Quinta edizione
10 settembre / 14 ottobre 2004
Città di Brescia
festival della brescianità
R i c o r d a n d o Re n z o B r e s c i a n i
Segreteria di produzione
Giovanni Comelli 3475205760
Ornella Ragni 3387270086
fax 030.9958278
e-mail: [email protected]
Direttore artistico
Paolo Peli 3358406225
Responsabile ufficio stampa
Luca Pezzoli 3393077308
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Iniziativa a cura dell’Associazione S.R.
Via Stelle, 4 - 25020 Poncarale (BS)
tel. 3358406225 - 3475205760
fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Quinta edizione, un lustro, una tappa importante.
Per l’ennesima volta ci mettiamo la “mutria”, con chi
ha voluto questo “Festival”, con chi ci aiuta economicamente, con gli artisti che abbiamo coinvolto, con il
nostro pubblico.
Ci siamo posti su di un crinale, attenti a non scivolare
nei crepacci dell’ovvietà e del già visto.
Da una parte abbiamo rivolto lo sguardo e l’attenzione ad
avvenimenti e ricorrenze che hanno segnato, nel trionfo e
nel dolore, la storia di Brescia: e allora via a celebrare i
cento anni del trionfo di “Madame Butterfly” a Brescia,
o al contrario a recitare tristemente in coro (un coro comprensivo di tutte le forze partecipi al “Festival”), un requiem per le vittime di piazza della Loggia. Dall’altra
parte lo sguardo è rivolto in avanti là dove nascono le
nuove vibrazioni bresciane, nell’arte pittorica, nel cinema, nella musica, nella scrittura, nell’impresa ardua di
produrre un unicum, la prima commedia musicale bresciana per argomento, autore, musiche originali, ecc...Poi lo sguardo si allontana. Ci porta a confrontarci con
la vicina Milano, in una serata speciale dove dialetto
bresciano e milanese forse si apparentano.
Dal centro storico, ombelico della città (Curt dei pulì S. Giovanni - S. Giuseppe), via verso i quartieri periferici (un omaggio, per esempio, alla storia di Campo
Fiera).
Siamo qui con le forze più diverse a formare un drappello multigenerazionale di artisti e tecnici pronti ad
esprimersi con il teatro dialettale, con il teatro in lingua, con le immagini, i suoni e i colori della “brescianità”, per una edizione del “Festival” sempre più multimediale.
Siamo pronti all’avventura, felici per ciò che abbiamo
realizzato, intristiti solo dalla continua lotta a cui siamo costretti contro i mulini a vento, contro l’aridità dei
preposti, contro la mancanza di spazi; ma questo sembra ormai sia il nostro destino.
Incuranti di ciò, ringraziamo il pubblico che ci seguirà:
siamo convinti che il vero grande sponsor di ogni manifestazione sia proprio lui, il pubblico, e che solo a lui
dobbiamo riferirci.
Il Direttore Artistico del Festival
Paolo Peli
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“NUOVE VIBRAZIONI BRESCIANE”
… NELLA MUSICA
nell’arte, nella musica, nel cinema
Con questa iniziativa andiamo alla scoperta dei nervi più
nascosti dove corrono le nuove vibrazioni stimolanti e rivitalizzanti la brescianità. In uno spazio, Casa Viola, utilizzato grazie alla sensibilità dei padroni di casa verso i giovani
talenti bresciani nella pittura, nella musica, nel cinema.
Casa Viola, via Dei Mille, n° 27 - Brescia
… NELL’ARTE
PAOLO CATTANEO
cantautore bresciano presenta il c.d. “NERO EP”
accompagnato dai musicisti
GIULIO CORINI, contrabbasso
EMANUELE MANISCALCO, batteria
PIERFRANCESCO GORINI, chitarra
Venerdì 10 Settembre 2004 - ore 21,00
Casa Viola, via Dei Mille, n° 27 - Brescia
Espongono quattro giovani artisti bresciani emergenti:
DAVIDE DATTOLA
AURELIO FORNASARI
GIULIANO CARDELLA
MAURO DALLA BERNARDINA
Inaugurazione Venerdì 10 Settembre 2004 - ore 21,00
La mostra sarà aperta dalle ore 15,00 alle ore 22,30
dal giorno 11 Settembre al 19 Settembre 2004
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IN OCCASIONE
DELL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
OFFERTA LIBERA
Brindisi inaugurale con il “Franciacorta”
dei Fratelli Berlucchi di Borgonato di Cortefranca (Bs)
fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
… NEL CINEMA
“DOPPIO VIAGGIO”
(Linguaggi in parallelo)
“GIUBILEO”
Cortometraggio di
GIACOMO ANDRICO e ROSSELLA ZUCCHI
“IL VIAGGIO”
Lettura ambientale del racconto poetico di
TONINO GUERRA
Voci recitanti
ROBERTO SAVOLDI e VIOLA COSTA
Alla fisarmonica
ERMES PIRLO
A cura di
ROBERTO SAVOLDI
Sabato 11 Settembre 2004 - ore 21,00 - Casa Viola, via Dei Mille, n° 27 - Brescia
OFFERTA LIBERA
In collaborazione con l’Associazione Culturale “ALCESTI”
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“LE REGINE”
LA BRESCIANITA’ INCONTRA MILANO
DI CARLO PORTA E DELIO TESSA
Il Carmine come piazza Vetra e come l’antico mercato
del “Verziere”: spazi geograficamente distanti ma contigui per via della tipologia di gente da cui furono abitati fino alla metà del secolo scorso. Un quartiere e una
piazza presieduti dalle uniche Regine che su quella strana popolazione potevano regnare. Regine nubili che fondavano la loro sovranità sulla generosità e sulla gioia di
donarsi. Un’attrice bresciana, Giusi Turra, ci guiderà attraverso le contrade del ricordo nel quartiere del “Carmen”. L’energia di Rosalina Neri, indimenticata interprete de “L’Adalgisa” del Gadda e della “Gilda del Mac
Mahon” di Testori, ci condurrà tra le bancarelle del
“Verzee” ad incontrare la Ninetta del Porta, e, in piazza Vetra, a far la conoscenza della “Sura Menta” del
Tessa; mentre la sua incredibile voce, accompagnata al
pianoforte dal maestro Roberto Negri e dalla fisarmonica di Ermes Pirlo interpreterà dieci canzoni dedicate a
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Milano, scritte da Enrico Medail, Alberto Testa, Roberto Lerici, Dario Fo, Giorgio Strehler, Vittorio Caprioli,
Franco Fortini, Alberto Moravia e Vittorio Gassman.
Elaborazione drammaturgia e regia di
GIUSEPPE MARCHETTI
In scena
ROSALINA NERI
GIUSI TURRA
Al pianoforte
ROBERTO NEGRI
Alla fisarmonica
ERMES PIRLO
I testi detti da Giusi Turra sono di Giuseppe Marchetti
Domenica 12 Settembre 2004 - ore 21,00
Curt dei Pulì (corso G. Mameli)
Ingresso € 10,00
In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nel Teatro di S. Giovanni
fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
I BRESCIANI DOC VISTI DAI FIGLI
Serie di interviste a cura di
COSTANZO GATTA
Martedì 14 Settembre 2004 - ore 21,00
Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe
COSTANZO GATTA
Intervista ANTONIO ALBRICI
Figlio di ANGELO, ANTIQUARIO, POETA,
RACCOGLITORE DI PROVERBI E DETTI BRESCIANI
Lettrice Adriana Lupattelli
Martedì 21 Settembre 2004 - ore 21,00
Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe
COSTANZO GATTA
Intervista CORRADO BRESCIANI
Figlio di RENZO, SCRITTORE, POETA, STUDIOSO
DELLA BRESCIANITA’
Lettrice Anna Dattola
Martedì 28 Settembre 2004 - ore 21,00
Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe
COSTANZO GATTA
Intervista PIERO CAVELLINI
Figlio di GUGLIELMO ACHILLE, ECLETTICO
ARTISTA E SCRITTORE BRESCIANO
Lettrice Lella Viola
Martedì 5 Ottobre 2004 - ore 21,00
Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe
COSTANZO GATTA
Intervista ADRIANA DONDELLI
Figlia di TITA, PITTORE E CREATORE DEL MITICO
CENACOLO DEL CANTINONE
Lettore Paolo Peli
In caso di pioggia gli incontri si terranno nel saloncino
della Fondazione Civiltà Bresciana
In collaborazione con la
FONDAZIONE CIVILTA’ BRESCIANA
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“IL CASO CAMPO FIERA”
Dal romanzo di MARCELLO ZANE
Presentazione in chiave teatrale a cura di DANIELE SQUASSINA
In scena
EDI GAMBARA - LUCA RUBAGOTTI - PIERO DOMENICACCIO - DANIELE SQUASSINA
Musiche eseguite da
FRANCESCO BRAGHINI (chitarra e canto) - CLAUDIO PISTONI (fisarmonica)
ISABELLA AVIGO (canto)
Immagini e scenografia
DAVIDE DATTOLA
Mercoledì 15 Settembre 2004 - ore 21,00
Cortile della casa di Campo Fiera tra via Bagnadore e via Marchetti
INGRESSO LIBERO
In collaborazione con
I GNARI DE’ CAMPO FERA - IV CIRCOSCRIZIONE
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“Ma pensa te”. Inizia così questo
romanzo giallo ambientato in un
quartiere della nostra città, Campo
Fiera, in cui si rispecchia la storia
popolare del Novecento cittadino.
Gli ingredienti del giallo vi sono tutti: un morto, i moventi, scarni indizi, tanti possibili colpevoli, suspense propria di tale filone narrativo,
l’intreccio che porta al doppio svelamento finale.
L’alternarsi dei piani temporali (un
fatto accaduto nei primi anni Venti
che solo dopo ottant’anni viene scoperto e ricostruito passo passo) gli
affondi biografici collettivi fra inedita quotidianità di muscolosi e docili operai, donne di carattere, gnari cresciuti in fretta, anarchici mai
domi, strambi personaggi o per nulla anonimi vicini di casa; la minuziosa ricostruzione delle atmosfere
e dei personaggi, nel perenne confronto fra memoria ed oblio, può
bastare a Marcello Zane per tessere
la trama “gialla” entro un ordito
multicolore realmente esistito.
Un quartiere, la memoria di una
storia che è presente, che non è trascorsa perché crescere e vivere a
Campo Fiera ha significato – nella
realtà che è più romanzata di un romanzo – sentire di appartenere a
quel passato ed a quelle storie.
E se l’indagine avanza pagina dopo
pagina, qui si finisce per sentirsi nella casa che tutti accoglie, fra queste
screpolate rampe di scale e quei cortili con lavatoio, ove si sente l’odore
del fieno ed il puzzo delle ciminiere,
si avverte il freddo di inverni malsani e la gioia di un caldo sorriso.
La vicenda narrata è un procedere
per accumuli documentari e false
piste, stranezze e curiosità. Un fascio di storie che esiste solamente in
quanto si può tenere a mente e che
si presta ad essere narrata e ri-narrata infinite volte, in una libera versione contro i tentativi dell’ars longa e della vita brevis.
Zane dipana la vicenda dei protagonisti entro i meandri della memoria e del dimenticato, del coraggio e della paura, nel cuore di
donne e gnari, nella mente di uomini e nel consolidarsi di reti e
amicizie: anche dal cocciuto silenzio e dalla fatica del ricordare, come dalla solitudine e dalla fierezza, dalla codardia e dal riscatto,
può scaturire a nuova vita l’identità minacciata.
Per scoprire, all’ultima pagina, che
la verità potrebbe non bastare nel
quartiere di oggi che non esiste più.
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“QUANT CHE L’AMUR EL GHE…”
Commedia brillante di EGIDIO BONOMI
Un testo scritto dal più tradizionale autore dialettale bresciano che, con l’ironia che lo contraddistingue, porta in
scena un argomento attuale come è l’integrazione razziale e l’incomunicabilità generazionale.
La lettura registica, la moderna recitazione fanno sì che l’impianto teatrale che ne esce affronti in modo nuovo e un
po’ stravolgente un testo dialettale.
Regia di
LUCIANO BERTOLI
In scena
MASSIMO ALBERTI - VITTORIO DIONI - RICCARDO FREGONI - SABINA CALATI
CESARE RIZZI - MARIELLA CORTI - ELENA STRADA - DANIELA D’AGOSTINO
Venerdì 17 e Sabato 18 Settembre 2004 - ore 21,00
Teatro S. Giovanni - Contrada S. Giovanni, 12
Ingresso € 5,00
In collaborazione con il “CIRCOLO UISP VIVICITTÀ”
Via Berardo Maggi, 139 - Brescia
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“REQUIEM PER UNA CITTA’ FERITA”
a 30 anni dalla strage di piazza della Loggia
Testimonianze, poesie, scritti recitati in alternanza a coreografie ideate da
ORIETTA TRAZZI
Musiche
“REQUIEM” di W.A. MOZART - “STATION” di J. LENNON e P. Mc CARTNEY
Partecipano coralmente tutti gli attori, i registi, i coreografi, i tecnici, gli organizzatori della
VA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA BRESCIANITA’
RICORDANDO RENZO BRESCIANI
Domenica 19 Settembre 2004
Dalle ore 20,30 - NO STOP - fino alle ore 23,00
Auditorium S. Barnaba
P.ta A. B. Michelangeli (corso Magenta)
INGRESSO OFFERTA LIBERA
In collaborazione con
“LA CASA DELLA MEMORIA”
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“PERCORSI DI SOLA ANDATA”
di EMANUELA BONA
Regia di PIETRO ARRIGONI
In scena
M. TERESA CRISTIANI - ERIO BOTTANELLI
SARA MARTINA VENOSTA - MICHELE D’AQUILA
Musiche eseguite da
BRIXIA SAXPHONE QUARTET
Coreografia
MANUELA BONDAVALLI
Venerdì 24 - Sabato 25 e Domenica 26 Settembre 2004 - ore 21,00
Sede del deposito degli autobus urbani - Via S. Donino, n° 30
Ingresso € 5,00
In collaborazione con M.C.L
MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI
Corso Garibaldi, 31 - Brescia
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Le linee dei bus sono cinque e altrettanti i personaggi, con caratteristiche differenti a seconda della
linea che prendono, del tragitto
che abitualmente compiono con
l’autobus.
Le loro storie, i loro “percorsi”,
monologanti o intrecciati nel dialogo, si mescolano, compiono un tragitto, vanno verso il capolinea, reale o utopico.
Ecco perché si è scelto il mezzo
pubblico: esso, con particolare evidenza, esemplifica un andare e un
tornare, lungo lo stesso tratto di vie,
con un conducente che non si mostra proprio per il suo essere alla
guida del mezzo all’inizio dell’autobus, ma traghettatore che volge le
spalle agli avventori, metaforicamente all’origine del viaggio pilotademiurgo.
Con il bus, si muovono, si spostano
le storie, nel loro continuo andare e
tornare, nel loro perenne svolgersi,
come un nastro che gira e si riavvolge, che arriva a fine lato; ma non è
detto che la musica, la storia che vi
è incisa ci stia per intero. Essa giunge comunque ad un capolinea, anche se non è finita, anche se non è
stato detto tutto. Anche se rimane
qualche cosa da dire, da scrivere, le
storie vanno e quando devono finire
finiscono; è proprio questa la loro
prossimità con l’esistere.
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“DIARIO CONTEMPORANEO”
Viaggio nel presente dell’immaginario bresciano
Elaborazione drammaturgica e regia di
FAUSTO GHIRARDINI e ALESSANDRO MANZINI
In scena
IRENE BONZI - ALBERTO LATORRE
ALESSANDRO MANZINI - BARBARA PIZZETTI - GIUSI TURRA
Musiche eseguite da
PIERGIORGIO CINELLI e DAVIDE BONETTI
Giovedì 30 Settembre - Venerdì 1 Ottobre - Sabato 2 Ottobre 2004 - ore 21,00
Chiostro di S. Giovanni - Contrada S. Giovanni, n° 12
In caso di pioggia, Teatro S. Giovanni
Ingresso € 5,00
In collaborazione con
ZERNERI ACCIAI
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Si viaggia per il gusto di viaggiare,
non per arrivare in qualche posto.
Si viaggia perché nel tragitto capita poi di trovarsi davanti a qualche
cosa che… e allora è bello fermarsi
e prendersi cura di un frammento,
di un dettaglio, di un capitolo, o di
un’immagine, o di una musica.
Percorriamo territori della Brescia
contemporanea; le strade maestre
degli autori più conosciuti, ma anche quelle impervie e nascoste. Il
diario di bordo cresce e prende le
forme di una mappatura della contemporaneità artistica bresciana.
Non ci rimane che metterli al centro
della scena, questi appunti di viaggio, e farli durare, farli vivere quel
poco che basta, dargli quello spazio
e quei tempi sufficienti per poterli
condividere con il pubblico e per
scoprire reciproche appartenenze.
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“LA SCOPERTA DELL’AMERICA”
di ANGELO CANOSSI
Domenica 3 e Lunedì 4 Ottobre 2004 - ore 22,00
OSTERIA “JAZZ ON LIVE”
Campo Grande (dietro il supermercato Bennet)
Elaborazione drammaturgica e regia di
COSTANZO GATTA
In scena
ADRIANA LUPATELLI - LUCA PEZZOLI
LELLA VIOLA - ORNELLA RAGNI
MAURO BRANGI
PER CHI GRADISSE
ORE 20,00, CENA CON MENU BRESCIANO
SU PRENOTAZIONE (347.1775704)
Scene
LELLA VIOLA
Coreografia
CINZIA BRICCHI
Costumi
SONIA BERGAMINI
Musiche
IVAN CARLI
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Con il Patrocinio della
FONDAZIONE A. CANOSSI
CENTRO CULTURALE A. CIBALDI
Bovegno - Piazza Zanardelli
fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Il “Festival” propone, per la prima
volta, la teatralizzazione e l’allestimento, a cura di Costanzo Gatta, de
“La scopèrta dè l’America”, che
Angelo Canossi parafrasò, in dialetto bresciano, dal testo romanesco di
Cesare Pascarella. Canossi lo aveva
letto nel 1894; volle riprenderlo per
dimostrare che anche il nostro parlare ha una sua musicalità.
Nel 1906, scrisse solo venti dei 50
sonetti che formano il corpus dell’opera; agli inizi della prima guerra
mondiale gli altri 28. Due in meno
di Pascarella, poiché contenevano
attacchi alla Chiesa, non condivisi
dal Canossi, come ebbe modo di
raccontare a un sacerdote ancor oggi vivente: monsignor Ernesto Zambelli. Quindi escluse il nono sonetto
e accorpò in un unico i sonetti 26 e
27, un poco ripetitivi.
La “scopèrta” fu la prima opera
che Canossi diede alle stampe. Ave-
va 44 anni. Lo sollecitarono alcuni
amici, facendogli notare che altri
approfittavano dei suoi lavori. Circolavano infatti tanti, troppi suoi
sonetti (ad esempio quelli delle
“Des Zornade”), o altre poesie in
italiano e in dialetto, oltretutto con
alterazioni ed errori clamorosi.
Erano tempi in cui girava per l’Europa la carovana dell’americano
Cody, detto Buffalo Bill. Il globe
trotter, che era già stato al teatro
Guillaume nel 1890, tornò ad esibirsi in piazza d’Armi, l’8 maggio
1906. Lo spettacolo parlava ovviamente delle terre d’America. Canossi ritenne il momento propizio
per stampare in un fascicoletto il
suo “travestimento”. Dichiarando
che era ripreso da Pascarella lo firmò con lo pseudomino di Guasco,
come il saltimbanco che aveva dato
nome al periodico da lui diretto nel
1890 con poca fortuna.
I sonetti de “La Scoperta de L’America”, furono illustrati dal pittore
Mario Sorlini che gravitava nell’orbita di Canossi ed era ritratto nel
famoso “Cenacolo” di Giulio Greppi, originalmente al “Cantinone”,
oggi in Pinacoteca.
Più volte Canossi recitò da solo i
primi venti sonetti, altrettante volte
l’opera completa. Fra tante serate
si ricorda un memorabile 15 dicembre 1915, nella Sala Pichetti di Roma, “in presenza di una Deputazione del Governo e di un pubblico affollatissimo”, a beneficio degli Alpini combattenti sul Tonale.
Lo spettacolo del “Festival”, sarà
ambientato nel 1915, quindi in
pieno clima futurista, con scenografie e costumi ispirati al movimento di Marinetti, cui aderì, in un
primo momento anche il pittore
bresciano Romolo Romani, amico
di Canossi.
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Nella splendida cornice del Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia saranno presentati eccezionalmente ed in
anteprima: i quadri, le scene e le musiche più significative dell’originale Commedia Musicale, tutta Bresciana,
dal titolo provvisorio “Concerto di motori”, che verrà
messa in scena integralmente nella prossima primavera.
Testo di
MARIA ANTONIETTA BELOTTI
Regia di
LUCIANO BERTOLI
Musiche di
FRANCESCO e GIOVANNI ANDREOLI
Coreografie di
VIVIANA POZZOLO - DIEGO CHIODONI
Scuola di danza
ACCADEMIC DANCE
Scenografie-Video-Progetto luci di
GIACOMO ANDRICO
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Attori e cantanti
LIVIA CASTELLINI - SARA MARTINA VENOSTA
LUISA PANGRAZIO - LUCIANO BERTOLI
FABRIZIO GUARNERI - GABRIELE ZAMBONI
LUCA PEZZOLI - ALESSANDRO BOERO
Ballerini
BRENDA DE PALO - VALENTINA ROSSI
CAROLA GATTI - ALESSIA GIORDANO
LUCA MARINARO - ALESSANDRO DE MURO
MICHAEL MANTUANO - STEFANO BENEDETTI
Venerdì 8 ottobre 2004 - ore 21,00
Palazzo Loggia - Salone Vanvitelliano
INGRESSO OFFERTA LIBERA
fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Lo spettacolo narra le vicende (sogni, aspettative, passioni, amori,
paure), di quattro piloti e di un giornalista, indiscussi protagonisti da
sempre con il pubblico e le macchine della corsa più affascinante del
mondo che, partendo da Brescia, giro-boa Roma e traguardo finale a
Brescia, attraversava tra ali di folla
paesaggi di un’Italia a volte sconosciuta.
Il percorso della gara dell’anno 1956
è il filo conduttore dello spettacolo e
consente di raccontare il vissuto personale di alcuni piloti (in particolare
di Eugenio Castellotti, vincitore della
gara di quell’anno) e le peculiarità di
una corsa che ha reso la città di Brescia famosa in tutto il mondo.
Pur non avendo ambizioni di totale
fedeltà storica il testo si fonda su
fatti realmente accaduti.
L’allestimento di questo spettacolo è
l’occasione per ricreare, sulla scena, quella stessa atmosfera magica
che ha saputo trasformare questa
corsa automobilistica in una tradizione inossidabile, capace di conservare, negli anni, il suo fascino;
un modo per avvicinare il pubblico a
questi piloti, pionieri del passato,
riportando sulla scena tracce della
loro umanità.
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
“UN BEL DÌ... ABBIAMO VISTO”
“MADAMA BUTTERFLY”. DAL TONFO SCALIGERO
AL TRIONFO DEL GRANDE
Elaborazione drammaturgica e regia di
COSTANZO GATTA
In scena
GERARDO PLACIDO
TINA ASCIONE - VIOLA COSTA
ANNA DATTOLA - ADRIANA LUPATELLI
BARBARA ROMANINI - LELLA VIOLA
Danzatrice
ORIETTA TRAZZI
Scene
LELLA VIOLA
Costumi
SONIA BERGAMINI
In occasione dello spettacolo verrà allestita una mostra
di costumi, documenti, fotografie inerenti l’opera,
in collaborazione con il MUSEO ROSINA STORCHIO
di Dello.
Soprani
SATOKO SHIKAMA
ARABELLA CORTESE
Mercoledì 13 e Giovedì 14 Ottobre 2004 - ore 21,00
Teatro S. Giulia - Villaggio Prealpino
Tenore
PINO GERACE
Serate dedicate a
LYDIA SAOTTINI CONTER
Accompagna al pianoforte
MATTEO FALLONI
In collaborazione con
l’Associazione “Arnaldo da Brescia”
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Ingresso € 10,00
fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Cent’anni or sono, il 17 febbraio
1904, “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, fece fiasco alla Scala di Milano tanto da indurre autori
ed editori a ritirare lo spartito e rinunciare ad ogni replica. Si legge in
un documento: «L’accoglienza che il
pubblico della Scala ha fatto alla
nuova opera “Madama Butterfly”
ha chiaramente provato ch’esso non
ha trovato degno di qualsiasi approvazione il nostro lavoro. Noi quindi
ritiriamo lo spartito, di pieno accordo coll’editore e protestiamo perché
sia sospesa ogni ulteriore rappresentazione». Quel 17 febbraio – era
un mercoledì – fu veramente drammatico per il musicista toscano. Un
tonfo simile, nella bicentenaria storia del teatro, si può accostare solo
ad altri storici insuccessi come il
“Barbiere di Siviglia” a Roma
(1816) e la “Traviata” a Venezia
(1853). Tre mesi più tardi, esattamente il 28 maggio, al teatro Grande di Brescia, l’opera, in una nuova
veste, venne invece accolta con favore dai bresciani.
Cosa accadde nell’arco di tempo
che separa quell’infausto 17 di febbraio dal 28 maggio?
Costanzo Gatta ha cercato di ricostruire quei momenti e riproporli in
forma teatrale. Il copione è una mescola di cronache e critiche, carteggi di Puccini, lettere di Rosina Storchio (prima Cio Cio San in scena),
documenti, biglietti, telegrammi del
musicista e lettere del suo entourage, ripensamenti pucciniani. Non
mancano i pettegolezzi del momento, le feroci battute piovute dal loggione. La Storchio aveva avuto un
figlio da Toscanini. Nell’attimo in
cui la povera Cio Cio San mostrava
a Pinkerton il suo bimbo, dalla pic-
cionaia arrivò una voce: “Ecco il figlio di Toscanini”. Quando un colpo
di vento entrato da una quinta sollevò di poco il Kimono della interprete la solita voce si fece sentire:
”Butterfly è di nuovo incinta”.
D’altro canto nello spettacolo ci si
chiederà: ci furono errori da parte
del musicista di Massaciuccoli? Fu
frettoloso nella stesura dell’opera?
Troppi squilibri fra i due atti proposti? O la critica fu pilotata in maniera vergognosa? Fu sobillato il loggione? Quali interessi erano in ballo? E ancora: furono i ripensamenti
del musicista a salvare l’opera?
Lo spettacolo che parte “dal fiasco
e si conclude con la gloria” intende
analizzare tutto questo. Accanto ai
documenti, trasformati ad uso del
teatro, sarà possibile riascoltare alcune arie musicali, riviste dal Maestro lucchese.
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fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à
Sabato 16 ottobre 2004 - ore 17.00
inaugurazione della mostra
Antonio Di Prata
Il pittore dimenticato
16 ottobre - 16 novembre 2004
Galleria “Lo Spazio”
Via F. Cavallotti - Brescia
Orario di visita 16.00-19.30
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Tutte le informazioni su
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Sponsor tecnici
Tip. M. Squassina - BS
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