EUROPA informa Newsletter quindicinale a cura di EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E.Mach ALL’INTERNO ISTITUZIONI Verso il bilancio AGRICOLTURA 280 milioni per il latte SVILUPPO RURALE PSR trentino ATTIVITA’ EUROPE DIRECT -”Serie A-cqua” -”Laboratorio Europa” Fondazione E.Mach Commissione europea DG Comunicazione Anno 13 n° 20 del 28 ottobre 2009 – 287 Nuova legislatura, nuova Commissione in arrivo Chi saranno i volti nuovi della Commissione europea? Il mandato della Commissione in carica giunge al termine: è questa l'ultima settimana di attività dell'esecutivo guidato dal portoghese Josè Manuel Barroso, anzi dell’esecutivo guidato per la prima volta da Barroso. E mentre i governi decidono chi mandare a Bruxelles come prossimo commissario, il Parlamento si prepara alla fase delle “audizioni”. Ogni nuovo commissario, infatti, deve passare all'esame degli eurodeputati, che ne esaminano le competenze e l'esame parlamentare non è proprio una passeggiata, dato che in passato vari commissari hanno avuto il cartellino rosso. E questa volta cosa succederà? Come detto per i futuri commissari europei, le audizioni non sono una formalità e passare davanti al Parlamento (per essere più precisi davanti alla commissione parlamentare di riferimento nel proprio campo) significa dimostrare le proprie competenze generali, la conoscenza del settore in cui si dovrebbe lavorare, dar prova d'indipendenza, di sentimenti pro-europei e delle proprie capacità comunicative. Diamo uno sguardo indietro vedendo quali sono stati i passi che hanno portato all’imminente definizione dei futuri commissari. Nel giugno 2009 si sono state le elezioni europee, con le quali i cittadini hanno scelto i loro rappresentanti al Parlamento europeo. La composizione della nuova Commissione deve in un certo senso riflettere anche le preferenze espresse dalla popolazione ed ecco quindi che il Consiglio europeo appoggia la ri-candidatura a presidente dell’esecutivo di José Manuel Barroso, che proviene da un partito di centro-destra e quindi riflette il risultato della tornata elettorale che ha visto prevalere il Partito Popolare Europeo. Nel settembre scorso il Parlamento ha votato la fiducia a Barroso per il secondo mandato. Tocca quindi a lui la responsabilità di formare la propria squadra, anche se i candidati commissari vengono proposti dai singoli governi. E’ però il presidente che distribuisce i portafogli e gli incarichi. Nelle prossime settimane il Consiglio europeo approverà la lista di commissari che i vari paesi stanno designando (uno per ogni Stato membro), dopodiché Barroso assegnerà il ruolo a ciascuno di loro. E’ a questo punto che entra in gioco il Parlamento europeo che, ricordiamo, è l’unica istituzione eletta direttamente dai cittadini; sarà infatti l’assemblea di Strasburgo ad esaminare a uno a uno i candidati, nelle audizioni pubbliche organizzate dalle commissioni parlamentari di competenza: così il commissario designato da Barroso a seguire il settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale sarà “interrogato” dai deputati europei della commissione “Agricoltura”, quello proposto per l’energia dai deputati della commissione “Industria, ricerca, energia” e cosi via. Prima dell’audizione i commissari designati avranno già risposto a un questionario scritto, preparato anch'esso dalle commissioni. Le commissioni e i gruppi politici valuteranno uno ad uno tutti i candidati e poi l'Aula, riunita in seduta plenaria, discuterà sull’apprezzamento generale della nuova Commissione, votando a favore o contro il Collegio dei commissari nel suo insieme. Se nel corso delle “interrogazioni” ai commissari designati il Parlamento esprime dubbi su uno o più candidati, il presidente Barroso può decidere di cambiarli, chiedendo allo Stato membro un altro nome, o di fare un rimpasto dei portafogli prima del voto della plenaria. Entrambe le situazioni si sono verificate nel 2004, in particolare con la “bocciatura” dell’italiano Rocco Buttiglione e della lettone Undre e con il cambio di portafoglio per un altro commissario. Come dimostrano i casi di Buttiglione e Undre, costretti a rinunciare all'incarico di commissario a seguito delle perplessità espresse dalle commissioni competenti, il Parlamento ha un grande potere nella scelta dei commissari. Con il Trattato di Lisbona, che a breve dovrebbe entrare in vigore, lo stesso potere si eserciterà anche nei confronti dell'Alto Rappresentante per la politica estera (e vice-presidente della Commissione), che quindi sarà valutato alla stregua degli altri commissari. Ma il potere di controllo del Parlamento non si esaurisce con il voto di fiducia alla Commissione: in qualsiasi momento della legislatura, i parlamentari possono presentare una mozione di sfiducia contro l'esecutivo che, se approvata, costringe il Collegio alle dimissioni immediate. E per quanto riguarda i nomi? Alcuni paesi hanno già confermato (o stanno per farlo) gli attuali commissari: la Finlandia (Rehn, oggi all’allargamento), Belgio (De Gucht, sviluppo e aiuti umanitari), Lussemburgo (Reding, informazione e comunicazione), Estonia (Kallas, affari amministrativi), Lettonia (Piebalgs, energia), Slovenia (Potocnik, scienza e ricerca), Spagna (Almunia, affari economici e monetari) e Slovacchia (Sefcovic, istruzione e gioventù). La Romania ha nominato da alcuni giorni il ministro all’agricoltura Ciolos (sperando naturalmente nel portafoglio agricolo) e proprio ieri l’Austria ha indicato il proprio ministro alla scienza e alla ricerca, Hahn. Per gli altri paesi non è stato ancora deciso niente e si dovrà attendere un po‘ di giorni. A breve il Parlamento europeo lancerà un sito internet ad hoc per seguire in tempo reale le audizioni dei commissari; saranno disponibili le ultime notizie, la messa in onda delle riunioni, documenti informativi sui commissari designati e anche uno spazio per dare la propria opinione attraverso un sondaggio. Connettiti quindi a europarl.eu, per essere il primo a sapere cosa succede al Parlamento in merito alla nuova Commissione! GO ISTITUZIONI Per approfondire: Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica l’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sul budget e sulla gestione finanziaria pluriennale (COM (2009) 600 del 27 ottobre 2009) (per ora in inglese, francese e tedesco) TRASPORTI AGRICOLTURA In futuro meno agricoltura e coesione e più occupazione e clima? La Commissione europea intende adottare il prossimo 24 novembre una comunicazione intitolata “Riformare il bilancio, cambiare l'Europa”, la cui versione provvisoria raccomanda di concentrare la maggior parte delle spese nei settori crescita sostenibile e occupazione, clima ed energia ed Europa nel mondo, attingendo dai fondi attribuiti all'agricoltura e alla politica di coesione. Questo testo, che nelle prossime settimane sarà vagliato dall’esecutivo, con possibilità di variazioni prima di arrivare all’adozione, non parla di importi. Ma le nuove spese individuate potranno essere finanziate soltanto da un aumento del bilancio dell'UE, impensabile però nel contesto attuale di crisi economica, oppure mediante un trasferimento significativo dalle voci tradizionali dell’agricoltura e della politica regionale verso i nuovi settori d'azione. E’ opportuno ricordare che il Consiglio europeo del 15-16 dicembre 2005 aveva invitato la Commissione a “intraprendere un riesame completo e globale, che contempli tutti gli aspetti delle spese dell'UE, compresa la Politica agraria comune e compreso il noto “assegno” a favore del Regno Unito, e farne rapporto nel 20082009”. Questo riesame, previsto nel documento che uscirà a breve, porterà alle prime proposte della Commissione sul prossimo quadro finanziario del “dopo 2013”, previste per il primo semestre del 2011. Il progetto di comunicazione raccomanda anche di ridurre da sette a cinque anni la durata del prossimo quadro finanziario, di eliminare gradualmente tutte le correzioni portate ai contributi degli Stati membri (tra le quali appunto “l'assegno” britannico), di creare una vera “risorsa propria” del bilancio, pensando, ad esempio, all’importo derivante dal “mercato” degli scambi emissioni di gas a effetto serra. Ancora, è previsto di aumentare la flessibilità di bilancio. Ecco i primi progetti della Rete dei trasporti europea La Commissione europea ha annunciato il primo gruppo di progetti della rete di trasporto europea che beneficeranno di una dotazione di 500 milioni di euro; a questi seguirà una seconda lista di progetti che sarà annunciata entro la fine dell'anno. Si tratta di una ventina di progetti che interessano molti Stati membri. Per l’Italia rientrano nella lista il raccordo anulare di Roma (sezione nord-ovest, con ampliamento a tre corsie in entrambe le direzioni di marcia tra i km 11+250 e 12+650 e con lavori di completamento) per un importo di 2 981 000 euro, l’attuazione dell'accessibilità nautica del porto di Venezia-Marghera con il dragaggio ordinario e il dragaggio di emergenza su due tratti dei canali occidentali e sud (3 912 000 euro), l’hub di Torino, sezione Susa-Stura con la soppressione del punto morto (52 740 000 euro) e l’integrazione della comunicazione e della sorveglianza (4 048 000 euro). 280 milioni per il latte nel 2010 Mentre sembra che il settore lattiero-caseario si stia leggermente riprendendo (la commissaria Fischer Boel ha sottolineato che i prezzi stanno gradualmente salendo), l’UE ha deciso di applicare anche a questo settore, come già in vigore per altre filiere, la clausola di urgenza che permette di reagire con procedure immediate in caso di gravi disturbi sul mercato. La novità più concreta sono i 280 milioni di euro che saranno inseriti nel budget agricolo del 2010 per misure di sostegno diretto ai produttori del lattiero-caseario, rispondendo così alle richieste di diversi paesi, tra i quali l’Italia. Questo importo si aggiunge ai 300 milioni già previsti da tempo per reagire agli effetti della crisi finanziaria sul mercato lattiero. Inoltre non sono da dimenticare i 660 milioni di fondi europei stanziati da tempo per la ristrutturazione del settore e altri 240 milioni sono stanziati per il periodo 2010-2013. Molti Stati membri, comunque, non hanno ancora utilizzato né impegnato tutte queste risorse già da tempo a loro disposizione. Sempre per quanto riguarda il latte, è stata riscontrata un’eccedenza di 348 400 tonnellate di quote latte nella campagna 2008-09, con produzioni eccessive e conseguenti multe per cinque paesi, anche se nel complesso la produzione comunitaria di latte è stata del 4,2% inferiore alla quota. L'Italia è fra questi paesi, insieme a Austria, Cipro, Lussemburgo e Olanda. Con lo sforamento di 155 034 tonnellate da parte di 39 209 produttori, l'Italia vince ancora la speciale classifica di superamento della quota per le consegne, con un 1,5% in più rispetto alla propria dotazione. Quanto alle quote per le vendite dirette ai consumatori, l'Italia e i Paesi Bassi hanno dichiarato eccedenze complessive di 7.500 tonnellate, che comportano un prelievo sulle vendite dirette pari a 2,1 milioni di euro. Sempre ieri la Commissione ha anche dato il via libera a un aiuto di stato di massimo 15 000 euro che ogni paese potrà erogare, una tantum, nel corso del 2010 ad ogni produttore di latte. Ancora una “non decisione” per un OGM Il sito dell’EFSA:: http: /www.efsa.europa.eu SVILUPPO RURALE Come già successo numerose volte in passato, i rappresentanti degli Stati membri dell'UE, riuniti la settimana scorsa in seno al comitato permanente della catena alimentare e della salute animale, non son riusciti a ottenere la maggioranza qualificata richiesta per approvare o rifiutare la proposta della Commissione europea volta ad autorizzare nell'UE il granoturco geneticamente modificato MIR 604 della società Syngenta. La Commissione europea incaricherà dunque il Consiglio di questo dossier. Se il Consiglio non riuscirà a decidere in un senso o nell'altro entro tre mesi, spetterà alla Commissione prendere la decisione. La proposta di autorizzazione riguarda l'importazione e la trasformazione del granoturco citato ai fini dell'alimentazione umana e animale. Fa seguito a un parere favorevole dell'EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti, che ha al termine di una valutazione scientifica ha ritenuto che questo granoturco non presenta rischi per la salute umana e animale, né per l'ambiente. PSR Trentino: modifiche in negoziazione Gli uffici preposti della Provincia Autonoma di Trento stanno negoziando con la Commissione europea le modifiche apportate al Piano di Sviluppo Rurale (PSR) trentino in seguito alla sollecitazione che l’esecutivo di Bruxelles a rivolto a tutte le regioni europee di affrontare nuove sfide di carattere ambientale, mettendo nel con- tempo a disposizione fondi aggiuntivi sbloccati dalla “Valutazione dello stato di salute della PAC” (Health check) e dal “Piano europeo di ripresa economica” (PERE) del novembre 2008. Si tratta complessivamente di 4,4 miliardi di euro per tutti gli Stati membri, che devono essere spesi tramite i PSR fra il 2009 e il 2013. Le azioni che possono essere attivate con i 3,3 miliardi messi a disposizione dall’Health check devono riguardare i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche, le energie rinnovabili, la biodiversità, la ristrutturazione del settore lattiero-caseario e l’innovazione in relazione alle suelencate priorità, mentre il miliardo del PERE sarà da investire durante lo stesso periodo nello sviluppo della banda larga nelle zone rurali o ancora in una o più delle priorità sopra riportate. Le azioni proposte nel PSR trentino riguardano l’irrigazione affidata a sistemi di erogazione che consentono un risparmio di acqua, l’acquisto di atomizzatori che riducono il fenomeno della deriva e l’inquinamento, la costruzione di vasche per lo stoccaggio di deiezioni zootecniche. La disponibilità aggiuntiva di 24,5 milioni di euro è stata suddivisa in questo modo: 14,7 milioni per l’irrigazione, 6,1 milioni per gli atomizzatori, 3,7 milioni per le vasche di stoccaggio. Intanto Bruxelles nei giorni scorsi ha dato il via libera alle prime proposte provenienti da cinque Stati membri, per un totale di 244,5 milioni di euro. I paesi interessati sono Austria (97 milioni), Finlandia (67 milioni), Cipro (2 milioni), Regno Unito (40,1 milioni per l’Irlanda del Nord) e Italia (38,3 milioni per le Regioni Toscana e Sardegna). Aiutare i paesi in via di sviluppo nella lotta contro il riscaldamento climatico CLIMA I paesi più poveri al mondo sono le prime vittime del cambiamento climatico senza esserne i responsabili storici. La frase era su tutte le labbra, martedì 20 ottobre, nell'emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo, in occasione di uno scambio di opinioni su”cambiamento climatico e paesi in via di sviluppo”, in vista della conferenza mondiale sul clima di Copenaghen (COP 15), che si svolgerà dal 7 al 18 dicembre. Durante tre ore di dibattito, gli europarlamentari hanno invitato l'UE a mostrarsi generosa nei confronti dei paesi in via di sviluppo per rimediare concretamente - con 30 miliardi di euro, con il trasferimento di tecnologie e la cooperazione nella lotta contro il disboscamento - a quest'ingiustizia palese. Tanto più che questi paesi vulnerabili sono colpiti duramente dalla crisi economica e finanziaria di cui non sono responsabili. Nella stessa giornata il presidente della commissione parlamentare dell'ambiente, il socialista tedesco Jo Leinen, si è rallegrato per l’adozione quasi unanime (55 voti a favore e un solo contrario) da parte della sua commissione di una risoluzione sulla strategia dell'UE in vista della conferenza di Copenaghen. La risoluzione parlamentare, che dovrà essere sottoposta alla plenaria di novembre, rimarca che a Copenhagen l'UE dovrà difendere la propria posizione per una riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra nei paesi industrializzati entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, spingendo per l'adozione di posizioni analoghe da parte di Giappone, Australia e Stati Uniti, invitando nel contempo Brasile, Cina e India a predisporre i piani nazionali di limitazione delle emissioni già da loro previsti. A 30 anni dalla direttiva “Uccelli” "Libero come un uccello", cantava John Lennon. E in effetti i volatili non conoscono frontiere, per cui la conservazione delle specie in via d'estinzione richiede un'efficace cooperazione trans-frontaliera. La direttiva europea per la protezione degli uccelli selvatici risale al 1979 ed è la più antica legge in materia ambientale promulgata dall'UE e ancora in vigore. Nel suo trentesimo anniversario, i legislatori europei ne approvano una revisione che la rende più attuale e più concisa. Spessi fascicoli che contengono pagine dense di nomi e acronimi latini incomprensibili ai più: solo un ornitologo esperto potrebbe decifrare gli allegati della direttiva europea, che elencano tutte le specie protette nell'UE. Dal Grus grus al Cursorius cursor, passando per la Scolopax rusticola, gli uccelli selvatici sono tutti sotto tutela: ne è vietata o fortemente ristretta la caccia, non possono essere uccisi volontariamente, è proibito distruggere o prelevare uova e nidi e non si può arrecare loro disturbo, specialmente nei periodi della riproduzione. 'La conservazione degli uccelli selvatici è uno di quei temi in cui la cooperazione internazionale è indispensabile - spiega la deputata responsabile di redigere il nuovo rapporto - I volatili non conoscono frontiere, per cui nessuna legge nazionale può essere efficace quanto un'azione a livello europeo". Industrializzazione, inquinamento, insediamenti umani e attività agricola su grande scala interrompono la catena alimentare dei volatili e alterano il loro habitat naturale, diventando così i peggiori pericoli per le specie protette. Oltre a stabilire una serie di divieti, la vecchia direttiva istituisce le cosiddette aree protette, stabilisce i criteri ecologici per la gestione degli habitat naturali e identifica i 'biotopi' (ecosistemi) delle differenti specie. La revisione, approvata dall'aula di Starsburgo, mira a includere nel vecchio testo nuove disposizioni contenute in leggi successive, semplificando e raggruppando tutto in un'unica direttiva. I cittadini chiedono di lottare contro la povertà Il 27 ottobre la Commissione europea ha presentato i risultati di un'indagine Eurobarometro condotta nello scorso mese di settembre tra 27000 cittadini dei 27 Stati membri dell'UE in previsione del 2010, che sarà l’”Anno europeo” dedicato alla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale. L'indagine voleva tastare il polso per capire quanto i cittadini siano coscienti della dimensione della povertà nell'UE, quali sono le norme minime del tenore di vita, i meccanismi di povertà, quale accesso hanno le persone in situazione di povertà ai servizi finanziari, la situazione dell'alloggio e dei senza tetto, la situazione dei servizi sociali (assistenza a lungo termine, all'infanzia, alla salute, per beneficiare di un alloggio in case popolari, ecc.). I risultati? Il 73% dei cittadini europei ritiene che la povertà sia molto diffusa nel proprio paese e l'89% auspica che il proprio governo adotti misure di emergenza per rimediarvi. AMBIENTE Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la conservazione degli uccelli selvatici (COM (2009) 129 del 29 marzo 2009 Qui la lista delle aree protette nell’UE: http://ec.europa.eu/ environment/nature/ natura2000/sites_birds/ sites_spa.htm CITTADINI La relazione del sondaggio è disponibile sul sito Eurobarometro all’indirizzo http: //ec.europa.eu/ public_opinion/index_fr.htm Il 37% dei cittadini ritiene che le principali cause della povertà siano dovute alla mancanza d'istruzione e di formazione professionale, mentre per il 25% di essi la povertà “è ereditata”, nel senso che crescendo in una famiglia povera la situazione perdura; per il 20%, si diventa poveri perché si vive al di sopra dei propri mezzi. L’elevato tasso di disoccupazione è visto come il principale motivo “sociale” della povertà, seguito dall'insufficienza dei salari, dalle scarse prestazioni sociali e delle pensioni, dal costo eccessivo delle case. La povertà porta all’esclusione finanziaria e così sette disoccupati europei su dieci incontrano difficoltà di conseguimento di un mutuo ipotecario. Il 58% di disoccupati (contro il 34% della media fra tutti i cittadini europei), ha difficoltà a ottenere un prestito e per il 47% di loro (contro una media del 27% fra tutti i cittadini), è ostacolato anche il conseguimento di una carta di credito. In Finlandia, le difficoltà sono inferiori che in Spagna, con una differenza che va dal 19% (Finlandia) al 70% (Spagna). Le difficoltà di conseguimento di una carta di credito sono particolarmente elevate in Bulgaria, mentre solo il 10% della popolazione riscontra il problema nei Paesi Bassi. “Erasmus per giovani imprenditori”: buono l’inizio h t t p: //www . e r as mu s entrepreneurs.eu ATTIVITA’ EUROPE DIRECT Ulteriori informazioni sulla “Serie A-cqua” sulle pagine web di Europe Direct Trentino La scadenza delle adesioni per la seconda edizione è fissata al 20 dicembre 2009 A sette mesi dal suo lancio il programma europeo “Erasmus per giovani imprenditori” sta dando i primi frutti: sono oltre 1200 i neo-imprenditori e le aziende ospitanti che si sono iscritte all’iniziativa. E' quanto segnala, sulla base delle ultime rilevazioni Ue, la Cia-Confederazione italiana agricoltori, l'unica organizzazione professionale agricola a partecipare attivamente a questo importante progetto comunitario. Il programma ricalca quello già avviato da anni, e con grande successo, per gli studenti. Giovani imprenditori europei possono trascorrere fino a sei mesi di lavoro con un imprenditore esperto in un altro paese comunitario apprendendo come amministrare e sviluppare la propria azienda. L’obiettivo del programma è stimolare l'imprenditorialità, la competitività, l'internazionalizzazione e la crescita delle fasi di avvio delle piccole e medie imprese attraverso lo scambio di conoscenze tra imprenditori ormai esperti e giovani neo-imprenditori. La Spagna e l’Italia sono i due paesi che per ora hanno fatto registrare il maggior numero di giovani iscritti. La Spagna in particolare ha il 29% del totale europeo di iscrizioni di nuovi imprenditori interessati ad andare all’estero, mentre sono italiani il 30% di imprenditori disposti ad ospitare giovani lavoratori. Sono più di cento le organizzazioni europee che, coordinate da Eurochambres, l'associazione delle Camere di commercio e dell'industria europee, fungono da tramite fra la “domanda e l’offerta”. 18 sono ad oggi le organizzazioni italiane accreditate Al via la seconda edizione della “Serie A-cqua” Con l’invio nei giorni scorsi da parte dei quattro Consorzi BIM del Trentino a tutti i Comuni della provincia delle lettere e dei moduli di adesione, ha preso il via la seconda edizione della “Serie A-cqua”, il campionato che mette a confronto i Comuni trentini premiando quelli che dimostrano di essere i più virtuosi in termini di risparmio idrico. L’iniziativa rientra nelle attività di “Un pieno di energia”, il progetto di sensibilizzazione e informazione sul risparmio energetico e sulle energie rinnovabili gestito da Europe Direct Trentino, promosso dal B.I.M. del Brenta e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il contributo di tutti i Consorzi BIM del Trentino (Adige, Sarca-Mincio-Garda e Chiese) e rientrante nella campagna europea “Energia sostenibile per l’Europa”. La prima edizione del campionato ha visto l’adesione di 23 Comuni con la vittoria di Albiano, davanti a Imer e a Carzano. I primi tre classificati hanno ricevuto premi in denaro rispettivamente di 5.000,00 euro, 4.000,00 euro e 3.000,00 euro, investiti in iniziative legate al risparmio idrico sul proprio territorio. Così, Albiano ha avviato attività didattiche sul risparmio idrico rivolte ai propri alunni delle scuole elementari e medie, Imer ha utilizzato il premio per cofinanziare la sistemazione di un pozzo idrico con sistema di raccolta delle acque piovane nei pressi di Malga Agnerola e Carzano utilizza il denaro vinto per rendere efficiente la propria rete idrica comunale. A pochi giorni dal lancio sono già una decina i Comuni che hanno comunicato l’adesione, facendo presagire per quest’anno un sicuro aumento di adesioni. Ricordiamo che i Comuni interessati ad aderire alla seconda edizione devono semplicemente compilare il modulo indicando i consumi degli acquedotti comunali registrati a fine 2007 e a fine 2008. La differenza sarà rapportata al numero degli abitanti e permetterà di elaborare un punteggio per stilare la classifica finale. La premiazione si svolgerà il 22 marzo 2010, “Giornata mondiale dell’acqua” nonché primo giorno della “Settimana europea delle energie rinnovabili 2010”. “Laboratorio Europa” in piena attività Con l’inizio dell’anno scolastico è entrato in piena attività il nostro “Laboratorio Europa”, con le sue proposte di moduli didattici rivolti alle scuole trentine dei diversi ordini e gradi. La storia della costruzione europea nel corso dei decenni, l’aspetto geografico dell’UE, le iniziative rivolte alla salvaguardia del clima e dell’ambiente, la politica agricola europea, i programmi europei per i giovani e l’attenzione dell’Europa comunitaria ai paesi in via di sviluppo sono le tematiche ad oggi maggiormente richieste per quest’anno scolastico. In particolare sono già stati programmati, e in parte realizzati, interventi in quattro classi II della scuola media “Halbherr” di Rovereto, in tre classi II di quella di Strigno e in due II medie di Tesero, in tre classi III della scuola media di Bezzecca, nelle classi IV e V dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Agrario e all’Istituto e nella classe IV dell’ITC “Battisti” di Bolzano. In totale sono già una quarantina gli appuntamenti fissati sul territorio. Altre scuole inoltre, pur non richiedendo interventi diretti da parte di Europe Direct Trentino, hanno chiesto materiale informativo sull’UE per predisporre autonomamente lezioni di approfondimento sul tema. Inoltre anche quest’anno Europe Direct Trentino ha deciso di aderire alla proposta dei colleghi gallesi di proporre a una classe di una scuola elementare la realizzazione dell’”Albero di Natale europeo”, cosa fatta l’anno scorso con la classe III della scuola di Telve. Quest’anno saranno due le classi partecipanti, una della scuola elementare di Mezzolombardo ed una della scuola elementare di Pergine. BANDI APERTI PARTNERSHIP Lifelong Learning Programme La Commissione europea invita a presentare proposte inerenti il “Programma di apprendimento permanente (2007 -2013)” per il 2010, che raggruppa tutte le iniziative attinenti le seguenti azioni: “Comenius”, “Erasmus”, “Leonardo Da Vinci” e “Grundtvig”. Riguardano tutti i tipi e livelli di istruzione e di formazione professionale operanti nei 27 Stati membri dell’UE, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia. I candidati della Croazia e dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia possono invece partecipare solo ad alcune azioni. Il bilancio totale per questo invito è di 1 016 milioni di euro, di cui 1,9 milioni riservati alla partecipazione della Croazia e 1,1 milioni per la ex Repubblica iugoslava di Macedonia. L'entità delle sovvenzioni concesse, nonché la durata dei progetti varieranno in base a fattori quali il tipo di progetto e il numero di paesi partecipanti. Il testo integrale dell'invito, la guida del programma e i moduli di domanda possono essere ottenuti al seguente indirizzo internet: http://ec.europa.eu/llp Scadenza: a seconda delle azioni a partire dal 15 gennaio e fino al 15 ottobre 2010 GUUE C 247 del 15 ottobre 2009 Associazioni del settore istruzione-formazione L'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audio visivi e la cultura della Commissione europea ha lanciato un invito a presentare proposte riservato alle associazioni europee che operano nel settore dell'istruzione e della formazione. Possono presentare una richiesta di contributo le organizzazioni senza scopo di lucro, stabilite, da oltre due anni, in uno dei 31 paesi che partecipano al Programma d’Apprendimento Permanente (i 27 Stati membri, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia), operanti nel settore dell’istruzione e della formazione a livello europeo e, soprattutto, con sede in almeno dodici diversi Stati membri dell’Unione europea. I singoli individui, i contraenti singoli, le singole istituzioni di istruzione superiore, oppure gli enti e gli istituti pubblici che fanno parte della struttura amministrativa degli Stati membri non sono considerati “associazioni”. Il budget comunitario indicativo totale, per il cofinanziamento delle associazioni europee del presente invito ammonta a 600 000 euro. L'importo massimo della sovvenzione operativa per ogni associazione, per un programma di lavoro annuale di 12 mesi (corrispondente ad un anno di bilancio), non può essere superiore a 100 000 euro. I criteri di assegnazione per i progetti del presente invito riguardano la ricaduta delle attività sull'istruzione e/o sulla formazione a livello europeo (in particolare in contributo all'attuazione del programma di lavoro 2010 per l'istruzione e la formazione e/o all'aumento della conoscenza e della consapevolezza del processo di integrazione europea), la visibilità e la promozione delle attività previste, nonché la divulgazione dei risultati e il valore aggiunto europeo. Altri criteri sono la rilevanza, la chiarezza e la coerenza degli obiettivi a breve termine (12 mesi) e la qualità della gestione del programma di lavoro. Il finanziamento non potrà superare il 75% delle entrate e spese dell’anno in questione oppure del bilancio di programma di lavoro dell’associazione. Scadenza: 10 dicembre 2009 GUUE C 247 del 15 ottobre 2009 PRINCE 2009 - EU27 La Commissione europea invita a presentare proposte nell’ambito di due di stinti lotti del programma PRINCE: il primo ,“Audiovisivo”, riguarda il supporto per la produzione e la diffusione di programmi audiovisivi sul tema dell’attuale allargamento dell’Unione europea; il secondo, “Eventi”, si riferisce all’organizzazione di eventi di sensibilizzazione riguardanti la politica di allargamento dell’Unione europea e con i candidati alla futura adesione. Le azioni che si intendono realizzare nell’ambito dei suddetti lotti sono: benefici e sfide del programma di allargamento dell’Ue; mostrare la realtà contemporanea dei paesi candidati e potenziali candidati dell’Europa sudorientale e illustrare le loro possibili potenzialità quali futuri Stati membri dell’Ue. Per poter beneficiare del cofinanziamento i candidati devono essere enti pubblici o privati, registrati in uno dei 27 paesi dell’Ue. Per quanto concerne il lotto “Audiovisivo” i richiedenti possono essere emittenti (TV), mentre per il lotto “Eventi” i candidati possono essere enti pubblici, organismi del settore privato, organizzazioni della società civile nonché autorità regionali o locali. I cofinanziamento massimo previsto è dell’80% per gli “Eventi” e del 50% per gli “Audiovisivi”. Il budget complessivo messo a disposizione è di 2,5 milioni di EUR. Scadenza: 30 novembre 2009 http://ec.europa.eu/enlargement/how-does-it-work/grants-tenders/grants/index_en.htm Investire nelle persone L'adozione di linee guida contro la violenza sulle donne e la lotta alla discrimi nazione ha rafforzato la necessità di una cooperazione con le “terze parti”: gli attori non statali e le organizzazioni non governative (ONG) per combattere la violenza contro le donne e la sua relativa impunità. Il programma tematico Investing in People presenta un ampia visione di sviluppo e riduzione della povertà puntando a migliorare i livelli di sviluppo sociale e umano nei paesi partner nel rispetto degli Obiettivi del Millennio. Questo bando propone azioni a favore dell'aumento, della promozione e dell'implementazione dei diritti riconosciuti dalla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne all'interno di 10 paesi del Mediterraneo, soggetti alla Politica europea di Vicinato: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Territori Occupati Palestinesi, Siria e Tunisia con l'inclusione della Mauritania. I progetti selezionati dovranno sostenere la società civile nella lotta contro gli stereotipi legati al genere, puntando al rafforzamento della presenza femminile in determinati ambiti sociali quali comunicazione, politica, lavoro e sostenere la società civile nel monitorare e incrementare la partecipazione femminile. Dovranno promuovere i diritti delle donne nel processo decisionale e nello sviluppo locale. Sono eleggibili tutte le associazioni giuridiche no-profit di uno Stato membro dell'UE o di uno dei paesi ENPI, gli attori non statali che operano nella promozione dei diritti e dell'eguaglianza delle donne, o autorità locali direttamente coinvolte nella preparazione e gestione delle azioni. Le azioni devono svolgersi all'interno di uno dei paesi indicati per una durata non inferiore ai 12 mesi e non superiore ai 36 mesi. Il finanziamento di ogni progetto sarà compreso fra 200 000 e 800 000 euro Scadenza 8 febbraio 2010 http://ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm Scambio al femminile Il gruppo Baribal è composto da ragazze dell’età 18-30 che vogliono organizzare uno scambio al femminile nella Repubblica Ceca il prossimo anno. A Zelezna vicino Praga si terranno dei diversi workshop che hanno come tema il disegno, la natura e la cultura ceca. Contattare [email protected] Politiche di genere Un gruppo di donne giovani del Women Rights Institut di Riga, Lettonia, cerca dei contatti per creare un partnership che tratta le politiche del genere, l’educazione e l’imprenditorialità femminile. Il gruppo è composto da ragazze di 18-30 anni. Contattare Laila Balga [email protected] Disagio familiare L’associazione Ventspils in Lettonia si occupa di giovani e delle loro famiglie in situazioni di disagio. L’attenzione degli educatori è attualmente sull’uso delle droghe. Attualmente viene attuato un progetto di prevenzione e l’associazione avrebbe il piacere di condividere questo percorso e le esperienze con uno o più partner. Contattare Dace Saule [email protected] Musica e arte Un gruppo di giovani lettoni di 13-21 anni impegnati in attività musicaliartistiche sono interessati a creare un gruppo musicale da strada che si esibisce nell’ambito di uno scambio giovanile. Il gruppo cerca dei partner che possono ospitare tale attività nel corso del 2010. Contattare Elina Poste [email protected] Giovani attori lettoni Un gruppo di 20 giovani attori lettoni è impegnato nella creazione di pezzi teatrali per bambini, ragazzi, adulti, in performance su strada e diverse attività culturali. Per poter internazionalizzare la loro attività cercano dei partner europei per organizzare un primo scambio nel corso dell’anno prossimo. Contattare Liena Galeja [email protected] LE NOSTRE PUBBLICAZIONI Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi (gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • The environment and the European Commission - An introduction to the Environment DG of the European Commission and to sources of information on EU environment policy Inforegio Panorama—Climate change: responses at regional level (n. 31) The seven framework programme (FP7) - taking European research to the forefront. Un agile pieghevole, in inglese, che presenta I contenuti e le priorità del 7° Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico Public-private partnership—Delivering for the European transport network Ecosystem goods and service. Pieghevole della DG Ambiente Research.eu—results supplements (n.19, September 2009). Biologia e medicina, energia, ambiente, IT e telecomunicazioni, tecnologie industriali al centro di questo numero OSH in the school curriculum: requirements and activities in the EU Member States. Pubblicazione dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. EU budget 2008—Financial report Lavoro e occupazione in agricoltura—Opuscolo di RETE LEADER, la Rete nazionale per lo sviluppo rurale L’anomalia nella pAC: eterogeneità e dinamiche del LEADER in Italia—Opuscolo di RETE LEADER, la Rete nazionale per lo sviluppo rurale Guida al Trattato di Lisbona. Spiegare in maniera semplice ai cittadini le implicazioni del Trattato di Lisbona è l’obiettivo di questo opuscolo in 16 pagine Intelligent transport system—a smart move for Europe Railway safety performance in the European Union 2008—a biennal report from the European Railway Agency ERTMS—delivering flexible and reliable rail traffic. A major industrial project for Europe Un sistema ferroviario moderno per un’Europa moderna Aiuto alimentare dell’Unione europea a favour degli indigenti: valutazione degli obiettivi, dei mezzi e dei metodi impiegati (relazione speciale n. 6/2009 della Corte dei Conti europea) La sostenibilità dei progetti LIFE-Natura e la loro gestione da parte della Commissione (relazione speciale n. 11/2009 della Corte dei Conti europea) Una valuta unica per un’Europa unita. Il cammino dell’euro Buono a sapersi sull’allargametno dell’UE Un trasporto marittimo di qualità, mari più sicuri e oceani più puliti. Pubblicazione dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima Il bilancio della PAC - Come vengono utilizzate le risorse. Pieghevole che illustra in estrema sintesi quanti sono e come vengono gestiti i fondi comunitari destinati alla Politica Agricola Comune Annual report 2008—European Data Protection Supervisor Focus n.7 July 2009—Newsletter della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro Regions for economic change. Networking for results. Pubblicazione della DG Politiche regionali della Commissione europea Your business is our business. Brochure di presentazione dell’Enterprise Europe Network eYou Guide. I tuoi diritti on line SWOMM 2008—Urban mobility in the mountain regions. Scientific workshop on mountain mobility and trasport “Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN) Tel. +39 0461 534848 - Fax: +39 0461 531052 - E mail: [email protected] Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997 Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Paolo Pezzin, Boglarka Fenyvesi-Kiss, Alessandro Cavagna con la collaborazione di Matteo Fornara e Europe Direct Emilia Direttore responsabile: Silvia Ceschini