RICICLAGGIO DI PET IN SVIZZERA
Riciclare il PET è
proteggere l’ambiente
www.petrecycling.ch
Riciclare il PET
Riduce le emissioni di CO2
Risparmia energia
Risparmia le risorse non rinnovabili
Promuove un ambiente pulito
Riduce i rifiuti
Contatto
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PET-Recycling Schweiz
Naglerwiesenstrasse 4, 8049 Zurigo, telefono 044 344 10 80, fax 044 344 10 99
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PET-Recycling Schweiz – Gennaio 2014
L’essenziale in breve
Il PET è una materia pregiata
Riciclare PET è ecoefficiente
Il PET (polietilentereftalato) è prodotto con petrolio o
metano ed è riciclabile al 100%. Non perde le sue
proprietà fondamentali e si può così trasformare ripetutamente per la realizzazione di prodotti pregiati.
Un tempo si credeva che proteggere l’ambiente significasse affrontare notevoli spese. Oggi si sa che un
impatto ambientale ridotto è possibile a costi ridotti.
L’analisi dell’ecoefficienza dimostra che il sistema
svizzero di riciclaggio del PET è doppiamente ecoefficiente rispetto allo smaltimento delle bottiglie PET
per bevande in un impianto di incenerimento per rifiuti. Riciclare il PET vale quindi in ogni caso la pena
e offre oltre a quello ecologico anche un vantaggio
economico.
Il PET è pratico e igienico
Le bottiglie PET per bevande sono pratiche, molto apprezzate, infrangibili, leggere e facilmente richiudibili. Gli imballaggi di PET rispettano inoltre le severe
condizioni igieniche imposte in ambito alimentare,
cosmetico e farmacologico.
Bottiglie di origine diversa
Raccogliere PET è semplice
Tutti i punti vendita di bevande in bottiglie PET riprendono i vuoti. All’acquisto di nuove bibite si possono così riportare comodamente le bottiglie vuote.
Inoltre, in Svizzera ci sono oltre 7000 punti di raccolta
vincolati e oltre 30 000 volontari. Il ritiro del PET raccolto è gratuito in tutta la Svizzera.
Il riciclaggio del PET sull’onda del successo
In Svizzera, ogni anno si riciclano oltre 1,3 miliardi di
bottiglie PET per bevande. Nel 2012 ciò corrispondeva all’81% di tutte le bottiglie PET vendute; un
risultato davvero eccezionale sul piano internazionale.
Riciclare PET è rispettare il clima
Grazie al riciclaggio delle bottiglie PET per bevande
raccolte, è oggi possibile evitare 124 000 tonnellate
di gas a effetto serra (CO2 e altri gas climalternanti) e
risparmiare ca il 50% di energia rispetto all’incenerimento dei vuoti e la rispettiva produzione di nuove
bottiglie.
Raccogliere PET è meglio che smaltire
Riciclare le bottiglie PET è più rispettoso dell’ambiente rispetto allo smaltimento nei rifiuti e il conseguente incenerimento in un impianto apposito. Raccogliendo il PET si riduce la spesa per le tasse sui
rifiuti. A seconda del comune/della città, la raccolta
del PET è più conveniente dello smaltimento nei rifiuti aziendali da 2,3 a 30 volte.
PET-Recycling Schweiz – Gennaio 2014
La materia sintetica conosciuta sotto l’abbreviazione
PET (polietilentereftalato) fa parte della famiglia dei
poliesteri ed è utilizzata prevalentemente per produrre bottiglie (bottiglie PET per bevande).
Noto per l’imballaggio del latte è il cosiddetto PE (polietilene), anch’esso una materia termoplastica che
tuttavia non può essere elaborata nel medesimo processo di riciclaggio del PET e, pertanto, deve essere
assolutamente raccolta separatamente, proprio
come i flaconi per shampoo e detersivi che rappresentano un’altra categoria di contenitori di plastica,
che non va immessa nel ciclo di riciclaggio delle bottiglie PET.
Un ulteriore gruppo è costituito dalle materie sintetiche biologiche, meglio conosciute con il nome di
bioplastiche. Bioplastica è un termine generico che
comprende una serie di polimeri, che può essere di
origine sia naturale che fossile. Le materie sintetiche
biologiche sono biodegradabili solo in presenza di
condizioni specifiche. Mentre il PET biologico funziona nel riciclaggio del PET, il PLA (polilactide) costituisce un grave problema per il riciclaggio del PET.
Basta, infatti, la più piccola quantità di PLA nel processo di riciclaggio per rendere inutilizzabile il PET
riciclato, a causa delle diverse caratteristiche del materiale.
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Riciclare PET è proteggere l’ambiente
Riciclare PET significa ridurre le emissioni di CO 2
Riciclare PET permette di risparmiare risorse non
La maggior parte dei ricercatori è concorde nello stabilire che l’anidride carbonica (CO2) è la causa principale dell’effetto serra e del riscaldamento del clima.
Riciclare il PET contribuisce in modo concreto a ridurre il CO2 e altri gas dannosi. In Svizzera, ogni chilo
di PET riciclato evita la produzione di ben tre chili di
gas a effetto serra, come CO2 e metano, gas esilarante e altri gas climalteranti. Lo confermano studi
condotti per conto di PET-Recycling Schweiz dalla
Carbotech AG nel 2007, 2009 e nel 2013.
rinnovabili
Grazie al riciclaggio del PET nel 2012 si sono potute
evitare emissioni pari a 124 000 tonnellate di gas a
effetto serra (soprattutto CO2). Ciò corrisponde allo
0,3 percento delle emissioni totali di questi gas in
tutta la Svizzera o all’emanazione di circa 35 300 economie domestiche, rispettivamente di circa 37 800
automobili in un anno.
Il PET viene prodotto interamente con petrolio o gas
metano. Il riciclaggio preserva, così, queste risorse
non rinnovabili, che scarseggiano sempre più. Oltre
a nuove bottiglie, sono numerosi gli articoli pregiati
realizzati con PET riciclato, da capi di abbigliamento
outdoor a tende, zaini, imbottiture per divani, pellicole e persino fascette per imballaggio. Una nuova
bottiglia PET contiene in media il 35 percento di riciclato e potrebbe persino venir prodotta esclusivamente con questo materiale.
Riciclare PET è sinonimo di un ambiente pulito
Ogni bottiglia riciclata che non finisce per strada o nel
verde dopo il consumo contribuisce a mantener pulito l’ambiente che ci circonda, sostenendo la lotta
contro il littering (l’abbandono incurante di rifiuti).
Riciclare PET riduce i rifiuti
Riciclare PET consente di risparmiare energia
Fabbricando nuovi prodotti con il PET riciclato è possibile risparmiare circa il 50% di energia o 36 milioni
di litri di petrolio. Nel processo di riciclaggio, infatti,
si impiega una quantità sensibilmente minore di
energia rispetto alla produzione primaria. Un risparmio che consentirebbe di riscaldare per un anno
intero le economie domestiche dell’intero canton
Appenzello Esterno.
«Riciclando il PET,
con un minimo dispendio
si contribuisce a proteggere il clima.»
Chi raccoglie il PET invece di gettarlo, riduce la montagna di rifiuti, risparmiando tasse sul sacco della
spazzatura.
Riciclare PET è più rispettoso dell’ambiente
rispetto all’incenerimento
L’incenerimento del PET non crea problemi; ciò porta
a pensare che questo tipo di smaltimento dei vuoti in
PET sia altrettanto valido e consenta oltremodo di
ricavare energia termica. Di primo acchito ciò può
sembrare plausibile, ma a uno sguardo più attento la
tesi non viene confermata. Gli studi effettuati dalla
Carbotech AG confermano che il riciclaggio delle
bottiglie PET per bevande è del 50 percento più
rispettoso dell’ambiente rispetto all’incenerimento
delle stesse nei rispettivi impianti e al conseguente
sfruttamento termico.
Robert Bühler
presidente PET-Recycling Schweiz
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I risultati della ricerca dimostrano che, chi ricicla il PET contribuisce a proteggere l’ambiente.
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PET-Recycling Schweiz
Organizzazione di settore PET-Recycling Schweiz
1,3 miliardi di bottiglie raccolte
L’associazione PET-Recycling Schweiz è stata fondata
nel 1990 quale organizzazione non profit. Attualmente il 98 percento dei produttori, importatori,
imbottigliatori e dettaglianti di bevande svizzeri, è
membro di quest’organizzazione di settore. Il problema legato agli approfittatori è da considerarsi praticamente risolto.
La quota di riciclaggio ammonta attualmente all’81
percento. È stata pertanto superata di gran lunga
la percentuale minimima del 75 percento prevista
dall’UFAM.
Oltre agli 88 membri sono soprattutto i gestori dei
centri di raccolta volontari a contribuire al successo
dell’organizzazione. Senza di loro non sarebbe stato
possibile raggiungere e addirittura superare la quota
di riciclaggio (conosciuta anche sotto il nome di
quota di recupero) prevista per legge pari al 75 percento.
La libera scelta porta al successo
Tutti i membri di PET-Recycling Schweiz fondamentalmente desiderano una soluzione facoltativa di
libero mercato e sono contrari a una regolamentazione da parte dello Stato con contributi anticipati
per lo smaltimento. La possibilità del settore di prendere misure autonomamente, crea maggiori incentivi
per formare un sistema efficiente, risparmiando sui
costi. L’obiettivo è un contributo possibilmente basso
destinato al riciclaggio con un influsso minimo sul
prezzo di vendita, senza tagli sul fronte ecologico.
«Grazie ai costanti sforzi del
settore delle bevande,
la quota di riciclaggio ha
superato di gran lunga quella
minima del 75% prevista
per legge.»
Michel Monteil
Caposezione Valorizzazione e trattamento dei rifiuti,
Ufficio federale dell’ambiente UFAM
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Quanto sia difficile mantenere alti tali livelli lo dimostrano questi dati impressionanti: una quota di riciclaggio dell’81 percento si traduce in 37 571 tonnellate di PET riciclato o più di 1,3 miliardi di bottiglie PET
per bevande raccolte ogni anno. Dietro queste cifre
si cela un’imponente logistica.
In verità le quantità raccolte sono addirittura superiori: al materiale sono, infatti, mescolati rifiuti e materiale estraneo, che devono essere separati e tolti
dal peso totale. Il resto di liquidi, i tappi e le etichette
comportano, poi, una percentuale di peso in più da
detrarre. Vale però la pena che i consumatori sopportino i costi di raccolta e cernita per proteggere
l’ambiente.
Finanziamento snello
Dal 1991 la PET-Recycling Schweiz riscuote una tassa
anticipata di riciclaggio (TAR) sulle bottiglie PET a perdere. Questo contributo per il riciclaggio rappresenta
un puro strumento di finanziamento. Non si perseguono scopi di lucro o intervenzionistici. Oltre al ricavo della vendita del materiale raccolto, questi
mezzi sono impiegati per il servizio pubblico, la cernita, il trasporto, l’amministrazione e la comunicazione.
Dal gennaio 2007 la tassa anticipata per il riciclaggio
riguardante tutte le bottiglie PET a perdere ammonta
a 1,8 centesimi a bottiglia. In un confronto internazionale questo importo è molto modesto: da un lato
dipende da un sistema di riciclaggio snello, basato
sull’economia di mercato, dall’altro dalle importanti
prestazioni gratuite del commercio e degli imbottigliatori che rendono possibile una TAR molto bassa.
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Servizio pubblico
La garanzia del servizio pubblico è uno dei compiti
principali di PET-Recycling Schweiz.
L’elevata quota di riciclaggio dell’81 percento è merito dell’ottima collaborazione dei membri di PETRecycling Schweiz e della convinzione divenuta realtà, che ecologia ed economia non debbano necessariamente contraddirsi.
Anche se l’industria delle bevande, obbligata per
legge alla raccolta, si desse ancor più da fare, non
riuscirebbe da sola a superare una quota di riciclaggio del 55 percento. Solo grazie a una seconda rete
di oltre 30 000 punti di raccolta volontari, nell’ambito
del lavoro e del tempo libero è possibile raggiungere
e persino superare la quota minima dettata per
legge.
Partner volontari
Si raccoglie di propria spontanea volontà in uffici,
scuole, alberghi e ristoranti, stazioni e centri sportivi,
nonché in ospedali e istituzioni. E a questo settore
appartengono anche le tante manifestazioni per il
tempo libero. Oltre alle migliaia di spettacoli minori e
di media grandezza, PET-Recycling Schweiz serve
anche diverse importanti manifestazioni nazionali
come il Gigathlon, la Züri Fäscht, la Festa federale dei
lottatori e degli alpigiani, la Street Parade, il festival Paléo di Nyon, il Jazz Festival di Montreux, il
Gurtenfestival, il Greenfield Festival, la manifestazione Freestyle.ch o l’Open Air Gampel. Altri partner
rilevanti nell’ambito del volontariato sono i comuni e
le città. All’attuale, già una bottiglia su cinque viene
riciclata grazie alla loro raccolta.
Dal punto di vista economico ed ecologico la raccolta
presso il commercio al dettaglio e gli imbottigliatori
resta l’azione più sensata. Il materiale qui raccolto
può essere reimmesso nelle catene logistiche esistenti, mentre quello raccolto nei punti di raccolta
delle aziende partner di PET-Recycling-Schweiz viene
ritirato singolarmente a partire da cinque sacchi
pieni. Anche per i consumatori è più pratico riconsegnare i vuoti di PET nei punti vendita al dettaglio,
poiché lo possono fare comodamente in occasione
degli acquisti senza deviazioni inutili.
Grazie alla combinazione delle reti di punti di raccolta
vincolati e di quelli volontari, la popolazione svizzera
dispone di un servizio pubblico e di una densa infrastruttura di raccolta sull’intero territorio, fino
nelle più remote regioni montane. Per immaginarsi
l’importanza della rete di raccolta di PET-Recycling
Schweiz basta pensare che è circa il doppio di quella
postale (bucalettere e uffici postali insieme).
Riciclare è meglio che bruciare: raccogliere e riciclare riduce della metà l’impatto ambientale rispetto allo smaltimento nei rifiuti.
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Chiusura del ciclo della bottiglia
Un altro compito importante di PET-Recycling Schweiz
è la promozione e il sostegno del ciclo chiuso del PET:
dal vecchio nasce il nuovo. Ogni bottiglia PET per bevande riciclata rispetta l’ambiente e il nostro futuro.
1
Imbottigliamento e vendita: in Svizzera, ogni
anno vengono immessi nel ciclo oltre 1,5 miliardi di
bottiglie PET. La bottiglia PET è così l’imballaggio preferito in assoluto per le bevande.
2
Raccolta: le bottiglie PET per bevande vuote si possono riconsegnare in tutti i punti vendita. Contenitori
per il PET sono disponibili anche nei centri urbani,
nelle scuole, negli ospedali, nelle stazioni di servizio
e in quelle ferroviarie, presso le edicole e in diverse
ditte, nonché messi a disposizione in occasione di
manifestazioni per il tempo libero. Complessivamente, sull’intero territorio svizzero si trovano oltre
37 000 punti di raccolta.
3
Trasporto di ritorno: la PET-Recycling Schweiz
gestisce una rete logistica capillare, attiva sull’intero
territorio, il cui scopo è quello di raccogliere in modo
efficace tutte le bottiglie vuote e trasportarle negli
appositi centri di cernita.
4
Cernita: i centri di cernita elaborano fino a 350 000
bottiglie all’ora. Scartano i materiali non idonei e suddividono le bottiglie PET per colore e qualità.
5
Recupero: le bottiglie PET selezionate vengono a
questo punto triturate, quindi separate da tappi ed
etichette. Tramite un processo di riciclaggio a più
livelli, rispettoso delle risorse, il PET recuperato viene
poi trasformato in fiocchi o granulato. Ed è solo grazie all’estrema purezza che il PET può essere impiegato per la produzione di nuove bottiglie. Il riciclaggio avviene per il 90 percento in Svizzera. Un particolare che evita trasporti su lunghe distanze.
6
Produzione di bottiglie: la Svizzera è uno dei
primi Paesi al mondo a essere riuscita a chiudere il ciclo del PET. Ciò significa, che da vuoti di PET nascono
nuove bottiglie. Questo ciclo chiuso rende il riciclaggio del PET particolarmente rispettoso dell’ambiente.
Permette, infatti, di risparmiare ogni anno 36 milioni
di litri di petrolio. Un risparmio che consentirebbe di
riscaldare per un anno intero le economie domestiche dell’intero canton Appenzello Esterno.
«Lo studio di Carbotech
conferma: il riciclaggio del
PET è più ecologico
dell’incenerimento del
50 percento.»
René Herzog
Direttore PET-Recycling Schweiz
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PET-Recycling Schweiz – Gennaio 2014
1
Imbottigliamento e vendita
6
Produzione di bottiglie
2
5
Raccolta
Recupero
3
Trasporto di ritorno
4
Cernita
Il ciclo chiuso delle bottiglie rispetta il clima e risparmia energia.
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L’introduzione di un deposito non è la soluzione
Raccogliere PET è un dovere
In base all’Ordinanza sugli imballaggi per bevande
(OIB) in Svizzera si è obbligati per legge a raccogliere
le bottiglie PET per bevande. Perciò i commercianti,
i produttori e gli importatori di bibite in imballaggi
a perdere di PET sono tenuti a ritirare questi ultimi
in tutti i punti vendita.
La quota di riciclaggio minima è del 75 percento. A
confronto: nello spazio UE la quota legale per imballaggi in materia sintetica è del 22,5%.
Se la quota del 75% non viene raggiunta, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti e delle
telecomunicazioni (DATEC) ha il diritto di introdurre
un deposito sugli imballaggi di PET per bevande o
prendere altre misure a livello statale. In Svizzera nel
2012 la quota stabilita è stata chiaramente superata
raggiungendo ben l’81% di bottiglie raccolte.
Nessuna misura sensata contro il littering
In relazione alla lotta contro il littering, viene puntualmente rievocata la discussione legata al deposito.
I sostenitori di un deposito argomentano, sottolineando che con l’introduzione di un deposito si ridurrebbe l’abbandono di rifiuti nell’ambiente. I relativi
interventi avanzati in parlamento sono però finora
stati bocciati. Il Consiglio federale si è espresso altrettanto critico in merito all’introduzione di un deposito sulle confezioni di bevande. Ritenendo che
l’introduzione di una cauzione, non porterebbe i profitti sperati in fatto di littering in particolar modo
a causa dello sfavorevole rapporto costi-benefici.
È inoltre poco probabile che si riuscirebbe così, a incrementare la quota di riciclaggio, poiché con l’introduzione di un deposito si devierebbe il ritorno
delle bottiglie PET e i circa 30 000 punti di raccolta
volontari dovrebbero chiudere.
Il littering resta
Le bottiglie vuote per bevande costituiscono solo una
piccola parte dei rifiuti abbandonati nell’ambiente.
L’87 percento è composto da oggetti di altro genere
come p.es. imballaggi di alimenti d’asporto, sacchetti
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di plastica o mozziconi di sigarette. E questi rifiuti non
sarebbero toccati dal deposito e dovrebbero venir comunque eliminati.
Distruzione dell’attuale sistema funzionante
Con l’introduzione di un sistema di deposito, il solo
commercio sarebbe responsabile per la raccolta dei
vuoti. In questo modo i consumatori avrebbero a
disposizione solo 6000 punti di raccolta e i 59 000
(responsabili per PET, vetro e alluminio) ubicati in
uffici, scuole o stazioni andrebbero sparendo. Per il
consumo fuori casa ciò avrebbe conseguenze fatali e
ne conseguirebbe probabilmente un aumento anziché una diminuzione del littering.
Nessun incremento della quota di riciclaggio
Oggi il 93 percento degli imballaggi per bevande di
vetro, allumino e PET vengono riciclati. Un valore
assolutamente ineguagliato a livello europeo. Nemmeno se l’effetto di un deposito superasse le più
rosee aspettative, sarebbe possibile incrementare
sensibilmente questa cifra.
I perdenti sarebbero i consumatori, i comuni
e i piccoli commercianti
I comuni non raccoglierebbero più gli imballaggi per
bevande e consegnerebbero questo servizio pubblico
nelle mani dei commercianti, rimettendoci così ogni
anno 30 milioni di franchi di indennizzo per la raccolta. Anche i commercianti ne uscirebbero perdenti.
Dovrebbero infatti mettere a disposizione, a caro
prezzo, sufficiente spazio per le bottiglie riportate in
negozio a causa del deposito e tenere il tutto sotto
controllo. I cittadini, dal canto loro, si ritroverebbero
poi a finanziare il rischioso e costoso esperimento.
Il sistema di raccolta differenziata svizzero ha dato
buoni risultati e viene costantemente sostenuto dalla
popolazione. Il passaggio a un sistema di deposito
non avrebbe senso, risulterebbe molto più caro, renderebbe inutili tutte le investizioni fatte nell’infrastruttura di raccolta e non risolverebbe il problema
effettivo del littering. Una cauzione quale arma nella
lotta contro il littering non avrebbe senso né dal
punto di vista economico, né da quello ecologico.
PET-Recycling Schweiz – Gennaio 2014
Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (IGSU)
Lotta associata contro il littering
Ambasciatori al servizio dell’ambiente
L’introduzione di un sistema di deposito non cambia
la mentalità del buttar via. Si devono soprattutto intensificare le misure di lotta contro il littering. Per modificare in modo duraturo il comportamento delle
persone, si devono sensibilizzare i consumatori rispetto al problema e la PET-Recycling Schweiz con
IGORA (cooperativa per il riciclaggio dell’alluminio)
s’impegnano a tale scopo già dal 2004. Nel 2007
hanno dato poi vita al gruppo d’interesse per un ambiente pulito (IGSU) a cui appartengono oggi, oltre a
IGORA e PET-Reycling, anche VetroSwiss, Migros,
Coop, McDonald’s, 20 Minuti, Blick am Abend, Swiss
Cigarette e International Chewing Gum Association.
Nella bella stagione circa 70 motivati ambasciatori
anti-littering sono presenti negli spazi pubblici aperti
e nei pressi delle scuole, pronti a informare i passanti
in modo divertente e cordiale su come comportarsi
correttamente con rifiuti e materie utili riciclabili.
Cooperazione con i comuni, le scuole e
i contadini
L’IGSU lavora con i comuni, le scuole e le associazioni,
li consiglia in materia di misure anti-littering, discute
le conseguenze che i rifiuti abbandonati nell’ambiente possono avere e sensibilizza gli studenti alla
problematica. Inoltre, con l’associazione svizzera dei
contadini s’impegna nella lotta contro il littering negli spazi agricoli.
Online-Littering-Toolbox
«Grazie al riciclaggio
del PET oggi si evita la
produzione di ben
124 000 tonnellate di
gas effetto serra come
il CO2.»
Jean-Claude Würmli
Vicedirettore PET-Recycling Schweiz
Insieme a diversi cantoni, all’UFAM e all’organizzazione infrastrutture comunali è stata lanciata nel
maggio 2013 una piattaforma contro il littering che
mira a promuovere la connessione e lo scambio di
esperienze e di ausili testati per combattere il problema. www.littering-toolbox.ch
Giornata nazionale Clean-Up
L’IGSU organizza una giornata nazionale Clean-Up:
il 12 e il 13 settembre 2014 i comuni, le scuole, le associazioni e le imprese si impegneranno a organizzare azioni di pulizia locali. www.clean-up-day.ch
La PET-Recycling Schweiz si impegna, insieme ai suoi partner, a favore di un ambiente pulito.
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