La disfunzione del pavimento pelvico è un problema importante
per molte donne, ma è confessato solamente da poche.
Si stima che circa una donna su tre soffra di questo disturbo.
La consapevolezza dei problemi è la chiave che apre la porta alle
possibili soluzioni.
Le disfunzione del pavimento pelvico non sono pericolose per la
salute, ma minano la vita di tutti i giorni. Ad esempio l’incapacità
di controllare la perdita di urina, oltre ai problemi igienici, provoca
disagio fisico, ma anche psicologico, suscitando sentimenti di imbarazzo e di vergogna.
Eppure, questo problema, se affrontato in modo adeguato, può
essere sconfitto o tenuto sotto controllo in modo molto efficace.
La riabilitazione del pavimento pelvico dovrebbe essere sempre il
primo tentativo per risolvere il problema, inizialmente sotto la guida di un Fisioterapista esperto e poi gestita autonomamente dalla
paziente a domicilio.
Questo opuscolo illustra alcuni semplici esercizi per proseguire il
suo progetto riabilitativo a domicilio
L’armonia del pavimento pelvico
femminile
DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE
Struttura Semplice Dipartimentale
Rieducazione Funzionale Ospedale di Albenga/Territorio Albenganese
Responsabile Dssa. Anna Maria Amato
IL PAVIMENTO PELVICO DELLA DONNA
ESERCIZI E TECNICHE COMPORTAMENTALI
PAZIENTE SUPINA
Il pavimento pelvico si compone di strati muscolari, fasciali e
legamentosi che partono dalla parte posteriore del bacino ed
arrivano nella parte anteriore dell’osso pubico. Il pavimento pelvico della donna sostiene la vescica,l’utero e l’intestino. La contrazione dei muscoli chiude l’uretra (la via urinaria), la vagina
(canale del parto) e il retto (tratto che conduce all’orifizio anale).I muscoli del pavimento pelvico svolgono un ruolo importante nel controllo della minzione, dell’intestino e per lo stimolo
sessuale.
Tali muscoli possono essere indeboliti da:
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Gravidanza e parto
Sforzi continui per evacuare (stitichezza)
Modifica dei livelli ormonali in menopausa
Continuo sollevamento pesi
Tosse cronica (bronchite cronica, asma)
Le strutture del pavimento pelvico, dovrebbero creare un SISTEMA DINAMICO e COORDINATO, in relazione alle variazioni della postura ( posizione del bacino nello spazio), dell’attività respiratoria e degli aumenti di pressione endoaddominale,
la fase di riabilitazione interviene su questi meccanismi.
Paziente supina, arti inferiori flessi,abdotti, extraruotati a bacino
retroverso. Una mano sull’addome per controllare l’attività antagonista dei muscoli addominali,l’altra sulla coscia per sentire
l’attività dei muscoli adduttori durante la contrazione del muscolo pubo-coccigeo. Ripetere 10 volte.
Paziente contrae e rilassa, alternativamente il muscolo pubococcigeo oppure contrae lentamente il muscolo mantiene la
contrazione al 50-75/% per 3-6 secondi. Poi rilassare e riposo
tempo doppio. Ripetere 10 volte.
PAZIENTE IN GINOCCHIO
PAZIENTE SEDUTA
A, Paziente seduta sui talloni, bacino retroverso Ginocchia flesse ed abdotte,
contrarre muscolo pubococcigeo, tenere la contrazione …rilasciare… Ripetere 10 volte.
B, Paziente in ginocchio
con arti inferiori abdotti a
bacino retroverso…
esercizio ”dell’ascensore”:
contrarre muscolo pubococcigeo forte…più forte..
più forte ancora…tenere…
rilasciare lentamente (3
piani salendo 3 piani scendendo). Ripetere 10 volte.
Paziente seduta con le gambe leggermente distanziate. Inspirare profondamente ed espirare lentamente. Durante l’espirazione contrarre i muscoli pelvici, tenere la contrazione
per 6 secondi Ripetere per 5 volte riposando 12 secondi tra
una contrazione e l’altra.
Successivamente ripetere per altre 5 volte l’esercizio precedente contando ad alta voce.
PAZIENTE IN STAZIONE ERETTA
La paziente inserisce le
contrazioni del muscolo
pubo-coccigeo nei lavori
quotidiani: lavare, stirare,
salire le scale, camminare, portare le borse della
spesa…
Paziente in piedi, con le
anche leggermente piegate, le mani sui fianchi o appoggiate ad un tavolo, ripetere l’esercizio precedente.
RICORDARE:
Al termine dell’esercizio in
piedi imparare a mantenere la
contrazione del muscolo pubo
-coccigeo, soffiando il naso,
tossendo, starnutendo, ridendo.
Durante la prima minzione del mattino (la vescica piena)
stoppare completamente il flusso di urina, una sola volta e poi
riprendere la minzione
Durante le altre minzioni ripetere a vescica svuotata la stessa
contrazione
Le consigliamo, dopo terapia riabilitativa specifica, di proseguire, con semplici attività muscolari, il mantenimento dei risultati raggiunti, in modo da migliorare ulteriormente la sua
qualità di vita.
Buon Lavoro
Per informazioni telefonare alla Segreteria della struttura
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
0182/546369
A cura di:
Dott.ssa Anna Maria Amato
Dott.ssa Antonella Garnero
Laura Voltolini
Annalina Piazza
Aurora Comparato
Antonella Della Valle
Agosto 2014
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