“Che è proprietà dei Ghepardi”, l’uomo rispose con un sogghigno.
“Hai mai sentito parlare dei Ghepardi, faccia da gatto?”
“Purtroppo no”, Jamie rispose con un po’ di ironia. Ma invece ne
aveva sentito parlare, eccome. I Ghepardi avevano la fama di essere una
delle più feroci bande di strada di Chicago. “Chi sono i Ghepardi?”
chiese.
“Dico solo che il tuo peggior incubo è appena apparso davanti ai
tuoi occhi”, quel giovanotto rispose. “Ti darò solo un minuto, piccolo
pappamolle. Prendi il tuo ridicolo furgone e vattene immediatamente e
il tuo problema è finito. Ti darò pure un consiglio: porta fuori di qui quel
furgone e non tornare mai più e saremo pari”.
“E’ precisamente quello che intendo fare, eccetto che ci ritornerò”,
Jamie rispose. “Juan, andiamo a prendere tua sorella e andiamocene”.
Juan guardò Jamie con espressione scioccata.
“Continui a parlare della sorella del ragazzo”, il giovane disse. “Se ha
una sorella, allora anche lei è mia proprietà. Allora vuoi salire su quel
dannato furgone e andartene o no? E Juan rimane qui. E’ mio!”
“Il ragazzo non è tuo”, Jamie replicò. “Juan è figlio di Dio, come tutti
noi; Juan e sua sorella appartengono a Dio e ai suoi genitori. Inoltre è
una persona libera e ha il diritto ad una vita migliore e non a dover stare
su questa strada nel bel mezzo della notte, sotto la pioggia. Lo porto a
casa con me … ehr .. scusami, non so neppure il tuo nome. Il mio e
Jamie, a proposito”.
Ovunque
Egli
conduce
“Mi chiamano Ace. Ricordalo, ragazzo Jamie, se vivrai abbastanza
per ricordarti qualcosa. Ora prendo il ragazzo e me ne vado”. Come finì
di parlare, inaspettatamente Ace fece volare il suo piede e colpì Jamie
all’inguine. Il colpo fece davvero male, ma non tanto quanto avrebbe
fatto se certe sue parti anatomiche non fossero state rimosse. Jamie
rispose con la stessa mossa, con la stessa precisione e la stessa velocità.
… Ottieni un miglior risultato e puoi avvantaggiarti di molto se
colpisci in certe parti, Jamie ricordò che così Andy gli aveva insegnato nel
granaio, quando suo fratello lo aveva aiutato ad affinare le proprie
abilità di combattimento. Quando sei in un combattimento da strada
40
1
iniziato a piovere e con la temperatura così fredda Jamie sapeva che
sarebbe potuto nevicare prima di mattina.
di
Charlie Jewett
Stava quasi per abbandonare la ricerca quando notò un ragazzino
uscire da un vicolo laterale. Il suo cuore batté forte. “Per piacere Dio, fa
che sia Juan”, pregò. Erano le undici passate e Jamie sapeva che c’era
una sola ragione per cui un bambino si trovava all’aperto sotto una
pioggia fredda a quell’ora. “Juan!” chiamò, frenò bruscamente e si fermò
davanti al ragazzo. Scese dal furgone e domandò, “Juan, cosa stai
facendo qui?”
Il ragazzino rimase visibilmente scioccato, quando riconobbe Jamie.
“Si-gnor Conner?” esclamò.
“Vieni via, Juan. Non startene fuori con questo freddo, sembri già
mezzo congelato. Dov’è tua sorella?”.
“Mia sorella?” chiese Juan. Era sufficientemente chiaro a Jamie che
il ragazzino non voleva che nessuno sapesse persino che avesse una
sorella. E Jamie si domandò il motivo.
“So tutto di Juanita”, disse Jamie, mettendo la mano sulla spalla di
Juan. “So che state vivendo per strada da due mesi, e sono venuto a
prendervi. Il tuo incubo è finito, Juan. Ti porto a casa”.
“Non lo porti da nessuna parte”, una voce dal tono minaccioso
venne da dietro di lui. Jamie si voltò e vide un giovanotto piuttosto
arrabbiato, sui vent’anni circa, che stava attraversando la strada e stava
venendo verso di lui. “Cosa fai in questa zona?”
“Stavo cercando Juan”, Jamie spiegò. “Sto portando lui e sua sorella
a casa mia”.
“Quale sorella? Non vedo nessuna sorella qui. Non importa
comunque, non lo porti da nessuna parte, perché il ragazzo è mio”.
“Tuo?” Jamie chiese con tono di sfida. “Non vedo nessun cartello
attorno al collo con su scritto a chi appartiene. Ma esattamente cosa
vuoi dire con “tuo”?”
2
39
“Te lo prometto, Josè”, disse Jamie, senza peraltro rendersi conto di
che cosa stava promettendo. “Tu aspetta qui, io vado a prendere le
chiavi del furgone della chiesa”.
“Jamie”, Kim protestò, “e i tuoi compiti? Quando li farai?”
“Li farò quando sarò di ritorno”, Jamie rispose, “Farà freddo
stanotte e non posso permettere che quei ragazzini stiano fuori tutta la
notte”.
“Allora lascia che anche Adam ed io andiamo a cercarli non appena
finiamo qui”.
“Neanche per sogno”, Jamie disse fermamente. “Nessuno di voi due
ha il permesso di guidare il furgone della chiesa e certamente non voglio
che il mio pickup vada di notte in quella zona di città, specialmente con
una bella ragazza a bordo. Se tu ed Adam volete finire qui con i ragazzi,
sarò a casa non appena li avrò trovati”. La baciò e augurò la buona notte
ai ragazzi e se ne andò.
Jamie ci mise molto più tempo di quanto avesse sperato per trovare
i bambini. Josè era andato con lui sul furgone e aveva indicato la zona
dove era più probabile che si trovassero, poi Jamie lo aveva portato a
casa, in un edificio che sembrava in condizioni un po’ migliori rispetto
alla maggior parte degli edifici del quartiere. “Grazie Josè”, disse mentre
il ragazzo usciva dal furgone.
“Cerca di trovarli, okay, si-gnor Conner?”
“Se sono per strada, li troverò, te lo prometto”.
Jamie guidò su e giù per le strade delle immediate vicinanze della
casa di Josè. Notò parecchi altri veicoli, la maggior parte dei quali di un
non meglio definito colore scuro. Rabbrividì quando si rese conto di che
cosa succedeva in quelle macchine e ancor di più quando iniziò a notare
le occhiate minacciose che ricevette. Improvvisamente si ricordò che il
logo della chiesa era scritto sulla porta del furgone e certamente quella
non era la zona della città dove uno si sarebbe aspettato di trovare un
furgone della chiesa che andava lentamente avanti e indietro. Aveva
38
Grazie…
Alla mia adorata moglie, per la sua pazienza, il suo amore e il suo
sostegno.
Al mio editore e ai miei lettori delle bozze: mia moglie Rita, mia
suocera Jessie, Joan mia sorella, siete stati tutti infaticabili. Grazie per la
vostra grande esperienza.
Al signor Phil Cross che mi ha gentilmente concesso il permesso di
usare le parole della sua canzone “Un meraviglioso Pastore”. Quando
ho sentito per la prima volta la canzone, cantata da “ Voci di Poeta”, mi
sono accorto che davvero abbiamo un Meraviglioso Pastore e ne rimasi
commosso.
3
“Non lo so, si-gnore. E’ stato mandato via dalla casa dove viveva in
settembre. Quando comincerà a far freddo…”
“Mandato via? Vuoi dire che i suoi genitori l’anno cacciato di casa?”
Jamie chiese scioccato.
“No, si-gnore. Juan e Juanita sono stati lasciati a Chicago da soli
quando i loro genitori sono tornati in Messico. Avevano detto che
sarebbero tornati entro pochi mesi, ma sono ormai tre anni. Abitavano
con amici, ma ora anche questi si sono trasferiti”.
To my great friend and brother in Christ, Charlie.
“Juanita? Juan ha una sorella?”
”Si, si-gnore. Sono gemelli. Juan si è preso sempre cura di sua
sorella, ma purtroppo con l’inverno che arriva…”
This translation would be a little contribution to his mighty heart
and his wonderful mind: they both have shaped characters who are
meant to change people’s lives.
“Josè, forse sono andati all’agenzia per l’assistenza dell’infanzia.
Sicuramente Juan sa dell’esistenza di questa agenzia”.
“Sì, lo sa, ma non c’andrà. Ha paura che lo separino da sua sorella e
non può prendersi cura di sua sorella se non stanno assieme”.
“Ma sta arrivando l’inverno, Josè! Non possono stare per strada
tutto l’inverno!”
“Sì, lo so; ma ci sono posti dove possono andare a ripararsi”.
“Del tipo? Che tipo di posti?” Jamie domandò, ma non era del tutto
sicuro di voler sentire la risposta.
“Sottopassi delle stazioni, edifici chiusi, stazioni degli autobus. Ogni
tanto qualcuno li porterà in un albergo o in una casa, in cambio di … beh,
staranno al riparo dal freddo almeno per una notte”.
“Josè, devo assolutamente trovarli, ma non ho la minima idea di
dove cercare. Sai dove potrebbero essere?”
“Sì, penso di sapere dove stanno la maggior parte del tempo. Posso
aiutarti, si-gnor Conner, ma devi promettermi che non chiamerai
l’Assistenza dell’Infanzia”.
4
37
Jamie non venne a casa prima: neppure venne alla solita ora. Il
gruppo era cresciuto fino ad essere composto ora da 27 ragazzi: 17
ragazzi e 10 ragazze. Kim aveva già proposto di aiutarlo. Ora anche Adam
si era offerto di dare una mano. Le sue capacità e il suo aiuto si
sarebbero rivelati davvero preziosi con l’andar del tempo, soprattutto
per alleggerire il lavoro di Jamie. Nei loro incontri del martedì, i ragazzi
realmente non facevano nulla di speciale, sembrava piacesse loro
semplicemente stare assieme. Iniziavano sempre con una cenetta, di
solito a base di panini e insalata di frutta, preparati da alcune delle
donne della chiesa. Poi cantavano canzoni, giocavano un po’ a basket.
Seguiva sempre un momento di assistenza spirituale, dove Jamie e i suoi
assistenti si occupavano dei problemi dei singoli ragazzi.
Molto spesso i problemi consistevano semplicemente nel dare un
aiuto con i compiti di scuola, ma alle volte qualche ragazzo aveva anche
problemi personali o familiari. Mano a mano che la fiducia dei ragazzi
nel loro capogruppo aumentava, diventavano sempre più disponibili a
parlare dei loro problemi. Quella sera fu proprio una di quelle sere.
Jamie aveva aiutato Josè, un ragazzo ispanico di 12 anni, con il suo
inglese. Josè aveva dato prova di essere un ragazzino coscienzioso e
sembrava apprezzasse l’aiuto, ma quella sera la grammatica inglese era
proprio la cosa più lontana dalla sua mente.
“Cosa c’è che non va, Josè?” Jamie chiese. “Sembra che stasera non
ti concentri affatto”.
“Niente, si-gnor Conner”, Josè rispose con sguardo assente.
“Qualcosa invece non va”, Jamie insistette. “E’ come se tu avessi la
testa da qualche altra parte. E’ successo qualcosa a casa?”
“No, si-gnore. Tutto bene a casa”.
“E allora cosa c’è, Josè. Per piacere, forse posso aiutarti”.
“Si tratta di Chico. Speravo sarebbe venuto qui stasera, sono due
settimane che non lo vedo”.
“Chico? Oh, vuoi dire Juan? A dir il vero avevo intenzione di
chiedere io a te se l’avessi visto. E’ ammalato?”
36
INDICE DEI CONTENUTI
Prologo
5
I – Il trasferimento a Chicago
6
II – L’evoluzione
23
III - Il ritorno a casa
47
IV - L’intervento chirurgico
71
V - Lasciate che i bambini vengano a me
88
VI – Tutti a Chicago
110
VII - Il concerto di Jamie
129
VIII - Gli esami finali del primo anno
149
IX - Confronto con la Gang
170
X - Ace
188
XI - Catherine Stevens
201
XII - Il neonato
220
XIII - Emily
240
XIV - Non più un adolescente
264
XV - Simon Enfield
284
XVI – Ritorno a scuola
307
XVII - Una casa piena
327
XVIII - Una nuova sedia a rotelle
354
XIX - Il giorno del Ringraziamento
371
5
XX - Il bambino di Andy
395
XXI - L’ordinazione
416
XXII - Il ritorno alla fattoria
445
XXIII - I conti col destino
469
Epilogo
477
Com’era prevedibile, Jamie fu circondato dai suoi compagni mentre
si recava verso il corso di Psicologia”, Ragazzo, ce l’ha proprio con te!”
Eddie Savane dichiarò, “Non so cosa gli hai fatto, ma il piccolo fiasco di
oggi certamente non gioca a favore della tua causa. Perché mai non hai
solamente scritto la relazione come voleva lui?”
“L’ho fatto”, Jamie disse ostinatamente. “Ho scritto la mia opinione,
i risultati della mia ricerca. Penso si faccia così quando si scrive una
relazione”.
“Non necessariamente”, disse Mark Kendall. “Alle volte devi
inghiottire il tuo orgoglio e le cose in cui credi e dare agli insegnanti
quello che vogliono loro”.
“Non sono stato educato in questo modo”, Jamie rispose
provocatoriamente. “Mia madre è stata la più severa insegnante che mai
avrò, ma non avevo paura di disobbedirle per difendere la mia posizione.
Non ho paura di disobbedire neppure al professor Martin. Non verrò
meno alle cose in cui credo per il professore Martin, né per nessun altro.
Lui ed io abbiamo avuto un contrasto già prima che venissi qui. Ho vinto
allora e vincerò anche adesso”.
“Ma devi fare il sermone per domenica!” Adam gli ricordò. “Jamie,
come riuscirai a prepararlo in quattro giorni? Sai almeno da dove
cominciare?”
“Non penso sarà una cosa così difficile”, Jamie rispose. “Vorrei
solamente non avere quell’incontro con il gruppo dei ragazzi stasera. Mi
renderà impossibile leggere le venti relazioni in tempo”.
“Mi occuperò io dei ragazzi questa sera”, Adam propose. “Possiamo
occuparcene Kim ed io, e tu starai a casa a studiare”.
“Lo apprezzo, Adam. Apprezzo il tuo aiuto, ma non posso proprio
non farmi vedere e mandare qualcuno che i ragazzi non conoscono.
Stanno appena iniziando a fidarsi di me e semplicemente non andare
all’incontro questa sera non è ammissibile. Mi piacerebbe davvero
accettare il tuo aiuto, Adam, ma stasera proprio non posso. Proverò a
venire a casa un po’ prima”.
6
35
addentrato in molti dettagli; forse un’altra volta, se lei vorrà farci
partecipi di tali dettagli. Nel frattempo, desidero che lei legga le relazioni
che i suoi compagni hanno consegnato, ne faccia un’analisi e poi si
prepari a dibatterle in classe domani. Siccome è stata una sua scelta
quella di non riscrivere la sua relazione, sarà valutato su come lei
condurrà il dibattito”.
“Do-domani, signore? Professore, ho altri compiti e questa sera ho il
mio consueto impegno nel salone della chiesa con i ragazzi della città.
Non so se sarò preparato per la lezione di domani”.
“Equilibrio, signor Conner”, disse l’uomo con compiacimento. “E’
tutta questione di equilibrio. Se lei mai vorrà diventare un pastore
efficiente, deve imparare a bilanciare un carico di lavoro che le sembra
impossibile”.
“Signore, non diventerò mai un pastore. Sono un musicista io,
signore”. Voleva dire che gestire una fattoria, fare fronte a tutti gli
impegni scolastici e preparare concerti e programmi di registrazione
tutto contemporaneamente richiedeva altro che equilibrio; ma non lo
fece, pensò non valesse la pena litigare oltre con quell’uomo.
“Mai dire mai, signor Conner”, rispose il professore con un sorriso
compiaciuto. “Lei sta studiando per conseguire una laurea in Teologia e
ciò significa che dovrà prepararsi a diventare un pastore. A dir il vero,
più ci penso, più mi convinco che lei dovrebbe prepararsi a fare il
sermone della prossima domenica. Proprio così, metta assieme il
materiale contenuto nelle relazioni e i punti che emergeranno nel
dibattito di domani e prepari un sermone. Parlerò al dottor McNeil e
organizzeremo la cosa”.
“U-un sermone?” Jamie disse con un sussulto. “Signore, non ho
ancora frequentato il corso di predicazione. Non mi è stata data ancora
la licenza di predicare. Non so neppure…”
“Quando avrà finito di dirmi tutte le ragione per cui non può farlo,
me lo faccia sapere”, il professor Martin sorrise sprezzante. “Poi le dirò
io le ragioni per cui lei lo deve fare. La classe è licenziata”.
34
PROLOGO
Nel libro “Some Through the Fire” – “Attraverso il fuoco”, abbiamo
visto Jamie Conner, un ragazzino di 12 anni, crescere e diventare un
giovanotto di 19. Durante quegli anni, Jamie e la sua famiglia avevano
sperimentato incredibili momenti difficili e difficoltà di ogni genere,
frammisti ad esperienze meravigliose, paganti ed emozionanti.
Durante la sua prima adolescenza, Jamie aveva affrontato un
intervento chirurgico per cancro che lo aveva lasciato inabile a
procreare. Aveva sopportato un trattamento di chemioterapia che per
poco non lo aveva ucciso, poi aveva trascorso un anno in prigione,
quando suo fratello più grande, Garth, era morto in un tentativo di
rapina, e Jamie, a causa di una serie bizzarra di circostanze ed alcune
manipolazioni legali, era stato dichiarato colpevole della morte del
fratello.
Nei momenti migliori, Jamie e i suoi tre fratelli, tutti adottati, che
avevano imparato a suonare e cantare dalla loro madre, erano diventati
popolari come cantanti di gospel dentro e fuori i confini della Carolina
del Nord. Durante tale periodo della sua vita, Jamie aveva sbalordito
tutti quelli che avevano avuto l’occasione di incontrarlo grazie al suo
coraggio, all’atteggiamento positivo e alla sua incrollabile fede in Dio –
fede che aveva imparato dalle migliori persone possibili da cui si
possono imparare queste cose: da sua madre e suo padre.
Quando Jamie compì 19 anni, sembrò che la vita della famiglia
Conner iniziasse a quietarsi un po’. Ma tutto cambiò quando arrivò una
telefonata che annunciava che a Jamie era stata assegnata una borsa di
studio davvero invidiabile presso il prestigioso Istituto Biblica di Chicago.
L’unico problema connesso a tale borsa di studio era che Jamie doveva
lasciare la sua casa, la famiglia che adorava, la fattoria che amava e forse
la cosa più importante per lui, la ragazza di cui era innamorato da circa
quattro anni. Andar via da casa sarebbe stato il normale corso degli
eventi per un ragzzo; anche abbandonare la fattoria poteva essere
accettato mentalmente, ma lasciare l’amore della sua vita non poteva
proprio succedere e non sarebbe successo. Questa sarebbe stata la
7
prima delle sfide che Jamie avrebbe affrontato per risolvere il destino
della sua vita.
Tuttavia la storia continua, e Jamie e la sua nuova sposa, Kim, sono
appena tornati dal loro viaggio di nozze in Messico. Si erano sposati una
settimana prima in una doppia cerimonia nuziale assieme ad Andy, il
fratello di Jamie, il quale aveva portato la sua sposa in viaggio di nozze a
San Maartin. Ora i novelli sposi hanno a disposizione solo pochi giorni
per stare a casa un po’. Poi dovranno partire per la loro nuova vita a
Chicago.
“Sentiamo allora, signor Conner” disse l’uomo con tono altezzoso.
“Perché non condivide con noi tutte le sue esperienze del mondo
reale?”
Jamie lo fece. Raccontò che all’età di nove anni aveva preso su di sé
la completa gestione della fattoria. che aveva dovuto sorvegliare il
lavoro di sei operai, provvedere alle semine e ai raccolti, mungere
venticinque mucche. Raccontò che lui e i suoi genitori erano stati
imbrogliati dall’amministratore disonesto di un orfanotrofio quando essi
avevano voluto adottare suo fratello Andy. Fece partecipi tutti i suoi
compagni di corso della triste storia del suo aggressivo fratello; di come
aveva subito un intervento chirurgico all’età di dodici anni e di come il
suo dottore lo aveva sottoposto a sei mesi di chemioterapia per coprire
il suo errore e di come tale cura lo aveva portato vicinissimo alla morte.
Raccontò la storia di suo fratello Paul, e di come avesse assistito con
terrore estremo all’uccisione di tutta la sua famiglia quando era ancora
un bambino e di come egli stesso fosse stato mutilato in modo orrendo.
Rivelò la storia di altri ragazzi nel coro italiano e del modo in cui essi
erano arrivati in quel conservatorio. Raccontò di essere stato
condannato al carcere a vita quando aveva 14 anni, perché ritenuto
colpevole dell’omicidio di suo fratello. Descrisse in dettaglio fatti
riguardanti alcuni dei ragazzi che aveva conosciuto durante i nove mesi
di prigione.
Quando ebbe finito il suo racconto, l’ora di lezione era pressoché
terminata. Jamie era totalmente svuotato sia psicologicamente che
fisicamente. Tremava così violentemente che poteva a stento stare in
piedi. “Come lei può vedere, signore”, concluse, “sono molto sicuro
quando dico che ho avuto un’esperienza piuttosto buona del mondo
reale”. Poi si sedette.
Ci fu un silenzio assordante nella classe. Molti dei nuovi amici di
Jamie lo stavano osservando più attentamente ora, preoccupati che
potesse svenire. Ogni colore era sparito dalla faccia di Jamie; teneva la
testa tra le mani cercando di recuperare la calma, sforzandosi
disperatamente di trattenere le lacrime.
“E’ davvero un racconto incredibile, signor Conner”, disse il
professore con molta calma. “Ma ho il sospetto che lei non si sia
8
33
“Bene, per raggiungere tale laurea, a lei è richiesto di imparare
come si predica, come si dibatte. A lei viene richiesto di comprendere
che cosa pensa il mondo. Se lei fosse andato in una scuola pubblica
conoscerebbe ora che alla maggioranza delle persone di questo mondo
viene insegnata la teoria dell’evoluzione in dettaglio, come se fosse un
dato di fatto. Che cosa le dà l’autorità di stabilire inequivocabilmente
che tale teoria non è un dato di fatto?”
“La mia Bibbia, signore”, Jamie rispose. Cominciava ad infastidirsi
ora – sprecare il tempo prezioso della lezione a causa delle loro diversità
d’opinione, e Jamie non voleva che ciò fosse a danno dei suoi compagni
di corso. “Professore, per favore, possiamo qui chiudere la faccenda?”
domandò. “Ho la sensazione che stiamo portando via tempo al resto
della classe”.
Fu in modo assoluto la cosa peggiore che Jamie avesse potuto dire.
Parecchi sussulti si sentirono nell’aula mentre la faccia del dottor Martin
divenne così rossa che sembrava che da un momento all’altro potesse
vere un colpo. “Mi sta forse dicendo come condurre le mie lezioni?”
urlò. “Signor Conner, un giorno dovrà affrontare il mondo reale e una
delle lezioni che deve imparare prima che esca dal suo rifugio nel quale
vive, è che non potrà sempre avere le cose come lei le vuole; le cose non
andranno sempre nel modo in cui lei avrà voglia che vadano”.
Ciò fu davvero troppo. Jamie aveva presenziato a tutti i corsi e alle
sessioni di consulenza del professor Martin, si era rivoltato come un
calzino per compiacere all’uomo, tutto invano. A Jamie e al resto della
classe era sempre sembrato che una frase si e una no che usciva dalla
bocca dell’uomo contenesse riferimenti al “Mondo reale”. La cosa era
perfino diventata oggetto di riso tra gli studenti. Quando parlavano del
corso di Teologia 211 del professore, ne parlavano usando l’appellativo
di “mondo reale”. Ora qualcosa si ruppe nella mente di Jamie ed aveva
intenzione di sistemare la faccenda una volta per tutte.
“E lei viene a parlare proprio a me del mondo reale?” ribatté Jamie
al professore alzandosi in piedi di nuovo. “Professore, penso di poterle
dire io qualcosa sul mondo reale. Rispettosamente ritengo che sia lei a
non conoscere nulla del mondo reale. Potrei dirle alcune cose che …”
32
I – TRASFERIMENTO A CHICAGO
Quando ero un ragazzo
E il diavolo voleva chiamarmi per nome
Dissi, chi, chi pensi di ingannare?
Sono un ragazzo consacrato…
Il ritorno degli sposi novelli alla fattoria Conner fu un’esperienza
dulcamara. Jamie e Kim furono salutati all’aeroporto dai genitori di Kim,
che li portarono a casa loro per rimanervi per il pomeriggio. Avrebbero
poi prestato loro la macchina perché andassero alla fattoria Conner
dopo cena. A casa di Kim si svolse un barbecue in loro onore. Jamie
provò a divertirsi e anche ci riuscì abbastanza, ma la sua mente era
altrove: era a casa sua. Non conosceva nessuno degli ospiti presenti, una
ventina circa, ad eccezione del signore e della signora Neff, i genitori di
Kim. C’erano zii, cugini, la nonna di Kim e alcuni amici di famiglia. Jamie
era sinceramente contento di fare la loro conoscenza ma non riusciva a
capire come Kim riuscisse a tenere a mente i nomi di tutte quelle
persone. Beh, semplicemente Jamie non era abituato ad avere così tanti
parenti!
Andy e Christine non erano attesi di ritorno a casa se non alle otto di
sera circa, perciò i Neff acconsentirono a che Jamie si assentasse dalla
festa e andasse a prenderli. Si sarebbero poi trovati tutti alla fattoria
Conner. Kim sarebbe ritornata a casa il martedì sera successivo per
restituire la macchina ai suoi e per un’ultima visita alla sua famiglia
prima di partire per Chicago.
Andar via di casa, lasciare la propria casa! Un pensiero che metteva
paura. Così definitivo! Jamie non aveva mai pensato prima a tale
eventualità. Fino ad allora “andar via di casa” voleva dire andare a scuola
9
per un giorno, andare in Italia per un mese, in prigione a Wilmington per
alcuni giorni, per una settimana in viaggio di nozze. I suoi genitori gli
avevano parlato del suo “andare via di casa” per andare in prigione e
restarvi per il resto della sua vita, ma a quel tempo Jamie si trovava in
una situazione mentale talmente surreale che realmente non aveva mai
pensato che per la prima volta nella sua vita “andar via di casa” volesse
dire per sempre, oppure per un tempo indefinito, e per Jamie Conner,
ragazzo di campagna, quella era stata sicuramente una sensazione molto
disagevole.
in tutto il corso di Teologia, che il professore aveva qualche problema
con Jamie. Jamie non aveva mai rivelato l’incidente che aveva portato i
due ad iniziare il loro rapporto con il piede sbagliato, ma era ovvio a tutti
che Jamie non era molto popolare agli occhi del buon professore.
Dare un ultimo saluto ai suoi genitori quel martedì pomeriggio non
fu difficile per Kim. Non perché non provasse affetto per loro, ma perché
le piaceva molto di più la sua nuova vita di giovane sposa!
“Così lei pensa che non sia importante capire i punti di vista contrari
alla Bibbia?”
A Jamie, d’altro canto, era piaciuto moltissimo il viaggio di nozze,
ma a quale sposino novello non sarebbe piaciuto? Era stato come un
sogno! Due ragazzi che passavano il tempo assieme, andavano a letto e
si alzavano quando volevano, andavano in giro, compravano souvenir e
ridevano molto: un sogno davvero! Ma sapevano che sarebbero stati in
Messico per solo una settimana, una settimana in cui, si suppone,
avrebbero avuto l’occasione di conoscersi meglio, più intimamente; ed
era stato proprio quello avevano fatto!
Ma questa volta “andar via di casa” era proprio diverso. Sarebbe
stato per sei anni o forse più. Una scelta che voleva dire separarsi dalle
persone che amava, dire addio alla fattoria in cui Jamie era cresciuto, al
trattore John Deere che aveva riparato, che aveva amato e di cui si era
preso cura tante volte, per non parlare del lavoro che lui e il “vecchio
John” avevano fatto insieme come una squadra affiatata.
Poi c’erano i suoi fratelli. Jamie, essendo vissuto nella sua famiglia
molto più a lungo di tutti gli altri ragazzi, si sentiva responsabile di loro,
quasi un fratello maggiore, sebbene Andy fosse quattro anni più vecchio
di lui. E il compito di Jamie di fare un po’ da guida agli altri fratelli era
stato a lungo vanificato, a Jamie era stato letteralmente impedito di
esercitare tale funzione perché aveva trascorso in prigione l’intero primo
anno in cui Chris a Paul erano stati alla fattoria. E Jamie si sentiva ancora
responsabile di loro e non riusciva a togliersi di dosso la brutta
sensazione come se li stesse abbandonando.
“Non lo farei mai, signore”, Jamie rispose con calma. “Stavo solo
esprimendo la mia opinione, che, cioè, stiamo adoperando tempo
prezioso per imparare cose che sono in netta contraddizione con quello
che la Bibbia insegna”.
“Sì, certo, signore, è importante, ma non credo vi sia alcun merito
ad imparare ogni dettaglio sull’argomento. Fintantoché non avremo la
possibilità di parlare con qualche autorità riguardo a ciò che la teoria
afferma, credo che, in termini generali, siamo già in grado di demolire
tale teoria. Non è necessario conoscere …”
“Dove ha frequentato la scuola superiore, signor Conner?”
“Non ne ho frequentata alcuna, signore, sono stato istruito a casa”.
“Ah, proprio uno istruito a casa mi doveva capitare!”
Jamie sapeva che il professore era a conoscenza del fatto, perché
aveva visto il suo curriculum, la trascrizione dei livelli superati, anche i
documenti dei suoi esami. “Signore e signori”, il professore continuò,
rivolto a tutta la classe, “abbiamo qui un giovanotto il quale, a
diciannove anni, si permette di dirmi come insegnare il mio corso, quali
argomenti dovrei insegnare, e quello che avrà o non avrà bisogno di
sapere come predicatore. E tale giovanotto non ha mai messo un piede
nel mondo reale, non è neppure andato in una scuola pubblica!”
“Non ho in programma di diventare un predicatore, signore”, Jamie
ribatté.
“Signor Conner, abbiamo fatto questa conversazione già in
precedenza. Lei sta studiando per la sua laurea in Teologia, non è vero?”
“Si, signore”.
10
31
II – L’EVOLUZIONE
“Signor Conner!” Il professor Martin urlò mentre gli studenti si
stavano accomodando per la loro lezione di Teologia.
“Sì, signore?” Jamie rispose alzandosi in piedi. Aveva avuto diverse
diatribe con l’uomo nel recente passato e a Jamie ovviamente
quell’uomo non piaceva affatto e, altrettanto ovviamente, aveva di che
lamentarsi di lui.
“Prego, si accomodi, signor Conner. Le era stato chiesto di
presentare una relazione sulla teoria dell’evoluzione. Cos’è questo …
questa sciocchezza scritta che lei mi ha consegnato?”
“Professore, è la mia analisi sulla teoria dell’evoluzione, proprio
come lei mi aveva chiesto di fare”.
“Non lo è affatto, signor Conner! Ciò che è scritto in questa
relazione, è la sua opinione su come l’universo è venuto all’esistenza. Lei
ha parlato dell’evoluzione solo per renderla ridicola e ridurla a nulla di
più che ad una favola. Voglio una completa analisi della teoria
dell’evoluzione. In alternativa riceverà uno zero come voto per la sua
relazione”.
“Non la posso fare”, Jamie dichiarò fermamente con quanto più
rispetto poté mettere nella sua risposta. “Francamente, signore, con il
dovuto rispetto, ero rimasto piuttosto sorpreso quando lei ci aveva
assegnato il lavoro. Pensavo questa fosse una scuola cristiana e io fossi
qui per imparare gli insegnamenti della Bibbia, non le teorie di uno
scienziato che sbagliava …”
“Sta forse insinuando che io non sono in grado di insegnare in modo
adeguato, signor Conner?”
Né Jamie né Kim erano proprio entusiasti di lasciare le sorelle
gemelle di Jamie, May e Megane, ora di quattro anni. Erano delle
bellissime bambine e tutti e quattro i fratelli le ritenevano la cosa più
bella che fosse capitata al mondo intero. Kim aveva solo una sorella, ma
non andava molto d’accordo con lei e perciò era ancora più innamorata
dell’idea di avere due nuove sorelline. Neppure le due gemelline erano
contente di perdere Kim e Jamie. Kim aveva trascorso molto tempo nella
fattoria negli ultimi quattro anni e molto di quel tempo era stato
impiegato per viziare le due bambine, mentre i loro fratelli maggiori
erano al lavoro o a fare “cose da ragazzi”, come pescare, fare dei
lavoretti sui trattori, sui pickup di Andy e Jamie e così via.
Ci furono molte lacrime quel mercoledì mattina quando i due
giovani sposi felici, beh, non proprio tanto felici in quel momento, si
prepararono a partire. Jamie assicurò tutti che i suoi studi a Chicago
sarebbero finiti prima che tutti se ne fossero accorti e che poi sarebbe
tornato a casa per occuparsi della costruzione della sua nuova casa da
qualche parte sul terreno della fattoria, poiché la sua fedeltà alla fattoria
non sarebbe mai cambiata o venuta meno.
Jamie e Kim rimasero quasi completamente in silenzio durante le
prime ore del loro viaggio verso nord, lungo l’interstatale 95. Avevano
previsto di impiegare tre giorni per arrivare a destinazione, anche perché
avevano deciso di fare una deviazione e visitare le Cascate del Niagara.
Nessuno dei due le aveva mai visto prima e quella sarebbe stata
sicuramente un’occasione che non si sarebbe presentata per chissà
quanto tempo. Non c’impiegarono molto per accorgersi di quanto
avevano visto giusto.
2 ottobre
Cari mamma e papà, Andy, Christine, Billy, Paul, Chris, May e
Megan,
Adam stava seduto al suo posto, cercando di attirare l’attenzione di
Jamie cosicché potesse fargli un cenno di tacere, perché stava
sprofondando sempre di più, ogni volta che apriva la bocca. Era risaputo
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11
WOW! L’ho detto tutto d’un fiato! Forse d’ora in avanti dovrei dire
solamente “Cara Famiglia”. Ma per il momento mi sento molto confortato
a ripetere tutti i vostri nomi. Ci mancate tutti tanto, a Kim e a me. Anche se
devo ammettere che i primi due mesi qui sono stati talmente frenetici che non
abbiamo avuto molto tempo per pensare né alla nostalgia di casa e
neppure per stare tanto insieme.
Le prime due settimane sono state un vero incubo: fissare i corsi,
trovare un posto dove vivere, orientarsi nelle attività della chiesa e abituarsi
ai nostri nuovi doveri. Comunque abbiamo superato tutto anche se ho il
sospetto che il peggio deve ancora venire. Ho deciso di iscrivermi a due corsi
principali: Musica e Teologia, con un corso secondario in Computer se si
dimostrerà adatto a me .Anche Kim ha deciso di prendere due corsi
principali: Teologia e Istruzione, e anche canto e pianoforte, corsi che sono
tenuti da due degli studenti laureati, così per un po’ da qui in avanti Kim
ed io dovremo darci appuntamento per vederci.
Abbiamo finalmente trovato un grazioso appartamento dopo aver
visto diversi posti- Il problema con la maggior parte degli appartamenti,
essendo in centro città, è che erano o sporchi e malridotti o talmente costosi
che non potevamo neppure pagare l’affitto dei primi giorni. Come sapete,
eravamo stati invitati a stare dal dott. McNeil, il pastore anziano della
chiesa, e infatti abitiamo ancora da lui. E’ un uomo straordinario e so che
sarà un piacere lavorare con lui. Siamo già diventati grandi amici. La
signora e il dott. McNeil hanno quattro figli, ma sono già tutti grandi e
hanno detto che erano davvero contenti di averci con loro almeno per un po’
di tempo. La signora McNeil ci disse che dal nostro modo di comportarci,
era sicura che Kim ed io venivamo da famiglie che ci amavano e ci
sostenevano molto; sapeva che non avrebbe mai potuto sostituire le nostre
mamme, ma che avrebbe tentato in ogni modo di farci da mamma, almeno
finché saremmo stati a Chicago. Ti assomiglia molto, mamma, quando la
signora McNeil dice queste cose, e quindi lo sai che fa sul serio.
IL pastore e la signora McNeil ci hanno detto che siamo così giovani
che è difficile per loro pensare a noi come a degli adulti. Io dissi loro di
non farci caso perché anch’io trovavo difficile non pensare a me stesso come
ad un ragazzino. Il Pastore mi ha parlato anche di quella faccenda
dell’accompagnamento di signore di cui il professor Martin si stava
interessando. Quando aveva sentito come io avevo reagito al riguardo, disse
che io ero proprio quello che lui voleva. Credo che il professor Martin stava
12
giorno. L’unica cosa che non hai imparato a fare è delegare. Che tu ci
creda o no, tu non possiedi tutte le risposte; forse qualcun altro potrà
aggiungere una prospettiva a cui tu non hai pensato.
“Devi ricordare quello che stai facendo e qual è il tuo obiettivo
finale. Se sei qui per portare gloria a te stesso sei qui per la ragione
sbagliata. E’ questa la tua motivazione, Jamie?”
“No signore”, Jamie rispose. Normalmente tale domanda avrebbe
offeso Jamie, ma aveva ormai troppo rispetto per quell’uomo per
sentirsi offeso, non importava quello che dicesse. “Solamente considero
tutti quei ragazzi e la vita così misera che essi vivono e non posso
abbandonarli”.
“Ma non lo saranno! E il modo per non abbandonarli è prenderti
una pausa, e allora va a casa, Jamie! Trova qualcuno che prenda il tuo
posto per una settimana o due e va a casa! I tuoi genitori hanno bisogno
di sapere quale lavoro eccellente hanno fatto allevandoti. I tuoi fratelli e
sorelle hanno bisogno di sapere che li ami. Anche questo è importante,
Jamie. E’ molto più importante di quanto tu non lo sappia!”
“Capisco, pastore”, Jamie rispose mentre le lacrime riempirono i
suoi occhi, “Ma l’organo … il coro …il coro dei ragazzi e tutti quei
ragazzini …”
“Sono tutti qui da più di cent’anni, Jamie”, il pastore replicò
gentilmente. “I nomi e le facce cambiano, ma le situazioni no. Ho il
sospetto che Dio vuole che siano qui per altri cent’anni, quando noi tutti
ce ne saremo andati; ma tua madre e tuo padre non sono immortali
almeno non in questa vita terrena. Hai dei doveri pure verso di loro,
figliolo. Ovviamente so che li ami intensamente ed essi hanno bisogno
del tuo amore. Hanno bisogno di vedere di persona che te la stai
cavando piuttosto bene qui e che ciò è anche merito loro. Hanno
bisogno di vedere con i loro occhi che la loro fatica è servita a qualcosa.
Glielo devi, Jamie! Va a casa! Trova qualcuno che prenda il tuo posto e
va a casa! Hai tre settimane libere da scuola ed è per un motivo ben
preciso che ci sono le vacanze, per riposare. E tu hai bisogno di riposare,
che tu lo sappia o no”.
29
“A casa, signore”, Jamie rispose orgoglioso. “Mamma mi ha fatto
scuola a casa dopo l’intervento chirurgico quando avevo 12 anni”.
“Intervento chirurgico?” il pastore domandò.
“Quando avevo 12 anni pensavano che avessi il cancro. Così mi
hanno …”
“Non mi serve conoscere i dettagli”, il comprensivo pastore disse.
“Tutto quello che mi serve sapere ora è questo: qual è il tuo rapporto
con la tua famiglia?”
“Pastore, se posso?” Kim intervenne.
“Certamente, Kim, durante i mie anni come pastore ho trovato che
una moglie affettuosa alle volte conosce un uomo meglio di quanto lui
conosca se stesso”. Jamie, sapendo che in quel momento non contava,
rimase in silenzio.
“Pastore”, Kim proseguì, “Jamie è talmente impegnato con questo
programma che so che lavorerebbe fino a morire se questo è quello che
serve per riuscire a rispettarlo. Ci sono i suoi studi, gli incarichi qui alla
chiesa, ma c’è tanto di più. Jamie ama tutti quei ragazzini di cui si occupa
ogni settimana e non può lasciarli neppure per un giorno o due. In
quanto pastore anziano di una chiesa del centro della città immagino
che lei sappia a che cosa quei ragazzini vanno incontro ogni giorno.
Jamie è arrivato al punto che non può lasciarli a se stessi nemmeno per
una o due settimane per paura che essi si possano perdere. Non li può
proprio lasciare!”
solamente usando la sua fervente immaginazione. Ho già accompagnato
una delle signore in questione ad un concerto gospel in centro città. Ho
portato anche Kim con me e la signora era stata contenta che l’avessi fatto.
Non ho proprio idea di come al professore fosse venuta l’idea che le
signore che io avrei accompagnato potessero avere aspettative sessuali su di
me. Ora che le cose si sono chiarite mi sento molto più sollevato. Quella
signora mi disse che le sarebbe piaciuto essere accompagnata in vari posti
in futuro e che io dovevo assolutamente portare Kim con me. Sembra che
Kim riesca ad affascinare tutti quelli che incontra. Il pastore dice che Kim
potrebbe benissimo essere l’eccellente moglie di un futuro pastore. “Io?”
dissi, “un pastore?”
Ci siamo trasferiti nel nostro nuovo appartamento ieri sera. Ha due
camere da letto, il che significa che possiamo trasformare la seconda
stanza in studio. Non ci sono ancora molti mobili ma il pastore ci ha detto
che sicuramente i membri della chiesa potevano aiutarci a risolvere il
problema. Ci disse di non comprare nulla se non le stoviglie, perché la
chiesa avrebbe pensato a tutto il resto.
Finalmente la settimana scorsa ci sono arrivati i computer ma non
abbiamo ancora avuto il tempo di configurarli. Una volta messi a posto
anche con le nostre caselle di posta, potremmo spedire lettere più spesso.
“Capisco quello che dici, Kim”, l’uomo compassionevole rispose,
“ma Jamie, non puoi salvarli tutti. Se tenterai di farlo sarai bruciato
entro l’anno. Tutti in questo posto ti amano! Ricevo chiamate e visite
ogni giorno da persone che vogliono te tra il nostro staff fisso. Ed io
continuo a ricordare a tutti che sei uno studente e che non hai ancora
vent’anni! Il modo in cui ti sei fatto carico delle tue responsabilità ha
colpito tutti noi. Quando abbiamo ideato la borsa di studio non avevamo
idea che avremmo avuto una simile palla di fuoco così impegnata come
nostro primo candidato; ma devi ricordarti da dove hai preso tutto
quella capacità operativa e tutte le abilità di cui dai dimostrazione ogni
La mia prima grande sorpresa è arrivata quando ho incontrato il
dottor Ames, il direttore di Musica della chiesa. Mi ha informato che
sarebbe andato in ferie per un mese a partire dalla mia seconda settimana
di permanenza alla chiesa e che desiderava che io suonassi l’organo mentre
lui era via. Mamma, se tu vedessi quell’organo! Ha cinque tastiere, è un
Heinz 57, come il dott. Ames lo chiama. E molto vecchio ma è stato
restaurato tre volte e ogni volta è stato ampliato. E’ veramente enorme! E’
incredibile che si aspettino che io suoni quel mostro solo dopo due
settimane! Il dott. Ames ha trascorso molto tempo con me durante quelle
due settimane, mostrandomi le più comuni combinazioni di registri, quale
tastiera usare e per quale scopo, ecc. mi disse che era sicuro che me la sarei
cavata bene; io proprio non lo so, ma ce la farò. Amo davvero suonare
l’rogano, così il dott. Ames disse che sarebbe stato bello se io avessi
continuato a suonare anche dopo il suo ritorno. Ora lo suono ogni volta che
non canto nel coro o che non canto un assolo in una delle chiese in giro per
la città. Dopo solo due mesi ci si sente quasi come essere qui da anni e
certamente fanno di tutto per tenerci occupati.
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13
Essendo studente residente alle prime armi, trovo che mi danno molte
delle mansioni che nessun altro vuole fare, ma finora tutte le cose che ho
fatto mi sono davvero piaciute. Uno dei compiti più grossi è fare il maestro
alla Scuola Domenicale: è una specie di assistente di un mucchio di
ragazzini, dagli otto ai dodici anni di età, sia maschi che femmine. Poiché
la chiesa si trova proprio nel cuore di Chicago, abbiamo molti ragazzini del
centro città ed alcuni sono molto poveri. Vengono qui vestiti poco più che di
stracci, alle volte non molto puliti, e sono sempre affamati. Abbiamo
questo progetto speciale dove a tutti i ragazzini viene dato un sacchetto col
pranzo dopo il servizio in chiesa e il Pastore dice che è probabilmente solo
per il pranzo che vengono in chiesa, ma dice che se quello è quanto serve
per portare un po’ di luce nella loro vita e per metterli in contatto con il
mondo di Dio, allora lo facciamo volentieri. Sto imparando ad amare quei
ragazzini anche quelli che non sanno come ci si comporta e ai quali
neppure tanto importa.
Suppongo che sarebbe meglio che chiuda qui e vada a fare i compiti
per casa. Sono già le otto passate e ho almeno tre ore da stare sui libri
prima di mettermi a letto.
Mi mancate tutti tanto! Aspettiamo il giorno in cui potremo far ritorno
alla fattoria. Il pastore McNeil dice che si può portare un ragazzo di
campagna fuori dalla campagna ma non si può portare la campagna
fuori da un ragazzo di campagna. Era anche lui un ragazzo di campagna,
per cui lo sa. A pensarci bene, c’è davvero molto poco che il Pastore
McNeil non sappia.
Ciao a tutti con affetto,
Come mi fa male a non rivedere lui e Kim, così sarei sorpreso se facesse
diversamente”.
A Chicago Jamie non poteva essere consolato. “Non volevo far star
male la mamma”, si lamentava. “Contava sulla nostra presenza a casa”.
“Capirà”, Kim disse accarezzando la schiena di Jamie.
“Lo sentivo dalla sua voce, era tanto delusa per il fatto che non
saremmo tornati a casa. Forse dovremmo spiegare tutto al dottor
McNeil, so che capirà”.
“Sono d’accordo di parlare con il dott. McNeil, ma non sono troppo
sicura che capirà. Conoscendolo come penso di conoscerlo, ho il
sospetto che ti dirà solo di crescere e assumerti le tue responsabilità”.
“Ma ci ha anche detto che dovremmo prendere un po’ più di tempo
libero, e non credo che lui ci incoraggerebbe a stare lontano da casa se
sapesse che facciamo star male tutta la nostra famiglia”.
“Io sono la tua famiglia ora”, Kim affermò con decisione. “So quanto
ami la tua famiglia e posso farmene una ragione, ma hai bisogno di
affrontare il fatto che quando sei venuto qui hai tagliato il cordone
ombelicale con la benedizione di tua madre. Ce la faranno a superare
questo momento, vedrai. Ti sei addossato una bella responsabilità ma
stai andando alla grande. Non lascerò che tu faccia pasticci proprio
adesso, e credo che farai proprio un bel pasticcio se verrai meno ai tuoi
impegni solo perché pensi di aver bisogno di essere a casa per le
vacanze. Perciò andiamo e parliamone con il pastore, d’accordo?”
Jamie dovette ammettere che sua moglie aveva ragione, così lui e
Kim andarono a trovare il pastore McNeil. Il pastore sorprese entrambi
con la sua risposta e Kim sorprese Jamie ancora di più con quello che
disse.
Kim e Jamie
Che facce scure quando Karen lesse la lettera ad alta voce davanti
all’intera famiglia Conner! Tutti pensarono al loro adorato figlio e
fratello, tutti sentirono dolorosamente la sua mancanza, eppure furono
contenti di sentire che Jamie si era adattato così bene e che gli piaceva
“Jamie, hai sorpreso tutti i tuoi professori, tutti qui alla chiesa, con
le tue abilità e la profondità del tuo discernimento. Devo chiederti, dove
hai preso il tuo diploma di scuola superiore?”
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27
mancheranno loro tre persone, non una. Proprio non possiamo,
mamma!”
“Adam? Cosa c’entra Adam?”
“Mamma, pensi che lo lasceremmo qui tutto solo? Se andiamo da
qualche parte in vacanza, Adam viene con noi. E’ … beh mamma, ti
scriverò tutto al riguardo, ma Adam è proprio in difficoltà in questo
periodo e le cose non vanno molto bene con la sua famiglia. E’ un
pianista davvero bravo e anche una bella persona. Lui ed io impariamo
molto l’uno dall’altro e pensa che lui non ha idea di quanto sia dotato.
Almeno per ora abbiamo adottato Adam come nostro fratello ed lui ha
proprio bisogno di noi”.
“Potresti sempre portalo qui con te se si sente a disagio di tornare a
casa sua. Lo sai che sarebbe il benvenuto, Jamie”.
“Lo so, mamma e lo apprezzo; ma siamo necessari qui. Mi
piacerebbe più di ogni altra cosa poter venire a casa, ma per adesso non
possiamo”.
Jamie aveva già parlato con l’intera famiglia uno a uno, ma la notizia
che non sarebbe tornato a casa per Natale lo costrinse a parlare con loro
di nuovo, e a ciascuno ripetere la stessa spiegazione. Ai suoi fratelli la
cosa non piacque affatto ma compresero: le sue due piccole sorelle
gemelle, invece, non capirono affatto. Più d’uno dei Conner erano in
lacrime quando alla fine riattaccarono, compresi Jamie a Chicago e
Karen nella Carolina del Nord.
“Proprio non capisco”, Karen singhiozzò mentre tentava di
consolare le due bambine, “Natale è sempre stato così importante per
Jamie. Pensavo che nulla avrebbe potuto trattenerlo dal venire a casa
per Natale”.
stare là, almeno da quanto sembrava dal contenuto della lettera. E così
tutti decisero lì per lì di non esagerare con la nostalgia di Jamie e con le
dichiarazioni di quanto mancasse loro. Karen e Dennis, sempre genitori
responsabili e coerenti, avevano già convinto tutti che Jamie era nel
luogo dove doveva essere e che non era necessario mettergli altro peso
addosso col fargli sapere che la sua famiglia soffriva di un grande vuoto a
causa della sua assenza.
Dennis rimase seduto a guardare i volti dei componenti della sua
famiglia, mentre Karen leggeva. La partenza di Jamie era stata più dura
per lui che per tutti gli altri, perché Dennis era abbastanza saggio per
sapere la verità: che cioè era molto inverosimile che Jamie avrebbe
ancora chiamato la fattoria casa sua. Si era ormai convinto che la scelta
di Jamie di lasciare la fattoria sarebbe stato per sempre e aveva finito
per accettare la cosa, perché era convinto che tale scelta era parte del
disegno di Dio su suo figlio; ma alle volte non poteva fare a meno di
soffrire.
Jamie, da parte sua, era come un ragazzino in un negozio di dolci. La
sua vita da seminarista stava andando come mai si sarebbe aspettato
che andasse, nemmeno nelle sue più ardite fantasie. Il corpo docente
era composto da uomini e donne, tutti buoni cristiani. Erano sì esigenti e
non mostravano pietà quando si trattava di assegnare compiti, ma erano
anche gentili, comprensivi ed ognuno di essi aveva a cuore l’interesse
degli studenti.
Le strutture musicali dell’Istituto erano molto più ampie di quanto
Jamie avesse osato sperare. C’erano una mezza dozzina di grandi organi,
sia a canne che elettronici: pianoforti da concerto erano sistemati un po’
dappertutto. C’erano cori e gruppi corali, orchestre e gruppi musicali più
piccoli; c’erano lezioni di canto, disponibilità di assistenza didattica per
suonare quasi tutti gli strumenti e abbondanza di professori e di studenti
laureati disponibili a dare un mano. Jamie stava iniziando ad amare
questo posto tanto che cominciò a sentirsi colpevole perché non
provava maggiore nostalgia di casa.
“E’ semplice”, Andy disse. “E’ come il Natale che ha trascorso in
prigione, con l’intera prigione ben sprangata. Sta solo facendo quello
che tu l’hai allevato a fare, mamma, sta pensando a tutti tranne che a se
stesso. E’ il solito Jamie Conner e sta facendo quello che sa fare meglio.
Il professor Martin, il consulente di Jamie e responsabile della borsa
di studio che Jamie aveva vinto, era tutta un’altra cosa. Aveva
riconosciuto e assegnato il relativo credito a quasi tutti i corsi che Jamie
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15
aveva seguito all’università statele della Carolina del Nord, il che voleva
dire che Jamie avrebbe avuto un’ottima probabilità di conseguire la
laurea di primo livello entro due anni. Ma quando Jamie lo informò che
voleva conseguire due lauree e in più seguire un corso secondario in
scienze informatiche, il buon professore era diventato meno disponibile
a cooperare. “Lei è troppo ambizioso”, dichiarò. “Si concentri solo sulla
musica. Una volta che avrà terminato la tua borsa di studio, potrà
perseguire altre strade se lo desidera”.
“So di potercela fare”, sostenne Jamie. “Lei ha detto che i miei voti
sono eccellenti e che è molto probabile che riesca a completare il
programma in tempo record. Non sono abituato a fare le cose senza
faticare, professore, e alla fattoria mi è stato insegnato ad
avvantaggiarmi di ogni momento in cui sono sveglio”.
“Non si trova alla tua fattoria ora”, il professore rispose
sdegnosamente. “Questo è il mondo reale, signor Conner. Prenda una
cosa alla volta e ci intenderemo molto meglio”.
Mondo reale? Jamie pensò. Se lei vedesse un po’ del “mondo reale”
si bagnerebbe i pantaloni, caro professore. Fortunatamente tenne per sé
quei pensieri.
Jamie finì per averla vinta. Aveva ormai “adottato” il dottor McNeil
e il dottor Ames come suoi veri precettori e in molti modi i suoi padri
adottivi. Era stato il dottor McNeil che aveva incoraggiato Jamie a
studiare Teologia, dopo aver osservato la fame dell’entusiasta studente
per la conoscenza e il discernimento. Anche se il dottor McNeil e il
dottor Ames non erano direttamente dipendenti dell’Istituto, pur
tuttavia avevano una grande influenza e le loro opinioni erano tenute in
alta considerazione. Il professor Martin, ancora una volta, fu messo in
minoranza, il che lo rese tutt’altro che grande amico di Jamie.
Forse la cosa migliore per Kim e Jamie in quel luogo ancora estraneo
per loro, collocato nel bel mezzo di una delle città più grandi d’America,
erano i loro compagni di corso. Tutti e due erano rimasti in qualche
modo sconvolti quando erano andati a studiare all’università statale
della Carolina del Nord a causa della diversità dei loro compagni del
primo anno. Alcuni non avevano nessuno scopo nella vita, nessun
obiettivo da perseguire; molti non sapevano neppure cosa avrebbero
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chiesa ed essi avevano accettato. Kim era rimasta contenta perché
voleva che Jamie e Adam facessero, almeno per una volta, un buon
pasto dato che lei era sempre troppo stanca e non aveva voglia di
cucinare tanto. Non immaginava che quel giorno avrebbe lavorato il
doppio. Tuttavia quell’esperienza si dimostrò davvero gratificante.
Avevano trascorso quasi tutto il giorno e parte della sera alla chiesa ed
erano ritornati al loro appartamento esausti ma in tempo per telefonare
ai loro rispettivi genitori. Jamie aveva dato istruzione ad Adam di dire ai
suoi genitori che abitava da loro solo “per dividere le spese”. Tanto essi
dovevano saperlo prima o dopo, e Jamie glielo aveva chiesto con tono
così perentorio che Adam non aveva preso neppure in considerazione
l’eventualità di disobbedire all’amico.
“State pensando di venire a casa per Natale con l’aereo o con la
macchina?” Karen chiese.
“No, mamma. Non verremo proprio a casa”, Jamie rispose.
… Se ami una cosa, lasciala andare. Se ritorna a te è tua: se no, non
lo è mai stata…
“Non venite? Perché no, Jamie?”
“Mamma, lo sai anche tu che Natale è il momento delle attività più
intense di tutto l’anno per chi lavora alla chiesa. Abbiamo tre concerti e
il servizio di mezzanotte della vigilia di Natale e dovrò suonare. Quasi per
tutto il giorno della vigilia di Natale aiuterò i ragazzi a consegnare pacchi
di cibo alle famiglie in giro per tutta la città. Ed io devo guidare il
furgone”.
“Jamie, fai sembrare la cosa come se la chiesa dovesse cadere in
rovina se tu non fossi là. Sicuramente capiranno…”
“Mamma, mi dispiace, ma non possiamo proprio venire. Kim è
impegnata in tante cose e così anche Adam. Se veniamo a casa,
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“Certo che lo sai! Tu stesso hai detto che alcuni dei compiti di
musica sarebbero molto più facili per te se tu avessi a disposizione una
tastiera come la mia. Non è molto costosa, ma è sufficientemente buona
per far pratica e controllare le nostre composizioni musicali”.
“E puoi aiutare Jamie ad insegnarmi a suonare il pianoforte”, Kim
aggiunse. “Sai che sto cercando di imparare”.
“Hai detto anche che i tuoi genitori si sarebbero ricreduti sulla tua
scelta se avessero visto i tuoi buoni risultati”, Jamie gli ricordò, “e
certamente non avrai buoni risultati vivendo in quell’appartamento.
Avrai così freddo il prossimo inverno che non potrai neppure studiare!”
“Se … se sei proprio convinto …”, disse Adam ancora pieno di dubbi.
“Siamo più che convinti, non è vero Kimmie?” Jamie disse felice.
“Certo”, Kim rispose, dichiarandosi d’accordo e abbracciò suo
marito e poi anche Adam.
“Jamie?” Kim bisbigliò mentre essi si stavano apprestando a dormire
l’uno nelle braccia dell’altra.
“Mmmmm?” Jamie rispose contento.
“Promettimi che la prossima volta che sentirai il desiderio di portare
a casa qualche vagabondo farai una doccia fredda prima?”
“Non posso prometterlo”, Jamie borbottò mentre la baciava. “E’
come una malattia, ma non voglio curarmi”. A quel punto Kim seppe
che prima o dopo, e probabilmente più prima che dopo, la loro piccola
improvvisata famiglia sarebbe cresciuta di nuovo.
Natale fu un altro grosso problema per i Conner trapiantati a
Chicago. L’argomento venne fuori durante una telefonata con la famiglia
il Giorno del Ringraziamento. A Kim, Jamie e ad Adam era stato chiesto
di aiutare il dott. McNeil a servire la cena ai senzatetto nel salone della
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fatto nella vita, con la conseguenza che non avevano la ben che minima
idea di quali corsi principali scegliere. I maschi si vestivano come
vagabondi, le femmine come prostitute. Jamie ad un certo punto aveva
dichiarato che aveva visto meno pelle nuda nelle docce della prigione di
quanta ne avesse vista ogni giorno al campus. C’erano certamente molti
studenti impegnati e seri, ma anch’essi avevano comportamenti morali
che avevano colpivano Jamie profondamente. Essendo stato istruito a
casa da quando aveva 12 anni, Jamie non era mai stato in un ambiente
scolastico pubblico e trovarsi improvvisamente in un ambiente
universitario frequentato da tutti i tipi di persone gli aveva provocato
uno shock culturale non indifferente.
All’Istituto di Chicago le cose erano molto diverse. Non era una
scuola finanziata dallo stato, così le lezioni erano di tutt’altro livello e i
relativi costi erano molto alti; d’altra parte la mancanza di un sostegno
pubblico significava l’assenza di un controllo del governo, così l’IBC
poteva essere molto più selettivo e severo. Gli studenti erano impegnati
e concentrati sullo studio; non aveva senso spendere tutto il denaro
richiesto per frequentare quella scuola se non si aveva un desiderio forte
di acquisire conoscenze ottimali, siano esse orientate alla Bibbia, oppure
orientate alla musica, o finalizzata all’insegnamento, o per diventare un
qualche tipo di religioso. Inoltre, per essere ammessi in una scuola
simile, l’aspirante studente doveva fornire ampia prova che fosse un
cristiano impegnato.
C’era anche un codice rigido riguardante l’abbigliamento e che
doveva essere rigorosamente rispettato. Non erano ammessi jeans o
magliette in classe o durante le altre attività della scuola, né pantaloni
corti o gonne corte, né quei pantaloni tanto larghi a Jamie piacevano da
impazzire. I capelli dei maschi dovevano essere abbastanza corti e tali da
far vedere le orecchie, un sacrificio che Jamie fece allegramente per
conformarsi a questa regola. La maggior parte degli studenti laureati
indossava regolarmente abiti completi con camicia e cravatta, anche se
ciò non era richiesto se non durante le ore di lezione. Era, dunque, un
ambiente serio, nel quale gli studenti della facoltà erano pieni di rispetto
e non avevano paura di dimostrarlo. Per molti versi tutto ciò ricordava a
Jamie i suoi giorni di permanenza con il coro dei ragazzi in Italia.
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Jamie era stato preavvisato che molti studenti vivevano con un
budget molto ridotto, così lui e Kim avevano concordato di mantenere
un tenore di vita altrettanto austero. Con i generosi interessi che il
grosso conto bancario in Italia fruttava e che venivano devoluti a Jamie, i
due felice sposini avrebbero potuto vivere da persone ricche; ma
avevano la sensibilità giusta per rendersi conto che quello non era il
modo migliore per farsi degli amici. Vivevano comodamente, quello sì,
ma non si concedevano lussi di sorta. Kim e Jamie erano entrambi vissuti
senza lussi paryicolari e perciò non c’era motivo per cambiare. Sia come
sia, Jamie ebbe comunque modo di usare quel denaro di tanto in tanto e
ben presto sarebbe stato costretto a farvi ricorso più massicciamente.
La primo amico che Jamie si fece, appena un mese dopo l’inizio del
semestre autunnale fu Adam Neely. Il giovane aveva molte delle qualità
di Jamie. Tanto quanto Jamie, Adam era uno studente impegnato ed
intelligente. Era al suo terzo anno di frequenza dell’Istituto, perciò sia lui
sia Jamie erano studenti del terzo anno, anche se i primi due anni Jamie
li aveva frequentati alla Statale. Il corso era iniziato da appena due
settimane che già Jamie e Adam erano sempre assieme alle lezioni, a
confrontare appunti e a studiare. Come Jamie, anche Adam era un
ragazzo di campagna, infatti veniva da una piccola fattoria del Sud
Dakota. Abitava in un piccolo appartamento poco fuori del campus
perché, come Adam stesso spiegò, non poteva permettersi il costo della
casa dello studente. Suo padre aveva cercato di convincere Adam a
frequentare una scuola statale e a studiare agricoltura o ingegneria, ma
Adam era determinato a diventare un organista di chiesa o un direttore
musicale. “Non si fa denaro con quel mestiere”, suo padre contrariato
aveva dichiarato. “Passerai la vita intera in povertà!”.
“Ci sono abituato”, Adam rispose. “Se devo essere povero,
preferisco essere povero facendo quello che amo e che mi sento
chiamato a fare”.
Era metà ottobre quando Jamie si accorse in quale estrema povertà
si trovasse Adam. I due amici erano seduti al bar aspettando Kim un
venerdì pomeriggio. Jamie aveva appena ordinato una tazza di caffè e un
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La cena era stata davvero fantastica. Dopo cena avevano giocato
con alcuni giochi da tavolo, avevano cantato un po’ e poi erano
semplicemente rimasti seduti a parlare. Kim aveva offerto gli avanzi ad
Adam da portare a casa ma lui aveva rifiutato, affermando che il suo
frigorifero non funzionava da mesi e non aveva alcun modo per impedire
che il cibo andasse a male.
“Ecco qua!” Jamie dichiarò un po’ arrabbiato”. Non voglio menar il
can per l’aia, Adam. Sei cresciuto in una fattoria come me, lo sai che i
problemi devono essere affrontati a viso aperto, senza indugio, e questo
è quello che sto per fare. Abbiamo un problema e lo risolveremo,
proprio adesso. Morirai di fame se prima non sarai morto di freddo o
avvelenato dagli animali selvatici che infestano il tuo appartamento. So
che hai il tuo orgoglio, ma anche noi abbiamo il nostro. Non possiamo
star qui seduti e vederti vivere nello squallore mentre noi viviamo nel
lusso. Perciò, Adam, vieni a vivere da noi!”
Fu difficile dire chi mostrò lo shock più grande sulla faccia: se Adam
o Kim. Jamie e Kim erano d’accordo di dare un aiuto maggiore al loro
amico, invitandolo a mangiare da loro più spesso e si erano accordati di
farlo con discrezione.
Kim, tuttavia, si riprese presto dallo shock e si unì a suo marito nel
tentare di convincere il loro amico che ben presto si trovò con le spalle
al muro. “Non posso”, disse Adam con esitazione. “Venire a Chicago è
stato un errore e non voglio complicare ancora di più le cose. Non so
neppure da dove salteranno fuori i soldi per il mio ultimo anno”.
“Dio provvederà”, Jamie rispose con sicurezza, “proprio come Lui ha
fatto in modo che diventassimo amici. Mamma mi spellerebbe vivo se
permettessi a te di dormire una notte di più in mezzo a quel mucchio di
… Tu vieni a vivere qui, e non si discute! Userai il divano letto fino a che
non avremo arredato la stanza degli ospiti”.
“Voi ragazzi state davvero bene assieme”. Kim dichiarò con
emozione. ”Sarà un bene anche per me se noi tutti condivideremo
l’appartamento, perché so che imparerò cose solamente stando ad
ascoltare voi due”.
“Non lo so…”, Adam disse pensieroso.
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biancheria sporca. Abbiamo una lavatrice - asciugatrice tutta nostra, che
è sicuramente meglio che inserire quarti di dollaro in quelle macchine
che neppure lavano bene”.
“Non è necessario, Jamie”.
“Certo che è necessario. Ciò si chiama aiutare un amico. Questa è
un’altra cosa su cui i miei vecchi insistevano sempre”.
dolce per ciascuno. Adam divorò voracemente il suo cibo tanto che
Jamie ne rimase sbalordito. Era il primo pasto decente che Adam
mangiava da tre giorni, ma naturalmente Jamie non lo sapeva. Sapeva
però che Adam non avrebbe mai ammesso di non avere nemmeno i
soldi per comperarsi da mangiare, perciò non disse nulla su ciò che
aveva appena visto. Tuttavia osservò il suo amico con attenzione e notò
che si potevano scorgere le ossa sotto la pelle. Adam sembrava come se
stesse morendo di fame!
Jamie rimase sconvolto appena entrò nell’appartamento di Adam
per aiutarlo a mettere insieme i suoi vestiti sporchi. Come la maggior
parte degli appartamento degli studenti, non era il più ordinato che
avesse visto, ma non fu certo il disordine che attirò l’attenzione di Jamie.
La pittura delle pareti e del soffitto era tutta scrostata, una finestra era
rotta e c’era del cartone attaccato al suo posto. C’erano trappole per
topi un po’ dappertutto, le quali, Adam spiegò, servivano a mantenere
gli animali nocivi ad un numero ragionevole. “Non è molto, ma è la mia
casa”, disse allegramente.
“Non ho nessun impegno alla chiesa domani”, disse Jamie, tanto
per far proseguire la conversazione. “E’ il primo sabato libero da quando
sono qui, così Kim ed io abbiamo deciso di fare una piccola festa stasera.
Perché non vieni anche tu, Adam? Puoi portare i tuoi libri e potremo
passare un po’ di tempo assieme e domani faremo assieme la
composizione per casa”.
“Sarà anche una bella casa gelida quando arriverà l’inverno con
quella finestra rotta”, osservò Jamie.
“Non disturbi affatto, Adam. Inoltre, a Kim tu piaci! E’ pure
un’ottima cuoca, sai, nel caso tu non l’abbia ancora notato. Ha messo un
grosso tacchino nel forno e regolato il timer prima di partire questa
mattina. Proprio adesso si sta cucinando e sicuramente non potremo
mangiarlo tutto Kim ed io. Kim farà anche un dolce di pesche e,
lasciamelo dire, non hai mangiato nessun dolce di pesche se non mangi
uno fatto da Kim. Mamma gliel’ha insegnato e mamma è la migliore
cuoca del mondo. Suvvia, Adam! Ti puoi sicuramente permettere una
piccola pausa”.
“Affronto un giorno alla volta”, rispose Adam. “Ho già trascorso due
inverni qui e non è davvero così brutta”.
“Grazie, Kim”, disse Jamie quando lui e sua moglie si abbracciarono
a letto, “è stata una cena stupenda e una serata ancora più fantastica”.
Era circa l’una di notte, un’ora incredibilmente tarda per una coppia di
giovani sposi–studenti che di solito non andava a letto più tardi delle
dieci o dieci e mezza.
“Sei tu che sei stato fantastico”, Kim rispose abbracciandolo stretto.
“Non hai idea che emozione ho avuto al solo guardare come tu riesci ad
incantare le persone. Con i tuoi poteri persuasivi non hai alcun problema
ad ottenere tutto quello che vuoi dalla vita, ma anche dare alla vita
stessa tutto quello che tu vuoi. Ti amo tanto, Jamie!”
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“Non lo so, Jamie”, rispose Adam dubbioso, “ Non voglio disturbare
te e Kim”.
Jamie vide gli occhi di Adam allargarsi mentre parlava di tacchino,
del fatto che Kim fosse una buona cuoca, di dessert, di cibo che sarebbe
stato sicuramente buttato se non avesse aiutato a mangiarlo. “Se sei
sicuro che non disturbo, va bene”, Adam disse esitante.
“Magnifico”, Jamie rispose con un grande sorriso. “Kim sarà
contenta. A ben pensarci, non c’è alcun motivo che tu torni a casa tua
dopo cena. Se porti con te i libri e le cose che ti servono, puoi venire a
casa con noi e dormire da noi stanotte. Così possiamo studiare un po’
domani mattina, appena svegli”.
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“Dovrò prima andare a casa a prendere un cambio di vestiti, lo
spazzolino da denti e tutto il resto”.
“Magnifico. Ti verrò a prendere a casa tua alle sei, allora”.
“Cosa, hai un’automobile?” Adam chiese con un’espressione tra
l’invidia e l’ammirazione.
“A dir il vero ho un pickup con la cabina ampliata. Sai noi ragazzi di
campagna non possiamo proprio vivere senza i nostri pickup”.
Jamie chiamò Kim al cellulare per dirle che Adam si sarebbe unito a
loro per la cena. Qualche minuto più tardi anche Kim arrivò al bar. Kim
reagì nel modo che Jamie sapeva avrebbe reagito: con entusiasmo e
gioia. Sapeva che Jamie amava la sua cucina e mangiava con grande
voracità. Aveva anche visto Jamie mangiare a casa sua, alla fattoria,
perciò Kim sapeva quanto Jamie avrebbe fatto onore alle cose che
avrebbe cucinato. Quella sarebbe stata l’occasione per avere una
conferma della sua opinione riguardo ai gusti di Jamie a tavola.
Lasciarono il bar pochi minuti più tardi; Kim a Jamie diretti al loro
appartamento, Adam al suo.
“Scusami per averti assalito così”, Jamie disse a Kim mentre assieme
tornavano a casa a piedi tre isolati più in là. “Volevo solo… beh cara, non
so come dirtelo, ma penso che Adam stia letteralmente morendo di
fame. Ho comperato un paio di snack e avresti dovuto vedere come ci si
è buttato sopra. Penso sia troppo orgoglioso per ammetterlo, ma credo
proprio che non abbia abbastanza da mangiare”.
“Mi chiedevo quanto tempo c’avresti impiegato per notarlo”, Kim
rispose. “E da un po’ che mi sono accorata di quanto magro sia Adam.
Non preoccuparti, lo farò ingrassare io”. Kim, tuttavia, sembrò anche un
po’ delusa per il fatto che probabilmente aveva in mente qualcosa di
maggiormente intimo destinato solamente a lei e a Jamie. Non le
importò comunque, perché quello che Jamie aveva fatto era di gran
lunga più importante.
“C’è… c’è dell’altro”, Jamie disse con aria colpevole.
“Che cosa?” chiese Kim con aria sospetta. Conosceva suo marito da
quattro anni e aveva ormai imparato ad aspettarsi da lui quasi di tutto.
“Io … io gli ho anche detto che avresti fatto un dolce alle pesche per
stasera. Volevo assicurarmi che venisse, così gli ho detto di quanto brava
sei a fare la torta di pesche”.
“Tu puzzolente cospiratore!” disse Kim con un sorriso. “Invece, stavi
solo cercando un modo per farmi fare il dolce, non è vero?”
“Però ha funzionato”, Jamie le sorrise di rimando.
“Va bene, artista da strapazzo; ma ora dovrai andare a fare la
spesa”.
“Piccolo prezzo da pagare”, Jamie disse con un sorriso.
“Uauh!” esclamò Adam quando vide il pickup di Jamie, non
nascondendo affatto la sua sorpresa. “Hai detto che avevi un pickup, ma
non hai detto che era il più bel pickup di Chicago!” Quello di Jamie era
quasi identico al pickup rosso di Andy, ad eccezione del colore, verde
quello di Jamie, e il colore si dissolveva da un verde molto scuro in alto
fino a quasi diventare bianco in basso. Come suo fratello prima di lui,
Jamie aveva avuto in regalo il furgone per il suo diciassettesimo
compleanno.
“E‘ una tradizione di famiglia”, Jamie spiegò un po’ imbarazzato. “I
nostri genitori vogliono che noi figli abbiamo dei mezzi da trasporto
efficienti e sicuri e perciò insistono su qualcosa di grosso e di pesante.
Naturalmente un quattro ruote motrici tornerà utile quando la neve
comincerà a cadere qui a Chicago”.
“Ha senso”, osservò Adam. “I tuoi genitori ti vogliono bene
davvero”, aggiunse malinconicamente. Infatti, lui e i suoi genitori non
erano in buoni rapporti da quando era andato contro i loro desideri e si
era iscritto all’Istituto Biblico.
“I miei genitori sono davvero speciali”, Jamie concordò. “Ciò mi fa
venire in mente una cosa, Kim mi ha chiesto di dirti di portare la tua
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“Giuro, Jamie, che se i guai non trovano te, tu te li vai a cercare.
Okay, lo sai che vorrò loro bene ugualmente. Sono i miei primi nipotini,
dopo tutto. Quanti anni hanno?”
“Hanno entrambi otto anni, mamma. Sono gemelli e i loro nomi
sono Juan e Juanita. Ma Juan preferisce essere chiamato Chico”.
“Sono ispanici?”
“Ah-ah. Sono belli, mamma, sai!. So che tu li …”
“Ma certamente che li amerò, tesoro, ma non vedo perché dovevi
…”
“Ah, c’è dell’altro, mamma. Voglio dirti innanzitutto, prima che tu
mi veda, che sto bene anche se la cosa sembra molto peggiore di quanto
lo sia davvero”.
“Che cosa sembra peggiore di quanto non lo sia? Che cosa è
successo, Jamie?”
“Ti dirò tutto quando arriviamo, mamma. La mia faccia è … beh, è
tutta un disastro, ma per piacere mamma non impressionarti quando mi
vedrai. Ora va tutto bene, mamma, ora sto bene”.
“Tu vieni qui”, Karen ammonì. “Sarò io poi a giudicare quanto brutta
sarà la tua faccia”.
Nonostante gli sforzi di Jamie per prepararla, Karen non era affatto
pronta per quello che vide, quando Jamie la salutò dopo essere uscito
dal furgone. “Jamie!” esclamò veramente sconvolta. “Che cosa accidenti
ti è capitato?”
“Mamma te l’ho detto, sto bene ora! Per piacere, mamma, i
bambini sono già abbastanza agitati”.
“Oh certo!” disse Karen ricordandosi delle sua buone maniere.
“Fammi vedere queste meravigliose creature!” Si inginocchiò per
abbracciare i due spaventati bambini latino americani, in quel momento
anche May e Megane apparvero. Ignorando completamente Jamie e
Kim esse cominciarono a strillare gioia alla vista dei loro cuginetti – beh,
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non ci sono regole; tutto è lecito e proveranno quasi sempre a colpirti
dove fa più male.
“Grazie di nuovo, Andy”, Jamie bisbigliò tra sé, mentre Ace si alzava
in piedi. Jamie sentì un pugno schiantarsi sul suo occhio, facendogli
vedere le stelle. “Va nel furgone, Juan!” allora Jamie ordinò ritirandosi.
“Prendi tua sorella e sali sul furgone, chiudi le porte e non lasciar entrare
nessuno ad eccezione di me o della polizia”.
Mentre si riprendeva dal violento pugno all’occhio, Jamie si arrabbiò
per davvero. Pensò al piccolo Juan e a sua sorella proprietà dalla gang
dei Ghepardi. Nella sua mente acuta se li raffigurò vivere una vita di
crimini, prostituzione e droga. In nessun modo avrebbe permesso che
ciò accadesse. Avrebbe potuto morire nel combattimento ma doveva
salvare quei ragazzini! Infuriato, andò di nuovo all’attacco. Assestò un
paio di buoni colpi, poi un altro calcio all’inguine e Ace andò di nuovo a
terra. Come si rialzò in piedi, Jamie sentì distintamente il CLIK di una
lama a scatto. Improvvisamente vide il luccichio del coltello dirigersi con
un ampio arco verso la sua gola. D’istinto si piegò all’indietro ma non
abbastanza velocemente per scansare il fendente. Sentì la lama affilata
del coltello affondare in profondità nella sua guancia: sentì la sua testa
venir spinta leggermente da un lato quando l’acciaio incontrò l’osso e
poi sentì il flusso caldo del suo sangue che sgorgava dal taglio. Diede un
calcio di nuovo ma la coordinazione se n’era andata. Il movimento del
piede che volava a vuoto nell’aria lo fece perdere l’equilibrio e cadde a
terra. Ace si avventò su di lui in un batter d’occhio. Disperatamente
Jamie afferrò il coltello con la mano e lo trattenne stretto nel pugno,
sapendo che se non avesse fatto così, il coltello sarebbe stato subito
piantato nel suo petto.
Ace riuscì a muovere la lama la quale, stretta nel pugno di Jamie,
causò danni gravissimi alla mano stessa, ma ancora Ace non riuscì a
liberare il coltello dalla presa. Jamie sapeva che era solo questione di
tempo, che non avrebbe resistito a lungo, mentre si rotolavano nello
scolo dell’acqua al margine della strada. Ma improvvisamente gli occhi di
entrambi i contendenti furono attirati dai lampi blu delle luci di una
macchina della polizia. Ace mollò il coltello che cadde tintinnando ai suoi
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piedi, strattonò la mano dalla presa di Jamie e scappò di corsa giù per la
strada. La sirena della macchina della polizia mandò un suono
assordante e la macchina stessa si lanciò a tutta velocità
all’inseguimento del bandito. Jamie tentò di alzarsi ma come sollevò la
testa svenne.
“Tutto bene, figliolo?” Jamie sentì una voce domandare. Aprì gli
occhi e guardò il volto preoccupato di un poliziotto. Stava ancora disteso
sulla strada, tutto bagnato e infreddolito.
“I ragazzini!” gridò tentando di alzarsi.
“Sta giù, tranquillo”, il poliziotto disse calmo. “C’è un’ambulanza in
arrivo. I due ragazzini messicani sono nel tuo furgone. Ho dovuto
raccontare loro qualcosa di divertente per convincerli ad aprire la porta.
Erano talmente spaventati che tu potessi essere morto ed erano
agitatissimi. In ogni modo, che cosa è successo?”
“Non ne sono sicuro”, Jamie balbettò. “Avevo avuto notizia di due
ragazzi che non avevano un posto dove vivere, così sono andato in cerca
di loro. Appena ho trovato il ragazzo, quel tipo è sbucato fuori dal nulla e
ha detto che era il proprietario di Juan. Da ciò è scaturito tutto il resto”.
“Sei riuscito a sapere il suo nome?” chiese l’agente mentre in
lontananza si sentì la sirena dell’ambulanza.
“Oh sì! Si assicurò che sentissi bene il suo nome o soprannome o
qualsiasi nome fosse. Disse che si chiamava Ace”.
“Ace?” l’agente ripeté. “Beh, figliolo, sei uno dei pochi che ha avuto
una contesa con Ace ed è sopravvissuto per raccontarlo. Hai perso molto
sangue, ma penso che ce la farai. Ma a proposito, chi sei?”
“Mi chiamo Jamie Conner, sono studente all’Istituto Biblico ed
organista alla chiesa della Comunità”.
“Studente? Organista? Ma allora cosa fai qui in giro in questa zona
della città a quest’ora di notte? Come ti è saltato in testa di rischiare la
vita azzuffandoti con una delle più violente bande di strada di Chicago?”
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mentre passò il telefono di nuovo a Jamie. “E’ in linea”, disse “E’ appena
entrata in casa”.
“Mamma?” disse Jamie esitante.
“Jamie?” Karen rispose. “Dove sei, tesoro? Va tutto bene?”
“Va tutto bene, mamma, sono … siamo sul furgone con Andy.
Stiamo arrivando a casa sua”.
“Sei con Andy? Sei qui? Oh, è meraviglioso! Ma pensavo …”
“Volevamo farti una sorpresa, mamma, ma Andy ha pensato che era
meglio telefonarti prima di arrivare a casa e spiegarti alcune cose”.
“Spiegare? Qualcosa non va, figliolo? E’ successo qualcosa?”
“Mamma, sono successe tante di quelle cose che non so da dove
cominciare”.
“Perché non cominci col portare la tua coda qui il più presto
possibile? Che cos’è tanto di importante che non può aspettare che tu
arrivi qui? Che cosa succede, Jamie?”
“E’ proprio quello che sto cercando di dirti, mamma. Tanto per
cominciare, Kim ed io non siamo soli”.
“Non è un grosso problema, caro. Ti ho già detto che Adam è il
benvenuto in ogni momento”.
“Beh, sì, c’è Adam con noi, ma ci sono anche altre persone.
Mamma, Kim ed io … beh, abbiamo adottato due figli …”
“Che cosa! DUE figli? Jamie, che cosa hai pensato di fare? Come hai
potuto farlo? Come puoi pensare di prenderti cura di due figli, con gli
impegni che tu e Kim avete? Come hai potuto fare …”
“Non ho avuto scelta, mamma. Erano abbandonati, li ho visti sai, io
era là. E poi avevo già degli obblighi verso uno di loro, così …”
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Dennis decise che non avrebbe detto a nessuno della sua
conversazione con il pastore. Quest’ultimo se n’era andato, dicendo che
pensava di telefonare al Pastore MacNeil per tentare di scoprire che
cosa stava succedendo, ma sapeva da esperienze precedenti che l’uomo
era molto difficile da raggiungere. Ciò nonostante avrebbe tentato.
Quando Dennis entrò in casa, il telefono stava suonando. Quando
rispose c’era Andy dall’altra parte del telefono il quale disse a suo padre
che Jamie aveva chiamato a casa ma che nessuno aveva risposto. Disse
che Jamie era sull’aereo per venire a casa proprio mentre essi stavano
parlando!
“Non è stata una mia scelta, signore. Stavo solo tentando di togliere
quei ragazzini dalla strada”. Avrebbe detto di più ma l’ambulanza arrivò
e Jamie fu caricato su una barella.
“Portiamo noi il furgone indietro alla chiesa”, disse l’agente di
polizia, “poi ci vedremo al pronto soccorso. C’è qualcuno che vuoi che
chiamiamo?”
“Per piacere, non lo faccia”, Jamie pregò “Se lei chiama mia moglie e
mi vede in questo stato, si metterà in agitazione!”
“Sei sposato? Jamie, ma se non sembri neppure abbastanza grande
da aver finito la scuola superiore!”
Jamie non riuscì ad avere una risposta da casa Conner durante il
tragitto dall’aeroporto a casa, così lasciò un messaggio nella segreteria
telefonica. “ Forse sono a casa mia” Andy suggerì. Allora Jamie telefonò
a casa di suo fratello.
“No”, Christine disse dopo aver risposto al telefono. “Non sono qua.
Forse Karen ha portato le gemelle con sé e sono andate a fare delle
compere o qualcosa del genere. E non so proprio dove siano Paul e
Chris”.
Andy prese il telefono dalle mani di Jamie e parlò brevemente con
sua moglie per dirle solo che era importante che essi potessero
contattare Karen prima di arrivare a casa. “Jamie sta forse male?”
Christine, ora davvero sospettosa, domandò.
“No, sta bene”, Andy rispose, “ma non tanto. La sua faccia è tutta
un livido e so bene che mamma si metterà in agitazione quando lo
vedrà. Credo che sarebbe meglio che veniamo a casa nostra prima di
andare alla fattoria, almeno fino a che non possiamo contattare
mamma. Se si farà vedere a casa nostra, chiamami sul cellulare, va bene
Christine?”
Il cellulare suonò quando essi erano a circa due miglia dalla casa di
Andy. Andy accostò mentre Jamie rispose al telefono. “Fammi parlare
con Andy, per piacere” Christine disse non appena Jamie aveva detto
‘pronto’. Jamie notò che non aveva menzionato il suo nome, così
presunse che sua madre fosse là. Aveva ragione, Andy lo confermò
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“Jamie fu sottoposto ad un interrogatorio piuttosto serrato mentre
il dottore gli suturava la mano e la faccia. Nel frattempo, come era
prevedibile, Kim stava ancora aspettando alla chiesa quando il furgone
arrivò, guidato dall’agente di polizia. In un tempo più breve di quello che
occorre per raccontarlo, l’ufficiale arrivò al pronto soccorso
dell’ospedale con Kim, Juan e Juanita; furono tutti accompagnati nella
sala medicazioni. Kim corse da Jamie, il quale stava ora seduto; ma
dovette aspettare il suo turno perché il piccolo messicano e la ragazzina
corsero da Jamie e gli gettarono le braccia al collo. “Si-gnor Conner” Juan
pianse “Pensavo fossi morto!”
“Non ancora, Chico”, Jamie rispose con un sorriso. “Ora dovresti
ricordarti le buone maniere e presentarci tua sorella”.
Juan fece come gli era stato chiesto, mentre Kim osservava suo
marito completamente sconvolta. La ferita era stata ricucita e fasciata:
l’occhio destro era quasi completamente chiuso, e i vestiti erano
imbrattati di sangue. “Suppongo che dovrò comperare quella giacca
nuova che avevo visto al negozio”, Jamie disse scherzando e baciò sua
moglie.
“Dovrai anche prendere una persona adulta che ti sorvegli”, Kim
disse tra le lacrime. “Non voglio che tu vada mai più in quel quartiere da
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solo. Anzi dico che non c’andrai affatto, anche se so che non mi darai
retta”.
“L’attenzione è d’obbligo, come minimo, quando si va in quella zona
della città”, il poliziotto lo avvertì. “Invadere il zona controllata dei
Ghepardi è come chiedere ai guai di cadergli addosso. Affrontare poi, da
solo, quel bandito, Ace, e sopravvivere per raccontarlo, beh, farai bene a
guardarti le spalle d’ora in avanti”.
“Non sarebbe la prima volta che l’ho dovuto fare”, Jamie rispose.
Poi rivolse la sua attenzione a Juan. “A proposito, cosa stavi facendo in
quel posto, Juan?” chiese. “Cosa intendeva dire Ace che tu eri sua
proprietà?”
Juan candidamente confessò che lo avevano costretto a distribuire
pacchetti di “polvere della felicità”, come Ace li chiamava, e che era
pagato per farlo. Non aveva la ben che minima idea di cosa ci fosse in
quei pacchetti, ma quando tirò fuori dalla tasca e mostrò una mezza
dozzina di sacchettini di plastica contenenti una polvere bianca, l’agente
di polizia confermò che era cocaina. Il poliziotto, dimostrandosi in
questo davvero comprensivo, disse loro che nel suo rapporto avrebbe
dichiarato che Ace aveva lasciato cadere i pacchetti a terra durante la
fuga. Poi portò tutti a casa.
“A dire il vero no”, un Dennis altrettanto confuso rispose. “Eravamo
tutti stanchi, così appena era finito il sermone, abbiamo spento la radio
e siamo andati a letto”.
“Allora non avete sentito. Dennis, il pastore ha chiesto a Jamie di
eseguire due delle selezioni del coro su cui stava lavorando, perché non
sarebbe stato là per Natale. Disse qualcosa riguardo al fatto che Jamie
aveva avuto una settimana molto movimentata e che gli era stato
ordinato di prendere un po’ di riposo e andare a casa. Disse che Jamie e
la sua famiglia sarebbero partiti in mattinata, cioè oggi, per andare a
casa. Non l’ha detto apertamente ma ho avuto l’impressione che
sarebbero venuti in aereo”.
“La sua famiglia? Cosa accidenti significa? Che strana cosa a dirsi! E’
che cosa significa che ha avuto una settimana movimentata?
Movimentata in che senso?”
“Pensavo che fossi tu a dirmelo”, disse il pastore. “ C’è stato un
riferimento all’inizio del sermone di Jamie riguardo a qualcosa che è
successo”.
“Riferimento? Oh, sì, ti riferisci a quello che ha detto riguardo ai
predicatori che fanno una vita riparata. L’ho solo attribuito a qualche
incidente che sarà capitato alla chiesa, dove Jamie si sarà messo nei
guai. Sai com’è Jamie”.
Non appena furono tutti nel loro appartamento ed ebbero
sistemato i bambini a letto, Jamie prese la cartella con tutte le relazioni
dei suoi compagni sulla teoria dell’evoluzione e cominciò a leggere e a
prendere appunti.
“Precisamente, Dennis. E’ perché so come Jamie è fatto che mi
chiedo se le due cose sono in qualche modo collegate; e tu sai
altrettanto bene quanto me che quando Jamie si mette nei guai, di solito
non è mai qualcosa di banale”.
“Jamie, sicuramente non andrai al corso domani”, Kim esclamò,
“sono le tre di mattina!”
“Suppongo che sia proprio così”, Dennis si disse d’accordo. Il
pastore e Dennis parlarono ancora di altre cose ma Dennis realmente
non udì molto del resto della conversazione. La sua mente era altrove,
pensava a dove Jamie fosse andato, pensava al motivo per cui il pastore
aveva annunciato pubblicamente che Jamie sarebbe venuto a casa, a
che razza di “settimana agitata” aveva avuto e … a chi fosse la “famiglia”
di Jamie”.
“Certo che c’andrò”, Jamie rispose. “Posso solo immaginare quello
che Martin direbbe se non mi presenterò in classe. Ci sarò e sarò anche
pronto”.
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che era il meno preoccupato dall’annuncio di Jamie. Oh, sicuramente era
deluso, disse. Amava ancora suo fratello, anche se suo fratello sembrava
non interessarsi più di lui. E queli erano stati gli unici commenti di Paul.
“Ma Jamie”, Adam lo supplicò, “Non essere così testardo!” Ti
coprirò io e sono sicuro che quando scoprirà quello che è successo,
capirà”.
E poi c’era stata la visita del Pastore Kramer quella mattina. L’uomo,
ormai in età, era il pastore della chiesa che i Conner frequentavano da
quando Jamie era nato. Amava la famiglia Conner come fosse la sua e i
Conner ricambiavano il suo affetto. Li aveva visitati e sostenuti lungo
tutti i momenti buoni e cattivi della loro vita, si rivolgeva a ciascun
membro della famiglia chiamandolo per nome. Quella mattina era così
emozionato che letteralmente saltò fuori dalla macchina non appena
questa si era arrestata sull’aia della fattoria. Dennis ovviamente non
comprese il perché di tanta eccitazione.
“Non credo che il professor Martin sarà mai in grado di capire
qualcosa di me”, Jamie ribatté, “e non ha neppure alcun interesse a
capire. Non farò altri compiti stanotte ma questo lo devo proprio fare”.
“Avete sentito?” domandò il pastore appena Dennis gli si avvicinò
per salutarlo. “Avete sentito Jamie ieri sera?”
Kim rimase a casa dalle lezioni l’indomani per prendersi cura dei
gemelli. Le pratiche legali per ottenere la custodia dei due bambini
stranieri semi-illegali sembrarono insormontabili, perciò Jamie suggerì a
Kim di mettersi in contatto con il pastore McNeil. “Lui saprà cosa fare”,
Jamie disse convinto. “Dovrò comunque parlare con lui riguardo al
sermone di domenica. Ho bisogno di qualche consiglio”.
“Jamie, stai pensando di fare davvero quel sermone?”
“Certamente che l’abbiamo sentito”, Dennis rispose. “Non ci
perdiamo mai la trasmissione. E’ stato bravo, non è vero?”
“Non vedo perché no. Come ha detto ieri il professor Martin, sto
cercando di prendere una laurea in Teologia e uno dei requisiti è saper
predicare”.
“Come suo primo sermone, Jamie è stato incredibile!” L’emozionato
pastore dichiarò. “Mi stavo chiedendo … pensi che Jamie sarebbe
disposto a fare lo stesso sermone qui domenica prossima? Molte
persone non hanno ascoltato quella trasmissione e vorrei che tutti lo
sentissero”.
“Ma non senza una qualche preparazione preventiva”, Kim ribatté.
“Jamie, non si è mai sentito che uno studente del primo anno abbia
predicato alla comunità di Chicago. E non frequenterai il tuo primo corso
di predicazione fino al prossimo anno. Nessuno può costringerti a farlo”.
“Qui? Pastore, pensavo lo sapessi che non viene a casa per Natale”.
“Non viene a casa? Ha cambiato idea un’altra volta?”
“Non so cosa tu voglia dire con un’altra volta. Ci ha telefonato due
settimane fa e ci ha detto che sicuramente non sarebbe potuto venire a
casa, perché aveva degli impegni col coro e doveva suonare l’organo per
tutto il periodo di Natale. Doveva anche dare una mano a consegnare
dei pacchi di cibo per i quartieri poveri della città e altro ancora”.
“Pensavo che tu avessi sentito la trasmissione alla radio ieri sera”, il
confuso pastore disse nuovamente. “Non hai sentito quello che il
pastore ha detto dopo il sermone di Jamie?”
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“Ma forse sono io che lo voglio fare. Forse il professore ha ragione,
forse sono pronto”.
Kim scosse la testa esasperata.
Quando Jamie e Adam se ne andarono per recarsi a scuola, Juan e
Juanita dormivano ancora profondamente. Kim, nell’attesa che si
svegliassero, si sedette al tavolo delle cucina e lavorò su una relazione di
psicologia. La sua educazione non le avrebbe permesso di disturbare il
pastore McNeil a quell’ora impossibile, perciò avrebbe aspettato almeno
fino alle sette prima di telefonare.
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“Signor Conner!” il professor Martin esclamò quando vide Jamie
seduto al suo posto, con la testa e la mano fasciate. “Cosa accidenti le è
capitato?”
“Io … err … ho avuto un piccolo incidente l’altra notte, signore”.
“Direi proprio di sì! Sembra come se foste stato coinvolto in una lite
da osteria durata tutta la notte!”
“Non tutta la notte”, Jamie rispose. “Ho avuto tempo per lavorare
su queste relazioni durante la notte. Apprezzerei se mi fosse dato il
permesso di riferire quanto prima sulle conclusioni cui sono giunto,
signore. Sono un po’ stanco e non so se la mia memoria funzionerà o
meno”.
“Come lei desidera, signor Conner, la classe è sua”, il professore
disse con un sorriso compiaciuto. “Penso comunque che lei abbia
bisogno di un buon consiglio: la prossima volta che ha un compito
impegnativo da svolgere, sarebbe bene che lei vada a casa e lavori sul
compito, invece di andarsene in giro a mettersi nei guai. Credo di iniziare
a capirla, signor Conner. Dopo tutto quello che ci ha detto ieri e il suo
aspetto di oggi, lei è sicuramente una di quelle persone che non riesce a
stare lontano dai guai, ho ragione?”
“Alle volte sembra così, signore, ma mi creda, quest’ultima cosa non
è stata una mia idea”.
“Comunque, dal suo atteggiamento direi che lei è una testa calda.
Sarebbe meglio che metta la testa a posto, se mai lei spera di avere
successo come ministro. Si dà il caso che noi promuoviamo l’amore e
non la guerra. Cerchi di ricordarlo, signor Conner, quando lo si desidera
davvero, si può sempre porre termine ad un alterco con il dialogo e la
comprensione: la violenza non è mai giustificata”.
IL professore non aveva finito di parlare che Adam si alzò di scatto.
“Signor Neely?” chiese il professore, “ha qualcosa da dire?”
“Sì certo, signore”, Adam rispose. La sua faccia era rossa, le narici
allargate. “So che Jamie non glielo direbbe mai e francamente signore
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detto che un impegno preso con Dio significava “rinunciare a tutti gli
altri” e Jamie stava facendo precisamente così: stava mettendo Dio e la
Sua opera davanti a tutto, compresi i suoi desideri personali, le sue
necessità, la sua famiglia, perfino la sua stessa vita! E ciò a Karen non
poteva certo dispiacere; ma era rimasta ugualmente delusa, anche se
avrebbe dovuto aspettarsi di esserlo prima o dopo.
Non ci fu bisogno invece di consolare le gemelle; il loro fratello
maggiore, il loro eroe, non sarebbe venuto a casa per Natale! Ma
avevano superato il momento. Come tutti i bambini di quattro anni la
loro corta capacità di attenzione aveva portato il loro interesse verso
altre cose . Eppure Dennis era ancora preoccupato per le due piccoline.
Alla loro età potevano facilmente dimenticare Jamie. Siccome la loro
mente era ancora in fase di sviluppo quella era l’età in cui stavano
stabilendo forti legami con le persone, il ruolo di Jamie come fratello
poteva essere compromesso per sempre, con la conseguenza che essi
non sarebbero mai stati fratelli uniti e affezionati l’un l’altro. Tutti e tre
ne avrebbero portato le conseguenze dolorose se una simile frattura si
fosse accentuata.
Per i ragazzi più grandi era diverso. Andy non aveva parlato molto,
ma era ovviamente rimasto molto male. Lui e Christine si erano trasferiti
nella loro nuova casa ma entrambi facevano visita alla fattoria quasi ogni
giorno quando non erano all’università a Raleigh. Dennis sapeva che
Andy stava soffrendo anche se non aveva mai fatto riferimento alla
telefonata. Andy e Jamie erano stati tanto intimi – troppo intimi molte
persone avevano detto - ma tutti e due avevano tratto grandi benefici
dalla loro intimità. Quando si erano sposati, i due ragazzi avevano fatto
una chiara dichiarazione al mondo che avevano trasferito la dipendenza
l’una dall’altro alle loro rispettive mogli. Era chiaro a Dennis che Andy
non aveva mai inteso rompere completamente con il fratello. Sapeva
bene infatti quanto Jamie significasse ancora per lui.
Paul e Chris erano proprio arrabbiatissimi. Dennis poteva capire i
sentimenti di Chris. Era la testa calda, la palla di fuoco della famiglia.
Chris poteva essere innescato facilmente come il TNT, ma altrettanto
velocemente superava sempre la sua furia. Ma questa volta non
l’avrebbe superata tanto presto. L’accomodante Paul sembrava
altrettanto arrabbiato, ma rifiutava di parlarne o anche di ammettere
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scuole comunitarie ma per Paul ciò non aveva alcuna importanza. Tutto
quello che voleva era proseguire nella vita che aveva imparato ad
amare. Si era visto strappare dolorosamente la sua famiglia e la vita una
volta e non era certo disposto a permettere che ciò accadesse di nuovo
se lo poteva evitare.
Fin dal quel primo giorno in cui aveva incontrato Jamie nel
dormitorio del conservatorio in Italia, Paul aveva pensato che Jamie
fosse la persona più straordinaria della terra. Jamie aveva confermato
quella sua prima impressione quando aveva convinto il suo papà ad
adottare lui e Chris; Jamie era stato falsamente accusato di omicidio e
rinchiuso in prigione, eppure non aveva perso la sua indole ottimista e
positiva. Era un abile agricoltore, un abile musicista ed artista, eppure
sapeva essere affabile con tutti e con i piedi per terra come nessun altro.
Ora che Jamie era stato scelto per una delle migliori borse di studio del
paese, aveva apparentemente dimenticato le sue radici, le sue
appartenenze e la sua famiglia. Quello che stava facendo, aveva detto al
telefono, era molto più importante che far visita alla sua famiglia. Non
erano le parole esatte che aveva usato ma quello era quanto Paul aveva
sentito dentro di sé. Era molto difficile pensare a Jamie e alla parola
egoista nello stesso contesto, ma così Paul era stato costretto a pensare.
Era rimasto sì deluso e ferito, ma sapeva anche di essere abbastanza
grande ormai da rendersi conto che l’unica sua scelta era quella di
superare tutto e andare avanti.
Tuttavia la persona che si trovava maggiormente in agitazione a
causa del comportamento del figlio era Dennis Conner. Aveva visto le
conseguenze negative che telefonata di Jamie aveva causato alla sua
famiglia. Karen era rimasta colpita e delusa perché … beh, perché era
sua madre. Aveva bisogno di sapere che suo figlio stava bene e voleva
vedere con i suoi occhi che era in buona salute, che era felice, che il suo
matrimonio stava funzionando bene, che il suo trasferimento a Chicago
era valso il dolore che aveva causato all’intera famiglia. Aveva bisogno di
toccarlo, di abbracciarlo, di assicurarlo che sarebbe sempre stato il suo
bambino non importava quanti anni avesse. Dennis aveva cercato di
consolarla ricordandole le sue stesse parole quando Jamie stava
valutando se accettare o meno la borsa di studio. Lei stessa gli aveva
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non lo vorrei neppure io; ma il resto della classe deve sapere che tipo di
persona lei sta tormentando o tentando di tormentare”.
“Tormentare, signor Neely? Di che cosa sta parlando?”
“Lo chiami come vuole, signore, ma penso che tutti devono sapere
che cosa è successo l’altra notte. Sarebbe sufficiente dire che siamo tutti
molto fortunati se Jamie è ancora tra i vivi oggi”.
“No, Adam!” Jamie disse con forza sedendosi al tavolo del
professore.
“Ma Jamie …”
“NO Adam! Penso che il professor Martin mi abbia messo al
comando della classe oggi e io non ti ho dato la parola. Quindi, per
piacere si sieda, signor Neely!”
Jamie iniziò quindi a presentare le sue conclusioni sulla teoria
dell’evoluzione. Aveva buttato giù frettolosamente una dozzina di punti
presi dalle relazioni dei vari studenti. Affrontò quei punti uno a uno,
chiedendo al suo autore di spiegare o di chiarire dove necessario. Gli
studenti avevano scelto ciascuno una specie di animali e avevano
applicato la teoria di Darwin all’origine e allo sviluppo di quella specie.
Lo scopo del professore, come aveva stabilito assegnando il lavoro, era
di far comprendere la teoria dell’evoluzione agli studenti fin nei minimi
particolari e nella sua interezza, cosicché essi potessero essere pronti a
dibatterla con cognizione di causa.
Tutti furono coinvolti nel dibattito che seguì sui vari punti. Con sua
grande sorpresa, il professor Martin scoprì che Jamie sapeva molto sulla
teoria dell’evoluzione, e moltissimo sugli animali e sulle scienze naturali
in generale, e lui non poteva certo prendersi il merito di tali conoscenze .
“C’è una certa conoscenza innata e una capacità di comprendere che
viene dal fatto di vivere in una fattoria”, Jamie spiegò alla classe. “Se uno
si prende la briga di guardarsi attorno, troverà che si sono
numerosissime prove del fatto che il mondo è semplicemente troppo
perfetto e disegnato in modo troppo complesso, perché tutto possa
essere capitato per caso. Per esempio, è necessaria una buona
conoscenza specifica e molta fatica per saper come si coltiva un campo
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di soia o di granoturco, eppure queste piante sono esistite, sono
cresciute e si sono riprodotte in modo selvatico per molte centinaia di
anni”. Jamie mise poi alla prova la classe chiedendo ai suoi compagni di
spiegare il concetto della derivazione dei mammiferi dai pesci, come
sostenuto dalla teoria dell’evoluzione. “Come hanno potuto
sopravvivere le forme intermedie tra le due specie di animali?”
domandò. “Ad un certo punto del loro sviluppo, i pesci avrebbero
dovuto smettere di usare le branchie ed iniziare ad usare i polmoni, “
Jamie sostenne. “Mentre erano nell’acqua avevano bisogno delle
branchie e non avevamo bisogno dei polmoni, così perché mai
avrebbero dovuto sviluppare dei polmoni? Se ai pesci fossero spuntate
le zampe per poter camminare sulla terra e avessero avuto solo le
branchie per respirare, non sarebbero vissuti molto, e non avrebbero
potuto riprodursi e l’intero processo evolutivo avrebbe dovuto iniziare
tutto d’daccapo un’altra volta.
“Si è molto parlato del ‘legame mancante’ nel mondo scientifico e
tra i sostenitori dell’evoluzione”, Jamie continuò. “Abbiamo fossili ed
ossa di varie specie di scimmie e abbiamo resti di umani; ma non è mai
stato trovato neppure un singolo esempio di essere mezzo uomo e
mezza scimmia! Non è stato mai trovato un fossile di una creatura che
assomigli ad un pesce e che abbia le gambe! Non c’è prova scientifica
che qualcuna di queste creature transitorie sia mai esistita! Ci vuole
molta più fede a credere nell’evoluzione di quanta ci vuole per credere
che un Dio estremamente saggio abbia pensato e creato ogni cosa”.
Adam stava seduto completamente stupito al vedere Jamie guidare
la classe, e i suoi compagni prendere appunti mano a mano che il
dibattito proseguiva. Jamie rispose ad ogni domanda o richiesta con
logica e pazienza. Spiegò come le api sapessero lavorare assieme come
una vera comunità, coordinando il lavoro di raccolta del nettare fino alla
produzione del miele e alla difesa del loro alveare. “In quale modo”,
domandò, “hanno potuto sviluppare tutte queste meravigliose abilità se
hanno trascorso tutto il tempo, forse milioni di anni come dicono, per
svilupparsi da una specie preesistente ad api? Come sarebbero
sopravvissute senza avere da subito sviluppato tali abilità?”
completato i requisiti della scuola superiore e superati gli esami, così si
era diplomato, ma senza la formalità della cerimonia del diploma,
cerimonia che, per sua scelta non sarebbe avvenuta prima del maggio
successivo. Quindi aveva già assolto a tutti i requisiti per potersi iscrivere
all’università; eppure non aveva ancora fatto nessun passo in quella
direzione.
Paul sapeva che i suoi genitori erano estremamente orgogliosi di
Jamie, per come era uscito da tante vicissitudini e di quello che aveva
conseguito. Se mai sulla terra ci fosse stato qualcuno che avesse potuto
convincere i suoi genitori che non voleva andare all’università e che
sarebbe stato felice solo di lavorare nella fattoria, quel qualcuno era
sicuramente Jamie. Era sicurissimo che poteva convincere Jamie delle
sue intenzioni, ma solo se avesse potuto parlargli a tu per tu. Aveva
pensato di scrivergli, ma la cosa gli era sembrata troppo impersonale. E
poi non era sicuro di riuscire ad esprimere adeguatamente i propri
sentimenti in una lettera. Dopo aver sentito il sermone di Jamie la sera
prima, era convinto, senza dubbio alcuno, che Jamie era il mediatore di
cui aveva bisogno; ma anche le speranze di Paul si erano infrante perché
Jamie non sarebbe tronato a casa.
Paul era dolorosamente consapevole che quando avrebbe detto ai
suoi genitori che non aveva intenzione di andare all’università, sarebbe
diventato la pecora nera della famiglia, rimpiazzando così il fratello
morto che non aveva mai conosciuto. Il caso di Paul sarebbe stato
addirittura peggiore di quello di Garth, perché Paul aveva una mente che
gli avrebbe permesso di riuscire con facilità in ogni corso universitario,
anche il più difficile. Chris aveva reso la cosa ancora peggiore confidando
a Paul le sue aspirazioni di diventare il prossimo destinatario della borsa
di studio a Chicago. Ora aveva paura per davvero di dire ai suoi genitori
le sue intenzioni, anche perché l’ultima cosa al mondo che voleva fare
era ferire i sentimenti dei suoi genitori.
Portò esempi di altre specie di animali e piante: cose prese dalla sua
esperienza di ogni giorno, quali mucche, cervi, opossum, alberi di mele,
Aveva fatto ampie ricerche su possibili alternative e aveva trovato
che ce n’erano tre: c’era la UNC a Wilmington e la Campbell University,
entrambe non molto distanti dalla fattoria e quindi avrebbe potuto
andare avanti e indietro da casa senza troppi disagi; poi c’erano diverse
università comunitarie, la maggior parte delle quali piuttosto buone.
Naturalmente non poteva ottenere una laurea piena frequentando le
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sarebbe venuto a casa per Natale! Forse Jamie non sarebbe tornato a
casa mai più!
Paul era sulla via del ritorno da Raleigh, dove aveva consegnato un
carico di frutta e verdura al Mercato dell’Agricoltore. Quello era il
periodo dell’anno di più intenso lavoro per il mercato e Paul era
responsabile del rifornimento del mercato. Lui e Chris avevano assunto il
controllo di quel settore della fattoria. Dennis avrebbe voluto smettere
del tutto quel settore, ma i suoi due giovani figli avevano protestato.
Quella piccola attività era tutto quello rimaneva restava della fattoria
originale ed essi non erano disposti ad abbandonarla. Così Dennis aveva
dato loro il terreno dove coltivare gli ortaggi, il vecchio trattore e il
macchinario, che poi era tutto quello che ai ragazzi occorreva. L’orto
della famiglia Conner sarebbe rimasto in vita, coltivato e curato grazie ai
quattro vecchi trattori e al relativo macchinario.
Anche Paul voleva parlare con Jamie. Aveva qualcosa in mente già
da prima che Jamie partisse da casa. Dal giorno in cui era arrivato alla
fattoria dall’Italia, anche durante il tempo in cui Jamie era stato in
prigione, aveva sentito i suoi genitori parlare di quando sarebbe andato
all’università. La parola chiave era quando non se. Era assodato che tutti
i figli Conner avrebbero avuto un’istruzione universitaria di qualche tipo.
Gli era stato detto ripetutamente, come del resto a tutti gli altri suoi
fratelli, che poteva prendere l’indirizzo che voleva; tutto quello che
importava era che essi fossero felici. Ma quello che avrebbe fatto felice
Paul era di non intraprendere affatto alcun corso di laurea.
di agrifoglio, girasoli. Adam lo sentì dire che ciascuna specie aveva
caratteristiche uniche e specifiche della propria specie. Ciascuna, disse,
era una prova vivente che l’evoluzione non era proprio possibile.
Adam era l’unico a sapere che Jamie non era andato a letto affatto
la sera prima, che aveva un feroce mal di testa, perché aveva rifiutato di
prendere un antidolorifico che gli era stato dato per paura di
compromettere il perfetto controllo delle sue capacità mentali. Se le sue
capacità sono perfette dopo tutto quello che ha passato, Adam pensò
con ammirazione, come devono essere quando fa correre a dovere tutti i
cilindri?
“C’è un ultimo punto su cui desidero soffermarmi”, Jamie dichiarò,
“e invito tutti a portare argomentazioni o esempi contrari se ne avete.
Ho letto nel mio libro di scienze delle superiori che tutta la materia, tutte
le combinazioni fisiche tendono a migrare dall’organizzato verso il
disorganizzato. Quando la marea sale, i castelli di sabbia diventano
ammassi di sabbia. Un mucchio di legna da ardere ben accatastata, se
colpita da qualcosa cade e diventa un ammasso disorganizzato. Un prato
ben curato, lasciato in balia a se stesso, ben presto diventerà pieno di
erbacce e di malattie, l’erba seccherà in alcuni punti mentre in altri
crescerà rigogliosa; eppure la teoria del ‘Big Bang’ci fa credere che siamo
il risultato di un’enorme esplosione! Che la vita sia stata formata da una
ammasso disorganizzato, che si sia sviluppata in milioni di anni in tutte le
differenti forme di vita che vediamo oggi. Non può essere tutto
avvenuto per una semplice coincidenza, perché ci sono milioni di forme
di vita, a meno che noi non siamo portati a credere che tutte le diverse
specie esistenti si siano sviluppate nello stesso modo!”
Aveva percepito nei suoi riguardi una pressione sempre più intensa
affinché si decidesse a fare qualcosa riguardo all’università. La famiglia
aveva anche comprato una casa a Raleigh per sistemare i loro studenti.
Proprio in quel periodo Andy e Christine abitavano in quella casa
assieme a due dei loro compagni di corso che avevano preso in affitto
delle stanze. La sola esistenza di quella casa diceva a Paul che tutti
davano per scontato che sarebbe andato all’università statale della
Carolina del Nord o ad una delle altre università più piccole di Raleigh.
Stava ancora lavorando con la sua mamma su alcuni corsi a casa ma
erano più o meno supplementari e di livello pre-universitario. Aveva
Jamie fece una pausa nell’attesa che ci fossero delle argomentazioni
ma non ce ne furono. La classe aveva lavorato bene, aveva obiettato e
dibattuto tutti punti di vista che Jamie aveva presentato, anche se tutti
erano d’accordo con lui. Era stato, infatti, un esercizio accademico ed un
esercizio davvero eccellente; anche Jamie si convinse del valore di quel
lavoro.
72
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“Voglio essere sicuro”, Jamie disse mentre l’ora di lezione si
avvicinava alla fine, “che tutti in questa aula siano convinti che la teoria
dell’evoluzione è quella che è: una teoria appunto e sbagliata per giunta.
Se qualcuno ha una domanda, un argomento, un dubbio, prego, si faccia
avanti ora. Mi rendo conto che ho solo graffiato la superficie
dell’argomento, ma siamo appena agli inizi. Molti degli esempi che ho
presentato sono fatti che ho imparato fin da bambino nella mia fattoria.
Non c’è nessuna magia in ciò, è solo semplice buon senso, confermato
per iscritto dalla parola ispirata di Dio.
“Domande? Commenti? Argomentazioni?”
Jamie si guardò attorno. Nessuno parlò. I suoi compagni di classe
incominciarono ad scrutare l’aula, tutti, così parve, aspettando che
qualcun’altro dicesse qualcosa, ma nessuno aprì bocca. “Molto bene,
allora”, Jamie disse alzandosi. “Grazie a tutti per l’attenzione e grazie a
lei, professor Martin, per avermi dato la possibilità di dibattere
l’argomento”.
“Grazie, signor Conner”, il professore rispose, “Buon lavoro,
davvero!”
“Grazie a lei, professore, per avermi permesso di farlo. Ho imparato
qualcosa da questo dibattito, signore”, Jamie ammise. “Ho imparato che
la fede semplice, non importa quanto salda sia, non è sufficiente,
specialmente quando dobbiamo presentare o difendere la nostra fede.
Dopo questa lezione metterò in dubbio tutto, signore. Grazie per avermi
aperto gli occhi”.
“Signore e signori, temo che ancora una volta ho sottostimato il
nostro giovane ragazzo di campagna”, disse il professore con un sorriso.
“Ha raccolto la mia sfida e ha completato il compito assegnato ma ha
anche compreso le motivazioni che mi avevano spinto ad assegnargli il
compito. L’obiettivo di questa lezione era di mettere alla prova ogni
cosa, di non prendere nulla per scontato. Siamo in guerra, miei giovani
amici ed è mio dovere, come è dovere di ogni educatore, armare gli
studenti della verità. Sì, la verità è LA BIBBIA, ma dobbiamo essere
preparati per difenderla; dobbiamo capire le argomentazioni che
vengono mosse contro di essa affinché siamo preparati a difenderla. Se
non imparerete nient’altro durante la vostra permanenza all’IBC,
imparate almeno questo semplice ma fondamentale concetto e avrete
successo.
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Chris sapeva che era nato a Chicago e aveva trascorso i primi
quattro anni della sua vita in quella che lui aveva sempre pensato fosse
stata una famiglia felice. Ma la sua vita era stata improvvisamente
sconvolta quando i suoi genitori erano morti in un incidente
automobilistico. Era stato adottato da una famiglia veramente
meravigliosa e la sua vita presente era la migliore possibile. Voleva
dimostrare alla sua famiglia adottiva che non aveva alcun desiderio di
andare alla ricerca delle sue radici. Ci saranno stati dei nonni;
probabilmente degli zii e zie, forse dei cugini. Dove erano finiti tutti?
Perché non c’era stato mai nessuno a Chicago che aveva chiesto di lui?
C’era stato forse un qualche disaccordo, una rottura tra i suoi parenti? I
suoi genitori erano forse caduti in disgrazia presso gli altri parenti? C’era
qualche profondo e oscuro segreto che era morto assieme ai suoi
genitori? Chris non aveva alcun desiderio di sapere tutto ciò e l’unico
modo per provare la sua indifferenza, era andare a Chicago e
dimostrarlo. Aveva sentito di altri bambini adottati che sembravano
determinati a ricercare le loro radici, anche se ciò avrebbe ferito la loro
famiglia adottiva. Chris non sentiva questo bisogno e voleva provarlo.
Scosse la testa come per liberarsi dai pensieri che tormentavano la
sua mente. Amava la sua famiglia! Viveva alla grande! Amava il vecchio
trattore verde come non aveva mai amato nient’altro nella sua vita!
Perché allora doveva essere arrabbiato? Solo perché suo fratello stava
lavorando per aiutare gli altri invece di venire a casa a soddisfare i piccoli
bisogni del suo fratello minore? Tirò la frizione a mano, chiuse lo starter
e mise il piede sull’accensione. Il vecchio trattore emise una grande
nuvola di fumo nero, poi con un PUTT –PUTT si mise in moto, facendo
venire i brividi giù per la schiena di Chris, come sempre accadeva. Era
come se quel vecchio trattore vivesse e morisse per il suo padrone, Chris
Conner. Chris sapeva che avrebbe potuto trascorrere tutta la sua vita
alla fattoria, seduto sopra questo vecchio trattore ed essere
perfettamente felice. Tuttavia non si sarebbe realizzato completamente
se avesse scelto la professione di agricoltore e Chris lo sapeva
perfettamente. Il suo destino, il suo desiderio ardente, era di trascorrere
sei anni a Chicago come Jamie; ma il suo campione, il suo idolo, il suo
biglietto d’ingresso per quella borsa di studio lo aveva deluso. Jamie non
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ma che purtroppo non avevano il corso di laurea in agricoltura che Andy
voleva frequentare. Poi aveva subito notato la differenza quando erano
cominciate ad arrivare le lettere di Jamie da Chicago. Gli studenti
all’Istituto Biblico di Chicago, Jamie aveva raccontato loro, erano
completamente differenti. Erano dediti, impegnati, studiosi. A dire il
vero, Chris aveva controllato i requisiti per l’ammissione e aveva appreso
che uno dei requisiti non negoziabili per essere considerato candidato,
era dichiarare e dare prova di un fermo impegno nel servire il Signore.
Non c’erano trucchi in quel posto. La più grave infrazione alle regole era
costituita dal fumare nel campus o dalla violazione del codice
sull’abbigliamento. La loro idea di scherzo era al massimo quella di
mettere del grasso sulla cornetta del telefono di qualcuno e ridere
quando la cornetta veniva posta all’orecchio. Sapevano divertirsi molto,
ma le loro birichinate non erano mai dannose o umilianti. QUELLA era
l’idea che Chris si era fatta dell’istruzione universitaria, e Chris proprio
ciò voleva per sé e non si sarebbe accontentato di nulla di meno.
Aveva pensato di parlare con Jamie riguardo a come si trovasse a
Chicago, a come gli andavassero le cose e, cosa più importante, voleva
parlargli se avesse potuto “fare qualcosa” per fare in modo che la sua
domanda fosse accettata. Chris aveva fatto un po’ di conti. Jamie
avrebbe probabilmente completato il suo corso di studi in cinque anni.
Chris avrebbe avuto diciannove anni, la stessa età di Jamie quando
aveva iniziato a Chicago. Chris voleva avere qualunque informazione
fosse stata necessaria per essere sicuro che sarebbe stato il prossimo
beneficiario della borsa di studio. Jamie sicuramente lo avrebbe saputo
e, grazie a suo fratello, il suo nome sarebbe stato familiare alla
commissione che avrebbe scelto il candidato. Egli sicuramente
conosceva i bottoni giusti da premere per sapere quali requisiti che
erano importanti per la commissione e quali invece no. Se avesse potuto
parlare con Jamie da solo, senza nessuno tra i piedi, Chris gli avrebbe
chiesto di permettergli di visitare l’Istituto durante l’estate successiva
per incontrare le varie persone, e mostrare loro le sue abilità e i suoi
talenti e anche per potersi preparare adeguatamente a trascorrere sei
anni a Chicago, dopo che suo fratello avesse portato a termine il suo
programma di studi. Ma per quanto importante tutto ciò fosse, c’era
un’altra cosa che Chris voleva confidare a Jamie, per lui talmente
importante che stava diventando quasi un’ossessione.
70
“Prima di laurearvi dovrete conoscere l’Islam più di quanto non lo
conosca la maggior parte del Mussulmani, dovete conoscere
dell’ateismo più di quanto ne sappia la maggior parte degli atei e lo
stesso con le altre maggiori religioni del mondo; e non fate errori:
l’ateismo e la teoria dell’evoluzione sono delle vere e proprie religioni e
hanno adepti molto potenti”.
Jamie provò a cogliere una qualche emozione nella voce del suo
insegnante, ma sembrò non ci fosse alcuna. Non gl’importò comunque, il
professore aveva fatto il suo lavoro estremamente bene: aveva
trasformato un semplice e devoto cristiano che credeva nella Bibbia alla
lettera in uno studioso della Bibbia che avrebbe fatto ogni sforzo per
difendere quella che già sapeva era la verità. Quanto alle lodi sperticate,
non ne ebbe dal suo professore, ma ne ottenne in abbondanza dai suoi
compagni di classe. Non appena la classe fu licenziata, tutti gli furono
addosso, per chiedergli che cosa era successo la sera prima, per
complimentarsi con lui per la sua prima esperienza in qualità di
insegnante, persino per esprimere la loro invidia per essere stato istruito
a casa, per essere cresciuto in una fattoria e ovviamente per aver
imparato tanto da tutte le vicende della vita. Ma Jamie aveva altre cose
per la testa.
“Dove posso trovare un telefono”, disse. “Vi prego, scusatemi ma
salterò il resto delle lezioni di oggi. Mi fa male la testa da morire e ho
delle faccende importanti da sbrigare”. Adam si offrì da intermediario
promettendo a Jamie che avrebbe spiegato tutto ai loro amici; e forse
per la prima volta, Jamie si accorse che grandi amici erano tutti. Quello
era davvero un luogo che d’un tratto scoprì di amare.
“Jamie”, esclamò il dott. McNeil, “dovresti davvero imparare a
sceglierti i nemici un po’ più attentamente. Avresti potuto rimanere
ucciso, lo sai, figliolo!”
“Pastore, ho imparato che i nemici, come gli amici, sono tali quando
li trovi; il più delle volte non abbiamo il privilegio di poterceli scegliere”.
51
“E’ proprio vero”, il pastore concordò, “ma azzuffarsi con il capo dei
Ghepardi, è stato … beh ringraziando il cielo, Dio era con te in quel
momento”.
“Penso anche che sia stato Dio a condurmi in quel luogo”, Jamie
disse con convinzione. “Egli non voleva che quei ragazzini rimanessero
là, non più di quanto io stesso lo volevo. Ma ciò mi fa venire in mente
una cosa, abbiamo dei problemi e penso che lei ci possa aiutare”.
“So tutto, Jamie. Ce ne stiamo già occupando. Ma prima dobbiamo
risolvere la questione di ieri sera”.
“Speravo fosse finita lì”.
“Lo è per quanto mi riguarda; ma conoscendoti come ti conosco,
non serve a niente consigliarti caldamente di non ritornare in quella
zona della città, vero?”
“No signore, probabilmente no. Finché continuerò ad occuparmi dei
ragazzi delle zone degradate della città, vi andrò ogni volta sarà
necessario”.
“Allora dovremo darti un colletto bianco da prete che indosserai
quando andrai in una di quelle tue missioni pericolose”.
“Un colletto bianco?”
“Così lo chiamiamo. E’ un accessorio dell’abbigliamento ufficiale dei
ministri: abito completo nero, camicia bianca, panciotto nero e colletto
bianco inamidato da mettere attorno al collo e fissare dietro alla nuca.
Tale abbigliamento ti identificherà come persona appartenente al clero”.
Jamie guardò il suo pastore a bocca aperta. “Non dirà sul serio!”
esclamò. “Mi farà sembrare un prete! Sono solo uno studente!”
“Sì, uno studente che fa il lavoro del Signore. Quanto al tuo
sembrare un prete, beh, suppongo che questo è proprio quello che
tentiamo di fare. La maggior parte del clero delle grosse città veste così.
Sarai sorpreso di quanto più facile sarà per te entrare in un ospedale, in
una prigione, in una scuola, quasi dappertutto, se la gente penserà che
sei un prete. Molte delle persone che lavorano in quei luoghi sono
52
una settimana piuttosto movimentata. Quello che non sapere, tuttavia,
è che Jamie sta lavorando molto sodo con il coro su delle speciali
musiche Natalizie che ha programmato di presentare per il nostro
servizio della vigilia di Natale. Sono sicuro che sarete d’accordo con me,
Jamie è una vera risorsa per noi e noi non vogliamo perderlo”
Altri applausi e “Amen” risuonarono nel santuario. “Il dottor Ames
ed io abbiamo dovuto praticamente ordinargli di prendersi una pausa.
Questa è una delle cose che Jamie non ha ancora imparato a fare, che
cioè non può continuare ad affaticarsi indefinitamente. Jamie non sarà
qui per Natale, lui e la sua famiglia partono in mattinata per la loro casa
nella Carolina del Nord”. Gli applausi furono allora davvero scroscianti,
talmente forti e calorosi che Jamie divenne tutto rosso dall’imbarazzo.
“Ci sono due numeri su cui Jamie stava lavorando particolarmente e
poiché non sarà qui la vigilia di Natale per dirigere il coro, mi piacerebbe
che lo facesse ora. Puoi farlo per noi, Jamie?”
Jamie si alzò, accolto da un applauso anche più forte, rivolse ai
fedeli in chiesa uno dei suoi più bei sorrisi, poi si voltò e fece cenno al
coro di alzarsi. Fece anche cenno al dottor Ames all’organo, il quale
suonò una singola nota. Il coro cantò senza accompagnamento “Irrompi
o bella luce del Cielo ”. La piccola luce rossa accesa sul pulpito era il
segnale che erano ancora in onda, così Jamie aveva presunto che la sua
famiglia, nella Carolina del Nord, avrebbe saputo che sarebbe venuto a
casa. Dopo che gli applausi si placarono, fece segno di nuovo al suo
organista e maestro, prese il tempo e diresse il coro e l’organo
nell’esecuzione del “Coro dell’Alleluia”.
Anche Chris voleva avere la stessa preparazione che Jamie stava
avendo; la conoscenza, il discernimento, l’esperienza e l’autorità che
erano ora parte della vita di suo fratello.
Aveva sentito voci di studenti universitari morire per il troppo bere,
di stupri avvenuti all’interno del campus e di droga party portati
all’eccesso e di incidenti poco chiari, compresi stupri di studenti sia
maschi che femmine. Aveva sentito le storie di prima mano da Andy e
anche da Jamie stesso, quando era ancora alla Statale della Carolina del
Nord. Andy aveva affermato molte volte che avrebbe voluto trasferirsi
alla Campbell University, dove le cose erano molto più tradizionaliste,
69
Ma c’era dell’altro, Chris doveva parlare con Jamie perché aveva un
segreto. Solamente Paul conosceva tale segreto e Paul gli aveva giurato
che non lo avrebbe mai rivelato ad alcuno, finché Chris non avesse detto
che poteva farlo. Chris contava di parlare con Jamie della sua borsa di
studio. Aveva fatto la sua ricerca e aveva ascoltato le trasmissioni
settimanali della Chiesa Comunitaria di Chicago quando Jamie suonava
l’organo e dirigeva il coro, alle volte entrambe le cose allo stesso tempo.
Era eccitato oltre ogni immaginazione ogni volta anche Jamie faceva
qualcosa di musicale in quelle trasmissioni. Chris aveva sentito una forte
attrazione per quello che Jamie faceva e aveva deciso di volere per sé la
stessa borsa di studio!
Voleva sentire raccontare da Jamie in persona la grande gioia che
sapeva suo fratello provava quando suonava l’organo, dirigeva il coro,
quando in generale apprendeva tutto della musica, concetti e tecniche
musicali che neppure si sognava potessero esistere. Poi la sera prima era
rimasto più sbalordito di sempre, quando Jamie, suo fratello, aveva fatto
il suo primo vero sermone, e che razza di sermone era stato! Jamie non
aveva mai alzato la voce, non aveva usato nessuno i soliti effetti teatrali
che alle volte caratterizzano i sermoni, specialmente quando a farli sono
persone inesperte; ma aveva parlato con la stessa tranquilla, sicurezza e
autorità che aveva sempre avuto. Ogni persona che aveva sentito il
sermone aveva lasciato la chiesa con l’impressione come se il messaggio
fosse stato rivolto personalmente proprio a se stesso. L’incredibile
capacità di Jamie di mettersi in comunicazione con le persone non era
mai stato tanto evidente. Non importava se l’ascoltatore aveva quattro
o quarant’anni, il messaggio era stato forte e chiaro. Jamie sapeva
comunicare usando la lingua semplice di un bambino, senza peraltro mai
dare l’impressione di parlare dall’alto in basso.
Quello che la famiglia non aveva udito era stata la fine del servizio
religioso, pensando fosse finito, avevano spento la radio. Poco prima che
il dottor Ames iniziasse a suonare l’inno finale, il pastore McNeil aveva
chiesto l’attenzione dei fedeli.
“Grazie, Jamie”, aveva detto. “Ci sono pochi in questa chiesa che
non sanno quanto Jamie abbia lavorato intensamente da quando si è
unito a noi l’estate scorsa”. A quelle parole c’era stato uno scroscio di
applausi. “Sono altrettanto sicuro che tutti sappiano ormai che ha avuto
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cattoliche, e non si sentono a loro agio considerarci appartenenti al clero
se non abbiamo anche l’aspetto di persone del clero; e nella chiesa
cattolica ciò significa indossare un colletto bianco. Avresti potuto evitare
di essere aggredito ieri sera se quel ragazzo avesse pensato che tu fossi
stato un prete. Molti di quei gangster possono non essere religiosi
affatto, ma hanno un sano rispetto, forse anche paura, di suore e di
preti. Non è una garanzia, ma aumentano le tue probabilità di non
essere nuovamente aggredito se ti identificherai come ‘uomo di chiesa”.
“Ma non lo sono”.
“Oh certo che lo sei! Stai ancora preparando la predica di domenica,
non è vero?”
“Questa è proprio una delle cose di cui volevo parlarle. Non voglio
che tutta la chiesa faccia una figura meschina. Il servizio sarà trasmesso
alla radio, non è vero?”
“Sicuramente sì, come al solito del resto. Quanto a far fare brutta
figura alla chiesa, penso non sarà un problema, il professore Martin mi
ha assicurato che sei pronto”.
“Io invece non ho mai detto di esserlo!” Jamie protestò.
“Jamie, non dovresti esprimere giudizi troppo frettolosi sul conto
del professor Martin; egli forma le sue opinioni sulla base degli
atteggiamenti e dei comportamenti e in questo è molto bravo, te
l’assicuro. Ti sta facendo un grandissimo complimento dandoti questa
responsabilità”.
“Sta tentando di umiliarmi, ecco cosa sta facendo. Mi odia,
pastore!”
“Lo stai giudicando male, Jamie. A lui tu puoi non piacere, non lo so;
ma ti rispetta moltissimo e non userebbe mai il pulpito per umiliare né
te né nessun altro. E’ un insegnante spietato e diventa anche peggiore
quando vede qualcuno che ha grandi potenzialità. Penso che dovresti
essergli molto grato che ti ha dato questo compito e, credimi, farai
bene”.
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“Ma non ho ancora frequentato nessun corso di dizione o di
predicazione! Frequenterò il corso base di predicazione appena il
prossimo semestre. Non ho nessuno stile e non ho idea su come
svilupparne uno”.
“Non hai che cosa?”
“Nessuno stile! Lo sa, alcuni predicatori urlano e gridano e battono i
pugni sul pulpito, alcuni raccontano storielle, alcuni usano aneddoti, altri
portano esperienze personali, altri ancora approfondiscono le Scritture,
alle volte citano addirittura i rotoli originali greci o ebraici. Mio padre
dice che ogni predicatore ha un proprio stile”.
“Questo è qualcosa che si sviluppa nel corso degli anni, Jamie”, il
pastore spiegò. “Ci sono molte variabili nel modo in cui uno predica: la
personalità di chi predica, il tipo di uditorio che ha davanti, il modo in
cui funziona la mente di ognuno. Alcuni hanno l’atteggiamento più da
maestro, altri da evangelista, o da esperto di morale, altri un po’ di tutto.
Sii solo te stesso e fa quello che riesci a fare meglio: sii onesto e fa
funzionare la tua magia, come dice Kim, e vedrai che conquisterai tutti i
fedeli proprio come hai conquistato quella bambina e quel bambino. Già
ti adorano; ai loro occhi hai salvato la loro vita ieri sera e credo che
abbiano ragione”.
“Così … così lei pensa che dovrei proprio predicare domenica?” il
cuore di Jamie si sentì affondare. Aveva sperato che il pastore McNeil
potesse annullare la decisione del professor Martin e mettere il veto a
quella che lui considerava un’idiozia.
personalmente che era sopravvissuto alla transizione da ragazzino a
uomo, almeno per quel che riguardava la voce e che essa ne era uscita
migliore di prima. Voleva che Jamie vedesse il trattore sul quale era ora
seduto, che sentisse come funzionava bene, voleva che lo guidasse
…beh, che lo pilotasse, che vedesse che bel lavoro lui e il loro papà
avevano fatto.
La famiglia avrebbe tenuto un concerto il successivo sabato sera nel
grande auditorium dove Jamie aveva cantato quando aveva dodici anni.
Chris contava di cantare un duetto con suo fratello in quel concerto.
Aveva scelto la musica con l’aiuto di sua madre e si era esercitato per tre
settimane. Ora anche il concerto era andato all’aria, perché Jamie non
sarebbe tornato a casa.
Voleva che Jamie sentisse i risultati del lavoro che aveva fatto con le
loro sorelline, Megan e May di quattro anni. Erano ormai capaci di
armonizzarsi non solo l’un l’altra, ma anche con chiunque cantasse con
loro. Chris aveva lavorato senza posa con le bambine, cosicché ci
sarebbe sempre stata almeno una voce da bambino, da soprano, in
famiglia quando il mutamento inevitabile nella sua voce sarebbe
arrivato. Aveva capito che le gemelline, quando avevano ancora due
anni, possedevano lo stesso talento e la stessa passione per il canto di
Jamie, il loro fratello biologico. Considerava il suo lavoro con le sorelline
una delle sue più importanti realizzazioni ed egli voleva che Jamie,
secondo lui il più grande musicista del mondo, lo sentisse.
“Il professor Martin mi ha chiamato. Dubito che eri fuori dalla porta
dell’aula quando mi ha telefonato e mi ha raccontato tutto. Non ha idea
di che cosa è capitato ieri sera, mi ha solo chiamato per farmi sapere che
secondo lui avevi fatto un eccellente lavoro. Quando gli dissi che non
Da un anno Christopher Conner era l’organista regolare della chiesa
dove Jamie aveva suonato e cantato praticamente da quando era nato. Il
vecchio organo a canne che Jamie aveva imparato a suonare quando era
ancora un bambino aveva sofferto di un male incurabile, così la chiesa lo
aveva sostituito con un organo elettronico molto grande ed efficiente. La
famiglia Conner aveva contribuito con una grossa somma di denaro
all’acquisto dell’organo, perciò il nuovo strumento era stato dedicato
alla memoria dell’unico fratello biologico di Jamie, Garth. Tutte queste
notizie erano state tenute nascoste a Jamie, dietro richiesta specifica di
Chris stesso. Chris voleva essere lui il primo a dire e a mostrare a suo
fratello quanto bene avesse imparato a suonare il nuovo strumento. Ora
tutti i piani, le aspettative e le attese erano stati frantumati, solo perché
a Jamie, ovviamente, non interessa più nulla di loro.
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“Assolutamente sì”, il pastore disse, confermando le peggiori paure
di Jamie. “Da quello che dice Martin riguardo alla lezione di oggi, sei più
che preparato; ma se hai bisogno, puoi liberamente usare riferimenti
presi dai miei libri”.
“Come ha saputo della lezione di oggi?” Jamie chiese con sorpresa.
Chris amava il vecchio trattore come amava la vita stessa. La vecchia
macchina aveva sessant’anni ormai ed era stata comprata dal suo papà
tre anni prima. Come i suoi predecessori, quel trattore era poco più che
un ammasso ruggine di ferri vecchi quando Chris lo aveva visto per la
prima volta. Come Jamie prima di lui, così anche Chris aveva lavorato
con suo padre e amorevolmente avevano smontato la vecchia macchina,
pulito e riparato tutti i pezzi, sostituito quelli consumati e rotti, e il
risultato era stato un trattore John Deere come nuovo, come se non
fosse mai stato usato. Quel trattore era speciale, perché era stato una
delle prime macchine ad essere prodotte dalla John Deere con
l’avviamento elettrico. Chris, che aveva allora undici anni, non sarebbe
mai riuscito a far partire un modello con l’avviamento manuale, perché
tale operazione richiedeva una persona piuttosto robusta per afferrare
la puleggia esterna e farla ruotare con forza. Ma ora non era poi tanto
importante, perché a quindici anni, Chris era alto un metro e 75
centimetri e non aveva ancora finito di crescere. Il minuscolo bambino
biondo che era arrivato alla fattoria Conner quando aveva otto anni, era
ora un bellissimo e affascinante giovinetto che riusciva a fare meglio e
più in fretta il lavoro di uomini due volte la sua età e il suo peso.
Ma quel giorno Chris non si sentiva particolarmente forte, sebbene
avesse già finito di caricare il rimorchio al massimo della portata senza
nemmeno farsi venire il fiatone. Chris non sapeva se ciò che sentiva
dentro di sé era rabbia, dolore, rifiuto o tutti e tre. Suo fratello Jamie
sarebbe dovuto arrivare a casa quello stesso giorno, ma invece Jamie
non sarebbe venuto affatto. Aveva telefonato il giorno del
Ringraziamento e, dopo aver salutato tutti e detto che gli mancavano
tutti tanto, aveva sganciato la notizia-bomba. Aveva impegni e doveri
che semplicemente non poteva ignorare. Avevano bisogno di lui a
Chicago ed egli non poteva abbandonarli in uno dei momenti più
impegnativi per la Chiesa Comunitaria di Chicago. Aveva forse
dimenticato la sua famiglia così presto dopo la sua partenza? Non gli
importava più di loro? Lo avrebbero mai più rivisto? Forse qualcuno
della famiglia lo aveva cacciato di casa?
Chris voleva vedere Jamie così tanto che non poteva proprio
aspettare fino alle vacanze di Natale. La sua voce era cambiata da
quando Jamie era partito in agosto ed era diventata una voce da tenore,
bella, morbida e forte. Chris voleva che suo fratello più grande sentisse
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avevi dormito affatto, rimase senza parole! Come ho detto prima, a lui
tu puoi piacere o non piacere, ma è certamente impressionato da te, il
che significa che probabilmente continuerà a spronarti duramente”.
“Meraviglioso!” Jamie pensò “Proprio quello che volevo sentirmi
dire!”
Nel primo pomeriggio, Jamie e Kim ebbero un incontro con i
funzionari dell’Agenzia per l’Assistenza dell’Infanzia. Kim aveva fatto in
modo che Juan e Juanita potessero frequentare la scuola della chiesa
almeno per il momento. All’incontro c’erano Jamie, Kim, il pastore
McNeil, la signora Seymore, un’assistente sociale dell’Assistenza
dell’Infanzia e il signor Jenkins il quale, come Jamie venne a sapere in
seguito, prestava servizio presso l’Ufficio Immigrazione degli Stati Uniti.
L’incontro doveva decidere il destino dei due bambini. La signora
Saymore presiedeva l’incontro, cosa che preoccupava Jamie non poco.
La sua esperienza con Andy sette anni prima era ancora vivissima nella
sua mente. Propria a causa di quell’esperienza, Jamie considerava la
maggior parte degli assistenti sociali, specialmente delle grandi città,
così pieni di lavoro e così mal pagati che non riuscivano a seguire più da
vicino il caso di un particolare bambino neppure se l’avessero voluto.
Anche per questo motivo le loro opinioni erano considerate poco
rilevanti quando si trattava di decidere le sorti di tale bambino. Sebbene
questa fosse un’opinione piuttosto severa, Jamie così pensava degli
assistenti sociali in quel momento e in quel luogo.
“Non dovremmo metterci molto”, l’assistente sociale iniziò con tono
neutro e senza preamboli. “I bambini in questione sono stati ovviamente
abbandonati e sono messicani, sicuramente arrivati nel paese
illegalmente, così spetta al signor Jenkins decidere del loro futuro”.
“Perché è cosi ovvio che sono illegali?” Jamie domandò con tono di
sfida “Lei ha per caso delle informazioni al riguardo che io non
conosco?”
“Signor Conner, è ovvio che si trovano più a loro agio quando
parlano spagnolo e non inglese. Sappiamo che sono stati abbandonati
una prima volta tre anni fa e abbandonati e poi una seconda volta in
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settembre. I bambini sono conosciuti come Hernandez da tre anni, ma
liberamente essi ammettono che non conoscono il loro vero cognome!
Sono ovviamente figli di messicani senza documenti e non abbiamo
alcuna possibilità di rintracciare i loro genitori”.
“Tutto quello che lei dice è vero”, Jamie concordò, “ma come fa lei
ad essere così sicura che sono nati in Messico? Non potrebbero
altrettanto facilmente essere nati proprio qui, a Chicago?”
“Ci sarebbero le cartelle cliniche dell’ospedale”, il signor Jenkins
osservò. “Abbiamo già controllato e non c’è alcuna cartella di gemelli
latini nati il giorno che i bambini dicono sia il loro compleanno.
Dobbiamo presumere a questo punto che non sono nati in questo
paese”.
Jamie scosse la testa incredulo. “Non so come lei può essere giunto
a tale conclusione”. Poi andò verso un piccolo mobile e prese dei pezzi di
carta con i quali preparò due elenchi. Uno aveva come intestazione
“USA”, l’altro“MESSICO”.
“Lei ci sta dando una soluzione e formulando una conclusione che è
molto probabilmente quella che lei vuole che sia. Poi lei va alla ricerca
dei fatti per supportare la sua conclusione. In assenza di prove sia per
l’una che per l’altra conclusione lei usa la mancanza di prove per
dimostrare che la sua conclusione iniziale è quella giusta. Assomiglia
tanto alla teoria dell’evoluzione ancora una volta”.
Mentre Jamie iniziava a scrivere le prove nei due fogli di carta, ebbe
un’improvvisa rivelazione. Predica quello che sai! Il pastore McNeil gli
aveva consigliato. Non puoi presentare la tua traduzione delle Scritture
dal testo greco originale perché non hai ancora studiato il greco. Non
riuscirai a fare un buon lavoro neppure usando i fatti storici perché c’è
ancora molto della storia che non hai studiato; ma ci sono cose che sai e
fatti che conosci: tutte cose semplici e sostanziali che tutti possono
capire. Tutto quello che devi fare è organizzare quei fatti e quelle
conoscenze e tralasciare quello che non hai ancora studiato a fondo.
Mentre tentava di dimostrare che l’ufficiale dell’Immigrazione era
arrivato ad una sua conclusione tutta personale in modo non corretto,
improvvisamente seppe che cosa avrebbe usato per preparare il
56
“Ciao, si-gnor zio Andy”, i gemelli dissero in coro e allungarono le
loro manine.
“Zio Andy andrà bene”, Andy disse stringendo prima la mano di
Juanita, poi quella di Chico, “o anche solo Andy se vi piace”,
“Zio Andy”, Jamie corresse.
“Sì, papà”, Andy rispose con un sorriso.
“A mamma verrà un colpo” Andy disse sul furgone dopo che Jamie e
Kim lo avevano esaurientemente messo al corrente di tutti gli
avvenimenti degli ultimi giorni. “Avresti dovuto darci qualche
preavviso”.
“Ho pensato che un unico grosso colpo sarebbe stato meglio che
farla preoccupare e agitare per un giorno o due. Ma dopo aver visto la
tua reazione, non sono sicuro di aver preso la decisione giusta”.
“Sono proprio sicuro di no”. Andy replicò. “Penso che faresti meglio
ad usare il mio cellulare e chiamarla. Mamma potrebbe svenire se ti
vedesse in questo stato senza nessun preavviso. Sarà necessario anche
provvedere alla sistemazione dei bambini”.
“Buona idea”, Jamie rispose e subito compose il numero sul
cellulare.
Chris Conner era seduto sul vecchio John numero 3, il trattore che
lui e suo papà avevano restaurato. Era in un campo a circa cinque miglia
da casa, dove aveva appena caricato il rimorchio con le balle di fieno
prese da un deposito lontano dalla fattoria. Avevano questi depositi di
fieno sparsi un po’ per tutta la fattoria, fieno che serviva non solo per
l’allevamento del loro bestiame ma anche per venderlo. Il lavoro erano
veramente scarso in quel periodo dell’anno, così Chris, tanto per tenersi
occupato, stava portando quel fieno al fienile della fattoria. A Chris,
inoltre, piaceva stare da solo.
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designazione di Andy ad andare a prendere il fratello, poiché non era un
segreto che Andy si sentisse il protettore di tutti i suoi fratelli minori,
almeno quanto lo era la loro madre.
Il dottore aveva dato istruzione a Jamie di rimuovere le bende della
faccia cosicché la ferita sarebbe guarita più in fretta e i punti di sutura si
sarebbero asciugati meglio, così ora si poteva vedere chiaramente la
cicatrice che cominciava sotto il suo occhio sinistro e correva
diagonalmente giù, lungo la guancia fino al mento. I punti non ancora
tolti facevano sembrare la cicatrice ancora più brutta. La mano sinistra
era ancora fasciata e Jamie non riusciva a muovere tre delle dita della
mano. Il livido che aveva ancora attorno all’occhio destro aveva
cominciato a schiarirsi e a diffondersi, così ora tutto il lato destro del
viso di Jamie aveva perso il normale colore delle persone sane. In breve,
Jamie aveva un aspetto disastroso.
“Jamie!” Andy chiamò suo fratello non appena lo vide, seguito da
Kim, da un giovane che presunse fosse Adam e da due bellissimi bambini
messicani. Poi vide la faccia di Jamie. “Mio Dio, Jamie, cosa accidenti…!”
Esclamò.
Jamie gli gettò le braccia al collo, “Andy, quanto mi sei mancato!”
sussurrò e le lacrime cominciarono a riempirgli gli occhi.
Andy non rispose, né ricambiò l’abbraccio di suo fratello. Lo
allontanò da sé un po’ per poterlo guardare più attentamente. Anche gli
occhi di Andy erano ora pieni di lacrime ma per una ragione diversa.
“Cosa accidenti ti è successo? Hai un aspetto terribile!”
“Grazie, fratello”, Jamie scherzò, “ Anch’io sono contento di
vederti”.
Jamie ebbe il suo abbraccio dopo che Andy si era ripreso dallo shock
e si era ricordato che era davvero contento di vedere suo fratello.
Abbracciò Kim, strinse la mano di Adam quando Jamie gli presentò
l’amico. Poi guardò in basso, verso i due bambini.
sermone di quella domenica. Avrebbe usare una o due fogli volanti
anche in quell’occasione!
Quando ebbe finito di scrivere con l’aiuto anche delle altre persone
presenti alla riunione, Jamie aveva predisposto due liste per sostenere la
sua opinione: una che Juan e Juanita erano cittadini degli Stati Uniti,
l’altro che erano nati in Messico e quindi stranieri. La prova più forte e
più affidabile, suggerì, era il fatto che si trovavano ora negli Stati Uniti e
che vi erano da almeno tre anni. Tutti gli altri punti erano o non fatti
assodati o fatti che non contribuivano in alcun modo ad arrivare ad una
conclusione plausibile. “Suggerisco perciò”, disse sedendosi
nuovamente, “poiché mia moglie ed io siamo più che disposti a
prenderci cura dei bambini, che voi accordiate loro almeno il beneficio
del dubbio. Se i genitori o altri parenti si faranno avanti, avremo
maggiori prove per procedere in seguito. Fino ad allora, semplicemente
non sappiamo”.
“Cosa succede se nessun familiare si troverà mai?” La signora
Seymore obiettò.
“In quel caso suppongo che mia moglie ed io avremo un figlio ed
una figlia”, Jamie rispose.
“Non è così semplice”, l’assistente sociale pontificò. “Voi due siete
poco più che bambini voi stessi. Siete ancora studenti e lo sarete ancora
per un bel po’ di tempo. Avete idea di come prendervi cura di due figli
così giovani? Avete qualche concetto dei loro bisogni sia fisici che
psicologici? E riguardo alla disponibilità economica? Avete idea di
quanto vi costerà accollarvi due bambini che non posseggono nulla salvo
i vestiti che hanno indosso? Avete pensato a tutte queste cose? E
riguardo alla scuola? E a tutte le necessità di ogni giorno? E dove
abiterete? Il vostro appartamento è abbastanza grande per altre due
persone?”
“Sono nostri figli”, Jamie rispose orgoglioso. “Questo è Juan, ma noi
lo chiamiamo Chico, e questo piccolo angelo è Juanita. Ragazzi, questo è
vostro zio Andy”.
“Signora Seymore”, Jamie rispose con calma, usando la stessa
espressione fredda che aveva imparato da suo padre, “Mi rendo conto
che Kim ed io sembriamo più degli adolescenti che degli adulti
responsabili, ma non siamo stupidi. Ciascuna di quelle domande è giusta,
ma per favore non ci sottovaluti. Certo che abbiamo considerato tutte
quelle cose, come lo farebbe ogni persona responsabile. Vogliamo bene
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57
a quei bambini, a tutti i bambini se è per quello, e vogliamo il meglio per
loro, proprio come lo stiamo già facendo. Credo che, almeno per il
momento, il meglio per loro sia stare da noi”.
“Ma ora rispondo alle sue domande. E’ molto semplice rispondere
alle prime due o tre. Provengo da una famiglia numerosa: i miei genitori
e sei figli. I miei fratelli hanno rispettivamente 23, 17 e 14 anni. Le mie
sorelle gemelle hanno appena compiuto quattro anni. Tutti noi abbiamo
fatto la scuola a casa e ci siamo presi cura l’uno dell’altro da quando
abitiamo assieme. I miei fratelli sono, infatti, tutti adottati e provengono
da posti diversi del mondo, perciò penso di avere un’idea abbastanza
precisa su come venire incontro ai bisogni di due figli adottati. Quanto al
denaro, potrei mostrarle il saldo del mio conto corrente; ma penso che
questa riunione non abbia come scopo quello di accertare la mia
situazione finanziaria. Tuttavia le posso assicurare che i soldi non mi
mancano. Mi è stata elargita una grossa somma di denaro cinque anni fa
che sta fruttando molto bene. Kim ed io potremmo vivere agiatamente
usando solo gli interessi per diversi anni avvenire, senza intaccare il
capitale. Quanto alla scuola, abbiamo già provveduto perché
frequentino la scuola della chiesa, fino a quando non potremo istruirli a
casa noi stessi. L’assistenza durante la nostra assenza da casa sarà
raramente necessaria; nel caso ci fosse bisogno, la chiesa provvederà
anche a questa incombenza, così mi è stato assicurato. Abbiamo un
compagno di classe che vive con noi, si chiama Adam, e si è offerto più
che volentieri di fare anche lui la sua parte; così quei bambini hanno già
tre genitori non due.
“Quanto al nostro appartamento, certamente saranno necessari dei
cambiamenti. Forse dovremo trovare un appartamento più grande, o
comprare una casa. Kim ed io non abbiamo ancora discusso la questione
nei dettagli, ma la mia idea è di comparare una casa non troppo lontana
dalla chiesa. In quanto ragazzo di campagna penso proprio che i figli
dovrebbero avere molto spazio all’aperto. E prima che lei me lo chieda ci
sono soldi più che sufficienti per comperare una casa. C’è qualcos’altro,
signora?”
La riunione non si protrasse per molto. In un’ora, Juan e Juanita
avevano ottenuto dall’Immigrazione un permesso di soggiorno a tempo
indeterminato; sarebbero stati emessi certificati di nascita temporanei,
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Sociali o no, Juan e Juanita sembravano aver già deciso quale sarebbe
stato il loro destino.
Con una breve semplice cerimonia che seguì l’inno del coro, a Jamie
fu assegnata la “licenza di predicare”, un requisito in uso in molte chiese
prima che una persona possa prendere la parola sul pulpito. Questa
licenza era qualcosa che Jamie non si sarebbe mai sognato di ricevere,
né mai avrebbe voluto; ma nel momento in cui l’ottenne, si sentì
onorato.
Jamie iniziò il suo sermone. Il pastore McNeil gli aveva dato
istruzione di non menzionare il fatto che non aveva mai predicato prima.
“Alla gente non interessa”, aveva detto. “E’ gente buona, ma sono
venuti per ascoltare la parola di Dio e quello è tutto quello che a loro
interessa. A loro non interessa un soldo bucato se non hai mai predicato
prima o se questo è il tuo decimillesimo sermone. Il tempo per le scuse
verrà se farai qualche pasticcio ma sono sicuro che ciò non succederà”.
Il più grande problema per Jamie era stato selezionare la quantità di
materiale che aveva a disposizione. Il sermone doveva durare venti
minuti, trenta al massimo e lui aveva materiale per almeno due ore, così
il suo compito più grosso era stato quello di definire le priorità, tenere
solo i punti più importanti ed essenziali. Jamie fece un sermone davvero
buono; tanto buono che molti dei fedeli presenti in chiesa si
complimentarono con lui, compreso il suo critico più grande, il professor
Martin. L’uomo strinse la mano di Jamie, gli disse che aveva fatto un
‘buon lavoro’, poi augurò a lui e alla sua famiglia una buona e ben
meritata vacanza. Tutti gli altri complimenti impallidirono al confronto di
quello del suo professore, almeno agli occhi di Jamie.
Gli rimaneva ora un ultimo ostacolo da superare: la collera di Karen
Conner quando avrebbe visto la faccia di suo figlio
Jamie non rimase deluso quando l’aereo atterrò a Wilmington.
Aveva avuto la lungimiranza di suggerire che solo Andy e Paul venissero
all’aeroporto a prenderli e che venissero con il pullmino di famiglia.
Voleva infatti preparare gradualmente la sua famiglia alla visione delle
conseguenze della sua brutta esperienza con Ace. Scontata fu la
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III – RITORNO A CASA
“Ho sentito dire che i predicatore vivono nella bambagia”, Jamie
dichiarò quando fu in piedi davanti al pulpito con millecinquecento volti
che lo stavano fissando in attesa. “Non mi considero affatto un
predicatore, ma sto cercando di diventarlo. Oggi mi trovo qui davanti a
voi come prova vivente che se i predicatori hanno una sorta di rifugio
sicuro incorporato, io non l’ho ancora trovato”. Ci furono sorrisi educati
in giro per la grande chiesa. Era il tentativo di Jamie di “mettersi in
comunicazione” con le persone che lo ascoltavano.
Jamie mostrava ancora i segni del suo confronto con Ace, il
ghepardo. Il suo occhio era ancora nero e quasi chiuso. Aveva sostituito
la grande fasciatura sulla faccia con una più piccola, ma questa era
ancora molto ben visibile, come lo era pure la fasciatura alla mano.
Aveva altri lividi, tagli e graffi che erano meno visibili, perciò Jamie non
aveva certo l’aspetto degli altri predicatori che si erano presentati in
precedenza su quel pulpito. Anche in quello stato, Jamie stava tenendo il
suo primo sermone.
Il dottor Ames aveva sostituito Jamie all’organo mentre Jamie
avrebbe diretto il coro e il canto della congregazione. Jamie non avrebbe
comunque potuto suonare con quella mano malridotta. C’era stata
qualche preoccupazione su possibili danni ai nervi della mano, ma il
dottore aveva escluso quell’eventualità. Non ci fu alcun bisogno di
spiegare come il giovane direttore di coro si era procurato tutte quelle
ferite, perché per la domenica mattina la storia era già di dominio
pubblico per tutta la chiesa. Jamie aveva ricevuto molte telefonate di
incoraggiamento, offerte di aiuto, parole di ammirazione. Jamie, da
parte sua, voleva solo che tutto fosse dimenticato quanto prima.
L’indomani lui e la sua famiglia sarebbero andati in aereo nella Carolina
del Nord e quel viaggio lo preoccupava molto di più del sermone che
stava per predicare. Alla fine di quel viaggio ci sarebbe stata sua madre e
Jamie avrebbe dovuto spiegarle non solo il suo corpo malconcio, la
brutta cicatrice che sarebbe stata sul suo viso forse per sempre, ma
anche due bambini che già chiamavano Kim e lui mamma e papà. Servizi
62
dove il loro cognome sarebbe stato Conner, poiché i loro veri cognomi
nessuno li sapeva. I bambini vennero affidati alla custodia di Jamie e di
Kim, fino a che i loro genitori non fossero stati rintracciati oppure la cosa
si fosse dimostrata impossibile. Jamie insistì per un affidamento con
scadenza sei mesi o un anno, ma la richiesta fu rifiutata. Ciò nonostante
l’immediato futuro dei ragazzini era stato assicurato.
“Sei stato davvero brillante!” Il pastore McNeil disse entusiasta,
mentre erano seduti nel suo ufficio dopo l’incontro all’Immigrazione.
“Non capisco come hai potuto imparare a trattare con le persone in quel
modo stando seduto su un trattore nella Carolina del Nord”.
“Non ho passato tutto il tempo sul trattore”, Jamie sorrise.
“Avevamo assunto braccianti e lei non sa quante discussioni
succedevano con quegli uomini, quando non volevano fare quanto era
stato loro chiesto di fare. In ogni caso da come la vedo io, avere a che
fare con persone, macchinari o animali è la stessa cosa. Quando stai
lavorando su un trattore e senti un rumore strano, vedi del fumo là dove
fumo non dovrebbe esserci o vedi che qualcosa si è allentato, devi
provvedere prima che diventi un problema serio. Quando vedi una
mucca o un maiale che zoppica o sta male, devi indagare subito prima
che tutto il bestiame si infetti. Quando sei fra un gruppo di persone e la
conversazione inizia a diventare difficoltosa, devi saper gestire i
problemi, disinnescare le tensioni, prima che questi diventino un grosso
problema”.
“E’ un modo molto semplicistico di guardare le cose”, osservò il
pastore. “ma sembra funzioni. Ma non forse c’è il rischio di finire tu
stesso in guai più grossi facendo così?”
“No, signore, no se fai le cose nel modo giusto. E’ come una
complessa equazione di matematica, la prima cosa che un matematico
fa è scomporre l’equazione quanto più possibile, rimuove i fattori
comuni, esegue le moltiplicazioni e le divisioni dove è possibile. Quando
l’equazione è ridotta ad una forma più semplice, diventa molto più facile
da risolvere. Se il matematico la esegue in modo errato, tutto risulterà
sbagliato. Nell’incontro in cui siamo stati oggi si doveva in qualche modo
tenere le emozioni sotto controllo, diventare una macchina fredda e
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calcolatrice. Una volta imparato a fare ciò, puoi controllare gli
avvenimenti in modo più realistico”.
“E ti sei lamentato stamattina che non avevi uno stile”, il pastore
osservò. “Jamie, lo stile che hai dimostrato oggi è stato proprio il più
efficace che abbia mai visto! Penso di averti veramente visto tenere
sotto controllo le tue emozioni! Un minuto prima eri un giovane con
tutto il tuo bagaglio di emozioni, e un minuto dopo eri un ragazzo che ha
avuto una vita dura e ha attraversato esperienze traumatiche; un
minuto dopo ancora eri come un ricercato avvocato penalista. Questa è
la tua forza, Jamie!”
“Si, signore, lo so. Io stesso me ne stavo rendendo conto durante la
riunione. Ma vedremo domenica se lei avrà avuto davvero ragione”.
parte dei dottori, e poi improvvisamente tornava ad essere un ragazzino
di dodici anni, che poi era quello che era veramente. Forse questo è il
motivo per cui Jamie ha tanto successo con quei ragazzini di strada: sa
diventare veramente uno di loro ma possiede anche la maturità per
sapere quali sono i limiti”.
“Beh, neppure nove mesi in un carcere giovanile sono stati inutili”,
Jamie sottolineò. “Ho sentito là dentro storie da far drizzare i capelli
sulla testa. Ma è altrettanto sconvolgente quello che succede ad alcuni
ragazzini proprio qui, in quello che noi consideriamo il più grande, il più
libero, il più privilegiato paese del mondo. Questo è il motivo per cui io
DEVO far uscire quei ragazzi dai guai in cui si trovano. Non ho scelta,
pastore. Lo DEVO proprio fare!”
“Mi stai dicendo che mentre noi … err… mentre TU stavi discutendo
il caso là dentro, stavi pure lavorando sul sermone?”
“Non esattamente, ma quando sei nella fattoria non c’è mai un solo
problema alla volta. Si deve imparare a tenere a mente quello che stai
facendo e contemporaneamente non dimenticare qualunque altra
situazione che si sta affrontando. Credo stia iniziando ad accorgermi di
quanto fortunato sono per il fatto che non mi sono mai limitato ad
eseguire semplicemente le cose che mio padre mi diceva di fare, ma che
mandavo avanti io stesso tutta la fattoria. Ora mi trovo a gestire le
situazioni che mi si presentano nel modo in cui ho imparato a gestirle in
quegli anni”.
“Questa deve essere la differenza tra te e me”, il pastore disse.
“Sono cresciuto in una fattoria anch’io, ma non ho mai dovuto portare
avanti io tutta la baracca e certamente non ho sviluppato tutte le abilità
che a te vengono così naturali. Io ho dovuto forzarmi per imparare
alcune cose che per te vengono proprio naturali”.
“Dovrebbe sentire parlare al riguardo suo fratello Andy”, Kim si
intromise. “Una volta mi disse che fu proprio questa capacità di Jamie a
meravigliarlo enormemente quando aveva dodici anni. Si comportava
come se fosse l’imprenditore agricolo più efficiente dello stato e il
minuto successivo si interessava di una mucca con uno zoccolo
dolorante e mostrare per quell’animale più compassione della maggior
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Quella fu la prima delle molte volte in cui Jamie si sarebbe
avventurato in quel quartiere malfamato con il suo camioncino
personale. La chiesa possedeva parecchi furgoni ma erano tutti
impegnati quella sera, ad eccezione di quello riservato a Jamie per
riportare i ragazzi a casa. Aveva sollevato quasi di peso Micelle per farla
salire sul suo camioncino e l’aveva distesa sul sedile del passeggero con
lo schienale reclinato. Avrebbe voluto portarla all’ospedale o da un
dottore, ma quando Jamie glielo aveva chiesto Micelle era diventata
molto irrequieta e perciò aveva acconsentito di portarla a casa. Micelle
gli aveva dato le indicazioni per raggiungere il condominio dove si
trovava il suo appartamento. Poi, non appena giunti all’ingresso, la
bambina aveva ringraziato Jamie e si era apprestata ad uscire. “No”,
Jamie aveva detto piuttosto seccamente. “Stai troppo male e non ti
lascio per strada; ti porto io nel tuo appartamento”.
Di nuovo Micelle aveva rifiutato con forza, dicendo che sua madre
non voleva che nessuno della chiesa sapesse dove abitavano. “Ti
prometto che non lo dirò a nessuno”, Jamie aveva replicato, “anzi farò di
meglio. Ti porto fino alla porta del tuo appartamento, poi girerò l’angolo
o mi nasconderò dietro ad una porta fino a che non sei dentro. In quel
modo neppure tua madre saprà che ti ho portata a casa”. Michele
sapendo che non sarebbe mai potuta salire le scale da sola fino al terzo
piano, data la sua condizione, aveva finalmente acconsentito.
Nonostante la sua promessa, Jamie aveva preso nota dell’indirizzo
ma aveva anche spiegato al pastore il motivo per cui non avrebbe
potuto rivelarlo a nessuno. Il pastore MacNeil aveva compreso e aveva
acconsentito che rimanesse segreto. La fiducia era una delle cose più
difficili da conquistare con alcuni dei ragazzi ed il pastore non avrebbe
mai fatto nulla per compromettere la fiducia che Jamie aveva
conquistato da parte dei ragazzi.
Jamie bussò piano alla porta dell’appartamento 3C. Non ci fu
risposta. Bussò di nuovo un po’ più forte. Ancora niente. Rimase in
ascolto con l’orecchio premuto forte contro il legno della porta che
aveva la pittura scrostata. Niente.
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nipoti a dire il vero. Jamie fece le presentazioni, poi anche Christine,
uscita di casa, abbracciò prima Kim, poi Jamie.
“Cosa accidenti ti è successo?” domandò.
“Per piacere, possiamo parlarne più tardi quando saremo tutti
assieme? E’ una lunga storia e non è affatto simpatica, così mi
piacerebbe raccontarla una volta sola”.
“Sembra come se tu fossi stato coinvolto in un scontro”, Karen
osservò.
“Sì, è vero, mamma”, Jamie ammise. Sapeva che sua madre non lo
avrebbe lasciato in pace, così le raccontò una versione breve della storia,
mentre tutti prendevano posto a sedere. Kim e Christine andarono in
cucina a preparare il caffè e qualcosa da mangiare; presero i bambini
con loro perché li “aiutassero”.
“Jamie”, Karen inveì, “sei completamente uscito di senno? Non sono
mai stata a Chicago, ma so molto bene che non ci si deve immischiare
con quelle bande di strada. Cosa mai stavi pensando di fare?”
“Non sono andato là per azzuffarmi con qualcuno, mamma. Stavo
solo cercando di tirar fuori due straordinari ragazzini da una situazione
difficile. Non sapevo neppure che c’era un banda coinvolta nella vicenda
dei due bambini, finché Ace non è uscito dal nulla”.
“Bene, spero che tu abbia imparato la lezione. La prossima volta sta
lontano da là”.
“Abbiamo già detto tutto quello che c’era da dire al riguardo”, Kim
disse entrando con un vassoio in mano. “Ho tentato di fargli promettere
di non andare mai più un quel posto, ma ha detto che non poteva farlo.
Che quello è il modo in cui tu l’hai allevato, mamma, e tu dovresti essere
fiera di lui. Io sicuramente lo sono!”
“Karen guardò suo figlio seduto dall’altra parte della stanza, i suoi
due bambini uno da una parte e una dall’altra praticamente avvinghiati a
lui. Essa sapeva che dovevano essere terribilmente spaventati,
incontrare tutte quelle persone nuove che non sapevano neppure
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parlare la loro lingua. Si ricordò di Paul e di Chris e di come insicuri
fossero stati nei primi mesi della loro permanenza alla fattoria e il suo
cuore si sciolse. Fece loro un cenno. Essi guardarono verso Jamie ed egli
annuì. “E’ tutto a posto”, bisbigliò, “è la mia mamma, la vostra nonna.
Vuole solo farvi sapere che vi vuole bene”.
Chico si avviò per adante dalla nonna, poi si fermò. Porse la mano a
sua sorella, ed entrambi volarono tra le braccia della loro nonna. Erano
al sicuro ora, e le forti braccia di Karen li fece sentire nel posto più sicuro
al mondo. Mentre li teneva così stretti tutti e due, Karen seppe nel suo
cuore che Jamie avrebbe fatto ancora la stessa cosa se fosse stato
necessario, senza batter ciglio, fino a dare la sua stessa vita.
E si sentì estremamente orgogliosa di lui.
Erano tornati alla fattoria da pochi minuti, a dir il vero erano ancora
sull’aia, quando Chris, seduto sul trattore sbuffante sbucò in fondo alla
strada col suo carico di fieno. Chris vide quel crocchio di gente davanti
alla casa ma non riuscì a riconoscere tutti. C’erano papà e mamma, Andy
e Christine e le gemelline più due altri uomini e una donna che non
conosceva. Chiunque fossero avevano due ragazzini che sembravano
messicani. Cercò di ricordare se conoscesse qualcuno che fosse ispanico
e che avesse due figli piccoli. Ma non gli venne in mente nessuno. Come
si avvicinò, Jamie si voltò per vedere il “nuovo” vecchio trattore, e il
guidatore di quel trattore quasi cadde giù dal sedile. “Jamie!” Chris gridò
spegnendo il motore, poi letteralmente volò tra le braccia di suo fratello.
“Sei venuto allora!” esclamò. “Grazie a Dio sei venuto!” Ora Chris sapeva
che le cose sarebbero andate a posto.
Paul arrivò un po’ dopo, seguito da Billy e da Larry. Venivano
dall’impianto di trattamento degli arachidi. Per quanto si dessero da
fare, sembrava non potessero produrre abbastanza arachidi per far
fronte alla domanda, né che si potesse trattarli abbastanza
velocemente. Altra grande commozione da parte di tutti, altre
presentazioni, altre espressioni di sorpresa per i due bambini e altre
domande per sapere che cosa fosse successo a Jamie. Adam non ce la
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parecchie volte, e finalmente era riuscito a farle raccontare la storia che
il pastore MacNeil aveva riferito a Jamie poco prima.
Quando Jamie aveva istituito il club dei ragazzi del martedì sera,
Micelle era stata tra i primi ragazzi ad aderirvi e lo frequentava
regolarmente. Jamie si ricordò che allora si era sentito un po’
scoraggiato, perché sembrava che la bambina venisse al club solo per il
cibo. Infatti, non partecipava mai ai giochi e raramente prendeva parte
ai dibattiti. Aveva però iniziato a cantare quando cantavano, sembrava
che le piacessero soprattutto le filastrocche, e Jamie si ricordò di aver
pensato, con un po’ di orgoglio, che forse Michele stava iniziando ad
uscire dal suo guscio. Ancora la bambina non era di molte parole, diceva
solamente “per piacere” e “grazie” quando veniva servita la merenda.
Spesso mangiava solo metà del suo panino o ne prendeva un altro se ne
avanzava qualcuno e lo infilava in un piccolo sacchetto di tela che
sempre portava con sé. Jamie era stato avvertito della cosa e gli erano
state date istruzioni di controllare che non ne prendesse, almeno fino a
quando tutti i ragazzi non avessero avuto il loro. “Alcuni di quei ragazzi
sono quasi costantemente mezzi morti di fame”, il pastore gli aveva
detto, “ma hanno il loro orgoglio per ammetterlo e noi cerchiamo di fare
tutto il possibile perché essi mantengano almeno l’orgoglio, perché, alle
volte, è tutto quello che è rimasto loro”.
Era stato Jamie a scoprire dove le Jones vivevano. I volontari del
banca alimentare avevano tentato parecchie volte di sapere dove
abitavano, ma la signora Jones non aveva mai rivelato il suo indirizzo.
Anche Jamie lo aveva chiesto a Micelle, ma la ragazzina aveva sempre
risposto che sua madre non voleva che si desse l’indirizzo in giro, per
paura che finisse nelle mani sbagliate. Di chi avevano paura? Nessuno lo
sapeva. Era Jamie a fare sempre il giro del quartiere col furgone per
prendere su i ragazzi che abitavano più lontano e che, perciò, non
potevano venire a piedi, ma Michele si faceva sempre trovare all’angolo
della strada quando il furgone arrivava. Così Jamie sapeva solo che
abitavano lì vicino, fino alla sera in cui la ragazzina si era sentita male
durante il loro incontro del martedì. Anche Kim e Adam erano presenti
all’incontro, così Jamie chiese loro di badare al resto dei ragazzi, mentre
lui avrebbe portato Micelle a casa col suo pickup.
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all’appartamento in affitto dove Micelle Jones e sua madre vivevano.
Come accadeva quasi sempre, non c’era posto dove parcheggiare. Le
macchine erano allineate lungo tutta la strada, alcune delle quali
probabilmente non venivano messe in moto da settimane, forse mesi o
anni. Jamie non perse tempo e parcheggiò in seconda fila; stava
iniziando a sentire una certa sensazione, come un presentimento, che gli
diceva che Micelle aveva bisogno di lui.
Micelle e sua madre avevano cominciato a venire alla chiesa prima
ancora che Jamie arrivasse a Chicago. Era una bella bambina di circa
undici o dodici anni. Le aveva viste per la prima volta un pomeriggio
mentre dava una mano con la banca del cibo, prima di cominciare le
attività al club dei ragazzi del martedì sera. Michele aveva dei bei capelli
rosso – biondi, non molto diversi dal colore dei capelli di Jamie, che essa
portava sempre molto lunghi. Erano sempre perfettamente spazzolati e
brillavano e scendevano fluenti sulle spalle e lungo la schiena, fino quasi
alla vita. Quei bellissimi capelli facevano venire in mente a Jamie una
suora con i capelli sciolti invece che chiusi nel solito velo. Micelle aveva
occhi verdi e penetranti e a Jamie sembravano come se potessero
attraversare la pelle e le ossa per guardare i segreti più profondi di una
persona.
La signora Jones ricordava invece a Jamie Karen, sua madre. La
donna sembrava si curasse moltissimo di sua figlia e si scusava sempre
quando veniva a prendere i generi alimentari perché diceva potevano
magari essere dati ad altri meno fortunati di loro; ma sua figlia aveva
fame e lei questo non poteva proprio sopportarlo. Aveva gli stessi capelli
rosso – biondi della figlia, tagliati molto più corti, ma non meno curati. I
suoi occhi erano blu, non verdi come la figlia; Jamie concluse che Micelle
doveva aver ereditato quei begli occhi color verde chiaro dal padre.
La prima volta che le aveva viste, Jamie subito aveva chiesto al
pastore MacNeil chi fossero ed egli gli aveva spiegato che il loro nome
probabilmente non era Jones. Molti visitatori della banca del cibo
fornivano nomi falsi, per varie ragioni, probabilmente perché si
vergognavano della loro povertà o perché non volevano che nessuna
sapesse dove abitavano. In seguito Jamie aveva parlato con la madre
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faceva proprio più ad immagazzinare tutte le informazioni che riceveva
da Jamie, il quale non finiva mai di spiegargli chi fossero le varie
persone. Jamie gli aveva già in precedenza parlato del suo amico Larry
che aveva conosciuto in prigione e col quale aveva condiviso la cella
durante i suoi nove mesi in quel luogo, ma si era dimenticato di
menzionare che Larry era ora un fidato componente del personale della
fattoria, quasi un membro della famiglia. Alla fine tutti si sedettero nel
soggiorno dei Conner e Jamie iniziò a raccontare la sua storia.
Non fu facile raccontare l’intera storia senza interruzioni. C’era
sempre qualcuno che lo interrompeva per chiedergli di spiegare meglio
questo o quel particolare. Quando arrivò al punto del racconto del suo
coinvolgimento nel confronto con Ace e i Ghepardi, Larry ebbe un
sussulto. “Jamie ho sempre saputo che eri un po’ pazzo”, disse, “ma i
Ghepardi! Ragazzo, tutti sanno che sono veleno puro. Anche le altre
bande stanno alla larga da loro, ma tu no! Tu entri come se nulla fosse
nel loro territorio e con in mano nient’altro che una mazza da baseball”.
“Mi sembra che non avevo molta scelta in quel momento”, Jamie
disse di nuovo, “e poi non ci sono andato per combattere”.
“Ma lo farai di nuovo, non è vero?”
“Larry, come mi hai detto tante volte, dobbiamo fare quello che
dobbiamo fare. Sì, lo farò nuovamente se dovrò”.
“Ed io te lo dico di nuovo: sei proprio pazzo, ragazzo!”
Quando il racconto e i commenti sullo stesso finirono, ci fu un bel
po’ di trambusto quando Karen cercò di preparare un posto da dormire
per tutti, e gli ospiti da Chicago poterono così iniziare a godersi le loro
vacanze. Chico e Juanita divennero subito amici di May e Megane e
anche di Chris. Infatti Chris li portò a spasso per tutta la fattoria col
trattore, sul rimorchio o su una delle macchine che in quel momento
stava usando. E si divertirono un sacco ad aiutare il loro nonno nella
stalla, Spesso si stavano appollaiati sopra un paio di spalle e il più delle
volte quelle spalle erano di Larry o di Billy.
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Jamie accettò l’invito del pastore Kramer di predicare il suo
sermone. Predicare nella chiesa dove era cresciuto era per lui
un’emozione perfino più grande che farlo nell’enorme chiesa dove ora
lui suonava e dirigeva la musica ogni settimana. Kim e Christine, ormai
buone amiche, rinsaldarono il loro legane l’una con l’altra e con Karen
ancor di più.
Adam trovò tutti molto simpatici e ben presto fu visto infastidire
uno dei ragazzi Conner riguardo alla loro sbagliata fedeltà nei confronti
dei trattori John Deere. “Non ho potuto fare a meno di notare i due
vecchi Farmall”,disse a Dennis. “Vanno bene a metà – e quella metà che
va bene è il loro colore: sono del colore giusto. Ma se il nome scritto
sopra fosse Massey-Ferguson, avresti qualcosa che vale la pena di
tenere”.
“Risparmia il fiato”, Dennis rispose restituendo il sorriso, “Tutti in
questa fattoria hanno il sangue verde, così non penso che riuscirai a far
camnbiare idea a nessuno”.
Due giorni dopo Natale, Jamie prese un appuntamento con il dottor
Lear a Wilmington. Il suo dottore a Chicago aveva suggerito di farsi
togliere i punti, cambiare le bende della mano e assicurarsi che non ci
fossero infezioni. Paul si offerse di accompagnarlo in macchina,
pensando che sarebbe stata un’ottima occasione per parlargli da solo
delle sue preoccupazioni. Jamie, non capendo che Paul stava tentando di
stare da solo con lui, propose che anche Adam venisse affinché vedesse
un po’ di più del paese. Prima che un Paul deluso si rendesse conto di
quello che stava accadendo, anche Chico e Juanita si erano già infilati nel
camioncino. Disperato Paul decise ugualmente di confidare a Jamie le
sue cose.
La storia della salvezza si ripete ancora ed ancora.
Fino a che nessuno dei figli dell’uomo potrà dire
Nessuno me l’ha mai raccontata.
Jamie sentì calde lacrime scendere sul suo volto mentre si
avvicinava all’indirizzo dove doveva recarsi. Era forse quel piccolo
zingaro diverso dai bambini di cui si stava occupando ogni giorno? Non
erano forse anch’essi figli di Dio? Non avevano bisogno anch’essi della
salvezza, di una buona vita, di amore e sicurezza?
Si ricordò della sua fanciullezza e della sua giovinezza alla fattoria.
Sì, erano stati anni duri. Quando era un bambino piccolo c’era stato
Garth, suo fratello, così violento, sempre lì a dargli calci e pugni e anche
violenze più gravi e a dirgli continuamente che era un rifiuto senza
valore, che non sarebbe mai stato mai nessuno se non un peso per la
società. Poi, dopo che Garth se n’era andato c’era stato il lavoro. A dieci
anni Jamiesi era trovato praticamente a gestire da solo l’intera fattoria,
inclusa la responsabilità di sei operai. Era stata una vita incredibilmente
dura, eppure anche un’esperienza meravigliosa. I suoi genitori avevano
fatto la differenza o forse più precisamente, la differenza l’aveva fatta il
messaggio del Vangelo che i suoi genitori gli avevano insegnato fin
dall’età in cui era in grado di capire l’inglese, assieme alla loro vita che
era sempre stata irreprensibile.
“Non vedo il problema, Paul”, disse Jamie dopo che si era seduto
tranquillo nel camioncino e aveva ascoltato suo fratello. “Devo
ammettere che sono un po’ sorpreso, perché ho sempre pensato che tu
volessi andare all’università. Ho il sospetto che mamma e papà saranno
delusi e tenteranno di convincerti, ma non si arrabbieranno se non
andrai all’università e certamente non te ne vorranno per questo”.
Non avevano anche i ragazzi dei ghetti il diritto di ricevere quello
stesso messaggio? Come quel zingarello morente aveva avuto bisogno
del Vangelo, così ne avevano bisogno anche i ragazzi di cui Jamie si
occupava ogni giorno. Quel ragazzino della storia probabilmente era
stato amato: ma molti dei ragazzi che Jamie vedeva giorno dopo giorno
erano invece sopportati o usati, ma mai amati, o curati da parte di
qualcuno. Ad essi non veniva data alcuna ragione per credere che non
erano solo oggetti da vendersi per strada, da sfruttare, da comprare e
vendere, da ignorare o gettare via come tanta spazzatura.
“E’ proprio questo il punto”, Paul rispose. “Lo so che non mi
costringeranno ad andare o che non mi porteranno rancore, ma non
“Non sarà più così, se posso fare qualcosa!” Jamie borbottò tra s
arrabbiato, mentre cercava un parcheggio per il furgone vicino
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Dentro la tenda dove giace un ragazzo zingaro,
Morente e solo, alla fine del giorno.
Buona novella di salvezza portiamo; disse:
Nessuno me l’ha mai detto!
Ha amato tanto anche me, povero ragazzo?
Anche a me ha mandato la dolce sua gioia?
Non dovrò morire? Mi terrà la mano?
voglio ferirli o deluderli. Mi ricordo ancora come tu hai promesso loro
che non sarebbero mai stati dispiaciuti se mi avessero adottato, e non
voglio che quella promessa non sia mantenuta”.
“Paul nessuno in questa famiglia si è mai dispiaciuto di averti
adottato. Chris o Andy o nessun altro lo farà mai. Sì, saranno delusi, ma
non per se stessi. Essi vogliono davvero il meglio per TE, come l’hanno
sempre voluto per tutti noi. E’ il loro modo di pensare che li costringe a
ricercare sempre il meglio per tutti e credono che per te il meglio sia
proprio andare all’università. Ma riusciranno a farsene una , te lo
prometto”.
Lo so che non sono affari miei”, Adam interruppe, “ma se posso
suggerire una cosa?”
“Naturalmente”, Paul disse. “Sono aperto a tutte le idee”.
Nessuno mi ha mai raccontato questa storia!
“Tu continui a parlare della Campbell Univerity. Presumo che la
Campbell sia più vicina della Statale della NC?”
Con capo chino abbiamo afferrato le ultime parole del suo respiro,
“Sì”, Paul confermò, “E’ una università molto più piccola e
abbastanza vicina da poter essere raggiunta probabilmente ogni giorno
e tornare quasi sempre a casa alla sera”.
Proprio mentre egli entrava nella valle della morte:
Dio ha mandato il Suo Figlio! “Chiunque”, disse:
Allora sono sicuro che l’ha mandato anche per me!
Sorridendo egli disse, mentre l’ultimo sospiro si spense,
Sono tanto felice perché per me Egli è venuto!
Sussurrò, mentre lento il sole tramontava ad occidente,
Signore, io credo, dillo ora nel momento del riposo!
“Bene allora, perché non discuti di tutta questa faccenda con i tuoi
genitori; vedi se puoi convincerli di permetterti di iscriverti alla Campbell
solo per un anno, tanto per assicurarti che davvero non ci vuoi andare.
Hai detto che ci sono dei corsi che tu vorresti comunque frequentare
così non sembrerà come se fosse una perdita di tempo”.
“E’ una grande idea”, Jamie esclamò.
“Ma e la casa a Raleigh?” Paul protestò. Quella domanda fece
chiarezza nella mente di Jamie.
“E’ quella allora la tua preoccupazione, Paul? Temi forse che
vogliono mandarti alla Statale solo a causa di quella casa?”
“Beh, sembra sciocco spendere denaro per l’affitto quando
possediamo una casa a Raleigh”.
Racconta! Raccontala di nuovo!
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“Paul, ti sosterranno, non importa dove vorrai o non vorrai andare.
Credimi, se la tua scelta sarà di non andare all’università affatto o di
andare solo per un anno alla Campbell, so quella che sarà la loro
risposta. Rilassati, Paul, e parlane apertamente con mamma e papà.
Saranno dalla tua parte. Se li conosco come credo di conoscerli, si
saranno già accorti che qualcosa non va in te. Quanto a quella casa,
l’affitteranno ad altri studenti o la venderanno”.
Paul si sentì molto meglio durante il viaggio di ritorno da
Wilmington; Jamie invece si sentiva molto peggio. Paul ed Adam
avevano portato i gemelli sul lungofiume per un gelato, mentre Jamie
era andato all’ambulatorio del dottor Lear, dove le notizie che aveva
avuto non erano state buone. “Devi andare dal tuo dottore a Chicago
non appena ritornerai”, il dottore aveva detto risolutamente”. Sono
davvero preoccupato per quelle dita, Jamie. Secondo la mia opinione
avrebbero dovuto ormai muoversi, invece sono rigide come una pezzo di
legno. Sei sicuro che il dottore abbia controllato tutti i nervi e i tendini
prima di suturare la mano?”
“Disse di averlo fatto”, Jamie aveva risposto. “Cera voluto un sacco
di tempo per completare il lavoro e il dottore aveva preso qualcosa
come una ventina di lastre”.
V – LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME
Dopo aver indossato l’abito nero con il colletto bianco, Jamie salì sul
vecchio furgone Dodge della chiesa e lo mise in moto. Avrebbe preferito
usare il suo pickup verde, ma si rese conto che il pastore aveva ragione:
il suo pickup era proprio troppo vistoso per andare dove stava andando
e lasciarlo là incustodito. Inoltre, Kim era alla chiesa con i bambini e
poteva averne bisogno lei.
Mentre guidava accese la radio. La sintonizzò come al solito sulla
stazione radio degli studenti dell’Istituto Biblico di Chicago. Dapprima
Jamie non ascoltò la conversazione in onda, ma poi qualcosa attirò la sua
attenzione. Jamie non aveva seguito l’argomento della trasmissione fin
dall’inizio, ma quando si mise ad ascoltare con attenzione lo comprese
ugualmente.
Il commentatore stava raccontando di un missionario che si era
imbattuto in un accampamento di zingari era stato invitato in una tenda
con dentro un ragazzo morente. Il missionario era rimasto al capezzale
del ragazzo e gli aveva narrato la storia di Gesù e del Suo sacrificio per i
peccati del mondo, così come si legge nel Vangelo. “Egli è morto per te”,
il missionario diceva al ragazzo, “perché tu possa vivere per sempre con
Lui!”
“Ti ricordi per caso il suo nome?”
“Mi dispiace, no, dottor Lear. Era il dottore di servizio al pronto
soccorso”.
“Va bene, telefonerò io all’ospedale di Chicago e cercherò di
scoprire chi era. Pensi che il tuo pastore lo possa sapere?”
“Lo dubito. Non ha saputo nulla dell’accaduto fino a che non sono
stato dimesso dal pronto soccorso”.
“Vedrò quello che posso fare; ma ricordarti, non appena ritorni a
Chicago fatti dare un’occhiata. Io cercherò di sapere il nome di un buon
specialista e ti chiamerò a casa dei tuoi genitori domani”.
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Jamie fu così coinvolto nell’ascolto della storia che a malapena fu
consapevole di che cosa stesse facendo e di dove stesse andando,
eppure riuscì a guidare il grosso furgone per il traffico intenso della città,
come se quella fosse l’unica cosa che aveva in mente.
Il narratore continuò il suo racconto. Dopo che il missionario aveva
concluso l’annuncio del Vangelo, il ragazzo, con le ultime energie che gli
erano rimaste, aprì gli occhi e ripeté ciò che gli era stato appena detto:
“Chiunque?” disse. “ Cioè, anch’io posso vivere per sempre con Lui?”
Poi, poco prima di spirare, sussurrò, “Raccontalo di nuovo!”
La voce del commentatore sfumò e un canto, ispirato da quel
racconto, fu messo in onda. Ascoltando quel canto Jamie si sentì
trasportato in un'altra dimensione.
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“Ora vado”, Jamie disse.
“Non dimenticarti di mettere il colletto bianco e di prendere il
furgone della chiesa”.
“Posso andarci
riconoscerlo”.
col
mio pickup, stanno incominciando a
“Non importa”, disse il pastore con fermezza, “prendi il furgone
della chiesa. Devi imparare ad essere prudente, Jamie”.
Era un Jamie molto depresso quello che lasciò l’ambulatorio del
dottor Lear. Camminò giù dalla collina verso il fiume dove aveva lasciato
Paul e Adam con i gemelli. Camminava lungo la riva del fiume quando lo
trovarono. “Papà! Papà! Sentì un ragazzino chiamare. Si girò e vide Chico
e Juanita che correvano verso di lui. “Indovina una cosa!” Chico gridò
mentre correva, tutto eccitato. “Zio Paul parla spagnolo! E’ fantastico!”
“Sì, Chico”, Jamie disse mentre i suoi due gemelli latini gli si
gettarono addosso e quasi lo fecero cadere “E’ proprio bello!” Certo che
Paul sapeva parlare spagnolo! Era la sua lingua nativa: e lo era da tanto
tempo!
“Siamo stati sempre incoraggiati a conservare la nostra lingua nativa
in Italia”, Paul spiegò, “e mamma e papà hanno sempre fatto lo stesso.
Sono un po’ arrugginito e il dialetto non è proprio lo stesso, ma
possiamo comunicare”.
“Sì, papà”, disse Juanita che di solito lasciava la parola a suo
fratello”.Lo zio Paul è proprio simpatico!”
Jamie cercò di apparire allegro e contento e riuscì a farlo credere ai
bambini; Paul e Adam, tuttavia, entrambi conoscevano Jamie troppo
bene. “Cosa c’è che non va, Jamie?” Adam chiese.
“Nulla”, Jamie rispose. “Credo di aver solo sofferto di un po’ di
nostalgia, sai, vedere il dottor Lear di nuovo, questo lungofiume,
ricordare tutto quello che è successo a Wilmington …”
“Jamie …” Paul iniziò a dire. Ma prima che potesse completare il suo
pensiero, Jamie gli aveva dato un’occhiata eloquente per dirgli di lasciar
perdere.
“Finiamo la nostra passeggiata e andiamo a casa”, Jamie suggerì.
Avrebbe voluto dire di più ma non era sicuro di potersi fidare della sua
voce. Perche fu solamente in quel momento che comprese appieno
quello che il dottor Lear aveva detto dopo che gli aveva visitato la mano.
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Non ci fu molta partecipazione da parte di Jamie alla conversazione
sulla via di casa. Rimase seduto silenzioso sul sedile posteriore con
Adam, mentre Chico e Juanita divisero il sedile del passeggero davanti,
chiacchierando in spagnolo con Paul. Il loro zio si rese conto per la prima
volta da anni quanto gli era mancato parlare nella sua lingua nativa. Era
così impegnato nella sua conversazione con i due bambini che quasi non
notò quanto silenzioso si era fatto Jamie; ma Adam lo notò. Decise che
avrebbe indagato sul motivo di tale stato d’animo di Jamie prima di
andare a letto quella sera. Era stata la personalità esuberante e frizzante
di Jamie la prima cosa che lo aveva attirato di lui. Non era da Jamie stare
così silenzioso. Ma non riuscì a cavare un ragno dal buco quando provò a
chiedergli qualcosa: Jamie rifiutò di ammettere che avesse dei problemi,
che aveva solo non un po’ di nostalgia di casa. Adam sapeva che quello
non era il vero problema – Jamie aveva avuto molti attacchi di nostalgia
di casa a Chicago, ma quegli episodi non gli avevano mai chiuso la bocca
in questo modo! Decise allora che sarebbe andato dalla sola persona che
avrebbe potuto andare fino in fondo al problema: Andy. Adam sapeva
tutto degli anni di crescita di Jamie e della sua amicizia con Andy; aveva
visto il modo in cui si erano guardati all’aeroporto; aveva assistito al
modo in cui Andy cavato da suo fratello tutti i particolari del suo scontro
con Ace. Andy poteva farci con Jamie meglio di tutti anche dei loro
genitori; lui avrebbe certamente scoperto che cosa era successo.
Non vi volle molto tempo per trovare il modo di stare da solo con
Jamie. Il giorno successivo, Andy suggerì a Christine, a Kim e una
disponibilissima ed emozionantissima Karen di portare le due coppie di
gemelli a Wilmington per compere dei vestiti a Chico e Juanita. Il
guardaroba dei gemelli era ancora scarso e quella era una cosa che
Karen, la loro nonna, non poteva accettare. Andy aveva anche
architettato con Larry di portare Paul, Chris e Adam all’impianto di
trasformazione degli arachidi per occuparsi di un problema col nastro
trasportatore che portava gli arachidi lungo la linea di selezione. Billy e
Dennis erano già andati ad un incontro all’impianto industriale per
negoziare un nuovo contratto con un grosso cliente. Tutto ciò lasciò
Andy e Jamie completamente soli.
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ciascuna di esse avrebbe fatto quasi tutto per lui. Era risaputo che lo
baciavano sulle guance, gli davano dei buffetti sulla testa, persino gli
pettinavano i capelli. Odiava l’attenzione e le coccole ma allo stesso
tempo gli piaceva. Quelle signore e pure gli uomini erano preziosi per
Jamie. Non era passato nemmeno un anno, e Jamie era già spaventato al
solo pensare al giorno in cui avrebbe dovuto dire addio a tutto ciò.
Tuttavia c’era un lavoro da fare proprio in quel momento e l’avrebbe
fatto.
“Jamie, hai mai sentito parlare di Micelle Jones ultimamente?” il
pastore chiese quando Jamie si sedette nel suo ufficio. Erano le otto di
sabato mattina, l’ultimo giorno delle vacanze di primavera dell’Istituto
Biblico. Jamie stava completando alcune pratiche che aveva lasciato
indietro. C’era un’importante prova del coro alle undici e mancavano
solo due settimane a Pasqua. Jamie non era affatto soddisfatto della loro
preparazione per uno dei più importanti eventi di tutto l’anno per la
chiesa.
“No, signore”, Jamie rispose. “A dir il vero avevo in mente di
chiedere a lei la stessa cosa. La bambina e sua madre erano solite venire
qui piuttosto regolarmente il martedì sera e la domenica mattina, poi
sono proprio scomparse. Avrei dovuto controllare prima, ma non ho
proprio avuto il tempo”.
“Sei stato occupato come tutti noi. Credi di poter fare un giro in
quella zona e vedere se puoi scoprire se è successo loro qualcosa?”
“Sì, signore, ne sarei lieto. Sono un vero mistero, quelle due, non è
vero?”
“Oh no davvero, Jamie, non è così. Suppongo che dovresti sapere la
loro storia, prima di andare ad investigare. La signora Jones e suo marito
erano una coppia piuttosto normale fino a che lui decise di abbandonare
tutto, chiuse il suo conto in banca e vendette tutte le sue proprietà.
Madre e figlia furono lasciate senza nulla, il che spiega il motivo per cui
abitano in quella zona. Erano solite venire qui per prendere del cibo
circa una volta alla settimana e Micelle veniva sempre al tuo club dei
ragazzi il martedì sera. Poi più nulla. Sono un po’ preoccupato per loro”.
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Quando Jamie tornò a casa dall’ospedale, erano quasi le sette di
sera. “Devo andare alle prove del coro”, affermò non appena vide l’ora.
Mangerò qualcosa più tardi”.
“Allora, dimmi la verità”, Andy disse seduti nel lussuoso soggiorno
della sua nuova casa, “sei felice, Jamie? Hai messo talmente tanti ferri
sul fuoco che so che devi essere quasi sempre esausto; ma dimmi, sei
felice?”
“Jamie, non hai mangiato niente tutto il giorno”, Kim protestò.
“Capiranno se non vai, tesoro”.
Con sua sorpresa, gli occhi di Jamie si riempirono di lacrime e la sua
faccia sembrò quella di un ragazzo dal cuore spezzato. “Andy”, si
lamentò, “ non so cosa fare! Mi sento come se la mia vita sia finita!”
“Probabilmente hai ragione, ma io non posso non andare. Suppongo
che Adam sia già andato, così io vado a piedi. Tu va a casa e prepara la
cena per i bambini e non te la prendere. Devo proprio andare”.
“Che cosa è successo? Sembravi contento quando sei arrivato. E’
solo nostalgia di casa? Se lo è, starai meglio una volta tornato a Chicago
e di nuovo impegnato in tutte …”
Ma per quanto protestasse e insistesse di non uscire così, subito
dopo un’operazione, Kim sapeva bene che era meglio non mettersi a
litigare. Quel coro stava diventando importante per Jamie, specialmente
ora che stavano lavorando su una composizione scritta personalmente
da Jamie.
“Ho deciso di rinunciare alla mia borsa di studio”, Jamie disse ad un
Andy scioccato.
“Ebbene?” un gruppo di circa cinque signore domandarono quando
Jamie apparve nella stanza del coro.
“Ebbene che cosa?” Jamie chiese con un sorriso imbarazzato.
“Ebbene due cose”, una delle signore più anziane (almeno agli occhi
di Jamie) disse. “Prima di tutto, cosa accidenti stai facendo qui? E
seconda cosa, che cosa ha detto il dottore?”
“Sono qui perché è l’ora delle prove del coro”, Jamie rispose. “La
mano mi fa un po’ male ma non tanto da non poter sopportare. Il
dottore ha detto che dovrei recuperare completamente, ma che ci vorrà
un anno o due. Ora possiamo per piacere metterci al lavoro? Abbiamo
molte cose da fare questa sera. Dobbiamo provare la seconda parte
almeno una volta questa sera”.
La maggior parte delle signore del coro avevano “adottato” Jamie e
gli gironzolavano sempre attorno e lo coccolavano senza pietà. Jamie
odiava tutte quelle attenzioni nei suoi confronti, ma apprezzava il loro
affetto e il loro amore. Aveva molte “madri” adottive in quella chiesa e
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“Rinunciare? Perché mai, per l’amor del cielo? Se è per quello che
ho detto riguardo al tuo rapporto con le bande di strada, beh, è solo
quello che hai sempre fatto: tu vedi un problema e te ne occupi. Non mi
piace affatto che tu metta in pericolo la tua vita, ma io e tutti gli altri ci
rendiamo conto che non ci possiamo farci nulla”.
“Non è questo il problema, il problema è la mia mano. Hai mai
sentito parlare di un organista con una mano sola? Quell’organista sono
io, Andy! Sapevi che Adam era uno dei candidati che ho battuto nel
concorso per quella borsa di studio? L’ho battuto perché avevo
esperienza come organista e lui no. Adam è un bravo musicista, almeno
quanto lo sono io e probabilmente anche migliore, ma non aveva mai
suonato un organo e quello fu il motivo per cui io ho vinto la borsa di
studio e lui no. Ora non posso più suonare l’organo. Devo rinunciare alla
borsa di studio così qualcun altro potrà servirsene”.
“Adam mi ha detto che tu gli stai insegnando a suonare l’organo. E
mi ha detto quello che già so: che tu sei il migliore insegnante che abbia
mai incontrato. E perché, chiedo, non puoi più suonare l’organo?”
“La mia mano, Andy. Il dottor Lear è molto preoccupato per tre dita
della mano. Ha detto anche che avrei dovuto ormai aver iniziato ad
usarle nuovamente e invece non riesco ancora a fare nessun piccolo
movimento. Non riesco neppure a sentirle! Senza quelle dita non c’è
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modo che possa suonare una chitarra o usare nessun altro tipo di
tastiera. Il motivo per cui ho vinto la borsa di studio non c’è più!”
Sembrarono ore, ma probabilmente non erano che cinque o dieci
minuti, il tempo in cui Andy e Jamie rimasero seduti fissandosi l’un
l’altro in silenzio. Andy non aveva mai visto Jamie ammettere una
sconfitta e mai l’aveva visto abbattuto in quel modo, perfino quando
aveva pensato che la sua stessa vita fosse finita. “Per piacere, Andy, non
dirlo a nessuno ancora. Devo escogitare un modo prima di dirlo agli
altri”.
“Andrà tutto bene, fratellino”, Andy disse per calmarlo un po’, ma
senza vera convinzione. “Forse questo non era il progetto di Dio per la
tua vita. Forse Egli ha qualcos’altro in mente. Ciò nonostante, lo sai che
andrà tutto bene”.
farai se questa è la tua volontà; se Tu invece hai altri progetti per la mia
vita, allora per piacere, Dio, mostrami quali sono. Andrò dove mi
porterai, mio Signore”.
Quando Jamie si svegliò dopo l’operazione alla mano, fu sorpreso di
vedere che la sua mano era stata ingessata dalla metà dell’avambraccio
fino alla punta delle dita. “Ho dovuto smontare la mano pezzo per pezzo
e rimetterla insieme”, spiegò il dottore. “C’era molto più danno di
quanto avessi immaginato, ma la buona notizia è che ritengo di aver
rimesso tutto a posto, nel modo in cui dovrebbe essere. Dovrai imparare
ad usare nuovamente quella mano con un po’ di riabilitazione, ma quasi
sicuramente ne riacquisterai l’uso completo, fra qualche tempo”.
“Quanto tempo?” Jamie quasi lo supplicò.
“Lo so, Andy”, Jamie disse tirando su col naso e tentando di calmarsi
un po’. “E’ solo la delusione, capisci?”
“No, Jamie, ho paura di non capire. Non so quello che hai passato e
quello che stai passando ora, posso solo immaginarlo. Ma una cosa di
sicuro so: so che sei incredibilmente forte. Ce la farai a superare questo
momento, come hai superato sempre tutto quello che ti è capitato. Ora
hai Kim a sostenerti e quei due adorabili bambini a rafforzare quanto hai
già conseguito. Andrà tutto bene, fratellino! Sei sempre il mio eroe, lo
sai”.
“Jamie, mi rendo conto che sei un bravo organista. Vorrei poterti
dire che suonerai Bach entro un mese, ma ci vorrà molto di più di un
mese. E’ solo una congettura, ma conoscendo la tua determinazione, il
mio calcolo è da due a tre anni, sempre che tu lavori sodo e faccia fino in
fondo la tua parte. Nel frattempo spero che tu abbia imparato ad evitare
situazioni come quella che ha causato tutto questo danno”.
“D’accordo, dottore. Ma e stato un piccolo prezzo che ho pagato
volentieri, ho avuto due bei figli in cambio”.
Quando Jamie e il suo seguito salirono a bordo di un aereo diretto a
Chicago il quattro di gennaio, tutti si sentivano meglio. Karen e Dennis
avevano visto e toccato il loro figlio e ora si sentivano rassicurati perché
Jamie stava facendo bene ed era felice. Paul si era rassegnato a
confidare le sue preoccupazioni riguardo all’università ai suoi genitori e
si sentiva rassicurato, perché ora sapeva che essi non lo avrebbero
respinto o ammonito. Chris era stato rassicurato che il suo nome
Il dottore si meravigliò del commento di Jamie ma la sua meraviglia
non durò a lungo. Quando entrò nella sala d’attesa per dire a Kim che
poteva andare a vedere suo marito, trovò tre paia di occhi supplichevoli
non due che lo fissarono; due paia di quegli occhi erano quasi neri e
appartenevano a bambini di otto anni, incredibilmente belli. Gli parve
subito che fossero bambini felici sebbene l’espressione sui loro visetti in
quel momento fosse piena di preoccupazione.. Rimase così commosso
da quei visi tristi che egli personalmente accompagnò i tre nella stanza
dove si trovava Jamie, sebbene ai bambini non era normalmente
permesso di entrarvi. “Ora capisco quello che vuoi dire”, disse a Jamie.
Per Jamie, giovanissimo padre orgoglioso, quel semplice commento rese
tutta quella triste vicenda ancor più degna di essere vissuta. Jamie stava
ora fissando il suo destino in faccia, ma non se ne rese conto.
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“Grazie Andy. Lo sai che anche tu sei il mio eroe, non è vero? Ma
per piacere non dirlo a nessuno. Devo pensarci su e potrebbe volerci del
tempo”.
“Matto?” Christine chiese. “Perché matto?”
“ Beh, ci siamo messi tutti in agitazione, ci siamo preoccupati da
morire e abbiamo sconvolto la nostra vita per essere con lui e sostenerlo
in questo momento difficile e Jamie proprio continua come se nulla di
insolito dovesse accadere. Mi fa diventar matto!”
“Ma hai anche detto in diverse occasioni che è proprio questo ciò
che ammiri di più di Jamie”.
Jamie non aveva confidato alla sua famiglia i dettagli del concerto di
Pasqua su cui stava lavorando con il coro. Infatti, stava organizzando
tutta l’attività assieme a Kim la quale aveva il compito di scrivere tuta la
parte recitata. Quel concerto doveva essere il sermone pasquale di
Jamie in musica. Adam avrebbe suonato l’organo, il dottor Ames il
pianoforte, il pastore MacNeil sarebbe stato il narratore e Jamie avrebbe
curato la regia e avrebbe diretto tutto il concerto. Era stata un’idea di
Jamie ma ben presto divenne un lavoro che il professor Martin gli
assegnò.
Un'altra cosa che non confidò alla sua famiglia era che ultimamente
stava pregando molto, per tante cose ma non per il recupero delle sue
dita. Dopo la sua conversazione con i dottori Ames e MacNeil, Jamie era
stato preso come da un senso del destino come già glie era capitato altre
volte, solo che questa volta non aveva la più pallida idea di quale
sarebbe stato il suo destino. Aveva pensato che il suo futuro fosse stato
quello di diventare un grande organista, ma quella prospettiva sembrava
proprio svanita. Le sue preghiere erano quindi una supplica, una
richiesta al suo Dio di mostrargli la strada, come gliel’aveva mostrata
altre volte nel passato, di indicarli un segno di quello che doveva fare, se
proprio non avrebbe fatto l’organista. Non aveva ancora visto nessun
segno in quella direzione, ma continuava a pregare. Jamie aveva ora
accresciuto le sue conoscenze delle Scritture e perciò non stava
semplicemente chiedendo a Dio di toglierlo dai guai. “Se Tu vuoi che io
suoni l’organo, Signore”, pregava, “Tu già lo sai che ho bisogno del Tuo
aiuto perché le mia dita tornino a funzionare e sono sicuro che Tu lo
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sarebbe circolato adeguatamente tra chi di dovere e che sarebbe stato il
benvenuto a Chicago in estate. Anche a May e Megane fu assicurato che
sarebbero venute a Chicago l’estate successiva, con o senza la loro
madre. Larry, che ancora si considerava il protettore di Jamie, fu
rassicurato che la prossima volta che Jamie si sarebbe confrontato con
una banda per le strade di Chicago, sarebbe stato più preparato e
avrebbe conosciuto meglio che cosa doveva aspettarsi. Billy, era sicuro
che Jamie sarebbe stato un ministro ordinato entro due anni o anche
meno, e che lui sarebbe stato sposato da Jamie il ministro novello. Andy,
come al solito, sapeva che qualunque cosa avesse riservato loro il futuro,
Jamie sarebbe stato la sua guida; e che Dio sarebbe stato la guida di
Jamie.
Andy non poté tradire la fiducia di Jamie. Disse solo ad Adam che
non poteva rivelargli che cosa stava preoccupando suo fratello. “Tutto
quello che posso dirti, Adam” disse, “è che Jamie ce la farà, ma avrà
bisogno di te nei mesi a venire”.
“Farò quello che dovrò fare”, Adam promise. “So che non mi
conosci molto bene, ma vedo quanto tu gli vuoi bene. Tenterò di essere
suo fratello al tuo posto, Andy. Suppongo che entrambi sappiamo che
Jamie è speciale”.
“Se tu solo sapessi quanto speciale è!” Andy rispose.
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IV – L’INTEREVNTO CHIRURGICO
“Le vacanze di primavera arriveranno presto”, Christine disse. “Tuo
papà contava su di te per le semine primaverili, ma si arrangerà”.
“Questa sera!” Andy disse con fermezza. “Devo partire questa sera”.
“Andy, abbiamo le lezioni! Gli esami! Non possiamo …”
“Purtroppo ho delle cattive notizie per lei, signor Conner”, disse il
dottore. Era metà gennaio, quando Jamie e compagnia, ormai ritornati a
Chicago, avevano iniziato un nuovo semestre all’Istituto Biblico. Jamie
aveva chiamato il numero che il dottor Lear gli aveva dato e ora era
seduto a parlare col dottor Alfred Morgan, uno dei più rinomati chirurghi
del paese, specializzato nel trattamento delle patologie di mani e di
piedi. Il dottor Lear gli aveva telefonato e lo aveva messo al corrente
della situazione, nella speranza che potesse far sì che la mano di Jamie
fosse nuovamente operativa. “E’ la sua vita, dottore”, il dottor Lear gli
aveva detto. “Se non potrà più suonare la chitarra o l’organo, Jamie
considererà la sua vita finita”.
“Le ho perse, non è vero dottore?” Jamie concluse riferendosi alle
sue dita.
“Tu non mi conosci bene”, il dottor Morgan rispose. “Non mi do per
vinto tanto facilmente. Ammetto che il danno è esteso e ci vorrà un
lungo percorso, ma … sei un organista, non è vero, Jamie?”
“Lo ero”, Jamie rispose con aria rassegnata.
“Devo supporre dalle tue parole che ti sei è già dato per vinto?”
“Non esattamente, signore; ma lei non sembra tanto incoraggiante.
Sto solo tentando di preparare la mia mente ad intraprendere altre
strade”.
“Non sembra che queste parole siano consone al Jamie Conner che
il dottor Lear mi ha descritto. Ho avuto una lunga chiacchierata col suo
dottore, Jamie. Mi ha anche raccontato di alcune cose che lei ha
affrontato e brillantemente superato nella sua vita. Per cui non mi sarei
mai aspettato che lei si rassegnasse così facilmente”.
“Dobbiamo farlo! Telefono per i biglietti, adesso”.
“Chiamiamo tua mamma prima. Essa saprà che cos’è meglio fare.
Non possiamo partire senza almeno dirlo a tua madre”.
Non andarono a Chicago. Quando telefonarono alla fattoria Conner,
Karen suggerì di telefonare a Chicago. Lo fecero e fu una telefonata a
tre. Trovarono un Jamie molto ottimista. Era tutto emozionato per un
nuovo incarico di insegnamento, un corso al quale gli era stato chiesto di
insegnare, era anche emozionato per il nuovo quartetto che stava
formando, dove Adam sarebbe stato il pianista, e per il concerto di voci
su cui stava lavorando con il coro.
“Stai bene Jamie?” Karen chiese.
“Stiamo tutti benissimo, mamma”, rispose. “E staremo anche
meglio se non fosse per tutta la neve che sta scendendo, ma va tutto
benissimo”.
“Ma, e il tuo intervento di domani?”. Andy domandò. “Pensavo che
tu fossi terrorizzato, Jamie, preoccupato che qualcosa potrebbe andar
storto”.
“A dir il vero non m’importa più di tanto”, Jamie rispose. “Con tutto
quello che sta succedendo in questi giorni, non avrei comunque il tempo
di suonare l’organo. Sono indaffaratissimo tutto il giorno. Per piacere
non preoccupatevi dell’operazione, mi sono messo nelle mani di Dio. Egli
farà quello che crede sia meglio per me e io non posso chiedergli di più
di questo”.
“Non mi sto dando per vinto, ma suppongo di aver imparato ad
affrontare la realtà e a non combattere contro i mulini a vento”.
“Alle volte mi fa diventar matto”, Andy esclamò dopo aver
riattaccato.
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“Deve essere totalmente distrutto, non poter suonare”, Andy disse
tra sé. “Ma cosa succede ancora a quel ragazzo? Perché a Jamie? Come
può Dio fare ancora questo a lui, dopo tutto quello che ha già passato?
La sua mente andò indietro nel tempo, alla prima settimana in cui
era stato alla fattoria Conner. Per l’ora di cena si era sentito talmente
sovraccaricato di informazioni al punto che aveva dubitato di potersi
perfino riprendere. Dopo aver mangiato, Jamie e sua madre si erano
seduti al pianoforte sullo stesso sgabello. Non c’era stata discussione su
chi avesse dovuto suonare, era chiaro che sarebbe stato Jamie il
pianista. E che pianista era stato!
Si ricordò di Jamie all’ospedale, quasi morto per i farmaci che gli
avevano somministrato, con la presunzione che gli avrebbero salvato la
vita. Era debolissimo, ma ancora aveva trovato la forza per suonare un
immaginario pianoforte che accompagnasse il suo canto, muovendo le
dita sul lenzuolo che lo ricopriva come su di una tastiera. Poi ci fu il volo
di ritorno dal suo primo viaggio in Italia quando Jamie, Andy e Karen
avevano insegnato a Paul a cantare. Jamie si era seduto alla tastiera
elettronica e in pochi minuti aveva preso completa padronanza dello
strumento.
Quello è il suo elemento, Karen aveva detto innumerevoli volte.
Quando Jamie vuole comunicare, lo fa con la musica. Suona, canta o
tutte e due le cose insieme. La musica è la sua vita!”
“Devo andare da lui”, Andy disse di scatto ad alta voce. “Lo so che è
il mio posto non è con lui ora, ma Kim non può proprio sapere tutte le
cose che io so su di lui; non ha visto tutte le cose che ho visto io. In
nessun modo Kim potrà essergli d’aiuto perché non comprenderà mai
l’importanza enorme di ciò che Jamie ha perso”.
Quando Christine arrivò a casa, Andy era in un tale stato emotivo
che a stento riusciva a connettere. Quando Christine gli chiese che cosa
avesse, Andy le consegnò semplicemente la lettera di Jamie. “Oh no!”
esclamò. “ A tua madre verrà un colpo quando vedrà la lettera”.
“Va bene, ecco qua i fatti allora”, il dottore disse con un sospiro.
“Dovrò fare un intervento chirurgico a quella mano quanto prima
possibile, ma l’intervento non è una magia. Posso riparare il danno fisico
ma non posso far funzionare quelle dita al posto tuo. Sei tu che lo deve
fare! Potrebbero volerci mesi, anche anni, ma se lavorerai sodo e se la
mano è abbastanza importante per te, quelle dita ritorneranno a
funzionare. Spetta a te, Jamie. Il dottor Lear mi ha detto che non è la
prima volta che tutto è dipeso da te. Orbene, ecco, tutto dipende di
nuovo da te!”
“Dottore non ho a disposizione mesi o anni. Sto usufruendo di una
borsa di studio che dipende dal fatto che sono un musicista. Se non
posso suonare l’organo o la chitarra, quella borsa di studio se n’è andata
e così la mia carriera!”
“Ne hai discusso con i tuoi consulenti?”
“No, signore. Aspettavo la sua valutazione prima di discuterne con
qualcuno”.
“Allora ti suggerisco di farlo alla prima occasione; ti suggerisco
anche di guardarti attorno e di trovare il luogo dove hai lasciato quella
incredibile sicurezza in te stesso che il dottor Lear mi ha detto che hai
sempre avuto. Ne avrai bisogno se vuoi tornare a suonare”.
“Ebbene?” Kim domandò lungo la strada di ritorno verso casa.
“Ebbene cosa?”
“Suvvia Jamie, sono tua moglie, ti ricordi?” Cosa ha detto il
dottore?”
“Che devo fare un intervento chirurgico”.
“Ma allora perché sei così triste. E’ una buona notizia, non è vero?
Ripareranno il danno. Andrà tutto bene, non è vero?”
“Devo andare a Chicago”, Andy borbottò.
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“Non esattamente. Il dottore ha detto che dopo l’intervento ci
vorranno mesi, forse anni di riabilitazione, prima che riesca ad avere di
nuovo l’uso totale delle dita”.
“Ma possono riuscirci, vero?
“Neppure lui lo sa, Kim. Ha detto che spetta a me se mai vorrò
tornare a suonare”.
“Qual è il problema, allora? Non è la prima volta che dipende tutto
da te”.
Potrei anche entrare in qualche prigione molto più facilmente ora, ma
finora non ho avuto tempo. Forse quando arriverà l’estate e le cose saranno
meno frenetiche, allora potrò occuparmi anche di questo.
Non mi viene in mente altro da scrivervi in questo momento, così credo
che andrò a passare un po’ di tempo sui libri prima di andare a letto. Kim
e Adam vi mandano tutto il loro affetto e i gemelli dicono “Ciao” a tutti.
Beh a dir il vero lo hanno detto in spagnolo ma non so scriverlo.
Ciao!
Jamie e famiglia
“Forse sono solo stanco, Kim”, Jamie disse malinconicamente.
“Forse questa volta non ho proprio quello che ci vuole. Dopo tutto, ho
un reddito più che sufficiente per andare avanti molto bene per il resto
della nostra vita. Sarebbe meglio se lasciassi perdere tutto e mi dessi
una calmata. Abbiamo due meravigliosi bambini ed essi hanno bisogno
di noi. Forse quello che è necessario fare è solo portarli da qualche parte
per allevarli ed essere dei buoni genitori”.
“Forse hai ragione”, Kim disse, mentre entravano nel parcheggio del
loro condominio. La mente di Kim era in agitazione, non a causa della
mano di Jamie, ma perché non aveva mai visto Jamie così scoraggiato.
Era un’esperienza nuova per lei e le ci volle un po’ di tempo per riflettere
sull’intera vicenda e per immaginare che cosa la sua eroina, Karen
Conner, avrebbe fatto in una situazione simile. Nel frattempo Jamie
aveva detto che voleva stare un po’ da solo, così lei portò la macchina
nel garage e gli diede un po’ di spazio.
Una volta solo nella sua stanza, Jamie pregò più intensamente e più
a lungo di quanto avesse mai fatto nella sua vita. Non pregò per la sua
vita, per la sua libertà, per il successo e la felicità. Non pregò per tornare
a fare l’organista alla Chiesa Comunitaria. Pregò semplicemente per
ottenere saggezza, per conoscere dove Dio lo voleva, per sapere che
cosa Lui voleva che facesse. “Sono confuso, Signore”, pregò. “Pensavo di
fare il tuo volere quando sono venuto a Chicago. Pensavo che Tu volessi
che io diventassi un musicista, un organista. Lo sai che non posso
suonare l’organo con una mano sola, così se questo non è quello che Tu
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Come avveniva sempre dopo aver scritto una lettera a casa, Jamie
trascorse un’ora da solo a riflettere, a ricordare, a pensare a quanto gli
mancava la sua casa, la casa che non si sarebbe mai neppure sognato
che avrebbe lasciato. Si trovava bene a Chicago ed era quasi sempre
contento; ma alle volte, e quella fu una di quelle volte, sentiva la
mancanza della sua casa e della sua famiglia più del solito. Dapprima Kim
tentò di confortarlo, ma i suoi sforzi sembrarono peggiorare le cose, così
lei lo lasciò solo con i suoi pensieri.
Andy era seduto e leggeva la lettera di Jamie, la sua
immedesimazione con Jamie non era mai stata così forte. Quel giorno
era uno di quei rari giorni in cui Andy era rimasto solo a casa. Christine
era andata ad un appuntamento col dottore, l’ultima lezione di Andy era
finita presto ed egli si stava proprio gustando la pace e la tranquillità
della casa vuota. Per un improvviso capriccio aveva aperto il programma
di posta elettronica e aveva letto inavvertitamente l’email indirizzata ai
suoi genitori. Aveva il loro identificativo e la password così Andy poteva
leggere le email che Jamie inviava a Raleigh quando arrivavano. Quando
vide il messaggio di Jamie lo stampò e si sistemò nella sua poltrona
preferita e lesse.
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importa comunque, Adam sta facendo un ottimo lavoro con l’organo e io mi
diverto a dirigere il coro. Tuttavia mi manca la chitarra. Ai ragazzi
piaceva molto quando suonavo la chitarra e li accompagnavo nel canto.
Adam suona per noi ora ma non mi piace proprio di non poter suonare
più. Sto pensando di prendere uno strumento a fiato, forse una tromba o
qualcosa del genere. Devo imparare almeno i fondamenti della maggior
parte degli strumenti comunque: ma per ora l’unico strumento che posso
suonare è la mia voce.
Penso che dovrei avvisarvi in anticipo così lo faccio adesso. Non verrò
a casa quest’estate, almeno non per un lungo periodo di tempo. Il
professor Martin ha detto che se Kim ed io speriamo di laurearci il
prossimo anno dovremmo frequentare corsi aggiuntivi di lingue e alcuni
corsi guidati di computer e ciò significa andare a scuola anche durante
l’estate. Prima di laurearci dovremo essere in grado di sapere i fondamenti
di greco, latino ed ebraico. In aggiunta a ciò stiamo tentando di imparare
un po’ di spagnolo perché i ragazzi erano rimasti così contenti quando
avevano scoperto che Paul sapeva parlare con loro nella loro lingua. Il
loro inglese sta migliorando ogni giorno e il nostro spagnolo è … beh, ci
stiamo lavorando sopra.
Riguardo al fatto che non potremo venire a casa, Kim non andrà a
scuola quest’estate perché realmente non le interessa se si laureerà il
prossimo anno o no, mentre io avrò almeno altri tre anni da fare, così lei
sarà a casa tutta l’estate per prendersi cura di May e Megane quando
verranno qui, e anche di Chris. A dir il vero, ora che ci penso, perché non
venite tutti? Spero che per allora saremo nella nostra nuova casa, perciò
avremo parecchio spazio. Abbiamo detto al nostro agente immobiliare che
vogliamo una casa con minimo quattro camere da letto più un seminterrato
completamente abitabile.
Mamma, sarai felice di sapere che il pastore aveva ragione riguardo
all’indossare il colletto bianco quando vado nei quartieri malfamati della
città. Mi sentivo un po’ strano dapprima, particolarmente quando la gente
cominciava a chiamarmi “Padre”, ma ora hanno tutti molto più rispetto di
me. Il pastore realmente mi disse che il mio più grosso problema sarebbe
stato il fatto che sembravo così giovane che nessuno mi avrebbe preso sul
serio. La gente avrebbero pensato che io fossi solo un altro giovanotto, forse
anche un membro di una gang se non fosse stato per il vestito nero e il
collare bianco, davvero quell’ “uniforme” ha cambiato tutto.
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vuoi che io faccia, ti prego, mostrami la via, Signore. Non lo so! Proprio
non so quello che Tu vuoi che io faccia!”
Era ancora in ginocchio tre ore più tardi, quando Kim entrò per
andare a letto. Jamie stava aspettando la pace dell’anima: la stessa pace
che lo aveva circondato quando credeva che stava morendo di tumore;
l’onda di serenità che aveva sperimentato così profondamente durante
la sua prima notte in prigione, dove egli aveva pensato che sarebbe
rimasto per il resto della sua vita. Ma quella sera la pace non arrivava.
Era come se fosse stato abbandonato dal suo Dio, quel Dio che non lo
aveva mai deluso, che gli aveva sempre mandato un qualche segno.
Quella sera c’era solo Kim, sua moglie; ma ciò fu sufficiente. Dio non lo
aveva abbandonato neppure quella volta e Jamie lo seppe.
“Signor Conner”, esclamò il professor Martin, sedendosi con il suo
studente nel suo ufficio, “Temo di non capire. Lei ha appena completato
il suo primo semestre qui con il massimo dei voti, ha affrontato ogni
sfida con facilità e ora sta proponendo di abbandonare il programma
solo perché ha subito una danno alla mano? Temo che lei dovrà darmi
una spiegazione più plausibile”.
“Penso che sia abbastanza ovvio, signore. Sono stato accettato in
questo programma sulla base della eccellenza delle mie abilità come
organista e ora tali abilità se ne sono andate. E’ probabile che non potrò
mai più suonare un organo, professore. Il dottore mi ha detto che ho
bisogno di un intervento chirurgico e anche dopo mesi o anni di
riabilitazione, non c’è garanzia che recupererò totalmente l’uso della
mano. Penso che sia giusto che mi faccia da parte e permetta a qualcun
altro, più qualificato di me, di usufruire della borsa di studio”.
“Signor Conner … Jamie … posso chiamarti Jamie e darti del “tu” in
privato nel mio ufficio?”
“Desidererei che lo facesse, signore. Mi mette ansia quando mi
chiama signor Conner, specialmente in privato”.
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“Va bene per me”, disse il professore, mostrando più sensibilità di
quanta Jamie avesse pensato che il professore possedesse. “Jamie, non
hai idea della portata dei tuoi talenti, vero?”
“Talenti? Penso di sì, signore. So che sono capace di suonare e
cantare davvero bene. So che ho più o meno una memoria fotografica e
sembra che sia in grado di comprendere i concetti in modo veloce; ma
molte altre persone hanno simili talenti. Non sono sicuro di capire quello
che lei intende dire”.
“Quello che intendo dire è che tu li hai tutti insieme, quei talenti,
Jamie! Tu hai tutte le cose che hai elencato in abbondanza; quello che ti
distingue dagli altri, tuttavia, è la tua umiltà e la tua totale sottomissione
alla fonte della tua forza, il tuo Dio. Ho visto studenti con una frazione
dei tuoi talenti naturali, ma erano così egocentrici che alle volte mi
chiedevo se fossero persino consapevoli dell’esistenza di quel Dio che
aveva dato loro quei talenti. E quella trovata che hai tirato fuori prima di
Natale, quella cioè di andare a prendere quei bambini fuori dalle sgrinfie
dei Ghepardi! Potevi essere stato mal consigliato o poteva essere una
cosa sciocca da farsi, ma tu hai fatto quello che dovevi fare; poi sei
tornato e hai adempiuto ai tuoi obblighi come se non fosse successo
niente. Jamie, pensi onestamente che il tuo solo scopo qui è quello di
suonare l’organo? E’ possibile che tu sia così ingenuo?”
“Signore, Adam Neely è molto dotato e molto impegnato. La sola
differenza che riesco a vedere tra me e lui è che lui non ha mai avuto
esperienza come organista quanta ne ho avuta io; e, signore, le sue
risorse finanziarie sono molto minori delle mie. Ho cercato di
nascondere il fatto che ho denaro sufficiente per pagare l’intero corso
studi e tutte le altre spese, perché temevo di perdere la borsa di studio.
Ma non è il denaro che conta , signore, per me conta la borsa di studio
che mi ha dato la possibilità di imparare. Ora credo che Adam Neely, e
probabilmente molti altri studenti, siano più qualificati di me e molto più
bisognosi. Non abbandonerò la scuola, signore, amo stare qui! Amo
perfino lei e le sue provocazioni. Penso solo che il denaro di quella borsa
di studio sarebbe speso meglio per qualcuno più meritevole e bisognoso
di me”.
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che veramente non so da dove cominciare. Così penso che vi dirò le cose così
come mi verranno in mente.
Solamente la settimana scorsa abbiamo avuto notizia che una nuova
borsa di studio è stata istituita e Adam è stato il primo a vincerla. Non ha
fatto domanda e neppure sapeva nulla di essa, è stato solo convocato
nell’ufficio del dott. Martin un giorno e gli hanno detto che aveva vinto.
Mamma, avresti dovuto vedere la sua faccia quando lui me l’ha detto. Era
talmente felice! Apparentemente è un premio anonimo che viene dato ad uno
degli studenti meritevoli. E’ basato sui voti, sull’impegno personale, sulla
personalità, e cose simili, così sta a sentire Chris: se per qualche strana
combinazione non vincerai quella di cui io sto beneficiando, non tutto è
perduto.
Chico e Juanita stanno bene anche se a loro mancano le loro cuginette.
Mamma dovresti vederli camminare impettiti nei vestiti che tu e le bambine
avete comperato per loro. Non hanno mai avuto tanti vestiti, e quasi mai
hanno avuto nulla di nuovo. Ora sono ben vestiti come tutti alla scuola
della chiesa. Naturalmente i ragazzi della scuola indossano le uniformi
durante le lezioni. I ragazzi indossano pantaloni grigi di flanella o
pantaloni corti, camicia bianca e cravatta rossa; le ragazze indossano
principalmente le stesse cose solo la gonna al posto dei pantaloni con calze
bianche in inverno. Sono così carini e così orgogliosi delle loro uniformi! Ma
ci sono molte altre attività della scuola e della chiesa durante le quali
possono indossare i loro vestiti nuovi.
Non abbiamo ancora trovato una casa, ma traslocare con tutta questa
neve sarebbe comunque un vero incubo, così aspetteremo un po’ di tempo e
tenteremo di avere pazienza. Penso che abbiamo praticamente deciso di non
prendere una casa nel centro della città, il che significa che molto
probabilmente si servirà un’altra macchina prima o dopo. Non mi piace
molto l’idea di andare avanti e indietro ogni giorno, ma suppongo che
questa è la vita nelle grandi città.
Domani avrò l’intervento chirurgico. Il dottor Morgan ha detto che
probabilmente sarò in grado di tornare a casa non appena ristabilito
dall’anestesia. Gli ho detto che preferivo stare sveglio durante l’operazione
ma lui ha rifiutato. Ha detto che se guardassi quello che hanno in mente di
fare alla mia mano, mi spaventerei a morte e probabilmente ha ragione. Ho
già fatto alcuni esercizi con la mano ma finora senza fortuna. Non
105
“Assolutamente sì! Nessuno al di fuori del comitato di selezione
saprà”.
Il professor Martin emise un lungo e frustrato sospiro e fissò Jamie
diritto negli occhi. “Posso farti una domanda personale, Jamie?” disse.
“Allora facciamolo! C’è solo una cosa che devo sapere. Ho bisogno
della sua parola che il mio rimanere beneficiario della borsa di studio
non è vincolato al mio servizio come organista alla chiesa. Non voglio
che si sappia che ho comperato la mia permanenza all’Istituto. E non
voglio rimanere nello staff se devo pagare per farlo; non sarebbe proprio
giusto”.
“Si senta libero di farmi qualsiasi domanda, fintantoché avrò il
diritto di rifiutare di rispondere”.
“Non è un problema”, il pastore rispose. “Anche quando tu suonavi
l’organo e lo facevi così bene, quella costituiva solo una piccola parte dei
tuoi impegni di collaborazione con la chiesa. Naturalmente tutti noi
vogliamo ancora averti tra noi, organo o no”.
“Dottor Ames, lei è d’accordo?”
“Assolutamente sì! Jamie, anche se non suonerai mai più, sarai
sempre un valido elemento”.
“Va bene, se ne siete convinti”, Jamie disse riconoscente.
Improvvisamente si dimenticò che era venuto per discutere della sua
inabilità a suonare; e nemmeno gli importò più di tanto in quel
momento. Ora sapeva che ad Adam e a suo fratello Chris sarebbe stata
assicurata la stessa buona istruzione e preparazione che lui stava
ricevendo. E sapeva che anche se il pastore MacNeil e il dottor Ames
erano contenti di lui e di Adam, lo sarebbero stati molto di più di Chris.
“Va bene . So che il signor Neely abita con te e tua moglie e i
bambini, giusto?”
“Sì signore”.
“Posso chiederti quanto affitto ti paga?”
“Penso che non sia importante, signore”.
“E’ proprio quello che pensavo. Non paga niente, vero?”
“Fa da babysitter ai bambini, signore. Mi aiuta anche alla chiesa”.
“Ma non ti da un centesimo, vero?”
“Professor Martin, Adam non deve pagare niente. Non sapeva
neppure da dove sarebbero venuti fuori i soldi per i corsi del prossimo
anno fino a quando mio padre non gli ha dato un lavoro per l’estate”.
“Capisco. Così tu provieni da una lunga fila di persone che si prende
a cuore gli altri, non è vero, Jamie?”
“Mio padre è un uomo molto buono. Francamente, signore sono
molto orgoglioso della mia famiglia”.
7 Febbraio
“E così deve essere. Suppongo che tuo padre è più ricco di quanto
noi avessimo pensato che fosse?”
“Finanziariamente sta bene, signore, ma il mio denaro non viene da
lui. Ho le mie risorse personali: troppo abbondanti, a dir il vero”.
Cara famiglia,
Sembra impossibile che sia passato più di un mese dall’ultima volta
che ci siamo visti a casa. Sono successe tante di quelle cose in questo mese
104
Il professor Martin guardò il suo studente con aria critica. “Tutta
quella ricchezza è scomoda, non è vero Jamie?”
97
“Si signore, alle volte lo è. Ma ho vissuto anche l’altra faccia della
medaglia. Durante tutti i miei anni della crescita siamo stati poveri.
Quando avevo dieci anni mio padre dovette accettare di lavorare fuori
casa e ciò lasciò a me la conduzione della fattoria. Sono stati anni duri,
ma sono stati anche gli anni più felici della mia vita. Non è giusto che io
abbia così tanti soldi in banca che fruttano un grosso interesse, mentre
persone come Adam Neely quasi muoiono di fame per poter
raggiungere una laurea e per poter fare l’unica cosa che queste persone
abbiano mai voluto fare, cioè l’opera di Dio. Questo è il motivo per cui
dovremo premiare con quella borsa di studio qualcuno che ne ha
veramente bisogno”.
“Non pensarci neppure!” il professore disse in modo energico. “Hai
già dimostrato che la decisione che abbiamo preso quando abbiamo
scelto te per la borsa di studio è stata saggia. E tu hai bisogno di
trasmettere agli altri il tuo atteggiamento, il tuo amore per i tuoi simili, il
tuo impegno con Dio e hai bisogno di imparare come farlo al meglio
delle tue possibilità. Penso che qui possiamo insegnarti tutto quello che
ti serve, Jamie. Sei senza dubbio lo studente più difficile che abbia mai
avuto, ma questa è la tua forza. Non dai nulla per scontato, dubiti di
tutto; eppure dimostri amore per tutti senza condizioni. Sei in grado di
suonare e cantare, predicare come nessuno che abbia mai visto; puoi
portare un coro a fare cose incredibili e farlo in modo che lo faccia
apparire facile. Sei nel programma e non vi uscirai solo perché hai perso
l’uso di una mano. Non mi interessa se tu non toccherai più una tastiera,
sei comunque una risorsa di cui questo mondo ha bisogno. Se ti senti a
disagio perché non ti costa nulla la tua istruzione e al tuo amico Adam
invece sì, allora trova un modo per finanziare la sua istruzione. Non ti
farò uscire dal programma, signore, e non attenuerò neppure la mia
pressione su di te. Hai già dato prova che sei all’altezza di sostenere ogni
cosa che ti ho affidato, per cui ho intenzione di spingerti fino al limite.
“Mi hai provocato, Jamie Conner. Senza neppure saperlo tu mi hai
sfidato. So ancora prima di cominciare che non ti spezzerò, ma ho
intenzione di tentare perché so che trarrai profitto da tutte le difficoltà!”
“Parte del programma è servire come organista alla Chiesa
Comunitaria”, Jamie gli ricordò. “Non lo posso più fare, signore. Ciò
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loro. Tutti noi abbiamo lavorato sodo alla fattoria e i miei fratelli hanno
risparmiato ogni centesimo; eppure sono io di gran lunga il più ricco e
non ho lavorato affatto per guadagnarlo”.
“Hai gettato un anno della tua vita in prigione e quel denaro è ben
meritato e da quel che so hai lavorato moltissimo quando eri un
bambino e lo sai che i bambini non dovrebbero lavorare affatto”.
“Non è la stessa cosa, signore. Penso solo che non è giusto che io
abbia il denaro per pagare tutte le mie spese senza alcuna difficoltà,
mentre Adam ed altri sono in grosse difficoltà”.
“Allora trasferisci ad altri la tua borsa di studio”, il pastore suggerì.
“Ho tentato. Ma il professor Martin mi ha fatto perdere tutte le
speranze al riguardo”.
“Allora istituisci una nuova borsa di studio e fa in modo che Adam
sia il primo beneficiario. So che è troppo orgoglioso per accettare denaro
da te, ma se c’è un concorso e lui lo vince, non potrà far altro che
accettare quella borsa di studio. Forse questo è quello che Dio sta
tentando di dirti, Jamie”.
“Posso davvero farlo?”
“Non vedo perché no. Se questo è quello che vuoi fare e hai il
denaro sufficiente per farlo, allora perché no?”
“Se dovessi istituire una borsa di studio, chi deciderebbe il
vincitore?”
“Spetterebbe a te, Jamie. Tu doni il denaro, tu stabilisci le regole”.
“Potrei allora essere io a scegliere il vincitore?”
“Ci sarebbero certi criteri da rispettare, una classifica fatta sulla
base della media dei voti, della testimonianza personale e così via; ma sì,
potresti scegliere tu il vincitore all’interno di quella classifica”.
“Potrebbe essere fatto in modo anonimo?”
103
“E’ tutto bello e buono quello che dice, dottore” Jamie disse per
difendersi, “ma sono stato accettato nel programma perché sapevo
suonare l’organo, Ora che non lo posso più fare, siete senza organista”.
“Non capisco perché dici così”, il dottor Ames continuò. “Io so
ancora suonare piuttosto bene, e poi c’è Adam Neely. Credo che farebbe
un salto di gioia se gli venisse offerta la possibilità di sostituirti”.
“Non posso chiedergli di farlo, signore. Non è giusto! Io ho tutte le
lezioni e i libri pagati dalla mia borsa di studio; Adam non sa da dove
salteranno fuori i soldi per le sue lezioni da un semestre all’altro e ora
dovrei chiedergli di sostituirmi nella mia parte del contratto? Non posso
farlo!”
“Davvero odi essere ricco, non è vero Jamie?”
“Sto iniziando a diventarlo, signore. Quando mi resi conto di quanto
denaro avevo, pensai che avrei potuto fare qualunque cosa avessi voluto
o magari nessuna, secondo la mia scelta; ma quando vedo tutta la
povertà e la miseria nel mondo e che il mio migliore amico è talmente
povero che sta letteralmente morendo di fame, mi sento colpevole di
avere tanto denaro e quanto più spendo tanto più quello sembra
continui ad aumentare”.
significa che sono in violazione del contratto. Mi dispiace, ma lei non ha
scelta. Non posso rispettare la mia parte dell’accordo”.
“Vuoi uscire dal programma, Jamie?”
“No, signore. Come ho detto, rimarrò come studente per tutto il
tempo necessario con o senza la borsa di studio”.
“Ne hai discusso con MacNeil o Ames?”
“No signore. Ho pensato che fosse giusto parlare con il mio
consulente prima”.
“Giusto! Ora però ti suggerisco di parlare con entrambi, prima di
prendere qualsiasi decisione. Una volta che avrai conosciuto i loro
pensieri e i progetti che loro hanno per te, parleremo di nuovo. Li
chiamo ora e fisso un appuntamento per te”.
“Grazie signore, ma posso farlo da me”. Jamie rispose. In qualche
modo sapeva che Martin avrebbe fatto quelle telefonate comunque, ma
voleva essere lui a fissare l’appuntamento. Proprio ora avrebbe avuto la
lezione di greco ed era già in ritardo.
“Jamie, da quanto ho visto, sembra che tu viva abbastanza
poveramente. La sola ricchezza che ho visto nella tua vita è quel tuo bel
camioncino”, disse il dottor Ames. “Francamente non posso far a meno
di invidiarti ogni volta che lo vedo”.
“Mi scusi, sono in ritardo”, Jamie disse ansimando, quando entrò
nell’ufficio del pastore MacNeil, dove già si trovava il dottor Ames. “Mi
sono attardato alla fine dell’ultima lezione”.
“Non l’ho neppure comprato io; è stato un regalo di compleanno dei
miei genitori”.
”Non importa, Jamie”, il pastore disse. “Il tuo ritardo ha dato al
dottor Ames e a me l’occasione per discutere assieme della tua
situazione e di ciò che possiamo fare al riguardo”.
“E la tua famiglia? Hai tre fratelli e due sorelle e hanno tutti bisogno
di un’istruzione”. Aggiunse il pastore Mac Neil.
“Non hanno bisogno del mio denaro”, Jamie spiegò, “e comunque
papà non lo prenderebbe mai. Da quando ha ampliato l’attività della
fattoria le cose vanno piuttosto bene per tutti. Anche le mie due sorelle
di quattro anni hanno un conto in banca e servirà per i loro studi fino
all’università. Quando inizieranno l’università, ci sarà una fortuna per
102
“Non c’è molto che si possa fare. Il dottore è stato piuttosto preciso.
Nel migliore dei casi ci vorranno mesi prima che riacquisti il movimento
delle dita; e c’è sempre la probabilità che io non riacquisti più l’uso. La
mia vita come organista o come musicista di qualche tipo è finita”.
“E’ questo il vero problema”, il dottor Ames affermò. “Forse hai
sostituito Dio con quella mano, Jamie. So che ne sei affezionato e lo
99
capisco tutti lo siamo, ma dobbiamo tenere tale affetto nella giusta
prospettiva”.
“Non sono sicuro di capire quello che dice, signore”.
“Quello che il dottor Ames sta dicendo”, il pastore MacNeil si
intromise, “è che forse hai perso di vista il motivo per cui sei qui. Non sei
stato beneficiato con quella borsa di studio per diventare il migliore
organista del mondo, ma per prepararti per una vita al servizio di Dio. Il
dottor Ames ha osservato parecchie volte che, pur essendo un giovane
non ancora ventenne tu suoni con più sentimento, più autorità, più
passione e controllo di tutti quelli che abbia mai conosciuto; ma ti sei
mai chiesto perché tu metti tanto te stesso nel tuo suonare? E’ davvero
per la gloria di Dio e la diffusione del Vangelo, oppure per una forma di
auto gratificazione? Suoni per glorificare Dio, oppure per essere famoso
tra la gente?”
“Penso che non sia una domanda leale, pastore. Lei stesso ha detto
che io lavoro più duramente di ogni altro studente con cui lei abbia mai
lavorato. Sto cercando solo di fare del mio meglio per adempiere ciò che
penso sia la volontà di Dio”.
“Nessuno ha detto che non stai facendo del tuo meglio. Jamie, nella
tua domanda per la borsa di studio avevi dichiarato che avevi già
dedicato la tua vita a Dio, che t’impegnavi a seguirlo dovunque Egli ti
avrebbe portato, non è vero?”
“Sì, signore, ma …”
“Ma che cosa?” Il dottor Ames lo incalzò. Se c’è un MA, significa
forse che hai posto delle condizioni al tuo impegno?”
“No signore, non ci sono condizioni, ma quando si è nati con un
talento per la musica, e da genitori che ti incoraggiano a coltivare tale
talento, quando sei premiato con una delle migliori borse di studio del
paese, non è forse una conclusione piuttosto certa che Dio ha fatto tutto
ciò perché Lui vuole che io diventi un musicista?
“Sì, direi che è una supposizione esatta”, il dottor Ames concordò,
“ma Jamie, lascia che ti suggerisca due scenari. Il primo: Dio non prende
100
mai alla leggera un impegno e neppure tu dovresti prenderlo alla
leggera. Dio non vuole la tua vita se Lui non riesce ad averla
interamente. Non può usarti se tu non Gli permetti di governare la tua
vita. Forse Egli ha visto qualcosa che nessuno di noi poteva vedere,
neppure tu stesso. Forse Egli ha visto, sia nel presente che nel futuro,
che l’organo sarebbe diventato importante per te non perché tu potessi
meglio glorificare Dio col suono di quello strumento, ma perché tu
l’avresti amato fin troppo. Forse ha visto che l’organo stava diventando il
tuo dio”.
“Ma lei stesso ha detto che sono bravo. Che suonare l’organo era il
mio migliore punto di forza. Non dobbiamo forse dare il meglio di noi
stessi a Dio?”
“Forse è il meglio per te, non per il Signore. E’ probabile che tu non
conosca tutti i tuoi punti di forza, Jamie. Ti ricordi del racconto del Re
Davide? Era il più giovane dei suoi fratelli. Era un pastore ed era anche
molto bravo; fare il astore era tutto quello che voleva fare nella vita, ma
Dio volle che lui diventasse il re d’Israele. I suoi fratelli, persino suo
padre, risero all’idea, ma essi avevano dimenticato che non c’era limite a
quello che si può fare se lo si fa secondo la volontà di Dio. E il mio
secondo scenario è questo: forse hai un talento ancor più grande di
quelli che stai usando ogni giorno. Potrebbe essere la direzione del coro;
sei bravo anche in quello e sei ancora uno dei più bei tenori che abbia
mai sentito. Sei un bravo insegnante, come è stato dimostrato dal
progresso che tua moglie ha fatto al pianoforte e il tuo amico Adam
all’organo. Sei fantastico con quei ragazzi della città. Avresti dovuto
sentire i loro urli e i pianti quando tu sei andato via per le vacanze. Ti
vogliono bene! Hanno bisogno di te e lo sanno! Jamie hai così tanti
talenti che sono sicuro che ne hai alcuni di cui non ne conosci neppure
l’esistenza”.
La mente di Jamie fu improvvisamente piena dei ricordi del libro “I
cantanti d’opera”. In quella storia Giorgio era stato castrato quando era
ancora un bambino piccolo ed era stato mandato al conservatorio, ma
quando crebbe la sua voce divenne ruvida e non riuscì più a cantare,
dovette perciò accontentarsi di insegnare musica agli altri bambini. Era
questo che il futuro avrebbe riservato per Jamie?
101
La mattina del Venerdì Santo doveva essere un momento di
riflessione e di meditazione per tutta la famiglia Conner ma non fu così.
Per Jamie e Kim, il Venerdì Santo era uno dei giorni più santi del
calendario cristiano e per loro era importante trascorrere un po’ di
tempo assieme al loro Dio e agli altri cristiani.
C’era un breve servizio di commemorazione in chiesa alle 11 e Jamie
insistette per andarvi, sebbene non avesse alcun compito da svolgere
durante il servizio stesso. Adam avrebbe suonato l’organo e il dottor
Ames non sarebbe stato neppure presente. La famiglia Conner al
completo fu presente in chiesa come lo era sempre stata nella loro
comunità nella Carolina del Nord. Questa chiesa è sempre piena la
domenica mattina quando c’è molta musica e il servizio è quasi un
divertimento, Jamie pensò tra sé, mentre si guardava in giro ai banchi
vuoti, perché la gente non riesce di togliersi per un po’ dai fornelli e dalle
altre faccende per venire qui a riflettere sul sacrificio di nostro Salvatore
che ha dato la sua vita per loro?
Si annotò mentalmente questo fatto per poterlo usarlo come
argomento di un sermone non importava se l’avesse fatto da studente o
da laureato. Non aveva ancora terminato di pensare a ciò, che si accorse
che stava pensando pensato ad una predica che avrebbe fatto dopo la
laurea. Aveva forse cambiato i suoi progetti di vita un’altra volta?
A parte la breve meditazione che il pastore MacNeil presentò e i
due inni che i fedeli cantarono, ci fu veramente poco da dire o da fare
durante quel servizio. Il Pastore annunciò che la famiglia Conner era
venuta dal Nord Carolina e sarebbe stata in concerto proprio in quella
stessa chiesa l’indomani sera, alle sette. Era una cosa piuttosto insolita;
ordinariamente c’era ben poco in programma in chiesa il sabato tra il
Venerdì Santo e la domenica di Pasqua. Era l’intervallo che andava dal
mesto ricordo dell’orribile e dolorosissima morte del nostro Salvatore il
venerdì, alla domenica, giorno della rivelazione gioiosa e trionfante che
Gesù aveva vinto la morte. Era un giorno per riflettere, meditare, giorno
anche di solitudine e silenzio per molti cristiani che la chiesa di solito
rispettava.
Ma quell’anno, le cose sarebbero andate diversamente. Il pastore
MacNeil annunciò che ci sarebbe stato un concerto gospel la sera
160
“C’e qualcuno?” chiamò, poi bussò un po’ più forte. Rimase ad
ascoltare di nuovo. Stava quasi per andarsene, quando sentì un debole
gemito provenire dall’interno dell’appartamento. Era così flebile che non
fu sicuro di averlo udito. Ascoltò più attentamente. Sì, era decisamente
un lamento. Pensò che potesse essere un cane o un bambino piccolo,
ma era decisamente il suono di una creatura di Dio che stava soffrendo.
Girò la maniglia della porta. Non era chiusa a chiave così spinse la porta
e la aprì solo un poco, poi disse: “Buongiorno. C’è qualcuno?”
Ancora non ci fu alcuna risposta, solo qualche lamento che veniva
dalla porta ancora socchiusa. Spinse la porta fino ad aprirla del tutto e fu
soprafatto dalla puzza che venne dall’interno.
“Oh, mio Dio!” esclamò. C’era un odore terribile di rifiuti umani ma
anche di qualcos’altro. Tirò fuori il fazzoletto dalla tasca e si coprì la
bocca e il naso, poi mise la testa dentro la porta. “Oh no!” bisbigliò. “Ti
prego, o Dio, non farmi trovare quello che penso ci sia là dentro”.
Micelle Jones stava seduta su un divano con gli occhi fissi nel vuoto.
Non vide Jamie o non lo riconobbe. Non dava neppure segni evidenti che
fosse viva. Le braccia stringevano stretto al seno un bambino di non più
di tre o quattro anni. Il bambino fissò Jamie, completamente
terrorizzato. Non dava altri segni di vita se non i continui flebili lamenti
che Jamie aveva udito fuori della porta. Come entrò nella stanza, Jamie
si accorse che sia la ragazza che il bambino si erano bagnati e sporcati e
probabilmente più volte. Era convinto che Micelle fosse morta e la
rigidezza della morte aveva impedito al bambino di liberarsi dalla presa.
“Va tutto bene”, Jamie disse al bambino avvicinandosi, ma il piccolo
si strinse ancor di più a Micelle. “Non ti faccio del male”. Jamie disse
dolcemente, togliendosi il fazzoletto dalla faccia. Poi pose le dita sul
collo di Micelle, per sentire il battito. Il collo era caldo, non freddo come
Jamie si sarebbe aspettato e c’era battito e anche forte. Era viva!
“Micelle, sono io, sono Jamie Conner”, Jamie disse sottovoce.
“Dov’è tua madre, Micelle?” Non ci fu risposta. Michele stava seduta con
gli occhi fissi in avanti, evidentemente non vedeva e non sentiva
nessuno, e il puzzo del suo proprio corpo quasi soffocò Jamie. Che cosa
era successo in quel posto? Qualunque cosa fosse accaduta doveva
essere stata una cosa terribile. Ma dov’era la signora Jones? E chi era il
121
bambino che stava ora divincolandosi per liberarsi dalle braccia che lo
stringevano? Jamie aiutò il bambino a sollevare pian piano le braccia di
Michele via da sé. Poi si dimenò fino a liberarsi, e i suoi lamenti
divennero allora più forti. “La mamma è là dentro”, disse, indicando un
corridoio, poi si lasciò cadere di nuovo in grembo a Micelle e si mise a
singhiozzare.
Jamie accarezzò dolcemente la schiena del bambino e gli sussurrò,
“Torno subito, non andar via, okay?” Mentre si dirigeva lentamente
verso il corridoio che il bambino aveva indicato, quasi sorrise a quanto
ridicolo il suo invito era stato. Era naturale che il bambino non sarebbe
andato da nessun parte! Era chiaramente molto debole e sofferente.
Jamie non aveva dubbi che il bambino non sarebbe potuto andare da
nessuna parte anche se lo avesse voluto.
Attentamente, con paura, Jamie guardò dentro la prima delle due
stanze da letto. In qualche modo sapeva cosa avrebbe trovato ma quella
cosa non era nella prima stanza. Vide invece due piccoli lettini. C’era un
piccolo mucchio di panni sporchi sul pavimento, un cambio di vestiti
puliti ma piuttosto consumati riposti in un armadio senza porte. I letti
erano stati fatti ordinatamente, come se stessero aspettando che i due
bambini vi salissero per dormire un po’, cosa di cui avevano certamente
tanto bisogno.
Avvicinandosi alla seconda stanza da letto, Jamie si fermò e si mise
in ginocchio. “Qualunque cosa sia successa qui”, pregò, “ti prego, o Dio,
fa in modo che ce la faccia. Aiutami a occuparmi di qualsiasi cosa troverò
là dentro e fa che io possa aiutare questi bambini. Soprattutto, Signore,
dammi la forza di fare la cosa giusta per loro”.
Sempre in ginocchio e non sentendosi affatto meglio, Jamie guardò
con circospezione nella stanza da letto e le sue peggiori paure divennero
realtà. Rimase senza fiato dallo shock, poi cercò il suo cellulare, un’altra
precauzione su cui il pastore aveva insistito. A Jamie non era permesso
di addentrarsi in quei posti senza un cellulare. “Oh no!” esclamò di
nuovo.
domenica scorsa quando feci l’appello per i bambini senza tetto. In
seguito, il signor Angelico spiegò alla donna che Kim ed io avevamo già
adottato quattro di quei bambini e lei disse al signor Angelico di farmi
un’offerta tale che non avrei potuto rifiutare. Mamma, ho comperato
questa casa per duecentocinquatamila dollari, compresi tutti i mobili!”
“Jamie”, Karen esclamò, “Non so molto riguardo al valore degli
immobili a Chicago, ma questa casa deve valere almeno un milione”.
“Il perito stimatore dice che vale più di due milioni, considerato che
la casa è posta su un terreno di due acri dentro i confini della città.
L’unica condizione è stata che noi la riempissimo di bambini come lei e
suo marito avrebbero voluto. Lo sai che posso pagare il mutuo
facilmente, il che significa anche mettere il denaro in circolazione,
esattamente quello che il pastore MacNeil ha detto che dovevo fare”.
“Jamie, hai idea della enormità delle cose che ti stai caricando
addosso?” Karen chiese.
“Sì mamma, penso di sì. Penso che è quasi la stessa cosa che è
capitata ad un ragazzino di dieci anni che badava ad una fattoria di
cinquecento acri e tentava di farcela da solo. Ce l’ho fatta allora,
mamma e posso farcela ora, perché so che non sono solo”.
“Te l’ha fatta di nuovo”, Dennis disse sorridendo. Sia lui che sua
moglie videro quanto il loro figliolo era cambiato. Videro un giovane
ardere di passione per una buona causa: la causa dei bambini; videro
anche un giovane che, sebbene ancora umile e senza pretese, aveva
preso piena coscienza di aveva un’incredibile capacità ma anche del
fatto che le sue capacità implicavano grosse responsabilità. Jamie si ci
stava buttando a capofitto e lo faceva senza paura, imperterrito. Dennis
si era spesso sentito colpevole per aver addossato così tanta
responsabilità ad un ragazzo davvero troppo piccolo e troppo giovane
Ma ora Dennis si accorse che era stata tutta quella bella responsabilità
che aveva contribuito a costruire in Jamie la grande fiducia in se stesso
che ora metteva in bella mostra.
Non ebbe bisogno di entrare nella stanza. Aveva già visto corpi di
morti in precedenza. Alla fattoria qualche mucca incinta spesso si
allontanava da sola per partorire il suo piccolo e per farlo preferivano
122
159
“Beh … sì, è bella, caro”, Karen rispose, mentre Dennis stava
pensando ad una risposta appropriata. “Non so proprio come farai a
tenerla in ordine, con te e Kim a scuola, il vostro programma, i figli …”
“Kim ha lasciato la scuola”, Jamie annunciò. “Finirà il semestre per
corrispondenza e starà a casa con i bambini”.
“Jamie, tesoro, pensi che sia giusto per Kim?”
“No, non penso sia giusto affatto; ma abbiamo quattro figli,
mamma, e due di essi hanno bisogno di molta attenzione. Sia Kim sia io
crediamo che l’attenzione debba venire dai loro genitori. Anche tu
avresti fatto la stessa cosa per noi e questo lo sai”.
“Proprio così”, Dennis disse con un sorriso compiaciuto. “Tu Karen
hai fatto proprio la stessa cosa coi tuoi figli. La sola differenza è che tu
eri laureata prima che arrivassero i figli”.
“Ma questa casa! Tutto quel denaro …”
“Ti ho detto, mamma, ce l’ho il denaro, e ci occorreva una casa così.
Sicuramente non penserai che non ci saranno altri figli, non è vero? Non
abbiamo ancora completato il nostro primo anno e ne abbiamo quattro.
Inoltre, lo sai quanto mi disturba avere quella fortuna ferma là e che
frutta interessi che non riesco a spendere. Senza alcuna deduzione,
l’ufficio delle tasse si mangiava buona parte degli interessi; ora con le
grosse rate del mutuo, potrò contare su una deduzione delle tasse
davvero buona”.
“Rate del mutuo? Ma pensavo che tu l’avessi comprata in contanti
…”
“Aveva più senso contrarre un mutuo”, Jamie spiegò. “Non so tutti i
pro e i contro dell’operazione, ma il signor Angelico lo sa certamente. E’
l’agente che ha fatto ogni cosa per noi. Ci ha raccontato che la casa è
stata costruita da un uomo ed una donna straricchi, circa vent’anni fa.
Hanno trascorso più di dieci anni per ammobiliarla e per renderla
esattamente come la volevano, poi inaspettatamente l’uomo è morto.
Non ebbero mai figli, sebbene ne avessero voluti. La donna lasciò la casa
il giorno del funerale del marito per non farvi più ritorno. Era in chiesa
158
posti solitari, circondati da cespugli, piuttosto che il caldo e la sicurezza
della stalla. Jamie o suo padre e in seguito uno dei suoi fratelli, andavano
a cercare la mucca e l’aiutavano col parto e poi raccoglievano il vitellino
appena nato e lo portavano nella stalla. Jamie non aveva più di dieci anni
quando una volta aveva portato sulle spalle un vitellino appena nato per
quasi mezzo miglio fino alla stalla. Ricordava quel giorno come se fosse
accaduto il giorno prima. Era rimasto sveglio quasi per metà della notte
fino a che suo padre non era venuto nella sua stanza a dirgli che il
vitellino sarebbe sopravvissuto. Jamie era allora scoppiato a piangere
per la contentezza di essere arrivato in tempo. Gli facevano male le
braccia per aver portato il vitellino per così tanta strada, ma Jamie non ci
badò finche non seppe che il vitello era sano e salvo.
Qualche volta capitava che non arrivassero in tempo. Le mucche,
animali non molto intelligenti nella maggior parte dei casi, possono
essere molto ingannevoli e astute quando tentavano di trovare un posto
solitario per partorire. Alle volte riuscivano ad ingannare i loro
proprietari umani tanto che quest’ultimi non riuscivano a trovarle fino a
che per il vitello, per la madre o per entrambi non fosse stato troppo
tardi. Era questione di poche ore dopo la morte e il sole cocente avrebbe
fatto il suo lavoro, rendendo il tutto abbondantemente chiaro che
l’animale era morto. Quello fu il benvenuto che il giovane studente
ricevette quando dalla porta guardò dentro la stanza, con la differenza
che questa volta il cadavere era quello di una donna e non di un animale
della fattoria.
Il pastore MacNeil stava appena lasciando il suo ufficio quando il
telefono squillò. Doveva andare ad un incontro con uno dei più influenti
membri della chiesa. “Chi disturba adesso?” esclamò. “Sono già tardi”.
Ma andò ugualmente a rispondere
“Pastore!” Jamie balbettò in modo piuttosto incoerente. “Per
piacere, pastore, venga qui! Prenda il mio pickup; è nel parcheggio e le
chiavi sono sul mio tavolo”.
“Jamie, cosa succede? Dove sei?”
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“Pastore, per piacere faccia presto e porti Kim con sé. 3164
Kenworth Street, appartamento 3C. Devo chiamare il 911”.
Prima che il pastore ancora frastornato potesse avere qualche altra
informazione, Jamie aveva riattaccato. Spaventato per la sicurezza del
suo giovane studente, andò subito a cercare Kim.
Quando la polizia irruppe nell’appartamento alcuni minuti più tardi,
Jamie era in ginocchio davanti a Micelle stava tentando di farla
rinvenire. Il bambino era sul pavimento e Jamie lo stringeva a sé col suo
braccio sinistro come per proteggerlo. “Cosa sta succedendo qui,
padre?” il poliziotto chiese.
“Padre?” Jamie disse distrattamente, poi si ricordò che stava
indossando il vestito nero col colletto bianco ben sistemato al suo
posto”.Oh, sì, sono io”, disse. Aveva già imparato ad andare con la
corrente. Se lo chiamavano “Padre”, beh, allora che sia così, almeno
nelle occasione in cui era necessario esserlo per davvero. “Nella seconda
stanza da letto”, indicò. “C’è una donna adulta morta, ma vi avverto, è
morta da un po’”.
“Lei sa che cosa è successo, padre?” un secondo poliziotto
domandò.
“Non ho idea, agente. Tutto quello che so è che c’è una signora
morta, penso di aver visto un siringa sul pavimento e questi bambini
erano soli qui sotto shock. Temo di aver toccato alcune cose in giro,
come il rubinetto e l’armadietto della cucina perché volevo prendere da
bere per i bambini, ma non sono entrato nella stanza da letto”.
Qualche momento dopo Jamie udì il doppio scarico del suo pickup
ed ebbe un sospiro di sollievo. Il Pastore MacNeil era arrivato! Ora le
cose si sarebbero aggiustate. Come udì il pickup fermarsi, Jamie riprese il
controllo di sé. La polizia e il pastore erano ora arrivati, e Jamie seppe
che tutto sarebbe stato sotto controllo. Non restava ora che occuparsi di
questi due ragazzini.
124
registro in più, modulavo un accordo, alle volte anche facevo delle pause
e lasciavo che i fedeli cantassero senza accompagnamento. I drogati
parlano del loro sballo quando si drogano, beh, per me quello era il mio
sballo”.
“Lo sapevo già che ti sentivi così, ma lo volevo sentire da te. Mi
dispiace, Jamie”, Andy disse sinceramente, “se c’è qualcosa che posso
fare …”
“Proprio no, a meno che tu non mi dessi tre delle tue dita”.
“Lo sai che ti darei tutte due le braccia e anche le gambe se
potessi”.
“Lo so, Andy. Scusami, non volevo lamentarmi. Come dico a tutti, ci
sono due modi di vedere le cose: si può dire che sono stato sfortunato
perché ho perso tre dita, oppure che sono stato fortunato che non ho
perso tutta la mano o la vita. Io scelgo il secondo punto di vista”.
Jamie aveva avuto un momento in cui si era lasciato andare, ma
nessuno avrebbe sentito più le sue lamentele, quel piccolo sfogo con suo
fratello sarebbe stato sufficiente. Jamie chiuse nuovamente tutti i suoi
pensieri negativi nel suo guscio protettivo dove sempre li teneva ben
chiusi. Sia Christine che Kim avrebbero voluto continuare a discutere
l’argomento, ma Andy sapeva che non avrebbero ottenuto altre
informazioni e che Jamie non avrebbe accettato altra compassione da
loro. Aveva visto la stessa cosa accadere dozzine di volte nel passato.
“Jamie, sei completamente uscito di senno?” un scioccato Dennis
domandò quando uscì dal furgone appena parcheggiato all’entrata del
garage che poteva contenere tre macchine e che si trovava sul lato
destro della casa, una casa che poteva essere definita davvero
gigantesca.
“Alle volte penso di sì, papà”, Jamie ammise. “Non posso negare che
l’ho pagata un sacco di soldi, ma non tanto quanto vale, considerato
anche che è vicina al centro della città, che è enorme sia e tutto il resto.
Ti piace?”
157
“Questo lo sapevo già”, Andy disse tanto per mettere un po’ di
pressione a suo fratello. “Non è questo che voglio dire e lo sai. Guarda
che sono sempre io, Andy, il tuo fratello maggiore! Non ci provare a
prendermi in giro; dovresti sapere ormai che con me non funziona.
Come va con le dita?”
“Sto continuando a fare tutti gli esercizi prescritti. Mi hanno dato
cose che posso fare quasi in ogni momento … sai, piegarle con l’altra
mano, tentare di tendere e rilassare i muscoli, cose del genere”.
“E?”
“E che cosa? Sto facendo tutto quello che posso. Ma non è
importante davvero in questo momento, perché sono così occupato che
non avrei comunque il tempo di suonare l’organo”.
“Quanto tempo è che non suoni, Jamie Conner? Tutti e due
sappiamo che muori dalla voglia di suonare, tempo disponibile o no”.
“No davvero, va tutto bene, Andy”, Jamie insistette. “Se solo …”
“Se solo, che cosa? L’impossibilità di usare quella mano ti sta
uccidendo, non è vero?”
“Mi sto adattando, Andy. E’ solo che … cioè, suonavo la chitarra e
cantavo per i ragazzi il martedì sera, poi tutti si raccoglievano attorno …
questo mi manca e credo che manchi anche ai ragazzi. E’ proprio
pensando a quei momenti che abbiamo deciso di portare Micelle a casa
in tempo perché assista al grande concerto. Era sempre tranquilla e
riservata durante quegli incontri, ma le piaceva sempre ascoltare la
musica e lo faceva con grande partecipazione, lo sai?”
“Sì, lo so, fratello, ci sono passato anch’io, non ti ricordi? Ma, come
la mettiamo con l’organo?”
Andy stava guardando il volto di suo fratello nello specchietto
retrovisore. Vide una lacrima farsi strada lungo le guance di Jamie.
“Beh, ad essere sincero, la domenica mattina è dura davvero”,
Jamie alla fine ammise. “Mi piaceva moltissimo suonare per il servizio
del mattino, sentire che tutti i fedeli rispondevano quando inserivo un
156
“Jamie!” Kim esclamò mentre lei, il Pastore MacNeil e due uomini
del coro entrarono nella stanza. “Stai bene? Cosa è successo? Sei
ferito?”
“Sto bene, Kim”, Jamie rispose, girando la testa verso di lei ma senza
muoversi, “per quanto bene possa stare chiunque abbia visto quello che
ho visto io quando sono entrato qui”.
Alla fine tutta la tensione accumulata si sciolse e Jamie scoppiò in
lacrime. “Perché?” domandò gettandosi tra le braccia di Kim, e le sue
braccia si strinsero così forte attorno alla sua sposa che quasi le fece
male. “Perché, Kim? Che male hanno mai fatto queste persone?”
“Non lo so, caro”, Kim rispose, “ma ora non è il momento di avere
un crisi di nervi. Ci sono due bambini qui che hanno bisogno di noi. Tirati
su, Jamie! Abbiamo del lavoro da fare”.
Improvvisamente Jamie si trovò armato di un coraggio maggiore di
quello che sapeva di avere. Guardò sua moglie negli occhi, la ragazza che
una volta aveva rifiutato e che ora era sua moglie da meno di un anno. E
vide in lei sua madre: la stessa forza, la stessa determinazione quando si
trattava di agire con prontezza. La sua mente andò indietro nel tempo,
ad un’aula di tribunale, dove era appena stato condannato al carcere a
vita per omicidio. Karen aveva usato allora quella stessa risolutezza,
negando la naturale inclinazione di ogni madre di farsi sopraffare dal
dolore per un figlio appena condannato. Sapeva che ben presto Kim si
sarebbe sciolta in lacrime dall’emozione; ma non ora, ora c’era un lavoro
da fare e lei era lì per questo ed era decisa di dare anche a lui la forza di
cui aveva bisogno. Ancora una volta Jamie Conner sentì dentro di sé un
profondo senso del destino.
“Dove pensate di andare?” uno degli agenti domandò, mentre Kim e
Jamie si avviavano verso l’uscita, Kim con il piccolo bambino in braccio, e
Jamie con Micelle.
“Portiamo questi bambini alla chiesa per pulirli”, Jamie disse con
fermezza.
“Ci sono molte domande senza risposta qui”, l’agente disse.
“Abbiamo bisogno di interrogare quei bambini”.
125
“Li guardi!” Kim disse. “Sono entrambi sporchi, disidratati e
probabilmente mezzi morti di fame. La bambina è catatonica e questo
bambino non sta molto meglio. Non caverete nessuna informazione da
loro, e poi sapete dove si trova la chiesa”.
“Riesci a guidare, Jamie?” il pastore gli domandò.
“Sto bene, Pastore”, Jamie rispose. “Ci vediamo appena saremo
tornati alla chiesa”.
Ritornati nel sicuro e familiare ambiente della chiesa, Jamie e Kim
aiutarono le loro due giovani responsabilità a spogliarsi nel locale delle
docce della palestra. Era una routine piuttosto frequente quella di
aiutare i bambini a fare la doccia. Spesso venivano agli incontri del
martedì sera, sporchi, puzzolenti e vestiti di stracci. Jamie chiese ad una
signora del coro di andare al banco dei vestiti per vedere se poteva
trovare qualcosa di adatto. Le prove del coro si sarebbero svolte senza di
lui quel giorno: aveva questioni più urgenti di cui occuparsi.
Il bambino, fratello di Micelle, disse a Jamie di chiamarsi Tony ed era
abbastanza vispo e sveglio nonostante il trauma subito. Dopo essere
stato lavato e vestito gli fu dato da bere e gli fu promesso qualcosa da
mangiare appena pronto. Tuttavia era preoccupato per la sorella e per la
madre, e a ragione visto quanto era successo. Jamie decise di aspettare
il pastore per dire al bambino che sua madre era morta, gli disse solo
che alcune persone si stavano occupando della madre e della sorella.
Micelle, invece, non stava affatto bene. Si era afflosciata come una
bambola di pezza su di un divano e ancora non riusciva a muoversi o a
mostrare una qualche reazione. Kim era dovuta andare nella doccia con
lei per sostenerla, mentre un’altra signora lavava la piccola. “Dobbiamo
metterle qualcosa nello stomaco”, Kim disse. Poi chiese alla signora di
telefonare al 911 perché mandassero un’ambulanza, la piccola aveva
bisogno di cure urgenti.
“Tony”, il pastore disse inginocchiandosi davanti al bambino, “va
bene per te se ti chiamo Tony?”
126
“Davvero? Hai comperato una casa e ti sei già trasferito dentro?”
“Non abbiamo ancora firmato i documenti finali, ma la casa era
vuota e perciò ci siamo trasferiti subito. L’agente immobiliare è membro
della nostra chiesa ed sapeva che avevamo poco spazio per una famiglia
che cresce, perciò ha fatto in modo che potessimo traslocare prima
ancora di concludere l’accordo”.
“Anche così, siamo in nove”, Dennis gli ricordò, “oltre ai tuoi cinque,
più Adam, e Micelle che viene a casa domani. Come farai a trovare da
dormire per sedici persone? E dove parcheggeremo il furgone?”
“Staremo un po’ stretti e dovremo condividere alcune stanze ma ce
la faremo. Siamo un po’ a corto di lenzuola e cose del genere, ma
possiamo prendere i sacchi a pelo e i lettini da campeggio dal gruppo dei
giovani della chiesa. Quanto al furgone, starà più al sicuro nel vialetto o
sulla strada davanti alla casa che da qualche parte in centro alla città. Io
… beh, aspetta a vedere la casa, papà, sono talmente emozionato che
non so come spiegare”.
Beh, quelle spiegazioni furono proprio necessarie quando
arrivarono tutti nella nuova casa. Jamie e Kim fecero strada col pickup di
Jamie; i gemelli vollero salire nel grande furgone con i loro nuovi “cugini”
e Adam andò con loro perché glielo avevano chiesto, con la conseguenza
che sarebbe stato solo Tony a salire con Jamie e Kim sul pickup. Andy
colse al volo l’occasione di passare alcuni minuti da solo con suo fratello,
così lui e Christine salirono nei posti posteriori del pickup di Jamie.
Nonostante le leggi sulle cinture di sicurezza. Kim tenne il figlioletto sin
braccio ul sedile anteriore, con la sua cintura allacciata attorno ad
entrambi.
“Allora coma stai, fratellino?” Andy chiese, “Voglio dire, come stai
veramente?”
“Sto bene”, Jamie rispose allegramente. “E’ stato un semestre
davvero pieno d’impegni ma è quasi finito e finalmente potremo
prendere un po’ di respiro”.
155
“Niente prove finali? Ma non abbiamo mai dato un concerto senza
avere prima fatto le prove conclusive! Contavo sulle prove dei costumi
per mettere …”
“Fallo sabato mattina se proprio devi”, era stato il dottor Ames a
parlare, era arrivato lì proprio in quel momento. “Tutto il coro è qui ora
così proporrò loro l’idea e la metterò ai voti; ma per quello che vale,
Jamie, devo proprio dirti che sei un negriero completamente senza
pietà. Ci hai fatto lavorare tutti compreso me senza un attimo di
respiro”.
“Solo perché tutta vada bene”, Jamie si difese. Ma il dottor Ames
aveva già capito. La reazione di Jamie quando doveva affrontare qualche
difficoltà non era dissimile da quella di molti principianti: doveva essere
assolutamente sicuro che nulla sarebbe andato storto.
Era ormai passato quasi un anno dall’ultima volta in cui Jamie si era
esibito in concerto con la sua famiglia, e proprio ne sentiva la mancanza.
D’altronde aveva cantato, suonato in chiesa e dato concerti con sua
madre da quando era poco più che un bambino Anche nell’ultimo
concerto di Natale della famiglia Conner Jamie aveva fatto solo una
breve comparsa anche perché aveva la mano ancora bendata. L’idea lo
attirava troppo per dire di no. Ovviamente non avrebbero avuto il tempo
per provare assieme, ma ciò non avrebbe costituito un problema,
avevano, infatti, un repertorio piuttosto vasto di canzoni gospel e
conoscevano tutti i movimenti e il modo di comportarsi in scena l’uno
dell’altro, così Jamie sorrise e acconsentì. La votazione, naturalmente, fu
unanime.
Quando Dennis chiese a Jamie dove poteva trovare un telefono per
confermare le prenotazioni dell’albergo, Jamie lo condusse nel suo
minuscolo ufficio. “Puoi usare il telefono”, disse, “ma per piacere
cancella le prenotazioni. Dovete stare tutti da noi”.
“Jamie, hai contato quanti siamo?”
Il bambino annuì. L’ambulanza era arrivata e i paramedici stavano
preparando il necessario per reidratare la bambina, sotto gli occhi vigili
di Kim, che aveva risolutamente rifiutato di lasciarla anche per un solo
secondo. “Tony”, il pastore disse di nuovo, “Purtroppo la tua mamma è
andata a stare con Gesù”.
“Chi è Gesù?” il bambino chiese. “Gesù le farà del male?”
Il pastore guardò Jamie con un’espressione meravigliata. “No, Tony,
Gesù non fa del male a nessuno. Anzi toglierà tutto il male dalla tua
mamma”.
“Micelle ha detto che mamma era morta” il bambino disse. “Se non
è morta, allora ritornerà a casa?”
“Non tornerà a casa”, il pastore rispose. “Quando le persone buone
come la tua mamma muoiono, vanno a stare con Gesù. E’ al sicuro ora;
non ha più fame e nessuno le farà mai più del male. Ci prenderemo cura
di te e faremo in modo che tu abbia una nuova mamma. Va bene per
te?”
Di nuovo il ragazzo annuì. Era ovvio che era in stato di shock.
Qualunque cosa i bambini avessero visto ne erano rimasti gravemente
traumatizzati. I paramedici prepararono entrambi i bambini per caricarli
sull’ambulanza e portarli all’ospedale. Kim insistette per andare con
loro, il che lasciò Jamie e il Pastore MacNeil da soli per qualche
momento.
“La polizia ritiene che la madre sia stata picchiata e probabilmente
violentata”, il pastore sussurrò a Jamie. “Dovremo aspettare il rapporto
dell’autopsia per essere sicuri, ma la polizia sospetta sia morta di
overdose di droga”.
“Pastore, non posso credere che prendesse droga”.
“Io ho già avuto la mia parte di sorprese oggi”, disse a suo
padre”,ora è la mia volta di fare una sorpresa a tutti voi. Ieri ci siamo
trasferiti in una nostra nuova casa e di spazio ce n’è a sufficienza per
tutti”.
“Anch’io ho detto alla polizia la stessa cosa. Ma se non prendeva
droga allora è molto probabile che chiunque l’abbia violentata le abbia
anche dato di proposito una dose troppo forte che è risultata mortale.
Ma finché non trovano il punto dell’iniezione e l’angolatura dell’ago, non
possono essere sicuri. Stavano rilevando le impronte digitali un po’
154
127
dappertutto, ma non erano molto fiduciosi che avrebbero trovato
qualcosa. Molto spesso casi come questo non vengono mai risolti. Con la
loro mole di lavoro che hanno e con nessun testimone ad eccezione dei
bambini …”
“Così a nessuno interessa e lasciano perdere”, Jamie rispose
arrabbiato.
“Jamie, cos’altro possono fare?”
“Pastore, voglio predicare il sermone domani, posso farlo, per
piacere?”
“Cosa hai in mente?” il pastore sorpreso domandò. “Hai preparato
qualcosa?”
“Per piacere, pastore, è importante”.
“Ma non sei preparato? Quale sarà l’argomento?”
“Posso anticiparle che l’argomento sarà ‘la sofferenza dei bambini.’
Ma stanno caricando i bambini sull’ambulanza. Devo andare, Pastore.
Allora, posso predicare domani, per piacere?”
“Jamie, lascia non occorre che tu vada, sono in buone mani ora. E
poi non puoi salvarli tutti. Devi imparare a lasciar perdere. Devi imparare
che ci sono dei limiti”.
“Ci si può prendere cura delle loro necessità fisiche, ma chi si
occupa delle loro necessità spirituali? Quei bambini avevano una madre
che li amava ma ora è morta. Chi starà con loro per assisterli e
confortarli in ospedale? Devo andare, pastore. Allora, posso predicare
domani? Per piacere!”
Il pastore guardò un po’ sconcertato il suo giovane studente
trasformarsi tutto d’un tratto davanti a lui e diventare da marito
responsabile, padre e musicista, un ragazzino implorante. Proprio non
riuscì a rifiutargli il permesso, anche se sapeva che Jamie gli stava
forzando la mano. Sapeva che stava aprendo la porta ad un nuovo
disastro, ma era solo un semplice servizio della domenica mattina, dopo
tutto. Pensò anche che c’era una buona probabilità che Jamie cambiasse
128
Il coro della Chiesa Comunitaria aveva una tradizione di cui Jamie
non poteva proprio non tener conto. Dopo le consuete prove del giovedì
sera, sempre c’era un momento conviviale a base di caffè e dolci che le
signore del coro erano solite preparare. Quella sera quel momento
sociale fu particolarmente gradito a tutti, anche a Jamie e alla sua
famiglia. Tutti fecero la conoscenza gli uni degli altri e, cosa più
importante, Karen vide con i propri occhi che Jamie non si trovava tra
estranei. Vide che le signore del coro e anche alcuni uomini, lo
abbracciavano, e mostravano grande affetto per lui, lo lodavano per
quello che faceva, e si complimentavano con Karen per avere lei e
Dennis cresciuto un figlio così bravo. “Lo fanno tutto il tempo”, Jamie si
lamentò, quando sua madre gli menzionò la cosa. “Alle volte mi
coccolano tanto che vorrei gridare!”
“Lo fanno perché sei giovane”, Karen gli ricordò, “ e soprattutto ti
considerano così giovane per fare tutte le cose che fai”.
“Alle volte non mi sento tanto giovane, soprattutto in questi giorni”,
Jamie rispose, un po’ più triste in volto.
“Sei solo stanco”, Karen esclamò”. Mi sembra che tu stai
pretendendo troppo da te stesso”.
“Ma sono sicuro che le cose andranno meglio. Portiamo a casa
Micelle dall’ospedale domani. Sta iniziando ad essere maggiormente
reattiva ora e Kim ed io pensiamo che migliorerà ancor più in fretta
stando in una vera famiglia e non con sedute continue dallo psicologo
che non è parte della sua famiglia. Ho pure pensato che sarebbe una
buona idea portarla ad assistere alle prove finali il prossimo sabato
sera”.
“Ah, a proposito delle prove finali”, Karen disse con decisione, ”il
pastore MacNeil ci ha chiesto di dare un concerto gospel sabato sera. Si
è consultato con il dottor Ames ed entrambi sono d’accordo
nell’affermare che tu e il coro siete più che pronti e che quindi non c’è
un reale bisogno delle prove finali. Naturalmente spetta a te, in qualità
di direttore, decidere, così almeno il dottor Ames ha detto”.
153
volta. “Jamie”, Kim disse con voce sommessa, “Forse è il caso che tu
guari dietro di te prima”.
“Dietro di me?” Jamie ripeté con espressione assente. Aveva sì udito
un leggero fruscio di passi dietro di sé ma era stato allenato ad ignorare
cose simili mentre dirigeva. Persone che andavano e venivano nella
chiesa vuota non era una cosa inusuale durante le prove.
“Guarda!” Kim replicò con un po’ più di forza nella voce.
Percependo un leggero tono di ordine nella voce di sua moglie, Jamie si
voltò.
“NO!” esclamò. “Cosa … no … non può essere!”
“Ciao, Jamie” Chris cinguettò, poi tutti si riunirono in massa giù, nel
centro della navata. Jamie letteralmente volò giù dalla piattaforma,
mentre le lacrime eruppero dai suoi occhi. Senza vergogna si gettò tra le
braccia di sua madre con tale forza che quasi la atterrò; poi di suo padre,
di ciascuno dei suoi fratelli, e poi Christine, Billy e Larry. E alla fine anche
due belle bambine si trovarono felici tra le braccia di Jamie.
Dopo essersi ripreso dalla sorpresa e Kim si era unita a loro ed ebbe
abbracciato tutti, Jamie si ricordò delle sue buone maniere e si voltò
verso il coro. “Se qualcuno non l’ha ancora capito, questa è la mia
famiglia”, disse con un sorriso radioso, ancora tenendo le gemelle in
braccio. “Per piacere, scusate le mie cattive maniere, ma non avevo idea
che sarebbero venuti”.
Quindi Jamie fece tutte le presentazioni, poi Karen gli ricordò che
aveva un lavoro da fare. “Mi dispiace di averti interrotto, tesoro”, disse,
“ma non dovresti finire le prove?”
“Credo che siano finite”, Jamie rispose, “manca solamente l’assolo
della signora Evans. Vuole rifarlo, signora?”
“Non importa, Jamie”, essa rispose. “Mi troverò con Adam qualche
momento prima di domenica sera. Un controllo finale non farà male”.
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idea quando si sarebbe calmato, così acconsentì. Ovviamente non
conosceva ancora Jamie sufficientemente da sapere che non avrebbe
affatto cambiato idea.
Il pastore gli altri membri del coro presenti videro Kim salire
sull’ambulanza con i bambini, mentre Jamie messo in moto il suo pickup
si apprestava a seguirli verso l’ospedale. Il pastore sapeva quello che
Jamie aveva già in mente di fare e rabbrividì al pensiero della
responsabilità che il giovane studente si stava assumendo. Come poteva
un ragazzo di soli diciannove anni pensare di prendersi cura di quattro
figli, due dei quali erano appena stati testimoni di una scena tanto
terribile che la loro mente poteva ben aver subito un danno
permanente? Eppure sapeva che non c’era alcun modo di fermarlo.
Ritornò nel suo studio e chiuse la porta. Sapeva quanto Jamie rispettasse
il parere dei suoi genitori; forse loro avrebbero potuto farlo ragionare.
“Dottor MacNeil”, Karen disse, “se lei si aspetta che io dica a Jamie
di non adottare quei ragazzini, mi dispiace, non posso aiutarla.
Probabilmente lei non sa che i suoi tre fratelli sono tutti adottati proprio
a causa della capacità di persuasione di Jamie. Qualunque cosa lei faccia,
non sottostimi mai le sue potenzialità o la sua capacità di amare. Jamie
ha gestito la nostra fattoria quando aveva solo dieci anni senza
praticamente l’aiuto di nessuno e nessuno che lo sorvegliasse.
Controllava fino a sei lavoratori stipendiati, si occupava dei raccolti e del
bestiame e teneva le macchine funzionanti come orologi. Dennis ed io
abbiamo imparato che se Jamie dice che lo può fare, con l’aiuto di Dio lo
farà, e non ho mai visto nessuno con una fede più profonda di lui.
“Devo ammettere che non conoscevamo ancora bene Kim. Per
quanto l’amassimo tanto, non sapevamo se avrebbe potuto seguire
Jamie nella sua totale dedizione ed impegno. Da quello che lei mi dice su
come Kim ha gestito lo shock di suo marito in quell’appartamento, tutte
le nostre riserve riguardo al loro matrimonio sono svanite. Ce la faranno,
pastore, fin tanto che essi sanno che potranno contare sul sostegno e
l’amore delle persone che sono attorno a loro”.
129
“La chiesa avrà l’occasione di mostrare a Jamie tutto il suo sostegno
domani”, disse il pastore”. Jamie ha chiesto di predicare nel servizio
della mattina e per quando ne so, non ha preparato nulla”.
Erano anni da quando il dottor MacNeil non si sentiva così nervoso
mentre si recava al servizio della domenica mattina. Era considerato un
bravo predicatore e un maestro e lo sapeva. Era ora un veterano e
pensava di aver visto praticamente di tutto durante un servizio religioso;
ma quella sarebbe stata una prima assoluta e il pastore era terrorizzato
che le cose potessero non andare per il verso giusto. Sapeva che Jamie
aveva trascorso l’intera notte all’ospedale ed era tornato a casa solo in
tempo per lavarsi e cambiarsi d’abito. Era arrivato alla chiesa stanco ma
ristorato e appena in tempo per dirigere il coro per un’ultima prova
prima del servizio.
Il coro doveva cantare un breve canto di apertura all’inizio del
servizio, senza l’accompagnamento del pianoforte o dell’organo; subito
dopo, poco prima del sermone, doveva cantare un inno più lungo. Jamie
apparve come il solito vestito della sua tonaca da corista e prese posto
sulla pedana per dirigere sia il canto dei fedeli sia il coro. Il dottor Ames
gli aveva consigliato di prendersi la mattinata libera dagli impegni col
coro, ma Jamie aveva insistito dicendo che aveva ancora dei doveri da
assolvere. “Ma hai il sermone da fare!” il dottor Ames aveva osservato.
“Non puoi gestire l’intero servizio da solo!”
“Possiamo andare a prendere Tony?” Juanita
improvvisamente, quando stavano quasi per addormentarsi.
chiese
“Tony starà dormendo profondamente”, Kim rispose. “Non vuoi
svegliarlo, vero?”
“Non sta dormendo”, Chico si intromise.
“Come lo sai, Chico?” Jamie chiese.
“Si sveglia sempre nel mezzo della notte”, il ragazzino rispose.
“Beh, allora andiamo a prenderlo”, Kim rispose. Jamie prese nota
mentalmente di comperare un letto matrimoniale più grande se e
quando avrebbe trovato un posto più adatto dove vivere. Quel letto
stava diventando davvero affollato!
Dopo il secondo inno, Jamie ritornò al suo posto a sedere come di
solito avviene, ma non si sedette. Il Pastore MacNeil lo guardò
attentamente. Aveva detto in precedenza al suo giovane studente che
poteva tirarsi indietro in qualunque momento durante il servizio e che
tutto quello che doveva fare sarebbe stato sedersi dopo l’inno che
avrebbe capito e allora sarebbe stato lui stesso che avrebbe fatto il
sermone che del resto aveva già preparato. Jamie era tornato al suo
posto a sedere e il pastore si apprestava già ad alzarsi, quando Jamie,
Era giovedì sera il giorno prima del Venerdì Santo e si stavano
svolgendo le solite prove del coro, quando un gruppo di persone entrò
nell’auditorium della Chiesa Comunitaria di Chicago. Jamie stava
dirigendo il coro e l’orchestra in una delle loro selezioni di musiche
speciali per la domenica mattina. Era un inno che Jamie conosceva da
tutta la vita, ma a cui aveva aggiunto arrangiamenti di sua mano: alcuni
fraseggi musicali in più qua e là, due modifiche di accordi, alcune parti
per i soprani secondi e tenori secondi, sufficienti per aggiungere al tutto
il suo tocco personale. Kim stava in piedi nella fila davanti della sezione
dei soprani, così vide entrare quelle persone; Jamie essendo rivolto
verso il coro dando la schiena ai banchi vuoti, non vide nulla. Kim aveva
perso molte prove a causa dei bambini, ma quella sera una delle signore
della chiesa si era offerta di fare da babysitter mentre un’altra si era
offerta di andare a far visita a Micelle in ospedale, così Kim aveva potuto
partecipare alle prove finali, anche se non avrebbe preso parte alle
prove con i costumi il sabato sera successivo. Tutto il gruppo che era
appena entrato rimase in silenzio sul fondo dell’auditorium finché il coro
non ebbe finito la sua prova. Jamie ringraziò i coristi, dichiarò che erano
pronti, poi chiese alla signora Evans di rifare il suo assolo ancora una
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“Andrà tutto bene”, Jamie aveva insistito mentre indossava la
tonaca.
proprio quello che il signor Ace ha cercato di fare, ma il tuo papà ti ha
amata tanto che si sarebbe fatto uccidere se fosse stato necessario pur
di salvare te”.
Jamie guardò con ammirazione la sua giovane moglie calmare i loro
figlioli e mentre parlava pensò: ho sposato mia madre! E’ proprio come
mamma! Si ricordò con un nodo alla gola che sua madre parlava a lui
proprio nella stessa maniera quando suo fratello Garth se n’era andato
di casa. Jamie ne era rimasto sconvolto, nonostante gli abusi che aveva
sofferto, ma sua madre l’aveva confortato e rassicurato che suo fratello
era stato affidato alla cura di Dio. Quella particolare vicenda non aveva
preso la piega che la famiglia avrebbe voluto, ma i suoi genitori non
conoscevano l’intera storia, (Jamie invece la conosceva perfettamente
avendola vissuta in prima persona) e probabilmente non l’avrebbero
saputa mai, finché essi non avessero rivisto Garth in Cielo. E che Garth ci
sarebbe andato un giorno, Jamie era proprio sicuro.
Quando Jamie e Kim decisero di sposarsi, molte persone avevano
espresso dubbi e obiezioni: sono così giovani! Ma proprio così,
all’improvviso! Persino Jamie era stato piuttosto preoccupato per le
medesime cose, ma le sue preoccupazioni erano state superate dalla
paura grandissima di stare in quella enorme città tutto da solo. Non
aveva avuto paura di perdere Kim, solamente non aveva voluto stare
senza di lei. Vivere assieme da non sposati non era stata davvero
un’opzione per nessuno dei due, data la loro educazione. I genitori di
Kim avevano reagito in un modo che era quasi offensivo. Ma quando
essi si erano convinti che il matrimonio era inevitabile, avevano tentato
di sostenerli nel modo migliore possibile, accogliendo il loro nuovo
genero in famiglia; ma avevano ancora delle riserve. Mentre Jamie
guardava la giovane donna che amava così intensamente occuparsi in
quel modo dei due bambini e amarli che stavano nel letto in mezzo a
loro, seppe che la loro unione sarebbe stata proprio felice. Certo, ci
sarebbero state difficoltà e problemi, ma ne sarebbero sicuramente
usciti, perché la loro unione era stata voluta da Dio stesso.
… perciò quello che Dio ha unito, l’uomo non separi …
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invece di sedersi, si tolse la sua tonaca da corista, la pose sulla sua sedia
e ritornò sul pulpito.
“Per piacere, prendete la Bibbia e aprite con me al capitolo dieci,
versetto quattordici del Vangelo di Marco”, Jamie iniziò. Mentre il
fruscio delle pagine salì dai fedeli, Jamie continuò. “Questo è il mio
primo anno all’Istituto Biblico, “ disse, “e il mio terzo anno all’università.
Sono certamente ancora inesperto e non comincerò a studiare le
tecniche di predicazione fino al prossimo autunno. Ho il sospetto che
quando inizierò quel corso rimarrò colpito da tutte le cose che avrò
sbagliato oggi; ma come si dice, beati gli ignoranti! Ma quello che ho da
dirvi oggi non può proprio aspettare fino a quando diventerò un
predicatore esperto. In occasione dell’ultima volta che predicai, ed era
anche la prima volta per me, il Pastore MacNeil mi aveva dato alcuni
consigli. Mi aveva detto principalmente che non ci si deve mai scusare
per la mancanza di abilità e per quello che si ha da dire. Bene, pastore,
non posso accettare i suoi consigli oggi. Sono nuovo di questa chiesa,
nuovo dell’Istituto e certamente nuovo del Ministero. Non avevo
preparato un sermone per questa mattina. Ma ho chiesto al pastore
MacNeil l’opportunità di predicare ugualmente ed egli gentilmente me
l’ha concesso. Questo potrebbe essere il più corto sermone che ci sia
mai stato in questa chiesa, così prima di cominciare voglio incoraggiarvi,
veramente voglio proprio chiedervi per piacere di parlare ad alta voce se
avete commenti e domande da fare. Interrompetemi in qualsiasi
momento, perché quello che ho da dirvi sarà piuttosto forte”.
Detto ciò e quando ormai il fruscio delle pagine si era affievolito,
Jamie iniziò a leggere. “Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro:
"Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi
è come loro appartiene il regno di Dio”. Ora vorreste, per piacere, tenete
un dito su questa pagina e aprire con me al capitolo diciannove, versetto
quattordici del Vangelo di Matteo?”.
Dopo una breve pausa, Jamie nuovamente lesse il passo: “Gesù però
disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il
regno dei cieli". Prometto che questo è l’ultimo passo. Non ho in mente
di essere il tipo di predicatore che costringe i suoi ascoltatori ad andare
131
avanti ed indietro per tutta la Bibbia senza una buona ragione. Ma alle
volte è necessario e questa mattina voglio sostenere un punto
essenziale. Per piacere tenete un altro dito alla pagina che avete aperto
e andate al Vangelo di Luca capitolo diciotto, versetto sedici”.
Di nuovo una breve pausa, poi Jamie lesse nuovamente: “Allora
Gesù li fece venire avanti e disse: "Lasciate che i bambini vengano a me,
non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio”..
Jamie fece un’altra pausa e di nuovo lesse tutti e tre i passi del
Vangelo, poi guardò i fedeli e iniziò a parlare.
“Susan Jones era una signora di circa trentacinque anni, che viveva
in un buon quartiere dove abitano cittadini di classe media, proprio
come molti di voi”. La lieve cadenza meridionale di Jamie, che quasi tutti
trovavano davvero simpatica, non era mai stata così accentuata. Il
Pastore MacNeil lo notò e istantaneamente seppe che cosa stava
facendo: Jamie stava facendo appello alle emozioni della gente e lo
faceva con grandissima efficacia.
“Due anni fa, per quanto ne sappiamo”, continuò, “la vita di Susan
Jones fu sconvolta. Non conosciamo bene i fatti, ma sembra che suo
marito abbia preso tutti i loro risparmi, ipotecato la loro casa e poi sia
scomparso. Non passò molto tempo e lei perse la casa e dovette
trasferirsi in un appartamento piuttosto squallido non lontano da qui. Fu
allora che lei e sua figlia iniziarono a venire al banco alimentare e al
banco dei vestiti della chiesa. Non venivano spesso e accettavano
solamente circa metà di quello che offrivamo loro.
Circa due settimane fa, per quanto possiamo sapere, Susan Jones fu
picchiata, violentata e uccisa nel suo letto e con ogni probabilità davanti
ai suoi figli. L’ho trovata io ieri, assieme ai suoi figli, i quali erano così
traumatizzati che ora sono tutti e due all’ospedale. Questo è il motivo
per cui mia moglie non è qui oggi, è all’ospedale per parlare con loro,
per confortarli e aiutarli a superare quella esperienza traumatica.
che Micelle si sarebbe presa cura di Tony dopo che la loro mamma è
andata a stare con Gesù. Così ora è compito mio perché sono l’unica
sorella grande che lui ha, finché Micelle non viene a casa”.
Kim diede a Jamie un’occhiata d’intesa come per dire te l’ho detto
io, ma Jamie non se ne accorse. Kim continuò a spiegare ai gemelli che
cosa volesse dire avere una famiglia, di come essi fossero tutti
responsabili l’uno dell’altro e di come Dio avrebbe dato loro la forza di
fare quello che dovevano fare, proprio come Egli aveva dato a Chico la
forza di occuparsi di sua sorella, prima di venire a stare nella nuova
famiglia. “Stavi per finire in un guaio molto serio quel giorno che tuo
papà è venuto a prenderti, Chico”, Kim disse. “Vedi, quando Dio ha
deciso che era tempo di mandarti un po’ d’aiuto, l’ha fatto. A Dio non
piace mai vedere cose cattive capitare ai bambini”.
“Ma capitano alle volte”, Chico sostenne. “Se Dio non vuole che
quelle cose accadano, perché allora accadono? Perché non le ferma?”
“Egli ci prova”, Kim disse pazientemente, “Tesoro, Dio dipende dalle
persone per impedire che le cose cattive accadano; ma alle volte sono
proprio le persone la causa di quelle cosa cattive. Dio non ci impedisce di
fare quello che vogliamo, specialmente se non ci fidiamo di Lui o se non
gli chiediamo di aiutarci”.
“Come il signor Ace?” Chico domandò.
“Proprio come il signor Ace. Il signor Ace pensa di poter vivere senza
Dio, e inoltre non ha nessuno che gli dica che cosa è buono e che cosa è
cattivo. Comunque non penso che dopo tutto a lui interessi molto
sapere cosa è buono e cosa è cattivo”.
“Ma papà è venuto a prenderci e ora non può più suonare l’organo,
perché la sua mano è ferita. Perché Dio ha permesso che ciò accada?
Papà suonava l’organo per Dio, non è vero?”
Alcuni momenti fa abbiamo letto tre passi della Bibbia, la parola di
Dio. Abbiamo letto le parole del nostro Salvatore e abbiamo letto
essenzialmente le stesse parole per ben tre volte: ‘lasciate che i bambini
vengano a me’, disse Gesù. E Dio vide che era bene rivelare a noi quelle
“Non lo so perché ciò è accaduto, Juanita, ma so di sicuro che non è
stato Dio a fare del male al tuo papà, è stato il signor Ace a farlo; la cosa
importante che devi ricordare è che il tuo papà ti ha amata tanto da
voler correre quel rischio. Il tuo papà sapeva che una cosa del genere
poteva capitare, sapeva anche che avrebbe potuto rimanere ucciso! E’
132
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maggiore e occuparmi di lui. Ma ho solo otto anni, Chico; non sono
capace di occuparmi di nessuno!”
“Ma certo che sei capace!” Chico rispose. “Nonna MacNeil non
voleva dire che devi dargli da mangiare e cose del genere; voleva solo
dire che devi volergli bene e abbracciarlo e aiutarlo a non essere
spaventato. Mamma e papà faranno tutto quello che occorre perché noi
non abbiamo fame o sete”.
“Davvero? Sei sicuro?”
“Ah, Ah. Vieni, te lo dimostro io”.
Kim e Jamie esausti si stavano appena addormentando, quando
sentirono il letto spintonato leggermente. Erano coricati con il volto
rivolto l’uno verso l’altra e stretti in un affettuoso abbraccio. Tutti e due
si voltarono per vedere che cosa stava succedendo. Lo strattone era
stato così leggero ed erano così assonnati che avrebbe potuto ben
trattarsi della loro immaginazione. L’ultima cosa al mondo di cui essi
avevano bisogno proprio in quel momento era avere della compagnia
nel loro letto, ma proprio così avvenne: Chico si strinse a Kim e Juanita si
accoccolò vicino a Jamie. Tuttavia, forse, la compagnia dei gemelli era
esattamente quello di cui Kim e Jamie avevano bisogno in quel
momento.
“Juanita è spaventata, mamma”, Chico annunciò mentre sua madre
adottiva lo coccolava”.Crede che deve essere lei ad occuparsi di Tony”.
“Noi tutti dobbiamo occuparci l’uno dell’altro, tesoro”, Kim disse.
“Siamo una famiglia e questo è quello che le famiglie fanno; ma anche
tutti noi ci aiutiamo l’un l’altro. Vieni qui, Juanita”. Detto questo, Kim
pose Chico tra sé e Jamie e Jamie fece lo stesso con Juanita. “Da dove ti
è venuta questa idea che dovevi occuparti di Tony tutta da sola?” Kim
chiese.
“Nonna MacNeil ha detto che sono la sorella maggiore di Tony”,
Juanita rispose, “e che questo è quanto le sorelle e i fratelli più grandi
fanno, non è vero? Chico si sarebbe preso cura di me e tu ci hai detto
148
parole, non una ma per ben tre volte! Ciò mi fa dire che Dio pensa che
sia importante portare i nostri bambini a Dio. E sapete una cosa? Mia
madre mi ha insegnato, quando ero ancora molto piccolo, che quello
che è importante per Gesù dovrebbe essere importante per te e per me.
Noi che siamo i suoi discepoli!
Come si può dire ad un bambino di tre anni che la sua mamma è
morta? Non me la sono sentita di farlo, così ho chiamato il Pastore
MacNeil che è venuto immediatamente, come lo fa sempre quando
qualcuno è nei guai. Il pastore ha detto al bambino che sua mamma è
andata a stare con Gesù. Il bambino allora ha fissato il pastore negli
occhi e con l’innocente curiosità che hanno tutti i bambini, ha detto,
“Chi è Gesù?”
Jamie fece una pausa e si guardò in giro. Aveva ancora l’attenzione
di tutti, così continuò.
“Chi è Gesù?” ripeté un po’ più forte.
“Un bambino di non ancora quattro anni, che abita a cinque minuti
dalla chiesa, una delle più grandi chiese di Chicago, un bambino che
mangiava il cibo del nostro banco alimentare non sapeva chi era Gesù!
Tutti quelli che hanno conosciuto Susan Jones, durante le sue brevi visite
qui alla chiesa, dicono che era una signora molto bella, molto gentile,
cortese, affettuosa e che parlava bene. Per quel poco che possiamo dire
di lei, posso solo concludere che essa era il tipo di madre che avrebbe
raccontato ai suoi figli del nostro Salvatore se avesse saputo
l’importanza di farlo. Posso solo presumere, perciò, che neppure lei
sapeva chi era Gesù. So di sicuro però che sua figlia, Micelle Jones, che
ora ha undici anni, sa chi è Gesù perché gliel’ho insegnato io stesso il
martedì sera, la sera in cui il furgone della chiesa porta qui alcuni di quei
ragazzini e noi li nutriamo fisicamente e spiritualmente. Sì, noi come
chiesa stiamo facendo qualcosa, ma non è abbastanza!
“Non gioco mai d’azzardo, ma se lo facessi credo che potrei
guadagnare molto denaro. Mi giocherei un sacco di soldi scommettendo
che lo stesso ragazzino che non conosce chi è Gesù, può raccontarvi
tante cose del Natale, senza però conoscere nulla di Colui il cui
compleanno stiamo celebrando! Ho il sospetto che il piccolo Tony
133
conosce anche la Pasqua, ma so che non ha alcun concetto di che cosa
significhi quella festa.
penso che tu dovresti considerare di ridurre i tuoi impegni, almeno
finché Micelle non esce dall’ospedale”.
Se fossi abituato a scommettere, punterei un sacco di soldi che il
piccolo Tony sa chi è Spiderman e Big Bird e Babbo Natale, Bob la
Spugna e centinaia di altri personaggi, ma che non conosce il nostro
Salvatore!
“Ho già in mente di fare quello che dici, Kim, non appena questa
cosa della Pasqua sarà finita”.
Quando Kim ed io abbiamo lasciato la chiesa ieri per accompagnare
i bambini all’ospedale, il nostro pastore mi ha dato alcuni consigli
davvero buoni. Tutti voi forse sapete, o forse no, che i signori MacNeil
hanno praticamente adottato Kim e me come loro propri figli. Noi li
amiamo come fossero i nostri genitori e vi prego di credetemi quando
dico che non sto criticando il nostro pastore, anzi, lo ammiro e, ripeto,
mi ha dato dei buoni consigli ma che semplicemente non ho potuto
seguire. ‘Lascia perdere,’ mi ha detto. ‘Non puoi salvarli tutti,’ disse e
ovviamente aveva ragione.
“Sì e no. Per quel che riguarda il nostro agente non c’è alcuna
novità: ma ho ricevuto una telefonata molto interessante dal signor
Angelico. E’ un membro della chiesa e dopo il mio sermone della scorsa
settimana, ha detto che ha una soluzione per noi. Dice che avrà presto
una nuova proposta e che se certe cose andranno a posto, potrebbe
essere esattamente quello che stiamo cercando. Avrebbe appunto
chiamato per dirci di non fare nulla finché non riceveremo sue notizie”.
Il pastore e la signora MacNeil hanno detto a Kim e a me che
dobbiamo scegliere le nostre battaglie. I miei genitori mi hanno sempre
detto la stessa cosa, e lo stesso hanno fatto altre persone lungo la strada
della mia vita e tutti avevano ragione. Ma quello che nessuno mi ha
ancora detto è come si fa a fare distinzione e scegliere, quando si tratta
dei bambini. Quali dobbiamo salvare? Quali dobbiamo lasciar perdere?
“No. Mi ha detto che non può darmi altri dettagli ma ha promesso
di contattarmi di nuovo entro due giorni per farmi sapere se le cose
fossero andate come si augura che vadano. Poi mi ha chiesto di pregare
per lui, affinché Dio potesse inviargli un segno quando la proprietà
sarebbe stata eventualmente disponibile. Sembrava emozionato nel dire
queste cose, ma potrebbe anche darsi che tutta l’operazione sia fuori
dalle nostre possibilità finanziarie”.
“Lasciate che i bambini vengano a me, il nostro Signore disse.
Perché mai dovrebbero venire da Gesù se non sanno neppure chi sia? E
come faranno ad imparare chi Egli è, se nessuno glielo insegna? E come
possiamo loro parlare di Gesù se sono talmente affamati che il brontolio
delle loro pance è più forte delle nostra voce? Se hanno talmente freddo
che battono i denti? Se stanno così male dalle percosse che hanno preso
la sera prima o se hanno tanta paura di quelle che prenderanno la sera
dopo? Se non hanno scarpe da indossare per venire qui per la neve?
“Quando avevo tredici anni mio fratello fu ucciso a colpi d’arma da
fuoco dalla polizia in un tentativo fallito di rapina. Più tardi scoprirono
che quella pistola non era carica. Si era suicidato! Ho sempre creduto
che lo avesse fatto perché sapeva che c’era qualcosa che non andava
nella sua testa, ma non riusciva a far nulla per correggersi. Fece l’unica
134
“Qualche notizia dall’agente immobiliare?”
“Nient’altro?”
“Cos’è che non va, Juanita?” Chico chiese a sua sorella quando sentì
i singhiozzi attutiti provenire dall’altro letto.
“Ho paura, Chico”, la bambina rispose singhiozzando.
“Paura? Paura di che cosa? Siamo al sicuro ora, Juanita. Siamo a
casa e mamma e papà si stanno occupando di noi”,
“Ma il piccolo Tony … sono così spaventata. La nonna MacNeil mi ha
detto oggi che è un bambino molto impaurito, spaventato. Ha detto che
devo essere la sua sorella maggiore fino a che la sua vera sorella non
viene a casa dall’ospedale. Ha detto che Tony è troppo piccolo per
capire tutto quello che è successo, così devo essere io la sua sorella
147
“Un’altra volta ebbi la sensazione di trovarmi nella corrente
impetuosa di un fiume, ed era come se stessi annegando. Qualcosa mi
tratteneva dal venir trascinato via dalla corrente ma non riuscivo ad
avvicinarmi neppure un po’ alla riva. Mamma e papà erano sulla riva,
pronti a prendermi. Credo che facevo quei ‘sogni’ o quello che erano, nei
momenti in cui mamma, papà o Andy stavano seduti accanto al mio
letto e parlavano con me. Per questo dobbiamo tener duro. Kimmie!”
“Non sono tanto forte come te”, Kim rispose. “Tu stai sopportando il
peso di tutte le lezioni all’università, ti stai spremendo il cervello per
mettere insieme la musica di Pasqua, stai facendo prove su prove col
coro, eppure trovi sempre il tempo per andare in ospedale anche se per
pochi minuti. Io non sono abbastanza forte da riuscire a fare tutto”.
“Lo so che non ce la fai”, Jamie disse con tono compassionevole, “e
neppure io ce la faccio, non da solo almeno. Alle volte dopo che ho
passato una o due settimane con solo tre o quattro ore di sonno per
notte, vorrei solo dimenticare tutto e dormire per tre giorni di fila. È in
momenti così in cui la preghiera diventa importante allora. Il Signore ti
aiuterà, Kim. Egli ci aiuterà entrambi ed Egli certamente aiuterà Micelle.
Affidati a Lui e fa’ quello che devi fare”.
cosa che la sua mente tormentata poteva concepire: decise di uscire
dalla nostra vita, o almeno tentò di farlo.
Ci sono ancora ragazzi di questo tipo, sono sicurissimo, come
sicuramente ci sono ragazzi che non cammineranno mai, che non
vedranno o sentiranno o parleranno mai. Lo so che non possiamo
salvarli tutti, ma credo che nostro Signore si aspetta che noi facciamo
almeno un tentativo. L’apostolo Pietro disse nella sua seconda lettera, al
capitolo tre, versetto nove, che Dio non vuole che nessuno perisca.
Stava parlando della morte spirituale, non fisica. Come conosceranno
queste parole se nessuno gliele dice?
Credo che mio fratello è ora salvo, nonostante la sua ribellione e il
suo comportamento, perché aveva accettato Cristo come suo Salvatore
quando aveva nove anni. E sebbene non sia mai vissuto come Gesù si
aspetta che noi viviamo, credo che vedrò mio fratello nuovamente un
giorno; e quando ciò avverrà, non avrà nessuna delle sofferenze che lo
hanno tormentato qui sulla terra.
“Lasciate che i bambini vengano a me …
“Penso che dovrei lasciare l’università”, Kim disse”. Stiamo
trascurando gli altri figli”.
“Se la stanno cavando bene. Amano la signora MacNeil e lei e il
pastore adorano loro. Sono felici e sereni per il momento”.
“Sarà anche vero, Jamie, ma essi dovrebbero essere legati a NOI non
ai signori MacNeil! Tony è particolarmente vulnerabile. Ha bisogno di
sapere chi è la sua mamma, e non voglio che lui pensi che sia
qualcun’altra, solo per ritrovarsi nuovamente con la vita sconvolta”.
“Ma siamo quasi alla fine del semestre”, Jamie protestò. “Non mi va
proprio di vederti perdere l’intero semestre”.
“Il giorno del mio quattordicesimo compleanno, salii su una
macchina della polizia con catene ai posi e alle caviglie e fui portato a
trecento miglia di distanza nella mia nuova casa: al Western Youth
Institute a Marganton, Nord Carolina. Ero stato condannato alla prigione
a vita, senza alcuna possibilità di uscire in libertà vigilata per quaranta
anni”.
“E a me non va proprio di vedere perdere nostro figlio, prima ancora
che diventi nostro figlio. Andrò a trovare il professor Martin oggi stesso
per tentare di trovare una soluzione. Ho già parlato con la maggior parte
dei miei insegnanti; sembrano disposti a darmi una mano. Devo farlo e
Ci fu tutto un rimbombare di sussurri per l’intera congregazione,
scioccata da quelle parole. Jamie fece un’altra pausa, per permettere
che gli effetti della sua ultima rivelazione si affievoliscano. Al Pastore
MacNeil venenro i brividi. Conosceva il passato di Jamie, ma aveva scelto
di non rivelare la storia della prigione ad alcuno all’interno della chiesa.
Ora il gatto era uscito dal sacco. Come avrebbe la gente reagito a quel
146
135
nuovo aspetto del giovane musicista che essi avevano così
calorosamente accolto in mezzo a loro? Dopo aver concesso alcuni
momenti per metabolizzare la notizia bomba, Jamie continuò.
“Il Signore vide che era cosa buona lasciarmi in quella prigione per
nove mesi, prima che Egli concedesse che la verità venisse fuori. Furono
i nove mesi più preziosi della mia adolescenza ed io ringrazio Dio per
questo! Dentro quelle mura, lontano dalla protezione e dalla cura
quotidiana dei miei genitori, ho potuto conseguire un’ottima conoscenza
dell’altro aspetto della vita, un aspetto che altrimenti non avrei mai
conosciuto. Là dentro ho conosciuto settecento ragazzi e ciascuno di essi
aveva una storia da raccontare che spezzerebbe il cuore di tutti voi! Ho il
sospetto che un grande numero di essi sarebbe potuto essere salvato
dalla vita che essi conducevano allora se, ad un certo punto di quella
loro stessa vita, avessero incontrato qualcuno. Ma non hanno incontrato
nessuno; a nessuno interessava abbastanza di loro.
“Con tutto il mio cuore credo che nostro Signore mi ha tenuto
rinchiuso in quel luogo, fino a quando alcuni degli amici che mi ero fatto
là dentro non avevano conosciuto il Suo amore e la Sua misericordia, e
della tolleranza e della fede che noi possiamo sperimentare solo
attraverso nostro Signore Gesù Cristo. Non ho fatto loro la predica, non
li ho criticati per le loro colpe e i loro crimini. Ho cercato solamente di
amarli, di farmeli amici, di vivere nel modo in cui mi era stato insegnato
dai miei genitori cristiani. Ero stato sempre incoraggiato ad illuminare la
vita di coloro che si trovavano attorno a me e facendo ciò avrei
illuminato anche la mia propria vita. Sapevo che Dio era con me, anche
in quel posto orribile. Coscientemente non feci nulla per convertirli o
cambiarli, ma sono cambiati ugualmente. La fede è contagiosa amici
miei! Non ci volle molto prima che i detenuti cominciassero a chiedermi
che cosa c’era di diverso. Quello era il modo in cui i miei genitori erano
sempre vissuti e ciò aveva certamente funzionato per loro.
“Mio fratello più vecchio, Andy, era stato abbandonato quando
aveva quattro anni. Ha trascorso i successivi undici anni in affidamento,
in orfanotrofi e strutture simili. Mi ha detto molte volte che lui era
ancora uno dei fortunati perché non era mai stato picchiato, maltrattato
o molestato, si erano sempre presi cura delle sue necessità fisiche, aveva
sempre avuto un posto asciutto dove dormire e cibo da mangiare.
136
“E’ meraviglioso, signor Conner, ma come farete per la vostra
musica il giorno di Pasqua?”
“Lasci fare a me”, Dennis disse mentre Karen dopo essersi un po’
ripresa cominciava a dire qualche parola sconnessa.
“Un’ultima cosa”, il professore disse. “Se è possibile e sempre che
lei riesca a venire a Chicago in tempo, potreste portare i vostri strumenti
musicali? Molti di noi qui non hanno mai sentito la famiglia Conner in
concerto. Saremmo davvero onorati se …”
“Lasci fare a me”, Dennis ripeté, poi riagganciò.
“Sono davvero preoccupata per Micelle”, Kim disse a Jamie mentre
si preparavano per andare a letto. “Si sarebbe dovuta riprendere ormai,
ma finora proprio nulla. Ora beve e mangia, ma ancora non risponde a
nessuno e spesso bagna e sporca i vestiti. E’ come se il suo cervello si sia
completamente spento”.
“Lo so, Kim. Tesoro, sono stato anch’io in una situazione simile. Il
mio coma non era stato causato da un’esperienza traumatica, ma mi
sembra tanto che la sua situazione e la mia non siano tanto diverse.
Sono sicurissimo, sulla base della mia esperienza appunto, che Micelle è
in qualche modo cosciente e si rende conto che noi siamo presenti. Se
ho ragione, allora è importante che tutti e due le stiamo vicini quanto
più possibile e continuiamo a parlarle. Quando ero in quelle condizioni,
passavo continuamente dallo stato di coscienza a quello d’incoscienza e
mamma e Andy erano sempre vicino a me e mi parlavano. La maggior
parte delle volte non li sentivo, ma qualcosa che veniva dagli angoli più
remoti della mia mente mi diceva che erano presenti. Una volta sognai –
beh, non era esattamente un sogno, era come una sorta di
consapevolezza che stavo cadendo da una altissima scogliera. Mamma
ed Andy si sporgevano dal bordo e guardavano giù, le loro mani protese
come per afferrarmi e tirarmi su. Io stavo come fluttuando nel vuoto e
sebbene allungassi le mani verso di loro non riuscivo ad afferrare le loro
mani, ma neppure cadevo, e neppure mamma ed Andy riuscivano a
prendermi.
145
“Ora sono doppiamente contento di aver telefonato”, il professore
esclamò con un sorriso soddisfatto sul volto. “Se lei gli dirà che gliel’ho
detto io, negherò tutto; Karen, è stato Jamie a scrivere il concerto che
dirigerà. E’ un segreto, così non le posso dire molto, ma Jamie ha scritto
tutto quanto”.
“Tutto quanto? Da solo?”
“Beh, non esattamente da solo. Ha utilizzato alcuni inni esistenti ma
l’arrangiamento è suo. Lui e Kim hanno scritto la narrazione e Jamie ha
composto alcune delle musiche inedite. Lui e Kim hanno collaborato per
l’arrangiamento dell’intera produzione. Il dottor Ames ha sentito la
maggior parte del concerto e ha suggerito delle piccole modifiche, ma la
maggior parte è composizione originale di Jamie”.
Ci fu silenzio dall’altra parte del telefono. “Pronto?” disse il
professor Martin. “Karen? Siete ancora là?”
“Sono Dennis Conner”,
professore?”
una voce rispose. “Qualche problema,
“Non da parte mia”, il professore rispose. “Karen sta bene?”
“Sì e no. E’ qui in piedi davanti a me con la bocca spalancata e con la
mano sulla bocca e piena di lacrime che le scendono sulle guance. Cosa
accidenti le ha detto? Jamie sta bene?”
“Quanto lo può essere un diciannovenne con quattro figli e uno in
coma. Quello che ho detto a sua moglie è che Jamie e Kim hanno scritto
il concerto di Pasqua e che sarà eseguito alla chiesa Comunitaria di
Chicago la domenica di Pasqua”.
“Jamie?”
“Proprio lui, signor Conner. Spero che lei e la sua famiglia possiate
essere presenti. Sarà quasi una produzione inedita e da quanto ho
sentito riguardo a lei e a sua moglie, potete ben rivendicare a voi stessi il
merito di Jamie e di tutti i suoi talenti”.
“Saremo là”, Dennis dichiarò. “Non so ancora come faremo a
combinare tutto, ma senza alcun dubbio saremo tutti a Chicago”.
144
Eppure quando venne a vivere con noi all’età di quindici anni, non aveva
nessun concetto di quel Dio che è tanta parte della mia vita. Non riesco a
ricordare un momento in cui io non sia stato coscientemente
consapevole della presenza di Dio; lo vedevo ogni giorno nei miei
genitori e nel modo in cui essi vivevano. Andy, a quindici anni, non
riusciva a ricordare proprio un momento della sua vita in cui fosse stato
consapevole dell’esistenza di Dio. Per lui, Dio era una parola vuota o
poco più. Era andato in chiesa coi i suoi genitori adottivi, ma nulla gli era
mai stato spiegato.
“Mi ricordo il momento in cui Andy scoprì che avevo dei dolori
all’inguine e che erano molto più seri di quanto volessi che si sapesse in
giro. A quel tempo abitava con noi solo da qualche settimana. Lo pregai
di non dirlo a mia madre, perché sapevo si sarebbe messa in agitazione
per me e che avrebbe insistito che andassi dal dottore, cosa che
ovviamente tutte le madri fanno. ‘Lo sai come sono le madri,’ gli dissi.
Non dimenticherò mai l’espressione della sua faccia finché vivrò. Era
un’espressione di … di smarrimento, di desiderio di qualcosa che non
sapeva realmente che cosa fosse e di cui non aveva mai fatto esperienza.
‘No, Jamie,’ mi rispose quel giorno, ‘penso che proprio non lo so come
sono le madri.’
“Suppongo che molti qui in chiesa siano un po’ tesi ora e si chiedano
quando arriverà l’appello per raccogliere denaro. Beh, potete rilassarvi
non ho alcuna intenzione di chiedervi denaro. Ho intenzione di chiedervi
qualcosa di molto più di valore dei semplici dollari. Vi chiederò VOI
stessi! Raccogliere denaro e costruire più orfanotrofi e case, anche più
chiese, non è la risposta che serve. Non potete insegnare ad un bambino
la fede in Dio, dovete mostragliela! Dovete fare in modo che il bambino
veda la vostra fede dal modo in cui vivere giorno per giorno.
“C’è uno scritto popolare che sono sicuro tutti voi avete sentito
almeno una volta. E’ di Norithy Law Nolte e s’intitola ‘I bambini
imparano da quello che vivono.’ Ho visto poster, manifesti murali,
opuscoli. La mia mamma ha un quadretto in cucina e un altro in
soggiorno da tanto tempo che non mi ricordo. La breve … uh … poesia,
suppongo si potrebbe chiamare in questo modo, anche se le parole non
sono in rima, parla di come i bambini reagiscono a quello che osservano
ogni giorno. QUESTO è quello di cui i bambini hanno bisogno. Quelli che
137
hanno bisogno di una casa hanno bisogno di essere presi in casa da
quelli di noi che possono prenderli; quelli che hanno una casa ma
lottano con la povertà, la droga, l’alcol e i maltrattamenti hanno bisogno
che venga loro mostrato, non una volta, ma ripetutamente, che nessuno
deve vive in quel modo. Bisogna mostrare loro che c’è un altro modo di
vivere e tutto quello che si deve fare è lavorare per raggiungere quel
traguardo; ed essi hanno bisogno di sapere che quelli di noi che
insegnano di Gesù, vivano anche come Lui è vissuto: per gli altri, non per
se stessi.
“Non mi permetterei mai di stare sul vostro pulpito e sfidarvi come
ho appena fatto senza aver fatto io stesso il primo passo. Perciò sto
davanti a voi e davanti a Dio e io prometto che il piccolo Tony Jones
conoscerà chi è Gesù prima del suo quarto compleanno; il suo nome e
quello di sua sorella saranno cambiati in Conner prima del suo quinto
compleanno, se questo sarà il loro desiderio e se Dio farà in modo che
ciò accada. Siamo già diventati i loro tutori temporanei, il che rende più
urgente per me la necessità di trovare una casa; se qualcuno sa di una
bella casa non troppo lontana dal campus, apprezzeremmo avere
notizie. Possiamo comperarla o affittarla, non importa.
“Potrei portarvi altre prove”, Jamie continuò. “Se non volete
credermi, se avete sentito qualcosa di diverso da quello che vi ho detto
questa mattina, se non volete prendete le mie parole sul serio, allora vi
invito a venire nel salone della chiesa il martedì sera, quando c’è la
riunione del club dei ragazzi. Osserverete quei bambini, alcuni non sono
vestiti che di stracci, vedrete come divorano quei panini, come mandano
giù tutto d’un fiato il bicchiere di latte che diamo loro e subito ne
chiedono un altro. Guarderete dentro i loro occhi, guarderete le loro
facce mentre stanno seduti tranquilli ad ascoltare le storie e le canzoni
che cantiamo e con quale entusiasmo imparano nuove canzoni. Vedrete
con quanta curiosità ascoltano tutto quello che diciamo loro e
osserverete come molti di loro si fermano dopo che l’incontro formale è
finito, solo per parlare, per fare qualche domanda particolare, per
condividere qualche preoccupazione.
“Mentre guarderete quei ragazzi, tenete in mente il fatto che alcuni
di loro vivono in automobili abbandonate, alcuni in scatoloni di cartone
nei vicoli. Alcuni abitano con un solo genitore perché l’altro se n’è
138
descritto come una semplice donna di campagna, ma di grande forza e
fede. Quella donna cominciava a piacergli davvero!
“Veramente non è un problema”, disse il professore. “Mi rendo
conto che lei è la direttrice di musica nella sua chiesa ma mi chiedevo se
lei potesse essere a Chicago per la domenica di Pasqua, l’intera famiglia,
cioè”.
“La domenica di Pasqua? Gerald, c’è sempre una musica particolare
la domenica mattina e c’è anche una rappresentazione musicale sulla
Pasqua alla sera. Ciò metterebbe in grosse difficoltà tutta la chiesa! Cosa
accidenti sta succedendo che richiede la nostra presenza a Chicago?”
“Mi aspettavo la sua domanda e un po’ anche la temevo. Avevo
ritenuto che non era il caso di dirvi alcunché, ma date le circostanze,
volevo offrirvi questa opportunità. Vostro figlio dirigerà il concerto di
Pasqua la domenica sera”.
“Davvero? Non suonerà l’organo?”
“Karen, pensavo lo sapesse. Non può suonare l’organo”.
“Sapevo che non poteva ma speravo che le cose fossero cambiate e
che Jamie volesse farmi una sorpresa”.
“Vorrei poterle dire che la sua mano sta migliorando, ma finora non
c’è stato alcun progresso; la buona notizia è che Jamie sembra non
preoccuparsene. Si è buttato a capofitto nel concerto come se il mondo
dipendesse da ciò. Credo che lei si sentirebbe molto fiera di lui, Karen”.
“Non mi occorre un concerto per essere fiera di Jamie, Gerald.
Come mio figlio Andy mi disse una volta, Jamie fa solo quello che sa fare
meglio: fare del suo meglio in ogni situazione in cui si trova.
“Sono d’accordo, Karen, ma lei ancora non sa tutto. A Jamie è
sfuggito di bocca una cosa durante la predica della settimana scorsa e ha
fatto uscire il gatto dal sacco, ma evidentemente lei non ha afferrato il
lapsus”.
“Non abbiamo ascoltato affatto, Gerald. La radio locale ha
interrotto la trasmissione dopo circa un’ora e venti minuti”.
143
VI – RIUNIONE A CHICAGO
“Signora Conner?” il professore chiese. Sono il professor Martin
dell’Istituto Biblico di Chicago”.
“Salve, professore!” Karen disse. “Sono felice di sentire la sua voce.
Come sta, professore?”
“Sto bene, signora”, il professore rispose, piuttosto preso alla
sprovvista dalla gentilezza di Karen in quanto, sicuramente Jamie le
aveva raccontato quando severo lui era stato con il suo giovane
studente. Sicuramente le aveva raccontato anche come lo tormentasse e
forse perfino lo odiasse! Eppure Karen sembrava sinceramente contenta
di sentirlo.
“Jamie sta bene?” Karen chiese un po’ preoccupata.
“Sta bene”, il professore rispose. “Si sta ammazzando dal lavoro, ma
ho il sospetto che lei sia abituata a sentire una notizia così”.
“Questo è il modo in cui Jamie affronta sempre ogni cosa,
professore”.
“Per piacere, mi chiami Gerald”.
“Mi piacerebbe”, Karen rispose, “se anche lei mi chiamerà Karen”.
“Va bene, Karen”, disse con un sorriso.
“Okay, Gerald, ora che abbiamo sgomberato il campo da queste
formalità, sono sicura che lei ha chiamato per un motivo diverso da non
quello di sapere come stiamo. C’è qualche problema?”
Il professor Martin rimase stupito. Ora si rese conto del perché
Jamie era com’era. Era sì gentile e rispettoso, ma veniva il momento in
cui diventava tutto preso dal fare. Egli, un professore di uno dei seminari
considerati tra i più prestigiosi del paese, era stato appena licenziato
dalla madre di uno dei suoi studenti, una donna che Jamie aveva sempre
142
andato e quando tornano a casa lo trovano spesso ubriaco, sfatto di
droga o semplicemente fuori di casa, chissà dove. Alcuni vanno a letto
doloranti per le percosse subite, altri sono rimandati nelle strade a
guadagnare denaro per soddisfare i vizi dei loro genitori; vi lascio
immaginare da voi cosa fanno per guadagnare quel denaro.
“Lasciate che i bambini vengano a me, disse nostro Signore sempre
nel Vangelo di Matteo capitolo 25, versetto 40. Quello che avete fatto ad
un solo dei più piccoli dei miei fratelli, l’avete fatto a me. Gesù disse
ancora un po’ più avanti nello stesso capitolo, Quello che non avete fatto
ad uno dei più piccoli dei miei fratelli, non l’avete fatto a me. Vi
suggerisco di leggere l’intero capitolo; a meno che non lasci fuori
qualcosa, il messaggio è chiarissimo e si riferisce a TUTTI i figli di Dio che
si trovano nel bisogno”.
Jamie andava davvero a ruota libera e quasi si dimenticò di aver
invitato i fedeli a fare domande. Quest’ultimi, d’altro canto, erano così
sbalorditi dall’audacia di quel giovane studente, che stavano tutti in
silenzio ad ascoltare le sue parole. Jamie parlava da venti minuti circa
ma nessuno dava alcun segno di agitazione o di ansia perché il servizio
terminasse. A quel punto le domande cominciarono ad arrivare: ci fu chi
voleva sapere di più riguardo agli anni dell’adolescenza di Jamie, chi di
Garth e di Andy. Jamie aveva solo accennato degli altri suoi due fratelli e
alci fu chi volle conoscere la loro storia. Ci furono molte domande
riguardo alla sua esperienza in prigione, su come aveva fatto a farsi
liberare e perché era stato condannato in primo luogo, e infine su come
era riuscito a non perdersi di coraggio.
“Proprio questa è la differenza tra un’educazione cristiana e una di
qualsiasi altro genere”, Jamie rispose. “Ero ancora un bambino molto
piccolo quando compresi che nessuna cosa il mondo mi avesse gettato
addosso, avrebbe potuto cancellare quello che Dio aveva in serbo per
me, se solo io Gli fossi rimasto fedele. Mentirei se dicessi che non mi
sono mai scoraggiato, ma come una vecchia canzone gospel molto bella
dice: solo una piccola conversazione con Gesù e le cose vanno subito a
posto. La preghiera funziona, amici miei, funziona!”
139
Qualcuno chiese a Jamie riguardo alle sue dita che ancora
testardamente si rifiutavano di ubbidirgli e se pensava che anche così
avesse potuto laurearsi in musica. Ma in quel momento Jamie si rese
conto che stava sul pulpito da un po’ più di un’ora.
“Un altro dei consigli del Pastore MacNeil è che un predicatore non
dovrebbe mai superare il tempo assegnato per il sermone”, disse prima
di rispondere. “Il sermone sta durando da più del doppio di tale tempo,
perciò penso che dovremo considerare questa come l’ultima domanda.
Sarei lieto di rispondere ad altre domande ma sono sicuro che i bambini
laggiù non ce la fanno più a stare fermi. Lo so che i miei due non
riuscirebbero a controllarsi.
“La risposta alla sua domanda è semplice a dir il vero. I miei genitori
mi hanno sempre insegnato che ogni esperienza della vita può essere
vista in due modi. Il serbatoio della benzina può essere mezzo pieno o
mezzo vuoto. Quanto alle mie dita, bene, sono grato a Dio che non
hanno dovuto amputarle. E c’è ancora la possibilità che possa
riacquistare il loro uso completo. Ma anche se non riuscirò a far
funzionare di nuovo quelle tre dita, me ne sono sempre rimaste altre
sette. Persone senza mani imparano a scrivere con le dita dei piedi;
quando si pensa ad un handicap così, la perdita di tre dita sembra una
cosa piuttosto banale. Mi sono pure reso conto che suonare l’organo
potrebbe non essere quello che Dio ha in mente per la mia vita. Ho
imparato a conoscere che ho altri interessi e talenti che neppure sapevo
di avere. Sentirete il risultato delle mie fatiche fra due settimane, perché
sto preparando un concerto che sarà rappresentato la domenica di
Pasqua. Forse questa è una nuova opportunità per me. Se suono
l’organo per un concerto, un solo gruppo di fedeli lo sentirà; se scrivo un
concerto, non si può dire quante persone lo sentiranno. No, miei cari
amici, perdere l’uso di tre dita non è un handicap, è un’opportunità.
Solo quando i fedeli si alzarono per cantare l’inno di chiusura Jamie
si accorse davvero che stava sudando copiosamente. Ora la tensione
accumulata in tutto quel tempo si stava sciogliendo e Jamie tremava
come una foglia. “Siediti”, il pastore gli ordinò. “Hai appena fatto il mio
lavoro, è giusto che ora io faccia il tuo;” così il pastore stesso diresse
l’inno finale. Jamie osservò per la prima volta che la luce verde era
ancora accesa, il che indicava che erano ancora in onda.
Jamie era sul punto di avere un blackout mentale quando udì il
pastore, l’uomo che aveva imparato ad ammirare tanto, recitare la
preghiera di chiusura. Ringraziò Dio per aver usato un giovane studente
inesperto per far uscire tutti loro da un comodo isolamento. Chiese a Dio
di convincere quelli che avevano ascoltato e di suscitare in essi la
preghiera per ottenere consiglio. Licenziò la gente promettendo che
avrebbero avuto altre notizie riguardo al progetto di Jamie, e che
avrebbe portato l’idea davanti al Consiglio dei Diaconi. Era già fiducioso
che sarebbe stato accolto e che un piano d’azione sarebbe stato
formulato.
“Grazie a voi per il vostro tempo e la vostra attenzione”, Jamie disse
alla fine, mentre l’organo cominciò a suonare sommessamente
l’introduzione all’inno di chiusura. “La mia sfida personale a tutti quelli
che hanno ascoltato la mia voce oggi è di pregare per questo problema e
poi di fare quello che Dio vi ispirerà a fare”.
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”Lo sai che hai il diritto di controllare un tesserino nei dettagli, non è
vero?”
“Nessuno me l’ha mai detto prima. Ma anche se l’avessi saputo,
dubito che l’avrei fatto; lei sa com’è quando si è interrogati dalla polizia.
È tutta questione di atteggiamento, tenente. Anche quando sono la
vittima e non il criminale, ho sempre la sensazione di essere un’altra
volta sotto processo”.
“Un’altra volta?” Il poliziotto domandò. “Oh certo, ti riferisci a
quella brutta vicenda successa nella Carolina del Nord. Sicuramente non
penserai che tutti i poliziotti siano …”
“Non penso che TUTTI i poliziotti siano niente, eccetto che alle volte
sono piuttosto autoreferenziali. Certamente non ho mai incontrato un
poliziotto che la prende troppo educatamente quando viene contestato.
Ma tutto ciò non c’entra, tenente. Perciò, possiamo proseguire? Devo
anche studiare per un esame ed è già tardi”
”Hai ragione, scusami. Che cosa hai fatto con la pistola che ti ha
dato quel tizio?”
“L’ho messa sull’erba nel cortile di dietro. E prima che me lo chieda,
sono stato attento a non cancellare le impronte digitali”.
Per quale motivo l’hai portata là?”
seguente, con protagonisti la famiglia Conner del Nord Carolina.
Assicurò che tutti si sarebbero divertiti e raccomandò che tutti
telefonassero ad amici e parenti che non erano venuti al servizio del
Venerdì Santo per avvisarli dell’evento. Spiegò che la famiglia era venuta
a Chicago per sostenere Jamie e doveva ripartire martedì, di mattina
presto, per tornare ad attendere alle loro faccende familiari. Poi sciolse
l’assemblea e l’intera famiglia Conner salì sul furgone e tornò a casa,
mentre Jamie e Kim andarono all’ospedale a prendere Micelle.
“E’ proprio un tesoro!” Karen disse piena di gioia, abbracciando
l’intimorita undicenne. “Micelle, sono la tua nonna Conner. Lo so che hai
avuto una terribile esperienza, ma ora va tutto bene, angelo. La nonna e
il papà si occuperanno di te e faranno in modo che niente di male ti
capiti mai più”.
Jamie e Kim furono incoraggiati, sebbene non sorpresi, nel vedere
che gli sforzi di Karen di rendere la piccola più a suo agio in mezza a
quella folla di stranieri, aveva avuto una reazione positiva.
Ma non sapevano, nessuno lo poteva sapere infatti, che Ace, il capo
della banda dei Ghepardi, quello che aveva procurato quel terribile
taglio alla mano di Jamie, aveva altri progetti che riguardavano i bambini
Jones e la loro liberazione. Il bambino non aveva visto molto, ma la
ragazzina aveva visto tutto: le percosse, la violenza, fino all’iniezione di
eroina che Ace sapeva avrebbe ucciso la madre.
“Beh, se hai ragione e il falso poliziotto lavora per i Ghepardi,
certamente ti faranno una visita tra non molto. Speriamo di
sorprenderli. Mi aprirai la porta e poi te ne tornerai alla chiesa e vi
rimarrai con i tuoi”.
Ace aveva allora creduto che nessuno si sarebbe curato della morte
della donna: era solo un’altra prostituta a buon prezzo che aveva preso
un’overdose per errore. Però piccole e apparentemente insignificanti
informazioni che aveva avuto, avevano costretto Ace a ricredersi, perché
molte erano le persone degne di fede che avevano dichiarato alla polizia
che la signora Jones non avrebbe mai preso droga spontaneamente. La
cosa che più lo disturbava era la persona che sembrava essere al centro
delle indagini; una persona che Ace conosceva troppo bene: un giovane,
quasi ancora un ragazzo, che andava ora in giro indossando il vestito
nero col colletto bianco da prete. Ace pensava che sembrava più un
ragazzo di scuola superiore che un prete, ma i fatti erano fatti. Quel
ragazzo, chiunque fosse, aveva ora in custodia la persona che avrebbe
potuto toglierlo dalla circolazione per sempre! Doveva trovarli e
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Perché ho pensato che fosse esplosivo. Non sono esperto di pistole
ma mi è sembrata più leggera di quanto dovrebbe essere una pistola”.
“Abbiamo due unità che con ogni probabilità sono già arrivate a
casa tua. Suppongo che hai chiuso a chiave la porta quando sei uscito,
non è vero?”
“Certo che l’ho chiusa a chiave! Perché me lo chiede?”
risolvere quella situazione che poteva diventare per lui potenzialmente
esplosiva. Diversamente da molti dei suoi pari e membri di bande rivali,
Ace non aveva alcuno scrupolo a far fuori un prete. Specialmente uno
che poteva incastrarlo. Ace non era minimamente intimorito da un abito
da prete o da ogni altra esteriorità, compresa l’uniforme della polizia.
Le prove finali del sabato mattina andarono molto bene, come del
resto ci si aspettava, dato l’indole perfezionista del direttore del coro.
C’erano state diverse interruzioni quando Jamie aveva notato qualche
difetto, un leggero errore nel tempo, qualche espressione musicale che
non andava del tutto bene, ma nessuno ne era rimasto minimamente
sorpreso. Parecchi avevano scherzato dicendo che non si sarebbero
sorpresi se anche durante l’esecuzione dal vivo della domenica di Pasqua
non fossero stati fermati e corretti. Alcune settimane prima Jamie aveva
proposto che per il concerto non indossassero delle tuniche, ma
piuttosto qualcosa di semplice come pantaloni neri e camicie bianche e
cravatte per gli uomini, gonne nere e camicie bianche per le signore. La
sua proposta era stata accettata entusiasticamente dal coro, con alcune
correzioni suggerite dal dottor Ames: gli uomini avrebbero aggiunto una
cravatta rossa, le signore un fazzoletto rosso. La chiesa comperò
cravatte e fazzoletti all’ingrosso così i colori sarebbero stati tutti uguali. Il
dottor Ames suggerì che Jamie indossasse lo smoking. Jamie non
l’avrebbe mai ammesso, ma era emozionato. Gli piaceva tantissimo
indossare lo smoking per ragioni che neppure lui sapeva spiegarsi.
Jamie rifiutò di acconsentire alla sua famiglia di presenziare alle
prove, perché ciò avrebbe rovinato la sorpresa della domenica sera.
Aveva portato con sé i suoi figli i quali, però, furono affidati alla signora
MacNeil, la quale se ne sarebbe occupata, mentre Jamie e Kim
sarebbero stati impegnati col coro. Fu così che il resto della famiglia
Conner non ebbe nulla da fare e se ne rimase semplicemente a riposarsi
nello spazioso soggiorno della nuova casa di Jamie. Karen, invece, fu
tutta indaffarata a mettere a posto, a spolverare, a fare il bucato e a
preparare i pasti per il resto della settimana.
“Alla chiesa”, Jamie rispose, non sapendo in quale altro posto sicuro
andare. “Kim chiama il 911 col cellulare e vedi se puoi trovare il tenente
Monaham. Digli dove stiamo andando e quello che è successo e chiedigli
se hanno nel loro dipartimento un tenente che si chiama Gary Wright”.
Jamie sapeva già la risposta alla sua ultima domanda, e Kim, dopo
aver telefonato, lo confermò: il dipartimento di polizia non aveva mai
sentito parlare di un tenente che si chiamasse Gary Wright.
Monahan si trovava già alla chiesa quando Jamie e famiglia
arrivarono e anche il pastore Mac Neil era già là. “Ragazzi, volete
passare la notte a casa nostra?” il pastore chiese non appena la
Suburban si fermò sul parcheggio della chiesa. L’invito fu accolto con
molto entusiasmo, entusiasmo che certo non avevano quando Kim li
aveva tirati giù da letto. Ci furono forti grida di gioia provenienti dai
quattro bambini, ora completamente svegli, così il pastore chiese ad
Adam di accompagnarli, mentre Jamie e Kim fecero il resoconto della
strana visita della polizia. Diedero ai loro bambini il bacio della
buonanotte, promisero che li avrebbero visti l’indomani e la Suburban
ripartì. Monahan aveva predisposto che una macchina civile della polizia
li seguisse perché non rimanessero soli.
“Quel tizio vi ha mostrato il tesserino?” Monahan chiese dopo che
ebbe una descrizione dell’uomo da parte di Kim e Jamie.
“Sì, ci ha mostrato un tesserino”, un Jamie piuttosto irritato ripose.
“Era vero? Aveva un numero scritto su?”
“Come facevo a sapere se era vero? Era un tesserino! Tanto posso
dire di sicuro”.
“Hai preso giù il numero?”
Nella cantata erano previsti parecchi assolo, di cui uno cantato da
Jamie stesso. Era una canzone la cui musica aveva composto con
“Tenente, se ha l’intenzione di interrogarmi, per piacere si limiti a
farmi delle domande intelligenti. Ricordo vagamente un numero ma non
ho idea di quale fosse. Il modo in cui voi poliziotti sventolate il tesserino
sotto il naso della gente non permette certo di vedere ogni dettaglio”.
162
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“E’ sicuramente un tipo strano”, Kim osservò dopo che il poliziotto
se n’era andato.
“Un po’ troppo strano”, Jamie disse pensieroso. “Il modo in cui ha
guardato Heather mi ha messo veramente paura, come se fosse davvero
sorpreso di trovarla qui”.
Jamie si soffermò a riflettere su quella strana visita per un minuto o
due, e più ci pensava e più si convinceva che qualcosa non quadrava.
Infine guardò la pistola che stava sul tavolino e disse in fretta, “Kim,
tesoro, presto, prendi i bambini più in fretta che puoi, ma cerca di non
spaventarli. Dì loro che c’è un’esercitazione anti-incendio o qualcosa del
genere, ma fallo in fretta. Io vado a prendere il furgone e lo porto fuori
dal garage”.
“Che cosa c’è?”
“La pistola. Nessun poliziotto darebbe una pistola ad un civile.
Penso sia un ordigno esplosivo o è un’arma che forse non funziona
affatto. Comunque sia, penso che la pistola e lo sguardo che il poliziotto
a rivolto a Heather, significhino guai e guai seri. Porto la pistola nel
cortile di dietro, lontano dalla casa, tu esci con i bambini dalla porta
davanti. Per piacere, fa presto, tesoro”.
“E tu, per piacere sta attento”, Kim lo supplicò. Jamie con cautela
prese la pistola per la canna, avvolse il suo fazzoletto attorno ad essa per
conservare le eventuali impronte digitali, poi la portò quanto più
attentamente possibile fuori di casa e quanto più lontano possibile dalla
casa stessa, facendo attenzione di non mettere in pericolo le case dei
vicini. Poi delicatamente la pose per terra.
Quando Jamie ritornò in casa, Adam aveva già fatto uscire in
retromarcia la loro nuova Suburban dal garage e stava aiutando Kim a
caricarvi i quattro bambini addormentati. Chico si lamentava ad alta
voce che aveva freddo col solo pigiama indosso, ma Jamie spiegò che
questa era un’esercitazione e che dovevano andar via quanto più in
fretta possibile, nel caso che la casa potesse davvero prendere fuoco un
giorno. “Il furgione sarà presto caldo”, disse per rassicurarlo.
“Dove andiamo, capo?” Adam chiese allegramente.
198
l’assistenza del dottor Ames. Kim e il Pastore MacNeil lo avevano invece
aiutato con le parole; stava diventando sempre più chiaro che scrivere
testi non era uno dei punti di forza di Jamie. Il risultato dei suoi sforzi
letterari qualora non assistiti era di solito di senso profondo, ma dalla
forma piuttosto semplice e con diverse ripetizioni. Ci sono momenti in
cui uno stile simile può essere efficace, ma non era proprio il caso di
quando si scrivono canzoni.
Micelle rimase seduta silenziosa mentre le prove procedevano. Sua
sorella e i suoi fratelli erano piuttosto irrequieti ed emozionati,
dovevano essere spesso zittiti dalla signora MacNeil quando i loro
commenti divenivano troppo forti e tali da disturbare i musicisti;
Michele, invece, stava seduta come se fosse in trance. Sembrava stesse
guardando e ascoltando attentamente ma non mostrava alcuna
reazione. Kim la osservava attentamente dalla sua postazione in mezzo
al coro, sperando e pregando per una reazione della bambina. Sperava
ancora che la musica potesse sortire qualche magia sulla piccola ragazza,
come era spesso avvenuto in casi del genere, ma quel sabato mattina
non fu così.
Il sabato pomeriggio fu impiegato per preparare l’auditorium della
chiesa per il concerto della sera. Adam andò a dare una mano assieme a
Dennis e agli altri membri maschili della famiglia, escluso Jamie. Gli altri
rimasero a casa con i bambini. Kim e Jamie, ovviamente esausti, erano
stati spediti subito a letto da Karen, la madre che come sempre pensava
a tutto. Karen e le gemelline trascorsero il pomeriggio a conoscere i figli
di Jamie e fu in quella occasione che ci fu qualche progresso, che
Michele si dimostrò un po’ più reattiva. Rispose alle domande ma senza
mai prendeva l’iniziativa per dire qualcosa, mai parlava per prima, e lo
faceva solo quando qualcuno le rivolgeva la parola. Quando Karen riunì
tutti attorno al pianoforte per cantare, Micelle anche sorrise, ma non
cantò.
“Suppongo che il gruppo non possa più chiamarsi più ‘I Fratelli
Conner’”, Jamie disse agli spettatori, molti dei quali erano in piedi
perché i posti a sedere erano tutti esauriti, dopo che il Pastore MacNeil
163
lo aveva presentato. “Abbiamo due nuovi componenti del gruppo che
stanno dando il loro contributo come cantanti: sono le nostre gemelle
Megane e May. Credo quindi che il nostro nome ufficiale dovrà essere
cambiato da “I Fratelli Conner” in “I Ragazzi Conner”“.
Jamie continuò col presentare il resto della famiglia, poi iniziarono a
cantare. Karen alla tastiera, Dennis alla chitarra basso, Chris si alternò
tra la chitarra e il violino. Larry non cantò nè suonò col gruppo, perché
non sapeva farlo. Era però l’autista fisso del furgone e l’operatore della
strumentazione audio, due responsabilità comunque importanti. Jamie,
naturalmente, non suonò nessuno strumento. Ciò lo disturbò molto,
anche se sapeva che la maggior parte degli spettatori avrebbe capito il
motivo.
I quattro fratelli, ai quali ogni tanto si unirono le loro sorelle
gemelle, cantarono per due ore senza interruzione, Jamie stava
mostrando a tutti quelli che erano ora parte della sua nuova vita da dove
proveniva, quelle che erano, cioè, le sue radici e ciò che lo aveva reso
quello che era e di come doveva tutto alla sua famiglia.
Mano a mano che il concerto andava avanti, gli spettatori si
sentirono sempre più coinvolti nello spettacolo e gli artisti avevano
perso l’iniziale tensione. Molti spettatori avevano già sentito musica
Gospel del Sud, alcuni avevano sentito anche la famiglia Conner; ma
nessuno li aveva mai visti dal vivo e pochi li avevano visti alla televisione.
Rimasero piacevolmente sorpresi dal concerto ed essi ora compresero
perché Jamie era così dotato musicalmente, era uscito, infatti, da un
ambiente musicale davvero straordinario.
Come sempre, Chris rubò la scena senza neppure provarci. Quando
parlò la sua voce ebbe il timbro proprio di un quattordicenne, di un
baritono ancora indeterminato che non si sapeva esattamente dove
sarebbe sfociata; quando invece cantò la sua voce era ancora da
giovanissimo tenore, ancora molto alta e più forte di quanto lo era mai
stata. Naturalmente il costante sorriso sul suo viso, la luce dei suoi occhi
verdi, il modo in cui muoveva la testa, tutto servì per accattivarsi la
simpatia di tutti gli spettatori. Jamie sapeva che certe persone
dell’Istituto Biblico avrebbero guardato il suo giovane fratello, e sapeva
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Il tenente scosse la testa. “Non so cosa dire. Tutto quello che posso
fare è quanto ho già fatto, cioè farvi sapere che siete in grave pericolo.
Se non deciderete di seguire il mio avvertimento e andarvene da qui,
allora tutto quello che posso fare è proteggervi. Per piacere, Jamie,
prendi questa pistola per tua protezione. Suppongo tu non ne abbia
una?”
“No, signore, non mi piacciono le armi, almeno non le armi fatte per
uccidere gli esseri umani. Comunque dubito che sarei capace di sparare
a qualcuno”.
“Prendila, per piacere, quale favore a me?”
“Va bene, se potrò liberarmi di lei”, Jamie affermò, non facendo
alcuno sforzo per nascondere la sua irritazione. “Ho un esame finale di
Greco domani mattina e devo studiare ancora un po’”.
“Ti sto dicendo che la tua vita è in pericolo, a dir il vero la vita di
tutta la tua famiglia è in pericolo e tu ti preoccupi per un esame di
greco?”
“Dobbiamo fare il nostro dovere”, Jamie rispose. “Sono venuto a
Chicago per studiare teologia, non per azzuffarmi con i punk. La mia
priorità è imparare le mie lezioni e superare gli esami. Il nostro amico
Ace dovrà proprio aspettare”.
“Non capisci, vero? Non hai alcun concetto di quello che stai
affrontando”.
“Capisco molto di più di quanto lei pensa”, Jamie disse impaziente.
“Ora, signore, a meno che non ci sia dell’altro, le dirò buona notte e
andrò a mettere mia figlia a letto”.
“D’accordo, solo promettimi che userai la pistola se sarai costretto.
Tienila con te dovunque andrai”.
“Certo, certo”, Jamie disse meccanicamente.
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spazzolati erano lunghi e fluenti e le coprivano le spalle come uno scialle
di seta.
che sarebbero stati sicuramente impressionati dal talento e
dall’entusiasmo del ragazzo, se non proprio dallo stile della sua musica.
“Scusatemi, mamma, papà; volevo solo darvi la buonanotte”, disse
sommessamente.
Quasi in fondo all’affollato auditorium c’era un giovane che
ascoltava e guardava con attenzione. Non applaudiva, né mostrava
reazioni di sorta. Evidentemente non era là per gustarsi la musica della
famiglia Conner, né per elevare il suo spirito. Era là perché credeva
fermamente nel vecchio adagio “conosci i tuoi nemici”. Ace si stava
dando da fare senza sosta per scoprire dove si trovassero i ragazzi, la cui
madre aveva ucciso con le sue manie ancor più importante, per sapere
quanto più possibile riguardo al ragazzo vestito in abito da prete che
stava diventando sempre più una minaccia per lui. Non rimase deluso.
“Heather, questo è il tenente Gary Wright del dipartimento di
polizia”, Jamie disse abbracciando la bambina e facendo scorrere le dita
tra i capelli. “Stavamo appunto parlando, Angelo. Tenente, questa è mia
figlia Heather”.
“Ciao, signore”, Heather rispose, non provandoci nemmeno a
staccarsi dalle braccia di Jamie per stringere la mano dell’uomo, né
Jamie tentò di spingerla verso di lui.
“Buona sera Heather”, l’uomo disse, con gli occhi spalancati.
“Okay, tesoro”, Kim rispose. “Corri su. Saremo lì fra pochi minuti per
aiutarti a dire le tue preghiere. Hai fatto tutti i compiti?”
“Sì, signore”, la piccola rispose, scivolando via dalle braccia di Jamie.
“Che splendida bambina”, il tenente Wright esclamò. “Ma devo
dire, voi due non sembrate abbastanza grandi per avere una figlia della
sua età”.
“Non è la nostra figlia biologica, “ Kim spiegò, “è adottata”.
Mentre il concerto proseguiva, uno a uno della famiglia Conner si
portò al centro della piattaforma e diede raccontò in breve la propria
vita. Ace ascoltò attentamente, specialmente quando fu il turno di Larry.
Raccontò come aveva conosciuto Jamie quando erano diventati
compagni di cella e di come nei successivi nove mesi la sua vita era
cambiata solamente guardando un giovane detenuto innocente andare
in giro per la prigione a diffonde fede e fiducia, amicizia, speranza ed
amore. Così il ragazzo era un ex-carcerato e così pure quel nero. Bene,
Ace non sapeva ancora esattamente come quelle informazioni gli
sarebbero tornate utili, ma era comunque bene saperle. Come il
concerto si avvicinò alla fine e prima che ciò avvenisse Ace con grande
cautela scivolò fuori dal suo posto dove era seduto e se ne andò. Aveva
un’idea ora; aveva certe cosa da fare.
“Aspetta un momento! E’ la piccola Jones, non è vero?”
“Un tempo si chiamava Jones”, Jamie disse mentre guardava gli
occhi del tenente spalancarsi sempre di più. Qualcosa non quadrava in
quella faccenda, ma Jamie non riusciva a capire che cosa.
“La tenete proprio qui, in casa?”
“Dove vorrebbe che la tenessimo?” Kim chiese piuttosto spazientita.
“Ne ha passate tante e ha bisogno di amore e di sicurezza e non di
essere spedita in un qualche … qualche luogo di sorveglianza”.
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VII – IL CONCERTO DI JAMIE
“Sei tu Jamie Conner?” una voce femminile domandò quando Jamie
rispose al telefono.
Il concerto gospel era andato estremamente bene ed era stato
applaudito con grande entusiasmo anche dagli spettatori di una città del
nord come Chicago. Karen aveva fatto salire tutti in fretta sul furgone
per far ritorno a casa, perché aveva insistito che Jamie andasse a letto
presto, in quanto l’indomani sarebbe stato un giorno lungo e faticoso.
“Ma dobbiamo preparare ancorai tutto per i servizi domenicali”,
Jamie aveva protestato.
“Lo faremo domani mattina”, Karen gli aveva risposto con vigore,
mentre faceva salire tutti sull’autobus. “Tu e Kim e i bambini andrete
subito a letto!”
“Sì, sono io”, Jamie disse al telefono, “chi parla, prego?”
“Non importa”, la donna disse. “Speravo … cioè … sei tu quello che
si sta interessando dei bambini abbandonati del quartiere?”
“Non proprio dei i bambini abbandonati”, Jamie corresse, “Tuttavia
sì, sono io quello che si occupa dei bambini che hanno bisogno di aiuto”.
“Mi hanno detto che tu mi potevi aiutare, lo può fare?” la donna
domandò
“Cosa posso fare per lei, signora? Jamie domandò, ma già presagiva
qualcosa.
“Questo è quello che pensavo. Tenente, lasciamo perdere tutto,
lasciate stare quello che state facendo e pensate ad altro. Quando verrò
a sapere di un bambino senza casa o senza aiuto, stia pur certo che quel
bambino non rimarrà in quel posto che per pochi minuti. Non posso
permettermi di perdere tempo in chicchere con la polizia per decidere
che cosa fare e chi lo farà. Mi muoverò non appena avrò ricevuto
l’informazione”.
“Signora Conner non potrebbe convincerlo lei? Il frustrato poliziotto
implorò.
“Non io”, Kim disse alzando le spalle. “Abbiamo quattro bellissimi
bambini di sopra a letto come prova vivente che Jamie sta facendo la
cosa giusta. Se avesse abbandonato tutto quando …”
“E se si farà uccidere? Cosa farete allora lei e i bambini?”
“Questo è nelle mani di Dio. Se Lui vuole che Jamie viva, lo
proteggerà; se no, Lui si occuperà di noi dopo che Jamie se ne sarà
andato. In ogni caso siamo nelle mani di Dio, tenente. Penso che siamo
mai stati tanto sicuri di questo di quanto non lo siamo ora”.
“Ma vi ucciderà tutti!” il tenente protestò. “Ucciderà tutta la sua
famiglia, senza pensarci su un momento! Come può star seduta qui così
calma, sapendo che potrebbe perdere suo marito, la sua propria vita,
persino la vita dei suoi figli in qualunque momento?”
“Le posso spiegare”, Kim rispose”. Se non ha dentro di sé la Pace
che sorpassa ogni comprensione non lo potrà mai capire. Jamie ed io
abbiamo posto tutta la nostra vita nelle mani del Dio che adoriamo e
insegniamo ai nostri figli a fare lo stesso. Se viviamo, viviamo per Dio; se
moriamo, è perché ha bisogno di noi da qualche parte più che non qui.
Se lei non riesce a capirlo, non c’è modo che possa spiegarglielo. Tutto
quello che posso fare è suggerirle di riconsiderare la sua relazione con
Dio. Possiamo aiutarla a fare ciò, tenente”.
“Non posso più occuparmi dei miei figli, potresti occupartene tu?”
“Quanti figli ha?”
“Tre bambine, di otto, dieci e undici anni”.
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Prima che il tenente potesse rispondere, un bambina apparve sulla
porta simile ad un angelo in miniatura, il che è precisamente quello che
Jamie pensò che fosse. La camicia da notte di flanella le arrivava a non
più di un centimetro da terra; i suoi capelli rosso biondi appena lavati e
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“E’ quanto io suppongo. Penso ad una ferita grave o ad
un’infezione, oppure un’emorragia piuttosto grave che non hanno
potuto fermare senza un chirurgo, qualcosa del genere”.
“Vuol dire …”
“Voglio dire che sei in grave pericolo, signor Conner. Sei un ragazzo
di campagna, dovresti sapere che un orso è sempre pericoloso, ma un
orso ferito è dieci volte peggio. Ace e i suoi amici ti daranno la caccia per
ucciderti. Voglio pensare che sei più sicuro a casa tua ma non sono tanto
sicuro neanche di questo. Comunque, non voglio che tu ti avvicini al
territorio dei Ghepardi”.
“Apprezzo la sua preoccupazione, ma non posso prometterle nulla”.
“Signor Conner, ahm … Jamie, sei sfuggito al quella banda due volte
e hai salvato la vita. Hai già sfidato la sorte. Credimi, non puoi tentare
una terza volta. Ti spareranno a vista la prossima volta; non avrai
scampo!”
“E che ne sarà dei ragazzi del quartiere? Chi si occuperà di loro? Che
possibilità avranno se non avranno nessuno su cui fare affidamento?
Che cosa crede che farò se verrò a sapere di un bambino senza casa nel
bel mezzo del territorio dei Ghepardi? Sicuramente lei non si aspetterà
che io lo lasci semplicemente là?”
“Questo è proprio quello che mi aspetto che tu faccia. Che cosa ti
gioverà andare in quel quartiere a farti sparare e forse far sparare anche
al bambino che stai salvando? Come puoi pensare di poter aiutare
qualcuno in questo modo? Come saprai che non hanno nuovamente
organizzato una trappola per te?”
“Devo correre il rischio”, Jamie disse calmo, tranquillo. “Apprezzo la
sua preoccupazione ma ho perso un carissimo amico a causa di tutto ciò;
non ho dubbi che Larry mi direbbe di non mollare se potesse farsi
sentire. E credo anche di essere abbastanza saggio per non chiederle di
provvedere a che qualcuno vada là al posto mio”.
“Si potrebbe anche fare, se fossimo avvisati per tempo”.
194
“Signora, credo che possiamo fare qualcosa. Ma, per piacere, non
faccia nulla di avventato. Possiamo provvedere alle sue necessità, ma
non abbandoni le sue bambine, hanno bisogno della loro madre!”
“E’ troppo tardi”, la donna dichiarò. “Le ho lasciate in un magazzino
abbandonato al 2481 di Jefferson Place. Ho detto loro di stare dentro e
di nascondersi, finché non avrebbero visto un prete e che tu ti saresti
preso cura di loro. Per piacere, va a prenderle, signor Conner, lascio la
città questa sera; devo scappare o mi troveranno. Per piacere, abbi cura
delle mie bambine”.
“Signora, per piacere, mi dica …” Jamie iniziò, ma la linea era ormai
caduta.
“Devo uscire”, Jamie disse mentre si apprestava ad andare a
prendere il suo abito nero per cambiarsi.
“Jamie, è tardi e hai una giornata molto intensa domani”, Karen gli
ricordò.
“Non posso farci nulla, mamma. Ci sono tre bambine in un
magazzino abbandonato in uno dei peggiori posti della città. Non ho
scelta”.
“Non può andare qualcun altro?” Karen protestò. “Sicuramente
date le circostanze …”
“Non c’è nessun altro. Per piacere, mamma, devo proprio andare”.
“Vengo con te”, Larry annunciò. Jamie non volle litigare e andò nella
sua camera da letto. Alcuni minuti dopo riapparve con indosso la sua
‘uniforme’ da prete. Baciò Kim e tutti i bambini, disse loro che non
sarebbe stato via molto e poi lui e Larry si diressero verso il suo pickup.
“Quante volte ti capitano cose del genere?” Larry domandò durante
il tragitto.
“E’ la prima volta”, Jamie rispose, “ma ho il sospetto che non sarà
l’ultima. La voce di quello che stiamo facendo sta girando nel quartiere e
sempre più persone stanno già chiamando per segnalare ragazzi
abbandonati”.
167
“Cosa esattamente state facendo alla chiesa?”
“Stiamo tentando di mettere su una gruppo di persone della chiesa
disponibili ad occuparsi di questo problema, cosicché quando troviamo
un ragazzo in pericolo o senza casa, abbiamo sempre la disponibilità di
un posto per loro, almeno temporaneo. Il pastore ed io abbiamo una
lista di circa una decina di nomi fino ad adesso”.
“Non state mica facendo un duplicato di quello che fa l’Assistenza
all’Infanzia?”
“Larry, tu hai vissuto in quartieri come questo. Proprio tu me lo
domandi!”
“Sì, suppongo di saperlo già”, Larry ammise. “Quelli dell’Assistenza
all’Infanzia sono pieni di lavoro e sotto organico, non è vero?”
“Dove andiamo stasera è territorio dei Ghepardi. Molti assistenti
sociali non si avventurerebbero mai da quelle parti. Ecco perché io
indosso sempre il colletto bianco da prete quando sono in quella zona.
Molte volte mi ha aiutato a tenermi fuori da situazioni molto brutte”.
“Non ti è mai venuto in mente che qualcuno potrebbe facilmente
incastrarti in questo modo?” Larry suggerì.
“Suppongo che sia possibile”, Jamie ammise, “ma non ho nemici
qui, per quanto ne so”.
“E riguardo a quel tipo che ti ha fatto quei tagli … come si chiama?”
“Ace. Non ho idea di quale sia il suo vero nome, ma tutti lo
chiamano Ace. Dubito che sappia chi io sia. Molti dei Ghepardi sono
cattolici e se seguano la loro fede almeno un po’, non avranno molta
voglia di litigare con un prete. Questo è il motivo per cui il colletto
bianco da prete funziona così bene”.
“Forse”, Larry disse dubbioso. “Ma secondo me non dovresti mai
dare nulla per scontato quando si ha a che fare con delle bande di
quartiere, eccetto la cosa più ovvia: che sono estremamente pericolose.
Io ho avuto a che fare con delle bande nel passato, sia dentro che fuori
la prigione, ma nessuna mi è sembrata tanto feroce quanto i Ghepardi”.
168
VIII – GLI ESAMI FINALI DEL PRIMO ANNO
Quando Jamie e la sua famiglia furono di ritorno a Chicago,
mancavano solo due settimane prima dei loro esami finali. La chiesa,
rendendosi conto di quanto tempo di studio avevano perso, li avevano
giustificati da tutti i loro servizi fino agli esami. Jamie, Kim e Adam
avrebbero comunque continuato gli incontri del martedì sera con i
ragazzi e Jamie ed Adam avrebbero continuato a portare avanti le prove
del coro il giovedì sera e diretto il coro la domenica. Sarebbe stata anche
un’estate impegnata perchè Jamie avrebbe dovuto sostituire i ministri in
vacanza e il primo della lista sarebeb stato il dottor Ames, il quale aveva
programmato di stare assente per tutto il mese di luglio.
Il mercoledì sera, proprio la sera prima del primo esame di Jamie, ci
fu la visita del tenente Gary Wright della Polizia di Chicago.
“Volevo solo aggiornarti su quello che sappiamo”, il tenente spiegò.
“Hai avuto notizia di quell’uomo non identificato che è stato pescato nel
lago la scorsa settimana?”
“L’ho sentito”, Jamie rispose. “Ma non ho dato ala notizia alcun
peso, perché dissero che il corpo era così sfigurato che non si sarebbe
potuto identificarlo”.
“Questo è quello che speriamo che Ace e i suoi amici credano”, Gary
gli disse. “Sappiamo esattamente invece chi era quel uomo, ma non
volevamo spingere ulteriormente Ace nella clandestinità. La vittima era
un chirurgo di Gary, Indiana, che è scomparso tre giorni dopo la
sparatoria in cui siete stati coinvolti tu e il tuo amico. Pensiamo che è
molto probabile che … ah … sia stato ‘reclutato’ per eseguire una
qualche operazione chirurgica sul nostro amico Ace. Naturalmente dopo
aver finito il lavoro, Ace ha pensato bene di occuparsi adeguatamente di
lui”.
“Cosa le fa pensare che Ace sia stato ferito seriamente?” Jamie
domandò.
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angelo. Era solo un’idea, ma probabilmente hai ragione tu: hai più
bisogno di stare a casa con la tua famiglia”.
Fortunatamente il vecchio magazzino non era tanto buio quanto
Jamie aveva temuto. Le luci dell’illuminazione stradale filtravano dalle
finestre rotte, dando all’interno un inquietante effetto crepuscolare. Si
potevano vedere strani scatoloni di cartone sparsi sul pavimento di nudo
cemento; mucchi di coperte e altri rottami erano la prova che persone
senza dimora vi vivevano dentro. Jamie e Larry non videro alcun segno di
vita né udirono nulla. Jamie accese la sua torcia elettrica e scrutò tutta
l’area. “Là!” Larry bisbigliò, “laggiù, in quell’angolo. Sembra che siano le
nostre tre bambine”. Jamie puntò la luce su se stesso, ricordandosi che
la donna gli aveva detto che aveva dato istruzione alle ragazze di cercare
un prete; poi spense la torcia e tutti e due si avvicinarono all’angolo
dove avevano visto le bambine.
“Non un altro passo!” una voce dietro di essi gridò. Jamie e Larry si
voltarono e si trovarono a guardare direttamente negli occhi feroci del
vecchio nemico di Jamie, Ace. Teneva in mano una pistola puntata
direttamente contro di loro. La mente di Jamie ritornò ad un altro
momento e in un altro luogo dove si era trovato una situazione simile,
solo che quella volta era stato suo fratello Garth a puntargli la pistola
contro. Quel pollaio abbandonato non era poi così diverso da questo
magazzino. Si chiese quante altre rassomiglianze c’erano. Ci sarebbe
stato anche lo stesso risultato? Lo dubitava; Garth era suo fratello e
prima che il loro incontro fosse finito, Garth aveva mostrato che ancora
aveva dei sentimenti per Jamie, nonostante il suo linguaggio da persona
indurita. Jamie sapeva che Ace, diversamente da suo fratello, non aveva
sentimenti per nessuno, era più esperto e non sarebbe stato tanto facile
prenderlo alla sprovvista e tendergli un agguato. Jamie e Larry erano
proprio in un grosso guaio questa volta ed entrambi lo sapevano molto
bene.
“Non vogliamo guai, Ace”, Jamie disse freddamente. “Siamo qui solo
per portar via le bambine, così le prendiamo e ce ne andiamo per la
nostra strada”.
“So io esattamente perché sei qui, invece, prete ragazzo”, Ace
ringhiò. “Sei qui perché tu sarai la mia assicurazione”.
“Non so di cosa stai parlando”, Jamie disse confuso.
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169
“Certo che lo sai!” Voglio indietro quei due ragazzini che hai preso
dalla loro casa l’altro giorno, perciò mi dirai subito dove si trovano …”
“Pensi che siamo degli stupidi? Larry ribatté. “Non appena ti diamo
le informazioni che vuoi, siamo carne morta. Non ti diremo nulla!”
“In un modo o nell’altro sarete costretti a darmi le informazioni che
voglio”, Ace disse con un sorriso maligno. “Sono io che comando qui, e
spetta a me decidere chi vivrà e chi morirà. Hai comunque detto bene.
Farò un favore al mondo e lo sbarazzerò di due ex–galeotti come voi.
Davvero non credo alla mia fortuna, trovarvi entrambi nello stesso
posto. Ma poiché non sono del tutto senza cuore, vi dirò quello che farò.
Ditemi quello che voglio sapere e potrei anche lasciarvi vivere; tenete la
bocca chiusa e tutti e due siete già morti, garantito”.
“Non ti diremo nulla!” Jamie disse con forza.
“Vedremo. Avete cinque secondi, poi inizio a sparare. Guardate la
cosa in questo modo: parlate e avrete la possibilità di avvertire i ragazzi
e farli spostare da qualche altra parte. Tenete la bocca chiusa e non
avvertirete nessuno perché sarete morti!”
“Perché li vuoi?” Jamie chiese.
“Cinque!”
“Come possiamo consegnarteli se non sappiamo neppure perché li
vuoi?” Jamie stava cercando di guadagnare tempo. Tempo per che cosa
poi, non lo sapeva; ma in quel momento gli sembrò fosse tutto quello
che poteva fare anche se non era davvero molto.
“Quattro!”
“D’accordo, dimmi solo una cosa”, Jamie disse. “Perché hai dovuto
uccidere la signora Jones allora? Voglio dire, picchiarla e violentarla non
era abbastanza, ma perché proprio lei?”
“Tre!”
“Il tipo è duro e non parlerà”, Larry disse. “L’eroe grande, forte e
duro, con la pistola in mano aveva bisogno di mostrare al mondo il suo
170
Conducimi dolcemente a casa, o Padre
Conducimi dolcemente a casa …
“Penso che dovremmo lasciare Heather a Tony qui fino a che tutto
quel trambusto si sarà calmato”, Kim suggerì la notte prima di ritornare
a casa in aereo. “Sembra che a tutti e due piaccia la fattoria, e sono
realmente in pericolo finché Ace è libero”.
“Possiamo provarci”, Jamie disse dichiarandosi d’accordo, “ma
penso che rimanere senza di noi anche solo per alcune ore, potrebbe
essere per loro piuttosto traumatico. E certamente non ho alcuna
intenzione di far subire a Heather altri traumi, dopo che ha impiegato
tanto tempo per rimettersi”.
Non aspettarono molto prima di avere la loro risposta. “NOOO!”
Heather gridò, gettandosi tra le braccia di Jamie. “Per piacere non
lasciarmi, papà”, essa disse gemendo. “Hai promesso che non mi avresti
mai lasciata. Hai promesso, papà!”
“Heather, tesoro”, Jamie rispose tenendola in grembo, “Non ti
lascerò mai! Pensavamo solo che saresti più al sicuro qui alla fattoria
finché la polizia non prende Ace. Non appena sarebbe stato in galera,
saremmo venuti a prenderti”.
“Sono al sicuro con te e mamma”, la piccola sostenne, “Ho tanta
paura di non vederti più. Io …” non poté continuare perché aveva
nascosto il viso nella camicia di Jamie e piangeva piuttosto
istericamente.
“Lascia perdere”, Karen consigliò, “Ne ha passate tante, tutti e due i
suoi genitori che la lasciano, non ce la fa proprio più. Si fida di te, Jamie;
non darle una ragione di distruggere tale fiducia”.
“Va bene”, Jamie sussurrò mentre annuiva a sua madre e
accarezzava la piccola schiena di Heather. ”Ti porteremo a casa con noi,
191
quello che io aveva cercato di comunicargli. Larry Mullin aveva fede che
sarebbe andato a Casa per stare per sempre con nostro Signore.
“Fra un momento canterò; canterò una canzone che aveva un
significato speciale per Larry e perciò anche per me e la mia famiglia ha
un valore particolare. Ho cantato questa canzone molte volte mentre
ero in prigione ed essa mi dava sempre sollievo quando mi sentivo
depresso. Larry aveva udito questa canzone molte volte, ma aveva
completamente frainteso le parole. La canzone è una supplica a nostro
Signore di condurci a Casa. Larry presumeva che io implorassi Dio di
farmi uscire di prigione, il che suppongo fosse una supposizione
piuttosto normale per un non credente e visto il luogo dove entrambi ci
trovavamo. Un giorno mi chiese se realmente credevo che Dio mi
potesse liberare di prigione. Io gli risposi che ero sicuro che Dio lo
poteva fare se lo riteneva giusto, ma gli dissi anche che quello non era il
vero significato della canzone. Gli spiegai come noi crediamo che siamo
qui sulla terra solo per un breve periodo e che la nostra vera casa eterna
è in Cielo e che tutto quello che facciamo qui sulla terra è una semplice
preparazione per il momento in cui andremo nella nostra vera Casa.
valore, così ha ucciso una donna indifesa, non è vero?. Ora sta pensando
di sparare a due uomini disarmati. Che razza di eroe!”
“Due!”
“Sei sicuro di farcela, grand’uomo?” Jamie si unì ai rimbrotti di
Larry. “Non vorresti con te il resto della banda solo per essere sicuro di
riuscire ad ucciderci tutti e due? Pensi davvero di riuscire a far fuori
entrambi? Lo sai che se quella pistola fa cilecca saremo su di te come le
macchie nere di un dalmata e così non otterrai nulla. Sei sicuro di voler
correre questo rischio?”
“Uno!” Ci fu un CLICK molto distinto quando Ace tirò indietro il cane
della pistola. E’ proprio come al cinema! Jamie pensò, poi si meravigliò di
come mai avesse avuto un pensiero così stupido, poco prima di
affrontare la morte – DI NUOVO!
Jamie fece un lieve cenno a sua madre, la quale prese posto
all’organo e iniziò una sommessa introduzione, poi Jamie iniziò a
cantare. Le lacrime gli inondarono il volto mentre cantava, ricordandogli
tutte le prove e le lotte che il suo caro amico aveva affrontato nella sua
breve e tormentata vita:
Appena il cane fu tirato nella posizione di fuoco Larry scattò. Jamie
sapeva che l’avrebbe fatto e stava tentando disperatamente di trovare
un modo qualsiasi per distrarre Ace. Non riuscì a pensare a niente e così
anche lui scattò, solo una frazione di secondo dopo Larry. Ci fu un boato
terribile quando la pistola fece fuoco e tutti e tre caddero uno sopra
l’altro. Jamie si trovò per terra disteso sul fianco destro con la sua mano
buona immobilizzata sotto il corpo di Ace. Ace era disteso sulla schiena,
leggermente stordito, con Larry sopra di lui. La pistola era sul pavimento
solo pochi centimetri dalla mano sinistra di Jamie. Non c’era tempo per
divincolare la sua mano destra e liberarla da sotto il corpo di Ace; e
neppure ci pensò. Vide che la mano di Ace iniziava a muoversi in
direzione dell’arma. Senza pensare, afferrò la pistola con la mano
sinistra. Larry non si era ancora mosso. Jamie scattò in piedi mentre Ace
fece lo stesso, togliendosi Larry di dosso. Appena Ace si lanciò di scatto
contro di lui, Jamie fece fuoco, una, due volte. Ace si fermò e lo guardò
con un’espressione di grande sorpresa sulla faccia; poi si girò e corse via
verso la porta. “Larry!” Jamie gridò cadendo in ginocchio, Ace, la pistola
e anche le bambine, tutto dimenticato in quel momento. Frugò
freneticamente in tasca per prendere il suo cellulare con la mano destra,
mentre teneva la testa di Larry appoggiata al suo braccio sinistro. Larry
era stato colpito in pieno petto e stava sanguinando copiosamente.
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171
“Larry rimase piuttosto stupito perché io ero sempre contento, pur
avendo davanti a me una lunga vita in prigione; era stupito dal fatto che
io ero sicuro che mi trovavo in quel luogo orrendo solo perché quello era
il luogo dove Dio voleva che io fossi e che spettava a me trarre il meglio
da quel luogo e non solamente stare là ad aspettare di uscire o di
morire. Spiegai che la canzona parlava della nostra Casa celeste e che
quel “condurci a Casa” stava ad indicare che il nostro viaggio qui sulla
terra implicava seguire la guida di nostro Signore fino alla meta finale.
Credo che questo è il motivo per cui Larry usò l’espressione “andare a
Casa” mentre stava a terra morente. Una volta che il significato della
canzone gli fu chiaro, l’effetto in Larry fu profondo e la canzone divenne
lo strumento, io credo, della sua salvezza”.
“2481 Jefferson Place”, Jamie gridò al telefono, quando l’operatore
del 911 rispose. “Il magazzino abbandonato, primo piano, c’è un uomo
ferito da arma da fuoco. Per piacere mandate un’ambulanza e la
polizia!”
Rivolgendo l’attenzione di nuovo al suo amico, vide Larry che lo
guardava. “Brutta, vero, Jamie? Disse con voce rauca.
“Ce la farai”, Jamie rispose, cercando disperatamente di sembrare
convincente. “L’ambulanza e la polizia sono per strada”. Appena dette
quelle parole sentì una sirena in lontananza.
“Jamie”, Larry disse con un filo di voce mentre il sangue gli usciva
dalla bocca, “voglio solo che tu sappia, se questo è per me …”
“Larry, tieni duro! L’ambulanza sarà qui a momenti”.
“Devo dirtelo, Jamie! Per piacere, solo ascolta, okay?”
“Larry”, Jamie supplicò, “sta calmo e resisti”.
“Jamie, va tutto bene. Sono contento che ti ho potuto vedere
ancora una volta e che ho la possibilità di dirti che non ho più paura di
morire. So che sto andando a casa. Grazie a te, Jamie, non brucerò
nell’inferno”.
“Tu solo tieni duro”, Jamie disse ripetutamente mentre vide e udì il
respiro di Larry diventare quasi un rantolo, mentre il rivolo di sangue che
gli usciva dalla bocca si fece più copioso. Quando i medici arrivarono,
Jamie seppe che Larry non c’era più. Agirono su di lui ugualmente nel
tentativo di rianimarlo. Jamie era così stordito che a stento riuscì a
vedere quello che succedeva attorno a sé e a reggersi in piedi, ma anche
in quello stato fu cosciente che per Larry era finita. La vita tempestosa di
quel ragazzo nero, a cui lui aveva dato una svolta così positiva, era
giunta al suo termine .
Ma il professor Martin era intervenuto in suo favore e Jamie era stato
giustificato per le assenze. Ora tutto quello che doveva fare era passare
gli esami. Andy e Christine non avevano avuto problemi a causa delle
assenze, ma avevano pur sempre bisogno di studiare prima di sostenere
gli esami.
“Lo so che la maggior parte di voi non ha conosciuto bene Larry
Mullin”, Jamie iniziò rivolgendosi alla chiesa affollata durante il servizio
di commiato. “La mia famiglia ed io apprezziamo che siete venuti a
sostenerci. Spero che quando ve ne andrete da qui oggi, l’avrete
conosciuto un po’ meglio. E spero anche che avrete imparato un po’ da
lui, perché possiamo tutti imparare qualcosa da Larry.
“Ho conosciuto Larry quando avevo quattordici anni. E’ stato il
primo e l’unico compagno di cella che ebbi durante la mia permanenza
alla Western Youth Institution. Ero uno dei più piccoli dei settecento
reclusi che allora si trovavano là e non passaro che alcuni giorni dal
nostro incontro che Larry si auto-nominò mio protettore ufficiale. Larry
aveva un certa reputazione in prigione; nessuno osava mettersi nei guai
con Larry Mullin, perché tutti sapevano che aveva già ucciso e avrebbe
ucciso di nuovo senza pensarci su due volte. Così ebbi un capace e
efficace protettore, ma non era quello il Larry Mullin che venne a vivere
assieme alla famiglia Conner meno di un anno fa. E’ questo il Larry
Mullin che io spero tutti voi ricorderete.
“Larry è morto tra le mie braccia in un quartiere malfamato di
Chicago, ucciso da uno dei più famigerati capi banda della città. Non è
vero che mi aveva accompagnato in quel luogo senza motivo, come la
polizia dapprima aveva insinuato: no, Larry mi ha accompagnato ed è
morto per fare il dovere per cui era vissuto fin dal primo momento che ci
eravamo incontrati: per proteggere me! Fece quello che egli sapeva gli
avrebbe causato morte certa: si gettò addosso a quell’uomo armato,
proprio mentre quegli stava per spararmi.
“Cosa è successo qui, padre?” il poliziotto chiese quando Jamie si fu
ripreso un po’. Era ancora agitato e tremante, ma almeno era cosciente.
“Mentre a terra stava morendo e il suo sangue bagnava lui e me, mi
guardò negli occhi e sorrise. Si agitò molto in quegli ultimi momenti, ma
non perché aveva paura di morire, ma perché voleva che io sapessi che
non stava andando all’inferno, voleva che sapessi che aveva creduto a
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“Niente ospedale”, Ace ringhiò di rimando. “Lo sai bene quanto me
che un ospedale è fuori questione. Procurati quello che ti serve,
compreso un chirurgo, e porta tutto qui. Lo faremo qui”.
“Ace, non possiamo! Potresti rimanerci!”
“Faresti meglio ad assicurarti che non succeda. Sarebbe il modo
migliore per procurati un paio di stivali di cemento”.
“Va bene”, il dottore sospirò, “Vedrò quello che posso fare. Nel
frattempo faresti meglio a stare disteso e riposare. Ci metterò un giorno
o due per procurarmi tutto quello che mi serve. Non sono sicuro di quale
chirurgo troverò, ma penserò a qualcosa”.
“sarebbe meglio per te. Nel frattempo radunerò alcuni amici, solo
quale assicurazione sulla vita, capisci? Non penserai mica che ti lascerò
che tu mi addormenti, senza che nessuno dei miei amici mi stia attorno,
vero? Oh, e non pensarci neppure di svignartela. Lo sai che ti troverei”.
Il viaggio di ritorno verso la Carolina del Nord non fu affatto
piacevole per la famiglia Conner, ci fu infatti molto silenzioso sul
furgone. Sembrava che persino i bambini percepissero che non era il
caso di far schiamazzi e giocarono in silenzio o si appisolarono durante
l’intero viaggio.
C’erano volute quasi due settimane intere prima che la polizia
concedesse loro il corpo di Larry. Jamie aveva fatto cremare il corpo di
Larry, non appena la polizia aveva finito le perizie su di esso e le ceneri
erano ora sul furgone. Anche Jamie era sul mezzo e non solo per aiutare
a guidare. Voleva essere lui ad officiare il servizio commemorativo;
sentiva che lo doveva al suo amico.
Fu bello per lui trovarsi di nuovo alla fattoria per alcuni giorni, ma la
visita sarebbe stata breve, perché il tempo degli esami si stava
rapidamente avvicinando. Kim era stata giustificata dalla frequenza ai
corsi, ma studiava a casa e “on line” così avrebbe potuto fare gli esami
assieme ai suoi compagni di corso. Jamie aveva perso così tante lezioni
che era sicuro che non gli avrebbero consentito di sostenere gli esami.
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“Non sono un prete!” rispose con decisione. “Sono un seminarista e
un aiutante a tempo parziale della Chiesa Comunitaria di Chicago”.
“Okay”, il poliziotto disse annuendo in segno di comprensione, “Ho
sentito parlare di te. Cosa facevi qui questa sera e chi è quest’uomo di
colore?”
Jamie stava cercando disperatamente di mantenere la calma ma
con scarso successo. Per prima cosa spiegò chi era Larry, poi raccontò
della telefonata che aveva ricevuto e di come a lui e a Larry era stato
teso un agguato da parte di Ace, di come gli erano saltati addosso
quando era ormai chiaro che avrebbe sparato. “E’ stato colpito a
distanza ravvicinata”, Jamie disse con un gemito. ”Si è messo davanti a
me per proteggermi!”
“Sembra che Ace sia stato colpito almeno una volta” un altro
poliziotto riferì. “C’è una chiara scia di sangue che va verso la porta”.
“Stava venendo contro di me”, Jamie spiegò, “così gli ho sparato.
Sapevo di averlo colpito almeno una volta, ma il modo in cui è corso via
mi fa pensare che la ferita non sia grave”.
“Potresti aver colpito un’arteria” un medico intervenne.
“Potrebbe aver bisogno di un ospedale ma ho i miei dubbi che si
farà vivo”, l’agente disse. “Quelle bande hanno di solito i loro dottori che
lavorano per loro e non fanno rapporto delle ferite che curano”.
“Hai detto che c’erano tre bambine”, il primo agente disse. “Hai
visto che cosa è successo loro?”
“No, io …” Jamie iniziò a rispondere, poi ritornò con la mente
indietro alla scena di prima. “Con tutto quello che è successo mi sono
completamente dimenticato di loro. Dopo che Ace è scappato via, le ho
cercate, ma erano sparite!”
“E non hai visto dove sono andate?”
“Agente, avevo altro per la mente. Tutto quello che posso dire è che
erano laggiù, in quell’angolo, e che poi non c’erano più”.
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“Probabilmente erano parte della messinscena”, l’agente
commentò. “Potevano essere figlie di qualcuno dei membri della banda,
se erano davvero reali”.
“Reali? Erano reali, agente, glielo assicuro!”
“Le hai viste muoversi o sentite parlare?”
“Beh, no, ma …”
“Manichini. Sappiamo che hanno utilizzato manichini altre volte in
precedenza. Li usano quando vanno ad un appuntamento dove ci può
essere del pericolo, ma faremo verificare la cosa dalla scientifica. Se
siamo fortunati potremmo trovare qualcosa che ci dica chi o che cosa
c’era là”.
Jamie fu portato a casa da un agente di polizia perché che non era in
condizioni di guidare. Un suo suo collega li avevano seguiti con la loro
macchina di pattuglia e una volta giunti a casa si offrirono di
accompagnarlo fin dentro casa per spiegare alla famiglia di Jamie quanto
era successo.
“Non importa, va tutto bene, grazie agente”, Jamie rispose
debolmente, “Penso di potercela fare”. Jamie non aveva ancora versato
una sola lacrima, né si era accorto che era coperto del sangue di Larry.
Se il suo vestito non fosse stato nero, sarebbe sembrato lui stesso
gravemente ferito.
Solamente quando Jamie ebbe varcata la porta di casa e si trovò di
fronte a tutta la sua famiglia, solo allora scoppiò in lacrime e disse solo:
“LARRY è MORTO! Ha voluto proteggermi, proprio come ha sempre
fatto!”
Ci volle un po’ perché si ricomponesse, poi raccontò l’intera storia.
“Ciò mette la parola fine a tutto”, Kim disse fermamente, “Non
ritornerai mai più in quel quartiere!”
“Più o meno lo stesso tempo, ma cosa significa tutto ciò?”
“Hai visto tuo figlio nell’ultima settimana? Hai visto come sa
destreggiarsi in tutte le situazioni, come ha trattato la polizia di Chicago?
Come si comporta con i suoi figli? Con la chiesa? Come riesce a gestire la
morte del suo caro amico, quasi un fratello per lui? E le sue stesse
emozioni? Hai visto?”
“Ho visto, Karen, ho visto. Ma non capisco perché tutto questo ti
rende così orgogliosa di me. Che cosa ho io a che fare con .”.
“Dennis, è la tua incarnazione! Non capisci? Non sta facendo
nient’altro che imitare te, suo padre, il suo eroe!”
“Io? Ma ho sempre pensato che fossi tu …”
“Io sono stata la sua maestra, la sua mentore, la sua confortatrice,
ma Dennis, è TE che lui emula. Ha imparato tanto da te quanto ha
imparato da me. Ha imparato ad essere un uomo da uno dei migliori
uomini che io conosca!”
“Non sta andando meglio per niente, dottore”, Ace disse mentre
stava seduto sul lettino delle visite.
“Ogni volta che cerco di muovermi un po’, inizia a sanguinare di
nuovo”.
“Capisco”, il dottore disse, “e non andrà meglio, a meno che tu non
accetti di sottoporti ad un intervento chirurgico. La pallottola ha
attraversato l’addome e reciso alcuni vasi sanguigni principali. Hai
bisogno di un intervento, Ace! Alcuni dei tuoi organi vitali potrebbero
essere danneggiati. L’unico modo per essere sicuri di poter fermare
l’emorragia, è aprire l’addome e dare un’occhiata”.
“Va bene, allora fallo”, Ace ordinò.
“Kim, tesoro”, Jamie la supplicò, “Ho un lavoro da fare in quel posto
e la prima cosa da fare è mettere Ace in condizioni di non nuocere più”.
“Ti ho detto che non posso farlo io. In primo luogo non sono un
chirurgo. In secondo luogo non ho l’attrezzatura. C’è bisogno di una sala
operatoria con tutta l’attrezzatura di un ospedale, Ace”.
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187
Jamie dovette in qualche modo ostacolare il corso della giustizia,
perché volle tenere la polizia lontano da Micelle/Heather. La polizia era
determinata ad interrogarla e Jamie era egualmente determinato ad
impedirglielo. “Avete le impronte digitali su quella siringa”, sosteneva.
“Avete la testimonianza di Tony che Ace era là, compresa
l’identificazione di un bossolo. Avete la mia testimonianza dei fatti che
hanno preceduto la morte di Larry, le mie affermazioni giurate, le sue
impronte digitali sulla pistola, persino campioni del suo sangue.
Suppongo che abbiate sentito parlare del DNA? NON interrogherete
quella ragazzina assolutamente! Finalmente stiamo ottenendo dei buoni
progressi verso la completa guarigione da una settimana circa, ma è
ancora troppo fragile per essere coinvolta in un interrogatorio. Non
lascerò che vi avviciniate a lei! Se non avete già elementi sufficienti per
arrestarlo, allora ritengo che non ne avrete mai. Fate il vostro lavoro e io
farò il mio!”
“Calmati, Jamie”, Kim disse abbracciando il marito che era rosso
come un ravanello appena raccolto dal campo. “Ti verrà un colpo!
Vedrai, ce la faremo a superare anche questo trambusto, tesoro”.
“Lo so, ma quando penso a quei poveri bambini, a tutto quello che
hanno passato …”
Karen si sedette ad osservare suo figlio, il figlio che non aveva
ancora vent’anni, mentre parlava con collera al tenente della polizia di
Chicago. In quel momento Jamie le ricordava Dennis quando perdeva le
staffe e le perdeva ogniqualvolta pensava che suo figlio, il suo unico
figlio, fosse trattato non come doveva esserlo. “Il frutto non cade mai
lontano dall’albero”, farfugliò tra sé con orgoglio.
“E così ti troverai tutta la banda alle calcagna”, Andy sostenne.
“Jamie, per piacere, ascolta Kim”. Ma naturalmente Andy sapeva
benissimo che cosa Jamie avrebbe fatto del suo consiglio, mentre ancora
lo stava dicendo.
“Dovremmo chiamare il dottor Ames”, Adam osservò. “Dovrà
decidere cosa fare del concerto”.
“Il concerto si farà regolarmente” Jamie affermò con decisione.
“Questo è quello che Larry avrebbe voluto e pure io lo voglio; e dirò una
cosa a tutti i fedeli e a tutto il mondo prima di iniziare il concerto”.
Oh no! Karen disse tra sé, c’era da aspettarselo. Sebbene sapesse
bene che Jamie era in grandissima sofferenza, Karen vide che il dolore
del figlio era frammisto a grande collera. Jamie era davvero in collera
che un simile delitto fosse potuto accadere e che il responsabile di tale
delitto la potesse far franca; doveva assolutamente fare qualcosa.
Il servizio della domenica mattina si svolse in modo tranquillo. Come
sempre avviene la mattina della domenica di Pasqua, la musica fu quella
che sempre si esegue in di quel giorno di festa così importante: musica
felice, trionfante, per celebrare la vittoria di Cristo sulla morte. Jamie
tentò di fare del suo meglio per mettere tutto se stesso nella musica ma
non ci riuscì. Secondo il suo desiderio, non fu fatto alcun riferimento
all’accaduto durante il servizio. I soli che sapevano che Larry era morto
erano la sua famiglia, Adam, i signori MacNeil, e il dottor Ames. Adam
non aveva conosciuto Larry molto bene avendolo viso solo due volte e
per pochi giorni, ma anche lui era triste, sapeva della sofferenza di Jamie
per la perdita dell’amico, la vedeva sul suo viso. Ciò nonostante Adam
prese posto all’organo e fece un lavoro ammirevole.
“Cosa hai detto?” Dennis chiese.
“Niente, caro, solo … beh, quanto tempo è che non ti dico che ti
amo?”
“A dir il vero ieri sera a letto”, Dennis rispose.
Fu durante il pranzo che Kim notò la mano sinistra di Jamie.
”Jamie!” esclamò improvvisamente, “Guarda … cioè … Jamie guarda, stai
usando le dita della mano sinistra! Tutte!”
“Da quanto tempo non ti dico che sono orgogliosa di te?”
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Jamie volse lo sguardo verso la sua mano sbalordito. In quel
momento stava tenendo la forchetta nella mano sinistra con tutte le dita
avvolte strettamente attorno al manico della posata ed era nell’atto di
tagliare un pezzo di carne. Allora scoppiò nuovamente in lacrime”,Ora
mi ricordo!” esclamò. “Stavamo per terra, uno sopra l’altro, Larry Ace ed
io, e ho visto la pistola sul pavimento non lontano dalla mia mano
sinistra. L’ho afferrata! La mia mano SINISTRA! L’ho fatto senza pensare,
è stato un impulso istintivo!”
Karen voleva gettare le braccia al collo del figlio ma dovette
aspettare il suo turno, perché Kim era stata più veloce di lei. “Ti amo
tanto!” Kim esclamò, baciandolo profondamente.
Jamie non finì il pranzo, si scusò e corse al pianoforte. Iniziò a
suonare. Era perfetto, non aveva la destrezza di prima dell’incidente alla
mano ma riusciva a suonare usando tutte le dita! Aveva studiato
psicologia quel che bastava per rendersi conto che cosa era successo o
almeno quale spiegazione gli psicologi darebbero a quanto successo.
Probabilmente, nel suo subconscio Jamie aveva deciso che non avrebbe
mai più suonato, anche se a parole aveva affermato il contrario, e la sua
mano aveva obbedito al comando del suo cervello e perciò non era
necessario che tornassero a funzionare. Evidentemente fino al momento
in cui la sua vita non era dipesa dall’uso di quella stessa mano.
“Sì, penso di sì”, Jamie rispose mentre Kim continuava ad
abbracciarlo e a baciarlo. “Non è una gran cosa davvero, solo l’obbligo di
un papà nei confronti di sua figlia. Si rimetterà, Kim, ora lo so. Nostra
figlia Heather si rimetterà del tutto!”
O forse si era trattato di qualcosa di molto diverso, qualcosa di
maggiormente sorprendente? Poteva essere che fosse avvenuto una
specie di miracolo legato alla morte di Larry? Jamie non avrebbe mai
saputo la risposta durante la sua vita terrena, ma la cosa sarebbe
certamente rimasta nei suoi pensieri e nelle sue preghiere per molto
tempo a venire. Un giorno, chissà, lo chiederò al Signore, pensò.
Alla fine arrivò la domenica sera, e il momento del concerto di
Jamie. Abbastanza stranamente Jamie stava affrontando tutto senza
drammi ed era il solo membro della famiglia Conner a non essere
emozionato. I più in apprensione per Jamie erano sicuramente i
componenti più giovani della famiglia, perché adoravano il loro padre e
fratello. Karen aveva loro spiegato tutto quello che era accaduto con
grande tatto e semplicità, senza drammatizzare, adattando il racconto
alla giovane età dei suoi nipotini e delle sue gemelline. Jamie, piuttosto,
si lamentava delle troppe attenzioni che riceveva, da sua madre, da sua
moglie e da sua cognata. Esse, infatti, lo colmarono di premure: chi per
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“Kim, tesoro”, Jamie protestò, “non siamo soli!”
“Beh, qual è il punto? Sono tutti della famiglia, capiscono che cos’è
l’amore. Hai idea di che cosa è appena avvenuto qui dentro?”
Le due settimane seguenti furono le più frenetiche della vita di
Jamie, e Kim non fu certo molto meno indaffarata. Jamie fu messo sotto
torchio ripetutamente e spietatamente dalla polizia. Perché si trovava in
quel magazzino abbandonato? Perché aveva portato un amico? Come ha
potuto non vedere che era tutta una messinscena? Che cosa si aspettava
di ottenere andando in quel posto? Perché Ace lo voleva uccidere, lui
che era un semplice seminarista?
Alla fine Jamie perse la pazienza. “Voleva uccidermi perché sapevo
che avevo le prove per metterlo fuori circolazione a vita!” Jamie disse
con rabbia. “Se Larry avesse saputo quanto poco vi state dando da fare
per catturare Ace, sarebbe ancora vivo, perché come è emerso, quello
che so e le prove che posso portare contro quel assassino non sono
affatto una minaccia per lui! Il mio amico e la signora Jones sono morti
per nulla, perché non avete intenzione di fare proprio nulla per
catturarlo!”
In seguito all’interrogatorio della polizia, Jamie assunse un avvocato,
con il compito costringere la polizia ad occuparsi di quei problemi,
invece di spazzarli sotto il tappeto o di rompere le scatole a dei civili
innocenti. “Se tutto il resto dovesse fallire, intenti un’azione legale a
nome di Larry Mullin e della signora Jones”, Jamie del tanto diede
incarico all’avvocato. “Voglio questo tizio, questo Ace, messo fuori
combattimento e lo voglio quanto prima possibile!”
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“Ti voglio bene anch’io, Micelle tesoro”, Jamie rispose, senza
peraltro fare alcuno sforzo ora per trattenere le lacrime. “Se tu solo
sapessi quanto ti voglio bene!” Quella era la prima volta che la bambina
si rivolgeva a qualcuno chiamandolo ‘Papà’!
“Papà?” la ragazzina chiese ancora esitante, mentre Jamie si
apprestava a lasciare la stanza.
“Sì, principessa?” Jamie rispose.
“Tu e la signora Kim sarete mia mamma e mio papà per sempre,
vero?”
fissargli la farfalla, chi per mettergli a posto un ciuffo di capelli ribelli, chi
per applicargli appena un’ombra di lucidalabbra e di rossetto sulle
guance perché, dissero, era talmente pallido che sembrava ammalato.
E venne l’ora dello spettacolo. Secondo la consuetudine e la
tradizione di famiglia e con lo stile che Jamie aveva imparato da sua
madre sin da quando aveva dodici anni e si esibiva sul palcoscenico,
mise da parte i suoi sentimenti e il suo dolore. Si concentrò sul lavoro
che doveva svolgere, il SUO lavoro! Esso richiedeva attenzione e
concentrazione massima e non c’era spazio per alcuna distrazione, fosse
essa perfino la tragedia che aveva appena vissuta.
“Sì, tesoro, se questo è quello che vuoi”.
“Suppongo che ciò significa che è una specie di nuova vita per me,
giusto?”
“Sì, suppongo di sì”, Jamie rispose, non sapendo dove la bambina
volesse arrivare.
“Bene, se è una nuova vita, forse dovrei avere un nome nuovo.
Potrebbe essere il mio nuovo nome Heather? Heather Conner?”
“Consideralo fatto, Heather Conner”, Jamie rispose abbracciando
forte la ragazzina di nuovo fin quasi a schiacciarla. Poi la lasciò e
gentilmente la rimise a letto, “E’ tardi”, disse. “Non so tu, ma io sono
stanchissimo. Buona notte, angelo”.
“Il mio nome è Heather, ricordati? Ma puoi chiamarmi Angelo,
papà”.
“Notte Heather, Angelo mio”.
Il SUO Lavoro?
Beh, sì, SUO! Il dottor Ames gli aveva detto senza mezzi termini che
quella serata sarebbe stata la SUA serata; se l’era guadagnata e tutti in
quel concerto sarebbero stati ai sui ordini. A tale pensiero si sentì
sopraffare; c’erano più di cinquanta persone al suo comando, per non
parlare dei circa duecento spettatori che sarebbero dipesi da lui. Era
determinato a non deluderli.
“Cosa dirai stasera prima del concerto?” Karen gli chiese, mentre
nuovamente colmava di attenzioni i capelli di Jamie.
“Non ne ho idea, mamma”, Jamie rispose, “ma qualcosa dirò”.
“Se non ti va di farlo non occorre, sai”, Karen aggiunse. ”Sono sicura
che se glielo chiedi, sarà il pastore MacNeil ad annunciare la morte di
Larry”.
Quando Jamie si alzò per uscire, scoprì che aveva avuto degli
spettatori. Karen, Kim, Christine e Chris stavano in piedi sulla porta,
aspettando il loro turno per dare la buona notte alla bambina. “Penso
che siete in netto ritardo”, Jamie disse con imbarazzo. “Penso si sia già
addormentata”.
“Lo devo fare io, mamma. Lui è morto perché io viva. Tutti devono
sapere che tipo di uomo quell’assassino era diventato. Tutti devono
sapere, mamma”.
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E venne il momento di iniziare. Un piccolo podio era stato posto per
Jamie sulla pedana e un leggio davanti ad esso. Al suo comando, Adam
all’organo e il dottor Ames al pianoforte smisero di suonare. Stavano
suonando da circa quindici minuti ma la loro non era stata vera musica,
solo qualche nota qua e là, frammista al sommesso brusio dei fedeli che
parlavano sommessamente in attesa dell’inizio del concerto e che il coro
si mettesse a posto. In considerazione del fatto che i componenti del
coro non avevano proprio bisogno di essere turbati dall’annuncio di
Jamie qualche minuto prima dell’inizio del concerto, quando ancora si
trovavano nella loro stanza, il dottor Ames li aveva informati dei
drammatici avvenimenti successi la sera prima.
Dopo che il coro ebbe preso il proprio posto sulla pedana, Jamie
fece il suo ingresso e si diresse al centro della pedana stessa. Fecce
cenno ai coristi di sedersi, poi si voltò verso i fedeli.
“Questa sera siamo qui per celebrare la resurrezione di nostro
Signore e Salvatore, Gesù Cristo” disse con voce sommessa ma chiara.
“Era stato stabilito tutto, tutto fissato e provato perché tutto si
svolgesse esattamente come è sempre stato fatto. Sarei salito su questa
pedana e avrei iniziato a dirigere il concerto senza dire una parola. La
mia idea era che sarebbe stato il concerto stesso a parlare; ma le cose
sono cambiate e trovo ora necessario fare un breve annuncio prima di
iniziare. Alcune cose che sto per dirvi le conoscete già, altre sono una
novità per tutti voi.
imparare ad affrontare momenti faticosi come quello. Jamie e tutta la
sua famiglia furono letteralmente inondati di complimenti, auguri,
espressioni di simpatia.
Jamie aveva deciso di andare nella Carolina del Nord per presiedere
al funerale di Larry; sapeva che Larry avrebbe voluto così. Chiese alla sua
famiglia di permettere che Larry fosse sepolto nella tomba della famiglia
Conner, ma Dennis aveva già deciso in tal senso ancora prima che Jamie
glielo chiedesse. Finalmente, quasi a mezzanotte, un direttore di coro
completamente esausto – beh, diciamo studente direttore di coro –
stancamente salì i gradini del furgone della famiglia Conner e crollò dalla
stanchezza sul sedile anteriore mentre Andy avviava il motore .
Appena tornati a casa, Karen, Kim e Christine si occuparono dei sei
bambini e li prepararono per andare a letto. Jamie, ancora vestito del
suo smoking, andò a dare loro il bacio della buonanotte, iniziando dai
più piccoli e poi su su, fino ai più grandi: Tony, May e Megane, Juanita e
Chico e finalmente Micelle. Con grande sorpresa di Jamie l’undicenne
reagì meglio di sempre. “Mi dispiace che il tuo amico sia stato ucciso”,
disse gettandogli le braccia al collo.
“Grazie, tesoro”, Jamie le rispose, inghiottendo un singhiozzo.
“Quando hai parlato di come quell’uomo, quel Ace, ha ucciso due
persone che ti erano care, parlavi della mamma, non è vero?”
“Sì, cara, della tua mamma e del mio amico Larry”.
“Quelli che ieri sera sono venuti al concerto Gospel hanno sentito la
presentazione che Larry Mullin ha fatto di se stesso. Egli vi ha detto che
era un assassino, che aveva ucciso un commesso di negozio durante una
rapina. E’ tutto vero, ma quello che avete visto ieri non era più il Larry
Mullin che io avevo conosciuto anni fa. Tre anni dopo che Larry era stato
condannato a trascorrere il resto della sua vita in prigione, anch’io fui
condannato a vita per l’omicidio di mio fratello e fui mandato nella
stessa prigione. Larry ed io diventammo compagni di cella. Non
trascorse molto tempo che Larry si rese conto che io ero innocente ma
ugualmente mi trovavo in quel luogo. Larry divenne il mio protettore per
sua libera scelta. Trascorremmo nove mesi assieme in quella minuscola
“Sei sicuro di quello che hai detto stasera? Davvero vuoi prenderlo?
Vuoi davvero ucciderlo?” la bambina chiese innocentemente.
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“No, tesoro, non ho intenzione di ucciderlo, a meno che lui non mi
costringa a farlo, ma farò in modo che lui non uccida mai più nessuno.
Farò in modo che la polizia lo prenda, poi il tribunale deciderà cosa fare
di lui. Questo è il modo in cui vanno le cose in America, Micelle. Non ci
uccidiamo a vicenda, solo vogliamo assicurarci che quelli che uccidono le
persone siano messi dove non possono farlo più”.
“Ti voglio bene, papà”, la bambina disse, abbracciandolo ancora più
forte, “Quando crescerò voglio essere proprio come te!”
l’organo e che siederò davanti alla console di uno strumento per il resto
della mia vita. Ho dedicato la mia vita a Dio ed Egli mi ha detto in termini
chiari e forti che la mia prima priorità dovranno essere i bambini. Finché
non mi invierà messaggi diversi, questa sarà la mia vita per il futuro”.
Jamie si voltò e salì sulla piccola pedana che era stata preparata per
lui. Fece cenno al coro di alzarsi. Fece cenno ad Adam alla tastiera
dell’organo. Adam rispose suonando un solo accordo poi rimise le sue
mani in grembo. Jamie alzò le mani e il coro iniziò a cantare.
Per più di un’ora e venti minuti il coro cantò. Il pastore Mac eil lesse
la narrazione, i solisti eseguirono le parti loro assegnate. L’unica volta
che l’organo fu udito fu il sommesso suonare durante la narrazione e per
accompagnare i solisti; il pianoforte non fu udito affatto. Alcune delle
musiche erano state composte da Jamie in persona; la maggior parte di
esse non era originale ma era stata modificata o arrangiata da Jamie in
modo tale da essere adatta al suo concerto.
Alla fine, Jamie si voltò verso i suoi spettatori e s’inchinò
profondamente. Le due donne della sua vita, Karen e Kim, pensarono tra
sé che non avevano mai visto un uomo più bello nonostante la cicatrice
che correva per tutta la lunghezza del lato sinistro del suo volto, né
avevano mai visto un volto risplendere più radioso di quello di Jamie in
quel momento. L’applauso fu inaspettato e fragoroso. Quando Jamie
fece cenno al coro di fare il loro inchino, l’applauso divenne ancora più
forte e tutti si alzarono in piedi. Ti voglio bene, Larry, Jamie sussurrò
guardando in alto. Questo lo dedico a te, fratello! Poi offrì una preghiera
di ringraziamento, di venerazione e di rinnovato impegno.
Dopo la rappresentazione venne il momento del previsto momento
conviviale per tutti nel salone della chiesa. Jamie ce la fece ad arrivare
alla fine anche di quel momento anche se sarebbe davvero difficile
spiegare come. La sua mente, tutto il suo essere volevano dire Basta!,
un po’ di respiro, per carità! Ma in qualche modo trovò la forza di essere
cortese e cordiale con tutti. Se mai sperava di diventare un ministro e
quello certamente sembrava essere ormai una strada tracciata, doveva
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cella. Durante quel periodo diventammo fratelli, fratelli come mai due
ragazzi possono essere.
“Durante la mia permanenza in prigione ho visto liti furibonde,
tentati omicidi, tentativi di stupri, ma io rimasi illeso perché Larry era
sempre con me. A parte la perdita di nove mesi di libertà, non ebbi a
soffrire alcun male a causa della mia prigionia e ciò perché Larry Mullin
pose se stesso tra me e gli orrori che accadevano ogni giorno in quel
posto.
“Ieri sera, alle undici circa, Larry Mullin è morto tra le mie braccia, in
un magazzino abbandonato in un quartiere malfamato di Chicago. Si è
preso una pallottola nel petto – una pallottola che era destinata a me, se
Larry non fosse intervenuto, come aveva sempre fatto dal giorno in cui
io l’avevo incontrato. Non vi dice niente tutto ciò?
“Ero stato chiamato in quel magazzino per trarre in salvo tre
bambine, che più tardi venni a sapere non erano mai esistite. A causa di
questi avvenimenti, la mia famiglia desiderava che io annullassi il
concerto di questa sera, sostenendo che tutti voi avreste capito. Ma non
l’avrebbe capito Larry. Il giorno in cui incontrerò Larry di nuovo, non
voglio dovergli spiegare perché ho annullato quello che penso sia un
programma musicale davvero buono e una celebrazione della vittoria di
Dio sul peccato e sul demonio, solo perché un Santo è andato a Casa.
“Le ultime parole di Larry, mentre stava disteso morente tra le mie
braccia, furono che non aveva paura della morte, perché stava andando
a Casa. Non sto piangendo la morte di Larry questa sera, miei cari amici,
sto celebrando il suo ritorno a casa. Non aveva una casa sulla terra; la
sua famiglia lo aveva abbandonato, cancellandolo dalla loro vita! La mia
famiglia lo aveva accolto quando fu rilasciato in libertà vigilata e lui lo
aveva apprezzato, ma non è la stessa cosa che avere una casa propria,
vero?
“Miei cari amici, non importa quanti anni si ha, tutti hanno bisogno
di una famiglia! Tutti abbiamo bisogno di sapere che qualcuno ci ama.
Abbiamo bisogno di sapere che quello che facciamo, quello che siamo è
importante per qualcuno. Questo è il motivo per cui mi sento così
coinvolto, per cui a me non basta tirar fuori i ragazzi dalla fogna in cui si
trovano e metterli in affidamento in una casa, o in un collegio o in un
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orfanotrofio. Per me ci vuole dell’altro. Larry Mullin lo aveva capito e
credo che quello è stato il principale motivo per cui era con me ieri sera
e si è preso una pallottola sparata da un pazzo maniaco deciso ad
uccidermi. Quando condividemmo quella cella della prigione io ero
diventato la famiglia di Larry, l’unica famiglia che avesse mai avuto
veramente! Era pronto a rischiare la sua vita per me senza pensarci un
momento, perché, senza di me, non avrebbe più avuto una famiglia.
Larry aveva capito il valore di essere amato e di avere qualcuno da
amare più di quanto la maggior parte di noi potrà mai capire; perché,
finché non siamo diventati compagni di cella, Larry non aveva mai amato
e non era stato amato da nessuno!
“Perché vi racconto tutto questo, vi chiederete. Beh, ci sono due
ragioni. La prima, voglio fare una dichiarazione pubblica di guerra contro
l’abuso e l’abbandono dei bambini. Voglio che tutti sappiate che seguirò
il mio Signore dovunque egli mi porterà e proprio ora sento molto forte
la sua chiamata: Egli mi sta chiamando a dare tutto me stesso per
migliorare la vita di almeno una parte dei bambini di Chicago, dei tanti
bambini picchiati e maltrattati. Se non ci saranno più senza bambini qui
a Chicago, allora andò in altre città di questo nostro grande paese a fare
la stessa cosa. Tutti coloro che vogliono unirsi a me in questa lavoro
sono i benvenuti; ma prima di tutto dovete capire che non sarà una
guerra facile. Stiamo infatti piangendo la nostra prima vittima.
“La seconda ragione è che io dichiaro guerra ad un individuo in
aprticolare, un membro della banda dei Ghepardi. Ace, se hai qualche
piano per attentare nuovamente alla mia vita, faresti meglio a metterlo
in azione subito perché io ti abbatterò se non mi abbatterai tu per
primo! Sii avvisato, signore! Hai ucciso due persone che erano
importanti per me; è inutile dire quante altre persone sono morte a
causa tua e io dico a te e alla tua banda e a tutte le bande di Chicago, ora
basta! Lasciate state i bambini e io lascerò stare voi.
“Gli avvenimenti di ieri sera sono servita a ricordarci nell’umiltà ciò
che nostro Signore ha fatto per noi duemila anni fa. Larry Mullin ha
salvato la mia vita fisica sacrificando la sua; nostro Signore e Salvatore
fece proprio la stessa cosa ad eccezione che Egli compì il sacrificio che
nessun altro poteva fare: sacrificando la Sua vita perfetta, Egli ha salvato
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la mia vita e quella di Larry e quella di tutti quelli che vogliono accettare
la sua salvezza e l’ha salvata per tutta l’eternità,!
“Mentre ascolterete la rappresentazione che non è altro che e la
testimonianza in musica della nostra fede, per piacere fatte attenzione
alle parole cantate e recitate. Pensate al sacrificio compiuto meno di
ventiquattro ore fa per salvare me, un esuberante giovane studente, poi
pensate al sacrificio compiuto duemila anni fa da Gesù per salvare noi
tutti. Non sono le due cose molto simili?
“Siamo venuti qui stasera per celebrare la resurrezione di nostro
Signore e Salvatore; mi permetto di dirvi che abbiamo un’altra ragione
per celebrare. Personalmente celebrerò la resurrezione del mio caro
amico e fratello Larry Mullin. Non ho dubbio alcuno che egli è tra le
braccia di Gesù proprio ora, e probabilmente ci sta guardando. Se avete
perduto persone amate nel recente passato e sapete che sono in
Paradiso questa sera, allora vi invito a celebrare con me. Se non ne
avete, allora vi invito ugualmente a celebrare con me la libertà ultima di
Larry. Sulla terra lui era in libertà vigilata per il resto della sua vita; non
poteva viaggiare da uno stato all’altro, né da un paese all’altro senza un
consenso preventivo. Stasera Larry è libero, perdonato, e accolto tra le
braccia di Dio, proprio come lo saremo voi e me. Sta ammirando con i
suoi occhi la stessa totale libertà che è a disposizione di tutti noi
attraverso Gesù Cristo nostro Signore.
Jamie iniziò a voltarsi, ma poi si voltò di nuovo verso i fedeli e disse.
“Un’ultima cosa. Durante la colluttazione che è sfociata nella morte di
Larry, sono riuscito ad afferrare la pistola di Ace. L’ho fatto senza
pensare, ma ho afferrato l’arma e l’ho allontanata dalla mano di Ace.
Non c’era scelta, o afferravo la pistola o morivo. Ora guardate!”
Jamie alzò la mano sinistra e fece un pugno, poi aprì la mano e
nuovamente fece un pugno. “Non mi sono ancora reso conto e non so
spiegarmelo”, disse, “ma ho una certa idea personale su cosa sia
successo; lascio a voi, a ciascuno di voi le vostre personali conclusioni. Vi
propongo di pregare, e poi di dormirci sopra. Perché questo è quello che
ho in mente di fare stasera. Per quello che mi riguarda non vi è dubbio
alcuno dentro di me che un miracolo si è compiuto in quel magazzino.
Ho riavuto la mia mano! Ma ciò non significa che tornerò a suonare
181
“In quale modo sto infrangendo la legge?”
“Stai collaborando con un noto ricercato”, il poliziotto adirato
rispose. “Posso metterti in cella per ostacolo alla giustizia!”
“Dovrà aspettare finché lo avrò incontrato e poi la sua accusa la
deve provare. Oh, nel frattempo se lei mi farà pedinare la posso citare
per atteggiamento persectorio”.
“Forse lei non mi ha capito”, Jamie disse con quella sua voce fredda
e calma che sempre usava quando era davvero arrabbiato. “Devo
studiare per un esame ed è già passata l’ora di andare a letto per me. Ho
accettato il suo consiglio di lasciare i bambini con il pastore per questa
notte ma io andrò a casa a studiare un po’ e poi andrò a letto”.
“Non puoi entrare in casa. Le cose potrebbero farsi molto
interessanti attorno alla tua casa stanotte”.
“Non attaccherebbe. Se ti faremo pedinare sarà solo per tua
protezione”.
“Mi guardi!” Jamie disse con tono di sfida. “Non appena Adam sarà
di ritorno, andrò a casa”.
“Senza il mio permesso? Credo che ciò si chiami violazione della
privacy, o no?”
“Va bene, allora, ma rimarremo dentro e fuori a sorvegliarla per il
resto della notte”.
Proprio quando la conversazione stava diventando davvero
spiacevole, apparve il pastore MacNeil. “Jamie, posso vederti nel mio
ufficio per un minuto”, domandò, “appena hai finito con il tenente?”
“Questo è parlare da persone ragionevoli, tenete”, Jamie disse ora
soddisfatto. “Kimmie, tu aspetta qui e ti chiamerò non appena tutto sarà
a posto e potrai tornare a casa. Puoi venire con Adam con la ‘Burb’”.
“Penso che abbiamo già finito”, Jamie rispose, contento per
l’occasione che gli era capitata di liberarsi del poliziotto adirato.
“Voglio venire con te, Jamie”.
“Per piacere Kim, fa come ti dico, okay? Non dimenticarti dei
bambini, nel caso che …”
“Lo staff ministeriale ha una riunione straordinaria questa mattina
dopo che è venuto a sapere dei volantini che hai distribuito”, disse il
pastore, dopo aver chiuso la porta ed essersi seduti.
“Mi dispiace che ho fatto arrabbiare i ministri di nuovo”, Jamie disse
a sua difesa. “Stavo cercando di ridurre la pressione sulla chiesa, speravo
di …”
“Fammi finire”, il pastore disse impaziente. “Sappiamo con
esattezza che cosa stai cercando di fare. Tutto il personale è d’accordo
che siamo stati troppo duri con te la scorsa settimana. Volevamo far
appello al tuo buon senso e chiederti di ritirare l’offerta che hai fatto ad
Ace. E’ un vero suicidio, Jamie!”
“Non lo penso, signore. So che è difficile capire, ma il concetto di
‘onore’ tra i delinquenti è reale. Se Ace crede a ciò che gli ho detto e
acconsente di incontrarmi, si atterrà alle mie condizioni e mi darà un
240
Kim voleva dire che i bambini erano in buone mani e che c’era chi si
occupava di loro e che ora il suo posto era accanto a suo marito, ma
sapeva che sarebbe stato tutto inutile e così neanche tentò. “Per piacere
sta attento”, implorò Jamie e il tenente si apprestò a partire.
Tutto sembrava perfettamente tranquillo quando la macchina della
polizia verde scuro si infilò nel vialetto della casa di Jamie. Non c’erano
veicoli, nessun segno di vita; ma quando essi scesero dalla macchina,
uomini armati fino ai denti si materializzarono all’improvviso sparpagliati
un po’ dappertutto!
“Tutto calmo”, uno degli uomini disse dopo essersi avvicinato al
tenente Monahan.
“Avete trovato la pistola?” il tenente chiese.
201
“Sì, signore, ma l’abbiamo lasciata là. Abbiamo chiamato la squadra
esplosivi ma non sono ancora arrivati”.
“Perché mai l’avete fatto?”
“Signore, c’è qualcosa di strano nella pistola. E’ solo che … beh, è
ovviamente falsa ma è il colore del metallo. E’ realmente strano,
capisce?”
“No, non capisco. Perché non me la mostrate? Jamie, se vuoi dare a
questi uomini la chiave, potranno perquisire la casa”. Jamie obbedì e
subito il tenente e due degli uomini si diressero verso il cortile
posteriore. Jamie era ansioso di entrare in casa perché era ormai quasi
mezzanotte, troppo tardi per studiare almeno un po’.
Stava osservando i poliziotti che perquisivano la sua casa per
assicurarsi che non mettessero in disordine i molti appunti, i libri e altre
carte su cui egli, Kim e Adam stavano studiando. La perquisizione era
quasi completata quando ci fu un lampo accecante proveniente dal retro
della casa. Tutti corsero verso l’origine del lampo e scoprirono che era
venuto proprio dal cortile retrostante l’abitazione. Videro la sagoma del
tenente Monahan, ma non i due agenti che erano con lui. Monahan
stava scappando dalla fonte del lampo, gridando imprecazioni tra le
peggiori che Jamie avesse mai sentito.
“Magnesio”, il tenente visibilmente stordito gridò, mentre i suoi
uomini tentavano di prestargli aiuto. “Era un congegno esplosivo e la
pistola era fatta di magnesio. Jake e Malcom sono a terra. Non so se
sono vivi o morti. È scoppiata non appena si sono avvicinati; sono
sfuggito allo scoppio solo perché avevo finito di esaminare quello che
pensavo fosse un pezzo di metallo per terra e stavo andando via. Non ho
mai sentito un calore simile in vita mia!”
Quando riuscirono ad avvicinarsi all’area dello scoppio trovarono
Jake e Malcom vivi, ma gravemente ustionati. Chiamarono subito
un’ambulanza e una squadra della scientifica. “Va bene”, Jamie disse
freddamente, “ora sono davvero furioso!”
“Cosa hai intenzione di fare, Jamie?” il tenente chiese
nervosamente, non ancora ripresosi dall’esplosione.
202
“Sei pazzo!” Kim disse. “Non puoi trattare con un animale e
aspettarti che agisca come un essere umano!”
“Credo invece che ci riuscirò, se lo prendo per il verso giusto.
Comunque Ace dovrà aspettare, perché domani mi prenderò un giorno
libero. Andremo tutti alla partita di baseball, Kim”,
“Ma i ragazzi hanno scuola!”
“Non domani. L’ho già detto al pastore e lui ha promesso che riterrà
l’assenza dei ragazzi giustificata. E’ d’accordo con me, la famiglia tutta
assieme per un giorno intero è quello che ci serve più di ogni altra cosa.
Potremmo anche andare allo zoo; ce n’è uno molto bello qui a Chicago e
io non sono mai stato in uno zoo”.
“Mai?”
“No. E penso che neppure i ragazzi ci siano mai stati, ad eccezione di
Heather forse”.
“Ho una sola domanda da farti, signor Conner”, il tenente Monahan
disse calmo. “Che cosa accidenti pensi di fare?”
Il tenente aveva in mano uno dei manifestini che Jamie aveva sparso
un po’ dappertutto all’interno della zona di dominio dei Ghepardi il
giorno prima. Era lunedì mattina presto e Monahan lo aveva raggiunto
alla chiesa quando Jamie era arrivato per lasciare i bambini a scuola.
Decisamente non era felice di quello che Jamie aveva fatto.
“Sto solo facendo quello che ho detto che avrei fatto”, Jamie
rispose. “Sto cercando di organizzare un incontro con Ace, a tu per tu”.
“Stai organizzando di farti uccidere, ecco quello che stai facendo”, il
tenente rispose burbero. “Non posso credere che tu sia così sciocco. Ma
tu pensa, promettere che non dirai nulla alla polizia, che se sarai seguito,
seminerai l’inseguitore, che non indosserai microspie, e anche suggerire
di usare il servizio postale o lasciare un appunto nel tuo camioncino, nel
caso che il telefono sia sotto controllo. Sei pazzo, mio giovane amico e
stai infrangendo la legge!”
239
che dopo, con nessuno che lo pianga o che abbia affetto per lui e senza
alcuna conoscenza di un Dio amorevole”.
“Che ne è dell’altro figlio?” Kim chiese.
“Mike, uno degli adolescenti, mi ha detto che anche lui c’è l’ha. L’ho
menzionato alla signora Douglas, la quale ha detto che l’avrebbe fatto
visitare subito, ma che non avrebbe fatto alcuna differenza, perché
voleva tenere il bambino comunque”.
“Forse potrebbe prendere anche il nascituro”.
“Lo dubito, ma proverò a chiederglielo. Mi rendo perfettamente
conto di quello a cui andremmo incontro e certamente preferirei non
farlo. Ma se nessun altro se la sentirà di prendersi cura di quel bambino,
penso proprio che non avremo scelta”.
“Suppongo che tu abbia ragione”, Kim disse dubbiosa. “Quali
ripercussioni avrà questa vicenda su di te e la tua faida con i Ghepardi?”
“Non finirà a meno che io non la faccia finire. Penso che comunque
abbiamo fatto un passo avanti. Mike mi ha detto che corre voce per le
strade che nessuno deve importunarmi. Non so esattamente quello che
significa, ma ho il sospetto che Ace voglia occuparsi di me
personalmente”.
“Non è una notizia particolarmente bella per me. Ha cercato di
ucciderti tre volte!”
“Ah,ah, è non c’è riuscito per tre volte. Forse è superstizioso e pensa
che tre volte sia una sfortuna”.
“Non è divertente, Jamie”.
“Non sto scherzando, Kim. Se quelle bande assomigliano ai ragazzi
che erano in prigione con me, allora saranno sicuramente molto
superstiziosi. Comunque non ci conto. Ho intenzione di preparare un
invito per Ace, in cui dichiaro che voglio incontrarlo. Garantirò che non
sarò armato, che non avviserò la polizia o nessun altro e in cambio mi
aspetto un passaggio sicuro per l’incontro”.
238
“Per prima cosa andrò a letto. Ho ancora l’esame scritto da fare
domani mattina e altri cinque dopo di quello; poi farò visita al nostro
amico, il signor Ace”.
“Jamie, allora non hai imparato niente da stasera? Ho due poliziotti
ustionati, quasi morti, hai perso uno dei tuoi migliori amici e sai
benissimo che non ha intenzione di finirla qui. Devi stare lontano da lui”.
“Proprio per questo non posso stare lontano da lui. Continuerà a
venire e se non ho imparato altro da mio padre, ho imparato almeno che
una delle mie principali responsabilità è difendere la mia casa. È compito
mio, tenente. Se lei vuole tenermi lontano da Ace, le suggerisco di
trovarlo prima che lo trovi io. Ora se lei mi scuserà, andrò a chiamare
mia moglie e i miei amici e dirò loro di tornare a casa”.
Tre persone davvero piene di sonno entrarono nell’aula degli esami
il mattino seguente, solo cinque minuti prima dell’inizio dell’esame.
Jamie e Adam stavano frequentando lo stesso corso di Greco, Kim era in
un’altra sezione dello stesso corso, ma erano tutti assieme per l’esame
finale.
Per la prima volta nella sua vita Jamie si sentiva impreparato ad
affrontare un esame, principalmente perché non aveva dormito molto la
notte appena trascorsa. La sua mente era tutta una confusione di greco,
di latino, inglese e di italiano. E come se ciò non bastasse, era in uno dei
più orribili stati d’animo che avesse mai avuto.
Kim lo sapeva che Jamie non si sentiva a posto quella mattina.
“Buona fortuna, tesoro”, gli disse esitante, mentre si sistemavano nei
posti loro assegnati per l’esame.
“La fortuna non c’entra niente”, Jamie mugugnò. “O le cose si
sanno o non si sanno. Per questo ci sono gli esami, per verificare quello
che si sa”.
“Se credi che sia così, allora l’esame ti andrà bene”, Kim replicò, un
po’ contrariata per la risposta del marito. “Sono sicura che sai tutto, così
203
mi riprendo il mio augurio di ‘buona fortuna’ e ti dico solo: fa del tuo
meglio!”.
“Sembra che ultimamente non riesca a fare di mio meglio che far
uccidere e far bruciare la gente”, Jamie brontolò sedendosi al suo posto.
“Signor Conner, qualche problema?” il sorvegliante dell’esame
chiese mentre si apprestava a consegnare il testo dell’esame.
“Sì, signore, ma lei non ci può fare nulla”.
“Allora non le dispiacerà di mettere i suoi problemi da parte per le
prossime due ore mentre lei è sotto la mia responsabilità. Prego, tutti
mettano via libri, carte ed appunti. Assicuratevi di avere almeno due
matite appuntite, prima che diamo inizia alla prova”.
Jamie faticò per prendere il controllo della sua mente. Kim aveva
ragione: conosceva l’argomento. Poteva svolgerlo con sufficiente facilità
se solo fosse riuscito a concentrarsi sull’esame; ma come poteva farlo?
Come avrebbe potuto ricordare i vocaboli e le frasi di greco, quando
tutto quello che riusciva a vedere nella sua mente era il volto di Larry?
La sua mente andò indietro a quando aveva quattordici anni, ed era
stato condannato alla prigione a vita per un omicidio che non aveva
commesso. Se non fosse stato per Larry, le cose sarebbero potute
andare molto peggio in mezzo a quella fogna di umanità. Anche così era
stata dura. Alle volte era stata talmente dura che era impossibile trovare
motivazioni per essere allegri almeno un po’. C’erano state tante di
quelle volte in cui avrebbe voluto solamente lasciarsi andare al pianto,
ma in quel posto orribile sarebbe stato ancora peggio e perciò aveva
resistito con quanta più forza di volontà possibile. Ma nei pochi momenti
in cui si sentiva depresso, Larry era sempre stato vicino a lui a
confortarlo e lo faceva con una gentilezza tale da sorprendere chiunque,
persino Larry stesso, se si considerava che Larry era un assassino. Ma ora
Larry era morto.
Ma lo era davvero?
204
“Pensi che io non abbia mai ricevuto degli sculaccioni?” Jamie
ridacchiò. “Alle volte è l’unica cosa che funziona, tesoro. Mia nonna
diceva che questo è il motivo per cui Dio ha fatto il nostro di dietro così
carnoso, così gli sculaccioni non avrebbero provocato un danno
permanente. Inoltre, come mamma diceva sempre: non ci sono corsi per
il più importante lavoro che mai faremo nella nostra vita, quello di
genitori. Dobbiamo imparare facendolo e fidandoci di Dio e imparando
dai nostri errori. Penso che tu ed io siamo ben preparati, perché tutti e
due abbiamo avuto dei buoni modelli, ma gli errori li faremo
ugualmente. Per quello che vale, non penso che tu ne abbia sbagliato
oggi; ma penso che invece sono stato io a fare un grosso errore”.
“Che cosa hai fatto di così terribile?”
Jamie le raccontò la storia di Catherine Stevens e di come lei si fosse
presa cura del suo bambino e di altri quattro ragazzi di strada. La donna
era molto ammalata, spiegò; aveva l’AIDS e sarebbe certamente morta
se non lui avesse chiesto al dottore di fare tutto il possibile per tenerla in
vita, finché il suo bambino non fosse nato.
“Aspetta”, Kim disse mettendo un dito gentilmente sulle labbra di
Jamie. “Stai pensando di adottare quel bambino, non è vero Jamie?”
“Beh, naturalmente dovevo prima parlare con te, e devo parlare con
la signora Stevens, se e quando si sveglierà; ma sì, tesoro, questo è
quello che vorrei fare”.
“Ma Jamie, un bambino appena nato? E molto probabilmente con
l’AIDS? Hai idea che razza di peso sarà per noi? Come posso farcela e per
di più, come posso portare avanti l’intero impegno della scuola?”
“Lo so che sarà dura, ma Kim, pensa a quel bambino. Sai cosa fanno
ai bambini orfani con l’AIDS? Ho indagato, sai, e quello che ho scoperto
non è molto bello. Per prima cosa non mettono il bambino a
disposizione per un’adozione, per paura della diffusione della malattia;
non li danno neppure in affidamento. Ciò significa che il bambino finirà
in un qualche istituto. Sarà nutrito e vestito e tenuto bene, ma non ci
saranno né genitori, né amore e probabilmente nessun insegnamento
cristiano. Con i miseri bilanci di posti come quello, dubito ci saranno le
medicine necessarie per l’AIDS. Così morirà, probabilmente più prima
237
fidiamo di Lui. La mamma ed io vogliamo che tu ti fidi di noi, perché non
possiamo occuparci di te nel modo in cui dovremmo, perché dobbiamo
andare a scuola e fare altre cose. Ma proprio per questo devi fidarti
anche di Dio e sapere che, per quanto mamma ed io ti amiamo tanto,
Dio ti ama molto di più”.
“Grazie, papà”, la bambina disse con un sorriso. Tu e mamma
potete pregare con me, per piacere?”
“Certamente”, Jamie rispose facendo cenno a Kim che stava
guardando dalla porta della stanza. Heather si mise in ginocchio tra suo
padre e sua madre adottivi a tutti pregarono. Rimisero poi Heather a
letto, Jamie le fece il solletico tanto per farla un po’ ridere, poi la
baciarono e spensero la luce.
“Tua madre non morirà mai finché tu respirerai”, Kim disse
mettendosi a letto. “Le assomigli moltissimo e anche a tuo padre; e sei
così forte, così bravo con quei ragazzi!”
“Divertente, stavo per dire la stessa cosa di te”.
“Non sono stata molto brava con loro stasera. Stavo quasi per non
farcela, Jamie. Mi pareva di non riuscire a fare niente con nessuno di
loro”.
“Tutti abbiamo i nostri momenti difficili”, Jamie disse, “quando
pensiamo che tutto sia al di là delle nostre capacità. Ma dimmi, che cosa
è successo?”
“Penso che tu sappia quasi tutto ormai. Adam era via con Charlene.
E’ venuta a prenderlo dopo le tre e hanno detto che sarebbero stati via
per la notte. Dovevano far visita ai genitori di Charlene a Terre Haute
nell’Indiana. Quando non ti sei fatto vedere per cena, Tony ha iniziato ad
avere una specie di attacco di panico. Più cercavo di calmarlo più forte
lui gridava, fino a che è diventato isterico. Jamie, ho dovuto dargli uno
sculaccione per calmarlo! Avevo giurato che non avrei mai picchiato i
bambini, ma, come vedi, ho già rotto il mio giuramento”.
236
No, Larry era vivo, fra le braccia del suo Salvatore. Proprio questo
era il motivo principale per cui Jamie si trovava in quell’aula in quel
momento. Con il suo respiro morente, Larry aveva ringraziato Jamie per
avergli mostrato la strada per la vita eterna. SI’! Ecco la risposta! Larry
aveva lasciato la sua vita nell’atto di proteggere Jamie, ma Jamie gli
aveva mostrato come trovare l’amore e la misericordia di Dio. Larry gli
aveva detto innumerevoli volte come l’atteggiamento di “posso farcela”
di Jamie era quello che lo aveva sostenuto in prigione. Va bene, Jamie,
bisbigliò, E’ il momento di usare l’atteggiamento di “posso farcela”. Puoi
farcela, Jamie Conner! Devi farcela!
La sua mente andò indietro a due anni prima di quei fatti. Jamie
aveva dodici anni allora e si trovava su di un palcoscenico e stava
cantando, quando si era sentito talmente turbato che si era messo a
piangere davanti a tutto il pubblico. Sua madre gli aveva fatto il terzo
perché non aveva approvato il suo atteggiamento. Sua madre gli aveva
fatto capire che non era importante quello che si fa ma COME lo si fa.
Quella sera aveva compreso il concetto. Ma lo stesso principio non
poteva essere applicare anche ora? Aveva un obbligo da assolvere! Non
era la stessa cosa come se avesse deciso lui di frequentare l’Istituto di
sua spontanea volontà, era stato scelto! Era riuscito a farcela quella sera
di sette anni prima sul palco e poteva farcela anche ora, perché …
perché non era solo! Era lì per fare l’opera di Dio e Dio era con lui.
“Signor Conner”, il sorvegliante disse, ”mi ha sentito? L’esame è
cominciato da dieci minuti”.
“Sì, signore”, Jamie rispose. “Stavo solo pregando e mettendo in
moto la mia mente”.
Mettendo in moto la mente? Kim ripeté tra sè. Di che cosa accidenti
sta parlando? Non l’ho mai sentito ammettere in pubblico che sta
pregando, anche se so che prega tutto il tempo. Che cosa gli sta
succedendo? Kim conosceva Jamie piuttosto bene, ma evidentemente
non abbastanza. Avrebbe infatti imparato negli anni a venire che non lo
conosceva affatto; comunque neppure Jamie conosceva del tutto se
stesso. Proprio in quel momento Kim aveva paura che Jamie potesse
avere un collasso nervoso o essere sopraffatto dalla stanchezza. Ciò
205
nonostante Jamie non ci pensò affatto per le successive due ore e si
concentrò sul suo lavoro in corso: un compito di greco davvero
estenuante. Il loro professore aveva detto loro che era quello facile,
perché i corsi di lingua più avanzati avevano sia prove scritte sia orali,
ciascuna di due ore!
Jamie lavorò fino a che suonò il campanello che segnò la fine
dell’esame. Aveva finito tutto e aveva iniziato a ripassare le risposte, ma
era solo a metà del secondo ripasso. Osservò per la prima volta che
mentre gli studenti stavano scrivendo, il sorvegliante se n’era andato ed
era stato sostituito da uno studente laureato che Jamie aveva visto in
precedenza, ma che non conosceva per nome. Improvvisamente sentì
una grande ammirazione per questo giovane mentre camminava su e giù
per i banchi raccogliendo i fogli dell’esame. E’ stato dove sono io ora,
Jamie pensò. Lui ce l’ha fatta! Mi chiedo se ce la farò anch’io. Chissà
cosa si pensa ad essere uno studente laureato!
“Signor Conner”, lo studente disse con un po’ più di un sussurro, “il
professor Martin mi ha chiesto di dirle che vorrebbe vederla nel suo
ufficio appena finito qui”. Jamie annuì e lo ringraziò.
“Com’è andata?” Kim chiese non appena riuscì a farsi sentire sopra
il baccano di quaranta studenti che finalmente scaricavano la tensione
accumulata durante l’esame.
“Ah? Jamie disse assente.
“L’esame, Jamie! Ehi? Sei sulla terra? Ci sei?
“Perché ci ha fatto ciò, papà? Abbiamo fatto qualcosa che lo ha
fatto arrabbiare?”
“Non lo so, angelo. Non lo so il motivo che spinge una persona a
lasciare una bella figlia e un bellissimo figlio come tu e Tony; ma
Heather, ora sai di Dio, ora sai che hai sempre un Padre che ti ama e che
non ti lascerà mai, mai. Hai la tua Bibbia sotto mano?”
La bambina allungò la mano verso il comodino. “Lo so che mi dici
sempre di prendere la Bibbia quando sono preoccupata, ma alle volte è
così difficile capire quello che c’è scritto e non so mai dove cominciare a
leggere”.
“Lo so, tesoro. Questo è il motivo per cui mamma ed io andiamo a
scuola: per capire meglio la Bibbia, così possiamo insegnarla a te e ad
altri. Ma lasciami che ti mostri qualcosa che mamma e papà miei mi
hanno insegnato quando ero non più grande di Tony”.
Sfogliò le pagine della piccola Bibbia di Heather finché non trovò il
capitolo 31, verso 6 del Deuteronomio. “Qui, amore mio, perché non
leggi con me?” Jamie suggerì.
Lessero il versetto all’unisono:
Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro,
perché il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti
abbandonerà.
“Sì, ci sono, Kim. Oh, l’esame! Non lo so …penso di aver fatto
abbastanza bene”.
“Sei stato un vero asso, non è vero Jamie? Adam disse con tono
accusatorio, unendosi alla conversazione. Non appena la parola “Asso”
gli era uscita di bocca Adam avrebbe desiderato di potersela rimangiare,
ma naturalmente fu impossibile. Stranamente Jamie sembrò non averci
fatto caso. Aveva ancora quello sguardo assente, che diceva loro che
davvero non era proprio sulla Terra, ma su qualche altro pianeta.
“Ho imparato questo versetto con una traduzione diversa, ma il
significato è lo stesso”, Jamie spiegò. “Significa che Dio sarà sempre con
te, tesoro. Siamo umani e alle volte sbagliamo proprio come ho sbagliato
io stasera. Non sapevo che ero necessario qui, così non sono venuto a
casa quando Tony si era spaventato tanto; Dio non è così, Heather, Dio
sa sempre quando noi abbiamo bisogno di lui ed Egli si fa sempre
trovare, ma noi dobbiamo cercarlo e fidarci di lui. Alle volte quella è la
cosa più difficile al mondo a farsi ed Egli non può aiutarci se non si
206
235
Heather era nel letto con le coperte tirate fino al mento e con gli
occhi spalancati, fissi sul soffitto. Quando Jamie le si inginocchiò
accanto, la bambina gli gettò le braccia al collo e sussurrò pian piano.
“Tony era così terrorizzato!” esclamò. “E anch’io, papà, solo che io sono
la sua sorella più grande e credo che non posso farmi vedere da lui che
ho paura. Credo che devo essere forte. Per piacere non lasciarci, papà,
PER PIACERE!”
“Devo andare a trovare il professor Martin”, annunciò. “E devo
vedere il dottor Ames alla chiesa subito dopo e devo dare anche
un’occhiata ai ragazzi. Voi andate, vi raggiungo più tardi”. Baciò Kim o
piuttosto accettò il suo bacio con lo stesso sguardo assente, poi si
diresse giù lungo il corridoio, verso l’ufficio del suo consulente.
“Non ho alcuna intenzione di lasciarti, angelo”, Jamie la rassicurò
nuovamente. “So che deve essere stato terribilmente difficile per te
quando tuo padre ti ha lasciato. Mi puoi raccontarmi di allora?”
“Signor Conner”, il professor Martin esclamò facendo entrare il suo
giovane studente nel suo ufficio e chiudendo la porta dietro di sé. “Ho
bisogno di sapere”, disse una volta che ambedue si erano seduti, “se lei
è uscito di senno o se è una di quelle persone che ha una naturale
propensione per i guai?”
“Eravamo così felici”, disse mentre i suoi occhi penetrarono
nell’anima di Jamie. “Papà giocava sempre con Tony e con me, ci portava
in giro, a mangiare al McDonald e cose così. Tony ed io gli correvamo
incontro quando tornava a casa dal lavoro; ci diceva sempre che
eravamo la sua fonte della felicità.
“Poi iniziò a cambiare … veramente non era mai di cattivo umore e
non ci picchiò mai, ma non sembrava importargli più di noi. Egli … era
solamente … beh! non aveva più tempo per giocare con noi”.
Heather a questo punto divenne triste e iniziò a piangere
sommessamente. “Poi se n’è andato”, disse con voce quasi disperata.
“Una mattina partì per un viaggio di lavoro, disse, e che sarebbe stato
via due giorni. Ma non è tornato a casa mai più. Quando venni a casa da
scuola due giorni più tardi, mamma aveva un espressione strana sul viso,
come se avesse pianto o qualcosa di simile. Tentò di non far sapere nulla
a Tony e a me, ma io sapevo che qualcosa non andava.
“Dopo alcune settimane, mamma disse che dovevamo cambiar casa
perché non potevamo permetterci più quella dove abitavamo. Fu allora
che ci siamo trasferiti in quell’appartamento orribile. Ho cercato di
aiutare la mamma con Tony più che potevo e gli dicevo che sarebbe
andato tutto bene, ma le cose cominciarono invece ad andare sempre
peggio. Alle volte Tony aveva così tanta fame che non riusciva a
smettere di piangere, allora la mamma iniziava a piangere anche lei.
234
“Suppongo che lei sappia già tutto”, Jamie disse con aria colpevole.
“Sì, so tutto. Il dottor MacNeil mi ha telefonato questa mattina
presto, chiedendomi se potevo esonerare dall’esame lei, sua moglie e il
signor Neely. Mi ha spiegato che nessuno di voi ha dormito più di una o
due ore questa notte, poi mi ha fatto un dettagliato resoconto di ciò che
è successo. Dovrò annullare il vostro esame di questa mattina e farete
l’esame di recupero quando vi sentirete pronti”.
“Per piacere non lo faccia, signore” Jamie rispose. “Abbiamo tutti
fatto l’esame e penso … beh se Dio vuole che veniamo bocciati, allora
saremo bocciati. Chieda pure anche a Kim e ad Adam se lo desidera, ma
penso che avrà la stessa risposta”.
“D’accordo, come lei desidera, signor Conner. Ma volevo vederla
anche per discutere del suo piano di studi. Siccome lei non potrà
frequentare quei corsi supplementari di lingua quest’estate, dobbiamo
fare qualche aggiustamento al piano stesso”.
“Non potrò frequentarli? Perché no?”
“Signor Conner, abbiamo tutti pensato che lei desiderasse avere
l’estate libera per portare la sua famiglia al sicuro. Sicuramente lei la
vorrà portare nella Carlina del Nord?”.
207
“Professor Martin”, Jamie disse calmo, “se mi facessi vivo in quella
fattoria con la mia famiglia e dicessi loro il motivo della mia presenza là,
non sarei ben accetto. I Conner non scappano, signore, e non si tirano
indietro davanti alle loro responsabilità”.
“Un atteggiamento ammirabile, ma forse un po’ temerario,
considerato che Ace è proprio deciso ad ucciderla”.
“Mi occuperò io di Ace”. Jamie affermò con un tono di voce così
freddo che il professor Martin sentì un brivido corrergli giù per la
schiena.
“Signor Conner, come uomo di Dio non penso che uccidere la gente,
anche dei gangster, sarebbe appropriato”.
“Non ho alcuna intenzione di ucciderlo”, Jamie disse, mentre un po’
di espressione cominciò a ritornare sul suo volto”. Al contrario, sto
pensando di salvare la sua vita: la sua vita eterna!”
“Così lei pensa di andare da lui con le Scritture in mano? Crede
davvero che sia saggio?”
aveva dato uno sculaccione per calmarlo, per paura che non si facesse
del male. Non sapeva quale fosse esattamente il problema, ma ora era
ovvio: Tony aveva rivissuto nella sua mente il momento in cui aveva
perso suo padre e non poteva sopportare il pensiero che la medesima
cosa potesse accadere di nuovo. Non ce la posso fare, Kim aveva detto a
se stessa mentre tentava di occuparsi del bambino che urlava a più non
posso. Poi quando aveva pensato che non poteva andare peggio di così,
Chico e Juanita avevano iniziato a piangere anche loro, per la paura che
ebbero nel vedere il loro fratello in quello stato. Heather era rimasta in
piedi, con un’espressione di terrore sulla faccia, spaventando a morte
Kim tanto che avrebbe voluto gridare, poi si era rifugiata nella sua stanza
e aveva chiuso la porta dietro di sé. Non ce la posso fare! Kim una volta
dentro la stanza ripeteva continuamente. Sono troppo giovane per
occuparmi di quattro figli; non sono così forte come Jamie, perché non
riesce a capirlo? Perché mi lascia sempre sola qui con tutti i ragazzi?
Quando Jamie si alzò e si voltò verso sua moglie dopo aver rimesso
a letto Tony, Kim vide che anche Jamie stava piangendo. Jamie le venne
incontro e l’abbracciò. “Suppongo che hai avuto una serata
movimentata, ah?” disse.
“Non è proprio così che ho in mente di fare”, Jamie ridacchiò. “Non
sono così sciocco, professore”.
“Ora va meglio”, essa disse ricambiando l’abbraccio. “Finisci di
metterli tutti a letto poi parliamo. Hanno bisogno anche di te, Jamie,
hanno bisogno di tutti e due!”
“Jamie, quello la odia!” il professore disse con tono più amichevole
ora. “Ha ucciso il suo amico, la madre di sua figlia; ha quasi ucciso due
poliziotti e per poco non ha bruciato la sua casa. La ucciderà senza
neppure pensarci!”
Jamie baciò Chico sulla guancia, il ragazzino sorrise e si infilò tutto
sotto le coperte. “Notte, papà”, borbottò nel sonno.
“Nostro Signore dice di amare i nostri nemici; beh, non riesco a
pensare a nessun altro meglio qualificato di lui per essere amato da me.
Mi sono solo reso conto che quello che facevo era sbagliato. Stavo
restituendo il suo odio con altro odio. Devo porgere l’altra guancia”.
“Quando ha avuto questa rivelazione?” lo sbalordito professore
domandò.
“Durante l’esame di greco questa mattina. Sono entrato per fare
l’esame piuttosto di malumore e irritato; ho pure risposto male a Kim.
Poi mi sono accorto che ero il solito vecchio viziato Jamie: quando le
208
“Buona notte, figliolo”, Jamie sussurrò. Voleva abbracciarlo ma non
lo fece per non svegliarlo.
Nella stanza delle ragazze, la scena si ripeté con Juanita. Essa non
rispose quando Jamie la baciò, fece solo un leggero movimento.
Improvvisamente Jamie si rese conto dell’incredibile odore di pulito che
proveniva da quei bambini, poi si ricordò dell’orribile odore che avevano
avuto la prima volta che li aveva portati a casa. Bastava questo per
dimostrare che avevano fatto la cosa giusta. I bambini non devono
puzzare, devono essere puliti e sani, devono sentirsi bene ed essere sazi
quando andavano a letto.
233
“Beh, io non sono l’altro papà. Ho solamente fatto tardi, ecco tutto.
Sono dovuto andare a prendere un altro bambino e assicurarmi che
avesse una bella casa, proprio come io ho fatto con te. Non vuoi mica
che lo lasci in un appartamento sporco come quello in cui abitavi tu, non
è vero?”
“No, ma … papà, avevo tanta paura! Credevo che sarei dovuto
tornare in quel brutto posto”
”Non ci tornerai mai più, figliolo! Non dovrai mai più vivere in un
posto come quello”.
“FIGLIO! Jamie si rese conto che aveva chiamato quel ragazzino
“figliolo” senza neppure pensarci. Era la prima volta che lo aveva fatto
senza pensare; glie era venuto fuori così, in modo del tutto naturale!
“Ora vado a controllare come stanno tuo fratello e le tue sorelle,
Tony, tu mettiti giù e dormi, okay? Hai detto le preghiere?”
“Sì papà, ma … posso dirle di nuovo con te? Pensi che a Dio
dispiacerà?”
“A Dio piace sempre sentire le preghiere dei Suoi piccoli”, Jamie lo
rassicurò, poi si mise in ginocchio, mentre il ragazzino scivolò giù dal
letto e si inginocchiò accanto a lui.
“Ciao, Dio, sono di nuovo io, Tony” pregò. “Grazie tante per aver
risposto alla mia preghiera e di aver portato a casa il mio papà. Lo so che
mamma mi ha detto che sarebbe venuto a casa, ma avevo tanta paura!
Mamma e papà mi dicono che devo fidarmi di Te e io ci sto provando
molto, ma alle volte ho paura di non poter stare più qui. Ora è tutto a
posto, Dio. Papà è qui, così non dovrai andare in cerca di lui. Ti voglio
bene. Oh sì, Amen”.
Kim stava sulla soglia della stanza, con le lacrime agli occhi mentre
guardava suo marito e quel figlio che avevano appena adottato,
inginocchiati. Aveva avuto una serata difficile con Tony. Era stato
irritabile, aveva pianto quasi ininterrottamente, aveva fatto uno dei
peggiori capricci che essa avesse mai visto. Si era buttato per terra
tirando calci e urlando fino a che la sua faccia era tutta blu. Alla fine gli
232
cose non vanno esattamente nel modo che voglio io, mi metto di cattivo
umore e me la prendo con quelli che mi stanno attorno. Mi sono reso
conto che devo risolvere questa faccenda una volta per tutte ed il modo
migliore per iniziare a farlo, è occuparmi della fonte di tutti i miei
problemi: Ace”.
“E lei hai deciso tutto questo durante l’esame di greco?”
“Sì, signore. Ho deciso che porterò avanti i corsi di lingua, e vorrei
anche aggiungerne uno. Mi piacerebbe aggiungere al piano di studi
anche Teologia 242 che vorrei frequentare adesso, invece che in
autunno. Credo che venga attivato anche durante il trimestre estivo, non
è vero?”
“Perché mai lo vuole fare?”
“Beh, è simile a Predicazione 101, non è vero signore?”
“Beh, sì, ma …”
“Prima imparo quali sono i miei errori e prima posso correggerli,
prima che diventino cattive abitudini. Sembra che debba fare alcuni
sermoni nel prossimo futuro, volente o nolente, perciò ho pensato di
iscrivermi anche al corso di Teologia”.
“Mi faccia indovinare”, il professore disse. “Lei ha escogitato tutto
ciò mentre faceva l’esame di greco, vero?”
“Sì, signore”
“Signor Conner, è riuscito a trovare il tempo per risolvere i suoi
problemi personali e anche a svolgere l’esame?”
“Sì, signore, penso di essere stato un “asso”. Interessante scelta
questa parola, non è vero?” Improvvisamente si accorse che il suo
umore stava migliorando mano a mano che la conversazione con il suo
consulente proseguiva.
“Un’ultima cosa prima che se ne vada, signor Conner”, il professore
sbalordito disse. “Sono venuto a sapere che sua moglie ha preso il
semestre libero per occuparsi dei bambini, eppure vedo che ha
209
presentato un piano di studi non solo per l’estate ma anche per
l’autunno”.
“Oh sì, signore, è cambiato tutto. Quando alcune signore nella
chiesa hanno saputo che Kim stava pensando di ritirarsi dalla scuola, non
ne vollero sapere. Le dissero che aveva bisogno della sua istruzione più
che mai, ora che aveva dei figli da allevare. E un’istruzione adeguata sarà
ancor più importante quando ritorneremo nella Carolina del Nord;
probabilmente dovremmo istruire i nostri figli a casa perché non ci sono
scuole della chiesa vicino alla fattoria e non muoio certa dalla voglia di
metterli in una scuola pubblica. Quelle signore stanno preparando un
programma dei turni per occuparsi dei ragazzi mentre noi siamo a
scuola”.
“Sono tutte cose sensate, eccetto … ha detto che sarebbe ritornato
nella Carolina del Nord. Intende forse tornare alla sua fattoria?”
“Naturalmente! E’ sempre stata la mia intenzione una volta finiti gli
studi. Credevo l’avesse capito”.
“No, signor Conner, non ho capito affatto! Credevo che lei, invece,
avesse capito la portata dell’investimento che stiamo facendo su di lei.
Abbiamo affermato chiaramente nei requisiti per l’ammissione, che
volevamo solo candidati che avessero impegnato la loro vita al servizio
di nostro Signore. Lei non può spendere la sua vita al servizio di Dio sul
sedile di un trattore John Deere, signor Conner”.
“Penso invece di sì”, Jamie disse provocatoriamente. “In qualità di
imprenditori agricoli abbiamo l’occasione di parlare con molte persone e
perciò abbiamo la possibilità di dimostrare ogni giorno cosa significa
essere cristiani. Mio papà è uno dei più rispettati uomini della
congregazione, proprio grazie al modo in cui vive ogni giorno la sua vita
di agricoltore. Non è necessario che diventi un ministro a tempo pieno o
un missionario per servire Dio!”
“Pensi a quello che ha appena detto, signor Conner. Pensi a tutti i
talenti che Dio le ha dato; pensi a dove Egli l’ha già condotta e come l’ha
protetta lungo la strada. Ci sono almeno due persone morte perché lei
possa vivere e forse anche di più. Non significa nulla per lei tutto ciò?”
210
altro figlio. Se lei sta pensando di rifiutare il trattamento medico alla
signora Stevens per ragioni economiche, voglio che lei cambi procedura
proprio adesso. Voglio che quella donna porti a termine la gravidanza e
voglio veder nascere il bambino, almeno lo spero. Ci sono già troppi
aborti; non voglio vedere anche questo bambino gettato via!”
Quando Jamie tornò a casa i suoi tre figli più piccoli erano a letto e
già dormivano; Heather, invece, stava proprio per andare a letto. Jamie
era andato a visitare la signora Stevens, la quale era ancora senza
conoscenza, ma reagiva bene alle cure mediche. Era rimasto con lei per
un po’, sperando che si svegliasse, così avrebbe potuto parlare con lei,
ma la donna non aveva fatto neppure un piccolo movimento per tutto il
tempo che era rimasto con lei”.
Devi essere esausto”, Kim esclamò baciando suo marito. “Lascia che
ti prepari un bagno caldo, poi ti farò un massaggio, va bene?”
“Fantastico!” Jamie rispose. “Ma prima devo vedere i ragazzi. “Va
tutto bene qui?”
“Non esattamente”, Kim rispose stancamente. “Ma ne parleremo
dopo che ti sarai tolto quel vestito ridicolo”.
Jamie si diresse al piano di sopra e andò prima della stanza di Tony e
di Chico. Il piccolo Tony stava disteso sulla schiena, come se stesse
piangendo. Jamie si chinò per baciargli la fronte. Quando Tony vide suo
padre gli gettò le braccia al collo e cominciò a piangere istericamente.
“Pensavo te ne fossi andato”, disse piangendo, “proprio come l’altro mio
papà”.
“Ti ho promesso che non ti avrei mai abbandonato. “Jamie disse
sommessamente abbracciando il ragazzino agitatissimo e
accarezzandogli la schiena. “Ti ho promesso Tony, e i papà mantengono
le promesse”.
“L’altro mio papà non l’ha fatto”, il ragazzo ribatté.
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Non ci fu risposta. Tutti e cinque erano così affamati che non erano
disposti ad andarsene finché non avessero dato fondo a tutto quello che
c’era da mangiare; così Jamie corse di nuovo al parcheggio e diede
istruzione ai convenuti di seguirlo nel salone della chiesa.
Complessivamente c’erano dodici opportunità per i cinque ragazzi.
Nuovamente egli dovette rinviare al pastore Mac Neil la decisone di chi
sarebbe andato con chi.
Soddisfatto che ora le cose erano ora sotto controllo, Jamie si scusò
e se ne andò. Doveva recarsi all’ospedale per vedere come stava la
madre di Arnold.
“Si chiama Catherine Stevens, padre”, il dottore disse dopo che
Jamie si era identificato. “Era già stata ricoverata qui in precedenza. Ma
non avendo un reddito sufficiente, non ha preso le medicine che le
avevamo prescritto. Ora ha una brutta polmonite e penso che questa
volta non potremo fare nulla. Sta morendo, padre. E non lo so se
potremo tenerla in vita abbastanza a lungo perché il bambino nasca.
Credo sia circa al sesto mese. Comunque è meglio che il bambino muoia
con la madre. C’è il novanta per cento di probabilità che il bambino
nasca con l’AIDS.
“E l’altro dieci per cento?”
“Veramente non ha molta importanza. Se il bambino è sano, sarà un
peso per la società, fino a quando avrà diciotto anni, poi è probabile che
finisca nel giro della prostituzione e tutto il ciclo si ripeterà”:
“E se il ciclo in qualche modo si interrompesse?”
“Altamente improbabile, padre. Chi vuole che scommetta qualcosa
su un bambino che probabilmente è HIV positivo, che potrebbe essere
tossicodipendente e che non ha alcuna storia familiare?”
“Non è leale, signore. Ho apertamente ammesso che a me sembra
che Dio abbia la Sua mano sulla mia spalla. Lo so che Larry è morto per
proteggermi e in un modo piuttosto insolito probabilmente anche Garth.
So tutto, professore!”
“Ma conosce il motivo per cui Dio lo fa? So che lei è un agricoltore e
penso che lei sia anche bravo; ma crede forse di poter dare tutto se
stesso al Signore e fare anche l’agricoltore? Pensi agli apostoli, Jamie!
Pensi al nostro Salvatore! Seriamente dubito che essi, quando erano
ancora ragazzini avessero avuto aspirazioni ad essere decapitati, bolliti
nell’olio, trascinati per le strade dietro a cavalli selvaggi, crocifissi;
eppure questo è quello che è accaduto loro e l’hanno fatto volentieri nel
nome di nostro Signore. Essi avevano un mestiere, Jamie, eppure
sentirono che era necessario lasciare la loro attività per servire Dio.
C’erano bisogno di diffondere il Vangelo, di guarire i malati, di dare
testimonianza di fede, di scrivere la Scrittura. Anche noi abbiamo ancora
tante opere da compiere; l’unica opera completa è la Bibbia, ma
possiamo sempre scrivere altri libri per spiegare quello che essa dice.
Prima che lei faccia progetti per ritornare alla fattoria, pensi
all’opportunità che le è stata data e a quello che restituirà, Jamie. Lei
conosce già il dono dei talenti di Dio e di solito ogni opportunità ha il suo
prezzo; questa volta tocca a lei stabilire il prezzo e pagarlo. E’ necessario
che lei pensi e preghi per avere la saggezza di prendere le decisioni
giuste secondo la volontà di Dio”.
Fu così che il buon umore di Jamie ebbe breve durata. Il professor
Martin aveva davvero segnato un buon punto a suo favore, però Jamie
non era ancora pronto a concederglielo. Avrebbe riflettuto, avrebbe
pregato per questo, avrebbe discusso con Kim e forse anche con Adam.
D’altronde Jamie e Adam stavano davvero diventando uniti come
fratelli; lui, Jamie e Kim avevano formato un cerchio d’amore che
sarebbe durato per gli anni a venire.
“Invece lei sta guardando proprio la persona che scommetterebbe
su quel bambino”, Jamie disse arrabbiato. “Non sono un prete, dottore,
sono un seminarista Battista. Mia moglie ed io abbiamo già quattro figli,
nessuno dei quali voluto, e credo che troveremo posto anche per un
Jamie non fu sorpreso nel vedere sua moglie e il suo miglior amico
fuori dall’ufficio ad aspettarlo.
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“Ti ha trattenuto davvero tanto tempo”, Adam disse dandogli un
leggero pugno scherzoso sul braccio. “Che cosa ti ha fatto, ti ha
brontolato per esserti messo di nuovo nei guai?”
disposti a prendere con sé dei ragazzi senza casa, ma evidentemente
hanno tutti cambiato idea. Adam li ha chiamati ma nessuno si è fatto
vedere”.
“A dir il vero no”, Jamie disse pensieroso. “Abbiamo parlato di molte
cose ma principalmente voleva offrirci a tutti e tre la possibilità di
spostare gli esami, finché non fossimo stati più tranquilli e le cose non si
fossero calmate un po’. Io ho rifiutato, ma se voi volete spostare gli
esami, vi consiglio di andate da lui adesso”.
“Dà loro tempo”, il pastore lo consigliò. “Alcuni di essi abitano
piuttosto lontano”.
“Stai scherzando?” Adam esclamò con enfasi. “Ho sentito dire che
gli esami di recupero potrebbero essere anche più difficili di quelli che
abbiamo fatto oggi. Da parte mia accetterò l’esame di oggi con
qualunque risultato”. Anche Kim fu d’accordo che non era il caso di
rinviare l’esame, perciò tutti e tre assieme si diressero verso la chiesa.
“Porta intanto i ragazzi nel salone della chiesa”, il pastore gli
suggerì. “Io vado a fare alcune telefonate”.
I fatti della sera prima avevano anche fatto perdere loro le prove del
coro del giovedì sera, e ora non avevano idea di quale musica eseguire
durante il servizio della domenica successiva. Sarebbe stato sicuramente
un disastro per Jamie in qualità di direttore del coro e per Adam, in
qualità di organista.
“Sono alla chiesa dove ho detto che sarei venuto”, Jamie disse un
po’ irritato. “Che cosa è successo?”
Ma il dottor Ames venne in loro aiuto. “Adam, Jamie, non voglio che
voi due vi preoccupiate di nulla in questo momento”, disse quando essi
lo rintracciarono. “Con gli esami e con tutto quello che vi sta capitando,
è bene che vi prendiate una settimana o due di riposo”.
“Ma è il nostro lavoro ed è nostro dovere assolverlo”, Adam
affermò risolutamente.
“Sì, lo so. Ho tentato di chiamare Adam per vedere come stanno le
cose, ma è ancora al telefono”.
“Jamie!” Adam esclamò quando finalmente riuscì a mettersi in
contatto con lui. Sto cercando di contattarti da un’ora. Dove sei?”
“Beh, suppongo che sai ormai che non sono riuscito a trovare una
casa per quattro ragazzi. Stavo quasi per smettere di cercare quando il
telefono ha iniziato a suonare ininterrottamente. Improvvisamente tutti
sembravano aver cambiato idea. Tutti volevano quei ragazzi! Ho un
presentimento che il parcheggio della chiesa inizierà a riempirsi da un
momento all’altro”.
“Ma … ma come mai? Che cosa è successo? Che cosa è cambiato?”
“Non so se è il caso, Jamie. Hai trascurato il tuo canto ultimamente”,
il dottor Ames aggiunse, “per questo non ho previsto per te nessun
Appena udì il primo veicolo entrare nel parcheggio, Jamie si rese
conto di che cosa era successo. Improvvisamente si rese conto che né lui
né Adam avevano neppure un po’ dei poteri persuasivi che credevano di
avere. Ma il pastore MacNeil evidentemente sì. Aveva contrattato e
contrattato con le persone della lista che avevano detto no ad Adam.
Dio ti benedica! Sussurrò tra sé, andando nel salone della chiesa dove
quattro ragazzi e uno più piccolo, tutti stavano già sgranocchiando uno
spuntino che avevano trovato in cucina. “Andiamo, ragazzi”, chiamò,
“Penso sia ora di incontrare le persone che vi porteranno a casa con sé
stasera”.
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“E’ importante che noi facciamo comunque il nostro lavoro, non
importa quello che succede”, Jamie aggiunse. “Inoltre, penso che sia
importante dimostrare alla congregazione e ad Ace che noi non ci
sentiamo intimiditi e non ci nascondiamo. A dir il vero vorrei cantare un
assolo domenica, se per lei va bene”.
insegnati fin da piccolo; ma così non era per gran parte del mondo! Per
la prima volta Jamie capì davvero che cosa significava mettere la fiducia
in uno, in un Essere sconosciuto, con nessuna prova della sua esistenza
se non le parole dette da altri. Ora Jamie capì perché aveva bisogno di
tutta quella scuola, capì perché stava lavorando così tanto per
raggiungere quella meta, e perché questi quattro ragazzi disperati
trovavano tanta difficoltà a fidarsi di lui, un ragazzo lui stesso. Pensò a
suo fratello Andy, a che persona meravigliosa fosse diventata, e si
ricordò di essere stato sul punto di perderlo e di non poterlo mai più
chiamare “fratello”, se non fosse stato per la perseveranza della famiglia
Conner e per la misericordia di Dio. “Solo per la Grazia di Dio sono dove
sono”, Andy aveva detto innumerevoli volte. Questi quattro ragazzi,
giurò, non sarebbero vissuti mai più per strada, a meno che essi non lo
avessero scelto di loro spontanea volontà.
Dopo che la donna ammalata, il cui nome Jamie ancora non
conosceva, fu caricata su un’ambulanza e portata all’ospedale, Jamie e i
quattro ragazzi salirono sul suo pickup e si diressero verso la chiesa.
Caricare la signora nell’ambulanza non era stato facile; non appena
Arnold si era svegliato, si era incollato a sua madre e non voleva mollarla
in nessun modo. Alla fine Jamie, con l’aiuto dei quattro “fratelli più
grandi” di Arnold, convinse il ragazzino che sua madre doveva andare in
ospedale e che lui e gli altri dovevano andare con Jamie.
Quando Jamie entrò nel parcheggio della chiesa, si sentì mancare.
Non c’era nessun veicolo nel parcheggio. Kim se n’era già andata e Jamie
era solo con quei cinque ragazzi senza casa. Era più che disposto di
prenderli con sé ma sapeva che non vi era proprio alcuna passibilità che
Kim, Adam e lui stesso potessero occuparsi di tutti e cinque. Si stava
chiedendo che cosa avrebbe fatto, quando il pastore entrò nel
parcheggio.
“Sembra che tu abbia un carico da consegnare”, il dottor MacNeil
disse allegramente uscendo dalla macchina. “Cosa sta succedendo,
Jamie?”
“Non ne sono sicuro, Pastore”, Jamie disse, con un tono di sconforto
nella sua voce. “Avevamo una lunga lista di nomi di volontari che erano
228
impegno come cantante almeno fino all’autunno. Inoltre, ti aspetta
un’estate molto impegnativa e dovrai dedicarti a ben altre attività e non
al canto”.
“Capisco, ma questa è una canzone che conosco già e che contiene
un messaggio che vorrei venisse ascoltato da qualcuno in particolare. E’
importante per me, dottor Ames”.
Il venerdì sera, quando tutti erano già a letto, Jamie e Kim
passarono un’ora assieme, felici solo di stare in compagnia l’uno
dell’altra e di stringersi l’un l’altro. Dopo un lungo periodo di silenzio,
ciascuno assorto nei suoi pensieri, chiacchierarono ben fino a notte
inoltrata. Discussero di ogni aspetto della loro vita e delle loro
aspirazioni, inclusi alcuni scenari negativi che speravano non si
verificassero, anche se erano tra le possibilità. Tra le altre conclusioni a
cui giunsero ci fu la decisione che era tempo di fare testamento.
“Cercherò in giro”, Jamie promise, “Ci deve essere un paio di avvocati
nella congregazione”.
La domenica mattina, le cose sembrarono essersi nuovamente
calmate e tornate ad una quasi apparente normalità. I bambini erano
tornati a casa, la polizia se n’era andata, sebbene avesse continuato a
tenere la casa sotto stretta sorveglianza e i tre studenti di casa Conner
avevano iniziato a rilassarsi e a prepararsi per la settimana degli esami.
Jamie era in piedi al suo solito posto sulla pedana da direttore del coro,
Adam alla tastiera dell’organo ed un altro studente, Maxine Grindler,
stava al pianoforte. Il dottor Ames stava tranquillo e senza nulla da fare,
seduto tra i fedeli.
Jamie aprì il servizio dirigendo il coro in un breve inno; il pastore
recitò la preghiera d’apertura, poi i fedeli in piedi cantarono l’inno di
apertura, scelto anche quello da Jamie: “Alzatevi, alzatevi in piedi per
Gesù”. Ci fu la consueta lettura delle Scritture da parte di uno dei
diaconi, un breve indirizzo di saluto da parte del pastore, poi un altro
inno cantato dai fedeli. Jamie diresse il coro per l’antifona, poi si voltò
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per cantare il suo assolo. Come era sua abitudine, prima di salire sul
pulpito, si tolse la tunica da corista.
“Alle volte faccio delle cose strane nel mio tempo libero”, Jamie
iniziò. “Una di queste strane attività è andare alla ricerca di alcuni dei
nostri inni per scoprire quando sono stati scritti e che cosa li hanno
ispirati. Stavo facendo proprio questo un giorno della settimana scorsa,
quando mi sono imbattuto in questo inno. E’ stato scritto da Fanny
Crosby, e solo questo fatto è degno di nota. Quando lo lessi mi sembrò
subito che avesse un particolare significato per me, perché riflettendo
sulle parole dell’inno stesso, mi accorsi che tutte le cose che facevo, le
facevo nel modo sbagliato. As esempio era mia forte intenzione tentare
di abbattere il capo dei Ghepardi, o per lo meno di ignorarlo, mentre io
avrei dovuto cercare di innalzarlo! Ace è figlio di Dio, come lo siamo voi
ed io. La Bibbia dice “Anche se i tuoi peccati sono scarlatti, saranno
bianchi come la neve”. Questo versetto mi insegna che Ace può essere
redento e poiché lui ed io ci conosciamo abbastanza bene per chiamarci
per nome, suppongo che questo sia il mio compito. Ace, se stai
ascoltando, mi scuso per non aver fatto il mio dovere. Stai morendo ed è
mia responsabilità salvarti. Dio ti ama e se sei degno di essere amato da
Dio allora sei degno di essere amato anche da me. Ho degli esami da
fare questa settimana, ma appena finiti, verrò a cercarti e porterò Dio
con me!”.
Fece un cenno ad Adam il quale suonò una breve introduzione, poi
Jamie iniziò a cantare.
“Ho avuto un piccolo problema con un tizio con un coltello lo scorso
autunno”, Jamie rispose imbarazzato. Era passato molto tempo da
quando qualcuno aveva fatto cenno alla sua cicatrice, tanto che se n’era
quasi dimenticato.
“Un tizio di nome Ace?
“Beh, sì”.
“Oh mio …!” Mike esclamò. “Devo andare!”
“Non farlo per piacere”, Jamie supplicò. “Cos’è che non va così
all’improvviso?”
“TU!” il giovane terrorizzato esclamò. “Sei tu che non vai! Si è sparsa
la voce per tutte le strade del quartiere che nessuno deve immischiarsi
con un prete con la cicatrice sul viso. L’ordine è venuto direttamente da
Ace perché lui stesso si sarebbe occupato di te. PER PIACERE non dirgli
che ti abbiamo fermato! PER PIACERE!”
“Non dirò nulla ad Ace”, Jamie disse per consolarlo. “Per piacere,
credetemi, tutto quello che voglio è aiutarvi. Non appena questa signora
sarà sull’ambulanza, tu ed io e i tuoi tre amici saliremo sul mio pickup
assieme ad Arnold. Poi vi procurerò qualcosa da mangiare e un posto
dove dormire stanotte. Solo fidatevi di me, per piacere”.
Solo fidati di Lui, solo fidati di Lui,
Salva chi perisce, prenditi cura di chi muore,
solo fidati di Lui adesso.
Strappali per pietà dal peccato e dalla tomba;
Egli ti salverà, Egli ti salverà,
Piangi sul peccatore, rialza il caduto,
Egli ti salverà adesso.
Di’ loro di Gesù, il Potere che salva.
Le parole del vecchio inno che Jamie aveva cantato centinaia di
volte risuonava nella sua testa. Ora, finalmente, comprese. Si era
sempre affidato al suo Signore e Salvatore perché così gli era stato
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“Non la manderanno via questa volta. La porteremo all’ospedale poi
porterò Arnold a casa con me e mi occuperò di lui. E voi e i vostri amici?”
“Ce la caveremo”, Mike rispose mentre Jamie telefonava per far
venire un’ambulanza.
“Mike, non dovete più vivere per strada. Posso trovare una casa
anche per tutti voi”.
Mentre cantava, a Jamie pareva come se la signora Crosby avesse
avuto Jamie e Ace in mente quando aveva scritto le parole dell’inno.
Senza esitazione, saltò il ritornello e continuò con la seconda strofa, poi
la terza:
Sebbene essi Lo offendano, Egli ancora attende,
“E’ troppo tardi per noi”, Mike rispose amaramente.
attende di ricevere il figliolo pentito;
“Non è mai troppo tardi. Lasciami tentare. Ti prego?”
li supplica con forza, li supplica con gentilezza;
“Se vuoi”, Mike disse con tono indifferente. “So che non funzionerà,
ma se proprio vuoi, fa pure”.
“Kim, tesoro, potresti andare tu a prendere i bambini?” Jamie disse
dopo aver fatto il numero di casa sua. “Ho un piccolo problema qui e
non so quanto tempo ci vorrà”.
“Va tutto bene?” Kim chiese. “Hai avuto un contatto con Ace?”
“No, niente ancora, ma potrebbe essere una serata altrettanto
interessante. C’è una donna incinta con l’AIDS qui, un bambino di nove
anni e altri quattro di quindici o giù di lì. Se tu potessi mettere Adam al
lavoro sull’elenco delle disponibilità …”
“Fatto”, Kim disse. “Ti vedrò quando ti vedrò, va bene? E tesoro, sta
attento. Ti amo”.
Egli perdonerà se solo crederanno.
Salva chi perisce, dovere lo vuole;
Forza nella fatica il Signore offrirà;
di nuovo lungo la via stretta pazientemente conducili;
di’ al povero errante che un Salvatore è morto per lui.
Alla fine cantò il ritornello, mentre Adam alzò il suono dell’organo in
un dolce ma deciso crescendo. Jamie fu quasi sopraffatto dal senso del
dovere e della gravità del momento mentre cantava:
“Ti amo anch’io, Kim”.
“Aspetta un momento”, il piccolo Arnold improvvisamente esclamò.
“Ti conosco! Tu sei il prete ragazzo con la faccia sfregiata, non è vero?”
“Suppongo di sì”, Jamie disse. “Ti ho già detto che non sono un
prete, ma questo è quello che la maggior parte della gente crede e non
vedo proprio come potrei dire che non c’è una brutta cicatrice sulla mia
faccia”.
“E sì!” Mike esclamò. “Dove ti sei fatta quella cicatrice?”
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Salva chi perisce, prenditi cura di chi muore,
Gesù è pietoso, Gesù salva.
Il dottor Ames stavaseduto tra i fedeli letteralmente sbalordito. Il
dottor MacNeil, pure lui, seduto sulla sua sedia da pastore sulla pedana,
era doppiamente sbalordito. Ora doveva alzarsi e predicare; cosa
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avrebbe detto dopo quello che era appena successo? Jamie Conner era
forse uscito completamente di senno, sfidando il suo nemico mortale, o
stava dispiegando la più brillante strategia del secolo? La maggior parte
dei membri del coro si sentirono come di piangere; nella loro mente
Jamie aveva appena firmato la sua condanna a morte e non avrebbe mai
completata la settimana d’esami. Dopo di oggi non avrebbe mai più
diretto il coro, mai più suonato l’organo che amava. In molte delle loro
menti, Jamie Conner era già morto.
Per quanto sorpresi e sconvolti fossero tutti i componenti della
Chiesa Comunitaria di Chicago, il loro stupore fu niente a confronto dello
sbigottimento che provò il piccolo gruppo di adolescenti e di giovinastri
ammucchiati attorno ad una radio portatile all’interno in una stanza per
incontri segreti, distante solo due miglia dalla chiesa. “Ti ama?” uno dei
ragazzi più giovani disse ridendo. “Che cos’è, un “finocchio” o cos’altro?”
“Sta cercando di spaventati”, un altro commentò. “Pensa, dice che
verrà a trovarti e che porterà Dio con sé, come un bambino che minaccia
di portare il suo fratello più grande o un altro ragazzo per dargli man
forte”.
momento. Si sta prendendo cura di tutti noi da quando avevamo dieci
anni ma ora sta male e abbiamo bisogno di aiuto”.
“Cos’ha che non va?” Jamie chiese innocentemente mentre seguiva
Mike su per una scala scura di un condominio davvero fatiscente. Poteva
immaginarsi in quale modo quella donna si era presa cura di quattro
ragazzi in crescita; proprio quello, molto probabilmente, era il motivo
per cui ora stava male.
“Ha l’AIDS ed è incinta”, Mike rispose. A quel punto Jamie divenne
davvero ansioso. Cosa avrebbe potuto fare in una situazione simile?
Tentò di trovare una scusa per uscirne. Si ricordò di suo fratello Garth
che aveva avuto anche lui l’AIDS. Nonostante le parole di
incoraggiamento di Jamie, davvero Garth era senza speranza. Quella,
aveva sempre detto a se stesso, era la ragione per cui Garth aveva fatto
ciò che fece: tentare di rapinare un negozio di generi alimentari con una
pistola scarica. Ma il caso che gli si stava presentando davanti era
diverso, non è vero? La donna aveva un bambino dentro di sé. C’erano
possibilità concrete che anche il bambino nascesse con l’AIDS; ma, e se
invece non sarà così? Se quel bambino nascerà sano e senza madre e
senza casa? Cosa succederà allora?
“Sta giocando con noi”, un altro affermò. “Perché non li facciamo
fuori proprio nel parcheggio della chiesa come tante anatre in un tiro
assegno? Possiamo far fuori l’intera famiglia in un colpo solo. So che
lasciano giù i loro figli alla chiesa ogni mattina”.
A Jamie bastò un’occhiata alla donna distesa immobile sul letto in
una stanza dell’appartamento sudicio e si sentì mancare il cuore. Era
priva di conoscenza, più morta che viva, con un bambino disteso vicino a
lei, abbracciato a lei, che dormiva. C’erano segni di lacrime sul viso del
bambino.
“Invece, non torcerete loro un capello”. Ace ordinò, ancora seduto
accanto alla radio tutto pensieroso.
“Quello è Arnold, suo figlio”, Mike commentò. “Ha nove anni e
penso che anche lui ce l’abbia, ma finora sembra stia bene”.
“Non torcere loro un capello?” un altro fece eco incredulo. “Non
fare nulla? Sei per caso impazzito?”
“Non posso far nulla per lei”, Jamie disse allungando la mano per
prendere il suo cellulare. “Dobbiamo portarla all’ospedale”.
“Mi hai sentito, lasciateli stare! Quel pazzo di un ragazzo, da quanto
ha detto, vuole un confronto con me, uno contro uno. Bene, se questo è
quello che vuole, questo avrà. Non faremo nulla per una settimana che
finisca pure gli esami, che è quello che vuole; poi mi occuperò io di lui
personalmente. Nel frattempo piantatela e occupatevi degli affari
vostri”.
“Nessun ospedale!” Mike esclamò. “Non c’è denaro per l’ospedale”.
“Non preoccupatevi del denaro adesso. Prima dobbiamo prestarle
le cure più urgenti, poi ci preoccuperemo del denaro”.
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“Ma l’hanno già mandata via dall’ospedale altre volte”.
“Abbiamo una donna ammalata”, il giovane gli disse. “Ti abbiamo
visto andare in macchina attorno al quartiere. Abbiamo fatto domande e
ci è stato detto che potevi aiutarla. La puoi aiutare, reverendo?”
“Posso certamente provarci”, Jamie rispose. “Dove si trova la
donna?”
“Ti ci porto io”, rispose. “Tom, Jeremy e Randy sorveglieranno il tuo
camioncino. Non è un quartiere molto buono questo, capisci”.
Dopo il servizio Jamie si trovò nell’ufficio del dottor MacNeil, con
metà del personale della chiesa che lo tormentava e lo rimproverava,
non facendo segreto alcuno che erano fortemente adirati con lui. “Non
hai alcun diritto di lanciare le tue sfide personali dal pulpito di questa
chiesa!” il Ministro per i giovani gli gridò contro. “Stai mettendo in
pericolo tutti i ragazzi che svengono in questa chiesa, per non parlare del
pericolo che correrò andando per le case di quel quartiere”.
Non dirlo a me! Jamie disse tra sé, mentre seguiva il giovane dietro
l’angolo e giù per la strada. Era stato in quel quartiere abbastanza a
lungo a sapere che c’era un’ottima possibilità che ritornando, SE mai
fosse ritornato, avrebbe trovato nient’altro che lo scheletro di quello che
era stato il suo pick. Sapeva inoltre che doveva dimostrare completa
fiducia in quei ragazzi che sembravano fidarsi di lui o non si sarebbero
mai dimostrati disponibili nei suoi confronti.
“Ma non avete ascoltato bene”, Jamie ribatté. “Io ho dichiarato che
voglio la pace, non la guerra”.
“Voi sapete il mio nome”, Jamie disse mentre camminavano, ”ma io
non so il vostro. Come vi chiamate?”
“Ne è sicuro?” Jamie controbatté. “E’ sicuro di sapere come è fatto
Ace, quali sono i suoi pensieri?”
“Mike” il giovane disse semplicemente.
“Quanti anni hai, Mike?”
“Quindici. Perché? E tu, quanti anni hai?”
“Tu vuoi fare la pace con qualcuno che non ha alcuna intenzione di
fare la pace con te”, il Ministro dell’Evangelizzazione sottolineò. “E’
come pestare una zampa ad un orso grizzly e poi offrirgli una
nocciolina”.
“Jamie, ti stai sobbarcando un lavoro che predicatori esperti e
veterani non farebbero”, il dottor MacNeil disse. “Sappiamo che le tue
intenzioni sono buone, ma come ti è venuta in mente l’idea di poter fare
quello che nessun altro è mai riuscito a fare finora?”
“No, Mike. Non sto cercando di intimidire nessuno, né di mettermi
in mostra. Io ho semplicemente avuto delle opportunità nella vita che tu
non hai avuto. La questione è, che cosa faresti se tu avessi
l’opportunità?”
“Nessun altro non ha neppure tentato”, Jamie corresse. “Non sono
stupido, signori. Non penso neppure per un attimo che andrò da Ace e
me ne uscirò da là con lui sotto braccio cantando inni. Quello è il mio
traguardo ultimo, e so che ci vorrà del tempo; nel frattempo voglio solo
una tregua. A causa della faida tra lui e me, nessuno vuole immischiarsi
con i ragazzi bisognosi di quel quartiere! Voglio solo una tregua, voglio
poter andare e venire da quel quartiere, senza dover sempre guardarmi
alle spalle. Se riesco a ottenere questo, forse avrò la possibilità di
mostrare ad Ace e ai suoi amici anche l’amore di Dio, invece di sparare
loro”.
“Non importa. Non ho alcuna possibilità e non ne vedo alcuna
all’orizzonte. Mi va bene così, grazie alla donna che vedrai fra un
“Che cosa ti fa pensare che Ace o i suoi scagnozzi non ti spareranno
appena ti vedranno?” Il Ministro alle Attività di Sostegno domandò.
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“Diciannove”.
“Bene, bella differenza! Tu hai diciannove anni, io quindici. Tu sei ad
un anno dalla laurea e io non ho neanche finito la prima media. Pensi di
essere migliore di me per questo?”
“Non lo so”, Jamie rispose. “Ma devo fidarmi di Dio. Se Egli
realmente vuole che lo faccia, mi proteggerà. Se non vuole che vada là
me lo dirà; oppure Egli saprà usare la mia morte per qualcosa di molto
più grande, se questo è il modo in cui andrà.
“Hai proprio la fede semplice di un bambino”, Il Ministro per i
Giovani dichiarò. E’ solo che le cose non sono altrettanto semplici”.
“Forse lo dovrebbero essere, signore, la mia Bibbia contiene quanto
Dio ha promesso: Non vi lascerò e non vi abbandonerò mai. E’ uno dei
primi versi che ricordo di aver imparato da bambino e il primo che ho
insegnato ai miei figli. Dio non mi ha mai abbandonato, neppure nei in
momenti più bui della mia vita, perciò non ho alcun motivo per dubitare
di Lui ora. Tutta l’istruzione e lo studio che cerco di conseguire in questo
posto è meraviglioso per la capacità di comprensione che riuscirò a
sviluppare, e non riuscirò mai a sapere abbastanza su quello che Dio ha
da dire a noi uomini; ma non occorre una laurea per avere una fede
semplice in un Dio saggio e amorevole!”
“E tua moglie, non ha anche lei qualcosa da dire al riguardo?” Il
Ministro alle Attività di Sostegno domandò, cercando di mettere in
dubbio le affermazioni di Jamie. “Spero che tu ne discuterai almeno con
lei prima di assumerti impegni così avventati”
“Ne abbiamo già discusso a lungo”, Jamie rispose.
“Finanziariamente non ci sarà alcun problema. Entrambi stipuleremo un
grossa assicurazione sulla vita e faremo testamento. Dovevamo farlo
comunque, ma non abbiamo avuto l’occasione. Quanto a Kim, se me ne
andrò, concluderà la sua istruzione o qui o da qualche altra parte. Essa
già sa che lei e i bambini saranno accolti alla fattoria Conner, dove non
sarà sola. E’ d’accordo con me, signore, ed essa sa che davvero non ho
scelta”.
Nessuna delle due parti poté convincere l’altra a muoversi dalla
propria posizione ma lo staff dei ministri alla Chiesa Comunitaria ammise
che le cose sembravano essere meno tragiche di quanto un primo
momento aveva ritenuto, almeno un po’.
Kim, Jamie e Adam tornarono ai loro impegni di studio. Ogni
mattina dopo aver portato i bambini alla chiesa, affrontarono gli scritti
218
“Non posso farci nulla per il mio aspetto. Cosa posso fare per te?”
“Non so se un ragazzo come te possa affatto fare qualcosa per me”,
il giovane dichiarò con evidente irritazione.
“Farò comunque qualcosa, ma lasciami che prima porti la macchina
via dall’incrocio. Chiedi ai tuoi amici di farsi da parte, vado dietro
l’angolo e la parcheggio. Prometto che non scappo, ma dovete fidarvi di
me”.
Con sorpresa di Jamie, tutti e quattro i giovani si fecero da parte e
gli permisero di parcheggiare la macchina. Si sentì un po’ incoraggiato, e
allora uscì e affrontò i quattro che lo avevano fermato. Pensò che ogni
persona con un minimo di buon senso sarebbe scappata via se ne avesse
avuto l’occasione; ma tutti ormai sapevano che Jamie non ne aveva
neanche un po’ di buon senso.
“Abbiamo sentito in giro che ci si può fidare del prete col pickup
verde”, quello che sembrava il capo iniziò a dire. “Però, non lo so, non
sei un vero prete …”
“E’ la stessa cosa”, Jamie tentò di spiegare. “I preti sono cattolici
come voi, presumo. Io sono protestante, Battista; ma tutti adoriamo lo
stesso meraviglioso Dio, non è vero?”
“E allora come dobbiamo chiamarti?”
“Jamie andrà bene. Di solito un ministro battista lo chiamiamo
Reverendo o Pastore, ma sono ancora piuttosto lontano dalla laurea,
così sono solo Jamie Conner, studente”.
A quel pensiero, Jamie improvvisamente sentì un brivido in tutto il
corpo. Ancora un anno e sarebbe stato ordinato ministro, sarebbe
diventato un Reverendo! Lui! Ci sarebbe voluto un po’ più tempo di
quello che aveva impiegato per combattuto contro un cancro
inesistente, e circa lo stesso tempo che aveva trascorso in prigione! Gli
era sembrata un tempo così lunga! Ora, improvvisamente, la sua
ordinazione era lontana solo un battito di cuore! A meno che,
naturalmente, qualcosa fosse successo tra ora ed allora.
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eccellente quello, perché la maggior parte dei bambini sarebbe stato a
scuola e quelli che non erano a scuola, ovviamente non lo erano perché
si trovavano in qualche guaio.
Dopo quattro giorni di nervi tesi come una corda di violino, Jamie
cominciò a rilassarsi. Sapeva che il suo pickup verde era unico e ben
conosciuto nel quartiere; la banda dei Ghepardi doveva ormai sapere
che si trovava nella loro zona, eppure non c’era alcun segno né dei
Ghepardi né dei bambini bisognosi di aiuto. Controllò l’orologio; era
quasi l’ora di andar a prendere i ragazzi a scuola. Decise di fare un ultimo
giro attorno all’isolatro dove Larry era stato ucciso; decise che se
nessuno si fosse fatto vivo, sarebbe ritornato alla chiesa. Controllò il
taschino sul petto per assicurarsi che il biglietto preparato per Ace fosse
ancora là poi accelerò verso l’incrocio.
Improvvisamente, mentre lentamente stava accelerando dopo
essersi fermato al semaforo rosso e girare a destra, quattro giovanotti si
misero davanti al pickup, facendo segno con le braccia perché si
fermasse. Jamie dovette premere forte sul freno per evitare di investirli.
Un brivido freddo gli corse giù per la schiena quando si accorse che quei
ragazzi potevano essere ciò che stava aspettando. Rimase seduto dentro
il suo pickup, immobile. Era indifeso, disarmato e non poteva correre via
senza investire almeno tre di quei giovani che stavano davanti a lui. Ci
siamo, Signore, mormorò trattenendo il respiro. Ti amo, Signore, e
metto la mia vita nelle Tue mani. Prima di avere il tempo per altre
considerazioni, ci fu un colpo sul finestrino dalla parte del guidatore.
“Chi sei?” uno dei giovani domandò, appena Jamie ebbe abbassato
il finestrino.
“Mi chiamo Jamie Conner”.
“Non sei un prete, vero? Perché allora indossi un abito da prete?”
“Sono un seminarista. Porto questi vestiti per identificarmi come
uomo di Dio”.
“A me sembri un uomo di niente”, il giovane commentò. “Sembri
più uno studente di scuola superiore”
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degli esami finali. Per tre mattine il tempo fu bello con cielo sereno e
temperatura piacevole, così poterono fare a piedi il tragitto verso
l’Istituto, tre isolati più in là. Nulla andò storto, tutto filò liscio. “Proprio
la quiete prima della tempesta”, il professor Martin dichiarò. Era
particolarmente preoccupato per la sicurezza di Jamie ma nascondeva la
sua preoccupazione con un velo di collera.
“Vieni alla festa stasera?” Marta Ellis, una delle studentesse, chiese
a Kim mentre uscivano dall’aula dove avevano sostenuto il loro ultimo
esame il venerdì pomeriggio,
“Festa? Non so niente di feste”, Kim rispose.
“Suvvia!” Marta disse con tono suadente, “sarà un vero schianto, è
per festeggiare la fine degli esami e la fine dell’anno scolastico”.
“Non lo so”, Kim disse esitante. “Dovremmo trovare una babysitter
per i bambini e non vogliamo che nessuno faccia da babysitter ai nostri
bambini per il momento, dopo tutto quello che hanno passato …”
“Porta anche loro. Dopo tutto siamo seminaristi, di sicuro non ci
saranno ubriachi in giro. Ci saranno solo analcolici, tè e caffè, e tutti
porteranno dei dolci. Ci saranno canti e probabilmente qualche ballo. A
proposito, ho saputo che sei una bravissima ballerina”.
“Ballare? Ma pensavo che …”
“Abbiamo verificato con uno dei responsabili della facoltà. Non
hanno alcuna obiezione riguardo al ballo, ammesso che non sia hard
rock e altra musica offensiva e cose volgari. Capisci, solo cose gustose
del tipo di quelle che tu e Jamie avete fatto alla televisione”.
“Sembra allettante”, Kim disse con aria dubbiosa. “Dovrò vedere
con Jamie e con Adam dopo il loro esame di Psicologia. Dove si svolgerà
la festa?”
“All’Unione Studentesca”,Marta disse.
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Andarono alla festa e si divertirono moltissimo. Senza volerlo
rafforzarono anche i loro legami familiari. Per un po’ di ore furono
proprio come gli altri studenti dell’università: spensierati, felici di
divertirsi. Naturalmente l’idea di “divertimento” per gli studenti
dell’Istituto Biblico era molto più sana e meno rischiosa della maggior
parte dei loro colleghi laici. Jamie e Kim ballarono assieme per la prima
volta dopo il loro matrimonio; Kim ballò anche con altri ragazzi e Jamie
con altre ragazze. Ebbero anche il tempo per insegnare a ballare ai loro
figli, il che si rivelò la cosa più importante che avessero mai fatto fino a
quel momento per rafforzare il legame che si stava formando tra di loro.
La loro vita assieme era stata, fino ad allora, solo una serie di cose serie,
certamente necessarie per un’educazione di successo dei loro bambini,
ma certamente non molto divertenti, come, ad esempio, assicurarli che
non correvano pericoli ora, insegnare loro le preghiere, aiutarli ad
apprendere un corretto metodo di studio, assicurarsi che stessero bene
quando dovevano lasciarli per andare alle lezioni. E così via.
Ma quella sera fu tutta un’altra cosa. Quella sera i quattro bambini
che stavano tentando con tutto loro stessi, quanto i loro genitori, di
formare una famiglia unita, scoprirono che famiglia significa molto di
più che studio e lavoro, essere confortati e coccolati. Impararono che
famiglia era anche buon divertimento, sano e spensierato. E si fecero
anche nuovi amici tra i figli degli altri studenti.
IX – IL CONFRONTO CON LA BANDA
Il lunedì pomeriggio segnò l’inizio della vacanza di due settimane
per gli studenti dell’Istituto Bibblico. Il dottor MacNeil aveva pensato, in
un primo momento, di sommergere di lavoro il suo giovane studente per
poter tenerlo lontano dal ghetto, ma in seguito aveva pensato ad una
cosa migliore. Se, infatti, Jamie voleva ancora mettere in atto il suo
piano di far visita ad Ace, allora l’ultima cosa di cui aveva bisogno era
proprio di essere stanco, di avere troppe altre cose per la testa o di
essere preoccupato le troppe cose da fare.
Adam aveva progettato di andare a casa per l’estate, ma i suoi
genitori non erano ancora adirati con lui per la sua scelta di vita che
aveva fatto, perciò decise di rimanere a Chicago e di frequentare dei
corsi supplementari. Aveva incontrato una ragazza alla fine della festa di
fine semestre, e quello fu un ulteriore motivo per non lasciare Chicago.
Charlene Robbins era una ragazza dolce e molto devota. Era una
studentessa del secondo anno di Teologia, che sperava di ottenere
l’abilitazione all’insegnamento e poi di andare ad insegnare in una
scuola confessionale. Divenne presto una regolare visitatrice alla casa
dei Conner perché aveva una macchina e Adam no. Jamie aveva provato
a convincere Adam di comperarsene una con il denaro risparmiato per
l’università, di cui non ne aveva più bisogno grazie alla borsa di studio
che gli era stata assegnata, ma Adam aveva dichiarato di non averne
bisogno.
Jamie non perse tempo e fece quello che aveva sempre detto che
avrebbe fatto. Portò i quattro figli a scuola con il suo pickup, e lasciò il
Suburban a Kim e ad Adam. A tutti i ragazzi piaceva tantissimo il pickup
del loro papà e provavano grande divertimento ad osservare gli sguardi
degli altri ragazzi radunati nel parcheggio della chiesa.
Quando gli fu chiesto quali impegni avesse quel giorno, Jamie
rispose che si sarebbe riposato, che forse sarebbe andato in giro in
macchina e avrebbe ascoltato lo stereo, cose che non faceva da un sacco
di tempo. Non specificò dove aveva pensato di andare. Ma tutti
sapevano che sarebbe andato a pattugliare le strade nei quartieri
malfamati di Chicago, alla ricerca di ragazzi in difficoltà. Era un momento
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tenetevelo per voi stessi. Questa è la mia posizione come Pastore
Anziano”.
Quando le prove del coro erano finite, Jamie non si era sentito più
tanto entusiasta di diventare membro a pieno titolo dello staff della
chiesa. Espresse brevemente ad Adam le sue preoccupazioni, mentre i
due amici rimettevano nello schedario gli spartiti musicali che avevano
usato. “Sapevo che qualcosa ti preoccupava”, Adam gli disse, “e anche il
coro se n’era accorto. Non eri proprio del tuo solito umore allegro e
felice oggi. Non sai nascondere i tuoi sentimenti molto bene, Jamie”.
passaggio sicuro dentro e fuori il luogo dell’incontro. Potremmo
diventare anche nemici peggiori di prima dopo l’incontro, ma ho fiducia
che onorerà la sua parola”.
“E’ davvero una bella grossa supposizione, Jamie. Sei sicuro di voler
rischiare la tua vita per una fiducia così avventata?”
“Non penso sia affatto avventata, pastore. Lei ha dimenticato che
ho trascorso nove mesi in galera con 700 ragazzi e giovanotti, alcuni dei
quali erano davvero pericolosi. Eppure la loro parola d’onore era come i
soldi in banca. Potrebbe non venire niente di buono dall’incontro, ma
penso che non sarò in pericolo”.
“E’ vero, avevo la testa da qualche altra parte”, Jamie osservò.
“Andiamo alla riunione e vediamo come va”.
“Jamie”, il pastore disse con gentilezza”, i membri dello staff erano
dapprima arrabbiati, ma poi hanno voluto che tu sapessi che erano
preoccupati per te. Essi … ti vogliamo bene, Jamie! NOI non vogliamo
perderti”.
“Forse c’è un altro modo di affrontare il problema”, il dottor Barker
sostenne, sentendo crescere l’animosità tra i due uomini. Il dottor
Barker era il preside della scuola della chiesa e aveva una reputazione di
disinnescare situazioni potenzialmente esplosive quando queste
emergevano. “Abbiamo bisogno di un altro insegnante per la scuola e
Jamie sarebbe perfetto. A lui piacciono i ragazzi e ai ragazzi piace lui ed è
certamente una persona capace. Se dovrà diventare un insegnante della
scuola, sarà a tutti gli effetti un membro dello staff”.
“Lo so, signore. Anch’io voglio bene a tutti voi; mi considero uno di
voi anche se sono solo uno studente”, Jamie disse con un sorriso
disarmante.
“Gli altri insegnati non prendono parte alle riunioni” il dottor Mac
Neil gli ricordò. “Come potrà giustificare il fatto che un dei suoi insegnati
partecipano agli incontri dello staff e gli altri no?”
“Jamie è molto impegnato nel programma musicale della chiesa”, il
dottor Barker sostenne. “La sua presenza potrebbe essere facilmente
giustificata sulla base della necessità di essere pienamente a conoscenza
di tutto ciò che di musicale viene programmato per la scuola e per la
chiesa, così Jamie avrà modo di integrare meglio le due attività”.
“Seriamente però, c’è stato un incidente a casa giovedì scorso che
mi ha costretto a ripensare all’intera situazione e pregare più
intensamente che mai. Il piccolo Tony ha avuto un serio attacco di
panico quando non sono tornato a casa per cena. Quel ragazzino sarà
distrutto se perderà un’altra figura paterna e non voglio correre quel
rischio. Ecco perché sono sicuro che andrà tutto bene”.
“D’accordo, Jamie”, il pastore disse, ancora non completamente
convinto. “Solo sappi che noi pregheremo per te. Presumo che nessuno
saprà dell’incontro finché non sarà finito, vero?”
“Questo è quello che ho premesso ad Ace”.
“Sono decisamente contrario, almeno per il momento”, il dottor
Ames affermò. “Jamie non ha tempo per un altro incarico così
Fu il giovedì sera successivo che Jamie trovò il biglietto. Sapeva che
la polizia stava sorvegliando attentamente i suoi movimenti e
probabilmente anche Ace e i suoi uomini stavano facendo la stessa cosa.
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Era quasi pronto ad accantonare l’idea, ritenendo che, con ogni
probabilità, Ace non lo voleva proprio incontrare. Avrebbe dovuto
pensare a qualche altra cosa.
feroci bande della città! Ed ora sta pensando di adottare un bambino
che probabilmente ha l’AIDS! Quel ragazzo non ha nessuna concezione
del rischio e della paura!”
Dopo le prove del coro, Jamie uscì e salì sul suo camioncino. Era
tardi ed era stanco. Solo quando tentò di mettere la chiave
nell’accensione scoprì un pezzo di carta, piegato molte volte, attaccato
allo sportello. Ma certo! Sarebbe stato logico aspettarsi un biglietto
messo sotto il tergicristallo o in un posto simile, ma era troppo scontato,
troppo facile, chiunque avrebbe potuto leggerlo. Ace e la sua banda non
avrebbero certo avuto alcuna difficoltà ad aprile le porte del suo
camioncino anche se chiuse a chiave. Sì, quello doveva essere proprio il
biglietto che stava aspettando. Un brivido gli corse giù per la schiena,
non diverso da quello che aveva provato quasi sette anni prima, quando
suo fratello Garth lo aveva fatto venire per il loro ultimo incontro.
Ancora una volta era arrivata l’ora d’inizio dello spettacolo!
“E quali delle attività che ha appena menzionato propone di
impedirgli di fare perché diventi membro a pieno titolo dello staff?” Il
dottor Ames disse tanto per rendere più incandescente la discussione.
Dal momento in cui aprirai questo biglietto, non contattare
nessuno, la nota diceva. Se hai un cellulare, spegnilo a mettilo sul sedile
accanto a te. Sei sorvegliato, così segui queste istruzioni alla lettera, o
l’affare è chiuso.
Hai la mia parola che avrai passaggio sicuro al luogo dove mi trovo e
ritorno. Ma hai la mia parola che, se non rispetterai le mie istruzioni,
sarai morto prima di finire a terra.
Metti in moto il pickup, esci dal parcheggio e svolta in direzione di
casa. Continua fino a che non sei sicuro che nessuno che ti conosce ti
abbia visto, poi torna indietro. Procedi verso una piccolo magazzino al
numero 3159 di Sunset Row, vicino al fiume. Prendi la direzione della
rotatoria e guarda di non essere seguito. Se lo sei, vattene e dimentica
tutto e sarai contattato nuovamente. Quando arrivi al magazzino vedrai
una piccola scatola sulla parete vicino alla porta. Ulteriori istruzioni
saranno all’interno della scatola. Se non c’è alcuna nota dentro vuol dire
che è successo qualcosa di imprevisto e non è sicuro continuare.
Dimentica l’incontro e va a casa.
“Lo sa cosa intendo”, il ministro per i Giovani ribatté bruscamente.
“Penso solamente che quei due hanno bisogno di essere controllati e
guidati un po’ più di quanto non lo siano in questo momento. Sono
sicuramente dei bravi ragazzi, tutti e due; ma SONO ragazzi!”
“Sì, ragazzi con la più incredibile generosità e la grinta più tenace
che abbia mai visto”, il dottor Mac Neil ricordò a tutti. “Non voglio che
nulla e nessuno spezzi queste loro qualità. E non voglio che nulla
danneggi la positiva relazione che abbiamo instaurato con entrambi.
Temo che essi vedrebbero nel nostro tentativo di limitarli una forma di
imbriglio, una limitazione della loro libertà, come fossero dei burattini e
finiranno per risentirsi e la nostra buona relazione con loro finirà. Una
cosa ho imparato di quei due ragazzi fin da subito, che non sono stupidi,
affatto”.
“Se è tanto bravo e forte come lei dice che è, credo allora che se la
caverà bene anche da solo, senza di noi. Lei sa altrettanto bene quanto
me che il ragazzo ha bisogno di disciplina e di controllo. Nell’anno in cui
è stato qui, Jamie si è quasi fatto uccidere tre volte e ha fatto uccidere
uno dei suoi amici. Se questo non è un segno che ha bisogno di
disciplina, non so proprio cosa lo sia”.
“Spero proprio che lei non abbia intenzione di rinfacciare a Jamie
tutto questo”, il pastore disse con fare minaccioso. “Si ritiene già
abbastanza in colpa per quel tragico fatto. Non ha certo bisogno di
pensare che noi lo riteniamo responsabile anche di un omicidio”.
“Allora chi suggerisce che dobbiamo ritenere responsabile?” il
dottor Jackson domandò.
“Penso che lei sappia benissimo la risposta”, il pastore disse con aria
autorevole, “ma qualunque sentimento personale abbiate su di Jamie,
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“Sì e no. Nell’ultima riunione dello staff ho accennato a quello che
mi avevi detto, Jamie, ed essi si sono detti d’accordo”.
“Che cosa avevo detto? Non mi ricordo proprio”
“Che tu ed Adam dovreste essere considerati parte dello staff dei
ministri. Siamo tutti d’accordo; dato che molto di quello che fate voi due
viene discusso in quelle riunioni, penso proprio che sia necessaria la
vostra presenza”.
“Davvero? UAU! E’ … è meraviglioso!”
“Ci sarete allora stasera?”
“Sì signore!”, i due felici studenti dissero in coro.
“Penso che stiamo facendo un grosso errore”, il dottor Ames
dichiarò alla riunione dello staff. Se n’era andato in tutta fretta appena
terminate le prove del coro, lasciando Jamie e Adam a mettere via le
cose, ad archiviare la musica e a sitemare tutto prima che anch’essi
venissero alla riunione dello staff.
“Dobbiamo avere il controllo su quei due”, il dottor Jackson disse
con fermezza, “specialmente su Jamie. Il ragazzo è una mina vagante e
potrebbe causare un danno enorme alla chiesa. Non abbiamo certo
bisogno di istituire un comitato per il ‘controllo dei danni’ causati da uno
studente”.
“Sicuramente non hanno ancora causato nessun danno”, il dottor
Mac Neil disse in difesa di Jamie. “Dalla mia posizione, posso affermare
che i due ragazzi si sono adattati alle cose di qui piuttosto bene e che
tutto quello che hanno fatto finora ha contribuito a far conseguire gli
obiettivi generali della chiesa”.
“Potrebbe anche essere così”, sostenne il dottor Jackson, “ma
quello che essi hanno conseguito lo è stato ad un rischio altissimo, sia
per loro stessi che per la chiesa. Penso sia una cosa inconcepibile: un
ragazzo di soli 19 anni con quattro figli, uno dei quali è nato quando lui
ne aveva appena otto! Ed è pure in grande amicizia con una delle più
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Jamie nervosamente tirò fuori il cellulare dalla tasca e lo spense. Era
quasi l’ultimo a lasciare la chiesa perciò non sarebbe stato un problema
evitare di essere visto da altre persone. A dieci isolati dalla chiesa fece
una brusca sterzata a sinistra, percorse un altro isolato e si fermò per
vedere se qualcuno eventualmente lo stava seguendo, svoltando a sua
volta dietro di lui. Si chiese come la banda facesse a sorvegliarlo.
Dopo essersi assicurato di non essere seguito, Jamie si diresse verso
l’indirizzo indicato, svoltando spesso secondo le istruzioni. Voleva
disperatamente chiamare Kim e dirle che l’amava solo nel caso che ..,
ma sapeva che era meglio non farlo. Non aveva idea di quali dispositivi
elettronici la banda potesse aver messo all’interno del suo pickup per
intercettare le sue conversazioni al cellulare, e quella sera non c’era
proprio il tempo per scoprirlo.
Dopo aver percorso furtivamente le buie strade del centro di
Chicago, Jamie si fermò davanti al magazzino abbandonato. Spense il
pickup e scese. Chiuse a chiave la porta dietro di sé. Camminò verso
l’ingresso del magazzino e trovò la scatola. Il suo cuore gli saltò in gola
quando trovò il pezzo di carta piegato dentro la scatola.
Kim stava diventando sempre più agitata ad ogni secondo che
passava. Jamie chiamava sempre quando faceva tardi, ma quella sera
non arrivava nessuna chiamata. Aveva cercato di chiamare Jamie al
cellulare ma non c’era stata risposta. Aveva tentato di telefonare alla
chiesa, ma con lo stesso risultato. Era quasi mezzanotte e ancora
nessuna notizia. Doveva forse chiamare la polizia? Non sarebbero andati
neppure a cercarlo finché non fossero stati sicuri che era davvero
scomparso. Ma, poteva essergli capitato qualcosa di brutto, essere a
terra da qualche parte, forse ferito a morte. D’altra parta se Kim avesse
chiamato la polizia ed essi avessero iniziato a ficcare il naso in giro,
potevano far fallire l’incontro e causare magari di far sparare a Jamie.
Non era affatto sicura che fosse giusto non far nulla, ma Kim decise
proprio così: di non fare nulla; beh, quasi nulla. Iniziò a pregare più
intensamente di quanto non avesse mai pregato.
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“Come mai Jamie non è ancora a casa?” Adam chiese scendendo le
scale per vedere perché le luci erano ancora accese.
“Penso stia avvenendo l’incontro”, Kim disse, poi scoppiò in lacrime
e si gettò tra le braccia del loro amico.
“Andrà tutto bene”, Adam disse tenendo Kim stretta a sé. Sperava
di aver avuto un tono convincente, perché neppure lui era tanto sicuro
di crederci, ma doveva pur dire qualcosa. “Aspetterò con te”, disse.
“Tanto ora non riuscirei a dormire più”.
“Lo ami molto, non è vero?” Kim chiese.
“Amore è solo una delle parole per descrivere quello che sento per
lui. Posso pensare a molte altre: ammirazione, rispetto, invidia … è il
fratello che non ho mai avuto, Kim. Lo amo per questo e lo amo per la
persona che è e per quello che è”.
“Anche lui ti ama”.
“Jamie ama tutti”, Adam aggiunse. “Penso che se c’è una cosa che
Jamie non sa fare è odiare. Non sa proprio far altro che amare”.
“Questa una faccenda che riguarda te e Dio. Ti posso mostrare, se ti
va, che cosa la Bibbia dice riguardo all’anima e posso aiutarti a
conoscere il suo destino”.
“Catherine chiese di conoscere. Sapeva che non avrebbe mai visto
crescere il suo bambino e ciò la addolorava; ma la terrorizzava ancora di
più l’idea della morte. Kim la rassicurò, dicendole che non doveva
temere la morte, poi si apprestò a mostrare alla donna che cosa
intendesse con quelle parole. Kim si accorse così che le signore della
chiesa avevano avuto ragione: non poteva abbandonare la scuola
neppure per un anno. Era urgente che diventasse più qualificata, per
poter fare meglio proprio quello che stava facendo in quel momento.
Decise che si sarebbe laureata e poi avrebbe continuato, tempo
permettendo, a lavorare per la sua laurea specialistica.
“Jamie, Adam”, il pastore MacNeil chiamò quando i due amici
entrarono in chiesa per le prove del coro. “Posso vedervi tutti e due nel
mio ufficio per un minuto?”
“Certo, signore”, entrambi risposero e si voltarono per seguire il
loro padre spirituale.
“Faremo una breve riunione dello staff subito dopo le prove del
coro stasera”, il pastore disse. “Vorremmo che tutti e due foste presenti
se potete”.
“Riguardo a che cosa?” Jamie chiese nervosamente. “ Io … credevo
che mi stavo comportando bene ultimamente”.
“Non sei sul banco degli accusati questa volta”, il pastore disse con
una risatina. “Non sei stato a far visita ad Ace nuovamente, vero?”
“No, signore. Con tutti gli impegni di studio e di lavoro che ho qui e
le visite quotidiane alla signora Stevens, non ho proprio avuto il tempo.
Sto pensando che però è ora che lo faccia. La riunione ha a che fare con
questo?”
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“Sono stati loro che mi hanno portato da lei. La amano, Catherine.
Tutti e cinque vogliono venire a farle visita non appena i dottori diranno
che possono farlo; anche mia moglie vuole venire. Mi piacerebbe
davvero che lei la incontrasse, perché penso che si convincerà che potrà
essere davvero una buona madre per il suo bambino”.
“Non lo so …” la donna disse dubbiosa. “Penso ancora che sarebbe
meglio per tutti se abortissi. Il dottore ha detto che dovrei farlo, perché
il bambino mi sta portando via energie e probabilmente mi sta
abbreviando la vita. Voglio fare almeno una cosa utile nella mia vita”.
“Ne ha fatte tante, Catherine. Ha già dato la nascita ad un bel
bambino, si è presa cura di altri quattro quando non ne aveva neppure
abbastanza per se stessa e per suo figlio; ma se davvero vuole fare
un’altra cosa buona, dia a quel bambino una possibilità. Se lei me lo
permetterà, le mostrerò quello che Dio ha da dire riguardo all’aborto,
riguardo a tutti gli aborti”.
“Intendi la Bibbia? C’è qualcosa sull’aborto nella Bibbia?”
“Ci può scommettere che c’è! La Bibbia ha molto da dire sui bambini
e la santità della vita. Non voglio entrare nel merito ora perché so che lei
è stanca; ma se lei darà a mia moglie Kim e a me l’occasione, penso che
potremo convincerla che l’aborto non è la risposta, veramente non è
neppure un diritto di scelta”.
Catherine acconsentì alla proposta di Jamie. Per le successive due
settimane, Jamie o Kim o entrambi le fecero visita ogni giorno, lessero le
Scritture con lei, le mostrarono i passi che parlavano dei bambini,
veramente degli esseri umani in genere, e di come noi siamo fatti come
un prodigio, come dice il Salmo 139. Le mostrarono dove la Bibbia dice
che Dio veramente soffia un’anima in ogni bambino al momento del
concepimento e come quell’anima è immortale, che uccidere un
bambino oppure un adulto, si uccide solo il corpo, non l’anima.
“Vuol dire che anch’io ho un’anima?” Catherine chiese.
“Assolutamente sì”, Kim dichiarò. “Tutti ce l’abbiamo, Catherine”.
“Cosa succede alla mia anima quando muoio?”
276
X - Ace
Jamie ritornò verso il suo pickup, entrò e solo allora aprì il secondo
biglietto. Accese la luce del tettuccio dopo aver controllato che non si
fosse nessuno in giro. Non c’era anima viva; sembrava come se l’unica
persona ancora viva sul pianeta fosse solo lui.
Leggi tutta la nota prima di muoverti. Questa è la tua ultima
occasione di far marcia indietro. Se te ne vai ora puoi ritornare sano e
salvo alla chiesa e nessuno di darà fastidio. Se indossi una trasmittente di
un qualche tipo, allora va via ora. Se sei deciso a finire il lavoro che hai
cominciato, metti in moto e percorri quattro isolati sempre diritto. Poi
svolta a destra alla Allen Lane e percorri due isolati. Accosta prima di
attraversare il passaggio a livello.
Metti il camioncino in folle e tira il freno a mano. Spegni il motore e
lascia la chiave nell’accensione. Se porti un orologio toglilo e lascialo sul
sedile. Se hai spiccioli in tasca, tirali fuori e mettili sul sedile assieme ai
gioielli, se eventualmente ne indossi, come pure alla cintura con la fibbia
e a qualunque cosa di metallo. Dovrai passare attraverso un metal
detector e se fossi in te non la farei scattare.
Dopo esserti assicurato che non ci sia nulla di metallo su di te, scendi
dal camioncino ma lascia la chiave nell’accensione e non chiudere le
porte a chiave. Voglio sentire l’allarme quando apri la porta. Non
preoccuparti, il tuo camioncino non sarà toccato. Gira a sinistra e
cammina lungo la ferrovia fino a che non arrivi ad un binario alla tua
destra. Segui il binario fino a che non arrivi ad un basso edificio di
mattoni con una porta rossa. La distanza in tutto non è più di duecento
metri. Quando vedi la porta rossa, aprila ed entra. Ti troverai nella
completa oscurità dopo che avrai chiuso la porta dietro di te. Quando si
accenderà una luce dietro ad una porta, cammina verso di essa. La porta
è un metal detector. Ancora una volta, non ti consiglio di farlo scattare.
Dopo che sei passato attraverso il controllo, ti saranno date ulteriori
istruzioni.
245
Jamie aveva la sensazione che degli occhi fossero puntati su di lui
mentre camminava lentamente nel mezzo della ferrovia. Per la ruggine
sulle rotaie si poteva dire che era molto tempo che un treno non
passava di lì. Tutto nei dintorni appariva abbandonato e deserto. Le sue
labbra si muovevano lentamente mentre camminava, pregava per
implorare il Signore di aiutarlo a proteggere i suoi figli da un’altra
dolorosa perdita. “Non so quanto altro riuscirebbero a sopportare,
Signore”, Jamie pregò. “Ho fiducia in te che mi proteggerai; non tanto
per me stesso quanto per i miei bambini e per tutti gli altri bambini che
potrò aiutare, se vivrò. Se non è questo che vuoi che io faccia, ti prego,
Signore, perdonami per non aver capito, ma fa che non almeno il piccolo
Tony non soffra più!”
Trovò il binario, poi, un po’ più in là,la casa con la porta rossa. Era
stata dipinta di fresco. Jamie si chiese se fosse stata dipinta
specificatamente per l’occasione. Forse, pensò, la porta è era una
bomba, che hanno poi dipinta per nascondere eventuali segni lasciati
dall’operazione.
Forse quando avrebbe aperto la porta tutto quel luogo sarebbe
saltato in aria come un Bengala! Fine di Jamie, fine delle prove, fine del
problema.
… Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei
alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo
vincastro mi danno sicurezza.
Girò il pomello molto lentamente e attentamente, aspettando ad
ogni istante di essere ridotto in pezzetti. L’avrebbe sentito? Avrebbe
sentito lo scoppio? Sarebbe andato all’istante in Paradiso o avrebbe
girovagato per giorni in qualche posto sconosciuto, nel vano tentativo di
spiegare ai suoi figli quanto era successo?
“Non si può esserne certi, signora. So che le probabilità che il
bambino sia HIV positivo sono elevate, ma l’infezione può essere
trattata ora. Quel bambino potrebbe vivere più o meno una vita
normale”.
“Volevo abortire o morire con lui dentro. Tutti starebbero stati
meglio”.
“Non certo il bambino, signora Stevens. Credo che Dio non crei mai
una nuova vita senza una buona ragione, signora. Se lei uccide il
bambino lei ha sconfitto il disegno di Dio. Ciò ruberebbe a suo figlio la
possibilità di raggiungere quello che Dio ha in mente per lui. Non penso
che lei voglia fare questo”.
“Ma il bambino finirà sicuramente in qualche orfanotrofio o in
qualche clinica per ammalati di AIDS, dove rimarrà in attesa di morire.
Che vita sarebbe mai quella?”
“No, signora, non succederà una cosa del genere. Mio moglie ed io
stiamo già cercando una famiglia che adotti il bambino. Se non ne
troveremo una, lo adotteremo noi stessi. Lo vogliamo noi il suo
bambino, Catherine! Neppure cercheremmo un’altra famiglia se non
fosse che tutti e due siamo ancora studenti e abbiamo già quattro figli.
Ma può star certa, Catherine, che quel bambino sarà amato e curato ed
intendo assicurarmi di ciò personalmente”.
“Perché mai lo vuoi fare, padre? E’ solo un altro bambino dei
bassifondi.
“Non importa proprio dove e come il bambino nascerà”, Jamie disse
gentilmente. “Quel bambino, tutti i bambini, sono creature di Dio. Noi
tutti meritiamo un’occasione nella nostra vita, non importa chi siamo e
da dove veniamo. Credo con tutto il mio cuore che sia stato Dio a farci
incontrare, perché così io ho l’occasione di salvare il bambino. A
proposito, i suoi cinque ragazzi sono già stati sistemati in buone case,
tutti vanno a scuola e si comportano bene”.
“Come è venuto a conoscenza dei quattro ragazzi che erano con
me?
246
275
Il pastore NacNeil pensò allora a tutti quei personaggi della Bibbia
che aveva studiato negli anni di seminario, a come molti di loro avevano
finito per essere martirizzati per la loro fede. Era quello il destino di
Jamie? E se anche lo fosse, era davvero un destino così brutto? Dopo
tutto, era grazie al sangue di tanti martiri che il Cristianesimo era
sopravvissuto. Forse era giunto il tempo per altri martiri. Forse era
proprio questo che non andava nella Cristianità, che troppo pochi
cristiani fossero disposti a sacrificare la loro vita per la propria fede. Il
pastore MacNeil fu colpito da improvvisa ispirazione e afferrò il
telefono.
“Buon giorno, signora Stevens”, Jamie disse radioso appena entrato
nella stanza dell’ospedale dove si trovava la paziente. “Devo dire che
avete un aspetto decisamente migliore oggi”.
“Buon giorno, padre”, la donna rispose.
“Non sono un prete”, Jamie disse raggiungendo il letto e
prendendole la mano. “Sono un seminarista dell’Istituto Biblico e
indosso questo abbigliamento solo perché è più facile indossare un
vestito simile che dare tante spiegazioni a dottori, infermieri e polizia. Mi
chiamo Jamie Conner, signora”.
“So chi sei”, la donna rispose con un sorriso. “Tutti nella nostra
strada sanno chi sei. Vorrei chiamarti ancora padre Conner se non ti
dispiace”.
“Chiamatemi come volete”, Jamie replicò con un sorriso.
“Padre, i dottori mi hanno riferito quello che hai detto loro,
“Catherine disse seria. “Cioè che volevi che facessero tutto il possibile
per far nascere il bambino sano”.
“Beh, signora, quel bambino merita un’occasione, non è vero?”
“Bella occasione! Sto morendo, capisci. Ho l’AIDS, padre, e significa
che probabilmente anche il bambino ce l’ha”.
274
Il chiavistello scattò e la porta si aprì appena una fessura. Niente.
Totale silenzio e buio completo. Aprì la porta un po’ di più e fece un
passo dentro. Rimase un po’ sorpreso, forse perfino deluso, che la porta
non scricchiolasse o cigolasse come avviene sempre nei film. Quando
ebbe chiuso la porta dietro di sé, una luce molto fioca provenne da una
porta aperta direttamente davanti a sé. Jamie camminò lentamente
verso di essa. Come un piede oltrepassò la soglia e un forte bip bip gli
trafisse i timpani. “Dì le tue preghiere, ragazzo predicatore!” una voce
disse mentre il bip bip cessò. Jamie si sentì gelare.
“Le scarpe!” urlò. “Mi dispiace, mi sono dimenticato. Ci sono dei
supporti di acciaio nelle scarpe. Me le tolgo!” Non ci fu risposta, solo il
distinto CLICK metallico, probabilmente un fucile che veniva armato.
“Toglitele e gettale dentro, attraverso il rilevatore”, la voce ordinò.
Jamie si affrettò ad obbedire. “Avrai bisogno di un nuovo paio di
scarpe”, la voce disse dopo che le scarpe erano atterrate con un forte
CLANK su qualcosa che sembrò fosse un pavimento di legno. Sentì che le
sue scarpe venivano strappate, poi dei mormorii che non riuscì a
decifrare.
“Va bene, proviamo di nuovo”, la voce ordinò. Se lo fai scattare di
nuovo sei morto, così se hai dell’altro metallo addosso faresti meglio a
non dimenticarlo”.
“Che ne dici se mi spoglio, così solo per essere sicuri?” Jamie chiese,
ansioso di dimostrare il suo desiderio sincero di obbedire ai loro
desideri.
“Se ti fa piacere, ma i tuoi vestiti dovranno comunque essere
scannerizzati”.
Jamie si spogliò in fretta, rimanendo solo con i boxer, trattenne il
respiro e passò sotto il metal detector. L’allarme non scattò. “Fa tre
passi in avanti”, la voce ordinò. Jamie eseguì, poi udì un fruscio dietro di
sé, quando i suoi vestiti furono passati o gettati attraverso lo scanner, un
pezzo alla volta. Le luci aumentarono d’intensità, abbastanza da
permettere a Jamie di vedere almeno un decina di giovani attorno al
perimetro della stanza tutti armati fino ai denti. Jamie stava in piedi nel
mezzo della stanza, solo, vestito dei soli boxer e dalle calze.
247
Improvvisamente pensò alle parole che Davide aveva rivolto a Golia
poco prima di lanciare il sasso con la fionda e di colpire il gigante alla
testa uccidendolo:
Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te
nel nome del Signore degli eserciti, il Dio delle schiere d’Israele, che tu
hai insultato.
Beh, sì, Jamie scherzò con se stesso, almeno Davide aveva una
fionda; io non ho neanche quella e scommetto che Davide non era in
mutande! Poi si accorse che la sua paura era svanita. Si assicurò di stare
in piedi ben diritto, poi guardò attorno alla stanza. Seduto in un angolo
ad un piccolo tavolo rotondo scorse Ace che lo scrutava, con una
bottiglia di birra davanti.
“Va bene, e ora?” Jamie disse provocatoriamente. “Mi hai convinto
con l’inganno di mostrarti il mio splendido corpo, allora che cosa
succede dopo?”
“Devo dirti una cosa, ragazzo predicatore, hai fegato”, Ace osservò.
“Oppure sei il più stupido studente universitario in cui mia sia mai
imbattuto. Okay, sei qui, allora che cosa vuoi?”
“Proprio in questo momento vorrei rimettermi i vestiti, prima che
uno di quei tizi perda il controllo e mi salti addosso”, Jamie scherzò. “Fa
anche freddo qui dentro!”
“Fa pure, vestititi”, Ace ridacchiò. “Lo spettacolo è finito, ragazzi.
Lasciateci soli per un po’”.
Mentre si vestiva, con la coda dell’occhio Jamie vide che tutti i
compari di Ace si alzarono e se ne andavano. Ora era solo con Ace e
sembrava che il capo della banda fosse anche disarmato.
“Avvicinati e siediti”, Ace lo invitò dopo che ebbe finito di vestirsi.
“Sono curioso di sapere che cosa hai da dirmi di così importante da
rischiare la vita”.
248
non gli mancava assolutamente nulla nella sua vita, che era
perfettamente felice e contento, che non era fatto per una vita di
passatempi inutili e di birichinate, anche se avesse avuto l’occasione di
farne.
Nonostante tutte quelle vicende passate, tutto quello che Jamie
aveva fin lì realizzato, nonostante avesse lavorato con un impegno senza
pari da quando era arrivato a Chicago l’anno prima, quello a cui si era
prefisso di fare senza alcuna esitazione, avrebbe fatto tremare i polsi a
chiunque ed era talmente al di là di ogni comune buon senso che perfino
il buon dottore MacNeil esitava a sostenerlo; ma doveva farlo, non è
vero? Jamie aveva dimostrato senza mezzi termini che si fidava,
ammirava, quasi idolatrava le sue guide spirituali: il dottor Mac Neil, il
dottor Ames, e il dottor Martin, probabilmente nell’ordine. Il dottor
Martin aveva affermato risolutamente che non avrebbe sostenuto il
bizzarro comportamento del suo studente. Che quello di andare per i
ghetti malfamati di Chicago era un compito che esulava dai compiti dei
suoi studenti. Così il buon professore aveva dichiarato, ed era, perciò
una cosa di cui Jamie avrebbe dovuto occuparsi da solo.
Il dottor Ames aveva espresso, tra le altre cose, la sua delusione per
il fatto che Jamie fosse sì determinato a raggiungere un traguardo che
comprendesse la musica, ma non vi si stava impegnando in modo così
intenso ed esclusivo come aveva sperato. Non aveva alcun dubbio
riguardo alla dedizione e alle abilità di Jamie in quel settore ed era più
che contento del progresso fatto da quel ragazzo di campagna della
Carlina del Nord; ma aveva dei dubbi riguardo alle priorità di Jamie,
questo sì. Non sapeva quale sarebbe stata la scelta prioritaria e
definitiva di Jamie, se mai fosse arrivato ad una simile scelta; e al dottor
Ames era ovvio che prima o dopo a quella scelta Jamie sarebbe dovuto
arrivare.
Rimaneva il dottor MacNeil. Gli altri due stavano sì dalla parte di
Jamie, ma con grosse riserve. Se il dottor MacNeil non lo avesse
sostenuto fino in fondo, il ragazzo sarebbe rimasto completamente solo.
Il pastore sapeva che, in qualche modo, lui avrebbe fatto la differenza.
Jamie sicuramente non avrebbe esitato a perseguire il suo progetto
anche tutto da solo, ma certamente sarebbe stato condannato al
fallimento, se non avesse avuto alleati nella sua impresa.
273
paura, che avrebbe portato quel gangster, quel assassino e chissà
cos’altro, alla fede e alla sua rinascita come cristiano!
Non vi erano dubbi che Jamie avesse grande fede, non era mai stata
in discussione. Ma la sua capacità di giudizio, beh, quella era un’altra
questione. C’erano quelli dello staff della chiesa che pensavano che quel
novellino arrogante, per quanto dotato e impegnato fosse, era
semplicemente troppo radicale, troppo testardo, per essere una risorsa
per la chiesa. E non aveva ancora vent’anni! Come poteva un
adolescente fare quello che si era proposto di fare, senza andare
incontro ad un sicuro, totale disastro?
Il dottor MacNeil aveva tentato di convincere Jamie a rinunciare, a
seguire la corrente, almeno finché non avesse ottenuto la laurea di
primo livello l’anno successivo. La reazione di Jamie era stata semplice,
come quella di un bambino, eppure logica e rispettosa: “Se lo faccio, che
cosa ne sarà di tutti i bambini che saranno per strada durante
quest’anno in cui non dovrei far niente? Aspetteranno anche loro? Quali
terribili situazioni dovranno affrontare se io non facessi nulla per un
anno? Che cosa sarebbe successo ai miei quattro figli se non fossi stato
là? Cosa sarebbe successo ai cinque che ora stanno vivendo curati ed
amati nella casa dei membri della chiesa? Che cosa sarebbe successo al
bambino di Catherine Steven?”
“Non credo affatto di aver rischiato la vita”, Jamie controbatté. “Mi
hai dato la tua parola d’onore che avrei avuto passaggio sicuro,
altrimenti non sarei venuto. Quanto ai volantini che ho distribuito in
giro, beh, tu non volevi farti trovare in nessun modo, così che male
potevano farti?”
“Che ne sai tu del codice d’onore?”
“Ovviamente molto di più di quanto tu creda. Ti ricordi? Ho
trascorso nove mesi in gabbia nella Carolina del Nord con il peggio del
peggio. Se tu fossi stato rinchiuso, sapresti che non passeresti molto
tempo in quel buco di posto prima che tu riceva un’istruzione coi
fiocchi”.
“Eri dentro per omicidio, vero?”
“E’ vero”.
“Chi hai fatto fuori?”
“Nessuno. Dissero che avevo ucciso mio fratello ed erano riusciti a
anche a condannarmi, ma poi la condanna è stata annullata”.
“Come hai fatto?”
Il dottor Mac Neil non aveva le risposte giuste alle domande di
Jamie. Ma era fuori discussione che amava quel ragazzo come un figlio;
sostenerlo fino in fondo nel suo progetto sarebbe stato come mettere a
repentaglio la sua posizione, la sua stessa carriera. Eppure non seguire la
semplice logica di quel giovane studente, contrastarlo, sarebbe stato
come opporsi a Dio stesso! Jamie credeva con tutto il cuore che stava
facendo la volontà di Dio e il pastore MacNeil si trovò incapace di
confutare una simile affermazione. Tentò di pensare a quello che
avrebbe potuto fare per quel giovane tizzone ardente affinché entrambi
potessero sopravvivere. Riesaminò nella sua mente tutte le informazioni
contenute nel fascicolo di Jamie, informazioni che risalivano a quando il
ragazzo aveva solo otto anni. Aveva fatto cose incredibili quando altri
ragazzini, invece, facevano il bagno nudi, facevano birichinate e tutte le
cose che i ragazzi normali fanno alla loro età; eppure il giovane Jamie
aveva dimostrato chiaramente, fin dalla primissima età, che secondo lui
“Due miei fratelli convinsero un tizio a confessare come era riuscito
ad incastrarmi.
272
249
“Come sono riusciti a farlo?”
“Ah, questa è la domanda da un milione, non è vero? Credo che non
risponderò a questa domanda, e la terrò buona nel caso che ne abbia
bisogno di nuovo”.
“Mi piaci!” Ace disse con un sorriso. “Sembra che tu non abbia
affatto paura! Qual è il tuo segreto?”
“Non ho segreti, Ace. Infatti sento che è mio dovere spiegarti che
cos’è quello che tu chiami il mio ‘segreto’, se me lo consenti”.
“Dovere? Vuoi dire una specie di compito? Qualcuno ti ha
mandato?”
“Ah-ah. E’ stato Dio a mandarmi, Ace. Egli vuole che tu sappia che ti
ama, anche se Egli non è davvero entusiasta del modo in cui vivi. Egli
vuole che tu sappia che ti perdonerà, se solo tu glielo chiederai”.
“Perdonarmi? Ah! Ho cinque omicidi sulla testa. Se la polizia mi
mette le mani addosso sono carne morta, o mi rinchiuderanno a vita; e
tu ti aspetti che io creda che Dio mi perdonerà tutte quelle cose, solo
perché glielo chiedo?
“E’ quello che sto tentando di dirti. Ti rimarranno ancora le accuse
di cui farti carico; ma come lo farai è tra te, Dio e lo stato”.
“Credi forse che sono pazzo! Mi stai dicendo che devo confessare i
miei peccati, come tu li chiami, e Dio dirà che va tutto bene, che mi
perdonerà? Ma e la legge? Dovrei comunque affrontare la prigione a vita
o forse la pena di morte. Che cosa crede Dio che io sia? Uno stupido?”
“Non crede affatto che tu sia stupido, Ace. Egli crede che tu sia
un’anima perduta, destinata all’inferno, a meno che tu non ti ravveda”.
“Penso che ho già guadagnato un biglietto gratis per l’inferno”. Ace
disse con aria rassegnata.
“Non necessariamente. Se noi confessiamo i nostri peccati, Egli sarà
fedele e ci perdonerà i nostri peccati, questo è quello che la Bibbia dice.
Supponiamo per un momento che tu venga processato e venga
condannato a morte. Vorresti morire e andare nell’eterno tormento
dell’inferno o andare direttamente tra le braccia di Gesù?
“Supponi di venir condannato alla prigione a vita. Io ci sono stato e
anche Larry. Nessuno aveva alcuna ragione per credere che saremmo
mai usciti. Potevamo starcene seduti nella nostra cella, sentirci
dispiaciuti per noi stessi, come fa la maggior parte dei carcerati, oppure
potevamo andare a scuola ed imparare, leggere libri, insegnare ad altri
reclusi a leggere e scrivere ed influire positivamente sulla vita di
qualcuno. Tu che cosa avresti scelto? Io so quale delle due opzioni aveva
scelto Larry. Aveva seguito la strada degli altri, finché non ha visto che io
250
“Lo incontrerai di nuovo, non è vero?”
“Sì, signore. Le ho detto che siamo diventati amici. So come
raggiungerlo in ogni momento, ma ovviamente non posso dirglielo;
infatti non dirò a nessuno nemmeno che ho un’informazione simile se
non a lei e a Kim. Non lo so come faccio a saperlo, ma sono convinto che
Ace non sia una persona malvagia, nonostante quello che ha fatto. Ho
intenzione di arrivare alla sua anima, pastore. Non lo so come ancora,
ma con l’aiuto di Dio ho in mente di mettermi in sintonia con Ace”.
“Jamie, il tuo entusiasmo è davvero una fonte di grande ispirazione
per uno come me, ma devi anche affrontare la realtà. E’ un criminale
incallito. Ha ucciso e rapinato, venduto droga e probabilmente istigato
alla prostituzione. Non conosce altro! E tu sei solo uno studente del
terzo anno, e hai appena finito il primo anno di Seminario. Non voglio
tarpare le ali al tuo entusiasmo, ma devi capire che uomini con anni di
esperienza non hanno raggiunto quello che tu hai fissato per te come
traguardo. Non puoi aspettarti che …”
“Davide era solo un pastorello, signore, ma aveva Dio dalla sua
parte. Uccise un gigante armato fino ai denti con una fionda e una
piccola pietra! Ieri sera stavo in piedi nel mezzo ad una grande stanza,
circondato da un mucchio di assassini con le mitragliatrici, ed ero in
mutande! Non ho dubbi che David ha ucciso quel gigante perché la
mano di Dio era sopra di lui. E sono egualmente sicuro che se non sono
morto ieri sera, è stato perché la mano di Dio era sopra di me. Ci vorrà
del tempo, lo so; ma so che anche quell’Ace sarà con noi in Paradiso!”
Il pastore MacNeil rimase seduto nel suo ufficio vuoto per molto
tempo dopo che Jamie se n’era andato. Non vi erano dubbi, era davvero
sorpreso che Jamie fosse non solo sopravvissuto all’incontro con Ace,
ma che avesse anche ottenuto quello che voleva ed era uscito da
quell’incontro come una specie di amico di un gangster. D’altra parte,
come Jamie aveva raccontato più volte, aveva trascorso nove mesi in
galera con gente simile ad Ace, perciò sapeva come parlare a tali
persone e come comunicare con loro. Ma Jamie era andato davvero
troppo oltre. Aveva affermato con chiarezza, senza alcun dubbio, senza
271
Jamie raccontò l’incidente delle scarpe con il supporto metallico e di
come, quasi nudo, alla fine era passato per il metal detector.
“Dopo che quella brutta situazione si risolse, siamo finiti a
chiacchierare e a discorrere praticamente di tutto. E’ stata davvero una
buona conversazione quella con Ace. Ho cercato di spiegargli cosa
stavamo tentando di fare nel suo quartiere e di come noi abbiamo
bisogno che lui ci dia il suo consenso. Gli ho detto che Dio lo amava a
che anch’io lo amavo e che se lui mi avesse dato l’occasione glielo avrei
provato”.
“E’ stato davvero fantastico, pastore. Ci siamo lasciati da amici. Ci
siamo stretti la mano. Ha ordinato alla sua banda di non molestarci più,
anzi ha ordinato di sorvegliare e di proteggere il mio pickup verde e tutti
i furgoni della chiesa. Ha acconsentito di lasciare completamente liberi i
ragazzini sotto i 16 anni e che, se avesse incontrato qualche ragazzino
che aveva bisogno di aiuto, me lo avrebbe fatto sapere e ci avrebbe
anche dato tutto l’aiuto necessario”.
“Hai fatto tutto questo ieri sera?”
“Le ho detto che non sono dei mostri, dottor MacNeil. Come
possono conoscere il modo giusto di comportarsi se nessuno glielo ha
mai insegnato? Come possono conoscere l’amore se non l’hanno mai
sperimentato? Come possono comprendere gli altri se loro per primi
non sono mai stati compresi? Ho detto ad Ace parecchie volte che Dio lo
amava e che anch’io lo amavo. Non so se qualcuno gli avesse mai stato
detto prima che era amato. Mi ha lasciato usare il suo cellulare per
telefonare a Kim. Quando ha scoperto che Kim era a casa da sola con
Adam, rimase completamente sbalordito. Non aveva mai sentito né visto
una fiducia simile. Gli dissi che mi fidavo di Kim e di Adam perché sono
mia moglie e mio amico, ma non riusciva a capire quello che ciò tale
rapporto significava. Per tutta la sua vita ha avuto a che fare con
intimidazioni e minacce, dalle quali non si può uscire se non con l’amore
e col farsi del bene l’un l’altro, come è avvenuto nella mia vita. Ancora
non so che cosa sia capitato a casa sua quando era un ragazzino, ma lo
scoprirò, la prossima volta che ci incontreremo. Viene dalla campagna,
come noi, pastore, ma da qualche parte lungo la sua strada, qualcosa è
andato terribilmente storto per lui!”
270
ero sempre felice, e allora ha incominciato a fare domande. Ace, quando
Larry è morto, so di sicuro che è andato in Paradiso. Lo vedrò
nuovamente un giorno. E tu, sai dove passerai l’eternità, Ace?
“Che cos’è più importante per te, cinquanta o sessanta anni di
piaceri discutibili qui sulla terra o migliaia di anni dopo che sarai morto?
Questo è quello che ti sta davanti, amico mio. Spetta a te decidere cosa
vuoi fare”.
Parlarono per tre ore, il malvivente e il seminarista. Dopo la prima
ora Jamie chiese se poteva usare un telefono per chiamare sua moglie.
“Probabilmente avrà capito ormai dove mi trovo”, disse. “Sarà
sicuramente molto preoccupata. Vorrei solo dirle che sto bene”. Con
sorpresa di Jamie, Ace gli passò il suo cellulare. Quella telefonata
avrebbe procurato ad Ace un'altra tirata d’orecchi che certamente non si
aspettava.
“Ciao, Kim, tesoro”, Jamie esclamò quando essa rispose. “Tesoro,
sto bene! Mi dispiace di non aver chiamato; ti spiegherò tutto quando
sarò a casa …”
“Sì, sono con Ace ora, sto infatti usando il suo cellulare, così non
posso parlare molto …”
“Tesoro, sto perfettamente bene! Potrei andarmene da qui proprio
ora se volessi, ma stiamo avendo una buona conversazione…”
“Sì, tesoro, anch’io ti amo. E i bambini, stanno tutti bene? …”
“Grande! Bene, tu ed Adam andate a letto … ehhhm, non assieme
però, d’accordo? Sì, tesoro, va a letto. Sarò a casa non appena avremo
finito …”
“Anch’io ti amo, ciao”.
“Che dolce!” Ace disse con sarcasmo.
251
“Sì, beh, mia moglie è una donna molto dolce”, Jamie rispose,
completamente senza sarcasmo. “Scusami se sono stato troppo al
telefono ma lei ed Adam mi stavano aspettando alzati, preoccupati a
morte. Sapevo che lo sarebbero stati”.
“Chi è Adam?”
“E’ un amico, un altro studente. Vive con noi”.
“E tu lo lasci da solo con tua moglie? Come sai che loro non .. beh, lo
sai cosa ..”.
“Perché Adam è mio amico e Kim è mia moglie. Mi fido di loro, Ace”.
“Se lo dici tu”, disse con un’alzata di spalle.
“Vedi, le regole sono diverse quando sei un Cristiano”, Jamie spiegò.
“E’ un po’ come il tuo codice d’onore, solo che ogni Cristiano segue
quelle regole che sono davvero fondamentali. Ed una delle regole più
importanti riguarda il tradimento, di una sposa o di un amico. Il
tradimento semplicemente non si fa!”
“Se lo dici tu!”
Ace spiegò a Jamie perché non gl’importava proprio se la sua donna
lo tradiva. “Lo sanno molto bene tutti”, Ace si vantò. “Un
comportamento simile è il modo migliore per procurarsi un bel paio di
stivali di cemento”.
“Ma tu la ami?”
“Amarla?” “Ace ripeté, con uno strano sguardo sulla faccia. “Non so,
suppongo di sì. Non me lo fa mai capire”.
“Tu SUPPONI di amarla?”
“Che cosa dovrei sapere di più?”
“Se tu l’amassi, lo sapresti, non lo supporresti”.
252
Ace; e ora ho anche un modo per contattarlo; il tenente Monahan mi ha
detto che potrebbe anche arrestarmi e sono sicuro che lo farebbe, se
pensasse che sto ostacolando la giustizia non rivelandogli quello che ho
saputo”.
“Ho paura che lo farà”, il pastore ammise. “Alla fine usciresti, ma
non prima di aver passato un po’ di tempo in prigione e dopo una
battaglia legale piuttosto lunga e difficile”.
“Questo è quello che temevo. Non posso dire nulla alla polizia,
pastore! Ace ed io siamo diventati amici; conosco il suo vero nome! So
da dove viene e so molto sul suo conto che proprio non posso rivelare.
Come ho fatto a mettermi in questi pasticci?”
“Perché non mi racconti quello che è successo tra voi due?” il
pastore sbalordito domandò.
Jamie lo fece. Si fidava del dottor Mac Neil come di nessuno e
dipendeva da quest’uomo più di quanto chiunque potesse immaginare.
“Dapprima ero davvero terrorizzato”, iniziò. “Tutto era come in un
film di cappa e spada, biglietti di qua e biglietti di là perché volevano
essere sicuri che non fossi seguito, che non portassi un trasmettitore
nascosto o un registratore. Alla fine arrivai dove dovevamo incontrarci. I
suoi biglietti mi avevano informato che sarei passato attraverso un
metal detector e mi ero dimenticato che le mie scarpe avevano dei
supporti ad arco di acciaio. Pastore, quando l’allarme scattò ero certo
che sarei morto prima di sentire perfino lo sparo delle pistole! Non ho
mai provato una sensazione simile in tutta la mia vita!”
“Panico?” il pastore chiese. “Terrore?”
“No, signore, non proprio. Ho affrontato la morte nel passato e non
mi fa paura. Era una sensazione come … un momento! Non l’ho ancora
fatto! Ho ancora tutte quelle cose da fare. Non posso andarmene
ancora!”
“Cosa è successo poi?”
269
“Allora, dimmi tutto”, il pastore disse gioviale, quando Jamie arrivò
dall’assemblea della scuola. “Come è andato l’incontro?”
“Non posso dirle tutto, pastore” rispose. “Molto di quello che è
successo riguarda solo Ace e me, e questo ha un risvolto giuridico
importante. Quando qualcuno della chiesa ha una conversazione con
una persona, tale conversazione è confidenziale, giusto? Voglio dire, in
qualità di religiosi non siamo legalmente obbligati a rivelare quello che ci
viene detto in confidenza, vero?
“In termini generali è vero”, il pastore rispose pensieroso, “anche se
tale diritto è stato messo in dubbio alcune volte nei tribunali. Presumo
che tu vuoi sapere se lo stesso diritto si può applicare anche a te, non è
vero?”
“Sì, signore, questa è la mia domanda”.
“Allora presumo anche che nel colloquio con Ace tu sia venuto a
conoscenza di più cose di quante sei disposto a rivelare, non è vero?”
“Molte di più, signore, ma non conosco i miei diritti per legge che
come essi si applicano alle cose che ho saputo in tutta confidenza”.
“Direi che sei in una situazione piuttosto difficile, Jamie. Non
indossavi il colletto bianco in quel momento, vero?”
“No, signore. C’era un biglietto nel mio camioncino quando sono
uscito dalle prove del coro che conteneva la precisa istruzione di andare
direttamente al luogo del rendezvous senza contattare nessuno.
Indossavo abiti normali in quel momento. Fa qualche differenza?”
“Legalmente potrebbe. Se tu avessi indossato il tradizionale abito da
religioso, si potrebbe sempre sostenere che ti eri presentato all’incontro
come tale, anche se non è tecnicamente vero. Ma poiché non lo
indossavi, dovrai stare molto attento a chi racconterai quello di cui sei
venuto a conoscenza”.
“E’ da un po’ che ci penso, signore, ma sono preoccupato di che
cosa succederà quando la polizia scoprirà che mi sono incontrato con
268
Discussero di altre cose ciascuno rendendosi conto che le loro idee e
le espressioni che usavano erano molto diverse, molto più di quanto
avessero immaginato. Jamie raccontò ad Ace qualcosa della sua
fanciullezza, di come sua madre gli aveva insegnato a suonare il
pianoforte e a cantare, di come era stato abituato ad avere sempre
interessi e a sviluppare abilità diverse. Con grande stupore di Jamie,
anche Ace raccontò una storia simile. Ace era nato e cresciuto in una
fattoria di media grandezza nello stato dell’Indiana. Il suo nome di
battesimo, disse, era un segreto gelosamente custodito e tale doveva
rimanere. “A te lo dirò perché sei cosi … così diverso”, disse. “ il mio
nome è Ivan Renfew, ma se lo dirai a qualcuno ti toglierò di torno per
sempre”.
“Non lo dirò a nessuno. Sono davvero lusingato che hai voluto
dirmelo, e non ho alcuna intenzione di dire ad alcuno nemmeno di
questo incontro. Per quello che mi riguarda, siamo solo due amici che si
scambiano delle informazioni”.
”Amici?”
“Beh, non lo siamo?”
“Jamie, non è molto tempo fa che ho ucciso il tuo miglior amico e
ho tentato di far saltare in aria la tua casa! E ora mi chiami tuo amico?
“Che cosa ti succede?
“Quello riguarda il passato e questo è il presente. Si chiama
perdono, che è la cosa che sto cercando di spiegarti. Una delle frasi nella
Preghiera del Signore è ‘Perdona a noi i nostri debiti, come noi
perdoniamo ai nostri debitori’. Semplicemente significa che non
possiamo aspettarci che Dio perdoni i nostri peccati che abbiamo
commesso contro di Lui, se noi non perdoniamo le persone qui sulla
terra che noi riteniamo che ci abbiano fatto dei torti”.
“C’era il perdono nella tua mente quando mi hai sparato?” Ace disse
con tono di sfida.
“Ace … err, Ivan, avevo appena visto il mio migliore amico ucciso a
poca distanza da me e sapevo che la pallottola che l’aveva colpito era
253
destinata a me. Mi stavo difendendo! Non ho mai cercato di vendicarmi,
né di te né di nessun altro”.
Ace scosse la testa incredulo. Questo piccolo ragazzo-pretestudente non era certamente un pappamolle! Non dimostrava affatto
paura, faceva domande che i più intimi amici di Ace non avrebbero mai
osato rivolgergli, non aveva scrupoli a chiedere, controbattere, persino a
dissentire nettamente quando lo riteneva necessario! Si era già
dimostrato un valido avversario, sfuggendo per ben tre volte agli
attentati di Ace alla sua vita. Eppure era venuto da lui , sicuro di sé,
audace, quasi sfrontato, poi si era spogliato rimanendo in mutande,
senza alcuna esitazione anche se era circondato dai Ghepardi, armati
tutti fino ai denti. Chiunque Ace fosse o non fosse, era rimasto
impressionato.
“Si sta facendo tardi”, Ace annunciò. “Qual è la tua vera ragione per
essere venuto qui stasera, Jamie?”
“Te l’ho già detto il motivo, ma ce ne sono altri. Volevo che tu
sapessi che non intendo smettere di girare per il tuo territorio in cerca di
ragazzi di strada e di portarli fuori da quel posto poco raccomandabile.
Vorrei sapere se posso andare e venire senza dover combattere con te e
la tua banda”.
“Sembra abbastanza ragionevole. D’accordo non voglio disturbarti
in quello che farai se tu non disturberai me, che ne dici?”
“D’accordo”, Jamie disse con un sorriso. “Inoltre voglio che tu lasci
liberi i ragazzi soli: diciamo tutti i ragazzi sotto … beh, che ne dici sotto i
16 anni?”
“Senza di loro i miei affari saranno ridotti drasticamente”.
“Un modo schifoso di fare affari, non credi? Sfruttare dei ragazzi
indifesi”
“Li pago bene. Alcuni di loro hanno bisogno del denaro per
mangiare!”
254
sempre avuto genitori di andava enormemente fiero; per quei ragazzini,
invece, essere fieri dei propri genitori era un’esperienza nuova.
Quando tornò a casa quella sera, trovò Heather che rideva quasi
istericamente. Raccontò a suo padre che almeno una dozzina di ragazzini
l’avevano avvicinata subito dopo l’assemblea, con un grande stupore
scritto sulla faccia, e avevano e esclamato quasi con paura: “Non sapevo
che tuo padre fosse un prete!”
“Ma io ho solo detto loro ciò che mamma mi aveva raccontato”,
Heather rispose, ancora ridendo.
“E che cosa ti ha raccontato la mamma?” Jamie chiese.
“Che hai l’aspetto di un ragazzo tanto che non riesci a convincere
nessuno all’ospedale che sei un ministro, e perciò devi vestirti come un
prete se vuoi che ti lascino entrare in ospedale a visitare gli ammalati
della chiesa. Mamma mi ha detto che la stessa cosa succede anche
quando vai nei quartieri dove io e Toni abitavamo, che tu devi indossare
il vestito nero e il colletto bianco, perché così la gente crede che sei della
chiesa. E’ vero, papà sembri proprio un ragazzo di scuola, non certo un
ministro”.
“Tesoro, sono davvero un ragazzo. Ho ancora 19 anni e non sarò un
vero ministro se non fra un anno, quando sarò ordinato”.
“Non m’importa”, Heather disse con quel tipico tono provocatorio
delle bambine. “Per quel che mi riguarda sei un ministro della chiesa e
anche gli altri ragazzi della scuola pensano che tu lo sia. A loro piace
moltissimo quando suoni l’organo per noi, papà! Puoi farlo qualche altra
volta? Per piacere?
“D’accordo, dolcezza”, Jamie disse, tentando di fare la parte di un
ministro ufficiale e non sembrare il ragazzo umile e con le lacrime agli
occhi come si sentiva in quel momento. Se aveva ancora dei dubbi
riguardo a quello che aveva fatto la sera precedente con Ace, tali dubbi
si dissolsero all’istante.
267
fino ai 12 anni. Vedendoli riuniti tutti insieme per la prima volta si rese
conto di quale gigantesco compito doveva essere quello di dare a tutti
un’istruzione di qualità.
Nuovamente il suo stato d’animo cambiò e divenne anche lui un
bambino. Accompagnò i loro inni, ma il suo stile era cambiato; dallo stile
maestoso, grave che amava, ad uno più leggero, più disinvolto, un suono
più invitante che sapeva che i bambini preferivano. Aggiunse piccoli trilli,
brevi fraseggi tra una strofa e l’altra. Come introduzione di ciascun inno
aggiunse una arietta come “Barba e capelli” o altro motivetto,
integrando queste piccole improvvisazioni con le parti iniziali degli inni.
Udì alcune risatine provenienti dai ragazzini più piccoli e quando guardò
in giro verso di essi, c’erano grandi sorrisi in tutti i volti, mentre i
bambini cantavano. Ma non si sarebbe sforzato tanto di compiacere ai
ragazzi, se avesse saputo che cosa stava frullando nella testa del dottor
Barker: Questo ragazzo ha un talento naturale coi bambini, era il
pensiero dominante nella mente del professore, mentre guardava tutti i
sui studenti rispondere alle sollecitazioni di Jamie. Devo tentare di
portarlo dentro al programma musicale della scuola, disse tra sé già
tramando qualcosa.
Cantarono in tutto cinque inni, quattro dei quali su richiesta dei
bambini stessi. Come ultimo, cantarono l’Inno Nazionale, dopo il quale si
sedettero per seguire il resto del programma dell’assemblea, che non
era molto diverso dal servizio della chiesa della domenica mattina. “Il
signor Conner è molto occupato e deve andare”, il dottor Barker
annunciò, “ma vogliamo ringraziarlo per averci diretto nel nostro canto,
non è vero bambini?”
Senza altri inviti, l’intero corpo studentesco si alzò in piedi e disse
all’unisono, “Grazie, signor Conner”. Jamie era così imbarazzato che era
rosso come una barbabietola, ma quando diede un’occhiata ai propri
figli in mezzo agli altri bambini, vide che erano felici e sorridenti. Come si
avviò verso l’uscita immaginò che i suoi ragazzi, specialmente Chico e
Juanita, si vantassero di lui dicendo: “Quello è il mio papà” . Nonostante
la sua indole umile, Jamie si sentì comunque orgoglioso e compiaciuto di
aver potuto dare ai suoi figli qualcosa di cui essere fieri; lo meritavano e
avevano certamente aspettato a lungo una cosa del genere. Jamie aveva
266
“Mi occuperò io del nutrimento di quei ragazzi. Tutto quello che
devi fare è dirmi chi sono e dove posso trovarli. Darò loro da mangiare e
tutti e due avremo fatto qualcosa di utile e i ragazzi potranno conservare
la loro dignità e non moriranno di AIDS, di overdose o per ferite d’arma
da fuoco”.
“Sei serio, non è vero?” Ace disse, stupefatto dall’audacia di quel
ragazzo.
“Sono serio come un attacco di cuore”, Jamie disse mentre
guardava Ace fisso negli occhi. “Tutto quello che ti sto chiedendo è di
lasciare liberi i ragazzi. Se davvero senti un po’ di umanità per loro, allora
dammi la tua parola che ogni volta che ne vedi uno che ha bisogno di
aiuto, mi avvisi; io farò il resto”.
“Tutti i ragazzi sotto ai 16 anni? E tutti gli altri sono miei e tu non
interferirai nei miei affari?”
“Aiuterò chiunque di qualunque età chiederà aiuto”, Jamie disse
con determinazione, “ma non mi immischierò nelle tue cose, né tenterò
di portarti via nessuno. Non chiamerò la polizia, ed entro i limiti della
legge, ti lascerò in pace. Tutto quello che verrò a sapere di te e della tua
banda lo terrò per me, finché lascerai liberi i ragazzi e mi permetterai
che mi occupi di loro”.
“D’accordo”, Ace disse dopo una breve pausa.
“D’accordo?” Jamie ripeté incredulo. “D’accordo su che cosa?”
“Sono d’accordo con quello che hai detto. Lascerò liberi i ragazzi
sotto i sedici anni e ti farò sapere quando qualcuno ha bisogno di aiuto.
Non sono proprio quell’animale che tu pensi che sia”.
“Poche persone lo sono, Ivan, se tu osservi con attenzione in giro.
Mi piacerebbe sapere come sei arrivato qui da quella fattoria
dell’Indiana. Sarà certamente una storia che vale la pena di ascoltare”.
“Un’altra volta”. Ace disse con sguardo distaccato negli occhi.
”Un’altra volta? Vuoi dire che ci incontreremo nuovamente?”
255
“Se ti va”, Ace disse, tentando di apparire indifferente.
“Come potrò raggiungerti?”
“Che ne dici il prossimo giovedì sera, stessa ora?”
“Beh, ahhh … Sarò di nuovo a scuola la prossima settimana e vorrei
andare a letto presto la sera prima di un girono di scuola”.
“Scuola? Vai a scuola tutta l’estate?”
“Devo, se voglio laurearmi il prossimo anno. Sono indietro in alcune
lingue”.
“Davvero? Che lingue stai studiando?”
“Greco, latino ed ebraico; e se il mio consulente me lo permetterà,
incomincerò a studiare anche spagnolo. Due miei ragazzi sono Latini”.
“Studi quattro lingue tutte in una volta? Come accidenti riesci a
tenerle separate?”
“Alle volte è un’impresa, è vero”, Jamie disse con un sorriso. “Ci
sono però delle somiglianze fondamentali nelle lingue e ciò aiuta”.
“Perché tutte quelle lingue? Pensavo ti stessi preparando per
diventare un predicatore, o un prete o qualcosa del genere”.
“Sì, ma il mio traguardo principale è diventare un musicista di
musica sacra. Le lingue mi servono per interpretare i testi originali della
Bibbia. Alle volte le Scritture sono più facili da capire se sei capace di
leggere gli originali, come sono state scritte proprio la prima volta”.
“Interessante”, Ace disse, mostrando di essere sinceramente
affascinato.
“Ma non mi hai ancora risposto. Come posso contattarti quando
avrò tempo?”
“Chiama questo numero”, Ace disse scrivendolo su un pezzo di
carta. “A chiunque risponderà dì solo che sei Jamie Conner a che vuoi
256
“Io … stavo cantando?”
“Come un angelo. Saresti sorpreso quanto spesso canti e non te ne
accorgi. Credo che sia impossibile per te ascoltare della bella musica
senza accompagnarla col canto. Credo che tu non possa proprio stare in
silenzio e permettere a qualcun altro di prendersi tutto il divertimento.
Mi fai rimpiangere di non aver studiato musica”.
“Immagino che dovrò stare più attento a chi mi sente suonare la
prossima volta”, Jamie disse imbarazzato.
“Per piacere non farlo. Elevi lo spirito di chiunque si trovi
nell’edificio con questi piccoli concerti improvvisati ed io imparo molto
del tuo stato d’animo. Ma non era per questo che sono venuto in chiesa.
Sono venuto per informarti che i bambini della scuola verranno al piano
di sopra per la loro assemblea del venerdì mattina. Il dottor Barker mi ha
chiesto se tu saresti così gentile di accompagnare il loro canto, dato che
sei qui e in vena di suonare anche”.
“Sarei onorato”, Jamie esclamò.
“Molto bene! Arriveranno a minuti. Dopo che avrai finito con loro,
vorrei vederti nel mio ufficio per alcune cose”.
“Devo andare all’ospedale fra un po’”.
“L’ho immaginato quando ho visto il colletto bianco. E’ cosciente la
donna?”
“Sì e no, questo è quanto mi ha detto l’infermiera ieri sera. Spero di
poterla trovare abbastanza lucida oggi da poter informarla almeno sulle
nostre intenzioni”.
“Sa che sta morendo?”
“Non ne sono sicuro, ma ritengo che abbia qualche presentimento”.
Jamie fu a dir poco sorpreso quando vide tutti i bambini camminare
in fila, ordinatamente e in silenzio, quasi riverenti. Non li aveva mai visti
prima tutti insieme nello stesso posto e se avesse visto i numeri degli
iscritti, avrebbe saputo che erano quasi cinquecento bambini dall’asilo
265
Ora Jamie era perfettamente contento e in pace. Lui e Kim avevano
quattro bellissimi bambini che non avrebbero avuto se essi non fossero
venuti in questa grande città; a dir il vero, quegli stessi quattro bambini
sarebbero stati … beh, non occorre dire che cosa o dove sarebbero stati
ora. C’erano altri sei bambini, di cui uno ancora non nato, che ora
avevano una possibilità di una vita migliore, perché Jamie e Kim erano
venuti a Chicago; e ora, ORA, Jamie aveva preso contatto con uno dei più
ricercati, dei più temuti capibanda di Chicago e l’uomo era sinceramente
interessato a quello che Jamie aveva da dirgli! Quale prova era ancora
necessaria per affermare che si trovava proprio nel luogo dove Dio
voleva che fosse?
“L’hai incontrato ieri sera, non è vero Jamie?” una voce venne da
dietro di lui. Jamie si voltò e i suoi occhi si incontrarono con quelli del
suo amato pastore, il dottor MacNeil.
“Co-come lo sa?” chiese con tono mite, continuando a suonare
sommessamente.
“Penso di conoscerti meglio di quanto tu pensi”, il pastore disse,
ancora sorridendo. “Per prima cosa avevi un’aria piuttosto strana ieri
sera quando hai lasciato la chiesa. Stavo in piedi sulla porta della chiesa
quando sei partito. Ti ho salutato con la mano ma tu evidentemente non
mi hai visto. Poi ho notato che ti guardavi attorno come per cercare
qualcosa, come se tu avessi temuto di essere seguito.
“Poi questa mattina sei venuto in chiesa appena lasciati giù i
bambini e hai iniziato a suonare l’organo. Questo è sempre un segno
inconfondibile che hai avuto una qualche sorta di esperienza spirituale
significativa. Tutto quello che devo fare è ascoltare il modo in cui suoni;
è quasi come leggere la tua mente, Jamie. Quando sei solo e suoni per te
stesso, il tuo modo di suonare dispiega tutti i tuoi pensieri come su un
gigantesco tabellone pubblicitario. E’ sorprendente quanto sia chiaro per
me quello che stai pensando, solo ascoltando te che suoni. Oggi sento
nell’aria profumo di trionfo di soddisfazione, e di pace. Era un po’ di
tempo che non ascoltavo la tua musica. C’è stata una tale agitazione
nella tua vita negli ultimi tempi, ma non questa mattina. Oh, e il tuo
canto! Non ti ho mai sentito cantare tanto meravigliosamente!”
264
parlare con Ace. Ti richiamerò entro 24 ore. Qual è il tuo numero di
cellulare?”
Jamie gli diede il numero e Ace lo scrisse, poi richiamò dentro la sua
banda, avvisando nuovamente Jamie che il suo vero nome era una cosa
privata tra loro due, e che lui era “Ace” davanti a tutti gli altri. Diede
severe istruzioni alla sua banda affinché il pickup verde di Jamie e tutti i
furgoni della chiesa fossero liberi di girare per il loro territorio e che
dovevano stare alla larga da tutti gli occupanti di quei veicoli, se non per
proteggerli ed aiutarli se necessario. Ci fu qualche protesta che Ace
semplicemente neutralizzò dicendo, “Sono qui per aiutarci. E noi faremo
lo stesso per loro”.
“Grazie, Ace”, Jamie disse girandosi per andarsene. “Avrai mie
notizie e pregherò per te”.
“Aspetta un secondo”, Ace chiamò. “Non hai le scarpe”.
“Non fa niente, è stata colpa mia. Mi ero dimenticato di quei
supporti di ferro”.
“Prendi le mie”, Ace offrì.
“Grazie, ma non posso. Camminare con le sole calze mi aiuterà a
ricordare che dovrò stare più attento la prossima volta”.
“Jamie”, Ace disse, mentre Jamie si apprestava ad andarsene di
nuovo. “perché un ragazzo intelligente come te dovrebbe perdere
tempo dietro ad un imbecille come me? Stai imparando una mezza
dozzina di lingue, conosci la musica e chissà cos’altro, e io ho solo la
seconda media. Perché vuoi ritornare a parlare con me?”
“Perché ti amo”, Jamie rispose. “Inoltre tu ha bisogno di me”,
Aggiunse con una certa arroganza, “ed io ho intenzione di mostrarti
come salvare la tua anima eterna. Ti ho detto che avrei portato Dio con
me e l’ho fatto. E’ proprio qui ora, Ace, ed Egli sarà con me la prossima
volta che ci incontreremo; Egli è sempre con me e può esserlo anche con
te. Porterò una Bibbia la prossima volta; ti mostrerò qualcosa che ti farà
riflettere e forse ti aiuterà anche a chiarirti alcune cose”.
257
Si voltò per andarsene; questa volta Ace non lo richiamò, così
s’incamminò fuori della porta e su per le piccole scale verso i binari della
ferrovia. Le pietre che circondavano i binari erano estremamente
dolorose attraverso la sottile stoffa delle calze, ma Jamie si sforzò di non
pensare al dolore e si rifiutò di mostrarlo. Una volta sui binari le cose
furono più facili. Le traversine dei binari erano un po’ troppo vicine l’una
all’altra per camminare normalmente ma erano certamente migliori per
i suoi piedi. Aveva molte cose a cui pensare e non perse tempo prima di
incominciare a farlo.
“Seconda media, pensò. Significa che aveva 12, 13 anni quando ha
abbandonato la scuola e probabilmente casa sua. Vuol dire che era uno
dei ragazzi senza casa, come quelli di cui mi sto occupando. Se fossi stato
qui dieci anni fa avrei potuto salvare Ace! Beh, forse Dio ha ancora un
progetto per tutto questo. E certamente Dio era con me stasera. Cielo,
ho pensato che sarei morto di sicuro quando l’allarme è scattato! Beh,
Signore, sono qui e aspetto. Non so come andrà a finire tutto questo, ma
spero che Tu lo sappia.
Quando Jamie raggiunse il suo pickup, era esattamente dove lo
aveva lasciato e tutte le sue cose erano ancora sul sedile. Rimise in tasca
gli spiccioli, mise il telefono alla cintura e avviò il motore. Il cupo rombo
del motore mai gli sembrò così bello! Era come se il camioncino
rombasse il suo ringraziamento a Dio per lo scampato pericolo. Fece
retromarcia fino al vicolo, poi lentamente si avviò verso casa. Rimase
assorto nei suoi pensieri per tutto il percorso fuori da quel quartiere
deserto e anche quando entrò nelle luci luminose del centro della città e
dell’autostrada che l’avrebbe portato a casa. Diede un’occhiata
all’orologio del cruscotto. Erano quasi le quattro del mattino. Kim
sarebbe stata spaventatissima! Afferrò il cellulare e fece il numero del
telefono di casa.
“Ciao, tesoro”, Jamie disse. Come prevedibile, Kim rispose al primo
squillo, “Sono sulla via di casa”.
“Che cosa è successo?” Kim domandò. “Stai bene?”
258
Aveva inserito alcuni registri e aveva iniziato a suonare,
sommessamente dapprima, completamente assorto nella melodia de
“Le pecore possono pascolare al sicuro” di Bach.MKano a mano che la
musica procedeva, aveva iniziato a inserire inserì altri registri un
crescendo simile a quello che aveva sentito fare a Virgil Fox. Nessuno
sapeva suonare quel pezzo meglio di Virgil Fox! Sentì una fitta di
tristezza pensando che quell’uomo era morto e che perciò non l’avrebbe
potuto incontrare di persona; poi la tristezza si tramutò in gioia, quando
si rese conto che avrebbe davvero incontrato Virgil e persino Bach
stesso, un giorno. Si immaginò i signori Bach e Fox che proprio in quel
momento stavano guardando in giù, verso di lui, mentre suonava, e
aveva sperato che la sua esecuzione avesse potuto incontrare la loro
approvazione.
Finito il pezzo, iniziò a suonare alcuni vecchi canti della chiesa: canti
trionfanti e felici; canti che amava suonare mentre i fedeli cantavano.
Nella mente di Jamie, la chiesa vuota era invece piena e straripante e
tutti i fedeli cantavano. Jamie adattava l’intensità del suono del registro
principale a seconda delle parole dei versi; inseriva un registro diverso
ad ogni strofa. Era completamente, totalmente felice. La fattoria nella
Carolina del Nord era la cosa più lontana dalla sua mente in quel
momento.
Grande era stata la trepidazione con cui Jamie aveva lasciato la
fattoria ed era andato a Chicago. Non si era sentito minimamente
spaventato dal duro lavoro che sapeva l’avrebbe atteso, né aveva avuto
alcun dubbio che ce l’avrebbe fatta; ma non era stato affatto sicuro che
il nuovo corso della sua vita, sul quale si stava incamminando, sarebbe
stato quello giusto per lui. Per tutta la sua vita Jamie era stato categorico
nell’affermare che lui era un contadino e niente di più. Oh sì, aveva un
considerevole talento musicale, ma era necessario che viaggiare per tutti
gli Stati Uniti per poter usare ad in modo adeguato il suo talento? Perché
non sarebbe potuto restare alla fattoria e fare quello che amava di più e
poi alla domenica suonare nella sua chiesa di campagna, proprio come
sua madre aveva sempre fatto? Non sarebbe stato anche quello un
servizio per il Signore? Ci sarebbero sempre state chiese di campagna
che avrebbero avuto bisogno di un organista, di un pianista, di un
direttore di coro, o di un cantante solista. Non sarebbe stato altrettanto
importante dare una risposta anche a quelle necessità?
263
XI - CATHERINE STEVENS
“Sto bene. Missione compiuta. Vorresti per piacere portarmi un
paio di ciabatte o di scarpe fuori del garage? Sembra che abbia perso le
mie scarpe”.
“Le tue scarpe buone? Come accidenti …
“E’ sveglia, padre”, l’infermiera disse con rispetto quando Jamie
chiese di Catherine Stevens. “Ha reagito bene alle cure mediche e ha
persino fatto una colazione leggera questa mattina”.
“Non sono un prete”, Jamie disse per quella che gli sembrò la
milionesima volta. “Sono un seminarista, ma mi sono impegnato ad
aiutare Catherine ad avere il suo bambino”.
“Lo sappiamo”, disse l’infermiera, ma ci sembra più naturale
chiamarla padre, anche se lei sembra tanto giovane da essere quasi mio
figlio”.
“Tutto quello che è necessario”, Jamie rispose, facendo il suo
migliore sorriso da ragazzo, “tutto quello che realmente voglio è far
giungere la signora al termine della gravidanza ed avviarla verso il Cielo”.
Jamie aveva già avuto una mattinata piuttosto intensa ed erano solo
passate le dieci. Si era alzato come al solito un po’ prima delle sei, per
cui aveva dormito meno di due ore. Nonostante ciò, si sentiva più
ristorato di quanto si fosse sentito da moltissimo tempo. Era pronto a
tutto, disse. Lui e Kim svegliarono i loro figli e li prepararono per andare
a scuola. Kim aveva deciso di rimanere a casa con Tony quel giorno, per
dare al bambino la possibilità di stare un po’ più di tempo da solo con
sua madre, perciò fu Jamie a portare gli altri tre a scuola. Dopo averli
lasciati a scuola, era entrato nella chiesa vuota e si era seduto all’organo.
C’era stato un tempo, non troppo lontano, in cui il suo primo obiettivo
era stato quello di specializzarsi in quello strumento così bello; gli
sembrò fosse un secolo fa. Gli piaceva ancora suonarlo, ma si era ormai
caricato di ben altri impegni, tutti non legati alla musica, eppure
altrettanto importanti per Jamie, se non di più della musica stessa.
262
“Tesoro, lo sai che non mi piace guidare e parlare al telefono. Ti dirò
tutto quando arrivo a casa, okay? Ciao, ti amo Kim”.
Jamie si trovò a dover spiegare l’incidente delle scarpe ai due adulti
proccupatissimi prima ancora di entrare in casa. “A me non avrebbero
dovuto sparare quando l’allarme scattò”, Adam osservò, ”perché sarei
morto prima di paura o, come minimo, me la sarei fatta sotto”.
“Beh, neppure io ero tanto sicuro di non avermela fatta sotto”,
Jamie rise, “finché non mi sono spogliato”.
“Ti hanno fatto spogliare?” Kim chiese, ovviamente piuttosto offesa.
“L’ho chiesto io”, Jamie rispose. “Dopo che quelle scarpe avevano
fatto scattare l’allarme dovevo pur far qualcosa per dimostrare le mie
buone intenzioni”.
“Vorrei proprio sentire tutta la storia”, Kim disse quando furono in
casa, “ma è meglio che tu vada a letto, tesoro. Ha chiamato l’ospedale
ieri sera e hanno chiesto di te. Sembra che la signora Stevens si sia
svegliata e tu avevi chiesto loro di avvisarti quando sarebbe successo.
Ma prima di andare a letto devi spiegarmi una cosa: hai detto al telefono
‘missione compiuta’. Esattamente cosa volevi dire con quella
espressione?”
“Esattamente quello che ho detto. I Ghepardi non useranno più i
ragazzi più piccoli per le loro attività illegali e non ci daranno fastidio
quando andremo nel quartiere. A dir il vero, proteggeranno chiunque si
troverà nel mio pickup e nei furgoni della chiesa”.
“E’ meraviglioso!” Kim esclamò. “Ma continueranno a vendere
droga, a sfruttare la prostituzione e tutte le altre cose orribili che
fanno?”
259
“Una cosa alla volta”, Jamie disse. “Ho ottenuto quello che volevo
ed Ace ha anche acconsentito di vedermi ancora. Gli ho detto che la
prossima volta avrei portato la mia Bibbia. E lui ha detto che mi trovava
un tipo ‘interessante’ e penso che anche voi siate d’accordo con me nel
dire che questo è un buon inizio”.
Ace e i suoi uomini rimasero a parlare per due ore, in quel piccolo
fabbricato fatto di uffici, ore dopo che Jamie se n’era andato. Il loro
piano originale era di evacuare quel luogo immediatamente, nel caso
che Jamie avesse fatto quello che essi erano certi avrebbe fatto: cioè
dire alla polizia dove era stato, ma Ace aveva insistito nel dire loro che ci
si poteva fidare di Jamie. “Disse che avrebbe pregato per me”, Ace
aggiunse poi con uno sguardo distante negli occhi. “Nessuno ha mai
pregato per me”.
“Sì, pregare che tu faccia un errore e venga beccato”, uno dei suoi
più vicini compari disse ironico.
“Tu non eri presente. Non hai sentito quello che ha detto e il modo
in cui l’ha detto. E’ una delle poche persone che abbia mai incontrato e
che ci capisce. Ha detto che odia le cose che facciamo, ma che ama noi e
io gli credo. Credo che quel ragazzo non sappia mentire”.
“Credo invece che tu stia rammollendo”, uno di nome Bull osservò.
“Dillo di nuovo e ti faccio vedere io quanto mi sono rammollito”,
Ace ringhiò. “La prossima volta che viene, gli chiederò se vuole
incontrarci tutti, poi potrai vedere di persona quello che intendo dire. E’
una persona molto diversa da quella che mi aspettavo. E certamente
non vedo l’ora di incontrarlo di nuovo”.
“Credo invece che non ci sia la ben che minima possibilità che lui sia
tu sai cosa”, Ace replicò. “Ha una moglie e mi ha confessato che per lui
non sono leciti rapporti intimi con nessun’altra persona, maschio o
femmina che sia. Ha chiarito con forza che l’adulterio, come l’ha
chiamato, è un peccato e che comunque nemmeno gli interessava”.
“Beh certamente hai ragione su una cosa”, Gordie disse. “E’ un tipo
davvero strano”.
Ace si fece silenzioso di nuovo. La sua mente ritornò a quella figura
un po’ magrolina in piedi, nel mezzo della stanza, vestito solo dei suoi
boxer. Persino ora, come studente universitario e predicatore a tempo
parziale, era uno che ovviamente si prendeva cura di se stesso.
Dall’incontro che aveva avuto con Jamie l’autunno scorso, Ace sapeva
che il ragazzo sapeva fare la sua bella figura anche in un combattimento.
Se non avesse estratto quel coltello allora, non sarebbe stato del tutto
chiaro quale conclusione il combattimento avrebbe avuto.
La cosa che lo aveva impressionato di più, tuttavia, era che il
ragazzo non aveva affatto paura di morire. Certamente non voleva
morire, disse, perché aveva una famiglia e delle responsabilità di cui non
avrebbe potuto farsi carico da morto. Quanto al suo benessere
personale e persino alla sua stessa vita, sembrava perfettamente
disposto a mettere entrambe le cose a repentaglio per quei miseri,
sudici ragazzini del quartiere. Disse che quella era l’opera di Dio e che
l’avrebbe fatta con o senza la cooperazione di Ace. A dir il vero quello fu
il vero motivo per cui Ace fece quel patto con Jamie.
“Ace”, Mark disse esitante, “Non credi che ci sia una possibilità che
lui abbia preso una cotta per te? Voglio dire tutto quel parlare di amore,
che vuole rivederti, e quella sua prontezza e disponibilità a togliersi i
vestiti”. Mark era un dei più giovani membri della banda e sebbene non
lo avesse mai ammesso ad altri, era sospettato di essere gay.
260
261
“Sì, caro, e forse anche più in là. Anche i bambini parlano tra di loro
di come vorrebbero che tu non lavorassi tanto, che tu giocassi con loro
di più. Quando sei a casa sei talmente stanco, che nessuno vuole
disturbarti. Ci preoccupiamo per te, anche se tu non ti preoccuparti per
te stesso”.
“Oh”, Jamie disse imbarazzato, poi cadde in silenzio, in uno dei suoi
momenti di meditazione. Davvero andava così male? Stava facendo alla
sua famiglia proprio la stessa cosa di cui lui accusava tanti uomini di
fare? Era arrivato davvero al punto di tanti uomini d’affari tutti lavoro e
carriera, al punto da ignorare i loro figli, al punto di non conoscere
neppure la loro età? Jamie aveva dichiarato in molti modi che tali
persone erano altrettanto colpevoli di abbandono quanto quei padri o
madri che abbandonavano la loro famiglia. E ora la sua stessa moglie lo
stava accusando di mettere ogni cosa davanti alla sua stessa famiglia!
Quelle parole gli facevano davvero male, ma quello che gli fece più male
ancora fu consta atre che quelle parole erano vere!
Jamie guardò Andy, come aveva fatto tante volte in passato,
sperando che suo fratello maggiore lo difendesse; Andy lo guardò a sua
volta serio e annuì leggermente. Bene, non c’era che una cosa da fare
allora … anzi due: avrebbe cambiato il suo modo di comportarsi e scritto
degli appunti per l’argomento di un altro sermone.
Jamie pensò ai suoi genitori e alla loro incredibile capacità di
equilibrio. Karen Conner si era occupata del settore musicale della loro
chiesa e lo aveva gestito sempre lei, fin dal tempo in cui Jamie era un
bambino molto piccolo. Eppure a casa i pasti erano stati sempre
regolarmente cucinati e pronti per l’ora di pranzo o cena, gli abiti da
indossare sempre puliti e stirati, e la cosa più importante, aveva avuto
sempre tempo da dedicare ai suoi figli. Jamie non riusciva a ricordare
una sola volta in cui avesse avuto bisogno di un abbraccio e non lo
avesse ricevuto; non una volta che avesse avuto una domanda, uno
piccolo problema, che fosse stato costretto a cavarsela da solo.
Anche con suo padre era stata la stessa cosa. Quando le risorse
finanziarie erano iniziate a scarseggiare, Dennis era dovuto andare a
lavorare via di casa. Alle volte stava via per due o tre giorni di fila; ma
320
impegnativo come questo, ha già un carico di lavoro notevole qui e i
corsi di studio che insiste di frequentare lo impegnano tantissimo”.
“Forse se fosse più occupato, non avrebbe tanto tempo per andare
in giro per i quartieri malfamati della città a mettersi nei guai con le
bande”.
“Allora lei ovviamente non conosce Jamie Conner”, il pastore Mac
Neil commentò. “Questo non è il modo in cui Jamie agisce. Egli
semplicemente si addosserebbe il nuovo incarico e, in qualche modo, lo
aggiungerebbe a quelli che ha già, senza lasciar fuori nulla. Sono
d’accordo col dottor Ames: non ha tempo per assumersi nuovi impegni,
almeno per il momento”.
Prima che i due studenti si unissero alla riunione, lo staff aveva
preparato un piano che era sembrato accettabile a tutti. Una delle cose
che Jamie amava di più della Comunità di Chicago era che tutti si
sforzavano moltissimo per risolvere le divergenze tra di loro, in modo
che le decisioni che prendevano fossero a beneficio di tutti i vari settori
dell’attività della chiesa, i quali, secondo l’opinione di Jamie, erano
accomunati da un unico scopo: fare la volontà di Dio.
“Ci stavamo tutti chiedendo”, il pastore disse a Jamie dopo aver
chiamato l’assemblea all’ordine, “se sei stato a trovare ancora il tuo
amico Ace”. Adam e Jamie si erano seduti al grande tavolo nella sala
delle riunioni della chiesa. Ogni membro dello staff era presente, incluso
il dottor Ames, il ministro per la musica, e il dottor Barker. Inutile dire
che i due studenti erano piuttosto agitati e l’aver rivolto loro proprio
quella prima domanda non giovò molto a calmare i nervi di Jamie.
“No signore”, rispose, a beneficio di coloro che non sapevano nulla
del colloquio avvenuto col pastore in precedenza. “Sto pensando di
andarci quanto prima comunque. Penso sia venuto il tempo per
ringraziarlo per averci concesso il libero accesso al quartiere”.
“Lei sa, certamente, che rappresenterà la chiesa la prossima volta
che andrà in quel quartiere”, il ministro per i giovani dichiarò.
281
“A dir il vero penso sia necessario che ne discutiamo assieme”,
Jamie rispose. “Non sono completamente sicuro che farmi diventare un
membro a pieno titolo dello staff sia una buona idea. Sono ancora uno
studente e purtroppo alcune delle mie attività metterebbero in
imbarazzo la chiesa e non voglio che succeda”.
“Sta per caso cercando di dirci che ci sono attività che lei svolge di
cui si vergogna?” chiese il dottor Ames.
“Assolutamente no, signore!” So di non essere perfetto, faccio
errori, ma non ho abitudini o attività che vi terrei nascoste. Ma ho avuto
la netta impressione che la mia ultima visita ad Ace non sia stata
approvata da tutti. Non voglio essere limitato in questa mia iniziativa,
così se questo è il motivo …”
“Ci sottovaluti, Jamie” interruppe il dottor Mac Neil. “Dottor
Jackson, potrebbe fornire i particolari?”
“Certamente, pastore”, il ministro per i giovani rispose. “Jamie, ho
l’impressione che quando ci siamo lasciati l’ultima volta tu ti sia fatta
l’idea che io fossi quello più contrario di tutti al tuo rapporto con
ambienti della malavita. E’ corretto?”
“Direi di sì”, Jamie rispose facendo appello a tutto il suo coraggio.
Voleva dire ben altro, ma decise di non farlo.
“Allora ho conseguito il mio scopo”, il ministro disse. “Jamie, penso
non ci sia nessuno in questa stanza che non sia rimasto colpito e
compiaciuto dell’entusiasmo, dell’impegno e di tutte ciò che tu e Adamo
avete conseguito, compreso me. Ammetto che ero molto preoccupato
per la tua sicurezza, come lo erano alcuni ragazzi dei quali mi occupo.
Avevo torto; tu hai conseguito ciò che nessuno di noi avrebbe neppure
sognato di tentare. Ma Jamie, c’è un problema più grosso in ballo e
penso riguardi un settore in cui voi avete ancora bisogno di aiuto.
“Hai ragione”, Andy concordò. “Devo ammettere che ero davvero
preoccupate per te; mamma era preoccupata per te e anche Kim. Ma
penso di conoscerti meglio di chiunque altro e, come ho detto a Kim
l’altra sera, penso proprio che tu saprai cavartela molto bene. Ma io
sono dovuto venire a controllare di persona, Jamie. Sei il mio fratello
minore e questo comporta delle responsabilità. Ti ho promesso una
volta che non ti avrei mai lasciato intendo mantenere la mia promessa,
Jamie. Perciò sono venuto a vedere di persona che stai bene. Ma hai
ragione, va per la tua strada, Jamie, Fa quello che ti senti di fare. Anche
se sono responsabile di te, so che mi posso sempre fidare di te. E
siccome anche tu sei responsabile di me e hai il diritto di saperlo per
primo. Jamie, Christine ed io … stiamo aspettando un bambino, Jamie”.
“Che cosa?” Jamie esclamò. “Andy, è meraviglioso! Ma pensavo …
voglio dire …”
“Sì, abbiamo preso tutte le precauzioni, volevamo aspettare fino a
dopo l’università, ma come sai bene, Dio alle volte ha il suo ordine del
giorno che non corrisponde al nostro. La nascita è prevista per dicembre.
Speravamo che tu e la tua famiglia foste tutti presenti quando il
bambino nascerà”.
“Uau!” Jamie quasi gridò. “Kim! Vieni giù, tesoro! E’ una cosa
fantastica!”
“Cosa succede?” Kim disse correndo giù per le scale, “Jamie,
sveglierai tutti i bambini! Che cosa è mai tutto questo trambusto!”
“Andy … “ Jamie disse senza fiato, “Andy e Christine aspettano un
bambino! Non è fantastico?”
“Oh, tutto qui”, Kim disse con un sorriso. “Lo sapevo già, l’ho
saputo due giorni fa, Jamie”.
“Tu … tu sapevi? Ma… veramente … perché nessuno me l’ha detto?”
“Tu ed Adam siete qui tutti e due per imparare”, il ministro
continuò. “E so che i vostri apprendimenti sono rapidi e ragguardevoli;
ma c’è una componente importante che penso nessuno di voi due
ancora conosca, ed è essenziale che voi la impariate se volete avere
“Voleva dirtelo Andy, tesoro, ma ultimamente non è stato molto
facile avere un momento con te”.
282
319
“Ve-veramente?” Sono davvero arrivato a questo punto?”
“Sì, Andy?” Jamie rispose. “A proposito, ti ho detto che è grandioso
averti qui? Non mi sono ancora reso conto di quanto mi sei mancato.
Andy, sei …”
“Jamie”, Andy lo interruppe. “Ho una cosa da dirti. In tutta onestà
questo è il motivo per cui siamo venuti a Chicago, ma come al solito hai
così tante cose tra le mani che non mi è sembrato rimandare di dirtelo:
ma adesso è venuto il momento per farlo, fratellino, volevo che fossi tu il
primo a saperlo”.
“Uau!” Jamie disse con un sorriso, sembra una cosa grossa Qualcosa
non va?”
“Jamie, alle volte vorrei suonartele di santa ragione. Eccoti qua, nei
guai fino al collo e seduto tranquillo con quel sorriso sulla faccia e chiedi
a me se qualcosa non va. Io sarei completamente uscito di testa al posto
tuo! Come puoi startene seduto e sorridere come se non ti stesse
succedendo nulla?”
successo nella vostra attività futura. Dovete imparare a conoscere la
politica della chiesa”.
“Politica, signore?”
“Sì, politica. Se tu intendi spendere la tua vita al servizio di Dio, devi
imparare ad essere meno radicale e a non avere quell’atteggiamento da
‘piaccia o non piaccia, lo faccio comunque’. Vogliamo mettervi alcuni
limiti e restrizioni ma non necessariamente ostacolarvi. Crediamo che
sarà bene che voi due condividiate con noi le vostre idee prima di agire.
Il nostro scopo è quello di proteggervi. Vogliamo sostenervi in tutto
quello che fate, ma non possiamo farlo se non siamo sullo stesso campo
da gioco”.
“Se fossi sotto la vostra … err.. protezione, non avrei mai incontrato
Ace”, Jamie disse con tono d’accusa.
“Sono felice, Andy”, Jamie disse serio. “Amo quello che faccio. Amo i
miei studi, amo la Chiesa Comunitaria, adoro i miei figli, e Kim è tutta la
mia vita! Cos’altro potrei fare se non sorridere? Sono così
incredibilmente fortunato! Ora, hai intenzione di dirmi cosa quella cosa
o no?”
“Questo non è vero”, il dottor Jackson rispose. “Avresti solo dovuto
condividere l’idea con noi prima. Siamo rimasti tutti piuttosto colpiti
quando hai detto le cose che hai detto dal pulpito della nostra chiesa
senza alcuna previa approvazione, senza che nessuno di noi sapesse
nulla. Jamie, nessuno di noi avrebbe mai osato fare una cosa del genere;
pensi davvero di essere molto più qualificato di tutti noi per poter dire e
fare tutto quello che ti pare e con la benedizione dell’intera chiesa?”
“Posso anche essere d’accordo con te che sei felice, ma, Jamie, non
puoi fare tutto! Non puoi essere tutto per tutte le persone. Non pensi
che dovresti rinunciare a qualcosa?”
“No, signore”. Jamie rispose imbarazzato. “Lo so che alle volte
faccio cose avventate, ma dovete ammettere che faccio del mio meglio
per giustificare tutto quello che dico o faccio”.
“Sto già rinunciando. Se tu solo avessi idea di che cosa mi gira per la
testa, di tutte le cose che vorrei fare, ti spaventeresti a morte! Sto
facendo delle rinunce tutto il tempo, Andy. Se non sto imparando
null’altro qui, sto almeno imparando che devo strabilire delle priorità.
Non ci sono ancora arrivato, ma sto imparando. Come il professor
Martin ama dire, se sapessi tutto non dovrei passare qui i sei anni della
mia borsa di studio. Devi sapere, fratellone, che sono più felice ora di
quanto non sia mai stato nella mia vita! Ma possiamo per piacere
smettere di parlare di me e parlare di ciò che sembra tu non abbia molta
voglia di dirmi?”
“Certo è così; ma Jamie, che tu voglia ammetterlo o no, sei ancora
un adolescente, sei inesperto e non sai tutto. Tutti attorno a questo
tavolo ci tengono a voi due giovanotti, probabilmente molto di più di
quanto vi rendiate conto. Ci teniamo a voi a tal punto che non vogliamo
perdervi, né a causa di una pallottola di un fuorilegge, né a causa di un
esaurimento nervoso a causa dei troppi impegni. Che lo ammettiate o
meno possiamo esservi d’aiuto; non siete soli in questo, Jamie! Siamo
una squadra qui alla Chiesa Comunitaria e vogliano che tu ed Adam
facciate parte della squadra. Ma i membri di una squadra non se ne
vanno per conto loro senza verificare con i compagni di squadra. Ha
senso tutto ciò?”
318
283
“Cero, signore, ha senso. Penso di capire quello che lei sta dicendo.
Ma voglio capire meglio; mi creda, lo voglio davvero!”
“Con il tempo lo capirai”, il dottor Jackson lo rassicurò
sommessamente. “Hai appena finito il tuo primo anno. Ne hai almeno
altri cinque, Jamie; non puoi imparare tutto in un anno, ecco perché la
tua non è una borsa di studio di un anno. Come primi beneficiari di
questa borsa di studio tu ed Adam siete occasione di apprendimento
anche per noi; assieme agiremo in modo corretto”.
“Se ciò è stabilito”, il pastore disse, ”possiamo proseguire con la
riunione. Adam non ti abbiamo sentito parlare ancora. Prego, intervieni
liberamente. Sei parte dello staff ora e le tue opinioni e obiezioni sono
bene accette”.
“Grazie, signore”. Adam disse timidamente. “Sto … beh, sto ancora
cercando di abituarmi al fatto che sono davvero qui, con una borsa di
studio e …”
“Beh, siamo veramente felici per questo, figliolo. Ora, sarai in grado
di esercitare un qualche controllo sul tuo amico qui presente?” il pastore
chiese con un sorriso.
“E’ un compito davvero diffcile”, Adam sorrise di rimando.
“Un compito alla tua portata”, il pastore disse. Poi rivolto a Jamie
chiese: “Jamie, riguardo al tuo prossimo incontro con Ace, quali sono i
tuoi piani?
“Beh, come ho detto, devo assicurarmi che lui sappia che io … che
NOI apprezziamo la sua collaborazione. Siete già a conoscenza che
abbiamo salvato altri tre ragazzi nelle scorse due settimane. Uno di essi
è una bambina molto problematica, ma stiamo provvedendo. E’ stata
orribilmente maltrattata!
“Ho pure detto ad Ace che avrei portato una Bibbia con me la
prossima volta. A dir il vero porterò una per lasciargliela. Voglio solo
mostrargli alcune cose che sono importanti per me”.
“Possiamo essere d’aiuto?” il Ministro per la Famiglia chiese.
284
“Così avete intenzione di dirle della sua origine?”
“Assolutamente sì! Quando sarà abbastanza grande, naturalmente”.
“Signore e signora Conner posso vedervi un momento, per
piacere?” la dottoressa Merrick domandò mentre il chiacchierio nella
sala d’attesa aumentava.
“Oh,oh”, Jamie farfugliò “ora viene il peggio”.
“No, non è così, signor Conner”, la dottoressa disse sorridendo una
volta lontani da tutta quella folla. “Volevo solo dirle che Catherine sta
meglio. Le è stato dato qualcosa per farla dormire e non si sveglierà che
fra diverse ore, così le suggerisco di vestirsi e di andare a riposare fino a
questa sera. Abbiamo fatto esami completi alla neonata e non abbiamo
trovato nulla che non vada. Le abbiamo fatto l’analisi del sangue per
vedere la presenza del virus HIV, ma non avremo i risultati fino a
domani. Ma il test non sarà definitivo. Per essere sicuri dovremo
prelevare un altro campione di sangue fra un mese o due. Nel frattempo
possiamo supporre che i risultati siano negativi fino a prova contraria”.
“Grazie dottoressa”, la giovane coppia dissero assieme. “E grazie per
esservi presa tanta cura di Catherine”.
“Ha fatto lei tutto il lavoro”, la dottoressa rispose. “Credo che sia
incredibile come sia riuscita a sopravvivere all’intervento”.
“Io invece non credo non sia tanto incredibile”, Jamie disse serio.
“Catherine ha certamente fatto una cosa notevole. Ma credo che Dio
voleva che lei vedesse sua figlia, che sapesse che la piccola stava bene. Si
è guadagnata questo diritto, non le pare?”
“Jamie?” Andy disse il lunedì sera tardi. Kim e Christine avevano
messo i bambini a letto, poi erano andate a letto anche loro. Adam era
uscito con Charlene, il che aveva lasciato Andy e Jamie soli nel
soggiorno. La prima cosa che Andy fece fu di spegnere la televisione.
Jamie non fece obiezioni, tanto a lui non piaceva guardare la televisione!
317
“Potete andare dai vostri amici nella sala d’aspetto ora”,
un’infermiera disse. “Vi faremo sapere se ci saranno dei cambiamenti”.
“Catherine sta bene?” Jamie chiese, non mostrando alcuna voglia di
lasciare la sala operatoria.
“Finora ce l’ha fatta da sola”, la dottoressa rispose. Sapendo che
non potevano fare nulla se non aspettare, Kim e Jamie, a malincuore,
furono accompagnati fuori dalla sala operatoria.
La successiva sorpresa venne quando Kim e Jamie, ancora vestiti
con i camici da sala operatoria, entrarono nella sala d’aspetto dove si
aspettavano di trovare solo Andy e Christine. Sì, loro c’erano, ma c’erano
anche circa altre venti persone, tutte della chiesa o dell’Istituto. C’era il
pastore Mac Neil, come pure il dottor Ames, il professor Martin e
parecchi altri dello staff, compreso il Ministro dei Giovani. C’erano
signore e uomini del coro e parecchi fedeli i cui nomi Jamie non
conosceva. Jamie era orgoglioso di sé per essere stato coraggioso
durante tutto l’intervento, ma la vista di tutte quelle persone che
evidentemente ci tenevano a lui, fu davvero troppo. Combatté
valorosamente contro le lacrime, quando tentò di fare il grande
annuncio. “E’ una bambina”, disse con voce tremante. “E’ perfettamente
sana per quanto possono dire. Ed è … è bella!” Quelle ultime parole
furono poco più che un sussurro e poi si gettò tra le braccia più vicine
che riuscì a vedere: quelle di Christine, la moglie di Andy.
“Come sta Catherine?” sentì qualcuno chiedere dietro di sé; sentì
Kim rispondere che era ancora viva, che era sopravvissuta per vedere la
sua bambina. Quelle parole fecero scorrere altre lacrime scorsero dagli
occhi di Jamie e Kim.
“Avete già pensato ad un nome?” qualcuno chiese.
“Veramente sì”, Kim rispose, riprendendo un po’ il controllo delle
sue emozioni. “Avevamo pensato sia a nomi di maschi che di femmine.
Si chiamerà Emily Catherine Conner. Catherine ha voluto che sul
certificato di nascita della bambina ci fosse il nome Conner, così
abbiamo deciso di dare alla bambina anche il nome Catherine, quale
ricordo della vera madre”.
316
“Penso di no, almeno non ancora. Ho intensione di non mettergli
troppa pressione addosso ma solo di spiegargli qualcosa riguardo la
salvezza e il Cristianesimo. Kim ed io facciamo la stessa cosa con
Catherine Stevens all’ospedale e credo che stia accogliendo bene quanto
le diciamo”.
“Come sta?” Il dottor Ames chiese.
“ Abbastanza bene”, Jamie rispose. “E’ quasi sempre sveglia ora e in
grado di sostenere una conversazione, ma non migliorerà”.
“Stai ancora pensando di adottare la sua bambina?” qualcuno
chiese.
“Sì, signore. Non siamo ancora riusciti a trovare nessuno che voglia
prenderla in affidamento e Catherine si sta convincendo che alla fine
saremo noi a prenderla in affidamento. Ora la conosciamo molto bene e
lei ha fiducia in noi. Considero un risultato importante il fatto che
l’abbiamo convinta che l’aborto non è la soluzione”.
“Vi state prendendo un’incredibile responsabilità”, il dottor Jackson
disse gentilmente. “ A 19 anni tu e tua moglie dovreste vivere secondo la
vostra età! Dovreste andare alle feste, al parco dei divertimenti, a far
sport e cose del genere”.
“Non sono mai stato capace di fare quelle cose, signore”, Jamie
rispose. “Dall’età di otto anni ho dovuto lavorare; non conosco altro;
sono davvero felice quando faccio qualcosa di produttivo. Inoltre, fra un
mese avrò vent’anni e almeno non sarò più un adolescente”.
Jamie non riuscì proprio a capire perché tutti si misero a ridere alla
sua ultima affermazione che aveva espresso con grande serietà! In ogni
caso, ci furono molti abbracci e persino alcune lacrime dopo che il
pastore aveva recitato la preghiera di chiusura e Jamie e Adam si erano
avviati verso casa.
“Dobbiamo parlare, Jamie”, Kim disse dopo aver messo Heather a
letto ed essersi seduti tranquilli.
285
“Vado nella mia stanza”, Adam disse, sempre discreto. “Ho ancora
delle cose da studiare per domani”.
“Sarebbe bene che tu restassi”, Kim disse, “la conversazione
riguarda anche te. Ho avuto una lunga conversazione con i medici di
Catherine oggi e le notizie non sono buone. I globuli bianchi di Catherine
sono diminuiti ulteriormente. Mi hanno riferito che se contrarrà un’altra
infezione, questa probabilmente la ucciderà. Vogliono far nascere il
bambino col taglio Cesareo entro la prossima settimana”.
incontrarono con quelli di Catherine e si sentì sollevato nello scoprire
che esprimevano tranquillità e pace. Evidentemente Catherine era
davvero pronta a qualunque evenienza.
Quando la dottoressa iniziò la prima incisione, le cose si
succedettero in modo veloce e ben presto minuscola creatura che si
contorceva fu tra le mani della dottoressa.
“Ma …” Jamie protestò, “se faranno l’operazione, questa non
aumenterà il pericolo d’infezione?”
“Volete vederla”, la dottoressa esclamò. “E’ una bambina alquanto
infastidita da tutto questo trambusto a quanto pare, ma perfettamente
formata e apparentemente in buona salute. Congratulazioni, mamma e
papà!”
“Il rischio certamente c’è, ma date le circostanze, i medici faranno
del loro meglio per ridurre il rischio al minimo. Suppongono che
Catherine probabilmente non vivrà abbastanza per portare a termine la
gravidanza e l’intervento probabilmente l’ucciderà in ogni caso, perché è
troppo debole. Pensano che non abbia comunque più di alcune
settimane di vita”.
Come disse queste parole, consegnò la neonata ad una delle
infermiere la quale pose la neonata su un tavolo predisposto dove fu
pulita e controllata dal pediatra. Nel frattempo la dottoressa era
occupata a finire il processo del parto. Catherine sorrise debolmente e
chiuse gli occhi. Jamie non era sicuro se fosse vigile o no, ma sembrava
che nessuno si preoccupasse molto della cosa.
Nonostante gli ordini della dottoressa al riguardo, Jamie aveva
sperato di poter tenere in braccio la bambina almeno per almeno alcuni
istanti, perché nei suoi corsi di psicologia si era parlato che il contatto
fisico, anche per uno bambino così piccolo, fosse importante. Ancora
una volta rimase deluso; non appena la neonata fu pulita e visitata, fu
messa in quello che a Jamie sembrava come una grande gabbia di
plastica, poi fu portata in tutta fretta nel reparto maternità.
L’ultima cosa che Jamie vide, mentre la bambina veniva portata via,
furono due occhi blu brillante che sembravano curiosi di tutto quello che
stava succedendo attorno.
“La pressione sanguigna cala rapidamente, dottoressa”,
un’infermiera riferì. Oh no! Jamie pensò. Per piacere Dio, non ora! Per
piacere non farla morire finché non avrà saputo che la sua bambina è
sana.
“Presto”, la dottoressa ordinò. “Aumentare ossigeno e sangue”.
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aveva anche considerato di cantare per lei, come aveva fatto altre volte
in precedenza. Ma appena entrati trovarono la donna addormentata e
un’infermiera stava di vigilanza. Presero allora ciascuno una mano di
Catherine e pregarono per lei sommessamente. Implorarono Dio di
concedere a Catherine di non soffrire, che erano pronti ad accettare la
sua Volontà qualunque essa fosse. Poi lasciarono la stanza e si vestirono
per l’intervento chirurgico.
“Avete visionato le cassette che vi ho dato?” la dottoressa chiese
mentre li aiutava a prepararsi.
“Sì, signora”, Jamie rispose. “Credo che siamo pronti, anche se devo
ammettere che l’intervento è davvero cruento”.
“Forse non lo sarà nel caso della signora Stevens. Viste le condizioni
della signora, forse non ci saranno perdite di sangue altrettanto
abbondanti”.
Jamie e Kim rimasero sbalorditi al vedere tutto l’equipaggiamento
che era stato loro richiesto di indossare, prima di entrare nella sala
operatoria. Jamie pensò che, considerato che la paziente era
gravemente ammalata di AIDS, erano state assunte precauzioni
aggiuntive, ma un’infermiera lo assicurò che quella era solo la normale
proceduta per tutti gli interventi chirurgici. Ogni centimetro quadrato
del loro corpo fu coperto. Camminare poi verso la sala operatoria
sembrò come camminare verso una stanza di alieni venuti dallo spazio.
Catherine era maggiormente cosciente ora, ma certamente non tanto da
poter definire vigile il suo stato.
“Mettetevi da questa parte”, un ‘infermiera diede loro istruzione.
“Sarete in grado di vedere tutto quello che succederà, ma qui non sarete
d’impiccio. Se Catherine dovesse entrare in grave sofferenza o in arresto
cardiaco, le cose potrebbero diventare realmente frenetiche”.
“Non saremo d’intralcio”, Kim promise, mentre la dottoressa si
preparava ad iniziare, C’erano più persone nella sala di quante sia lei che
Jamie si fossero aspettati Un’infermiera stava regolando un’endovenosa
mentre altre due si davano da fare con i vari strumenti e congegni. Oltre
alla dottoressa e al medico anestesista, c’era un terzo medico nella
stanza che Jamie seppe più tardi essere un pediatra. Gli occhi di Jamie si
314
XII – IL NEONATO
Jamie si era accorto che tutto quello che gli succedeva, succedeva
sempre di venerdì. Tutti i membri dello staff della chiesa, inclusi gli
studenti, avevano il diritto di scegliersi il giorno libero della settimana.
Jamie aveva scelto il venerdì, Adam il lunedì; ma anche se Jamie
ufficialmente non lavorava in quel giorno, non per questo il venerdì era
una giornata di risposo. E anche quel venerdì non fu l’eccezione.
Tutti frequentarono regolarmente le lezioni quel venerdì mattina.
Quando sarebbero terminate, un po’ dopo l’ora di pranzo, Kim e Jamie
sarebbero dovuti recarsi subito all’ospedale. Catherine Stevens si era
accordata con un avvocato perché la aiutasse a designare Jamie e Kim
custodi permanenti del bambino non ancora nato. Durante la pausa
pranzo che il telefono cellulare di Jamie squillò.
“Jamie Conner?” la voce disse quando Jamie rispose.
“Sono io Jamie Conner”, disse.
“Jamie, sono Ace. Mi aspettavo una mezza telefonata da te. Ti sei
dimenticato del nostro accordo di incontrarci di nuovo?”
“No, Ace. Non mi sono dimenticato. Sono stato incredibilmente
occupato, ma mi ero ripromesso di telefonarti nei prossimi giorni. Cosa
posso fare per te?”
“Vorrei vederti stasera, se puoi venire”.
“Stasera?”
“Sì, avevi detto che il venerdì sera era il momento migliore per te,
non è vero?”
“Beh, sì. A che ora e dove?
Jamie guardò Kim sperando che almeno Kim riuscisse a trovare per
lui una scusa per non andare, ma Kim alzò le spalle e bisbigliò, “Faresti
meglio ad andare, Jamie”. Così Jamie si accordò con Ace di incontrarsi
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allo stesso posto dove si erano incontrati in precedenza, alle 9,30 di
sera.
Il Pastore Mac Neil li stava aspettando quando arrivarono alla chiesa
per lasciar giù i bambini. “So che non posso trattenerti ora” il pastore
disse. “Jamie, posso vederti quando vieni a prendere i bambini nel
pomeriggio?”
“Nessun problema, signore, ma potrebbe essere tardi. Dobbiamo
andare direttamente all’ospedale appena finita l’ultima lezione”.
“Va bene lo stesso, avevo in mente di rimanere qui tutto il
pomeriggio. Ti prometto che non sarà una cosa lunga”.
“Dannazione!” Jamie esclamò mentre i tre tornavano in classe.
Speravo proprio di andare a casa presto stasera e riposarmi e passare un
po’ di tempo con i ragazzi”.
“Puoi ancora farlo per un po’”, Kim disse; ma Kim non sapeva del
visitatore che sarebbe stato ad aspettarli davanti alla loro porta, quando
sarebbero tornati a casa.
“Sì , potrei, ma mi conosci, Kim”. Jamie si lamentò. “Non posso
rilassarmi finché non ho finito tutte le attività del giorno. Continuo a
tenere il motore acceso finché non lo spengo quando vado a letto”.
“So cosa vuoi dire”, Adam disse. “A dir il vero questa è una di quelle
cose che il professor Martin ha detto che dovevamo imparare: riservare
del tempo per il riposo e la meditazione ogni volta possibile, sia esso di
ore o solo di pochi minuti”.
“Non so se riuscirò mai a farlo”. Jamie commentò sconsolato.
“Martin ha anche detto che dobbiamo farlo se vogliamo
sopravvivere ed essere genitori e ministri consapevoli”.
“E’ tutto quello di cui ho veramente bisogno” Jamie disse
aggrappandosi letteralmente ad Andy come sempre facevano quando
erano ragazzi. Andy e Christine non avevano ancora comunicato loro la
grande notizia; non ne avevano proprio avuto l’occasione!
Il fine settimana era iniziato sabato mattina senza particolari
problemi. Andy era andato con Jamie, Adam e i tre bambini più grandi
alla chiesa, mentre Christine e Kim avevano portato Tony a comperare
dei vestiti da neonato, data l’imminenza della nascita. “E’ davvero dura”,
Kim aveva detto mentre curiosavano nel reparto neonati, “Non sapere
se è un maschio o una femmina. Suppongo che tutte le madri hanno
affrontato questo dilemma nel passato, ma ora con gli ultrasuoni di
solito si conosce in anticipo”.
“Perché non le hanno fatto un esame?” Christine aveva chiesto.
“Non fanno nulla che non sia strettamente necessario. Catherine sta
talmente male, che non vogliono causare ulteriore stress”.
“Capisco, ha senso”, Christine aveva detto pensierosa. “Ti hanno
detto quali possibilità ci sono che il bambino nasca sano?”
“Sono abbastanza sicuri che sia sano. Il problema maggiore è per
quanto tempo lo rimarrà. Dicono che si siano cinquanta per cento di
possibilità, forse di più, che nasca HIV positivo. Non è un bel modo per
un bambino di venire al mondo, vero?”
La domenica era stata egualmente tranquilla per la coppia in ansia.
A parte i due servizi della domenica e il corso alla scuola domenicale in
cui insegnava, Jamie non aveva avuto altre incombenze. Durante i servizi
il aveva annunciato la sua assenza e che sarebbero stati Jamie ed Adam
al timone della chiesa per tutto il mese di luglio. Disse, infine, che
contava su tutti perché sostenessero i due studenti.
Jamie e Kim ebbero la loro prima delusione quando entrarono nella
stanza di Catherine. Avevano sperato di parlare e pregare con lei; Jamie
288
313
XIII - EMILY
Kim e Jamie, Christine ed Andy, erano tutti all’ospedale lunedì
mattina per le 6,30. Adam si era preso l’incarico di portare i bambini più
piccoli alla scuola materna della chiesa, poi sarebbe dovuto andare alle
lezioni per prendere appunti per tutti. L’intervento era previsto attorno
alle sette, quando tutti i preparativi sarebbero stati completati.
“Per le otto e mezza dovreste essere genitori”, la dottoressa disse
loro. “Ora entrate in quella stanza e preparatevi”.
La dottoressa aveva dissentito decisamente dalla proposta di Jamie
e di Kim di accompagnassero la donna al reparto di ostetricia, ma Jamie,
per convincerla, aveva usato la sua solita espressione supplichevole da
ragazzino e la logica che non gli mancava mai in occasioni simili. “Le ho
promesso che non l’avremmo lasciata sola”, aveva detto serio. “La
donna sta dando la vita per il suo bambino e credo non sia giusto che
rimanga sola in un momento simile. E poi le ho promesso che Kim
sarebbe stata la prima a tenere in braccio il neonato”.
“Non è assolutamente possibile”, la dottoressa aveva affermato
risolutamente. “L’intervento non è cosa adatta a degli estranei, potreste
rimanere sconvolti. E poi ci sono procedure rigide che devono essere
seguite per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. Tuttavia, date le
circostanze posso permettervi di assistere al parto solo se prima
visionerete alcune videocassette sulla procedura che seguiremo per
assicurarvi che non vi sentirete male o svenirete durante l’operazione”.
Jamie non era affatto contento del compromesso, ma aveva buon
senso e sapeva che accettarlo sarebbe stato l’unico modo per ottenere
quanto voleva. Così finì per acconsentire.
“Sii coraggioso là dentro, fratellino”, Andy disse abbracciando suo
fratello prima che entrasse nella stanza dove Catherine si trovava.
“Saremo qui tutto il tempo e pregheremo per te”.
312
Le lezioni di quel venerdì furono interessanti e fruttuose. Ai tre
giovani studenti piaceva davvero frequentare assieme le lezioni perché
poi avevano modo di confrontare gli appunti, condividere quello che
avevano imparato e risolvere assieme gli eventuali problemi. Scoprirono
che il corso di lingua non era certamente tra i più facili ma scoprirono
anche che riuscivano a progredire bene nell’apprendimento. Fu così che
le lezioni passarono in fretta e i tre studenti si avviarono con passo
stanco verso la chiesa dove Jamie doveva cambiarsi d’abito ed indossare
il vestito da religioso o “l’uniforme da prete”, come aveva cominciato a
definirlo, mentre Adam si sarebbe recato a svolgere il suo incarico del
venerdì pomeriggio. Dopo essersi rifocillati con un pranzo leggero e
veloce al bar, Kim e Jamie si recarono all’ospedale.
“Signore e signora Conner, questo è Nathan Greenberg”, la
dottoressa annunciò quando nella sala d’aspetto si trovarono di fronte
ad un uomo piccolo, dall’aspetto gentile. “Ho lavorato con Nathan
alcune volte in passato per questioni simili a questa. Penso che lo
troverete scrupoloso e sensibile”.
“Per piacere, chiamatemi Nathan”, l’uomo disse mentre si
stringevano la mano.
“Allora anche lei ci chiami Kim e Jamie”, Jamie aggiunse. Era bastato
un istante per far cadere ogni formalità tra di loro, tanto che Jamie
decise lì per lì di dargli l’incarico di occuparsi di tutte le pratiche
riguardanti l’adozione dei suoi quattro figli.
“L’iter legate è piuttosto semplice”, Nathan disse prima di andare
nella stanza di Catherine. “Catherine firmerà un modulo in cui attesta di
rinunziare a tutti i diritti del figlio non nato e di trasmetterlo alla vostra
custodia. I moduli che voi firmerete saranno per accettare la
responsabilità della cura e dell’educazione del bambino. L’adozione sarà
immediata e irreversibile. Sarete entrambi inoltre co-firmatari del suo
consenso al taglio cesareo. Una volta fatto, la dottoressa Merrick, qui
presente, procederà con l’operazione, probabilmente lunedì mattina, se
ho ben capito.
289
“E così, in pratica”, Jamie disse un po’ scioccato, “è come se Kim ed
io firmassimo la condanna a morte di Catherine”.
“E’ un modo un po’ crudo di vedere la questione”, la dottoressa
Merrick disse. “Tuttavia, come ho spiegato a sua moglie ieri, Catherine
sta peggiorando. In qualunque momento potrebbero sorgere delle
complicazioni e la sopravvivenza del bambino sarebbe a rischio. Finora
non ci sono problemi e il bambino sembra star bene. Ci sono dei farmaci
che potremmo somministrare a Catherine ma sono pericolosi per il
bambino. Se interveniamo ora e facciamo nascere il bambino,
potremmo poi intervenire con dei trattamenti più aggressivi. Sarebbe
una soluzione buona sia per il bambino che per Catherine”.
“Va bene, procedete, allora”, Jamie disse con un sospiro
Quando Jamie arrivò a casa, era totalmente spossato. Andy voleva
rimanere ancora un po’ alzato per parlare e anche Jamie lo voleva, ma
la conversazione dovette essere rimandata. “Adam ed io dobbiamo
essere alla chiesa prima delle nove di domani mattina”, disse
stancamente. “Abbiamo le prove del coro dei giovani e non possono
essere rimandate”.
“Posso provvedere io”, Adam suggerì. “Tu, rimani pure a casa e sta
con Andy”.
“Grazie Adam. Speravo proprio che tu provvedessi a dirigere il coro
per tutto il fine settimana, io mi sarei limitato a suonare l’organo. Non
me la sento di stare in mezzo alla gente e penso che mi sentirò così
almeno fino alla nascita di quel bambino”.
“Allora faremo proprio così”, Adam disse, contento di poter fare in
modo che l’amico si prendesse un po’ di riposo.
Quando entrarono nella stanza di Catherine, la trovarono molto
debole, ma di buon umore. Era sempre contenta di vedere Jamie o Kim,
ma ultimamente le visite erano diventate sempre più brevi perché
Catherine sembrava stancarsi più facilmente.
“Entrate, entrate! Esclamò quando vide Jamie e Kim, la dottoressa
Merrick e l’avvocato entrare. “Vi stavo aspettando”.
La dottoressa presentò l’avvocato, il quale iniziò subito il suo lavoro.
Illustrò alla donna il contenuto dei tre moduli e Catherine li firmò non
senza emozione. “Ha portato l’altro modulo?” chiese poi rivolta alla
dottoressa.
“L’ho proprio qui”, la dottoressa disse e tirò fuori un ordine di “Non
rianimare”.
“Ma questo modulo attesta …” Jamie protestò quando gli fu chiesto
di fare da testimone.
“Sì, è l’ordine per i medici di non eseguire alcun accanimento
terapeutico dopo che il bambino sarà nato”, Catherine intervenne.
“Questa è la mia volontà, Jamie. Una volta che il bambino sarà nato, il
mio compito sarà concluso e io non sarò altro che un peso”.
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“Quello che io ho ammazzato, vuoi dire” Ace corresse. “Ciò significa
che ho ucciso una delle persone che appartenevano a Dio? Diamine,
come non ho fatto a cadere a terra fulminato?”
“Perché Dio non agisce così”, Jamie rispose”.Egli ti ama ancora. Odia
le cose che fai, ma Egli ama TE!”
Fu l’una dopo mezzanotte quando Jamie e Ace si lasciarono. Jamie
aveva detto al suo amico che sarebbe stato il pastore anziano della
Chiesa Comunitaria per il mese di luglio e che sarebbe stato onorato se
Ace e qualcuno della sua banda fossero venuti in chiesa almeno una
volta. Ace non gli promise nulla, ma gli disse che avrebbe ascoltato il
servizio religioso alla radio. Jamie disse che ascoltare la radio sarebbe
stata una cosa bella, ma che essere presente di persona sarebbe stata
una cosa ancora più bella.
“Ancora una cosa prima che te ne vada”, Ace disse dopo alcuni
momenti di silenzio. “Ne ho parlato con i ragazzi e pensavamo che ci
sarebbe piaciuto che tu fossi il Cappellano del nostro gruppo. Potresti
dare l’estrema unzione a quelli che muoiono, sentire le nostre
confessioni, e tutto il resto”.
“Non posso accettare, Ace. In primo luogo non credo nell’estrema
unzione. Credo che dove vai quando muori dipende solamente da te e
dallo stato della tua mente e dalla relazione che tu hai con Dio. Tutto
quello che posso fare è parlare con te come abbiamo fatto finora, ma la
decisione è tua, tra te e Dio. E noi battisti non ascoltiamo neppure le
confessioni della gente; crediamo che devi sì confessare le tue colpe, ma
lo devi fare direttamente a Dio, non ad un uomo. Quanto a fare il vostro
cappellano, beh, penso che darebbe alla gente un’idea sbagliata. Finché
continuerai a fare le cose che fai, sarebbe come se io giustificassi le
vostre azioni. Mi sto preparando per diventare un uomo di Dio e non
posso aspettarmi che la gente creda in me se sono un membro di una
banda che uccide, che vende droga, sfrutta la prostituzione e commette
ogni sorta di crimine. Ci sono alcuni nella chiesa che pensano che non
dovrei neppure venire da te, ma che certamente saranno d’accordo con
me sul mio rifiuto alla tua richiesta. Purtroppo tutto quello che posso
fare è istruirti sulla Bibbia e pregare per te, Ace; il resto spetta a te”.
“Ma questa è eutanasia”, Jamie sostenne.
“No davvero”, la dottoressa si premurò a spiegare. “I medici si
limitano semplicemente a non intervenire quando il Signore ha deciso
che è venuta l’ora”.
“Questa è la mia volontà, Jamie”, Catherine ripeté con fermezza.
“Grazie a tutte le cose di cui abbiamo parlato, ho accettato Gesù come
mio Salvatore. Sono fiduciosa ora che andrò in Cielo, così sento che è
giusto lasciare a Dio la decisione sul momento per me di lasciare questo
mondo. Vorrei però che voi due rimaniate un po’ con me, così possiamo
parlare e pregare”.
“Il mio compito qui è finito”, l’avvocato disse, mettendo insieme le
carte . “Provvederò a che le pratiche per l’affidamento vengano inoltrate
immediatamente, così quando il bambino nascerà, il certificato di
nascita attesterà che tu, Kim, e tuo marito siete i genitori”.
“Avvocato, possiamo parlare con lei privatamente per un minuto
prima che se ne vada?” Jamie domandò.
“Hai un aspetto molto preoccupato”, Nathan osservò una volta
appartatisi soli fuori della stanza di Catherine.
“E’ così”, Jamie concordò. “Se lei mette i nostri nomi sul certificato
di nascita originale, sarà come se Catherine non fosse mai esistita, è
vero”,
“Per quel che riguarda il bambino è vero”. Nathan confermò.
“Facendo così potrai risparmiare la spesa e l’iter di un’adozione e farà in
modo che nessuno, in futuro, possa contestare l’adozione e reclamare il
bambino per sé. C’è un padre biologico da qualche parte, non ti pare?”
“Sì, ma nessuno sa chi sia o dove sia. Non vedo come …”
“Saresti sorpreso da tutto quello che ho visto durante la mia
carriera, Jamie. Credimi, questo è il modo migliore. Ma era questo il
motivo per cui volevi vedermi?”
“No, era solo uno dei motivi”, Jamie disse pensieroso. “Abbiamo
quattro figli, tutti abbandonati per un motivo o per l’altro e vorremmo
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che lei provvedesse anche alle pratiche per la loro adozione, sempre se
lei è d’accordo”.
“Avete già quattro figli e presto saranno cinque? Ma quanti anni
avete?”
Giovanni, capitolo 3, versetti 16 e 17: “Dio infatti ha tanto amato il
mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non
muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo
per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.
“Sei tu quello, Ace! Sei parte del mondo! Non vedo nulla in questo
passo che faccia intendere che certe persone siano escluse”. Gli mostrò
poi Isaia, capitolo 1, versetto 18: “Su, venite e discutiamo" dice il Signore.
"Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi
come neve . Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana”.
“Kim 22 ed io 19”.
“E siete studenti”.
“Sì, signore. E’ un problema?
“Potrebbe esserlo, ma da quello che ho visto e sentito, non penso
sia un problema di cui preoccuparmi. Potete, invece, procurarvi dei
testimoni che attestino la vostra buona condotta?”
“Non credo sarà un problema trovarli”, Kim rispose.
“Bene, mi metterò al lavoro per le pratiche. C’è qualche urgenza?”
“Solo quella che lei ha menzionato”, Jamie rispose. “Se qualche
parente di sangue uscisse dal nulla, vorrei rendere impossibile
l’allontanamento dei bambini contro la loro volontà”.
”Capisco, mi darò da fare immediatamente”.
Ritornati nella stanza di Catherine, Jamie fu sorpreso da quello che
vide e sentì. Non c’erano lacrime e tristezza, solo sorrisi e ottimismo.
“Ho letto da qualche parte che prima faranno nascere il bambino e
meno probabilità ci saranno che sia HIV positivo”, disse allegra. “Spero
davvero che sia così. E lunedì mattina lo sapremo”.
“Mi stai dicendo”, Ace concluse, “che tutte le cose sbagliate che ho
fatto potrebbero essere completamente ripulite? Che non sarei più
colpevole di nulla?”
“Questo è quello che dice la Bibbia, Ace”.
“Anche l’uccisione del tuo amico?”
“Anche quello. Ace, io ti ho già perdonato. La preghiera del Signore
che dice: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, suggerisce che se non troviamo in noi stessi la forza di
perdonare coloro che ci fanno del male, come possiamo aspettarci che
Dio perdoni il male che noi abbiamo fatto?”
“Così se io mi fido di Dio, tutte quelle cose, le rapine, gli omicidi, la
droga, tutto sarà cancellato, pulito come se non le avessi mai fatte. Non
dovrò andare in prigione?”
“Il VOSTRO bambino”, Catherine corresse. “Ma credo che non
succederà, Kim, e non sono neppure sicura che sia la cosa migliore per il
“Non ho detto questo”, Jamie rispose. “Hai ancora un debito con la
giustizia degli uomini e lo devi pagare. Vedi, Dio ti vede dentro e vede
quello che REALMENTE sei, quello che tu pensi e se sei veramente
pentito. I tribunali non sono in grado di fare altrettanto, perciò non
possono perdonarti solo perché dici che sei pentito. Ace, io stesso sono
stato condannato al carcere a vita per un crimine che non avevo
commesso! Ma anche in prigione Dio era con me e mi ha aiutato ad
essere felice e contento. Gli altri detenuti lo hanno notato e alcuni di essi
si sono perfino convertiti. Larry quello che si è fatto ammazzare, era uno
di quelli”.
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“Anche noi lo speriamo”, Kim disse, prendendo la mano della
donna. “Speriamo anche che tu ti rimetta, perché così possiamo gioire
tutti assieme della nascita del tuo bambino”.
“Perché ti amo equesto è il mio lavoro”.
“Il tuo lavoro? Ma credevo che la tua chiesa non fosse proprio
contenta che tu t’incontri con me”.
“Non si tratta della chiesa”, Jamie corresse. “Sono io che penso di
avere una vocazione particolare. Credo fermamente che sia stato Dio a
fare in modo che c’incontrassimo. Credo che sia stato Dio a mandarmi
da te, amico mio”.
“Come fai a saperlo?”
“Vuoi che te lo mostri?” Jamie tirò fuori la Bibbia che aveva portato
con sé. Come Jamie l’aprì, Ace notò immediatamente che era tutta
logora, con annotazioni quasi su ogni pagina, alle volte scritte con
inchiostro di diversi colori. Aprì la pagine del Vangelo di Marco, capitolo
16, versetto 15 e lesse: Disse loro, andate in tutto il mondo e predicate il
vangelo ad ogni creatura.
“E’ nostro Signore che parla”, Jamie commentò. “Sembra proprio un
comando diretto a me, non diresti?” Senza aspettare una risposta,
sfogliò e si fermò sul Vangelo di Matteo, capitolo 5 e lesse, iniziando dal
versetto 43: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai
il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite quelli che vi
maledicono e pregate per i vostri persecutori”.
bambino. Sarebbe meglio per il bambino se non saprà mai che sono
esistita”.
“Lo saprà, invece” Jamie disse con enfasi. “Per quel che mi riguarda,
stai dando la tua vita per il bambino e lui saprà che tipo di donna lo ha
messo al mondo”.
“Dare la mia vita non è una cosa così brutta”, Catherine affermò con
decisione. “Non cambierete per caso la vostra idea su tutte le cose che
mi avete promesso, vero?”
“No, Catherine, non cambieremo idea, ma Dio vuole che noi viviamo
la nostra vita pienamente. Dio ha messo dentro ciascuno di noi la
volontà di vivere e perciò Egli vuole che viviamo!”
“Vuole anche che accettiamo la morte”, Catherine ribatté. “Penso
che sto facendo proprio questo: sto mettendo la mia fiducia in Dio,
proprio come fate voi due. Sono in pace ora, Jamie. So che il mio
bambino sarà amato, che anche mio figlio più grande si trova in una
buona famiglia, così sono in pace. Dio ha provveduto ai miei figli e ora so
che provvederà anche a me”.
“Questo è un altro ordine diretto che viene da nostro Signore, Ace.
Posso mostrarti dozzine di comandi simili, ma questa non è la ragione
principale per cui sono qui. Ti ho mostrato queste pagine solo perché mi
hai chiesto perché sono qui; francamente non rischierei la mia vita, non
correrei il rischio di lasciare i miei ragazzi orfani, mia moglie vedova se
questi versetti e tutti gli altri come questi non fossero così chiari da non
lasciarmi scelta. Tu ed io abbiamo incrociato le nostre strade e ciò fa di
te mia responsabilità ora”.
Rimasero con Catherine per più di due ore. Jamie la assicurò che
sarebbero stati con lei per l’operazione e che avrebbero provveduto a
che Kim fosse la prima a tenere in braccio il bambino. Raccontò come
fosse stata sua madre a dirgli, anni prima, come un bambino appena
nato percepisse l’importanza di essere tenuto in braccio dalla mamma.
Kim in silenzio uscì dalla stanza per chiedere alla dottoressa se c’erano
ormoni che potesse prendere perché il suo organismo producesse latte
necessario per nutrire il neonato. La dottoressa disse che c’era un modo
ma lo sconsigliò fortemente. E, inoltre, disse, ci volevano diversi giorni
prima che gli ormoni iniziassero a funzionare.
Iniziò a parlare al suo nuovo amico dell’amore di Dio, un amore,
disse, che non ammette né condizioni, né eccezioni. “Ciò è sostenuto da
un passo della Bibbia che ho imparato a memoria quando ero ancora
molto piccolo e perciò non avrei bisogno di leggerlo. Ma voglio che tu lo
veda stampato. Allora Jamie recitò uno dei più famosi versi della Bibbia:
Sulla via del ritorno verso la chiesa per prendere i bambini, Jamie
non riuscì proprio ad essere allegro. Non poteva liberarsi dell’idea che
aveva firmato dei documenti che avrebbero avuto come risultato la
morte di un essere umano. Non ucciderai, risuonava ripetutamente nella
sua mente.
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293
“Jamie, sta comunque morendo”, Kim disse. “Non è come se
avessimo firmato la condanna di una persona sana; inoltre, tesoro,
dovresti essere orgoglioso di averla condotta alla fede in Dio e che Lui la
salverà dalla dannazione eterna. Ha accettato positivamente e con
ottimismo tutto quello che le sta succedendo”.
“Lo so”, Jamie disse con sguardo assente, mentre fissava la strada
davanti a sé. “So che tutto quello che dici è vero, ma ancora non riesco a
togliermi dalla testa che firmando quel documento ho venduto la sua
vita”.
“Non è così, tesoro, hai solamente firmato un documento d’intenti
che darà la vita al suo bambino. Hai reso una donna morente molto
felice”.
Erano quasi le sei quando Kim e Jamie fecero ritorno alla chiesa. Era
già da un bel po’ che le lezioni del giorno erano terminate, perciò
trovarono i loro bambini nel parcheggio che giocavano con Adam. Jamie
si annotò mentalmente di rinnovare ad Adam il suo apprezzamento per
la loro amicizia. “Devo vedere il pastore”, Jamie annunciò mentre
scendeva dalla Suburban. “Non dovrebbe essere una cosa lunga”.
“Cominciavo a pensare che ti fossi perso”, il pastore disse quando
Jamie entrò nel suo ufficio.
“Beh, sono qui ora, e per quanto possibile Christine ed io vi daremo
una mano mentre staremo qui. Andrà tutto bene, Kim”.
“Sei in ritardo”, Ace lo sgridò, quando Jamie fu finalmente faccia a
faccia col gangster.
“Sì, scusami, ma è stata una giornata davvero movimentata”. Le
modalità dell’incontro erano state completamente diverse quella sera.
Jamie aveva trovato un biglietto nel suo pickup contenete le istruzioni su
come arrivare fino ad un certo indirizzo e lì sarebbe stato prelevato. E
così avvenne e la persona che lo aveva prelevato gli aveva spiegato che
erano piuttosto preoccupati che un dispositivo di radioguida non fosse
stato messo sul suo camioncino. “Ace si fida di te”, il complice del
capobanda lo aveva rassicurato, “ma sicuramente non si fida della
polizia”.
Similmente a quanto accaduto la prima volta, Jamie ebbe una
interessantissima e lunga conversazione con Ace. Disse al suo amico che
suo fratello era arrivato inaspettatamente dalla Carolina del Nord
assieme a sua moglie e alle sue sorelle gemelle. “ Così la tua casa è
piena”, Ace disse con invidia.
“Per un po’”, Jamie concordò.
“La prossima volta che vieni, porta tuo fratello con te”.
“Mi dispiace”, Jamie rispose, “siamo stati trattenuti in ospedale più
di quanto ci aspettavamo”.
“ Neppure per sogno”.
“Vuoi dire che ancora non ti fidi di me?”
“Problemi?”
“Non esattamente”, Jamie rispose, tentando di nascondere la sua
tristezza. “Catherine dato via la sua vita oggi firmando un documento”.
“Che cosa? Mi stai dicendo che ha trovato un modo per suicidarsi?”
“Non si tratta di un vero e proprio suicidio, ma per me o più o meno
la stessa cosa. Faranno nascere il bambino col cesareo lunedì mattina.
Dicono che con ogni probabilità Catherine non sopravvivrà
all’intervento”.
294
“Certo che mi fido di te, ma devi ammettere che incontrarsi con te è
il più delle volte estremamente pericoloso. Hai una bella banda col
grilletto facile che sparerebbe e sentono un capello cadere e c’è sempre
la possibilità che la polizia faccia irruzione da queste parti. Non metterò
mio fratello in mezzo al pericolo di un fuoco incrociato. Ho già perso un
caro amico e non sono certo disposto a perdere anche mio fratello”.
“Se pensi che sia tanto pericoloso, perché allora vieni tu?”
307
“Beh, per fortuna il semestre all’università finirà tra un paio di
settimane”, Andy ragionò. “Così almeno sarà in grado di prendersi un
po’ di riposo”.
“E’ quello che anche noi pensavamo”, Adam disse, “fino all’incontro
con il pastore di questa sera. Andy, Jamie ed io dovremo fare i pastori
della chiesa durante il mese di luglio. Per di più, io non posso fare i
sermoni perché non ho la licenza di farlo. Non si può farlo se non si ha
terminato almeno il primo anno di università. Ciò significa che Jamie
sarà il pastore anziano e dovrà fare tutti i sermoni!”
Andy avrebbe voluto chiedere a Kim altri particolari sul nuovo
incarico di Jamie, ma decise di non farlo perché Kim aveva iniziato a
piangere. “Ce la mette tutta”, singhiozzò, “ma qualunque cosa faccia
non è mai abbastanza. Continuano ad affidargli responsabilità di ogni
tipo e quando le ha portate a termine, ne trova sempre altre da
addossarsi. Ho tanta paura che un giorno o l’altro crollerà, Andy!”
“No, non succederà”, Andy disse calmo. “In verità questo discorso
mi fa venire in mente un bambino di undici anni, quando arrivai la prima
volta alla fattoria Conner. Cresceva robusto e rigoglioso in mezzo alle
responsabilità, al lavoro duro e alle aspettative che tutti avevano su di
lui. Da quanto vedo, Jamie è sempre lo stesso, solo che ora la posta in
palio è più alta”.
“E’ proprio questo il punto”, Kim sostenne. “La posta in gioco è più
alta ora. Ha quattro figli di cui essere responsabile ora, presto saranno
cinque; non può permettersi di crollare ora, perché i bambini sono
ancora molto fragili e bisognosi di ogni sostegno possibile, come
abbiamo tutti potuto verificare proprio questa sera, Andy”.
“Amalo soltanto, Kim e stagli dietro”, Andy consigliò. “E’ ovvio che ti
adora e dipende da te. Fa in modo che sappia che gli sei sempre accanto
ed entrambi ce la farete ad uscire. Per quanto Jamie odi ammetterlo,
non può fare tutto da solo. Ha bisogno che ci sia sempre qualcuno
accanto a lui. Quando era più giovane era compito di mamma, papà e
mio stragli vicino e sostenerlo; ora spetta a te farlo, Kim!
“E spetta ancora a te, Andy” Kim aggiunse. “Se tu l’avessi sentito
gridare di gioia quando ha riconosciuto il tuo camioncino!”
306
“E il bambino?”
“Per il momento sta bene ma i medici dicono che potrebbe subire
dei danni se nasce subito”.
“Come c’entrate voi in tutto questo?”
“Kim ed io abbiamo fatto da testimoni quando ha firmato l’ordine di
non rianimazione”.
Il gentile pastore si alzò dalla sedia, girò attorno al tavolo e prese
gentilmente tra le mani la testa di Jamie mentre il giovane piangeva
sommessamente. “Deve essere stata dura per quella donna farlo”,
commentò mentre accarezzava la testa di Jamie.
“Non proprio, signore. Ha detto di essere pronta, che non desidera
morire ma che si rimette alla volontà di Dio”.
“E’ una cosa buona, non è vero?”
“Io… suppongo di sì; anche in questo momento non riesco a vederla
come una cosa tanto buona”.
“Jamie, se Catherine ha trovato giustificazione davanti a Dio, allora
tu e Kim dovreste essere molto orgogliosi di voi stessi. Avete dato ad un
bambino solo e probabilmente ammalato una casa e siete stati
strumento perché un’altra anima vada in Cielo. Sono molto orgoglioso di
voi e non sono il solo ad esserlo”.
“Lo so che lei ha ragione”, Jamie disse ricomponendosi un po’. “Kim
ha detto più o meno la stessa cosa, ma è dura, pastore. E’ davvero
dura!”
“Lo so, figliolo!”, il pastore disse. “Alle volte penso che tu e Kim siate
troppo giovani per esservi addossate tante responsabilità, e altre volte
anch’io mi sento colpevole per avervi messo addosso delle altre. In
verità questo è il motivo per cui ti ho chiamato qui oggi, ma date le
circostanze …”
295
“Andrà tutto bene, signore”, Jamie disse. “Alle volte mi serve
proprio di piangere, lo sa? Dopo che ho finito di piangere mi sento molto
meglio. Grazie per avermi consentito di piangere davanti a lei; ma che
cosa desidera che faccia?”
“Cosa? Ti incontri con Ace?” Andy domandò, “Sei uscito di testa?”
“Le cose sono cambiate, Andy, non c’è pericolo ora”.
“In questo caso non ti dispiacerà se vengo con te”.
“No Andy, è pericoloso! Ace non ti conosce”.
Il pastore rimase completamente stupito dal cambiamento nel
comportamento di Jamie. Come aveva detto, si era sfogato piangendo
un po’ e ora aveva cambiato completamente atteggiamento ed era
ritornato il Jamie di sempre. Si sentì un po’colpevole quando doveva
gettare i suoi studenti in pasto ai lupi, ma proprio questo stava per fare
con Jamie.
“Jamie”, disse sedendosi sulla sedia riservata ai visitatori, “noi dello
staff ministeriale abbiamo gestito la cosa così male che mi vergogno
perfino di ammetterlo, ma a meno che non lo faccia io, nessun altro sarà
in grado di rimediare al danno. Sembra, infatti, che non ci sarà un solo
ministro qui durante tutto il mese di luglio. Tutti saranno impegnati, chi
nei campi estivi e nei corsi di recupero, chi nei seminari e nelle
conferenze fuori città, e infine qualcuno sarà in vacanza”.
“Nessuno?” Jamie chiese incredulo. Non riusciva ad immaginare,
che tutti e sei i ministri a tempo pieno della chiesa sarebbero stati
assenti contemporaneamente.
“Assolutamente nessuno!” il pastore ripeté. “Jamie, solitamente
non farei mai una richiesta simile, ma non ho scelta. Pensi che tu ed
Adam riuscireste a reggere il forte per un mese?”
“ I …io?” Jamie balbettò. “A-adam ed i-io? P-pastori di tutta la
chiesa? D-da soli?”
“Non dovrebbe essere tanto difficile. Naturalmente tu sai che molte
delle attività sono terminate, non ci sono matrimoni in programma, la
maggior parte della gente a cui fornisco consulenza può aspettare fino al
mio ritorno …”
“Se è così pericoloso per me, com’è che non lo è per te?”
“Ho già provocato la morte di Larry; certamente non correrò lo
stesso rischio con te. Mi dispiace, Andy, ma devo andare da solo”.
“Uau!” Andy esclamò dopo che Jamie se n’era andato. “Non mi sarei
mai aspettato un’accoglienza simile. Jamie sta bene, Kim?”
“Io … penso di sì”, Kim rispose. “Ma è soggetto ad una pressione
incredibile, Andy. Si è instaurata … beh, una specie di relazione tra Jamie
ed Ace. E’ deciso a fare in modo che la banda di Ace si sciolga, ma lo sta
facendo a proprio modo. Sta tentando di evangelizzare la banda e di
portarla alla fede in Cristo, ma nessuno è in grado di convincerlo che
questo semplicemente è impossibile”.
“Ed è tutto solo in quest’impresa, vero?”
“Purtroppo sì. Jamie ed Ace sono amici ora, ma ha corso dei rischi
enormi per la sua stessa vita. E la tensione accumulata lo sta spossando,
Andy. Poi c’è il bambino …”
“Bambino? Quale bambino?”
Kim raccontà al suo sbalordito cognato di Catherine e del suo
bambino e di quello che lei e Jamie avevano dovuto fare proprio quel
giorno. “Faranno nascere il bambino lunedì mattina”, Kim concluse. “C’è
una possibilità molto altra che Catherine non sopravvivrà all’intervento e
Jamie sta prendendo la cosa molto male”.
“L-la maggior parte?
296
305
“E’ la cosa più sorprendente di tutte”, Christine disse, mentre tutti
sorseggiavano un caffè. “Le gemelle erano decise a trascorrere un mese
con voi a Chicago, ma mamma Conner non voleva perché erano troppo
piccole per viaggiare da sole in aereo. Poi, dopo che Andy ed io avevamo
finito tutti gli impegni all’università, ci è capitato un affare con una ditta
di Chicago. Era necessario che qualcuno venisse a firmare il contratto e a
controllare che tutte le clausole fossero a posto. Fu allora che Andy
cominciò a sentire delle strane sensazioni, un irresistibile desiderio di
venire a Chicago. E’ stata una cosa inspiegabile, ma sapeva che doveva
essere a Chicago in luglio”.
“Non ho idea di che cosa si è trattato”, Jamie disse con un grande
sorriso. “Ma so di sicuro è che avevo un bisogno terribile di tutti voi! Di
te e di Andy, delle gemelle … ma ora sento che il mio bisogno è
soddisfatto. Ce l’hai ancora quella cosa, Andy. Non so esattamente cosa
sia, ma sei ancora capace di togliermi dai guai come nessun altro”.
“Guai?” Andy domandò. “In che guai ti sei cacciato questa volta,
fratellino?”
“Andy, non ci crederesti”, Kim disse. “Jamie, faresti meglio ad
avviarti, non è vero?”
“Sì, suppongo di sì”, Jamie disse riluttante alzandosi in piedi.
“Devi uscire di nuovo stasera?” Andy chiese.
“Purtroppo sì”. Jamie disse, guardando con grande desiderio suo
fratello. “Non posso proprio fare a meno, ho già fissato
l’appuntamento”.
“E questo è il suo giorno libero”, Adam commentò.
“Chi devi incontrare a quest’ora di notte?” Christine chiese.
“Beh, c’è una coppia, marito e moglie, che sono in consulenza
matrimoniale, ed è bene che non interrompano la consulenza. E poi c’è
un ragazzo il quale ha seri problemi con la sua identità sessuale. Ha
bisogno assoluto di parlare con qualcuno, penso che ,altrimenti,
potrebbero venirgli perfino delle idee suicide”.
“C-consulenza matrimoniale? Jamie ripeté incredulo. “Ma pastore,
Kim ed io non abbiamo neppure festeggiato il nostro il mio primo
anniversario di matrimonio! A dir il vero è in luglio! Pensavamo …”
“Fresco di esperienza, Jamie”, il pastore disse. “Potresti vedere
aspetti del problema che io non riesco a cogliere. Sia tu che Kim avete
detto che avete avuto i migliori modelli di sposi possibili in tutta la vostra
vita. So che ce la puoi fare!”
“Ma e il ragazzo?” Jamie protestò. “Anch’io ho avuto dei problemi
piuttosto grossi con la mia identità sessual, lo sa. Ero piuttosto confuso
quando avevo dodici anni …”
“Molti ragazzi hanno problemi simili. Sono a conoscenza del grande
amore che c’è tra te e tuo fratello Andy, e capisco che tale amore può
avervi confuso; ma hai superato e risolto il problema e perciò potresti
avere una visione del problema che io non ho, o almeno non ho più, è
passato molto tempo da quando sono stato un adolescente, lo sai?”.
Jamie continuò a protestare, dicendo che dubitava di riuscire a
preparare otto sermoni di fila per quattro domeniche consecutive.
“Non mi aspetto tanto”, il pastore disse con un sorriso. “Ecco
perché sono andato a cercare dei vecchi sermoni che avevo fatto in
passato, ma mai in questa chiesa. Tutto quello che tu ed Adamo dovete
fare è scegliere quelli più adatti e poi studiarli, quattro per ciascuno.
Siete capaci di farlo, Jamie, e sarà pure un’eccellente esperienza per voi.
L’unico imprevisto sono i funerali; come sai non si possono prevedere”.
“F-funerali? Devo fare i funerali?”
“Devo incontrare Ace, il capo dei Ghepardi”. Non appena quelle
parole gli erano uscite di bocca, seppe immediatamente che non le
avrebbe dovute pronunciare.
“Se capitano. Si spera che nessuno morirà fino al mio ritorno; ma
nell’eventualità che dovesse succedere, faremo un breve ripasso
assieme sui procedimenti essenziali prima che parta. So che ti sto
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chiedendo molto ma so che ce la puoi fare, altrimenti non te l’avrei
chiesto. La signora Atkinson rimarrà qui per tutto il tempo e potrà
esserti di grande aiuto in caso di imprevisti. E’ la segretaria della chiesa
da prima che io venissi qui. Anche Adam sarà certamente d’accordo con
me che sarai in grado di farcela”.
“Adam pensa che possa fare ogni cosa”, Jamie rispose con aria un
po’ mesta. “Non so quello che sono, ma le persone vicino a me pensano
sempre che posso fare tutto quello che mi passa per la mente”.
“Forse perché è vero”, il pastore suggerì. “Qual è il detto di tuo
padre che tu sempre citi?”
“L’unico grosso errore è quello di non imparare da esso e l’unico
vero fallimento e quello di non aver mai tentato”, Jamie ripeté quasi
meccanicamente.
“Sì, è proprio così. Solo mettilo in pratica”.
In verità Jamie si sentiva alquanto emozionato alla prospettiva di
fare il pastore per un mese. Era terrorizzato, ma anche emozionato.
Quando si trovò con Kim, Adam e i bambini nel parcheggio, si ripromise
di scrivere lui stesso almeno alcuni dei sermoni che doveva fare. C’erano
alcune cose che voleva dire: cose fondamentali, concetti semplici ai
quali, ad opinione di Jamie, non era stata data sufficiente enfasi dal
pulpito. Ancora una volta aveva l’opportunità di volgere le avversità in
opportunità e Jamie non era certo il tipo da voltare le spalle alle
opportunità quando queste si presentavano.
Sulla via di casa Adam e Chico raccontarono di un incidente che era
capitato a scuola. “Faresti meglio a dirglielo, Chico”, Adam disse calmo
ma serio. “Se non lo fai tu, lo faccio io, ma credo che sarebbe meglio che
raccontassi tu”.
uno psicologo che se ne occupi. Per quando inizierà la scuola in autunno,
tutto dovrà essere risolto”.
Quando Adam si immise nel vialetto di casa, Chico aveva avuto tutte
le rassicurazioni che aveva ancora una casa e che nulla avrebbe potuto
impedirlo. Ancora non sapeva quale punizione avrebbe ricevuto per il
suo comportamento a scuola, ma capì che quello che aveva fatto non
avrebbe impedito ai suoi genitori adottivi di amarlo e di prendersi cura
di lui; e Jamie aveva il materiale per almeno due dei suoi sermoni.
“Jamie”, Adam chiese dal sedile del guidatore, ”Conosci qualcuno
che abbia un pick up rosso?”
“Non saprei”, Jamie rispose guardando distrattamente fuori del
parabrezza, ancora in ginocchio sul pavimento, dove aveva consolato la
piccola Juanita; poi si ricordò di uno che possedeva un camioncino rosso.
“Andy!” gridò mentre a fatica riuscì ad aprire la porta. “E’ zio Andy,
ragazzi!” gridò e quasi volando percorse i dieci metri che separavano la
Suburban dal luogo dove si trovavano Andy, Christine, May e Megan. Per
poco non gettò a terra suo fratello gettandosi su di lui e lo abbracciò
tanto forte quasi a schiacciarlo. “Andy!” diceva ancora ed ancora. “Non
ci posso credere, sei tu! Come hai saputo? Come hai fatto a saperlo?
“Saputo che cosa?” Andy chiese con aria assente.
“Diciamo che è stata una settimana lunga”. Kim disse abbracciando
Christine. Andiamo dentro e prepariamo la cena, poi vi diremo tutto”.
“Ora so che c’è qualcosa”, Kim disse. “Cosa è successo, Chico?”
Kim e Christine prepararono la cena mentre gli uomini si misero al
corrente degli avvenimenti accaduti dall’ultima volta che non si erano
visti e i bambini giocarono al piano di sopra. Dopo cena, Kim e Jamie si
scusarono e andarono al piano di sopra per decidere della punizione da
infliggere a Chico. Sarebbe stato costretto a rimanere in casa per una
settimana, il che significa che non avrebbe potuto uscire dalla sua stanza
ad eccezione che per la cura personale e per scendere per mangiare.
Non era davvero una punizione severa, ma il ragazzino ne rimase
ugualmente amareggiato. Alla fine i bambini furono messi tutti a letto e
gli adulti poterono rilassarsi un po’.
298
303
“Dirci che cosa, tesoro?” Kim chiese allegra.
“Nulla”, Chico disse triste. E non voleva guardare sua madre negli
occhi.
“Chico, tesoro”, Kim disse ponendo il ragazzino sul sedile ed
inginocchiandosi davanti a lui, “devi sapere che noi non ci comportiamo
così in questa famiglia”.
Chico non rispose perché era di nuovo scoppiato a piangere. “Mi
dispiace, mamma e papà”, disse quasi un lamento in spagnolo.
“Heather, Toni, zio Adam, vi voglio bene! Dai Juanita, andiamo!”
“Andare dove?” Kim chiese.
“Non hai chiesto a papà di fermare la ‘Burb’ perché noi potessimo
scendere?” Chico chiese afferrando la maniglia della porta con una
mano e tirando sua sorella giù dal sedile con l’altra.
“Ma no, tesoro, non vi mandiamo via”, Kim disse abbracciandolo
nuovamente. “Non è così che funziona in questa famiglia e voi, Heather,
Tony, anche voi dovete ascoltare. Vi volgiamo bene, Chico! Vi amiamo
tanto. Una punizione sarà necessaria perché ti sei comportato male, ma
questa è la tua casa ora! Siamo la tua famiglia! Proprio oggi tuo papà ha
assunto un avvocato per rendere la vostra adozione permanente,
cosicché nessuno potrà mai più portarvi via da noi. Dobbiamo
correggerti e punirti quando fai cose cattive perché devi imparare. Ma
anche questo è parte dell’amore, Chico. Il mio compito e quello del tuo
papà e dei tuoi maestri è quello di insegnarti ciò che è giusto e ciò che è
sbagliato; ma non ti manderemo mai via. Mai! Capisci? Noi ti volgiamo
bene!”
“Niente”, Chico borbottò di nuovo.
“Chico”, Adam disse più seriamente, “ti ricordi di quello di cui
abbiano parlato? Hai promesso, ti ricordi?”
Chico non rispose, almeno non a parole. Si sganciò la cintura di
sicurezza e infuriato colpì Adam con i suoi minuscoli pugni, urlandogli
parolacce. “Juan Chico Conner!” Kim disse, con voce non forte ma
certamente minacciosa. “Ritorna al tuo posto subito! Jamie, tesoro, per
piacere accosta quando puoi farlo in sicurezza”.
Jamie fece come gli era stato chiesto, pensando che ci sarebbe stata
una specie di resa dei conti. Si ricordò che sua madre si comportava
esattamente nello stesso modo e amò e ammirò sua moglie un po’ di
più. Ho sposato mia madre! Esclamò a se stesso nuovamente.
“Cosa accidenti ti succede?” Kim chiese quando la Suburban si era
fermata e Kim si era messa sul sedile posteriore di fronte al volto adirato
del figlioletto. Chico rispose a modo suo scoppiando a piangere e a
singhiozzare da strappare il cuore e gettando le braccia al collo della
madre. “No, non così”, Kim disse, togliendo le braccia del bambino dal
suo collo, ”non questa volta. Prima dobbiamo scoprire che cosa è
successo e tu me lo dirai, ORA!”
“Non voglio”, Chico urlò, voltandosi dall’altra parte, “non sei mia
madre!”
Di nuovo Chico non rispose. Si sciolse tra le braccia di Kim mentre
Juanita fece la stessa cosa con Jamie. Ti dispiace portarci a casa?” Jamie
disse ad Adam. “Sembra che abbiamo un po’ da fare qui dietro”.
A quel punto Jamie si arrabbiò di brutto e tutto lo stress che aveva
accumulato prese il sopravvento. “Chico!” urlò. “NON si parla a tua
madre in questo modo!”
“Che coincidenza”, Jamie esclamò mentre lui e Kim confortavano i
due piccoli ispanici e ignorando le leggi sulle cinture di sicurezza. Devo
mettete nel mio programma di studi del prossimo anno anche un corso
di psicologia che tratti della rabbia”.
“Va tutto bene, Jamie”, Adam disse sommessamente, “è sconvolto.
Ha avuto una giornataccia”.
“Non posso credere a quello che stai dicendo”, Kim esclamò, e i suoi
occhi lanciavano fuoco e fiamme in direzione di suo marito. “Questi
ragazzi hanno bisogno di aiuto ora, non in autunno! Per quando avrai
finito il tuo corso, non avranno più bisogno. Comincerò lunedì a cercare
302
“Adam, per piacere, lascia che me ne occupi io. E tu Jamie. Metti in
pratica quello che predichi”, Kim ordinò ai due senza tanti complimenti.
“ Ora Chico, che cosa significa tutto questo?”
Il ragazzino ancora non rispose. Tirò fuori una busta dalla sua
cartella e la consegnò alla madre. Era ovviamente una nota
299
dell’insegnate. “L’aprirò dopo che mi avrai detto cosa è successo”. Disse
severamente. “E fino a che non avremo chiarito tutto non ci
muoveremo da qui. Staremo qui seduti per tutta la notte se sarà
necessario, finché mi dirai quello che è successo e non ti sarai scusato
con lo zio Adam per essere stato scortese con lui. E’ uno dei tuoi migliori
amici e lo sai. Ora voglio sentire la tua bella vocina e voglio sentirla ora!”
Kim non aveva modo di saperlo o forse sì; il suo riferimento alla
bella vocina di Chico servì a far sbollire la sua rabbia, forse più di ogni
altra cosa che avesse potuto dire o fare. Anche Tony, che fino a quel
momento era rimasto calmo, scoppiò a piangere, stringendosi a sua
sorella. Era talmente spaventato al pensiero doversi nuovamente
separato da quella che considerava la famiglia da sogno in cui si ora si
trovava a vivere.
“Ho fatto baruffa di nuovo oggi”, Chico borbottò
impercettibilmente, ma abbastanza forte perché Kim lo sentisse.
“Una baruffa? Kim ripeté, la sua voce un po’ più sommessa ora.
“Un’altra volta? Perché, avevi litigato già altre volte?”
Il ragazzino annuì e nuovamente si sciolse in lacrime; ma questa
volta non si fu rabbia nel suo pianto, solo il pianto di un bambino dal
cuore spezzato.
“Va tutto bene, figliolo”, Kim lo calmò prendendolo tra le braccia.
“Ce ne occuperemo appena tornati a casa. Ora possiamo andare, Jamie”.
Jamie era tentato di rispondere con un “Sì, signora”, ma si
trattenne. Kim era severa quando era necessario esserlo, ma era tenera
quando era appropriato. Jamie non aveva alcuna intenzione di sminuire
con un po’ di ironia quella che sembrava la grande capacità di Kim di
prendersi a cuore le necessità di suo figlio. Mente ripartiva, vide che Kim
stava aprendo la busta che Chico le aveva consegnato. Kim iniziò a
leggere poi sgranò gli occhi e spalancò la bocca. “Senti questa”, disse
fissando Jamie nello specchietto.
Gentili Kim e Jamie,
300
Sono addolorata di scrivervi questa nota, ma siccome questo è l’ultimo giorno di
scuola, ho sentito il dovere di rendervi partecipi di alcune cose che sono successe, perché
non sarò in grado di occuparmene per i prossimi due mesi.
Per prima cosa dovrei dirvi che Chico e Juanita hanno passato l’anno alla
grande. Sono entrambi eccellenti studenti e mi sono sentita onorata di averli nella mia
classe quest’anno. Sono entrambi molto seri e impegnati nel loro lavoro scolastico. Sono
bambini molto dolci, ma c’è un problema.
Nelle ultime due settimane, Chico sta mostrando un bel po’ di rabbia, che
probabilmente risale al tempo in cui era una bambino abbandonato. Ci sono stati litigi
e discussioni animate durante la ricreazione; sembra che Chico sia sempre più incapace
di gestire situazioni di tensione senza perdere la calma. Volevo che sappiate il tanto,
perché possiate dare al bambino qualche aiuto durante l’estate. E’ un tipetto davvero in
gamba e non mi piacerebbe affatto che fosse condizionato dalla sua rabbia e
frustrazione.
Vi auguro tutto il bene e per favore credetemi quando dico che sarò a casa a vostra
disposizione la maggior parte dell’estate. Se posso essere d’aiuto in qualche modo, per
piacere non esitate a fami visita.
Con tutto il mio affetto cristiano,
Darlene Spencer
“Jamie, per piacere, accosta di nuovo”, Kim chiese. Jamie colse una
lieve incrinatura nella voce di Kim ed egli stesso era quasi in lacrime.
Naturalmente! Era stato proprio un ingenuo a credere che non avrebbe
avuto problemi con quattro bambini appena portati via dalla strada.
Anni di abusi e trascuratezza in cui quei bambini erano vissuti avrebbero
ora richiesto il loro prezzo. Quando Jamie si fermò di nuovo, vide terrore
negli occhi scuri di Chico. Non aveva idea di cosa il ragazzino stesse
pensando, ma era ovvio che l’arrestarsi del veicolo, mentre mancavano
ancora tre miglia per arrivare a casa, fu una cosa traumatica per lui.
301
Un’altra domenica se n’era andata e i due novizi cominciarono a
sentirsi dispiaciuti che il loro compito di pastori supplenti sarebbe finito
di l’ ad una settimana soltanto. Era stato un lavoro faticoso, più faticoso
di quanto ciascuno di essi avesse immaginato, ma era stato anche un
lavoro in un certo senso divertente ed un’esperienza gratificante.
Adam si diresse verso casa dopo le prove del coro dei ragazzi,
lasciando Jamie alla chiesa col suo pickup. Come il solito, il sabato
pomeriggio, la chiesa si svuotava rapidamente e rimaneva praticamente
deserta, ed era proprio per questo motivo che il pastore aveva scelto un
momento così per la consulenza di Josh Enfield, La giovane coppia
sposata era partita per il fine settimana e la loro seduta era stata
annullata. Così a Jamie non rimase che l’incontro con Josh per terminare
la settimana. Poi sarebbe tornato a casa e avrebbe portato i bambini allo
zoo.
“Allora, com’è andata la settimana!” Jamie domandò cordiale
sistemandosi sull’elegante sedia del pastore. Prima che Josh potesse dire
qualcosa, Jamie mise un piccolo registratore portatile sul tavolo e lo
accese.
“Dobbiamo per forza tenere quell’aggeggio acceso? Josh si lamentò.
“Ne abbiamo già parlato in precedenza, Josh”, Jamie rispose.
“Poiché non sono un consulente esperto e qualificato, il pastore vuole
conoscere ogni cosa che viene detta tra noi. Purtroppo potrebbe
sfuggirmi qualcosa di significativo, così è importante per entrambi che il
pastore sappia tutto”.
“Troverei più facile parlare se non continuassi a guardare quel coso
che registra ogni parola”.
“Cerca di non badarci, Josh. Mi dispiace, ma il registratore deve
rimanere acceso”.
Parlarono per la successiva mezz’ora di come era andata la
settimana di Josh, di quello che aveva fatto e di come si era sentito.
Rivelò che avrebbe voluto andare a nuotare nella vicina piscina, ma che
non aveva osato farlo per paura di eccitarsi nelle docce ed essere visto in
quello stato da uno dei suoi amici. “Non è una cosa insolita alla tua età”,
360
quando ritornava c’era sempre tempo per Jamie, e in seguito per i suoi
fratelli quando erano stati presi in casa.
Come potevano i suoi genitori gestire tante cose
contemporaneamente e ancora avere tempo per discorrere e per
giocare con i loro figli? Jamie non riuscì proprio a pensare a quale delle
sue attuali attività poteva tralasciare. I suoi studi, naturalmente no,
erano la ragione principale per cui si trovava a Chicago; neppure il suo
lavoro alla chiesa, perché era previsto dalla sua borsa di studio. Ma
neanche il suo lavoro con i ragazzi senza casa dei quartieri poveri della
città, perché era, così credeva, una missione ricevuta direttamente da
Dio! Allora che cosa poteva tralasciare?
Improvvisamente gli venne in mente una cosa. I suoi genitori non
avevano ridotto le loro attività a causa di Jamie e dei suoi fratelli, essi li
avevano COINVOLTI in tutte le loro attività! Questo era il motivo per cui
Jamie era già un musicista dotato prima ancora di cominciare
l’università. Questo era il motivo per cui era stato in grado di dirigere la
fattoria in assenza di suo padre. I suoi genitori lo aveva preparato a
tanto e gli avevano insegnato ad essere irreprensibile in ogni sua attività.
Solo ora Jamie se ne rese completamente conto!
Ma una cosa era mettere un ragazzino di dieci anni davanti alla
tastiera di un organo, o farlo lavorare tutto il giorno nella fattoria,
un’altra cosa era crescere un figlio in un quartiere malfamato di una
grande città, in mezzo a pericoli di ogni sorta, dove si poteva venire
ucciso da uno dei tanti ladri e assassini che si aggiravano in posti simili.
D’altra parte non era esattamente la cosa più sicura del mondo neppure
lasciare che un bambino di otto anni lavorasse i campi da solo, seduto su
un vecchio trattore per tutto il giorno. Ma il fatto che Jamie aveva
dovuto cavarsela da solo con il lavoro dei campi, lo aveva reso ancor più
forte e maggiormente consapevole dei pericoli.
E inoltre, grazie alle cose che aveva imparato durante il corso di
Psicologia, Jamie sapeva ora come trattare con la collera incontrollata di
Chico. Avrebbe portato il ragazzo con lui nei quartieri malfamati della
città, dove avrebbe visto con i suoi occhi il mondo dal quale proveniva
ma di cui non era più parte. Forse, la convinzione di ciò avrebbe aiutato
Chico a perdere l’aggressività che era evidentemente il risultato di una
321
vita passata in mezzo a pericoli di ogni sorta. Inoltre, Jamie pensò, i
ragazzi avrebbero potuto essere davvero d’aiuto. Dopo tutto,
conoscevano nascondigli, luoghi di ritrovo, luoghi dove solitamente
vivevano i malfattori che Jamie non conosceva. Chico e Juanita potevano
fare da interpreti perché parecchi dei ragazzi latin- americani non
conoscevano niente d’inglese! Potevano aiutarlo a cercare quelli che si
erano persi, quelli che erano stati cacciati da casa, e nel farlo avrebbero
capito perché Jamie insisteva nel voler andare in quei luoghi.
“Sembra una buona idea”, Kim disse cauta, dopo che si erano messi
a letto. Jamie le aveva confidato il suo piano, e più ne parlava, più
eccitato diventava. “Non so cosa dire”, Kim disse quando tutti i
particolari dell’idea furono maggiormente chiari. “Non sarà pericoloso
per i ragazzi?”
“Il pericolo non può essere evitato del tutto, perché quei luoghi
sono il rifugio di tutti i delinquenti della città”, Jamie concordò, “ma
forse è meno pericoloso di quanto pensiamo. Ricordati, i ragazzi sanno
come comportarsi all’interno di quei quartieri. Ci sono nati e cresciuti. La
cosa più importante è che risolviamo il problema della collera di Chico.
Anche mamma e papà facevano in modo che io risolvessi i miei problemi
nel mentre facevo altre cose, e di solito non mi accorgevo neppure di
cosa stesse succedendo fino a che il problema, qualunque esso fosse,
era ormai diventato un non-problema!”
“Sono dei genitori incredibili, non è vero, Jamie?”
“Kim, tesoro, non hai idea! Ogni giorno che passa mi accorgo di
quanto fantastici sono. Sapevano sempre come risolvere problemi
diversi e avevano la capacità di farmi imparare delle cose senza che
neppure me ne accorgessi.
Il servizio della domenica mattina non ebbe problemi, il sermone di
Jamie fu seguito con attenzione e ben accolto. A Jamie stava
cominciando a piacere il compito di pastore supplente, e tutto semrbava
filare liscio, quando, proprio quella domenica, Jamie ebbe un’esperienza
umiliante.
Senza la pressione degli esami, i due giovani studenti si erano
impegnati maggiormente nella preparazione dei servizi religiosi della
domenica. Così, quella domenica, Adam aprì il servizio nel solito modo:
Jamie all’organo e Adam a dirigere il coro ed officiare il servizio religioso
contemporaneamente. Quando venne il momento del sermone, Jamie si
allontanò dalla console dell’organo e si sedette nel primo banco dei
fedeli, assieme alla sua famiglia. Quando Adam iniziò a predicare, Jamie
rimase con gli occhi spalancati e la bocca aperta. Adam era davvero
bravo, non alzava la voce e le sue parole erano davvero coinvolgenti,
Non era teatrale come lo sono talvolta certi predicatori, ma l’uso del
linguaggio era appropriato e preciso. Si vedeva che aveva prearato con
diligenza l’argomento di cui stava parlando, e sapeva come comunicarlo
adeguatamente. Prima della fine del sermone Jamie ebbe la netta
sensazione che Adam avrebbe avuto una grande carriera come
predicatore. Era rimasto davvero sbalordito.
“Adam”, Jamie esclamò quando il servizio terminò, “ sei stato … non
so … superbo!”
“Proprio così, amico”, Andy concordò. “Credo di non aver mai
ascoltato un sermone migliore da nessuna parte. E sei stato così calmo!”
“Grazie”, Adam disse imbarazzato. “Sono talmente sollevato dalla
fine degli che mi sento come ispirato. Ed è veramente una sensazione
bellissima stare là in piedi sul pulpito”.
Kim stava in silenzio ad ascoltare Jamie che ricordava i suoi genitori
e il suo volto era assolutamente radioso mentre riviveva la sua
fanciullezza e raccontava alcuni aneddoti. Aveva sperato che ormai la
memoria dei suoi genitori si fosse sbiadita, che fosse riuscita a sostituirli
e che suo marito si fosse affidato completamente a lei. Avrebbe dovuto
essere contenta che l’uomo che amava avesse vissuto una vita così bella,
nonostante le difficoltà; e allora perché si sentiva gelosa? “ Tu davvero
gli adori, non è vero Jamie?” Kim disse.
“E sei stato perfetto sia nell’espressione del viso che nell’uso della
voce, hai parlato con tale autorità che a stento riesco a credere che sei
uno studente”, Christine disse con grande emozione. “Credimi, Adam,
hai fatto vergognare molti veri predicatori stasera!”
322
359
difficoltà e altro ancora, per non parlare delle vicende quotidiane della
chiesa. “Sono davvero preoccupato per lui”, Andy concluse, “ma conosci
Jamie, mamma. Non si tirerà indietro, e non ammetterà che ne ha fin
sopra i capelli, finché non crollerà”.
“C’è Kim là?” Karen chiese.
“Certo!” Esclamò. “Sono i migliori genitori del mondo!” Beh,
veramente i secondi migliori. Tu ed io saremo i migliori. Tu sei già
arrivata ed io ci sto lavorando per riuscirci. Tu sei il numero uno, Kim!
Voglio dire, essi non ti sostituiranno mai!”
“Io? Ma pensavo che … tua madre …”
“Sì, ha appena messo a letto i bambini”, Andy rispose passando a
Kim il telefono.
Kim confermò che i suoi due eroi, Jamie e Adam, erano
occupatissimi, ma solo per altri due giorni, poi sarebbero stati liberi da
impegni di scuola per tre settimane. Assicurò sua suocera che non era il
caso di precipitarsi a Chicago, che la sua visita prevista per la fine di
luglio sarebbe andata bene lo stesso. Parlarono ancora un po’, poi Karen
disse che doveva andare a spiegare ai suoi tre delusi ragazzi, uno dei
quali era suo marito, perché non potevano parlare con Jamie, salutò sua
nuora e riattaccò.
Il funerale del giovedì successivo avrebbe dovuto essere un po’ più
facile per Adam in quanto i due studenti avevano fatto esperienza con i
primi due, ma non fu così. La famiglia del signor Adler aveva richiesto e
aveva insistito per un servizio lungo e rigidamente organizzato,
all’interno del quale dovevano essere previsti anche due assolo da parte
di certe signore che non frequentavano la loro chiesa. Fu un servizio
estenuante, ma tutto andò bene. I due giovani pastori supplenti
completarono la giornata con le prove del coro della sera. Il sabato
mattina, poi, ci furono le solite prove con il coro dei ragazzi per finire la
settimana con le sedute di consulenza di Jamie con il giovane Josh e la
coppia di sposi il sabato sera dopo cena.
“Kimmie, se tu avessi idea di quante volte ho detto a me stesso, ‘ho
sposato mia madre’ mentre ti guardavo occuparti dei ragazzi e di tutti ii
problemi che abbiamo. Sei proprio come lei, Kim! Ma ciò non significa
che non possiamo imparare da mamma e papà. Questo è quello che
voglio dire, tesoro. Con tutte le abilità che possiedi e quello che
possiamo imparare ancora, con l’aiuto di Dio non possiamo fallire!”
“Ci sono già quattro figli giù che pensano che siamo i migliori”, Kim
commentò.
“Un’altra buona ragione per guadagnarci il titolo di migliori genitori
del mondo! Non ho idea di che cosa la vita ci riserva, ma qualsiasi cosa
accadrà, ce la faremo, tu ed io”.
“Mi dispiace, signore e signora Conner, ma purtroppo ho cattive
notizie”, la dottoressa Merrick disse quando Kim e Jamie la incontrarono
all’ospedale. Era venerdì pomeriggio, ed erano ndati a prendere la
neonata. Vi erano andati ogni giorno per vederla e per far visita a
Catherine. La donna era ora sottoposta a trattamenti medici intensivi
che ad ogni giorno che passava diventi. Ciononostante Kim e Jamie
avevano le avevano parlato, avevano pregato e cantato per lei.
Sapevano che Catherine non era quasi mai cosciente della loro presenza,
solo di tanto in tanto era riuscita a fare un debole sorriso.
La settimana seguente fu ancora piuttosto frenetica, ma per nulla
paragonabile alla precedente. I giovani studenti non avevano impegni
scolastici per tre settimane ed essendo sopravissuti per l’intera
settimana precedente, potevano benissimo farcela anche ad assolevere
gli impegni di routine: preparate i servizi domenicali, rispondere alle
telefonate e così via.
“I test del HIV sono positivi, non è vero? ” Kim domandò, vedendo
che la dottoressa trovava difficoltà a parlare.
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323
“Mi dispiace tanto”, la dottoressa rispose. “Come vi avevo
accennato in precedenza, i test fatti subito dopo la nascita non sono
sempre affidabili. Ora abbiamo la certezza, purtroppo. Ho qui alcuni
libretti ed opuscoli per voi che spiegano le precauzioni che dovrete
prendere. La prima precauzione è tenere Emily lontano da persone col
raffreddore, con l’influenza, e cose del genere; naturalmente dovrà
essere isolata dagli altri bambini”.
“Grazie a tutti”, Jamie disse imbarazzato, mentre finiva una piccola
fetta di torta. “Per piacere, non pensate che non lo apprezzi, ma se non
mi metto a letto subito cado per terra. Sono sfinito!”
“Isolata?” Jamie domandò. “Non possiamo farlo, dottoressa! I
bambini stanno aspettando la loro sorellina e si sono già messi d’accordo
su chi la terrà in braccio per primo, per secondo e così via. Non possiamo
impedire loro di dimostrare il loro affetto per Emily, né possiamo privare
Emily del loro affetto”.
“Certo che lo sei!” Kim disse calma baciandolo. “Hai avuto una
giornata dura per non dire altro. Vieni che ti preparo un bel bagno
caldo”.
“Signor Conner, Emily è sensibile a tutte le infezioni, e lei sa che i
bambini possono essere portatori di germi, senza neppure saperlo. Uno
starnuto, fatto senza badare, potrebbe significare la morte per Emily. Poi
c’è l’esposizione degli altri al virus HIV. Viene trasmesso dai fluidi
organici, ed è molto facile entrare in contatto con i fluidi organici di un
neonato e diventano sono possibili fonti di trasmissione del virus”.
“Comprendiamo tutto questo, dottoressa”, Kim disse. “Facciamo
ricerche da quando siamo venuti a conoscenza del problema. Quello che
abbiamo capito è che il rischio non è dopo tutto tanto elevato”.
“E’ vero, signora Conner, ma non è escluso, ed è questo che conta.
La verità è che ancora non si sa con certezza che cosa sia sicuro e che
cosa non lo sia ed è difficile mettere in atto qualsiasi precauzione con dei
bambini di pochi anni”.
“Perché lei non conosce i nostri bambini, dottoressa” Jamie disse
con orgoglio. “Li abbiamo già istruiti e penso che sapranno come
comportarsi. Vogliono solo volerle bene, dottoressa, e questo è il motivo
per cui la portiamo a casa: così potrà crescere amata e protetta. Non lo
possiamo fare se la chiudiamo a chiave in una stanza tutta sola o lo
mettiamo in una campana di vetro!”
“Molto bene”, la dottoressa sospirò. Subito dopo un’infermiera
arrivò con Emily e la consegnò a Kim. “Per piacere, leggete queste
informazioni ed usate il buon senso e venite per una visita fra una
settimana. Voglio tenerla sotto stretta osservazione”.
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“Non stasera Kim”, Jamie rispose e poi i suoi occhi divennero
inespressivi. Era psicologicamente svuotato e fisicamente esausto e non
sarebbe stato in grado di affrontare mentalmente neppure la più piccola
discussione. Dopo averlo messo a letto, Kim chiamò i bambini perché
dessero la buonanotte al loro papà, ma Jamie stava già dormendo. Si era
dimenticato del tutto di Justin, il quale aveva fatto il furbo con il giudice
quella mattina e ora si travava in prigione a scontare la condanna ad un
mese di carcere, alla fine del quale sarebbe dovuto tornare a casa e
rimanervi in libertà vigilata per un anno.
“Ciao mamma”, Andy disse quando rispose allo squillo del telefono.
“Suppongo che tu voglia fare gli auguri a tuo figlio di buon compleanno,
ma purtroppo sei arrivata tardi: è già andato a letto”.
“Già andato a letto? Alle otto e un quarto?”
“Mamma, era talmente sfinito che Kim l’ha dovuto aiutare a
togliersi i vestiti. Si sta ammazzando dal lavoro, mamma!”
“Ammazzando?” Karen fece eco, ora davvero allarmanta.
“Lo sai com’è Jamie e, da quanto vedo, Adam non è da meno.
Quando c’è qualcosa da fare, non riposano finché non l’hanno fatta. Lo
sai che stanno facendo gli esami questa settimana e Jamie e Adam
stanno portando avanti tutta la chiesa da soli qui. Si stanno riducendo ad
uno straccio!”
“Ma non c’è mai tanto da fare in estate”, Karen disse. Andy
continuò con l’informarla delle telefonate giunte già a notte inoltrata,
delle visite all’ospedale e alla prigione della città, delle famiglie in
357
“Sarebbe un piacere anche per me, Alan”, Jamie disse, piuttosto
sorpreso. “E’ un po’ poco convenzionale, ma …”
“Credo che sia l’esatta combinazione di informalità e dignità,
invece” rispose. “Per piacere, lo faresti?
Jamie onorò i desideri del marito della signora Grover e volse il
servizio alla chiesa esattamente allo stesso modo in cui si era svolto
quello di Catherine. Ma a differenza del primo funerale, nel secondo la
bara della defunta era stata posta prorpio davanti a lui, un fatto che
Jamie aveva trovato piuttosto inquietante per ragioni che non era
riuscito a capiva. Heather era venuta con lui anche quel giorno per stare
con la sua amica Mindy e non aveva mai lasciato il suo fianco fin dal
momento in cui era arrivata in chiesa.
Il servizio sul luogo della sepoltura fu una delle cose più difficili che
Jamie avesse mai dovuto fare in tutta la sua vita. Era la prima volta che
partecipava ad un servizio di sepoltura dopo quello di suo fratello Garth
e tutti i ricordi riaffiorarono impetuosi. Aveva usato uno dei libri del
pastore e aveva studiato la procedura, comprese le parole che venivano
solitamente pronunciate all’atto della sepoltura, così sapeva abbastanza
bene che cosa doveva fare e dire; ma per qualche ragione stare in piedi
là, tutto solo, con la famiglia tutta attorno alla tomba, che guardava a lui
con sguardo pieno di attesa, aveva quasi disorientato il giovane studente
e lo aveva reso piuttosto nervoso.
Quando Jamie, Adam e Heather ritornarono a casa, erano le sei
passate. Entrarono in casa con passo stanco, ma furono accolti dalle
grida di “Buon Compleanno!” da parte di Andy e Christine, di Kim e dei
bambini. Jamie si era completamente dimenticato che era il suo
compleanno e dato in suo stato mentale di quel momento, sarebbe
stato davvero contento se anche tutti gli altri lo avessero dimenticato.
Sapeva che non c’era altro da fare e così si fece forza e tentò di
sorridere, aprì i regali che tutti gli avevano fatto e tagliò la grande torta
che Andy aveva comperato.
356
Un Jamie Conner molto stanco iniziò il servizio religioso della
domenica mattina alla Chiesa Comunitaria di Chicago. Era la sua prima
domenica come sostituto del pastore anziano, il dottor Mac Neil; era
pure la mattina dopo la sua seconda notte con un neonato in casa. I
neonati hanno la tendenza ad avere un certo effetto sui padri; Kim e
Christine avevano detto a Jamie di rimanere a letto, che si sarebbero
occupate loro con i pasti della notte, ma Jamie era stato categorico,
aveva voluto fare anche lui la sua parte, fin dall’inizio. Voleva che la sua
nuova figlia conoscesse entrambi i genitori, non solo uno. Emily era una
brava bambina, come possono esserlo i neonati, ma il suo orologio
biologico non aveva ancora imparato che il giorno è per stare svegli,
giocare, mangiare mentre la notte è principalmente per dormire; di
conseguenza né Jamie né Kim avevano dormito molto nelle due notti
precedenti.
Erano le quattro del mattino quando Emily si era svegliata,
domandando senza mezzi termini di essere nutrita. Era il turno di Jamie
di provvedere al pasto, perciò aveva baciato sua moglie con aria
assonnata e si era alzato per fare il suo dovere. Aveva preso in braccio la
piccina che strillava, le aveva cambiato il pannolino e l’aveva portata al
piano di sotto per non svegliare tutti. Come era prevedibile, Andy si era
svegliato e aveva seguito suo fratello al piano di sotto.
Seduti nel soggiorno, Jamie con la piccola Emily in braccio che
mangiava avidamente stavano ciascuno assorto nei propri pensieri.
Andy, il padre in attesa, ammirava la bella bambina in braccio a suo
fratello e pregava di poter essere lo stesso tipo di padre amoroso e
attento che stava osservando in suo fratello. All’improvviso si accorse
delle lacrime sul volto del fratello.
“Cosa c’è, Jamie?” chiese.
“E’ … è proprio tanto bella”, Jamie rispose. “Alle volte rimango
estasiato al guardarla, è così bella!”
“Cosa fate qui?” Kim domandò scendendo le scale. “Qualcosa non
va, Jamie?”
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“Tutto bene, Kim. Credo sia ormai sazia”, Andy disse. “Potresti per
piacere riportarla tu a letto? Ho bisogno di una chiacchierata con mio
fratellino”.
“Vedi, Andy, la piccola non lo sa”, Jamie disse triste, mentre Kim si
allontanava. “Non sa che non è perfettamente normale! Non sa che è
nata con una condanna a morte! Non sa che non diventerà mai nonna!”
“Jamie è una bambina felice”, Andy gli ricordò. “Non è abbastanza?
E una bambina talmente bella e quel suo sorriso! Perché devi …”
“Voglio che si laurei!” Jamie disse quasi con un lamento. “Voglio che
s’innamori di un ragazzo! Voglio litigare con lei per i ragazzi con cui
uscirà! Voglio prendere il suo braccio e accompagnarla lungo la navata
della chiesa e darla in moglie ad un bellissimo giovanotto! Voglio che
abbia una vita normale. Ma lei non può! Alla mia bambina sono state
rubate tutte queste cose!
“Non è ancora morta, Jamie. Non si sa mai …”
“Viva o morta, veramente non importa. Non può avere una vita
normale e felice, perché ha quella diabolica malattia nel suo sangue!
Anche se vivrà, non potrà mai avere una relazione normale con un
uomo! Non potrà mai avere bambini! Voglio più di una vita in una
campana di vetro per lei, Andy!”
salmo 23, poi fece una pausa. “Avevo preparato una breve
meditazione”, disse, “ma ho deciso di non dirla. Catherine amava
sentirmi cantare nei momenti in cui riusciva ad ascoltare; così in onore e
in memoria di Catherine, canterò la sua canzone preferita. Non ha mai
potuto ascoltare l’organo suonato così splendidamente da Adam, ma lo
potrà ascoltare ora. Catherine, questo è per te:
Sotto le Sue ali io attendo sicuro,
Sebbene la notte sia profonda e la tempesta violenta,
Posso ancora fidarmi di Lui; so che Egli mi proteggerà,
Egli mi ha redento, e sono Suo figlio.
Sotto le Sue ali, sotto le Sue ali,
Chi mi potrà separare dal Suo amore?
Sotto le Sue ali la mia anima attenderà,
Attenderà sicura per sempre.
Ci volle un’altra ora e molta fatica da parte di Andy, Christine, Kim e
Adam per calmare Jamie almeno un po’. Nessuno aveva mai visto Jamie
tanto triste e arrabbiato allo stesso tempo. Ad onor del vero, anche Kim
si sentiva allo stesso modo, anche lei era sopraffatta dagli stessi
sentimenti, dagli stessi dubbi e si sentiva in collera, ma riuscì a tenere
tutti quei sentimenti nascosti. “Vieni, andiamo di sopra, tesoro”, disse
sussurrando un ‘grazie’ agli altri e sorridendo. “Ti preparo una bella
doccia calda e poi hai un servizio in chiesa da fare”.
Cantò altri due versetti della canzone, poi ripeté il ritornello. Disse
alcune parole dopo il suo assolo, recitò una preghiera e il servizio
funerale era finito. Era stato facile; ma l’domani non sarebbe stato
altrettanto facile.
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“Jamie”, il signor Grover esclamò quando quasi tutti se n’erano
andati, “è stato così bello! Se non è chiederti troppo, potresti fare
esattamente lo stesso per Dorothy? So che non avrebbe voluto pianti e
lacrime e tu hai saputo rendere tutto il servizio una vera celebrazione
della vita come non ho mai visto fare da nessuno! Se tu potessi fare
altrettanto per Dorothy, lo apprezzerei tantissimo!”
giunta, ti sei rivolto a me usando un’imprecazione, e a me le
imprecazioni proprio non piacciono! Ora, parliamo del motivo per cui
Jamie ha dovuto andare alla stazione di polizia nel bel mezzo della notte
per tirare il tuo culo senza valore fuori di galera”.
“Il testo che propongo oggi è uno dei più conosciuti della Bibbia: il
Salmo 23”. Jamie così iniziò il suo sermone. “La maggior parte di noi qui
presenti abbiamo sentito questo Salmo molte volte, e molti l’hanno
imparato a memoria fin da bambini: eppure alcune cose che mi sono
successe ultimamente mi hanno aiutato a scoprire il vero significato del
Salmo”.
Siccome Catherine Stevens non aveva parenti conosciuti, fu Jamie
stesso a scegliere la musica, a decidere come si sarebbe svolto il servizio
completamente libero di gestire il servizio funebre nel modo che lui
stesso avrebbe scelto, e egli scelse di esprimere i suoi sentimenti.
Senza aprire la Bibbia, Jamie iniziò a recitare. Aveva imparato il
Salmo prima ancora di aver imparato a leggere e scrivere e certamente
prima di aver appreso il suo significato. “Il Signore è il mio pastore”,
recitò, poi si fermò.
“Voglio ringraziare tutti per essere venuti”, disse quando il servizio
iniziò. “So che voi tutti non conoscevate Catherine Stevens, ma ho
sempre ritenuto che i funerali non sono per i morti ma un’occasione per
dare coraggio ai vivi. Poiché Kim ed io siamo gli unici due presenti che
l’hanno conosciuta mentre era in vita, suppongo che voi tutti site qui
preswenti per dare coraggio a noi e questo noi lo apprezziamo”.
“Questo è il versetto su cui si baserà tutto il sermone”, affermò.
“Ora vi starete chiedendo come si fa a costruire un intero sermone su
cinque parole. Ebbene, forse non è possibile, ma certamente io ho
intenzione di provarci. Per prima cosa vorrei spiegare il significato di
pastore così come era conosciuto al tempo in cui il Re Davide scrisse
questo salmo. Sappiamo che Davide stesso, da ragazzo, era stato un
pastore ragazzo. E da quanto la Bibbia ci dice, si può presumere che
fosse anche bravo. A tal proposito c’è un riferimento preciso: la Bibbia
racconta che Davide difese il suo gregge da un orso e da un leone,
uccidendo entrambi. Ora non lo so voi, ma quando io ero un ragazzino
di poco più di dieci anni, non lo so se sarei mai stato in grado di
affrontato un orso, armato solo di un coltello, o di una fionda o di
qualche arnese da pastore. La Bibbia non dice quali armi Davide abbia
usato, ma possiamo presumere che non fosse armato fino ai denti.
Il corpo di Catherine non era presente; era già stato cremato. Al suo
posto c’era una sua fotografia che Jamie aveva trovato nel misero
appartamento della donna, fatta in tempi sicuramente migliori. “Non
sappiamo molto di Catherine”, Jamie continuò. “Abbiamo trascorso con
lei quel poco di tempo libero dagli impegni di scuola che avevamo e con
abbiamo discusso del futuro dei suoi figli, di cui uno ancora non nato a
quel tempo, e del futuro dell’anima di Catherine. Non ha mai ripreso
conoscenza dopo la nascita di sua figlia, perciò non l’ha mai conosciuta.
Sono felice di annunciare, tuttavia, che oggi Catherine è tra le braccia di
Di. E’ morta con la fiducia e la garanzia che avrebbe continuato a vivere
e che avrebbe visto nuovamente i suoi figli. Così con questa fede
nell’animo faremo in modo che questo servizio sia una celebrazione!
Perché Catherine è finalmente libera dalla povertà, dalla malattia e dal
peso di allevare i suoi figli in condizioni impossibili. Personalmente non
vedo alcun motivo per piangere la sua morte!”
Al termine delle previ parole di introduzione, tutta la congregazione
cantà l’allegro e felice inno: “Sia gloria a Dio”, con l’accompagnamento
all’organo di Adam che intensificò il clima di celebrazione. Jamie lesse il
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Jamie continuò a descrivere la relazione che c’era tra un pastore e le
sue pecore ai tempi di Davide. Raccontò come il pastore stava con il
gregge tutto il tempo; mangiava e dormiva con le pecore, vivendo quasi
come uno di esse. Le pecore dipendevano dal loro pastore e lui le
proteggeva dagli animali selvatici, dalle intemperie e dalla siccità, e le
conduceva dove il pascolo era più abbondante. Jamie tentò di
dimostrare che il pastore provvedeva ad ogni bisogno delle pecore.
Raccontò come un buon pastore conosceva ogni pecora del suo
gregge, spesso chiamando ciascuna per nome. “Nel Vangelo di
Giovanni”, affermò, “Gesù ci dice Io sono il buon pastore; io conosco le
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mie pecore e le mie pecore conoscono me. Ciò significa”, concluse, “che
Egli mi conosce per nome!”
Jamie raccontò del tempo in cui aveva undici anni, come un uomo
molto ricco e potente aveva telefonato alla fattoria Conner e aveva
chiesto di Jamie in persona e di come gli aveva domandato che cantasse
al matrimonio di sua figlia. “Non ho idea ancora oggi di come quell’uomo
fosse venuto a conoscenza di me o perfino sapesse della mia esistenza;
ma ricordo che fui davvero sorpreso che un uomo così potente mi
conoscesse. Viveva a Wilmington, un grande città ai miei occhi di
ragazzino di undici anni , eppure conosceva il mio nome! Quanto più
stupiti dovremmo essere che Dio Onnipotente, Creatore dell’universo,
conosca ciascuno di noi per nome.
“Ma ritorniamo al nostro testo”, disse, “ il versetto recita “Il Signore
è il mio pastore. IL MIO! Non il nostro o il vostro o di qualcuno, ma IL
MIO! Ciascuno di noi può conoscere intimamente nostro Signore come
nostro personale pastore. Nostro Signore ci dice pure nel Vangelo di
Luca, capitolo 12, versetto 7, che Egli conosce anche quanti capelli
abbiamo in testa. Egli si interessa tanto di noi da prendersi la briga di
contare proprio i capelli che abbiamo in testa. Se egli conosce ogni
dettaglio di ciascuno di noi, significa che Egli sa di noi talmente tante
cose che neppure noi stessi conosciamo”.
Il piccolo predicatore principiante fece dei riferimenti alle parole di
Gesù dal Vangelo di Matteo capitolo 10, in cui istruiva i suoi discepoli
dicendo loro che nessun passero cadrà a terra senza che Dio non se ne
curi. Come aveva fatto il suo Signore, anche Jamie ribadì ai fedeli che
essi valevano ben più di un semplice passero.
“Egli conosce il mio nome”, concluse giusto in orario. “Egli conosce
IL TUO nome; e tu, conosci il Suo?”
Jamie ricevette molti complimenti dopo il servizio mentre, sulla
porta della chiesa salutava i fedeli, ma pensava fossero complimenti di
cortesia. Infatti, riteneva il suo sermone, nulla di speciale. Non aveva
detto nulla di nuovo o di sconvolgente, dopo tutt, nulla che non fosse
stato detto prima, probabilmente migliaia di volte; tutt’al più le parole
usate potevano essere state differenti. Jamie non aveva mai alzato la
voce al di sopra di quella che potevano essere considerata la normale
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“Ma cosa ti frega di me?” Justin domandò amaramente.
“Scommetto che adesso mi farai una bella lavata di capo e mi urlerai di
tutto, dicendomi che l’ho fatta grossa e che sono un pezzo di merda.
Allora fallo alla svelta e vattene a letto, signor Perfettino, non volgio che
tu rimanga alzato per me e che poi magari farai male l’esame. Non
voglio proprio che la tua reputazione venga ingangata a causa mia?
“Con chi credi di parlare?” un voce venne dalle scale.
“Chi diavolo sei?” Justin chiese voltandosi per vedere chi fosse. Era
Andy e veniva verso di lui con il fuoco negli occhi.
“Mi chiamo Andy”, rispose. “Sono il fratello maggiore di Jamie e in
questo momento sono il tuo peggior incubo, tu piccolo delinquente!
Jamie, va a letto subito e cerca di dormire per quello che è rimasto della
notte. Mi occupo io della faccenda, devo prima insegnare a questo qua
come ci si rivolge agli sconosciuti”.
“Andy, posso occuparmene io …”
“Lacsia fare a me per una volta, fratellino, queste cose le so
risolvere meglio io di te. Tu supererai quell’esame che tu lo voglia o no.
Mi occupo io del signorino Justin. Sai che me la cavo bene in queste
cose, perciò lascia che me la veda io”.
“D’accordo, Andy” Jamie disse con un sorriso. “Mi dispiace Justin,
ma Andy ha ragione. Ora dovrai vedertela con lui e non sarà tanto
piacevole, perciò ti auguro buona fortuna e buona notte”.
“Cosa intendeva dire?” Justin domandò, e il suo atteggiamento di
sfida rapidamente si dissolse.
“Diciamo che sono il maggiore di quattro fratelli e che ho passato
molto tempo in orfanotrofi e in case per ragazzi. Quest ti dice qualcosa?”
“Veramente no”.
“Bene, tenta di prendermi per i fondelli e imparerai a tue spese di
che cosa esattamente sto parlando. Mio fratello ha un esame di latino
fra meno di quattro ore e a causa tua andrà a fare l’esame senza aver
dormito abbastanza, e questo mi ha già messo di cattivo umore. Per
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Erano quasi le quattro del mattino quando Jamie tornò a casa e non
era solo. Aveva con sè Justin Green, quindici anni. Cercarono di entrare
in casa senza fare rumore per non svegliare nessuno, ma senza successo.
“Jamie?” Kim chiamò. Il rumore attutito di Jamie che cercava di
preparare un posto per dormire per Justin l’aveva svegliata.
“Sono io, tesoro”, Jamie rispose. “Torna a dormire. Sarò di sopra fra
un minuto”.
“Lo spero prorio” Kim disse, apparendo in camicia da notte, con
sopra una vestaglia. “Ma cosa succede qui, Jamie?”
“Kim, questo è Justin Green. Justin, questa è mia moglie Kim. Suo
padre non voleva pagare la cauzione, tesoro. Cos’altro potevo fare? Non
potevo lasciarlo tutta la notte in galera anche domani, visto che sono
occupato con l’eame fino al tardo pomeriggio”.
“Jamie, l’ esame è alle otto!” Kim lo sgridò. “Devi dormire un po’!”
“ Mi alzerò in tempo. Piuttosto lasciami che aprli con Justin, più
tempo perdo a discutere con te, più tardi vengo a letto. Allora, Justin,
che cosa è successo?”
“Onestamente, Jamie, sono innocente”, il ragazzo si lamentò. “Stavo
solo tenendo quella roba per un amico perchè mi aveva detto che se
fosse stato preso con quella roba sarebbe finito in prigione”.
“Bella idea. Ora sei stato tu a finire in prigione. Non vedo proprio
quale aiuto potevi dare al tuo amico tenendo quella roba e poi non
credo ad una parola di quello che dici. Perché semplicemente non ci dai
un taglio e non mi dici quello che è successo per davvero?”
“Jamie”, Kim cercò di convincerlo con le belle.
“Fra un minuto!” Jamie disse energicamente. “Justin è membro del
coro dei giovani della nostra chiesa, il figlio di un membro autorevole
della chiesa, per cui sono responsabile di lui, Kim. E’ nei guai e non vedo
nessun altro qui attorno che possa aiutarlo, vero?”
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intonazione della voce. Molto tempo prima di trovarsi su un pulpito, si
era riproposto che non sarebbe mai diventato quello che lui chiamava
un “predicatore urlante”. Quando avrebbe fatto maggiore esperienza,
avrebbe imparato anche il valore del momentaneo aumento della voce;
ma per ora il suo predicare era calmo e mite. Molti avrebbero potuto
dire che il suo sermone non era certamente nulla di speciale, che Jamie
non sarebbe mai stato un grande oratore. Molte delle persone presenti
al servizio avrebbero potuto affermare il sermone non era stato un
sermone vero e proprio, quanto una conversazione o una conferenza:
era stato logico, metodico e rispettoso dell’udiotrio. Jamie aveva
guardato frequentemente il suo udiotiro, fissando prima una persona,
poi con un’altra, a caso, tra i fedeli, proprio come aveva imparato a fare
anni addietro quando si esibiva sul palcoscenico.
Aveva fatto riferimenti a molti passi della Bibbia, ma non aveva
domandato ai suoi ascoltatori che aprissero la Bibbia alla pagina
desiderata, perché aveva fatto in modo che tutte le citazioni fossero
elencate sul bollettino della chiesa a disposizione di tutti. Si era espresso
con un linguaggio semplice, adatto ad un pubblico anche di bambini,
poiché il suo scopo er asttao proprio quello di essere compreso tanto dai
bambini quanto dagli adulti. Non aveva idea se c’era riuscito, ma lo
seppe una volta saliti sulla Suburban di famiglia e sulla via di casa.
“Mi piace quando predichi, papà”, la piccola Juanita disse rompendo
il silenzio. “Quando predichi so sempre quello che vuoi dire. E’ come se
tu stessi parlando con me e spiegassi le cose in modo che anch’io possa
capirle. Vorrei che il pastore Mac Neil ti lasciasse predicare tutte le
volte”.
“Grazie, dolcezza”, Jamie disse, tentando di non mostrarsi sorpreso.
“Credo sia la cosa più carina che mi sia stata mai detta!” Ricevette
commenti simili anche dal resto della famiglia, compresi Andy e
Christine, ma si domandò tra sé se i suoi padri spirituali fossero stati
dello stesso parere. Sapeva che il pastore McNeil, il professor Martin, il
dottore Jackson e tutti gli altri ministri della chiesa l’avevano
sicuramente ascoltato alla radio. Non aveva ovviamente idea della loro
reazione e francamente non gli interessava. La sua bambina aveva
affermato che aveva compreso ogni parola del sermone e ciò gli fu
sufficiente. La settimana successiva avrebbe incentrato il sermone sulla
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prima lettera ai Corinzi, capitolo 13: “il capitolo dell’Amore”. La
settimana dopo avrebbe parlato della creazione del mondo; l’ultima
settimana avrebbe predicato sul perché le cose cattive capitano alle
persone buone.
Il telefono stava squillando insistentemente quando arrivarono a
casa dopo il servizio religioso della sera. Jamie sapeva ancor prima di
sollevare il ricevitore chi era che chiamava ed ebbe ragione. “Ciao,
mamma”, disse quando udì la sua voce.
“Non dire ‘ciao mamma’ a me!” lo sgridò. “Jamie, perché non mi hai
detto che avresti fatto da pastore? E perché non mi hai detto che tu e
Kim avete una nuova bambina? Devo venir a sapere tutte queste cose
ascoltando la radio?”
“Beh mamma, sono capitate così all’improvviso. Le cose sono state
incredibilmente frenetiche qui e con gli esami che iniziano domani… E
poi sai che non mi va di pagare bollette del telefono salate”.
“Lo so, Jamie, sei proprio come tuo padre”.
“Spero proprio di esserlo, mamma. Avrei potuto fare molto peggio”.
“E allora come sta la piccola Emily? Sta bene? E’ ammalata?
“No, mamma, sta bene. Le hanno fatto le analisi per l’HIV e
purtroppo sono risultate positive, ma finora non ci sono segni che abbia
sviluppato l’AIDS. I medici dicono che potrà avere una vita abbastanza
normale se la malattia non si sviluppa, ma la bambina dovrà essere
costantemente sotto stretta osservazione.
“Vengo da te per aiutare Kim con la piccola non appena Andy torna
a casa. Christine le sta dando una mano, vero?
“Sì, tutti e due sono di grnade aiuto, mamma. Ma non occorre che
tu venga qui ad aiutarci: le signore della chiesa …
“Devo proprio chiedetelo, Jamie”, Andy disse mentre tutti si stavano
rilassando dopo un buon pasto e dopo che i bambini erano andati a
letto. “Hai un esame ogni giorno questa settimana, per non parlare di tre
funerali, degli incontri di consulenza e di chissà cos’altro ancora, quando
troverai il tempo per studiare?”
“Semplicemente non studio”, Jamie rispose senza tergiversare.
“Andy, pensavo che tu avessi capito ormai. Istruzione non vuol dire
passare gli esami, vuol dire imparare. Se so le cose, le so; se non le so,
non le so. Spero di farmi una bella dormita stanotte e domani se saprò
l’argomento dell’esame andrà tutto bene. Se non lo saprò, allora non è
giusto che superi l’esame. Vorrà dire che lo farò di nuovo”.
Non aveva ancora finito la sua piccola dissertazione sugli esami e su
come lui li concepiva, che il telefono squillò.
“Sarò lì immediatamente”, Jamie disse in risposta a quello che gli
disse chiunque fosse dall’altro capo del telefono. “Devo andare”,
annunciò a tutti, riagganciando il telefono.
“Jamie, sono le dieci passate”, Kim protestò. “Cosa è successo
perchè tu non vada a letto a farti una bella dormita la notte prima
dell’esame?”
“Purtropo non posso fare a meno”, Jamie disse avviandosi su per le
scale per cambiarsi, “Il dovere chiama”.
“Cos’è di così importante che non possa aspettare fino a domani
mattina?”
“Il figlio di uno dei membri della chiesa è appena stato arrestato per
possesso di droga”, Jamie rispose. “Il padre è furioso ed è determinato a
lasciare il figlio in galera a pensare alle sue malefatte. Kim, tesoro, mi
dispiace, ma devo proprio andare”.
“Certo che devo venire! Ho una nuova nipotina! Onestamente, voi
uomini siete proprio …!
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“Forse è la cosa migliore”, la donna disse per confortarlo.
“Finchè è ancora un bambino, sì, probabilmente è più facile; ma
cosa succederà quando sarà un adolescente alla ricerca delle sue vere
radici? Cosa succederà quando sarà cresciuto? Cosa succederà quando i
suoi figli gli chiederanno dei suoi antenati?”
“Sono contenta che non stai cercando di far dimenticare mamma a
Tony e a me”, Heather disse sedendosi sulle ginocchia del padre. Aveva
ascoltato in silenzio la conversazione al telefono che Jamie aveva fatto e
poi lo scambio tra lui e la signora Atkinson. “Mamma è papà parlano
della mia vera mamma tutto il tempo”, spiegò alla signora Atkinson. “Ci
dicono che non dobbiamo dimenticarla, che ha avuto una vita davvero
dura e che ha fatto del suo meglio per noi”.
“Una meravigliosa ragazzina”, la signora Atkinson commentò
asciugandosi gli occhi velati di lacrime. “Ha undici anni e va per 25; ma
suo padre ne ha 19 e va per 50”. Finì per abbracciare prima Heather, poi
Jamie, poi augurò la buona sera e se ne andò, proprio mentre Adam
stava ritornando dal suo colloquio con la famiglia Adler.
“Okay, mamma”, Jamie disse con un sorriso disarmante che
probabilmente in qualche modo raggiunse la madre lungo il filo del
telefono, “Lo so che non vale la pena litigare con te e comunque sarà
bello vederti. Vuoi parlare con Kim o Andy?”
“Sì, certo, con tutti e due; ma Jamie, figliolo, voglio prima dirti che
sei stato così bravo oggi! Hai fatto piangere tuo padre e me, tu,
ragazzaccio! Il nostro telefono è impazzito dopo la trasmissione. Hanno
detto che erano a conoscenza dei tuoi talenti, ma che non avevano idea
che tu fossi un predicatore così eloquente”.
“Eloquente non direi proprio”, Jamie disse arrossendo di un bel
rosso brillante, “Ho solo fatto quello che i miei insegnati mi hanno detto
di fare, che devo solo conoscere bene quello di cui devo parlare e poi di
esprimermi con il cuore e di essere me stesso”.
“Bene, ci hai resi tutti orgogliosi di te, figlio mio. Anche i tuoi fratelli
hanno detto che non hanno mai sentito nulla di simile. Era come se tu
stessi parlando direttamente a ciascuno di noi”.
“Grazie mamma, significa molto per me quello che dici”.
“Come è andata?” Jamie chiese.
“Beh, non è stato il più grande divertimento della mia vita, ma ce
l’ho fatta. Sono stati tutti molto gentili, ma un po’ sorpresi quando ho
detto loro che avrei fatto io il funerale. Ho spiegato che avevamo due
funerali mercoledì ed essi furono d’accordo di spostarlo a giovedì. Spero
che vada bene così”
“E’ davvero una grande notizia!” Jamie esclamò contento. “Ero un
po’preoccupato di non finire il primo funerale in tempo per il secondo
senza sembrare precipitoso. Grazie Adam, cosa farei senza di te?”
“Ora fammi parlare con tuo fratello, prima che mi metta a piangere
di nuovo”.
Karen parlò con tutti, compreso Adam. Gli disse più o meno le
stesse cose che aveva detto a Jamie, che anche lui aveva fatto un lavoro
meraviglioso e che era orgogliosa di lui. Al che Adam non riuscì a
trattenere le lacrime. Il fatto era che i suoi genitori si vergognavano di lui
e del suo lavoro, questa signora che conosceva da neppure un anno,
invece, era orgogliosa di lui come se fosse suo figlio!
Adam fissò il suo amico, totalmente stupito. Cosa faresti senza di
me? Pensò tra sé. La vera domanda è, che cosa farei io senza di te e di
Kim? Voleva esprimere quello che aveva in animo di dire ma decise di
non farlo. Sapeva che Jamie non avrebbe capito perché, non aveva
alcuna concezione del sacrificio e del dare; essere altruista e generoso
era semplicemente parte della sua natura.
Durante la prima settimana con Adam e Jamie al governo della
chiesa le cose andarono molto bene. Jamie faceva il sermone del servizio
del mattino e Adam suonava l’organo, poi si scambiavano i ruoli durante
il servizio serale. Adam era davvero bravo nel suo lavoro. Forse più bravo
anche di Jamie, ma non tale da da sembrare falso o finto. Jamie era
orgoglioso di lui e glielo diceva sempre. Andy considerava il tutto con un
misto di soddisfazione e di invidia, quando i due amici e colleghi stavano
assieme a commentare le attività del giorno. Ma Andy sentava dentro di
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sé, ne era certissimo, che non sarebbe mai stato sostituito nel cuore di
suo fratello. Pur tuttavia provava una certa invidia invidia nei confronti
di Adam per essere lui e non Andy a trascorrere tutti i giorni assieme a
Jamie: a scuola, al lavoro e a casa.
questa questione. Hanno deciso alla fine se terranno Arnold per
sempre?”
“Non so di sicuro”, la signora Atkinson rispose. “Ma posso chiamarli
adesso, se vuoi”.
“Non importa”, Jamie disse, “Lo faccio io”.
La prima seduta di consulenza di Jamie andò molto meglio di quanto
lui stesso avesse osato sperare. L’adolescente, un quindicenne che si
chiamava Josh Enfield, era un ragazzo che Jamie aveva conosciuto nel
coro dei giovani. Entrambi rimasero colpiti quando l’uno si accorse di chi
fosse l’altro. Dopo l’iniziale sorpresa Josh era subito scoppiato in lacrime,
e aveva cominciato a lamentarsi che la sua vita era finita ora che il suo
segreto era stato scoperto. “Ma il tuo segreto è ancora al sicuro, Josh”,
Jamie disse per rassicurare il ragazzo. “Vedi, io ho passato le stesse cose
che stai passando tu e non ho certo intenzione di dirle ad alcuno”.
“Tu?” Josh disse, così sorpreso che si dimenticò di piangere. “Vuoi
dire che tu avevi … cioè eri …”
“Assolutamente sì!” Jamie rispose. “Credo che tutti, da ragazzi,
attraversiamo un periodo di confusione più o meno grande”. Jamie
continuò col descrivere di come aveva conosciuto suo fratello Andy e di
come sia lui che Andy si erano sentiti confusi a motivo del grande amore
che sentirono l’uno per l’altro, così, quasi all’improvviso. “Alla fine
abbiamo superare quel momento di confusione e abbiamo accettato il
nostro amore per quello che era e fummo contenti di amarci
intensamente, perchè era solamente l’amore di due fratelli che avevano
un bisogno disperato l’uno dell’altro. Prima di arrivare a quel punto,
tuttavia, attraversammo un momento di grande ansietà e confusione”.
“E allora cosa hai fatto?” Josh chiese. “Voglio dire, tu ed Andy …
avete …”
“Se vuoi se abbiamo fatto sesso? No, Josh, Non l’abbiamo mai fatto.
Avevo consideratola cosa e sono sicuro che anche Andy l’aveva
considerata, ma mamma e papà mi dissero che avevo solo didici anni e
che qualsiasi attività sessuale a quella età era assolutamente
inaccettabile e che non importava se tale attività veniva fatta con una
femmina o con un maschio. Tuttavia non ho idea di cosa sarebbe
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Jamie fu davvero sorpreso e deluso di apprendere che l’intera
famiglia Douglas era in procinto di trasferirsi in California, e che
avrebbero portato Arnold con loro. “Ha ancora terribili incubi”, l’uomo
gli disse. “Ho un fratello che abita nella zona di San Francisco ed è
psicologo infantile ed è disposto a curarlo. Ha raccomandato di tagliare
tutti i legami con la sua vita precedente, in modo che il bambino si
concentri unicamnte sulla nuova, perciò non verremo neppure al
funerale. Spero che se agiremo nel modo corretto, Arnold, alla fine,
potrà dimenticare tutta quella orribile parte della sua vita”.
“Non sono proprio d’accordo col quanto pensate di fare”, Jamie
disse, “ma sono certamente molto contento che vi state prendendo
tanta cura del piccolo. Mi piacerebbe moltissimo vedervi tutti, compreso
Arnold, prima che partiate, ma lascio la scelta a voi; e grazie signor
Douglas per aver accolto nella vostra casa un bambino così disperato.
Sono sicuro che sarete ampiamente ricompensati”.
“Abbiamo già avuto la nostra ricompensa”, il signor Douglas rispose.
“E’ un bambino molto dolce e, a proposito, le sue analisi per l’HIV sono
tutte risultate negative. Quanto a vederti prima della partenza, beh,
vederemo se sarà il caso”.
Quando la signora Atkinson entrò nel minuscolo ufficio di Jamie per
dirgli che se ne stava andando, che aveva finito la sua giornata di lavoro,
trovò il giovane studente che fissava il vuoto, come in trance. “Cosa c’è,
caro?” chiese prendendogli le mani. Era diventata ormai un’altra delle
signore della chiesa che avevano “adottato” Jamie e Adam come loro
figliocci.
“Porteranno Arnold in California”, rispose con sguardo assente.
“Tenteranno di cancellare completamente tutti i ricordi di sua madre
dalla mente di Arnold”.
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“Devi essere molto orgoglioso di lei”, Alan sussurrò a Jamie ed
entrambi avevano gli occhi pieni di lacrime. “Grazie tante per averla
portata con te, Jamie”, l’uomo aggiunse afferrando nuovamente la mano
di Jamie. “Saremo al funerale della signora Stevens domani, se per te va
bene”.
“Non occorre”, Jamie disse. “Avete il vostro dolore con cui
convivere in questo momento …”
“Anche t”, Alan disse. “Sì, devo farlo, invece. Dopo la tua visita e
quella di Heather, sento … beh, mi sento in qualche modo legato a voi
due e in qualche modo devo condividere anche il vostro dolore”.
Quando Jamie e Heather ritornarono alla chiesa, scoprirono che la
signora Atkinson non era stata seduta inattiva ad aspettali. Era stata
tutto il tempo al telefono e aveva contattato i vari membri della chiesa
per chiedere loro di partecipare al funerale di domani. “Ho circa venti
persone che verranno, compresi quei quattro adolescenti che la signora
ha allevato”, essa comunicò. “Non mi sembrava giusto di accompagnarla
verso la Gloria del Signore senza qualcuno che la onorasse”.
“Grazie signora Atkinson”, Jamie disse. Il pastore gli aveva detto che
poteva contare sulla sua segretaria, ma in quel momento non aveva idea
di quanto utile essa potesse essere davvero. In aggiunta ad aver
provveduto che un ragguardevole gruppo di persone partecipasse al
funerale, la signora Atkinson era anche andata con Kim alle pompe
funebri e assieme avevano scelto la bara.
“L’unico problema rimasto è il luogo dove deporre la signora”,.
“Tua moglie ha accennato a qualcosa riguardo al portarla nel Nord
Carolina per la sepoltura”.
“Sto pensando di far cremare il corpo”, Jamie annunciò. “Se i miei
genitori saranno d’accordo, metteremo le ceneri nel cimitero della
famiglia Conner, così Emily avrà un luogo dove andare per ricordare sua
madre naturale quando sarà più grande. Ma prima devo chiamare i
Douglas, per assicurarmi che loro siano d’accordo, dato che anche il
piccolo Arnold e i suoi genitori affidatari hanno il diritto di parola in
348
successo se avessi fatto delle avance nei confronti di Andy, ma non le
feci ed Andy fu sempre molto corretto nei miei confronte per fare lui
delle avance, così tra noi non successe proprio niente. Una volta ne
discussi con papà e lui mi disse che il problema si sarebbe risolto da é se
avessi pregato e se gli avessi avuto pazienza. Ed ebbe ragione, funzionò.
E tu, Josh. Hai avuto qualche … beh … esperienza?”
“No”, Josh rispose. “Ho questo desiderio fortissimo e mi sento
frustrato perché non riesco a soddisfarlo, ma finora ho avuto troppa
paura di fare qualunque cosa”.
“Giusta risposta, motivo sbagliato”, Jamie disse con un sorriso.
“Capisco bene ciò di cui stai parlando. Vedi, il sottoscritto che tutti
chiamano il signor Perfetto non ha sempre avuto pensieri “perfetti”. Ma
i mie genitori mi hanno insegnato un concetto che ho sempre trovato
molto giusto. Per loro il fatto che fossi gay o normale, non costituiva un
impedimento per amarmi e per aiutarmi in ogni mia necessità. Ma mi
assicurarono anche che ero troppo giovane per sapere con certezza
quale orientamento sessuale avevo. Mi mostrarono anche i passi del
Levitino e della lettera ai Romani, dove Dio definisce il comportamento
omosessuale un abominio”.
“Ma tu hai avuto dei genitori comprensivi?”. Josh disse
amaramente. “Se mio padre sapesse il motivo per cui sono qui mi
ucciderebbe! Per lui sono praticamente già un essere inutile perché
frequento la chiesa. Eppure mi vengono tutte queste strane ‘sensazioni’
che non capisco, Jamie. Se l’omosessualità è un peccato così terribile e
io sto facendo di tutto per essere un buon cristiano, perché Dio non mi
toglie queste sensazioni?”
“Josh, per piacere, cerca di capire che non ho tutte le risposte e
dubito che anche altri le abbiano; E se anche qualcuno le ha, io sono solo
uno studente che sta ancora imparando; ma poiché mi hai fatto una
domanda precisa domanda, ti dirò ciò che pensa al rigurdo, per quello
che vale.
“Ci sono tante cose che non so e più proseguo negli studi all’Istituto
Biblico e più mi sembra di tornare indietro. Più imparo e più mi accorgo
di quante cose non so. Non credo che le sensazioni omosessuali, almeno
le semplici sensazioni di cui tu mi stai parlando, siano in sé peccaminose,
333
come invece come molti capi della chiesa affermano. E allora che
significato dare a tali sensazioni? Francamente non lo so, ma penso che
la cosa vada risolta tra te e Dio stesso. Ma una cosa so per certa, che a
quindici anni, sarebbe davvero sciocco determinare con certezza il
proprio orientamento sessuale e condizionare la proria vita su qualcosa
che non è sicuro. E so anche che la Bibbia stabilisce molto chiaramente
che il sesso fuori dal matrimonio è un peccato, il che esclude nettamente
ogni atto anche di tipo omosessulae.
“Sei ancora un ragazzo, Josh; e anch’io sono ancora un ragazzo!
Abbiamo bisogno di meditare, di pregare e forse la cosa più importante,
abbiamo bisogno di ascoltare la voce di Dio che parla dentro di noi. Con
il tempo Egli ti mostrerà la strada, ma tu devi essere assolutamente
sicuro che la risposta che Lui ti darà, sarà veramente la Sua. Non sono
qui per giudicarti o dirti per quale strada andare, ma per tentare di
convincerti che non devi aver fretta di prendere una decisione riguardo
alla tua tendensa sessuale che Dio ti guiderà verso la completa
comsapevolezza, Ma tu devi ma solo fiderarti di Lui.
“Quanto alla natura delle sensazioni che provi, beh, cerca di
considerare quanto ti sto per dire. La maggior parte dei teologi ti
direbbe che il sesso è uno dei più grandi doni che Dio ci abbia fatto, ma il
sesso deve essere posto nel giusto contesto, e precisamente all’interno
del matrimonio. Sfortunatamente Satana ha stravolto il concetto di
sesso e lo ha pervertito a tal punto che ora lo consideriamo ‘cattivo’ o
‘sporco’; e molte volte, proprio a causa del nostro cedimento alle
tentazioni di Satana, il sesso diventa qualcosa di davvero brutto.
Possiamo metterci in guai seri col sesso sia esso etero che omo, esso
diventa, cioè, uno dei tanti modi in cui possiamo corrompere il dono
perfetto di Dio”.
“Allora credi che quelle sensazioni vengono dal diavolo?” Josh
domandò.
“Sono certo di sia così. Alla nostra età è naturale essere curiosi di
molte cose. Ogni sensazione di natura sessuale può diventare talmente
forte che pensiamo di non poterla controllare, e il mancato controllo è
la perversione che il diavolo ha operato di qualcosa di molto bello.
Proprio come avviene con l’uso dell’oppio, assunto per svago e non per
334
“Mi piacerebbe che tu cantassi al funerale di Dorothy, se non è
chiederti troppo. Io personalmente non ti ho mai sentito cantare, ma
Dorothy ti ha sentito alla radio quando era in ospedale e a lei piaceva
moltissimo la tua voce. Lascio a te la scelta dei canti, se ti andrebbe …”
“Sarei onorato”, Jamie disse.
Discussero di tutti i dettagli riguardanti il funerale, gli orari, il
servizio al cimitero. Jamie promise che avrebbe fatto davvero del suo
meglio perché il servizio fosse dignitoso e corretto. “L’orario è un po’
stretto” disse, “Il funerale della tua sventuarata signora è all’una e
mezza, poi ci sarà quello del signor Adler alle tre e mezza; ma ce la
faremo a concludere tutto in tempo e nel migliore dei modi”.
“Fari due funerali mercoledì?”
“Non esattamente. Uno dei miei compagni di corso lavora alla
chiesa con me. Io farò quello di tua moglie e lui suonerà l’organo, poi ci
scambieremo per il funerale del signor Adler. Non mi piace proprio fare
le cose in questo modo, ma non abbiamo avuto scelta, davvero”.
“Andrà tutto bene”. Alan disse, stringendo calorosamente la mano
di Jamie. “Ora so che tutto anrà davvero bene”.
Jamie pensò che aveva fatto molto bene a mantenere la calma e ad
apparire molto più tranquillo di quanto in verità si sentisse dentro. E
riuscì a mantenere la calma fino a che lui ed Alan percorsero silenziosi il
corridoio per andare a prendere Heather. Come si avvicinarono alla
porta udirono le ragazze parlare, sentirono anche ridere
sommessamente di tanto in tanto. Heather stava confidando all’amica
ciò che suo padre le aveva a sua volta detto riguardo alla morte: che non
era la fine di tutto quando si è cristiani, bensì l’inizio. La mamma di
Mindy, Heather stava dicendo alla compagna, non era morta affatto, ma
si trovava tra le braccia di Gesù. Non era più ammalata, non aveva più
male. Heather era riuscita in qualche modo a far uscire Mindy dal guscio
di dolore e tristezza nel quale si era rinchiusa dopo la morte della madre,
e ora, addirittura, stava cercando di spiegare i medesimi concetti sulla
morte cristiana al suo fratellino di tre anni.
347
sta recuperando il trauma e del fatto che stia diventando un bellissima
signorina”.
“E l’hai adottata?”
“Sì, lei e suo fratello di quattro anni. E’ una specie di mia
debolezza”.
“Quanti figli hai, Jamie?”
“Cinque, contando anche la bambina che è nata due settimane fa”.
“Di tua moglie?” L’uomo sbalordito domandò, ai sui occhi Jamie
sembrava più ragazzino di quindici anni che uno studente seminarista.
“No, non possiamo avere figli nostri. La madre della piccola Emily è
morta; infatti celebreremo il suo funerale proprio domani. Ma non sono
venuto qui per parlare di me, Allan. Ammetto di essere nuovo del
mestiere. Così mi chiedevo se posso esserti d’aiuto”.
“Mi hai già aiutato più di quanto t’immagini”, l’uomo disse
trattenendo le lacrime. “Mi sentivo perduto e mi domandavo come avrei
fatto ad allevare due ragazzi senza Dorothy ed ecco che arrivi tu, tutto
sicuro di te, appena diplomato alla scuola superiore, e mi dici che hai
cinque figli, uno appena nato, eche sei ancora uno studente. Non solo,
ma porti con te anche uno dei tuoi figli a confortare mia figlia. Poi
suppongo che mi dirai che anche tua moglie è studentessa”.
“A dir il vero lo è”, Jamie disse arrossendo tutto.
“Aspetta un minuto! E’ tua la voce alla radio che ha parlato del suo
migliore amico ucciso da un gangster?”
“Colpito e affondato”, Jamie disse con un tentativo di sorriso.
“Bene, Jamie Conner, sono impressionato. Se farai un sermone per
Dorothy simile a quello che hai fatto per il tuo amico, saremo tutti
enormemente riconoscenti e felici. Oh, ho un altro favore da chiederti.
Tu anche canti, non è vero?”
“Sì, sebbene non molto uiltimamente”.
346
scopi medici, come Dio voleva che fosse quando ha creato la pianta.
Anche questa è la perversione che il diavolo ha operato di un dono
perfetto di Dio. Ho sentito che anche uomini sposati alle volte hanno
sensazioni e tentazioni simili alla tua; secondo me questo è senza dubbio
la tentazione del diavolo finalizzata a minare una delle più meravigliose
istituzioni di Dio: il matrimonio.
“Soprattutto, Josh, ricordati che Dio ha promesso, come scritto nella
prima lettera ai Corinzi, capitolo 10 versetto 13, che Egli non permetterà
che noi veniamo tentati oltre a quanto siamo in grado di resistere. Lo so
che è alle volte difficile da credere, ma questo è ciò che Dio ha
promesso”.
La seduta di consulenza proseguì molto positivamente. Josh si
dimostrò molto più disponibile a parlare dei suoi problemi di quanto
Jamie si fosse aspettato. Analizzarono e discussero accuratamente dei
sentimenti intimi di Josh, delle sue paure e aspirazioni. Diede a Josh il
compito di studiare alcuni passi della Scrittura che parlavano in generale
di tentazioni ed altri che trattavano specificatamente del problema di
Josh e si lasciarono da amici. Jamie scoprì che erano andati ben oltre
l’ora riservata ai ‘pazienti’.
Il colloquio di consulenza matrimoniale, invece, fu tutt’altro che
semplice. Vista la sua giovane età subito si dimostrarono diffidenti nei
suoi confronti. Al che Jamie pensò bene di assicurarli fin dal principio che
non riteneva se stesso chissà chi, che non voleva far loro la predica e
insegnare loro dei principi che aveva imparato il giorno prima a scuola,
ma che era solamente un giovane senza esperienza. Al che la coppia si
sentì maggiormente a proprio agio e subito iniziarono a discutere tra di
loro dei loro problemi con con Jamie che cercava di agire da
moderatore.
“E’ solo una cosa su cui siamo d’accordo”, l’uomo disse ad un certo
punto, “abbiamo fatto un grosso errore a sposarci e certamente non
vogliamo lasciarci da nemici e che tutto finisca con in un brutto
divorzio”.
“Pur tuttavia vi siete sposati”, Jamie osservò.
335
“Sì, l’abbiamo fatto … vuol dire allora che dobbiamo vivere da
arrabbiati tutta la vita?”
“Pensi che sia una cosa saggia?” la premurosa segretaria domandò,
“Dopo tutto quello che è successo, non pensi che sia un po’ rischioso?”
“Santo Cielo, spero di no!” Jamie esclamò. “Ci sono altre
possibilità”.
“La vita è sempre un rischio, signora Atkinson”, Jamie rispose, “ma
se Heather vuole essere d’aiuto, non sarò io a dirle di no. Ho bisogno di
tutto l’aiuto che riesco ad avere e quale aiuto migliore possiamo avere
se non quello che viene dai nostri figli? Adam, perché non prendi il mio
pickup e vai a far visita alla famiglia Adler, io prendo il furgone della
chiesa. Possiamo ritrovarci qui fra un po’ per gli ultimi dettagli”.
“Quali altre possibilità?” i due dissero in coro.
“Beh, come ho chiarito fin da subito, sono solo un ragazzo e sto solo
cercando di capire ed imparare, perché ne so veramente poco di
faccende matrimoniali. Ma sulla base della mia personale esperienza e
basandomi sulla parola di Dio che conosco, devo chiedervi: quando vi
siete sposati, volevate farlo?”
“Non sono sicuro di aver capito”, disse l’uomo.
“E’ davvero molto semplice. Alla cerimonia matrimoniale, vi è stato
chiesto di fare delle promesse. Avevate vera intenzione di mantenere
tali promesse?
“In quel momento, credo di sì”, rispose.
“E lei, signora?”
“S-sì, credo di sì”.
“Allora che cosa è successo tra allora ed ora?
“Suppongo che ci siamo conosciuti meglio”, la donna rispose. “La
fiaba si è dimostrata proprio tale: un fiaba, appunto. Abbiamo scoperto
che lui non era il principe azzurro che io credevo fosse e suppongo che io
non ero la principessa che lui si aspettava”.
“Così, in altre parole, avete avuto un bel tuffo nella realtà; ciascuno
di voi ha scoperto che l’altro non era perfetto; che entrambi avevate dei
difetti”.
“Suppongo che questo sia il modo più semplice per definire il
problema”.
336
“Signor Grover?” Jamie domandò quando un uomo sui quarant’anni
aprì la porta. “Mi chiamo Jamie Conner. Sono spiacente per la perdita,
signore, e doppiamente spiacente che il pastore sia via durante questo
momento difficile. Mia figlia ed io siamo venuti a vedere se possiamo
esserle d’aiuto”.
“Sua figlia?” l’uomo chiese.
“Signor Grover, questa è Heather. So che è insolito, ma Heather ha
chiesto di venire anche lei. Vede, lei e sua figlia Mindy frequentano
assieme la scuola domenicale e Heather sperava di poter essere
d’aiuto”.
“Ha ragione, è insolito, ma in questo caso forse è una buona idea.
Heather, la prima porta a sinistra in fondo al corridoio, là troverai Mindy
nella sua stanza. Purtroppo non sarà una compagnia molto felice ora.
Signor Conner, prego, entriamo e mettiamoci comodi”, il signor Grover
disse accompagnando Jamie in salotto.
“Jamie”, rispose. “Per piacere mi chiami Jamie e mi dia del tu. Sono
solo un ragazzo”.
“Allora io insisto che anche tu mi chiami Allan”, l’uomo disse. “A
proposito, la tua bambina è davvero bella!”
“Sia dentro che fuori”, Jamie concordò. “Sua madre è stata uccisa
davanti ai suoi occhi lo scorso novembre. Ha vissuto cose che nessun
bambino dovrebbe mai vivere. Sono molto orgoglioso del modo in cui
345
“Certo che non sai”, la signora gli rispose. “Il signor Adler era un
uomo di ottant’anni e si trovava in una casa di riposo da anni. Ha due
figli che vivono qui, a Chicago, ed un altro figlio e una figlia da qualche
parte, in Texas, penso. Nessuno della sua famiglia frequenta la chiesa da
noi, ma il signor Adler era un membro fedele della nostra chiesa e i figli
desiderano che il suo funerale si svolga qui con le persone che lo hanno
conosciuto. La signora Grover, poi, è una giovane madre che aveva
combattuto contro il cancro da più di un anno, ma come vedi, non c’e
riusvita a vincerlo. I suoi familiari sono membri di questa chiesa ma non
si sono visti molto in chiesa da quando Dorothy si è ammalata. E’ tutto
molto triste”.
“E’ per caso la mamma di Mindy Grover?” Heather domandò con
mitezza.
“Sì, è lei, tesoro”, la signora Atkinson confermò. “La conosci?”
“Sì, signora, è nel miocorso della scuola domenicale. Sapevo che sua
madre era ammalata, ma non sapevo che sarebbe morta!”
“Evidentemente non hanno potuto far nulla. Il cancro era piuttosto
avanzato quando l’avevano scoperto. Jamie, posso cercare tra gli amici
del pastore se vuoi, così non dovrai occuparti di tutti e tre i funerali. So
che il funerale di Catherine sarà meno stressante, dato che non c’è
nessun familiare da visitare o di cui occuparsi; ma gli altri due …beh,
entrambi vogliono che il funerale si svolga qui mercoledì e so che tu hai
gli esami …”
“Adam disse, inserendosi nella discussione. “Possiamo dividerci il
compito, se ti va, Jamie? Posso occuparmi io del funerale del signor
Adler e tu puoi celebrare quello della signora Grover. Forse anche
Heather può aiutarti visto che conosce la figlia”.
“Buona idea”, Jamie concordò. “Ti dispiace, Heather? Non avrai
problemi a stare assieme a Mindy?”
“Certo che no, anzi sarebbe bello, papà”, Heather disse con un
sorriso. “So che Mindy sarà terribilmente triste, perché anch’io sono
stata tanto triste, e forse riuscirei a confortarla un po’”.
344
“E’ ancora più semplice di quanto lei pensi”, Jamie rispose alla
donna. “Tutti abbiamo dei difetti! Nessuno è perfetto! Se lei va alla
ricerca del compagno perfetto è meglio che non ci provi neppure,
perché non lo troverà mai! Si sono esauriti circa trent’anni fa quando
mio padre e mia madre si sono sposati. E sapete una cosa? Neppure loro
sono perfetti, ma sicuramente si amano”.
“Vedo che porti la fede nuziale”, l’uomo disse improvvisamente.
“Potrei chiedere da quanto tempo sei sposato?”
“Poco meno di un anno. Prima che me lo chieda, anche mia moglie
non è perfetta, ma ci sta provando; io non sono perfetto, ma anch’io ci
sto provando. Tutto qua, amico. Se fossimo perfetti non avremmo
bisogno di una moglie o di un marito e soprattutto non avremmo
bisogno di un Salvatore”.
“Noi siamo sposati da un po’ più di tre anni”, la signora disse
iniziando a piangere. “E’ stato un inferno!”
“Tre anni!” Jamie esclamò. “Così tanto!” Il suo sarcasmo era proprio
evidente.
“Pensavamo”, la giovane donna continuò, “dato che non abbiamo
figli, se solo arrivassimo ad un accordo amichevole potremmo separarci
senza procurare danno ad alcuno …”.
“E che cosa accadrebbe della promessa che tutti e due avete fatto
davanti a Dio, che vi sareste amati, onorati e … beh, qualunque
promessa abbiate fatto? Che ne sarebbe?
“Credo non sia giusto …”, l’uomo disse cercando di difendersi.
“Quello che non è giusto è che lei non sta dando a Dio la possibilità
di intervenire. Crede davvero che, dopo che tutti e due avete preso un
impegno davanti a Dio, Dio stesso vi abbandonerebbe a voi stessi? Avete
fatto una promessa a Dio Onnipotente! Non potete lavarvene le mani
così, come se nulla fosse successo!”
“Come ti permetti?” l’uomo disse arrabbiato. “Che cosa ne sai tu?
Non sei sposato da neppure un anno! Chi sei tu per accusarci?”
337
“Non sto accusando nessuno, sto solo cercando di farvi capire che
non si tratta di quanto tempo uno è sposato o meno. Si tratta
dell’impegno che voi ed io abbiamo preso davanti Dio! Egli vi aiuterà se
solo glielo lascerete fare. Se solo riconoscerete la Sua sovranità e
accetterete il Suo aiuto, Egli trasformerà quello che chiamate un
‘inferno’ in una meravigliosa unione che durerà per sempre.
“Scusatemi se mi sono appassionato un po’ più di quanto avrei
dovuto, ma rompere una promessa fatta a Dio … è una cosa seria, amici
miei!
“Vorrei che voi facciate una cosa da adesso al prossimo colloquio di
consulenza”, Jamie disse pensieroso. “Vorrei che vi teniate per mano e
preghiate per il vostro matrimonio due volte al giorno. Cioè, che
chiediate a Dio che prenda il controllo di voi stessi e vi guidi attraverso
questo difficile momento. Assicuratevi di tenervi per mano e che
ciascuno di voi preghi ad alta voce. Niente accuse, niente rinfacciarsi i
difetti che adesso vi sembrano insormontabili, ma pregate per ottenere
consiglio e pregate per me come vostro consigliere. La prossima volta
che ci incontreremo, vi farò fare un elenco di tutti questi difetti e poi li
discuteremo uno a uno, vedremo se riusciremo risolverli o almeno ad
arrivare ad un compromesso.
“Vi dò anche un elenco di passi della Scrittura da leggere. Ciascuno
leggerà i propri passi assegnati che saranno diversi per ciascuno. Sono
passi che trattano di come una moglie o un marito dovrebbe
comportarsi nei confronti dell’altro. Non mostrare all’altro ciò che
legerete o le note che farete, ma considerate il rapporto che cìè tra voi
stessi e quello che dice la Bibbia. La prossima settimana discuteremo
assieme di tutto, ogni versetto e ogni annotazione che varete fatto”.
Jamie aveva provveduto a registrare su nastro entrambe le sedute
di consulenza, cosicché il pastore potesse sapere il contenuto dei
colloqui ma, una volta rimsato solo, sentì il desiderio a continuare ad
occuparsi dei due casi anche dopo il ritorno del pastore. Voleva vedere
cosa sarebbe successo nelle successive tre sedute, poi ne avrebbe
discusso col suo padre spirituale dopo il suo ritorno.
338
La signora Atkinson ha richiamato e ha detto che ha bisogno di parlare
con te appena possibile. Non so per che cosa, ma sembrava piuttosto
sconvolta”.
“Obbedisco, capo”, Jamie disse allegro, mentre si dirigeva al piano
di sopra per cambiarsi. “Se non sei pronta, preparati, Heather”, gridò giù
per le scale, “se ancora vuoi venire con me oggi”.
Heather era pronta ed in attesa davanti alla porta quando Jamie e
Adam scesero le scale con il colletto bianco e le uniformi da chierici sulle
stampelle. Avevano ormai imparato a riconoscere i momenti in cui era
necessario indossare i loro abiti da uomini di chiesa e quando no, perciò
facevano in modo di avere i loro glergyman sempre a portata di mano.
I tre cantarono felici mentre si recavano alla chiesa. Jamie era deciso
ad insegnare ai suoi figli a cantare e suonare uno strumento musicale
come aveva fatto sua madre con lui e Heather e i due maschietti di otto
anni stavano già mostrado un discreto talento musicale. Non si sentiva
molto in animo di cantare quel giorno, ma non voleva che il suo stato
d’animo avesse un effetto negativo su sua figlia. Anche questo aveva
imparato dai suoi genitori: nascondere i propri stati d’animo per amore
e interesse dei figli.
“Jamie! Adam!” la signora Atkinson esclamò quando i tre entrarono
nel suo ufficio, “Sono proprio contenta che siate venuti. Ho tentato di
preparare tutto ma proprio non ce la faccio …”
“Non capisco”, Jamie disse. Non vedo quali particolari disposizioni si
debbano prevedere. Un funerale semplice ma dignitoso andrà bene”.
“Sei tu che non capisci”, la signora disse con un tono che fece
intuire che era davvero agitata. “Ho già riservato la chiesa per il servizio
commemorativo della signora Stevens per domani pomeriggio, ma ora
ce ne sono altri due di servizi funebri. Il signor Adler è morto e così
anche la signora Grover”.
“Mi dispiace, signora Atkinson, ma proprio non so chi siano”.
343
del mio esame di questa mattina e dille che sarò là non appena potrò.
Dobbiamo andare o faremo tardi”.
“Tesoro, date le circostanze sono sicura che ti permetteranno di
fare un esame suppletivo se glielo chiederai”, Kim suggerì.
“No, cara, sono pronto adesso e potrei non esserlo nuovamente per
settimane”.
Dopo l’esame, i tre si diressero verso casa dove Jamie mantenne la
promessa di coinvolgere i suoi figli in più d’una delle sue attività
quotidiane. Quel giorno stesso Heather avrebbe trascorso l’intera
giornata con lui e l’indomani sarebbe stata la volta di Chico. Kim aveva
tentato di convincerlo ad aspettare ancora un po’, vista la giovanissima
età dei due figli, ma Jamie fu irremovibile. “Ho fatto loro una promessa”,
dichiarò, “e io mantengo le promesse. Fa parte del mio lavoro far fronte
anche agli imprevisti ed è necessario che i bambini affrontino gli
imprevisti fin da subito”.
I quattro ragazzi emozionati stavano aspettando i loro genitori sulla
porta quando arrivarono a casa. Nella loro mente essi avevano tre
genitori ora, non due. Adam era parte integrante della loro famiglia,
tanto quanto papà e mamma e sebbene conoscessero la differenza,
sembrava che non facessero alcuna distinzione tra Adam ed i loro
genitori. “Guarda cosa zio Andy ci ha preso oggi”, Juanita strillò parlando
più in spagnolo che in inglese. Prese la mano di sua madre e
praticamente la trascinò nel soggiorno dove Andy stava dando gli ultimi
ritocchi ad un enorme trenino elettrico ambientato in un paesetto,
completo di due casette per le bambole, tanto per rendere il tutto più
attraente per le femminucce.
“Di nuovo a viziare i miei figli”, Jamie rimproverò Andy con un
sorriso. “Ma aspetta e vedrai! Molto presto avrai tu un figlio tuo e allora
vedrai come sarò io a viziarlo spudoratamente!”
“Non hano bisogno di essere viziati questi quattro”, Andy disse
restituendo il sorriso, “tu e Kim e Adam avete già provveduto a viziarli a
dovere. In ogni modo faresti meglio ad andare alla chiesa appena puoi.
342
“Sei stato davvero fantastico oggi”, Kim disse mentre lei e il suo
giovane marito si preparavano per andare a letto. “Ti ricordi quello che
dissi la sera che ti chiesi di darmi un’altra possibilità?”
“Come se fosse ieri”.
“Spero ora che tu sappia di che cosa stavo parlando”, disse mentre
lo baciava.
“Penso di no”, Jamie disse candidamente.
“Mi riferivo a quello che hai fatto oggi e durante l’ultima settimana.
Jamie, hai idea di che cosa significa essere pastore anziano alla chiesa?”
“Sto solo riempiendo un vuoto, non è una gran cosa”.
“E’ una cosa incredibilmente grande, invece! Suppongo che tu sia il
primo adolescente nella storia di questa chiesa a prenderne il controllo e
a dimostrare di saperci fare, e sei solo uno studente del terzo anno e
solo da un anno in Seminario. Mi sento così onorata di essere parte di
…”
“Non esserlo, Kim”, Jamie interruppe. “Senza di te e di mamma e
papà non sarei nulla! Siccome loro non sono qui, vuol dire che sei TU che
mi sproni e mi aiuti, sei tu che sei incredibile! Papà era solito dire che
non sarebbe stato nulla senza la mamma, e ora so che cosa voleva dire.
Sento esattamente la stessa cosa di te”.
Kim rimase sveglia a lungo dopo che suo marito si era messo a
dormire. Stava stretto a lei nel sonno come un bambino; infatti
assomigliava davvero tanto ad un ragazzino mentre dormiva. Kim si sentì
rassicurata in quel momento, fiduciosa che Karen Conner avrebbe
esaltato, non minato la loro relazione. Chiuse gli occhi e pregò – pregò
perché Dio concedesse loro di invecchiare assieme, li guidasse e li
proteggesse. Sapeva senza alcun dubbio che senza l’attenzione
amorevole di Dio nei loro riguardi, sicuramente Jamie sarebbe stato già
morto.
339
XIV – NON PIÙ UN ADOLESCENTE
La felice famiglia Conner avrebbe dovuto sapere ormai che, quando
non accadeva nulla per un certo periodo di tempo, doveva aspettarsi
che la tranquillità finisse da un momento all’altro e che qualcosa
succedesse. E infatti qualcosa capitò il lunedì mattina presto, mentre
Jamie, Kim e Adam stavano trangugiando in fretta un bicchiere di succo
di frutta e si stavano preparando per andare al loro primo esame.
Avrebbero dovuto affrontare un esame ogni giorno quella settimana e
tre esami erano scritti e duravano quattro ore. Mercoledì poi Jamie
avrebbe compiuto vent’anni, ma nessuno aveva neppure pensato alla
cosa; nessuno salvo Andy. Quando il telefono squillò, Andy disse ai tre di
andarsene, che si sarebbe occupato lui di qualunque cosa fosse stata;
ma i tre studenti si trattennero ugualmente. Andy parlò al telefono per
alcuni secondi, poi lo allungò verso suo fratello. “Faresti meglio a
prenderlo, Jamie”, disse scuro in volto”, è l’ospedale”.
“Buon giorno signor. Conner”, disse la voce femminile al telefono,
“sono la dottoressa Merrick. Mi dispiace disturbarla così presto, ma
sapevo che sarebbe andato a lezione e volevo parlarle prima che
partisse”.
“Veramente stavo proprio uscendo”, Jamie rispose. “Abbiamo gli
esami finali questa settimana”.
“Oh, mi dispiace, non lo sapevo. Forse posso aspettare …”
“Dottoressa, per piacere! Se ha brutte notizie vorrei saperle ora
piuttosto che andare a fare l’esame e tentare di fare congetture. Che
cos’è?
“Beh, sì, ci sono brutte notizie. Mi dispiace molto, ma Catherine è
deceduta questa notte. Non sapevo chi altri chiamare per dirlo”.
“Morta? Come può essere morta? Credevo stesse migliorando”.
“Ha contratto un’infezione che si è diffusa nel suo sistema molto
rapidamente. Presumo che l’abbia contratta al momento della nascita di
Emily, ma non l’abbiamo rilevata fino a che non si è manifestata. La
causa della morte è stata infatti polmonite. Mi dispiace, signor Conner,
lo so che lei e sua moglie provavate affetto per lei”.
“Non dovrei dirlo”, Jamie commentò, “ma probabilmente è meglio
così. Devo andare a fare l’esame, ma la farò contattare dalla signora
Atkinson, la segretaria della chiesa, per le incombenze relative al
funerale. Tutti i ministri della chiesa sono assenti, così sarò io a celebrare
il funerale”.
“Mi dispiace, Jamie”, Andy disse quando Jamie posò il telefono. “C’è
qualcosa che posso fare?”
“Sì, Andy”, Jamie disse con gratitudine. “Per piacere chiama la
signora Atkinson verso le nove e comunicale la notizia. E’ a conoscenza
340
341
strada, con adolescenti troppo zelanti e avvocati arroganti senza
mostrare alcuna paura, ma non era altrettanto sicuro di cavarsela
altrettanto bene col professor Martin.
“Vengo con te”, Kim dichiarò.
“No”, rispose. “Tu e Adam completate l’iscrizione. Sarò di ritorno
non appena mi terminato con il professor Martin”.
“E se non potrai essere a scuola quest’autunno?”
“Vuol dire che avrò più tempo per stare con i bambini. Andrà tutto
bene, Kim, te lo prometto!”
Kim sospirò e si riunì ad Adam nella fila degli studenti che
aspettavano di iscriversi a Teologia 252. Era veramente stanca di sentire
Jamie dirle che sarebbe andato tutto bene. Sapeva che quell’espressione
era la prova che Jamie stesso non aveva fiducia nell’esito positivo del
suo colloquio con il professore; aveva imparato che quando Jamie, per
rassicurarla, le diceva che le cose sarebbero andate “bene”, stava
tentando di convincere se stesso del tanto oltre che sua moglie. Lo
guardò dirigersi verso l’ufficio del professore, augurandosi che non fosse
così dannatamente sicuro di sé, eppure si sentì orgogliosa che lo fosse.
Sapeva che certamente Jamie avrebbe pregato per tutto il tragitto verso
l’ufficio del professore e che, perciò, Jamie non sarebbe stato solo a
quell’incontro!
“Voleva vedermi, professore?” Jamie disse quando incontrò l’uomo
fuori del suo ufficio che discorreva con la sua segretaria.
“Sì, signor Conner”, confermò. “Prego, si accomodi nel mio ufficio,
sarò lì tra un minuto”.
“Signor Conner”, il professore iniziò dopo aver chiuso la porta dietro
di sé ed essersi seduto alla sua scrivania, “Vorrei che lei si astenga
dall’iscriversi al semestre fino a mercoledì”.
Jamie dichiarò. “Ho passato molto tempo nelle più svariate docce
pubbliche, ho visto molte persone della mia età eccitarsi, almeno nel
senso fisico del termine, ma non è successo mai nulla”.
Jamie stava per raccontare un’altra sua esperienza quando
qualcuno bussò piano alla porta. “Mi dispiace disturbarvi”, la signora
Atkinson disse aprendo la porta una fessura. “Jamie, posso vederti per
un secondo?”
Jamie sapeva che sarebbe stata una cosa importante, altrimenti la
segretaria della chiesa non l’avrebbe disturbato, così si scusò con Josh e
si affrettò fuori della stanza.
“Jamie, mi dispiace, ma devo proprio andare. Volevo che tu sapessi
che la signora Hathaway ha appena telefonato per dire che non potrà
cantare domani. Volevo assicurarmi che tu abbia il messaggio prima che
me ne vada, perché non sarò qui domani”.
“Va bene, signora”, Jamie rispose. “Grazie per il messaggio. Buon
fine settimana, d’accordo?”
“Tu e il tuo accento meridionale”, essa ridacchiò dandogli un
abbraccio veloce. “Ci vediamo lunedì mattina”.
“Scusami”, Jamie disse riunendosi a Josh nell’ufficio del pastore.
“Stavi dicendo che ti stai convincendo che sei attratto dai ragazzi. C’è
qualche ragazzo di cui enti particolarmente attratto, o sei attratto dai
ragazzi in genere?”
“Beh a dir il vero”, Josh disse, cambiando improvvisamente
atteggiamento, “veramente c’è qualcuno che credo sia veramente
fantastico! Alle volte sto sveglio la notte tentando di immaginarmi un
modo per convincerlo a stare con me, ma, beh, c’ho rinunciato, capisci?”
“Pensi che a questa persona tu piaccia?”
“Mi conosce e mi dice che a lui piaccio, ma non credo nello stesso
modo in cui lui piace a me, capisci?”
“Professore, mercoledì è tardi per l’iscrizione. Lei sa altrettanto
bene quanto me che molti dei corsi saranno esauriti per allora”.
400
361
“Io conosco questa persona?” Jamie insistette. Non era del tutto
sicuro di voler sapere chi fosse, ma pensava che l’informazione potesse
essere utile, sempre che Josh volesse rivelarla.
“Sì, lo conosci”, il ragazzo rispose. La sua espressione, il modo
nervoso in cui i suoi occhi si muovevano velocemente di qua e di là,
stavano rendendo Jamie estremamente nervoso; poi improvvisamente
ebbe l’intuizione del motivo per cui Josh era così irrequieto e Jamie si
innervosì ancora di più. Questo ragazzo si stava prendendo gioco di lui,
ed egli aveva abboccato come un pesce affamato. Josh ora lo stava
fissando, evidentemente si era accorto che Jamie aveva intuito tutto. E
Josh annuì leggermente con la testa.
“Josh”, Jamie disse con tono di difesa, quasi implorante, “per
piacere non dirmi che …”
“Perché no? Ormai lo sai. Sei tu! Credo che sei il più fantastico
ragazzo di Chicago e sei così simpatico a tutti!”
“Josh, sono sposato e ho cinque figli, sono in Seminario, deciso a
dedicare la mia vita al servizio di Dio e proprio ora sono il tuo
consulente! Non puoi certo aspettarti che …”
“Certo che posso”, Josh disse, prendendo confidenza ora. “Mi hai
già detto che tu e tuo fratello pensavate di combinare qualcosa tra di voi
e che la cosa non avrebbe fatto male a nessuno. Jamie, potrei imparare
tanto da te! Potrei scoprire che non mi piaci affatto, ma non lo saprò
mai se non ci proverò. Mi hai detto che se devo fare esperienza, dovrei
farla con qualcuno di cui mi fido. E io mi fido di te, Jamie!”
“Ti ho anche detto che sarebbe stato un errore fare qualsiasi cosa
fino a che tu non darai al pastore e a me la possibilità di fare qualcosa. Il
diavolo sta giocando con le tue emozioni, Josh! Non posso fare nulla con
te di quanto mi chiedi; anche se lo volessi, e non lo voglio fare, non
posso. Nemmeno toccarti. E’ assolutamente fuori questione”.
“Mi … mi dispiace di sentirtelo dire”. Josh rispose dopo una breve
pausa. “Non volevo metterla in questo modo, ma … penso che ora dovrò
insistere”.
362
preoccupato riguardo alla reputazione dell’Istituto e della chiesa nei
confronti del mondo esterno”.
“Allora significa che non dovrei nemmeno registrarmi per il
semestre entrante?”
“Credo sia proprio quello che il professore spera. Sa bene che tu
non te ne andrai senza batterti, perciò non vuole nemmeno avere un
confronto con te. Credo che tu dovresti andare da lui ugualmente, ma
preparati al peggio”.
“Capisco e grazie per il consiglio”.
“Jamie, caro”, la signora McNeil disse mettendogli la mano sulla
spalla, “cerca di mantenere la calma quando vedrai il professor Martin e
fa attenzione a quello che dirai. Se ti fai nemico il professor Martin non
potremo fare molto per sostenerti. Sai che non abbiamo autorità diretta
sulla borsa di studio, anche se è collegata al servizio alla chiesa. Solo …
beh, rifletti prima di parlare, caro”.
“Lo farò, signora”, Jamie rispose. “Farò del mio meglio”.
Jamie decise di tentare un approccio positivo, per cui scelse di non
dire ad Adam e Kim quello che aveva appena saputo. Quando i due lo
raggiunsero al campus, tutti e tre andarono immediatamente nell’ufficio
delle iscrizioni. Come Jamie si avvicinò allo sportello per depositare
l’iscrizione, l’addetto che stava al computer disse semplicemente e senza
emozione, “Signor Conner, mi è stata data istruzione di dirle di andare
nell’ufficio del professor Martin prima che depositi l’iscrizione”.
“Cosa significa?” Kim chiese.
“Il pastore mi ha preavvertito questa mattina”, Jamie rispose
tentando un sorriso sul viso. “Penso che il professor Martin stia per
darmi un calcio nel sedere e buttarmi fuori dall’Istituto”.
Kim rise, poi si accorse che Jamie era dannatamente serio. Non era
capace di nascondere i suoi sentimenti, specialmente la paura che
provava in quel momento. Poteva trattare con gangster e ragazzi di
399
XVI – RITORNO A SCUOLA
Ci volle quasi una settimana intera per riuscire ad ottenere
un’udienza del tribunale per far ritirare le accuse contro di Jamie e
revocare la liberà su cauzione.
Non era ancora uscito da quel grosso guaio che Jamie si ficcò in un
altro. Un lunedì mattina pieno di sole, di buon’ora, Jamie si alzò, si vestì
e stava aspettando che Kim e Adam venissero a prenderlo, per poi, tutti
assieme, andare ad iscriversi al semestre autunnale.
La sera prima Adam aveva portato Josh a casa con sé, dopo che il
ragazzo aveva preso alcuni vestiti e oggetti personali. Simon Enfield
aveva proferito ogni sorta di minacce ma non aveva impedito al figlio di
andarsene da casa. Poi, mentre se ne stavano andando aveva detto che
avrebbe ritirato le accuse contro di Jamie quanto più in fretta possibile.
Jamie aveva pensato che finalmente le sue disavventure fossero finite,
ma la sua capacità di tirarsi addosso i guai era ancora viva e vegeta.
“Jamie, dobbiamo parlare prima che tu vada all’Istituto”, il pastore
disse mentre facevano colazione. “Speravo di riuscire a fare in modo che
le tue disavventure finissero con il ritiro di tutte le accuse, ma
evidentemente non è stato così. Jamie, il professor Martin vuole
revocare la tua borsa di studio e chiedere al consiglio la tua espulsione
dalla scuola”.
“Espulsione?” Jamie ripeté. “Ma non ho fatto niente! Non crederà
che ci sia del vero in quelle accuse!”
“No, ha sempre creduto nella tua innocenza”, il pastore disse con un
sospiro.
“E allora perché vuole farmi espellere?”
“Dice che causi solo problemi all’Istituto”, il pastore rispose. “Devi
ammettere che hai un talento speciale per metterti nei guai. So che lo fai
ingenuamente e con le migliori intenzioni, ma rimane il fatto che sembra
proprio che i guai ti cadano addosso, e il professor Martin è molto
398
A Jamie non piacque l’espressione negli occhi di Josh. Si erano
trasformati dagli occhi curiosi di un bambino in quelli freddi e calcolatori
di un uomo che stava per commettere … commettere che cosa
certamente Jamie non poteva sapere; ma sicuramente non gli piacquero
affatto quegli occhi! “Penso che questa consulenza sia terminata, Josh”,
Jamie disse alzandosi in piedi.
“ Potresti anche fare a modo mio”, Josh disse, i suoi occhi freddi ed
inespressivi e incollati a quelli di Jamie. “Se non collabori griderò a tutti
che mi hai molestato, e sai che cosa ciò causerà alla tua carriera e
probabilmente anche alla tua famiglia. Con tutto quel gran parlare di
abuso sui minori in questi giorni, potresti anche finire in prigione. In un
modo o nell’altro la tua illustre carriera sarà rovinata!”
“Non riuscirai mai a fare una stupidaggine simile, Josh. Non ti stai
mica dimenticando che queste sedute sono registrate?”
“Così pensi tu”, Josh disse con un sorriso compiaciuto, poi rovistò in
tasca e tirò fuori una piccola batteria. “Non sono un esperto di
registratori, ma trovo che non funzionano molto bene quando non ci
sono le batterie”.
“Da quanto tempo stavi preparando questo tranello?”
“Preparando? Non ho preparato niente. Ho messo gli occhi su di te
fin da quando sei venuto qui l’anno scorso. Non ho mai pensato che
sarebbe successo qualcosa, ma quando hai lasciato la stanza poco fa, ho
pensato che era la mia occasione”.
“Josh, è solo una cosa impulsiva; lo so che non sei tu che parli in
questo momento. Per piacere, Josh, pensa a quello che stai dicendo, a
cosa stai pensando di fare. Non posso lasciartelo fare! Mi stai chiedendo
di metterti in guai molto più seri di quanto tu possa immaginare. Eri così
frustrato che qualcuno scoprisse la tua situazione e mi hai detto anche di
non essere sicuro. Josh, tutti verranno a sapere della tua inclinazione se
metterai in atto il tuo piano insensato. Per piacere, fermati e pensci su
per bene”.
“Non c’è niente su cui pensare. Ora, chiudi la porta a chiave così
possiamo … beh, così possiamo imparare alcune cose, o no?”
363
“No, Josh, non lo farò. E a proposito, bada bene che questa seduta
viene ancora registrata. Quel piccolo registratore portatile è stata
un’idea del pastore. Lui lo mette lì sul tavolo per ricordare a tutti quelli
che sono qui in consulenza che le loro parole vengono registrate. Il vero
registratore si trova nella stanza di regia dell’auditorium”.
dicendomi di crescere e di dimenticare tutte le sciocchezze che sentivo
dentro? E così che avresti reagito, non è vero?”
“Pensi che sia proprio uno stupido?” Josh disse con un sorriso. “Se
c’è un registratore là dentro, vediamolo. E dov’è il microfono?”
“Invece dovrebbe esserlo”, Jamie intervenne. “Oggi ha dimostrato
più coraggio di quanto mi sarei mai aspettato, signore. Si è alzato in
piedi davanti a duemila persone e ha confessato di aver mentito
accusando me di qualcosa che non avevo fatto. Ci vuole fegato per fare
una cosa simile!”
“E’proprio là, insetito nella base della lampada. Josh, credimi, è
vero, il registratore sta ancora registrando”.
“Sicuro”, Josh disse con un sorriso sarcastico. “ Allora lo facciamo o
no?”
“No, Josh, proprio no. Va a casa e pensaci su. Se vuoi ancora avere
una consulenza, vedrò che il pastore non senta questa parte del nastro.
Non occorre che sappia”.
“Non occorre che sappia neppure se succede qualcosa”.
“Ma lo saprei io, e lo saprebbe Dio”, Jamie rispose. “Penso che
faresti meglio ad andartene ora, e, per piacere, pensa a quello che ho
detto prima che tu faccia qualcosa di veramente stupido”.
“Jamie, devi denunciare l’incidente”, Kim affermò con decisione
quando Jamie le raccontò del colloquio con Josh. Quando era arrivato a
casa Jamie era silenzioso e scuro in volto e Kim subito aveva intuito che
qualcosa non andasse. Lo aveva affrontato da solo quando tutta la
compagnia, Andy, Christine, Adam e tutti i ragazzi erano andati allo zoo.
Jamie aveva finito per raccontare a Kim tutta la storia e aveva concluso
affermando che era molto preoccupato per Josh Enfield.
“Tenterò di gestire il problema da solo”, Jamie rispose. “Se non sarà
risolto per quando il pastore Mac Neil tornerà a casa venerdì prossimo,
gli dirò tutto; spero che per allora il problema sia storia passata e il
pastore non venga a sapere mai nulla”.
364
“Potrei ancora riempirti di botte”, Simon rispose. “Non mi hai certo
reso orgoglioso di te oggi”.
“Ma non ho abbastanza fegato per rimanere qui stasera”, Josh
annunciò. “Non voglio essere picchiato di nuovo, papà. Non voglio più
subire le tue umiliazioni e le tue derisioni, sentirmi dire che sono un
idiota, un buono a nulla. Troverò qualche altro posto dove stare per un
po’. Una volta che le accuse contro Jamie cadranno e lui sarà
nuovamente a casa sua, potremo parlare del mio ritorno a casa; ma
prima che io ritorni devo sapere se posso considerare questa ancora
casa mia e non solamente un posto dove tu puoi usarmi come tuo sacco
privato da box”.
“NON permetterti di lasciare questa casa!” Simon tuonò facendo
gesti minacciosi.
“Sì che lo faccio, papà. Te l’ho detto, ne parleremo dopo che le
accuse saranno ritirate”.
Jamie comprese che, con ogni probabilità, quella doveva essere la
prima volta che Josh stava disobbedendo a suo padre. Stava tremando
violentemente, la sua voce, normalmente piuttosto ferma e profonda,
variava dal baritono di un adolescente al soprano di un bambino. Era
letteralmente terrorizzato! Eppure stette fermo nel suo intendimento e
Jamie rimase accanto a lui, affinché fosse chiaro al padre che avrebbe
sostenuto Josh fino in fondo.
397
“Signor Enfield”, Jamie interruppe, “Josh è rimasto contrariato a
causa di alcune cose che gli ho detto. Di recente ha anche sentito tante
cose riguardo all’abuso di minori, ha messo insieme le due cose e si è
lasciato trasportare. C’è stato solo un equivoco”.
“No, Jamie”, Josh disse, “Non posso peggiorare le cose continuando
a mentire. Papà deve sapere tutta la verità, non m’importa delle
conseguenze. Papà, sono stato io! Io ho fatto delle avance nei confronti
di Jamie e lui ha rifiutato. L’ho minacciato se non avesse collaborato, ma
Jamie non ha ceduto”.
Simon stava in piedi con la bocca spalancata e fissava suo figlio. “Mi
stai dicendo che sei … che sei uno di quelli?” chiese debolmente.
“Non esattamente. Ma per un po’ ho pensato che forse lo ero. Ecco
perché andavo alle sedute di consulenza alla chiesa. Ma ora sono sicuro
di non esserlo. Ho pregato molto per poter capire e alla fine ho scoperto
che l’idea di essere gay mi disgusta”.
“Ma io pensavo .. voglio dire … presumevo che tu andassi a scuola di
catechismo …”
“Questo è ciò che volevo che tu credessi. Mi incontravo col pastore
Mac Neil per tentare di capire se ero …, beh, a capire le mie sensazioni.
Poi Jamie ha preso il suo posto. E’ un seminarista e ha sostituito il
pastore durante la sua assenza in luglio”.
“Mi dispiace signor Enfield”, Jamie disse. “Col senno di poi, è stato
un errore tentare di dare consulenza a Josh quando non si è ancora
sufficientemente qualificati. Il pastore aveva ritenuto che fosse una
buona idea per me mostrare a Josh la nostra amicizia. Era talmente
triste e si sentiva solo – ho pensato che non avere nessuno cui
rivolgersi”.
“Ma cosa succederà se Josh racconterà ai suoi genitori quanto ha
così risolutamente affermato che avrebbe detto ed essi ti denunceranno
per molestie?” Kim domandò.
“Spero che non succeda. Se succederà, dovrò evidentemente
occuparmene”.
“E cosa succederà di noi, sir Galahad? Cosa pensi faremo mentre te
ne starai al fresco in galera?”
“Spero che non si arrivi a tanto! Sono fiducioso che non succederà”,
Jamie la rassicurò.
Beh, Jamie ebbe torto. Il servizio domenicale passò senza incidenti.
Ancora una settimana ed tutti sarebbero tornati alla normalità e
avrebbero potuto rilassarsi. Tuttavia, sia Jamie che Adam già sentivano
nostalgia per il loro lavoro di pastore, lavoro che sarebbe terminato di lì
a pochi giorni. Il lunedì mattina, i due giovani pastori erano tutti e due
alla chiesa come il solito in perfetto orario e pieni di voglia di cominciare.
Si occuparono delle solite incombenze, e in più prepararono un
resoconto dettagliato del loro lavoro per il professor Martin. Tutto
considerato fu una giornata agevole a confronto di tutte le altre che
avevano avuto durante il mese che stava per finire.
“Arriverem tardi domani mattina”, Jamie comunicò alla signora
Atkinson mentre si preparava per andarsene. “Mio fratello e sua moglie
torneranno a casa, così staremo con loro finché non partiranno”.
“Nessun problema”, la segretaria rispose. “Se avrò bisogno di voi, so
dove trovarvi”.
“E cos’altro avresti dovuto fare, papà?” Josh chiese con enfasi. “In
che modo avresti aiutato? Dandomi un fracco di botte o ridendo di me
Andy partì da casai Conner alle nove di mattina, C’erano stati molti
abbracci e lacrime, promesse che avrebbero trascorso più tempo
assieme una volta che le rigide scadenze del college fossero finite, poi
naturalmente c’era l’intenzione irrevocabile di Jamie di tornare
definitivamente nella Carolina del Nord una volta finito il suo corso di
studi. Dopo aver visto il suo amato fratello allontanarsi, Jamie e Adam si
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365
“Aveva me”, l’uomo disse. “Perché non sei venuto da me? Perché
hai parlato di cose simili con estranei?”
diressero verso la chiesa. Karen Conner sarebbe dovuta arrivare
mercoledì pomeriggio.
Era il tardo pomeriggio del martedì quando giunse una telefonata
da una donna affranta che aveva appena scoperto che suo marito
trascorreva i pomeriggi in una stanza d’albergo con una delle sue
colleghe di lavoro. “Vado io”, Jamie si offrì. “Tu va torna a casa e porta i
ragazzi al club per il loro incontro del martedì. Porterò qualcosa da
mangiare dopo che avrò finito con la signora Doherty”.
“Jamie, lascia andare me”, Adam ribatté.
“Sei stato tu a farlo l’ultima, perciò ne occupo io questa volta,
Adam”.
Jamie andò a trovare la donna che aveva telefonato. L’assicurò che
la chiesa le era vicino e l’avrebbe sostenuta; prese nota delle cose che
aveva scoperto e i recapiti usuali del marito della donna. Pregò con lei e
le disse che si sarebbe messo in contatto con lei nuovamente, poi se ne
andò. Si fermò in un chiosco di hamburger per mangiare velocemente
qualcosa poi si diresse verso la chiesa per preparare l’incontro con i
ragazzi del martedì sera.
Una volta nel suo ufficio, cominciò ad esaminare alcuni dettagli del
programma della sera. Alzò gli occhi quando sentì un leggero bussare
alla porta. “Cosa posso fare per voi?” domandò quando aprì la porta e si
trovò due uomini in giacca e cravatta davanti alla porta.
“E’ lei Jamie Conner?” uno degli uomini chiese.
“Sì, sono io, signore”,
“Venga con noi”, l’uomo disse burbero. “Abbiamo un mandato
d’arresto per lei”.
“Un mandato d’arresto per me? Con quale accusa?”
“Abuso di minore”, l’uomo rispose prendendo dalla cintura un paio
di manette.
366
l’intera chiesa applaudì. Incoraggiato da tale accoglienza in un luogo che
aveva imparato ad amare tanto da non poter farne a meno, Josh
annunciò che doveva ora andare ad affrontare suo padre. “Verrò con te
se lo vuoi”, Jamie si offrì, “sai, tanto per sostenerti”.
“Te ne sarei garto”, Josh rispose.
Subito dopo il servizio– beh, non esattamente subito dopo, perché
Jamie e Josh furono sommersi di auguri ed espressioni di amore e
sostegno – Jamie, Josh e Adam salirono sul pickup di Jamie e si diressero
verso la casa di Josh. Adam insistette per venire anche lui, perché Jamie
era ancora sottoposto all’ordine del tribunale di non essere lasciato solo
con chiunque fosse sotto i 18 anni.
“Josh!” Simon Enfield urlò quando i due entrarono in casa. “Non
dirmi che sei andato di nuovo in chiesa. Sei duro di testa o che cosa?”
“Ciao, papà”, Josh disse. ”Penso tu conosca Jamie …”
“Cosa accidenti sta facendo LUI qui? Cosa ti è venuto in mente,
Josh? Sei per caso uscito di testa?”
“Salve signor Enfield”, Jamie disse rispettosamente, “ Ho chiesto io a
Josh di permettermi di venire. Ha qualcosa da dirle e sono venuto per
sostenerlo”.
“Non c’è nulla che mio figlio possa dire che abbia a che fare con lei”,
l’uomo disse con rabbia.
“Papà, solo ascolta, d’accordo?” Josh implorò. Jamie stava
cominciando a capire perché Josh aveva tanta paura di suo padre. Ma
Josh era determinato a parlare, così continuò prima che suo padre
avesse l’occasione di interromperlo di nuovo. Tremava tutto, ma era
deciso ad andare fino in fondo. “Papà, Jamie è innocente. Non ha fatto
nulla di quanto ho detto che ha fatto”.
“Che cosa?” Simon tuonò. “Perché avresti mentito su una cosa del
genere?”
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“Il giovane che ha causato un simile trambusto non è membro di
questa chiesa, ma spera di diventarlo in un prossimo futuro. Prende
parte ai servizi e partecipa a varie attività della chiesa da un po’ più di un
anno. Ho già eseguito la prima fase prevista dal passo della scrittura che
vi ho letto, nel tentativo di risolvere questa faccenda. Ho rivelato a
questa persona le prove di cui sono in possesso, come dimostrazione
che sono a conoscenza dei fatti, ma egli ha rifiutato di sentir ragione. Ho
ripetuto la procedura, questa volta davanti al diacono Robertson e al
diacono Smith; di nuovo egli ha rifiutato, così ora non ho altra scelta che
portare la questione davanti alla chiesa, secondo le parole di nostro
Signore. Ricordo a voi tutti che è proibito rivelare il nome della persona
coinvolta al di fuori di queste mura. Questa è una questione che riguarda
esclusivamente la chiesa, non il mondo fuori della chiesa. Mi duole farlo,
ma mi sento in dovere di chiedere a tutti voi, membri della chiesa, di
votare se continuare a tenere questa persona nella nostra
congregazione o espellerlo, secondo le istruzioni impartite da nostro
Signore.
“Vado solo a dire ai ragazzi che il mio collega sarà qui a momenti”.
Jamie protestò.
“Lei non si avvicinerà ai ragazzi e non spiegherà nulla”, il poliziotto
ringhiò. “Che porcheria! Molestare un ragazzo proprio in chiesa!”
“Cosa accidenti state facendo?” Adam domandò appena sceso dal
Suburban con a bordo i figli di Jamie, proprio mentre veniva fatto sedere
sul sedile posteriore della macchina della polizia, con le mani
ammanettate dietro la schiena. Tutti gli orrori della loro vita precedente
ritornarono prorompenti ed essi furono subito presi da un panico
terribile.
“Chiama Kim”, Jamie gridò. “Sa di che cosa si tratta. Dille di mettersi
in contatto con Nathan Greenburg. E non lasciare i ragazzi soli per un
secondo! Dì loro che va tutto bene, Adam. Dì loro che si tratta solo di un
malinteso”.
Il pastore stava per aprile la bocca e rivelare il nome di Josh, quando
Josh si alzò in piedi. Jamie pensò che sicuramente si apprestasse a
correre via a gambe levate e così credette anche il pastore Mac Neil;
invece no, Josh si schiarì la voce e disse con tono forte e chiaro, “Pastore
Mac Neil, posso per piacere avere la parola?”
“Naturalmente Josh”, il pastore rispose. “Se voi puoi venire qui e
usare il microfono”.
Josh stava tremando come una foglia, mentre si avvicinava al
pulpito. Lacrime scorsero copiose durante tutta la confessione davanti
all’intera chiesa. Era lui quello che aveva causato a Jamie tutto quel
guaio. Si voltò verso di Jamie e gli chiese perdono, promettendo che
avrebbe risolto lui la faccenda, non appena il servizio fosse finito. Jamie
si alzò e corse ad abbracciarlo. “Hai molto più fegato di me”, sussurrò.
“Grazie, amico!”
Josh chiese il perdono della congregazione, che era pentito e si
appellò alla congregazione stessa perché gli fosse permesso di
proseguire il suo cammino di preparazione verso il battesimo. Qualcuno
iniziò a battere le mani pian piano, poi un altro si aggiunse e alla fine
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367
XV - SIMON ENFIELD
“Dovresti stare un po’ più attento con chi ti vai ad immoschiare”, il
detective disse nella stanza degli interrogatori. “Hai idea di chi sia il
padre di del ragazzo?”
“Se lei si riferisce a Josh Enfield, sì, so chi è il padre”, Jamie rispose.
“Si chiama Simon Enfield”.
“Simon Enfield è uno dei più potenti uomini di Chicago”, il poliziotto
informò il suo prigioniero. “E’ uno che può appenderti per i pollici se
solo lo volesse e mi è stato detto che è talmente arrabbiato che non
esiterà un momento a farlo”.
“Dovrà prima farmi condannare”, Jamie disse calmo. “Mi dispiace
ma non sarà facile”.
“Non essere così sicuro. Credo che la cosa migliore per te è
confessare. Se cooperi e ci dici con quanti altri ragazzi tu hai fatto il
cascamorto, le cose andranno molto più lisce per te. Potresti anche
cavartela con cinque o dieci anni di galera”.
“Non posso confessare nulla”, Jamie rispose, “perché non ho fatto
nulla e posso provarlo”.
“Abbiamo una testimonianza giurata del contrario. La questione è
quanti altri ragazzi hai molestato? So che tu t’incontri con molti dei
ragazzi dei bassifondi della città ogni martedì sera”.
Alla fine del canto Jamie si sedette e il pastore si alzò. A Jamie
sembrò si alzasse con fatica, quasi con sofferenza.
“Prima di iniziare il messaggio del mattino”, disse, “C’è una
questione di una certa urgenza che dobbiamo portare davanti alla
congregazione. Ho provveduto affinché la trasmissione radio venga
interrotta mentre affrontiamo la cosa perché si tratta di questione
privata”.
Lesse dalla Bibbia lo stesso passo della scrittura che aveva letto a
Josh in privato nel suo ufficio, dal capitolo 18 del Vangelo di Matteo.
Spiegò che trovava ora necessario invocare la disciplina della chiesa così
come definita da nostro Signore stesso. Poi pregò, chiedendo saggezza e
un cuore misericordioso per tutta la congregazione, affinché quello che
stavano per fare, fosse fatto con amore e non con odio o spirito di
vendetta.
“Come tutti sapete”, disse dopo la preghiera, “Jamie Conner è stato
arrestato una settimana fa ed è stato in cella fino a venerdì pomeriggio.
Anche ora sta nella mia casa, perché il tribunale gli ha ordinato di stare
lontano dalla sua casa”.
Ci fu un leggero mormorio per tutta l’assemblea.
“Quello che probabilmente non sapete”, continuò, “è che Jamie è
stato accusato di abuso di minore, presumibilmente avvenuto nel mio
ufficio”. Un’altra ondata di bisbigli e di sussulti serpeggiarono tra i fedeli,
questa volta un po’ più forti.
“Che ne dici dei tuoi figli? So che hai adottato quattro ragazzi di
strada e che due di essi sono maschi; o te la fai anche con le ragazzine?
“Sono venuto in possesso di prove certe”, il pastore continuò.
“Queste prove dimostrano in modo inconfutabile che Jamie è stato
falsamente accusato. Il suo avvocato ed io non siamo riusciti a
convincere Jamie a consegnare tali prove al tribunale per poter essere
scagionato da tale accusa infamante, a motivo del danno che ciò
causerebbero alla persona coinvolta. Jamie ha anche insistito perché il
suo avvocato preparasse una difesa che non umiliasse né screditasse il
suo accusatore, il che essenzialmente significa che non vi è alcuna difesa
possibile e che Jamie finirà con l’essere condannato. Jamie ha detto al
suo avvocato e a me che è pronto ad andare in prigione piuttosto di
procurare un danno al suo accusatore.
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“Sì, è così. Sto cercando di portare un po’ di luce nella loro vita e alle
volte mi capita di dare una casa a ragazzi che per una ragione o l’altra ne
hanno bisogno”.
“Portare loro un po’ di luce facendo certe cose, non è vero?”
“Non ho mai toccato nessun ragazzo in modo non appropriato”.
dall’offerta, durante la quale Adam e il dottor Ames suonarono un
duetto organo-pianoforte, pieno di entusiasmo, di felicità e fervore.
“Non ho mai molestato né i miei figli né nessun altro ragazzino in
vita mia”, Jamie disse spazientito. “Né ho alcuno intenzione di farlo”.
Quando Jamie si voltò verso la congregazione e si sedette rimase
sbalordito nel vedere Josh seduto trai fedeli. Non si aspettava che Josh
sarebbe certo venuto in chiesa quella mattina. Ma anche Josh rimase
sbalordito nel vedere Jamie. I loro sguardi si incrociarono per un solo
istante. Jamie gli rivolse un sorriso affettuoso, come di perdono; Josh
velocemente abbassò gli occhi e non gli sollevò più.
“Suvvia, signor Conner, perché non confessi? Credimi, posso fare in
modo che tu abbia una sentenza lieve e che la notizia venga tenuta
lontana dalla stampa. Simon Enfield desidera che tutta questa faccenda
non finisca sui giornali almeno quanto te. Pensa a tua moglie e ai tuoi
figli. Vuoi che vengano trascinati in un processo? E la chiesa? Voi
trascinarla in disgrazia assieme a te?”
Dopo l’offerta il coro cantò un altro inni. Era da sempre il preferito
di Jamie, perché aveva conformato la sua vita alle sue parole:
“Sarà meglio che arrivi il mio avvocato”, Jamie disse, pensando che
avrebbe potuto scavare la fossa più profonda se avesse continuato a
parlare. Se non aveva imparato nulla dalla sua esperienza in prigione
quando aveva 14 anni, aveva imparato almeno che il più innocente dei
commenti poteva essere frainteso e usato contro di lui in tribunale.
Per ombrosi e verdi pascoli sì gustosi e abbondanti
Dio a sé accanto conduce i suoi teneri figli,
Là dove correnti d’acque fresche bagnano i stanchi piedi
Dio a sé accanto conduce i suoi teneri figli.
“Cosa accidenti sta succedendo?” Adam domandò quando tornò a
casa. Aveva cercato di calmare i ragazzi Conner, poi aveva dovuto
spiegare ad altri cinquanta ragazzi agitati perché il loro capo era stato
trascinato via in manette, cosa che aveva trasformato le attività della
sera in una confusione totale.
“Non conosco tutti i dettagli”, Kim rispose. “Tutto quello che so è
che il ragazzo cui Jamie dava consulenza lo ha minacciato e che non ha
preso la minaccia più seriamente di quanto avrebbe dovuto”.
Il coro cantò il ritornello seguito da altre due strofe, poi di nuovo il
ritornello:
Chi per acque tranquille, chi per acque tempestose
Chi attraverso il fuoco, ma tutti attraverso il suo sangue,
Chi attraverso la grande tribolazione, ma Dio a tutti dona un canto
Nella stagione buia e lungo tutta la vita.
392
“Perché? Cosa ha fatto Jamie al ragazzo che lo ha indotto a lanciare
simili accuse?”
“Non so cosa dire, Adam. Jamie non voleva dirmi nulla, lo ha fatto
solo dopo che io gli ho promesso che non avrei fatto parola con alcuno.
Deve essere qualcosa successa durante l’ultima seduta di consulenza, e
questo è tutto quello che posso dirti. Voglio che tu sappia comunque,
che non le accuse sono del tutto infondate”.
“Questo già lo sapevo”, Adam disse energicamente. “So che Jamie
non è capace di fare nulla di quanto è accusato. Il solo pensiero che
possano succedere cose simili tra i ragazzi che incontriamo ogni martedì
lo rende furioso”.
369
“Nathan dovrebbe essere qui a momenti ormai”, Kim disse, “e
porterà un avvocato con sé, specializzato in questo tipo di casi. Mi ha
detto che la sua esperienza in fatto di molestie sessuali é piuttosto
limitata e che già altre volte si è avvalso del collega quando aveva avuto
a che fare con casi del genere”.
“Tutto ciò solleva una questione davvero delicata”, Adam ragionò.
“Quali saranno le conseguenze sull’adozione dei quattro ragazzi? Non è
ancora definitiva, vero?”
“No, non lo è. Questo è il motivo per cui anche Nathan sta venendo
qui. Dovrà intervenire immediatamente per impedire che i ragazzi
vengano trascinati con la forza fuori da questa casa. Mi ha detto che
finché ci saranno dei dubbi circa le cose che Jamie potrebbe aver fatto,
qualunque esse siano, è molto probabile che ci tolgano i bambini,
compresa Emily”.
“Ma Emily è stata già dichiarata figlia vostra, la sua adozione è
definitiva”.
“E’ vero ma Nathan ha detto anche che ai giudici non ne tengono
conto quando si tratta della sicurezza di minori. Ce li toglieranno in un
batter d’occhio se penseranno che sono in pericolo”.
“Non sarebbe troppo male se usassero lo stesso metodo con i
ragazzini dei quartieri malfamati della città”, Adam disse arrabbiato. “A
me sembra tanto che si usino due pesi e due misure!”
“Non sarà un problema far uscire tuo marito su cauzione venerdì,
quando comparirà per l’accusa”, Melvin Bradshow disse dopo che Kim
aveva raccontato quel che sapeva dell’accaduto ai due avvocati.
“Tuttavia non posso garantire che i giudici non disporranno
l’allontanamento dei bambini se Jamie tornerà a casa ”.
La loro classe della scuola domenicale era costituita da giovani di
ambo i sessi di età che andava dai 18 ai 27 anni circa. C’erano studenti di
parecchie università, giovani professionisti, operai e anche alcuni
studenti delle scuole superiori. Quando Kim e Jamie entrarono nell’aula,
l’intera classe si alzò in piedi e si mise ad applaudire, poi si strinse
attorno alla coppia, chiedendo loro cosa fosse successo, se Jamie tesse
bene, se quell’esperienza traumatica fosse finita. Jamie, non riuscì a
trattenere le lacrime a quella manifestazione di simpatia e affetto.
Spiegò loro che era libero su cauzione fino al processo che si sarebbe
tenuto in settembre. Gli chiesero riguardo al suo accusatore ma egli
rifiutò di rispondere, sapendo che comunque tutto sarebbe stato svelato
prima che il servizio del mattino terminasse.
Quando si recò nella stanza del coro dopo la scuola domenicale
ricevette un’accoglienza simile. Le signore lo abbracciarono e piansero
su di lui; gli uomini gli strinsero la mano, gli dettero pacche sulle spalle e
sì, qualcuno anche lo abbracciò.
“Vorrei cambiare la musica che faremo questa mattina, se non vi
dispiace”, Jamie disse, quando alla fine riuscì a ristabilire l’ordine. “Ho
domandato al pastore ed è d’accordo”. Parecchie signore del coro
rimasero incantate dall’accento meridionale del loro giovane direttore
che sembrò loro più accentuato del solito. Quando comunicò loro i brani
musicali che voleva venissero eseguiti, tutti ne compresero il motivo:
dare testimonianza pubblica di ciò che Jamie aveva nell’anima.
Era usanza della chiesa che tutti i fedeli rimanessero in piedi quando
il coro entrava in chiesa, poi il servizio veniva aperto da un breve inno
cantato dal coro, di solito un pezzo musicale piuttosto complesso con la
parola “Alleluia” ripetuto più volte. Quella mattina, tuttavia, cantarono
un inno diverso:
Va tutto bene … con l’anima mia …
Va tutto bene, va tutto bene, con l’anima mia.
“Secondo me lo faranno di sicuro”, Nathan intervenne.
“Date le circostanze, credo sarebbe meglio se lasciassimo Jamie in
prigione per ora”, Melvin continuò.
Il pastore recitò la preghiera d’inizio e il coro cantò l’inno di
apertura. Il pastore fece i soliti annunci e comunicazioni, seguiti
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accuse contro di te e il fatto che stai lavorando con tutti quei ragazzi
della chiesa, potrebbe … proprio non lo so …”
“Per quel che mi riguarda, stare lontano dalla chiesa potrebbe
essere interpretato come una ammissione di colpevolezza”. Jamie disse
ostinatamente. “Verrò in chiesa come il solito e dirigerò il coro o
suonerò l’organo, quello che Adam riterrà più appropriato che faccia”.
“No”, Adam sostenne. “Non mi addosserai anche questa
responsabilità. Sai che puoi fare entrambe le cose meglio di me, perciò
spetta a te scegliere”.
“Non so cosa pensare”, Kim disse pensierosa. “I bambini sono
traumatizzati. Adorano Jamie e con tutto ciò che è capitato loro nella
loro breve vita, non riescono a superare il trauma di aver visto il loro
padre trascinato via in quel modo”.
“Se quello che Jamie afferma è vero, che cioè esiste una
registrazione dell’intero colloquio, dovrebbe essere questione di uno o
due giorni e sarà tutto risolto. In nessun caso il querelante vorrà
affrontare un processo con una prova così schiacciante, anche se il
querelante si chiama Simon Enfliel. A proposito, dove si trova il nastro ?”
“Non ho idea”, Kim rispose. “Dovrà chiederlo a Jamie”.
“Non credo proprio di essere più bravo di te, tuttavia se lasci a me la
scelta, allora dirigerò il coro. Ci sono ancora quasi due mesi di prove e,
per quel che mi riguarda, fino ad allora nulla cambierà. Oh, a proposito,
mamma, ho una cosa da dirti mentre siete tutti qui, almeno tutti quelli a
cui ci tengo: grazie mamma. Grazie per essere qui a sostenerci tutti, e
grazie per non aver interferito”.
“Sei un uomo ora, figlio mio”, Karen rispose. “Sarò sempre tua
madre, sarà sempre compito mio sostenerti quando posso, ma da
quanto ho potuto vedere, stai gestendo il tutto molto bene. Non vedo
alcun bisogno di ‘interferire’, come tu dici”.
Kim fu d’accordo sia con l’affermazione di Jamie che con la risposta
di Karen, e lo affermò con convinzione. Si augurarono la buona-notte e
tutta la famiglia Conner più Adam, meno Jamie naturalmente, se ne
tornarono a casa a dormire.
A Jamie fu riservata un’accoglienza davvero inaspettata quando
arrivò alla chiesa quella domenica mattina. Entrato nel parcheggio della
chiesa, trovò tutta la sua famiglia ad attenderlo. Erano tutti molto più
allegri, perché fiduciosi che il loro papà sarebbe stato loro restituito
molto presto. Jamie aveva parlato con Heather, la quale a sua volta
aveva parlato con i suoi fratelli più giovani. Stava rapidamente
diventando molto responsabile, mano a mano che si avvicinava al suo
dodicesimo compleanno. Jamie e Kim lasciarono i bambini alle loro
classi, poi si diressero verso la loro.
390
“Lo farò appena lo vedrò”, Melvin dichiarò. “Nathan rimarrà qui per
parlare del modo di tutelare i bambini, mentre io vado alla prigione.
Cerchi di non preoccuparsi, signora Conner, La assicuro che non
permetterò che nulla capiti a suo marito”.
“Ha avuto un bravo avvocato anche a quattordici anni”, Kim rispose.
“A dir il vero, aveva i migliori avvocati della Carolina del Nord, ma
ugualmente è stato condannato a vita e si è fatto nove mesi di prigione”.
“Davvero?”
“Certo. Le suggerisco di chiedergli di raccontarvi tutto”.
“Lo farò di sicuro. Ho il sospetto che la polizia lo sappia già e
probabilmente lo staranno interrogando proprio in questo momento,
nel tentativo di farlo crollare. E’ meglio che vada”.
Jamie era ormai mentalmente esausto quando Melvin arrivò. Era
stato interrogato incessantemente per più di tre ore, ma ad ogni
domanda Jamie aveva esercitato il suo diritto a rimanere in silenzio. Tale
atteggiamento aveva fatto sorgere alla polizia più di qualche sospetto e
dubbio sul conto di Jamie.
“Stiamo cercando di aiutarti”, il detective aveva obiettato. “Puoi
scegliere di non rispondere, ma te la caverai molto più facilmente se
potremo dire al giudice che hai cooperato”.
371
“Sto cooperando”, Jamie aveva insistito, “esercitando il mio diritto a
rimanere in silenzio”.
“Cosa hai detto alla polizia?” Melvin domandò quando furono soli.
“Ho detto loro solo che ero innocente, che non ho mai molestato e
neppure toccato un bambino in vita mia e poi sono stato zitto”.
“Hai fatto bene”, l’avvocato rispose. “Ti hanno chiesto riguardo alla
tua permanenza in prigione quando eri ragazzo?”
“No, signore, non l’hanno fatto”.
“Lo faranno e quando lo faranno non dire loro nulla senza la mia
presenza. Ma mi piacerebbe che tu raccontassi di quell’esperienza a
me”.
Jamie lo fece. Cominciò con la storia di Garth e dei suoi abusi, di
come il fratello maggiore gli dava ripetutamente dei calci nell’inguine
fino a che i suoi testicoli furono talmente danneggiati che dovettero
essere asportati. Raccontò del trattamento contro il cancro, di come lo
avevano quasi ucciso e di come Garth aveva iniziato ad incontrarlo dopo
che si era ristabilito dall’essere quasi morto a causa della chemioterapia.
Spiegò del signore italiano che aveva voluto che Jamie facesse parte del
coro di ragazzi in Italia e di come fosse determinato a che il suo
“uccellino canterino” non si sottoponesse alla terapia ormonale che
avrebbe distrutto per sempre la sua voce da soprano. Gli raccontò che
Marino Meoli e molti altri pubblici ufficiali che lui aveva corrotto erano
tutti in prigione ora, e concluse dicendo che la sua storia era abbastanza
facile da verificare.
“Ho una domanda alla quale potrebbe essere difficile rispondere”,
Melvin disse pensoso, dopo che Jamie aveva finito la sua storia. “Sei
stato un carcere minorile per nove mesi, giusto?”
“Giusto”.
“In una cella o in un dormitorio?”
372
genitori pieni di attesa. Jamie guardò sua madre, poi il suo pastore e il
suo miglior amico. Il pastore Mac Neil gli fece cenno di avvicinarsi a sua
moglie, e Jamie lo fece.
“Andrà tutto bene, Kimmie”, Disse sommessamente e poi lui e Kim
furono abbracciati da quattro bambini terrorizzati. “Andrà tutto bene”,
ripeté.
“Ricordo di aver sentito qualcuno dire la stessa cosa una volta, “Kim
disse tra i singhiozzi, “proprio prima che ti trascinassero in prigione per
starci tutta la vita. Se non fosse per quell’esperienza, potrei crederti”.
“Ecco dove abbiamo sbagliato”, Jamie spiegò. “Noi abbiamo il
nostro piano delle attività, la nostra agenda, ma Dio ha la sua, è su di
essa che dobbiamo concentrarci”.
“Ma se non sappiamo neppure quali siano i suoi progetti?” essa
aggiunse subito. “Non sappiamo neppure se farti andare in prigione sia il
Suo progetto”.
“No, non lo sappiamo”, Jamie concordò, “Ma lo conosceremo a
tempo debito. Sicuramente questa avventura fa parte del suo piano,
Kim; questo e quello che ci dice la lettera ai Romani 8:28. Dobbiamo solo
credere che Egli sa quello che sta facendo. Andrà tutto bene, Kim”.
Era tardi quando la famiglia si diresse verso a casa. Poco prima che
se ne andassero, Jamie aveva comunicato che sarebbe venuto in chiesa
la mattina seguente, la prima volta che avrebbe fatto visita alla chiesa
dopo suo arresto.
“Jamie”, il pastore lo mise in guardia, “la notizia di quanto è
accaduto si è diffusa per tutta la chiesa. Non so che tipo di accoglienza
riceverai”.
“Mi sta dicendo che non mi vuole in chiesa? Jamie protestò.
“Non sto affatto dicendo questo. Spero che tu sappia che hai il mio
sostegno incondizionato, ma le cose potrebbero diventare un po’
incresciose per te. La gente alle volte può essere strana e, considerate le
389
“Ma c’è qualcosa di insolito, non è vero Jamie? La prima sera che ti
ho incontrato in prigione, mi hai detto che hai subito un intervento
chirurgico quando avevi dodici anni che ha modificato radicalmente
quello che hai là sotto, non è corretto?”
“E’ vero, ma non vedo come …”
“Tutto quello che devo fare è chiedere a Josh di descrivere quello
che ha visto. Fare in modo che fornisca una descrizione che proverà in
modo conclusivo che non ha mai messo gli occhi su quella parte del tuo
corpo”.
“E come riuscirà a dimostrarlo?”
“Dovrai spogliarti; con tatto e in privato, naturalmente”.
“E così facendo, ci saranno due persone ad essere umiliate. No,
avvocato, pensi a qualcos’altro”.
“Jamie”, l’avvocato disse sull’orlo della frustrazione . “Comincio a
pensare che tu voglia finire per davvero in prigione. Voglio dire,
onestamente …”
“Mettiamo in chiaro una cosa”, Jamie disse stancamente, “Non
permetterò che lei metta nei guai Josh con suo padre e non le
permetterò di umiliarlo in pubblico. Dobbiamo considerare unicamente
la MIA innocenza o la mia colpevolezza e nient’altro! Capisce?”
“Capisco, Jamie. Ma la vera domanda è, e TU, capisci? Ti rendi conto
che non ho assolutamente alcun elemento concreto per poterti
difendere, a meno che non possa in qualche modo demolire la storia di
Josh Enfield? Questo è tutto quello che ho!”
“Allora proceda in questo modo”, Jamie ordinò. “Ma sappia che se
uscirà con un’altra idea cervellotica che faccia sembrare Josh un idiota, o
una qualche sorta di pervertito, io non l’accetterò. Questo è il MIO
processo, non il suo! Così concentriamoci su di me, su quello che io ho
fatto e su quello che io non ho fatto”.
“In una cella con un altro ragazzo”.
“E l’altro ragazzo, presumo che era più vecchio di te?”
“Sì, aveva 17 anni”.
“Allora suppongo, dato che sapevi che saresti stato dentro a vita,
che tu e questo altro ragazzo avete …”
“Eravamo compagni di cella”, Jamie lo interruppe. “So dove vuole
arrivare signor Bradshow, ma la mia risposta è no. Non ho fatto sesso
con nessuno in prigione”.
“Jamie, ho bisogno della verità. Devo dire, sei un ragazzo molto
bello; posso solo immaginare com’eri quando avevi quattordici anni. Mi
stai dicendo che …”
“Sto dicendo precisamente questo”, Jamie disse impaziente.
“Puoi provare quello che dici?” Voglio dire, questo compagno di
cella, siete ancora in contatto?”
“Lo eravamo. Fu rilasciato poco più di un anno fa ed è venuto a
lavorare per mio padre”.
“Ottimo. Potrà confermare il tuo racconto”.
“Purtroppo no”. Jamie disse, facendosi forza di ingoiare il nodo che
improvvisamente lo prese alla gola. “Larry è morto. E’ stato ucciso dal
capo di una banda qui di Chicago. L’uomo ha cercato di uccidermi e Larry
si è preso la pallottola al posto mio”.
“Capobanda? Sei coinvolto con una banda di criminali?”
“Vado nei quartieri poveri a prendere i ragazzi soli e abbandonati o
in pericolo”, Jamie spiegò. “Sono stato testimone di un omicidio ed Ace
ha tentato di eliminarmi”.
“E la cicatrice sulla faccia? Sembra recente”.
Kim iniziò a piangere dopo che l’avvocato se ne andò
completamente deluso. Quattro paia di piccoli occhi scrutavano i loro
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“Lo è. L’ho ricevuta dallo stesso uomo lo scorso novembre. Ho
sottratto due ragazzi alla banda e ai loro piani di iniziarli al commercio di
droga e della prostituzione”.
“Non ho ancora rinunciato”, il pastore rispose. “Ho fatto appello alla
disciplina della chiesa come è scritto nel vangelo di Matteo l’ultima fase
del procedimento deve essere ancora eseguita”.
“Beh, tutto quello che posso dire, o sei uno che impara molto
lentamente o uno molto coraggioso”, Melvin esclamò. “Che cosa è
successo ai ragazzi?”
“Non capisco”,Melvin disse. “Di quale disciplina sta parlando?”
“Sono figli miei ora”.
“Okay, ritorniamo alle accuse contro di te. Tua moglie mi ha detto
che esiste un nastro registrato degli incontri di consulenza, è vero?”
“Esatto. E’ la politica della chiesa registrare sempre questo tipo di
conversazioni”.
“Avrò bisogno dei nastri”.
“Mi dispiace ma non posso darglieli. Quei nastri sono registrazioni di
conversazioni private. Sarebbe una violazione della fiducia che
assicuriamo a tutti quelli che vengono per una consulenza”.
“Jamie, quei nastri potrebbero significare la differenza tra la libertà
e la prigione per te. Quanto alla fiducia, beh, mi sembra che il figlio degli
Enfield è stato il primo a violare la fiducia. Devo avere quei nastri”.
“Mi dispiace, signor Bradshow. Lo so che lei sta solo tentando di
fare il suo lavoro, ma anch’io ho il mio lavoro. Non posso consegnarle
quei nastri”.
“Molto bene, ne parleremo più tardi. Quello che realmente non
riesco a capire è che cosa pensavi di fare fornendo consulenza a quel
ragazzo, in primo luogo. Sei tu stesso poco più di un ragazzo!”
“Jamie tirò fuori una Bibbia e si mise a leggere il passo. Melvin
rimase seduto stupito, non aveva mai udito una cosa simile. “E’ usato
molto di rado al giorno d’oggi”, il pastore spiegò. “Nella nostra chiesa lo
eseguiamo ancora perché non si è ancora trovato un modo diverso per
risolvere i dissensi e i peccati dei membri della chiesa. Comunque ho
sottoposto Josh alla fase uno, poi ho chiamtao due dei diaconi che
passavano di lì proprio mentre stavo andando via, e assieme abbiamo
eseguito la fase due. Domani mattina ho in mente di portare il
procedimento davanti all’intera chiesa, e decideremo quale sarà il futuro
di Josh. Devo ammettere che dopo l’esperienza di oggi, non sono molto
fiducioso, ma sono deciso a portare la cosa fino in fondo”.
“Io ho un piano B”, Melvin annunciò orgoglioso.
“Sentiamolo”, Karen disse, ovviamente stava perdendo la pazienza.
“Veramente è molto semplice. Non ho mai ascoltato i dettagli di
quello che si suppone tu abbia fatto, Jamie, ma ritengo che abbiamo il
diritto di sentire da te quei dettagli. Presumo a questo punto che se c’è
stata qualche attività sessuale, Josh doveva aver visto i tuoi genitali,
giusto?”
“Non c’è stata alcuna attività sessuale!” Jamie esclamò furioso.
“Lo sappiamo. Ma segui il mio ragionamento. Presumendo per un
momento che qualcosa sia successo, non è ragionevole presumere che
Josh ti abbia visto nudo?”
“Suppongo che con il senno di poi è stata una cattiva idea”, Jamie
ammise. “Il pastore doveva assentarsi dalla chiesa ed aveva ritenuto che
il ragazzo non dovesse interrompere le sedute di consulenza. Non stavo
realmente fornendo consulenza, stavo solo ascoltando, facendo
domande, e naturalmente registrando la seduta cosicché il pastore, al
suo ritorno, avesse potuto risentire tutto quello che era stato detto. Mi
era sembrata una buona idea in quel momento”.
“Se ha visto i tuoi genitali, non è altrettanto ragionevole presumere
che dovrebbe aver notato che c’è qualcosa di insolito?”
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“ Io … presumo di sì”.
“Suppongo di sì”.
“No, Josh, non sto dicendo affatto questo. Noi non mandiamo mai
via nessuno, ma sarai per noi un estraneo, uno che non fa parte della
congregazione. So che non sei stato battezzato e che non fai ancora
parte della nostra chiesa, eppure noi ti consideriamo uno di noi. Tutto
ciò cambierà; ma, prima ancora che tu me lo chieda, ricordati che il
cambiamento non riguarderà Jamie Conner, sebbene lui sia importante
per noi come lo sei tu. Riguarderà TE, Josh! Riguarderà la tua anima e il
suo destino eterno. Per piacere, pensaci molto attentamente e prega
per questo prima di prendere qualunque decisione”.
Quando il pastore ritornò a casa quel sabato sera, c’era una
macchina forestiera nel vialetto. Entrò in casa per la porta posteriore e vi
trovò l’intera famiglia Conner, compreso Jamie e sua madre, assieme a
Melvin Bradshow. Lo stavano tutti aspettando. “Com’è andata?” Melvin
chiese non appena vide il padrone di casa entrare.
“Mi dispiace, Jamie”, il pastore disse, ignorando tutti gli altri.
“Suppongo che mi sbagliavo sul conto di Josh. Quanto gli ho detto
sembra non gli abbia fatto alcuna impressione”.
“Quello che non capisco”, Melvin commentò, “è come mai Josh
frequenta la vostra chiesa e suo padre no?”
“Josh ha iniziato a venire qui un po’ più di un anno fa”, il pastore
spiegò. “Deve tenere presente, avvocato, che nella nostra chiesa ci sono
molte famiglie tra i fedeli che hanno iniziato a frequentare prima con un
solo membro della famiglia, di solito un bambino o un adolescente.
Ascoltano il Vangelo e lo accettano; cambiano tanto e in modo così
radicale che i loro genitori lo notano e si chiedono come mai. Josh era
così. Sembrava entusiasmarsi tanto alla fede, ma aveva alcuni problemi
personali con i quali stava combattendo. Questo è il motivo per cui era
in consulenza da me, e da qui è scaturito tutto questo guaio. Credevo
fosse un cristiano vero e impegnato, ma evidentemente mi sbagliavo”.
“Quando dovrebbe tornare il pastore?”
“Venerdì. Ho la sensazione che non appena la signora Atkinson, la
segretaria della chiesa, verrà a sapere del mio arresto, gli telefonerà,
così potrebbe essere di ritorno prima di venerdì”.
“Bene. Forse potrebbe convincerti a consegnarmi quei nastri”.
“Certamente ho in mente di parlargli riguardo ai nastri, ma non si
aspetti che cambi idea tanto facilmente”.
“Se i fatti sono successi esattamente come hai detto che sono
successi, ho il forte sospetto che tutto quello che dobbiamo fare è far
ascoltare il nastro a Simon Enfield e lui farà cadere le accuse.
Certamente non vuole essere messo pubblicamente in imbarazzo dal
suo stesso figlio”.
“Questo è precisamente quello che NON possiamo fare”, Jamie
disse con grande enfasi. “Il signor Enfield non frequenta la nostra chiesa
e non sa che Josh sta venendo da noi per la consulenza. Josh a detto a
suo padre che veniva alla chiesa per imparare di più riguardo alla nostra
fede e alla chiesa. Nelle due sedute che ho avuto con lui mi sono
appunto occupato di aiutare Josh a trovare un modo di dire a suo padre
che stava combattendo contro l’inclinazioni omosessuale. E quello
doveva essere il risultato della consulenza. Ho la sensazione che
dobbiamo risolvere questo problema in qualche altro modo senza
mettere Josh contro la chiesa. Ha bisogno di consulenza ora più che mai
e non ho l’intenzione di essere io la causa di una frattura tra lui e suo
padre. Ho il sospetto che il Pastore Mac Neil la penserà allo stesso
modo”.
“Sei preoccupato per Josh Enfield? Jamie, riesci a capire che
potrebbe mandarti in prigione per vent’anni? Può rovinare la tua
carriera prima ancora che inizi; può distruggere la tua famiglia e farti
portar via i figli!”
“Lei ritiene allora che non c’è alcuna speranza che faccia marcia
indietro?”
“Nostro Signore, quando stava appeso alla croce morente, disse
Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno”, Jamie citò.
“Non posso essere da meno, signor Bradshow. Essere una guida
Cristiana, ed che io mi sto preparando a diventarlo, implica molto di più
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che conoscere la Bibbia ed essere capace di dirigere un coro. Dobbiamo
vivere i principi che insegniamo. Ci viene insegnato ad amare i nostri
nemici tanto quanto i nostri amici e di perdonare quando ci fanno del
male”.
Quando Melvin Bradshow lasciò la prigione, gli girava la testa. Aveva
avuto a che fare con Cristiani in precedenza, infatti si considerava un
cristiano anche lui; ma non aveva mai incontrato uno simile! Il suo
giovane cliente, in verità, aveva finito per assicurare lui che tutto
sarebbe andato bene, non il contrario. Sì, Jamie aveva capito molto bene
che sarebbe potuto andare in prigione se non avesse consegnato i nastri
che provavano la sua storia, eppure era disponibile ad andare in prigione
e perdere tutto, piuttosto di tradire la confidenza che gli era stata fatta.
A Jamie non interessava affatto la vendetta o screditare i suoi
accusatori; la sua più grande preoccupazione, ed una delle condizioni
che Melvin doveva accettare se voleva essere l’avvocato difensore di
Jamie, era che Simon Enfield, il padre del ragazzo, non scoprisse il vero
motivo per cui suo figlio si trovasse in chiesa a quell’ora insolita.
Assolutamente incredibile, Melvin pensò tra sé, mettendo in moto la
sua BMW.
Il pastore Mac Neil tornò a casa giovedì mattina tardi; era stato
contattao dalla signora Atkinson, come Jamie aveva previsto. Si recò
direttamente alla chiesa, dove trovò la sua segretaria afflitta come non
l’aveva mai vista. “Se solo fossi rimasta”, si lamentò. “Ho lasciato quei
due ragazzi nel suo ufficio tutti soli, nessun’altra anima nella chiesa. Se
fossi stata là, il povero Jamie avrebbe almeno avuto un testimone. Che
cosa gli succederà ora, pastore?”
“Non lo so”, il pastore disse serio. “Dovrò scoprire esattamente cosa
sia successo prima dire qualcosa”.
“Non penserà ci sia qualcosa di vero nelle accuse?”
“Non voglio crederci”, il pastore rispose, “ma non voglio neppure
formulare conclusioni affrettate fino a che non sarò a conoscenza di tutti
i fatti. Come stanno le cose a casa di Jamie? Ha avuto loro notizie?”
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“No, Josh, non ho l’autorità per farlo. Nostro Signore ha dato a noi
una serie di regole molto chiare da seguire, quando uno dei nostri fratelli
cade nell’errore. Questo è proprio quello che farò. Vuoi sentirlo?”
Josh non rispose. Il pastore prese la Bibbia dal cassetto e iniziò a
leggere dal Vangelo di Matteo, capitolo 18, versetti 15-18:
“Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui
solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà,
prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola
di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo
all’assemblea; e se non ascolterà neanche l’assemblea, sia per te come
un pagano e un pubblicano. In verità vi dico: tutto quello che legherete
sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete
sopra la terra sarà sciolto anche in cielo”.
“In questi versi vengono indicate tre fasi, Josh” il pastore disse.
“Abbiamo appena eseguito la fase uno. La fase due verrà non appena
potrò prepararla; potremo svolgerla proprio adesso se troverò uno o
due membri della chiesa fidati qui fuori. Come dice il passo del vangelo,
ti ammoniremo nuovamente perché tu ti ravveda. Se ancora non lo
vorrai farlo, allora porterò il caso davanti a tutta la chiesa. Se non sarai
presente, beh, considerereremo la tua assenza come un rifiuto a pentirti
e sarai espulso dalla congregazione. Penso che l’ultima dichiarazione di
nostro Signore non abbia bisogno di spiegazioni. Se sarai espulso sulla
terra per giusta causa, Egli farà lo stesso anche in Cielo.
“Non so esattamente come sarà il luogo in cui finirai, ma sono
sicuro che non ti piacerà. Non credo che tu voglia veramente finire in un
luogo simile e io certamente non lo voglio per te, ma le parole di nostro
Signore sono piuttosto chiare, non credi?”
“Mi sta forse dicendo che non mi sarà permesso di venire più in
chiesa?”
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ci amiamo l’uno l’altro, Josh. Ora stai vedendo con i tuoi occhi cosa vuol
dire amare davvero. Jamie è disposto ad andare in prigione pur di
proteggerti”.
“Sarebbe uno stupido”, Josh disse, mentre il sollievo si sostituì alla
paura.
“Sì. La madre di Jamie si trova qui a Chicago e, come prevedibile, è
fuori di sé. Teme un grave crollo psicologico di Jamie, perché ha già
avuto l’esperienza di un processo in passato e quella volta finì in
prigione. Adam mi ha riferito che sta letteralmente strapazzando
l’avvocato di Jamie perché faccia tutto il possibile per far uscire Jamie”.
“Hai detto di Adam, dov’è?”
“Sono d’accordo con te. Una persona stupida c’è veramente in tutta
questa faccenda, ma non è Jamie lo stupido. Stai mentendo, Josh e
permetti che un ragazzo straordinario finisca in prigione per qualcosa
che non ha fatto. Stai facendo questo per salvare te stesso dalla collera
di tuo padre, per risparmiarti forse da un sacco di botte, magari
dall’essere relegato in casa per chissà quanto tempo, forse addirittura
dall’essere buttato fuori di casa. Ma ch ne dici dell’eternità, Josh? Cosa
intendi fare riguardo all’eternità? Non te la senti di spiegare a tuo padre
che c’è una possibilità, ripeto POSSIBILITA’, che tu sia gay, ma come farai
a spiegare a Dio che hai distrutto la vita di uno dei Suoi servitori più
fedeli?”
“Non sono io a distruggere la sua vita, è lui che lo sta facendo a se
stesso non portando quei nastri come prova a sua difesa”.
“Penso sia andato a parlare con il professor Martin. Corrono voci
che il professore stia minacciando di espellere Jamie dal programma”.
“Prima di sapere la verità?”
“Il professor Martin non vuole che l’Istituto vengo coinvolto in uno
scandalo”, La signora Atkinson spiegò.
“Adam mi ha raccontato che il professore si è riferito all’accaduto
dicendo: ‘dove c’è fumo, c’è arrosto”.
“Mi occuperò anche di questo!” il pastore
arrabbiato, poi andò nel suo ufficio e chiuse la porta.
Mac Neil disse
“Non stai mica parlando sul serio, Josh?”
“Sì, beh, può dire a Jamie da parte mia che il suo piccolo piano non
ha funzionato, non sono così stupido da tirarmi indietro proprio ora”.
“Non è stato il suo piano, Josh, è stato il mio. Jamie voleva essere
qui oggi, solo per dirti che ti ama, ma io non l’ho lasciato venire”.
“Lui … lui mi ama?”
“Sì, ti ama! Credevo fosse una cosa ovvia per te ormai; ma non
credo che il suo sia il tipo di amore a cui tu stai pensando. Mi dispiace,
immagino di averti giudicato male. Pensavo che tu avessi imparato di più
sul nostro essere cristiani. Mi dispiace, ma i nostri incontri di consulenza
sono finiti. Evidentemente non t’interessa il prodotto che desidero
venderti”.
“Mi sta cacciando dalla chiesa?”
384
Karen Conner era sul sentiero di guerra come mai in precedenza e
nessuno era escluso dalla sua collera. Strigliò a dovere Nathan
Greenburg perché a suo parere non stava facendo il suo dovere, voleva
sapere perché mai continuasse a dire che avrebbero potuto perdere i
loro bambini invece di fare qualcosa per impedirlo. Nathan tentò di
spiegarle che aveva fatto quanto in suo potere per assicurare i Servizi
Sociali che Jamie sarebbe rimasto in prigione finché l’intera questione
non si fosse risolta.
“Non è una soluzione che non mi piace affatto!” Karen ribadì con
fermezza. “Non voglio che Jamie rimanga in prigione e neppure la sua
famiglia lo vuole”.
Dopo aver fatto Nathan a brandelli, affrontò anche Melvin
Bradshow. Domandò senza mezzi termini di far uscire suo figlio di galera
immediatamente e di darsi da fare per far cadere le accuse. Melvin le
spiegò che Jamie era il peggior nemico di se stesso, che aveva la prova
377
che poteva sicuramente far cadere
le accuse, ma che aveva
decisamente rifiutato di rivelarla. Karen rispose che era suo compito
trovare altre prove, che Jamie stava solo facendo quello che gli era stato
insegnato di fare per tutta la vita: mantenere la parola data.
Jamie guardava stupito il suo pastore seduto dall’altra parte di un
tavolino nella stanza riservata ai colloqui del carcere. Il pastore McNeil
aveva appena detto a Jamie che la registrazione che aveva ascoltato
doveva essere consegnata al suo avvocato. “Non possiamo farlo,
pastore”, Jamie insistette. “Sono meravigliato che lei possa perfino
suggerire una cosa del genere. Quali conseguenze ci sarebbero per
Josh?”
“Cosa succederà a te se non consegniamo il nastro, invece?”
“Ci deve essere un altro modo per uscire da questa situazione. Non
posso sacrificare la vita di Josh per la mia. Se lo facessi non sarei più in
grado di vivere con me stesso”.
“Jamie, hai una responsabilità nei confronti della tua famiglia, della
tua chiesa, di tutte le persone di cui ti occuperai nel corso della tua vita.
Non capisci che il tuo atteggiamento potrebbe sacrificare tutto ciò per il
bene di una persona sola? Non ha senso!”
“No, non mi ha raccontato proprio niente, non ne aveva bisogno.
L’ho udito da me”.
Prima che Josh potesse rispondere, il pastore mise la mano nel
cassetto del suo tavolo e spinse un bottone. Da un piccolo altoparlante
posto sul tavolo, Josh sentì se stesso parlare, poi un leggero bussare alla
porta. Sentì la voce della signora Hatkinson chiedere a Jamie se potesse
uscire un momento, poi udì il rumore di quando aveva aperto il
coperchio del registratore e aveva tolto le batterie. Josh alzò gli occhi
verso il pastore Mac Neil. L’uomo era seduto tranquillo, quasi sereno, e
lo stava fissando. I suoi occhi erano come due trivelle sulla fronte di
Josh. L’irrequietezza aumentò quando si rese conto che Jamie aveva
detto la verità che c’era davvero un altro registratore che registrava
tutto. Sentì un irresistibile desiderio di correre verso la porta e scappare
via, ma non riuscì a muoversi. Era come se qualcuno lo avesse incollato
alla sedia.
Poi udì il dialogo tra lui e Jamie. C’era tutto là, fino all’ultima sillaba,
ed era tutto talmente chiaro che chiunque avrebbe potuto
comprendere. Il pastore Mac Neil stava seduto a guardare, mentre gli
occhi di Josh si fecero più grandi, poi divenne tutto rosso in faccia e
apparvero le prime lacrime.
“Sentito abbastanza?” il pastore domandò con voce tranquilla. Josh
solo annuì.
“Capisco le sue motivazioni, pastore. Ho pregato per questo e ho
messo tutto nelle mani di Dio. Non è questo che noi cristiani dobbiamo
fare? Ho sentito dire che non sempre possiamo cogliere la l’immagine
tutta intera, che non possiamo conoscere sempre quello che sta
accadendo nella sua comletezza. Così ho fatto quello che mi è sempre
stato insegnato di fare: ho riflettuto a lungo e sono arrivato alla
conclusione che sono pronto ad andare in prigione se questo è quanto
Dio ha scelto per me. Dio ha usato me per i Suoi scopi quando sono
finito in prigione a quattordici anni; forse ha un altro compito che vuole
assegnarmi e che posso assolvere solo se sono in prigione. Sono sicuro,
pastore, che se finirò in prigione, quello sarà il luogo dove Dio vuole che
io sia. Non mi sono rassegnato e non ho rinunciato a difendermi, ma mi
sono sottomesso alla volontà di Dio: combatterò con ogni fibra del mio
“E ora?” Josh chiese con voce rotta dalla violenta tensione.
“Suppongo che abbia già fatto ascoltare il nastro alla polizia”.
378
383
“No, Josh, non l’ho fatto”.
“Perché no? Ovviamente lei mi ha in pugno. Tutto quello che deve
fare è far sentire il nastro e sarò io ad andare in prigione, non Jamie. Che
cosa la trattiene dal farlo?”
“Jamie mi trattiene. Non mi permetterà mai di consegnarlo alla
polizia, Josh. Jamie ti ha già perdonato e ti sta proteggendo. Sa cosa ti
farebbe tuo padre che ascoltasse il nastro. Per questo motivo mi ha
impedito di consegnarlo. Nessuno se non tu, Jamie ed io sappiamo che
cosa c’è su quel nastro. E’ facile parlare dell’amore cristiano e di quanto
sulla speranza che un altro ragazzo che ha mentito spudoratamente
faccia un passo indietro e dica la verità”.
essere per dimostrare la mia innocenza, ma non trascinerò nessun altro
in questa faccenda”.
“Non sto giocando d’azzardo, signor Bradshow. So quello che faccio,
è il mio mestiere, e poi ho fiducia in Dio. Tutti noi possiamo imparare da
Jamie a fidarci un po’ di più di Dio, non è d’accordo?”
“Stai legando una mano del tuo avvocato dietro la schiena”, il
pastore osservò.
“Devo ammetterlo, Jamie ha una fede che sconfina quasi nel
radicalismo”, l’avvocato osservò.
Non fu facile tenere Jamie lontano dalla chiesa quel sabato
pomeriggio. Alla fine il pastore chiamò Adam e gli chiese di portare Kim
e i bambini a casa sua. Sapeva che la prospettiva di vedere i bambini
sarebbe andata nella direzione di convincere Jamie di non avvicinarsi alla
chiesa. Jamie era ancora titubante, ma alla fine l’attrattiva di vedere la
sua famiglia e la sua inclinazione a fidarsi del suo pastore, vinse la sua
resistenza e Jamie rimase a casa con la signora Mac Neil.
“Grazie per essere venuto”, il pastore disse stringendo la mano a
Josh e chiudendo la porta dell’ufficio dietro di lui. “Temevo non saresti
venuto affatto, considerando quello che tutti noi stiamo attraversando”.
“Ho promesso che sarei venuto”, Josh disse scuro in volto. “Che ci
creda o no, io non mento e cerco di mantenere la parola data. Inoltre,
volevo vederla anch’io”.
“Facciamo correre il registratore”, il pastore disse premendo il
pulsante del piccolo registratore sul suo tavolo.
“Jamie mi ha detto che è un registratore finto, che non è quello che
registra tutti i colloqui”.
“In parte è vero. Quello che Jamie intendeva dire era che metto
sempre questo piccolo registratore sul tavolo per ricordare a chiunque
sia seduto qui che quello che dicono viene registrato; ma anche questo è
un vero registratore, e registra fino a che qualcuno non toglie le
batterie”.
“Con tutto quello che lo pago, dovrebbe essere in grado di
difendermi con tutte e due le mani legate”, Jamie ribatté con un sorriso.
“Non sei per niente preoccupato, vero Jamie?”
“Non è così, sono preoccupato, invece, moltissimo! Sono
spaventato a morte! Non voglio perdere la mia famiglia o
compromettere la mia carriera. Non voglio lasciare che Kim si occupi di
tutti quei ragazzi da sola e, soprattutto, non voglio che i ragazzi soffrano
come sicuramente stanno soffrendo; ma come detto, ho fiducia che Dio
sa quello che sta facendo, e anch’io. Sto pensando di chiedere ad Adam
di prendersi cura della mia famiglia fino a quando non tornerò a casa.
Sono sicuro che lo farà; ama quei ragazzi tanto quanto me”.
“Voi due siete unici”, il pastore osservò. “Sono proprio stupito del
lavoro che avete fatto insieme. Non riesco a vedere come Dio possa
separarvi prima ancora di aver iniziato la vostra carriera. Chissà quali
cose straordinarie riuscireste a conseguire se poteste finire a lavorare
nello stesso posto tutti e due”.
“Pensavo anch’io la stessa cosa”, Jamie disse malinconicamente,
“ma come nostro Signore disse, Non la mia, ma la Tua volontà sia fatta”.
Il pastore non ebbe il coraggio di dire a Jamie riguardo alla
conversazione che aveva avuto con il dottor Martin; sperava e pregava
di poter far cambiare idea al consulente di Jamie. Il professore aveva
affermato piuttosto risolutamente che voleva togliere a Jamie la borsa di
studio e che venisse espulso dall’Istituto. Semplicemente non avevano
bisogno di una simile pubblicità, aveva detto freddamente. Anche se
Jamie fosse stato eventualmente scagionato dalle accuse, sarebbe
comunque rimasta nella mente delle persone il sospetto che qualcosa
fosse realmente accaduto. Il rifiuto di Jamie di difendersi con l’uso della
registrazione, servì solamente a rendere il professore più determinato
“Così Jamie le ha raccontato anche questo?”
382
379
nel suo proposito. Nella mente del professor Martin, la carriera di Jamie
come studente universitario era finita.
Mentre se ne andava dalla prigione, il pastore ebbe un’idea.
Avrebbe dovuto aspettare fino al mattino seguente, perché erano già le
11 di sera, troppo tardi per mettersi in contatto con Melvin Bradshow.
L’indomani Jamie sarebbe stato chiamato in giudizio. Dopo di ciò
sarebbe stato più difficile tenere segreto l’intero incidente. Avrebbe
dovuto agire in fretta e non era del tutto sicuro che il suo piano avrebbe
funzionato. Mentre saliva in macchina, fece il numero della casa di
Jamie. Avrebbe discusso la questione con Kim e Karen, avrebbe
confrontato la sua idea con loro per eventuali pareri e suggerimenti.
Il pastore Mac Neil non riuscì a concordare con l’avvocato Bradshow
prima della chiamata in giudizio di Jamie, prevista per le dieci di quel
venerdì mattina. Si sentì sollevato, tuttavia, nell’osservare che non
c’erano operatori dei media presenti nell’aula del tribunale.
Evidentemente Simon Enfield era di gran lunga più potente di quanto
potesse immaginare: era riuscito a mettere a tacere tutta la pubblicità,
non per considerazione di Jamie, ma per tenere lontano lo scandalo da
sé e da suo figlio. Il numero delle accuse contro Jamie furono ridotte da
tre a due, entrambe sostenevano che Jamie aveva molestato
sessualmente Joshua Enfield per due sabati consecutivi. Jamie si dichiarò
innocente da entrambe le accuse, perciò il processo fu fissato per metà
settembre. Melvin aveva richiesto e ottenuto la libertà su cauzione per
Jamie, a condizione che assolutamente non fosse mai da solo con nessun
bambino, inclusi i suoi, senza supervisione, e non doveva allontanarsi più
di 100 metri dal luogo di residenza. Jamie ancora una volta fu costretto a
risiedere nella casa del pastore Mac Neil.
Alla fine, quando la seduta si concluse, il pastore Mac Neil riuscì ad
ottenere il suo incontro con l’avvocato di Jamie. Quando seppe che
Melvin era già a conoscenza di tutta la storia, gli confidò il suo piano.
“Voglio incontrare Josh senza suo padre”, gli aveva detto. “Vorrei che lei
potesse trovare un modo perché ci incontriamo. Spero di convincere
Josh ad ammettere che le sue accuse sono fasulle, ma non potrò mai
farlo con suo padre presente. Veramente vorrei pure escludere il
380
pubblico ministero dal colloquio, ma non so se acconsentirà e
sicuramente non voglio dargli l’idea che ci stiamo coalizzando contro di
lui”.
“Lasci fare a me”, Melvin disse e si avviò subito nell’ufficio del
pubblico ministero.
Jamie e i suoi figli stavano intanto indugiando al banco del difensore
e le lacrime scorrevano abbondati dagli occhi di tutti, e la scena aveva
attirato lo sguardo di tutti quelli che si trovavano nell’aula del tribunale.
“E’ tutto stabilito”, Melvin disse quando tornò qualche minuto più
tardi. “Lei incontrerà Josh domani pomeriggio alla solita ora della
consulenza. Il ragazzo sembrava piuttosto ansioso di incontrarla, e la
pubblica accusa non ha sollevato obiezioni, fintanto che Jamie ed io non
saremo presenti”.
“Perfetto!” il pastore esclamò. “Ora dobbiamo tenere Jamie
all’oscuro del mio piano. So che vorrà essere presente se scoprirà quello
che ho in mente”.
“E cosa ha in mente?”
“Ho intenzione di far ascoltare il nastro a Josh. Non credo sappia
che esiste una registrazione di tutto. Spero cambierà idea quando l’avrà
ascoltato”.
“Presumo che lei l’abbia già ascoltato”
“Sì. Ed le cose stanno esattamente come Jamie ha affermato.
Sapevo che il ragazzo non è capace di mentire. Quello su cui conto è che
Josh sia un ragazzo molto più buono di quanto noi pensiamo. Sono
abbastanza convinto che quello che vediamo ora non sia il vero Josh
Enfield. Credo si è messo in qualcosa più grande di lui ed è evidente che
ha paura di suo padre. E non ce ne siamo resi conto fino a quando
questo guaio è cominciato: Josh ha terrore di suo padre! Spero di
convincerlo che può fidarsi di noi ma solo se accetta la verità”.
“Spero che lei abbia ragione”, Melvin disse dubbioso. “Lei sa che sta
giocando d’azzardo con il futuro di un bravo giovane, puntando tutto
381
avere un figlio che si mette nei guai con la legge. Non posso correre un
rischio simile, signor Conner”.
“Allora vuole lasciarlo qui?”
“Hai la sua custodia legale e so che ti stai prendendo cura di lui. Non
sarà un problema per me pagarti generosamente per il mantenimento
del ragazzo e forse, quando sarai riuscito a raddrizzarlo, potrà stare
nuovamente con me. Se non ce la farai e il ragazzo diventasse
impossibile da gestire, consegnalo ai Servizi Sociali, o mettilo in qualche
struttura rieducativa. Non posso proprio tenerlo con me fino a che
continua ad essere così ribelle”.
Jamie era totalmente inorridito quando riattaccò il telefono. Il
signor Green aveva promesso che prima di partire si sarebbe messo
nuovamente in contatto per accordarsi sui soldi del mantenimento e per
salutare il figlio, ma il tutto fu fatto senza la minima emozione. “Va in
Europa e ha semplicemente abbandonato Justin”, Jamie disse incredulo
una volta raggiunte Kim e la signora Howard in cucina”.
“Vanno in vacanza?” Kim chiese.
“No, si tratta di un nuovo lavoro. Dice che resterà in Europa per
almeno cinque anni”.
“E il lavoro è più importante di un figlio?”
“Evidentemente sì. Ha detto che pagherà il mantenimento ma non
credo proprio che lo farà, almeno non per molto, non gl’importa niente
di suo figlio”.
“Può farlo? Voglio dire, può abbandonare Justin in questo modo?”
“Stando alle sue parole sembra di sì. Comunque non c’è molto che
possiamo fare al riguardo, l’importante ora é che Justin torni a casa”.
“Non è una scelta per lei”, il professore disse freddamente. “Ho
fissato un incontro della commissione disciplinare per domani alle dieci
e una riunione del comitato per l’assegnazione delle borse di studio per
domani pomeriggio. L’ordine del giorno di entrambe le riunioni è lei. Alla
fine delle due sedute la probabilità che lei non potrà iscriversi è molto
alta”.
“Così finalmente si libererà di me. Potrei sapere cosa ho fatto per
meritare tale sanzione disciplinare?”
“Oh, nulla”, Martin disse sarcastico, “proprio nulla! Vediamo … lei è
stato coinvolto in due omicidi, uno dei quali del tuo compagno di
prigione; si è fatto quasi uccidere tre volte andando in giro con una delle
più spietate bande criminali di Chicago. Ha perso numerose lezioni
quando è stato ferito e per altre strane circostanze e i suoi voti ne hanno
risentito. Dal pulpito della chiesa ha lanciato sfide di ogni sorta inviato
strani messaggi, mettendo in pericolo l’intera chiesa; e ora, signor
Conner, lei è fuori su cauzione in attesa del processo con l’accusa di
abuso di minore, avvenuto proprio nell’ufficio del pastore anziano della
chiesta che la ospita. E come se ciò non bastasse, solo ieri ha fatto visita
ad uno dei più influenti uomini della città e lo ha insultato e ha
praticamente rapito suo figlio! No, signor Conner, non vedo nulla nel suo
comportamento che meriti alcuna sanzioni disciplinari. Lei è un cittadino
modello, non è vero?”
“Signore, lei sa altrettanto bene quanto me che tutti gli incidenti
che mi sono capitati sono avvenuti a causa della mia ingenuità e
certamente con le migliori intenzioni. Ho già spiegato che sto facendo
solamente quello credo Dio mi abbia chiesto di fare e sono stato sempre
attento fare ogni cosa senza coinvolgere né L’Istituto né la chiesa.
Quanto ai miei voti, è vero, non sono perfetti, ma il mio voto più basso
finora è “B” e, da quanto ne so, la media del “B” è perfettamente
accettabile per essere considerato uno studente di buon livello”.
Come promesso, andarono a trovare la signora Johnson
all’ospedale.
“E io le dico”, il professore disse cominciando ad alzare la voce,
“tutti quegli incidenti sono stati il risultato del suo comportamento
impulsivo e immaturo e della completa mancanza di considerazione per
la sicurezza e l’immagine della scuola! A lei non importa quello che gli
altri pensano, a lei non interessa quali danni possano derivare a noi quali
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401
suoi associati nel servizio pastorale e non si preoccupa affatto di nulla se
non dei suoi interessi”.
“Signor Green, sono Jamie Conner”, Jamie disse al telefono. “Ho
saputo che voleva parlare con Justin”
“Signore, non voglio litigare con lei”, Jamie disse lottando per
mantenere il controllo. “Lei si è proposto di spezzarmi sin da quando
sono venuto in questa scuola e ora vedo che intende perseguire fino in
suo proposito, a tutti i costi. Dato che non riesce ad ammazzarmi dal
lavoro o ad intimidirmi con le sue minacce, lei ha deciso di espellermi.
Come ho fatto nel passato, mi sottoporrò alle decisioni della
commissione disciplinare, ma non senza combattere usando tutto quello
che ho. Mi aspetto solo un’udienza imparziale. Nel frattempo ho tornerò
di sotto e completerò la mia iscrizione ai corsi, a meno che lei non me lo
impedisca facendomi fermare dalla vigilanza.
“E’ tutto il giorno che ci sto provando”, un uomo arrabbiatissimo
rispose. “Dove accidenti si trova? Sono andato a prenderlo a scuola, ma
mi hanno detto che non era presente”.
“Oh, ancora una cosa da chiederle, signore: se lei è così
dannatamente sicuro che non sono più meritevole della borsa di studio,
faccia in modo che anch’io sia presente alla riunione della commissione
di domani pomeriggio. Mi permetta di presentare il mio caso a quelli che
hanno il potere di decidere del mio futuro. Non ho più fiducia che lei
possa rappresentami con imparzialità in seno alla commissione”.
“Signor Green”, Jamie rispose altrettanto arrabbiato, “gli è stato
ripetutamente detto che mentire è del tutto inaccettabile. Ma ha
quindici anni e deve essergli data un po’ di fiducia, è necessario che
diventi un ragazzo responsabile. Abbiamo dieci figli, signor Green, non
possiamo essere con ciascuno di loro tutto il tempo. Ma può essere
certo che sarà punito per quello che ha fatto e questo anche lui lo sa”.
“Sta insinuando che mentirei per farla espellere?”
“No, signore, non accuserei mai un cristiano come me di una cosa
del genere. Quello che sto dicendo è che ci sono modi diversi per
esprimere la medesima cosa e non tutti hanno la medesima efficacia.
Sono convinto che lei mi vuole fuori dai piedi una volta per tutte, e
perciò esporrà le cose come lei le vede, e il modo in cui lei le considera è
completamente diverso dal modo in cui io le considero. Le sto solo
chiedendo di darmi l’occasione di difendermi”.
“Se lei si fosse comportato nel modo in cui noi tutti speravamo, non
ci sarebbe bisogno di alcuna difesa”.
“Ci ha raccontato che oggi non aveva scuola, che gli insegnati erano
impegnati in altre attività”, Jamie spiegò, “Purtroppo non so dove si trovi
in questo momento”.
“Pensavo che ti saresti occupato di lui! Come puoi dirmi, come se
nulla fosse, che non sai neppure dove si trovi?”
“Non m’importa più”, l’uomo disse calmandosi un po’. “Ormai ho
deciso quello che devo fare”.
“Fare? Fare che cosa?”
“Signor Conner, sono stato trasferito in Europa. Partirò appena avrò
sistemato tutte le mie faccende qui. Ho telefonato per comunicare a
Justin il tanto e per chiedergli se era disposto a venire con me. E’
successo tutto molto in fretta e l’offerta che mi hanno fatto è così buona
che non posso rifiutarla. C’è una situazione di emergenza e devo essere
in Europa prima possibile. Mia moglie ed io probabilmente risiederemo
in varie città d’Europa per almeno cinque anni”.
“Sta dicendo che non dovevo far altro che star seduto a suonare
l’organo?” Jamie domandò. “Non avrei potuto farlo, signore! Non posso
starmene seduto e guardare tutte le ingiustizie e le violenze che
succedono in questa città, tutto il dolore e la sofferenza, e non far nulla.
I miei genitori non mi hanno allevato in questo modo e nostro Signore
non mi ha insegnato a nascondere la testa nella sabbia. Intendo vederla
“Se ho capito correttamente”, Jamie disse dubbioso, “sta forse
dicendo che spetta a Justin scegliere di rimanere qui o venire con voi?”
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439
“Credo che ora non sia più una scelta. Il suo comportamento non mi
lascia ora alcun dubbio, non posso i portarlo con me, è troppo rischioso
per me e la mia carriera. Tutto quello che proprio non mi occorre, è
riprendere i bambini a scuola e, come il solito, furono accolti da cinque
visi sorridenti, i bambini evidentemente erano contenti di andare a
scuola e stavano bene.
“Faresti meglio ad andare a casa quanto prima possibile”, il dottor
Barker disse a Jamie nel parcheggio della scuola. “La signora Howard è
agitatissima e sono due ore che sta cercando di mettersi in contatto con
te .
“Che cosa è successo?” Kim chiese preoccupata. “E’ successo
qualcosa ai tre nuovi bambini? Mi pareva che non avessero problemi …”
“No, i bambini stanno bene, si tratta di … di Justin. Nessuno sa dove
si trovi. Hanno chiamato da scuola …”
“Mi ha detto che aveva la giornata libera”, Jamie replicò, sentendo
la rabbia crescere. Quel ragazzo gliel’aveva fatta di nuovo!
“La signora Howard mi ha riferito che un suo amico è venuto a
prenderlo, poco dopo che tu sei andato via, e se ne sono andati su una
vecchia automobile. Poi, verso le dieci ha chiamato la scuola avvisando
che se non fosse venuto subito a scuola, sarebbe stato sospeso per due
settimane”.
“Sono proprio contenta che siete tornati”, la signora Howard disse
quando tutti entrarono in casa. “Ha telefonato il padre di Justin e non ho
saputo dirgli dove si trovasse il figlio. Temo che si sia arrabbiato molto,
Jamie”.
“Beh, siamo in due ad esserlo”, Jamie disse. “Justin ovviamente ha
marinato la scuola e se n’è andato da qualche parte con i suoi amici. Per
piacere non si senta in colpa, signora Howard, non è colpa sua, non è la
prima volta che Justin fa cose del genere”.
Nel frattempo, Kim stava coccolando Joey, Derek e Latasha, nel
tentativo di distrarli da quella che ovviamente era una seria questione
familiare. “Andiamo in cucina a parlare della scuola”, disse. “Poi
andremo a trovare la vostra mamma in ospedale”,
438
dopo la riunione del mattino e per allora mi aspetto che lei abbia il
permesso per partecipare alla riunione del pomeriggio. Ora, con
rispetto, chiedo il permesso di completare la mia iscrizione per il
semestre autunnale. Intendo rimanere in questo Istituto, signore, con o
senza il suo sostegno!”
“Se solo fosse disposto a far marcia indietro almeno un po’!” il
professor Martin urlò mentre batteva forte il pugno sul tavolo. “se lei
mostrasse solo un po’ di pentimento per quello che ha fatto! Ma no, sta
lì seduto, con quel suo atteggiamento provocatorio e orgoglioso, come
un galletto! Non riesce a vedere dove ha sbagliato, vero?”
“No, signore, non ci riesco. Non vedo alcuna ragione di mostrare
pentimento per aver voluto di andare dove credo Dio mi stia dicendo di
andare e non mi tirerò indietro dalle mie responsabilità. Mi trovo in
questa scuola solo perché credo che l’istruzione e la preparazione tale
scuola può darmi mi aiuteranno di essere meglio preparato. Ora,
signore, devo andare ad iscrivermi prima che tutti i corsi siano esauriti”.
“Vada allora”, il frustrato professore disse con tono di arresa.
“Telefono agli addetti e dico loro che hanno il permesso di accettare la
sua iscrizione”.
“Di cosa avete parlato?” Kim chiese quando Jamie la raggiunse nella
palestra dell’Istituto.
“Nulla di importante. Martin vuole che mi presenti davanti alla
commissione disciplinare domani mattina”.
“Che cosa?” Kim gridò così forte che tutti nella palestra si girarono
verso di loro. “Di che cosa sei accusato adesso?”
“Nulla di grave, Kim. Sta tentando di buttarmi fuori a calci
dall’Istituto, ma non credo ci riuscirà. Ce la farò a convincere la
Commissione a non farlo”.
“Vado diritta dal professore!” Kim disse e si avviò.
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“Per piacere, non farlo”, Jamie la supplicò correndole dietro. “E’
inutile tentare di litigare con quell’uomo. Non faresti altro che
peggiorare le cose”.
“Jamie, non puoi lasciare che quello ti rovini!”
“Non ci riuscirà. Lo so che non sarà una passeggiata, ma sono
fiducioso. Dai, usciamo! A proposito, dov’è Josh?”
“Karen ha portato i ragazzi al parco giochi e Josh è andato con lei
per darle una mano. Dopo pranzo andranno tutti alla chiesa, così li
potrai vedere là. Josh è davvero un bravo ragazzo una volta conosciuto
un po’”.
“Notizie di suo padre?”
“No, dovrei averne?”
continuano a ricordarcelo, Kim ed io siamo ancora ragazzi; così cambia
atteggiamento!”
Justin non rispose, solo si girò e andò a letto. “Va tutto bene”, Kim
disse gentilmente mentre Jamie fremeva dalla rabbia. “Andiamo a letto,
Jamie”.
Andarono a letto, ma solo dopo aver fatto visita a otto figli, aver
pregato con loro come facevano ogni sera e dato loro il bacio della
buonanotte. Joey, Derek e Latasha erano comprensibilmente agitati
nonostante le rassicurazioni di Heather. Fortunatamente non avevano
sentito il dialogo tra Jamie e Justin, ma ugualmente si sentivano a
disagio nel loro nuovo mondo. “Dormite”, Jamie disse con grande calma.
“Quando vi sveglierete domani mattina mamma ed io saremo già partiti,
ma prometto che ritorneremo nel pomeriggio e allora parleremo di
tutto, anche della vostra nuova scuola. Dormite bene e sappiate che vi
ameremo e ci prenderemo cura di voi”.
“Martin le ha avute”.
“Davvero? Coincidenza interessante, non credi?”
“Sì, penso di sì. Non capisco quale sia il nesso tra quanto mi sta
capitando e il padre di Josh, ma sicuramente ce n’è uno”.
Jamie non aveva nulla da fare in giro per la chiesa quel pomeriggio.
Nonostante credesse nella sua innocenza, il pastore Mac Neil riteneva
che fosse prematuro farsi vedere in giro con i suoi familiari fintantoché
le accuse non fossero state ritirate, tanto c’era Adam a farsi carico di
tutte le esigenze della famiglia di Jamie e Josh lo accompagnava sempre
se c’era bisogno di dare una mano.
“Prenditi il pomeriggio libero e va a casa a giocare con i tuoi figli”, il
pastore alla fine gli ordinò. “Te lo sei guadagnato, figliolo. Ci vediamo a
casa verso le sei”.
“Tutto bene?” Karen gli chiese tirando Jamie in disparte.
404
Jamie non avrebbe potuto in alcun modo prevedere quello che
sarebbe successo nelle successive ventiquattro ore e neppure avrebbe
potuto prevedere le conseguenze degli eventi che sarebbero successi di
lì a poco. Tutta la famiglia si alzò alle sei del mattino; la signora Howard
arrivò puntuale, proprio mentre la maggior parte della famiglia Conner
era pronta per partire per le loro attività di ogni giorno, lasciando alla
gentile signora la responsabilità di occuparsi dei tre nuovi arrivati, di
Emily e di Justin, il quale la sera prima aveva comunicato che aveva il
venerdì libero, perché i docenti erano impegnati in attività scolastiche
non d’insegnamento. Non era vero, ma nessuno lo sapeva.
Credendo di avere tutto sotto controllo, Jamie lascò giù i quattro
ragazzi Conner alla scuola della chiesa, poi andò alle lezioni. I corsi del
nuovo semestre erano davvero interessanti. Ora, essendo Jamie, Kim e
Dam studenti anziani, le lezioni erano più pratiche e molte delle
informazioni che venivano comunicate erano frutto di esperienze
maturate sul campo. Le lezioni erano spesso costituite da dibattiti, da
interviste a varie persone di diverse chiese perciò la percezione era che
stavano imparando molte più cose pratiche che sarebbero sicuramente
tornate utili nel loro futuro lavoro. Alle tre del pomeriggio andarono a
437
“Sei uno studente”, Naomi gli ricordò. “Non pensarci neppure di
trascurare i tuoi studi o le tue responsabilità per me”.
“Sto bene, mamma”, Jamie rispose. Ma la sua voce incerta lo tradì e
Karen, conoscendo troppo bene suo figlio, si accorse che non era così.
“Le prometto che non trascurerò nulla, signora. Mi vedrà domani,
perché nulla è più importante della sua anima immortale”. E’ proprio
una brava mamma, Jamie disse tra sé. Quei ragazzi stanno perdendo
una madre meravigliosa. Sarà un bella fatica prendere il suo posto!
“Non me la dai a bere, figliolo”, disse mentre osservavano i tre figli
più piccoli di Jamie e le sue due gemelle giocare sull’altalena. Heather
era entrata in casa ad aiutare Kim a cambiare il pannolino ad Emily. “
Cosa c’è? E’ la pressione che ti mettono addosso, vero? E’ un miracolo
che non ti abbia ancora schiacciato”.
Quando Jamie e Kim arrivarono a casa con le loro tre nuove
responsabilità, un’altra sorpresa li stava aspettando. Adam aveva
permesso ai bambini di stare alzati, d’altronde erano troppo emozionati
per andare a dormire. Quando entrarono in casa, furono accolti con
grande gioia e subito cominciarono a discorrere con i loro nuovi fratelli.
Solo Josh e Justin stavano un po’ in disparte, evidentemente poco
interessati alla novità. Dopo che furono fatte tutte le presentazioni e
Heather, come una piccola mamma, si era offerta di mostrare ai nuovi
arrivati le loro stanze, Justin si fece avanti.
“Non ti aspetterai che io dorma nella stessa casa con quei … quei …”
“Quei BAMBINI?” Jamie terminò la frase per lui. Istintivamente intuì
la parola che Justin stava per dire, e ciò lo rese furioso. “Sì, Justin, mi
aspetto proprio questo. A meno che i nuovi arrivati non decidano
diversamente e che non ci vogliono come loro genitori, fanno ora parte
della famiglia, sono nostri figli tanto quanto tutti gli altri”.
“Beh, non dormirò con quei…”
“Non osare pronunciare quella parola!” Jamie ordinò, con un tono
di voce calmo e tranquillo, ma allo stesso tempo minaccioso, come era
solito fare suo padre, un tono di voce che non lasciava alcun dubbio che
la una faccenda estremamente seria. “Espressioni simili non sono
ammesse in questa casa. Se non ti senti a tuo agio perché quei ragazzini
sono neri, beh, ti suggerisco di cambiare atteggiamento. Stiamo facendo
ogni sforzo per volerti bene, ma non sembra che tu lo voglia e
francamente mi sto stancando di provarci. A meno che tu non l’abbia
notato, abbiamo quasi una squadra di calcio qui e, come molte persone
“Non è questo, mamma. Lo sai che mi piace quando sono sotto
pressione. Suppongo che sono solo … beh, sono un po’ demoralizzato,
ecco. Il professor Martin si comporta come se tutto quello che è
successo fosse colpa mia. Credevo mi conoscesse un po’ meglio ormai”.
“Immagino che anche lui sia sotto pressione”, Karen suggerì. “Dalle
poche conversazioni che ho avuto con lui, credo ci tenga molto a te.
Penso ti voglia bene, Jamie, e vuole vederti laureato e andare fino alla
fine della borsa di studio”.
“E’ un po’ dura da credere a quello che dici, mamma, dal momento
che ha convocato due riunioni di due diverse commissioni per farmi
espellere dall’Istituto”.
“Forse sta solo tentando di spaventarti per costringerti a calmarti un
po’. Forse pensa tu stia lavorando troppo e finirai per crollare”.
“Forse è così, non lo so …”. Voleva dire a sua madre che il
professore aveva avuto notizie da Simon Enfield, poi cambiò idea. Forse
si stava davvero preoccupando troppo, poteva benissimo trattarsi di una
sciocchezza. O almeno questo era quello che voleva credere in quel
momento.
“C’è Jamie Conner?” la voce al telefono domandò quando Kim
rispose. Erano appena passate le sei e tuta la famiglia era appena
rincasata per la cena.
“Mi dispiace, non c’è”, Kim rispose. “Devo lasciargli un messaggio?
“Quando sarà a casa?”
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“Non questa sera”, Kim disse. “Se posso sapere chi è lei, posso
lasciare un messaggio. Sono la moglie”.
“Sono Ace”, la voce disse. “Probabilmente le ha parlato di me, no?”
“Sì, me ne ha parlato”, Kim disse glaciale. “Che messaggio ha per
lui?”
“E’ via di casa o cos’altro?”
“Più o meno è così. Ma se lei mi ha un messaggio per lui, farò in
modo che lo riceva”.
“Ho bisogno di vederlo stasera se possibile. Se solo può fargli sapere
che vorrei incontrarlo al solito posto …”
“Mi dispiace. Ma non questo è un messaggio che certo non riceverà
da me”, Kim disse con durezza. “Forse non sa che Jamie è fuori su
cauzione in attesa di processo. E’ stato in carcere e ora è sottoposto
all’ordine del tribunale di non avvicinarsi alla sua propria famiglia.
Domani mattina dovrà presentarsi davanti alla commissione disciplinare
che potrebbe porre fine alla sua carriera universitaria. L’ultima cosa al
mondo di cui ha bisogno in questo momento è di immischiarsi con lei!”
“Jamie? In prigione? Per che cosa?”
“Non è cosa che possa interessarla, Ace. Quello che importa è che
ha dato tutto se stesso agli altri, compreso lei, e che ore non gli è
rimasto quasi più nulla da dare. Le basti sapere che Jamie si trova in un
grosso guaio e non ha proprio bisogno di immischiarsi con un famoso
gangster in questo momento”.
“Non è proprio così”, Ace rispose. Ogni suo istinto lo spingeva a far
vedere a quella donna arrogante chi lui fosse, ma sorprese perfino se
stesso non reagendo agli insulti verbali di Kim e cercando invece di
spiegare le sue ragioni. “Vede … beh, non ho sue notizie da un po’ di
tempo e mi chiedevo quando avrebbe potuto fare un salto da me e
parlarmi ancora della sua fede. Mi interessa molto che mi parli di quello
in cui crede”.
essere sicura che i miei figli sono in buone mani. Vi garantisco che non vi
daranno alcun problema. Sanno già chi siete e hanno promesso che
faranno del loro meglio per non darvi problemi. Prima di andarmene
voglio essere sicura che i miei bambini saranno al sicuro”.
“Le prometto che ci prenderemo cura di loro”, Kim disse, “ma non
preferisce che rimangano qui con lei finché è possibile?”
“No”, la donna disse, agitandosi di più ora. “Se saranno qui quando
l’ambulanza arriverà, potrebbero essere portati via dai Servizi Sociali e
cosa succederà loro? So che voi vi occupate dei bambini soli. Se voi li
portate con voi stasera, so che non verranno separati e staranno al
sicuro”.
“Li porteremo con noi”, Jamie promise”. Kim, tesoro, se vuoi
preparare i bambini, nel frattempo io parlo con la signora Johson”.
Kim fece quello che aveva ripetutamente dimostrato di saper fare
meglio: radunò i bambini e li portò nelle loro stanze, dove trovò i bagagli
già pronti. Dentro i loro zaini e pacchi di carta trovò ordinatamente
piegati i loro vestiti, lisi ma pulitissimi. Nonostante lo squallido quartiere
nel quale vivevano, quei ragazzi erano stati ben curati e amati. Kim tentò
strenuamente ma non riuscì a trattenere le lacrime, mentre aiutava i tre
bambini a mettere insieme le loro cose e a mettere i pacchi uno sopra
l’altro davanti alla porta.
Jamie scoprì che era da tempo che Naomi voleva venire alla Chiesa
Comunitaria con i suoi figli, ma che non l’aveva mai fatto a causa delle
sue condizioni di salute. “Nessun problema”, disse prendendole la mano,
“I suoi figli sono al sicuro ora ed è tempo di pensare a lei”.
Condivise con la donna alcuni semplici concetti che aveva imparato
da bambino; citò alcuni passi delle Scritture che illustravano il modo in
cui la signora poteva essere sicura di avere un posto in Cielo. Lesse per
lei passi della Bibbia che le davano la certezza che avrebbe rivisto i suoi
figli, che sarebbero stati nuovamente tutti assieme un giorno. La donna
lo ringraziò e gli disse che voleva sentire ancora Jamie parlare di quelle
cose.
“Verrò a trovarla in ospedale domani”, Jamie le promise.
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signora Conner. Vi prego, prendeteli e vogliate loro bene. Sanno già di
voi e sono preparati. Per piacere prendeteli stasera stessa”.
“Si rassicuri, Naomi”, Kim disse gentilmente. “Saremo davvero
contenti di occuparci dei suoi figli ma, e lei? Sicura che non ci sia
qualcosa che…
“Non c’è nulla che potete fare per me. I dottori hanno detto che il
cancro è ormai molto diffuso ed io mi sento talmente stanca che non ho
la forza di combattere più”.
“Cosa succederà se lei muore?” Jamie domandò. “Sa se andrà in
Cielo o no? Se noi prendiamo i suoi figli posso garantirle che un giorno
andranno in Cielo. Sarà là ad incontrarli oppure no?”
“Nessuno lo può sapere”, Naomi rispose. “Mi sono sempre sforzata
di essere una brava persona ed una buona madre, ma non so …”
“Allora mi dia la possibilità di mostrarle come può essere sicura. Per
piacere, Naomi, mi aiuti ad aiutarla. Lei potrà così rivedere i suoi figli. Lo
so!”
Noami si sentì sollevata un po’ dalle parole di Jamie. Come tutte le
persone la cui vita era stata toccata da quella di Jamie, anche la donna
poté cogliere con chiarezza l’incredibile fiducia e sicurezza di Jamie.
Chiese a Joey di andare a prendere suo fratello e sua sorella, poi li
presentò Kim e Jamie. Colsero immediatamente la straordinaria bellezza
di qui tre bambini di colore. D’altro canto consideravano belli tutti i
bambini.
“Quello che avete già conosciuto è Joey”, la donna disse. “Ha dieci
anni ed è già un ometto! Non so proprio cosa avrei fatto senza di lui.
Questo è Derek, ha sette anni. E questa piccolina è Latasha e ha cinque
anni.
“Le interessa la sua fede?” Kim disse nera. “L’intera vita di Jamie sta
per rovinata e lei dice che le interessa la sua fede? Sono sicura che Jamie
troverà la cosa molto gratificante, Ace, se mai verrà a saperlo; ma le
assicuro che non lo verrà a sapere da me. Arrivederci, signor Ace!”
“Non ti agitare”, Adam le disse dopo che Kim ebbe sbattuto giù il
telefono. “Ne abbiamo già tante in questo momento; non abbiamo
bisogno anche di una tua crisi di nervi. Calmati, Kim. Le cose si
sistemeranno, lo sento”.
“Non parlarmi così!” Kim gli gridò, poi scoppiò in lacrime. Karen e
Heather arrivarono di corsa, con i tre più piccoli proprio alle loro
calcagna. “Mi dispiace, mamma”, gemette la piccola, “Non sono forte
come te. Ho tanta paura … se Jamie viene cacciato … ha fatto tanto per!”
“Non è stato ancora espulso”, Karen disse per calmare la nipotina.
“Mammina?” il piccolo Tony disse mentre se ne stava là in piedi
spaurito. “Per piacere, mammina, non essere triste! Papà sarà a casa
presto e poi le cose si sistemeranno. Heather dice sempre che sarà così e
Heather non dice mai le bugie”.
Sfortunatamente Tony aveva usato le parole sbagliate, dicendo
ancora una volta che le cose si sarebbero sistemate. Kim prese il piccolo
tra le braccia e quasi lo schiacciò, mentre accarezzava gli altri tre: il viso,
il collo, le spalle, le braccia e le mani. “Hai ragione, Tony tesoro”,
singhiozzò. “Va sempre tutto bene quando papà è a casa. Non è vero?”
“Papà è l’uomo più coraggioso del mondo”, Juanita disse con
convinzione.
“E anche il miglior predicatore”, Heather aggiunse.
“E anche il più bravo pescatore!” Chico esclamò. “Quando papà ci
porta a pescare un’altra volta, mamma?”
“Sono molto belli”, Kim disse gentilmente. “Deve essere molto
orgogliosa di loro!”
“Farei qualunque cosa per loro. Per piacere prendeteli stasera,
L’ambulanza arriverò in mattinata per portarmi all’ospedale e voglio
Improvvisamente le lacrime furono sostituite dai sorrisi quando i
bambini espressero tutto l’amore per il loro padre nel modo in cui solo
dei bambini innocenti sono capaci di fare. Karen rimase ad osservare con
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stupore l’evidente adorazione che i quattro bambini avevano per i loro
genitori adottivi, pure vivendo con loro da poco tempo. I suoi figli
avevano sempre avuto per lei e Dennis una grandissima ammirazione,
ma vivevano con lei e Dennis da molto più tempo dei quattro figli di
Jamie. Mentre rifletteva su quello che stava osservando, sentì che
qualcuno le strattonava il vestito. Guardò giù e vide le sue due gemelle
guardare in su, verso di lei, con sguardo supplichevole. “Quando viene a
casa Jamie?” Megan domandò.
Il pastore Mac Neil trascorse la sera preparando il suo giovane
studente a come comportarsi quando sarebbe stato davanti alla
commissione; almeno tentò di farlo, ma Jamie era troppo eccitato e
arrabbiato per poterlo ascoltare. “Andrà tutto bene, pastore”, insisteva
nel dire. “O mi butteranno fuori o mi accetteranno come sono, perché
non ho intenzione di cambiare. Non sono mai stato un politico e mai lo
sarò. Sono solo Jamie Conner, cristiano, organista, guidatore
extraordinaire di trattori John Deere. Se tutto ciò non sarà abbastanza
per loro, allora vorrà dire che ritornerò alla fattoria e mi dispiacerà solo
di aver fatto perdere loro del tempo”.
“Ma è precisamente di questo di cui ti sto parlando”, il pastore
ribatté, “è di questo tuo atteggiamento provocatorio. Alle volte devi
accettare il compromesso, almeno un po’, Jamie, e questa è una di
quelle volte. La commissione vorrà avere il tuo pentimento, che tu ti
inchini e strisci per terra e implori il loro perdono”.
“Perdono per che cosa?” Jamie domandò. “Mi dispiace, pastore, ma
non ho nulla di cui farmi perdonare. Se troveranno una mia sola
mancanza, mi getterò in ginocchio così svelto che lascerò
un’ammaccatura sul pavimento, ma non ho intenzione di essere ipocrita
e implorarli di perdonarmi per qualcosa che non ho commesso. Non
posso proprio farlo, pastore!”
“Jamie, hai tanto da imparare!”
“E’ una signora senza marito e con tre figli”, Kim rispose, “Le è stato
diagnosticato un tumore e le hanno detto che le rimangono solo due o
tre mesi di vita al massimo. Mi ha domandato se potevamo prendere i
suoi figli con noi. Dice che non ha nessuno cui affidarli. Dai, Jamie,
andiamo!”
Jamie percorse senza problemi le viuzze dei quartieri poveri della
città, le conosceva come le sue tasche ormai, e raggiunse velocemente
l’indirizzo che Kim gli aveva dato. Come il solito non c’era parcheggio
libero e Jamie parcheggiò in doppia fila. Entrarono nel caseggiato buio e
tetro e salirono al terzo piano. Jamie non era preparato per quello che
vide quando, dopo aver bussato, la porta si aprì.
“Salve, signore e signora”, un grazioso ragazzino di colore disse con
rispetto, “Cosa desiderate?”
Quando si presentarono, Kim e Jamie furono subito fatti entrare
nell’appartamento che ai due ospiti sembrò subito molto pulito e
ordinato. Anche i modi dal ragazzo, subito se ne accorsero, erano
impeccabili. “Mia madre è a letto”, il ragazzo disse con tono di scusa.
“Non si sente molto bene ultimamente. Prego, scusate il disordine, non
ho ancora terminato di mettere a posto”.
Jamie vide nulla che fosse in disordine, a dir il vero non aveva mai
visto un appartamento così ordinato in quella zona della città. Se c’era
una donna ammalata e finanziariamente indigente in quel luogo,
certamente non era così evidente. Quando furono presentati alla
signora Johnson, furono salutati da una graziosa signora di colore che
era tanto debole da riuscire a stento ad alzare la testa. “Sono davvero
dispiaciuta”, disse. “Ogni volta che finisco di dare da mangiare ai
bambini e mettere a letto i due più piccoli, sono sempre talmente
esausta che devo mettermi a letto io stessa. Spero che Joey abbia pulito
l’appartamento prima del vostro arrivo”.
“E’ pulitissimo”, Kim disse onestamente. “Cosa possiamo fare per
lei, signora?”
“E in che modo posso imparare se vengo cacciato dalla scuola?”
Jamie disse con rabbia. “Mi dispiace, pastore, non voglio litigare con lei.
La ammiro tanto … veramente la amo tanto …”
“Prendete con voi i miei figli”, la donna domandò con voce
supplichevole. “Ho sentito che lei e suo marito siete disposti a prendere i
miei figli con voi e a crescerli nella vostra casa. Sono bravi ragazzi,
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Aveva raccontato loro dell’amore di Dio e di come era doloroso per Dio
vedere i figli che commettere crimini e fare del male, solo per coprire
che il giorno successivo avevano rubato, spacciato droga o rapinato
qualcuno. “Non è come se rubassimo una chiesa o cose così”, Ace si
difese una volta. “Il denaro che abbiamo preso era probabilmente anche
quello denaro rubato”.
“Non fa alcuna differenza”, Jamie sostenne, “a meno che tu non
abbia preso quel denaro per restituirlo a chi a sua volta era stato
rubato”.
A quel commento, i giovani gangster scrutarono Jamie
attentamente come se fosse un extraterrestre. Sostennero con forza che
dovevano pur vivere e nessuno riusciva a capire il punto di vista di Jamie.
Provavano rispetto e anche ammirazione per il loro giovane amico
studente, ma lo consideravano davvero come uno di un altro mondo –
un mondo di cui non erano parte e di cui non avrebbero mai fatto parte..
Per quanto Jamie ci provasse, non riusciva a convincerli che l’amore e il
perdono di Dio si estendeva a tutte le persone, non importava che cosa
fossero o quanto terribili fossero i delitti che avevano commesso.
Jamie non riuscì a continuare perché le lacrime si misero di mezzo.
“Vado a letto”, singhiozzò. “Grazie per tutto!”
“Permettimi di accompagnarti domani”, il pastore supplicò. “Per
piacere, Jamie?”
“Le devo già tanto …”
“Se mi devi tanto, allora ripagami permettendomi di venire alla
riunione con te. Ti è consentito portare qualcuno che sostenga la tua
difesa, lo sai”.
“Se proprio insiste”, Jamie tirò su col naso. “Buonanotte”.
Quando Jamie e il suo pastore, il suo padre spirituale, il suo eroe,
entrarono nella stanza della riunione il martedì mattina, la famiglia di
Jamie si trovava già là. Kim, i bambini, sua madre, Adam e Josh. Karen
immediatamente andò all’offensiva.
“Jamie”, iniziò, “Prima che tu entri là dentro, ricordati di domandare
loro se si rendono conto che tu …”
Era metà ottobre quando la famiglia di Jamie crebbe ancora di
numero. Tutti i ragazzi avevano compiuto gli anni; alcuni avevano avuto
la festa di compleanno per la prima volta nella loro vita. Juanita e Chico
avevano ora nove anni, Tony ne aveva cinque e aveva iniziato la scuola,
e Heather era una bella signorina di dodici anni. Le cose stavano
andando davvero bene tanto che Jamie ebbe la sensazione che non
sarebbe durato molto. Quando tornò a casa dalle prove del coro quel
giovedì sera, l’annuncio di Kim lo prese completamente di sorpresa. Era
rimasta a casa quel giorno perché sentiva che non stava dedicando
abbastanza tempo con i suoi figli, certamente non tanto quanto ne
avevano bisogno. “Ho ricevuto una telefonata da una signora di nome
Naomi Johnson”, Kim disse. “Credo che dobbiamo andare, tesoro”.
“Chi è questa Naomi Johnson?” Jamie disse pigramente. Era stanco
e voleva andare a letto.
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“No, mamma”, Jamie la interruppe gentilmente ma con fermezza.
“Per piacere, lascia fare a me. Andrà nel modo in cui Dio desidera e il
pastore Mac Neil è qui per assicurarsi che sia così. In caso contrario, ho
in mente di fare le valigie e di continuare a vivere la mia vita con la
certezza che, se Dio mi vuole qui o in un altro posto, allora Egli
provvederà”.
Abbracciò sua moglie e sua madre, ciascuno dei suoi figli, Adam e
Josh. Li ringraziò per essere venuti a sostenerlo, poi guardò il suo
pastore negli occhi e disse. “Entriamo”. Proprio mentre erano sul punto
di bussare, la porta si aprì e due studenti che Jamie conosceva uscirono.
Stavano appena cominciando il loro primo anno all’Istituto; ma dalle
espressioni sui loro volti, e dalle lacrime che scorrevano copiose, Jamie
comprese che erano stati cacciati. Jamie aveva sentito voci vaghe di una
coppia di studenti che avevano dormito nello stesso letto in un
dormitorio maschile e si domandò se fossero proprio i due appena usciti
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dalla commissione disciplinare. Prima che avesse altre possibilità di
considerare la cosa, udì una voce provenire dall’interno della stanza che
lo invitava ad entrare.
“Compreso il mio deferimento alla commissione disciplinare?”
“Specialmente. Ben prima che la riunione iniziasse, era sicuro che ne
saresti uscito indenne, perché uscire dai guai è la tua specialità”.
“Mi è stato detto che potevo portare una persona con me”, Jamie
iniziò. “Suppongo che tutti conosciate il dottor Mac Neil?”
Tutti risposero affermativamente, poi iniziarono le presentazioni
perché Jamie non conosceva tutti i membri della commissione. Il
professor Martin, che doveva presentare le accuse, era presente; oltre a
lui, c’erano i seguenti membri della facoltà: il dottor Baron – decano
degli studi religiosi e presidente della commissione; il dottor Kenly –
professore di teologia, uno dei docenti preferiti di Jamie; il dottor
Bertram – professore di teologia; il dottor McFarland – professore di
studi greci; dottor Fanjoy – professore di musica; il dottor Etheridge –
professore di musica e, a parere di Jamie, il più brillante musicista del
mondo; e, infine, il dottor Scanlon – professore di teologia.
Il dottor Baron aprì il procedimento con una breve preghiera per
implorare guida e saggezza, dopo la quale entrò subito nel merito della
questione. Sottolineò che i dottori Martin e Mac Neil erano presenti
principalmente come spettatori e che a loro non era permesso parlare a
meno che non venga loro richiesto di farlo. “Molto bene”, il dottor
Baron disse, “cominciamo?”
“Prima di iniziare”, Jamie disse nervosamente, “Vorrei dire qualcosa
se mi è permesso”.
“Certamente, signor Conner”, il dottor Baron disse. “Sono sicuro che
tutti noi siamo interessati a qualunque cosa lei vorrà dire”.
“Volevo solo far sapere a tutti voi”, disse, “che sarà mio impegno
seguire i consigli di questo comitato e che mi atterrò ad ogni vostra
decisione, ma solo se queste saranno conformi alla missione che credo
Dio mi abbia assegnato. Credo che se questa è una riunione che mette al
centro Dio e la sua volontà, non ci sarà alcun problema”.
Il nuovo semestre cominciò molto bene. McNeil ed Ames cercarono
in tutti i modi di ridurre le responsabilità e gli incarichi di Jamie e di
Adam. Rimasero irremovibili sull’ordine che i ragazzi non svolgessero
alcuna attività durante il loro giorno libero della settimana, il venerdì per
Jamie e il lunedì per Adam. Perciò il loro giorno libero fu per lo più
dedicato a stare con i ragazzi, a riposarsi o a studiare.
Josh iniziò a frequentare la scuola della chiesa dopo che i suoi crediti
presso la scuola pubblica furono trasferiti nella nuova scuola e così poté
anche stare assieme a quelli che ormai considerava suoi fratelli e sorelle
più piccoli.
Justin, invece, era deciso a non stare a lungo nella sua nuova
famiglia. Jamie gli disse che per lui non c’erano problemi, ma che, nel
frattempo, doveva andare a scuola. Justin, infatti, non gradiva lo stile di
vita di casa Conner, ma non voleva neppure riconciliarsi con suo padre e
tornare a casa sua. Per il momento sarebbe rimasto a casa di Jamie e
Kim, i quali erano ora i suoi genitori affidatari, come lo erano anche di
Justin. Quanto ai quattro più piccoli, la loro adozione era definitiva.
Una volta che tutti i ragazzi furono ben avviati nell’attività scolastica
ed Emily fu considerata una bambina sana, Karen baciò tutti con affetto
e salì sull’aereo con le sue due gemelle, con destinazione Carolina del
Nord. Tutti furono tristi al vederle partire, ma tutti furono d’accordo nel
ritenere che c’era bisogno di Karen e delle gemelle anche nella Carlina
del Nord e che sarebbe stato da egoisti volerle tenere per sé per tutto il
tempo.
Il dottor Mac Neil fece tutto quello che poté per trattenersi dal
ridere sotto i baffi. Non aveva mai sentito il tenue accento meridionale e
l’espressione rispettosa, da bambino, di Jamie tanto marcati. L’aveva
Jamie continuò i suoi incontri con Ace, i quali un po’ alla volta
divennero con tutta la banda. Alle volte Jamie si perdeva di coraggio e
diceva loro che stava sprecando il suo tempo, che tanto non capivano.
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“Ti impegnerai ad osservare tutte queste regole?” Jamie domandò.
Justin annuì di nuovo.
“Non ti sento!” Jamie disse ad alta voce, usando la voce di un
sergente esperto.
“Sì!” Justin gli gridò dietro.
fatto di proposito per affascinare i suoi interroganti o era qualcosa che
capitava quando era nervoso? Non era importante saperlo in quel
momento, ma amò Jamie ancora di più.
“Grazie, signor Conner”, il dottor Baron disse. “E ora passiamo
al’ordine del giorno. Professor Martin, potrebbe leggere la memoria che
ci ha sottoposto, così andiamo subito al punto?”
“Sì, signore!” Jamie corresse. Gli cominciava a piacere il suo ruolo.
Con la coda dell’occhio vide Heather far capolino dietro la porta. Rideva
di gusto.
“Solo un momento”, il dottor Bertram disse. “Signor Conner, se ho
capito correttamente le sue parole, lei crede di essere qui per una
missione affidatale direttamente da Dio, è così?”
“Sì, signore!” Justin ripeté. Aveva avuto un’esperienza piuttosto
traumatizzante e sgradevole quando era stato gettato in prigione Per
quanto spiacevole fosse per lui tutto quel parlare di regole, di obblighi e
divieti, era pur sempre molto meglio del carcere giovanile.
“E’ un modo un po’ semplicistico di definire quanto ho detto,
signore”, Jamie rispose, “ma la mia risposta è sì. Sono sicuro che Dio mi
abbia portato in questo luogo tanto quanto sono sicuro che la sua
volontà sia stata quella di farmi nascere da genitori buoni e cristiani. Se
non fosse per la volontà di Dio, non sarei neppure vivo in questo
momento. Anche il modo in cui sono arrivato all’Istituto, in primo luogo,
è per me indicazione certa che Dio mi vuole qui”.
“Molto bene”, Jamie disse con un sorriso compiaciuto. "Avremo una
giornata piena domani e ci sarà un’esecuzione del coro dei ragazzi
domani sera. Dovrò lavorare a parte con te per portarti al passo con gli
altri. Ti ricordo che fai ancora parte del coro dei giovani, vero Justin?”
“Okay”, Justin disse piuttosto remissivo dirigendosi verso le scale.
“Ti sei divertito tantissimo a fare il padre severo con lui, non è
vero?” Karen domandò al figlio con un sorriso compiaciuto.
“Sì, suppongo di sì”, Jamie rispose sorridendo anche lui.
“Mi sembrava come che fosse tuo padre venuto qui senza dire
niente a nessuno”, Karen aggiunse. “Sembravi proprio lui in persona”.
“Avrei voluto che fosse qui per
malinconicamente. “Mi manca moltissimo!”
davvero”,
Jamie
disse
“Anche tu gli manchi, figliolo. Forse verrà in autunno, quando il
lavoro della fattoria sarà calato. E’ tanto orgoglioso di te! Sta sempre ad
importunare i vicini di casa raccontando loro di tutti i tuoi successi”.
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Jamie raccontò della sua domanda di ammissione, di come la lettera
di accettazione della borsa di studio fosse andata avanti e indietro per gli
uffici postali per più di un anno, prima che fosse alla fine recapitata
nell’ufficio iscrizioni dell’Istituto. Raccontò anche di come, solo alcuni
giorni prima di sposarsi, gli era stato comunicato che parte della sua
borsa di studio c’erano anche certi atti con delle signore che lui riteneva
disdicevoli e immorali e che, perciò, aveva rinunciato alla borsa stessa.
Ma che in seguito era stato contattato, che il malinteso era stato chiarito
ed era stato assicurato che tali atti non erano affatto né richiesti né
tollerati.
“Molto interessante”, il dottor Bertram rifletté. “Allora lei crede che
se prenderemo la decisione di espellerla dall’Istituto, andremo contro il
volere di Dio?”
“No, signore. Se la vostra decisione sarà tale, la considererò come
ordine di Dio che il mio lavoro qui è terminato”.
Il dottor Martin iniziò a leggere. Lesse essenzialmente le stesse
accuse che aveva mosse privatamente a Jamie nel suo ufficio. Jamie non
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poté fare a meno di pensare che il professore doveva aver finito di
scrivere quella memoria proprio nel momento in cui Jamie era arrivato
nel suo ufficio. Continuò a descrivere con eloquenza gli incidenti
avvenuti durante il primo anno di corso di Jamie, soprattutto il suo
scontro con un pericoloso capobanda che aveva avuto, come
conseguenza la morte del suo miglior amico. Parlò di come Jamie era
diventato poi amico dell’assassino di Larry. Parlò del sermone che Jamie
aveva predicato durante la trasmissione radiofonica e delle cose
sconsiderate che aveva pronunciato dal pulpito senza l’approvazione
della chiesa. Menzionò che proprio in quello stesso momento Jamie era
fuori su cauzione in attesa del processo con l’accusa di abuso sessuale di
minore. Disse l’Istituto e la chiesa tutta non erano stati ancora coinvolti
in uno scandalo terribile unicamente grazie al fatto che l’accusatore di
Jamie non era altri che Simon Enfield, il quale voleva trascinare la sua
famiglia in uno scandalo ancor meno di quanto non lo fosse l’Istituto
Biblico. In quella che sembrò una bordata finale, il professore evidenziò
che i voti scolastici di Jamie avevano subito una flessione marcata in soli
due semestri, da una media quasi perfetta di “A” ad una media di “B”.
Quando ebbe finito, ringraziò la commissione per averlo ascoltato e si
sedette.
“Signor Conner, vuole dire qualcosa in risposta agli addebiti che le
vengono mossi?” Il dottor Bertram gli domandò.
“Temo di trovare la cosa piuttosto difficile, signore”, Jamie rispose.
“Non capisco esattamente quali sono le accuse. Col dovuto rispetto,
dottor Martin, lei è entrato in molti dettagli riguardanti alcune delle
difficoltà che mia moglie ed io abbiamo incontrato da quando siamo
venuti qui, ma esattamente quali regole dell’Istituto ho infranto? Quali
peccati ho commesso? Che cosa ho fatto che fosse contrario agli
insegnamenti di nostro Signore?”
“Da nessuna parte nella Bibbia trovo scritto che nostro Signore
ammette il sesso con i bambini”, il dottor Martin sbottò altezzoso.
“Possiamo iniziare da questo”.
Quando Jamie, Kim e Adam iniziarono le lezioni il lunedì seguente,
lasciarono Karen a casa con nove bambini che andavano dall’età di due
mesi ai quindici anni. C’erano Juanita e Juan, Tony e Heather, Megan e
May, Josh e Justin e naturalmente Emily. Seguendo il consiglio del
pastore McNeil, Jamie ebbe un incontro con Justin e Josh il sabato sera
dopo che Justin era stato rilasciato su cauzione e affidato alla custodia di
Jamie.
Jamie sapeva che non avrebbe avuto problemi con Josh, ma Justin
un grande punto di domanda.
“Ci sono alcune cose che dobbiamo chiarire”, disse quando lui e Kim
si sedettero di fronte ai loro nuovi arrivati. “Chiunque vive in questa casa
e mangia il mio cibo deve seguire le mie regole che sono piuttosto
semplici. Non si fuma, non si beve, non si fa uso di droga, non si mente e
non si dicono parolacce. Ci si aiuta l’un l’altro quando è necessario e i più
grandi aiutano i più piccoli. Tutti quelli in età scolare vanno a scuola e
fanno del proprio meglio. Comportamenti scorretti o brutti voti a scuola
saranno trattati appropriatamente e con prontezza. Tutti vanno in chiesa
la domenica e frequentano con assiduità le varie attività della chiesa.
Quanto a voi due, Josh e Justin, siete i benvenuti in questa casa finché
sarà necessario, ma il mio primo obiettivo, come sempre, è di restituirvi
ai vostri genitori se sarà possibile. Mi aspetto che voi partecipiate
attivamente a tutti gli sforzi di riconciliazione con le vostre famiglie. Da
parte mia, vi prometto che farò del mio meglio per proteggervi, perché
non veniate restituiti alle vostre famiglie con la forza e contro la vostra
volontà. Dovrete rimanere in contatto con la vostra famiglia per telefono
o per lettera e anche far loro visita di tanto in tanto, a meno che non ci
sia una buona ragione per non farlo.
“Josh, credo che tu già conosca la maggior parte di queste regole,
perciò questo discorso è principalmente per te, Justin. Hai capito quello
che ti ho detto?”
“Sono completamente d’accordo con lei”, Jamie disse prontamente.
“Ma sembra che lei si sia dimenticato di quanto le ho comunicato ieri
mattina, che l’udienza in tribunale è stata convocata per venerdì mattina
Justin annuì imbarazzato. Gli bruciava ancora dentro che Andy
avesse rintuzzato il suo tentativo di rivolta la prima sera che si era
trovato in casa di Jamie. Andy non lo aveva toccato fisicamente, ma
certamente non aveva accantonato la possibilità di farlo, se necessario,
in futuro.
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“Significa che Josh potrebbe essere incriminato?”
“No, probabilmente no. Se qualcuno sarà incriminato, quello
probabilmente sarà il padre. Suppongo che potrebbe a sua volta
accusare Josh di avergli mentito, ma se le tue affermazioni che lui stesso
ha abusato del ragazzo sono vere, è molto probabile che Simon voglia
stare ben lontano dal sistema giudiziario. Ho il sospetto che starà
passando un gran brutto momento ”.
“Non voglio altri guai, voglio dimenticare tutto e penso che anche
Josh sia del mio stesso parere. Rimane, tuttavia, il problema della
custodia del ragazzo. Al momento non abbiamo nessun diritto legale per
tenerlo a casa nostra”.
“Ma lo vuoi, giusto?”
“Se è il posto dove Josh vuole stare, allora anche noi lo vogliamo. A
proposito, c’è un altro ragazzo che mi sta a cuore e le sarei grato se
potesse dare un’occhiata al suo caso”.
“Un altro ragazzo? Cos’ha a che fare con questa faccenda?”
“Assolutamente nulla, eccetto che anche lui è nei guai e voglio
aiutarlo, se posso. Si chiama Justin Green, e da quanto ne so fino a
questo momento, si trova nel carcere minorile. Se potesse interessarsi al
suo caso, le sarei molto grato”.
“Mi stai dando un incarico ufficiale?”
“Se il ragazzo non ha già un avvocato personale, sì, è così. Le ultime
notizie che si cui sono venuto a conoscenza è che suo padre lo ha
praticamente disconosciuto. A meno che sia cambiato qualcosa, Justin
avrà proprio bisogno di aiuto”.
“Vedrò cosa posso fare. Jamie, lasciamelo dire, sei proprio una di
quelle persone che non può stare lontana dai guai, non è vero?
“Sì, suppongo di sì”, Jamie disse con un gran sorriso.
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con all’ordine del giorno la revoca di tutte le accuse contro di me. Il
dottor McNeil può confermare quanto dico, come lo possono fare tutti i
fedeli della Chiesa Comunitaria di Chicago. La presunta vittima dei miei
crimini è qui fuori proprio adesso che mi aspetta con tutta la mia
famiglia”.
“Ma in questo momento le accuse sono ancora in piedi”, il
professore ribatté.
“Così in un paese dove si è considerati innocenti fino a prova di
colpevolezza nei tribunali civili, una commissione di uomini di Dio non dà
all’accusato la stessa presunzione di innocenza?”
“Proseguiamo”, il dottor Baron suggerì tanto per chiudere lì
l’argomento. “Penso che tutti e due abbiate esposto il vostro punto di
vista. Signor Conner, potrebbe raccontarci i fatti che hanno portato alla
morte del suo amico?”
Jamie, iniziò a raccontare dettagliatamente i fatti sin da quando
aveva quattordici anni ed era finito in prigione e Larry era diventato il
suo compagno di cella.
“Anche allora pensava di aver ricevuto da Dio un specie di missione
che doveva compiere all’interno della prigione?” il dottor MacFarland
chiese con tono un po’ provocatorio.
“Considero tutta la mia vita una missione affidatami da Dio”, Jamie
rispose. “Ma per rispondere alla sua domanda, sì, considero la mia
permanenza in prigione proprio come lei ha detto. Mentre mi trovavo in
prigione ho tentato di trarre il meglio da quella brutta situazione. Non
credo che sia stato Dio a mandarmi in prigione, ma so che mentre mi
trovavo là mi ha usato per i Suoi fini”.
Concluse la storia di Larry descrivendo come era morto. Spiegò le
ragioni per cui Jamie aveva deciso di credere alla richiesta di aiuto della
persona che gli aveva telefonato e di come lui e Larry erano poi finiti in
quella terribile situazione. Qualcuno suggerì che aveva agito da
sconsiderato, precipitandosi in quel quartiere di notte.
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“Non sono d’accorso”, Jamie replicò, “rifarei tutto se fosse
necessario. Quando un bambino è in pericolo o in difficoltà, sono
disposto a fare qualunque cosa per salvarlo, compreso dare la mia vita!”
“Mi è stato riferito che la sua casa sta diventando piuttosto affollata
ultimamente”, il dottor Kenly intervenne.
accuse con tutte le sue forze e probabilmente avrebbe perso e sarebbe
andato in prigione se le accuse non fossero state ritirate. Credo che
andrà in prigione piuttosto di dirci qualcosa riguardo a quella seduta di
consulenza”.
“Bene”, il giudice disse con un sospiro, “tornate ai vostri posti,
signori”.
“Questo è il motivo per cui mia moglie ed io abbiamo comperato
una casa grande”, Jamie rispose. “Abbiamo ancora spazio”.
Continuarono con altre domande e Jamie rispose a tutti con lo
stesso rispetto ma con altrettanto tono deciso. Stava facendo solo
quello che riteneva che ciascun cristiano fosse comandato a fare,
continuava ad affermare.
Dopo due ore, il dottor Baron dichiarò il procedimento concluso.
Jamie e il pastore furono fatti allontanare dal tavolo della
commissione. La discussione tra i membri della commissione iniziò
animata ed intensa tanto che Jamie ne rimase meravigliato, ma non
riuscì a distinguere una parola di quanto veniva detto. Si passarono tra
loro dei foglietti di carta, evidentemente per prepararsi a votare. Jamie
chiuse gli occhi e pregò fino a che il pastore McNeil e lui furono
richiamati al tavolo.
“Signor Conner, abbiamo deciso di concederle un periodo di prova
della durata di un semestre”, il dottor Baron iniziò. “Se alla fine del
semestre autunnale i suoi voti saranno nuovamente alti e le accuse che
le sono state mosse saranno ritirate, anche il periodo di prova
terminerà. La seduta è tolta”.
“Signor Conner”, il giudice disse stancamente. Jamie scattò in piedi.
“Sì, vostro onore?” Jamie non aveva alcun modo di saperlo, ma
stava irritando moltissimo il giudice con i suoi atteggiamente quasi
esagerati di mostrarsi rispettoso.
“Il suo avvocato l’ha messa al corrente delle sue opzioni e della
possibilità che venga intentata causa per una varietà di addebiti contro
di lei?”
“Sì, vostro onore, lo ha fatto”.
“E qual è il suo intendimento?”
“Vostro onore, voglio solo mettermi questo incidente dietro le
spalle, andare a casa dalla mia famiglia e continuare la mia solita vita”.
“Ah sì, l’ordine restrittivo. Bene, signor Conner, è il suo giorno
fortunato. Con la presente delibera, l’ordine restrittivo è revocato e
tutte le accuse in questione vengono ritirate con le scuse della corte.
Signor Allison, vorrei vederla nelle mie stanze. La corte è aggiornata”.
“No, signore, per me non lo è ancora!” Jamie dichiarò alzandosi in
piedi.
“Mi scusi?” domandò il presidente della commissione, visibilmente
sorpreso.
“Perché il giudice vuole vedere la pubblica accusa?” Jamie chiese
non appena il giudice era uscito.
“Signori, non posso accettare il periodo di prova”, Jamie dichiarò. Al
che tutte le bocche si spalancarono. Il pastore McNeil lo tirò per la
manica della giacca, tentando di farlo sedere. Jamie scosse la testa.
“Ho il sospetto che farà un bella lavata di capo alla pubblica accusa
per aver fatto perdere del tempo alla corte”, Melvin disse con un sorriso.
“Potrebbero anche prendere in considerazione accuse per crimini penali.
E’ contro la legge accusare falsamente qualcuno”.
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“Allora forse lei può illuminarci tutti. Sembra che nessun altro abbia
idee chiare sui fatti realmente accaduti”.
“Temo di non poterlo fare, vostro onore. Molti fatti che hanno
portato a questo caso sono avvenuti durante una seduta privata di
consulenza. Poiché agivo in qualità di pastore, credo di non poter
divulgare quello che è successo durante quella seduta”.
“Capisco”, il giudice disse pensieroso. “Il suo avvocato l’ha avvisata
che potrebbe aver torto e che se lei si rifiutasse di dirci quanto sa
potrebbe essere accusato di vilipendio alla corte e potrebbe essere
condannato?”
“Sì, mi ha avvertito, vostro onore”, Jamie disse, tentando di apparire
sia provocatorio sia rispettoso. “Andrò in prigione se dovrò, ma non
tradirò la confidenza che mi è stata data”.
“Vostro onore, posso avvicinarmi?” Melvin chiese. Il giudice fece
cenno ai due avvocati di avvicinarsi al banco e a Jamie di sedersi.
“Vostro onore, volevo metterla al corrente che esiste un nastro
audio che può scagionare il signor Conner da tutti gli addebiti, ma si è
risolutamente opposto a che il nastro venga portato come prova a suo
discarico. E’ estremamente deciso a non tradire e a conservare la fiducia
del suo accusatore”.
“Signor Allison, è a conoscenza di questo nastro?”
“Mi è stato detto della sua esistenza”, la pubblica accusa ammise.
“Signor Bradshow, da quanto tempo sa di questo nastro?”
“Fin quasi dall’inizio, vostro onore”.
“Sto cominciando a chiedermi se il suo cliente VUOLE andare in
prigione”, il giudice esclamò.
“Sono venuto qui questa mattina con l’intendimento che ne sarei uscito
con la reputazione completamente integra oppure espulso. Il periodo di
prova non è una decisione che mi soddisfa perché lascia le cose come
stanno. Non intendo agire diversamente da quanto ho agito finora e voi
signori non avete trovato in me la colpa di nessuna trasgressione. Perciò
credo di avere il diritto che voi prendiate una decisione definitiva ora!
Avete a disposizione tutti i fatti che vi occorrono per giungere ad una
decisione, signori, non sarà un periodo di prova a far cambiare quello
che sono!”
“Signor Conner, stiamo tentando di darle una possibilità”, uno
stupefatto dottor Baron disse. “Siamo convinti che lei sia dotato di una
buona intelligenza e sia impegnato al servizio di nostro Signore e non
volgiamo perdere tutto ciò. Stiamo …”
“Dandomi un’occasione di fare che cosa?” Jamie domandò. “Ho già
detto che non ho nulla di cui scusarmi, perché non ho trasgredito a
nessuna regola né ho disobbedito ad alcuna direttiva che mi è stata
impartita; allora non capisco come potrei trarre vantaggio dalla
“possibilità” che mi state dando.
“Non ne abbiamo parlato in questa riunione, ma in una
conversazione privata il dottor Martin, qui presente, mi ha detto
risolutamente che affrontare un esame finale con sole tre ore di sonno
la notte prima era ridicolo. Sono d’accordo, ma allora non era possibile
fare altrimenti. Avrei potuto chiedere una sessione suppletiva, ma ho
scelto di non farlo. Mi è stato insegnato di affrontare le conseguenze
delle mie azioni, signori, e perciò non andrò mai a piangere dai miei
professori che non mi sono preparato per un esame finale. Mi impegno
a fare ogni sforzo per evitare che situazioni simili possano verificarsi in
futuro, ma quando ricevo una telefonata di aiuto alle dieci di sera, non
mancherò di fare ciò che ho sempre fatto: portare aiuto a chi è nel
bisogno. E non m’importa se ho uno o sei esami il giorno dopo!”
“Signor presidente, se posso parlare, vorrei proporre di considerare
la cosa in modo diverso”, il dottor Mac Neil domandò.
“Vostro onore, le assicuro, il signor Conner non sta prendendosi
gioco della Corte. Sono convinto che avrebbe cercato di confutare le
“Ma certo, dottore”, il dottor Baron rispose. “Sembra che stiamo
girando attorno alla questione senza comprende il punto di vista l’uno
dell’altro”.
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“Secondo il mio punto di vista”, il pastore iniziò, “questa
commissione agisce secondo le proprie motivazioni che non sono quelle
del signor Conner, con il risultato che non si riesce a giungere ad una
conclusione soddisfacente per entrambi. Suggerisco di prendere in
considerazione tutti gli aspetti del comportamento di Jamie, non solo
quelli che a loro parere sembrano negativi e che vadano a danno
dell’Istituto e della chiesa. Penso di essere il solo a conoscere alcune
cose, cose che neppure il signor Conner conosce.
“Sulla base di quali motivazioni?” il giudice chiese.
“Vostro onore, la presunta vittima del signor Conner ha dichiarato
che c‘è stato un malinteso, che i presunti incidenti non sono mai
avvenuti”.
“Signor Allison?” il giudice chiese alla pubblica accusa, “è a
conoscenza della cosa?”
“Il signor Conner assieme al signor Neely ha assolto a tutti i doveri di
pastore a tempo pieno della chiesa comunitaria durante l’intero mese di
luglio. Mi prendo tutta la responsabilità di ciò; so che è stato un errore
non aver programmato meglio le ferie del personale, ma i due studenti
mi hanno tolto da una grossa difficoltà. Hanno fatto notte tarda per ben
tre volte nella settimana degli esami, ma sono ugualmente riusciti ad
superarli con voti piuttosto buoni. Nella stessa situazione non so se io
stesso sarei riuscito a fare altrettanto bene. Non sarebbe un elemento a
loro vantaggio dire che mai quei due ragazzi si sono lamentati dicendo
che non era compito loro. L’hanno svolto e basta, sia che tale compito
prevedesse di predicare dal pulpito come pastori anziani, sia che si
trattasse di pulire la cucina della chiesa o lavare i furgoni della chiesa,
perché essi fanno sempre tutto allegramente e senza lamentarsi.
“Sì, vostro onore”, la pubblica accusa rispose. “Non ho realmente
parlato con il minore in questione, ma suo padre, la persona che ha
presentato la denuncia in vece del figlio, ha comunicato che non intende
proseguire con l’azione legale”.
“Il signor Conner ha iniziato e porta avanti un’attività ricreativa il
martedì sera con i ragazzi del centro della città. Sono più di 100 i ragazzi
che ora frequentano tale attività. La maggior parte di questi ragazzi
provengono dalle zone malfamate, dai bassifondi e non si sarebbero mai
avvicinati alla chiesa se non fosse stato perché si sono sentiti attratti
dalle attività ricreative che il signor Conner ha ideato per loro. Cantano e
giocano, viene loro dato un piccolo panche stoa, dei vestiti se ne hanno
bisogno, e viene impartita una rudimentale istruzione cristiana, di solito
centrata sull’amore di Dio. Il signor Conner possiede la sorprendente
abilità di diventare come quei ragazzi quando si occupa di loro. Quello
che vedete davanti a voi è uno studente sicuro di sé e dalle capacità
sorprendenti; ebbene questo giovane può trasformarsi in un ragazzino in
un istante. Per questo i ragazzi del gruppo del venerdì lo amano!
“Non lo so, vostro onore”, la pubblica accusa disse imbarazzata.
“Tutto quello che so è che mi sono state date istruzioni di ritirare le
accuse”.
“Il signor Conner venne da me un sabato sera e mi pregò di
permettergli di predicare il giorno successivo. Quanti studenti del terzo
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“E’ un po’ tardi per questo”, il giudice disse irritato. “Le accuse sono
state già state registrate e la data del processo fissata. Come si può fare
un errore simile? Il ragazzo è stato molestato o no?”
“Non lo è stato, vostro onore. Il padre ha frainteso quello che gli era
stato raccontato”.
“E’ un malinteso piuttosto grave. Che cosa esattamente il ragazzo ha
detto al padre?”
Jamie si stava innervosendo. Sembrava che il giudice avesse tutta
l’intenzione di celebrare a tutti i costi il processo. Quando il giudice
chiamò il suo nome, Jamie fece quasi un salto sulla sedia. “Alzati!”
Melvin suggerì.
“Sì, vostro onore?” Jamie disse, tentando di sembrare sicuro di sé,
anche se era spaventato a morte.
“E’ consapevole che quanto sta succedendo qui è un fatto del tutto
inusuale, che il suo accusatore ha cambiato idea e ha ritirato le accuse?”
“Sì, vostro onore”.
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XVII – UNA CASA AFFOLLATA
I tre giorni successivi furono particolarmente difficili per Jamie. Non
poté svolgere la maggior parte dei suoi doveri alla chiesa perché non gli
era consentito di avvicinarsi a nessun ragazzino, salvo ai suoi. Non
poteva stare da solo con i suoi figli e non poteva andare a casa per
nessun motivo. Così Jamie trascorse la maggior parte del tempo a
giocare con i suoi figli nel campo giochi della chiesa sotto gli occhi di
tutti e quando tornavano a casa, Jamie andava in chiesa e suonava
l’organo oppure se ne stava nel suo ufficio a sfogliare i libri di greco e
latino del pastore. Rimase sorpreso al constatare che era ora in grado di
leggere sufficientemente bene quei vecchi libri. Il suo insegnante di
latino lo aveva definito un “linguista nato”, ma c’erano state delle volte
in cui Jamie non si era certamente sentito un linguista. Tuttavia, con una
certa soddisfazione, pensò che alla fine del suo corso di studi avrebbe
avuto una sufficiente conoscenza del greco, del latino, dell’ebraico, dello
spagnolo e dell’italiano. Alcune di quelle lingue potevano avere poco
valore pratico fuori dalla chiesa, ma Jamie era sicuro che in un modo o
nell’altro, la sua vita sarebbe stata per sempre legata alla chiesa.
Finalmente, dopo una settimana di studio, esercizio e frustrazione,
arrivò il venerdì mattina e Jamie si sedette nell’aula del tribunale
accanto al suo avvocato, Melvin Bredshow. La pubblica accusa era
presente naturalmente, ma non Simon Enfield. Josh si era seduto
assieme alla famiglia di Jamie, la quale era venuta all’udienza,
nonostante Jamie avesse detto loro ripetutamente che non era
necessario, che la seduta sarebbe stata breve e tutto sarebbe filato
liscio.
Dopo che il giudice era entrato nell’aula e aveva chiamato all’ordine
il tribunale, annunciò che avrebbe udito mozioni in relazione al caso
dello stato dell’Illinois contro James Conner. Jamie rabbrividì: per un
attimo sentì lo stesso panico incontrollabile che aveva provato durante il
processo dello Stato del Nord Carolina contro James Conner per
l’omicidio del fratello.
“Vostro onore”, Melvin disse alzandosi in piedi, “Chiedo che
vengano annullate tutte le accuse contro il signor Conner”.
424
anno vengono a supplicarmi di avere il permesso di fare una cosa del
genere, signori? Il risultato di quel sermone che ha predicato quella
mattina, è stato che ora abbiamo almeno cinquanta famiglie della chiesa
che hanno manifestato la volontà di prendere nella loro casa un ragazzo
abbandonato. L’ultima volta che ho controllato, abbiamo trovato posto
per sedici bambini, signori, cinque dei quali vivono nella casa dei
Conneri. Se non ricordo male, tutti quei ragazzini sono stati raccolti dalle
strade o dal signor Conner o dal signor Neely E tutti sono in via di essere
adottati!
“La squadra Conner/Neely ha fatto crescere il coro dei bambini e dei
giovani circa del cinquanta per cento; tutti i membri del coro degli adulti,
sono sicuro, stravedono per loro. Dietro mio suggerimento i due
studenti si sono procurati un abito talare con colletto bianco e ora si
possono vedere visitare gli ospedali, le prigioni, gli orfanotrofi; la cosa
più sorprendente di tutte, secondo me, è che il giovane che ha rivolto al
signor Conner l’accusa di abuso sta ora vivendo con i Conner stessi
perché ha paura di suo padre. Dal pulpito della chiesa il signor Conner lo
ha perdonato e ciò è accaduto prima di sapere che le accuse sarebbero
state ritirate.
“Dopo aver subito tre attentati alla sua vita per opera del capo della
banda dei Ghepardi, il signor Conner è andato a fargli visita, tutto solo,
disarmato, senza che nessuno sapesse dove andasse o dove fosse. Sono
diventati amici, e ora si è accordato con i Ghepardi non solo perché
dessero al nostro personale passaggio sicuro nel loro territorio, ma
anche perché proteggessero le stesse persone da altri pericoli. E per
finire, il signor Conner sta insegnando al capo della banda la nostra fede.
“Con tutta sincerità, ammetto – e il signor Conner converrà con me che sono avvenuti anche fatti negativi quale risultato delle sue scelte;
ma quelli positivi superano di gran lunga quelli negativi! Anche la morte
di Larry Mullin, buon amico del signor Conner, non è stata
completamente un male! Vedete, Larry era diventato un buon cristiano,
è stato portato alla redenzione quando si trovava nel carcere minorile
dall’allora quattordicenne Jamie Conner. Secondo il mio parere il bene
che Jamie sta facendo conta di gran lunga di più del male che può aver
commesso. Se la vostra decisione sarà di espellerlo, Jamie ha già detto
che l’accetterà; e so che ciò non lo scoraggerà, ma lo spronerà a cercare
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altrove la conclusione dei suoi studi di cui ha bisogno per la sua
missione. E finisco dicendo che io personalmente, l’intero staff della
Chiesa Comunitaria e tutta la congregazione lo sosterremo, sia che
questa commissione deciderà che la sua carriera come studente qui è
terminata oppure no!”
“Grazie, dottor McNeil”, il dottor Baron disse dopo che il pastore
aveva ringraziato la commissione e si era seduto. “Sembra che ci siamo
occupati del caso senza conoscere tutti i fatti. Da parte mia sono pronto
ad aggiornare questa riunione senza ulteriori provvedimenti, eccetto
forse quello di riconoscere ufficialmente al signor Conner il merito di un
lavoro ben fatto. Qualcuno contrario?”
Nessuno aprì bocca. La riunione era andata avanti per più di tre ore
e Jamie ne uscì era totalmente esausto. Guardò il suo pastore, il suo
padre spirituale, con ammirazione e gratitudine. Quell’uomo gli aveva
appena salvato la pelle …di nuovo!
“Dottor McNeil”, disse il dottor Baron dopo che Jamie se n’era
andato, “alla fine del primo anno di studi del signor Conner, lei ci ha
presentato un rapporto in cui lo descrive come un umile ragazzo di
campagna. Quello che ho visto questa mattina può difficilmente essere
descritto come umile, non è d’accordo? Non sarebbe ‘arrogante’ un
aggettivo più appropriato?”
“Confermo quanto dichiarato in quel rapporto”, il pastore affermò
risoluto. “Credo di aver usato anche il termini ‘brillante’, ‘sicuro di sé’ e
‘coscienzioso’. Ho spesso sottostimato Jamie e mi permetto di dire che
questa commissione ha appena fatto la stessa cosa; il signor Conner non
si farà intimidire da nessuno, signore. Fa bene il suo lavoro e quasi mai è
impreparato, è molto scrupoloso nell’affrontare con capacità e
preparazione ogni situazione che gli si presenta.
“Nonostante tutti i suoi talenti e le sue abilità, il signor Conner
rimane una persona umile e rispettosa. La sua più grande forza è
l’umiltà! Rimane umile perché il suo standard di riferimento non è
umano, è Dio stesso! Noi tutti PREDICHIAMO che accanto a Dio non
siamo niente; il signor Conner invece VIVE questo principio!”
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Un professore che Jamie non conosceva lesse la lista delle accuse,
che erano praticamente le stesse che gli erano state mosse dal professor
Martin quella mattina. Dopo la lettura, ci fu una breve discussione, nella
quale il pastore McNeil ripeté quello che aveva detto nella precedente
riunione. Alla fine la mozione di fiducia nei confronti dell’assegnatario
della borsa di studio fu messa ai voti e approvata all’unanimità.
“Prima di togliere la seduta”, il dottor Ames disse, “c’è ancora una
cosa che dobbiamo affrontare assieme a lei, signor Conner”.
Oh, oh, Jamie pensò, cosa ho combinato ancora?
“Sappiamo che c’è una certa animosità tra lei e il dottor Martin”, il
dottor Ames continuò. “Abbiamo l’autorità di assegnarle un nuovo
consulente. Desidera che lo facciamo?
“No, signore”, Jamie rispose risolutamente. “Non voglio negare che
esiste qualche problema tra il professor Martin e me, ma credo nella
buona fede del professore. So che dal suo punto di vista agisce nel mio
interesse e io questo lo apprezzo. So anche che non sarò mai in grado di
andare d’accordo con tutti nel mondo, così è cosa utile che impari a
trattare anche con persone così. Sono qui per imparare, non è vero?
Perciò, apprezzo l’offerta, ma credo che mi terrò il professor Martin
ancora per un po’”.
“E’ stato davvero fantastico là dentro!” Jamie disse al pastore una
volta usciti. “Se non fosse stato per lei …”
“No, Jamie, TU sei stato fantastico”, il pastore lo corresse. “Penso di
avere un’idea su come ti sentivi dentro, ma tu ti sei comportato molto
bene. Hai mantenuto la calma e hai calcolato tutto perfettamente, come
un robot. Tuttavia c’è una lezione che devi imparare da tutto questo.
Devi imparare a ‘suonare il tuo corno’, perché nessuno lo suonerà per
te”.
“Lei lo ha fatto”, Jamie sostenne.
“E lo farò di nuovo se sarà necessario, ma non sarò sempre presente
a sostenerti”. A quelle parole Jamie sentì un brivido freddo giù per la
schiena. Improvvisamente si accorse che dipendeva da quell’uomo
almeno quanto aveva dipeso da suo padre e da sua madre durante gli
anni della crescita. Ma non c’era tempo per riflettere su ciò in quel
momento, c’erano molti occhi su di lui, molti di più di quelli
appartenenti alle persone della sua famiglia, ed erano tutti occhi che
domandavano, che chiedevano una risposta. “Allora?” Kim disse
prendendogli le mani.
“Non mi hanno buttato fuori”, Jamie disse con un sorriso
imbarazzato.
La memoria di Jamie andò al cappellano e al sergente che lo
avevano odiato durante i nove mesi che aveva trascorso in prigione. Alla
fine i due avevano cambiato opinione su di lui e il cappellano aveva
finito per accettare la sua proposta di collaborazione dopo che si era
sparsa la notizia della sua liberazione. La situazione di allora non era
stata molto dissimile da quella presente, rifletté, solo che allora non
aveva avuto alcuna possibilità di scelta. E chissà. Forse il nuovo
consulente sarebbe stato anche peggiore del professor Martin. E c’era
da considerare pure il fatto che, se avesse accettato l’offerta di un nuovo
consulente, il dottor Martin avrebbe macchiato il suo curricolo perfetto.
Il dottor Martin era sicuramente consapevole che aveva fatto un grosso
errore nell’accusare il suo giovane studente e ora era in qualche modo
costretto a riconsiderare il suo atteggiamento nei confronti di
quell’inusuale giovane ragazzo di campagna. E il tanto fu sufficiente per
Jamie.
“Hanno preso dei provvedimenti però”, il pastore disse orgoglioso.
“Gli hanno dato una menzione ufficiale!”
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“Ora tutto quello che devo fare è affrontare la commissione di
selezione della borsa di studio questo pomeriggio”, Jamie disse dopo che
gli hurrà si erano smorzati.
“Non credo che sarà un grosso problema”, il pastore disse facendo
l’occhiolino.
“C’è una cosa che non capisco, signore”, Jamie disse al pastore
mentre a piedi andavano dalla chiesa all’Istituto, pochi passi di distanza
l’uno dall’altro. Il pastore McNeil gli aveva rivelato anche lui era membro
nella commissione di selezione, assieme al dottor Ames a tre membri
della facoltà. Beh, era logico, non è vero? Dopo tutto, era la chiesa che
sponsorizzava la borsa di studio; era completamente finanziata da un
lascito che era stato dato alla chiesa per promuovere l’istruzione
cristiana.
“Che cosa non capisci?” il pastore disse con una risatina. Si
conoscevano così bene ora, quasi come padre e figlio, eppure Jamie
ancora insisteva a chiamarlo “signore”. Ma il pastore aveva saputo che
Jamie chiamava anche il suo proprio padre “signore”. Un’altra di quelle
“cose meridionali”, senza dubbio, pensò.
“Il signor Enfield”, Jamie disse pensieroso. “Sembra ci sia qualcosa
che collega il signor Enfield e il professor Martin. Mi sembra il tutto un
po’ stano”.
“Non è affatto strano”, il pastore rispose. “Il professore e Simon
Enfield sono amici dai tempi dell’università. Poi quando Simon divenne
uno dei migliori consulenti finanziari di Chicago, il dottor Martin fece in
modo che fosse lui ad amministrare il denaro della borsa di studio per
conto della scuola. Quel denaro doveva essere investito per ricavarne il
massimo guadagno, affinché il lascito iniziale non si prosciugasse mai.
“E’ davvero una cosa insolita!”
“Che cosa?”
“Beh, per prima cosa, il signor Enfield non è membro della nostra
chiesa, o di un’altra chiesa, da quanto ne so. Dopo la mia piccola lite con
lui domenica scarsa, so che anche picchia suo figlio. Ancora non so dove
si trovi sua moglie, so solo che non vive in casa con lui. Josh rifiuta di
parlarne, e questa è già una ragione sufficiente per ritenere che
qualcosa non quadra. Quanto alla questione dell’amministrazione del
denaro della chiesa, ritengo sia più logico che fosse un membro della
chiesa e non un estraneo a gestire tutto quel denaro, che fosse qualcuno
di cui ci possa fidare completamente perché anche lui si fida
completamente di Dio”.
“Hai sollevato una questione davvero interessante, Jamie, ma
perché cambiare qualcosa che finora ha funzionate bene?”
420
“E proprio questo il punto, signore. Quanto è successo potrebbe
portare ad un cambiamento negativo. Simon non è stato affatto
contento quando ho portato Josh a casa con me ed si è dimostrato
assolutamente riluttante a ritirare le accuse contro di me. Lo farà solo
perché Josh ha detto che non sarebbe tornato a casa fino quando non si
fosse messa una pietra sopra a tutta la vicenda. Quello che il signor
Enfield non sa, è che Josh non ha alcuna intenzione di tornare a casa,
mai più! Ciò potrebbe trascinarci tutti in una battaglia legale alquanto
incresciosa. Se scopre che i fondi che lui gestisce finanziano la mia
istruzione, la persona che dà rifugio a suo figlio, beh …”
“Capisco quello che vuoi dire: ma Jamie, pensi che sia giusto
incoraggiare Josh a rimanere lontano da casa sua? Non sarebbe meglio
tentare di riconciliare padre e figlio?”
“Sto tentando di farlo, o almeno Adam lo sta facendo. Non posso
fare molto fino a quando non tornerò a casa, ma Adam mi dice che Josh
non ne vuole sapere. Il ragazzo sta raccontando ad Adam del modo in cui
suo padre lo tratta. Josh è terrorizzato da suo padre e Adam sostiene
che ha ragione ad esserlo. Adam stesso ha tentato ripetutamente di
incontrare il signor Enfield, ma lui non vuole vedere Adam e neppure
parlare di Josh. Adam dice che le volte che è riuscito a parlare con
quell’uomo, ha avuto l’impressione molto netta che trattasse Josh come
un oggetto di sua proprietà e non come un ragazzo in carne ed ossa.
Adam non l’ha detto, ma credo che anche lui abbia paura di
quell’uomo”.
“Capisco. Bene, mi hai dato un motivo valido per discutere
dell’intera questione con i membri della commissione. Penso che tu
abbia ragione – se si sarà un contrato tra quell’uomo e la chiesa a causa
del figlio, non sarà saggio lasciare una considerevole somma di denaro
nelle sue mani”.
Come il pastore aveva previsto, la riunione della commissione di
selezione della borsa di studio fu proprio una perdita di tempo. Il
professor Martin non era neppure presente; era stato sconsigliato dal
partecipare alla riunione, perché era bene che il professore, in quanto
consulente degli studenti assegnatari della borsa di studio, non venisse a
conoscenza di chi fossero i membri della commissione stessa.
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“L’ho notato”, Kim concordò. “Chi lo sa? Forse sarà Emily che
abbatterà il muro che sta isolando Justin da tutti”.
“Non sta molto bene oggi”, l’infermiera disse mentre
accompagnava Kim e Jamie verso la stanza di Naomi. “I pazienti
terminali hanno giorni belli e giorni brutti e questo è uno
particolarmente brutto per la signora Johnson”.
Quando la famiglia Conner arrivò il sabato successivo, Jamie non era
a casa. Aveva ricevuto una telefonata da parte di Ace che lo convocava
per una questione, stando alle sue parole, di vita o di morte.
“Suppongo che il suo giorno brutto sia legato al fatto che ieri sera ha
rinunciato ai propri figli”, Jamie suggerì. “Non sa quanto ami quei
bambini”.
“Jamie, sta arrivando la tua famiglia!” Kim aveva protestato.
“Comprenderanno”, Jamie aveva risposto. “Lo sai che devo andare,
Kim. Non ho idea di che cosa Ace intendesse con questione di vita o di
morte, ma proprio non posso non andare”.
“Ti sta suonando come un violino. Schiocca le dita e tu vai di corsa.
Non riesci a vedere che stai inseguendo una causa senza speranza?”
“Probabilmente hai ragione, ma devo tentare, tesoro. Non posso
mollare ora! Cosa penserebbe?”
“E’ così importante quello che pensa?
“Certo che lo è, Kim. Comunque, se c’è una cosa positiva questa
volta, almeno non mi ha telefonato nel bel mezzo della notte”.
“E’ vero, ma ti ha telefonato in uno dei pochi momenti in cui riesci a
stare con la tua famiglia”.
Jamie non ribatté oltre. Promise a Kim e a tutti i ragazzi che avrebbe
concordato con Ace di non incontrarsi più né il venerdì né il sabato
pomeriggio o tutta la domenica ma che quel sabato doveva andare.
“Potrebbe essere così”, l’infermiera disse, sebbene non molto
convinta. “Ma è cosciente che le probabilità di lasciare l’ospedale viva
sono davvero scarse. Forse ha rinunciato”.
Invece Naomi si riprese un po’ quando vide i genitori affidatari dei
suoi figli. “Mi dispiace, siamo in ritardo”, Jamie disse prendendole la
mano sinistra e Kim la destra. “Abbiamo un piccolo problema a casa che
ci ha impedito di essere qui prima. Mi hanno detto che non ha avuto una
buona giornata oggi”.
“E non è la prima, purtroppo”, la signora aggiunse. “Ma forse andrà
meglio domani. A proposito, come stanno i bambini?”
“Bene”, Kim rispose. “Naturalmente sono in un ambiente ancora
estraneo per loro e stanno ancora per loro conto, ma abbiamo una figlia
di dodici anni a cui piace fare da mamma ai più piccoli ed è lei che sta
con loro tutto il tempo. Forse il fatti che siano gli unici bambini di colore
della casa non aiuta, ma vedrà che si adatteranno presto alla loro nuova
vita. Inizieranno la scuola lunedì prossimo, così potranno subito entrare
nella routine quotidiana. Sono davvero dei ragazzi dolci, signora
Johnson; gli ha allevati in modo meraviglioso. Ora dobbiamo parlare di
alcune cose che riguardano lei personalmente, se è disposta”.
“Ma mi hai sempre detto che io sono importante per te”, Ace disse
con un’espressione rammaricata.
Naomi accettò di buon grado, anche perché era tutto il giorno che
aspettava quello che Kim e Jamie avevano da dirle. Fu così che i due
studenti di teologia cominciarono a parlarle della loro fede. Le
spiegarono che non si deve temere la morte, perché la morte non era
affatto la fine di tutto, ma il passaggio verso un’abitazione definitiva ed
eterna. E mentre parlavano e agivano quasi come una vera squadra,
Jamie si accorse che Kim era diventata davvero una brava insegnate
della Bibbia e si ripromise di dirglielo durante il loro ritorno a casa.
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“Qual è il problema questa volta, Ace?” Jamie domandò con un
sospiro. “Lo sai che mi stai rubando il tempo che ho per stare con la mia
famiglia e non è molto”.
Erano le sei passate quando arrivarono a casa dall’ospedale. Adam e
Josh con l’aiuto di Heather e Joey, avevano dato da mangiare ai più
piccoli e fatto far loro il bagno. Ora erano tutti in pigiama, così Kim e
Jamie poterono trascorrere la serata giocando e cantando con i loro figli.
Assicurarono i nuovo arrivati che la loro madre stava abbastanza bene e
che non vedeva l’ora di rivederli l’indomani.
Jamie si era sempre domandato come mai le telefonate di
emergenza, specialmente quelle che riguardavano Justin, erano sempre
avvenute nel bel mezzo della notte. Si stava divertendo così tanto con i
bambini che s’era fatto davvero tardi quando li misero a letto; erano
quasi le undici quando Heather si infilò nel letto dopo aver pregato
assieme ai suoi genitori e aver avuto da loro il bacio della buonanotte.
Non avevano ancora avuto nessuna notizia di Justin e Kim stava
iniziando ad avere terribili presentimenti. Ciò nonostante andarono a
letto lasciando la luce dell’ingresso accesa nel caso Justin fosse
rincasato. Jamie e Adam avevano i loro impegni con il coro dei bambini e
dei ragazzi quel sabato mattina non era certo il caso di perdere del
sonno prezioso a causa di quel ragazzo ribelle. D’altronde era già
successo prima che Justin fosse rimasto fuori casa tutta la notte.
Erano circa le due di notte quando suonò il telefono. Jamie dormiva
profondamente, ma Kim, sempre una madre premurosa, stava solo
dormicchiando. Da esperienze passate sapeva di che cosa Justin fosse
capace. Quasi certamente era in giro a far baldoria, probabilmente
ubriaco e forse anche su di giri per la droga. Non sarebbe tornato a casa
finché non avrebbe smaltito la sbornia. Pur sapendo che non sarebbe
riuscito ad imbrogliare nessuno, tuttavia continuava a prendersi gioco di
loro.
“Sono il dottor Ben Twyla dell’ospedale Mercy”, la voce disse
quando Kim rispose al telefono. “Avete qualche rapporto con un certo
Justin Green?”
XIX – IL GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO
Emily fu dimessa dall’ospedale il venerdì pomeriggio seguente, con
un’intera farmacia di medicinali e con lo stesso sorriso smagliante di
sempre. L’intera clan dei Conner sarebbe arrivato l’indomani dalla
Carolina del Nord e la cosa non fece altro che rendere Jamie ancora più
agitato.
“Non possiamo metterla in una campana di vetro”, Kim disse. “E poi
è talmente imbottita di antibiotici che sicuramente è al riparo da tutte le
infezioni! Credo che starà bene, Jamie!”
“Ancora non riesco a capire come si sia presa la polmonite così
all’improvviso, senza alcun preavviso”.
“Il dottore dice che ha poche difese immunitarie, che purtroppo è
comune quando uno ha l’AIDS. Dobbiamo semplicemente essere più
consapevoli e fare maggiore attenzione. La buona notizia è che ha
superato la crisi molto bene e il suo sistema immunitario sembra si stia
rafforzando un po’”.
“E allora a cosa servono tutte le medicine che le hanno dato?”
“Dovrebbero rafforzare il suo sistema immunitario, almeno così
pensano i dottori, e se siamo fortunati, prevenire che il virus si diffonda.
Non è una vera cura, ma finora quelle medicine hanno avuto qualche
effetto positivo”.
“Mi sembra tanto che quello che ci serve è un miracolo”.
“Emily stessa è un miracolo”, Kim replicò. “Tutti in ospedale sono
rimasti stupiti di Emily. Sapevano che stava molto male, ma da lei non è
uscito mai un lamento, è sempre stata buona e allegra. Tutte gli
infermieri si sono innamorati di lei.
“Sì”, Kim rispose e Jamie si svegliò. “Siamo i suoi genitori affidatari.
Sta male?”
“Beh, non me la porteranno via”, Jamie disse con un grande sorriso.
“Si dà il caso che qualcuno è innamorato di lei anche qui. Pure Justin
diventa buono e gentile quando è vicino a lei”.
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“Tu hai tutti gli altri cui badare”, Kim gli ordinò. “Inoltre, hai il coro
dei ragazzi fra poco più di un’ora”.
“Non sono proprio nelle condizioni di occuparmi del coro dei ragazzi
oggi”.
“Non sarai comunque di alcun aiuto in ospedale Perciò provvedi a
tutto qui a casa. E Justin dovrà stare a casa da solo questa mattina a
meno che non voglia venire con te”.
“Purtroppo sì, signora Conner. C’è stato un incidente stradale e
Justin è rimasto ferito piuttosto gravemente. Vorrei che lei o suo marito
veniste qui, se potete”.
“Saremo subito lì”, Kim promise. Chiese delucidazioni riguardo a chi
dovevano rivolgersi all’ospedale e dopo aver saputo che Justin era
ricoverato al pronto soccorso, riattaccò. Jamie era già fuori dal letto e
aveva indossato i pantaloni. “ Rimani a casa”, Kim gli ordinò. “Hai le
prove con il coro dei bambini tra non molte ore”.
“Non dormirei comunque”, Jamie rispose. “Perché non rimani tu a
casa, invece?”
“Allora andiamo tutti e due”, Kim disse rassegnata. “Vado a dirlo ad
Adam”.
“Dirmi che cosa?” Adam domandò quando apparve sulla soglia della
stanza.
“Justin ha avuto un incidente”, Jamie gli disse. “Dobbiamo andare
all’ospedale, per piacere, provvedi tu alla casa”.
“Andate pure, ce la caveremo senza problemi qui”.
“E’ stato un brutto incidente”, il dottore disse alla giovane coppia
quando arrivò in ospedale. “Era circa mezzanotte quando l’ambulanza li
ha portati qui. Erano in quattro nella macchina e stavano andando molto
veloci, hanno perso il controllo del mezzo e sono usciti di strada. Ho il
sospetto che ci di mezzo la droga o l’alcol o entrambi, lo sapremo presto,
quando avremo i risultati delle analisi”.
“Come stanno gli altri tre? Jamie chiese.
“Solo tagli e graffi. Il ragazzo che era alla guida ha una gamba rotta.
Niente di grave per quei tre, eccetto …”
“Eccetto Justin”, Kim terminò. “Quali sono le sue condizioni?”
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“Non sappiamo ancora con certezza. Stiamo ancora aspettando che
un neurologo veda le lastre ma abbiamo il sospetto che abbia una
lesione alla spina dorsale. Ha perso la sensibilità delle gambe”.
“ Oh, NO!” Jamie sussurrò. “Ti prego, Dio, non anche questo!”
“Perché, cos’altro c’è?” il dottore domandò.
“I suoi genitori si trasferiscono per lavoro in Europa e non vogliono
portarlo con sé. E Justin non lo sa ancora”.
per descrivere quanto penoso sia stato per Jamie lasciare la fattoria e la
sua famiglia: Ma quando si convinse che quella era la volontà di Dio, non
ci furono più discussioni: ha fatto i bagagli ed eccoci a Chicago. Tu non
hai né famiglia né Dio, Justin, ma hai bisogno di entrambi e puoi averli
entrambi. Tutto quello che devi fare è accettare l’amore che tutta
questa famiglia sta aspettando di darti, poi tutti ti aiuteremo a mettere
la tua vita nelle mani di Dio. Se tu saprai farlo, scoprirai che essere un
paraplegico non è di la peggiore delle disgrazie. Ma dovrai lasciare la tua
autocommiserazione fuori dalla porta, perché in questa casa non è la
benvenuta”.
“Vi consiglio di non dirglielo per il momento. Suppongo sappiate
cosa significa se ha una lesione alla spina dorsale”.
“Purtroppo sì”, Kim disse. “Possiamo vederlo?”
“Ma certo. E’ sveglio e abbastanza lucido. La sua faccia è piena di
graffi e lividi, ma sembra piuttosto su di morale. Naturalmente non gli
abbiamo detto nulla delle sue condizioni, ed è meglio non farlo finché
non avremo delle certezze. Inoltre, credo non abbia ancora smaltito del
tutto la sbornia per rendersi conto di quello che gli è capitato”.
Quando Justin vide i suoi genitori affidatari entrare nella stanza,
chiuse gli occhi sbigottito. “Okay ragazzi, ci siamo!” gemette.
“Spero che ti sia divertito alla festa”, Jamie disse calmo. “Come ti
senti, Justin?”
“Come se mi avesse investito un camion”, il ragazzo rispose. “Anzi,
un camion ci ha travolti per davvero. Come stanno gli altri?”
“Il dottore dice che stanno bene”, Kim rispose. “Uno ha la gamba
rotta, ma stanno tutti abbastanza bene e presto torneranno a casa.
Faresti meglio a preoccuparti di te stesso, Justin, potresti rimanere in
ospedale per un po’. C’è qualcosa che vorresti che facciamo per te?”
“Sì, avanti, urlatemi di tutto e fatela finita. So che siete infuriati con
me, perciò sfogatevi e poi lasciatemi in pace”.
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Il sabato mattina tutto iniziò come il solito. Jamie si alzò un po’
prima di tutti gli altri come era sua abitudine. Si fece la doccia poi andò a
prendere Emily per il suo pasto del mattino. La trovò nella culla sveglia
ma quieta. Notò che il suo viso era un po’ arrossato, ma pensò che
avesse dormito con la faccia in giù e non ci pensò; finché non la sollevò.
“Ehi, principessina!” esclamò sollevando la piccolina dalla culla. Non
appena la ebbe in braccio, Jamie sentì come una scarica elettrica di
panico per tutto il corpo. Sentì il calore che si irradiava da lei attraverso i
vestiti e la coperta che la copriva. “Kim!” chiamò, “Kim, vieni presto!
Emily ha la febbre!”
Kim arrivò di corsa, termometro in mano. Jamie ebbe una terribile
premonizione e Adam, che aveva sentito Jamie chiamare, venne di
corsa. “Telefono all’ospedale”, disse. “Quanta febbre ha, Kim?”
“103”, Kim rispose con voce spaventata. “Dobbiamo far scendere la
temperatura. Jamie, prendi degli asciugamani e bagnali con dell’acqua
fredda. Intanto io la svesto”.
“L’ospedale è in linea”, Adam annunciò. “Confermano che è
necessario raffreddarla, Kim. Non appena la temperatura sarà scesa un
po’, dicono di portarla in ospedale in tutta fretta! Ti accompagna io,
Kim”.
“Ma … e io?” Jamie protestò.
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ragazzi, Jamie, ti stanno aspettando. Justin ed io dobbiamo fare un
chiacchierata assieme”.
Jamie obbedì. Guardò l’orologio e si accorse era in ritardo. Infatti,
aveva promesso ad Heather, Joey, Chico e Juanita. di andare a fare una
corsa in bicicletta tutti assieme. Trovare del tempo per stare con i suoi
figli durante la settimana era davvero diventata una cosa piuttosto rara,
visti i tanti impegni di Jamie.
Per l’ora successiva circa, Jamie e i quattro ragazzi andarono in giro
per il quartiere con le loro biciclette, cantando felici. Non erano quattro
ragazzini che andavano in bicicletta col loro papà, ma cinque ragazzini. I
ragazzi non vedevano l’ora che arrivasse il venerdì e il sabato pomeriggio
e sera; era diventato il momento della famiglia, uno dei pochi momenti
della settimana in cui Jamie e Kim erano a loro completa disposizione.
Kim raccontò a Justin ciò che era capitato a suo marito nei suoi
primi vent’anni di vita. Sentendo Kim piangere, Adam venne a vedere
cosa stava succedendo. Ben presto anche lui rimase a sentire Kim
raccontare le disgrazie che Jamie aveva vissuto.
Josh, intanto, stava giocando con i bambini più piccoli in un’altra
stanza ed Emily stava dormendo tranquilla. Era davvero una brava
bambina e cresceva normalmente tanto che tutti si erano quasi
dimenticati che fosse HIV positiva. Ma tutti furono riportati alla triste
realtà, quando la bambina ebbe la sua prima grave crisi.
La conversazione di Kim con Justin non ebbe l’effetto di trasformare
Justin in un ragazzo amorevole e collaborativo, ma almeno lo rese
consapevole che Jamie era perfettamente in grado di capire quello che
stava attraversando.
“Ci sono due grandi differenze tra te e Jamie”, Kim aveva concluso.
“Jamie ha avuto i genitori più esigenti ma anche più amorevoli e pronti
all’aiuto che si siano mai visti e gli hanno insegnato fin da piccolo ad
avere fiducia in Dio e a sottomettersi al Suo volere. Non ci sono parole
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“Non siamo infuriati”, Kim rispose, “siamo solo molto, molto delusi.
Ciò che c’importa in questo momento è che tu guarisca, e che tu torni a
casa”.
“Non voglio tornare a casa vostra. A quest’ora saremmo stati
lontani da qui, se non fosse stato per l’incidente. Eravamo diretti in
California”.
“Ne parleremo più tardi di questo”, Jamie disse. “Vuoi che diciamo
qualcosa ai tuoi genitori?”
“Non mi interessa un fico secco di cosa direte loro”, rispose. “E
ovvia a tutti che quei due non mi vogliono, perciò non m’importa
proprio nulla di quello che sanno o non sanno di me. Solo lasciatemi in
pace, va bene?”
Justin iniziò a piangere. Sembrava sapere molto di più delle sue
condizioni di quanto i dottori gli avessero raccontati; d’altronde non era
certo un ragazzo stupido.
“Non ho intenzione di abbandonarti a te stesso, Justin”, Jamie disse
calmo. “Non ti lascerò almeno finché non starai meglio e non tornerai a
casa”.
“Perché? Non capisci che non voglio averti tra i piedi?”
“Hai bisogno di aiuto e hai bisogni di persone che ti stiano vicino”,
Jamie disse prendendo la mano del ragazzo. “E che tu lo voglia o no, due
persone che ti vogliono bene sono proprio qui … e una casa piena di
persone che ci tengono a te ti stanno aspettando. Il fatto che sei finito
nei guai, non è motivo sufficiente per respingerti, Justin. E tu non
spingerci via, perché avrai bisogno di noi nei giorni che verranno”.
“Il dottore ha ordinato delle radiografie particolari”, un’infermiera
annunciò quando entrò nella stanza. “Saranno eseguite in anestesia
totale, perciò non si sveglierà fino al tardo pomeriggio. Andate a casa e
cercate di dormire un po’ anche voi”.
“Andremo non appena si sarà addormentato”, Jamie disse, “a meno
che tu non voglia che ce ne andiamo, Justin”.
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“Ve l’ho già detto, non vi voglio qui!”
Nonostante quelle parole di rabbia, Jamie colse paura in quelle
parole. “Rimarremo qui”, disse.
Jamie aveva deciso di contattare il padre di Justin solo dopo aver
terminato le prove del corro dei ragazzi, verso mezzogiorno. Ma appena
ebbe raccontato al pastore McNeil l’incidente capitato al ragazzo, il
pastore stesso decise di fare quella telefonata. “I medici sono quasi
sicuri che Justin rimarrà paralizzato e dovrà trascorrere il resto della sua
vita su una sedia a rotelle”, disse nonostante le obiezioni di Jamie.
“Non penserete mica che io sia ora talmente sconvolto da
rinunciare alla mia carriera e rifiutare il mio trasferimento in Europa,
vero?” Walter Green domandò?
“Veramente ci aspettiamo che lei faccia proprio così”, il pastore
ispose. “Justin avrà bisogno di molto aiuto e di molto amore e
incoraggiamento. Penso che glielo deve, Walter. E’ ancora suo figlio”.
“Lo avevo avvisato e ho insistito in tutti i modi, gli ho sempre detto
che ognuno è responsabile delle proprie azioni e deve portarne le
conseguenze; suppongo che stia scoprendo a proprie spese che avevo
ragione”.
“E lei, Walter? E’ pronto a rendere conto delle conseguenze delle
sue azioni?”
“Non capisco cosa intenda dire, dottor McNeil. Ho detto a quel
Conner che avrei pagato per il sostentamento del ragazzo e lo farò. Non
è come se lo abbandonassi a se stesso”.
“E’ tutto da ridere. Farò qualsiasi cosa mi dirai di fare; cos’altro
potrei fare? Sono inutile e senza speranza ora, così le mie decisioni e i
miei voleri e desideri non significano più nulla!”
“Non voglio sentirti parlare in questo modo mai più!” Jamie disse,
usando un tono di voce calmo ma minaccioso. “NON sei inutile e non sei
senza speranza! Hai ancora i tuoi occhi e le tue orecchie, una testa
piuttosto buona, credo. Hai le mani e le braccia; probabilmente hai
anche una bella voce. Dio può guarirti Justin. Tutto quello che devi fare è
fidarti di Lui ed Egli ti guarirà”.
“Stai cercando di dirmi che Dio farà funzionare di nuovo le mie
gambe e che devo solamente chiederglielo?”
“No, non è questo che sto dicendo. Dio si serve di noi così come
siamo. Se riterrà cosa buona aggiustarti le gambe lo farà, ma è molto più
probabile che Egli voglia usarti così come sei ora. Se vuoi servire Dio,
devi imparare a farlo secondo le Sue condizioni, non le tue. La tua mente
è ora avvelenata da pensieri di auto-commiserazione e auto-distruttivi.
Dio può guarire questa che considero una malattia e lo farà in un istante
se solo Gli darai l’opportunità di farlo”.
“E’ facile per te dirlo, tu che non hai mai avuto nessun problema in
tutta la tua vita!”
Sfortunatamente Justin aveva fatto quella considerazione proprio
mentre Kim stava entrando nella stanza. Non conosceva tutto quello che
era stato detto fino a quel momento, ma non le fu difficile farsi un’idea
piuttosto chiara al riguardo, e le parole di Justin riguardanti Jamie la fece
infuriare.
“Cosa? Jamie non ha mai avuto un problema in tutta la sua vita?
Lasciami che ti dica un paio di cose …”, disse arrabbiata.
“E’ proprio questo quello che invece sta facendo. Justin avrà
bisogno molto di più che di qualche misero soldo per il suo
sostentamento. Jamie Conner ha dieci figli e ha appena vent’anni. Non si
rende conto che Jamie aveva cinque anni quando Justin è nato? Non
pensa sia poco leale mettere il peso di un adolescente invalido sulle
spalle un ragazzo come Jamie?”
“E no, questo ragazzo impertinente ha bisogno di una lezione”, Kim
disse su tutte le furie, “ed è venuto il momento di dargliela. Pensa che
tutto il mondo sia contro di lui, che a nessuno importi di lui, che nessun
altro al mondo abbia mai avuto esperienze difficili. Va a dagli altri
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“Kim, non è il caso …” Jamie la interruppe.
“Allora non farmi andare in chiesa con te tutto il tempo e fammi
tornare alla mia vecchia scuola. Odio la scuola della chiesa!”
“Mi dispiace, ma lasciare la scuola della chiesa è fuori questione in
questo momento, Justin. Kim, Adam ed io siamo pieni di impegni e non
abbiamo proprio il tempo di portarti avanti e indietro in un’altra scuola.
E inoltre credo che tu abbia bisogno di quello che la scuola della chiesa
ha da insegnarti. Mi dispiace, ma andare alla scuola della chiesa fa parte
integrante delle regole di questa casa”.
“Tu vuoi che io diventi un cristiano come te”, Justin disse con
sogghigno. “Fatica sprecata, dopo quello che Dio mi ha fatto. La mia
famiglia mi ha abbandonato e ora sono sua una carrozzella per il resto
della mia vita”.
“E credi che tutto questo sia colpa di Dio?”
“Di chi altri? Mi parli sempre di un Dio che ci ama e che può fare
tutto. Se è così potente, perché non mi sistema la mia spina dorsale?
Perché non punisce mio padre per avermi scaricato? Anche mio padre è
cristiano, lo sai. Che razza di giustizia è mai questa?”
“E Dio dovrebbe sistemarti la schiena perché tu faccia di nuovo
quello che hai fatto? Justin, Dio non è a nostra disposizione per
accontentare i nostri capricci. Ci lascia la libertà di fare delle scelte e tu
ne hai fatte delle scelte sbagliate. Dio non ti ha storpiato; sei stati tu a
farlo a te stesso. I tuoi genitori non ti hanno lasciato, tu hai lasciato loro!
Da quanto ho capito, essi hanno cercato di insegnarti valori e
comportamenti cristiani, ma tu non hai voluto saperne!”
“E suppongo che sia un valore cristiano abbandonare i propri figli?”
“Ammetto che probabilmente io avrei gestito la cosa in modo
diverso, ma non ho intenzione di criticare i tuoi genitori anche perché
non conosco tutti i fatti. Sono sicuro, però, che nella loro mente essi
hanno fatto tutto quello che dovevano e che potevano fare. In ogni
modo anche loro, come tutti, dovranno rispondere a Dio delle loro
scelte; quello che importa ora, Justin, è ciò che tu pensi di fare riguardo
alla tua situazione”.
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“Avrà tutta la chiesa a sostenerlo”, Walter ribatté. “Ho visto il modo
in cui tutti sono stravedono per lui, agli occhi di tutti, quel ragazzo non fa
nulla di sbagliato!”
“Lei parla così solo perché non conosce i fatti. Se lei fosse stato
presente a qualche riunione dello staff avrebbe visto di persona che.
Jamie è quasi costantemente nei guai con l’uno o l’altro dei membri
dell’Istituto o della facoltà. Il fatto è che Jamie non fa nulla di sbagliato
se può evitarlo. Quello che deve chiedere a se stesso invece è se un
ventenne e la sua ventitreenne moglie possono occuparsi di un ragazzo
invalido oltre che di altri nove figli, ciascuno con la propria personalità e i
propri problemi? Se la sua risposta è no, che non è possibile, allora i figli
di Jamie, TUTTI i suoi figli, soffriranno molto quando il loro padre fallirà
nel suo compito di essere un buon padre. Abbiamo un’unica
responsabilità nel crescere un figlio, Walter, se falliamo come genitori,
allora anche i nostri figli saranno dei falliti”.
“Grazie per questo attestato di fiducia, pastore”“,Walter Green
disse bruscamente. “Ora che mi è chiaro quello che lei pensa di me …”
“Non sto dando alcun giudizio su di lei, ma lo farò se necessario: agli
occhi di Dio, il ragazzo è sua precisa responsabilità. Vuole davvero un
giorno a dover spiegare a Dio perché lo ha abbandonato proprio quando
aveva maggiormente bisogno di lei?”
“Perché non lo chiede a Justin? Se lei ricorda, è stato Justin che ha
lasciato me; è stato Justin che si è messo nei guai ed è stato Justin che si
è fracassato le ossa. Quanto al ragazzo Conner, beh, se avesse lasciato
Justin nel carcere giovanile, l’incidente non sarebbe successo, vero?”
“Credo che se lei intende biasimare Jamie per quanto è successo al
ragazzo”, il pastore disse calmo, freddo, “allora la nostra conversazione
finisce qui. Mi dispiace che la pensi così, Walter. Le auguro ogni successo
nel suo nuovo incarico”.
Il pastore non raccontò a nessuno i dettagli della sua conversazione
con Walter Green, disse solo che l’uomo era ancor più risoluto di prima,
ora che suo figlio era, molto probabilmente, un invalido.
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“Non andrà neppure a trovarlo?” Jamie domandò incredulo.
“Non l’ha detto apertamente, ma me l’ha fatto capire”, il pastore
rispose, scuotendo la testa. Da persona gentile qual’era, il pastore non
aveva atteso che Jamie finisse le prove del coro per dirgli del padre di
Justin. Sapeva che Jamie non doveva essere rattristato con brutte notizie
proprio mentre faceva funzionare la sua magia con i bambini. Quando
lavorava con il coro, si estraniava da tutto quello che succedeva nella sua
vita, e dedicava tutto se stesso ai bambini che gli stavano davanti.
“Vado in ospedale appena avrò portato a casa questi birichini”,
Jamie disse al pastore riferendosi ai suoi figli. “Devo poi portare i tre
Johnson a far visita alla loro madre e spero che per allora sapremo
qualcosa delle analisi e dei test di Justin”.
Il gruppo dei volontari della chiesa aveva già provveduto a costruire
una rampa per disabili vicino alla porta di dietro di casa Conner, ma non
era stata ancora allestita una stanza da letto per Justin al piano terra.
Jamie aveva in mente di trasformare il suo studio nella stanza da letto di
Justin, proprio per evitare le scale, ma non aveva ancora deciso di
spendere dei soldi per farlo, fino a che non avesse conosciuto la
decisione di Justin.
“Tutta la mia famiglia della Carolina del Nord verrà qui la prossima
settimana”, Jamie disse al ragazzo il venerdì pomeriggio, dopo averlo
riportato a casa dall’ospedale senza problemi. Aveva anche ripreso a
frequentare la scuola, la scuola della chiesa. “Vorrebbero sapere se hai
deciso di rimanere qui o no e mi piacerebbe dare loro una risposta”.
“Vuoi che venga con te?” il pastore si offerse.
“Verrà anche Andy?” Justin chiese con una certa apprensione.
“Posso farcela da solo, pastore. Lei ha già il suo bel daffare per
preparare i servizi di domani”.
“Lo so che puoi farcela da solo”, il pastore disse mettendo la mano
sulla spalla magrolina di Jamie, “Ma, come continuo a dirtelo, non sei
solo in questa vita e certamente non sei solo in questa chiesa. Ti vedrò
nel reparto emergenza tra un ora e mezza, va bene?”
“L’ultima volta che ho controllato, Andy faceva ancora parte della
mia famiglia”, Jamie rispose non senza ironia. Per quanto tentasse di
non farlo vedere, Jamie stava davvero perdendo la pazienza. Era ovvio
che Justin aveva paura di Andy. Sapeva che suo fratello non aveva
toccato il ragazzo fisicamente e certamente non l’avrebbe fatto ora che
era in quelle condizioni. Ma sapeva che Andy doveva avergli fatto una
bella lavata di capo l’ultima volta che erano rimasti da soli, faccia a
faccia. Oh bene, pensò, forse è proprio quello di cui Justin ha bisogno.
Jamie era seduto nell’ufficio del neurologo assieme al pastore
McNeil. Il dottore stava spiegando loro, in modo dettagliato, i risultati
delle analisi di Justin. Per quanto Jamie avesse imparato di biologia, le
parole del dottore furono quasi incomprensibili per il giovane studente.
Il dottore parlò di vertebre, della spina dorsale, del midollo vertebrale,
dei vari quadranti del corpo, dorsale qui, ventrale là.
“Se stai cercando di umiliarmi, ci stai riuscendo davvero”, Justin
disse amaramente. “Andy sarà proprio contento di vedermi in questo
stato. Scommetto che non aspetta altro che dirmi ‘te l’avevo detto’.
Suppongo che gli farai mettere il catetere al posto tuo, tanto per
completare il quadro”.
“Dottore”, il pastore lo interruppe esasperato, “Non ho idea di che
cosa stia parlando e dallo sguardo sul volto di Jamie direi che neppure lui
capisce qualcosa. Poteremmo solo sapere in conclusione come sta
Justin? Ha la schiena rotta o no?”
“Ti assicuro che Andy non ti umilierà e non sarà affatto contento di
quello che ti è capitato, né ti toccherà in nessun posto. Andy non è il
tipo”, Jamie disse. “Justin te lo dico di nuovo, stiamo cercando di amarti
con tutto noi stessi, ma stai rendendo la cosa terribilmente difficile. Non
so proprio come dimostrarti che vogliamo aiutarti”.
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“Per piacere, non lasciarci mai”, supplicò. “Avevo un papà prima e
se n’è andato. Credo che non riuscirei a sopportare se tu ci lasci”.
“E non devi preoccuparti proprio di questo, principessa. L’unica cosa
che potrebbe portarmi via da te e dai tuoi fratelli e sorelle è la morte e
ho la sensazione che Dio non lo permetterà. Sei parte di me, Heather
Conner, e io sono parte di te”.
Heather sorrise radiosa, lo stesso sorriso radioso da bambina che
aveva incantato Jamie la prima volta che l’aveva vista. “Allora faresti
meglio a lasciarmi dormire un po’”, Heather disse. “E’ tardi e devi
dirigere il coro domani. Mi piace tantissimo vederti dirigere il coro!”
Prima che Kim glielo chiedesse e prima di addormentarsi, Jamie
tentò di ricordarsi quando era stato in intimità con lei l’ultima volta; non
riuscì nemmeno a ricordarlo. Fortunatamente per lui Kim non fece
domande, ma sapeva che anche lei stava pensando alla stessa cosa; e
probabilmente Kim ricordava perfettamente. Allora le giurò che non
avrebbe mai più lasciato passare tanto tempo. Ma a Kim non importò la
promessa di suo marito. “Quello che davvero m’importa è che ora siamo
tutti e due qui e che possiamo ricominciare, come fosse il primo giorno”,
Kim disse. “Ti amo tanto, Jamie!”
“Stavo cercando di spiegarvi proprio questo”, il dottore disse, anche
lui frustrato. “No, la sua schiena non è ‘rotta’ come lei dice, ma ha subito
un danno significativo. Una minuscola scheggia di osso spezzato ha leso
la spina dorsale. In conclusione, signori, stando alle conoscenze attuali in
materia, possiamo dire che Justin Green è paralizzato dalla vita in giù.
Non c’è assolutamente nulla che possiamo fare”.
“Nulla?” Jamie disse con tono di sfida. “Con tutti i progressi …”
“Nulla. Mi dispiace, signor Conner, ma non c’è nulla che possiamo
fare. La ricerca va avanti e qualche progresso sicuramente verrà fatto,
ma al momento non c’è assolutamente nulla che si possa fare, se non
aiutare il giovane a rassegnarsi”.
“Lo ha già detto a Justin?” il pastore chiese.
“No. E bene che anche i genitori siano stati presenti, è un momento
critico per chiunque, tanto più per un ragazzo”.
“Sono d’accordo”, il pastore aggiunse, “Purtroppo i suoi genitori
non saranno qui, sembra che a loro non importi più nulla del loro figlio.
Suppongo spetti a noi fare le loro veci, Jamie. Propongo di farlo subito”.
Quasi due settimane più tardi Justin fu dimesso dall’ospedale. Era
stato fatto alzare da letto circa una settimana prima e aveva subito
imparato a scorazzare per i corridoi seduto sulla sua nuova sedia a
rotelle. Justin non aveva ancora dato alcun segnale chiaro circa la sua
scelta di dove abitare una volta dimesso dall’ospedale . Jamie aveva
tentato di non mettergli fretta, ma il tempo di lasciare l’ospedale era
ormai prossimo. Se non avesse preso una decisione rapidamente, in
modo che Nathan potesse iniziare a preparare i documenti per
l’adozione, Justin sarebbe automaticamente diventato un minore
soggetto alla tutela dello stato. Con il suo atteggiamento ribelle, Jamie
ritenne che non sarebbe stata una cosa tanto brutta, ma sapeva anche
che tutti nella sua famiglia sarebbero rimasti rammaricati se Justin fosse
finito in orfanotrofio e in qualche struttura di cura senza, dove non c’è
né affetto né amore.
Come prevedibile, Justin non prese la notizia molto bene, sebbene
sembrò non essere sorpreso. “E’ solo una di quelle cose più uniche che
rare”, il dottore disse rivolgendosi al ragazzo. “Abbiamo visto migliaia di
traumi simili, ma mai con effetti altrettanto devastanti”.
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“Mi fa sentire molto meglio, dottore” Justin disse amaramente.
“Non solo sono un paralitico ora, ma ho anche vinto tutti i pronostici per
diventare così! Cosa potete fare?”
“Dal punto di vista medico, non molto”, il dottore rispose. “Rimarrai
in ospedale per altre due settimane, ti terremo in osservazione per
eventuali complicazioni e cominceremo ad insegnarti l’uso del catetere e
di altre cose”.
“Catetere?”
“Sei incontinente”, il dottore spiegò. “Non hai più la sensibilità e il
controllo della vescica e di altre funzioni, perciò dovrai usare il catetere
se vorrai andare in giro. Devi imparare ad usarlo correttamente per
evitare infezioni”.
“Andare in giro?” Justin disse ridendo. “Dottore, mi ha appena detto
che le mie gambe sono inutili! Come posso andare in giro?”
“Su una sedia a rotelle, naturalmente. Sarà le tue gambe d’ora in
vanti. Veramente questa è un altro motivo per cui ti terremo qui ancora
un po’, così potrai imparare ad usare la sedia a rotelle una volta che ti
sarai procurato una”.
“Io non ho i soldi per comperarla e seriamente dubito che il mio
vecchio li caccerà fuori”.
“E’ anche di questo che dobbiamo parlare, Justin”, Jamie disse. “Mi
dispiace, ma ho altre cattive notizie e riguardano i tuoi genitori”.
“Non mi vogliono più, vero?”
“E’ un modo crudo di dirlo, ma è così. Tuo padre è stato trasferito in
Europa e dice che non può occuparsi di te, soprattutto ora che sei su una
sedia a rotelle”.
“Ciao, principessa”, disse sedendosi sul bordo del letto. “Sei sveglia
ed è terribilmente tardi, non è vero?”
“Io … ero preoccupata per te, papà”, Heather disse con voce che
faceva trasparire tutta la sua ansia, “Ti ho sentito parlare con la nonna e
ti ho sentito piangere”.
“Sì, tesoro, piangevo. Mi sono sentito così male per Justin – vedi, sta
attraversando un momento davvero brutto. Non camminerà più, lo sai,
almeno non nella sua vita presente”.
“Ma in Cielo sì, non è vero?”, Heather disse convinta. “Non mi hai
detto che in Cielo sarà di nuovo normale, che sarà in grado di
camminare di nuovo?”
“Sì, certo, tesoro. L’unico problema è che non sono così sicuro che
Justin andrà in Cielo. Non sono neppure sicuro che lui stesso voglia
andarci”.
“Alloro suppongo che spetti a noi fare in modo che ci vada, giusto,
papà?”
… e un bambino li condurrà …
“Non sono sorpreso. Suppongo che mi metteranno in uno di quegli
ospedali per drogati, giusto?”
“Speravo invece che tu fossi disposto a venire a stare a casa mia.
Nonostante i tuoi sforzi per farti odiare, noi ti amiamo lo stesso, e ora
che più di prima, damerino”.
“Perché lo fate? Perché tanto disturbo?
“Per una serie di motivi. Primo, ho promesso che avrei fatto del mio
meglio per aiutarti a costruirti una vita, che tu lo voglia o no; secondo,
hai bisogno di una casa e capita che noi ne abbiamo una. Terzo, ti
volgiamo bene, Justin”.
“Hai proprio ragione, Heather”, Jamie rispose abbracciando
strettamente sua figlia.
“Papà?” Heather disse appena si sistemò sul cuscino e Jamie si era
alzato per uscire.
“Sì, tesoro?”
“Mi ami?, papà?” Ci ami tutti nel modo che tu dici che ci ami?”
“Naturalmente! Amo ciascuno di voi! Siete tutta la mia vita!”
“Mi volete bene? Perché mai mi vorreste bene?”
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lasciato fare a Lui! E conosciamo i risultati. Tu hai fatto allora quello di
cui eri capace, poi hai confidato che Dio avrebbe fatto il resto, non è
vero?”
“Sì!” Jamie esclamò. con stupore vide il volto abbattuto e triste di
Jamie diventare pian piano luminoso. Persino la cicatrice, quell’orribile,
brutta cicatrice sul lato sinistro del suo bel volto sembrava brillare! “Ti
sento, mamma”, disse, e le lacrime nuovamente scesero dai suoi occhi;
ma ora erano lacrime di gioia. “Grazie, mamma, ora so cosa fare”.
“Sapevo che ce l’avresti fatta, figlio. Ora ho solo un’altra cosa da
dirti, e faresti meglio ad ascoltarmi”.
”Sì, signora”. Era tutto orecchi ora, come il solito completamente
soggiogato da sua madre.
“Riaggancia il telefono”, gli ordinò. “Prendi tra le braccia quella
meravigliosa donna che hai sposato e baciala profondamente, poi
portala a letto e dille che la ami. Ho il sospetto che è da un po’ che non
lo fai. Quando stai lavorando così tanto per fare il lavoro di Dio, ricordati
che Dio ha creato anche l’intimità e ha creato il matrimonio per ben più
che la sola procreazione. Sei uno studioso della Bibbia, allora va a
leggere che cosa Dio dice riguardo ai mariti e alle mogli. Ma nel
frattempo, Kim certamente merita quello che non le stai dando”.
“Mamma, Kim è in linea!”
“Lo so, allora che cosa stai aspettando? Riaggancia il telefono.
Buonanotte figlio mio, buonanotte Kim”.
Kim non rimase stupita del cambiamento che era avvenuto sul volto
di Jamie. Imparò molto da quell’esperienza. Jamie fissò la sua sposa con
un sorriso da ragazzino sciocco. “Ho la sensazione che Heather sia
sveglia”, disse calmo. “Devo andare da lei, poi ritorno. Okay?”
Senza aspettare la risposta, si girò ed uscì dalla stanza da letto, e poi
giù per il corridoio verso la stanza di Heather.
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“Perché è nostro Signore che ci comanda di amarti. Anche se
parlassi le lingue degli uomini e degli angeli e non avessi l’amore, sarei
come un tamburo rimbombante o un cembalo tintinnante”, citò la
Bibbia.
“Bene, non ho bisogno del tuo amore o della tua carità, e
certamente non ho bisogno che tu mi citi la Bibbia. Dio ha mostrato il
Suo amore per me in modo straordinario, non è vero? Va via, vattene da
qui, ho molte case cui pensare”.
“Sono d’accordo con te, hai davvero molte cose cui pensare”, il
pastore disse dandogli dei colpetti sul braccio. “Quando avrai finito di
pensarci su, ritorneremo, Justin”.
Jamie protestò, voleva rimanere in ospedale per essere vicino a
Justin in quel momento estremamente difficile. Ma il pastore insistette,
dicendo che era meglio lasciare il ragazzo da solo con i suoi pensieri,
almeno per un po’. “Una volta che avrà considerato ciò che gli sta
davanti nella vita”, disse, “si accorgerà che non ha molte scelte. E prima
se ne accorgerà, prima sarà in grado di scendere a patti”.
Jamie non rispose, ma accompagnò il suo pastore all’ascensore e su
fino al quinto piano, al reparto tumori, dove Naomi Johnson era
ricoverata. Jamie rimase stupito nel trovare Naomi seduta su una sedia a
rotelle nella sala d’aspetto, che parlava e rideva con i suoi figli. Sembrò
davvero rinvigorita dalla presenza dei suoi figli.
Jamie presentò Naomi al pastore McNeil, il quale si distinse subito
per i suoi modi distinti e rispettosi. Jamie si domandò se mai sarebbe
stato altrettanto bravo a trattare con gli ammalati quanto il suo adorato
pastore. Poco sapeva, invece, quanto il pastore McNeil invidiasse il suo
leggero accento meridionale, il suo entusiasmo da ragazzino la sua
umiltà e perfino la sua timidezza, tutte caratteristiche che la maggior
parte delle persone che conoscevano Jamie trovavano assolutamente
incantevoli.
Fu davvero un buon momento quello passato con Naomi e
naturalmente ci furono lacrime quando arrivò il momento di separarsi.
Jamie promise che sarebbe ritornato la domenica pomeriggio, ma Naomi
disse di no. “Sono a conoscenza di quanti impegni hai la domenica,
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Jamie, e poi i tuoi figli hanno il diritto di stare un po’ con te”, disse
fermamente. “Rimani a casa con domani pomeriggio e aiuta i tuoi nuovi
figli a conoscere gli altri”.
Tutti rimasero a casa il sabato sera, mentre Justin, in ospedale, tutto
solo, rifletteva su quello che la vita gli aveva riservato, oppure, come
Jamie gli aveva detto, su quello che lui aveva riservato a se stesso. I
bambini erano andati nuovamente a letto tardi, perché Jamie aveva
insegnato ai suoi figli a cantare, cosa che, del resto, a tutti piaceva
moltissimo. Alla fine Kim aveva piantato i piedi, ricordando che tutti
avrebbero dovuto alzarsi presto l’indomani perché dovevano essere in
tempo in chiesa. Erano le dieci e trenta e Jamie stava già salendo le scale
per andare a dormire, quando il telefono suonò.
“Ciao, Jamie, sono Ace”, la voce arrivò dal ricevitore. “Come stai?”
“Sto bene, Ace”, Jamie disse. “E a te, come ti va?” Jamie seppe
immediatamente dove quella conversazione sarebbe finita. Non voleva
uscire nuovamente quella sera, era stanco, veramente ‘svuotato’
sarebbe stato un termine più accurato, ma aveva fatto un patto con Ace
ed era determinato a rispettarlo.
“Mi stavo solo chiedendo”, Ace disse, “Hai un po’ di tempo stasera?
Ho alcune cose su cui stavo riflettendo”.
“Possiamo vederci fra un’ora circa, “ Jamie disse mentre Kim gli
lanciava occhiate di ghiaccio.
esibito sul palcoscenico quando tu pensasti che non avresti mai più
rivisto Andy?”
“Mamma, non ho bisogno che tu…”
“E invece ne hai proprio bisogno, assolutamente” Karen disse con
forza. “Ti ricordi quella sera o no?”
“Si, signora”.
“Ti ricordi quanto ti sentivi senza speranza? Quella sera mi dicesti
che nulla sarebbe servito, che era finita, che i ricordi ti avrebbero ucciso.
Non dicesti così?”
“Sì, signora”.
“Che cosa è successo allora?”
“Mamma, lo sai quanto me che cosa è successo. Le cose capitarono
una dietro l’altra, e …”
“Perché, Jamie? Cosa successe che fece cambiare le cose? Cosa
successe che diede una svolta alla tua vita?”
“Beh, mi rilassai e … cioè …”
“Ti abbandonasti alla volontà a Dio, Jamie, non è vero?”
“Suppongo di sì”.
“Stesso posto, stesse procedure, d’accordo?” Ace disse.
Jamie sapeva, e anche Kim, che quando Ace diceva un po’ di tempo,
di solito finiva per essere per essere metà della notte.
“Cielo, quasi mi sono fatto beccare la scorsa settimana”, Ace disse
quando si sedettero allo stesso tavolo rotondo a cui si sedevano fin dal
loro primo incontro. “Ho dovuto stendere un paio di poliziotti solo per
togliermeli di torno”, continuò.
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“Supponi di sì? No, è successo proprio così! E che cosa è successo
quando se finito in prigione? Come sei riuscito a sopravvivere a quella
terribile esperienza, ad uscirne sorridente e a lasciare quell’orribile
posto nove mesi più tardi con tutte le guardie e metà dei detenuti
dispiaciuti di vederti andar via? Come hai fatto allora, Jamie?”
“Veramente non ho fatto nulla, mamma, eccetto …”
“Eccetto che tu ti sei fidato di Dio, hai fatto del tuo meglio per
onorare Dio con la tua vita e hai dato a tutte le persone attorno a te
quello che Dio dà a tutti: il Suo amore. Tu ti sei abbandonato a Dio e hai
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“Kim, tesoro, hai un telefono cordless?” Karen domandò.
“Tutti e due i telefoni sono cordless. Ce n’è uno in camera da letto e
l’altro è da basso”.
“Va a prenderlo”, diede istruzione. “Dà a Jamie uno dei telefoni e tu
prendi l’altro. Ascolta e impara, Kim”.
“Mamma, so che hai buone intenzioni ma non penso che Jamie
possa sopportare altro in questo momento e certamente non gli serve
che qualcuno gli metta altra pressione addosso. Penso che sia del tutto
esaurito”.
“Non ho intenzione di mettergli pressione. Ma so come trattare con
Jamie quando è esaurito, perché ho sposato il suo duplicato. Il padre di
Jamie è proprio come lui, eccetto che, essendo più vecchio, ha fatto
molta più pratica, tentando di farsi uccidersi dalla fatica e dalla tensione.
Per piacere, Kim, lasciami parlare con Jamie. Ora spengo il viva voce, così
possiamo parlare privatamente: solo tu, Jamie ed io”.
Kim fece come gli era stato chiesto. Corse giù dalle scale e prese un
cordless, poi porse l’altro a Jamie che lo prese riluttante. “Jamie, tesoro,
dobbiamo parlare”, Karen disse.
“Va bene, mamma. Mi dispiace, ma adesso va un po’ meglio. E’ solo
che …”
“E’ solo che alle volte hai bisogno di una piccola spinta. Per questo
sono fatte le madri. Kim sta imparando come si fa con te; ben presto non
avrai più bisogno della tua vecchia mamma, ma fino ad allora io
continuerò a fare con te quello che ho sempre fatto Jamie, e non
dimenticarlo”.
“Lo so, mamma, andrà tutto bene”.
“Ho sentito della sparatoria” Jamie disse, “ma non pensavo fossi tu.
Ace, quei due poliziotti sono feriti gravemente!”
“Sì, beh, il mio scopo è stato raggiunto”, Ace ridacchiò,
“Non riesci ad afferrarlo, vero Ace? Alle volte mi chiedo se tutti i
miei amici non hanno ragione quando dicono che sto solo sprecando il
mio tempo con te. Non senti qualche rimorso quando pianti una
pallottola in corpo alla gente? E ad agenti di polizia, per giunta! Non sai
che sono a servizio e protezione della gente?”
“Anch’io sono parte della gente e di sicuro i piedipiatti non
proteggono me”.
“Proteggono la gente DA persone come te, Ace! Ma non perdiamo
tempo a discutere di cose che non cambieranno tanto presto. Che cosa
vuoi?”
“Stavo leggendo la Bibbia che mi hai dato”, Ace disse. “Non fare
quella faccia sorpresa. Sì, l’ho letta, proprio come mi hai detto di fare.
Prendo solo un pezzo qui, un pezzo là e leggo. Alle volte devo tornare
indietro di alcune pagine per afferrare il senso di quello di cui si parla.
Comunque, stavo leggendo qui …”
Jamie vide dove Ace stava leggendo e tirò fuori la sua Bibbia tutta
malridotta e sfogliò le pagine sgualcite e piene di note finché trovò lo
stesso passo.
“Perché mai non ti prendi una Bibbia nuova?” Ace chiese. “A me hai
dato una completamente nuova e tu continui ad usare quel rottame con
le orecchie d’asino. Sicuramente puoi permetterti …”
“Sono stati mio padre e mia madre a regalarmi questa Bibbia per il
mio decimo compleanno”, Jamie rispose altezzoso. “E’ una Bibbia con
ottimi riferimenti di studio, una delle migliori. I miei genitori avevano
risparmiare per mesi per comperarmi questa Bibbia!”
“Certo che andrà tutto bene, ma ‘bene’, non è abbastanza. Ti senti
di nuovo senza speranza, figliolo, non è vero? Ma ricordati che non sei
mai stato senza speranza in tutta la tua vita. Ti ricordi la sera in cui ti sei
“Beh, scusami”, Ace disse con un sorriso nervoso; eppure, la
risposta di Jamie aveva attirato la sua attenzione. Avevano risparmiato
per mesi, solo per comperare un libro al loro ragazzo? E dovevano
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proprio comprargli la Bibbia migliore sul mercato? Per un ragazzino di
dieci anni? E dopo tutti quegli anni, il ragazzo stava ancora adoperando
la stessa Bibbia ed era ovvio che era molto orgoglioso di essa. Quel
giovane studente era davvero una persona molto strana!
“Non pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra”, Jamie
lesse dal capitolo 10 del vangelo di Matteo, “no, non sono venuto a
portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal
padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera”.
“Allora Ace, qual è il problema?”
“Sembra strano davvero”, Ace osservò. “Tu continui a dirmi che Dio
è un Dio d’amore, che Gesù ha sempre insegnato la pace e la bontà, la
buona volontà tra gli uomini e poi leggo questo. Approvare le spade,
mettere i figli contro i loro padri, le figlie contro le loro madri. Che razza
di Dio amorevole è mai questo?”
“Veramente non sappiamo. Ci sono più di cento ragazzi iscritti al
club. Immaginiamo che se vengono genitori e fratelli ci saranno dalle
due alle trecento persone”.
“E tu e Jamie darete da mangiare a tutti?”
“Non solo noi due. Il gruppo dei più grandi e alcune signore del coro
daranno una mano”.
“Kim, non mi meraviglio affatto se Jamie è sovraccarico di lavoro!
Deve ridurre la mole di lavoro che si è sobbarcato!”
“Mamma, alcuni di quei ragazzi non hanno mai avuto una cena per
la Festa del Ringraziamento. Molti non hanno mai avuto un vero pasto
completo. Jamie non ridurrà certo il lavoro quando questo coinvolge i
ragazzi!”
“Allora abbiamo una ragione in più per venire a Chicago”, Dennis
disse. “Daremo una mano a servire la cena”.
“Ace”, Jamie disse pazientemente, “leggi il verso 36”.
“L’ultima frase?”
“Leggila”
“Uhm …e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Okay, e
allora?”
“Allora, ecco qua, seduto ad un tavolino rotondo a discutere della
Bibbia con una persona che ha tentato di uccidermi tre volte. Hai ucciso
il mio migliore amico e la madre di due dei miei figli, eppure siamo
seduti qui, perfettamente a nostro agio e ci fidiamo l’uno dell’altro.
Dovresti avere qualche idea di quanti rischi ho corso per incontrarmi con
te. Potrei andare in galera, potrei farmi uccidere. Sono stato quasi
cacciato dal seminario a causa dei nostri incontri, eppure sono seduto
qui con te. Perché Ace?”
“Beh, continui a dirmi che è perché mi ami”.
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Heather aveva le lacrime che le scorrevano giù dal viso mentre
ascoltava il suo papà, l’uomo che ammirava più di ogni altro essere
umano sulla terra, davvero addolorata quando lo sentì dire ‘non so
proprio se ce la farò’. Fare che cosa? Stava per essere cacciata
nuovamente di casa? Stava per perdere la famiglia che aveva imparato
ad amare così tanto?
Con sua grande sorpresa, si trovò ad essere preoccupata non per se
stessa ma per suo padre, il padre che aveva da meno di un anno. Era
davvero sull’orlo di un crollo nervoso, con tutto quello che ne consegue?
La ragazzina sapeva che prendersi cura di dieci ragazzi in affidamento, di
varie età, non era un lavoro dei più facili. Anche lei aveva causato non
pochi problemi quando era arrivata traumatizzata nella nuova casa. Non
voleva che nessuno la toccasse, che nessuno le volesse bene pur avendo
estremo bisogno di amore. Le cose erano fortunatamente cambiate e i
suoi giovani genitori avevano dimostrato di essere pieni di amore e di
premure per lei e non chiedevano nulla in cambio se non essere amati a
loro volta.
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“Adam è di grande aiuto, e così anche Josh. Abbiamo iscritto tutti i
bambini alla scuola, eccetto Justin, e questo rende le cose un po’ più
facili. Inoltre, alcune signore della chiesa vengono da noi in qualunque
momento abbiamo bisogno. E aiuta il fatto che sono tutti dei gran bravi
ragazzi, eccetto …”
“Eccetto Justin”, Andy aggiunse. Era stato lui il primo a litigare cone
con il ragazzo.
“Anche Justin stava facendo qualche progresso fino a quando è
successo l’incidente. Ora è talmente arrabbiato che non riusciamo a
farlo contento in nessun modo. Se solo avesse ascoltato! Se solo non
avesse marinato la scuola quel venerdì!”
“Ma lo ha fatto”, Dennis completò il pensiero, “e ora deve vivere
con le conseguenze della sua disubbidienza. Suppongo che sarete voi
che dovrete aiutarlo”.
“Suppongo di sì. Credo che ci stanno davanti giorni difficili con lui,
ma sembra non ci siano alternative”.
“Veniamo da voi”, Dennis disse improvvisamente. “Non so ancora
esattamente come faremo, ma saremo da voi per il Giorno del
Ringraziamento – tutti!”
“Non so cosa dire, papà”, Kim disse dubbiosa, “Come faremo a
sistemarvi tutti? Vorremmo moltissimo avervi qui, ma …”
“Hai mai sentito parlare dei sacchi a pelo? Non potremo stare per
molto tempo, ma, beh, avete bisogno di noi e noi vogliamo stare
assieme a voi il Giorno del Ringraziamento, così verremo e basta”.
“C’è un’altra cosa”, Kim disse esitante. “Non saremo a casa il Giorno
del Ringraziamento, saremo alla chiesa tutto il giorno”.
“Alla chiesa? Vuoi dire una cena eucaristica? Karen chiese.
“Non esattamente, mamma. Serviremo la cena ai ragazzi del club di
Jamie e alle loro famiglie”.
“Esattamente! Sto seduto qui tentando di salvare la tua anima
immortale per la stessa ragione per cui nostro Signore ha permesso che
lo appendessero ad una croce: a motivo dell’amore. C’è una canzone che
mi piace sempre cantare …”
“Vuoi una chitarra?”
“Sì, se ne hai una a portata di mano”.
C’era sempre una chitarra a portata di mano. Jamie aveva cantato
altre volte per Ace e la sua banda. Aveva cantato canzoni che fossero in
tema con la discussione del momento. Qualcuno gli consegnò una
chitarra molto bella, molto probabilmente rubata, e Jamie iniziò a
cantare:
Avrebbe potuto chiamare diecimila angeli
A distruggere il mondo, e liberarlo.
Avrebbe potuto chiamare diecimila angeli
Ma morì solo, per te e per me.
Jamie continuò a cantare le strofe della canzone, che raccontavano
la storia della crocifissione del suo Signore. Le lacrime che scorrevano
giù dal suo volto non rimasero inosservate ad Ace e alla sua banda. Quel
minuscolo ragazzo con le braccia sproporzionatamente lunghe aveva
dimostrato ripetutamente di avere il coraggio di un leone della foresta;
eppure era non riusciva a trattenere le lacrime quando cantava del suo
Salvatore e dell’amore di Dio per gli uomini. Jamie si era ben presto
guadagnato un grande rispetto tra i membri della gang. Ora lo
chiamavano il loro piccolo Prete Protestante che non aveva paura di
nulla; eppure ogni volta che cantava per un Dio che essi non
conoscevano non riusciva a trattenere le lacrime.
“Perché Dio l’ha fatto?” Jamie chiese quando ebbe finito, “Se tu
credi che Gesù fosse davvero il figlio di Dio, che avesse tutte le potenze
“Quante persone?”
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del Cielo e della terra a sua disposizione, perché mai Dio avrebbe
permesso ad un gruppetto di soldati romani di conficcare dei chiodi nelle
mani e nei suoi piedi di Suo Figlio e appenderlo ad una croce? Perché
l’avrebbe fatto, Ace?”
“Io … non lo so”, Ace disse senza espressione. “Se fossi stato io al
posto suo, avrei mostrato a tutti che cosa avrei fatto io!”
“Se avessi fatto a modo tuo, che ne sarebbe stato di me, di te, Ace?
Avrei mai saputo di te? Forse tu saresti passato alla storia per aver fatto
delle gesta eroiche; ma quale significato avrebbe avuto per me?”
“ Io … non lo so”.
“Proprio per questo motivo la Bibbia è un libro così speciale! E’ la
storia di un amore così incredibile che non possiamo neppure
comprenderlo! Eppure ci sono ancora tanti che lo rifiutano. C’è un
ragazzo di quindici anni che vive con noi ora perché suo padre l’ha
cacciato di casa. Questo è quello che il passo che stiamo commentando
significa, Ace. Questo è quello di cui Gesù parlava. Se credi in Lui, se
dedichi la tua vita a Lui e ti impegni a seguirlo, ci saranno sempre delle
persone, anche tra i tuoi parenti ed amici, che ti respingeranno, che ti
considereranno un idiota, un pazzo religioso e cose del genere. Ma avrai
la tua ricompensa: l’amore che sperimenterai lungo tutta la vita! Per
ogni grammo di difficoltà sopportate in nome di Dio ci saranno
tonnellate di benedizioni. Credimi, Ace, io l’ho provato. Io lo so!”
Jamie guidò i suoi amici gangster attraverso alcuni altri passi della
Bibbia e improvvisamente si accorse di quanto aveva imparato nell’anno
in cui era a Chicago. Era ancora Jamie Conner, il ragazzo di campagna
della Carolina del Nord. Aveva ancora la stessa umiltà, lo stesso
atteggiamento semplice e senza pretese, eppure c’era una differenza.
Aveva autorità ora. Non solo la sua esperienza personale, ma anche lo
studio approfondito della Bibbia gli permettevano ora di parlare con
autorità..
Mentre discorreva con la banda dei Ghepardi, si sentì nuovamente
sopraffatto da un senso di stupore per l’incredibile opportunità che gli
era stata data di approfondire lo studio della Scrittura. Silenziosamente
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“Non sta affatto bene. Ha avuto una lesione alla spina dorsale e ora
è … è su una sedia a rotelle per il resto della sua vita”.
“Oh, mio Dio!” Karen esclamò. “I suoi genitori saranno sconvolti! E
Justin … come la sta prendendo, Jamie?”
“Come vuoi che la prenda? Quanto ai suoi genitori, beh, si
trasferiscono in Europa e lo abbandonano qui. Oggi abbiamo imparato
come occuparci dei bisogni personali di Justin perché è completamente
incontinente. Se tu l’avessi visto, mamma! Stava disteso, con lo sguardo
fisso in altro, gli occhi spalancati e le lacrime che correvano giù dai lati
del viso. Non poteva sentire quello che facevamo, ma sapeva. Mamma,
ho pensato alla prima volta che tu mi hai messo il pannolino quando
avevo iniziato a bagnare il letto. Già sapevo che avevi visto tutto , ma
quella volta … quasi sono morto! E avevo solo otto anni; Justin ne ha
quindici! Dall’oggi al domani ha perso tutta la sua dignità, tutta la sua
indipendenza – non può più neppure occuparsi delle sue necessità
corporali!
“Pensavo …” Jamie iniziò a dire qualcosa, poi perse il filo del
pensiero quando Kim entrò nella stanza. E non ce la fece più. “Ho
proprio esagerato questa volta, papà”, disse tra i singhiozzi. “Non so
proprio se ce la farò”. Non fu più in grado di continuare, così Kim prese il
telefono dalla mano del marito. Jamie si gettò sul letto e singhiozzò, il
volto affondato nel cuscino.
“Ha avuto una settimana tremenda”, Kim disse al telefono. “Penso
che il suo sistema nevoso si sia completamente a pezzi. Mi dispiace …”
“Lo abbiamo già visto così”. Dennis disse. “Sappiamo a quanta
pressione si sottopone. Si spinge al punto tale che non ha più nulla da
dare. E’ buona cosa che si sfoghi un po’ piangendo, altrimenti
esploderebbe. Così, se ho capito correttamente, prenderete Justin con
voi?”
“Sì, signore, e molto probabilmente anche Josh. Una riconciliazione
con il padre non è proprio possibile, almeno per il momento”.
“Dieci ragazzi?” Billy esclamò. “Come accidenti riuscirete a farcela e
andare anche a scuola?”
465
gemelle, fortunatamente erano già andate a letto. “Abbiamo … beh,
abbiamo altri tre figli”.
rivolse il suo ringraziamento a Dio per tale opportunità e per le future
responsabilità.
“Altri tre?” la famiglia Conner della Carolina del Nord disse in coro.
“Altri tre?”
Come il solito, l’incontro che doveva durare un’ora si prolungò ben
oltre la mezzanotte. Erano passate le cinque del mattino quando Jamie
finalmente si mise a letto con sua moglie.
“Proprio così. E’ avvenuto tutto all’improvviso. L’altro giovedì sera,
una signora che ha un tumore in fase terminale ha telefonato. Ci ha
domandato di prendere con noi i suoi tre figli. Cos’altro potevamo
fare?”.
“E adesso sono figli tuoi?” Chris domandò.
“Dove accidenti sei stato?” Kim domandò.
“A parlare con Ace”, Jamie rispose. “Credo che stiamo davvero
facendo progressi, tesoro. Buonanotte, ti amo”. Non ci furono altre
parole perché Jamie si addormentò di colpo.
“Ah-hah”, Jamie rispose. Disse loro i nomi, l’età e il sesso dei nuovi
arrivati.
“Jamie, figliolo, non pensi che ti stai addossando un peso davvero
enorme?” Dennis suggerì.
“Papà, lo so, ma cosa avrei potuto fare? A dir il vero, sono dei bravi
ragazzi, e assolutamente belli. Oh, dovete sapere anche che sono di
colore”.
“Lo sai che non fa alcuna differenza”, Karen disse.
“Sì, lo so, mamma; ma così non avrete una sorpresa troppo grossa
quando li incontrerete”.
“Vuoi dire che verrete tutti qui per il Giorno del Ringraziamento?”,
Andy chiese.
“Vorrei tanto, Andy” Jamie disse tristemente. “Purtroppo
quest’anno non è possibile”.
“Ma Jamie, ci avevi detto che avresti avuto il fine settimana libero
quest’anno”, Karen gli ricordò.
“Sì, certo, ma … cioè … stiamo attraversando un momento un po’
difficile qui. Vedi, Justin ha avuto un incidente .”.
“Justin? Come sta?”
464
457
XVIII – LA VITA SU UNA SEDIA A ROTELLE
Jamie aveva sempre ritenuto che la vita per lui era stata davvero
dura. Aveva perso la sua capacità di generare dei figli molto prima della
sua maturità sessuale. E, come se non bastasse, subito dopo
l’operazione che l’aveva reso sterile era stato sul punto di morire. Non
aveva ancora recuperato le conseguenze di quel trauma che gli si era
presentata davanti la drammatica eventualità di una vita intera dietro le
sbarre.
Pur tuttavia, le sue dolorose vicende, Jamie ritenne, erano state
nulla a confronto della reale prospettiva di vivere una vita intera su una
sedia a rotelle. Jamie si sforzò di essere ottimista e allegro in presenza di
Justin, ma era dura davvero – una delle cose più dure che Jamie avesse
mai affrontato.
Josh si offerse di far compagnia a Justin in ospedale, e Jamie ne fu
contento perché così poteva trascorrere più tempo con Naomi Johnson
e i suoi figli. In loro compagnia il tempo sembrava volare. Tuttavia, i
giorni in cui Naomi stava male superavano di gran lunga quelli in cui
stava un po’ meglio e Jamie non era affatto sicuro che la donna fosse
pronta ad affrontare la morte.
Il sabato mattina un direttore di coro molto assonnato si presentò
davanti ai ragazzi. Come il solito, i volti sorridenti dei ragazzi diedero a
Jamie nuovo vigore e riuscì perfino a sorridere. E le prove finirono per
essere un vero divertimento per tutti. Per quel sabato, Jamie aveva
scelto dei canti che avessero un messaggio molto chiaro, adatto a tutti i
ragazzi in generale, ma che fosse particolarmente significativo per a
Joey, Derek e Latasha. Assieme a Kim, aveva già istruito i tre nuovi figli,
come Karen aveva fatto con i suoi, ad ascoltare bene le parole dei canti e
comprenderne il significato. Jamie voleva prepararli la morte della loro
madre, ritenuta ormai inevitabile e imminente, affinché
comprendessero che la morte non era la fine di tutto c che un giorno
l’avrebbero rivista.
Quando le prove terminarono, tutti i Conner misero insieme le loro
cose e tornarono a casa. Jamie doveva far visita a Naomi e a Justin quel
458
“Okay, grazie, papà”, Josh disse e si abbracciarono. Jamie sentì forte
dentro di sé la responsabilità nei confronti di Josh, di quanto poteva
influire sui suoi sensi di colpa e sul suo concetto di sessualità. Si erano
abbracciati con affetto, ma nessuno dei due si era sentito inibito o
colpevole del contatto fisico! In quel momento Jamie fu sicuro che ogni
altro dubbio di Josh circa il suo orientamento sessuale sarebbe stato
risolto sempreché avesse confidato nel Signore e fosse stato onesto con
il suo papà adottivo.
Ritornarono nella stanza di Justin dove l’infermiere stava
aspettando. Non appena ebbe mostrato loro il modo corretto e sicuro di
inserire il catetere, Justin fu sottoposto a nuove radiografie. I chirurghi
volevano essere sicuri che non ci fossero altri frammenti di osso da
rimuovere. Una accertato che non vi era la necessità di altri interventi e
che la ferita alla schiena si fosse cicatrizzata, non vi sarebbe stato alcun
motivo perché Justin rimanesse a letto, probabilmente non più tardi di
mercoledì o giovedì.
I suoi figli erano tutti a letto quando Jamie andò nella sua stanza da
letto per telefonare. Sapeva che la sua famiglia, là nella Carolina del
Nord, stava aspettando di essere informata sugli ultimi avvenimenti e
comunque doveva parlare con suo papà. Credeva che tutti i suoi figli
fossero addormentati quando fece il numero della fattoria Conner, ma
non era così. Heather, ancora piuttosto sconvolta alla notizia che Justin
avrebbe dovuto passare il resta della sua vita in carrozzella, stava a letto
sveglia. Ad Heather piaceva Justin, nonostante il suo atteggiamento
aggressivo e da contestatore e lo capiva. Non era stata cacciata di casa,
ma era stata abbandonata da suo padre, così comprendeva come Justin
dovesse sentirsi. Capiva perché alle volte si arrabbiava tanto, e capiva
Justin quando diceva che la sua vita era inutile. Ma proprio quando
c’erano tutte le premesse perché la vita di Justin potesse migliorare,
proprio l’incidente in macchina doveva capitargli!
“Mamma, papà. Ho delle notizie”, Jamie annunciò dopo che Dennis
ebbe acceso il viva voce. Andy e Christine, Paul and Chris erano tutti
attorno al telefono, come pure Billy e la sua fidanzata Margaret. Le
463
condizione. E poi c’è sempre il pericolo che si ferisca dato che non ha
alcuna sensibilità là sotto. L’infermiere sarà qui a momenti”.
“Nessun problema. Fintantoché possiamo far risparmiare a Justin
l’umiliazione di farlo da sé, non ci sono problemi. E’ già umiliante non
essere in grado di provvedere alle più basilari funzioni fisiche”.
“Lo so, papà, ma …” Josh disse con fatica, “Ma il problema non è
Justin sono io. Lo sai come sono capitato a vivere con te . Voglio dire, le
tendenze che sospettavo di avere. Anche Justin lo sa, allora cosa penserà
di me che dovrò mettere le mani su di lui in quel modo?”
“Sì, capisco. Ma vedi, Josh, forse non sai che ho dovuto portare il
pannolino quando ero un ragazzino, e che la cosa è durata per alcuni
anni. E non sai che non ero io a cambiarmi il pannolino, ma praticamente
tutti quelli che mi stavano attorno. Credo che tutti lo facessero perché
era una cosa necessaria e basta. Né io né loro abbiamo mai ritenuto che
fosse una cosa erotica.
“Ma nessuno di loro pensava di essere gay”.
“E’ vero, o almeno è vero in parte. Ero abbastanza confuso al
riguardo per un po’ di tempo e lo era anche mio fratello Andy. Ma alla
fine abbiamo concluso che non eravamo gay. Josh, devo chiederti, ti
senti attratto da Justin? … voglio dire fisicamente? Hai avuto fantasie di
lui o di fare cose con lui?”
“No, signore, mai! Mi piace molto Justin, specialmente ora che ha
bisogno di me; ma non ho mai pensato di … beh .. al sesso con lui. Non
so, ma forse ho risolto il problema e l’ho gettato dietro le spalle”.
“Allora credo che tu non debba preoccuparti”, Jamie concluse. “Vedi
Josh, non devi aver paura della tua sessualità. E’ una naturale funzione
del corpo, dataci quale dono meraviglioso da Dio. Da adolescenti, alle
volte, le cose che riguardano la sessualità diventano difficili da
controllare e vanno fuori controllo, ma è tutto normale. Perciò, vivi in
armonia con la tua sessualità e abbi fiducia nel Signore. Ricordati, Egli
non permetterà che i suoi amici siano tentati più di quanto essi possano
resistervi. Se ti senti tentato, solo confidati con me. Ti prometto che non
ti giudicherò; ne parleremo e pregheremo assieme, faremo solo questo”.
462
pomeriggio e doveva parlare con i medici dell’ospedale riguardo alla
riabilitazione di Justin e alla sedia a rotelle. Aveva già in mente di far
costruire una rampa per disabili davanti l’ingresso della sua casa e
aspettava solamente un segno da parte di Justin che avrebbe accettato
di vivere con la sua famiglia.
Jamie aveva deciso di non mettere pressione a Justin, di dargli tutto
il tempo necessario per prendere una decisione su dove stare una volta
dimesso dall’ospedale. Jamie sapeva che per il ragazzo sarebbe stato
devastante finire in qualche istituto per ragazzi abbandonati o per
disabili e là trascorrere, forse, il resto della sua vita. Sapeva anche che
c’erano poche famiglie, se non addirittura nessuna, disponibili a
prendere in affidamento un ragazzo nelle condizioni di Justin,
specialmente con un brutto carattere come il suo. Aveva paura delle
conseguenze cui sarebbe andato incontro se avesse preso Justin in casa
sua. Non sapeva molto su come si alleva un adolescente disabile e
arrabbiato, ma sapeva che a casa sua l’amore non mancava e aveva visto
tante volte l’amore fare miracoli. Eppure la sua esperienza gli suggeriva
che talvolta neppure l’amore era sufficiente. Jamie aveva visto come i
suoi genitori avessero dato tutto il loro amore a suo fratello maggiore
Garth e non era servito a nulla. Poteva correre lo stesso rischio anche
lui?
Jamie non trascorse molto tempo con Naomi, dormiva o era
incosciente, in ogni caso non era in grado di comunicare, così le tenne la
mano per alcuni minuti, le parlò sommessamente, poi le disse che
doveva andare, le baciò la fronte, e se ne andò. La fermata successiva fu
al reparto riabilitazione.
“Abbiamo provveduto a fornire una sedia a rotelle a suo figlio”, una
gentile signora disse quando Jamie si era identificato.
“Non è ancora mio figlio”, Jamie corresse.
“Davvero?” la donna disse con sorpresa. “Quando l’ho visto questa
mattina mi ha fatto un grande sorriso e mi ha detto che sarei rimasta
sbalordita al vedere suo padre, perché sarebbe sembrato più giovane di
459
lui. Mi ha anche detto della cicatrice sulla sua faccia e mi ha raccontato
come se l’è procurata; sembra il ragazzo l’ammiri moltissimo”.
“Interessante”, Jamie disse con aria pensierosa. “Sembra che Justin
ce la metta tutta per darmi quanti più dispiaceri possibile”.
“Non è insolito nella condizione in cui si trova”, la terapista disse.
“E’ molto arrabbiato, ma chi può biasimarlo? Incidenti come quello
capitato al ragazzo sono molto spesso colpa dei ragazzi stessi, ma non è
della natura umana biasimare se stessi, così se la prendono con tutto e
tutti. Comunque suo fratello è stato di grandissimo aiuto in questo.
Grazie a lui, credo che Justin stia ora cominciando a farsene una ragione.
Per quello che riguarda l’ospedale, lo abitueremo a portare un busto
ortopedico, così potrà usare delle stampelle per muoversi. Ma questo
sta un po’ nel futuro”.
Jamie non disse alla gentile signora che Justin e Josh non erano
fratelli, che non c‘era alcuna relazione né biologica né legale tra i due;
non andavano neppure tanto d’accordo tra di loro prima dell’incidente.
Ma era contento che i due avessero, almeno apparentemente, superato
ogni ostilità e che Justin avesse iniziato ad accettare l’amicizia di Josh.
“Avevo in mente di acquistare una carrozzella elettrica”, Jamie disse
quando la terapista spinse la nuova sedia di Justin fuori dal ripostiglio.
“Non è una buona idea per uno come lui”, la terapista disse. “La
parte superiore del corpo di Justin è completamente a posto e ha
bisogno di molto esercizio per mantenersi in forma. Spingendosi in giro
sulla sedia servirà moltissimo per mantenere il tono muscolare. Sa
nuotare?”
autosufficiente. E parlava sempre come se il ritorno di Justin nella casa
dei Conner fosse una cosa scontata, ma non per lui. Jamie ringraziò la
donna e si diresse lungo il corridoio, spingendo la carrozzella vuota
davanti a sé.
“Il tuo nuovo carretto è arrivato”, Jamie annunciò allegro spingendo
la carrozzina vuota nella stanza di Justin.
“Proprio quello che mi serviva”. Justin disse brontolando.
“Suvvia, Justin, hai promesso”, Josh lo sgridò. “Hai detto che avresti
tentato di essere più gentile con papà. Sai che sta tentando di fare del
suo meglio”.
“Papà?” Jamie domandò.
“Scusa, mi è sfuggito”, Josh disse imbarazzato. “Comunque così che
penso a te e a Kim ora, come a mamma e papà”.
“Se è quello che pensi allora chiamaci pure mamma e papà”, Jamie
disse contento. “Significa anche che non hai intenzione di tornare a casa
tua tanto presto?”
“Tornare a casa mia? Non posso andarmene ora, mio fratello ha
bisogno di me!”
A Jamie fu chiaro ora da dove il personale dell’ospedale aveva avuto
l’idea che Justin era suo figlio. Bene, poteva stare al gioco anche lui.
Decise che non avrebbe corretto più nessuno quando avrebbe chiamato
Justin suo figlio e fratelli i due ragazzi.
“Papà, posso parlarti un minuto da solo?” Josh chiese
nervosamente. “Scusa, Jus, è una faccenda personale”.
“Sì, ma non è un delfino”.
“Va bene lo stesso. Senza l’uso delle gambe nuoterà in modo
diverso, ma lo metteremo in acqua appena possibile. Dovrà essere
incoraggiato a nuotare quanto più possibile una volta che potrà
muoversi di più”.
La terapista continuò a descrivere altri accorgimenti che potevano
tornare utili per rendere il ragazzo invalido
maggiormente
460
“Nessun problema”, Justin disse, “ Non vado da nessuna parte, ti
aspetto qui”.
“Ho un piccolo problema”, Josh disse quando furono soli. “Un
infermiere vuole mostrare a te e a me come inserire il catetere e come
averne cura. Ha detto che era meglio che Justin non lo facesse da sé,
almeno non ancora. Non sappiamo se Justin ha accettato la sua
461
“E’ Emily”, Josh spiegò scendendo di corsa le scale. “Sta molto male
di nuovo, e la bufera di neve è troppo brutta per uscire con il pulmino.
Aspettiamo che il pastore mandi qualcuno con un mezzo a quattro ruote
motrici che la porti all’ospedale”.
“Ma Jamie dov’è?” il ragazzo disabile domandò. “E’ suo padre, il suo
posto è qui!”
“E’ partito questa mattina presto assieme ad Adam; non sa nulla di
Emily”.
“Ma perché è andato via. Che razza di padre è, lasciare tutta la
famiglia in una giornataccia come questa?”
“Sta facendo solo quello che gli hanno detto di fare, Jus. Vuoi che ti
porti al piano di sopra?”
“Perché … perché lo faresti?” domandò.
“Perché Emily è anche tua sorella e so che le vuoi bene”, Josh
rispose prendendo in braccio suo fratello. “Chico, Joey, per piacere
portate la sedia a rotelle di Justin di sopra”.
Jamie non era certo nello stato d’animo di celebrare il servizio
religioso che aveva preparato quando finalmente arrivò a Gary. Erano le
nove passate quando si immise nel parcheggio della chiesa, dove i veicoli
parcheggiati erano ancora scarsi. Si guardò attorno per vedere se c’era la
Toyota di David Angster, ma non la vide. David era lo studente del corso
principale in Musica che doveva svolgere il compito di organista e
direttore del coro per quel giorno. Jamie di lasciò andare a qualche
sommessa espressione non proprio da pastore. Si era offerto di andare a
pendere David ma quello si era rifiutato, dichiarando confidenzialmente
che era uno del Nord e che nessuna tempesta di neve avrebbe potuto
fermarlo. Jamie non aveva certo voglia di entrare in chiesa, ma sapeva
che non aveva scelta. Mentre stava seduto nel suo pickup riflettendo su
cosa dovesse fare, sentì due voci familiari dentro di sé.
520
“Certo che sei importante per me, ma anche la mia famiglia lo è.
Particolarmente dopo quanto è successo questa settimana”.
Ace gli domandò cosa fosse successo quella settimana e Jamie gli
raccontò di Justin, del ricovero all’ospedale di Emily e dell’arrivo della
sua famiglia dalla Carolina del Nord proprio quel pomeriggio.
“Almeno tu hai una famiglia”, Ace osservò corrucciato. “Io non ho
nessuna, Jamie, e neppure la maggior parte dei ragazzi della banda
hanno una famiglia. Abbiamo solo noi stessi”.
“E di chi è la colpa, Ace?”
“Tu non sai nulla!”
“Hai ragione, non so nulla, scusami. Non avrei dovuto dirlo.
Suppongo che sono un po’ irritabile oggi. Per piacere, Ace, cosa posso
fare per te?”
“Uno dei ragazzi della banda sta morendo. Vorrei che tu lo vedessi e
gli dessi l’estrema unzione”.
“Te l’ho detto altre volte, Ace, non sono un prete cattolico e nella
mia chiesa non si usano dare quelle cose. Noi crediamo nella relazione
personale con Dio. Che ognun o deve vedersela personalmente con Dio
mentre è in vita. Quello che capita dopo la morte è una faccenda tra
l’individuo e Dio stesso e nessuna preghiera o intervento di altri potrà
cambiare nulla dopo che saremo morti. Questa è la mia convinzione a
non posso dare a te o ad altri false speranze facendo cose in cui non
credo”.
“Ma il ragazzo non è ancora morto! Non è che stia molto bene, ma
non è ancora morto!”
“Bene, dov’è? Posso parlargli e pregare con lui se desidera”.
Pur pensando che fosse sbagliato, Jamie acconsentì di essere
bendato e fatto sedere sul sedile posteriore di un’automobile.
Viaggiarono per quelle che gli sembrarono ore, ma il viaggio non durò
più di mezz’ora. Quando l’auto si fermò, Ace condusse il suo giovane
predicatore bendato su per delle scale, poi lungo un corridoio e infine
481
fatto entrare in una stanza. Quando gli tolsero la benda, Jamie si trovò in
uno delle migliaia di appartamenti degradati di Chicago. Avrebbe potuto
trovarsi in qualunque luogo della città. “E’ là dentro”, Ace disse
indicando una stanza.
“E’ andato dove?” Andy chiese incredulo dopo un sacco di “ciao”
pieni di commozione e qualche lacrima. “Va ancora a trovare quel
gangster?”
“Purtroppo sì”, Kim disse con frustrazione. “E’ Jamie che di solito
chiama Ace e lo va a trovare quando può, ma ogni tanto è Ace che
telefona, quasi sempre per un’emergenza, e Jamie pianta tutto e va di
corsa”.
“E’ una cosa sicura?” Karen chiese preoccupata.
“No, mamma, non è mai sicuro quando si è vicini a quei gangster.
Jamie è convinto di non correre alcun pericolo con i Ghepardi, ma ci
sono guerre con altre bande, retate della polizia e probabilmente altri
rischi di cui preferisco non sapere nulla. E Jamie è convinto che sta
facendo progressi, che ora Ace ci pensa su almeno un po’ di più prima di
sparare a qualcuno a sangue freddo. Ha promesso che non sarebbe stato
via molto, ma credo che non sarà così. Purtroppo così stanno le cose.
Tornerà a casa quando tornerà.
“Non possiamo fare altro che aspettare che torni”, Dennis disse .
“Ma dov’è la bambina che non abbiamo ancora conosciuto?”
“Emily è ancora un’altra storia, papà”, Kim disse. “Basti dire che
abbiamo avuto un’altra settimana intensa con lei”.
Kim spiegò ciò che era successo, di come l’infezione da HIV di Emily
si fosse ormai sviluppata in AIDS. “Sta facendo progressi e sta bene per il
momento”, disse loro, “ma non sappiamo per quanto tempo”.
“E Justin?” Andy chiese.
“E’ nello studio, ma non credo sia così ansioso di vederti”.
482
sarebbe avventurata per le strade innevate con un pulmino pieno di
bambini. Improvvisamente si mise seduta di scatto. “Emily!” esclamò, e
poi corse verso la stanza della bambina che condivideva ora con Juanita
e Latasha. Trovò le bambine più grandi che dormivano ancora
profondamente.
“Josh”, Kim chiamò sommessamente, inorridita lì per lì da quello
che vide. “Josh!” gridò più forte non avendo avuto risposta. Ancora
nessuna risposta. “JOSH!” urlò, questa volta svegliando non solo Josh ma
anche Juanita e Latasha.
“Sì, mamma?” Josh rispose, infilandosi i pantaloni ed entrando nella
stanza delle tre bambine più piccole.
“Emily!” Kim disse senza guardare il ragazzo. “Sta … sta bruciando
dalla febbre. Sta molto male, Josh. Tu e Justin dovrete badare agli altri
mentre io porto Emily all’ospedale”.
“No, mamma! Non è possibile guidare il pulmino in mezzo a tutta
questa neve. Rimarrai bloccata. Chiamo un’ambulanza”.
“Ci metterà un sacco di tempo a venire”, Kim rispose, la voce e
l’espressione del volto tradirono il terrore che provava. “Devo portarla
all’ospedale, SUBITO!”
“No mamma, non saresti di aiuto a nessuno se esci di strada con il
pulmino o rimani bloccata da qualche parte. Chiamo un’ambulanza e poi
chiamo anche il pastore McNeil. Lui saprà cosa fare”.
Le parole di Josh ebbero un effetto calmante su Kim, anche perché
sapeva che il ragazzo aveva ragione. Raccolse Emily dalla culla e la
distese sul suo letto e tentò di abbassarle la febbre, avvolgendola in
panni inzuppati d’acqua fredda e dandogli dell’aspirina. Poi la prese in
braccio e, seduta su una sedia a dondolo, la cullò per un po’.
Tutti i ragazzi si erano alzati ora, compreso Justin, il quale
naturalmente era bloccato al piano di sotto perché non c’era modo di
salire le scale con la sedia a rotelle. “Cosa succede?” gridò da sotto le
scale. “Josh! Cosa sta succedendo?”
519
doveva fare servizio di praticantato in una scuola elementare.
Ordinariamente avrebbe potuto assolvere a questo requisito in una delle
molte scuole pubbliche di Chicago, ma il professor O’Blenis, suo
consulente, considerò la sua situazione familiare e approvò la richiesta
di Kim stessa di poter svolgere il suo praticantato presso la scuola della
Chiesa Comunitaria di Chicago. Il professor Martin, il consulente di Jamie
e di Adam, non ebbe certo la stessa pietà.
Una domenica mattina di metà febbraio, Jamie era per strada e
procedeva a passo di lumaca, nel bel mezzo di una fitta bufera di neve,
diretto verso la chiesa di Gary, Indiana. Lui ed Adam avevano sperato di
potersi recare nella medesima località e dividersi i compiti, l’uno quello
di pastore e l’altro quello di organista e direttore del coro. Ma di nuovo il
professor Martin si era opposto. “E mio costume consentire solo a
studenti che si conoscono appena di far pratica lavorando assieme”,
spiegò. “Non c’è ragione per cui a voi due venga consentito di fare
altrettanto. Dovete imparare a lavorare individualmente con estranei”.
“Ma abbiamo due corsi di laurea”, Jamie protestò. “Significa che
ciascuno di noi ha quattro chiese da visitare durante questo semestre
con la conseguenza che tutto il peso della famiglia sarà sulle spalle di
Kim, dovrà portare tutti quei bambini alla chiesa tutta da sola”.
“Avrebbe dovuto pensarci meglio quando ha insistito di
intraprendere due corsi di laurea”, il professore rispose. “Le avevo detto
a quel tempo che ritenevo che era eccessivo. Poi ha voluto riempire la
sua casa di figli. Si arrangi, signor Conner”.
“E così fece: si arrangiò e anche Adam e Kim. Jamie e Adam
partirono da casa prima ancora che il resto della famiglia si alzasse,
Adam diretto a nord con il Suburban di Jamie e Jamie diretto a sud con il
suo pickup. Sarebbero rimasti via di casa tutto il giorno. Kim aveva
assicurato suo marito che se la tormenta fosse peggiorata, lei e i bambini
sarebbero rimasti a casa.
Fu un tenue pianto la prima cosa che attirò l’attenzione di Kim
appena sveglia. Più che un pianto era un lieve lamento ciò che udì. Kim
rimase a letto, ascoltando il vento che ululava all’esterno,
domandandosi se fosse il caso di svegliare i bambini o di lasciarli
dormire. Senza neppure guardare fuori della finestra sapeva che non si
518
“Ma io sì”, Andy disse convinto. “Vado e torno fra un attimo”.
“Vengo con te”, Paul intervenne.
Andy e Paul trovarono Justin seduto sulla sua sedia a rotelle che
guardava fuori della finestra. Aveva sicuramente visto arrivare il grosso
furgone a noleggio con la targa della Carolina del Nord e uscirne le nove
persone della famiglia Conner.
“Ciao, Justin”, Andy disse con allegria. “Cosa fai, ragazzo? Ti
presento mio fratello Paul. Penso che tu non l’abbia ancora conosciuto”.
“Ciao, Andy”, Justin disse con un tono di voce neutro. “Ciao, Paul”.
“Allora come ti va?” Andy chiese. “Siamo stati tutti davvero
dispiaciuti quando abbiamo saputo dell’incidente”.
“Oh sì, ci scommetto proprio. Avanti allora, falla finita. Dimmi che
sei contento di quello che mi è successo e che ho avuto quello che mi
meritavo”.
“Invece sono venuto a dirti che ti voglio bene”, Andy disse, per nulla
turbato dall’accoglienza scortese di Justin. “Volevo che tu sapessi che
tutti ti sono vicino e desidero aiutarti”.
“Come puoi aiutarmi? Guardami! Sei cieco?”
“Non so ancora come farlo, amico, ma scommetto che se
trascorreremo abbastanza tempo assieme, troverò il modo”.
“Beh, non spremerti troppo il cervello per me. Sono io che devo
pensare molto e non ho bisogno di altri che mi dicano cosa devo fare”.
“Non sarò io a dirti cosa devi fare, Justin” Paul disse gentilmente.
“Volevo solo conoscerti meglio. Speravo anche che diventassimo amici,
perché ora tutti e due facciamo parte della stessa famiglia e abbiamo
quasi la stessa età”.
“Per te è diverso. Tu sei nato in questo branco di … di…”
483
“Di persone che si amano? Guardami, Justin! Guardami bene!
Guarda Paul! Ti sembra che siamo nati nella famiglia Conner?”
“Sia Paul che io stati adottati, Justin”, Andy disse. “Gli unici nati
nella famiglia sono Jamie e le gemelle. A dir il vero avevo più o meno la
tua età quando sono stato adottato”.
Dio e che non c’era nulla di cui avere paura. Tutta la nostra famiglia ha
pregato e si è appellata all’amore e alla potenza di Dio, tutto qui. La
preghiera può essere molto potente, dottore, e Dio ha promesso che
qualunque cosa avremmo chiesto nel suo Nome, l’avremmo ricevuta.
Dio è buono, dottore, e non vuole che nessuno perisca. Sarei onorato di
poterle mostrare la nostra fede se lo volesse”.
“Non lo sapevo”, Justin disse, ora un po’ più accondiscendente.
“Proprio sì. Ho trascorso i primi quindici anni della mia vita in
orfanotrofi o in affidamento. Credimi, non è come fare una passeggiata
nel parco”.
“Io posso farcela”.
“Certo che puoi, ma non devi! Saresti furori di testa non cogliere
l’occasione di chiamare Jamie ‘papà’ e vivere in una vera casa; credimi
Justin, non ti piacerebbe vivere in un ospizio per ragazzi disabili. Molti
dei ragazzi ospitati in simili strutture sono dei ritardati mentali, talvolta
anche gravi. Ed è proprio là che mettono i ragazzi disabili, capisci.
Immaginati di vivere in un posto dove nessuno dei tuoi compagni non è
capace di avere con te una qualche conversazione intelligente”.
“Credi di sapere tutto, non è vero, Andy?”
“No, Justin, non so tutto, ma so abbastanza. So che se fossi al tuo
posto non lascerei mai questa casa e sarei più disponibile ad accettare
l’aiuto che mi viene offerto. Hai bisogno di amici, Justin! Hai bisogno di
persone che ti vogliano bene. Hai mai avuto notizie dei tuoi amici, dei
tuoi grandi amici, quelli che erano con te nell’incidente?”
“Hanno la loro vita. Che importa loro di uno con le gambe che non
funzionano?”
“Proprio quello che ti sto dicendo, amico mio. Non puoi dare loro
più nulla, perciò ti hanno abbandonato a te stesso. Da quanto ne so,
anche la tua famiglia ti ha abbandonato, eppure Kim e Jamie stanno
facendo di tutto perché tu rimanga qui. Se fossi in te, prenderei al volo
l’opportunità che ti viene offerta e rimarrei qui!”
484
Finito il periodo natalizio, i tre universitari di casa Conner si
impegnarono al massimo in un semestre di duro lavoro. Anche il tempo
a Chicago ce la mise tutta per davvero. Infatti, si scatenò uno dei
peggiori inverni da anni. Jamie non aveva mai visto più di due o tre
centimetri di neve in vita sua Nellla Carolina del Nord, infatti, nevica di
rado e quando ciò accade non è mai una nevicata abbondante.
Quellìenorme quantità di neve che cadde sulla città fece sembrare a
Jamie la città stessa il posto meno civilizzate del pianeta. Il pickup di
Jamie e il Suburban, entrambi a quattro ruote motrici, si dimostrarono
utilissimi nell’occasione. Sia Jamie che Adam e Kim riuscirono a muoversi
abbastanza agevolmente per le strare rese quasi impraticabili dalla neve.
Ma c’erano anche i ragazzi di cui farsi carico: portarli a scuola ogni
giorno, alla chiesa nei fine settimana, e in tutti gli altri luoghi dove
ragazzi che crescono hanno bisogno di andare. Justin era quello che
soffrì di più della situazione, le sottili ruote della sua carrozzella non
erano certo adatte alla neve, e ce ne fu davvero tanta quell’inverno!
I programma del semestre primaverile portò nuove esperienze agli
studenti anziani. I candidati dottori in Teologia e in Ministero, come lo
erano appunto Jamie e Adam, ebbro il compito quello di recarsi in altre
chiese per fare i sermoni. Infatti, uno dei requisiti richiesti per potersi
laureare era che facessero dei sermoni in almeno due diverse chiese e
non solo nella loro chiesa di appartenenza, dove avevano predicato già
diverse volte. Quali candidati alla laurea in musica, poi, dovevano
assolvere allo stesso compito, fungere, cioè, da direttori musicali in
un’altra chiesa almeno per un giorno.
. Kim, non essendo laureanda in Ministero, non aveva questo
compito; come candidata a diventare insegnante di scuola, invece,
517
“Oh, cielo!” Karen esclamò con un sorriso, “proprio quello che ci
voleva: un altro Jamie!”
“Tu proprio non capisci, Andy, nessuno mi capisce. Apprezzo che tu
ti interessi di me, davvero; ma proprio non capisci”.
“Considerando il modo in cui è nato, ho la sensazione che Dio abbia
in serbo grandi cose per lui”, Jamie osservò.
“Beh, staremo qui per una settimana più o meno e vorrei capire
prima di andarmene, okay? Nel frattempo vorrei che tu dessi
un’occhiata ad un canto che mi hai fatto venire in mente. Il titolo è
‘Nessuno ci comprende meglio di Gesù’. Proporrò a Jamie di cantarlo per
te. Penso ti sarà proprio d’aiuto”.
“E’ proprio quello che mamma ha appena detto”, Chris commentò,
“un altro Jamie appunto”.
“Signor Conner, posso parlarle un momento?” il dottore chiese
mentre tutti si apprestavano a recarsi nel reparto maternità per vedere
il bambino. La risposta alla richiesta venne da quattro voci maschili che
domandarono: “Quale Conner?”.
“Quello che è ministro di Dio”, il dottore rispose.
“Nessuno di noi è ministro di Dio”, Jamie si affrettò a dire, “ma,
visto che mi appresto a diventarlo, immagino che voglia me. Mi chiamo
Jamie “.
Ministro di Dio. Le parole continuarono a risuonare nella sua testa.
Si sentiva lusingato. Ebbe un brivido nel constatare che diverse perone
lo consideravano già un ministro di Dio.
“Signor Conner, volevo solo chiederle: che razza di magia ha fatto
nella sala travaglio? Dopo che lei ha fatto quella cosa, beh, quello che ha
fatto, madre e bambino non erano più in sofferenza!”
“Non c’è stata nessuna magia, dottore”, rispose. “Ho solo
rassicurato la madre e ho pregato per lei e il bambino. Era solamente
agitata, tutto qui, dottore. Dovreste esservene accorti, non è vero?”
“Signor Conner, c’era molto di più che una questione di agitazione,
mi creda. Quando ho deciso per il cesareo, ero convinto che avrei perso
comunque perso o il bambino o la madre e c’era un’ottima possibilità di
perdere entrambi! Per me ci deve essere stata una specie di magia …”
“Ripeto, nessuna magia, dottore. Capisco che per uno che non crede
possa sembrare una magia. Ho solo fatto in modo che avessero fede in
516
“E’ in stato d’incoscienza”, Jamie osservò quando entrò nella stanza
da letto. “Da quanto tempo è in questo stato, Ace?”
“Non lo so, da circa una settimana, suppongo. E’ rimasto coinvolto
in un combattimento con un tizio ed è stato pugnalato. La ferita non
sembrava così seria dapprincipio, ma poi ha iniziato a star male e ad
indebolirsi.
“Ha una brutta infezione. Non credo morirà, ma devi portarlo subito
in un ospedale”.
“Nessun ospedale! E’ ricercato dalla polizia per un sacco di cose. Se
andrà in ospedale passerà il resto della sua vita in prigione”.
A me la vita in prigione sembra migliore della morte. Non posso fare
nulla per lui, ma un dottore potrebbe… “
“Tutto quello che voglio è che tu preghi per lui e qualcosa del
genere, okay? Non possiamo portarlo all’ospedale, e questo è fuori
questione!”
“Non posso fare nulla per lui, Ace. Non ho intenzione di dare a te o a
nessun altro una falsa speranza dicendo qualche preghiera e poi dirti che
è tutto a posto per la sua anima, perché non credo funzioni così. Se fosse
cosciente potrei parlare con lui e mostrargli come può andare in Cielo,
ma mentre è incosciente non posso fare nulla. Lo aggiungerò volentieri
alla lista delle persone per le quali prego, ma non occorre che sia qui per
pregare per lui”.
“Allora mi stai dicendo che è troppo tardi? Che andrà all’inferno?”
485
“Questo non lo sappiamo. Molto probabilmene hai ragione; ma non
sappiamo nulla di ciò che è avvenuto tra lui e Dio. Forse, negli ultimi
momenti, prima di perdere conoscenza …”
“Ma credevo che tu avessi una specie di linea diretta con Dio. Vieni
a trovarmi senza alcuna paura, e poi spieghi le cose e trovi nella Bibbia le
cose che vuoi dire, pensavo che …”
“Questo è il motivo per cui sto studiando, per avere una maggiore
conoscenza della nostra fede, della Bibbia di quello che dice, da dove è
venuta e di come dobbiamo interpretarla. Voglio imparare il più
possibile per poter poi insegnare agli altri. Guarda qui”, disse aprendo la
Bibbia al Vangelo di Giovanni, capitolo 14. “Inizia a leggere dal verso 6”.
“Gesù disse loro: Io sono la via, la verità e la luce:” Ace lesse ad alta
voce. “Nessuno viene al padre, se non per mezzo di me”.
“Sembra che non ci sia nulla che non vada neppure con il suo appetito”,
aggiunse quando il minuscolo bambino si attaccò alla madre e iniziò a
nutrirsi con avidità. “Suvvia, Andy, abbiamo un’intera famiglia là fuori
che aspetta di sentire la notizia”. Andy baciò sua moglie e il suo
figlioletto e seguì il fratello fuori dalla sala parto.
Jamie non lo sapeva ancora, ma quello che avvenne nel momento
della nascita del primo figlio di suo fratello costituì le prime fondamenta
su cui avrebbe costruito il suo destino, l’opera della sua vita. Quello che
aveva fatto quella sera fu molto di più che il semplice tentativo di
calmare e rassicurare due genitori spaventati.
“Cosa hai fatto là dentro?” Karen domandò dopo che Andy si era
nuovamente allontanato per tornare da Christine. “Prima che tu
arrivassi, Andy era come impazzito! Ora è calmo e sereno”.
“Non ho fatto nulla, mamma. Ho solo ricordato loro che siamo tutti
nelle mani di Dio e che non potremmo stare in mani migliori.!
“Capisci che l’unico modo in cui possiamo avvicinarci a Dio è
attraverso Suo Figlio; se noi cercassimo la salvezza in un altro uomo, non
importa chi, ci inganneremmo. Nella nostra chiesa non c’è la confessione
perché non crediamo che un uomo mortale abbia l’autorità di perdonare
i peccati; noi non preghiamo per i morti perché il loro destino è già
segnato definitivamente al momento della loro morte. Quando
preghiamo sulle tombe dei morti è per ringraziare Dio per la loro vita,
per chiedere che i vivi siano consolati per la perdita della persona cara e
possibilmente imparare da ciò. Mi dispiace, ma non posso fare nulla per
questo uomo se non raccomandarti caldamente di portarlo all’ospedale.
Ora, potresti riportarmi indietro? Sono sicuro che la mia famiglia è ormai
arrivata e voglio stare con essa. Il tempo con la mia famiglia è prezioso”.
“Ma tuo papà ed io gli avevamo già detto la stessa cosa”.
“Sì, beh, conosci Andy”, Jamie disse con un sorriso. “Ha questa
pazza idea che io sono qualcosa di speciale”.
“E’ in buona compagnia”, Paul disse abbracciando suo fratello
maggiore.
“In tutta questa eccitazione ho dimenticato di chiedere ad Andy che
nome daranno al loro bambino”, Dennis intervenne. “Tu lo sai, Jamie?”
“Sì che lo so”, Jamie disse arrossendo. “Ho tentato di dirgli che non
era il caso, ma non ha voluto saperne. Lo chiameranno …”
“Qualcosa come James, giusto?” Chris terminò.
Erano le dieci passate quando Jamie finalmente fece ritorno a casa.
Ace lo aveva trattenuto ancora, aveva fatto domande, aveva chiesto
spiegazioni su questo e quel punto; tutto sembrava trattenere Jamie
dall’andar via. Jamie disse ad Ace senza mezzi termini che, secondo lui,
486
“Non esattamente. Lo chiameranno Dennis James, il mio nome
come secondo; ma lo chiameranno LilJamie”.
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controllato e assolutamente logico, aveva rivolto a Dio la sua preghiera.
E l’effetto fu sorprendente. Christine che fino a momenti prima era
apparsa molto agitata e apparentemente senza speranza, era ora calma
e rilassata. E anche Andy, se ne accorse lui stesso, si sentiva molto
meglio ora. Persino l’infermiera sembrò toccata da quella semplice,
eppure profonda, preghiera di Jamie.
I medici furono pronti a formulare una spiegazione di quello
successe quel giorno, nella sala parto. Durante l’intervento chirurgico
scoprirono che il cordone ombelicale si era avvolto attorno al collo del
bambino, causando uno stato di sofferenza al bambino stesso. La
presenza di Jamie aveva avuto un effetto rilassante e rassicurante su
Christine e ciò le aveva giovato tantissimo per affrontare con maggiore
serenità quello che, secondo loro, sarebbe stato un evento traumatico,
un evento che avrebbe potuto mettere in pericolo la sua stessa vita.
Questo fu proprio quello che dissero.
Andy e Christine, invece, avevano le loro idee su quanto era
successo là dentro, nonostante l’insistenza di Jamie che non era
successo nulla, che era scesa su di loro solamente la pace che avevano
chiesto a Dio. Tutta quella vicenda, insegnò comunque qualcosa a Jamie,
qualcosa che gli sarebbe tornata utile per tutta la vita. Non aveva fatto
nulla che anche Andy non avesse potuto fare, eccetto che Andy era
troppo agitato, troppo traumatizzato per pensare e agire con lucidità.
Jamie apprese che ci vuole molta forza per mettere in Dio tutta la
propria fiducia, soprattutto tutto sembra perduto e senza speranza.
Jamie non aveva fatto nulla se non quello che aveva fatto per tutta la
sua vita: aveva deposto tutti i suoi pesanti fardelli ai piedi della croce.
“E’ sano?” Jamie domandò al dottore.
“Non sappiamo ancora se il bambino abbia subito dei danni. Ma al
momento possiamo dire di sì, che è sano”, il dottore rispose. Come per
rafforzare la risposta del dottore, il bambino strillò con tutte le sue forze,
quando fu posto tra le braccia della madre.
“Certamente nulla che non vada con i suoi polmoni”, Jamie disse
scherzando, mentre guardava Christine presentare un capezzolo.
514
se non avessero portato il paziente all’ospedale erano altrettanto
colpevoli della sua morte quanto l’uomo che lo aveva accoltellato. Ace
non aveva apprezzato quell’accusa, ma Jamie era rimasto risoluto ed
irremovibile. Alla fine, quando nessuna delle due parti aveva mostrato di
voler cambiare idea, Jamie fu nuovamente bendato e riportato indietro
al loro luogo d’incontro, dove Ace tentò di nuovo di ritardare la sua
partenza, ma Jamie ne aveva avuto abbastanza. Se ne andò con Ace
alquanto contrariato. Ma l’arrabbiatura di Ace fu nulla a confronto di
quella che dovette affrontare quando arrivò a casa. Kim quasi non gli
parlò e non gli avrebbe rivolto neppure una parola se non fosse stato per
la presenza della sua famiglia.
“I bambini sono tutti andati a letto”, Kim gli disse glaciale, dopo che
Jamie aveva salutato i suoi genitori e fratelli. “Heather è forse ancora
sveglia, ma sono sicura che tutti gli altri dormono”.
“Okay, vado a controllare”. Si scusò e si diresse su per le scale.
Trovò come Kim aveva previsto: tutti i bambini dormivano eccetto
Heather; quello che Kim non aveva previsto era che Heather stava
distesa sul letto e piangeva sommessamente. “Sono tanto spaventata
quanto vai a trovare quell’Ace, papà”, singhiozzò. “E’ un assassino; ti
potrebbe uccidere!”
“Non mi ucciderà, principessa”. Ma dopo il modo in cui si erano
lasciati, neanche lui fu più tanto sicuro, ma non condivise certo con
alcuno quella sua preoccupazione.
“Perché devi andare a trovarlo?”
“Tesoro, sto cercando di convincerlo che le cose che fa sono
sbagliate. Spero di poter impedirgli di uccidere altre persone. Sto
cercando di rendere più sicura la vita nei quartieri, così la gente non
dovrà preoccuparsi di essere uccisa, derubata, o costretta a fare cose
che non vuole. Per piacere non preoccuparti, Heather, sto sempre molto
attento”.
Dopo aver tranquillizzato Heather la baciò e la infilò sotto le
coperte, poi si riunì agli adulti al piano di sotto, i quali stavano risolvendo
il problema della sistemazione per la notte.
487
Jamie e Kim si dissero d’accordo che Karen e Dennis dormissero
nella loro camera, ma essi non ne vollero sentir parlare. “Avete una
giornata molto intensa domani”, Karen ricordò loro. “Avete bisogno del
vostro riposo. Se il pavimento sarà troppo per noi, faremo un sonnellino
nel vostro letto mentre sarete a scuola”.
Appena chiusa la porta della loro camera dietro di sé, Jamie seppe
immediatamente che cosa Kim gli aveva riservato. Proprio per questo
motivo avrebbe voluto dormire sul pavimento del soggiorno, così Kim
avrebbe avuto modo di calmarsi un po’ prima di doversi confrontare con
lei. Oh bene, forse si meritava quello che di lì a poco gli sarebbe
capitato.
“Prima che tu dica qualcosa”, Jamie disse non appena furono soli,
“ammetto di aver fatto un bel casino ma non capiterà mai più”.
”Cosa ti fa pensare che avevo in mente di dire qualcosa?”
“Kim, mi dispiace. Se avessi potuto venir via prima l’avrei fatto, ma
non avevo idea di dove mio trovavo. Non potevo farci nulla”.
“Non sapevi dove ti trovavi?”
“Mi hanno bendato, tesoro, e poi mi hanno portato in un
appartamento. Volevano che io dessi l’estrema unzione ad un uomo che
stava morendo”.
“E tu hai premesso che ti bendassero e ti portassero in un luogo
sconosciuto? Jamie, hai completamente perso la testa?”
“Lo so, è stato stupido. Per quello che vale, ho detto ad Ace che non
gli avrei permesso di farlo un’altra volta. Gli ho detto …”
“E come pensi di farlo se avrai una dozzina di pistole puntate alla
testa?”
progetti e le decisioni di Dio. Perciò affidati a Lui, Christine, e rilassati.
Lui farà quello che è meglio per te e per il tuo bambino”.
Christine non rispose perché stava molto male ed era ovviamente
angosciata. In quel momento apparve un’infermiera. “Dobbiamo
andare”, disse. “Dobbiamo far nascere il bambino se questa è la vostra
decisione”.
“Abbiamo deciso”, Christine sussurrò. “Infermiera, questo è il
fratello di Andy. Viene nella sala parto con noi”.
“Non so se…”
“Non è un’opzione”, Christine disse con maggiore forza”. Jamie, per
piacere, vorresti pregare prima?”
Jamie pregò come aveva sempre fatto: con il linguaggio semplice e
fiducioso di un bambino. Le preghiere di Jamie non erano dissertazioni
eloquenti, di quelle che alcuni predicatori sono inclini a fare, ma
conversazioni con il suo amico, il suo Dio. Fece appello alla promessa di
Dio che Egli non li avrebbe mai lasciati, né abbandonati. Manifestò il suo
desiderio che il piccolino dentro sua cognata potesse vivere, che potesse
di passare un po’ di tempo su questa terra per servire quel Dio che lo
aveva creato. Rievocò il tempo in cui lui e Andy avevano trascorso
assieme alla fattoria, disse che ora Andy aveva tanto bisogno di
Christine, come, se non di più, lui aveva avuto bisogno di suo fratello.
Ringraziò per le molte benedizioni ricevute, per il dono della preghiera,
perché era loro concesso di avvicinarsi direttamente al Trono della.
Prima di chiudere la sua preghiera promise al suo Signore, al posto di
Christine ed Andy, che il bambino che stava per nascere sarebbe stato
allevato come lui era stato allevato: per servire Dio. Poi, rivolto
all’infermiera, disse: “Okay, infermiera, grazie per aver aspettato”.
“Lo farà se ne avrà voglia, qualunque cosa tu possa pensare o fare.
E’ una gangster, Jamie! E’ un fuorilegge, un assassino!”
Per tutto il tempo Andy aveva guardato, pieno di stupore, suo
fratello. Aveva conosciuto Jamie come esperto agricoltore, abilissimo
artista, studioso dotato, marito, padre, e umile ragazzino. Aveva visto
Jamie attraversare un momento nero solo alcune settimane prima,
quando era stato vicino ad una crisi di nervi. Ora Andy aveva
contemplato per la prima volta Jamie, ministro di Dio. Aveva osservato
come incantato, mentre Jamie, calmo e tranquillo, pienamente
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513
“Abbiamo un rapporto migliore ora; non mi minaccia più con le
armi”.
“E’ vero”, Karen rispose. “Solo quando è entrata in travaglio si sono
accorti che il bambino era podalico e questi casi sono sempre difficili da
gestire. Quando hanno iniziato a girarlo, il bambino è entrato in
sofferenza”.
“Il bambino?”
“Sì, Jamie, è un maschietto. Lo sapevano da qualche tempo, ma non
l’hanno detto a nessuno”.
“E i dottori, cosa hanno intenzione di fare?”
“Credo che faranno nascere il bambino con un cesareo. Andy era
terrorizzato che tu non venissi. E’ convinto che solo con la tua presenza
qui tutto andrà bene. Nessuno è riuscito a farlo ragionare. Ho cercato di
dirgli che … beh, che tutti noi avremmo pregato per lui, ma Andy crede
che tu solo abbia una linea diretta con Dio. Sembra credere …”
“Devo andare da lui”, Jamie interruppe. Senza aspettare la risposta,
si diresse verso la sala travaglio e finì di mettersi a posto il camice
durante il tragitto. Non lo disse a sua madre, ma comprese il dramma
che Andy stava vivendo e seppe ciò che doveva fare al riguardo. Non si
trattava di magia e forse neppure di religioso. Era solamente la stessa
assoluta fiducia e dipendenza l’uno dell’altro, la dipendenza che aveva
legato i due fratelli fin dal primo giorno in cui si erano incontrati.
Una volta trovata la stanza giusta, Jamie vi entrò e prese la mano di
Christine nella sua. “Prima di tutto”, disse, “sappiate tutti e due sono qui
non per fare delle magie ma per il grande amore che ho per voi. Ma
Sappiate anche che il mio amore, per quanto grande, è nulla a confronto
dell’amore immenso che Dio nutre per tutti noi, compreso per il
bambino che sta per nascere. Puoi farcela, Christine. Andy ed io staremo
qui tutto il tempo e faremo in modo che tutto vada bene. Dio ha creato
quel bambino dentro di te e Lui ti aiuterà. Solo non pensare nemmeno
per un momento di sacrificare la tua vita per tuo figlio, perché non è così
che funziona. Andy ed io saremo qui con te in ogni istante di questo
difficile percorso, saremo con te anche nella sala parto, e percorreremo
assieme fino in fondo la strada che dobbiamo percorrere. Forse Dio ha
dei progetti su di te e il tuo bambino che noi non conosciamo, non lo so,
ma so per certo che nessuno, nemmeno i dottori, potranno cambiare i
512
“Kim, non so come spiegarti …”
“Se non sai, allora lascia perdere”.
“Kim, dobbiamo risolvere questo problema …”
“Ho detto che non ho voglia di parlarne”, Kim disse bruscamente.
“Andiamo a letto e lascia che mi passi”.
“Non lasciare che il sole scenda sulla tua ira”, Jamie citò, ma in un
momento davvero inopportuno.
“Non provarci nemmeno con me!” Kim disse con veemenza. “Ne so
qualcosa dei tuoi musi lunghi che duravano per settimane. E ora accusi
me e citi le scritture a me, dopo solo un ora o due che sono irritata!”
“Sto ancora imparando, Kim. Non so tutto; se sapessi tutto sarei un
insegnante, non uno studente”. Ora era Jamie che stava iniziando ad
arrabbiarsi.
“Bene, se non sai tutto, forse potresti spigarmi perché nessuno può
dirti niente, perché certamente ti comporti come se tu sapessi già
tutto!”
“Bene, sta arrabbiata se ti fa sentire meglio. Buona notte!”
Jamie si infilò in un accappatoio, prese il suo cuscino dal letto e si
sdraiò sul pavimento.
“Ora ti comporti davvero come uno stupido”. Kim lo accusò.
“Beh, è proprio quello che tu pensi che sia”, Jamie sbottò di
rimando.
“Suvvia Jamie, vieni a letto, per piacere”.
Jamie non rispose. Non era in animo di ribattere, perché pensava di
essere nel giusto.
489
Lo era davvero?
signore della chiesa vennero in aiuto ad Adam, Josh e Justin ad occuparsi
del resto della famiglia.
Con sua grande sorpresa, Kim girò attorno al letto e si distese
accanto a lui sul pavimento. “Se tu puoi fare il bambino, suppongo che lo
possa fare anch’io”, disse aggiustandosi il cuscino e sistemandosi un po’.
“Forse dovremmo andare dai tuoi genitori e dire loro che il letto non è
occupato, così potrebbero venire a dormire qui”.
Jamie ancora non rispose, non osava, perché aveva
improvvisamente visto la comicità di tutta quella situazione. Erano
entrambi distesi sul duro pavimento di legno, mentre un comodo letto
stava lì a due passi da loro, completamente vuoto. Se solo avesse aperto
la bocca un tantino sarebbe scoppiato a ridere e questo avrebbe
distrutto tutto l’effetto, non è vero?
“Jamie, stai piangendo?” Kim domandò, quando sentì il corpo di
Jamie tremare leggermente.
Jamie non rispose.
“Tu brutto ragazzaccio di campagna! Stai ridendo! Sei totalmente,
completamente, assolutamente incorreggibile! Stai ridendo di noi!”
Jamie si girò verso di lei con la faccia tutta rossa dal tentativo di
trattenersi dal ridere. Quando vide il volto di Kim, si lasciò andare e
scoppiò a ridere a crepapelle. La sua ilarità fu fortunatamente
contagiosa e nel giro di qualche secondo anche Kim scoppiò a ridere
fragorosamente.
“Mi arrendo!” Esclamò tirandosi su dal pavimento. “Sei un completo
disastro, marito mio! Ora tirati su e vieni a letto; è molto tardi”.
“Christin è in travaglio”, Paul annunciò non appena salirono tutti in
macchina. “Se va bene per voi, andiamo direttamente in ospedale”.
“E’ in ospedale qui a Raleigh?”
“Sì. Si trovavano già in città per gli esami”.
“Non hanno ancora finito gli esami?”
“No. Christine ha ancora due esami scritti, ma le hanno assicurato
che se dovesse partorire prima degli esami, avrebbe potuto farli più in
là”.
“Jamie!” Andy esclamò entrando nella sala d’aspetto con indosso un
camice d’ospedale. “Grazie a Dio sei qui! Le infermiere mi hanno
informato che eri arrivato”. Jamie e Kim avevano aspettato per circa
mezz’ora nella sala d’aspetto dove il resto della famiglia di Jamie era lì
da più di tre ore. Jamie notò che Andy non aveva risposto al saluto di né
di Kim né degli altri. Era ovviamente molto agitato.
“Cosa c’è?” Jamie chiese abbracciando suo fratello. “Qualcosa non
va, fratellone?”
“Son sta andando bene”, Andy rispose, con voce tremante. “Il
dottore sta dicendo che potrebbe dover fare una scelta tra Christine e il
bambino e Christine ha già detto che se si dovrà arrivare ad una scelta,
sarà il bambino che dovrà vivere. Non voglio perderla, Jamie. Vieni con
me nella sala travaglio, per piacere”
Jamie si mise nel suo lato del letto e Kim nel suo. Dopo qualche altra
fragorosa risata si scusarono a vicenda, si baciarono e fecero la pace.
Jamie promise di stare più attento quando sarebbe stato con la banda.
Le sue promesse non raggiunsero il livello di un impegno a non vederla
mai più, ma d’altronde Kim sapeva che quello era il risultato massimo
che avrebbe potuto ottenere in quel momento. Per ragioni che Kim non
“Torna da Christine, Andy”, Karen ordinò. “Noi intanto spiegheremo
la situazione a Jamie mentre si veste, poi ti raggiungerà”.
490
511
“Per piacere, fa in fretta”, Andy agitatissimo lo supplicò.
“Che cosa è successo? Credevo che Christine avesse avuto una
gravidanza normale”.
di Andy e Christine i quali, dovendo riprendere le lezioni all’università,
erano tornati a casa in aereo.
All’ora stabilita, c’erano nove figli Conner sulla piattaforma della
chiesa: May e Megan della Carolina del Nord, Juanita e Chico, la
componente latino-americana della famiglia, Heather e Tony e
naturalmente Joey, Derek e Latasha. Quando Adam iniziò a suonare
l’organo sommessamente tutti iniziarono a cantare, con Heather, Juanita
e Joey che cantavano da contralto:
Sicura tra le braccia di Gesù, sicura sul suo gentile seno,
là avvolta dal Suo amore, dolcemente la mia anima riposerà …
Nel complesso, il funerale fu vissuto da tutti abbastanza bene,
nonostante che la morte di Noami, avvenuta così, subito dopo il giorno
del Ringraziamento, avesse aggiunto fatica a fatica.
Nel mese che seguì il funerale, Jamie e Adam poterono rilassarsi un
po’ e impegnarsi solamente nella preparazione degli esami e degli eventi
musicali che sempre accompagnano il periodo natalizio. Sembrò, infatti,
che anche i ragazzi abbandonati e indigenti di Chicago non avessero
bisogno del soccorso dai due giovani studenti.
La chiesa aveva provveduto autonomamente ad organizzato la
mensa, aveva predisposto un programma per fornire vestiario e per i
doni di Natale. A Jamie non sembrò vero: non avere quasi nulla da fare
se non prepararsi per le prove scritte e le successive prove orali,
superate le quali, Jamie sarebbe stato in dirittura d’arrivo e finalmente la
laurea, prevista per maggio!
Jamie aveva anche promesso ad Andy che sarebbe stato presente
per la nascita del suo primo figlio, ma che sarebbe stato un viaggio
lampo. Ricevette la telefonata che Christine era entrata in travaglio
l’otto dicembre, così Jamie e Kim lasciarono tutto e volarono a Raleigh,
dove Paul venne a prenderli all’aeroporto. Per l’occasione alcune delle
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era sicura di aver compreso, Jamie era fermamente impegnato a salvare
l’anima di Ace e con essa anche l’anima del resto della banda. La sua
promessa originale era stata quella di disarmare la banda ed era ovvio
che intendeva mantenere quella promessa a tutti i costi, solo che il
concetto di “disarmo” aveva ora un significato molto diverso da quello
iniziale.
“Kim?” Jamie disse imbarazzato dopo che si erano sistemati per
dormire.
“Sì, Jamie?”
“Stavo pensando .. . voglio dire … quando tu vedi Christine … voglio
dire, santo cielo, è grossa come una casa! Non pensi mai a come sarebbe
rimanere incinta? Voglio dire, lo so quanto importante è per una donna
…”
“Jamie, abbiamo otto figli, presto saranno dieci! Non pensi che
siano sufficienti?”
“Non volevo dire questo: Ma tra non molti anni i nostri figli più
grandi staranno per conto e allora … ti sei mai chiesta come sarebbe
…?”
“Veramente non è che ci pensi molto. D’altronde non è certo
un’opzione per me, dato che tu non…”
“Prima della mia operazione Andy mi promise che avrei potuto
avere il suo seme quando sarebbe arrivato il momento giusto. Sono
sicuro che anche Chris donerebbe il suo se glielo chiedessimo, e papà …”
“Tuo papà? Jamie, se dovessi avere un figlio da tuo padre, sarebbe
come avere un altro piccolo Jamie! Pensi davvero che il mondo sia
pronto per due Jamie?”
“Potrebbe essere una cosa interessante”, Jamie acconsentì. “Ma
seriamente, tesoro, …”
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“E’ bello sapere che abbiamo questa possibilità; ma ne parleremo
fra qualche anno, quando finiti gli studi vedremo dove saremo. Ma tanto
per parlare di cose bizzarre, ne ho una per te”.
“Okay, spara”.
“Quella cicatrice sul tuo viso – hai mai pensato di occupartene? Lo
sai che il dottore ha detto che potrebbe rimuoverla quasi
completamente”.
“Sì, tesoro, c’ho pensato”.
“Il dottore ha anche detto che più aspetti, più difficile sarà”.
“Lo so, ma per me è ancor più importante vederla dove sta quando
mi guardo allo specchio ogni mattina. Mi ricorda il mio impegno. La farò
rimuovere il giorno in cui Ace deporrà le armi ed entrerà nella
congregazione”.
“Credi che sarà così, non è vero, Jamie?”
“Credo di sì, ma spetta a me fare in modo che accada. Ti ricordi
della notte in cui facemmo la pace dopo quel concerto a Wilmington? Tu
allora dicesti che ti aspettavi una vita piena di imprevisti. Avevi
perfettamente ragione. Buonanotte, Kim tesoro, ti amo”.
Kim non rispose, non ce n’era motivo. D’altronde Jamie si era
addormentato di colpo come se qualcuno avesse girato un interruttore.
Lo baciò dolcemente, poi si sistemò nuovamente, questa volta col
braccio attorno a suo marito. Ringraziò Dio per la sua devozione, il suo
amore ed impegno, poi pregò per la sua protezione e perché fosse loro
concesso di invecchiare assieme.
Immaginatevi il quadro: ventidue persone, tredici bambini, nove dei
quali andavano da zero a dieci anni, tutte nella stessa casa, che cercano
di vestirsi e di fare colazione in tempo per recarsi in chiesa, e avrete
visto il caos più completo. Così era la casa Conner quella domenica
mattina. Non restava altro che ridere, e fu proprio quello che fecero.
Solo per complicare ulteriormente le cose, Jamie aveva ancora con sé
492
XX – IL BAMBINO DI ANDY
Jamie e la sua famiglia riuscirono a superare il momento difficile del
funerale di Naomi. I suoi figli, Joey, Derek e Latasha, pur visibilmente
addolorati, non si lasciarono andare a scene strappacuore e a suppliche
disperate, come ci si poteva aspettare da bambini di quell’età. Joey, il
più grande dei tre, cercò di confortare suo fratello e sua sorella e
Heather sostenne Joey in quel momento doloroso. Jamie voleva
celebrare il servizio funebre, ma il pastore McNeil glielo proibì. “Il tuo
posto è con i tuoi figli”, disse fermamente. “Adam suonerà l’organo, io
farò il sermone e tu starai assieme alla tua famiglia”.
“Lo apprezzo”, Jamie rispose, “ma non posso star lì senza far niente.
Che ne dice se canto un assolo? Mi piacerebbe celebrare pubblicamente
che un’altra anima è andata nella casa del Signore. Veramente quando ci
penso, anche i ragazzi potrebbero voler cantare. Cantano molte bene
ora. Le farò sapere”.
“Jamie, il funerale è dopodomani. Con ogni probabilità non farai in
tempo ad insegnare a tre bambini addolorati un canto così in fretta!”
“Credo invece che ci riuscirò. Faremo una cosa semplice; ho già in
mente il canto”.
Il pastore conosceva bene lì’atteggiamento positivo del suo giovane
studente, anche se negli ultimi tempi tale atteggiamento non era stato
tanto visibile. Sembrava che tutta la pressione e le responsabilità lo
avessero fiaccato. Che fosse tornato quello di prima? Che la visita di una
settimana della sua famiglia, con l’aggiunta di alcuni giorni liberi,
avessero ridato a Jamie l’ottimismo e la forza di cui aveva bisogno?
Da canto suo, Jamie aveva una sorpresa in serbo per il pastore,
dopo che lui stesso si fosse ripreso dalla sorpresa stessa. I tre figli di
colore di Naomi accettarono con trepidazione di cantare al funerale, ma
anche tutti gli altri figli domandarono di cantare unirsi ai loro nuovi
fratelli, tanto per sostenerli. L famiglia di Jamie, quella della Carolina del
Nord, aveva ritardato la partenza per il ritorno a casa, tutti ad eccezione
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fatto così bene qui. Che tu voglia crederci o no, hai molte persone che
dipendono da te qui, non vorrai abbandonarle o deluderle, vero?”
Karen aveva molte altre cose da dire, ma avrebbero aspettato.
Proprio in quel momento il cellulare di Jamie squillò. Naomi Johnson si
era improvvisamente aggravata ed era spirata. Le vacanze di Jamie
erano finite. Prima di partire da casa per occuparsi della morte della
signora Johnson, il cellulare squillò di nuovo. Questa volta era Ace, che
gli disse di una bambina e di un bambino, rispettivamente quattro e sei
anni, , i cui genitori se n’erano andati di casa due giorni prima, lasciando
i loro figli in balia di se stessi. “Io vado a occuparmi di Naomi”, Adam si
offrì. “Tu va a prendere i bambini”. Jamie li andò a prendere nel luogo
indicato da Ace e li consegnò alle persone della chiesa che si erano
messe in lista per a ospitare ragazzi in difficoltà.
Eppure si domandava ripetutamente se non fosse stato meglio
finire l’anno, laurearsi e poi ritornare alla fattoria. Non avrebbe potuto
servire Dio altrettanto bene lavorando i campi?
uno dei furgoni della chiesa. Doveva riportarlo alla chiesa almeno un’ora
e mezza prima che iniziasse la scuola domenicale, perché la domenica il
furgone serviva come autobus. Jamie, perciò, dovette partire in tutta
fretta e trasportare col furgone un primo gruppo di familiari. Scelse i
ragazzi più grandi e con difficoltà li stipò dentro il furgone. Anche Josh e
Justin e Andy e Christine andarono con Jamie, mentre Kim sarebbe
venuta in seguito con il secondo gruppo, quando tutti sarebbero stati
pronti.
“Abbiamo sentito ridere ieri sera dopo che eravamo tutti andati a
letto. Cosa è successo?” Andy domandò una volta per strada. “Mi
sembrava che Kim fosse davvero arrabbiata con te, ma poi abbiamo
sentito tu e lei ridere a crepapelle”.
“Oh, quello”, Jamie disse sorridendo. “E’ vero, Andy, abbiamo avuto
una piccola discussione prima e c’è stata un po’ di tensione. Ma poi, sai,
una cosa tira l’altra e alla fine ci siamo trovati che ci stavamo
comportando come bambini e abbiamo cominciato a ridere di noi
stessi”.
“E’ sorprendente”, Christine osservò. “Prima litigare e dite cose che
probabilmente vi fanno del male, poi finite col mettervi a ridere di voi
stessi! Come ci riuscite?”
“E’ una cosa quasi inevitabile quando si vive con Jamie”, Andy disse,
ricordandosi di come Jamie era solito cacciarsi nei guai come un
bambino o voleva ottenere qualcosa dai suoi genitori.
“Sì, immagino che non è facile vivere con me”, Jamie disse
mestamente.
“Direi che è difficilissimo”, Justin aggiunse, forse la prima volta che
interveniva in una conversazione non seria da quando viveva in casa
Conner. “Il problema con Jamie … err … con PAPA’, è che le cose che dice
sono sempre molto sensate. E’ impossibile rimanere arrabbiati con lui”.
“Justin”, Jamie esclamò, quasi uscendo di strada col furgone tanta
fu la sorpresa, “non credo alle mie orecchie, vuoi dire che …”.
508
493
“Beh … err … sì, papà, suppongo di sì; cioè se tu e Kim, cioè
MAMMA, ancora mi volete. Mi piacerebbe rimanere con voi per
sempre”.
Se Jamie non fosse stato alla guida del furgone avrebbe gettato le
braccia al collo di Justin e l’avrebbe stretto con tutta la sua forza, anche
se avrebbe dovuto aspettare il suo turno, perché prima Josh, poi Andy,
Paul e Chris tutti abbracciarono Justin calorosamente. Joey si
ingarbugliò tutto nella cintura di sicurezza slacciata per saltare dal sedile
anteriore a quello posteriore e abbracciare Justin anche lui. “E’
fantastico!” esclamò.
Sentendo quell’espressione che Jamie era solito dire, Andy non poté
far a meno di ridere di cuore. “Già a insegnare loro le tue cattive
abitudini, vero Jamie?” disse.
“Cattive abitudini? Non ho cattive abitudini”, Jamie disse
scherzando, mentre, nel parcheggiare il furgone ormai giunto a
destinazione, quasi investì il pastore McNeil.
“Mi dispiace, signore”, disse dopo essere saltato giù dal furgone e
abbracciato il suo pastore visibilmente sorpreso dall’atteggiamento di
Jamie. “Abbiamo appena avuto una grandissima notizia e sono talmente
emozionato che quasi l’ho investita”.
“Deve essere una notizia davvero fantastica”, il pastore disse,
“Posso sapere qual è?””.
Jamie gli raccontò tutto eccitato di come Justin aveva appena fatto il
grande annuncio proprio mentre stavano venendo in chiesa. “Suppongo
che Justin ci stava riflettendo da molto tempo”, Jamie spiegò, “e quando
ha preso la sua decisione, ce l’ha comunicata”.
“Bene, è davvero una bella cosa, Justin”, il pastore disse stringendo
la mano del ragazzo. “Vedrai che non te ne pentirai. Questa vicenda mi
ha fatto venire in mente una cosa di cui volevo parlarti, Jamie. Posso
vederti nel mio ufficio per un minuto?”
494
Jamie! E’ il lavoro dei genitori! Una delle nostre più alte vocazioni è di
fare in modo che i nostri figli abbiano dei ricordi piacevoli della loro
infanzia e tu figliolo, stai facendo un lavoro incredibile! Non avrei mai
creduto che tutti i tuoi ragazzi potessero imparare a stare bene assieme
ed essere felici in così poco tempo.
“Certo che è dura! Ti perderai di coraggio e rimpiangerai i tempi
della tua infanzia, quando tutto quello che dovevi fare erano il lavoro dei
campi anche se erano davvero considerevoli. Ma per quanto riguarda
l’atmosfera positiva in famiglia, tu semplicemente la vivevi e la gustavi,
ma spettava a tuo padre e a me crearla per te. Sono contenta che tu
soffra un po’ di nostalgia di casa ma, Jamie, il tuo lavoro è qui ora.
Quando ero bambino, parlavo da bambino, capivo da bambino, pensavo
da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da
bambino”, Karen citò dalla prima lettera ai Corinzi. “Ciò non significa che
devi dimenticare quei tempi, tesoro; usa i ricordi per imparare ed essere
forte. Jamie, che tu lo sappia o no, la piccola Heather ti adora e così pure
Joey e Chico e Juanita; oh, e Justin e Josh, tutti e due pensano che il sole
sorga e tramonti sulle tue spalle e che tutti gli altri sono molto dietro.
“Quando ti abbiamo incoraggiato a venire a Chicago, ci chiedemmo
se avessimo la cosa giusta, perché sapevamo che avresti affrontato
momenti difficili, che saresti stato sotto una pressione più grande di
quella che né io né tuo padre avevamo mai sperimentato. Ma tu che
cosa hai fatto? Ti sei addossato tutte le responsabilità e hai riso di esse e
poi a quelle hai aggiunto dieci figli con tutto quello che ne consegue.
Jamie, tesoro, non hai nulla di cui rammaricarti, nulla di cui vergognarti”.
“Lo so, mamma. Ma alle volte credo, voglio dire … crescere alla
fattoria è stato davvero fantastico! Alle volte penso che dovrei fare i
bagagli e portare tutti i miei ragazzi alla fattoria, così potrebbero avere il
tipo di vita che ho avuto io”.
“Tu sei un ragazzo di campagna”, Karen spiegò, “ma i tuoi sono
ragazzi di città. Dubito che sarebbero felici alla fattoria come lo sei stato
tu; ma tesoro mio, tu qui hai il meglio di entrambi i mondi. Puoi
mandare i ragazzi alla fattoria per l’estate. Ci piacerebbe moltissimo
averli con noi, e lo so che tu e Kim trarreste beneficio da questo. No
figliolo, non osare neppure a considerare di mollare tutto, dopo che hai
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diventata molto rara nella sua famiglia. Lui e Kim, e per alcuni versi
anche Adam, dovevano assolutamente fare in modo che tutti
imparassero a sdrammatizzare e ridere anche delle situazioni impossibili,
anche se ciò richiedeva un duro lavoro. C’erano delle volte in cui ridere
era l’ultima cosa al mondo che avrebbe voluto fare, ma lo faceva lo
stesso per amore della sua famiglia, ben sapendo che era un riso forzato.
Perché mai non riusciva ad essere spontaneo come lo era stato là, alla
fattoria?
Sfortunatamente per Jamie, o forse per fortuna, sua madre, sempre
attenta e consapevole dello stato d’animo dei suoi figli, notò che Jamie
non era l’esuberante e allegro ragazzo che aveva sempre adorato.
“Cosa c’è, tesoro?” chiese dopo aver escogitato una modo per
appartarsi.
“Cosa vuoi dire, mamma?”.
“Non fare così con me! Non sei mai stato bravo a dire le bugie,
Jamie, specialmente con me, e non sei certo migliorato in questo settore
nell’ultimo anno. Ora, cosa ti preoccupa?”
“Non so, mamma”, Jamie tirò su col naso. “Credo, forse, che alle
volte mi prenda un piccolo attacco di nostalgia di casa. Sono stato
seduto qui tutta la sera con venticinque persone tutte che ridevano e
scherzavano e che si divertivano tantissimo e io invece avevo la mente
piena di ricordi di come era a casa, di come noi eravamo sempre così! Io
proprio …. Credo di essermi sovraccaricato di troppe cose in troppo poco
tempo. Voglio dire, beh, ridere ed essere felici come questa sera era
sempre … beh … era una cosa così spontanea a casa. Qui invece devo
sforzarmi con tutto me stesso per rendere gli altri felici. Alle volte è
talmente estenuante! Alle volte mi trovo solo nel tentativo di fare in
modo che tutti siano felici e finisco per non riuscirci. Semplicemente non
funziona, mamma”.
“Jamie, tesoro”, Karen disse con un sorridendo e piangendo nello
stesso momento, “benvenuto nel mestiere di genitore. Credi
sinceramente che tutto quando ridevamo a casa nostra capitava così,
tanto per caso? Tuo padre ed io abbiamo fatto lo stesso tuo discorso di
volte e non avevamo dieci figli senza casa da badare. E’ il nostro lavoro,
506
“Cero, signore”, Jamie disse. Seguì il suo pastore mentre gli altri
sistemarono Justin sulla sua sedia a rotelle e sistemarono il furgone per
essere pronto per la sua funzione di autobus.
“La nostra cantante solista non ci sarà oggi”, il pastore disse quando
furono nell’ufficio. “Un’emergenza in famiglia, credo. Ce la farai a
sostituirla, Jamie?”
“Certamente”, Jamie rispose, sempre contento di avere l’occasione
di cantare. “C’è qualcosa di particolare che desidera che canti?”
“Lascio a te la decisione. Alla luce della buona notizia di cui mi hai
appena fatto partecipe, sono sicuro che sceglierai qualcosa di
appropriato”.
“E’ vero, vorrei cantare qualcosa che sia adatto alla circostanza.
Justin si è impegnato con me a restare a casa mia, ma non ha ancora
preso un impegno con il Signore. E’ ancora piuttosto amareggiato per
quanto gli è successo”.
“Vedrai che qualcosa ti verrà di sicuro in mente”, il pastore disse
mettendo amorevolmente una mano sulla spalla di Jamie.
Il servizio fu proprio un normale servizio religioso. Adam suonò
l’organo con grande competenza, Jamie diresse il coro ed Angue Florek,
una studentessa del terzo anno, suonò il pianoforte. Il dottor Ames,
come il solito, stava seduto orgoglioso in terza fila guardando i suoi
studenti fare bene il loro lavoro. Jamie ebbe una breve conversazione
con Angie ed Adam, i quali concordarono che Adam avrebbe
accompagnato l’assolo di Jamie all’organo senza l’uso del pianoforte.
Adam e Jamie si conoscevano così bene ormai che potevano eseguire
assieme qualunque pezzo musicale nuovo e farlo sembrare davvero di
buona qualità; Angie, invece, era nuova del gruppo ed era ancora un po’
in difficoltà ad accompagnare Jamie, al quale piaceva improvvisare.
Come d’accordo, il pastore annunciò ai fedeli che la loro solista non
poteva esibirsi quel giorno, perciòl avrebbero dovuto sopportare ancora
una volta la voce di Jamie. Sorridendo, Jamie si alzò per cantare. Appena
iniziò, fissò i suoi occhi su quelli di Justin e non li staccò più da essi, nella
speranza che le parole della canzone potessero avere l’effetto che
495
nessun discorso avrebbe potuto conseguire. Cantò la canzone “Quando
viene Gesù”.
Cantò la prima strofa che parlava di un mendicante cieco, il quale
era tutto tremante di freddo nei suoi poveri stracci, finché venne Gesù e
lo guarì. Seguì il ritornello:
Quando viene Gesù, il potere del tentatore è spezzato;
Quando viene Gesù, le lacrime sono asciugate,
Porta via la tristezza e riempie la vita di gloria,
poiché tutto è cambiato quando viene Gesù e rimane con te.
Adam suonò nuovamente l’ultimo verso del coro, poi Jamie cantò la
seconda strofa, che parlava di una persona posseduta dal demonio,
finché anche quella persona fu liberata dal suo tormento.
Adam modulò un registro e i due amici iniziarono la terza strofa, gli
occhi di Jamie sempre fissi su Justin. Di tanto in tanto gli occhi di Jamie
passavano velocemente in rassegna la congregazione, ma subito poi
ritornavano su quelli del suo nuovo figlio. La terza strofa parlava di un
lebbroso, il quale non era solo ammalato e indigente, ma era anche
evitato da tutti. Era l’ultimo degli ultimi, finché venne Gesù.
Infine Jamie cantò l’ultima strofa, questa volta aumentando il
volume della voce. Seguì il ritornello senza mai staccare gli occhi da
Justin.
L’ultimo verso parlava di come chi incontra il Signore, viene da Lui
liberato dalle passioni, dall’impudicizia, dal peccato e dalle dipendenza.
Il canto si concluse con il solito ritornello.
496
viveva ora, che gli aveva voltato le spalle. Era diventato la disgrazia della
sua famiglia perché aveva voluto intraprendere una vita al servizio di
Dio. Aveva creduto che la sua vocazione sarebbe stata accolta con gioia
e che la sua famiglia ne sarebbe andata fiera, invece, era rimasto
fortemente deluso quando aveva annunciato la sua scelta. Non si era
pentito affatto, ma alle volte, e questa era una di quelle, non era per
nulla facile sopportare la delusione e il dolore. Promise a se stesso che
avrebbe tentato ancora di far ragionare la sua famiglia; ma era
determinato a non scendere a compromessi con loro, perché ora sapeva
che stava adempiendo quanto Dio aveva predisposto per la sua vita. Non
aveva ancora idea di cosa ci fosse in serbo per lui dopo la laurea, ma
comunque sapeva che sarebbe stato qualcosa di importante, e a ciò era
suo dovere prepararsi.
L’altra era Charlotte, la ragazza di Adam. Era stata invitata alla cena
e aveva accettato volentieri. Durante la cena non le era sfuggito lo
sguardo scuro sul volto di Adam. Lo conosceva abbastanza bene ora da
sapere che cosa tormentava il suo ragazzo, ma non era sicura su come
aiutarlo.
Anche Jamie era meno felice e allegro del solito. Anche la grande
difficoltà di accomodare e servire la cena a tante persone fu occasione
per tutti di ridere, scherzare e passare dei momenti in allegria. Non così
per Jamie il quale, vedendo tutti i suoi riuniti nello stesso posto si sentì
ancora più depresso. I ricordi di tutti i momenti felici alla fattoria
ritornarono prorompenti alla mente: i progetti dei concerti, il caos più
assoluto di mattina per fare in modo che tutti si preparassero ciascuno
per le proprie occupazioni, tentare di equilibrare la vita di famiglia e il
lavoro agricolo, i nuovi affari, gli obblighi di chiesa, le lezioni di musica, e
i concerti da eseguire. Era stato tutto talmente bello! Ora i suoi genitori
erano i suoi fratelli e le due sorelline erano tutti lì, a Chicago, con i loro
rispettivi coniugi o fidanzati ed essi avevano portato con sé la stessa
felicità che era sempre stata il condimento di tutte le attività alla fattoria
Conner. Jamie sentì forte la nostalgia di quei giorni. Certo, aveva una
famiglia felice ora, pur in mezzo alle continue crisi e ai continui problemi
che derivavano dall’avere dieci figli di varie età e dalle origini più
disparate. Ma la capacità di ridere anche in barba alle difficoltà era
505
impartito. Si domandò quale fosse il suo rapporto con il battesimo.
Improvvisamente sentì irresistibile il desiderio di essere battezzato. Fu
qualcosa che sentì nascere dentro di sé fino a diventare un desiderio
ardente. Non seppe dare una spiegazione a tale sensazione, solo che era
una cosa che voleva fare con tutto se stesso. Sapeva di non essere
pronto e si domandò che cosa dovesse fare per esserlo. Decise che
l’avrebbe chiesto a Josh alla prima occasione. Avrebbe seguito la guida
di Josh. Il suo amico e fratello non lo aveva mai abbandonato dal giorno
dell’incidente e ora si convinse che aveva davvero bisogno di Josh. E non
solo per le sue necessità fisiche cui Josh provvedeva a soddisfare senza
lamentarsi. Ora sarebbe dipeso da lui anche per le sue necessità
spirituali. Sapeva che Josh era ancora attratto dai ragazzi, sebbene non
avesse mai visto alcun segno di tale attrazione. Sapeva anche che se Josh
si era preso cura di lui, l’aveva fatto per amore, e non certo in senso
erotico. Justin decise che avrebbe domandato a Josh anche riguardo a
ciò.
La festa del Ringraziamento nel salone della chiesa, dove Jamie
Conner e famiglia fecero i padroni di casa, fu veramente memorabile.
Nonostante il fatto che dovettero servire una cena completa a più di
trecento persone, tutti e venticinque i Conner mangiarono fin troppo,
Jamie aveva portato la sua chitarra e aveva preso in prestito altre tre
chitarre dall’Istituto Biblico per i suoi tre fratelli. Dopo che il quartetto
ebbe dato un breve concerto, Jamie invitò tutti i membri del suo club di
ragazzi a raccogliersi attorno ai quattro chitarristi e tutti assieme
cantarono per i loro genitori alcune delle canzoni che erano soliti
cantare il martedì sera. Fu così che la cena fu un enorme successo e si
protrasse fino a tardi. Dopo che l’ultimo dei commensali se n’era andato
e il salone fu pulito, i Conner erano ancora ben svegli e per nulla disposti
ad andare a dormire. Dopo essere tornati a casa e nonostante l’ora
tarda, rimasero alzati a celebrare la festa tutti assieme ancora per un po’
Justin stava seduto nella sua sedia a rotelle, alla fine della seconda
fila di banchi, dove era seduta anche tutta la famiglia Conner, e si
domandava cosa stesse succedendo. Aveva dato un’occhiata ad Andy e
aveva visto che i suoi occhi erano umidi e si era domandato coma mai. Si
sentiva a disagio come non lo era mai stato in tutta la sua vita Pensò che
doveva essere a causa degli occhi blu intenso che appartenevano al
cantante solista, lassù sulla piattaforma, il ragazzo che aveva solo cinque
anni più di lui e che aveva appena chiamato papà. Quegli occhi
avrebbero potuto penetrare una lastra di ferro e proprio in quel
momento erano fissi su di lui. Era come se quegli occhi lo avessero
incantato fosse impossibile resistervi. Si sentiva completamente
soggiogato da quagli occhi.
Andy guardava suo fratello e i ricordi affiorarono. Si vide quando era
un ragazzo di quindici anni, confuso ed arrabbiato, proprio Justin, seduto
ora accanto a lui. Sapeva quello che Jamie stava facendo, l’aveva fatto
anche con lui quella prima domenica in cui era stato in chiesa. Pensò che
il canto che Jamie stava finendo di eseguire non sarebbe stato
sufficiente con Justin. Allora si ricordò della canzone che Jamie aveva
cantato e quale profondo effetto aveva avuto su di lui. Canta la nostra
canzone, Jamie, disse tra sé, fissando gli occhi blu fluorescente che
appartenevano a suo fratello. Canta la canzone che ha aperto i miei
occhi. E così avvenne. Con sorpresa di tutti e con totale stupore di Andy,
Jamie, senza neppure prendere fiato alla fine dell’assolo, iniziò il
ritornello di un nuovo inno:
Chi per acque tranquille, chi per acque tempestose
chi attraverso il fuoco, ma tutti attraverso il suo sangue,
Chi attraverso la grande tribolazione, ma a tutti Dio dona un canto
Nella stagione buia e lungo tutta la vita.
Ci furono molte risate. molto calore ed affetto, cordialità e molti
ricordi. Ma non tutti erano perfettamente felici. Due persone rimasero
un po’ defilate e silenziose, quasi melanconiche. Uno era Adam.
Osservava i Conner, vedeva quanto erano felici semplicemente di stare
assieme. Si ricordò di un’altra famiglia, non dissimile da quella con cui
Ad Adam non ci volle molto perché si accorgesse di quale canto
Jamie stesse cantando. Jamie non aveva cantato che alcune battute e
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497
Adam iniziò l’accompagnamento all’organo. Non era un segreto che
quello era da sempre il canto preferito di Jamie; era quello che cantava
quando aveva avuto bisogno di un po’ di spinta e di sicurezza. Dopo il
ritornello Jamie cantò la prima strofa:
Per ombrosi e verdi pascoli sì gustosi e abbondanti
Dio a sé accanto conduce i suoi teneri figli…
Il pastore McNeil diede un’occhiata al suo orologio. Doveva essere
solamente un breve assolo, ma ora erano diventati due! Sentì che il
tempo della sua predica si sarebbe ridotto e la cosa non gli piacque
affatto; ma poi guardò il volto di Justin. Sapeva già che il suo giovane
studente non faceva nulla senza una ragione e, guardando il volto di
Justin, poi quello di Andy, comprese. Il suo sermone poteva aspettare;
Jamie stava facendo quello che nessuna scuola poteva insegnargli.
Jamie cantò ancora il ritornello, poi iniziò la seconda strofa:
Anche se i tormenti ci assalgono e i mali sono avversi,
Dio a sé accanto conduce i suoi teneri figli…
La voce di Jamie era quella di un tenore maturo ormai, forte e dolce
e vibrante; eppure fece riportare Andy indietro nel tempo, a quel giorno
in cui, più di otto anni prima, un ragazzino di undici anni lo aveva
confuso e disorientato con quella sua voce alta da soprano. Andy scosse
la testa per tornare alla realtà Girò lo sguardo verso Justin, seduto sulla
sua sedia, e vide sul suo viso la stessa confusione, lo stesso disperato
bisogno di verità che lui stesso aveva provato tanto tempo prima. Ma
Jamie non aveva ancora finito:
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“Ma non è stata battezzata. Pensavo che dobbiamo essere tutti
battezzati per poter andare in Cielo”.
“No, dolcezza”, Karen disse sedendosi su una sedia e indicando a
Heather di fare lo stesso. “Noi crediamo che il battesimo sia solo un
segno esteriore di quello che succede dentro. Nostro Signore ci ha
comandato di essere battezzati quale segno che la nostra vecchia vita è
finita e che ora abbiamo una nuova vita, quella dei figli di Dio; ma il
semplice Battesimo non è sufficiente per andare in Cielo se non si
rinasce a nuova vita. Se la signora Johnson stesse bene potrebbe
ricevere il Battesimo, ma poiché sta così male, Dio certamente non ne
terrà conto.
“Ed io riceverò il Battesimo?”
“Se veramente credi in Dio, credi che Gesù è morto e risorto per te
e che grazie alla sua morte e resurrezione i tuoi peccati sono perdonati,
allora sì, puoi essere battezzata”.
“Pensi che Dio si arrabbierà se non lo farò subito?”
“No, tesoro, penso di no; ma perché vuoi aspettare?”
“Perché voglio che lo faccia papà e lui ha detto che non può
battezzare o celebrare matrimoni fino a che non sarà ordinato il
prossimo giugno. Ha intenzione di sposare lo zio Billy e la zia Margaret
per allora, non è vero?”
“Sì”, Karen confermò. Sentì un nodo alla gola quando le parole della
nipotina le fecero comprendere tutta la portata di ciò che Jamie avrebbe
compiuto di lì a pochi mesi. Per Karen, l’ordinazione di Jamie significava
il passaggio definitivo alla piena maturità come uomo. Nel suo cuore
Karen sapeva che Jamie era già un uomo e, infatti, glielo diceva da anni;
ma quella breve cerimonia, che gli avrebbe dato l’autorità di
rappresentare Dio nell’unire due persone in matrimonio, nel battezzare,
e nel celebrare altre cerimonie simili, sarebbe stato il momento per
manifestare al mondo che il suo bambino era diventato un uomo.
Justin sentì tutto il colloquio tra Heather e la nonna, anche la sua
ora, riguardante il battesimo, il suo significato, e del perché veniva
503
aveva convinto Jamie a non sottovalutare la portata dei bisogni della sua
famiglia, considerato il ritmo con cui la sua famiglia stava crescendo.
“Non credo che ci saranno altri figli molto presto”, Jamie si era affrettato
ad affermare.
“Credevo che tu avessi imparato ormai a non dire mai ‘mai’,
fratello”, Andy gli disse sorridendo.
Mentre i maschi della famiglia erano impegnati con l’acquisto del
pulmino, Karen, Christine e Kim prepararono, dolci e altri manicaretti
per la festa del giorno successivo, ovviamente con il valido “aiuto” di
tutti i bambini. Joey, Derek e Latasha avevano conquistato le simpatie di
tutta la famiglia, come sempre avveniva con tutti quelli che
incontravano. Sarebbero andati a trovare la loro madre quella sera, ben
sapendo che sarebbe potuta essere l’ultima volta. La signora Johson era
in coma da una settimana ormai e aveva predisposto che nessun
accanimento terapeutico la tenesse artificialmente in vita. Aveva
assicurato tutti che era pronta ormai e che avrebbe rivisto tutti in Cielo. I
suoi figli erano consapevoli che la morte era ormai inevitabile e stavano
prendendo la cosa tutto sommato abbastanza bene.
“Nonna, posso chiederti una cosa?” Heather domandò a Karen
mentre i tre bambini di colore erano fuori con Adam.
“Certo. Cosa c’è, tesoro?”
Via dal fango e via dalla terra,
Dio a sé accanto conduce i suoi teneri figli…
Adam, in completa sintonia con Jamie suonò l’organo con
un’ispirazione mai sperimentata prima. Non coprì con il suo suono il
canto dell’amico solista, ma ne sostenne e ne esaltò il canto. E venne la
conclusione. Jamie cantò il ritornello per un’ultima volta:
Chi per acque tranquille, chi per acque tempestose
Chi attraverso il fuoco, ma tutti attraverso il suo sangue…
Jamie non aveva ancora visto in Justin la reazione che cercava, così
fece cenno ad Heather, Chico e Juanita di unirsi a lui sulla piattaforma.
Sussurrò loro qualcosa e poi Heather iniziò a cantare. Era una canzone
che Jamie aveva insegnato a tutti i suoi figli. Adam sentì le prime
battute e riconobbe la canzone, “Piazza Alleluia”, e subito iniziò
l’’accompagnamento. La prima strofa narrava di un cieco che avrebbe
visto tutti i suoi amici in “Piazza Alleluia”:
“Riguarda la signora Johnson. Se muore ora, andrà in Cielo?”
“Ci sono solo due persone che conoscono la risposta alla tua
domanda”, Karen rispose. Non se n’era accorta, ma aveva più di una
persona che aspettava la sua risposta oltre che Heather. Justin stava
poco fuori la porta della cucina e aveva sentito la domanda della
sorellina. Ed era curioso della risposta.
“Naturalmente Dio è una delle due” Karen continuò, “e
probabilmente la signora Johson è la seconda. Ha detto al tuo papà che
era sicura di andare in Cielo. Così, se vuoi una risposta, direi proprio che
andrà in Cielo”.
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Vidi un uomo cieco bussare tutt’attorno …
Chico e Juanita si unirono a Heather per cantare il ritornello:
Vedrò tutti i miei amici in Piazza Alleluia …
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La seconda strofa parlava di un paralitico che “non poteva
camminare, come si fa normalmente per la strada”. Jamie si preoccupò
che forse quelle parole sarebbero state troppo per Justin, ma si fece
coraggio, bloccò i suoi occhi su quelli del ragazzo e cantò l’ultimo verso
della strofa:
Su nel cielo, camminerò proprio come te.
Non ci sarà nessun paralitico in Piazza Alleluia…
Non ci fu il ben che minimo rumore nel santuario. Circa duemila
fedeli rimasero completamente in silenzio, quando Jamie e i bambini
ripresero i loro posti ed Adam lasciò la console dell’organo e si sedette
nel primo banco per ascoltare il sermone. Dopo una lunga pausa, il
pastore si alzò lentamente dalla sua sedia.
“Sento che in qualche modo il sermone è già stato fatto”, disse.
“Grazie tante, Jamie, grazie Adam, grazie bambini”.
Andy sentì un nodo alla gola quando il pastore iniziò a parlare. C’era
stato un tempo in cui lui, Andy, era stato la risorsa di Jamie, la persona
da cui Jamie era dipeso. Quei tempi se n’erano probabilmente andati per
sempre ed Andy ne era consapevole, e quel pensiero non fu molto
piacevole per lui. Ma, allo stesso tempo, fu contento che il suo fratellino,
ora cresciuto e con responsabilità oltre ogni immaginazione, avesse
un’altra persona cui aggrapparsi e dalla quale avere quello di cui aveva
bisogno per proseguire nella sua vita Non era proprio come Andy aveva
pensato sarebbe andata, ma si rese conto che Jamie stava
semplicemente seguendo la sua vocazione ed Andy fu riconoscente a
Dio per essere stato tanta parte di tutto ciò. Fu impossibile non
ricordare, non senza una forte emozione, la vita che lui e Jamie avevano
vissuto quella prima estate insieme. In qualche modo desiderò
ardentemente che quei tempi così semplici e meno frenetici potessero
ritornare.
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Justin era in uno stato di forte emozione e non riusciva a capacitarsi
di che cosa gli stesse succedendo. Aveva ascoltato le tre canzoni che
Jamie aveva cantato dove si parlava di una vita molto burrascosa, di una
vita piena di sventure che avrebbero potuto spezzare la maggior parte
delle persone. Justin si rese conto che Jamie aveva cantato della sua vita.
Eppure tutte quelle sventure non lo avevano piegato e ora se ne stava
là, ben ritto in piedi, studente modello, musicista provetto, sposo e
padre di dieci figli. Certamente non aveva un fisico eccezionale, non era
muscoloso, né alto di statura. Le sue braccia e le sue gambe erano
lunghe in modo sproporzionato. Veramente era piuttosto magro per
essere quasi un uomo. C’era poi quella orrenda cicatrice che
attraversava tutto il lato sinistro del suo volto, da poco dietro l’occhio,
giù, fin sotto la mascella. Sarebbe stato bello, Justin pensò, se non fosse
stato per quella cicatrice. Improvvisamente Justin capì che il segreto di
Jamie, ciò che gli aveva fatto superare tutte le avversità era la sua fede e
il suo amore per Dio. Jamie aveva cantato come solo un uomo pieno di
fede sa cantare e parlare di Dio. In quella figura Justin vide l’uomo di Dio,
di cui anche lui doveva fidarsi se voleva continuare a vivere. Un primo
passo l’aveva fatto quando aveva cominciato a fidarsi di Jamie, che solo
due ore prima aveva chiamato papà. Aveva fatto una stupidaggine,
oppure aveva dimostrato maggiore saggezza di quanta lui stesso credeva
di avere? Si accorse di non sapere esattamente quello cui si era messo,
eccetto che era diventato parte di una famiglia molto bizzarra.
I Conner trascorsero insieme una settimana meravigliosa. Kim,
Jamie e Adam frequentarono normalmente le lezioni per i primi tre
giorni della settimana, come pure i loro figli. I Conner della Carolina del
Nord ebbero,perciò, modo di riposarsi, in vista del lungo viaggio di
ritorno a casa di lì ad una settimana circa. Il mercoledì pomeriggio Jamie
e suo padre, assieme ai suoi tre fratelli, andarono a comperare un nuovo
pulmino. Tornarono a casa con una bel mezzo superaccessoriato che
poteva trasportare in modo confortevole quindici persone. Jamie era
contrario a comperare un mezzo così lussuoso, ma era grande e spazioso
con un ampio bagagliaio e adatto a trasportare anche un passeggero
sulla sedia a rotelle. Era anche predisposto all’allestimento di una rampa
nella parte posteriore per far salire la sedia a rotelle. Era un mezzo
usato, ma in ottime condizioni, perciò non era costato tanto e Dennis
501
egli servire degnamente noi tutti e grazie a ciò noi possiamo, a nostra
volta, servire il nostro Dio”.
L’organo iniziò a suonare, il coro si alzò e cantò una breve antifona,
il pastore recitò una breve preghiera finale e la cerimonia terminò. A
Jamie fu fatta togliere la toga da laureato e indossare un tonaca nera da
pastore. Durante la vestizione il pastore annunciò, “Ora che Jamie è un
pastore ordinato, svolgerà il suo primo incarico: battezzerà sei dei suoi
figli. Alcuni sono portati alla salvezza alcuni mesi fa, ma hanno scelto di
attendere l’ordinazione per poter essere battezzati dal loro stesso
padre. Assieme a loro saranno battezzati anche tre giovani della nostra
chiesa che hanno chiesto di essere battezzati questa mattina”.
Annunciò quindi il numero dell’inno e tutti si alzarono per cantare;
beh, quasi tutti. Due persone erano davvero troppo emozionate per
cantare una nota: Karen e Andy stavano in piedi assieme nel primo
banco e si guardavano negli occhi. Entrambi avevano in mente il
ragazzino felice ed esuberante che Jamie era stato non molto tempo
prima e che essi avevano tanto amato.
Jamie trovò difficile controllare la sua voce a comportarsi come
conveniva mentre battezzava i suoi figli e certamente la musica
sommessa e reverente che Chris suonò all’organo non fu d’aiuto. Iniziò
con Josh, il ragazzo che, meno di un anno prima, lo aveva fatto andare in
prigione per una falsa accusa di abuso di minore. Continuò in ordine
discendente a seconda dell’età: Heather, Joey, Chico, Juanita. Mentre
immergeva Chico nell’acqua, si domandò se un messicano era mai stato
battezzato prima in quella chiesa. Sapeva che Joey era invece la seconda
persona di colore ad essere battezzata, perché la prima era stata Larry.
Dopo aver battezzato i suoi figli, Jamie battezzò i tre adolescenti
appartenenti alla chiesa: due ragazze e un ragazzo, tutti di quattordici
anni. Jamie conosceva le loro famiglie ma conosceva appena i ragazzi,
ancora piccoli quando aveva lasciato il paese. Chris e Paul li conoscevano
bene, soprattutto una delle ragazze, perché era la ragazza di Chris. E
Chris riversò tutta la sua felicità nella musica che suonò all’organo.
Da ultimo fu battezzato Justin. Dennis scese le scale verso l’acqua
portando Justin sulla schiena e seguito, subito dietro da Josh. Il piano
originale di Jamie dovette essere parzialmente modificato a causa dei
560
Bene, eccoti qua di nuovo, la prima voce disse, sistemato a dovere
dall’Istituto che ami così tanto. Sei qui tutto solo, Jamie! Il tuo partner,
David Angster, non si è fatto vivo e neppure i due studenti laureati che
devono fare la relazione sulla tua prestazione. Allora cosa farai adesso?
Se entri in chiesa e diventi “pastore per un giorno”, nessuno saprà mai
quello che avrai fatto. Nessuno ti valuterà e tu non otterrai alcun credito.
In aggiunta, la tempesta sta peggiorando. Se non parti adesso e torni a
casa, probabilmente non arriverai a casa affatto e allora che cosa farai?
Sei in una città forestiera, in una chiesa forestiera, tra estranei! C’è solo
una cosa che puoi fare ora, Jamie, ed è tornare a casa!
Immediatamente! Porta il tuo culo fuori di qui mentre sei ancora in
tempo. Se qualcuno ha visto il tuo pickup ha visto solo un pickup
forestiero. Non avrà alcun modo di sapere che c’eri tu al suo interno e tu
non hai certo bisogno della grana di rimanere bloccato qui! E’ stata
proprio una gran stupidaggine voler venire qui!
Jamie stava seduto sul sedile del guidatore del suo pickup, il motore
girava al minimo, i tergicristalli lentamente frusciavano avanti e indietro.
Era bello e caldo all’interno del suo pickup e Jamie non era certamente
vestito in modo adeguato a quel tipo di tempo. Era un meridionale lui;
non era abituato alla neve e alla fanghiglia sulle strade e alle bufere.
Indossava il suo vestito migliore, un paio di costose scarpe basse, nere,
senza soprascarpe di alcun tipo. Aveva un cappotto ma era leggero,
quasi un impermeabile. Certamente non era vestito adeguatamente
neppure per coprire a piedi i trenta passi dal suo pickup all’entrata della
chiesa.
E che dire della chiesa? Certamente non era delle misure della
Chiesa Comunitaria di Chicago, che era enorme, con un ampio
parcheggio asfaltato, con le sue bellissime strutture, l’edificio scolastico,
l’organo enorme e la buca dell’orchestra. Quella che vedeva in quel
momento era una chiesetta, probabilmente piuttosto nuova a giudicare
dallo stato dell’edificio. Che importava comunque? Dal numero dei
veicoli nel parcheggio, non più di venti, non vi potevano essere più di
venticinque persone all’interno. Sicuramente sapevano che aspettare un
pastore che venisse da Chicago era fuori questione quel giorno. Mise la
521
mano sulla leva del cambio per inserire la retromarcia quando sentì la
seconda voce.
Quella voce così gli parlò: Dove accidenti credi di andare, Jamie?
Una cosa è decidere di rimanere a casa dopo aver constatato che
viaggiare per la tormenta è impossibile, un’altra cosa è arrivare sano e
salvo fino qui, per poi voltare le spalle e tornare a casa come una specie
di traditore. E la gente che è già in chiesa? Cosa pensi che faranno,
Jamie?Non penserai mica che sono venuti solo per fare una gita
domenicale in macchina, vero? Sono venuti in chiesa per sentire TE,
Jamie! TE! Puoi anche pensare di essere un personaggio famoso perché
hai recitato sul palcoscenico, hai inciso dei CD musicali, se apparso in
televisione, ma come predicatore sei ancora uno emerito sconosciuto.
Hai un obbligo nei confronti di queste persone, Jamie! Sono venute qui
oggi per sentire quello che tu hai da dire, ed è tuo dovere farlo. E non
importa se ci sono solo due persone in chiesa, glielo devi e basta!
Ricordati del versetto di Matteo che dice “Dove due o più persone sono
riunite nel mio nome, là io sono in mezzo a loro”. E’ nostro Signore che
parla! Ha promesso che saresti venuto qui. E allora, dove stai andando?”
Jamie non riusciva a capire quali fossero i suoi obblighi nei confronti
delle persone presenti in chiesa. Dopo tutto, l’incarico che aveva
ricevuto era solo uno dei requisiti che doveva superare per raggiungere
la laurea, non è vero? Non aveva scelto lui di venire in quel posto, glielo
avevano imposto! Non sarebbe venuto affatto se non glielo avessero
ordinato. D’accordo, aveva accettato, ma l’aveva fatto quando ancora
pensava che la sua prestazione sarebbe stata valutata. E aveva accettato
anche perché aveva pensato che sarebbe stata un’esperienza utile per la
sua carriera di pastore. Essere pastore in tutto e per tutto, anche se per
un giorno solo, sarebbe stata un’esperienza nuova e preziosa. Aveva
aspettato con ansia che giungesse il giorno. Ma aveva fatto tutte queste
considerazioni prima che una delle più terribili tormente di neve che
avesse mai visto si abbattesse sull’intera contea di Chicago, prima di
trovarsi in chiesa senza aiuto a dover svolgere il servizio per uno sparuto
numero di fedeli.
522
dovere sostenerlo, aiutarlo in ogni modo nello svolgimento del suo
compito di servire Dio, e che tale compito aveva la precedenza su tutti
gli altri suoi doveri. Kim dichiarò che era consapevole. A Jamie fu chiesto
se fosse consapevole che stava dedicando la sua vita al servizio di Dio e
del suo prossimo, che il suo impegno era di mettere tale servizio prima
di ogni altra cosa, compresa la sua famiglia. Jamie rispose che era
consapevole. Gli fu chiesto di inginocchiarsi mentre il consiglio dei
diaconi, di cui Dennis era membro, sfilarono davanti a lui sulla
piattaforma. Ciascuno di essi, a turno, pose la mano sulla spalla di Jamie,
poi sulla testa e il collo e pregarono. Nella tradizione della chiesa
Battista, questo gesto era chiamato “imposizione delle mani”.
Il pastore invitò Karen e Dennis sulla piattaforma. Mentre i due
stavano in piedi, rivolti verso la congregazione, il pastore lesse il
racconto di Anna, la sua supplica a Dio per avere un figlio, la nascita del
figlio e la sua consacrazione a Dio che glielo aveva concesso.
“Conosco Jamie Conner dal giorno in cui è nato”, il pastore disse
appena terminata la lettura. “Karen e Dennis hanno restituito a Dio il
loro figlio quando era ancora molto piccolo, proprio come avevano fatto
Anna e Samuele. Jamie ha servito Dio per tanti anni nella nostra
comunità; ora è tempo per lui di servire Dio in tutto il mondo”.
Il pastore recitò una preghiera, poi rivolgendosi alla congregazione,
dichiarò che il candidato a ministro di Dio, James Dennis Conner, aveva
raggiunto i requisiti accademici, pratici e spirituali necessari per
l’ordinazione quale pastore Battista e che ora faceva richiesta al popolo
della sua chiesa d’origine di essere consacrato quale ministro di Dio e
della chiesa Battista. Chiese se qualcuno avesse qualche motivo di
opposizione a che il richiedente non dovesse essere accettato al pieno
servizio di Dio, poi fece una pausa di attesa. La chiesa gremita rimase in
silenzio. Il pastore pose, allora, la sua mano destra sul capo di Jamie, alzò
la sinistra in aria e pregò di nuovo, chiedendo a Dio di accogliere al Suo
servizio quel suo nuovo servo consacrato, da quel momento e fino alla
fine della sua vita. Chiese a Jamie di alzarsi in piedi e di voltarsi verso la
congregazione. “Fratelli e sorelle”, il pastore annunciò, “Vi presento il
reverendo James Conner, ministro della chiesa Battista. Dategli il
benvenuto, incoraggiatelo, abbracciatelo e pregate per lui perché possa
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“Ti porteranno in braccio dentro l’acqua”, Jamie disse una volta
definito il piano. “Una volta che sarai nell’acqua sarai più leggero, così
sarò in grado di sorreggerti da solo. Quando sarai in posizione eretta,
papà e Josh faranno un passo indietro. Ma rimarranno vicini abbastanza
da afferrarti immediatamente in caso di necessità. Ti immergerò
nell’acqua e ti alzerò di nuovo, poi papà e Josh ti aiuteranno ad uscire
dal battistero. Sarà necessaria molta fiducia da pare tua, so che non sarà
facile per te. Ci vuole molta fiducia da parte delle persone con le gambe
buone, e posso solo immaginare quanto difficile sarà per te. Pensi che ce
la farai?”
“La mia vita eterna è nelle mani di Dio”, Justin disse calmo”, Credo
che la mia vita terrena possa essere nelle tue, papà. Voglio essere tuo
figlio, e il meno che possa fare è fidarmi di te, giusto?”
L’ordinazione fu un evento memorabile ed emozionante. Jamie non
aveva mai partecipato ad una vera ordinazione. Gli studenti all’Istituto
Biblico erano stati istruiti in linea generale su come avveniva la
cerimonia, ma era stato detto loro anche che la cerimonia stessa variava
di molto, a seconda del ministro che conduceva il servizio. E poiché il
pastore Kramer conosceva Jamie dal giorno della sua nascita, Jamie
sapeva che il pastore avrebbe fatto della sua ordinazione un evento dal
significato profondamente spirituale.
Il servizio iniziò con Jamie seduto nervosamente nel primo banco,
proprio lo stessi che aveva occupato con i suoi amici quando era un
ragazzino. Indossava la stessa toga dell’università che aveva indossato
una settimana prima per la cerimonia della laurea. Il pastore Kramer
aveva fatto in modo che tutta la famiglia Conner fosse, in qualche modo,
coinvolta nel servizio. Pericò, Chris, il fratello di Jamie, era all’organo,
Paul al pianoforte ed Andy fungeva da direttore del coro.
Il pastore iniziò il servizio some il solito. Dopo l’inno e la preghiera
d’inizio, invitò Jamie e Kim sulla piattaforma. A Kim fu chiesto se fosse
disposta ad accettare suo marito come ministro di Dio senza condizioni;
Kim rispose che lo era. Le fu chiesto se fosse consapevole che era suo
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La prima voce gli parlò ancora:
Ora sì che ragioni! Hai impegni fin sopra i capelli, Jamie, devi
pensare a te stesso ogni tanto. Hai una casa piena di figli e sei a più di
cinquanta miglia da casa nel bel mezzo di una bufera di neve! Sei
davvero uscito di testa!
Pensi davvero che a queste persone importi di te? Neppure ti
conoscono, Jamie! Per loro tu sei solo uno studente che li usa per
mettere in pratica quello che ha studiato. Pensi davvero che a loro
interessi se avrai una valutazione positiva o no? Certamente avrebbero
preferito che fosse il loro pastore a celebrare il servizio oggi, e non uno
studente sconosciuto che è venuto a disturbare la loro comoda routine.
Probabilmente amano il loro pastore proprio come la tua chiesa ama il
pastore McNeil e non vogliono altri tra i piedi. E, nel caso tu non l’abbia
notato, le luci del parcheggio si sono appena spente. Certamente sai
cosa significa, Jamie: che la corrente elettrica se n’è andata.
Quando due o più sono riuniti … la seconda voce citò nuovamente.
Se non importa a nessuno, certamente sai che importa a Gesù; e a te
importa, Jamie? Vuoi davvero venir meno ad un tuo preciso impegno?
Jamie spense il motore e aprì la porta. Il vento e la neve entrarono
ululando attraverso l’apertura ma cercò di ignorarli e saltò giù. Corse
verso la chiesa senza neppure chiudere a chiave il pickup. Fantastico!
Mormorò tra sé quando entrò in chiesa e si accorse che mancava per
davvero la corrente elettrica. Proprio fantastico!
“Lei deve essere Jamie Conner”, un uomo sorridente gli disse
avvicinandosi quando Jamie apparve sulla porta, mentre già si stava
domandando cosa avrebbe ora fatto. “Sono proprio contento che ce
l’abbia fatta ad arrivare quino qui! Sono Edsel Mallory, presidente del
consiglio dei diaconi, Chiesa Battista Ebenezer di Gary”.
523
“Salve, signor Mallory”, Jamie rispose stringendogli la mano. “Sì,
sono Jamie Conner. Ho notato che le luci del parcheggio si sono spente.
Presumo che non ci sia corrente?”
“Purtroppo no. Questa tempesta sembra peggiorare ancora. Ma
venga, la prego, così la presento agli altri”.
Quando il pastore McNeil arrivò a casa Conner quasi un’ora più
tardi, trovò l’intera famiglia, meno Jamie e Adam, attorno al letto
matrimoniale mentre Kim, seduta sul letto, teneva in braccio Emily e la
confortava. Kim aveva ripreso il controllo di sé quando si era accorta che
il suo panico stava influenzando negativamente i suoi figli. Allora
Heather aveva afferrato il braccio della madre adottiva e le aveva
sussurrato: “Andrà tutto bene, mamma. Dio è con noi e si prenderà cura
di noi. Emily guarirà, vedrai”.
Kim fece ricorso a tutta la sua forza di volontà per non scoraggiarsi
ancora di più. Sembrava che Heather, che aveva solo dodici anni e che
era sua figlia da meno di uno, avesse più maturità di lei. Le aveva appena
ricordato quanto sarebbe stato invece compito suo ricordare ai suoi figli,
che, cioè, dovevano mettere tutta la loro fiducia e la vita di Emily nelle
mani del loro Signore.
“Scusami c’ho messo tanto a venire”, il pastore disse togliendosi il
cappotto. “Ho avuto difficoltà a trovare qualcuno con un mezzo a
quattro ruote motrici che mi portasse qui. Ho portato con me il dottor
Allison, è membro della nostra chiesa. Mi dispiace, ho trovato solo lui.
Hai notizie di Jamie?”
“No, signore”, Kim rispose. Nel frattempo il dottore iniziò a visitare
Emily.
“E probabilmente non ne avrai. Hanno riferito alla radio che si è
verificato un grosso guasto nella fornitura d’energia elettrica a Gary e la
tormenta sta peggiorando. Ho paura che molto probabilmente rimarrà
bloccato là”.
tutt’altro che dimenticato, ed era stato proprio in quella stalla che
Dennis e Jamie, che allora aveva sette anni, avevano discusso del
battesimo di Jamie. Per il resto del mondo quella non era altro che una
stalla per mungere le mucche, ma per Jamie, e, successivamente, anche
per gli altri suoi tre fratelli, era quasi un luogo sacro. Così, quando Chris
vide suo fratello spingere Justin nella stalla, raccomandò agli altri di
starne lontani.
“Sei sicuro di comprendere il significato di quello che farai?” Jamie
gli domandò.
“Penso di sì”, Justin rispose. “Immergersi nell’acqua significa la
morte del mio vecchio io e l’uscire dall’acqua significa la mia
resurrezione come persona nuova – come figlio di Dio e cristiano
rinato”.
“La cerimonia è anche il segno esterno di un impegno che prendi nei
confronti di Dio e della comunità”, Jamie sottolineò. “Ma la cosa più
importante di tutte è che tu abbia compreso che il battesimo da solo
non è sufficiente per salvarti. Nulla al mondo mi farebbe più felice che
battezzarti domenica, ma solo se sei sicuro che sai quello che andrai a
fare. Mi impegnerò affinché la cerimonia si svolga nel modo migliore,
non voglio certamente che ci siano problemi con il primo battesimo che
celebrerò, e proprio quello di mio figlio. Perciò, se sei sicuro che vuoi
essere battezzato, dobbiamo esaminare assieme alcune cose, va bene?”
“Tutto quello che vuoi”, Justin disse con determinazione. “Anch’io
prendo un impegno, papà. Mi impegno a sostenerti nel tuo ministero,
ma voglio anche impegnato con Cristo. Mi hai promesso che un giorno
sarei stato riconoscente di trovarmi su questa sedia a rotelle e voglio
impegnarmi per dimostrare che hai ragione”.
Justin convinse suo padre di essere pronto per il battesimo, con la
conseguenza che Jamie dovette immediatamente escogitare un modo
sicuro di battezzare Justin senza “annegarlo”. Doveva coinvolgere in
qualche modo suo padre, i suoi fratelli e anche Josh nella cerimonia.
“Meraviglioso!” Kim disse con sarcasmo.
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“Cosa ha detto loro esattamente?” Jamie chiese sospettoso.
“Non molto, solo che il loro futuro pastore sarà ordinato domenica
e farà il sermone, poi che battezzerà un mucchio di ragazzini che ha
salvato da morte certa. A proposito, quanti hai intenzione di
battezzare?”
Jamie seguì Edsel Mallory all’inerno della chiesa dove trovò circa
venticinque fedeli che lo stavano aspettando con ansia. Edsel lo
condusse direttamente sulla piattaforma, e mettendosi dietro al pulpito,
presentò loro Jamie e disse che erano stati davvero fortunati che Jamie
ce l’avesse fatta ad arrivare, nonostante tutta quella neve.
“Futuro pastore? Come accidenti le è venuta in mente un’idea
simile?”
“Non fa mai male piantare alcuni semi”. Il pastore disse facendo
l’occhiolino. “Allora, quanto ragazzini hai detto che battezzerai?”
“A dir il vero non sono sicuro. Cinque sono sicuri, ma forse saranno
sei. Devo ancora assicurarmi che Justin capisca quello che intende fare.
Lui vuole essere battezzato, ma sono io a non essere sicuro se sia
pronto. Justin è il ragazzo sulla sedia a rotelle e anche questo complica le
cose”.
“Jamie, in tutti i miei anni di ministero non ho mai battezzato un
paraplegico. Come accidenti …”
E’ tutta una pazzia! la prima voce gli parlò ancora. Cosa accidenti
hai intenzione di fare adesso? Come puoi pensare anche solo per un
momento di celebrare un servizio religioso senza musica? La musica è il
tuo elemento, Jamie! Senza di essa sei niente! C’è un organo piuttosto
bello laggiù, ma senza corrente a cosa serve? Per non parlare del coro!
Cosa farai se non si fa vivo? E anche se si facesse vedere, si sono
esercitati con David, non con te! Non sai neppure cosa hanno in
programma di cantare! Sei il pastore per un giorno, allora usa l’autorità
che ti è stata data e chiudi tutta questa baracca! Non penserai mica di
fare qualcosa che abbia un senso senza luci, senza riscaldamento, senza
organo, senza musica. Chiudi tutto e vattene, Jamie!
“Onestamente non lo so, ma se mi convincerà che è pronto, mi
inventerò qualcosa”.
In quanto studenti, Jamie ei suoi compagni di studio erano stati
istruiti sulla cerimonia del Battesimo, che la prima cosa importante da
osservare era di non “annegare” il battezzando, specialmente davanti ad
un’intera congregazione di testimoni. Ma l’eventualità di battezzare una
persona senza l’uso delle gambe non era mai stata sollevata.
“Okay, Justin, è una faccenda seria”, Jamie disse quando riuscì
finalmente stare da solo con il ragazzo. Aveva considerato che il posto
più giusto dove avere un colloquio con suo figlio era la stalla, ormai
vuota, dove un tempo lui e suo padre avevano sempre avuto i loro
colloqui durante gli anni della crescita. C’era ben poco che Jamie e
Dennis non avessero discusso in quella stalla. Ogni preoccupazione, ogni
problema e progetto erano stati condivisi tra padre e figlio. Jamie aveva
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Per non essere da meno, la seconda voce disse la sua: Jamie
Conner, non osare neppure a mandar via queste brave persone senza
neppure una preghiera, un canto, un saluto! Tu piccolo eunuco viziato!
Hai impegnato la tua vita al servizio di Dio e non mi ricordo che ci siano
condizioni per adempiere a tale impegno. Hai mai sentito parlare di tutti
quei missionari nel mondo? Hai mai sentito parlare di quanti riescono a
condurre migliaia di persone alla conoscenza salvifica di Cristo con poco
più che un’armonica o una chitarra. Sei il pastore per un giorno, Jamie!
Hai idea di quanto speciale sia questo compito? Certo, sei solo, non hai a
disposizione l’organo, non hai un coro e non hai nessuno che ti colmi di
attenzioni e che ti dica quanto meraviglioso sei!
Ti sei forse dimenticato del Natale che hai trascorso in prigione? Ti
sei dimenticato di quanto è stato meraviglioso quel momento, di quanto
ti sei sentito benedetto? Non avevi un organo neppure quella notte,
Jamie e neppure un pianoforte. C’è un pianoforte proprio laggiù e
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sembra proprio buono. E non ha bisogno della corrente. E allora che
aspetti? Potrebbe essere la tua opportunità! Ricordati innanzitutto del
motivo per sui sei qui! Se sei venuto solo per avere una buona
valutazione, allora potresti anche andartene subito; ma se credi davvero
in tutto quello che ti hanno insegnato i tuoi genitori, tua moglie e i tuoi
figli, i tuoi professori, i tuoi padri spirituali, e … e Dio stesso, allora è ora
che tu ti dia una mossa e cominci a fare qualcosa, Jamie Conner!
“Penso che non sia proprio il caso di tentare di portarla in
ospedale”, il dottor Allison annunciò dopo aver visitato la bambina. “Ha
la febbre e ovviamente sta molto male, ma ho con degli antibiotici per
far abbassare la febbre. Cercare di portarla in ospedale, nel bel mezzo di
questa tormenta, anche con un’ambulanza, è, nel migliore dei casi,
rischioso. E’ una bambina forte a giudicare dal tono muscolare e dalle
condizioni generali; perciò penso che per il momento sia sufficiente
abbassare la febbre e aiutarla a combattere l’infezione. Tanto, che ci
piaccia o no, il pastore ed io siamo bloccati qui, almeno per un po’, così
possiamo tenerla sotto osservazione, d’accordo?”
“Se solo Jamie fosse qui”, Kim si lamentò. “Se succede qualcosa alla
piccola e non è qui, ne rimarrà distrutto! L’adora, si odierà per tutta la
vita se dovesse … se…”
“Jamie sa che la piccola è nelle mani di Dio”, il pastore la rassicurò.
“Una volta mi disse che quando parte da casa non rimanete soli, perché
vi lascia nelle mani di Dio. Prima di lasciarvi prega sempre perché sia Dio
a prendersi cura di voi. Sta cercando in tutti i modi di combinare assieme
i suoi impegni familiari e gli impegni verso Dio e credo che ci stia
riuscendo molto bene. Emily guarirà, Kim, devi solo aver fiducia in Dio”.
“Pastore, non sappiamo neppure se Jamie è arrivato a Gary.
Potrebbe anche essere finito in un fosso e morire congelato!”
Adam comprese che tutti davano per scontato che Jamie fosse
l’unico meccanico della fattoria. Anche se le cose erano cambiate molto
da quando Jamie era andato a vivere a Chicago, era ancora parte
importantissima della fattoria e tutti sentivano la sua mancanza.
Considerò la sua situazione personale e il suo rapporto con la sua
famiglia del Sud Dakota. Dalle ultime notizie che aveva avuto dal suo
pastore circa un mese prima, Gorge Neely, suo padre, aveva
praticamente abbandonato l’attività agricola dopo aver fallito nel suo
tentativo di convincere suo figlio Adam a non andare a Chicago e
diventare un ministro, cosa che lui aveva ritenuto completamente
sbagliata. Adam si domandò ancora una volta se aveva intrapreso la
strada giusta. Non aveva forse degli obblighi nei confronti di suo padre?
Non sarebbe stato più giusto rimanere a casa e continuare a lavorare la
terra, almeno fino alla morte dei suoi genitori?
Dennis notò lo sguardo triste e pensieroso di Adam e cercò di capire
il problema che lo tormentava. Decise di parlargli alla prima occasione.
Adam era un ragazzo troppo buono e pieno buone qualità per sprecare
la sua vita in una fattoria che probabilmente era anche troppo piccola
per essere economicamente vantaggiosa. Pensò che nessuno avesse il
diritto di domandare al proprio figlio di rimanere dove non voleva stare,
proprio come lui stesso non aveva chiesto a Jamie di rimanere a casa,
anche se era stata la cosa che avrebbe voluto di più. Più di tutto, Dennis
pensò, Adam non doveva sprecare tempo e fatica continuando a
chiedersi se aveva preso la decisione giusta; era ovvio a tutti che Adam
Neely era decisamente portato per il tipo di professione che si
apprestava ad iniziare.
“Sarà un servizio dannatamente lungo, non è vero?” Jamie disse,
dopo che il pastore Kramer aveva rivisto i suoi progetti per la domenica
mattina. Era giovedì mattina tardi e il pastore era venuto a colloquio per
discutere la scaletta delle attività con Jamie.
“Kim, lo sai che dovunque si trovi in questo momento, starà
pregando per te e i bambini. Vi ha affidati a Dio prima di partire e noi
non possiamo non fare altrettanto. Affida tu marito alla volontà di Dio;
ne ha passate tante e dubito seriamente che un cosetta come una
tempesta di neve possa avere la meglio su di lui”.
“Credo proprio di sì, ma vedrai che nessuno si lamenterà”, il pastore
rispose. “Tutta la congregazione è in agitazione per quello che avverrà
domenica. Nessuno è mai stato ordinato qui, Sarà la prima volta per
tutti”.
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“Sono contento che tu me l’abbia chiesto”, Dennis rispose
sedendosi a tavola per la cena. “Preghiamo prima, così i bambini
possono iniziare a mangiare, poi ti dico tutto”.
“Okay, allora osa c’è?” Jamie domandò dopo che Chris aveva
pregato per tutti. “Mi sembra ci siano dei problemi”.
“Non esattamente problemi”, Dennis disse. “Ma speravo proprio
che tu potessi darci alcuni suggerimenti. Vedi, la batteria del Big John
numero due continua a scaricarsi e c’è un rumore strano nel motore del
vecchio Farmall M. L’imballatrice rotabile continua a rompere lo spago, e
…”
“In altre parole, tutta la baracca sta andando a pezzi”, Paul disse con
un sorriso. “Ma è da tre mesi che papà continua a dirci ‘aspettate fino a
che Jamie viene a casa, lui saprà cosa fare.’ Se non è papà a dircelo, è
Andy. Jamie, è come se nessuno sappia aggiustare quelle macchine se
non tu!”
“Ma Andy è un ingegnere laureato ora”, Jamie sostenne. “Credevo
…”
“Ci insegnano come progettare le cose, ma non ho imparato un bel
niente su come si riparano le macchine” Andy aggiunse subito. “E’ stata
davvero una grossa perdita di tempo! Penso che non progetterò mai un
motore o un telaio di automobile, un grattacielo o un ponte, eppure
dovrò ancora dipendere da mio fratello predicatore per riparare le
macchine della fattoria. Sembra che anche Billy non sappia che pesce
pigliare con quelle macchine”.
“E invece avrei potuto ripararle benissimo se tu me l’avessi
consentito”, Billy affermò.
“Beh, puoi certamente darmi una mano”, Jamie disse. “Quasi
sicuramente sarò fuori esercizio dopo tanto tempo. E dovrò prima
sapere che cosa sia un’imballatrice rotante. Non se ne vedono molto
spesso nel centro di Chicago”.
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“Ma, Emily …” Kim protestò e si sentì ancor più avvilita.
“Sì, e Emily?” Justin domandò. “Non capisco proprio come fate a
dire cose simili e dubito che qualcuno riuscirà a convincermi. Tutti
dicono di quanto buono sia Jamie, di quanto lavori, di quanto ami tutti.
Tutti dicono di quanto dolce sia Emily, che bambina felice sia, e intanto
tutti sanno che ha l’AIDS e che questa malattia la ucciderà! Che razza di
Dio è mai questo? Perché Dio manda in giro uno dei Suoi servitori più
fedeli in un giorno come questo e permettere che una bambina piccola e
indifesa abbia un’infezione che la ucciderà? Come me lo spiegate?”
“Justin, non abbiamo bisogno di questi discorsi proprio in questo
momento”, il pastore lo ammonì.
“Al contrario”, Justin ringhiò arrabbiato, “Penso che sia esattamente
il momento giusto. Questa famiglia ha comprato il prodotto che lei
vende e io credo che sia tutto un imbroglio. D’accordo, Jamie mi ha
detto che non è stato Dio a mettermi sulla sedia a rotelle e questo posso
anche accettarlo. Sì, ho fatto un casino e ora sto pagando; ma cosa ha
fatto Emily? Per che cosa sta pagando? Per che cosa viene punita?
Perché Dio la sta uccidendo?”
“Non è ancora morta”, Kim dichiarò, cercando di tenere sotto
controllo le sue emozioni. “Justin, mi dispiace dirtelo, ma vedi, Emily
non ha ancora un anno e non sa ancora parlare, ma capisce le cose
meglio di te. Non ha sperimentato nulla della vita e potrebbe non farlo
mai; eppure è più allegra e disponibile di te! Justin, anch’io ti amo, ma
alle volte sono davvero stufa delle tue continue lamentele! Datti una
mossa, d’accordo?”
Senza dire una parola, Josh spinse Justin lungo il corridoio verso la
sua stanza. “Gli parlo io, mamma”, disse da sopra le spalle. “Justin,
questo è un buon momento per spiegarti perché avere fiducia in Dio è la
sola cosa che abbia senso in questo pazzo mondo”.
Jamie si stava godendo uno dei momenti migliori e più
spiritualmente intensi che avesse mai sperimentato. Aveva svolto la sua
lezione su un argomento molto impegnativo alla Scuola Domenicale e
527
ora erano ora le 11 del mattino e c’erano circa cinquanta persone
presenti in chiesa che andavano dall’età di sei anni ai settanta. David,
l’organista che doveva accompagnare il servizio di Jamie, non era
riuscito a raggiungere la chiesa. Non che ciò importasse tuttavia, giacché
l’organo era inservibile. Neppure il pastore si era fatto vivo, né i
rappresentanti dell’Istituto Biblico che avrebbero dovuto redigere la
relazione sulla sua prestazione.
“Nel vangelo di Matteo, al capitolo 18, versetto 19, c’è scritto: Dove
due o tre sono riuniti assieme nel Mio nome, là io sono i mezzo a loro”,
Jamie citò dal pulpito. Indirizzò il suo sorriso più disarmante alla piccola
congregazione; lo stesso sorriso che anni prima aveva stregato il ragazzo
che era ora suo fratello Andy; lo stesso sorriso che aveva rivolto al
dottore che lo aveva reso un eunuco; lo stesso sorriso che aveva usato in
prigione tante volte quando doveva affrontare avversità insormontabili.
“Avete affrontato il disagio di venire qui e sarebbe sciocco se ora
non ci fosse il servizio religioso. Se siete tutti d’accordo, possiamo
proseguire”.
“Ma non abbiamo né organista né organo”, uno dei diaconi osservò.
“Ma abbiamo un pianoforte”, Jamie ribatté.
“Ma nessuno che lo sappia suonare”, qualcuno disse.
“O no, uno ce n’è”, Jamie ribatté. “Possiamo iniziare con il canto
numero 6, e così lodare Dio”.
Jamie scese dalla piattaforma, si sedette al pianoforte e iniziò a
suonare. Suonare il pianoforte non faceva parte del suo compito di quel
giorno, perciò non gli sarebbe servito per la valutazione. Tuttavia lo fece
volentieri, perché, ma era una cosa che si sentiva di fare per perché era
qualcosa che gli ricordava i bei servizi religiosi del suo vecchio paese,
senza fronzoli e senza pretese, frequentato da di gente semplice,
vecchio stile. E in un ambiente simile, Jamie, ragazzo di campagna
sapeva esprimere il meglio di sé. Se Jamie avesse imparato anche una
cosa sola nei suoi primi vent’anni di vita, quella sarebbe stata l’abilità di
trarre il meglio dalle avversità. Dopo aver suonato l’introduzione, i fedeli
iniziarono a cantare e Jamie si sentì ispirato. Risvegliò quel vecchio
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Jamie fece il suo solito sorriso caldo, da ragazzino. Proprio come a
Chicago! Pensò. Speravo che almeno il pastore Kramer non mi mettesse
tanta pressione addosso, ma evidentemente i giorni di tranquillità se ne
sono andati per sempre. “Lo chiamo subito”, disse, “o pensi che sia
meglio che vada da lui?”
“Telefonagli”, Dennis rispose. “Ha insistito con me dicendo che devi
riposarti e stare con la tua famiglia”.
“E non gli telefonerai fino a dopo cena”, Karen aggiunse
energicamente. “E’ quasi pronto, e abbiamo un sacco di persone che
devono lavarsi”.
“Il pastore Kramer è il nostro pastore da sempre”, Jamie spiegò ad
Adam. “Mi ha visto nascere, mi ha fatto la cerimonia della
“presentazione dell’infante” quando ero un bambino piccolo, mi ha
battezzato quando avevo sette anni e ha sposato Kim e me. Se lo
conosco bene, so che è emozionato quanto mamma e papà per quanto
accadrà domenica”.
“Ben di più”, Dennis disse con un sorriso. “Credo stia morendo dalla
voglia che tu prenda il suo posto, così potrà andare in pensione”.
“Ho ancora altri quattro anni di scuola”, Jamie gli ricordò. Ma in
quel momento il solo pensiero di smettere gli studi a quel punto e di
assumere l’incarico di ministro della sua chiesa natale, gli fece scorrere
un brivido caldo attraverso tutto il corpo.
“Sto solo scherzando, figliolo”, Dennis disse. “E’orgoglioso di te e
ansioso di mostrarti a tutti; come lo siamo tutti noi, Jamie”.
“Allora come vanno le cose alla fattoria?” Jamie domandò tanto per
cambiare argomento. Aveva notato ancora una volta lo sguardo
distante, quasi inespressivo, negli occhi di Adam quando essi avevano
ricordato gli anni della crescita di Jamie, il loro amato pastore e di come
erano tutti orgogliosi di lui. Considerando le situazioni personali di Kim e
di Adam, Jamie si sentiva quasi colpevole per avere dei genitori così
buoni e che sempre l’avevano sostenuto e capì la leggera invidia sui volti
della moglie e dell’amico.
553
Il viaggio verso la Carolina del Nord durò due giorni interi. Fu un
viaggio felice e spensierato, durante il quale cantarono, risero e
parlarono molto. Jamie e Adam insegnarono a Josh e a Justin a suonare
la chitarra, ciascuno facendo a turno quando l’altro guidava. C’era
un’atmosfera di eccitazione e aspettativa, chi per una ragione e chi per
l’altra, tutti aspettavano con ansia da quasi due mesi di andare alla
fattoria, la casa di Jamie per i primi diciannove anni della sua vita. Solo
Kim era inquieta di tornare dai suoi, ma riuscì a nascondere i suoi
sentimenti e a dimostrarsi felice. Vedeva la gioia degli altri dodici e non
voleva essere lei a demoralizzarli.
“Avete tenuto un’ottima andatura”, Dennis osservò quando tredici
stanchi viaggiatori scesero dal pulmino nel cortile dei Conner.
“Veramente non abbiamo avuto fretta di arrivare”, Jamie disse
abbracciando suo padre. “Ma con quattro guidatori che si sono alternati
alla guida abbiamo viaggiato quasi senza fermarci”.
“Quattro?” Andy domandò?
Jamie non fece in tempo a rispondere che Josh sventolò la sua
nuova patente con un grande sorriso sulle labbra. “E’ un bravo
guidatore”, Jamie disse orgoglioso. “Suppongo tu sappia chi gli ha
insegnato a guidare”.
“Non ho proprio idea”, Andy disse con un sorriso compiaciuto.
“Non mi piace parlare di affari appena arrivato”, Dennis disse
entrando in casa, “ma il pastore Kramer mi ha chiesto se potevi
telefonargli appena arrivato. Ha preparato una domenica davvero
speciale per te, Jamie”.
“Vuole che io faccia il sermone, non è vero?”
“Sì, ma c’è anche il Battesimo di alcuni dei tuoi figli e naturalmente
c’è il matrimonio di Billy sabato prossimo. Ha predisposto a che
l’ordinazione e i battesimi avvengano domenica. Per l’ordinazione di
Adam non c’è fretta. Si è accordato con il pastore del tuo paese, Adam, e
anche là tutto è pronto. Basta che tu comunichi loro la data
dell’ordinazione.
552
pianoforte e gli fece fare cose che probabilmente non faceva da anni. I
sparuti fedeli colsero l’ispirazione e risposero con il loro canto. Jamie
sentì che come se quella fosse l’attività per cui era nato e se ne rese
conto, probabilmente per la prima volta, in modo molto chiaro.
Fu quasi un servizio religioso tradizionale quello che Jamie celebrò
quel giorno, alternandosi in piedi dietro il pulpito o seduto sulla panca
del pianoforte. In mancanza del coro Jamie cantò un assolo e
contemporaneamente suonò per accompagnarsi. Non lo fece
intenzionalmente, ma i circa cinquanta fedeli presenti rimasero
completamente estasiati quella domenica, totalmente affascinati da
quello sconosciuto predicatore ragazzo.
Il servizio religioso durò un po’ più di due ore quella domenica.
Jamie non lo avrebbe mai fatto se i suoi valutatori fossero stati presenti;
andare oltre il tempo di un’ora per un servizio religioso era il modo
migliore al mondo per ricevere una valutazione negativa. Ma la bufera di
neve aveva letteralmente seppellito lui e la piccola congregazione
all’interno della chiesa e non c’era possibilità nemmeno di tornare a
casa. Perciò tutti furono ben felici di attardarsi in chiesa e gustarsi le
prestazioni canore del loro giovane pastore per un giorno. Jamie
predicò il sermone, tutto centrato sull’importanza di adorare e lodare
Dio. Sembrò quasi che tale argomento assumesse ancor più rilevanza
quel giorno, così Jamie e i suoi cinquanta fedeli, continuarono ad
adorare e lodare Dio con il canto e la musica, con le preghiere e con lo
stare insieme.
“E’ stato fantastico”, una delle signore esclamò quando erano ormai
quasi le quattro del pomeriggio. “Ma, Jamie, non sei preoccupato per la
tua famiglia? Abbiamo saputo che è piuttosto numerosa”.
“Sì, signora, sono preoccupato”, Jamie rispose, “Ma non c’è
assolutamente nulla che possa fare. Non c’è corrente e tutti i telefoni
della chiesa sono inservibili; non c’è modo di contattarli. Ho già tentato
col mio cellulare ma neppure quello funziona. Sono sicuro che stanno
bene, signora. Kim, mia moglie, non si sognerebbe mai di uscire con
questo tempo. Credo che saranno tutti al sicuro a casa. Ci sono anche
due ragazzi di quindici anni con lei e so che anche loro faranno del loro
529
meglio perché tutti stiano bene. E poi siamo tutti nelle mani di Dio e ciò
mi basta”.
“E’ un’incredibile dichiarazione di fede per ragazzo come te”,
un’altra signora osservò. “Come fai ad avere una fede simile ad un’età
così giovane?”
“Immagino
di
aver
sperimentato
concretamente
e
abbondantemente quanto ci si possa fidare di Dio, signora. L’ho
imparato soprattutto quando ho mi sono trovato in prigione all’età di
quattordici anni. In un posto come quello se non si ha fede in Dio e in se
stessi, si è perduti!”
“Sei stato in prigione?” qualcuno domandò. Jamie impiegò un’altra
ora e mezza a raccontare tutta la storia, e quando terminò era ormai
buio e l’edificio si stava raffreddando. Qualcuno trovò delle candele che
servivano per altri scopi, così ebbero almeno un po’ di luce. Per non
gelarsi Jamie suggerì di cantare ancora un po’ e così fecero. Cantarono
fino alle otto di sera, quando la corrente elettrica finalmente tornò. Le
strade erano ancora del tutto impercorribili ma almeno Jamie e tutti i
suoi compagni poterono telefonare a casa e far sapere ai propri cari
dove si trovavano e che stavano tutti bene.
“Kim, tesoro?” Jamie disse al telefono. “State tutti bene?” Erano
quasi le dieci di sera. Jamie aveva risolutamente rifiutato di usare il
telefono fino a che tutti i fedeli non avevano telefonato alle rispettive
famiglie, affermando che sapeva che a casa sua era tutta a posto e che
certamente non erano preoccupati per lui. Era certo un’esagerazione,
ma così disse.
“Stiamo bene ora”, Kim rispose. “Abbiamo avuto una giornata molto
interessante comunque. Il pastore McNeil è qui, come pure il dottor
Allison”.
“Il dottor Allison? Vuoi dire il medico della chiesa?”
530
avrò più o meno la vostra stessa età quando inizierò l’università, mentre
voi siete già laureati …”
“Per noi è stato molto più facile che per te, Justin”.
“Non è vero. Io non ho passato un anno in prigione, non ho perso
una anno di scuola lottando tra la vita e la morte in ospedale; io non …
papà …”
Justin piangeva ora, e non riusciva più a continuare. Josh era come
stordito, e non sapeva cosa pensare. Aveva fatto di tutto per stabilire
una relazione di fiducia con suo fratello e c’era quasi riuscito, ma non lo
aveva mai sentito esprimere i suoi sentimenti così apertamente.
“Sono … sono solo così orgoglioso di te e mamma”, Justin disse in
lacrime, e anche di te, Adam. Sono stato proprio un idiota ! Per piacere
perdonatemi!”
“Justin”, Jamie disse con tenerezza, “lo so che hai ragione quando
dici che per me è stata dura; ma non dimenticarti che io ho sempre
avuto la mia famiglia a sostenermi. Non ho mai avuto dubbi, anche nei
momenti peggiori, che papà e mamma e Andy mi avrebbero sempre
amato e mi avrebbero sempre sostenuto e aiutato. Ho sempre saputo,
fin dalla primissima età, che ero figlio di Dio e che Dio non mi avrebbe
mai abbandonato. Tu non hai avuto le mie sicurezze ed è terribilmente
brutto vivere senza nessuno di cui fidarsi veramente. Non c’è nulla che
dobbiamo perdonarti, Justin! Noi tutti vogliamo solo che tu ti fidi di noi e
lasci che noi ti amiamo. Lasciati andare e senti l’amore scorrere! Lascia
che ti aiutiamo e che ti sosteniamo. Andrà tutto bene anche per te,
Justin, te lo prometto!”
Jamie si inginocchiò sul pavimento e abbracciò il figlio paralitico. E
dietro di lui c’erano altri tre che facevano la fila: Kim, Adam e Josh.
Stavano aspettando il loro turno per abbracciare Justin. Tutti sapevano
che in qualche modo quella era una svolta significativa nella vita del
ragazzo, e tutti volevano dargli il benvenuto nella loro famiglia; beh,
facciamo due di famiglie: la famiglia Conner e la famiglia di Dio.
551
padre che riusciva a raggiungere stando seduto sulla sua sedia a rotelle.
“Papà”, disse con un tono di voce così gentile che attirò
immediatamente l’attenzione di entrambi i genitori e anche di Josh, “se
ti senti colpevole per non essere riuscito a salvare quella ragazzina,
probabilmente ti senti ancora colpevole anche del mio incidente, non è
vero?”
“Beh, se fossi stato un po’ più prudente, un po’ più previdente, forse
più in sintonia con …”
“Proprio a questo mi riferivo. Tu mi parli sempre di principi. Sono
validi solo per me e non per te? E’ così che funziona?”
“Non capisco che cosa vuoi dire”.
“Mi hai detto molto chiaramente che quando chiediamo perdono a
Dio dei nostri peccati, Dio non solo perdona, ma anche DIMENTICA i
nostri peccati! Mi dici sempre che è nostro dovere dimenticare i peccati
e non permettere che il peso delle nostre colpe ci condizioni
negativamente. E’ questo quello che dici sempre, non è vero, papà?”
Jamie era troppo sbalordito per rispondere. Stava seduto e
guardava suo figlio paralitico con la bocca spalancata.
“Justin ha ragione”, Kim intervenne rivolta verso suo marito. “Ha
assolutamente ragione, Jamie, ti ho sentito io dirlo molte volte. Hai
detto anche che se non siamo capaci di perdonarci l’un l’altro, è segno
che non abbiamo fede”.
“Tu … tu stavi ascoltando, Justin? Credevo tu non stessi … che a te
non interessava …”
“Stai scherzando, mi interessa sempre ascoltare le tue parole.
Probabilmente sei l’unico in questa casa che non sa di essere un genio!
Sarebbe stupido non ascoltarti!”
“Justin, non avevo idea …”
“Proprio lui. Come ho detto, abbiamo avuto una giornata molto
interessante. Ora credo che Emily abbia un nuovo dottore. E’ quasi
morta oggi, Jamie, ma il dottor Allison …”
“Quasi morta?”
“Sta bene adesso. Mi sono accorta che stava male poco dopo che tu
eri partito, ed è stato impossibile portarla all’ospedale, le strade erano
ormai bloccate. Ti dirò tutto quando tornerai a casa, ma Emily sta bene
ora, la crisi è passata. E con te? Come vanno le cose?”
“Kim, non ci crederesti”, Jamie disse entusiasta. Una decina di
persone erano con lui mentre telefonava e videro la felicità sul volto del
loro giovane pastore-per-un-giorno mentre raccontava alla moglie
quanto era successo in chiesa quel giorno. “Ti racconto tutto quando
torno a casa, il che non sarà fino ad una certa ora di domani. C’è più di
mezzo metro di neve qui e non possiamo andare da nessuna parte fino a
che non passeranno gli spazzaneve. Come sta Adam?”
“Stessa faccenda. Tutto benissimo alla sua chiesa ma anche lui è
bloccato dalla neve. Ha telefonato circa un’ora fa e ha detto che sarà di
ritorno a casa domani, in mattinata, non appena si sarà assicurato che
tutti quelli che si trovano in chiesa saranno sani e salvi nelle loro case.
Mi ha detto di dirti che il nostro Suburban è una cannonata nella neve”.
“Lo sapevo già”, Jamie disse con un sorriso. Si scambiarono
espressioni d’affetto l’uno per l’altra, poi riagganciarono.
“Non sono sicuro do voler ascoltare la risposta, ma devo
domandarle lo stesso”, disse il professor Martin a Jamie. “Che cosa è
successo domenica mattina?” Era mercoledì mattina e le cose stavano
lentamente tornando alla normalità. Le lezioni erano riprese dopo
un’interruzione causata da una delle peggiori bufere di neve in un secolo
a Chicago. Jamie era stato convocato nell’ufficio del professore durante
il primo intervallo, alle dieci del mattino.
“Suppongo che neppure io avevo idea, almeno non fino ad oggi”,
Justin disse e Jamie gli prese la mano. “Quando ho visto te, mamma e
Adam con indosso il berretto e la toga, allora mi sono reso conto che
“Beh, signore”, Jamie rispose, tentando senza successo di
interpretare l’espressione sul viso del suo consulente, “non è successo
550
531
certamente ciò che mi sarei aspettato che succedesse, ma ho fatto del
mio meglio. Non c’era corrente e David …”
“Lo so”, il professore lo interruppe, “David non è venuto e neppure i
tuoi valutatori, ma tu hai voluto fare il servizio ugualmente. Ora
suppongo che tu voglia avere il tuo credito, non è vero?”.
“No, signore, quello che ho fatto non è stato per ottenere il credito
o per assolvere ad un obbligo legato al conseguimento della laurea. L’ho
fatto semplicemente perché le persone presenti avevano il diritto di
avere il loro servizio. Ed è stato bellissimo, professore, almeno per me, e
credo di aver imparato molto”.
“Non sei stato il solo ad avere trovato il servizio molto bello”, il
professore disse. “Il mio telefono è impazzito e sto ricevendo chiamate
di tutti i tipi di persone che erano presenti in chiesa. Hanno detto cose
piuttosto lusinghiere sul suo conto, signor Conner. Mi hanno detto che si
è fatto carico di tutto: ha diretto il servizio, ha provvedendo alla musica
e gestito piuttosto bene tutto lo show da solo. Poi quando il servizio
formale era finito, mi hanno riferito che lei ha raccontato la storia dei
suoi figli, di tutti e dieci, i come sono diventati suoi figli e tutto il resto.
Come c’è riuscito, signor Conner?”
“Mi scusi, signore, non capisco la domanda. Tutto quello che ho
fatto è soddisfare la loro curiosità circa la mia famiglia. Non capisco cosa
ci sia di tanto insolito. Sono un padre molto orgoglioso e mi scuso se le
sembro troppo; ma così mi sento e così sono”.
“Lei ha capito male, signor Conner. Volevo solo domandare come è
riuscito a sbalordire tutti. Non ci credevano che lei, a soli vent’anni,
avesse tanto da dire riguardo a ciascuno dei suoi figli, quattro dei quali
sono nati prima che lei fosse un adolescente. Alcune delle persone con
cui ho parlato mi hanno detto che lei conosceva ciascuno dei suoi figli
meglio di quanto essi stessi conoscessero i propri figli e gli hanno dalla
nascita!”
“Non è forse questo il mio lavoro di padre, signore? Mi dispiace ma
ancora non capisco. Non vedo come ci sia qualcosa di male in quello che
ho fatto, eccetto forse che vantarmi della mia famiglia un po’ di più di
532
“Oh no!” esclamò quando il cronista riportò la notizia di un
omicidio. Una ragazza di dodici anni che rispondeva al nome di “Marcy”,
era stata selvaggiamente picchiata e violentata, poi uccisa con un
coltello. Il cronista disse che il fatto era avvenuto alle prime ore di
sabato mattina e che la polizia non aveva idea di chi fosse né l’assassino
e né la ragazza. Il reporter fece appello perché chiunque avesse anche la
più piccola informazione sulla ragazza o sull’omicidio si mettesse in
contatto con la polizia. Mostrarono una foto della ragazza, “ritoccato”
per nascondere i risultati delle percosse. Era la stessa ragazza che Jamie
aveva incontrato solo una settimana prima.
“Se solo avessi insistito di più!” Jamie si lamentò.
“Hai fatto del tuo meglio, tesoro”, Kim disse cercando di
confortarlo. “Non c’era null’altro che avresti potuto fare”.
“Avrei potuto darle dei soldi; se l’avessi fatto, sarebbe potuta
rimanere con me abbastanza tempo perché io le potessi parlare. Forse
avrei …”
“Se tu le avessi dato dei soldi e qualcuno avesse visto, saresti in
galera adesso”, Justin dichiarò spingendo la sua carrozzina fuori dalla
cucina. “Tutti quelli che vivono per strada lo sanno, papà! Se paghi una
prostituta minorenne, qualsiasi cosa tu faccia o no con lei, commetti un
crimine!”
“Chi mai avrebbe potuto vedere nel bel mezzo della notte?”
“Non si sa mai. Avrebbe potuto essere una trappola. Forse la polizia
la stava spiando e pedinando. Era una minorenne. Inoltre, come mi dici
sempre tu, Dio avrebbe visto”.
“Dio sa che non le avrei fatto nulla di male e che volevo solo
aiutarla”.
“Tu continui pure a dirmi che Dio vuole che noi obbediamo alle leggi
del paese”.
Vedendo che Jamie non si sentiva meglio, Justin gli si avvicinò e gli
mise la mano sul ginocchio, che poi era l’unica parte del corpo di suo
549
Jamie aveva cominciato a mettersi nei guai e a riempire la casa di figli,
prima due, poi quattro, poi sette, non avevano nascosto la loro completa
disapprovazione. Alla fine Kim non aveva neppure voluto dire loro di
Emily e di Josh e Justin. Quando Jamie tentava di confortarla e di
rassicurarla dicendole che forse era una cosa passeggera, Kim troncava
la discussione come non fosse importante per lei avere l’approvazione
dei suoi genitori.
Quella che scriveva sempre e si dimostrava interessata alle vicende
di Kim e Jamie era, invece, Carrie, la sorella minore di Kim. Carrie non
solo adorava sua sorella maggiore ma, a quanto pare, aveva una grossa
cotta per Jamie e cercava apertamente di corteggiarlo. Carrie aveva
appena compiuti 16 anni e Jamie sapeva bene che una cotta giovanile
non costituiva proprio una potenziale minaccia. Tuttavia le lettere che
Carrie scriveva erano una chiara indicazione che la ragazzina era davvero
infatuata di Jamie. Avrebbe dovuto occuparsi della cosa alla prima
occasione.
Era sabato sera tardi quando Jamie sentì la notizia che rovinò una
giornata davvero fantastica e memorabile. Lui, Kim e Adam avevano
ricevuto le loro lauree nel pomeriggio, proprio contemporaneamente ad
Andy e Christine nella Carolina del Nord. Come d’accordo, Jamie aveva
telefonato alla fattoria non appena tornati a casa e gli emozionati
neolaureati e le loro famiglie erano stati al telefono per più di due ore.
Kim aveva ordinato un buffè per cena, perché non c’era certo né il
tempo né la voglia di cucinare quel giorno. Dopo cena, Jamie e Kim si
occuparono del bagno dei più piccoli e li misero a letto, mentre i più
grandi chiacchierarono dei fatti del giorno. L’indomani, domenica,
sarebbe stata un’altra giornata piena di impegni, poi il lunedì mattina
sarebbero tutti saliti a bordo del pulmino di famiglia con destinazione
Carolina del Nord. Anche Josh aveva ottenuto la sua patente di guida la
settimana prima e perciò avrebbe aiutato a guidare. Quando tutti i
ragazzi, eccetto Justin e Josh furono a letto, Jamie si lasciò cadere
stancamente sulla poltrona per guardare le ultime notizie alla
televisione.
quanto avrei dovuto. Sì, abbiamo parlato molto e in mia difesa potrei
dire che sono stati loro a chiedermi della mia famiglia, signore”.
“So che sono stati loro e so che le hanno chiesto anche altre cose,
signor Conner, e francamente anche questa è una cosa che mi disturba
non poco. Mi hanno chiesto della sua cicatrice sulla faccia. Ho detto loro
come se l’è procurata, e hanno domandato perché non se l’è fatta
togliere. Perché non ha ancora provveduto a tanto, Jamie?”
“Vorrei farlo, signore, ma non ancora. C’è qualcosa che devo fare
prima. Odio questa cicatrice, ma per me è un costante richiamo alla mia
missione e non lo toglierò finché non l’avrò portata a termine.
“Ogni mattina quando mi guardo allo specchio è la prima cosa che
vedo e mi aiuta a non dimenticare tale missione”.
“Missione? Spero che lei non stia pensando ad una qualche
vendetta, signor Conner?”
“No, signore, al contrario. E’ qualcosa che devo proprio fare. E’ un
patto tra me e il Signore. Mi creda, mi occuperò di questa cicatrice non
appena potrò, ma non lo farò finché non avrò la coscienza a posto”.
“Stia attento a quello che fa, signor Conner”, il professore lo avvisò.
La sua voce aveva assunto ora un tono più sommesso, più paterno. “Ho
saputo che uno delle sue figlie è stata piuttosto male domenica mattina.
Sta bene ora?”
“No, signore”, Jamie rispose. Tentò strenuamente di tener ferma la
voce, e in qualche modo ci riuscì. “Sta facendo progressi, ma ogni volta
che si ammala è sempre un po’ più gravemente ed è sempre un po’ più
difficile superare la crisi. Il dottor Allison è rimasto con lei quasi tutta la
domenica, ed è stato da noi ben due volte da allora per visitarla. Ha
ordinato un’apparecchiatura per l’ossigeno per la piccola, così la crisi
non sarà così grave la prossima volta. Curarla a casa è di gran lunga
preferibile che portarla all’ospedale, almeno durante la stagione
fredda”.
“Capisco. Bene, mi tenga informato, signor Conner. Probabilmente
me ne pentirò, ma darò sia a lei che al signor Neely i crediti che spettano
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533
ad entrambi sia per la predicazione che per la musica. Avete fatto un
buon lavoro, tutti e due”.
studente veniva chiesto di redigere una proposta progettuale, quale
soluzione alla situazione proposta.
Jamie avrebbe dovuto essere supercontento dellacosa, ma non lo
era. Quello che non aveva detto al professor Martin era che Emily era
quasi morta nel sonno. Avrebbe potuto morire mentre lui era via di casa
e se fosse successo non se lo sarebbe perdonato mai. Si sentì
incredibilmente colpevole perché non aveva controllato la piccolina
quando si era alzato. Stava facendo tardi e stava iniziando la tormenta,
così si era vestito ed era partito da casa in tutta fretta. Se Emily fosse
morta quella domenica, sarebbe stata colpa sua! Avrebbe ucciso la
propria figlia, la più preziosa bambina sulla faccia della terra! Giurò che
non l’avrebbe fatto mai più.
I tre studenti arrivarono alla fine della settimana degli esami
completamente esausti, ma con la certezza che avevano fatto bene. Kim
non avrebbe continuato l’università quale studente a tempo pieno in
autunno, ma avrebbe comunque frequentato alcuni corsi cui era
interessata. Perciò l’autunno sarebbe stato relativamente tranquillo per
lei, almeno così si aspettava. Kim avrebbe cominciato la sua carriera di
insegnate presso la scuola della chiesa, avrebbe lavorato a tempo
parziale per poter stare più tempo con i propri figli.
Emily era diventata parte essenziale della vita della famiglia Conner.
Non aveva ancora otto mesi di vita, ma stava già iniziando a camminare.
e tutti la adoravano. Emily non doveva assolutamente morire.
Jamie tenne tutti quei brutti pensieri per sé. Doveva assolutamente
fare in modo che quel suo piccolo tesoro di bambina potesse guarire
dalla malattia con cui era nata e continuare a vivere normalmente. Il
mondo aveva bisogno di persone come lei; Jamie era convinto che Emily
fosse qualcosa di speciale. Il Signore aveva qualcosa di speciale in mente
per la piccola Emily e Jamie era determinato a provvedere che i progetti
del Signore per la piccola si realizzassero.
Stava anche pensando molto seriamente a quello che era successo a
Gary. Poteva essere che Dio gli avesse inviato un segno per dirgli che
quella era la sua vocazione? Che era là che doveva andare a svolgere la
sua missione dopo la laurea in maggio? Jamie aveva provato grande
soddisfazione a Gary. Se anche la congregazione era stata altrettanto
soddisfatta. forse doveva considerare tutto ciò come un segno di Dio.
Tuttavia, diventare un predicatore non era mai stato il suo
traguardo. Sì, gli piaceva molto predicare e dirigere la congregazione, ma
era qualcosa di secondario rispetto alla sua idea originale, quella, cioè, di
diventare un grande musicista. Si era forse sbagliato? Dio gli stava forse
indicando un’altra strada da intraprendere? Se sì, perché allora gli aveva
dato il grande talento e le eccellenti abilità che aveva in campo
musicale?
534
La famiglia Conner della Carolina del Nord non sarebbe stata
presente alla cerimonia della laurea, perché anche Andy e Christine si
sarebbero laureati lo stesso giorno. Jamie e Kim dissero che non c’era
problema, che non aveva molto senso fare tutto quel viaggio fino a
Chicago, perché poi si sarebbero tutti trovati alla fattoria pochi giorni
dopo la laurea. Jamie ebbe qualche senso di colpa per non poter
partecipare alla laurea del fratello, ma Kim lo consolò dicendogli che
Andy si sentiva probabilmente allo stesso modo.
Ciò che deluse maggiormente i tre laureandi fu l’atteggiamento dei
genitori di Kim e di Adam. Erano stati informati molte volte circa la data
della laurea, erano stati spediti loro gli inviti formali alla cerimonia, ma
né i genitori di Kim, né quelli di Adam sarebbero stati presenti alla
cerimonia. La madre di Adam gli aveva scritto una breve lettera
dicendogli che avevano troppo da fare per poter lasciare la fattoria; i
genitori di Kim non avevano risposto affatto. I due delusi laureandi
tentarono di sorridere e di fingere che a loro non importava, ma Jamie
sapeva che invece soffrivano. Adam dichiarò chiaramente che non era
rimasto sorpreso, che i suoi genitori erano stati contrari alla sua scelta
fin dall’inizio. Eppure un tale atteggiamento di disinteresse per il proprio
figlio non fu indolore per Adam. La sua ordinazione avrebbe avuto luogo
nella chiesa del suo paese natale e sarebbe avvenuta con o senza i suoi
genitori.
I genitori di Kim erano tutta un’altra storia. Fin dai primi giorni del
matrimonio della loro figlia, avevano fatto un onesto sforzo di
dimostrarsi disponibili nei confronti della giovane coppia. Ma quando
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La ragazza salì sul pickup e porse la sua mano non proprio pulita.
”Mi chiamo Marcy”, disse.
“Ciao, Marcy, io sono Jamie”, rispose stringendole la mano. “Allora,
verrai a casa con me?”
“Perché mai, se non vuoi fare sesso?”
“Te l’ho detto, voglio toglierti dalla strada. Sei senza casa, non è
vero?”
“No, non ce l’ho e non ne voglio nemmeno averla. Me la so cavare
bene da sola”.
“E per quanto riuscirai a cavartela, Marcy? Cosa succederà quando
ti ammalerai o verrai picchiata? Cosa accadrà quando farà freddo il
prossimo inverno? Non vorresti avere un bel letto tutto tuo? Non
vorresti andare a scuola, giocare, avere amici, e cose del genere?”
“Veramente no. Ehi, accidenti, non posso star qui seduta a parlare
tutta la notte, devo guadagnarmi da vivere. Facciamo l’affare o no?”
“No, Marcy. Ti pagherò come ti ho promesso, ma tutto quello che
voglio è un po’ del tuo tempo. Vorrei davvero che tu venissi a casa con
me e mi dessi la possibilità di aiutarti”.
“Scordatelo, accidenti, mi sto bene come sto. Ti saluto”.
Prima che Jamie potesse rispondere, Marcy saltò giù dal pickup e
scomparve nel buio del vicolo. Non sapendo cos’altro fare, Jamie
ingranò la marcia e tornò a casa.
Gli esami finali di corso furono davvero facili stando alle parole dei
tre laureandi. Non avevano modo di sapere se erano stati facili grazie
all’indulgenza dei loro professori o perché erano maggiormente rilassati
e preparati. Certamente avevano ora maggiore esperienza in fatto di
esami e sapevano cosa i loro insegnanti richiedevano e ciò fu
certamente un vantaggio. Tuttavia gli esami furono lunghi ed estenuanti,
tutti costituiti da prove scritte tipo saggio oppure da un progetto. Allo
546
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XXI – L’ORDINAZIONE
Paul Conner salì sul Big John numero due per dare inizio alle semine
primaverili. Erano i primi di marzo, ma il tempo era insolitamente caldo
ed asciutto, favorevole ai lavori agricoli. Arare i campi era una delle
operazioni più noiose per Paul. Una volta che l’attrezzo era stato
installato e le erpici abbassate nel terreno, non c’era null’altro da fare se
non guidare e, naturalmente, pensare. E Paul aveva certamente molto
cui pensare.
Aveva avuto un colloquio con i suoi genitori l’autunno precedente
riguardo ai suoi progetti futuri; aveva seguito il consiglio di Jamie e
aveva messo tutto sul tavolo. Come previsto, i suoi genitori erano
rimasti delusi dalla sua intenzione di non andare all’università, ma
l’avevano accettata. Si erano tuttavia riservati il diritto di sostenere il
loro punto di vista dopo averlo rassicurato che aveva tutto il diritto di
fare le sue scelte e che il loro amore verso di lui non era condizionato da
esse.
Karen e Dennis avevano certamente insistito perché cambiasse
opinione, ma lo avevano fatto senza far pesare il loro punto di vista, lo
avevano fatto in modo che Paul non si sentisse a disagio, imbarazzato e
la pecora nera della famiglia Dennis aveva sostenuto un punto in
particolare, un punto che era stato difficile da confutare, con la
conseguenza che Paul aveva cominciato a pensare, forse, suo padre
aveva ragione. “Credo proprio che l’esperienza all’università sia positiva
per tutti”, Dennis aveva detto. “Puoi fare delle buone amicizie, puoi
imparare alcune cose che sono utili da conoscere anche se non sono
direttamente applicabili alla tua carriera o alla vita lavorativa futura e
potresti sviluppare ottimamente alcuni interessi che magari non sapevi
di avere”.
Paul aveva ora 19 anni, la stessa età che suo fratello Jamie aveva
quando era andato a Chicago. Come il resto della famiglia, anche Paul
aveva notato con meraviglia il cambiamento avvenuto nel fratello.
Quando Jamie era partito da casa, era stato categorico nell’affermare
che il suo traguardo principale era diventare il miglior musicista
possibile. Nonostante la musica fosse ancora importante per Jamie, ora
536
“Grazie”, Jamie disse. “Devo proprio chiedertelo: cosa fai per strada
ad un’ora così tarda?” Sapeva già la risposta, ma voleva sentirla dalla
viva voce della ragazza.
“Sto lavorando”.
“Lavorando? A cosa stai lavorando?
“Sei un poliziotto per caso?” la ragazza domandò quando scorse la
radio CB nel pickup di Jamie.
“Ti sembro un poliziotto?”
“No, mi sembri più un prete, ma con quella grande cicatrice sulla
faccia … non so”.
“Beh, non sono un poliziotto e non sono neppure un prete, sono
uno studente. Ma non hai ancora risposta alla mia domanda. A cosa stai
lavorando per strada nel bel mezzo della notte?”
“Lo sai, non puoi essere così stupido, signore. Per venti dollari e ti
farò qualunque cosa desideri”.
“Qualunque cosa?”
“Qualunque!”
“Anche venire a casa con me?”
“Questo ti costerà un po’ di più. Devo guadagnarmi da vivere,
capisci. Cosa vuoi che faccia che non possa fare nel tuo bel pickup?”
“Voglio portarti via dalla strada. Non voglio fare sesso con te, voglio
solo aiutarti”.
“Non mi serve aiuto, signore. Me la so cavare da sola!”
“Dove abiti?”
“Qua e là. Vuoi farmi salire o cosa?”
“Sicuro, salta dentro se ti va, ma non per fare sesso, intesi?”.
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“Sto solo ripetendo quello che c’è in questo libro. Non faccio io le
regole, sto solo tentando di fare in modo che tu le conosca e le
comprenda”.
Jamie trascorse le successive due ore con Ace a spiegare, insegnare,
dare dimostrazioni. Era un lavoro faticoso, anche perché Jamie non
credeva nella tattica di addolcire la pillola. Jamie cercava in tutti i modi
di convertire il capo della gang, ben sapendo che la sua conversione
avrebbe avuto come conseguenza passare il resto della sua vita in
prigione, forse anche essere condannato alla pena di morte.
Quando finalmente si salutarono, aveva dato all’intera banda molto
su cui pensare per tutta l’estate, comprese le storie dei personaggi della
Bibbia che avevano trascorso del tempo in prigione, in schiavitù, in
difficoltà quale conseguenza diretta della loro fede, “Solo pensaci su”,
Jamie invitò Ace con forza. “Hai settanta, ottanta anni da passare qui
sulla terra, poi milioni di anni in un altro posto. E’ questione di semplice
matematica, Ace; vuoi vivere nel modo in cui stai vivendo ora e pagare
per questo per tutta l’eternità o vuoi fare un investimento in questa vita
che ti frutterà il Paradiso per tutta l’eternità?”
Jamie era sulla via di casa quando vide una ragazza. Non sembrava
avesse più di dieci o undici anni, e poiché era dopo mezzanotte e la
ragazza stava in piedi all’angolo della strada sotto un lampione, seppe
all’istante il motivo per cui si trovava là. Quando le passò davanti, i loro
occhi si incrociarono ed istintivamente il piede di Jamie trovò il pedale
del freno.
Come faceva sempre, Jamie si era addentrato furtivamente nel
quartiere cercando di non dare nell’occhio. Procedeva adag
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Ovunque Egli conduce