. AL LASTAMPA VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2008 75 NORDOVEST GRUPPO BORGOSESIA Girardi nuovo presidente Già vice presidente della holding industriale quotata al mercato Expandi di Borsa Italiana succede a Roberto Bini, azionista di maggioranza OGGI. FIRMA DELL’INTESA, TRA MINISTERO REGIONE E LE PROVINCE DI ALESSANDRIA, ASTI E CUNEO All’Unesco un solo dossier Piemonte Si unificano le richieste per ottenere il riconoscimento a patrimonio dell’Umanità Il miraggio Unesco si fa più concreto. Dopo quasi cinque anni di proposte, dichiarazioni, annunci più o meno roboanti, il Piemonte riesce finalmente a presentarsi unito e con un solo dossier da inviare a Parigi per ottenere il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’Umanità per i suoi «paesaggi vitivinicoli tipici». L’intesa sarà ufficialmente siglata stamani a Torino, alla direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici, dalla sottosegretario Danielle Mazzonis, con la presidente della Regione Mercedes Bresso e i presidenti della province di Alessandria (Filippi), Asti (Marmo) e Cuneo (Costa). Cinque firme in calce ad un solo documento sono un risul- Dopo le cinque firme viaggio ispezione a Barbaresco, Canelli Costigliole e Vignale tato non facile da raggiungere: il paesaggio viticolo del Sud Piemonte è molto variegato e ci sono stati vari problemi di primogenitura e visibilità politico-amministrativa. Ma ora le divisioni e i campanilismi paiono superati. Dopo le firme a Torino il sottosegretario, con l’assessore regionale Sergio Conti e una delegazione tecnica, visiterà nel pomeriggio Barbaresco (alle 15), poi si sposteranno a Canelli e Costigliole d’Asti e alle 18 sono attesi a Vignale Monferrato. Un viaggio per capire potenzialità e punti critici del progetto che, se andrà in portò, sarà una carta importante da spendere come richiamo turistico. Dall’Unesco sono però arrivati segnali che indicano la necessità di «mirare bene l’obiettivo», proponendo solo il meglio del paesaggio e della cultura vitinicola. Zone ormai troppo urbanizzate da capannoni Fascino di Langa L’Albese e le sue migliori vigne Cantine storiche Le cattedrali di Canelli Le vigne storiche di Langa, dell’Albese e del Roero sono uno dei biglietti da visita più suggestivo da presentare alla valutazione dalla commissione dell’Unesco che assegna il titolo di «Word Heritage». I primi contatti sono stati positivi, ma dall’agenzia dell’Onu, hanno sottolineato la necessità di tutelare meglio il paesaggio per avere il parere positivo finale. Nel ricordo di Carlo Gancia, che a metà dell’Ottocento per primo iniziò a produrre spumanti da uve moscato, Canelli ha posto per prima la candidatura all’Unesco della sue cattedrali sotterranne, ovvero le storiche cantine dove nascono milioni di bottiglie di spumanti. Ci sono veri templi come la «Sempione» della Contratto che si inoltra sotto la collina di Villanuova. I I Un tipico e suggestivo scorcio del paesaggio vitivinicolo del Sud Piemonte villette a schiera e non solo, dovranno essere messe da parte. I primi a credere nella possibilità di ottenere l’ambito riconoscimento dell’Unesco sono stati i canellesi che, con l’allora sindaco Oscar Bielli, si mossero per tutelare le loro «cattedrali sotterranee»: decine di chilometri di storiche cantine. Un gruppo di Case vinicole come Contratto, Coppo, Bosca, e Gancia si dissero disponibili ad appoggiare il progetto e avviarono restauri e percorsi di visita. Intanto anche nell’Albese ci si è mossi puntando sullo storico paesaggio vitato reso celebre da vini come il Barolo e il Barbaresco. In un primo momento pare- Il Monferrato non vuole esclusioni Incontro anche all’enoteca di Vignale Gli alessandrini non vogliono perdere il treno dell’Unesco e sono mossi con l’assessore provinciale Sandalo per far includere anche il Monferrato tra i paesaggi tipici degni di tutela universale. La delegazione ministeriale oggi, dopo la Langa e l’Astigiano concluderà la visita a Vignale, sede dell’Enoteca regionale ospitata a palazzo Callori. I [FOTO MURIALDO] va dunque che a Parigi dovessero arrivare due dossier separati, o magari tre, visto che anche nell’Alessandrino c’era chi reclamava l’inclusione del Monferrato nella lista dei siti protetti dall’Unesco. Finalmente dopo decine di riunioni e sopralluoghi si è arrivati alla decisione di una candidatura collegiale e di unificare la domanda preparando un solo dossier. La Provincia di Asti ha stanziato 200 mila euro e lanciato una campagna di «informazione e convicimento» tra tutti i residenti, con un opuscolo spedito a casa degli astigiani. Ma come funziona l’iter della candidatura? L’Unesco fissa pa- Dolce & salato PAOLO MASSOBRIO Se l’oste invita a cena ma vuol chiudere presto M UNA RICERCA REGIONALE SULLA VIOLENZA ALLE DONNE Nove giornalisti impegnati per un anno E’ stata presentato a Torino il progetto di ricerca sulla violenza alle donne. Nove borse di studio, di 2000 euro l’una, sono state assegnate dalla Consulta delle elette del Consiglio regionale ad altrettanti giornalisti selezionati con un un bando dell’Ordine. Due lavoreranno su Torino le altre nelle sette province. La ricerca durerà un anno è intende approfondire i dati regionali del fenomeno I partendo dalle fonti ufficiali (procure, polizia, carabinieri, pronto soccorso, ma anche centri di ascolto e associziazioni) e vedere come queste notizie sono trattate sui giornali piemontesi, chimati al rispetto delle norme etiche e deontologiche. La ricerca si concluderà con la creazione di un dossier, utile a fornire indicazioni per una nuova legge regionale a difesa delle donne. i chiedono alla radio di parlare di Quaresima: digiuno o solo niente carne di venerdì? In cuor mio desidero seguire quei precetti, ma come è possibile per uno che di mestiere prova i ristoranti? Ancor più oggi che i locali aprono praticamente solo nei fine settimana. Abbiamo telefonato in un locale del Monferrato: una cena per il giorno dopo. Risposta: «Sì ma non più tardi delle 20,15 perché non essendoci prenotazioni vogliamo chiudere presto». Dopo un'ora arriva una telefonata con tanto di scusa: sarebbe meglio rimandare. Ora, posso capire, ma non giustificare: se un esercizio è aperto lo fa senza condizioni, accettando il rischio di impresa. Altrimenti apre solo nei fine settimana...ma non quando gli fa comodo. Non è mestiere questo e non porta da nessuna parte. Gli osti di un tempo avevano fiducia nelle risorse della loro impresa e il cliente - vivaddio - era rametri abbastanza rigidi. Dovrà arrivare a Parigi un dossier storico e tecnico, rafforzata dal sì del governo a Roma. Poi seguiranno i sopralluoghi. Ogni Paese ha già una sua lista di siti in «Word heritage», da lasciare in eredità alle future generazioni dell’umanità. I siti finora tutelati sono circa 800 nel mondo e una quarantina in Italia. Pochissimi i paesaggi vitivinicoli: la zona dell'Alto Douro in Portogallo, i vigneti dell'isola vulcanica di Pico nelle Azzorre, le colline del Tokaj in Ungheria, quella di Saint Emilion in Francia, la valle del Medio Reno in Germania e il Neusiedlersee in Austria. [S. MIR.] sacro, altro che mettergli l'angoscia, quasi a farlo sentire in colpa come un rompiballe, perché ha prenotato col locale vuoto. Già molti hanno assunto la formula del menu-degustazione obbligatorio, ora siamo alla «prenotazione condizionata» alla convenienza, secondo il desiderio di aver sempre la botte piena e la moglie ubriaca. Plaudo allora all'Ori Pari di Boca (via Partigiani 9, tel. 032287961) che in un giorno infrasettimanale m'ha servito da re. Ero solo, accanto tre coppie che mangiavano senza paletti, chi due piatti, chi un piatto solo, chi un assaggio di formaggi. Ho bevuto Boca, accanto a dei radiosi gnocchi di polenta, alle tome d'alpeggio a alla coscia d'anatra nostrana brasata con le verze. E mi sono sentito a casa.