numero 34 - novembre 2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale-D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Milano Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus Trasfusioniamoci campagna campagna di di raccolta raccolta straordinaria straordinaria di di sangue sangue 2011 2011 Via Silvio Pellico, 6 - 20100 Milano - Tel. 02 86 46 04 24 In Copertina: Sommario Disegno eseguito dagli alunni della classe 5ª C Scuola Primaria di Via Foscolo ROZZANO Pubblicato da: FIDAS MILANO - ONLUS Via Silvio Pellico, 6 - Milano Tel. 02 86460424 Direttore Responsabile: Carnevali Antino Coordinatore di redazione: Gandaglia Alfio Redazione: Carnevali Antino Corda Giampaolo Moscardin Emilio Hanno collaborato: Carrera Giovanni Di Tucci Salvatore Labadini Lara Beninati Lorenzo Frassi Claudio Stampa: GOOD PRINT Via Lirone, 6 Peschiera Borromeo (MI) Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 181 del 10/06/1975 Saluti dal presidente Ciao presidente! Saluti dal presidente Sergio Lombardi è sempre presente tra noi La donazione del sangue alla luce dell’evoluzione demografica del paese La riunione interregionale Fidas nord ovest a Cento (FE) Gli anni 2000: la nuova identità e il nuovo sviluppo Progetto “Un mare di gocce”: un mare di idee! Pag. 03 Pag. 04 Pag. 04 Pag. 05 Pag. 06 Pag. 10 Pag. 10 Pag. 12 Dalle sezioni: FIDAS PAULLO - La fidas di Paullo festeggia il cinquantennale di fondazione Pag. 14 FIDAS PESCHIERA BORROMEO - La lunga corsa a ostacoli verso il sangue artificiale - Il cuore desidera cose grandi - Le nostre iniziative di solidarieta’ - Iniziative 2011 per i giovani - Commemorazione Pag. 16 FIDAS ROZZANO Pag. 18 FIDAS CESANO BOSCONE Pag. 19 Rassegna stampa Pag. 18 Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus 3 numero 34 - novembre 2010 SALUTI DAL PRESIDENTE Care donatrici e cari donatori, come ormai avrete saputo o (per i pochi eventualmente ancora ignari) apprenderete ora, nella nostra Associazione si è verificato uno tsunami che ci ha privato dell’amato e stimato Presidente Sergio Lombardi, che il Cielo ha richiamato a sé domenica 18 luglio. Ci è venuto così a mancare un Presidente da tutti apprezzato per la sua grande umanità, sensibilità e schiettezza, che ha guidato la Fidas Milano con garbata grinta dandole nuovo slancio e vigore portandola ad ottimi risultati, visti anche i tempi difficili che il volontariato oggi vive. Siamo tutti restati con un grande vuoto nell’animo ma anche nell’Associazione per la quale aveva in mente grandi progetti da realizzare. Chi vi scrive è stato voluto dal Consiglio Direttivo, come prevede il nostro statuto, quale sostituto alla carica di Presidente di Fidas Milano. È un incarico che mi onora e allo stesso tempo mi spaventa, perché non sarà facile sostituire un uomo come Sergio Lombardi, ma mi impegnerò per farcela. Lo farò per l’amicizia che mi legava a lui e per i tanti anni ormai in cui faccio parte di questa bella famiglia quale è la nostra Associazione. So già però che non potrò farcela da solo ma avrò bisogno dell’aiuto e della collaborazione di tutti voi, aiuto che potrete dare attraverso consigli e stimoli da far pervenire direttamente o attraverso i membri del Consiglio Direttivo, che voi conoscete, o tramite i dirigenti delle sezioni cui appartenete. Solo così potremmo portare avanti i programmi e concretizzare i sogni che Sergio Lombardi aveva per la nostra Associazione. Conto su tutto ciò e, se così sarà, sono sicuro che faremo grande la Fidas Milano e voi tutti ne gusterete il merito. Impegnamoci tutti per raggiungere questi obiettivi parlando della Fidas a chi non la conosce ancora e cerchiamo di portare ad assaporare il piacere di donare e di fare del bene al prossimo bisognoso quante più persone possibili. È un invito che faccio soprattutto alle giovani donatrici e ai giovani donatori che portino tanti coetanei nel volontariato Buon Natale e Felice 2011 del dono del sangue. Per concludere il nuovo Presidente, il Consiglio Direttivo e i dirigenti delle vostre sezioni porgono i migliori auguri per le prossime feste di Natale e fine anno, che possiate trascorrerle in gaia pace e serenità con i vostri cari senza dimenticare la vostra Associazione. BUON NATALE E UN FELICE ANNO Antino Carnevali Rinnovo cariche statutarie A seguito della scomparsa del Presidente Sergio Lombardi, il Consiglio Direttivo di FIDAS MILANO ONLUS si è riunito il giorno 21 settembre 2010 per eleggere le cariche previste dallo statuto. Il Consiglio Direttivo risulta quindi ora così composto. Cognome Acatti Antonelli Carnevali Carrera Corda Curti Dallosta Dell’Amico Frassi Gandaglia Ghisini Moscardin Pavan Soldati Nome Renato Giuseppe Antino Giovanni Ganpaolo Giorgio Mauro Giuliano Claudio Alfio Piercarlo Emilio Antonio Agostino Carica Consigliere Consigliere Presidente Vicepresidente Consigliere Tesoriere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere 4 Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 CIAO PRESIDENTE! Ciao Presidente, così ti salutavo quando ci sentivamo al telefono o quando ci incontravamo; tu mi rispondevi sempre con il tuo “ciao carissimo” con quella tua voce pacata e dal tono quasi compiaciuto nel sentirci o vederci. L’ultimo “ciao Presidente … ciao carissimo” ce lo siamo detto proprio pochi giorni fa salutandoci dopo la riunione per augurarci le buone vacanze. Poi l’altra mattina ricevo una telefonata cui mai avrei voluto rispondere: Sergio, il nostro Presidente, ci ha lasciato!!! Non è possibile – ho pensato – forse è un macabro scherzo. Ma chi mi passava la notizia, l’amico Giovanni, non è persona da fare ciò, quindi doveva essere vero, una tragica ferale verità, una notizia improvvisa e inaspettata che, come sicuramente tutti voi, ho fatto fatica ad accettare. Sono rimasto interdetto, frastornato, con mille pensieri confusi che si sono affollati nella mente e a dire il vero molto confusi lo sono anche ora. Ho pensato, caro Sergio, alla disperazione della tua famiglia riunita attorno a te per trascorrere la meritata vacanza dopo un anno intenso di lavoro. Ho pensato ai tuoi pensionati; anche tu lo eri, ma solo in teoria, difatti lavoravi come quando eri in servizio. Ho pensato ai tanti amici affezionati che avevi sparsi nel tuo passato mondo del lavoro, del sindacato, della politica e non ultimo nel mondo del volontariato cui hai dedicato tanta parte di questa breve vita. Ho pensato, il passo è breve, alla FIDAS, la tua e la nostra amata Associazione di volontari donatori di sangue, a tutti noi che facciamo parte del gruppo dirigente e a tutti i donatori che in questi anni di Presidenza ti hanno conosciuto, amato e apprezzato per la tua dedizione e per l’energia che hai profuso allo scopo di renderla, l’Associazione, più grande e più attiva e quindi più visibile nel territorio in cui opera; energia che anche i più giovani ti invidiavano e che per tutti noi era di stimolo ad impegnarci sempre di più sia individualmente che come gruppo. Ci lasci, caro Presidente, un bell’esempio di serietà, quella vera, non quella compunta e formale ma quella dei fatti; serietà gioiosa non è una contraddizione - dovuta all’entusiasmo che sprigionava dalla voglia di fare, dai sogni sognati, anche grandi, per l’Associazione, per la realizzazione dei quali hai cercato l’aiuto e la collaborazione di tutti noi. Il tuo sogno più grande, fino all’ultimo, è stato quello di poter organizzare a Milano un Congresso Nazionale della FIDAS, e sarebbe stato davvero un motivo d’orgoglio per una piccola federata come la nostra. Io credo che tu abbia voluto fare la prova generale quando hai voluto e organizzato insieme a tutti noi la celebrazione del 50° della fondazione dell’ALA, Associazione Lombarda Autonoma Donatori di Sangue, oggi Fidas Milano. Quel 27 settembre tutta Milano ha potuto ammirare e apprezzare lo sforzo di un piccolo gruppo di volontari guidati e stimolati da un grande Presidente, da te caro Sergio. Non riesco, come credo non riuscite neanche voi amici, accorsi così numerosi per porgergli l’estremo saluto, a pensare al futuro nostro e di tutta la FIDAS Milano, e non solo, senza la tua gioia di vivere, la volontà di fare per rendere grande l’Associazione perché possa estendere sempre più il bene a chi ne è bisognoso. Gravoso potrà sembrare anche il futuro per i tuoi cari, che hai lasciato nell’angoscia, ma stai sicuro che la FIDAS sarà per loro una seconda famiglia. E qui mi rivolgo a voi, cara Ivana, cara Barbara, piccola Giulia, caro Giorgio, tenera Isabella vi sono vicino e vi stringo con un forte abbraccio insieme a tutti i presenti e anche a quelli che non hanno potuto partecipare a questo saluto al vostro caro e affezionatissimo marito, papà nonno,… all’amato Sergio. Sono certo comunque che il vostro Sergio, il vostro “Presidente”, tanto orgoglioso della sua famiglia, soprattutto dei componenti più giovani, i suoi carissimi nipoti, continuerà a sorvegliarvi e a guidarvi sulla buona strada. Carissimo Sergio, indimenticabile Presidente, voglio concludere dicendoti che nessuno muore veramente finchè ci sarà qualcuno disposto a farlo vivere nel proprio cuore, e tu sarai sempre nei nostri cuori!... Ciao Presidente!... Ciao Sergio!... Antino Carnevali Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 5 SERGIO LOMBARDI E’ SEMPRE PRESENTE FRA DI NOI Mi risulta molto difficoltoso parlare di Sergio Lombardi usando verbi al passato, quindi preferisco utilizzare quelli al presente. Del resto Sergio è ancora fra noi: è solo nella stanza accanto di cui noi non abbiamo la chiave. Un secolo fa il teologo inglese Henry Scott Holland faceva alcune considerazioni sul significato della morte che potrebbero – sono sicuro – essere condivise da Sergio: “La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.” Vedo quindi Sergio nella sua nuova dimensione che è ben diversa da quella antecedente al 18 luglio scorso dove la fragilità umana sovrastava la perfezione e la sublimazione. Cercherò, sicuro di riuscirci, di raggiungere Sergio non con un contatto fisico o con i moderni mezzi di comunicazione, ma con le energie della mente ed il dialogo potrà proseguire appagante come prima, schietto ed amichevole come da molti anni a questa parte. Con Sergio parlavamo sì di donazioni e Donatori di sangue, ma anche di mille altre cose che riguardavano la nostra sfera personale: la famiglia, gli hobby, lo sport, la politica e tanto altro ancora. Certo la donazione di sangue aveva sempre il sopravvento ed è giusto che così fosse. Le nostre radici cinquantennali quelle della FIDAS Milano e quarantennali quelle dell’Associazione Michelin nonché la nostra età quasi identica ci portavano spesso a novellare (mi si passi il termine) sul passato con fatti e persone dagli inizi degli anni settanta ai giorni nostri. L’amicizia fra le due Associazioni nasce subito dopo la costituzione del Gruppo Michelin di Milano (1971) quando cercavamo di trovare sbocchi ed esperienze nelle Associazioni già operanti da anni, appunto come l’A.L.A. poi divenuta FIDAS Milano. Il compianto Baldi, gli amici Curti e Carrera la breve presidenza di Astolfi per arrivare a Lombardi ed alla sua particolarmente proficua guida della FIDAS Milano e della FIDAS Regionale Lombardia. So che a Sergio non piacciono i ringraziamenti ma oltre ad essergli grato per l’amicizia dimostratami mi sento di dovergli molto per gli insegnamenti e le esperienze trasmessemi negli anni in ordine alla donazione di sangue, la conduzione di un’Associazione e tanto altro ancora. Sento a questo punto che la mia mente è in perfetta sintonia con la sua e da questo estemporaneo collegamento scaturiscono una serie di immagini che ci coinvolgono: un vero e proprio vivido flashback. Ci ritroviamo in tante città sedi dei Congressi annuali FIDAS, delle riunioni di settore o al tavolo delle Assemblee e premiazioni dell’una e dell’altra Associazione, durante le sfi- Sergio Lombardi riceve una targa in occasione del Pranzo Sociale Gruppo Fidas Michelin di Torino late della giornata del Donatore itinerante per l’Italia. Hanno il sopravvento quelle recentissime della sua partecipazione, con la moglie Ivana, alla nostra Premiazione e Pranzo Sociale del 27 giugno scorso a Verolengo, vicino a Torino. Lo devo ancora ringraziare per essere intervenuto sobbarcandosi un non proprio breve viaggio e l’impegno di quasi tutta la giornata. Molto vivide anche le immagini delle celebrazioni del cinquantesimo di fondazione della FIDAS Milano, l’autunno scorso, per le vie del centro di Milano e nel Duomo, vero e proprio fiore all’occhiello della presidenza Lombardi. Ci sarebbe molto altro da rievocare, ma le mie energie mentali sono agli sgoccioli. Vedo, a questo punto, delle confuse immagini di una località di montagna con parecchia gente concitata che si prodiga nel soccorso, una stanza con tante apparecchiature mediche ed infine una chiesa gremita di gente addolorata. Sarà la concentrazione o forse altro, ma mi trovo gli occhi inumiditi; si interrompono le immagini e tutto ritorna alla normalità. Unitamente all’Associazione Michelin sono molto vicino a Ivana Lombardi, ai figli, ai parenti tutti ed alla FIDAS Milano. Ciao Sergio Lorenzo Beninati AZIENDA OSPEDALIERA S.CARLO BORROMEO Servizio di Immunoematologia Responsabile : Dr. V.Toschi 20153 MILANO VIA PIO II.3 Tel. 02-40222430 Fax 02-48708121 Il centro trasfusionale è aperto per le donazioni dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 10.30. Il sabato dalle 8.00 alle 10.30 con prenotazione obbligatoria. Per prenotare la donazione di sabato è possibile: compilare l’apposito form sul sito www.doscasancarlo.it entro le ore 12.00 del venerdì precedente alla donazione, oppure telefonando allo 0248714032 lasciando un messaggio alla segreteria DOSCA entro il mercoledì. Dal 1 gennaio 2010 è in corso una convenzione tra l’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo di Milano e la Cooperativa Coo.do relativa alla erogazione del servizio di ristoro post-donazione. Tale servizio viene erogato presso il bar aziendale, e da diritto ad una tra queste tre opzioni: 1 caffè o cappuccino + 1 briosche + 1 succo di frutta + 1 cioccolatino; 1 panino + 1 bibita alla spina oppure 1 spremuta; 1 briosche + 1 bottiglia di acqua minerale da cl. 50 + 1 succo di frutta + 1 cioccolatino. Per accedere alla consumazione che dovrà avvenire unicamente al bar aziendale, sarà necessario presentare il buono che verrà rilasciato da un incaricato del SIMT. 10 Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 LA RIUNIONE INTERREGIONALE FIDAS NORD OvEST A CENTO (FE) E’ sveglia all’alba sabato 9 ottobre scorso per recarci ai punti di ritrovo per la partenza destinazione Cento, nel ferrarese, per la Riunione interregionale FIDAS Nord Ovest. Sono ospite nella macchina di Antino Carnevali con Ivana Lombardi, Renato Acatti ed il rappresentante dei “giovani” Giancarlo Bronzino. La riunione delle federate FIDAS del Nord Ovest d’Italia interessa quelle delle regioni Emilia, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta. La federata ospitante è l’Associazione Donatori Volontari Sangue Ferrara di Renazzo, sede della Riunione è il bel Palazzo Rusconi nel salone della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento. In tale Palazzo ci sono mirabili opere del Guercino, nativo di Cento nel 1591 e della sua Bottega. Il tema della Riunione è “Appartenenza alla FIDAS: diritti e doveri delle Associazioni federate e delle Federazioni Regionali”. Presenti le alte cariche della FIDAS Nazionale: il Presidente Aldo Ozino Caligaris, il Presidente Onorario Dario Cravero, il Vice Presidente di zona Federica Fusconi, il Segretario Amministrativo Alessandro Biadene, il Segretario Organizzativo Roberto Bonasera nonché Consiglieri e Revisori dei conti di zona e responsabili dei Giovani. Padrone di casa il Presidente dell’Associazione ospitante, Paolo Tassinari. All’inizio il Presidente Ozino Caligaris ricorda con sentite parole il Presidente Regionale della Lombardia e Presidente di FIDAS Milano Sergio Lombardi recentemente scomparso. Il Segretario Biadene, nella prolusione, fa il punto della situazione delle presenze che rappresentano 12 federazioni su 19 per un totale di 77 delegati in sala, rispetto all’anno scorso sono una ventina di persone in più con la presenza di molti giovani. La partecipazione di delegati nella fascia di età giovanile, particolarmente raccomandata dal Presidente Nazionale, ha una specifica funzione visto che, nel pomeriggio, vedrà la loro riunione. Ozino Caligaris, prima di lasciare la parola alle 12 federate presenti, comunica il recente ingresso nella FIDAS di due nuove Associazioni di Donatori di Sangue (una in provincia di Roma l’altra nel Molise, sinora scoperta) che fanno salire a 70 le federate ed a 450.000 i Donatori ad esse facenti capo. Sono numeri molto significativi che il Presidente riferisce con legittimo orgoglio. Dopo l’intervento degli Ospitanti, la parola passa agli esponenti delle federate, al Presidente o suo delegato con apertura anche a chi vuole intervenire a prescindere dalle cariche. Gli interventi sono quanto mai centrati sul tema proposto e cioè diritti e doveri, con qualche risvolto in generale riguardante la vita associativa. Anche l’intervento del Presidente FIDAS Milano e Regionale, A. Carnevali, è orientato sulla definizione e classificazione di diritti e doveri in una regione come la Lombardia, dove i diritti non è facile farseli riconoscere per chi non può vantare grossi numeri di Donatori e donazioni. Come spigolatura riferisce, essendo il suo campo d’azione lavorativo, che presso il competente dipartimento Universitario è stato inaugurato il primo centro trasfusionale destinato agli animali. Al termine degli interventi delle federate, i Presidenti Ozino e Cravero fanno il punto della situazione, rispondendo a qualche quesito proposto. Al termine un ottimo pranzo presso l’Hotel Europa di Cento e nel pomeriggio, per i non impegnati nella riunione Giovani, visita al Museo Ferruccio Lamborghini dove sono esposte autovetture (fra le quali la mitica Miura), la Golf car utilizzata da Papa Giovanni Paolo II, trattori e tanto altro realizzato dal geniale imprenditore centese. Agli amici dell’A.D.V.S. Ferrara, Paolo Tassinari e suoi collaboratori, il nostro più vivo compiacimento per l’ottima organizzazione della giornata e per la squisita ospitalità. Lorenzo Beninati GLI ANNI 2000: LA NUOvA IDENTITà E IL NUOvO SvILUPPO L’anno 2000 vede alla guida dell’Associazione, da pochi mesi, Sergio Lombardi. L’obbiettivo principale dell’attività dell’Associazione deve essere uno solo: crescere nel numero dei donatori attivi e delle donazioni. Nel 1999 le donazioni sono state 980, con 651 donatori attivi, questo è il punto di partenza, vedremo nel tempo l’evoluzione. Un altro obbiettivo importante è identi- ficarsi sempre di più con la FIDAS, la federazione che è la grande casa dove le associazioni come ALA DONATORI SANGUE trovano spunti e risorse ideali per migliorare il servizio reso alla collettività. Per questo l’anno 2000 vede il grande lavoro preparatorio per il passo che da un decennio è stato indicato: il cambio di ragione sociale per meglio riconoscersi in FIDAS. Così, agli inizi del 2001 l’assemblea Sociale straordinaria delibera l’assunzione della nuova ragione sociale: ALA DONATORI SANGUE diventa FIDAS MILANO ONLUS. Nessuna perdita di identità, nessuna omologazione, solo la consapevolezza di stare a tutti gli effetti “dentro” la famiglia FIDAS. Il 2002 vede un’altra importante novità nella rinascita della sezione di Rozzano, Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 che da tempo esisteva solo sulla carta. Grazie alla volontà dell’amico Emilio Moscardin, che si prende l’impegno di lavorare sul territorio per ricreare quella rete di collaborazioni con enti locali e volontariato per far sì che l’associazione sia inserita nel tessuto sociale; riprende anche l’attività di reclutamento e proselitismo. Il punto di partenza è molto in basso, solo una ventina di associati, ma grazie a una serie di iniziative, tra cui periodiche uscite al centro commerciale fiordaliso, nel corso degli anni gli iscritti aumentano, fino ad arrivare agli attuali 90 associati. Nel 2003 avviene il cambio nella responsabilità della FIDAS REGIONALE LOMBARDIA, fino a quell’anno retta dal Presidente di FIDAS BERGAMO. Il testimone passa a FIDAS MILANO che, nella persona di Sergio Lombardi, si assume l’onere di continuare il grande lavoro svolto in dieci anni di attività con impegno e competenza da Imerio Brena. In quest’anno si festeggiano anche i primi venticinque anni di attività della sezione di Peschiera Borromeo, una ormai solida realtà nella cittadina dell’hinterland milanese. I festeggiamenti per questo traguardo sono l’occasione per un grande regalo che La sezione FIDAS di Peschiera ha fatto alla città, un monumento al volontariato voluto e studiato con la collaborazione dello scultore Ruggero Gamberini e inaugurato alla presenza delle autorità cittadine. A volte le storie sono fatte anche di avvenimenti comuni, che possono però segnare il modo di operare delle persone o di una comunità; per FIDAS Milano uno di questi eventi si è verificato nel 2004, determinato da un obbligo di legge che ha impegnato tutta l’associazione in un grosso lavoro: la raccolta dei dati di tutti gli associati per uniformarsi alle norme di legge sulla tutela della privacy. Questa necessità è stata anche lo spunto per cambiare in modo radicale l’operatività dal punto di vista organizzativo. Infatti il gruppo dirigente ha deciso di trasformare gli archivi contenenti i dati di tutti gli associati da formato cartaceo a formato elettronico. Un lavoro che ha richiesto lo sviluppo di nuovi mezzi informatici, l’addestramento del personale volontario dedicato all’attività, la trascrizione di tutti i dati, per circa un anno di lavoro. Il 2004 è però anche l’anno della sperimentazione di un nuovo progetto, chiamato nella prima edizione “Una goccia di sangue per un mare d’amore” per dare concreta attuazione ad uno dei fini statutari dell’Associazione fra i quali vi è la diffusione della migliore conoscenza dei problemi concernenti la trasfusione del sangue. Il progetto ha l’ambizione di portare, in modo semplice e comprensibile, la conoscenza del problema ai ragazzi delle scuole elementari e medie per cercare di creare in loro una coscienza della donazione. La sperimentazione si è svolta a Rozzano con l’impegno dei volontari di quella sezione che, in questo stesso anno, hanno finalmente visto concretizzarsi i loro sforzi e sono riusciti ad avere una nuova sede. Siamo intanto arrivati a metà decennio, cioè al 2005. Vediamo innanzitutto com’è cresciuta l’associazione: a fine 2004 le donazioni raccolte sono state 1.443 con 879 donatori attivi; un bel passo avanti rispetto a cinque anni prima. Questo è l’anno dello sviluppo del progetto di formazione della coscienza della donazione presso le scuole. Il progetto assume la definitiva denominazione di “Un mare di gocce”, viene proposto in tutti i comuni dove FIDAS MILANO ha sedi e viene anche presentato come progetto finanziabile al bando Regionale di sovvenzione del volontariato, ottenendo un finanziamento regionale di circa 10.000 Euro. Il 2006 è l’anno di studio delle nuove regole, infatti a fine 2005 è entrata in vigore la legge 219/05 che ha come titolo “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati” che sostituisce la 107/90 aggiornandone le disposizioni e i contenuti in un’ottica di maggiore efficienza e coordinamento nazionale per una materia che, nel frattempo, è divenuta, in parte, di competenza regionale. Ma dal 2006 FIDAS MILANO ha anche una grande novità dal punto di vista della propaganda e dell’informazione: con grande sforzo, anche economico, si è dato vita al nuovo sito internet dell’associazione raggiungibile all’indirizzo www.fidas-milano.it. Siamo al 2008, possiamo dire un anno di svolta. Sì, perché c’è stato un certo dibattito fra i dirigenti dell’associazione su di un’iniziativa che sembrava cozzare 11 con i “principi fondanti” di FIDAS MILANO. La proposta di sfruttare la collaborazione, ormai più che decennale, con il Centro Donazioni dell’Ospedale San Raffaele per effettuare una raccolta di sangue sul territorio. Si trattava di andare a trovare nuovi donatori, oltre che periodici, con un mezzo per noi nuovo. La discussione è stata approfondita e vivace, ma alla fine si è stabilito che il principio non veniva leso, la raccolta avveniva sì sul territorio, ma non con mezzi dell’associazione, ma sempre con un mezzo gestito direttamente dall’Ospedale. La sezione di Paullo, in occasione della festa di primavera, ha ospitato il “Baobab”, ovvero l’autoemoteca gestita dal Centro Donazioni de San Raffaele, con un ottimo successo raccogliendo un numero di sacche notevole. Il 2009 è l’anno del cinquantennale di fondazione. Tutto il gruppo dirigente, e in particolare Sergio Lombardi, ritiene che debba essere l’occasione non solo per festeggiare e commemorare, ma per mostrare alla città di Milano quello che FIDAS ha fatto e intende fare per i suoi concittadini. I festeggiamenti iniziano dall’annuale festa sociale di marzo, celebrazione riservata ai soci, più che altro un bilancio dei cinquant’anni di attività; si concludono con la festa pubblica del 27 settembre che vede il corteo dei donatori, aperto dai gonfaloni dei comuni, dai labari delle consorelle, dalle bande, dagli sbandieratori, sfilare fra due ali di folla plaudente e ammirata. Una grande festa e una grande mobilitazione. Concludiamo con il bilancio finale, sono trascorsi dieci anni e a fine 2009 le donazioni sono state 1584 con 979 donatori attivi. Quello dei primi dieci anni del ventunesimo secolo è stato il decennio della presidenza di Sergio Lombardi e il decennio della crescita costante di FIDAS MILANO. Crescita non solo dal punto di vista numerico, ma anche nella qualità del lavoro svolto, nella capacità di dare vita a nuovi progetti e iniziative; Lombardi si è distinto per la sua attitudine a coinvolgere, sia i volontari dell’associazione che i dirigenti di altre realtà a livello locale e nazionale, facendo crescere la capacità di FIDAS Milano nel rapportarsi con gli altri e nel produrre nuove idee e iniziative. Giovanni Carrera 12 Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 PROGETTO “UN MARE DI GOCCE”: UN MARE DI IDEE! Anche quest’anno trovate allegato a questo numero il calendario prodotto con i lavori del concorso “Un mare di gocce”, è il settimo anno e siamo veramente orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo. Ne scrivo e voglio evitare di fare la solita tiritera di numeri, ma devo almeno alcuni ringraziamenti. Innanzitutto ringrazio alunni, insegnati e dirigenti della scuola secondaria “Cardarelli” di Milano che si è unita nel 2010 al gruppo dei partecipanti, benvenuti! Ancora ringrazio le amministrazioni comunali di Paullo e Rozzano che, fin dall’inizio del progetto, ci sostengono e collaborano per la sua riuscita in quei comuni e il Touring Club Italiano, in particolare il Console Gian Mario Maggi, che si è prodigato personalmente per aiutarci in questa occasione, per averci donato tutti i bellissimi volumi che abbiamo utilizzato per le premiazioni dei ragazzi delle primarie dei docenti. Naturalmente ringrazio gli alunni, gli insegnanti, i dirigenti, i genitori di tutte le scuole; e poi tutti i nostri volontari che con competenza e abnegazione portano avanti il progetto anno dopo anno. Voglio poi ringraziare l’Amministrazione Comunale di Milano che ci ha dato la disponibilità a sostenere il nostro progetto per il 2011. Ho infatti incontrato il Dottor Patrizio Mercadante, della Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, con il quale abbiamo iniziato un percorso di collaborazione che mi auguro fattivo e proficuo. Adesso basta, ho detto che non voglio fare la solita lista di dati e saluti, ma questa volta voglio parlare dei protagonisti, cioè dei ragazzi che hanno partecipato al progetto e al concorso, citando alcune cose che ci sono particolarmente piaciute. Inizio da un disegno e da uno slogan che abbiamo già utilizzato. Sì, perché Martina Fredda e Camilla Rocco, della 5 B scuola primaria “Teodoro Ciresola” di Viale Brianza a Milano, hanno prodotto il disegno (qui a destra) nel quale compare lo slogan “TRASFUSIONIAMOCI”, che ci è sembrato nuovo, immediato ed efficace; per questo abbiamo deciso di utilizzarlo per la nostra campagna di raccolte straordinarie di sangue sul territorio che, dal 2011, avrà per titolo, appunto, TRASFUSIONIAMOCI. Bravi ‘sti ragazzi, eh? Ma voglio citare anche Alessandra Palmieri e Elisa Riefoli (riprodot-to a sinistra) della 5 B, primaria di via Orchidee a Rozzano, per il disegno molto bello e la intelligente citazione di fumetti e cartoons, che spopolano fra i ragazzi, con uno slogan che sicuramente utilizzeremo, perché ci sembra molto efficace: “Donare il sangue è la vera magia”. E poi una poesia di Martalucia Carnelli, della classe 5 A, primaria di Monasterolo a Peschiera Borromeo. Recita: “IL COLORE DEL SANGUE”, Il sangue è un tesoro / prezioso come l’oro / ma più importante / un oro insufficiente. / Il sangue rosso / Scorre a più non posso / a volte sprecato, a volte innocente. / Sangue che si crede blu / come il mare profondo / ma chi ti guarda bene sa che sei tu: / rossoblu / arterioso e venoso. / Mille colori / arcobaleno di popoli / tutti con un solo colore: / ROSSO SANGUE. Al concorso, però, partecipano anche i ragazzi delle secondarie, ed ecco cosa riescono a fare. Camilla Di Resta, Classe 3 B, secondaria “Fabrizio De André” di Peschiera Borromeo: “Caro William, sei diventato grande, sei intelligente e maturo. Penso sia arrivato il momento di raccontarti la mia storia. Ero lì, su quella montagna, stavo scalado, andava tutto bene. La mia mente era libera da ogni pensiero, il mio corpo agile, scalando come sempre. Ero il padrone di quella montagna, mi sentivo il padrone del mondo, al di fuori da ogni problema, ogni preoccupazione. Ero quasi in cima, ormai ero sicuro: avrei dominato quella montagna! Fu proprio quello il mio errore: essere sicuro! Non me ne accorsi neanche, successe tutto in un attimo: misi il piede male sulla parete, persi l’equilibrio e cominciai a cadere giù. Quel monte che era ormai mio, mi fece suo in un attimo. Il Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 13 A tutti i nostri donatori Invitiamo i nostri donatori, per una migliore e diretta comunicazione, ad inviare il proprio indirizzo di posta elettronica a: Per Milano: [email protected] Per Peschiera Borromeo: [email protected] Per Paullo: [email protected] Per Rozzano: [email protected] L’indirizzo del sito web è www.fidas-milano.it poi andare nella sezione Organizzazione dove trovi le pagine delle quattro sezioni. mio corpo, ormai senza alcuna forza, si accasciò a terra, in mezzo alla neve: stavo male, troppo male e avevo perso molto sangue dalla caviglia. Me lo ricordo bene: ero debole, incapace di muovermi, di pensare e avevo freddo, tanto freddo. Passarono giorni, non so quanti, né come, ma passarono, finché una mattina mi svegliai in una stanza, su un lettino; ero in ospedale! Cominciai a pensare che avrei potuto riabbracciarti! Non avevo più freddo, ma ero debole, così debole che non riuscii nemmeno ad aprire gli occhi. Ma sentivo; sentivo una ragazza che piangeva, sentivo il dottore che incoraggiava gli altri infermieri, ma, la cosa importante, è che sentii un uomo entrare nella stanza e dire: “non c’è più sangue del gruppo 0, non c’è più nulla da fare…” Ero in mezzo, tra morte e vita, tra rivederti e lasciarti andare, sarei guarito, avremmo ancora giocato insieme, ma non c’erano donatori di sangue, nessuno poté aiutarmi. Scusa se ti ho fatto piangere, ma è la verità! Ormai per me non c’è più nulla da fare, ma tu, tu puoi fare tantissimo. Dona il sangue, perché quello che non hai potuto fare per me, lo farai per tutta l’altra gente che ha bisogno e, quando lo farai, io sarò lì con te, e tu potrai pensarmi, sentirmi e guardarmi, quando guarderai chi stai per salvare, perché la speranza si legge negli occhi di tutti, nello stesso modo… Con affetto. Tuo padre” Martina Cozzoli, della 2 C, secondaria “Luini/Falcone” di Rozzano, scrive: “13 dicembre. Caro amico ti scrivo perché ho bisogno di te! Sono come tante altre… una bambina malata di leucemia. Ho bisogno di sangue per curarmi… non trovano consanguinei per farmi il trapianto. Non voglio morire! HO PAURA! 15 dicembre. Oggi in ospedale ho incontrato una bambina che come me è malata. L’hanno messa nella camera insieme a me. Sono felice. Finalmente ho qualcuno con cui giocare, con cui parlare di qualcosa e che può capirmi veramente, con cui posso sfogarmi e piangere. Abbiamo iniziato a parlare… parliamo di quanto significhi per noi vivere… 17 dicembre. Questo pomeriggio mi hanno chiamato per andare a fare un controllo… tutto bene per adesso… beh, spero che andrà sempre bene. 20 dicembre. Questa mattina mi sono svegliata e lei… non c’era più! Non era LA REDAZIONE RISPONDE ! Questo spazio è riservato alla parola dei nostri iscritti. Mandateci le vostre impressioni, critiche, suggerimenti e quant’altro utile a migliorare la nostra attività, all’indirizzo mail [email protected] o via fax al n. 02/80298505, la redazione vi risponderà. più nel suo letto… è morta questa notte… si è sentita male… l’hanno portata in un’altra stanza… e lì… non ce l’ha fatta. 22 dicembre. Non riesco a darmi pace. Non riesco più a dormire… ho paura di finire come la bambina di cui ero diventata amica. La nostra amicizia si è spezzata… la cosa più brutta è che non è stata una nostra decisione. 25 dicembre. Oggi è Natale… i miei genitori mi hanno regalato un cellulare, così posso sentire finalmente la mia amica del cuore Ilaria. Mio fratello, invece, mi ha fatto un disegno fantastico, che mi attaccherò sopra il letto. 28 dicembre. Mia mamma viene a trovarmi tutti i giorni… però la maggior parte delle volte, per non farsi vedere da me, va in bagno a piangere, perché i dottori dicono che abbiamo scoperto la malattia troppo tardi… come ho già detto ho paura! Caro amico ti prego, aiutami, non so più che fare… non so più che pensare, so solo che forse morirò! Sappi che se doni il sangue non aiuti solo me ma aiuti anche tante altre persone malate… Il sangue non si può riprodurre… ma soprattutto nessuna medicina lo sostituisce.. Aiutami ti prego… A presto. Martina” Posso solo concludere con un “Complimenti alle future scrittrici” e agli altri artisti! Giovanni Carrera Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus 14 numero 34 - novembre 2010 dalle sezioni FIDAS PAULLO La fidas di Paullo festeggia il cinquantennale di fondazione “1960-2010 cinquant’anni di solidarietà” ... così recita la copertina del libretto celebrativo del cinquantesimo compleanno della FIDAS di Paullo. La nostra associazione ha voluto festeggiare questa ricorrenza Ivana Camanini Lombardi riceve una targa a.m di Sergio Lombardi dal Presidente Fidas Nazionale Aldo Ozino Caligaris Agostino Soldati Presidente Onorario riceve un riconoscimento Il saluto del Sindaco Claudio Mazzola pubblicando un opuscolo che ripercorre i momenti più significativi che hanno accompagnato la FIDAS, dalla sua nascita ai giorni nostri. Il libretto riporta i saluti del compianto Presidente di FIDAS Milano Sergio Lombardi, che purtroppo è mancato nel mese di luglio; seguono il saluto del Presidente di FIDAS Paullo Giampaolo Corda e del Sindaco Claudio Mazzola. L’associazione nasceva nel lontano 1960 e l’opuscolo ricorda in modo originale i fatti salienti che in quell’anno hanno caratterizzato la vita degli italiani e dei paullesi in modo particolare. Una sera d’inverno di quell’anno, si riunisce a Paullo un gruppetto di volontari che decide di dar vita alla prima sezione dei donatori di sangue distaccata dell’A.L.A. di Milano; non viene offerto nulla, anzi, si chiede di donare, di essere disponibili per il prossimo. Chissà se l’iniziativa avrà seguito .... Erano momenti difficili, ci si ritrovava in una saletta non riscaldata e senza l’ausilio di un telefono; tutto era lasciato alla grande determinazione di quei pochi donatori che, aiutati dal loro Presidente Antonio Bragutti, si imponevano di far nascere la cultura della donazione del sangue tra i paullesi. Il loro impegno è stato onorato dai Presidenti che, via via, si sono succeduti al comando dell’associazione: Agostino Magnani, Michele Gabbbini, Agostino Soldati e l’attuale Giampaolo Corda. Al 31 dicembre dello scorso anno i donatori attivi erano 243 e 490 le sacche di sangue assicurate ai centri di raccolta. In cinquant’anni di strada ne è stata fatta tanta, al punto che il 18 dicembre 2009 FIDAS riceve dalla provincia di Milano la medaglia d’oro del premio Isimbardi, in occasione della giornata della riconoscenza. Per ricordare i tantissimi donatori che hanno fatto grande la nostra associazione e per ringraziare i volontari che oggi assicurano con il loro impegno il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi, si è pensato di festeggiare la ricorrenza lo scorso 19 settembre. I nostri donatori e i tanti amici della FIDAS hanno assistito alla celebrazione della Santa Messa, accolti con parole di affetto e apprezzamento dal nostro Monsignore Sandro Bozzarelli. Quindi hanno sfilato tra le vie cittadine, accompagnati dalle autorità e dai labari delle associazioni FIDAS e AVIS La banda di Santa Cecilia e la splendida giornata di sole hanno fatto da cornice alla manifestazione.. L’iniziativa si è conclusa in sala consiliare con gli interventi delle molte Autorità presenti che ci hanno onorato con la loro partecipazione e che vogliamo Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus 15 numero 34 - novembre 2010 dalle sezioni Il Presidente Fidas Paullo Gianpaolo Corda riceve un riconoscimento dal Sindaco Claudio Mazzola Il Sindaco di Paullo Claudio Mazzola consegna un riconoscimento a.m. di Sergio Lombardi a Ivana Camanini Lombardi Il neo Presidente Fidas Milano Antino Carnevali riceve un attestato da Gianpaolo Corda I labari sfilano in corteo per le vie cittadine di Paullo elencare di seguito: Monsignore Sandro Bozzarelli, Sindaco Claudio Mazzola, Consigliere provinciale Massimo Gatti, Presidente FIDAS Nazionale Aldo Ozino Caligaris, Presidente FIDAS Fatebenefratelli di Milano Claudio Terzi, Presidente FIDAS Intesa San Paolo Giacomo Griante, Presidente FIDAS “C. Ferro” Franco Porrino, Presidente FIDAS Bergamo Imerio Brena, Consigliere FIDAS Michelin Lorenzo Beninati, Presidente AVIS Vizzolo Pietro Carelli, Consigliere AVIS Melegnano Davide Gambacorta, Responsabile Centro Trasfusionale di Melegnano dottor Rossi. A loro, ai nostri donatori ed ai tanti amici della FIDAS di Paullo, va il nostro ringraziamento per la buona riuscita della manifestazione. C’è stato solo il tempo di scambiarci gli auguri e la Fidas si è ritrovata subito alle prese con altre iniziative. In collaborazione con Paullo for Kenya e con i ragazzi di Caffè doppio, abbiamo distribuito ai residenti paullesi il kit per la raccolta differenziata di vetro e lattine. L’impegno dimostrato anche in questa occasione dai nostri volontari è stata la riprova di quanto amore circonda la nostra associazione. Il com- Il corteo sfila per le vie cittadine di Paullo penso offerto alla FIDAS ed alle altre due associazioni per il lavoro svolto sarà un validissimo contributo per dare vita alle nostre future iniziative. Oggi siamo già impegnati per la buona riuscita della raccolta straordinaria di sangue che si terrà a Paullo i prossimi 6, 7 e 8 novembre. A ben dire ... l’iniziativa di allora ha avuto un seguito! Giampaolo Corda 16 Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 dalle sezioni FIDAS PESCHIERA BORROMEO La lunga corsa a ostacoli verso il sangue artificiale La disponibilità di sangue a livello ospedaliero ad oggi è mantenuta grazie alla donazione da parte dei volontari. Purtroppo il sangue donato riesce a malapena a soddisfare la domanda. Per queste ragioni, i ricercatori di tutto il mondo sono da anni impegnati nel progettare il cosiddetto “sangue artificiale” ma la strada per produrlo è ancora lunga e tortuosa. Le notizie che arrivano da riviste specializzate ci dicono che gli studi più seri in questo ambito vengono dal Pentagono che ha finanziato circa 2 milioni di euro pensando di risolvere un grandissimo problema per curare i soldati impegnati in luoghi lontani. Nei campi di battaglia, infatti, mancano i donatori di sangue e il trasporto è difficile, soprattutto a lunga distanza. Per questo agli scienziati è venuta l’idea di creare sangue artificiale in laboratorio. Come? Semplificando enormemente il pro- cesso, si può dire che i ricercatori sono riusciti a imitare in laboratorio la funzione naturale del midollo osseo, cioè quella di produrre globuli rossi: per farlo hanno utilizzato un’apparecchiatura specifica e le cellule staminali ematopoietiche (cioè in grado di produrre gli elementi che costituiscono il sangue) prelevate dal cordone ombelicale. Ma questo prodotto sarà uguale a quello che circola nelle nostre vene? Non proprio. Il nuovo prodotto non svolgerà le stesse funzioni di quello umano. Trasporterà l’ossigeno, ma non combatterà le infezioni e non avrà una azione antiemorragica. Non contiene infatti i globuli bianchi, anticorpi o fattori della coagulazione e neppure piastrine, vitamine, proteine, ormoni, grassi, zuccheri e sali. Ha soltanto i globuli rossi. A cosa potrà allora servire? Sicuramente potrà contrastare le anemie dovute per esempio alle emorragie o a leucemie e tamponare la flessione delle donazioni che durante l’estate cala di circa il 10, 12 per cento. Per arrivare a tutto questo ci vorranno ancora 8-10 anni ma non potrà mai essere come prima. Ci aggiorneremo tra 10 anni. Salvatore Di Tucci IL CUORE DESIDERA COSE GRANDI Il giorno 25 aprile 2010, mi sono recata a Peschiera presso il centro Baobab per fare una donazione di sangue. Scendendo dalla macchina mi sono stupita di quanta gente fosse in fila per la registrazione. Davanti a tutti quei volontari una riflessione è sorta in me; cosa muove l’uomo a diventare donatore? In quest’epoca dove tutto ha un prezzo e dove la celebrità è osannata e ostentata, il dono del sangue rimane uno dei pochi atti di solidarietà, anonimo, unilaterale e gratuito. Credo che valga la pena interrogarsi sul motore che tiene vivo questo gesto. Partendo dalla mia esperienza, credo che molte intenzioni siano inizialmente legate al vissuto personale; parenti o amici, che hanno avuto bisogno, segnano in modo indelebile la coscienza umana, rendendola sensibile ad una simile tematica. La donazione è in secondo luogo un’occasione per prendersi cura in modo più preciso e consapevole della propria salute, con controlli periodici scrupolosi. Eppure credo che tutte le ipotesi non siano sufficienti a spiegare la costanza e l’impegno dei tanti volontari della FIDAS che promuovono in ogni occasione un così nobile gesto. Proprio in tali persone, credo possa trovarsi la risposta al mio interrogativo. I loro volti, le loro storie, le loro esperienze, pur essendo tutte diverse tra loro, lasciano emergere un obiettivo di Bene comune, che stupisce, coinvolge e non può lasciare indifferenti. Il cuore di ogni uomo è fatto per realizzare cose grandi e da queste è irrimediabilmente attratto. La disponibilità e la devozione dei donatori è contagiosa e coinvolgente più di molte campagne di affermati pubblicitari. Nella mia tesi di laurea in Scienze della Formazione Primaria, discussa nel 2009, ho voluto approfondire la tematica della donazione del sangue come gesto educativo per la formazione di cittadini attivi nella società, riportando proprio la testimonianza di alcuni donatori FIDAS. Oggi, a quasi due anni di distanza, guardo i miei alunni di seconda elementare e spero di poter far germogliare nei loro cuori un desiderio di responsabilità e di tutela del bene comune, come nel mio è germogliato grazie all’incontro coi volontari FIDAS. Lara Labadini Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 17 dalle sezioni Le nostre iniziative di solidarieta’ AIUTIAMO STEFANO D’ERRICO Si chiama Stefano d’Errico e ha 11 anni. Dalla nascita, per degli errori di “Malasanità”, soffre della sindrome di West e ha bisogno di interventi di trapianto di cellule staminali ma in Italia questa tecnica non è legale e i genitori hanno deciso di andare in Thailandia. Per far questo hanno bisogno di fondi. Questa brevemente la storia di Stefano a cui molti peschieresi hanno voluto partecipare. Davanti a questi casi nessuno può rimanere passivo e anche noi della Fidas di Peschiera, insieme agli amici dell’Aido abbiamo devoluto tutto il ricavato della lotteria della biciclettata ed offerte dei nostri associati. AMICI DEL TERZO MONDO Altra iniziativa che negli ultimi mesi ci vede impegnati è rivolta verso l’associazione Amici del terzo mondo ONLUS - di Peschiera Borromeo, con la quale sono già attive varie forme di collaborazione. Il 24 di ottobre siamo stati presenti nell’organizzazione di una manifestazione sportiva di maratona maschile e femminile non competitiva di 16 km. ed un nostro stand era presente nella zona. Questa associazione, molto conosciuta nella nostra Peschiera, anche per la presenza di nostri donaNelle foto la premiazione delle maratonete ed i nostri donatori allo stand Fidas di Peschiera tori, è stata formalizzata nel 2007 ma attiva nelle varie parti del mondo da oltre 10 anni, opera nel campo dell’aiuto umanitario delle aree disagiate del terzo mondo. In questo momento è in via di ultimazione la costruzione di un orfanotrofio a Bor, la capitale della Guinea Bissau, che, probabilmente, in aprile sarà inaugurato. Nelle foto la premiazione delle maratonete ed i nostri donatori allo stand Fidas di Peschiera. INIZIATIVE 2011 PER I GIOVANI Nell’ambito delle iniziative in programma per l’anno 2011, il Direttivo è intenzionato ad organizzare una squadra di calcetto, invitando quanti fossero interessati a segnalare il proprio nominativo in sede o via email [email protected] Invitiamo altresì a segnalare altre proposte di vostro gradimento che verranno vagliate dal Direttivo. COMMEMORAZIONE Si è svolta domenica 31 ottobre 2010 a Peschiera Borromeo, la commemorazione dei donatori defunti, avvenuta con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Bettola, cui ha fatto seguito la posa di un cesto di fiori sulla stele a simbolo del volontariato. Poiché la giornata non è stata delle migliori, anzi, pioggia e vento non ci ha mai abbandonato, non ha permesso a molti donatori e pubblico di essere presenti. E’ stata molto gradita la presenza della Signora Ivana Lombardi con la quale abbiamo ricordato l’impegno e la grande volontà per l’Associazione prodigata dal suo Sergio, che è mancato nella scorsa estate lasciando tanto dolore ma anche tanti bei ricordi. Claudio Frassi il direttivo posa dei fiori alla stele del volontariato 18 Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus numero 34 - novembre 2010 dalle sezioni FIDAS ROZZANO I donatori della sezione di ROZZANO sono dispiaciuti per la scomparsa improvvisa del presidente Sergio Lombardi e si uniscono al dolore della famiglia. Al nuovo presidente eletto dal direttivo nella persona di Antino Carnevali fanno gli auguri di un buon lavoro. II giorno 27-03-2011 il consiglio ha incaricato la nostra sezione di organizzare l'assemblea annuale, invito pertanto tutti i donatori che si sentono, di dare un contributo per una buona riuscita dell'assemblea mettendosi in con- tatto con Moscardin tramite telefono al n° 335-316420 o via e-mail: [email protected] o via fax n° 02.57504582. Invito tutti i donatori a inviare il proprio indirizzo e-mail, per poter ricevere informazioni sulle attività de11'associazione. La sezione è aperta nei giorni di mercoledì dalle ore 09,30-11,30 Sabato dalle ore 15,30-17-30, invito i donatori a prendere contatti o venire in sede, e di dedicare almeno un'ora del loro tempo libero alla sezione per poterla organizzare meglio. Emilio Moscardin e iniziative«Per questo - dice Rocco Cocchia, presidente Adsint - donare il r t s o n e ll e d cale parla sangue, è anche un ottimo strumento di prevenzione per la propria lo a p m a t s La salute». Abitualmente, prima di ogni prelievo i medici effettuano una 24 Ottobre 2010 Corriere della sera Prevenzione Si conferma il valore dei controlli d'idoneità Donare il sangue è un gesto di «egoismo» Donare il sangue è un gesto nobile, utile ad aiutare gli altri. «E anche se stessi» precisa l'Associazione donatori di sangue dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano (Adsint). Durante le visite per diventare donatori e i controlli di routine, infatti, quasi una persona su dieci scopre di avere una malattia infettiva, una patologia del sangue, o una cardiopatia che non presentava ancora sintomi. Facendo un bilancio sull'attività svolta nel 2009, l'Adsint ha evidenziato che, in seguito alle 9.412 visite mediche effettuate l'anno scorso ai suoi donatori di sangue, gli accertamenti cardiologici - tra visite, elettrocardiogrammi e ulteriori approfondimenti - sono stati 1.098. Sono state inoltre richiesti 322 consulenze specialistiche oncologiche e 662 esami radiologici, di cui 531 radiografie al torace. il Cittadino di Lodi Fidas, pubblicato un opuscolo per festeggiare i cinquant’anni La Fidas (Federazione italiana delle associazioni dei donatori di sangue), sezione di Paullo, ha pubbli-cato un breve e originale opuscolo per celebrare il suo cinquantesimo compleanno. Nel libretto si trovano i saluti del presidente storico della Fidas Milano Sergio Lombardi, del presidente della sezione di Paullo Giampaolo valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina) e il sangue prelevato viene sempre sottoposto a una serie di test che permettono di riscontrare eventuali irregolarità. «Uno di questi semplici controlli può rilevare un'anomalia che funge da spia di tumori, diabete, infezioni, come epatiti o sifilide, solo per fare degli esempi» aggiunge Cocchia. La richiesta di sacche di globuli bianchi (per la cura di leucemie, tumori, intossicazioni da farmaci), di globuli rossi (per anemie, emorragie), di piastrine (malattie emorragiche), di plasma e derivati è in costante aumento. «Tutti domani potremmo avere bisogno di sangue per qualche motivo. È indispensabile nei servizi di primo soccorso e d'urgenza, per interventi e trapianti di organo, nella cura dei tumori e nelle varie forme di anemia cronica» spiega Anna Danenza, presidente della sezione Avis di Vasto (Chieti). Ma dalla Federazione italiana associazioni donatori di sangue (Fidas) lanciano l'allarme: nei prossimi dieci anni le donazioni di sangue potrebbero subire una drastica diminuzione, fino a un milione in meno, a causa dell'invecchiamento della popolazione, perché negli ultrasessantacinquenni il numero dei donatori diminuisce per motivi sia fisiologici sia clinici. Vera Martinella Corda e del sindaco Claudio Maz-zola. Ma soprattutto il racconto dalla fondazione. Nel 1960, l’anno del presidente Kennedy, dei Beatles e dei Beach Boys, delle Olimpiadi di Roma, nasce la Fidas di Paullo che ha alla presidenza Antonio Bra-gutti, a cui succederà Agostino Magnani nel 1970, Michele Gabbini nel 1978, Agostino Soldati nel 1981 e nel 2006 Corda. A costituire la sezione è un gruppo di donatori paullesi, che già faceva parte dell’Ala (Associazione Lombarda Autonoma) di Milano. Al 31 dicembre dell’anno scorso i donatori attivi erano in tutto 243, per 490 sacche di sangue assicurate ai cen-tri di raccolta. E in cinquant’anni di strada ne è stata fatta tanta, al punto che il 13 dicembre 2009 Fidas riceve dalla provincia di Milano la medaglia d’oro del premio Isimbardi, in occasione della giornata della riconoscenza. Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus 19 numero 34 - novembre 2010 dalle sezioni FIDAS CESANO BOSCONE Cesano Boscone: una giornata sul tema “Il diabete e le malattie correlate” Il pomeriggio del giorno 24 ottobre 2010 per i cittadini di Cesano Boscone è stata una interessantissima occasione di informazione su un problema sanitario che coinvolge, secondo le più recenti statistiche, un numero sempre maggiore di persone. Si è svolto presso la sala delle carrozze di Villa Marazzi, gremita di cittadini cesanesi, un incontro sul tema “Diabete e malattie correlate”. Sono intervenuti, per illustrare l’argomento, la dottoressa Anna Veronelli, diabetologa dell’Ospedale S. Paolo, e il cardiologo dott. Mario Pasquino. L’incontro è risultato molto istruttivo e gradito ai partecipanti che sono intervenuti con numerose domande cui i due relatori hanno dato risposte chiare, esaustive e soprattutto comprensibili anche per coloro che non avevano profonde conoscenze mediche. Il merito di questo del successo di questa bella ed interessante giornata va dato ai volontari della confederata Fidas di Cesano, l’Associazione Sarda Donatori Sangue e al suo Presidente Lorenzo Desiderio che l’ha fortemente voluta e organizzata anche con la collaborazione e i sostegno di altre Associazioni di volontariato del territorio cesanese che Desiderio ha coinvolto (il Circolo dei sardi “Domo Nostra”, il circolo ARCI Terra- nova, la Parrocchia S. Ireneo, i Comitati dei quartieri Tessera e Giardino). Un grosso grazie deve essere rivolto alle istituzioni locali in particolare al comune di Cesano Boscone nella persona del Sindaco dottor Vincenzo D’Avanzo che, accompagnato dal vice sindaco Lilia Di Giuseppe, ha presenziato alla conferenza e ha portato i saluti dell’amministrazione comunale ai convenuti ed ha espresso apprezzamento per l’iniziativa. Tra i partecipanti invitati voglio ricordare Lorenzo Beninati, vice presidente dell’Associazione Donatori Sangue “Michelin” e tesoriere della Fidas Regionale Lombardia e chi vi sta raccontando di questa giornata, in qualità di rappresentante e Presidente di Fidas Regionale Lombardia. Il presidente Desiderio all’apertura dei lavori ha voluto ricordare con un minuto di raccoglimento il defunto Sergio Lombardi già presidente di Fidas Milano e di Fidas Lombardia e con cui aveva iniziato il percorso organizzativo di questo evento. Personalmente voglio qui ringraziare il Presidente Desiderio e i suoi collaboratori per l’impegno profuso per portare a termine questa iniziativa, importante e, immagino, gravosa per un piccolo gruppo come quello cesanese ma che sicuramente porta visibilità sul territorio alla Associazione Sarda Donatori Sangue ma anche a tutta la Fidas, oltre che tornare utile ai cittadini cesanesi. Carnevali Antino CAMPAGNA DI RACCOLTE DI SANGUE STRAORDINARIE 2011, IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO DONAZIONI DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELE CHE METTE A DISPOSIZIONE L’AUTOEMOTECA “BAOBAB”. Le raccolte avverranno sul territorio con il seguente calendario: Sezione di Milano: Sezione di Peschiera: Sezione di Paullo: Sezione di Rozzano: Sezione di Peschiera: Sezione di Paullo: 8-9-10 marzo 2-3 aprile 7-8-9 maggio 4-5 giugno 1-2 ottobre 5-6-7 novembre I donatori che per loro comodità fossero interessati a donare sul BAOBAB sono pregati di contattare le sezioni o la segreteria di Milano (0286460424 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12) nelle tre settimane precedenti le date in calendario. e classe 5ª A th e Maisenti Beatric be isa El zio ni Fi da to Disegno esegui a Mazzini – Paullo Scuola Primaria di Vi Orario di apertura sedi FIDAS: Milano Via Silvio Pellico 6 – 20121 Milano – Tel: 0286460424, Fax: 0280298505 [email protected] Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 12:00 Paullo Via Mazzini 19 – 20067 Paullo – Tel e fax: 0290633022 [email protected] Orari di apertura: mercoledì dalle 17:00 alle 19:00; domenica dalle 10:00 alle 12:00 Peschiera Borromeo Piazza Paolo VI 4 – 20068 Peschiera Borromeo – Tel e fax: 0255301799 [email protected] Orari di apertura: domenica dalle 10:00 alle 12:00 Rozzano Via Dei Garofani 21 – 20089 Rozzano – Tel e fax: 0257504582 [email protected] Potete contattare l’associazione scrivendo un messaggio mail all’indirizzo [email protected]