PROGETTO H 5 PERCHE’ H5 ? H- HANDICAP 5- SONO LE ZONE SOCIO-SANITARIE DEL TERRITORIO ARETINO IL PROGETTO PREVEDE IL COINVOLGIMENTO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI E INFERIORI PRESENTI NEL TERRITORIO ARETINO RIFERIMENTI RELATIVI ALLA MOTIVAZIONE DEL PROGETTO SONO : APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI COLLABORAZIONE ISTITUTI SCOLASTICI ELEVATO NUMERO ALUNNI DIVERSABILI. 1 Normativa nazionale e regionale in atto che attribuisce all’E.L competenze specifiche per l’integrazione scolastica. • Legge 517/77 costituisce il riconoscimento giuridico dell’integrazione S. • DPR 616 /77 oneri a carico degli E.L. Per l’Assistenza Scolastica. • Legge 104/92 che ha delineato una serie di garanzie per i sogg. Disabili chiamando in campo gli E.L tramite accordi di programma. • D.LGS 112/98 attribuisce alla Provincia “compiti e funzioni concernenti i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con H o in situazioni di svantaggio. • Legge 328/00 legge quadro per la realizzazione di un sistema integrato di interventi • Legge R.T. 32/02 Testo Unico della Normativa della R.T. in materia di educazione Istruzione, orientamento , formazione professionale e lavoro Programmazione degli interventi • In virtù della normativa citata come EL. dobbiamo programmare gli interventi nel territorio in materia di integrazione scolastica. La programmazione degli interventi si è concretizzata collaborando con le Scuole. Collaborazione Scuole • la Collaborazione con gli Istituti Sc. ,il patrimonio di esperienze professionali presenti nel mondo della scuola ha consentito, tra altre cose, anche di attivare questo progetto. OBIETTIVI DEL PROGETTO H5 • IL MACRO OBIETTIVO PROGETTUALE E’ LA COSTITUZIONE DI CENTRI SPECIALIZZATI E/O DI COMPETENZA SU PARTICOLARI TEMATICHE DELL’HANDICAP, PRESSO GLI ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI DELLE CINQUE ZONE SOCIO- SANITARIE DEL TERRITORIO ARETINO. OBIETTIVI SPECIFICI • ISTITUIRE SERVIZI DI QUALITA’ PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA ATTRAVERSO AZIONI FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI VITA DELL’ALUNNO DIVERSABILE, • SOSTENERE LA QUALITA’ DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA ATTRAVERSO LE NUOVE TECNOLOGIE, LA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTODEGLI INSEGNANTI, • FAVORIRE LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE FRA TUTTI I SOGGETTI CHE A VARIO TITOLO SONO COINVOLTI NELL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CERCANDO CONFERZENZE E SINNERGIE, • COSTRUIRE UN’ARTICOLAZIONE OPERATIVA DI RETE CHE CONSENTA LA CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE, IL COORDINAMENTO DELLE AZIONI E LA DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI SULLE COMPETENZE DI CIASCUN CENTRO. I 5 CENTRI DI ECCELLENZA • IL MACRO OBIETTIVO E’ STATO RAGGIUNTO A FINE 2008 ZONA VALDARNO PRESSO ISTITUTO SUPERIORE “MARCONI” DI SAN GIOVANNI E’ STATO ATTIVATO UN CENTRO DI FORMAZIONE PER NON VEDENTI E IPOVEDENTI PIÙ SOGGETTI, ISTITUZIONALI E NON HANNO ELABORATO UN PROGETTO PROGETTO STILE- CON OBIETTIVO DI ISTITUIRE IL CENTRO QUALE PUNTO DI RIFERIMENTO A LIVELLO PROVINCIALE PER NON VEDENTI E IPOVEDENTI. IL CENTRO E’ FINALIZZATO A : - OFFRIRE UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DEI PRINCIPALI STRUMENTI INFORMATICI PRESENTI OGGI SUL MERCATO, AGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO E CURRICULARI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO, CHE ACCOLGONO NELLE LORO CLASSI ALUNNI NON VEDENTI O IPOVEDENTI. - FORNIRE SERVIZI DI ALFABETIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE INFORMATICA PER ACQUISIRE COMPETENZE SPENDIBILI NEL MONDO DEL LAVORO. I 5 CENTRI DI ECCELLENZA ZONA CASENTINO CENTRO- PER PREVENZIONE E INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO L’ISTITUTO SUPERIORE. “FERMI” E GLI ISTITUTI COMPRENSIVI DEL CASENTINO E CON IL PATERNARIATO DI ALTRI SOGG. ISTITUZIONALI HANNO PRESENTATO UN PROGETTO SULLA TEMATICA DSA. IL CENTRO È FINALIZZATO A: PROMUOVERE UN’ATTENZIONE VERSO LA PROBLEMATICA DSA FACENDO CONOSCERE PIU’ A FONDO LE CARATTERISTICHE DI QUESTI DISTURBI E LA LORO INCIDENZA NELL’APPRENDIMENTO, SENSIBILIZZARE E PREPARARE GLI INSEGNANTI E GENITORI NEI CONFRONTI DEI SOGGETTI CHE PRESENTANO DIFFICOLTA’ DI TIPO DSA, ASSICURARE ADEGUATE POSSIBILITA’ DI DIAGNOSI PRECOCE, A PARTIRE DALLA SCUOLA PRIMARIA INCREMENTANDO LA COLLABORAZIONE TRA FAMIGLIA, SCUOLA, SERVIZI SANITARI ECC, DURANTE TUTTO L’ARCO DELL’ISTRUZIONE SCOLASTICA. PREVEDERE INTERVENTI DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI PER APPLICARE STRATEGIE DIDATTICHE ADEGUATE ISTITUIRE UNO SPORTELLO DI ZONA PER GARANTIRE FORME PERIODICHE DI SOSTEGNO I 5 CENTRI DI ECCELLENZA ZONA ARETINA All’ISTITUTO SUPERIORE “COLONNA” DI AREZZO E’ PRESENTE UN LABORATORIO DI PSICOLOGIA CHE SI CARATTERIZZA COME CENTRO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI SOSTEGNO E CURRICULARI. ULTERIORE ASPETTO. - Il laboratorio di psicologia si caratterizza anche per l’ideazione e la realizzazione di ricerche e azioni innovative in campo socio-psico-pedagogico. - LE AREE PRINCIPALI DI INTERVENTO SONO. 1) PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO con particolare attenzione al disagio nell’infanzia, preadolescenza e adolescenza, 2) SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’, con particolare riferimento al rapporto tra Servizi territoriali e famiglia, 3) DISABILITA’ con particolare riferimento ai processi di integrazione dei soggetti diversamente abili e alle modalità di comunicazione tra i vari soggetti coinvolti. ATTIVITA’ - CORSO BIENNALE DI FORMAZIONE ……. I 5 CENTRI DI ECCELLENZA ZONA VALDICHIANA L’ISTITUTO PROFESSIONALE “SEVERINI” DI CORTONA ANNESSO ALL’ISTITUTO “SIGNORELLI” SI CARATTERIZZA COME CENTRO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO PROFESSIONALE FINALITA’ DELLA PROGETTAZIONE 1. 2. 3. 4. CONSENTIRE AGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI DI APPROFONDIRE LE ABILITA’ SOCIALI RICHIESTE NEL MONDO DEL LAVORO QUALI: ADATTAMENTO,CAPACITA’ DECISIONALE, SPIRITO DI COOPERAZIONE PERTANTO LA FINALITA’ E’ LO SVILUPPO ALL’ATTITUDINE DEL LAVORO. GLI INTERVENTI EDUCATIVI , DAL PUNTO DI VISTA FORMATIVO, RIGUARDANO SIA L’INTEGRAZIONE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO CHE L’INSERIMENTO LAVORATIVO ATTRAVERSO ESPERIENZE DIRETTE DI “ALTERNANZA SCUOLA LAVORO” L’ ATTIVITA’ DEI LABORATORI (Autonomie sociali,Ceramica, falegnameria, informatica,)NON E’TANTO FINALIZZATA ALL’ACQUISIZIONE DELLE SINGOLE TECNICHE , QUANTO ALL’ACQUISIZIONE DELLE PRINCIPAL ABILITA’ SOCIALI E DI UN ATTITUDINE AL LAVORO L’ORIENTAMENTO PROFESSIONALE PERMETTE DI AIUTARE LO STUDENTE NELLA PROGETTAZIONE DEL PROPRIO FUTURO, ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE PROPRIE ABILITA’ DEI PROPRI PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA E DEI PROPRI INTERESSI. I 5 CENTRI DI ECCELLENZA ZONA VALTIBERINA L’ISTITUTO “LICEO CITTA’ DI PIERO” E TUTTI GLI ISTITUTI STATALI DELLA VALTIBERINA HANNO ELABORATO UN PROGETTO RELATIVO A: PREVENZIONE E SCREENING DI DISTURBI ALL’APPRENDIMENTO E DISLESSIA Il Progetto intende: PROMUOVERE un’attenzione verso la problematica facendo conoscere più a fondo le caratteristiche di questi disturbi e la loro incidenza nell’apprendimento, SENSIBILIZZARE E PREPARARE gli insegnanti e genitori nei confronti degli alunni che presentino difficoltà di tipo DSA, ASSICURARE adeguate possibilità di diagnosi precoce a partire dalla scuola primaria, RIABILITARE i soggetti con DSA incrementando la comunicazione e collaborazione tra famiglia, scuola, servizi sanitari e associazioni di volontariato di settore durante tutto l’arco dell’istruzione scolastica. Centro Servizi Handicap CSH PROGETTO H 5 Istituto Superiore “Marconi” Valdarno: Progetto Stile Centro di formazione non vedenti e ipovedenti Istituto Superiore “Liceo Città di Piero” Istituti Statali Valtiberina Prevenzione e screening di disturbi all’apprendimento e dislessia Istituto Superiore “SIGNORELLI” IPSS “SEVERINI” Cortona Valdichiana Progetto di Orientamento Scolastico Professionale Istituto Superiore “Fermi” Bibbiena II. CC. Casentino Progetto Prevenzione e individuazione precoce DSA Istituto Superiore “Colonna” Arezzo Laboratorio di Psicologia Formazione