IN COLLABORAZIONE CON FIMP
Educazione Nutrizionale
G R A N A
P A D A N O
Educazione
M A R ZNutrizionale
O 2008
G R A N A
P A D A N O
INDAGINE SUGLI ERRORI NUTRIZIONALI E LO STILE DI VITA
GRANA PADANO NUTRE LA SALUTE
Educazione Nutrizionale
Garanzie di produzione, salubrità e provenienza
Quello che rende il Grana Padano DOP un alimento che favorisce il benessere e la salute delle persone, sia nella primissima infanzia
che in tutte le età, è il suo ottimo rapporto tra valore energetico, qualità e quantità di nutrienti contenuti. Essendo il Grana Padano
DOP un formaggio semigrasso, il suo valore energetico è inferiore a quello di altri formaggi grassi e di molti alimenti comunemente
consumati, che apportano molti meno nutrienti.
• Per fare un chilogrammo di Grana Padano DOP occorrono circa 15 litri di buon latte fresco di giornata, ogni giorno, tutti i
giorni dell’anno.
• Dal punto di vista nutritivo questo formaggio è da considerarsi un concentrato di latte, ma con molti meno grassi. In 100 gr di
Grana Padano DOP ci sono 28 gr di grassi contro i 54 gr presenti in 1,5 lt di latte vaccino intero.
• Il latte con cui si fa il Grana Padano DOP proviene solo dalle stalle della Pianura Padana a nord del fiume Po, da vacche
rigorosamente sane, sottoposte a controlli veterinari costanti e scrupolosi. Le vacche delle stalle sono alimentate con
foraggi verdi e conservati di esclusiva origine vegetale.
• Per fare il Grana Padano DOP il latte viene prima fatto riposare per poi essere decremato per affioramento. La pasta cotta,
derivata dalla cagliata, viene raccolta nella caratteristica forma e avviata a lenta maturazione per un minimo di 9 mesi e
mediamente per 16; il Riserva è garantito con una stagionatura oltre i 20 mesi.
• Il Grana Padano DOP viene fatto dai casari artigianalmente seguendo una tradizione millenaria. Il marchio D.O.P. (Denominazione Origine Protetta) è conferito dalle
leggi dell’Unione Europea e Italiane, e
Valori medi contenuti in 50 gr di Grana Padano DOP
Vitamina A µg 112
Calcio mg 600
Proteine totali g 16,5
garantisce che il Grana Padano DOP venVitamina B1 µg 8,5
Fosforo mg 346
Fosfopeptidi solubili g 0,75
ga fatto secondo un rigoroso disciplinare
Rapporto calcio/fosforo 1,7 Vitamina B2 µg 180
Aminoacidi liberi totali g 3
che controlla la qualità e la provenienza
Vitamina B6 µg 60
Cloruro di sodio g 0,8
Grassi g 14
delle materie prime, il metodo e la zona
Vitamina B12 µg 1,5
Acidi linoleici coniugati mg 85 Potassio mg 60
di produzione e ogni fase della lavorazioVitamina D3 µg 0,25
Magnesio mg 31,5
ne. Il disciplinare garantisce una costante
Vitamina PP µg 1,5
Zinco mg 5,5
quantità e qualità di nutrienti oltre a caVitamina E µg 103
Ferro µg 70
Acido pantotenico µg 123
Rame µg 250
ratteristiche di assoluta salubrità. Le sue
Colina mg 10
Selenio µg 6
caratteristiche sono tutelate dal D.P.R.
Biotina µg 3
Iodio µg 18
1269/1955.
Grana Padano: macro e micro nutrienti
•Contiene un’elevata percentuale di proteine ad alto valore biologico.
•Apporta la maggior fonte di calcio biodisponibile tra tutti gli alimenti, oltre a contenere alte
percentuali di importanti minerali come lo zinco.
•È una delle maggiori fonti di vitamine del gruppo B e contiene un’elevata quantità di vitamina A.
•Contiene meno colesterolo di tanti altri alimenti: consumando 50 grammi di Grana Padano DOP, si assume colesterolo pari a poco più del 18% dell’assunzione media giornaliera ammessa (circa 300 mg).
•Gli acidi grassi saturi sono circa il 60% e gli insaturi circa il 40%.
G R A N A
P A D A N O
Comitato Scientifico Osservatorio Grana Padano
Sergio Coccheri
Comitato Scientifico “Educazione Nutrizionale”
Educazione Nutrizionale
Marco Atteritano
G R A N A
Ordinario di Malattie Cardiovascolari, Università di Bologna
Davide Festi
Ordinario di Gastroenterologia, Università di Bologna
Claudio Maffeis
Docente di Pediatria, Università di Verona
P A D A N O
Medico Internista, ricercatore sull’osteoporosi
Marina Cammisa
Pediatra
Educazione Nutrizionale
Claudio Cricelli
G R A N A
Maria Letizia Petroni
Educazione
Responsabile Nutrizione Clinica,
G R A N A
Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (VB)
Stefano Stanzani
Docente di Statistica Applicata, Università di Bologna
Medici Ricercatori
L’indagine è stata realizzata dai Medici ricercatori i cui nominativi
sono pubblicati a pagina 27.
Presidente SIMG
Davide Festi
P A D A N O
Nutrizionale
Ordinario di Gastroenterologia, Università di Bologna
P A D A N O
Claudio Maffeis
Docente di Pediatria, Università di Verona
Giuseppe Mele
Presidente FIMP
Maria Letizia Petroni
Responsabile Nutrizione Clinica,
Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (VB)
Redazione dei contenuti
A cura di: Claudio Maffeis, Comitato Scientifico
Maria Letizia Petroni, Coordinatore Comitato Scientifico
In collaborazione con
Ogni dato o informazione assunti da questa ricerca potranno
essere pubblicati solo a livello giornalistico e avranno l’obbligo di riportare la
fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008.
Promosso da
EDITORE: OSC Media Scientific Publishing
DIRETTORE EDITORIALE: Pier Danio Forni
REDAZIONE: OSC Healthcare S.r.l.
via S. Stefano, 6 - 40125 Bologna - Tel.+39 051 224232
ART DIRECTION: Simone Sabatini
STAMPA: Industrie Grafiche Compositori, Bologna - Marzo 2008
PREMESSA 03
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 05
06
INDICE CIRCONFERENZA ADDOMINALE/ALTEZZA
08
OBESITÀ VISCERALE CONFRONTO CON BMI
10
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
12
SEDENTARIETÀ, BMI E OBESITÀ VISCERALE 16
19
TEMPO IMPEGNATO IN ATTIVITÀ MOTORIA, BMI E OBESITÀ VISCERALE
20
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI,
OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ 21
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI,
OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ 22
CONSUMO DI LATTICINI E FORMAGGI, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
23
CONSUMO DI CARNE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
25
CONSUMO DI PESCE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
26
MEDICI RICERCATORI 27
BMI: DISTRIBUZIONE PER CLUSTER DI ETÀ FREQUENZA DI ATTIVITÀ FISICA, BMI E OBESITÀ VISCERALE
2
Osservatorio Grana Padano
PREMESSA
L’indagine dell’Osservatorio Grana Padano: i nostri bambini hanno lo stile di vita migliore per
farli crescere sani e longevi?
Durante lo scorso secolo, le aspettative di vita e di buona salute sono progressivamente migliorate sino a livelli impensabili solo 100 anni fa. Questo processo sta però rallentando e vi sono allarmanti proiezioni di inversione della tendenza.
Malattie cardiovascolari e diabete stanno aumentando in tutti i paesi industrializzati, principalmente quale conseguenza
delle modificazioni dello stile di vita e, soprattutto, dell’aumento del peso. L’unica strategia realisticamente perseguibile
per bloccare questo processo è la prevenzione. Questa è tanto più efficace quanto prima viene applicata. L’evidenza
disponibile suggerisce che già le esperienze metaboliche vissute durante la vita intrauterina sono importanti se non
determinanti per la programmazione metabolica dell’individuo. Lo stato metabolico materno nel corso della gravidanza
influenza in modo assai rilevante i processi di maturazione degli effettori endocrino-metabolici che regolaranno peso,
massa adiposa, metabolismo dei nutrienti per tutta la vita(1). Il peso alla nascita è la risultante dell’azione dei vari fattori
intrauterini e costituisce già un importante predittore per potenziali rischi per la salute dell’individuo nelle età successive. Così le prime esperienze con il cibo, il tipo e le modalità di allattamento, la composizione della dieta, le abitudini
nutrizionali e motorie dei genitori, etc. contribuiscono a definire ulteriormente la “personalità” metabolica di ciascuno di
noi. Pertanto, per poter promuovere una crescita ed uno sviluppo corretti, che sono un ottimo investimento per la salute
di domani, è indispensabile disporre di strumenti operativi semplici ed efficaci che agevolino la trasmissione da parte
del pediatra, ai genitori ed ai bambini stessi, di obiettivi e strategie comportamentali e nutrizionali adeguati.
Al fine di analizzare le abitudini nutrizionali e motorie oltre che la prevalenza dell’eccesso ponderale nei bambini e nei
ragazzi, il Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano ha deciso per il 2008 di dedicare particolare attenzione a
questo tema. I risultati della presente indagine, svolta da medici per i medici, sono stati analizzati con particolare attenzione alle variabili negativamente associate a quanto oggi è consigliato per la prevenzione delle patologie metaboliche:
•grado di sovrappeso (BMI)
•accumulo di grasso in area addominale (circonferenza vita)
•indici di sedentarietà
•attività motoria
•inadeguato introito di alcuni alimenti associati ad effetto preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari
Osservatorio Grana Padano
3
Il progetto Osservatorio Grana Padano ed il nuovo software (aggiornamento 2007)
Vi è scarsità di dati sulle abitudini alimentari della popolazione generale italiana su base nazionale. Inoltre, vi è una forte
richiesta da parte dei pazienti ai loro medici che non riesce sovente ad essere accolta dai medici di famiglia a causa di
tempo limitato a disposizione e della mancanza di strumenti educazionali adeguati. Lo scopo del progetto Osservatorio
Grana Padano è stato lo sviluppo di un software applicativo che rendesse possibile ai Medici di Medicina Generale ed
ai Pediatri di Libera Scelta da una parte di raccogliere dai loro pazienti in modo semplice e rapido informazioni
sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita, dall’altro di fornire un counseling nutrizionale individualizzato e
“su misura”. È pertanto stato sviluppato un software utilizzabile da parte del Medico per intervistare il paziente sulla
frequenza (su base giornaliera o settimanale) di assunzione delle varie classi di alimenti. Nell’aggiornamento del software effettuato nel 2007 sono state aggiunte domande sullo svolgimento di attività fisica, sul tempo trascorso in attività
sedentarie (guardare la TV, utilizzare il PC, fare giochi elettronici) e sulla abitudine al fumo; vengono inoltre rilevati oltre
a peso, altezza anche la circonferenza addominale del paziente.
Durante l’intervista, sotto ciascuna categoria di alimenti compare immediatamente un breve messaggio nutrizionale alimento-specifico come fonte di informazione per il medico. I dati sulle abitudini alimentari vengono trasformati al termine
dell’intervista in dati di introito dei singoli nutrienti utilizzando una tabella di composizione degli alimenti che attinge
da banche dati sia nazionali(2, 3) che internazionali(4). I dati sull’introito dei singoli nutrienti sono confrontati con i livelli
raccomandati per la popolazione italiana(5) ove disponibili, ovvero con altre raccomandazioni(6) o livelli di riferimento
derivati dalla letteratura scientifica internazionale ed eventuali scostamenti segnalati al medico. Dai risultati dell’intervista vengono quindi automaticamente generati suggerimenti pratici individualizzati per il paziente su come migliorare il
proprio stile alimentare e di vita, che possono eventualmente essere modificati dal Medico sulla base del quadro clinico
complessivo, stampati e consegnati al paziente. Come risultato finale, il paziente “familiarizza” con i nutrienti ed il loro
significato, sul contenuto nutrizionale degli alimenti, ed impara come correggere le abitudini alimentari errate. I dati
delle interviste vengono regolarmente scaricati in forma anonima in un server centrale dove possono essere analizzati, e
viene dato un regolare feed-back alla comunità scientifica, incluse le Società Scientifiche di medici e pediatri di famiglia
SIMP e FIMP. Inoltre, gli elementi di maggiore interesse per il pubblico vengono diffusi ai mass media a scopo educazionale in modo da permettere il trasferimento di corrette conoscenze su nutrizione e stile di vita al maggior numero di
famiglie. Il progetto “Osservatorio Grana Padano” è stato lanciato nel 2005 ed ha rapidamente guadagnato popolarità
tra i Medici di famiglia ed i Pediatri di libera scelta sul territorio nazionale. A Dicembre 2007, l’indagine epidemiologica
aveva riguardato 14105 soggetti (dei quali 4857 bambini e 9248 adulti) arruolati e studiati da 328 Medici di famiglia
(107 Nord, 63 Centro, 158 Sud Italia ed Isole) e 179 Pediatri (62 Nord, 46 Centro e 71 Sud Italia).
4
Osservatorio Grana Padano
IL CAMPIONE OGGETTO DI QUESTA INDAGINE
Nel periodo 1 Settembre-15 Dicembre 2007 sono stati studiati con la versione aggiornata del software 873 bambini (F = 406,
M = 467) di età compresa tra i 3 ed i 16 anni e 718 adulti (F = 404, M = 314 ) di età compresa tra i 20 e gli 89 anni.
I soggetti arruolati nel campione pediatrico provenivano per il 27,5% dal Nord, per il 12,5% dal Centro, per il 60% da
Sud ed Isole. Il presente campione, sul quale è stata svolta l’indagine completa che include anche le abitudini motorie, è
pertanto da considerarsi ancora preliminare in quanto a rappresentatività sull’intero territorio nazionale.
Bibliografia essenziale
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Istituto Europeo di Oncologia.
4) Nutrient Data Laboratory (2006). USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 19 Istituto Nazionale di Ricerca per gli
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dietary calcium intakes. Am J Clin Nutr. 2006;84:1123-7
Osservatorio Grana Padano
5
28,0
20,5
10,3
BMI:
DISTRIBUZIONE PER CLUSTER DI ETÀ
0
3-6 anni
%
7-10 anni
Maschi
100
71
60
75
58
50
16
25
0
%
15
13
3-6 anni
31
24
11
7-10 anni
11-16 anni
Femmine
100
75
BMI: DISTRIBUZIONE PER CLUSTER DI ETÀ
11-16 anni
66
Totale
%
100
68,8
75
50
13,6
25
0
25
10,3
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
25
71
16
6
7-10 anni
60
75
16
25
100
75
sovrappeso
71,0
63,2
63,6
62,9
obeso
0,45
Osservatorio
Grana Padano
0,30
0,47
0,46
0,50
0,47
0,45
0,48
0
15
13
3-6 anni
31
24
11
7-10 anni
11-16 anni
71,5
55,5
La prevalenza di54,0
sovrappeso ed obesità in età pediatrica
è stata calcolata utilizzando
l’indice di Cole (cut-off di in52,4
dice di massa
corporea specifici per sesso ed età) come raccomandato dalla Consensus Conference per l’Obesità
50
Pediatrica della Società Italiana di Pediatria(7).
25 campione, il grado di eccesso ponderale, dato dalla somma dei soggetti in sovrappeso e quelli obesi,
In questo
è importante ed aumenta con l’età. Il rapporto tra bambini sovrappeso-obesi e bambini normopeso passa da
0
3/10 tra i 3 ed i 6 anni, tutti
a 4/10 tra i 7 ed i 16 anni. La prevalenza
del sovrappeso-obesità femmine
fino ai 10 anni è in linea
maschi
con i dati più recenti al riguardo riscontrati in Italia da indagini perloppiù a distribuzione regionale e non mostra
differenze tra i due sessi.
0,49
58
50
11-16 anni
normopeso
71,2
obeso
100
30
3-6 anni
sovrappeso
normopeso
12
0
28,0
20,5
54
22
6
22,1
17,5
66
50
0,60
61,6
57,4
Analisi dei dati
25
22,1
17,5
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
13,6
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
50
Più elevata invece la prevalenza dell’eccesso ponderale tra gli adolescenti, che però risultano più frequentemente
100
in sovrappeso
(30%) che obesi (10%), in entrambe i sessi. Il rapido accrescimento staturale che accompagna lo
66 e, soprattutto nelle femmine, la maggiore attenzione all’aspetto fisico
66 contribuiscono a spiegare
sviluppo
puberale
75
54
questa interessante variazione di distribuzione del rapporto sovrappeso/obesità rispetto ai ragazzi più giovani ed
50
30
ai bambini.
25
22
Un dato
comunque quello relativo ai bambini tra16i 3 ed i 6 anni. Il fatto che uno su tre sia so25 interessante è12
6
vrappeso o obeso, confermando dati recenti eseguiti con indagini epidemiologiche territoriali eseguiti pochi anni
0(8, 9)
or sono
, è impressionante.
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
100
0,47
0,46
71,2
75
63,2
54,0
50
0,15
25
71,0
55,5
63,6
62,9
52,4
71,5
Osservatorio Grana Padano
7
INDICE
CIRCONFERENZA ADDOMINALE/ALTEZZA
50
66
INDICE CIRCONFERENZA ADDOMINALE/ALTEZZA
54
30
22
25
25
16
12
0
6
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
100
71,2
75
63,2
71,0
55,5
54,0
63,6
62,9
71,5
52,4
50
25
0
tutti
maschi
femmine
circ. addominale/altezza
3-6 anni
0,60
0,49
0,47
0,46
0,50
0,47
0,45
7-10 anni
0,48
11-16 anni
0,47
0,46
0,45
0,30
0,15
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
La deposizione di grasso nell’area addominale, soprattutto in sede peri-viscerale, è fattore di rischio importante per lo sviluppo di alterazioni metaboliche. La misura della circonferenza addominale è correlata al grasso
intra-addominale. Pertanto la misura della circonferenza addominale è un ottimo strumento per avere una stima
sufficientemente realistica del grado di deposizione lipidica in area addominale anche nel bambino e nell’adolescente. All’aumentare della circonferenza addominale aumenta il rischio di avere fattori di rischio cardiovascolare.
Tuttavia, la circonferenza della vita varia in funzione di età, sesso ed etnia del soggetto. Al fine di ovviare a questa limitazione, è stato recentemente proposto di utilizzare il rapporto tra circonferenza della vita e altezza,
entrambe espresse in cm, fissando il valore limite di normalità a 0.5. Cioè tutti i bambini con un rapporto tra
circonferenza della vita e altezza superiore a 0.5 sono stati considerati avere un grasso addominale eccessivo.
Questo accorgimento consente di confrontare maschi e femmine di qualsiasi età e di etnie differenti, limitando il
possibile errore.
L’utilità del rapporto vita/altezza è massima nei soggetti con grado di sovrappeso moderato e non ancora
obesi. Infatti per gli obesi il rischio cardiovascolare è già elevato in base alla presenza di obesità per sè. Un
recente studio policentrico condotto in Italia ha dimostrato che i bambini classificati quali sovrappeso in base al
loro BMI ma che presentavano un rapporto vita/altezza superiore a 0.5 avevano un rischio 8 volte superiore di
presentare fattori di rischio cardiovascolare rispetto ai normopeso(10).
0
tutti
maschi
femmine
3-6 anni
8
Analisi dei dati
66
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
75
cm circ. addominale
Analisi dei dati
100
Osservatorio Grana Padano
7-10 anni
11-16 anni
Osservatorio Grana Padano
9
prevalenza (%) di “obesità viscerale” (rapporto circ. addome/altezza >0,5)
Tutti
78
71
75
50
53
75
55
30
25
6
4
0
normopeso
sovrappeso
obeso
Maschi
100
81
76
75
50
80
70
56
25
7
0
3
normopeso
sovrappeso
obeso
Femmine
88
100
68
65
75
76
67
52
50
24
25
6
normopeso
sovrappeso
obeso
7-10 anni
11-16 anni
2,2
2,50
1,8
Osservatorio Grana Padano
1,25
MESSAGGI CHIAVE
• È consigliabile adottare nei bambini come prassi la misurazione della circonferenza addominale ed il calcolo
del rapporto circonferenza addominale:altezza. Un rapporto circonferenza addominale: altezza superiore
a 0.5 si associa ad un aumento della probabilità di presentare un profilo metabolico sfavorevole in
termini di rischio cardiovascolare.
• Questo deve essere fatto anche nei bambini normopeso, in particolare nella fascia di età 3-6 anni, per
identificare precocemente i bambini ad elevato rischio di sviluppare sovrappeso ed obesità.
6
3-6 anni
1,88
Sia nei maschi che nella femmine, il rapporto vita/altezza è superiore a 0.5 nella maggior parte dei soggetti in sovrappeso o obesi, come prevedibile. Al contrario, una quota non irrilevante (35% nei maschi e 24% nelle femmine)
dei bambini di 3-6 anni e definiti normopeso in base al BMI hanno valori elevati di circonferenza addominale. È probabile che buona parte di questi bambini abbia già avuto l’ “adiposity rebound”, abbia cioè anticipato l’inizio
della deposizione di massa adiposa che usualmente comincia intorno ai 6 anni per proseguire sino al termine
della pubertà. In questo caso, pur risultando ancora normopeso in base al loro BMI, presentano un elevato rischio
di sviluppare presto sovrappeso o obesità.
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
Parecchi dei bambini che vanno alla scuola materna, sia maschi che femmine, hanno già una discreta pancetta
rispetto alla loro altezza, anche se non sono ancora obesi. Avere un addome già dotato di abbondanti depositi
lipidici in queste prime età non è un buon inizio per l’avvenire “metabolico” di questi bambini. Al contrario costituisce un invito pressante a considerare questa età della vita quale un importante periodo per operare un’azione
preventiva.
48
35
0
10
76
Analisi dei dati
100
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
OBESITÀ VISCERALE CONFRONTO CON BMI
1,8
1,7
1,7
1,8
1,8
1,8
2,0
Osservatorio Grana Padano
11
68
65
75
1,8
67
SEDENTARIETÀ
ED UTILIZZO DI TV, 52PC E GIOCHI ELETTRONICI
50
Analisi dei dati
2,2
2,50
76
1,8
1,7
1,88
1,7
1,8
1,8
2,0
1,8
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
1,25
ore/die di TV, PC, giochi elettronici
6
normopeso
sovrappeso
obeso
2,2
2,50
1,8
1,8
1,7
1,88
1,7
1,8
1,8
2,0
1,8
1,25
0,63
0
maschi
femmine
totale
0,63
0
maschi
femmine
totale
67
70
% soggetti sedentari
6
0
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
25
64
61
60
49
50
45
45
43
42
39
40
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
24
Analisi dei dati
88
100
30
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
67
70
64
3-6 anni
61
7-10 anni
11-16 anni
maschi
femmine
tutti
60
49
50
40
45
42
43
45
39
I genitori intervistati hanno riportato il numero di ore al giorno dedicate dal/dalla loro figlio/a a: TV, PC, e giochi
elettronici.
30 Lo stile di vita dei bambini/ragazzi è definito “sedentario” quando non viene praticato sport in orario
3-6 annidue ore la settimana e gioco
7-10
anni
anni
extrascolastico per almeno
movimentato
(che fa “sudare”)11-16
per almeno
30 minuti al
giorno e “non sedentario” quando viene praticato sport per almeno due ore la settimana e gioco movimentato per
almeno un’ora al giorno. Nel caso di stile di vita non sedentario, veniva chiesto di specificare il numero di volte
alla settimana in cui veniva svolta attività fisica e la durata media in minuti di ogni seduta.
Il tempo di “video-esposizione” dei bambini-adolescenti è elevato e risulta in linea con quanto precedentemente segnalato da altre inchieste(12). Nelle femmine non sono evidenti differenze nelle diverse classi di età mentre
nei maschi il tempo trascorso davanti al video aumenta tra gli 11 ed i 16 anni.
12
Osservatorio Grana Padano
Il numero di bambini e ragazzi sedentari è molto elevato: 2 su 3 nell’età dell’asilo e quasi uno 1 su 2 nei
ragazzi più grandi, sia nei maschi che nelle femmine. Anzi, negli adolescenti il numero tende a salire ancora
leggermente rispetto ai pre-adolescenti,
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
Colpisce molto l’elevato numero di bambini sedentari, in età in cui non vi dovrebbero essere impedimenti al libero
sfogo delle potenzialità fisiche, con tutte le rilevanti conseguenze sull’acquisizione di competenze motorie, sulla
conoscenza di sè, sull’autostima, sulla capacità di socializzare. Solamente un bambino su tre tra i 3 ed i 6 anni
può essere definito “non sedentario”.
Il bambino impara lo stile di vita dei genitori, per imitazione. Questo sottolinea l’importanza determinante dei
genitori perchè venga promosso anche con l’esempio diretto uno stile motorio più attivo sin dall’infanzia.
Osservatorio Grana Padano
13
Tutti
2,50
1,71
1,88
2,06
2,03
1,89
1,82
1,68
1,25
media ore/die di TV, PC, giochi elettronici
0,63
0
sedentario
Maschi
non sedentario
2,23
2,50
1,96
2,13
1,92
1,69
1,66
1,88
1,25
0,63
0
sedentario
non sedentario
Femmine
2,50
1,75
1,83
Analisi dei dati
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
Essere sedentari è associato alla video-esposizione soprattutto per le femmine fino ai 10 anni. Nei maschi non
sembra esservi un’associazione tra video-esposizione e sedentarietà. O meglio anche i non-sedentari trascorrono
molto tempo davanti al video. Esigenze sociali e moda impongono ai giovani l’accesso elettronico quotidiano. È una questione di costume irrinunciabile e progressivamente evolvente che promuove importanti e rapide modifiche nello stile di vita delle nuove generazioni.
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
Idee per ridurre la sedentarietà e promuovere l’attività motoria in tutta la famiglia
• TV spenta durante i pasti e telecomando posizionato lontano in modo da doversi alzare
• incrementare l’abitudine a camminare insieme per raggiungere scuola, palestra, chiesa, ecc. invece di utilizzare
l’auto
• condividere con i figli attività sportive piacevoli e gradite (es. calcio, bicicletta)
• lavare settimanalmente l’auto a mano assieme ai figli anziché utilizzare l’autolavaggio
• fare giochi “attivi” con i bambini es. salto con la corda, gioco del “mondo”, “rubabandiera” ecc.
• la famiglia si concede un piccolo premio collettivo se quella settimana tutti i membri della famiglia hanno raggiunto gli obiettivi di attività fisica e hanno contenuto i comportamenti sedentari entro limiti prefissati
1,94
1,80
1,69
1,88
1,67
1,25
0,63
0
sedentario
non sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
100
14
75
69
65
57
Osservatorio Grana Padano
50
35
38
69
75
65
63
53
49
33
36
44
50
Osservatorio Grana Padano
15
1,25
100
0
Analisi dei dati
SEDENTARIETÀ,sedentario
BMI E OBESITÀ VISCERALE
70
67
45 45
50
SEDENTARIETÀ,
BMI E33 OBESITÀ VISCERALE
non sedentario
63
52
47
42
51
49
48
69
65
50
57
35
38
69
75
65
63
53
49
36
33
44
50
25
0
% stile di vita sedentario
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
Maschi
100
75
81
70
64
58
80
67
57
56
47
50
27
33
33
31
51
40
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
Femmine
73
61
75
45
50
45
68
67
70
63
52
47
42
51
49
48
33
2,5
2,1
1,9
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
3-6 anni
2,1
1,9
2,1
2,3
1,5
1,3
1,5
cfr addome elevata
7-10 anni
2,3 2,2
11-16 anni
2,3 2,3
2,1
1,8
1,5
1,6
1,7
1,0
2,0
1,5
2,1
2,3
2,3 2,2
cfr addome elevata
2,3 2,3
2,1
1,5
1,3
1,5
1,7
1,6
1,0
0,5
0
normopeso
sovrappeso
2,5
1,8
2,0 2,1
1,8
1,5
obeso
1,5
cfr addome normale
3-6 anni
2,1
1,5
1,4
2,2 anni
11-16
7-10 anni
1,9
1,8
1,7
cfr addome elevata
1,7
1,9
0,5
Come prevedibile, i più sedentari sono gli obesi, sia maschi che femmine, a tutte le età. Inoltre, i soggetti con un
0
rapporto vita/altezza
sedentari di quelli con
un rapportocfr<0,5,
soprattutto
normopeso>0,5 sono più
sovrappeso
obeso
addome
normale tracfri maschi.
addome elevata
Il minor livello di attività motoria è quindi associato alla deposizione addominale di grasso, confermando
i dati di studi clinici condotti con metodiche radiologiche per la quantificazione del grasso addominale anche nel
bambino e valutati in rapporto al livello di fitness(11).
2,2
1,9
Osservatorio Grana Padano
64
0,5
60
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
1,9
1,7
2,0DI INTERESSE CLINICO
1,6
1,6
SPUNTI
1,5
1,5
1,3
L’attività
metabolici (colesterolo,
1,5 motoria abituale nel bambino si associa ad un miglioramento di tutti i parametri
trigliceridi,
1,0 insulinemia, pressione arteriosa) oltre che a un miglioramento della composizione e della distribuzione
del grasso
corporeo, dello stato dell’umore e dell’autostima(12). Il bambino che fa sport migliora la sua fitness ma
0,5
anche la capacità di socializzare e l’equilibrio emotivo.
0
La riduzione della sedentarietà
e l’aumento dell’attività
motoria, sia programmata chefemmine
non programmata, si è
tutti
maschi
dimostrato presidio efficace sia nella prevenzione che nel trattamento del sovrappeso del bambino(13). I risultati
di questa indagine costituiscono un ulteriore stimolo all’intervento.
80
Osservatorio Grana Padano
0
cfr addome normale
1,8
2,5
25
2,0
obeso
1,0
normopeso
2,5
sovrappeso
1,5
0
0
normopeso
Maschi
2,0
25
100
0
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Tutti
ore/die di TV, PC, giochi elettronici
100
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
25
75
16
68
61
75
Analisi dei dati
73
0,63
42
45
17
1,8
2,0
1,8
1,5
2,3
2,3
1,5
1,3
0
1,0
0,5
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
Femmine
2,5
2,0
1,8
2,0 2,1
1,8
1,5
2,2
2,1
1,8
1,7
1,5
1,9
1,7
1,5
1,4
1,5
1,9
1,0
0,5
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
3-6 anni
2,2
2,5
1,9
2,0
1,5
11-16 anni
1,9
1,7
1,6
1,6
1,5
1,3
1,5
1,0
0,5
I maschi trascorrono un numero medio di ore davanti a TV, PC, giochi elettronici maggiore rispetto alle femmine.
Ragazzi0 e ragazze daitutti
10 anni in su sono più video-esposti
più dei normomaschi dei piccoli. Gli obesi ed i sovrappeso
femmine
peso. Sia i maschi che le femmine con rapporto vita/altezza >0,5 trascorrono più tempo con TV, PC o giochi elettronici dei coetanei con rapporto vita/altezza <0,5. La video esposizione è un attendibile indice di sedentarietà.
Entrambe si associano ad un rischio di obesità(14,15).
80
64
MESSAGGI
CHIAVE
60
42 45utile ricordiamoci di chiedere il tempo in media trascorso davanti ad uno schermo (televisio• Ad ogni occasione
ne,40
PC, videogiochi) e di raccomandare
26 28a genitori e bambino che esso non superi le 2 ore al giorno, fornendo
19
18
consigli
su
attività
alternative
13
12
20
6
0
18
0
Osservatorio Grana Padano
1o2
2
3o4
7
5o6
10
6
2
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
2,2
1,9
2,0
1,5
1,5
2,5
1,6
1,6
1,5
1,5
1,3
2,2
1,9
1,0
2,0
1,9
1,7
1,9
1,7
1,6
1,6
1,5
1,3
1,5
0,5
1,00
tutti
0,5
maschi
femmine
3-6 anni
0
tutti
cfr addome elevata
7-10 anni
sovrappeso
2,5
0
80
% numero sedute settimanali
attività fisica
ore/die di TV, PC, giochi elettronici
0
normopeso
60
80
40
60
20
40
0
20
0
7-10 anni
maschi
11-16 anni
femmine
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
1,5
0,5
frequenza sedute settimanali
attività fisica
1,5
1,00
FREQUENZA
FISICA, BMI
VISCERALE
normopeso DI ATTIVITÀ
sovrappeso
obesoE OBESITÀ
cfr addome
normale cfr addome elevata
1,7
1,6
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
2,0
2,3 2,3
2,1
1,9
1,7
1,5
1,4
1,5
0,5
2,2
2,1
2,5
SEDENTARIETÀ,
BMI 2,1
E OBESITÀ VISCERALE
1,9
1,8
1,9
1,8
1,7
1,5
Analisi dei dati
2,0
1,0
64
64
42
45
26
42
0
45
28
18
6
26 28
18 1 o 2
6
0
1o2
12
19
7
2
312o 4 19
2
3o4
5o6
7
10
10
713
o più
2
5o6
3-6 anni
13
2
6
6
7 o più
7-10 anni
11-16 anni
Due i risultati salienti: a) circa il 50% dei bambini e ragazzi non pratica alcuna attività motoria; b) un ulteriore
25% non supera le 2 ore la settimana di attività. Sono risultati assai sconfortanti che confermano quanto riportato
anche in altri paesi industrializzati. Le ricadute in salute sia a breve che soprattutto a lungo termine potranno essere assai rilevanti per questi bambini se queste informazioni non dovessero indurre risposte operative adeguate.
Famiglie, sanità, sociale, scuola dovranno collaborare affinchè questo stile di vita si modifichi al più presto.
7 o più
Osservatorio Grana Padano
19
150
100
77
59
52
50
37
37
38
15
0
normopeso
72
sovrappeso
23
14
obeso
cfr addome normale
33
38
cfr addome elevata
normopeso
15 12,9 13,0 12,3
12,7 12,5
10,3
10,1
11,0 11,7
7-10 anni
12,7 13,2 12,2
sovrappeso
15 12,9 13,0 12,3
obeso
12,7 12,5
10,3
10,1
cfr addome normale
11,0 11,7
cfr addome elevata
12,7 13,2 12,2
11,3 11,0 11,5
10
5
0
normopeso
3-6 anni
72
sovrappeso
obeso
cfr add. normale
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
98
88
0
porzioni settimanali
104
77
59E VERDURA, BMI,
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE
52 DI FRUTTA
38
37
37
50
33 38
23
OBESITÀ
VISCERALE E SEDENTARIETÀ
15 14
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
150
98
88
Analisi dei dati
TEMPO IMPEGNATO IN ATTIVITÀ MOTORIA, BMI E OBESITÀ VISCERALE
media settimanale di minuti
di attività fisica
Analisi dei dati
104
100
cfr add.elevata
11-16 ani
11,3 11,0 11,5
20
15,4
3-6 anni
14,4
15
10
7-10 anni
12,9
10,2
9,9
11-16 anni
11,6
10
5
Moltiplicando il numero di sedute settimanali di attività motoria per la durata dichiarata delle stesse si ottiene una
stima del
numero di minuti settimanali di attività fisica.
0
Il numero medio
di minuti alla settimana
trascorsi in attività
bassi
soggetti obesi,
normopeso
sovrappeso
obesomotoria sono
cfr estremamente
add. normale
cfr nei
add.elevata
soprattutto dopo i 7 anni di età. Anche i sovrappeso si muovono pochissimo. Anche nel bambino lo scarso movimento è associato ad una maggiore deposizione di grasso in addome, con tutte le conseguenze metaboliche
20
note.
15,4
14,4
12,9
15
11,6
10,2
9,9
MESSAGGI CHIAVE
10
• Nel bambino sovrappeso o con rapporto circonferenza addominale: altezza superiore a 0,5 è fondamentale
5 nel modo più accurato possibile, mediante anamnesi o questionari, lo stile di vita e l’attività
stimare
fisica0 abituale praticata:
• il numero di ore al giorno
di TV
non sedentario
sedentario
• il numero di ore al giorno di computer, videogame
• il numero di ore al giorno di studio post-scolastico
• la frequenza settimanale di attività fisica programmata (sport, attività ricreative) a scuola e doposcuola.
8
20
6
6,2 6,0
Osservatorio Grana Padano
4
5,5
5,2 5,6 5,1
4,8
6,0 6,0
5,5
4,5
5,4
5,5 5,3
5,0
5
0
non sedentario
sedentario
Le porzioni settimanali di vegetali consumate da bambini e ragazzi sono inferiori a quelle degli adulti, confermando nei più giovani la minore preferenza per i vegetali. Gli obesi consumano meno vegetali dei soggetti più
magri8a tutte le età. I soggetti con rapporto circonferenza vita/altezza >0,5 mangiano meno vegetali dei soggetti
6,2 6,0
6,0 6,0
con rapporto <0,5.
5,5
5,5
5,5 5,3
5,4
5,2 5,6 5,1
6
4,8
5,0
4,5
La frequenza
di assunzione settimanale di porzioni di frutta e verdura nella popolazione studiata è molto lontana
4
dall’obiettivo raccomandato (5 porzioni al giorno, pari a 35 porzioni settimanali); in genere non è superiore alle
2
2-3 porzioni al giorno.
0
7
6
5
4
normopeso
6,37
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
6,44
5,31
5,45
4,89
5,20 Osservatorio Grana Padano 21
12,9
15
10,2
14,4
15
12,9
10,2
9,9
11,6
10
5
0
non sedentario
sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
8
Il consumo
di6,2vegetali
6,0 è assai minore nei bambini e ragazzi sedentari rispetto
6,0 ai
6,0non sedentari, a tutte le età.
6
5,5
5,2 5,6 5,1
5,5
5,4
5,5 5,3
5,0
4,8
4,5
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
Alcuni suggerimenti
da fornire ai genitori per facilitare l’assunzione di frutta e verdura nei bambini “difficili”:
4
•ricordare che i bambini hanno in genere un’aumentata sensibilità al gusto amaro, quindi iniziare con il proporre
2
verdure con retrogusto amaro minore od assente (es. carota, zucca, finocchio)
0 la frutta in forma di frullati (senza aggiunta di altri ingredienti se il bambino tende al sovrappeso) da offrire
• proporre
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale cfr addome elevata
a temperatura ambiente o collocati in piccoli stampini e fatti congelare
• non proporre abitualmente succhi di frutta come alternativa al frutto fresco, non solo per il ridotto tenore in fibra
ed il maggiore tenore calorico, ma anche perché l’elevato tenore in zuccheri semplici abitua il bambino a gusti
6,44 difficile apprezzare il gusto naturale della frutta
6,37e gli renderà
eccessivamente
dolci
7
5,31di zuccheri) come dessert5,45
•proporre
5,20
6 frutta cotta al forno (senza aggiunta
4,89
• condire5la pasta con sughi di verdura (anche passati al frullatore, se il bambino non mangia i pezzi grossi)
4 la verdura in forma di passati, vellutate, flan multicolori cotti al forno, polpettine miste a carne o pesce
• proporre
3
• cuocere le verdure a retrogusto amaro con qualche chicco di uvetta od un cucchiaio di Grana Padano DOP grat2
tuggiato1
• dare nomi
0 fantasiosi e spiritosi ai piatti contenenti verdura
non sedentario
sedentario
• se un alimento non viene assunto,
ripetere più volte la sua offerta senza scoraggiarsi,
fino a 10 tentativi.
MESSAGGIO CHIAVE
Dal momento che gli stili di vita scarsamente salutistici, come la sedentarietà e lo scarso consumo di frutta e
verdura, tendono ad associarsi, l’intervento di counseling del pediatra è opportuno che sia globale, affrontando
sia l’ambito nutrizionale che quello motorio.
22
Osservatorio Grana Padano
8
6
6,2 6,0
5,5
5,2 5,6 5,1
4,8
6,0 6,0
5,5
5,5 5,3
5,0
5,4
4,5
4
2
0
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
3-6 anni
7
6
5
4
3
2
1
0
6,37
cfr addome elevata
7-10 anni
Analisi dei dati
5
CONSUMO
DI LATTICINI E FORMAGGI, BMI, OBESITÀ VISCERALE
0
E SEDENTARIETÀ
non sedentario
sedentario
porzioni settimanali
15,4
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
porzioni settimanali
Analisi dei dati
CONSUMO
MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI,
0
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr add. normale
cfr add.elevata
OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
10
5
20
11,6
9,9
11-16 anni
6,44
5,31
5,45
non sedentario
4,89
5,20
sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
La frequenza di assunzione di formaggi e latticini si associa inversamente con la presenza di sovrappeso ed
adiposità viscerale, in tutte le classi di età.
Questo dato contrasta con l’opinione diffusa ma non confermata da dati scientifici che i latticini facciano ingrassare. Al contrario, questi risultati si allineano ad altri studi che confermano un ruolo nutrizionale centrale di questa classe di alimenti nella dieta di bambini ed adolescenti, anche nei confronti del sovrappeso(16,17).
La minore frequenza di consumo di latticini e formaggi nei bambini sedentari è conforme all’atteggiamento complessivo di scarsa attenzione nel perseguire uno stile di vita che favorisca una crescita ed uno sviluppo corretti,
e promuova la salute in età adulta.
Osservatorio Grana Padano
23
6
4,9 5,1 5,1
5,0
6,0 5,9
5,4 5,3
5,3 5,3
4,8
4,7
5,5
5,0
5,1
5
4
3
MESSAGI CHIAVE
• Un adeguato consumo di latticini consente l’apporto di quantità di calcio altamente biodisponibile adeguato alla
crescita fisiologica dello scheletro e dei denti.
• Il Grana Padano DOP apporta grandi quantità di calcio altamente biodisponibile con il rapporto più favorevole
tra contenuto di calcio e contenuto di energia e grassi saturi, nonche ottime quantità di vitamine del gruppo B,
antiossidanti come la vitamina A e minerali come lo zinco.
24
Osservatorio Grana Padano
2
porzioni settimanali
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
Purtroppo esiste ancora un pregiudizio comune, molto diffuso tra i genitori, secondo il quale “i latticini fanno
ingrassare”. Niente di più falso. Il ruolo nutrizionale di questa classe di alimenti nella dieta di bambini ed adolescenti è essenziale. Vi è una rilevante letteratura a sostegno del ruolo del calcio e dei prodotti lattiero-caseari
nella prevenzione e terapia dell’obesità. Le diete ad elevato tenore in calcio attenuano l’accumulo di grasso e
l’incremento ponderale conseguente ad alimentazioni ipercaloriche, aumentano la lipolisi e preservano il metabolismo energetico durante la perdita di peso in corso di diete ipocaloriche. Quest’effetto è principalmente mediato
dal calcitriolo, che regola il calcio intracellulare dell’epatocita. I prodotti lattiero-caseari sono più efficaci rispetto
alla semplice supplementazione di calcio a causa della presenza di composti bioattivi, quali inibitori dell’enzima
di conversione dell’angiotensina (ACE) e gli amminoacidi a catena ramificata che agiscono in modo sinergico con
il calcio per attenuare l’adiposità. Se si aggiunge che un adeguato consumo di latte e latticini consente l’apporto
delle quantità di calcio necessarie al raggiungimento del picco di massa ossea, ne consegue che è opportuno
rassicurare che il consumo di latte, yogurt e formaggi, - particolarmente quelli con il rapporto più favorevole tra
contenuto di calcio e contenuto di energia e grassi saturi, quali il Grana Padano DOP - all’interno di una dieta
equilibrata non comporta un rischio di aumento di peso.
1
0
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr add normale
3-6 anni
7
6
5
4
3
2
1
0
6,37
7-10 anni
cfr addelevata
11-16 anni
6,44
5,45
5,31
non sedentario
4,89
Analisi dei dati
CONSUMO DI CARNE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
CONSUMO DI LATTICINI E FORMAGGI, BMI, OBESITÀ VISCERALE
E SEDENTARIETÀ
5,20
sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
2,2
2,50
La frequenza
media del consumo di carne appare complessivamente in linea con le raccomandazioni
(da 3 a 5
1,9
1,8
1,8
1,7
1,7
1,7
1,7
1,7
volte1,88
la settimana),
tranne nei soggetti
tendenza ad un1,6
eccessivo consumo di carne.
1,6
1,6 obesi ove vi è la 1,6
1,5 1,6
1,25 DI INTERESSE CLINICO
SPUNTI
La carne
fornisce proteine di elevata qualità, oligoelementi quali ferro altamente biodisponibile, zinco e vitamine
0,63
del gruppo B, in particolare la vitamina B12. Tutti questi rappresentano nutrienti importanti per la crescita. Tutta0
via, occorre
fare attenzione al fatto che nell’alimentazione abituale entrino con adeguata frequenza anche altre
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr add normale
cfr add elevata
fonti proteiche da alimenti che possiedono proprietà salutistiche (pesce, legumi, latticini, uova). Occorre scoraggiare le diete cosiddette “dissociate”, ossia con il consumo del secondo piatto una sola volta al giorno,
particolarmente nelle adolescenti mestruate, ove tali regimi espongono ad un elevato rischio di anemia sideropenica2,0
e ad una insufficiente copertura
del fabbisogno
proteico. Il “piatto1,9
unico” è nutrizionalmente accettabile solo
1,8
1,8
1,7
1,6
se presenta una adeguata
combinazione aminoacidica che fornisca tutti gli aminoacidi
essenziali.
1,5
1,5
1,0
Osservatorio Grana Padano
25
1
0
non sedentario
sedentario
MEDICI RICERCATORI
2,2
2,50
1,88
1,6 1,7 1,7
1,7 1,6 1,7
1,6
normopeso
sovrappeso
obeso
1,8
1,8
1,6 1,7
1,9
cfr add normale
cfr add elevata
1,5 1,6
1,25
0,63
porzioni settimanali
0
3-6 anni
1,8
2,0
1,8
7-10 anni
11-16 anni
1,9
1,7
1,6
1,5
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
CONSUMO DI PESCE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
1,5
1,0
0,5
0
non sedentario
sedentario
3-6 anni
11-16 anni
7-10 anni
Il consumo di pesce è nettamente inferiore rispetto alle raccomandazioni (3 volte alla settimana) in tutte le fasce
di età e di indice di massa corporea, senza relazione con la presenza di obesità viscerale.
In base al bassissimo consumo di pesce complessivo, non è possibile evidenziare differenze tra soggetti sedentari
e non sedentari.
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
Nei bambini, gli omega-3 promuovono la corretta maturazione della retina, del sistema nervoso centrale e del
sistema immunitario. Un deficit di omega-3 è stato anche ipotizzato essere associato a ridotta attenzione ed
iperattività. L’introito ottimale raccomandato, pari ad 1 grammo al giorno, è di difficile copertura con la dieta, tenendo conto che 100 grammi di pesce coprono non oltre un terzo del fabbisogno giornaliero di omega-3. Tuttavia
l’assunzione di almeno tre porzioni di pesce alla settimana appare indispensabile per garantire almeno il livello
minimo di copertura dei fabbisogni.
26
Osservatorio Grana Padano
Luigia Adamoli, Venegono Superiore (VA)
Emilia Aleandri, Brugherio (MI)
Gilberto Andrighetto, Vicenza (VI)
Rosalba Argento, Milano (MI)
Pietro Aurnia, Modica Alta (RG)
Antonella Avisani, Senago (MI)
Donatella Bacchiocchi, Lesmo (MI)
Antonio Baldino, Cerreto Sannita (BN)
Emanuela Balzano, Novara (NO)
Ferruccio Barsotti, Lucca (LU)
Giuliana Bartolucci, L’Aquila (AQ)
Margherita Benocci, Firenze (FI)
Roberto Boccellari, Piacenza (PC)
Gaetano Bottaro, Gravina Di Catania (CT)
Ross Brondolo, Casorzo (AT)
Vittoria Buccigrossi, Caserta (CE)
Domenica Caggiano, Altamura (BA)
Anna Maria Calella, Martina Franca (TA)
Massimo Caramello, Torino (TO)
Bruna Maria Caria, Nuoro (NU)
Gaetano Carrassi, Bari (BA)
Vincenzo Caruso, Benevento (BN)
Antonella Casani, Benevento (BN)
Ileana Castellotti, Roncadelle (BS)
Antonella Cerutti, Torino (TO)
Giovanni Chiaravalloti, Rocca Di Neto (KR)
Antonina Chiccoli, Firenze (FI)
Elisabetta Chiocca, Bergantino (RO)
Graziella Chiriaco’, Veglie (LE)
Roberto Cionini, Sassuolo (MO)
Cristoforo Cocchiara, Gela (CL)
Vincenzo Colacino, Cividale Del Friuli (UD)
Giovanni Colli, Casciago (VA)
Maria Pasqua Colucci, Crispiano (TA)
Fabrizio Comaita, Domodossola (VB)
Mariangela Conto, Romano Canavese (TO)
Giuseppe Coppola, Sant’Anastasia (NA)
Luisa Maria Corrini, Casalbuttano (CR)
Claudio Cravidi, Stradella (PV)
Giambattista D’Andrea, Potenza (PZ)
Maria De Giovanni, Napoli (NA)
Antonino De Martino, Varese (VA)
Francesco De Ritis, Orsogna (CH)
Mauro Elio Destino, Mesagne (BR)
Rosa D’Ettoris, Perugia (PG)
M. Elena Di Carlo, Borgo Valsugana (TN)
Enzo Di Blasio, Campobasso (CB)
Maria Luisa Di Corpo, Santa Maria Delle Mole
(RM)
Salvatore Di Naro, Caltanissetta (CL)
Salvatore Di Peri, Misilmeri (PA)
Mario Di Pietro, Bellante (TE)
Sergio Erre, Sassari (SS)
Leontina Felicani, Bologna (BO)
Mariarosaria Ferilli, Rionero In Vulture (PZ)
Maria Luisa Ferrari, Bondeno (FE)
Domenico Filardo, Polistena (RC)
Michele Fiore, San Remo (IM)
Margherita Fiorentino, Roma (RM)
Giuseppe Foria, Portici (NA)
Rosario Franchino, Mazara Del Vallo (TP)
Francesco Franco, Canosa Di Puglia (BA)
Pietro Frigiola, Taranto (TA)
Ferruccio Gaggio, Arezzo (AR)
Francesco Gaipa, Barcellona (ME)
Maria Fatima Galante, Palermo (PA)
Maria Fatima Galante, Palermo (PA)
Andrea Galvagno, Treia (MC)
Francesco Gambuzza, Ispica (RG)
Antonino Gennaro, Palermo (PA)
Andrea Ghelardini, Livorno (LI)
Paolo Ghislanzoni, Lecco (LC)
Pietro Giannotta, Montescaglioso (MT)
Anna Maria Giusti, Bari (BA)
Riccardo Godi, Quarrata (PT)
Silvana Grasso, Siracusa (SR)
Carlo Greco, Marineo (PA)
Giada Guidi, Follonica (GR)
Silvana Icardi, Rivarolo Canavese (TO)
Simone Ippazio, Tiggiano (LE)
Franca Italiano, Nichelino (TO)
Sergio La Rosa, San Mauro A Signa (FI)
Maurizio Lanci, Pineto (TE)
Maria Anna Libranti, Catania (CT)
Antonio Limongelli, Atripalda (AV)
Giuseppina Limongelli, Bari (BA)
Maria Lo Presti, Siracusa (SR)
Giuseppe Lonero, Valenzano (BA)
Giuseppe Lorusso, Cividale Del Friuli (UD)
Sandra Lovato, Leverano (LE)
Paolo Lubrano, Codroipo (UD)
Leandro Mallamaci, Paola (CS)
Rossana Manfredi, Ancona (AN)
Carlo Mannori, Firenze (FI)
Nicola Marando, Marina D’Ardore (RC)
Ermenegildo Marciante, Cornaredo (MI)
Francesca Marine, Nuoro (NU)
Francesco Marinelli, Bitonto (BA)
Roberto Marinello, Milano (MI)
Maria Carla Martinuzzi, Grosseto (GR)
Rosa Mazzola, Palermo (PA)
Donato Meffe, Campobasso (CB)
Domenico Meleleo, Canosa Di Puglia (BA)
Romeo Metrangolo, Squinzano (LE)
Gaetano Maria Micciche’, Formello (RM)
Sergio Moretti, Lucera (FG)
Maria Muccioli, Trapani (TP)
Vitalia Murgia, Mogliano Veneto (TV)
Ettore Napoleone, Campobasso (CB)
Carlo Napolitano, Assago (MI)
Francesca Noli, Appiano Gentile (CO)
Orietta Novara, Spinetta Marengo (AL)
Laura Maria Olimpi, Ascoli Piceno (AP)
Donato Orrù, Beinasco (TO)
Susanna Orzalesi, Firenze (FI)
Alessandra Pagliaro, Ponzano (TV)
Marilena Pavoni, Fiume Veneto (PN)
Danilo Perri, S.Lucia Del Mela (ME)
Enrico Piffer, Lavis (TN)
Giorgio Pitzalis, Roma (RM)
Adolfo Francesco Porto, Messina (ME)
Ermanno Praitano, Mola Di Bari (BA)
Enrico Prisco, Torre Annunziata (NA)
Luciano Proietti, Torre Pellice (TO)
Roberto Provera, Milano (MI)
Angela Pugliese, Rende (CS)
Claudio Giuseppe Quaglia, Potenza (PZ)
Graziella Ranieri, San Giorgio Del Sannio (BN)
Luigi Ranieri, Catanzaro (CZ)
Luciana Rea, Sant’Anastasia (NA)
Margherita Reale, Cento (FE)
Adele Riotta, Santa Maria Del Giudice (LU)
Anna Laura Rocchi, Porto S.Elpidio (AP)
Valeria Rossi, Badia Polesine (RO)
Filippo Russo, Catania (CT)
Silvia Salvatore, Varese (VA)
Giorgio Sanna, Selargius (CA)
Laura Santi, Prato (PO)
Isora Saponara, Roma (RM)
Roberto Sassi, Massa Di Somma (NA)
Antonio Senes, Sassari (SS)
Antonino Sinatra, Paterno’ (CT)
Nunziatina Sorice, Benevento (BN)
Michele Spadavecchia, Molfetta (BA)
Matteo Spensieri, Chiavari (GE)
Bruno Spinelli, Lecco (LC)
Prospero Stramondo, Paterno’ (CT)
Gianni Tamassia, Peschiera Del Garda (VR)
Rita Tanas, Ferrara (FE)
Daniele Taro’, Mondovi’ (CN)
Chiara Ticozzi, Brescia (BS)
Giovanni Tomassini, Roma (RM)
Giuseppe Tortorella, Grumo Appula (BA)
Antonella Ulliana, Pagnacco (UD)
Giuseppe Vacca, Villacidro (CA)
Andrea Valpreda, Collegno (TO)
Cristoforo Vania, Trani (BA)
Andrea Vannocci, Firenze (FI)
Leonello Venturelli, Bergamo (BG)
Maria Chiara Villa, Dorno (PV)
Giuseppe Zampogna, Polistena (RC)
Vincenzo Zappia, Marina D’Ardore (RC)
Cinzia Zucchi, Sestri Levante (GE)
L’IMPEGNO SOCIALE DEL CONSORZIO TUTELA GRANA PADANO
Grana Padano: un alimento con molti nutrienti…
Il Medico di Medicina Generale, il Pediatra di Libera Scelta, i Dietisti, i Medici Pratici e la classe medica in generale,
hanno tra gli obiettivi prioritari, la diffusione dei temi legati alla prevenzione primaria, tra i quali l’alimentazione riveste
un’importanza strategica.
INDAGINE l’obiettivo
SUGLI ERRORI
NUTRIZIONALI
E LO STILE
DI VITA pratici che consentano, dato il poco tempo a disposizione, di
Per raggiungere
il medico
necessita
di strumenti
svolgere questa attività in modo corretto e utile alla pratica clinica.
Il primo software per realizzare anamnesi alimentari nasce per contribuire alla diffusione della corretta alimentazione sia presso la classe medica, sia presso le famiglie.
Il software consente al medico d’intervistare i suoi assistiti per conoscere non solo il
loro stile di vita alimentare, ma soprattutto i nutrienti che ricava dai cibi che assume,
inoltre permette INDAGINE
di raccogliere
informazioni
su BMI,
circonferenza
vita, abitudine al
SUGLI ERRORI
NUTRIZIONALI
E LO STILE
DI VITA
fumo e attività fisica.
Le anamnesi realizzate possono aiutare il medico a monitorare l’alimentazione dei
pazienti nel tempo e a suggerire riduzioni o implementazioni di nutrienti oltre che
implementare il counseling per modificare stili di vita errati.
Il programma consente inoltre al medico di partecipare all’indagine nazionale i cui risultati vengono diffusi ogni anno nei maggiori congressi nazionali e sui media stampa,
radio e TV.
L’attività dell’Osservatorio Grana Padano è tutelata da un autorevole Comitato Scientifico che garantisce la qualità delle informazioni sempre aggiornate con indagini e
studi tratti dalla letteratura scientifica internazionale, ed è realizzato in collaborazione
con la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri).
Se non hai ancora il software e non fai parte dei ricercatori e divulgatori del programma,
puoi riceverlo gratuitamente richiedendolo a: www.osservatorio.granapadano.it
Il Grana Padano viene prodotto secondo un metodo che risale all’undicesimo secolo.
E fa bene alla salute anche nel ventunesimo.
Se Il Grana Padano DOP lo si fa da 1000 anni una ragione ci sarà. I monaci Cistercensi e Benedettini che iniziarono a fare
questo formaggio non avevano le conoscenze di scienza dell’alimentazione di cui disponiamo oggi, ma ne avevano intuito le
naturali proprietà nutritive. Il Grana Padano DOP oggi è il formaggio a Denominazione di Origine Protetta più venduto al mondo,
il formaggio a pasta dura più diffuso in Italia, consumato da oltre 19 milioni di famiglie, e servito in migliaia di ristoranti e bar. Il
Grana Padano DOP è un alimento dal sapore gustoso, inconfondibile anche nelle preparazioni gastronomiche.
• 50/60 gr (20/40 per i bambini) sono un’ottima pietanza che sostituisce la carne o le uova.
• Un cucchiaio di formaggio grattugiato (circa 10 gr) è un saporito condimento per pasta, riso, polenta e passati di verdura, viene
utilizzato dallo svezzamento in poi, perché permette di ridurre l’uso del sale e aggiunge alla dieta nutrienti preziosi.
• È un ottimo snack per la merenda dei bambini, o da accompagnare ad un aperitivo.
Grana Padano: il nome del gusto per la tua salute.
INDAGINE SUGLI ERRORI NUTRIZIONALI E LO STILE DI VITA
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