lavoro
sociali.
Informazioni su servizi alla persona di
natura sanitaria e sociale presenti sul
territorio.
B3 SERVIZIO PER I SERVIZI
Servizio di connessione informativa e per
il sostegno di percorsi comuni tra i vari
servizi territoriali preposti alla tutela e alla
gestione dei minori.
Offerta di una banca dati sulle entità, a
livello territoriale del Municipio X e a
livello comunale, rivolti ai minori nei vari
ambiti possibili: istituzionale, educativo
scolastico, formativo, legale,
e
dell’aggregazione formale e informale.
Collegamenti sinergici per un efficiente
ed efficace collaborazione di rete.
Presso la cooperativa “Le rose Blu”
Indirizzo: Piazza di Cinecittà 11 (c/o
Municipio Roma X – lato P. Togliatti)
Tel/Fax 06.71.58.29.00
Tel. 3283711858
[email protected]
B4 CENTRO PER LA FAMIGLIA
Indirizzo: Via Francesco Antolisei,
25.
Tel. 06 72480682
Fax 06 72480640
[email protected]
Sportello e spazio di accoglienza e ascolto
delle
varie
problematiche
familiari.
Sostegno e consulenza psicologica.
Servizio rivolto a famiglie monoparentali,
coppie e famiglie ricostituite. Consulenza
legale; mediazione familiare. Sostegno a
coppie in situazioni di crisi, in via di
separazione e/o separate. Spazio di
accesso a tutte le indicazioni utili per
migliorare la gestione della vita quotidiana..
Seminari su temi che riguardano le varie
tappe evolutive della famiglia.
16
B5 LA TARTALLEGRA
Servizi all’infanzia, all’adolescenza e
alla famiglia.
Spazio famiglia
Punto d’ascolto
Laboratori adolescenti
Indirizzo: Via degli Opimiani 73
Tel. 06 7612227
Spazio Be.Bi
Laboratori creativi per l’infanzia
Servizi alla scuola
Indirizzo: Via Marco Dino Rossi 30
Tel. 06 7213675
[email protected]
www.latartallegra.it
B6 AGENZIA DIRITTI
Indirizzi: Piazza di Cinecittà 11 (c/o
Municipio Roma X – piano terra)
e
Via Marco Dino Rossi 9
Tel. 06 74762473/74/76
fax 06 64762475
Cell. 346 7250678
Sostegno psicologico alla genitorialità,
alla coppia e a single che si trovano ad
affrontare momenti di difficoltà. Servizio
svolto dello spazio Famiglia presso la
sede di via Degli Opimiani 73 (In
collaborazione con la ASL).
Laboratori didattico relazionali ed emotivo
relazionali per adolescenti.
Laboratorio Teatrale per ragazzi dei 6 18 anni.
Servizi educativi all’infanzia attraverso lo
Spazio Be.Bi “il germoglio di vite” presso
la sede di via Marco Dino Rossi 30
(servizio in convenzione con il Comune di
Roma).
Laboratori creativi per l’infanzia (2-10
anni).
Sportello di prima accoglienza e Sportello
Welfare per reddito di cittadinanza e
questioni del lavoro.
Sportello Politiche Abitative: sfratti;
mediazioni; ricontrattazioni; criteri erp e
graduatorie; regolarizzazioni.
Sportello Politiche Accoglienza: permessi
di soggiorno; ricongiungimenti; rinnovi e
sanatorie;
mediazione con Ufficio
Immigrazione; riconoscimento titoli di
studio ecc..
Sportello Politiche Socio-Sanitarie e di
Partecipazione: indebitamenti ed usura;
emergenze
socio-economiche;
orientamento su formazione e inserimenti
lavorativi; partecipazione alla vita del
territorio, questioni urbanistiche.
Sportello Donne: diritti di genere,
violenza domestica, diritto di famiglia,
tutela minori, ecc...
17
AREA C
AREA DELL’AGGREGAZIONE, EDUCATIVA,
SPORTIVA E PER IL TEMPO LIBERO
C1 “IL TEMPO DELLA NON
SCUOLA”
Progetto di accoglienza e
appoggio educativo per minori
Destinatari: bambini in età
compresa tra i 2 ed i 14 anni.
Indirizzo: via G. Figliolini 20/D
(zona Cinecittà Est)
Tel. 06 7211869
coopalbatros1985@katamail
C2 LUDOTECA “Il Piccolo
Popolo”
Destinatari: bambini in età
compresa tra i 3 ed i 10 anni.
Indirizzo: Via Selinunte 1 (i locali
sono adiacenti la scuola
elementare Salvo D’Acquisto
zona Quadraro)
Tel. 06-97618486 fax.: 0697253136
[email protected]
http://www.boogan.it/
C3 LUDOTECA “Semaforo Blu”
Destinatari: bambini in età
compresa tra i 3 e gli 11 anni
Indirizzo: Via G. Messina 41
(ingresso dal plesso della scuola
media A. Schweitzer ed entrata
dal retro)
Tel. 335 1430976
[email protected]
Organizzazione di spazi strutturati per fasce
di età, in particolare uno spazio specifico per
bimbi dai 2 ai 5 anni ed i loro genitori,
finalizzato alla condivisione delle attività di
gioco ed a fornire risposte alle esigenze
organizzative delle famiglie.
• realizzazione di attività ludico-ricreative ed
espressive.
• iniziative educative esterne al Centro mirate
alla scoperta delle bellezze naturali e
cittadine.
• attività volte all’integrazione fra la scuola, le
famiglie e gli organismi territoriali.
• Laboratori strutturati per aree di
intervento psico-pedagogico e per fasce di
età.
• Attività ludiche, libere e strutturate, sia
interne, che da svolgere negli spazi verdi
pubblici adiacenti la Ludoteca.
• Feste a tema, feste di quartiere.
• Escursioni, gite e visite guidate.
• Attività ricreative antimeridiane nei giorni di
chiusura scolastica.
• Attività ricreative estive nei mesi di
giugno, luglio e settembre, in concomitanza
con la chiusura delle scuole.
• Incontri periodici di accoglienza familiari,
finalizzati all’informazione sull’andamento del
progetto ed alla partecipazione.
• Interventi di prevenzione primaria e
secondaria in rete con i servizi all’infanzia
presenti nel territorio municipale.
• Laboratori ed attività ludiche a tema.
• Spettacoli teatrali.
18
C4 CENTRO DI AGGREGAZIONE
PER ADOLESCENTI
“Batti il tuo Tempo”
Destinatari: adolescenti di età compresa
tra i 14 ed i 22 anni
Indirizzo: Piazza di Cinecittà 11 (c/o
Municipio Roma X – lato P. Togliatti)
Orario: dal lun. al ven. 16 – 20
Tel/Fax 06.71.58.29.00
mailto:[email protected]
http://www.battiiltuotempo.it
C5 CENTRO DI AGGREGAZIONE
PER PREADOLESCENTI
“X Universo”
Destinatari: ragazzi da 11 a 16 anni.
Indirizzo: Via Messina (ingresso dalla
Scuola Media A. Schweitzer ed entrata
dal retro).
Tel. 06 97998125
Fax 06 97998124
[email protected]
http://www.diversamente.it/
• Laboratorio di fotografia.
• Sala prove musicale.
• Introduzione al sistema
GNU/LINUX.
• Workshop di writing.
• Laboratorio di arti varie con materiali
riciclati.
• Spazio video.
• Campagna DNA - Do Not Abuse.
• Produzioni giovanili.
• Spazio accoglienza e animazione.
• Sala studio.
• Laboratori artistici, creativi, musicali
e di espressione.
• Attività ludiche, educative e di
socializzazione.
• Postazioni multimediali con accesso
a Internet.
• Animazione territoriale.
• Azioni di prevenzione primaria e
secondaria nelle scuole del territorio.
• Escursioni, gite e visite guidate,
incontri di cultura generale e su
argomenti di interesse sociale.
• Tornei sportivi.
• Feste di quartiere.
C6 CENTRO DI AGGREGAZIONE
PER PREADOLESCENTI
“Club Ragazzi”
Destinatari: ragazzi dagli 11 ai 16 anni
Indirizzo: Via dei Furi 25/27 (Quadraro)
Tel. 06 97998125
Fax 06 97998124
[email protected]
http://www.diversamente.it/
19
AREA D
AREA SCOLASTICA
D1 SAISH-AEC (Assistente
Educativo Culturale).
Contatto e richiesta vengono
inoltrate direttamente dalla scuola di
appartenenza.
Assistenza scolastica per persone
diversamente abili in età scolare (fino alla
terza media), la cui disabilità è attestata
da una struttura sanitaria pubblica.
D2 SERVIZI PER IL SOSTEGNO
SCOLASTICO
Accompagnamento al percorso didattico.
Aiuto e sostegno all’esecuzione dei
compiti scolastici.
Sostegno educativo.
CSOA “CORTO CIRCUITO”
Indirizzo: Via Filippo Serafini 57
ORATORIO S. GIOVANNI BOSCO
Via Publio Valerio (piazzetta
posteriore alla chiesa)
Tel 06 71040101
[email protected]
D3 C.O.L. (CENTRO DI
ORIENTAMENTO AL LAVORO)
COL Vignali X Municipio (Cinecittà)
Indirizzo: Viale R. Vignali 14
Tel. 06 72902207 Fax 06 72973505
D4 CITTA’ DEI MESTIERI E
DELLE PROFESSIONI di Roma
Tuscolana
Indirizzo: Via Tuscolana 2068
Tel. 06 72673358 Fax 06 72394652
[email protected]
http://www.cittadeimestieri.roma.it/
Servizi che si occupano delle
tematiche del lavoro e della
formazione,
offrendo
operatori
esperti sull’orientamento decisionale
e sull’analisi delle competenze, per
l’inserimento o il reinserimento nel
mondo del lavoro e della formazione.
20
Indirizzi internet utili per l’approfondimento della
descrizione dei servizi offerti
PSICOLOGICO E SANITARIO
http://www.aslromab.it/cittadini/distretti/quarto/guida_4_Distretto.pdf
http://www.drogachefare.it/servizi_attuali.html
http://www.quartiere-morena.it/Presidio_sanitario/consultorio_familiare.htm
http://www.consultorioquadraro.it/default.asp
http://www.terzocentro.it/index.asp
http://www.maldamore.it/
http://www.praticamente.bo.it/index.php
http://www.aslrmb.it
SOCIALE E DEI CONFLITTI GENITORIALI
http://www.comune.roma.it
http://www.tribunaledeiminori.it/roma.php
http://www.giustizia.lazio.it/appello.it/base.php?inf=trib_min.txt
http://www.provincia.roma.it/
http://www.actroma.it/
http://www.separazione-divorzio.com/separazione.php
http://www.minori.it/
http://www.socialelazio.it
http://www.assistentisociali.org
EMERGENZA VIOLENZA
http://www.antiviolenzadonna.it/index.php?page=menu_nav/barra2/subire-violenza3
http://www.centrodonnalisa.it/legale%20e%20accoglienza.htm
http://www.differenzadonna.it/home.htm
http://www.azzurro.it/index.php
AREA DELL’AGGREGAZIONE EDUCATIVA SPORTIVA E DEL TEMPO LIBERO
http://www.centrooratoriromani.org/oratori/oratoriassociati.htm
http://www.diversamente.it/centri_aggregativi.html
http://www.cts.it/
http://www.agesci.org/home.php
http://www.fiduciarioconimunix.it/Municipio%20Roma%20X%20Cinecitt%C3%A0.htm
AREA SCOLASTICA e ORIENTAMENTO
http://www.comuni-italiani.it/058/091/scuole/
http://www.psicopedagogika.it/view.asp?idRubrica=35
http://www.sirio.regione.lazio.it/
http://www.emagister.it/
http://www.upter.it
http://www.istruzione.it
http://www.cittadeimestieri.roma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=47&Itemid=60
21
Esempio di problema:
Separazione non (o poco) consensuale
1- cercare un confronto a due tra i genitori, mettendo sempre al centro il benessere del proprio figlio,
tenendo davanti agli occhi l’immagine del suo viso, che da sorridente potrà diventare triste, in base alle nostre scelte.
Percorso:
Conflitto risolto
fine
2- cercare l’aiuto di una mediazione: uno psicologo, un centro specializzato o una persona competente, riconosciuta e accettata da
entrambi i genitori (insegnate, educatore, parente non schierato).
Conflitto risolto
fine
3 rivolgersi ad un avvocato di fiducia e cercare un accordo tra le parti o decidere se segnalare la situazione ai servizi sociali o al
tribunale per i minorenni (tramite la procura della repubblica presso il tribunale per i minorenni).
Conflitto risolto
fine
4 nel caso di segnalazione ai servizi competenti verrà aperta una pratica al servizio sociale, che quasi sempre rimanda decisioni al
giudice del tribunale per i minorenni, il quale solitamente avvia una indagine socio-ambientale su entrambi i genitori; riservandosi poi,
una decisione sul merito delle scelte da effettuarsi (la possibilità sono molte e variano in base alla situazione che i servizi sociali
indaganti si trovano davanti e in base alla relazione scritta che conseguentemente inviano al giudice).
22
Esempio di problema:
Evasione scolastica
1- se c’è evasione, questa già sarà stata segnalata dalla scuola, quindi ci sarà l’intervento dei vigili o dei
servizi sociali territoriali. E’ quindi necessario attivarsi subito, per evitare ulteriori conseguenze più gravi (il coinvolgimento del tribunale
per i minorenni). Quindi parlare con la scuola, meglio con la dirigente scolastica; provare a parlare col ragazzo per fare emergere quale
sia il problema (non sempre è facile saperlo o capirlo).
Percorso:
Rientro a scuola
fine problema.
2- cercare l’aiuto in famiglia per fare unità e spingere il ragazzo a tornare a scuola. Nel frattempo discutere, sempre in famiglia, quali
azioni concrete attivare per sostenere questo rientro. I punti fermi sono, il necessario coinvolgimento dei genitori in questo percorso,
attraverso un maggiore controllo e la motivazione sui diritti/doveri del ragazzo.
3 contattare il servizio (o professionista) che si è scelto di attivare a sostegno della scolarità del ragazzo e mantenerne contatti stretti,
specie per il primo periodo. Nel frattempo aggiornarsi molto spesso sull’evoluzione della situazione, sentendo la scuola rispetto alla
presenza del ragazzo e dell’atteggiamento tenuto in classe.
Rientro stabile a scuola
fine problema.
4 ma forse non basteranno i servizi sociali o i servizi specializzati per un rientro stabile e a lungo termine: concetto centrale è che
bisogna aiutare il ragazzo a trovare una motivazione alla frequenza e questo lo si può trovare attraverso un accordo con la scuola per
la possibilità di attivare un percorso didattico personalizzato, che potrebbe essere sostenuto da un sostegno scolastico ed educativo
esterno (associazioni o un’assistente personale).
Quindi sostegno, aiuto concreto, mediazione con la scuola e controllo, Ci deve essere la regola ferma che: andare a scuola è un
obbligo, e dentro questo grande contenitore da cui non si può uscire, bisogna fare di tutto per sostenere il ragazzo e aiutarlo ad andare
oltre a paure o vizi, per farcela, oggi come domani, anche in una scuola che non gli piace.
23
Esempio di problema: Assunzione di sostanze stupefacenti del tipo “droga pesante” e alcolismo
Percorso:
In questo caso serve un’attivazione contemporanea di varie azioni e servizi, quindi non c’è un percorso a tappe, ma
un percorso condiviso e integrato, denso di azioni e servizi e fatto di coinvolgimento personale e familiare.
La tabella sotto, indica sul piano orizzontale le tre funzioni (Contenimento, Sostegno, Promozione) che ognuno dei tre contesti (inseriti
sul piano verticale: famiglia, servizi e figure di riferimento) dovrebbe assolvere.
Chi
coinvolgere
Famiglia
(anche
allargata)
Contenimento
Limitare la libertà personale (la
dipendenza fisica è difficile da
superare se non con queste
limitazioni), quindi il minorenne deve
essere controllato a vista h.24, può
uscire, ma solo se accompagnato.
Questo fino a che non si è
raggiunto: 1- un accordo con una
struttura specializzata per una presa
in carico; 2-l’accettazione e un
minimo di motivazione del percorso
da parte del ragazzo; 3-Niente soldi
in giro per casa (sono un invito
troppo pericoloso).
Sostegno
La dipendenza, specie se forte, ha
cause psicologiche e relazionali,
Quindi, il sostegno va dato in
queste due chiavi; sostenere
psicologicamente
vuol
dire:
motivare, dare prospettive future,
creare opportunità di svago nei
momenti depressivi e trovare
attività per la quotidianità, far
sentir utili; il sostegno relazionale
significa: non giudicare e non
colpevolizzare, donare affetto e
vicinanza. Entrare in empatia
(provare a stare nei panni
dell’altro, nella sua sofferenza e
fatica).
24
Promozione
Guardare al futuro, trovare, dentro la
negatività del momento,
la parte
positiva, cioè questo stop fermo e
violento, porta con sé anche la possibilità
di ripartire, magari in un modo diverso e
maggiormente condiviso tra minorenne e
famiglia.
E’ per questo che, dopo il primo periodo
dedicato disintossicazione e alla ripresa
fisica, è importante l’inserimento in
attività, lavorative, sportive, culturali e del
tempo libero. E la parte più importante in
un inserimento in attività, non è l’attività
in sé, ma è la socializzazione (è
fondamentale conoscere nuovi futuri
amici “sani”).
Servizi
competenti
Figure
importanti di
riferimento
Contenimento
Sostegno
Promozione
Al Ser.T si possono fare le analisi di Gruppi terapeutici, che sono Servizi di socializzazione (centri
controllo dell’assunzione di sostanze.
funzionali alla terapia sul problema aggregativi, culturali e sportivi).
La comunità terapeutica (meglio se in si possono trovare al Ser.T, mentre
territori abbastanza lontani), toglie dal gruppi di sostegno e autoaiuto Servizi dove fare volontariato,
“riferimento territoriale vizioso”, che è il anche ai Consultori Familiari e in dove prendersi cura di qualcuno,
luogo dove si vive, che diventa parte del varie
associazioni
(es.
La cosa che risveglia l’anima, la
problema, sia a livello simbolico, che per Tartallegra o Il Centro per la coscienza e il senso civico.
la presenza delle solite persone Famiglia, ecc..)
conosciute, dove si fanno le stesse cose A livello individuale invece serve un E quando si è arrivati ad un buon
e dove il gruppo di riferimento (negativo) sostegno e/o terapia psicologica e punto del percorso, cercare servizi
è quello, e quello rimane. Quindi starne psicosociale con psicologi (dell’ente per l’inserimento lavorativo o nella
lontani per un bel po’ diventa pubblico o privatjvgi).
formazione (meglio lavorativo
estremamente utile (molte delle uscite Percorsi di acquisizione di valori
all’inizio, perché l’autonomia è
dalla droga pesante hanno funzionato Ser.t
e
Consultori
Familiari, uno degli obiettivi primari del
grazie ad un cambio definitivo di territorio psicologi privati.
percorso).
di residenza.
Contenimento
Sostegno
Promozione
Un amico responsabile, che sappia riportarlo verso Dare vicinanza.
Iscriversi con amici sani alle attività.
la strada maestra quando sta per imboccare quella Dare tempo gratuito.
Uscire insieme dallo stretto ambito
pericolosa.
Fare cose insieme.
territoriale (andare al centro, in altre
Adulti di riferimento affidabili, cercati al di fuori della
zone, ecc..).
famiglia (per avere la possibilità di parlare e sfogarsi
Progettare cose svaganti insieme
anche dei problemi vissuti in famiglia, per la
(viaggetti,
scampagnate,
tornei,
difficoltà del percorso che tutti stanno vivendo).
ecc..).
25
STRUMENTI GIURIDICI A TUTELA DELLA DONNA VITTIMA DI VIOLENZA
a querela di parte
I reati possono essere procedibili
o
d’ufficio
La donna che decide di interrompere
la relazione violenta può
II procedimento si avvia solo
con la querela della vittima.
II procedimento inizia non
appena giunta una notizia di
reato a qualsiasi autorità competente.
Avviare un procedimento penale attraverso una
DENUNCIA-QUERELA presentata all’Autorità Giudiziaria.
Avviare un procedimento civile attraverso un RICORSO
per SEPARAZIONE al giudice civile.
Nelle situazioni di maggiore rischio psicofisico della donna e dei figli minorenni, può essere
chiesto un provvedimento:
AL GIUDICE PENALE
Di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla persona
offesa e dai figli (art. 283 ter del c.p.p.).
Di allontanamento dalla casa familiare del partner violento (art. 282 bis c.p.p.).
AL TRIBUNALE PER
I MINORENNI
Di allontanamento del genitore convivente che maltratta o abusa del figlio (art.
330-331 c.c.).
AL GIUDICE CIVILE
Un ordine di protezione che prevede l’allontanamento da casa del partner
violento (art. 342 bis c.c.).
26
Come fare la denuncia-querela
DENUNCIA QUERELA
(Art. 336 c.p.p.)
Dichiarazione con la quale la donna vittima di violenza esprime la volontà che si
proceda per punire il partner o coniuge.
COSA DEVE CONTENERE
• Dati anagrafici delia donna; • Dati anagrafici dell' uomo; • Descrizione dei
fatti (e opportuno specificare quando si sono conosciuti, quando e iniziata la
relazione, descrivere bene il comportamento dell'uomo, indicare l’inizio delia
violenza).
A CHI VA PRESENTATA
AI Pubblico Ministero (nella segreteria della Procura).
Ad un ufficiale di Polizia Giudiziaria (es. Polizia e Carabinieri).
TERMINI PER IL DEPOSITO
3 0 6 mesi dalla conoscenza del fatto.
27
Procedura conseguente:
PUBBLICO MINISTERO e POLIZIA GIUDIZIARIA
Possono ricevere Ie notizie di reato da:
DENUNCIA
da parte di pubblici
ufficiali 0 incaricati
di un P..S.
(art. 331 c.p.p)
SEGNALAZIONE
da parte degli
operatori
socio
assistenziali.
Caso di situazioni
di
disagio
e
pregiudizio per i
minori.
DENUNCIA
proveniente da
privati
REFERTO
da parte esercenti la
professione sanitaria
(art. 334 c.p.p)
Alla MAGISTRATURA ORDINARIA
PROCURA PRESSO ILTRIBUNALE
Per avviare le indagini al fine di accettare se
è stato commesso un reato.
Alia MAGISTRATURA MINORILE
(PROCURA PER I MINORENNI)
per
attivare
misure
di
protezione
nell'interesse del Minorenne.
28
DENUNCIA
QUERELA
da parte della
vittima
(art. 336 c.p.p.)
OBBLIGATORIETA'
DELLA
SEGNALAZIONE
per i seguenti reati ai danni di
minori
• Art. 572 c. p. maltrattamenti
famiglia;
• Ali. 571 c. p. abuso dei mezzi
di correzione;
• Legge 66/1996 violenza
sessuale;
• Art. 582 - 585 lesioni personali
aggravate;
Scarica

Opuscolo minori agenzia diritti