Presentazione / Presentazione Bianca e Peter
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per la festa del 12 giugno.
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L'idea di questa giornata è nata dal desiderio di raccontare ai nostri
collaboratori, amici e allievi, la storia della nostra attività e il nostro
percorso. Sono quasi trent'anni anni ormai che ci dedichiamo insieme a questo
lavoro e ai progetti ad esso legati, lavoro che tutti voi conoscete, sia
tramite l'attività svolta qui nello studio di Lugaggia e a Locarno, sia
tramite il nostro sito. Non è quindi necessario che noi spendiamo molte parole
nel presentarci, anche perché è difficile - e spesso inutile - presentare se
stessi: è il lavoro che svolgiamo che ci presenta. Ciò che vorremmo fare qui è
soltanto darvi un'idea della strada da noi percorsa.
Innanzitutto teniamo sempre a precisare di non essere dei guaritori, anche se
questo è il termine comunemente usato per definirci, ma dei curatori. Noi
curiamo, la natura guarisce.
La parola cura è un concetto che ingloba molti aspetti. Cura non significa
soltanto "l'opera prestata da un medico o l'insieme dei mezzi terapeutici"
bensì, come tutti sappiamo, significa premura, riguardo, attenzione, ascolto,
diligenza; significa l'impegno assiduo nel perseguire un proposito, nel
praticare un'attività, nel provvedere a qualcuno o a qualche cosa. Si parla di
cura del paziente, cura dei figli, cura della casa, cura degli anziani e anche
un libro a cura di qualcuno. La cura non è certo una nostra prerogativa, il
nostro è uno dei modi di curare.
Noi curiamo: cerchiamo quindi, nei limiti delle
nostre possibilità, e senza interferire nel lavoro
del medico, di offrire sostegno corporeo e mentale
al cliente, per farlo stare meglio. Cerchiamo di
parlargli e di dargli dei consigli comportamentali
per brevi periodi, che possano coadiuvare la nostra
terapia sul corpo. Lo ascoltiamo e gli diamo qualche
suggerimento. E infine gli proponiamo dei rimedi
fitoterapici che abbiamo la possibilità di produrre
artigianalmente e in loco.
In sostanza, come dice il nostro logo, facciamo
appello a tre strumenti principali: il tocco, la parola, il rimedio, che non
sono altro che i pilastri della tradizione della medicina popolare medioeuropea.
Con "tocco" intendiamo ciò che comunemente va sotto il nome di "lavoro sul
corpo o massaggio".
La nostra formazione in questo senso è iniziata con l'apprendimento e la
pratica della maggior parte delle tecniche di lavoro sul corpo, che potete
trovare sul nostro opuscolo intitolato "le nostre cure", che combiniamo
durante la nostra terapia a seconda delle situazioni e delle necessità del
cliente. È durante questi anni di pratica che ci siamo resi conto di quanto
sia importante l'ascolto dei problemi di un cliente che spesso giunge da noi
dopo un lungo percorso nella medicina convenzionale. È necessario seguire una
serie di passi progressivi che includono da una parte rassicurazioni e
dall'altra, a volte, ulteriori controlli e poi una conoscenza delle
problematiche personali e familiari che, lungi dal voler essere una
psicoterapia, ci permette di individuare quali possano essere le cause a monte
del disturbo che li ha portati a consultarci. Da queste conversazioni, da
questi "colpi di mano", aiuti immediati raccolti in una frase o in un
suggerimento, da questi scambi verbali di esperienze nasce spesso un rapporto
più fiducioso che permette poi di entrare in relazione con la persona e,
successivamente, di suggerirle come aiutarsi da solo. Perché è questo lo scopo
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principale che noi ci proponiamo, che è uno dei concetti base della medicina
popolare: non rendere i nostri clienti dipendenti da noi, ma portarli a
rimediare da soli a quei disturbi, malesseri, dolori cronici quotidiani che
possono essere risolti senza ricorrere al un medico. Purtroppo esistono anche
situazioni in cui nulla o poco si può cambiare, ma in questo caso, a maggior
ragione, una terapia di sostegno, di alleggerimento del dolore (sia tramite
massaggio che con medicamenti non invasivi) può essere di grande sollievo.
È così che anche la parola è diventata un pilastro importante della terapia, e
a volte riuscire ad accompagnarla ad un sana risata è altrettanto terapeutico.
Fin dall'inizio del nostro lavoro, per quanto concerne i rimedi, abbiamo fatto
ricorso alla tradizione della medicina popolare.
Ci siamo subito resi conto della scarsità, per non dire dell'assenza, di testi
scritti e di quanto finora il ricettario della medicina popolare fosse stato
affidato soltanto alla tradizione orale. L'antichissima cultura della medicina
popolare nostrana si stava quindi spegnendo. Perciò siamo stati stimolati a
tramandare anche per scritto la medicina popolare contemporanea medioeuropea e
contemporaneamente a creare la possibilità di un tirocinio, poiché "sapere"
significa "saper fare".
Nel 1994 ci siamo messi all'opera e abbiamo iniziato una nuova fase del nostro
lavoro, non meno impegnativa del lavoro sul corpo e ad esso parallela.
Nell'arco di più di vent'anni, la nostra squadra ha messo a punto tutto il
materiale didattico per lo studio della medicina popolare, ha redatto dispense
per i partecipanti ai corsi di materia medica popolare e ha creato un sito che
si trova al primo posto del motore di ricerca Google. Inoltre, e non da
ultimo, Bianca ha organizzato, nello studio di Lugaggia, un laboratorio di
galenica dove si svolge regolarmente un apprendistato.
Non possiamo riprendere in questa sede i dettagli del nostro lavoro che
troverete ampiamente descritto sul nostro sito, sui nostri opuscoli e sulle
dispense che sono a vostra disposizione oggi. Vogliamo soltanto aggiungere che
riceviamo complimenti e incoraggiamenti da tutto il mondo, che il nostro sito
è consultato da oltre mille visiitatori al giorno e possiamo quindi essere
fieri dei risultati del nostro enorme sforzo.
E infine veniamo all'auspicio che desideriamo esprimere in questa occasione.
Non ci è difficile credere, viste le abilità e il loro impegno, che le nostre
apprendiste diventeranno delle bravissime maestre. Speriamo però che si
rendano conto dell'importanza di questo sapere e abbiano il nostro stesso
piacere di tramandarlo, affinché esso non venga disperso e che non si rompa il
filo della tradizione della medicina popolare. È un compito non facile, vista
la capacità divoratrice della società dei nostri tempi, ma proprio per questo
è un modo per contrapporvi la capacità di arrangiarsi da soli, e quindi di
rendersi autonomi in un contesto sanitocratico in continuo e purtroppo anche
incerto movimento.
Di conseguenza, un altro desiderio che vorremmo esprimere in questa sede, è
che sia riconosciuto alle donne, che ne detengono da sempre la custodia, il
giusto e grande valore del lavoro di cura. Come dice la sociologa Marina
Piazza, in una bella conferenza sul lavoro di cura nel corso della vita
femminile e nel ciclo di vita familiare: esso è diventato nei secoli la
rappresentazione stessa del principio dell'amore e del dono, ha assunto il
significato simbolico di "premura per, impegno verso" diventando anche una
sorta di ricatto. E dice pure:
La fase che si apre oggi sembra una fase in cui le donne (...) rivendicano in
positivo un tempo e uno spazio per il lavoro di cura che non sia obbligato, ma
assuma al contrario caratteri di nutritività per sé, affinché la relazione non
sia fatica ma piacere. Questo rovesciamento dall'"obbligatorietà miserabile"
alla possibile creatività e nutritività può essere consentito in un clima sia
di libertà che di forte solidarietà e reciprocità familiare.
Quindi un grande GRAZIE alle nostre donne, alle apprendiste della Galenica, e
a tutti i collaboratori che ci sostengono con il loro lavoro e la loro
disponibilità e senza i quali questa impresa non potrebbe esistere e crescere.
Bianca & Peter
Proveniente da http://pforster.no-ip.org/~admin/pmwiki/pmwiki.php/Presentazione/PresentBiancaPeter
Pagina creata il , ultima modifica May 16, 2010, at 04:45 PM
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