Quinta edizione 10 settembre / 14 ottobre 2004 Città di Brescia festival della brescianità R i c o r d a n d o Re n z o B r e s c i a n i Segreteria di produzione Giovanni Comelli 3475205760 Ornella Ragni 3387270086 fax 030.9958278 e-mail: [email protected] Direttore artistico Paolo Peli 3358406225 Responsabile ufficio stampa Luca Pezzoli 3393077308 2 Iniziativa a cura dell’Associazione S.R. Via Stelle, 4 - 25020 Poncarale (BS) tel. 3358406225 - 3475205760 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Quinta edizione, un lustro, una tappa importante. Per l’ennesima volta ci mettiamo la “mutria”, con chi ha voluto questo “Festival”, con chi ci aiuta economicamente, con gli artisti che abbiamo coinvolto, con il nostro pubblico. Ci siamo posti su di un crinale, attenti a non scivolare nei crepacci dell’ovvietà e del già visto. Da una parte abbiamo rivolto lo sguardo e l’attenzione ad avvenimenti e ricorrenze che hanno segnato, nel trionfo e nel dolore, la storia di Brescia: e allora via a celebrare i cento anni del trionfo di “Madame Butterfly” a Brescia, o al contrario a recitare tristemente in coro (un coro comprensivo di tutte le forze partecipi al “Festival”), un requiem per le vittime di piazza della Loggia. Dall’altra parte lo sguardo è rivolto in avanti là dove nascono le nuove vibrazioni bresciane, nell’arte pittorica, nel cinema, nella musica, nella scrittura, nell’impresa ardua di produrre un unicum, la prima commedia musicale bresciana per argomento, autore, musiche originali, ecc...Poi lo sguardo si allontana. Ci porta a confrontarci con la vicina Milano, in una serata speciale dove dialetto bresciano e milanese forse si apparentano. Dal centro storico, ombelico della città (Curt dei pulì S. Giovanni - S. Giuseppe), via verso i quartieri periferici (un omaggio, per esempio, alla storia di Campo Fiera). Siamo qui con le forze più diverse a formare un drappello multigenerazionale di artisti e tecnici pronti ad esprimersi con il teatro dialettale, con il teatro in lingua, con le immagini, i suoni e i colori della “brescianità”, per una edizione del “Festival” sempre più multimediale. Siamo pronti all’avventura, felici per ciò che abbiamo realizzato, intristiti solo dalla continua lotta a cui siamo costretti contro i mulini a vento, contro l’aridità dei preposti, contro la mancanza di spazi; ma questo sembra ormai sia il nostro destino. Incuranti di ciò, ringraziamo il pubblico che ci seguirà: siamo convinti che il vero grande sponsor di ogni manifestazione sia proprio lui, il pubblico, e che solo a lui dobbiamo riferirci. Il Direttore Artistico del Festival Paolo Peli 3 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “NUOVE VIBRAZIONI BRESCIANE” … NELLA MUSICA nell’arte, nella musica, nel cinema Con questa iniziativa andiamo alla scoperta dei nervi più nascosti dove corrono le nuove vibrazioni stimolanti e rivitalizzanti la brescianità. In uno spazio, Casa Viola, utilizzato grazie alla sensibilità dei padroni di casa verso i giovani talenti bresciani nella pittura, nella musica, nel cinema. Casa Viola, via Dei Mille, n° 27 - Brescia … NELL’ARTE PAOLO CATTANEO cantautore bresciano presenta il c.d. “NERO EP” accompagnato dai musicisti GIULIO CORINI, contrabbasso EMANUELE MANISCALCO, batteria PIERFRANCESCO GORINI, chitarra Venerdì 10 Settembre 2004 - ore 21,00 Casa Viola, via Dei Mille, n° 27 - Brescia Espongono quattro giovani artisti bresciani emergenti: DAVIDE DATTOLA AURELIO FORNASARI GIULIANO CARDELLA MAURO DALLA BERNARDINA Inaugurazione Venerdì 10 Settembre 2004 - ore 21,00 La mostra sarà aperta dalle ore 15,00 alle ore 22,30 dal giorno 11 Settembre al 19 Settembre 2004 4 IN OCCASIONE DELL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA OFFERTA LIBERA Brindisi inaugurale con il “Franciacorta” dei Fratelli Berlucchi di Borgonato di Cortefranca (Bs) fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à … NEL CINEMA “DOPPIO VIAGGIO” (Linguaggi in parallelo) “GIUBILEO” Cortometraggio di GIACOMO ANDRICO e ROSSELLA ZUCCHI “IL VIAGGIO” Lettura ambientale del racconto poetico di TONINO GUERRA Voci recitanti ROBERTO SAVOLDI e VIOLA COSTA Alla fisarmonica ERMES PIRLO A cura di ROBERTO SAVOLDI Sabato 11 Settembre 2004 - ore 21,00 - Casa Viola, via Dei Mille, n° 27 - Brescia OFFERTA LIBERA In collaborazione con l’Associazione Culturale “ALCESTI” 5 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “LE REGINE” LA BRESCIANITA’ INCONTRA MILANO DI CARLO PORTA E DELIO TESSA Il Carmine come piazza Vetra e come l’antico mercato del “Verziere”: spazi geograficamente distanti ma contigui per via della tipologia di gente da cui furono abitati fino alla metà del secolo scorso. Un quartiere e una piazza presieduti dalle uniche Regine che su quella strana popolazione potevano regnare. Regine nubili che fondavano la loro sovranità sulla generosità e sulla gioia di donarsi. Un’attrice bresciana, Giusi Turra, ci guiderà attraverso le contrade del ricordo nel quartiere del “Carmen”. L’energia di Rosalina Neri, indimenticata interprete de “L’Adalgisa” del Gadda e della “Gilda del Mac Mahon” di Testori, ci condurrà tra le bancarelle del “Verzee” ad incontrare la Ninetta del Porta, e, in piazza Vetra, a far la conoscenza della “Sura Menta” del Tessa; mentre la sua incredibile voce, accompagnata al pianoforte dal maestro Roberto Negri e dalla fisarmonica di Ermes Pirlo interpreterà dieci canzoni dedicate a 6 Milano, scritte da Enrico Medail, Alberto Testa, Roberto Lerici, Dario Fo, Giorgio Strehler, Vittorio Caprioli, Franco Fortini, Alberto Moravia e Vittorio Gassman. Elaborazione drammaturgia e regia di GIUSEPPE MARCHETTI In scena ROSALINA NERI GIUSI TURRA Al pianoforte ROBERTO NEGRI Alla fisarmonica ERMES PIRLO I testi detti da Giusi Turra sono di Giuseppe Marchetti Domenica 12 Settembre 2004 - ore 21,00 Curt dei Pulì (corso G. Mameli) Ingresso € 10,00 In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nel Teatro di S. Giovanni fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à I BRESCIANI DOC VISTI DAI FIGLI Serie di interviste a cura di COSTANZO GATTA Martedì 14 Settembre 2004 - ore 21,00 Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe COSTANZO GATTA Intervista ANTONIO ALBRICI Figlio di ANGELO, ANTIQUARIO, POETA, RACCOGLITORE DI PROVERBI E DETTI BRESCIANI Lettrice Adriana Lupattelli Martedì 21 Settembre 2004 - ore 21,00 Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe COSTANZO GATTA Intervista CORRADO BRESCIANI Figlio di RENZO, SCRITTORE, POETA, STUDIOSO DELLA BRESCIANITA’ Lettrice Anna Dattola Martedì 28 Settembre 2004 - ore 21,00 Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe COSTANZO GATTA Intervista PIERO CAVELLINI Figlio di GUGLIELMO ACHILLE, ECLETTICO ARTISTA E SCRITTORE BRESCIANO Lettrice Lella Viola Martedì 5 Ottobre 2004 - ore 21,00 Chiostro della Fondazione Civiltà Bresciana - vicolo S. Giuseppe COSTANZO GATTA Intervista ADRIANA DONDELLI Figlia di TITA, PITTORE E CREATORE DEL MITICO CENACOLO DEL CANTINONE Lettore Paolo Peli In caso di pioggia gli incontri si terranno nel saloncino della Fondazione Civiltà Bresciana In collaborazione con la FONDAZIONE CIVILTA’ BRESCIANA 7 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “IL CASO CAMPO FIERA” Dal romanzo di MARCELLO ZANE Presentazione in chiave teatrale a cura di DANIELE SQUASSINA In scena EDI GAMBARA - LUCA RUBAGOTTI - PIERO DOMENICACCIO - DANIELE SQUASSINA Musiche eseguite da FRANCESCO BRAGHINI (chitarra e canto) - CLAUDIO PISTONI (fisarmonica) ISABELLA AVIGO (canto) Immagini e scenografia DAVIDE DATTOLA Mercoledì 15 Settembre 2004 - ore 21,00 Cortile della casa di Campo Fiera tra via Bagnadore e via Marchetti INGRESSO LIBERO In collaborazione con I GNARI DE’ CAMPO FERA - IV CIRCOSCRIZIONE 8 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “Ma pensa te”. Inizia così questo romanzo giallo ambientato in un quartiere della nostra città, Campo Fiera, in cui si rispecchia la storia popolare del Novecento cittadino. Gli ingredienti del giallo vi sono tutti: un morto, i moventi, scarni indizi, tanti possibili colpevoli, suspense propria di tale filone narrativo, l’intreccio che porta al doppio svelamento finale. L’alternarsi dei piani temporali (un fatto accaduto nei primi anni Venti che solo dopo ottant’anni viene scoperto e ricostruito passo passo) gli affondi biografici collettivi fra inedita quotidianità di muscolosi e docili operai, donne di carattere, gnari cresciuti in fretta, anarchici mai domi, strambi personaggi o per nulla anonimi vicini di casa; la minuziosa ricostruzione delle atmosfere e dei personaggi, nel perenne confronto fra memoria ed oblio, può bastare a Marcello Zane per tessere la trama “gialla” entro un ordito multicolore realmente esistito. Un quartiere, la memoria di una storia che è presente, che non è trascorsa perché crescere e vivere a Campo Fiera ha significato – nella realtà che è più romanzata di un romanzo – sentire di appartenere a quel passato ed a quelle storie. E se l’indagine avanza pagina dopo pagina, qui si finisce per sentirsi nella casa che tutti accoglie, fra queste screpolate rampe di scale e quei cortili con lavatoio, ove si sente l’odore del fieno ed il puzzo delle ciminiere, si avverte il freddo di inverni malsani e la gioia di un caldo sorriso. La vicenda narrata è un procedere per accumuli documentari e false piste, stranezze e curiosità. Un fascio di storie che esiste solamente in quanto si può tenere a mente e che si presta ad essere narrata e ri-narrata infinite volte, in una libera versione contro i tentativi dell’ars longa e della vita brevis. Zane dipana la vicenda dei protagonisti entro i meandri della memoria e del dimenticato, del coraggio e della paura, nel cuore di donne e gnari, nella mente di uomini e nel consolidarsi di reti e amicizie: anche dal cocciuto silenzio e dalla fatica del ricordare, come dalla solitudine e dalla fierezza, dalla codardia e dal riscatto, può scaturire a nuova vita l’identità minacciata. Per scoprire, all’ultima pagina, che la verità potrebbe non bastare nel quartiere di oggi che non esiste più. 9 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “QUANT CHE L’AMUR EL GHE…” Commedia brillante di EGIDIO BONOMI Un testo scritto dal più tradizionale autore dialettale bresciano che, con l’ironia che lo contraddistingue, porta in scena un argomento attuale come è l’integrazione razziale e l’incomunicabilità generazionale. La lettura registica, la moderna recitazione fanno sì che l’impianto teatrale che ne esce affronti in modo nuovo e un po’ stravolgente un testo dialettale. Regia di LUCIANO BERTOLI In scena MASSIMO ALBERTI - VITTORIO DIONI - RICCARDO FREGONI - SABINA CALATI CESARE RIZZI - MARIELLA CORTI - ELENA STRADA - DANIELA D’AGOSTINO Venerdì 17 e Sabato 18 Settembre 2004 - ore 21,00 Teatro S. Giovanni - Contrada S. Giovanni, 12 Ingresso € 5,00 In collaborazione con il “CIRCOLO UISP VIVICITTÀ” Via Berardo Maggi, 139 - Brescia 10 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “REQUIEM PER UNA CITTA’ FERITA” a 30 anni dalla strage di piazza della Loggia Testimonianze, poesie, scritti recitati in alternanza a coreografie ideate da ORIETTA TRAZZI Musiche “REQUIEM” di W.A. MOZART - “STATION” di J. LENNON e P. Mc CARTNEY Partecipano coralmente tutti gli attori, i registi, i coreografi, i tecnici, gli organizzatori della VA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA BRESCIANITA’ RICORDANDO RENZO BRESCIANI Domenica 19 Settembre 2004 Dalle ore 20,30 - NO STOP - fino alle ore 23,00 Auditorium S. Barnaba P.ta A. B. Michelangeli (corso Magenta) INGRESSO OFFERTA LIBERA In collaborazione con “LA CASA DELLA MEMORIA” 11 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “PERCORSI DI SOLA ANDATA” di EMANUELA BONA Regia di PIETRO ARRIGONI In scena M. TERESA CRISTIANI - ERIO BOTTANELLI SARA MARTINA VENOSTA - MICHELE D’AQUILA Musiche eseguite da BRIXIA SAXPHONE QUARTET Coreografia MANUELA BONDAVALLI Venerdì 24 - Sabato 25 e Domenica 26 Settembre 2004 - ore 21,00 Sede del deposito degli autobus urbani - Via S. Donino, n° 30 Ingresso € 5,00 In collaborazione con M.C.L MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI Corso Garibaldi, 31 - Brescia 12 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Le linee dei bus sono cinque e altrettanti i personaggi, con caratteristiche differenti a seconda della linea che prendono, del tragitto che abitualmente compiono con l’autobus. Le loro storie, i loro “percorsi”, monologanti o intrecciati nel dialogo, si mescolano, compiono un tragitto, vanno verso il capolinea, reale o utopico. Ecco perché si è scelto il mezzo pubblico: esso, con particolare evidenza, esemplifica un andare e un tornare, lungo lo stesso tratto di vie, con un conducente che non si mostra proprio per il suo essere alla guida del mezzo all’inizio dell’autobus, ma traghettatore che volge le spalle agli avventori, metaforicamente all’origine del viaggio pilotademiurgo. Con il bus, si muovono, si spostano le storie, nel loro continuo andare e tornare, nel loro perenne svolgersi, come un nastro che gira e si riavvolge, che arriva a fine lato; ma non è detto che la musica, la storia che vi è incisa ci stia per intero. Essa giunge comunque ad un capolinea, anche se non è finita, anche se non è stato detto tutto. Anche se rimane qualche cosa da dire, da scrivere, le storie vanno e quando devono finire finiscono; è proprio questa la loro prossimità con l’esistere. 13 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “DIARIO CONTEMPORANEO” Viaggio nel presente dell’immaginario bresciano Elaborazione drammaturgica e regia di FAUSTO GHIRARDINI e ALESSANDRO MANZINI In scena IRENE BONZI - ALBERTO LATORRE ALESSANDRO MANZINI - BARBARA PIZZETTI - GIUSI TURRA Musiche eseguite da PIERGIORGIO CINELLI e DAVIDE BONETTI Giovedì 30 Settembre - Venerdì 1 Ottobre - Sabato 2 Ottobre 2004 - ore 21,00 Chiostro di S. Giovanni - Contrada S. Giovanni, n° 12 In caso di pioggia, Teatro S. Giovanni Ingresso € 5,00 In collaborazione con ZERNERI ACCIAI 14 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Si viaggia per il gusto di viaggiare, non per arrivare in qualche posto. Si viaggia perché nel tragitto capita poi di trovarsi davanti a qualche cosa che… e allora è bello fermarsi e prendersi cura di un frammento, di un dettaglio, di un capitolo, o di un’immagine, o di una musica. Percorriamo territori della Brescia contemporanea; le strade maestre degli autori più conosciuti, ma anche quelle impervie e nascoste. Il diario di bordo cresce e prende le forme di una mappatura della contemporaneità artistica bresciana. Non ci rimane che metterli al centro della scena, questi appunti di viaggio, e farli durare, farli vivere quel poco che basta, dargli quello spazio e quei tempi sufficienti per poterli condividere con il pubblico e per scoprire reciproche appartenenze. 15 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “LA SCOPERTA DELL’AMERICA” di ANGELO CANOSSI Domenica 3 e Lunedì 4 Ottobre 2004 - ore 22,00 OSTERIA “JAZZ ON LIVE” Campo Grande (dietro il supermercato Bennet) Elaborazione drammaturgica e regia di COSTANZO GATTA In scena ADRIANA LUPATELLI - LUCA PEZZOLI LELLA VIOLA - ORNELLA RAGNI MAURO BRANGI PER CHI GRADISSE ORE 20,00, CENA CON MENU BRESCIANO SU PRENOTAZIONE (347.1775704) Scene LELLA VIOLA Coreografia CINZIA BRICCHI Costumi SONIA BERGAMINI Musiche IVAN CARLI 16 Con il Patrocinio della FONDAZIONE A. CANOSSI CENTRO CULTURALE A. CIBALDI Bovegno - Piazza Zanardelli fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Il “Festival” propone, per la prima volta, la teatralizzazione e l’allestimento, a cura di Costanzo Gatta, de “La scopèrta dè l’America”, che Angelo Canossi parafrasò, in dialetto bresciano, dal testo romanesco di Cesare Pascarella. Canossi lo aveva letto nel 1894; volle riprenderlo per dimostrare che anche il nostro parlare ha una sua musicalità. Nel 1906, scrisse solo venti dei 50 sonetti che formano il corpus dell’opera; agli inizi della prima guerra mondiale gli altri 28. Due in meno di Pascarella, poiché contenevano attacchi alla Chiesa, non condivisi dal Canossi, come ebbe modo di raccontare a un sacerdote ancor oggi vivente: monsignor Ernesto Zambelli. Quindi escluse il nono sonetto e accorpò in un unico i sonetti 26 e 27, un poco ripetitivi. La “scopèrta” fu la prima opera che Canossi diede alle stampe. Ave- va 44 anni. Lo sollecitarono alcuni amici, facendogli notare che altri approfittavano dei suoi lavori. Circolavano infatti tanti, troppi suoi sonetti (ad esempio quelli delle “Des Zornade”), o altre poesie in italiano e in dialetto, oltretutto con alterazioni ed errori clamorosi. Erano tempi in cui girava per l’Europa la carovana dell’americano Cody, detto Buffalo Bill. Il globe trotter, che era già stato al teatro Guillaume nel 1890, tornò ad esibirsi in piazza d’Armi, l’8 maggio 1906. Lo spettacolo parlava ovviamente delle terre d’America. Canossi ritenne il momento propizio per stampare in un fascicoletto il suo “travestimento”. Dichiarando che era ripreso da Pascarella lo firmò con lo pseudomino di Guasco, come il saltimbanco che aveva dato nome al periodico da lui diretto nel 1890 con poca fortuna. I sonetti de “La Scoperta de L’America”, furono illustrati dal pittore Mario Sorlini che gravitava nell’orbita di Canossi ed era ritratto nel famoso “Cenacolo” di Giulio Greppi, originalmente al “Cantinone”, oggi in Pinacoteca. Più volte Canossi recitò da solo i primi venti sonetti, altrettante volte l’opera completa. Fra tante serate si ricorda un memorabile 15 dicembre 1915, nella Sala Pichetti di Roma, “in presenza di una Deputazione del Governo e di un pubblico affollatissimo”, a beneficio degli Alpini combattenti sul Tonale. Lo spettacolo del “Festival”, sarà ambientato nel 1915, quindi in pieno clima futurista, con scenografie e costumi ispirati al movimento di Marinetti, cui aderì, in un primo momento anche il pittore bresciano Romolo Romani, amico di Canossi. 17 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Nella splendida cornice del Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia saranno presentati eccezionalmente ed in anteprima: i quadri, le scene e le musiche più significative dell’originale Commedia Musicale, tutta Bresciana, dal titolo provvisorio “Concerto di motori”, che verrà messa in scena integralmente nella prossima primavera. Testo di MARIA ANTONIETTA BELOTTI Regia di LUCIANO BERTOLI Musiche di FRANCESCO e GIOVANNI ANDREOLI Coreografie di VIVIANA POZZOLO - DIEGO CHIODONI Scuola di danza ACCADEMIC DANCE Scenografie-Video-Progetto luci di GIACOMO ANDRICO 18 Attori e cantanti LIVIA CASTELLINI - SARA MARTINA VENOSTA LUISA PANGRAZIO - LUCIANO BERTOLI FABRIZIO GUARNERI - GABRIELE ZAMBONI LUCA PEZZOLI - ALESSANDRO BOERO Ballerini BRENDA DE PALO - VALENTINA ROSSI CAROLA GATTI - ALESSIA GIORDANO LUCA MARINARO - ALESSANDRO DE MURO MICHAEL MANTUANO - STEFANO BENEDETTI Venerdì 8 ottobre 2004 - ore 21,00 Palazzo Loggia - Salone Vanvitelliano INGRESSO OFFERTA LIBERA fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Lo spettacolo narra le vicende (sogni, aspettative, passioni, amori, paure), di quattro piloti e di un giornalista, indiscussi protagonisti da sempre con il pubblico e le macchine della corsa più affascinante del mondo che, partendo da Brescia, giro-boa Roma e traguardo finale a Brescia, attraversava tra ali di folla paesaggi di un’Italia a volte sconosciuta. Il percorso della gara dell’anno 1956 è il filo conduttore dello spettacolo e consente di raccontare il vissuto personale di alcuni piloti (in particolare di Eugenio Castellotti, vincitore della gara di quell’anno) e le peculiarità di una corsa che ha reso la città di Brescia famosa in tutto il mondo. Pur non avendo ambizioni di totale fedeltà storica il testo si fonda su fatti realmente accaduti. L’allestimento di questo spettacolo è l’occasione per ricreare, sulla scena, quella stessa atmosfera magica che ha saputo trasformare questa corsa automobilistica in una tradizione inossidabile, capace di conservare, negli anni, il suo fascino; un modo per avvicinare il pubblico a questi piloti, pionieri del passato, riportando sulla scena tracce della loro umanità. 19 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à “UN BEL DÌ... ABBIAMO VISTO” “MADAMA BUTTERFLY”. DAL TONFO SCALIGERO AL TRIONFO DEL GRANDE Elaborazione drammaturgica e regia di COSTANZO GATTA In scena GERARDO PLACIDO TINA ASCIONE - VIOLA COSTA ANNA DATTOLA - ADRIANA LUPATELLI BARBARA ROMANINI - LELLA VIOLA Danzatrice ORIETTA TRAZZI Scene LELLA VIOLA Costumi SONIA BERGAMINI In occasione dello spettacolo verrà allestita una mostra di costumi, documenti, fotografie inerenti l’opera, in collaborazione con il MUSEO ROSINA STORCHIO di Dello. Soprani SATOKO SHIKAMA ARABELLA CORTESE Mercoledì 13 e Giovedì 14 Ottobre 2004 - ore 21,00 Teatro S. Giulia - Villaggio Prealpino Tenore PINO GERACE Serate dedicate a LYDIA SAOTTINI CONTER Accompagna al pianoforte MATTEO FALLONI In collaborazione con l’Associazione “Arnaldo da Brescia” 20 Ingresso € 10,00 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Cent’anni or sono, il 17 febbraio 1904, “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, fece fiasco alla Scala di Milano tanto da indurre autori ed editori a ritirare lo spartito e rinunciare ad ogni replica. Si legge in un documento: «L’accoglienza che il pubblico della Scala ha fatto alla nuova opera “Madama Butterfly” ha chiaramente provato ch’esso non ha trovato degno di qualsiasi approvazione il nostro lavoro. Noi quindi ritiriamo lo spartito, di pieno accordo coll’editore e protestiamo perché sia sospesa ogni ulteriore rappresentazione». Quel 17 febbraio – era un mercoledì – fu veramente drammatico per il musicista toscano. Un tonfo simile, nella bicentenaria storia del teatro, si può accostare solo ad altri storici insuccessi come il “Barbiere di Siviglia” a Roma (1816) e la “Traviata” a Venezia (1853). Tre mesi più tardi, esattamente il 28 maggio, al teatro Grande di Brescia, l’opera, in una nuova veste, venne invece accolta con favore dai bresciani. Cosa accadde nell’arco di tempo che separa quell’infausto 17 di febbraio dal 28 maggio? Costanzo Gatta ha cercato di ricostruire quei momenti e riproporli in forma teatrale. Il copione è una mescola di cronache e critiche, carteggi di Puccini, lettere di Rosina Storchio (prima Cio Cio San in scena), documenti, biglietti, telegrammi del musicista e lettere del suo entourage, ripensamenti pucciniani. Non mancano i pettegolezzi del momento, le feroci battute piovute dal loggione. La Storchio aveva avuto un figlio da Toscanini. Nell’attimo in cui la povera Cio Cio San mostrava a Pinkerton il suo bimbo, dalla pic- cionaia arrivò una voce: “Ecco il figlio di Toscanini”. Quando un colpo di vento entrato da una quinta sollevò di poco il Kimono della interprete la solita voce si fece sentire: ”Butterfly è di nuovo incinta”. D’altro canto nello spettacolo ci si chiederà: ci furono errori da parte del musicista di Massaciuccoli? Fu frettoloso nella stesura dell’opera? Troppi squilibri fra i due atti proposti? O la critica fu pilotata in maniera vergognosa? Fu sobillato il loggione? Quali interessi erano in ballo? E ancora: furono i ripensamenti del musicista a salvare l’opera? Lo spettacolo che parte “dal fiasco e si conclude con la gloria” intende analizzare tutto questo. Accanto ai documenti, trasformati ad uso del teatro, sarà possibile riascoltare alcune arie musicali, riviste dal Maestro lucchese. 21 fe s t i v a l d e l l a br e s c i a n i t à Sabato 16 ottobre 2004 - ore 17.00 inaugurazione della mostra Antonio Di Prata Il pittore dimenticato 16 ottobre - 16 novembre 2004 Galleria “Lo Spazio” Via F. Cavallotti - Brescia Orario di visita 16.00-19.30 22 Tutte le informazioni su 23 Sponsor tecnici Tip. M. Squassina - BS