gioco di ruolo – progetto EcoGenEtic.Com
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Il Museo Tridentino di Scienze Naturali propone alle scuole secondarie di secondo grado uno
strumento per affrontare il tema degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) utilizzando il
formato del gioco di ruolo.
…perché parlare di OGM?
perché…
− Rappresenta un esempio pratico che permette di creare un legame tra le conoscenze sul
DNA e di genetica che gli studenti affrontano a scuola e le loro applicazioni alla ricerca
scientifica, illustrando gli sviluppi a cui possono portare;
− Si tratta di un argomento controverso e articolato, in cui agli aspetti scientifici si
intrecciano a questioni etiche, politiche ed economiche;
− Esemplifica quanto sia complesso trasformare la conoscenza scientifica in applicazione
tecnologica e illustra la pluralità di interessi che entrano in gioco e influenzano questo
processo.
…perché utilizzare il formato del gioco di ruolo?
per…
− Motivare alla conoscenza: nella simulazione del consiglio comunale si chiede agli
studenti di mettersi in gioco in prima persona e utilizzare direttamente le conoscenze
sugli OGM e sulla problematica ad essi associata.
− Esercitarsi ad affrontare situazioni complesse e articolate, in cui non ci sono opinioni
“giuste” o “sbagliate” ma molti punti di vista, sostenuti da interessi e scale di valori
differenti.
− Stimolare la riflessione individuale, il confronto con i compagni e il lavoro di gruppo,
facendo emergere le proprie opinioni sull’argomento.
Il contenuto di questo fascicolo è stato sviluppato e sperimentato nell’ambito del progetto
multidisciplinare di ricerca Geni “ecocompatibili”: dalla ricerca scientifica alla gestione della
sicurezza, questioni bioetiche e prassi comunicative, in breve EcoGenEtic.Com. Un progetto
finanziato dal Fondo per la Ricerca della Provincia Autonoma di Trento e coordinato dall’Istituto
Agrario di S. Michele all’Adige.
Durante gli anni scolastici ’05-’06 e ’06-’07 Il Museo Tridentino di Scienze Naturali, responsabile
dell’unità operativa Strumenti per il confronto con il pubblico, ha coinvolto in EcoGenEtic.Com
nove classi di sei istituti superiori di Trento in progetti speciali per approfondire il tema delle
biotecnologie agroalimentari e discutere i rischi e benefici delle loro applicazioni.
Informazioni sul progetto e ulteriori materiali per le scuole sono disponibili sul sito:
www.mtsn.tn.it/ecogeneticcom.
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COSA CONTIENE IL FASCICOLO
Il gioco di ruolo
− Presentazione, obiettivi, istruzioni e suggerimenti
Strumenti per il gioco
− Ambientazione
− Schede personaggi
Introduzione all’argomento: biotecnologie agroalimentari e Organismi Geneticamente
Modificati (OGM)
− Informazioni di base sugli OGM e sulle biotecnologie agroalimentari
− La discussione sugli OGM: i principali aspetti
− Coesistenza e principio di precauzione
− Glossario
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IL GIOCO DI RUOLO
PRESENTAZIONE
Il gioco di ruolo simula una situazione realistica, ma immaginaria, in cui l’introduzione degli
organismi geneticamente modificati (OGM) può portare dei cambiamenti significativi, sia in
positivo che in negativo, alla vita dei membri di una comunità e all’ambiente in cui si trova.
I ragazzi dovranno interpretare i diversi personaggi che sono chiamati a prendere una decisione in
merito alla sperimentazione di nuove coltivazioni geneticamente modificate sul suolo pubblico di
un piccolo comune in provincia di Trento. Ognuno dovrà difendere la posizione e gli interessi del
personaggio che rappresenta e si dovrà confrontare con i propri concittadini per risolvere i problemi
etici, economici e sociali che la scelta comporta.
OBIETTIVI del gioco
Il gioco di ruolo pone gli studenti di fronte a un problema articolato, realistico e di non univoca
soluzione per stimolarli a:
− comprendere le difficoltà e la complessità nell’effettuare una scelta;
− analizzare e valutare gli aspetti economici, ambientali, etici e personali che entrano in gioco nel
processo decisionale;
− prendere posizione su un argomento controverso, distinguendo tra i giudizi di tipo descrittivo
(che delineano un fatto) e normativo (che valutano un’azione, definendola giusta o sbagliata)
che influenzano la loro scelta;
− esercitarsi a esprimere le proprie opinioni, esponendo il punto di vista del personaggio che
rappresentano;
− approfondire le proprie conoscenze sugli OGM.
Sono inoltre obiettivi secondari: incoraggiare il lavoro di gruppo; favorire l’interazione costruttiva e
il rispetto per il prossimo, anche in uno scenario di contrapposizione e conflitto di interessi.
PREREQUISITI
Il gioco è stato pensato per studenti del triennio delle scuole medie superiori (15 – 19 anni), che
abbiano una conoscenza di base sulla struttura cellulare, del DNA e sulla genetica.
DURATA del gioco
L’attività, da proporre in classe, prevede due appuntamenti di due ore l’uno e si articola in:
− Primo incontro: presentazione e preparazione iniziale;
− Secondo incontro (prima fase): Simulazione – svolgimento dell’assemblea pubblica e di una
riunione del consiglio comunale;
− Secondo incontro (conclusione): Resoconto finale e discussione.
Tra i due incontri è opportuno che gli studenti si preparino individualmente e in gruppo.
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SVOLGIMENTO
Primo incontro (2 ore scolastiche)
Per rendere gli studenti partecipi del programma di lavoro e mettere a loro disposizione alcuni
strumenti concettuali per affrontare il gioco di ruolo con maggiore consapevolezza.
Indicazioni per l’insegnante
• Presenta l’attività, illustrandone gli obiettivi
• Spiega le fasi in cui si articola il gioco (assemblea pubblica, riunione del consiglio
comunale). Descrivi l’ambientazione e lo scopo del gioco (approvare o respingere la
richiesta di sperimentazione in campo aperto di nuovi OGM) (cfr “Strumenti per il gioco”).
• Assegna i ruoli agli studenti (i personaggi che non appartengono al consiglio comunale
possono essere costituiti anche da piccoli gruppi) (cfr “Strumenti per il gioco”)
• Assicurati che ogni studente si immedesimi nel personaggio e non si faccia influenzare dalle
proprie opinioni personali
• Spiega cosa sono le biotecnologie e gli OGM – come si realizzano; le loro possibili
applicazioni; i pro e contro avanzati da sostenitori e detrattori; la regolamentazione europea
(cfr “Introduzione all’argomento”)
Preparazione individuale e di gruppo
Per l’insegnante
• Consegna a ognuno il materiale di supporto contenuto in questo fascicolo. Ogni studente
sarà inoltre libero di approfondire le proprie conoscenze consultando libri, giornali o siti
internet.
• Chiedi agli studenti di confrontarsi tra loro durante la fase di preparazione per coordinare tra
loro gli interventi che intendono effettuare durante la simulazione.
Per gli studenti:
• Leggi le schede e tutti i documenti che ti servono per inquadrare bene la situazione.
• Consulta i documenti di supporto forniti dall’insegnante ma approfondisci anche
singolarmente le tue conoscenze consultando libri o siti internet
• Analizza bene la storia del tuo personaggio
• Individua la “tua” posizione nei confronti della sperimentazione che viene proposta (il
personaggio che interpreti è prevalentemente a favore o contrario? Per quale motivo?)
• Individua i principali argomenti di supporto alla “tua” posizione
• Individua quali vantaggi alla comunità apporta la “tua” posizione
• Quali rischi comporterebbe la “tua” decisione? Eventualmente valuta come questi possono
essere prevenuti o circoscritti
• Leggi le schede degli altri personaggi. Individua i tuoi “alleati” e “avversari” nella
discussione e metti a punto con loro delle strategie d’azione coordinate.
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Secondo incontro: Svolgimento della simulazione
Per l’insegnante
• Introduci l’attività ricordando brevemente obiettivi e tempistiche (30 minuti per l’udienza
pubblica; 30 per la seduta comunale; 30 minuti per la discussione finale)
• Consegna agli studenti le etichette “segnaposto” che riportano i nomi dei personaggi
• Modera l’incontro, assicurando che la simulazione si svolga in modo equilibrato e nei tempi
prestabiliti
Per gli studenti
Per ogni fase del gioco di ruolo forniamo alcune indicazioni specifiche per i diversi personaggi
coinvolti
Udienza pubblica (durata 30 minuti)
Nella quale vengono presentate e discusse le problematiche sulle quali deliberare.
Il sindaco:
• Introduci con un intervento di massimo 5 minuti i problemi da affrontare nell’udienza.
• Dai la parola a 3 esperti, scelti tra i personaggi della simulazione (ricercatori, consiglieri,
portavoce di associazioni, etc. …). Ogni esperto parlerà per un massimo di 5 minuti.
Tutti i cittadini
Seguono 20 minuti di discussione per porre domande e fare osservazioni (della durata
massima di 3 minuti ciascuno). Partecipano tutti, esclusi gli osservatori. Si dà la precedenza
ai gruppi esterni al consiglio nel dare la parola. E’ opportuno che ogni gruppo esterno al
consiglio esponga la propria opinione e le proprie domande.
Il ricercatore
• Se il sindaco non ti ha interpellato direttamente, è opportuno che tu prenda la parola per
ricordare ai presenti in cosa consiste la sperimentazione che proponi e perché la consideri
importante
Il sindaco:
• Raccogli i diversi punti di vista e proponi una mozione da votare nel consiglio comunale
per approvare o vietare la sperimentazione di OGM sul territorio comunale.
• Assicurati che la discussione si svolga correttamente garantendo a tutti l’opportunità di
intervenire.
Consiglio comunale (durata 30 minuti)
Durante il quale viene discussa la mozione ed effettuata la votazione
Il sindaco:
• Proponi la mozione al consiglio
• Dai la parola ai consiglieri per un massimo di tre minuti
• Assicurati che la discussione si svolga correttamente garantendo a tutti l’opportunità di
intervenire.
I consiglieri:
• Devi fare in modo che il voto del consiglio comunale appoggi la tua posizione
• Articola e struttura l’intervento
• Enfatizza i punti forti della tua argomentazione
• Individua dei provvedimenti che potrebbero aiutare chi non condivide la tua opinione ad
accettarla
• Considera delle possibili concessioni da lasciare a chi non la pensa come te, pur di far
passare la tua posizione
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•
•
Componi il quadro delle posizioni degli altri cittadini e formula una strategia d’azione
Individua i tuoi principali alleati e confrontati con loro per mettere a punto la modalità di
intervento più efficace per raggiungere l’obiettivo
• Individua i principali oppositori e gli argomenti per raggiungere con loro un accordo
Il sindaco:
• Effettua la votazione e di conseguenza emetti la delibera
Discussione conclusiva (durata 30 minuti):
E’ forse il momento più importante dell’attività, in cui gli studenti possono esprimere la propria
opinione personale e chiarire eventuali dubbi confrontandosi con gli osservatori
Per l’insegnante:
• Chiedi agli osservatori di esporre un breve resoconto di quanto è accaduto
• Invita gli altri studenti ad abbandonare il ruolo che hanno interpretato e stimola la
discussione sul gioco
Per gli studenti:
Osservatori
• Valuta in modo critico come si è svolta l’assemblea
• Individua i fattori e le dinamiche che hanno maggiormente influenzato la discussioni e gli
aspetti che eventualmente non sono stati affrontati
• Esponi gli elementi che hai raccolto al gruppo
Tutti
• Qual è la tua reale opinione sull’argomento discusso? In che modo differisce da quella del
personaggio che hai interpretato?
• Hai riscontrato delle difficoltà a interpretare il ruolo che ti è stato affidato, oppure nel
prendere decisioni?
Attività opzionale:
Giornalista:
• Redigi un breve comunicato raccontando la seduta, di cosa si è discusso, le posizioni dei
consiglieri e l’esito della votazione finale
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Strumenti per il gioco
AMBIENTAZIONE
Il gioco di ruolo simula una situazione realistica, ma immaginaria, in cui un gruppo di ricerca
chiede a un paese della Val di Non di poter sperimentare sul suolo pubblico del comune delle nuove
varietà di melo geneticamente modificato. Gli studenti assumono il ruolo del sindaco, dei
rappresentanti della giunta comunale e di altri loro compaesani e partecipano a un’udienza pubblica
e ad una seduta del consiglio comunale per decidere se autorizzare o meno il progetto di ricerca.
Ambientazione generale
(i fatti esposti sono puramente inventati su scenari possibili, ma non realmente accaduti)
L’Istituto di ricerca scientifica e tecnologica di Trento in collaborazione con l’Università di Milano
sta svolgendo alcune ricerche di ingegneria genetica agroalimentare.
La ricerca genetica ed è indirizzata alla difesa del melo dall’attacco di alcuni parassiti.
L’istituto di ricerca ha chiesto la collaborazione del consorzio ortofrutticolo Vallefrutta per
sperimentare in campo i prodotti della ricerca.
Il consorzio Vallefrutta che ha sede in un piccolo comune del Trentino chiede la collaborazione dei
suoi soci per utilizzare i terreni per la sperimentazione. Quasi tutti i soci accettano subito la
proposta di partecipare al progetto, solo alcuni sono ancora incerti e vogliono ulteriori chiarimenti
per concedere l’utilizzo dei loro campi.
Il direttore del consorzio è membro del consiglio comunale e chiede di utilizzare per la ricerca
anche alcuni terreni comunali agricoli per i quali è scaduta la concessione.
Nel territorio comunale è presente un gran numero di imprenditori agricoli appartenenti al consorzio
Vallefrutta, ma sul territorio sono presenti anche diverse piccole cooperative agricole per la
produzione di frutta biologica.
Il comune è situato in una zona prevalentemente pianeggiante e collinare quasi totalmente dedicata
all’agricoltura con particolare diffusione di meleti e vigneti; una piccola parte del territorio è
montano e boschivo.
Il comune fonda pertanto il suo benessere proprio sulla produzione agricola e zootecnica con
particolare attenzione ai prodotti tipici locali: non si è ancora pronunciato riguardo agli OGM.
Il sindaco, visti i malumori delle aziende biologiche, decide di convocare un’udienza pubblica per
definire la posizione rispetto agli OGM e decidere eventualmente se dare la concessione dei campi
per la sperimentazione all’istituto di ricerca.
La proposta di progetto per la sperimentazione
I ricercatori di Trento e Milano stanno svolgendo la ricerca di miglioramento genetico del melo su
due filoni diversi:
1) Lotta al Melolontha per portainnesti del melo
La ricerca prevede l’utilizzo di piante di melo per portainnesto geneticamente modificati con
l’inserimento di un gene insetticida ottenuto da una varietà di melo americana in grado di uccidere
le larve dell’insetto Melolontha che si nutrono delle radici.
Il melo innestato non viene quindi in nessun modo modificato ( i fiori, il polline e i frutti non sono
pertanto OGM).
Si sta sperimentando questo particolare portainnesto per potervi innestare varietà di mele a
denominazione di origine protetta e per varietà antiche da recuperare.
I frutti ottenuti dalla sperimentazione saranno utilizzati come mangime per animali in particolare
per un allevamento di suini adiacente ai campi di sperimentazione.
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2)Controllo della patulina nei frutti destinati alla trasformazione industriale
La ricerca prevede l’utilizzo di piante geneticamente modificate da innesto con l’inserimento del
gene batterico per la sintesi della chitinasi (un enzima in grado di attaccare la parete dei miceti, e in
particolare delle muffe, che si sviluppano sui frutti in caso di stoccaggi prolungati e che producono
una tossina chiamata patulina per la quale sono previsti dei limiti di legge molto rigidi in tutti i
prodotti di trasformazione derivati dalle mele).
La ricerca prevede quindi la sperimentazione in campo di piante di melo geneticamente modificate
su portainnesti tradizionali.
I prodotti ottenuti dalle piante fino alla fine degli studi e fino alla verifica della sicurezza per il
consumo umano, saranno utilizzati per produrre biocombustibile (biogas e bioetanolo) da mettere a
disposizione delle aziende agro-alimentari locali.
Valutazione dei rischi delle piante transgeniche:
Per entrambe le ricerche è previsto un protocollo di analisi, valutazione e gestione dei rischi
suddiviso in tre livelli:
a) Comportamento delle piante per verificare la possibilità che la pianta geneticamente modificata
diventi un infestante o che rechi danno ad altri organismi dell’ambiente. Si effettueranno
controlli di tossicità su diversi animali da laboratorio (cavie, conigli, uccelli) e verranno
monitorate diverse specie animali selvatiche presenti sul territorio (api, formiche, volpi,
scoiattoli ecc.).
b) Capacità di trasmettere le sue caratteristiche genetiche ad altre piante per incrocio sessuale
(disseminazione del polline). La presenza del polline verrà effettuata nelle fasce di protezione,
nei campi degli agricoltori circostanti, nelle zone boschive durante tutto l’anno.
c) Sviluppo della resistenza alla tossina dell’organismo parassita. Gli insetti parassiti presenti nel
suolo in diversi punti del territorio verranno tenuti sotto osservazione per vedere se l’utilizzo
delle piante geneticamente modificate provoca un aumento della loro resistenza alla tossina,
rispetto alle zone in cui l’antiparassitario è irrorata direttamente sulle piante.
Per la ricerca 2 si effettueranno anche analisi sull’eventuale tossicità per l’uomo dovuta al consumo
delle mele o dei prodotti derivati (succhi, marmellate, prodotti a base di pectina e fibre di mela).
Allo stato attuale della sperimentazione, effettuata per due anni in serra, non vi sono danni ad altri
organismi e la capacità di trasmissione dei geni per incrocio è risultata assente.
Mozioni possibili per la sperimentazione di OGM sul territorio comunale
SI: alla sperimentazione di OGM in campo agroalimentare
•
•
•
perché vi potrebbero essere ampi vantaggi per il territorio e incentivi economici per gli
agricoltori che hanno deciso di attuare la sperimentazione
se sono dimostrate e mantenute le precauzioni necessarie al loro utilizzo (distanze buffer
dalle altre colture,un comitato esterno di sorveglianza in grado monitorare la coesistenza ed
eventuali rimborsi in caso di danni)
se… (indicare altre condizioni da porre alla sperimentazione)
NO alla sperimentazione di OGM in campo agroalimentare
•
•
•
perché si ritiene troppo pericolosa una sperimentazione di questo tipo
perché il territorio comunale è prevalentemente coltivato con metodi biologici che
potrebbero essere “contaminati” da tali organismi
perché… (esporre altre motivazioni per vietare la sperimentazione)
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I PERSONAGGI
RUOLI
NOME
STUDENTE
SINDACO
Direttore della filiale di cassa rurale locale
ASSESSORE AMBIENTE E TURISMO
Proprietario di due agritur nella zona
ASSESSORE AGRICOLTURA E INDUSTRIA
Imprenditore agricolo e presidente di Vallefrutta
ASSESSORE CULTURA E ISTRUZIONE
Ex preside di istituto agrario in pensione
ASSESSORE AFFARI E FINANZA
Ragioniere e dipendente di Coop. Agr.Bio.
ASSESSORE SALUTE
Medico e membro associazione medici per
l’Africa
CONSIGLIERE COMUNALE OPPOSIZIONE
Agricoltore e apicoltore
CONSIGLIERE COMUNALE OPPOSIZIONE
Insegnante scienze di scuola media e attivista
wwf
CONSIGLIERE COMUNALE OPPOSIZIONE
Veterinario e membro lipu
CONSIGLIERE COMUNALE OPPOSIZIONE
Operaio impresa edile e sindacalista
CONSIGLIERE COMUNALE OPPOSIZIONE
Avvocato e presidente di consorzio imprese
agroalimentari e zootecniche
RICERCATORE IRST-UNIMI
Responsabile e promotore della ricerca
GIORNALISTA QUOTIDIANO
Scrive notizie di cronaca su quotidiano locale
GIORNALISTA MENSILE SCIENTIFICO
Freelance si occupa di biotecnologie
RICERCATORE BIOETICA
Laurea in filosofia collabora con istituto di
ricerca veneto e insegna al liceo
MEMBRO ASSOCIAZIONE CONSUMATORI
Insegnante di scuola elementare
MEMBRO ASSOCIAZIONE MICOLOGICA
organizzatore locale di iniziative su funghi
dipendente APT per promozione territorio
OSSERVATORI
Assistono al dibattito e intervengono solo alla
discussione finale
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IMPORTANZA
RUOLO
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FONDAMENTALE
FACOLTATIVO
FACOLTATIVO
FACOLTATIVO
FONDAMENTALI
Almeno due persone
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IL SINDACO
Marco Toller
E’ il secondo mandato da sindaco. Pensi che non ti presenterai alle prossime elezioni ma vuoi
lasciare un buon ricordo di te come nella scorso mandato. La tua posizione lavorativa nella cassa
rurale ti permette di avere contatti continue con le realtà produttive locali. Tutte le aziende agricole
della zona sono clienti della tua banca, ma tu non hai mai fatto preferenze per nessuno.
Sei laureato in Economia e hai svolto appena laureato un master negli Stati uniti sul management
degli istituti di ricerca scientifica. Hai sempre avuto un notevole interesse sulla promozione della
ricerca e sei socio di un Associazione per la Ricerca sul Cancro. Sai che la biologia molecolare è la
speranza maggiore per la ricerca.
Ti piacerebbe promuovere la ricerca nel tuo territorio ma sei molto legato al tuo territorio.
Tuo nonno agricoltore era stato il primo a sperimentare nuove varietà di vite adesso riscoperte e
tutelate nel territorio. Conosci bene le situazioni economiche delle piccole cooperative agricole
biologiche che sono sorte negli ultimi anni e che hanno chiesto spesso crediti alla tua banca.
Hai sentito le loro paure riguardo agli OGM. Non avete mai affrontato l’argomento nella scorsa
legislatura perché si aspettavano indicazioni nazionali e provinciali su cui basarsi. Ora però serve
prendere una posizione. Devi cercare di valutare bene tutti gli interessi in gioco e sentire gli umori
della gente.
Devi organizzare un assemblea pubblica della durata di 50 minuti. Devi far parlare tutti i soggetti
interessati a capire il progetto e proporre le mozioni possibili su cui il consiglio si dovrà
pronunciare. Ricordati che devi continuamente tenere le redini del dibattito, perché non si esca dal
tema e perché tutti abbiano la possibilità di parlare.
Hai 5 minuti per introdurre il problema e poi lascerai parlare gli esperti (5 persone per 5 minuti
ciascuno) che sceglierai tu tra i presenti (ricordati di avvertirli la settimana prima dell’udienza che
dovranno parlare), perché li ritieni importanti per dare una panoramica dei rischi e benefici.
Dopo gli interventi è previsto uno spazio di 20 minuti per le domande o le opinioni di tutti i
presenti. Cerca di fa intervenire tutti i gruppi alla discussione.
In base a ciò che emerso dalla discussione pubblica si svolgerà il Consiglio Comunale della durata
di 45 minuti dove si metteranno al voto le mozioni verso il progetto.
Darai la possibilità a tutti i consiglieri di parlare (gli altri partecipanti potranno solo ascoltare) per 3
minuti, dopodichè deciderai se le mozioni devono essere variate e/o ridotte e poi le metterai al voto.
Alla fine dovrete aver definito una posizione verso il progetto e verso gli OGM.
ASSESSORE ALL’AMBIENTE E AL TURISMO
Roberto Eder
E’ la prima volta che fai parte del consiglio comunale, pensi che il territorio vada valorizzato per i
suoi prodotti tipici. Nei tuoi agritur organizzi sempre incontri a tema sugli alimenti del luogo e sei
iscritto all’associazione Slowfood. Hai fatto un corso di gestione agrituristica in Toscana e ti
piacerebbe proporre nuove iniziative per promuovere i prodotti locali. Tuo figlio è allergico al
glutine e sei sempre alla ricerca di nuovi alimenti adatti a lui. Hai sentito che alcuni ricercatori di
Piacenza stanno studiando come inserire nel riso le proteine del frumento per poter ottenere gli
stessi prodotti alimentari del grano (pane, pasta, ecc). Gli OGM però ti spaventano un po’ e ti chiedi
se sarà un problema per i prodotti locali da proteggere. Tuo fratello che ha un azienda zootecnica sta
chiedendo la denominazione di origine protetta per un insaccato di suini che si produce con
l’aggiunta di un vino locale e non è molto contento di vedere suini che mangiano OGM.
Nei tuoi agritur potresti organizzare convegni e incontri per i ricercatori e forse sarebbe un modo
per risolvere i tuoi problemi di debiti che hai con la banca.
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ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA E ALL’INDUSTRIA
Carlo Mazzalai
E’ la prima volta che fai parte di un consiglio comunale e sei appena diventato il presidente del
Consorzio Vallefrutta. Sei sempre stato aperto alle novità e ti piacerebbe molto che si
sperimentassero nuove varietà nei campi del consorzio per rilanciare la sua immagine. Sei riuscito a
coinvolgere la maggior parte dei soci e sembrano tutti interessati ad aderire al progetto soprattutto
per la ricerca sui portainnesti. La ricerca sui frutti lascia più perplessi i soci, ma stai spingendo
molto per quei soci che forniscono mele ad aziende per la trasformazione. Tuo cugino Franco
Mazzalai che ha un’azienda di trasformazione delle mele per marmellate, succhi e semilavorati per
l’industria alimentare ti continua a parlare dei problemi con le micotossine che sembrano essere in
aumento negli ultimi anni, per la presenza di una specie di fungo molto resistente ai trattamenti
chimici.
Per la ricerca hai deciso che darai quasi tutti i tuoi terreni ora che non devi fare solo l’agricoltore e
hai un altro stipendio per mantenere i tuoi tre figli all’università.
Vuoi chiedere per la ricerca anche i terreni del comune che per anni sono stati dati in concessione al
Federico Moser, solo perchè era stato consigliere comunale. Non vuoi favorire nessun altro
imprenditore e pensi che sia il modo giusto di gestire un terreno che è di tutti.
ASSESSORE ALLA CULTURA E ALL’ISTRUZIONE
Paolo Giacomozzi
Hai svolto l’incarico di assessore all’agricoltura nel consiglio precedente e questa novità ti chiama
in causa direttamente perché tuo nipote è il responsabile della ricerca per l’Irst. Quando lavoravi
nell’istituto agrario hai sempre cercato di promuovere la ricerca in campo agricolo e sei contento
che tuo nipote faccia il ricercatore. Certo sei sempre stato per la ricerca che puntava alla
promozione del biologico e sei stato anche fondatore di una delle prime cooperative agricole di
agricoltura biologica della zona. Tuo nipote ha un grande entusiasmo e l’idea che sia voluto tornare
dove è nato invece di andare all’estero ti rende fiero di lui. E’ l’unico nipote che hai, gli vuoi molto
bene e siete sempre andati d’accordo ed ora che sei rimasto solo ti dispiacerebbe davvero che se ne
andasse via di nuovo. Hai delle perplessità sull’utilizzo degli OGM, ma pensi che questo progetto di
ricerca possa contribuire a costruire un quadro più completo dei rischi e benefici che comportano.
Saresti quindi propenso a sostenere il progetto, anche se non hai ancora preso una decisione
definitiva sul voto che darai in consiglio comunale.
ASSESSORE AFFARI E FINANZA
Enrico Tarditi
Sei sempre stato favorevole alle novità e hai sentito dire che ci sono grossi interessi economici
dietro gli OGM e nella nuova finanziaria ci sono fondi per i comuni che investono nella ricerca
biotecnologica.
Non ti sei ancora informato molto sugli OGM, ma sei dell’idea che la ricerca in nuovi campi sia
sempre da promuovere e che non si può rimanere legati al passato. Certo se votassi a favore pensi
che l’azienda biologica per cui lavori potrebbe anche decidere di licenziarti o cercare comunque di
influenzarti.
Anche tua moglie lavora nella cooperativa biologica da anni e ti sta cercando di scoraggiare dal
promuovere questo progetto.
Pensi sia il caso di informarti ma ritieni che ognuno debba far valere le proprie idee senza farsi
influenzare.
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ASSESSORE ALLA SALUTE
Stefania Piffer
Da tanti anni fai il medico di base nel paese e conosci tutte le malattie degli agricoltori causate
dall’uso di fitofarmaci e pesticidi. Il progetto ti sembra una buona cosa per migliorare le condizioni
di salute della gente. Leggi spesso le riviste scientifiche e hai letto dei topi malati per consumo di
soia OGM e vorresti avere più informazioni sulle ricerche per la sicurezza alimentare degli OGM.
Da anni collabori con l’associazione medici per l’Africa e sei stata volontaria per diversi anni in
Congo. Lì hai potuto conoscere dei luoghi meravigliosi e una cultura molto diversa dalla nostra, ma
le guerre ti hanno lasciato anche dei ricordi agghiaccianti. Ora che hai messo su famiglia non riesci
più ad andare laggiù ma ti stai dando molto da fare per raccogliere fondi per costruire una scuola e
un ospedale nel cuore del Congo. Vorresti che il consiglio comunale approvasse e finanziasse il tuo
progetto, ma sai che i soldi sono pochi. Se ci fosse qualche ricercatore che portasse le sue ricerche
anche lì forse ti darebbero più fondi. Tuo marito collabora con la FAO per progetti di ricerca per la
cooperazione e lo sviluppo dei paesi del centro Africa e starà lontano da casa ancora per molti mesi.
Avresti voluto che ci fosse anche lui all’incontro pubblico per parlare di ricerche più importanti di
quella del melo nel tuo comune per cui varrebbe davvero la pena investire dei soldi.
Pensi che darai un’occhiata alle notizie che riguardano i danni degli OGM per cercare di fare al
meglio il tuo dovere di medico poi deciderai se davvero vale la pena promuovere questa ricerca e
investire questi soldi.
CONSIGLIERI DELL’OPPOSIZIONE
Raffaella Pacher
Da anni gestisci l’azienda agricola dei tuoi. Tuo padre ha insistito perché prendessi la laurea in
Scienze Agrarie a Milano, poi hai fatto a Verona un master per lo sviluppo di aziende agricole
biodinamiche. Hai lavorato duramente per ottenere la certificazione di azienda biologica e
biodinamica e i consigli di Giacomozzi ti sono stati molto utili per raggiungere i tuoi obiettivi e da
un anno hai iniziato a produrre miele e conserve biologiche, ma ancora fai fatica ad avere un buon
mercato. Sei molto preoccupata per le piante OGM, perché hai i tuoi alveari in diversi luoghi
adiacenti ai terreni di Carlo Mazzalai e credi che come hai letto sui giornali e sul portali di
agricoltura biologica il polline OGM può essere trasportato per chilometri. Se si dovessero
contaminare le piante o il miele il lavoro di anni andrebbe in fumo.
Tua sorella lavora al marketing dell’azienda alimentare di Franco Mazzalai, il cugino
dell’Assessore e ti sta cercando di convincere di far commercializzare i tuoi prodotti dalla sua
azienda. Tu hai dedicato la tua vita al biologico e credi che il futuro dell’agricoltura debba andare in
quella direzione hai letto che ci sono molte ricerche soprattutto all’estero sulla lotta biologica ai
parassiti e ti piacerebbe che anche in Italia si facesse più ricerca in questo settore. Sei sempre
grande amica a scuola di Pietro Giacomozzi e anche all’Università uscivate spesso perché era
l’unico che era andato a studiare a Milano del tuo Liceo. Da quando è partito per l’Inghilterra per il
suo dottorato di ricerca non vi eravate più visti e sei stata molto contenta di rivederlo, quando lui ti è
venuto a cercare, ma appena ti ha parlato del suo progetto lo hai liquidato freddamente e non gli hai
più rivolto la parola. Ti sei sentita quasi tradita perché avevate tante cose in comune, forse sarebbe
il caso di parlarci per farsi spiegare bene da lui le ricerche piuttosto che leggere solo informazioni di
terza mano su riviste sempre di parte.
Chiara Zattelli
Hai sempre insegnato scienze al liceo a Trento, ma da quest’anno ti hanno dato l’incarico nella
scuola media del paese: sei stata contenta di tornare ad insegnare vicino a casa, ma ti sei già resa
conto che in paese le scuole sono diverse dalla città e bisognerà darsi da fare per portare un po’ di
progetti innovativi. Stai pensando di proporre ai ragazzi con l’aiuto degli operatori del wwf di
creare un percorso ciclabile per la valorizzazione ambientale di alcune zone molto belle del
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territorio. Stai parlando di agricoltura biologica ai tuoi ragazzi e vedi che c’è un grande interesse e
una grande partecipazione.
Dalla rete hai preso informazioni sugli OGM e non sei per niente d’accordo a farli piantare nel tuo
comune.
Conosci molte persone però che fanno parte del consorzio Vallefrutta e che hanno già deciso di
aderire. Speri di poter convincere nel dibattito pubblico che non è questa la strada del futuro del
paese.
Andrea Hueller
Sei veterinario dell’ASL e controlli tutti gli allevamenti suinicoli e avicoli della zona, sai bene
quante difficoltà incontrino gli allevatori per riuscire a controllare i mangimi e molte volte ti è
toccato sequestrare partite di carne non idonee per tracce di residui dovute ai mangimi.
Non sai se gli OGM potranno migliorare o peggiorare le cose. Vuoi avere chiarimenti dal ministero
della salute sull’uso di OGM, ma non hai ancora avuto risposte visti i tempi burocratici.
Pensi anche che si dovrebbero fare degli studi sugli animali selvatici della zona e in particolare sugli
uccelli che svernano in quella zona. Da anni ti sei interessato alla difesa di questi volatili allestendo
nidi e mangiatoie e ti stavi muovendo in consiglio per la tutela di alcune aree molto frequentate
dagli uccelli. Chiara Battelli ti ha parlato della sua idea del percorso ambientale e ti piacerebbe
molto poterlo abbinare al birdwatching e proporlo al Museo di Trento e al Comune per un progetto
di ricerca e valorizzazione territoriale.
Claudio Costantini
Il tuo ruolo di sindacalista ti ha permesso di stare a contatto con la gente e sai che sono in molti che
pensano di perdere il loro posto di lavoro se il comune diventasse favorevole agli OGM.
L’impresa per cui lavori si occupa dei lavori manutenzione forestale e spesso hai visto i danni che i
prodotti chimici utilizzati hanno causato alle piante e a molti insetti di cui sei appassionato.
Ti piace portare i tuoi figli nel bosco a osservare la natura e gli fai sempre vedere che disastri fa
l’uomo con la chimica. Non sai se gli OGM potranno migliorare il problema dell’inquinamento
ambientale o ne causeranno di peggiori.
Sei convinto che ogni scelta deve essere condivisa e non deve rappresentare l’opinione di uno solo.
Cercherai di capire gli umori della gente e di informarti di più sugli OGM diffondendo il più
possibile con opuscoli e volantini sulle informazioni che ottieni.
Alessandro Malossini
Sei un avvocato e il presidente di un consorzio di imprese agroalimentari e zootecniche della zona
che sta promuovendo i prodotti con un marchio certificato per il mercato tedesco. Sei sempre stato
favorevole alle novità, ma sai che le imprese contano sul suo appoggio per tutelare i loro prodotti.
Sono poche le aziende contrarie agli OGM, le altre chiedono di capire se e come ci potrà essere un
cambiamento sul mercato dei loro prodotti, se ci sono pericoli reali.
Il tuo lavoro di avvocato soprattutto per cause penali nelle imprese e le notizie che si leggono sui
giornali dei processi in America sugli OGM, ti fanno riflettere di quante controversie potranno
nascere tra aziende agricole OGM e biologiche e imprese alimentari.
Sarebbe tanto lavoro per te, ma non sai se ti piacerebbe davvero metterti in mezzo o se può essere
un occasione per far venire fuori la verità e denunciare chi nasconde le verità sugli OGM e sugli
interessi delle industrie chimiche che ci stanno dietro.
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PERSONAGGI ESTERNI AL CONSIGLIO COMUNALE
RICERCATORE IRST-UNIMI
Pietro Giacomozzi
Ti sei laureato in biologia all’Università di Milano con una tesi di botanica. Sei stato tre anni in
Inghilterra per un dottorato di ricerca sulla sperimentazione in campo di piante OGM. Insieme con
un tuo collega biologo molecolare, un veterinario e un patologo vegetale con i quali avevi lavorato a
Milano durante un dottorato di ricerca su sperimentazione in laboratorio e in campo di piante gm
per uso zootecnico, avete vinto una borsa di studio per una ricerca sulla sperimentazione in campo
all’Istituto di ricerca scientifica e tecnologica di Trento. Visto che tu sei l’unico della zona sei stato
nominato il responsabile e ti sei fatto promotore della ricerca nel comune dove sei nato per trovare i
terreni dover poter iniziare la sperimentazione.
GIORNALISTA QUOTIDIANO
Michele Landrini
Fai il giornalista per il quotidiano locale da vent’anni, sei molto conosciuto e stimato in trentino,
conosci molti consiglieri del comune e tutti i loro interessi personali. Cercherai di avere
informazioni durante l’assemblea pubblica e il consiglio comunale per scrivere un articolo di
giornale. Non sei un esperto nel campo delle scienze, il tuo scopo è quello di informare la gente su
cosa succede davvero in quel comune. Cercherai di intervistare il sindaco e i consiglieri per capire i
motivi di queste scelte.
GIORNALISTA MENSILE SCIENTIFICO
Elisa Parodi
Sei una freelance che da anni collabora con una rivista scientifica molto famosa . Sei laureata in
biologia con una tesi sullo studio dei meccanismi di trasformazione dei batteri, dopo l’università hai
frequentato presso la SISSA (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) a Trieste dei corsi
per la comunicazione scientifica e poi hai iniziato a scrivere articoli su gli inserti scientifici dei
principali quotidiani e sulle riviste specializzate. Ora stai scrivendo un libro di divulgazione sulle
biotecnologie in cui ti piacerebbe portare gli esempi di casi italiani delle ricerche biotech.
Conosci Pietro Giacomozzi e da lui hai saputo di questa nuova ricerca; pensi che sarebbe un
bell’articolo da proporre al mensile scientifico e un buono spunto per il tuo libro.
RICERCATORE BIOETICA
Alessandro Bolognesi
Dopo la laurea in filosofia a Verona , dove sei nato e cresciuto, hai iniziato a collaborare con un
istituto di ricerca etica di Padova. Quando ti sei sposato con una ragazza di Trento e hai messo su
famiglia hai deciso che era meglio trovare un posto più sicuro e uno stipendio più certo e così hai
iniziato a insegnare filosofia in un liceo di Trento. Lì hai conosciuto Chiara Zattelli che ti ha parlato
della proposta di progetto di ricerca sugli OGM e ti ha chiesto di venire come esperto a parlare
all’assemblea. A te che sei esperto di etica non interessa tanto dare ragione ad una tesi, ma
evidenziare come il problema deve essere affrontato, quali aspetti devono essere presi in
considerazione. Vuoi far capire a tutti che in ogni decisione presa c’è bisogno di una giustificazione
etica. Cerca di mettere in luce durante il dibattito quando viene data priorità agli interessi dei singoli
e quando invece si parla del bene comune. Cerca di far riflettere su cosa è davvero il bene comune
per il paese.
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MEMBRO ASSOCIAZIONE CONSUMATORI
Francesca Ghezzi
Insegni nella scuola elementare del paese e da anni fai parte di una associazione dei consumatori.
Organizzi incontri e ti dai da fare in mille modi per portare avanti tutti i problemi di sicurezza
alimentare. In tutti i casi di pericoli scoppiati negli ultimi anni (dalla mucca pazza all’aviaria, al
latte tetrapak al grano con le micotossine) hai sempre cercato di informarti e trasmettere tutte le
informazioni agli abitanti del paese specialmente a scuola organizzando incontri coi genitori.
Adesso i rischi degli OGM ti preoccupano molto e farai di tutto per raccogliere informazioni da
diffondere all’assemblea pubblica con opuscoli. Ti stai già dando da fare per far conoscere a tutti i
rischi di cui hai letto qualcosa sui giornali. Pensi che per i prodotti della tua valle l’arrivo degli
OGM sia un serio pericolo e vuoi che lo sappiano tutti.
MEMBRO ASSOCIAZIONE MICOLOGICA
Alberto Moser
Sei una guida alpina e lavori nell’APT per la promozione del territorio in un comune vicino al tuo.
Hai sempre avuto una passione per la montagna e in particolare per i funghi. Hai creato anche una
piccola associazione di micologi della zona, sei sempre stato promotore di iniziative sui funghi con
degustazioni, passeggiate.
Stavi pensando di metter su una piccola coltivazione di funghi in un terreno che ha in concessione
dal comune Federico Moser, tuo cugino. Anche lui è interessato ai funghi e aspetta il rinnovo della
concessione per sperimentarli.
Non sai molto sugli OGM ma tutto quello che hai trovato è alquanto negativo: sei preoccupato di
come gli OGM possano trasmettersi ai microrganismi del terreno e se i funghi ne risentiranno. Sai
che la patulina è un problema legato proprio ai miceti, ma speri che si possano trovare dei rimedi
naturali da proporre al posto degli OGM.
Cercherai di avere spiegazioni più precise all’assemblea e farai presente l’importanza dei funghi per
il tuo comune.
OSSERVATORE
Hai il difficile compito di valutare lo svolgimento della discussione e di come sarà presa la
decisione.
Devi prendere nota delle opinioni di tutti coloro che intervengono nel dibattito.
Riassumi tutte le argomentazioni che sono emerse dal dibattito
Decidi quali argomenti devono essere considerati prioritari dal consiglio
Valuta quali opinioni sono state descrittive (giudizi che descrivono dei fatti o delle azioni ) e quali
invece normative (giudizi che valutano un fatto, dicendo se è giusto o sbagliato)
Dopo aver osservato l’assemblea e il consiglio comunale sarà il momento per intervenire e far
presente nella discussione finale tutto ciò che hai annotato.
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PREPARAZIONE AL GIOCO: ALCUNI SUGGERIMENTI
− Qual è la posizione del tuo personaggio – prevalentemente a favore o contrario?
− Quali sono i principali argomenti di supporto alla “tua” posizione?
− Quali vantaggi porta la tua posizione alla vostra comunità?
− Quali rischi comporta, e come potrebbero essere prevenuti / contenuti?
Vuoi fare in modo che il voto del consiglio comunale appoggi la tua posizione:
…in primo luogo, articola e struttura la tua posizione:
− Quali sono i punti forti della tua argomentazione, da enfatizzare durante l’assemblea pubblica?
− Quali sono i punti deboli che probabilmente verranno messi in evidenza da chi non la pensa
come te?
− Quali sono i punti fondamentali che vuoi far passare?
− Quali provvedimenti potrebbero aiutare chi non condivide la tua opinione ad accettarla?
− Quali concessioni saresti disposto a lasciare a chi non la pensa come te, pur di far passare la tua
posizione?
… componi il quadro delle posizioni degli altri cittadini e formula una strategia d’azione:
− Quali sono i tuoi principali alleati nell’assemblea?
− Confrontati con loro per mettere a punto una scaletta di intereventi che sia efficace per
raggiungere il vostro obiettivo
− Quali sono i tuoi principali oppositori?
− Individua gli argomenti che più potrebbero aiutarti per raggiungere con loro un accordo.
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Cartellini segnaposto (da fotocopiare e ritagliare)
SINDACO
Direttore della filiale di cassa rurale
ASS. AMBIENTE E TURISMO
Proprietario di 2 agritur nella zona
ASS. AGRICOLTURA INDUSTRIA
Imprenditore agricolo, presidente consorzio vallefrutta
ASS. CULTURA E ISTRUZIONE
Ex dirigente dell’Istituto Agrario, ora in pensione
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Cartellini segnaposto (da fotocopiare e ritagliare)
ASS. AFFARI E FINANZA
Dipendente della Cooperativa di agricoltura biologica
ASS. SALUTE
Medico e membro dell’associaz. medici per l’Africa
CONSIGLIERE OPPOSIZIONE
Agricoltore e apicoltore
CONSIGLIERE OPPOSIZIONE
Insegnante scienze scuola media e attivista WWF
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Cartellini segnaposto (da fotocopiare e ritagliare)
CONSIGLIERE OPPOSIZIONE
Veterinario e membro LIPU
CONSIGLIERE OPPOSIZIONE
Operaio impresa edile e sindacalista
CONSIGLIERE OPPOSIZIONE
Avvocato, presidente d’un consorzio d’imprese agroalim. e zootecniche
RICERCATORE IRST – UNIMI
Responsabile progetto di ricerca
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Cartellini segnaposto (da fotocopiare e ritagliare)
GIORNALISTA QUOTIDIANO
Scrive su quotidiano locale
GIORNALISTA MENSILE SCI.
Freelance, si occupa di biotecnologie
RICERCATORE BIOETICA
Laurea in filosofia, collabora con istituto ricerca, insegna al liceo
MEMBRO ASS. CONSUMATORI
Insegnante di scuola elementare
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Cartellini segnaposto (da fotocopiare e ritagliare)
MEMBRO ASS. MICOLOGICA
Organizza iniziative su funghi, dipendente APT
OSSERVATORE
OSSERVATORE
OSSERVATORE
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INTRODUZIONE ALL’ARGOMENTO1
COSA SONO GLI OGM…
“Organismi il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura
con l’accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale che possono contenere uno o più geni
modificati” (Art. 2, Direttiva 2001/18/CE del 12/03/01).
Alcuni esempi di Organismi Geneticamente Modificati:
• Flavr Savr , un pomodoro modificato per rallentare il processo di decomposizione, messo in
vendita in USA nel 1994.
• E.coli, un batterio modificato in grado di produrre insulina umana, poi purificata e utilizzata
da persone diabetiche.
• Mais B t, un mais modificato in grado di produrre le tossine necessarie a combattere gli
insetti dannosi più comuni.
• Cotton MON1445, cotone modificato in modo da conferirgli la tolleranza all’erbicida
glifosato.
COME SI CREA UN OGM…
Le tecniche per ottenere gli OGM sono relativamente recenti. Oggi sono presenti sul mercato
unicamente OGM che presentano caratteri facilmente controllabili tramite l’inserimento di uno o
pochi geni che sono in grado di conferire all’organismo che li riceve una determinata caratteristica
(ad es. la resistenza a una malattia). L’esponenziale aumento di informazioni rese disponibili
nell’ultimo decennio dalla genetica molecolare consente però di mettere a punto organismi,
attualmente in fase di sperimentazione, che presentano modifiche genetiche molto complesse (ad es.
la resistenza agli stress idrici o di produzione).
Gli OGM vengono ottenuti attraverso l’uso di tecniche di ingegneria genetica che permettono di
inserire, all’interno del genoma di un organismo, frammenti di DNA provenienti anche da altri
esseri viventi. Il DNA così ottenuto è definito DNA ricombinante. I frammenti di DNA da inserire
vengono estratti dal genoma di origine utilizzando enzimi di restrizione, che funzionano come vere
e proprie forbici molecolari; vengono quindi inseriti in un vettore ricevente grazie ad un altro
enzima, la DNA ligasi. I vettori possono essere piccole molecole circolari di DNA, i plasmidi, che
possono accogliere frammenti fino a circa 15.000 paia di basi: in alternativa ai plasmidi possono
essere utilizzate alcune strutture derivate da virus, in grado di contenere quantità maggiori di
materiale genetico (fino a circa 70.000 paia di basi). Esistono inoltre vettori che rappresentano dei
veri e propri cromosomi artificial, ad esempio in lievito (noti come YAC, dall’inglese Yeast
Artificial Chromosomes) o in batteri (BAC, Bacterial Artificial Chromosomes) che permettono
l’inserimento di oltre 300.000 paia di basi – cioè oltre lo 0,01% del genoma di un mammifero.
MIGLIORAMENTO GENETICO E INGEGNERIA GENTICA
La modificazione del genoma è stata operata per secoli, prima dell’avvento dell’ingegneria
genetica, tramite diverse tecniche. Una delle tecniche di modifica del DNA che sta alla base della
selezione (sia naturale che operata dall’uomo) è la mutazione casuale, un fenomeno che avviene
spontaneamente e si verifica in tutti gli esseri viventi, anche se a una frequenza molto bassa. Tale
frequenza può essere aumentata dall’esposizione a radiazioni o ad agenti chimici mutageni.
1
Una presentazione Power Point di introduzione alle biotecnologie e agli OGM è disponibile sul sito Internet del
progetto EcoGenEtic.Com: http://www.mtsn.tn.it/ecogeneticcom/approfondimenti/materiali.asp
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Le mutazioni hanno portato nel tempo ad evidenti modifiche geniche – non solo attraverso
mutazioni puntiformi (ossia riferite a brevissimi tratti di cromosoma o a singoli nucleotidi), ma
anche attraverso delezioni e traslocazioni di intere regioni cromosomiche – che nei secoli hanno
permesso all’uomo di costituire e selezionare molte varietà agrarie e popolazioni animali oggi
utilizzate nel comparto agro-alimentare.
Un’ulteriore tecnica di miglioramento genetico è rappresentata dall’incrocio, che avviene quando
due organismi geneticamente diversi danno origine a una nuova specie. Questo fenomeno avviene
solamente tra specie sessualmente compatibili. Sono esempi di incrocio in agricoltura sia le nuove
varietà di una specifica coltura (mele, uva, mais…) sia gli ibridi come il mapo o la pescocca.
Con l’ingegneria genetica invece è possibile “progettare” la modifica da effettuare e inserire nel
DNA ospite anche geni provenienti da organismi di specie molto diverse, non sessualmente
compatibili (ad esempio, il gene responsabile della luminescenza di una medusa può essere inserito
nel DNA di alcuni batteri).
La tecnologia del DNA ricombinante costituisce la base delle biotecnologie avanzate, di quelle
tecnologie cioè che utilizzano organismi viventi o parti di essi per ottenere beni e servizi al fine di
migliorare la vita dell’uomo. Ciò permette di produrre in minor tempo e a minor costo nuovi
farmaci, nuovi approcci diagnostici e teraupeutici, nuovi prodotti industriali e alimentari, nuove
razze animali e varietà vegetali e nuove risorse energetiche. Tuttavia, l’opinione pubblica accetta
senza riserve le innovazioni e le attese che le biotecnologie portano nel campo della salute, mentre
esprime forti remore di fronte alle stesse innovazioni introdotte nel settore agro-alimentare.
LE TAPPE FONDAMENTALI DELLE BIOTECNOLOGIE
8.000 A.C. Raccolta delle sementi da piantare nell’annata successiva. Conferme in Mesopotamia
dell’uso frequente dell’incrocio al fine di migliorare il bestiame.
6.000 A.C. I lieviti vengono utilizzati in Egitto per le prime fermentazioni al fine di produrre birra,
vino e pane.
4.000 A.C. Produzione di yogurt e formaggio attraverso batteri fermentati di tipo lattico in Cina.
1675: Anthonie van Leeuwenhoeck scopre l’esistenza di microrganismi al microscopio.
1857: Gregor Mendel scopre le leggi dell’ereditarietà.
1919: Karl Ereky, un agronomo ungherese, usa per la prima volta il termine “biotecnologia”.
1953: James Watson e Francis Crick descrivono la struttura a doppia elica del DNA. Essa permette
di ipotizzare il meccanismo della duplicazione del materiale genetico, ponendo così le basi
molecolari dell’ereditarietà.
1972: La composizione del DNA umano è scoperto essere identico al 99% a quello di scimpanzé e
gorilla.
1994: Negli Stati Uniti la F.D.A. americana (Food and Drug Administration) approva il primo
alimento geneticamente modificato: una varietà di pomodoro.
1997: Ian Wilmut e il suo gruppo del “Roslin Institute” scozzese clonano per la prima volta un
mammifero, utilizzando il DNA di due cellule di pecora adulta. Nasce la pecora “Dolly”.
2000: Viene completato il Progetto Genoma Umano.
2002: Viene interamente sequenziato il genoma della pianta di riso, la principale fonte nutrizionale
di due terzi della popolazione terrestre. Il riso è la prima specie di uso agricolo ad essere
interamente sequenziata.
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Ricapitoliamo i principali aspetti attorno ai quali si sviluppa la discussione sugli OGM
ASPETTI NORMATIVI
•
•
•
19 sono le sementi geneticamente modificate autorizzate dalla comunità europea: la
modifica consiste nell’inserimento di un gene per la resistenza ad un erbicida o ad un
parassita;
Le sementi geneticamente modificate devono subire un iter per l’autorizzazione che prevede
una serie di analisi chimiche, genetiche e biologiche effettuate in più di 40 laboratori in
Europa;
L’EFSA (European Food Safety Authority) è l’ente preposto al controllo degli OGM e dei
prodotti da essi derivati nell’Unione Europea.
Sono stati recentemente pubblicati a livello EUROPEO i seguenti Regolamenti:
• Reg. CE 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2003 relativo
agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati Il regolamento che si applica agli
alimenti e ai mangimi che contengono, sono costituiti o prodotti a partire da OGM,
prevede una procedura di autorizzazione più semplificata rispetto a quella della Direttiva
(2001/18/CE). Inoltre, in base al principio “one door, one key”, un richiedente che intenda
commercializzare un alimento OGM può presentare ai sensi di questo regolamento una
richiesta unica che copra tutte le utilizzazioni del prodotto (coltivazione, importazione e
processamento).
• Reg. CE 1830/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2003
concernente la tracciabilità e l’etichettatura degli organismi geneticamente modificati e la
tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati. Il
regolamento modifica la direttiva 2001/18/CE
• Reg. (CE) 641/2004 della Commissione recante norme attuative del Regolamento (CE)
1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la domanda di
autorizzazione di nuovi alimenti e mangimi geneticamente modificati, la notifica di prodotti
preesistenti e la presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di materiale geneticamente
modificato che è stato oggetto di una valutazione del rischio favorevole
Con l’entrata in vigore dei regolamenti CE 1829/2003 e 1830/2003, i seguenti documenti sono
stati modificati:
• Dir 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 marzo 2001 sull’emissione
deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e che abroga la direttiva
90/220/CEE del Consiglio.
Sono stati recentemente pubblicati a livello NAZIONALE i seguenti Decreti:
• Decreto-Legge del 22 novembre 2004 n.279 Disposizioni urgenti per assicurare la
coesistenza tra le forme di agricoltura transgenica, convenzionale e biologica.
• Legge 5/2005 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 novembre
2004, n. 279, recante disposizioni urgenti per assicurare la coesistenza tra le forme di
agricoltura transgenica, convenzionale e biologica” prevede che la coesistenza tra le
colture tradizionali e quelle con sementi transgeniche deve avvenire “senza che l’esercizio di
una di esse possa compromettere lo svolgimento delle altre” e afferma che sarà compito
delle Regioni e delle Province Autonome adottare i Piani di Coesistenza.
• Decreto Legislativo dell’8 luglio 2003 n.224 Attuazione della Direttiva 2001/18/CE
concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2000. Sospensione
cautelativa della commercializzazione e dell’utilizzo di taluni prodotti transgenici sul
territorio nazionale, a norma dell’art. 12 del Reg CE n. 258/97
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ASPETTI ECONOMICI
•
•
•
•
I maggiori produttori di OGM nel mondo sono USA, Argentina, Canada e Cina;
Le principali colture OGM nel mondo sono soia, mais, cotone e colza;
La ricerca in campo OGM è principalmente condotta da multinazionali;
Le sementi OGM e le tecniche utilizzate per ottenerle vengono brevettate diventando fonte
di reddito per l’autore della scoperta.
Alcuni quesiti da valutare:
• gli OGM rispondono o meno ad obiettivi di sviluppo sostenibile per l’agricoltura
(competitività, sostenibilità ambientale, sviluppo rurale, coesistenza,ecc)?
• Qual è il confronto dei costi di produzione tra l’agricoltura convenzionale e quella
transgenica?
• Con l’adozione di colture transgeniche, potrebbe aumentare il reddito dell’agricoltore?
• Quali sono i possibili rischi di mercato legati alla produzione di colture transgeniche?
ASPETTI ETICI
•
Le problematiche sull’ingegneria genetica suscitano domande a cui spesso non si riesce a
trovare risposte. Le soluzioni alle problematiche dipendono infatti dai valori che gli si
attribuisce. Alcuni ritengono fondamentali i valori riguardanti il benessere della natura, altri
ritengono più importanti i valori della dignità e del benessere umano sia morale che
economico.
Molti sono gli interrogativi:
• È giusto creare organismi “non naturali”?
• Quali sono gli organismi naturali?
• Come decidere fino a che punto si può modificare?
• A chi spetta decidere?
• È giusto investire tanti soldi nella ricerca?
• Si può brevettare la vita?
ASPETTI AMBIENTALI
Le principali obiezioni in campo ambientale agli OGM riguardano il rischio di inquinamento
genetico di coltivazioni tradizionali e piante selvatiche sessualmente compatibili.
Le discussioni in questo ambito riguardano prevalentemente i quesiti qui elencati:
• gli OGM diminuiscono la biodiversità (intesa come varietà di forme viventi)?
• Le piante GM possono esercitare effetti negativi su organismi non-target (impollinatori,
predatori e altri)? (Ad esempio, il mais che produce una tossina per combattere il parassita
piramide rischia di avvelenare anche la farfalla monarca?)
• È possibile che l’utilizzo su larga scala di piante GM favorisca lo sviluppo di caratteristiche
di resistenza ai pesticidi (nei parassiti) e tolleranza agli erbicidi (nelle erbacce)?
• Vi è la possibilità che la pianta GM diventi infestante e/o invasiva?
• Esistono degli effetti diretti sugli organismi non target del suolo e della rizosfera (lombrichi,
nematodi, protozoi, batteri e funghi)?
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ASPETTI RELATIVI ALLA SALUTE UMANA
Con l’avvento degli OGM, la possibilità che essi possano provocare allergie, indurre resistenza agli
antibiotici in microrganismi patogeni per l’uomo, oppure effetti a lungo termine imprevedibili ha
suscitato e tuttora suscita preoccupazione. Queste problematiche devono essere affrontate in modo
molto attento e fondato su basi scientifiche per garantire che gli alimenti messi in commercio siano
sicuri e per assicurare un’informazione corretta che permette ai consumatori di compiere scelte
consapevoli.
• Le tecniche dell’ingegneria genetica vengono utilizzate anche per produrre molte molecole
farmacologiche: la più nota è l’insulina, che è stata il primo prodotto commerciale derivante
da batteri geneticamente modificati.
• Sono in fase di sperimentazione piante o animali transgenici che producono “alimenti
farmacologici” (come ad esempio il latte di capre transgeniche, contenente una molecola da
somministrare agli infartuati).
• Prima di essere immesso su mercato un OGM deve subire delle analisi chimiche e
biologiche che valutano la possibile allergenicità e tossicità. La valutazione della potenziale
allergenicità è richiesta anche se la proteina rappresenta meno dello 0,4% dell’alimento
• Gli allergeni sono composti che provocano una risposta da parte del sistema immunitario dei
soggetti sensibili, scatenando così l’allergia. Molti alimenti ne sono ricchi, come le fragole,
le mele, il riso, il kiwi, le arachidi o i crostacei.
• Alcuni OGM in commercio, oltre al gene di interesse, contengono come marcatore un gene
che conferisce la resistenza a un antibiotico. Vi sono timori che questa caratteristica si possa
trasmettere ai batteri della flora intestinale umana.
COESISTENZA
Quando due varietà diverse di una pianta, ad esempio mais, vengono coltivate in campi vicini, si
verificano abitualmente degli incroci accidentali con il trasporto di polline tra i due appezzamenti di
terra. Se un agricoltore che applica metodi tradizionali o biologici avesse un vicino che invece vuole
coltivare una varietà GM della stessa pianta, correrebbe il rischio di ritrovarsi con un raccolto che
ha acquisito le caratteristiche GM dalla piantagione vicina.
Il termine coesistenza si riferisce alla possibilità, per i conduttori agricoli, di praticare una scelta tra
colture geneticamente modificate, produzione convenzionale e biologica, nel rispetto degli obblighi
regolamentari in materia di etichettatura o di standard di purezza
• I regolamenti comunitari hanno introdotto una tolleranza dello 0,9 % per la presenza
accidentale e involontaria di materiale GM in produzioni non transgeniche (Reg. (CE)
641/2004)
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
Quello che inizialmente veniva indicato come “approccio precauzionale” ha fatto la sua prima
comparsa nella Convenzione della Diversità Biologica di Rio (CBD, 1992) ed è stato definito come
segue: “nel caso esista il rischio di una significativa riduzione della diversità biologica, la mancanza
di certezze scientifiche sugli esiti di una tecnologia non deve essere utilizzata per evitare l’adozione
di misure volte a minimizzare tale rischio”.
• In Europa il principio di precauzione è diventato norma di controllo per l’immissione di
OGM nell’ambiente.
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GLOSSARIO
•Agrobacterium tumefaciens: batterio che infetta le piante mediante l'iniezione di un plasmide (plasmide
Ti) che si integra nei cromosomi vegetali. In questo modo si assiste ad una modificazione del patrimonio
genetico della pianta.
•Allergene: Sostanza che scatena un'allergia (di solito una proteina).
•Allergia: Ipersensibilità del sistema immunitario a sostanze estranee.
•Aminoacidi: sono gli elementi costitutivi delle proteine. Ne esistono venti diversi, ognuno dei quali è
codificato, all’interno del DNA, da tre nucleotidi (1).
•Antibiotici: sostanze chimiche capaci di uccidere i batteri o di impedirne lo sviluppo. Possono essere
prodotti naturalmente (tramite altri batteri o funghi) oppure sinteticamente (1).
•Basi azotate: Unità chimiche fondamentali che compongono la molecola di DNA. Le basi sono quattro:
adenina, citosina, guanina e timina. Il messaggio ereditario viene codificato proprio nella sequenza delle
basi azotate: a ogni tripletta di basi corrisponde uno dei venti amminoacidi esistenti.
•Batteri: sono microrganismi procarioti con una struttura cellulare estremamente semplice. Alcuni vivono
come parassiti di altri organismi, altri biodegradano materiale organico, altri ancora sono capaci di
produrre il proprio nutrimento (1).
•Batteriofagi: Virus che attaccano esclusivamente i batteri. Nella tecnologia genetica vengono spesso
chiamati vettori dei geni.
•Biodiversità: termine ormai celebre e abusato. Indica la varietà degli organismi a tutti i livelli, da quello
delle varianti genetiche appartenenti alla stessa specie fino alla gamma delle varie specie, dei generi,
delle famiglie e ai livelli tassonomici più alti; comprende anche la varietà degli ecosistemi (1).
•Biotecnologie: il complesso delle applicazioni delle tecniche di biologia molecolare e ingegneria genetica
allo sviluppo di prodotti o processi chimici di interesse industriale, soprattutto nel campo della medicina,
della farmacologia e dell’agricoltura. Più in generale, il termine è impiegato per indicare qualunque uso di
organismi viventi o loro parti (enzimi, cellule, ecc.), realizzato ai fini di sintetizzare prodotti utili. In tal
senso, usiamo la biotecnologia anche quando facciamo lo yogurt (prodotto per noi dai fermenti lattici), il
pane (dove usiamo l’azione dei lieviti), la birra eccetera. La biotecnologia moderna si serve però anche
dell’ingegneria genetica, per modificare le caratteristiche degli organismi (1).
•Bt. Bacillus thuringiensis: Un batterio di cui esistono in natura numerose varietà, capaci di produrre
tossine letali per alcuni insetti. Il Bt non è normalmente tossico per i mammiferi, perché il loro ambiente
intestinale è acido, mentre quello degli insetti è alcalino: per questo viene utilizzato in agricoltura
biologica in una forma attenuata che rimane attiva solo per poche ore. Mediante manipolazioni genetiche
è possibile inserirlo nel DNA delle piante (in particolare cotone e mais) per far loro produrre le tossine
necessarie a combattere gli insetti più comuni. Talvolta però, come nel caso del mais StarLink, prodotto
da Aventis, la varietà di Bt utilizzata produce proteine allergeniche per l'uomo.
•Cellula: è la più piccola unità morfologica e funzionale degli organismi viventi: l’ente più piccolo capace di
crescere e riprodursi (1).
•Codice genetico: sistema di corrispondenze in base al quale la sequenza delle basi del Dna determina la
sequenza degli aminoacidi nelle proteine: a ogni tripletta di basi azotate (codone) è associato un
determinato aminoacido. Dato che ogni proteina prodotta da un organismo è una lunga catena di
aminoacidi, essa può essere scritta nel Dna (in particolare nei singoli geni) tramite una serie di triplette
di basi (1).
•Coesistenza: Il termine coesistenza si riferisce alla possibilità, per i conduttori agricoli, di praticare una
scelta tra colture geneticamente modificate, produzione convenzionale e biologica, nel rispetto degli
obblighi regolamentari in materia di etichettatura o di standard di purezza.
•Cromosomi: Un cromosoma è composto da una struttura di proteine sulla quale è avvolto un filamento
molto lungo e sottile che contiene una serie di geni. La sostanza chimica di cui sono composti i geni si
chiama acido desossiribonucleico (DNA). Si può quindi dire che un cromosoma contiene un filamento di
geni arrotolato, il quale è composto dal DNA. Una cellula umana contiene 46 filamenti di geni, ossia 46
cromosomi (3).
•Direttiva: atto vincolante delle istituzioni comunitarie (...), le direttive vincolano lo Stato membro cui sono
rivolte per quanto riguarda il risultato da raggiungere. Le direttive impongono solo l'obbligo di
raggiungere un risultato, lasciando liberi gli Stati di adottare le misure dagli stessi ritenute opportune
(...) (2).
•Dna (acido deossiribonucleico): abbreviazione dall’inglese Deoxyribo nucleic acid, è la molecola di cui
sono fatti i geni che contengono scritta in codice (il “codice genetico”), la formula di tutte le proteine che
un organismo produce. Le “lettere” di questo alfabeto genetico sono le quattro basi azotate: a ogni
tripletta di basi corrisponde un aminoacido. Normalmente nel nucleo della cellula il Dna è disposto
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secondo due filamenti, avvolti uno attorno all’altro a formare la celeberrima doppia elica. Il Dna presiede
alla conservazione, trasmissione ed espressione dei caratteri ereditari (1).
•DNA-polimerasi: Duplicatore di DNA. Enzima coinvolto nella duplicazione del DNA.
•Dna ricombinante: molecola di Dna modificata in modo da contenere una o più sequenze nucleotidiche
diverse rispetto alla molecola originaria. È una molecola costruita artificialmente montando pezzi scelti di
Dna tramite enzimi di restrizione e ligasi: la tecnologia del Dna ricombinante, cioè la manipolazione di
frammenti di Dna per creare nuovi geni da introdurre in organismi viventi, non è altro che l’ingegneria
genetica (1).
•Elettroforesi: tecnica in uso per separare molecole di Dna o di proteine di diverse lunghezze e peso. Si
basa sul fatto che, attratte da un campo elettrico, molecole diverse si muovono con velocità diverse (1).
•Enzimi di restrizione: sono quelli che spezzano la molecola di Dna in siti ben precisi, creando rotture
nelle quali è possibile inserire nuovi geni (1).
•Enzimi: gli enzimi sono particolari proteine che servono da catalizzatori molto specifici, elementi cioè che
facilitano o accelerano alcune reazioni chimiche utili al funzionamento di un organismo (1).
•Erbicida:Sostanza capace di distruggere le erbacce.
•Escherichia coli (abbreviazione: E. coli):Batterio presente nell'intestino umano. Delle varianti di questo
batterio vengono spesso utilizzate nei laboratori genetici. A questi cosiddetti "ceppi innocui" mancano
determinate caratteristiche che consentono di sopravvivere al di fuori del laboratorio.
•Espressione genica: nel fenotipo è l’espressione dell’azione di un gene. Non tutti i geni vengono
“espressi”, cioè manifestati esplicitamente nell’organismo. È per tale motivo che si può essere, ad
esempio, “portatori sani” di una malattia genetica (1).
•Eucarioti: sono tutti gli organismi le cui cellule sono dotate di nucleo. Praticamente tutti i viventi tranne
batteri, virus e alcune alghe (1).
•Gene: unità fondamentale dell'informazione genetica (costituita dal DNA e a volte dall'RNA); è alla base
della trasmissione delle caratteristiche degli organismi viventi da una generazione all'altra
(Comunicazione della Commissione COM (2001) 454def.). Ogni gene è la formula “in codice” (il codice
genetico) di una particolare proteina (2), (1).
•Gene marcatore: Permette di riconoscere, attraverso una modifica visibile, quali cellule siano state
modificate geneticamente con successo. Spesso si utilizza come marcatore il gene della resistenza
all'ampicillina, facilmente individuabile.
•Gene strutturale, gene regolatore: I geni “strutturali” codificano la formula di una proteina utile
all’organismo; quelli detti “regolatori” controllano l’azione dei geni strutturali (1).
•Genoma: La totalità dei geni di un organismo. Ogni cellula di un essere vivente contiene gli stessi geni.
Una cellula di un cuore umano dispone p.e. degli stessi geni della cellula di un nervo o di un muscolo
umano. (3)
•Glifosato: Potente erbicida utilizzato in agricoltura soprattutto a partire dagli anni '90 – è ora uno degli
erbicidi più diffusi in tutto il mondo. La Monsanto lo commercializza con il nome di Roundup. La
resistenza al glifosfato è la caratteristica posseduta dalla maggior parte delle piante GM utilizzate in
agricoltura.
•Ingegneria genetica: è la tecnologia utilizzata per alterare il materiale genetico di organismi viventi al
fine di renderli capaci di produrre nuove sostanze o svolgere nuove funzioni. La biotecnologia moderna si
serve spesso dell’ingegneria genetica, chiamata anche tecnologia del Dna ricombinante (1).
•Inquinamento genetico: è il propagarsi in un ecosistema di geni che non ne fanno parte (1).
•Ligasi: enzimi capaci di “incollare” insieme segmenti di Dna o Rna (1).
•Mappa genetica: Determinazione delle posizioni di ogni gene lungo i cromosomi contenuti nella cellula di
un organismo. Serve per localizzare le porzioni che contengono caratteri interessanti, e per poter
operare con precisione con gli enzimi di restrizione.
•Microbo, ovvero microrganismo: ogni organismo visibile solo al microscopio (1).
•Mutazione:Trasformazione del DNA spontanea o provocata da fattori esogeni (p.e. sostanze chimiche,
radiazioni, virus, ecc.).
•Nucleo: nelle cellule degli organismi più complessi (gli eucarioti) il Dna è contenuto principalmente
all’interno del nucleo, una struttura interna alla cellula e separata dal citoplasma da una membrana (1).
•Nucleotide: Sono le unità funzionali del DNA. Ogni nucleotide è composto da un gruppo fosforico, uno
zucchero e una base azotata.
•Organismo Geneticamente Modificato: un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale
genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l'accoppiamento e/o la
ricombinazione genetica naturale. (Art. 2 - Dir. 2001/18/CE) (2).
•PCR o Reazione a catena della polimerasi: Metodo di amplificazione del DNA mediante l'utilizzo di
enzimi e di variazioni di temperatura alternate che consente di duplicare all'infinito un singolo
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frammento. E' una tecnica fondamentale perché ha reso possibile l'applicazione dell'ingegneria genetica
su vasta scala.
•Plasmide: Piccole molecole di DNA a forma di anello presenti in molti batteri accanto ai cromosomi. I
plasmidi si possono moltiplicare indipendentemente dal cromosoma batterico. Nella tecnologia genetica i
plasmidi vengono impiegati spesso come vettori di clonazione.
•Principio di precauzione: “Nel caso esista il rischio di una significativa riduzione della diversità biologica,
la mancanza di certezze scientifiche sugli esiti di una tecnologia non deve essere utilizzata per evitare
l’adozione di misure volte a minimizzare tale rischio”. (Dichiarazione di Rio, 1992)
•Promotore: Regione del DNA che si trova all'inizio di un gene e che ne controlla l'espressione.
•Proteina: una macro molecola biologica, dotata di una specifica struttura tridimensionale, composta di una
lunga catena di aminoacidi la cui sequenza è specificata dall’informazione presente nel Dna (1).
•Regolamento comunitario: atto vincolante emanato dalle istituzioni comunitarie e si caratterizzano per
tre elementi fondamentali: hanno portata generale, essendo indirizzati a tutti i soggetti giuridici
comunitari, sono obbligatori in tutti i loro elementi e sono direttamente applicabili. Rappresentano
pertanto tipiche norme self-executing, cioè operanti senza atti di adattamento da parte degli ordinamenti
statali (...) (2).
•Resistenza: Difesa degli organismi contro sostanze tossiche, organismi nocivi o altri agenti negativi.
Esempio: molti plasmidi portano geni resistenti agli antibiotici. I batteri dotati di tali plasmidi resistono
agli antibiotici. Oppure: grazie all'ingegneria genetica è possibile trasferire dei geni sulle piante che si
possono così difendere da virus, funghi, insetti o vermi.
•Rintracciabilità: possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un
animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di
un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della
distribuzione. (Art. 3 - Reg. CE 178/2002) (2).
•RNA (Acido ribonucleico): Sostanza chimica presente nel nucleo e nel citoplasma delle cellule; svolge un
ruolo importante nella sintesi delle proteine e in altre attività della cellula. La struttura della molecola
RNA è simile a quella del DNA. Differisce soltanto per una base azotata (Uracile al posto della Timina).
•Royalties: Reddito versato al titolare dei diritti di un'opera d'ingegno, di un'invenzione o di una scoperta
coperte da brevetto ecc. Rappresenta la compensazione per lo sfruttamento commerciale di queste,
verso il singolo o l'impresa che si sono assicurati i diritti. Può essere anche molto gravoso.
•Selezione: Scelta di un organismo geneticamente modificato in base alle sue nuove caratteristiche (p.e.
resistenza agli antibiotici nei batteri o resistenza agli erbicidi nelle cellule vegetali).
•Sistema immunitario: l’insieme di reazioni fisiologiche (produzione di anticorpi) con le quali un
organismo si difende dall’ingresso di organismi potenzialmente pericolosi (1).
•Sostanziale equivalenza: E' l'affermazione in base alla quale per le coltivazioni di prodotti transgenici
non sono necessari test tossicologici. In particolare il concetto di sostanziale equivalenza prevede che se
un organismo è uguale al suo corrispondente naturale e non ha alcun effetto nocivo sull'uomo, e
contiene un gene che proviene da un altro organismo che non è tossico, il risultato dell'incrocio genetico
non può essere pericoloso ne per la salute ne per l'ambiente.
•Terapia genica: è il processo con il quale vengono introdotti geni in alcune cellule per correggere un
difetto genetico causa di una malattia grave. La tecnica è stata usata con successo sugli animali, ma è
ancora fallimentare sull’essere umano (1).
•Transgenico: si dice di un organismo che contiene Dna non appartenente alla propria specie di origine
(1).
•Vaccino: un preparato che contiene organismi patogeni (uccisi o indeboliti) o parti di essi. Introdotto nel
corpo, il vaccino innesca la reazione del sistema immunitario, che produce anticorpi contro l’organismo
patogeno (1).
•Vettore: si chiama così l’agente usato per trasportare Dna estraneo all’interno di una cellula. Vettori
comunemente usati sono i plasmidi e i virus (1).
•Virus: è un ente al confine tra la vita e la non-vita. Contiene informazione genetica (nella forma di Dna o
Rna) e proteine, però non è capace né di replicarsi, né di sintetizzare le proprie proteine. Funziona come
un parassita, invade altre cellule nelle quali inietta il proprio Dna per far sì che esse lo replichino (1).
(1) Tratto da CASTELFRANCHI Y., 1999, XLIFE – Guida alle piante e agli animali transgenici,
AVVERBI ED., Roma, pp. 132 – 151.
(2) http://www.osservaogm.it
(3) http://www.gene-abc.ch/index_i.html
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Ideazione e testi (Museo Tridentino di Scienze Naturali):
Chiara Cantaloni
Roberta Guardini
Luisa Massacci
Grafica (Museo Tridentino di Scienze Naturali):
Davide Dalpiaz
Le classi che hanno partecipato al progetto EcoGenEtic.Com sono state:
anno scolastico 2005 – 2006
4LTA Istituto Tecnico Industriale “Michelangelo Buonarroti” prof. Ivo Bergamo
3sE Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” – prof.ssa Adriana Colombini
4E Liceo Scientifico “Galileo Galilei” – prof. Fernando Boso
IIB Liceo Classico “Giovanni Prati” – prof. Stefano Stefanini
5bD Istituto d’Istruzione “Antonio Rosmini” – prof.ssa Sonia Paradisi
anno scolastico 2006 – 2007
4LTA Istituto Tecnico Industriale “Michelangelo Buonarroti” prof. Ivo Bergamo
3LS Liceo Scientifico “Arcivescovile” – prof.ssa Donatella Danielis
4BD Istituto d’Istruzione “Antonio Rosmini” – prof.ssa Sonia Paradisi
5SD Istituto d’Istruzione “Antonio Rosmini” – prof.ssa Caterina Bianchi
Referente del progetto EcoGenEtic.Com per il Museo Tridentino di Scienze Naturali
Roberta Guardini – progetti scienza in società
tel. 0461 270316
email: [email protected]
Per informazioni e approfondimenti contattare:
Servizi educativi del Museo Tridentino di Scienze Naturali
Via Calepina, 14
38100 Trento
tel. 0461 228502 – 0461 222916 – fax 0461 270385
email: [email protected]
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