EUROPA
informa
Newsletter quindicinale a cura di
EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E.Mach
Commissione europea
DG Comunicazione
Anno 13 n° 21 dell’11 novembre 2009 – 288
ALL’INTERNO
Crocifisso, Corte europea dei diritti umani, Istituzioni europee:
una gran confusione!
ISTITUZIONI
1989: cadeva il
“muro”
Ed ecco che ci risiamo!
Svizzera, Turchia e Ucraina.
Nell’estate del 2008 molti politici, giornalisti ed La Convenzione di cui si occupa la Corte europea dei
“esperti” (?!) italiani avevano sparato a zero contro le diritti dell’Uomo è quindi un trattato internazionale come
istituzioni dell’Unione europea per un richiamo fatto dal ce ne sono tanti altri e come può essere ad esempio il
Consiglio d’Europa all’Italia in merito al comportamento Protocollo di Kyoto per quanto riguarda l’ambiente. E chi
della polizia nei confronti degli immigrati, confondendo in la “gestisce” è il Consiglio d’Europa (che nulla centra con
questo caso il Consiglio d’Europa con il Consiglio euro- l’Unione europea!) tramite la sua Corte europea dei diritti
peo e trasmettendo in questo modo alla cittadinanza un dell’Uomo. E questo perché il Consiglio d’Europa, istituito
messaggio anti Unione europea.
il 5 maggio 1949, ha proprio come suo obiettivo principaLa settimana scorsa la cosa si è ripetuta sull’ormai famo- le il favorire la creazione di uno spazio democratico e
sa questione del crocifisso nelle scuole. Il 3 novembre la giuridico comune in Europa, nel rispetto della ConvenzioCorte europea dei Diritti dell’Uomo con sede a Strasbur- ne europea dei diritti dell’Uomo e di altri testi di riferimengo, in seguito a un ricorso presentato da una cittadina to relativi alla tutela dell’individuo
italiana, ha emesso una sentenza che stabilisce che l’e- La Corte è formata da tanti giudici quanti sono gli Stati
sposizione del crocefisso in classe rappresenta una vio- che fanno parte della Convezione europea dei diritti dellazione dei diritti della persona. Si è scatenato immedia- l'uomo, eletti dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio
tamente un grande battage (dis)informativo, con il coin- d'Europa tra i tre candidati proposti da ogni Stato per un
volgimento dei mass media locali e dei politici sia a livello mandato di 6 anni. Ad oggi quindi questi giudici sono 47
locale che nazionale oltre che
e l’Italia è rappresentata dal
dei cittadini (basta dare un’octorinese Vladimiro Zagrebelsky.
chiata alle numerose “lettere”
I giudici eleggono tra loro un
apparse in questi giorni sui quoPresidente (attualmente un frantidiani locali).
cese) e due Vicepresidenti (oggi
Non è assolutamente nostra
un greco e un inglese), con
intenzione entrare nel merito
mandato triennale e rieleggibili.
della sentenza della Corte, ma
La Corte si divide in quattro Sevogliamo invece evidenziare il
zioni, composte tenendo conto
pressappochismo con il quale è
dell'equilibrio geografico e dei
stata data la notizia, anche da
sistemi giuridici degli Stati memparte di fonti sicuramente autobri del Consiglio d’Europa. All'inrevoli.
terno di ciascuna sezione venIn barba alla precisione dell’ingono inoltre costituite delle Caformazione, infatti, il messaggio La sede della Corte europea dei diritti dell’Uomo, a mere, composte da sette giudici
Strasburgo
che è arrivato al cittadino ha
ciascuna, che risolvono i ricorsi
portato a credere che l’Unione europea, attraverso una presentati davanti alla Corte. Nel caso specifico del ricorsentenza della sua Corte di Giustizia, avesse fatto un so sul crocifisso nelle aule, la Camera era composta dai
grave torto al nostro paese. Che ci sia stato o meno un giudici di Belgio, Portogallo, Lituania, Serbia, Ungheria,
torto nei confronti dell’Italia, certo non andrebbe in ogni Turchia e Italia.
caso addebitato all’Istituzione comunitaria, che nulla a Fare informazione sull’Unione europea è difficile in condiche vedere con la Corte europea dei diritti dell’Uomo.
zioni “normali”, cercando di far comprendere al cittadino
La Corte europea dei diritti dell’Uomo è stata istituita dal- alcuni dei numerosissimi vantaggi che abbiamo dal far
la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti parte dell’UE e che magari non sono considerati perché
dell'Uomo e delle libertà fondamentali, al fine di assicu- dati per scontati, come ad esempio la libertà di circolaziorarne il rispetto. La Convenzione è un trattato internazio- ne, la possibilità di studiare all’estero, la moneta unica
nale, elaborato in seno al Consiglio d’Europa, firmato a (malgrado i tanti detrattori degli anni scorsi, ora mestaRoma il 4 novembre 1950 e entrato in vigore tre anni mente tornati nell’ombra), la sicurezza alimentare, i costi
dopo. E’ stata ratificata da tutti i 47 stati che ad oggi fan- più bassi dei voli o dei cellulari. Ci troviamo anche a dono parte del Consiglio d’Europa, mentre, lo ricordiamo, ver controbattere a numerose “eurobufale” divulgate dai
l’Unione europea è composta da 27 Stati membri.
mass media europei (l’UE che impone il colore giallo per
Tutti i 27 Stati che costituiscono l’UE fanno parte del tutte le ambulanze europee, o che mette al bando i cavalConsiglio d’Europa (Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, li a dondolo o ancora che stabilisce che curvatura e che
Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia dimensioni devono avere i cetrioli oppure che obbliga i
ne sono anzi i fondatori), ma oltre ai Ventisette ci sono funamboli del circo a indossare il casco protettivo…)
anche Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bosnia- Con questo pezzo abbiamo voluto cercare di fare un po’
Erzegovina, Croazia, ex repubblica jugoslava di Macedo- di chiarezza su questa nuova “eurobufala”, dovuta a sunia, federazione russa, Georgia, Islanda, Liechtenstein, perficialità, ignoranza o euroscetticismo.
Moldova, Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia,
GO
ECONOMIA
UE verso la ripresa economica
AGRICOLTURA
EUROPE DIRECT
-”Serie A-cqua”
-il clima in radio
Fondazione
E.Mach
20 anni fa cadeva il muro di Berlino
Josè Manuel Barroso e Yerzy Buzek, presidenti della Commissione e del Parlamento
europeo da una parte e Lech Walesa e Miklos Nemeth, rispettivamente primo presidente
della Polonia post-socialista e ultimo presidente dell’Ungheria socialista, dall’altra, sono
state le quattro personalità che lunedì sera, 9 novembre, hanno dato il via alla caduta del
lungo domino realizzato nel centro di Berlino per rappresentare la caduta del muro a 20
anni dalla storica apertura della frontiera tra la zona orientale e quella occidentale della
città.
Il 9 novembre 1989, con l’abbattimento da parte dei cittadini tedeschi del muro costruito
dalle autorità della Germania est nel 1961, ha segnato un momento storico di estrema
importanza per l’Europa e per tutto il mondo, con l’inizio della conquista della libertà per
milioni di cittadini dell’Europa centro-orientale. I primi segnali del cambiamento si erano in
realtà già avvertiti nel 1988 quando il regime polacco dovette accordare delle concessioni
ai propri cittadini in seguito agli scioperi organizzati da Solidarnosc, guidata dal futuro
presidente e premio Nobel per la pace Lech Walesa. Sulla scia polacca il dissenso si
estese rapidamente agli altri paesi oltre la “cortina di ferro”: l’Ungheria aprì i propri confini
con l’Austria il 19 agosto 1989 e nello stesso mese due milioni di cittadini degli allora Stati sovietici di Estonia,
Lettonia e Lituania formarono un’enorme catena umana per manifestare la volontà di indipendenza. Il 3 ottobre
1990 venne proclamata ufficialmente la riunificazione della Germania e nello stesso anno prese il via il processo che ha portato nel 2004 e nel 2007 all’adesione all’Unione europea da parte dei Paesi dell’Europa centroorientale, assicurando la pace e la stabilità anche in questi territori del continente europeo.
ISTITUZIONI
Barroso e Buzek abbattono il primo elemento del
domino del “muro” a Berlino
…e 50 anni fa la Turchia chiedeva di entrare nell’Europa comunitaria
A fine estate, precisamente il 31 luglio, la Turchia ha invece “celebrato” un altro anniversario, ben più triste per
il paese di Ankara: sono infatti trascorsi 50 anni, da quando nel 1959 l'allora Primo Ministro Adnan Menderes
fece la prima richiesta di entrare nella CEE, costituita solo due anni prima da Belgio, Francia, Germania, Italia,
Lussemburgo e Paesi Bassi. Inizialmente la CEE respinse la candidatura turca, ma nel 1963 si arrivò a un
“accordo di associazione” e iniziò quindi a prospettarsi la possibilità per la Turchia di entrare nell’UE. Da questo
momento sono stati necessari più di 40 anni al paese della mezzaluna per acquisire lo status di candidato ufficiale e altri sei per dare inizio, nel 2005, alle trattative sulle condizioni per
l’ingresso nel blocco, i cosiddetti “negoziati di adesione”. Ad oggi l’UE ha aperto con la Turchia solo 11 dei 35
capitoli, cioè gli argomenti sui quali la legislazione turca deve adeguarsi alle norme comunitarie. Il processo di
negoziazione è stato rallentato in questi anni per questioni di natura culturale, religiosa e politica: il veto di Cipro, come risposta alla mancata piena applicazione da parte turca del Protocollo di Ankara, che regola le relazioni doganali con i paesi dell’UE, l’indignazione della minoranza Curda (riconosciuta formalmente solo nel
1991) per le richieste inascoltate di trasformare la Repubblica turca in uno Stato pluralista; le disparità interne
nel trattamento degli individui che non rispondono ai principi dell’UE, il freno imposto in maniera informale da
Germania, Austria, Olanda e soprattutto dalla Francia che ha bloccato cinque capitoli preferendo puntare al
partenariato piuttosto che all’adesione. Inoltre recentemente i rapporti tra la Turchia e la Grecia sono tornati
tesi a causa di una presunta violazione dello spazio aereo da parte dell'aviazione turca.
Un recente accordo intergovernativo tra i cinque primi ministri di Turchia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Austria per la costruzione del gasdotto Nabucco sembra abbia forse aperto nuovamente le porte per una ripresa
dei negoziati di adesione.
Trattato in vigore il 1° dicembre
Il 3 novembre si è finalmente conclusa la saga della ratifica del Trattato di Lisbona da parte della Repubblica
ceca: appena poche ore dopo che la Corte costituzionale di Praga aveva giudicato il nuovo trattato non contrario alla costituzione del paese, il presidente, sia pure senza entusiasmo, ha firmato il documento, dando così
fondamentalmente il via libera alla sua entrata in vigore. Ci sono voluti quasi due anni per arrivare alle ratifiche
da parte di tutti i Ventisette, dopo la velocissima approvazione da parte dell’Ungheria, avvenuta il 17 dicembre
2007, appena quattro giorni la firma del Trattato a Lisbona.
Con la ratifica ceca può prendere la nomina degli incarichi che il Trattato di Lisbona prevede, vale a dire il Presidente del Consiglio in carica almeno per due anni e mezzo e l’Alto rappresentante per gli affari esteri. Ora
anche il Presidente della Commissione europea, Barroso, non appena saranno formalizzate le ultime proposte
da parte dei governi nazionali, potrà proporre al Parlamento europeo la propria squadra; e l’assemblea di Strasburgo è pronta alle audizioni dei futuri Commissari già a partire dal prossimo 25 novembre. La Commissione
potrebbe così iniziare la propria attività nel gennaio 2010.
L’Europa verso la ripresa economica
Nelle sue previsioni economiche d’autunno, pubblicate il 3 novembre, la Commissione europea conferma il
ritorno progressivo della crescita in Europa. L'uscita dalla recessione si conferma per il secondo semestre del
2009, anche se il PIL dovrebbe diminuire del 4% nella zona euro e del 4,1% nell'UE per tutto l'anno in corso.
La ripresa graduale dovrebbe permettere di raggiungere una crescita positiva dello 0,7% nelle due zone l'anno
prossimo, e rispettivamente dell'1,5% e l'1,6% l'anno successivo.
A livello di singoli Stati membri la riduzione del PIL oscilla in particolare tra il 2,2% in Francia e il 4,5% - 5% in
Germania, Italia e Regno Unito. Fanno eccezione i tre paesi baltici che sono di gran lunga i più colpiti, con un
arretramento del PIL del 13,7% in Estonia, del 18% in Lettonia e del 18,1% in Lituania. Unico paese che dovrebbe far registrare una crescita nel 2009 è la Polonia (1,2%). Queste differenze di performance economiche
si spiegano con le diverse esposizioni dei singoli Stati alle difficoltà del settore finanziario, con i gradi diversi di
apertura al commercio e con l'esistenza o meno di una bolla immobiliare prima della crisi.
Per maggiori informazioni
sul Trattato di Lisbona:
http://europa.eu/
lisbon_treaty/index_it.htm
ECONOMIA
La situazione rimane grave per quanto riguarda la disoccupazione: dal 9,5% nella zona euro e il 9,1% nell'UE
quest'anno, il tasso di disoccupazione dovrebbe raggiungere rispettivamente il 10,7% e il 10,3% nel 2010 e il
10,9% e il 10,2% nel 2011; una decina di Stati membri dovrebbero far registrare un tasso di disoccupazione a
due cifre nel 2010, con le punte della Spagna (addirittura il 20%) e dell'Irlanda (14%).
Le finanze pubbliche degli Stati membri continueranno a subire gli effetti della crisi, con disavanzi che sfiorano
il -6,4% del PIL nella zona euro e il -6,9% nell'intera UE nel 2009 (contro il -2% e il -2,3% del 2008). Il rapporto
dovrebbe in seguito passare rispettivamente al -6,9% e al -7,5% nel 2010, prima di migliorare nel 2011 (-6,5%
e -6,9%).
Rimborsi di fondi regionali
Il 35% del bilancio annuo complessivo dell'UE (pari a 347 miliardi di euro per il periodo 2007-2013) è destinato
alla politica regionale e sociale e la maggior parte di questo denaro è assegnata a programmi amministrati dai
paesi membri che mirano a far decollare le regioni più povere. Questi programmi sono gestiti sostanzialmente
dagli Stati membri e poi, a cascata, dalle regioni o province e comportano centinaia di progetti, dall'apertura di
nuove ferrovie e scuole materne alla formazione dei lavoratori e al sostegno alle piccole imprese. Sono stati
circa 600 000 i posti di lavoro creati dal 2000 grazie alla politica regionale dell’UE.
In concreto si tratta dei programmi finanziati dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) che riguarda
anche la cooperazione transnazionale dal FSE (Fondo Sociale Europeo).
Prima di richiedere il finanziamento alla Commissione europea gli Stati membri devono accertarsi che un progetto possa essere effettivamente ammesso a finanziamento. Altri controlli sono inoltre effettuati direttamente
dall'UE.
La Corte dei conti europea nella sua ultima relazione ha calcolato che almeno l'11% degli importi complessivi
rimborsati nel 2007 non avrebbe dovuto essere ammesso a finanziamento comunitario. Conseguentemente, è
stata adottata una serie di provvedimenti per aiutare le amministrazioni nazionali a controllare meglio e a recuperare le somme versate indebitamente.
Il rapporto dell’organo di controllo comunitario ci dice che questi sforzi stanno dando i loro frutti: l'UE ha infatti
recuperato 1,5 miliardi di euro nel 2008, cioè cinque volte i 287 milioni recuperati nel 2007. Per quanto riguarda il 2009, finora la Commissione ha recuperato più di 629 milioni di euro di fondi regionali e prevede di aggiungerne altri 500 entro la fine dell’anno.
Gli errori spesso sono a volte dovuti all'eccessiva complessità delle regole, che non vengono capite o applicate correttamente ed è per questo che la Commissione sta lavorando per semplificarle. I casi di vere e proprie
frodi individuati dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) sono isolati.
Molti errori sono stati individuati dagli stessi Stati membri, che in questi casi possono utilizzare il denaro per
altri progetti regionali che invece risultano ammissibili. Gli Stati membri perdono invece i fondi se le irregolarità
sono scoperte dalla Commissione e in questo caso chiede il rimborso dei finanziamenti versati. Quando da
una verifica emergono problemi gravi, la Commissione può arrivare a sospendere i pagamenti all'intero programma. Finora nel 2009 sono stati sospesi cinque programmi, di cui uno in Italia, uno in Spagna e tre relativi
a progetti regionali transfrontalieri. Sono inoltre state avviate procedure di sospensione per altri 28 programmi.
Euro MARC: prodotti montani di qualità a Maribor
Si svolgerà il 3 e 4 dicembre prossimi a Maribor, in Slovenia, il seminario finale di “Euro MARC”, il progetto
triennale di ricerca cofinanziato dalla Commissione europea nell’ambito del 6° Programma quadro di ricerca e
sviluppo tecnologico coordinato da Euromontana che ha avuto per tema analizzare l’interesse dei consumatori
per i prodotti alimentari di montagna. Oltre alla presentazioni dei risultati finali del progetto, che ha coinvolto
per tre anni dieci partner di sei diversi paesi, il seminario prevede anche la presentazione delle linee guida per
gli operatori coinvolti nelle varie fasi della filiera dei prodotti alimentari di montagna. Un altro risultato del progetto che troverà spazio a Maribor è l’illustrazione delle raccomandazioni sulle politiche di supporto che sono
necessarie per sviluppare questo specifico tipo di prodotti alimentari.
Oltre a Euromontana sono partner del progetto organizzazioni di Francia, Austria, Scozia, Norvegia, Romania
e Slovacchia.
Operazioni bancarie senza frontiere
Nelle settimane scorse è entrato in funzione un sistema che permette alle imprese di addebitare direttamente
le fatture al conto di un cliente di un altro paese dell'UE. Questa possibilità faciliterà la vita dei proprietari di
seconde case all'estero e degli studenti e pensionati che vivono in un paese diverso dal proprio. L'addebito
diretto evita ai clienti delle banche di dover staccare un assegno o fare un bonifico ogni volta che devono pagare una fattura. Si tratta di uno strumento che viene solitamente utilizzato per pagare servizi ricorrenti, quali
la fornitura di elettricità, acqua e gas, il telefono e l'abbonamento a periodici. Finora potevano ricorrervi solo le
società aventi sede nello stesso paese della banca del cliente ma, con il nuovo sistema, oltre 2 500 banche
offrono oggi un servizio di incasso mediante addebito diretto al di là delle frontiere nazionali.
Presto se ne aggiungeranno altre ancora: tutte le banche dell'area dell'euro sono infatti tenute a offrire il servizio di addebito diretto transfrontaliero entro il novembre 2010. Le banche non situate nell'area dell'euro hanno
tempo fino al novembre 2014. Il sistema, che costituisce un importante passo verso un'effettiva integrazione
dell'economia europea, è disciplinato da nuove regole per garantire che l'addebito diretto funzioni in modo
altrettanto facile e sicuro tra paesi diversi che all'interno dello stesso paese. Gli europei possono già utilizzare
le loro carte di addebito (le cosiddette carte bancomat) per ritirare denaro in un altro paese; il prossimo passo
sarà la possibilità di pagare con la carta bancomat anche nei negozi all'estero. In prospettiva, saranno sufficienti un unico conto in banca nel proprio paese e un'unica carta per qualsiasi operazione bancaria in ambito
europeo. Oltre ai 27 paesi dell'UE, aderiscono al sistema altri cinque paesi: Islanda, Norvegia, Svizzera, Lie-
POLITICA REGIONALE
Per ulteriori informazioni
sulla politica di coesione:http://ec.europa.eu/
regional_policy/
index_en.htm
MONTAGNA
www.mountainproductseurope.org
CITTADINI
SEPA: Area unica di pagamenti in euro
http://ec.europa.eu/
internal_market/payments/
sepa/index_en.htm
chtenstein e Monaco.
Un'altra novità in questo settore: presto dovrebbe diventare più facile cambiare banca. Secondo l'accordo raggiunto, la nuova banca dovrà assistere il cliente a chiudere il vecchio conto e a far trasferire il saldo a quello
nuovo. La maggior parte delle associazioni bancarie nazionali ha sottoscritto le nuove regole.
Disegna il poster della Festa dell’Europa 2010
È un’anziana signora di classe, con un vivace passato e un futuro ambizioso. Ma oggi che cosa rappresenta
per te l’Europa? Che cosa esattamente ami dell’Europa e dell’Unione europea? Come esprimeresti i tuoi sentimenti? Se sei un designer grafico o uno studente di grafica (nato in ogni caso dopo il 1985), sei invitato ad esprimere il tuo affetto per l’Europa attraverso il poster per la Festa dell’Europa 2010.
Il concorso, lanciato dalla Commissione europea con lo slogan “I ♥ Europe”, prevede che il poster selezionato sia tradotto nelle 23 lingue ufficiali dell’UE e distribuito in tutti i 27 paesi dell’UE. Il vincitore, assieme al
secondo e al terzo classificato, sarà inoltre invitato alla cerimonia di premiazione che si terrà a Bruxelles in
concomitanza con le celebrazioni della Festa dell’Europa 2010, il 9 maggio. Ma non è tutto. I bozzetti saranno
sottoposti al giudizio di una giuria composta da designer e esperti di comunicazione europei di spicco e il vincitore finale riceverà 2 000 euro, mentre al secondo e al terzo classificato andranno 1 000 euro ciascuno.
Due sono le fasi in cui si articola il concorso: inizialmente tutti i progetti presentati saranno esaminati da una
giuria europea che selezionerà i 12 bozzetti migliori e successivamente questi 12 bozzetti saranno pubblicati
sul sito web del concorso dove il pubblico e solo il pubblico avrà la possibilità di scegliere il proprio poster
preferito: in questa fase infatti la giuria non avrà voce in capitolo.
La carica dei …196 nuovi progetti LIFE+ approvati dalla Commissione
Il 29 ottobre scorso la Commissione europea ha approvato il finanziamento di 196 nuovi progetti (selezionati tra
oltre 600 proposte da parte di organismi pubblici o privati) nell’ambito del secondo invito a presentare proposte
per il programma LIFE+ (2007-2013), lo strumento finanziario specifico per l’ambiente. I progetti presentati
provengono dall’insieme dei 27 Stati dell’UE e riguardano interventi nei settori della tutela della natura, della
politica ambientale e dell’informazione e comunicazione. In totale rappresentano un investimento di 431 milioni
di euro, di cui 207,5 milioni saranno coperti dal contributo comunitario.
Particolarmente folta e numerosa la rappresentanza italiana, con 40 progetti approvati, per un finanziamento
complessivo di 92,5 milioni di euro. 24 sono i progetti italiani relativi alla governance e alla politica ambientale;
14 quelli sulla tutela della natura e della biodiversità e 2 riguardanti le misure di informazione e comunicazione.
GIOVANI
http://
www.designeurope2010.eu
Scadenza:
30 novembre 2009
AMBIENTE
Qui l’elenco dei progetti
approvati:
http://ec.europa.eu/
environment/life/news/
newsarchive2009/october/
L’acqua delle Alpi: strategie condivise per affrontare la scarsità
I cambiamenti climatici in atto e un utilizzo sempre più intenso della risorsa acqua da parte dell’uomo rendono
la problematica della scarsità idrica futura sempre più stringente, anche in quelle zone europee, come l’arco
alpino, in cui tale risorsa ci sembra abbondante e praticamente inesauribile. Cercare di prevenire tale scenario
è sempre più urgente ed in questa prospettiva si inserisce il progetto europeo Alp-Water-Scarce, partito l’ottobre scorso con l’obiettivo di mettere in atto strategie condivise di gestione dell’acqua tra le regioni alpine. Il progetto, lanciato dall’Istituto Montano della Savoia, si inserisce nell’ambito del programma di cooperazione territoriale europea “Spazio Alpino” (finanziato dal FESR, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e vede la partecipazione di altri 17 partner, tra cui anche la Provincia Autonoma di Trento, enti locali ed istituti di ricerca di Austria,
Slovenia, Svizzera, Francia ed Italia. L’impegno finanziario notevole (quasi 4 milioni di euro, di cui il 75% finanziato dal FESR) e la sua durata temporale (3 anni) dovrebbero permettere la messa in campo di efficaci strategie di lungo periodo. Attraverso un sistema di monitoraggio omogeneo si dovrebbe arrivare allo sviluppo di
modelli che permettano l’elaborazione di scenari futuri, utilizzabili poi anche in altre aree simili. Se nel breve
periodo è prevista la predisposizione di un sistema di pre-allerta contro la scarsità annuale d’acqua, nel lungo
periodo le proiezioni future dei modelli dovrebbero permettere la messa in campo di vere e proprie strategie di
adattamento strutturale, quali, ad esempio, l’incremento dell’efficienza dell’acqua ed un suo maggiore riutilizzo.
Serie A-cqua
Al momento dell’uscita di questo numero di “Europa informa” sono già 28 I Comuni che hanno aderito alla seconda edizione della “Serie A-cqua”, il campionato inserito nella campagna “Energia sostenibile per l’Europa”,
che vuole dare risalto ai Comuni più sensibili al tema del consumo sostenibile di acqua potabile, premiando alla
fine quelli più virtuosi, che dimostrano la migliore combinazione tra riduzione di consumi idrici registrata tra
inizio e fine 2008 e basso consumo pro capite di acqua.
In soli 20 giorni quindi le iscrizioni hanno già abbondamente superato quelle della prima edizione, che erano
state 21, a dimostrazione di una notevole sensibilità da parte degli amministratori trentini sul tema della gestione sostenibile del patrimonio idrico.
A prescindere da chi vincerà, quindi, va un doveroso plauso a tutti I Comuni che hanno aderito e agli altri che lo
faranno nei prossimi giorni, prima della scadenza, fissata al 20 dicembre prossimo.
http://
www.alpwaterscarce.eu/
EUROPE DIRECT
“Cambia-mente” su RTT La Radio
Partirà lunedì prossimo, 16 novembre, la campagna informative radiofonica del progetto LIFE+ “RACES” di cui
Europe Direct Trentino è partner. “Cambia-mente” è il titolo della serie di pillole radiofoniche in onda su sette
emittenti locali di Trentino, Toscana, Emilia-Romangna, Basilicata e Puglia dalla prossima settimana a ottobre
2010. RTT-La Radio è l’emittente interessata dall’iniziativa in Trentino. Ogni pillola, della durata di un minuto e
in onda cinque volte nel corso di 42 settimane, dal lunedì al venerdì, tratterà un argomento specifico: dagli accorgimenti da mettere in atto in casa per ridurre le dispersioni di energia, al consumo di acqua, alla mobilità
sostenibile. In ogni puntata è prevista una breve intervista ad una delle famiglie coinvolte nel progetto.
Nei prossimi giorni sul sito
di Europe Direct Trentino
saranno pubblicati gli orari
delle messe in onda delle
pillole “Cambia-mente”
BANDI APERTI
PARTNERSHIP
MEDIA 2007
L’invito “i2i audiovisual” si basa sulla decisione n. 1718/2006/CE del Parla
mento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, relativa all’attuazione
di un programma di sostegno al settore audiovisivo europeo (MEDIA 2007).
Tra le misure oggetto della decisione si annovera lo sviluppo di progetti di produzione.
L’obiettivo del sostegno in questo campo è di agevolare l’accesso ai finanziamenti che possono
essere erogati da istituti di credito e finanziari alle imprese di produzione europee indipendenti,
contribuendo alla copertura di una parte delle spese inerenti le assicurazioni per le produzioni
audiovisive (Modulo 1 — Intervento relativo alla voce “Assicurazioni” del bilancio di produzione), la
garanzia di buona esecuzione per la realizzazione di un’opera audiovisiva (Modulo 2 — Intervento
relativo alla voce “Garanzia di buona esecuzione”), il credito bancario ottenuto per la realizzazione
di un’opera audiovisiva (Modulo 3 “Oneri finanziari”). Questo invito è destinato alle società europee le cui attività contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi sopra citati e, in particolare, alle
società di produzione indipendenti. I candidati devono avere la loro sede in uno dei seguenti paesi: i 27 paesi dell’Unione europea, i paesi dell’EFTA, i paesi in preadesione e quelli dei Balcani
occidentali, oltre alla Svizzera. L’opera audiovisiva proposta per il finanziamento deve appartenere
ai generi fiction, animazione o documentario creativo e deve essere prodotta per la maggior parte
da imprese aventi sede in uno dei paesi partecipanti al Programma MEDIA, deve essere realizzata con una partecipazione significativa di professionisti con cittadinanza dei paesi partecipanti al
Programma MEDIA o in questi residenti. La durata massima dei progetti è di 30 mesi e questi devono essere iniziati nel periodo compreso tra il l° luglio 2009 e il 7 luglio 2010.
Le candidature ammissibili saranno valutati in funzione dei seguenti criteri: progetti che beneficiano di un sostegno MEDIA a favore dello sviluppo di progetti individuali, per i paesi più grandi, e/o
di cataloghi di progetti, per i paesi con scarsa capacità di produzione di audiovisivi: 10 punti. Progetti che beneficiano di un credito di finanziamento bancario: 10 punti . Progetti provenienti da
paesi con scarsa capacità di produzione di audiovisivi: 10 punti. Progetti provenienti da nuovi Stati
membri: 5 punti. Progetti aventi una dimensione europea (una coproduzione che coinvolge più di
un paese partecipante al Programma MEDIA) 3 punti.
Il bilancio stimato totale concesso al cofinanziamento di progetti ammonta a 3 milioni di euro. Il
contributo finanziario non può essere superiore al 50 % dei costi ammissibili e dovrà essere compreso tra 5 000 e 50 000 euro.
Scadenze: 5 febbraio 2010 per i progetti aventi inizio tra l’1 luglio 2009 e il 5 febbraio 2010;
7 luglio 2010 per i progetti aventi inizio tra l’1 gennai 2010 e il 7 luglio 2010.
GUUE C 270 dell’11 novembre 2009
Sicurezza marittima
La Commissione europea intende concedere sovvenzioni per un im
porto indicativo pari a 150 000 EUR destinato alla redazione di un
manuale sulle esercitazioni e gli addestramenti in materia di sicurezza marittima, come annunciato
nel programma di lavoro 2009 adottato dalla Commissione europea.
Le informazioni relative al presente invito sono pubblicate nel sito internet della DG “Trasporti e
Energia” all’indirizzo: http://ec.europa.eu/transport/grants/index_en.htmIT
Scadenza: 1° febbraio 2009
GUUE C 263 del 5 novembre 2009
Ricerca
Nell’ambito del programma di lavoro “Idee” 2010 del Settimo programma quadro di
azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013), è
stato pubblicato un invito a presentare proposte per sovvenzioni a favore di ricercatori avanzati nei
settori della fisica e dell’ingegneria (scadenza delle domande il 24 febbraio 2010), delle scienze
della vita (17 marzo 2010), delle scienze sociali e umanistiche (7 aprile 2010).
GUUE C 259 del 29 ottobre 2009
Euro
Pericle è il programma di assistenza e formazione per la protezione dell’euro contro
la contraffazione.
Il programma intende rafforzare la protezione delle banconote e monete in euro contro la contraffazione, tenendo in considerazione gli aspetti transnazionali e multidisciplinari. Mira a promuovere
la convergenza dei contenuti delle misure adottate a livello europeo per combattere la falsificazione dell’euro e garantire l’equivalenza e l’omogeneità, pur rispettando le tradizioni specifiche di
ciascuna Autorità Nazionale.
L’azione è rivolta al personale dei servizi competenti per l’individuazione e la lotta contro la contraffazione, in particolare le forze di polizia e le amministrazioni fiscali, in funzione dei loro compiti
specifici a livello nazionale; al personale dei servizi di intelligence a livello nazionale; ai rappresentanti delle banche centrali nazionali, le istituzioni e gli altri intermediari finanziari; ai rappresentanti
delle banche commerciali; ai funzionari ed esperti legali specializzati in questo settore; a qualsiasi
altro gruppo professionale interessato (camere di commercio e industria, ecc.). Le azioni ammissibili consistono in workshop, incontri, seminari nonché una politica mirata di tirocini e scambio di
personale per lo scambio di informazioni a livello comunitario, con particolare riguardo ai metodi di
monitoraggio e di analisi; progetti volti a fornire assistenza tecnica, scientifica e operativa.
Scadenza: 15 novembre 2009 http://ec.europa.eu/anti_fraud/programmes/perirle/index_en.html
Arte circense in Germania
La Jugend- und Kulturprojekte e.V. di
Dresda, in Germania, cerca dei partner
per realizzare uno scambio multilaterale
nel marzo dell’anno prossimo. I giovani
partecipanti avranno la possibilità di
cimentarsi nell’arte circense e di imparare i trucchi dei giocolieri, degli artisti e
dei clown. Il progetto prevede una manifestazione conclusiva, in occasione
della “Convention dei giocolieri”, nel
corso della quale tutti i partecipanti potranno mettere in pratica le esperienze
maturate durante le giornate.
Contattare:
Desislava Tsoneva - Chumma
[email protected]
Scuola polacca cerca partner
Una scuola di Nowe Brzesko cittadina
polacca vicino a Cracovia, cerca dei
partner in altri paesi europei per un
progetto nell’ambito del programma
“Gioventù in Azione”.
Contattare:
Patryk Bujakowski
[email protected]
Tradizioni e lingua dalla Grecia
Il gruppo “Alessandro Magno” di Florina, in Grecia è composto di 25 ragazzi
di età compresa fra i 17 e i 23 anni impegnati nella valorizzazione e nella
danza di balli tradizionali della propria
regione. Il gruppo vuole partecipare a
uno scambio con due o più partner da
realizzarsi nel corso del prossimo anno.
Le tematiche che interessano maggiormente i ragazzi greci sono la cultura, le
tradizioni locali e le lingue.
Contattare:
Malios Sotiris
[email protected]
Scambio con giovani finlandesi
Il Puumala Youth Service nella città di
Puumala è il luogo di ritrovo di un gruppo di dieci giovani finlandesi di età compresa fra i 15 e i 18 anni che sono interessati a trovare dei partner per organizzare uno scambio multilaterale. I
ragazzi amano in particolare le attività
all’aperto e lo sport, ma sono naturalmente interessati anche alle idee che
possono essere portate dai coetanei
europei.
Contattare:
Virpi Tuovinen
[email protected]
LE NOSTRE PUBBLICAZIONI
Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi
(gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato.
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Science, technology and innovation in Europe. Edition 2009. Le statistiche del settore
Tourism statistics—Eurostat compact guides
Agriculture...Go! E’ ora disponibile la versione italiana del simpatico raccoglitore di domande e risposte sull’agricoltura europea rivolto ai ragazzi e ai giovani. Un modo divertente per
avvicinarsi al settore primario nei 27 Stati membri
The EU Forest action plan 2007-2011
Tutto su MEDIA. Guida ai finanziamenti comunitari all’industria dell’audiovisivo
Vi spostate nell’Unione europea, nello Spazio Economico Europeo o in Svizzera? Ecco i
vostri diritti. Pieghevole
L’agricoltura nell’UE. Soddisfare le esigenze e le aspettative della società
The CULTURE programme 2007-2013
L’agricoltura italiana. Sfide e prospettive di un settore vitale per l’economia della nazione. Studio elaborato da INEA su incarico del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
Occupazione e crescita nell’Unione europea — una strategia per un domani sostenibile
FACTS m. 85—Newsletter dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
La politica agricola e rurale sotto la guida della Commissaria Mariann Fischer Boel.
Analisi di cinque anni di PAC fatti direttamente dal Commissario uscente
Con le lingue arrivi più lontano. L’UE è composta di 27 paesi in cui si parlano 23 lingue ufficiali. Questo opuscolo offre un assaggio di ognuna di queste lingue, offrendo
un aiuto ad avvicinarsi alla comunicazione con i cittadini degli altri Stati membri dell’Europa comunitaria. E’ sufficiente aprire il risvolto esterno dell’opuscolo su cui figurano diverse espressioni in italiano e confrontarle con le traduzioni nelle altre lingue riportate accanto
Towards a more development friendly Common Agricultural Policy (CAP)
Un programma per l’Europa: le proposte della società civile. Documento adottato per
la prima volta dal Comitato economico e sociale europeo, l’organismo che rappresenta a livello europeo la società civile (lavoratori, datori di lavoro, associazioni)
ECC-Net. The European Consumer Centres Network—2009 annual report
Focus sulle droghe (n.20) - newsletter dell’Osservaotrio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze
UNCEM Notizie (agosto-settembre 2009)
Best LIFE Environment projects 2008-2009. Rassegna dei progetti di particolare valenza realizzati in
diversi paesi europei nell’ambito del programma LIFE-Ambiente e premiati in occasione della “Green week” 2009
Mantenere l’Europa in movimento - Una mobilità sostenibile per il nostro continente. Riesame intermedio del libro bianco sui trasporti pubblicato nel 2001 dalla
Commissione europea. 35 pagine suddivise in 9 capitoli che affrontano il nuovo
contesto della politica europea dei trasporti, la situazione del settore dei trasporti,
la mobilità sostenibile nel mercato interno, la mobilità sostenibile per il cittadino, i
trasporti e l’energia, ottimizzare le infrastrutture, la mobilità intelligente, la dimensione globale e le conclusioni
“Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è
sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO
via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN)
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Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it
Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997
Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Paolo Pezzin, Boglarka Fenyvesi-Kiss, Alessandro Cavagna
con la collaborazione di Europe Direct Emilia
Direttore responsabile: Silvia Ceschini
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