Quotidiano La Provincia di Lei Data 05-12-2013 Pagina 42 Foglio 2 / 3 Il SUO cuoricino si è fermato all'improvviso Causa più plausibile: Sids, la morte bianca Beatrice Cogliatì totale autonomia di disporre dovrebbe essere mortaper Sids, Sudden infant death syndrome, meglio conosciuta come morte bianca. I l sangue rappreso misto a latte trovato sulla bocca e sulla copertina che le copriva il volto, secondo i medici, potrebbe essere i l segno inequivocabile che i l cuore della piccola si è fermato all'improvviso, causandone i l decesso quando si trovava nella carrozzina spinta dalla nonna e accompagnata dalla mamma. Senza avere dato segni di malore in precedenza o segnali che potessero allarmare i familiari. Dall'autopsia, voluta dalla direzione del presidio sanitario di via Cerri che ha deciso in l'esame, ed eseguita ieri mattina all'interno della camera mortuaria dell'ospedale Mandie di Merate dove la salma è stata composta fin da martedì mattina, non sono emersi elementi in grado di fornire una risposta inequivocabile sul perché dell'improvvisa morte. Sul corpicino delle piccola Beatrice Cogliati erano ovviamente presenti contusioni dovute alle lunghe manovre rianimatorie praticate prima dai volontari della Croce Bianca, intervenuti appena nonna e mamma hanno lanciato l'allarme, e quindi proseguite ad opera dal medico del 118 arrivato con l'ambulanza. Ma nient'altro. L'ipotesipiùplausibile è che quindi la bimba sia stata vittima della morte bianca. Un evento raro e ancora inspiegabile, di cui la medicina non ha ancora trovato cause e quindi Per stabilire con certezza se all'origine della tragedia ci sia proprio questa causa cosi rara, i medici hanno prelevato alcuni campioni dal corpicino deUa bimba. I campioni sono quindi stati inviati al centro "Lino Rossi" di Milano, noto a livello mondiale per le ricerche sulla Sids. In particolare, l'attenzione dei medici si è concentrata su organi come polmoni e cuore perverificare che non vi siano problemi. «Nella maggior parte dei casi di morte in culla - ha infatti spiegato il direttore sanitario Gedeone Baraldo, che a di- stanza di un mese si è trovato a dover gestire un secondo caso di morte in culla dopo la tragedia dello scorso 31 ottobre, quando nell'asilo nido dei Maggiohni di Robbiate mori Cecil i a De Piccoli di 5 mesi - la causa va ricercata in un problema locahzzabile o al centro del respiro o al tessuto cardiaco». Per sapere se dagli esami specialistici emergerà qualche risposta, ci vorrà comunque parecchio tempo. Trattandosi di esami complessi, i risultati sui tessuti prelevati dovrebbero ricliiedere come minimo sessanta giorni. • F.AIf. Un mistero della neonatologia «Non serve la vigilanza ossessiva» Morte bianca o arresto cardiaco o qualsiasi altra causa: solo l'autopsia sarà in grado di spiegare l'improvvisa morte della piccola Beatrice Cogliati, che ha lasciato devastati ima famiglia e sconvolto un paese intero. L'ipotesi medica più probabile, al momento, resta quella della morte in culla. Purtroppo, una eventualità, quella della Sids (Sudden Infant Death Syndrome, sindrome da morte improvvisa del neonato) non così rara, come spiega i l dottor Roberto Bellù, primario della patologia neonatale al Manzoni di Lecco. «La morte bianca colpisce statisticamente un bimbo ogni dueo tre mila nati». In provin- cia di Lecco i nati nei due ospedali sono, ogni anno circa 2700:1600 aLecco e oltre 1100 al Mandic. «Purtroppo, se guardiamo alle statistiche prosegue Bellù - due casi all'anno nella nostra provincia possono accadere». Un altro caso era avvenuto poco più di mese fa a Robbiate e aveva r i guardato una bimba di sei mesi: anche allora i soccorsi erano stati vani. Nessun sintomo premonitore, nessuna avvisaglia: la morte in culla resta uno dei misteri della neonatologia. Una eventualità che, giustamente, mette in ansia i genitori. Tuttavia, «stare con gh occhi puntanti sul bambino, notte e giorno, è impossibile e non serve» avverte Bellù. La Regione Lombardia già da tempo ha pubblicato un opuscolo dedicato proprio alla Sids che viene distribuito in tutti i reparti maternità: contiene alcuni semplici consigli «a cui i genitori devono attenersi». Fare dormire i l bebé a pancia in su, allattarlo al seno quando possibile, non farlo dormire eccessivamente troppo coperto, fissare la temperatura ambientale intorno ai 19, 20 gradi, «e, soprattutto, evitare in ogni modo il fumo: i l fumo passivo respirato dal bebé è quanto di più deleterio, anche per la morte in culla. A queste indicazioni é necessario che i genitori si attengano». Quanto al rigurgito, «non è mai una causa della Sids, ma a volte una conseguenza. La presenza di sangue. invece, non c'entra nulla con la Sids ed é da attribuire a qualcosa d'altro». Quanto allo strumento tecnologico che, posto sotto il letto o tra le lenzuola avverte se il battito cardiaco del bimbo cessa, i l dottor Bellù è decisamente scettico: «Si tratta di un device non efficace, che crea falsi allarmi e magari invece non coglie davvero i problemi quando ci sono». Un ultimo consiglio utile è quello di proseguire anche a casa i l «rooming in» adottato ormai in molti ospedali, ossia «tenere il bimbo a dormire vicino a sé o nella stessa stanza, p er i primi mesi di vita. Anche questo è certamente un buon consiglio in generale, e anche per la prevenzione della Sids». • L a u r a Bosisio Quotidiano Lecco/Como MEmATE Data 05-12-2013 Pagina A Foglio 2 / 2 DECISI A L T R I A C C E R T A M E N T I M E D I C I Nemmenol'autopsia rivela la causa della morte - MERATE- LA PICCOLA Beatrice è volata via senza un perché. Nemmeno l'autopsia ha svelato il mistero per il quale la neonata di appena quattro mesi e mezzo martedì mattina ha cessato all'improvviso di respirare e il suo cuoricino si è fermato per sempre. L'esame è stato eseguito ieri mattina, meno di 24 ore dopo la tragedia che si è consumata tra le bancarelle del mercato settimanale. I primi accertamenti non hanno evidenziato nessuna anomalia apparente tale da giustificare il dramma. I referti e alcuni campioni di tessuto cerebrale e cardiaco sono stati inviati ai ricercatori del centro nazionale di riferimento «Lino Rossi» di Milano, specializzati nello studio e la prevenzione della Sids, acronimo inglese che indica la sindrome della morte inaspettata in culla, un male oscuro i cui segreti non sono stati ancora scientificamente svelati spiegati. L'IPOTESI più probabUe resta dunque quella della morte in culla, ma non si esclude nemmeno una eventuale patologia congenita. Per questo si sta cercando di ricostruire anche la storia clinica dei giovani genitori della creatura e degli altri familiari per valutare possibili malattie ereditarie sconosciute. «Purtroppo nessuno avrebbe potuto evitare quanto successo - spiega il dottor Gedeone Baraldo, direttore sanitario del San Leopoldo Mandic che ha assistito alla necroscopia effettuata dall'anatomopatologo Silvio Rossi -. Le cure sono state immediate, come le manovre per salvarla. Se i nostri sospetti troveranno conferma si è trattato di un evento imprevedibile che non poteva in alcun modo essere scongiurato». Tutto è successo molto infretta,nel giro di un paio di minuti. La bimba stava dormendo serenamente nel passeggino, quando la madre le ha scostato la copertina e i vestiti si è accorta che non dava più cenni di vita e che il viso era sporco come di un rigurgito di sangue, chiaro IL DRAMMA «Purtroppo nessuno avrebbe potuto evitare quello che è successo» segno di un arresto circolatorio fulminante. Il rapido intervento dei volontari della Croce bianca prima, l'arrivo degli operatori delllS poi e infine la corsa disperata in ambulanza al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic non sono serviti a nulla, come le disperate procedure per rianimare la piccola e l'iniezione intracardiaca di adrenalina, l'estrema misura per non lasciare proprio nulla di intentato. Il feretro di Beatrice adesso è stato riaflfìdato alla mamma e al papà perchè possano renderle l'ultimo abbraccio. I funerali verranno celebrati quest'oggi alle 14.30 a Calco. Daniele De Salvo A L M E R C A T O L ' i n t e r v e n t o d e i s o c c o r r i t o r i d e l 118 p u r t r o p p o n o n è servito a salvare l a v i t a della b i m b a Lecco Bimba iiiOTta nel passegaiiio <«Uiiatiti.2edia per ditti noi»