EUROPA
informa
Newsletter quindicinale a cura di
EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E.Mach
ALL’INTERNO
ISTITUZIONI
Verso il bilancio
AGRICOLTURA
280 milioni per il
latte
SVILUPPO RURALE
PSR trentino
ATTIVITA’
EUROPE DIRECT
-”Serie A-cqua”
-”Laboratorio
Europa”
Fondazione
E.Mach
Commissione europea
DG Comunicazione
Anno 13 n° 20 del 28 ottobre 2009 – 287
Nuova legislatura, nuova Commissione in arrivo
Chi saranno i volti nuovi della Commissione europea?
Il mandato della Commissione in carica giunge al termine: è questa l'ultima settimana di attività dell'esecutivo
guidato dal portoghese Josè Manuel Barroso, anzi dell’esecutivo guidato per la prima volta da Barroso. E mentre i
governi decidono chi mandare a Bruxelles come prossimo commissario, il Parlamento si prepara alla fase delle
“audizioni”. Ogni nuovo commissario, infatti, deve passare all'esame degli eurodeputati, che ne esaminano le
competenze e l'esame parlamentare non è proprio una
passeggiata, dato che in passato vari commissari hanno
avuto il cartellino rosso. E questa volta cosa succederà?
Come detto per i futuri commissari europei, le audizioni
non sono una formalità e passare davanti al Parlamento
(per essere più precisi davanti alla commissione parlamentare di riferimento nel proprio campo) significa dimostrare le proprie competenze generali, la conoscenza del
settore in cui si dovrebbe lavorare, dar prova d'indipendenza, di sentimenti pro-europei e delle proprie capacità
comunicative.
Diamo uno sguardo indietro vedendo quali sono stati i
passi che hanno portato all’imminente
definizione dei futuri commissari.
Nel giugno 2009 si sono state le elezioni
europee, con le quali i cittadini hanno
scelto i loro rappresentanti al Parlamento
europeo. La composizione della nuova
Commissione deve in un certo senso
riflettere anche le preferenze espresse
dalla popolazione ed ecco quindi che il Consiglio europeo
appoggia la ri-candidatura a presidente dell’esecutivo di
José Manuel Barroso, che proviene da un partito di centro-destra e quindi riflette il risultato della tornata elettorale che ha visto prevalere il Partito Popolare Europeo.
Nel settembre scorso il Parlamento ha votato la fiducia a
Barroso per il secondo mandato. Tocca quindi a lui la
responsabilità di formare la propria squadra, anche se i
candidati commissari vengono proposti dai singoli governi. E’ però il presidente che distribuisce i portafogli e gli
incarichi.
Nelle prossime settimane il Consiglio europeo approverà
la lista di commissari che i vari paesi stanno designando
(uno per ogni Stato membro), dopodiché Barroso assegnerà il ruolo a ciascuno di loro.
E’ a questo punto che entra in gioco il Parlamento europeo che, ricordiamo, è l’unica istituzione eletta direttamente dai cittadini; sarà infatti l’assemblea di Strasburgo
ad esaminare a uno a uno i candidati, nelle audizioni
pubbliche organizzate dalle commissioni parlamentari di
competenza: così il commissario designato da Barroso a
seguire il settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale
sarà “interrogato” dai deputati europei della commissione
“Agricoltura”, quello proposto per l’energia dai deputati
della commissione “Industria, ricerca, energia” e cosi via.
Prima dell’audizione i commissari designati avranno già
risposto a un questionario scritto, preparato anch'esso
dalle commissioni.
Le commissioni e i gruppi politici valuteranno uno ad uno
tutti i candidati e poi l'Aula, riunita in seduta plenaria,
discuterà sull’apprezzamento generale della nuova Commissione, votando a favore o contro il Collegio dei commissari nel suo insieme.
Se nel corso delle “interrogazioni” ai commissari designati il Parlamento esprime dubbi su uno o più candidati, il
presidente Barroso può decidere di cambiarli, chiedendo
allo Stato membro un altro nome, o di fare un rimpasto
dei portafogli prima del voto della plenaria. Entrambe le
situazioni si sono verificate nel 2004, in particolare con la
“bocciatura” dell’italiano Rocco Buttiglione e della lettone
Undre e con il cambio di portafoglio per un altro commissario.
Come dimostrano i casi di Buttiglione e Undre, costretti a
rinunciare all'incarico di commissario a seguito delle perplessità espresse dalle commissioni competenti, il Parlamento ha un grande potere nella scelta dei commissari.
Con il Trattato di Lisbona, che a breve dovrebbe entrare
in vigore, lo stesso potere si eserciterà anche nei confronti dell'Alto Rappresentante per la politica estera (e
vice-presidente della Commissione), che
quindi sarà valutato alla stregua degli altri
commissari.
Ma il potere di controllo del Parlamento
non si esaurisce con il voto di fiducia alla
Commissione: in qualsiasi momento della
legislatura, i parlamentari possono presentare una mozione di sfiducia contro l'esecutivo che, se approvata, costringe il Collegio alle dimissioni immediate.
E per quanto riguarda i nomi? Alcuni paesi hanno già
confermato (o stanno per farlo) gli attuali commissari: la
Finlandia (Rehn, oggi all’allargamento), Belgio (De
Gucht, sviluppo e aiuti umanitari), Lussemburgo (Reding,
informazione e comunicazione), Estonia (Kallas, affari
amministrativi), Lettonia (Piebalgs, energia), Slovenia
(Potocnik, scienza e ricerca), Spagna (Almunia, affari
economici e monetari) e Slovacchia (Sefcovic, istruzione
e gioventù). La Romania ha nominato da alcuni giorni il
ministro all’agricoltura Ciolos (sperando naturalmente nel
portafoglio agricolo) e proprio ieri l’Austria ha indicato il
proprio ministro alla scienza e alla ricerca, Hahn.
Per gli altri paesi non è stato ancora deciso niente e si
dovrà attendere un po‘ di giorni.
A breve il Parlamento europeo lancerà un sito internet ad
hoc per seguire in tempo reale le audizioni dei commissari; saranno disponibili le ultime notizie, la messa in
onda delle riunioni, documenti informativi sui commissari
designati e anche uno spazio per dare la propria opinione
attraverso un sondaggio.
Connettiti quindi a europarl.eu, per essere il primo a
sapere cosa succede al Parlamento in merito alla nuova
Commissione!
GO
ISTITUZIONI
Per
approfondire:
Proposta di decisione
del Parlamento europeo e del Consiglio che
modifica l’accordo interistituzionale del 17
maggio 2006 sul budget e sulla gestione
finanziaria pluriennale
(COM (2009) 600 del
27 ottobre 2009) (per
ora in inglese, francese
e tedesco)
TRASPORTI
AGRICOLTURA
In futuro meno agricoltura e coesione e più occupazione e clima?
La Commissione europea intende adottare il prossimo 24 novembre una comunicazione intitolata “Riformare il
bilancio, cambiare l'Europa”, la cui versione provvisoria raccomanda di concentrare la maggior parte delle spese nei settori crescita sostenibile e occupazione, clima ed energia ed Europa nel mondo, attingendo dai fondi
attribuiti all'agricoltura e alla politica di coesione. Questo testo, che nelle prossime settimane sarà vagliato dall’esecutivo, con possibilità di variazioni prima di arrivare all’adozione, non parla di importi. Ma le nuove spese
individuate potranno essere finanziate soltanto da un aumento del bilancio dell'UE, impensabile però nel contesto attuale di crisi economica, oppure mediante un trasferimento significativo dalle voci tradizionali dell’agricoltura e della politica regionale verso i nuovi settori d'azione.
E’ opportuno ricordare che il Consiglio europeo del 15-16 dicembre 2005 aveva invitato la Commissione a
“intraprendere un riesame completo e globale, che contempli tutti gli aspetti delle spese dell'UE, compresa la
Politica agraria comune e compreso il noto “assegno” a favore del Regno Unito, e farne rapporto nel 20082009”. Questo riesame, previsto nel documento che uscirà a breve, porterà alle prime proposte della Commissione sul prossimo quadro finanziario del “dopo 2013”, previste per il primo semestre del 2011.
Il progetto di comunicazione raccomanda anche di ridurre da sette a cinque anni la durata del prossimo quadro
finanziario, di eliminare gradualmente tutte le correzioni portate ai contributi degli Stati membri (tra le quali appunto “l'assegno” britannico), di creare una vera “risorsa propria” del bilancio, pensando, ad esempio, all’importo derivante dal “mercato” degli scambi emissioni di gas a effetto serra. Ancora, è previsto di aumentare la
flessibilità di bilancio.
Ecco i primi progetti della Rete dei trasporti europea
La Commissione europea ha annunciato il primo gruppo di progetti della rete di trasporto europea che beneficeranno di una dotazione di 500 milioni di euro; a questi seguirà una seconda lista di progetti che sarà annunciata entro la fine dell'anno.
Si tratta di una ventina di progetti che interessano molti Stati membri.
Per l’Italia rientrano nella lista il raccordo anulare di Roma (sezione nord-ovest, con ampliamento a tre corsie in
entrambe le direzioni di marcia tra i km 11+250 e 12+650 e con lavori di completamento) per un importo di 2
981 000 euro, l’attuazione dell'accessibilità nautica del porto di Venezia-Marghera con il dragaggio ordinario e il
dragaggio di emergenza su due tratti dei canali occidentali e sud (3 912 000 euro), l’hub di Torino, sezione
Susa-Stura con la soppressione del punto morto (52 740 000 euro) e l’integrazione della comunicazione e della
sorveglianza (4 048 000 euro).
280 milioni per il latte nel 2010
Mentre sembra che il settore lattiero-caseario si stia leggermente riprendendo (la commissaria Fischer Boel ha
sottolineato che i prezzi stanno gradualmente salendo), l’UE ha deciso di applicare anche a questo settore, come
già in vigore per altre filiere, la clausola di urgenza che permette di reagire con procedure immediate in caso di
gravi disturbi sul mercato.
La novità più concreta sono i 280 milioni di euro che saranno inseriti nel budget agricolo del 2010 per misure di
sostegno diretto ai produttori del lattiero-caseario, rispondendo così alle richieste di diversi paesi, tra i quali l’Italia.
Questo importo si aggiunge ai 300 milioni già previsti da tempo per reagire agli effetti della crisi finanziaria sul
mercato lattiero. Inoltre non sono da dimenticare i 660 milioni di fondi europei stanziati da tempo per la ristrutturazione del settore e altri 240 milioni sono stanziati per il periodo 2010-2013. Molti Stati membri, comunque, non
hanno ancora utilizzato né impegnato tutte queste risorse già da tempo a loro disposizione.
Sempre per quanto riguarda il latte, è stata riscontrata un’eccedenza di 348 400 tonnellate di quote latte nella
campagna 2008-09, con produzioni eccessive e conseguenti multe per cinque paesi, anche se nel complesso la
produzione comunitaria di latte è stata del 4,2% inferiore alla quota. L'Italia è fra questi paesi, insieme a Austria,
Cipro, Lussemburgo e Olanda. Con lo sforamento di 155 034 tonnellate da parte di 39 209 produttori, l'Italia vince
ancora la speciale classifica di superamento della quota per le consegne, con un 1,5% in più rispetto alla propria
dotazione. Quanto alle quote per le vendite dirette ai consumatori, l'Italia e i Paesi Bassi hanno dichiarato eccedenze complessive di 7.500 tonnellate, che comportano un prelievo sulle vendite dirette pari a 2,1 milioni di euro.
Sempre ieri la Commissione ha anche dato il via libera a un aiuto di stato di massimo 15 000 euro che ogni paese
potrà erogare, una tantum, nel corso del 2010 ad ogni produttore di latte.
Ancora una “non decisione” per un OGM
Il sito dell’EFSA::
http:
/www.efsa.europa.eu
SVILUPPO RURALE
Come già successo numerose volte in passato, i rappresentanti degli Stati membri dell'UE, riuniti la settimana
scorsa in seno al comitato permanente della catena alimentare e della salute animale, non son riusciti a ottenere la maggioranza qualificata richiesta per approvare o rifiutare la proposta della Commissione europea volta
ad autorizzare nell'UE il granoturco geneticamente modificato MIR 604 della società Syngenta. La Commissione europea incaricherà dunque il Consiglio di questo dossier. Se il Consiglio non riuscirà a decidere in un senso o nell'altro entro tre mesi, spetterà alla Commissione prendere la decisione. La proposta di autorizzazione
riguarda l'importazione e la trasformazione del granoturco citato ai fini dell'alimentazione umana e animale. Fa
seguito a un parere favorevole dell'EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti, che ha al termine di
una valutazione scientifica ha ritenuto che questo granoturco non presenta rischi per la salute umana e animale, né per l'ambiente.
PSR Trentino: modifiche in negoziazione
Gli uffici preposti della Provincia Autonoma di Trento stanno negoziando con la Commissione europea le modifiche apportate al Piano di Sviluppo Rurale (PSR) trentino in seguito alla sollecitazione che l’esecutivo di Bruxelles a rivolto a tutte le regioni europee di affrontare nuove sfide di carattere ambientale, mettendo nel con-
tempo a disposizione fondi aggiuntivi sbloccati dalla “Valutazione dello stato di salute della PAC” (Health
check) e dal “Piano europeo di ripresa economica” (PERE) del novembre 2008.
Si tratta complessivamente di 4,4 miliardi di euro per tutti gli Stati membri, che devono essere spesi tramite i
PSR fra il 2009 e il 2013. Le azioni che possono essere attivate con i 3,3 miliardi messi a disposizione dall’Health check devono riguardare i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche, le energie rinnovabili, la
biodiversità, la ristrutturazione del settore lattiero-caseario e l’innovazione in relazione alle suelencate priorità,
mentre il miliardo del PERE sarà da investire durante lo stesso periodo nello sviluppo della banda larga nelle
zone rurali o ancora in una o più delle priorità sopra riportate.
Le azioni proposte nel PSR trentino riguardano l’irrigazione affidata a sistemi di erogazione che consentono
un risparmio di acqua, l’acquisto di atomizzatori che riducono il fenomeno della deriva e l’inquinamento, la
costruzione di vasche per lo stoccaggio di deiezioni zootecniche. La disponibilità aggiuntiva di 24,5 milioni di
euro è stata suddivisa in questo modo: 14,7 milioni per l’irrigazione, 6,1 milioni per gli atomizzatori, 3,7 milioni
per le vasche di stoccaggio.
Intanto Bruxelles nei giorni scorsi ha dato il via libera alle prime proposte provenienti da cinque Stati membri,
per un totale di 244,5 milioni di euro. I paesi interessati sono Austria (97 milioni), Finlandia (67 milioni), Cipro
(2 milioni), Regno Unito (40,1 milioni per l’Irlanda del Nord) e Italia (38,3 milioni per le Regioni Toscana e Sardegna).
Aiutare i paesi in via di sviluppo nella lotta contro il riscaldamento climatico
CLIMA
I paesi più poveri al mondo sono le prime vittime del cambiamento climatico senza esserne i responsabili storici. La frase era su tutte le labbra, martedì 20 ottobre, nell'emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo, in
occasione di uno scambio di opinioni su”cambiamento climatico e paesi in via di sviluppo”, in vista della conferenza mondiale sul clima di Copenaghen (COP 15), che si svolgerà dal 7 al 18 dicembre.
Durante tre ore di dibattito, gli europarlamentari hanno invitato l'UE a mostrarsi generosa nei confronti dei paesi in via di sviluppo per rimediare concretamente - con 30 miliardi di euro, con il trasferimento di tecnologie e la
cooperazione nella lotta contro il disboscamento - a quest'ingiustizia palese. Tanto più che questi paesi vulnerabili sono colpiti duramente dalla crisi economica e finanziaria di cui non sono responsabili.
Nella stessa giornata il presidente della commissione parlamentare dell'ambiente, il socialista tedesco Jo Leinen, si è rallegrato per l’adozione quasi unanime (55 voti a favore e un solo contrario) da parte della sua commissione di una risoluzione sulla strategia dell'UE in vista della conferenza di Copenaghen.
La risoluzione parlamentare, che dovrà essere sottoposta alla plenaria di novembre, rimarca che a Copenhagen l'UE dovrà difendere la propria posizione per una riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra
nei paesi industrializzati entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, spingendo per l'adozione di posizioni analoghe
da parte di Giappone, Australia e Stati Uniti, invitando nel contempo Brasile, Cina e India a predisporre i piani
nazionali di limitazione delle emissioni già da loro previsti.
A 30 anni dalla direttiva “Uccelli”
"Libero come un uccello", cantava John Lennon. E in effetti i volatili non conoscono frontiere, per cui la conservazione delle specie in via d'estinzione richiede un'efficace cooperazione trans-frontaliera. La direttiva europea
per la protezione degli uccelli selvatici risale al 1979 ed è la più antica legge in materia ambientale promulgata
dall'UE e ancora in vigore. Nel suo trentesimo anniversario, i legislatori europei ne approvano una revisione
che la rende più attuale e più concisa.
Spessi fascicoli che contengono pagine dense di nomi e acronimi latini incomprensibili ai più: solo un ornitologo esperto potrebbe decifrare gli allegati della direttiva europea, che elencano tutte le specie protette nell'UE.
Dal Grus grus al Cursorius cursor, passando per la Scolopax rusticola, gli uccelli selvatici sono tutti sotto tutela: ne è vietata o fortemente ristretta la caccia, non possono essere uccisi volontariamente, è proibito distruggere o prelevare uova e nidi e non si può arrecare loro disturbo, specialmente nei periodi della riproduzione.
'La conservazione degli uccelli selvatici è uno di quei temi in cui la cooperazione internazionale è indispensabile - spiega la deputata responsabile di redigere il nuovo rapporto - I volatili non conoscono frontiere, per cui
nessuna legge nazionale può essere efficace quanto un'azione a livello europeo".
Industrializzazione, inquinamento, insediamenti umani e attività agricola su grande scala interrompono la catena alimentare dei volatili e alterano il loro habitat naturale, diventando così i peggiori pericoli per le specie
protette.
Oltre a stabilire una serie di divieti, la vecchia direttiva istituisce le cosiddette aree protette, stabilisce i criteri
ecologici per la gestione degli habitat naturali e identifica i 'biotopi' (ecosistemi) delle differenti specie.
La revisione, approvata dall'aula di Starsburgo, mira a includere nel vecchio testo nuove disposizioni contenute in leggi successive, semplificando e raggruppando tutto in un'unica direttiva.
I cittadini chiedono di lottare contro la povertà
Il 27 ottobre la Commissione europea ha presentato i risultati di un'indagine Eurobarometro condotta nello
scorso mese di settembre tra 27000 cittadini dei 27 Stati membri dell'UE in previsione del 2010, che sarà
l’”Anno europeo” dedicato alla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale. L'indagine voleva tastare il polso
per capire quanto i cittadini siano coscienti della dimensione della povertà nell'UE, quali sono le norme minime
del tenore di vita, i meccanismi di povertà, quale accesso hanno le persone in situazione di povertà ai servizi
finanziari, la situazione dell'alloggio e dei senza tetto, la situazione dei servizi sociali (assistenza a lungo termine, all'infanzia, alla salute, per beneficiare di un alloggio in case popolari, ecc.).
I risultati? Il 73% dei cittadini europei ritiene che la povertà sia molto diffusa nel proprio paese e l'89% auspica
che il proprio governo adotti misure di emergenza per rimediarvi.
AMBIENTE
Proposta di direttiva del
Parlamento europeo e del
Consiglio concernente la
conservazione degli uccelli
selvatici (COM (2009) 129
del 29 marzo 2009
Qui la lista delle aree protette nell’UE:
http://ec.europa.eu/
environment/nature/
natura2000/sites_birds/
sites_spa.htm
CITTADINI
La relazione del sondaggio
è disponibile sul sito Eurobarometro
all’indirizzo
http:
//ec.europa.eu/
public_opinion/index_fr.htm
Il 37% dei cittadini ritiene che le principali cause della povertà siano dovute alla mancanza d'istruzione e di
formazione professionale, mentre per il 25% di essi la povertà “è ereditata”, nel senso che crescendo in una
famiglia povera la situazione perdura; per il 20%, si diventa poveri perché si vive al di sopra dei propri mezzi.
L’elevato tasso di disoccupazione è visto come il principale motivo “sociale” della povertà, seguito dall'insufficienza dei salari, dalle scarse prestazioni sociali e delle pensioni, dal costo eccessivo delle case.
La povertà porta all’esclusione finanziaria e così sette disoccupati europei su dieci incontrano difficoltà di conseguimento di un mutuo ipotecario. Il 58% di disoccupati (contro il 34% della media fra tutti i cittadini europei),
ha difficoltà a ottenere un prestito e per il 47% di loro (contro una media del 27% fra tutti i cittadini), è ostacolato anche il conseguimento di una carta di credito. In Finlandia, le difficoltà sono inferiori che in Spagna, con una
differenza che va dal 19% (Finlandia) al 70% (Spagna). Le difficoltà di conseguimento di una carta di credito
sono particolarmente elevate in Bulgaria, mentre solo il 10% della popolazione riscontra il problema nei Paesi
Bassi.
“Erasmus per giovani imprenditori”: buono l’inizio
h t t p: //www . e r as mu s entrepreneurs.eu
ATTIVITA’
EUROPE DIRECT
Ulteriori informazioni
sulla “Serie A-cqua” sulle
pagine web di Europe
Direct Trentino
La scadenza delle adesioni per la seconda
edizione è fissata al 20
dicembre 2009
A sette mesi dal suo lancio il programma europeo “Erasmus per giovani imprenditori” sta dando i primi frutti:
sono oltre 1200 i neo-imprenditori e le aziende ospitanti che si sono iscritte all’iniziativa. E' quanto segnala,
sulla base delle ultime rilevazioni Ue, la Cia-Confederazione italiana agricoltori, l'unica organizzazione professionale agricola a partecipare attivamente a questo importante progetto comunitario.
Il programma ricalca quello già avviato da anni, e con grande successo, per gli studenti. Giovani imprenditori
europei possono trascorrere fino a sei mesi di lavoro con un imprenditore esperto in un altro paese comunitario
apprendendo come amministrare e sviluppare la propria azienda. L’obiettivo del programma è stimolare l'imprenditorialità, la competitività, l'internazionalizzazione e la crescita delle fasi di avvio delle piccole e medie
imprese attraverso lo scambio di conoscenze tra imprenditori ormai esperti e giovani neo-imprenditori.
La Spagna e l’Italia sono i due paesi che per ora hanno fatto registrare il maggior numero di giovani iscritti. La
Spagna in particolare ha il 29% del totale europeo di iscrizioni di nuovi imprenditori interessati ad andare all’estero, mentre sono italiani il 30% di imprenditori disposti ad ospitare giovani lavoratori.
Sono più di cento le organizzazioni europee che, coordinate da Eurochambres, l'associazione delle Camere di
commercio e dell'industria europee, fungono da tramite fra la “domanda e l’offerta”. 18 sono ad oggi le organizzazioni italiane accreditate
Al via la seconda edizione della “Serie A-cqua”
Con l’invio nei giorni scorsi da parte dei quattro Consorzi BIM del Trentino a tutti i Comuni della provincia delle
lettere e dei moduli di adesione, ha preso il via la seconda edizione della “Serie A-cqua”, il campionato che
mette a confronto i Comuni trentini premiando quelli che dimostrano di essere i più virtuosi in termini di risparmio idrico. L’iniziativa rientra nelle attività di “Un pieno di energia”, il progetto di sensibilizzazione e informazione sul risparmio energetico e sulle energie rinnovabili gestito da Europe Direct Trentino, promosso dal B.I.M.
del Brenta e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il contributo di tutti i Consorzi BIM del Trentino (Adige, Sarca-Mincio-Garda e Chiese) e rientrante nella campagna europea “Energia
sostenibile per l’Europa”. La prima edizione del campionato ha visto l’adesione di 23 Comuni con la vittoria di
Albiano, davanti a Imer e a Carzano. I primi tre classificati hanno ricevuto premi in denaro rispettivamente di
5.000,00 euro, 4.000,00 euro e 3.000,00 euro, investiti in iniziative legate al risparmio idrico sul proprio territorio. Così, Albiano ha avviato attività didattiche sul risparmio idrico rivolte ai propri alunni delle scuole elementari
e medie, Imer ha utilizzato il premio per cofinanziare la sistemazione di un pozzo idrico con sistema di raccolta
delle acque piovane nei pressi di Malga Agnerola e Carzano utilizza il denaro vinto per rendere efficiente la
propria rete idrica comunale.
A pochi giorni dal lancio sono già una decina i Comuni che hanno comunicato l’adesione, facendo presagire
per quest’anno un sicuro aumento di adesioni.
Ricordiamo che i Comuni interessati ad aderire alla seconda edizione devono semplicemente compilare il modulo indicando i consumi degli acquedotti comunali registrati a fine 2007 e a fine 2008. La differenza sarà rapportata al numero degli abitanti e permetterà di elaborare un punteggio per stilare la classifica finale.
La premiazione si svolgerà il 22 marzo 2010, “Giornata mondiale dell’acqua” nonché primo giorno della
“Settimana europea delle energie rinnovabili 2010”.
“Laboratorio Europa” in piena attività
Con l’inizio dell’anno scolastico è entrato in piena attività il nostro “Laboratorio Europa”, con le sue proposte di
moduli didattici rivolti alle scuole trentine dei diversi ordini e gradi.
La storia della costruzione europea nel corso dei decenni, l’aspetto geografico dell’UE, le iniziative rivolte alla
salvaguardia del clima e dell’ambiente, la politica agricola europea, i programmi europei per i giovani e l’attenzione dell’Europa comunitaria ai paesi in via di sviluppo sono le tematiche ad oggi maggiormente richieste per
quest’anno scolastico. In particolare sono già stati programmati, e in parte realizzati, interventi in quattro classi
II della scuola media “Halbherr” di Rovereto, in tre classi II di quella di Strigno e in due II medie di Tesero, in tre
classi III della scuola media di Bezzecca, nelle classi IV e V dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Agrario e all’Istituto e nella classe IV dell’ITC “Battisti” di Bolzano. In totale sono già una quarantina gli appuntamenti fissati sul territorio.
Altre scuole inoltre, pur non richiedendo interventi diretti da parte di Europe Direct Trentino, hanno chiesto materiale informativo sull’UE per predisporre autonomamente lezioni di approfondimento sul tema.
Inoltre anche quest’anno Europe Direct Trentino ha deciso di aderire alla proposta dei colleghi gallesi di proporre a una classe di una scuola elementare la realizzazione dell’”Albero di Natale europeo”, cosa fatta l’anno
scorso con la classe III della scuola di Telve. Quest’anno saranno due le classi partecipanti, una della scuola
elementare di Mezzolombardo ed una della scuola elementare di Pergine.
BANDI APERTI
PARTNERSHIP
Lifelong Learning Programme
La Commissione europea invita a presentare proposte inerenti il
“Programma di apprendimento permanente (2007 -2013)” per il 2010,
che raggruppa tutte le iniziative attinenti le seguenti azioni: “Comenius”, “Erasmus”, “Leonardo Da Vinci” e
“Grundtvig”. Riguardano tutti i tipi e livelli di istruzione e di formazione professionale operanti nei 27 Stati membri dell’UE, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia.
I candidati della Croazia e dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia possono invece partecipare solo ad
alcune azioni.
Il bilancio totale per questo invito è di 1 016 milioni di euro, di cui 1,9 milioni riservati alla partecipazione della
Croazia e 1,1 milioni per la ex Repubblica iugoslava di Macedonia.
L'entità delle sovvenzioni concesse, nonché la durata dei progetti varieranno in base a fattori quali il tipo di
progetto e il numero di paesi partecipanti.
Il testo integrale dell'invito, la guida del programma e i moduli di domanda possono essere ottenuti al seguente
indirizzo internet: http://ec.europa.eu/llp
Scadenza: a seconda delle azioni a partire dal 15 gennaio e fino al 15 ottobre 2010
GUUE C 247 del 15 ottobre 2009
Associazioni del settore istruzione-formazione
L'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audio
visivi e la cultura della Commissione europea
ha lanciato un invito a presentare proposte riservato alle associazioni europee che operano nel settore dell'istruzione e della formazione. Possono presentare una richiesta di contributo le organizzazioni senza scopo di
lucro, stabilite, da oltre due anni, in uno dei 31 paesi che partecipano al Programma d’Apprendimento Permanente (i 27 Stati membri, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia), operanti nel settore dell’istruzione e della
formazione a livello europeo e, soprattutto, con sede in almeno dodici diversi Stati membri dell’Unione europea.
I singoli individui, i contraenti singoli, le singole istituzioni di istruzione superiore, oppure gli enti e gli istituti
pubblici che fanno parte della struttura amministrativa degli Stati membri non sono considerati “associazioni”.
Il budget comunitario indicativo totale, per il cofinanziamento delle associazioni europee del presente invito
ammonta a 600 000 euro. L'importo massimo della sovvenzione operativa per ogni associazione, per un programma di lavoro annuale di 12 mesi (corrispondente ad un anno di bilancio), non può essere superiore a 100
000 euro.
I criteri di assegnazione per i progetti del presente invito riguardano la ricaduta delle attività sull'istruzione e/o
sulla formazione a livello europeo (in particolare in contributo all'attuazione del programma di lavoro 2010 per
l'istruzione e la formazione e/o all'aumento della conoscenza e della consapevolezza del processo di integrazione europea), la visibilità e la promozione delle attività previste, nonché la divulgazione dei risultati e il valore
aggiunto europeo. Altri criteri sono la rilevanza, la chiarezza e la coerenza degli obiettivi a breve termine (12
mesi) e la qualità della gestione del programma di lavoro. Il finanziamento non potrà superare il 75% delle
entrate e spese dell’anno in questione oppure del bilancio di programma di lavoro dell’associazione.
Scadenza: 10 dicembre 2009
GUUE C 247 del 15 ottobre 2009
PRINCE 2009 - EU27
La Commissione europea invita a presentare proposte nell’ambito di due di
stinti lotti del programma PRINCE: il primo ,“Audiovisivo”, riguarda il supporto
per la produzione e la diffusione di programmi audiovisivi sul tema dell’attuale allargamento dell’Unione europea; il secondo, “Eventi”, si riferisce all’organizzazione di eventi di sensibilizzazione riguardanti la politica di
allargamento dell’Unione europea e con i candidati alla futura adesione.
Le azioni che si intendono realizzare nell’ambito dei suddetti lotti sono: benefici e sfide del programma di allargamento dell’Ue; mostrare la realtà contemporanea dei paesi candidati e potenziali candidati dell’Europa sudorientale e illustrare le loro possibili potenzialità quali futuri Stati membri dell’Ue.
Per poter beneficiare del cofinanziamento i candidati devono essere enti pubblici o privati, registrati in uno dei
27 paesi dell’Ue. Per quanto concerne il lotto “Audiovisivo” i richiedenti possono essere emittenti (TV), mentre
per il lotto “Eventi” i candidati possono essere enti pubblici, organismi del settore privato, organizzazioni della
società civile nonché autorità regionali o locali. I cofinanziamento massimo previsto è dell’80% per gli “Eventi”
e del 50% per gli “Audiovisivi”. Il budget complessivo messo a disposizione è di 2,5 milioni di EUR.
Scadenza: 30 novembre 2009
http://ec.europa.eu/enlargement/how-does-it-work/grants-tenders/grants/index_en.htm
Investire nelle persone
L'adozione di linee guida contro la violenza sulle donne e la lotta alla discrimi
nazione ha rafforzato la necessità di una cooperazione con le “terze parti”: gli
attori non statali e le organizzazioni non governative (ONG) per combattere la violenza contro le donne e la
sua relativa impunità.
Il programma tematico Investing in People presenta un ampia visione di sviluppo e riduzione della povertà
puntando a migliorare i livelli di sviluppo sociale e umano nei paesi partner nel rispetto degli Obiettivi del Millennio. Questo bando propone azioni a favore dell'aumento, della promozione e dell'implementazione dei diritti
riconosciuti dalla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne all'interno
di 10 paesi del Mediterraneo, soggetti alla Politica europea di Vicinato: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Territori Occupati Palestinesi, Siria e Tunisia con l'inclusione della Mauritania. I progetti
selezionati dovranno sostenere la società civile nella lotta contro gli stereotipi legati al genere, puntando al
rafforzamento della presenza femminile in determinati ambiti sociali quali comunicazione, politica, lavoro e
sostenere la società civile nel monitorare e incrementare la partecipazione femminile. Dovranno promuovere i
diritti delle donne nel processo decisionale e nello sviluppo locale. Sono eleggibili tutte le associazioni giuridiche no-profit di uno Stato membro dell'UE o di uno dei paesi ENPI, gli attori non statali che operano nella promozione dei diritti e dell'eguaglianza delle donne, o autorità locali direttamente coinvolte nella preparazione e
gestione delle azioni. Le azioni devono svolgersi all'interno di uno dei paesi indicati per una durata non inferiore ai 12 mesi e non superiore ai 36 mesi. Il finanziamento di ogni progetto sarà compreso fra 200 000 e 800
000 euro
Scadenza 8 febbraio 2010
http://ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm
Scambio al femminile
Il gruppo Baribal è composto da ragazze dell’età 18-30 che vogliono organizzare uno scambio al femminile nella
Repubblica Ceca il prossimo anno. A
Zelezna vicino Praga si terranno dei
diversi workshop che hanno come tema
il disegno, la natura e la cultura ceca.
Contattare
[email protected]
Politiche di genere
Un gruppo di donne giovani del Women Rights Institut di Riga, Lettonia,
cerca dei contatti per creare un
partnership che tratta le politiche del
genere, l’educazione e l’imprenditorialità femminile. Il gruppo è composto da
ragazze di 18-30 anni.
Contattare
Laila Balga
[email protected]
Disagio familiare
L’associazione Ventspils in Lettonia si
occupa di giovani e delle loro famiglie
in situazioni di disagio. L’attenzione
degli educatori è attualmente sull’uso
delle droghe. Attualmente viene attuato un progetto di prevenzione e l’associazione avrebbe il piacere di condividere questo percorso e le esperienze
con uno o più partner.
Contattare
Dace Saule
[email protected]
Musica e arte
Un gruppo di giovani lettoni di 13-21
anni impegnati in attività musicaliartistiche sono interessati a creare un
gruppo musicale da strada che si esibisce nell’ambito di uno scambio giovanile. Il gruppo cerca dei partner che
possono ospitare tale attività nel corso
del 2010.
Contattare
Elina Poste
[email protected]
Giovani attori lettoni
Un gruppo di 20 giovani attori lettoni è
impegnato nella creazione di pezzi
teatrali per bambini, ragazzi, adulti, in
performance su strada e diverse attività culturali. Per poter internazionalizzare la loro attività cercano dei partner
europei per organizzare un primo
scambio nel corso dell’anno prossimo.
Contattare
Liena Galeja
[email protected]
LE NOSTRE PUBBLICAZIONI
Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi
(gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato
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The environment and the European Commission - An introduction to the Environment DG of
the European Commission and to sources of information on EU environment policy
Inforegio Panorama—Climate change: responses at regional level (n. 31)
The seven framework programme (FP7) - taking European research to the forefront. Un agile
pieghevole, in inglese, che presenta I contenuti e le priorità del 7° Programma quadro di
ricerca e sviluppo tecnologico
Public-private partnership—Delivering for the European transport network
Ecosystem goods and service. Pieghevole della DG Ambiente
Research.eu—results supplements (n.19, September 2009). Biologia e medicina, energia,
ambiente, IT e telecomunicazioni, tecnologie industriali al centro di questo numero
OSH in the school curriculum: requirements and activities in the EU Member States. Pubblicazione dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
EU budget 2008—Financial report
Lavoro e occupazione in agricoltura—Opuscolo di RETE LEADER, la Rete nazionale per
lo sviluppo rurale
L’anomalia nella pAC: eterogeneità e dinamiche del LEADER in Italia—Opuscolo di RETE
LEADER, la Rete nazionale per lo sviluppo rurale
Guida al Trattato di Lisbona. Spiegare in maniera semplice ai cittadini le implicazioni del
Trattato di Lisbona è l’obiettivo di questo opuscolo in 16 pagine
Intelligent transport system—a smart move for Europe
Railway safety performance in the European Union 2008—a biennal report from the European Railway Agency
ERTMS—delivering flexible and reliable rail traffic. A major industrial project for Europe
Un sistema ferroviario moderno per un’Europa moderna
Aiuto alimentare dell’Unione europea a favour degli indigenti: valutazione degli obiettivi, dei mezzi e dei metodi
impiegati (relazione speciale n. 6/2009 della Corte dei Conti europea)
La sostenibilità dei progetti LIFE-Natura e la loro gestione da parte della Commissione (relazione speciale n.
11/2009 della Corte dei Conti europea)
Una valuta unica per un’Europa unita. Il cammino dell’euro
Buono a sapersi sull’allargametno dell’UE
Un trasporto marittimo di qualità, mari più sicuri e oceani più puliti. Pubblicazione dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima
Il bilancio della PAC - Come vengono utilizzate le risorse. Pieghevole che illustra in
estrema sintesi quanti sono e come vengono gestiti i fondi comunitari destinati alla Politica
Agricola Comune
Annual report 2008—European Data Protection Supervisor
Focus n.7 July 2009—Newsletter della Fondazione europea per il miglioramento delle
condizioni di vita e di lavoro
Regions for economic change. Networking for results. Pubblicazione della DG Politiche regionali della Commissione europea
Your business is our business. Brochure di presentazione dell’Enterprise Europe Network
eYou Guide. I tuoi diritti on line
SWOMM 2008—Urban mobility in the mountain regions. Scientific workshop on mountain mobility and trasport
“Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è
sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO
via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN)
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Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it
Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997
Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Paolo Pezzin, Boglarka Fenyvesi-Kiss, Alessandro Cavagna
con la collaborazione di Matteo Fornara e Europe Direct Emilia
Direttore responsabile: Silvia Ceschini
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5979_287_09 - Fondazione Edmund Mach di San Michele all`Adige