Feste
Sostenibili
perché sia festa per tutti
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Indice
Una festa ci salverà
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Meno rifiuti
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L'acqua del sindaco
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Comunicare la sostenibilità
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Biologico ed Equo Solidale in tavola
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Si può fare di più
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Regolamento Feste Sostenibili
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Scheda esemplificativa
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Testo a cura di Michele Altomeni
carta riciclata al 100%
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EnergEtica è il marchio creato da Consorzio
Solidarietà e Cooperativa Mondo Solidale per la
promozione e la diffusione dell'economia
solidale e di nuovi stili di vita nelle Marche.
Attorno ad EnergEtica, oltre ai promotori Mondo
Solidale e Consorzio Solidarietà, ruota una
ampia e capillare rete di soggetti operanti secondo i principi
dell'economia solidale. Il marchio EnergEtica identifica le
iniziative che propongono stili di vita e modelli di consumo
sostenibili.
EnergEtica è la forma contratta di energia etica. Il marchio si
presenta anche con l'elevazione al quadrato che sta ad
indicare l'accrescimento del valore ottenuto coniugando i
valori ambientali con quelli sociali e solidaristici.
I prodotti ed i servizi EnergEtica coprono un’ampia gamma di
settori, ma hanno un comune denominatore, rappresentato
dal loro alto Valore aggiunto. Provengono da imprese che
hanno posto al centro i valori dell’economia solidale, cioè
l’idea che la produzione e la vendita di beni e servizi non
debba solo produrre valore economico, ma anche benessere
sociale, qualità della vita e Valori etici.
Le imprese, i prodotti ed i servizi del circuito EnergEtica
presentano almeno una delle caratteristiche sociali qui
indicate, in alcuni casi ne assommano diverse:
• sostenibilità ambientale
• reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati
• commercio equo e solidale con il sud del mondo
• cooperazione
EnergEtica è una rete di imprese di eccellenza già da anni
presenti sul mercato, sviluppa progetti per promuoverne i
Valori, dà vita ad iniziativa innovative per contribuire ad una
evoluzione della società e dell'economia verso modelli più
sostenibili e solidali.
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Una festa ci salverà
A partire dalla seconda metà del secolo scorso alcune associazioni e una
parete del mondo scientifico hanno cominciato a porre l'attenzione sulle
contraddizioni ecologiche del modello di sviluppo occidentale. Per un
lungo periodo sono rimaste voci quasi inascoltate. Oggi, a distanza di
qualche decennio, nessuno può più negare i problemi che il pianeta sta
vivendo, riconosciuti dai più importanti organismi internazionali e dalla
comunità scientifica. Problemi di inquinamento, di esaurimento delle
risorse, di dissesto idrogeologico, impatti sulla salute. Problemi che a loro
volta ne producono altri come esodi ambientali, guerre, carestie.
La risposta politica internazionale di
fronte a questa situazione è ancora
inadeguata,
ma
una
nuova
consapevolezza e attenzione si sta
diffondendo a partire dai cittadini che
con le loro scelte stimolano il mercato
e le amministrazioni pubbliche a
modificare il modo di produrre e di
gestire la cosa pubblica.
In questo quadro le amministrazioni
locali possono svolgere un ruolo molto
importante, sia nella sensibilizzazione
dei cittadini, in primo luogo con l'esempio, sia con scelte politiche che
mettano al centro la sostenibilità ambientale e sociale.
“Feste sostenibili” rappresenta una di quelle iniziative che riescono a
coniugare diversi aspetti positivi. Quello più immediato riguarda la drastica
riduzione dell'impatto ambientale di feste e manifestazioni pubbliche che,
per la loro natura, comportano un elevato consumo di risorse e la
produzione di grandi quantità di rifiuti. L'altro impatto è educativo, in
quanto riesce a trasformare iniziative che vedono la partecipazione di un
gran numero di cittadini, in occasioni di informazione e sensibilizzazione
su comportamenti che non riguardano solo la festa in sé, ma che potranno
essere adottate anche nella vita quotidiana. Inoltre le scelte adottate
nell'ambito delle “Feste sostenibili” contribuiscono, così come il “consumo
critico” dei cittadini, ad orientare il mercato verso produzioni e proposte più
ecologiche.
Il comune aderisce al progetto “Feste sostenibili” adottando un
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regolamento che impegna a ridurre sensibilmente l'impatto ambientale di
feste, sagre, fiere ed alteri eventi pubblici che si svolgono sul territorio, e a
fare di queste manifestazioni un esempio ed un veicolo di buoni
comportamenti per i cittadini.
Il regolamento, riportato alla fine di questo opuscolo, prevede impegni
rispetto alla gestione dei rifiuti, alla scelta di alcuni prodotti alimentari e
alla comunicazione.
Questo manuale, destinato agli organizzatori degli eventi, illustra le
motivazioni che stanno alla base delle indicazioni del regolamento,
fornisce alcuni suggerimenti su come applicarle e presenta ulteriori
suggerimenti per rendere ancora più sostenibili gli eventi.
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Meno rifiuti
La produzione e lo smaltimento dei rifiuti rappresentano uno dei principali
problemi della nostra società. Le normative nazionali ed internazionali
dispongono che per affrontare questo problema bisognerebbe in primo
luogo ridurne a monte la produzione, in secondo luogo differenziarli per
avviarli al riciclaggio, e solo in ultima istanza smaltirli con modalità poco
sostenibili come l'abbancamento in discarica o l'incenerimento.
Di norma sagre, feste ed altri eventi pubblici di questo tipo si lasciano alle
spalle una grande quantità di rifiuti indifferenziati, per la maggior parte in
materie plastiche non biodegradabili, destinate ad essere sepolte per
secoli in discariche che si riempiono rapidamente e che i comuni non
sanno più dove collocare, oppure, ancora peggio, bruciate all'interno di
inceneritori liberando in aria sostanze altamente nocive come la diossina o
polveri sottili e nanoparticelle.
Eppure, senza particolari sforzi, è possibile ridurre questo impatto fino ad
azzerare la quantità di rifiuti da avviare in discarica o da incenerire.
Cosa prevede il regolamento “Feste Sostenibili”
Responsabile rifiuti
Il regolamento prevede che l'ente organizzatore della manifestazione
individui un “responsabile rifiuti”, ossia una persona addetta alla corretta
gestione dei rifiuti prodotti.
Questa persona dovrà fare in modo di strutturare le aree per la raccolta
differenziata in maniera adeguata e di far sì che i partecipanti alla
manifestazioni ricevano informazioni chiare e precise su come dovranno
conferire i loro rifiuti. Dovrà inoltre fornire le giuste informazioni alle
persone impegnate nell'ambito della manifestazione (cuochi, camerieri
ecc.) perché anche essi applichino correttamente le norme e collaborino
allo procedure. Ad esempio, dovrà garantire il corretto smaltimento
dell'olio di frittura nel caso in cui sia utilizzato in cucina.
Il responsabile rifiuti dovrà altresì garantire i necessari accordi con le
aziende addette allo smaltimento dei rifiuti durante e al termine della
manifestazione affinché le procedure avvengano nella maniera corretta.
Il nominativo ed i riferimenti del responsabile rifiuti dovranno essere
comunicati al comune.
Il ruolo di responsabile rifiuti, con un accordo, può essere affidato dagli
organizzatori delle feste alle Guardie Ecologiche Volontarie o ad esponenti
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di associazioni ambientaliste presenti sul territorio.
Stoviglie e carta
Una parte importante dei rifiuti prodotti nell'ambito di feste, sagre e altri
eventi di questo tipo è rappresentata dai prodotti usa e getta impiegati per
distribuire cibi e bevande. Quindi piatti, forchette bicchieri, ma anche
tovaglioli, tovagliette ecc.
Nell'ottica di prevenire prima ancora che riciclare, il regolamento indica la
preferenza per prodotti che possano essere lavati e riutilizzati (in
ceramica, vetro, metallo, stoffa...). Tuttavia non sempre è facile
organizzare nell'ambito di una manifestazione una lavanderia, e per
questo il regolamento prevede in alternativa l'utilizzo di materiali a minore
impatto ambientale, come le stoviglie e le posate in bioplastiche e
tovaglioli e tovaglie in carta riciclata. In carta riciclata dovranno essere
anche altri prodotti in carta normalmente utilizzati in questi contesti, come
carta igienica e asciugamani per i bagni pubblici e rotoli di carta per la
cucina.
È fondamentale, in caso di utilizzo delle bioplastiche, che queste siano
correttamente smaltite nell'organico, assieme ad eventuali avanzi
alimentari.
Imballaggi
Un'altra quota importante di rifiuti è rappresentata dagli imballaggi. Per
questo il regolamento prevede di scegliere le soluzioni a minore impatto,
ossia quelle che limitano al minimo gli imballaggi a perdere.
Una indicazione chiara viene data sui contenitori delle bevande. Infatti, in
tutti i casi possibili, queste dovranno essere in vuoto a rendere. Ciò
avviene senza problemi per le bevande alla spina, che sono sempre da
preferire. Per altre bevande in bottiglia occorre chiedere ai fornitori la
versione con il vuoto a rendere piuttosto che quella in bottiglie usa e getta
(tra l'altro questa soluzione è anche più economica).
Per quanto riguarda l'acqua, se quella dell'acquedotto rientra nei
parametri di potabilità, dovrà essere esclusa dalla festa la vendita di
acqua imbottigliata. L'acqua del rubinetto potrà essere servita
direttamente in bicchiere, oppure in caraffe o in bottiglie di vetro
riutilizzabili. In questo modo si riduce la produzione e lo smaltimento di
una grande mole di bottiglie in plastica.
L'attenzione sugli imballaggi dovrà essere messa anche negli altri acquisti,
ad esempio nei prodotti per la cucina. In alcuni casi si può ricorrere anche
in questo caso a contenitori a rendere (ad esempio, ortaggi freschi,
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potrebbero essere comprati in cassette che poi vengono ritirate dal
fornitore), oppure a prodotti che prevedono la ricarica o che si vendono
concentrati in grandi confezioni (detersivi). Un altro sistema è quello di
preferire confezioni più grandi e più capienti. In genere è meglio preferire
imballaggi costituiti da un solo materiale, per rendere più semplice lo
smaltimento ed il recupero.
Spunti per l'organizzazione
Perché la raccolta differenziata nell'ambito dell'evento riesca bene occorre
organizzarla al meglio e fornire informazioni adeguati ai partecipanti che
non sempre sono abituati ad attuarla.
Nel caso in cui i pasti siano serviti ai tavoli da camerieri che si occupano
anche di sbrogliare sarà sufficiente fornire loro le giuste informazioni. Nel
caso più frequente di organizzazione a self service” occorre adottare
alcuni accorgimenti.
Nella zona in cui sono prodotti i rifiuti occorre prevedere un numero
sufficiente di “isole ecologiche”, cioè aree in cui sono collocati i diversi
contenitori per la raccolta differenziata. Queste aree devono essere
facilmente accessibili ed identificabili.
La capienza e la quantità dei contenitori dovrà essere proporzionale alla
quantità di rifiuti che si prevedono e alla frequenza con cui potranno
essere svuotati.
Di solito la soluzione migliore sono i bidoni in plastica muniti di ruote che
possono anche essere spostati con facilità e sostituiti in caso di necessità.
Se muniti di sacco possono essere anche periodicamente svuotati dal
personale addetto e stoccati in un posto in cui non creano problemi, ma la
soluzione ottimale è avere un numero di contenitori sufficiente per le
necessità.
L'importante è indicare con la massima chiarezza e precisione quale tipo
di rifiuto può essere o meno conferito in ogni contenitore. A volte queste
informazioni sono già chiaramente indicate sul contenitore fornito dalle
azione di smaltimento, altre volte è opportuno apporre cartelli esplicativi.
È possibile ed auspicabile utilizzare eventuali tovagliette sottopiatto come
veicolo di comunicazione. Su queste tovagliette possono essere stampate
informazioni sulla sostenibilità della festa, ma anche indicazioni precise su
come vanno smaltiti i rifiuti del pasto. Ad esempio, usando stoviglie in
bioplastiche, essendoci ancora poca familiarità da parte dei comuni
cittadini, è importante spiegare che non si tratta di plastica, ma di materiali
che vanno buttati nel raccoglitore dell'organico insieme agli scarti
alimentari.
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Appositi contenitori dovranno essere collocati anche nei pressi della
cucina e del bar ad uso degli addetti alla preparazione e alla
somministrazione dei pasti. I cartoni possono essere schiacciati e
accumulati in un angolo per essere conferiti a fine giornata.
Un rifiuto molto pericoloso se smaltito in maniera scorretta è l'olio di frittura
esausto perché può causare gravi danni ai sistemi idrici ed ai depuratori.
Assieme al Comune o all'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti va
contattato il Consorzio di recupero oli per organizzare una raccolta
attraverso appositi contenitori. In alternativa gli oli vanno raccolti in
semplici bidoni o taniche e conferiti alla più vicina stazione ecologica.
La raccolta differenziata dei rifiuti non riguarda solo le zone della
ristorazione, ma anche tutti i rifiuti prodotti durante l’organizzazione, prima,
dopo e durante la festa. In tutta l'area di svolgimento della manifestazione
vanno previsti contenitori per i rifiuti prevedendo la differenziazione dei
materiali più diffusi e bidoni per l'indifferenziato.
Rifiuti organici
In manifestazioni che comprendono la ristorazione e che applicano il
regolamento “feste sostenibili” la quota principale di rifiuti è rappresentata
dall'organico, per questo è necessario prendere accordi precisi con
l'azienda dei rifiuti, anche per avere le dovute garanzie che una volta
conferito questo rifiuto prenda la via del compostaggio in appositi impianti
che lo trasformano in un prodotto utile per l'agricoltura ed il giardinaggio.
Gli accordi devono anche prevedere un ritiro almeno quotidiano del rifiuto
organico, sia per le quantità che si accumulano, sia perché, soprattutto
durante la stagione calda, tende a produrre cattivi odori.
Nei contenitori dell'organico potranno essere conferiti gli scarti alimentari
della cucina, gli avanzi dei pasti, le stoviglie in bioplastica. Sempre
nell'organico è opportuno smaltire anche tovaglioli e tovagliette che dopo
l'utilizzo risulteranno sporchi e unti, e quindi non adatti al riciclaggio.
Vetro
Per quanto si debba cercare di ridurre al minimo il rifiuti in vetro e in
plastica (adottando contenitori a rendere o adottando altre scelte di
riduzione), sarà comunque necessario prevedere bidoni per la raccolta di
questi due materiali nella zona ristorazione e in tutta l'area della festa.
Alluminio
In una festa sostenibile le lattine andrebbero abolite in quanto
rappresentano un imballaggio ad altro spreco di energia e tutt'altro che
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ecologico. Tuttavia, se si prevede che saranno comunque presenti, vanno
previsti gli appositi contenitori per alluminio, presso i quali conferire anche
altri metalli (scatolette, tappi...)
Carta
Come detto tovaglioli e tovagliette andranno preferibilmente smaltiti con
l'organico, ma è comunque opportuno prevedere la raccolta della carta
per altri rifiuti prodotti nella festa (comande, volantini ecc.)
Bioplastiche e carta riciclata
Il regolamento “feste sostenibili”, laddove non sia possibile evitare
prodotti usa e getta organizzandosi per il lavaggio e riutilizzo di materiali
durevoli, indica la scelta di soluzioni più sostenibili dei prodotti
convenzionali, come le bioplastiche e la carta riciclata.
Per bioplastiche si intendono materiali
derivanti da sostanze organiche (di solito
amido
di
mais),
completamente
biodegradabili e compostabile secondo
le norme interneazionali (EN13432). Le
biplastiche più comuni sono il Mater-Bi e
il PLA (acido polilattico).
Già in fase di produzione questi materiali
risultano più ecologici della plastica in
quanto, a parità di quantitativo riducono di un quarto l'emissione di CO 2 e
il consumo energetico. A questo si aggiunge che dopo l'uso il trattamento
delle bioplastiche consente un risparmio del 30% rispetto al trattamento
della plastica. Al di là dei costi la produzione di compost a partire dalle
bioplastiche si configura come un vantaggio ambientale, in quanto
restituisce fertilità al terreno, mentre la gestione della plastica è un
grande problema ecologico in quanto, se smaltito in discarica resta
intatto per secoli e se incenerito sviluppa gas e polveri nocive.
Per quanto la cosa più saggia da fare con i rifiuti in bioplastica sia il
compostaggio, occorre tenere presente che anche se smaltiti in discarica
presentano un vantaggio ambientale rispetto alla plastica tradizione, in
quanto si biodegradano in fretta, riducendo lo spazio occupato e
trasformandosi in terriccio.
Oltre alle bioplastiche rappresentano soluzioni sostenibili anche la polpa
di cellulosa (usata per piatti, vassoi ecc.), i bicchieri in cartoncino rivestiti
da un film in bioplastica (per le bevande calde), le posate in legno. Tutti
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prodotti biodegradabili smaltibili nell'organico.
Nell'ambito delle feste sostenibili
I prodotto di questo utilizzabili per una festa sostenibile possono essere:
• bicchieri in cartoncino realizzato con cellulosa proveniente da
foreste certificate FSC1 e rivestiti in bioplastica, da utilizzare per le
bevande calde;
• bicchieri in biopolimero trasparente per le bevande fredde
• piatti, ciotole e vassoi in polpa di cellulosa o Mater-Bi
• posate in Mater-Bi o legno
Le posate si trovano anche confezionate in monodose rivestita in
biopolimero.
Per tovaglioli, tovagliette, asciugamani, rotoli da cucina e altri prodotti
simili, così come pure per la stampa dei materiali pubblicitari, il
regolamento “feste sostenibili” prevede la scelta della carta riciclata in
alternativa a quella di cellulosa vergine.
La carta riciclata non è sostenibile solo perché permette di ridare vita ad
un materiale invece di avviarlo allo smaltimento
indifferenziato,
ma
anche
perché
riduce
considerevolmente l'impatto ambientale anche in
fase di produzione.
In primo luogo perché permette di salvare gli alberi:
usando 1000 chilogrammi di carta riciclata al posto
dello stesso quantitativo di carta vergine si salvano
17 alberi. Ma sostituendo qui mille chilogrammi si
risparmiano 31.780 litri d'acqua, si produce il 75% in meno di
inquinamento dell'aria, si impiega il 57% dell'energia e si riduce del 35%
l'inquinamento idrico.
1 Forestry Stewardship Council: si tratta di una certificazione internazionale che
garantisce la gestione delle foreste secondo criteri si eco-sostenibilità e che
permette di tracciare la provenienza della materia prima fino all'origine
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L'acqua del sindaco
La scarsità e l'inquinamento dell'acqua potabile rappresentano un'altra
delle grandi emergenze planetarie.
Il contributo che le “feste sostenibili” possono dare in questo campo sta
nella scelta di prodotti ecologici che, come abbiamo visto per la carta
riciclata, comportano un minore spreco ed inquinamento idrico.
Altri accorgimenti possono essere adottati ad esempio in cucina facendo
attenzione ad usare solo l'acqua effettivamente necessaria, oppure
montando dei riduttori di flusso su tutti i rubinetti della cucina stessa.
Cosa prevede il regolamento “Feste Sostenibili”
L'unica norma del regolamento riguardante l'acqua è quella che esclude la
vendita di acqua in bottiglia e la sua sostituzione con l'acqua potabile.
Abbiamo già accennato alle motivazioni di questa norma per quanto
riguarda la riduzione della grande quantità di rifiuto plastico rappresentato
dalle bottiglie. Ma non è l'unico vantaggio ambientale di questa scelta,
infatti l'acqua minerale imbottigliata, per arrivare sul luogo della
manifestazione, dovrebbe percorrere molti chilometri dal punto di
imbottigliamento (magari le Alpi, regioni del nord o del sud Italia quando
non addirittura paesi stranieri), producendo traffico e inquinamento. In
quasi tutti i nostri comuni l'acqua erogata dall'acquedotto è, non solo
potabile, ma anche di buona qualità. Il motivo per cui non viene bevuta è il
più delle volte un pregiudizio nato a seguito del martellamento
pubblicitario, mentre la realtà è che i controlli e i parametri per gli
acquedotti sono molto più severi di quelli per le
società che vendono acqua imbottigliata.
La prima cosa da fare è chiedere ai gestori
dell'acquedotto le analisi dell'acqua fornita e
verificare il rispetto di tutti i parametri. Fatto questo,
la scelta di somministrare acqua del rubinetto
nell'ambito della festa rappresenterà anche un
importante gesto di sensibilizzazione dei cittadini
che andrebbe valorizzato comunicando i motivi e le
verifiche fatte. Il messaggio potrebbe essere
stampato sulle tovagliette sottopiatto, oppure su locandine da affiggere
accanto ai menù, o in qualunque altro modo utile. Adottare questa scelta
anche a casa, permette un importante risparmio sulla spesa quotidiana.
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Comunicare la sostenibilità
La comunicazione è fondamentale per la riuscita di un evento. Ma
rappresenta anche un importante veicolo per far passare altri contenuti.
Comunicare la sostenibilità dell'evento da un lato rappresenta un modo di
sensibilizzare coloro che vengono a contatto con la comunicazione e con
l'evento, ma dall'altro diventa un valore aggiunto che farà maggiormente
apprezzare l'evento alle persone attente a questi aspetti, che sono
sempre di più.
Cosa prevede il regolamento “Feste Sostenibili”
Il regolamento “Feste sostenibili” prescrive che attraverso gli strumenti
pubblicitari dell'iniziativa (volantini, manifesti, siti internet, posta
elettronica, inserzioni...) siano comunicate le scelte di sostenibilità
adottate. Ciò avverrà attraverso l'utilizzo del marchio “feste sostenibili” e
riportando l'indirizzo del sito internet dedicato. Qualora possibile potranno
essere fornite informazioni ulteriori entrando più nei dettagli.
Lo stesso tipo di informazione dovrà avvenire nell'ambito dell'evento. In
primo luogo utilizzando i “totem” appositamente realizzati, da collocare
agli ingressi o comunque in punti strategici e altamente visibili ai
partecipanti, su cui sono riportate le più importanti caratteristiche di
sostenibilità.
L'altra regola in materia di comunicazione è che per quanto riguarda
volantini, manifesti e altri stampati promozionali, vada utilizzata carta
riciclata, per le motivazioni illustrate in precedenza.
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Biologico ed Equo Solidale in tavola
I prodotti alimentari utilizzati nella ristorazione possono nascondere dietro
di sé pesanti zaini ecologici e sociali.
A partire dalla seconda metà del Novecento l'agricoltura ha sempre più
fatto ricorso ad apporti chimici come diserbanti, antiparassitari e
fertilizzanti. Questi prodotti hanno progressivamente inquinato il suolo e le
falde acquifere, e reso sempre più insalubre i prodotti. Mentre sia andava
diffondendo l'agricoltura basata sulle monocolture e lo sfruttamento
intensivo della terra, i suoli si sono più impoveriti ed hanno perso fertilità.
Questo modello agricolo è anche fortemente energivoro perché si basa
sul
massiccio
impiego
di
macchine agricole, su processi di
trasformazione, conservazione e
trasporto
su lunghe distanze
alimentati dai derivati dal petrolio.
Appena le conseguenze negative
dell'agricoltura moderna si sono
rese
evidenti
sul
piano
ambientale e sociale, ha preso
vita un movimento di agricoltori e
consumatori teso a recuperare
metodi di produzione alimentare
più naturali e salutari. Con il tempo l'agricoltura biologica si è radicata e ha
riconquistato un suo spazio nel mercato, coniugando saperi tradizionali
con tecniche e conoscenze innovative.
I prodotti provenienti dall'agricoltura biologica non hanno subito trattamenti
con sostanze chimiche, evitando di avvelenare il suolo, i lavoratori ed i
consumatori. La fertilizzazione dei suoli fa leva sulla rotazione delle
colture e sugli apporti organici (letame, compost ecc.), evitando così i
processi di degrado e desertificazione. La lotta ai parassiti si basa su
prodotti naturali e sulla biodiversità, che è l'esatto opposto delle
monocolture. Le qualità organolettiche e nutritive dei prodotti biologici
sono notevolmente superiori a quelle dei prodotti convenzionali. Tutti
questi vantaggi sono ben maggiori della piccola differenza di prezzo che ci
può essere tra una zucchina convenzionale e una biologica.
Ciò che è successo con l'industrializzazione dell'agricoltura nei cosiddetti
paesi sviluppati, si è verificato in maniera ancora più devastante nel sud
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del mondo, dove, in aggiunta, si è affermato e diffuso un sistema di
produzione basato sulla concentrazione della proprietà terriera in mano ad
un ridotto numero di latifondisti e sullo sfruttamento intensivo dei
lavoratori.
Grandi estensioni di terreno sono state sottratte ai piccoli produttori per
essere destinate alla coltivazione di prodotti coloniali (banane, caffè,
cacao, tè ecc.) destinate ai mercati del nord del mondo, mercati
totalmente controllati da multinazionali senza scrupoli impegnate ad
ottenere materia prima a prezzi sempre più bassi, impoverendo sempre di
più i popoli sottoposti ad uno nuova forma di schiavitù e di colonialismo.
A partire dagli anni Sessanta, il movimento del Commercio Equo e
Solidale ha dimostrato che può esistere un mercato internazionale di
prodotti ottenuti rispettando la dignità dei lavoratori, pagando loro un
giusto prezzo, contribuendo al progresso sociale di comunità
democratiche, creando i presupposti per liberarsi e per non ricadere nel
meccanismo perverso del debito, tutelando allo stesso tempo l'ambiente e
le culture locali.
Cosa prevede il regolamento “Feste Sostenibili”
La sostenibilità di una manifestazione non può limitarsi ad una corretta
gestione dei rifiuti, ma deve saper guardare alla qualità ambientale e
sociale che si nasconde anche dietro agli ingredienti con cui vengono
preparati i pasti.
Per questo il regolamento prevede che in cucina siano utilizzati almeno
alcuni prodotti provenienti dall'agricoltura biologica (tre) e dal commercio
equo e solidale (due). Si tratta di un obiettivo minimo, che ogni
organizzatore di feste potrà superare decidendo autonomamente di
impegnarsi di più in questo senso.
Il regolamento stabilisce anche che tra i prodotti biologici vadano preferiti
quelli cosiddetti a “chilometri zero”. Cioè coltivati il più vicino possibile al
luogo di utilizzo. Questo perché il chilometro zero e la “filiera corta” da un
lato favoriscono la tracciabilità del prodotto e la conoscenza diretta del
produttore, che è la prima garanzia di qualità, dall'altro riducono al minimo
l'inquinamento e l'impatto ambientale derivante dai lunghi trasporti a cui i
prodotti alimentari sono spesso sottoposti nel mercato globalizzato.
Dovrebbe essere implicito che nel caso di prodotti freschi, oltre a
provenire dal territorio, questi siano anche di stagione, dato che le colture
fuori stagione hanno un elevato impatto ambientale.
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Spunti per l'organizzazione
Un modo semplice per riconosce i prodotti biologici è il marchio che viene
concesso sulla base di un disciplinare stabilito dall'Unione Europea,
certificato e controllato da organismi indipendenti a loro volta accreditati
dall'Unione Europea.
Qui sotto sono riportai i due marchi che si possono trovare, quello a
sinistra sta andando a scomparire e sarà progressivamente sostituito da
quello a destra.
I prodotti del commercio equo sono certificati dal marchio internazionale
Fairtrade, tuttavia esistono anche prodotti equosolidali senza questo
marchio. Sono i prodotti che rientrano nei criteri stabiliti
dall'AGICES (Assemblea Generale del Commercio
Equo e Solidale).
Nella nostra regione i prodotti e le organizzazioni del
commercio equo e solidale sono definiti da un'apposita
legge che ha anche istituito un registro regionale nel
quale sono attualmente iscritte le seguenti
organizzazioni.
Cooperativa Mondo Solidale
Equo Solidali – Ascoli Piceno
Associazione I lunedì al sole
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Si può fare di più
Il regolamento “Feste sostenibili” dà indicazioni solo su alcune delle scelte
sostenibili che si possono adottare nell'organizzazione di un evento
pubblico.
Organizzatori che comprendano pienamente lo spirito del regolamento
possono decidere autonomamente di adottare ulteriori azioni per elevare
la qualità ambientale e sociale.
Suggeriamo solo alcuni esempi, lasciando agli organizzatori stessi la sfida
di pensarne e realizzarne altri ancora.
Cooperazione sociale
Le cooperative sociali (di tipo B) sono imprese che producono beni e
servizi impiegando nel lavoro persone svantaggiate (disabili fisici e
psichici, ex tossicodipendenti, ex detenuti, ex prostitute ecc.).
Quando si sceglie di acquistare un bene o affidare un servizio ad una di
queste cooperative si contribuisce ad offrire un'opportunità di
reinserimento sociale a persone altrimenti emarginate e rese dipendenti.
Ad esempio, si può scegliere di fare stampare il materiale informativo della
festa da una tipografia gestita da una di queste cooperative.
Più bio ed equo
Come già accennato, l'indicazione
di tre prodotti biologici e due del
commercio equo è solo un obiettivo
minimo. Si può scegliere di
ampliare di molto l'impiego di questi
prodotti in cucina e al bar, fino ad
organizzare
una
ristorazione
totalmente
equosolidale
e
biologica.
Trasporti
Un evento come quelli oggetto del
regolamento “feste sostenibili” può
attirare un gran numero di persone
provenienti anche da piuttosto
lontano. Questo significa spesso un
gran movimento di automobili, con
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il conseguente inquinamento e ingorghi da traffico.
Ci si può impegnare a ridurre l'impatto della mobilità privata suggerendo
anche attraverso il materiale promozionale di raggiungere la festa con i
mezzi pubblici (se possibile), indicandoli con chiarezza e fornendo le
informazioni necessarie.
È inoltre possibile organizzare il car pooling attraverso un sito internet.
Significa che si può registrare sul sito sia chi va alla festa in auto ed ha dei
posti liberi, sia chi vuole andare alla festa senza prendere l'auto.
Attraverso questo sito si incontrano domanda ed offerta e le auto tendono
a viaggiare piene diminuendone il numero complessivo. In questo modo ci
si possono anche dividere le spese e fare economia.
Conferimento degli avanzi
Se si può prevedere che alla fine del servizio ristorazione ci siano degli
avanzi sarebbe bene pianificarne il conferimento a mense sociali e
caritatevoli, evitando così di sprecarlo e aiutando qualcuno.
Energia
Rispetto ai consumi energetici sarebbe importanti adottare tutte quelle
soluzioni che consentono di ridurre i consumi. Ad esempio con impianti di
illuminazione a basso consumo, con eventuali elettrodomestici (frigoriferi,
lavastoviglie ecc.) di classe A o superiori.
Andrebbe anche valutata la possibilità di utilizzare generatori solari o eolici
per produrre energia rinnovabile.
Pulizia
Alla fine delle festa occorre pulire gli spazi, le attrezzature, le pentole ecc.
Sarebbe opportuno scegliere prodotti ecologici. Esistono in commercio
anche detergenti ecologici derivanti da materie prime del commercio equo
e solidale, unendo così l'aspetto ambientale a quello sociale.
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Regolamento Feste Sostenibili
ARTICOLO 1
PRINCIPI E FINALITA’ GENERALI
a. Principi fondativi e valori etici e culturali
Il Comune di ____________, in linea con la normativa europea e
nazionale e in applicazione della propria Politica Ambientale ritiene che la
riduzione della produzione dei rifiuti sia la base di un buon sistema
integrato per la gestione di uno dei maggiori problemi legati agli effetti dei
consumi nelle società moderne.
Nell’ambito dell’attività volta alla riduzione della produzione dei rifiuti, alla
incentivazione della raccolta differenziata e alla promozione di strumenti di
sensibilizzazione e informazione ambientale, attraverso l’adozione di
questo regolamento intende promuovere la gestione corretta e sostenibile
dei rifiuti durante le feste, sagre e manifestazioni in genere al fine di
conseguire i seguenti obiettivi:
• ridurre la produzione di rifiuti durante queste iniziative;
• incrementare e valorizzare la raccolta differenziata;
• diminuire il ricorso a materie prime non rinnovabili (petrolio)
favorendo l’utilizzo di materie prime rinnovabili quali le
bioplastiche;
• utilizzare feste, sagre e manifestazioni in genere come veicolo per
promuovere la cultura ambientale dei partecipanti;
• orientare e sensibilizzare la comunità verso scelte e
comportamenti consapevoli e virtuosi in campo ambientale.
Il Comune di _________ ritiene inoltre di voler sostenere ed incentivare la
diffusione e l'utilizzo di prodotti ottenuti con metodi di coltivazione biologici,
in particolare quelli provenienti da una “filiera corta”, o commercializzati
secondo i criteri del commercio equo e solidale.
ARTICOLO 2
OGGETTO DEL REGOLAMENTO E AMBITO DI APPLICAZIONE
Il presente regolamento vuole aiutare tutti gli organizzatori di feste e sagre
in genere a promuovere azioni:
• per ridurre la produzione dei rifiuti e quindi disciplinare una
gestione corretta e sostenibile degli stessi;
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per sensibilizzare i partecipanti ad azioni sostenibili e positive;
per diffondere l'utilizzo e la conoscenza dei prodotti biologici e del
commercio equo e solidale.
Sarà applicato in tutte le feste, sagre, manifestazioni ed eventi di carattere
pubblico con somministrazione di cibi e bevande o comunque con
produzione di rifiuti da destinare al ciclo della raccolta differenziata.
•
•
ARTICOLO 3
DISPOSIZIONI GENERALI
a. Responsabile per i rifiuti
Nell’ambito dell’organizzazione di una manifestazione ricadente nelle
tipologie citate, l’Ente organizzatore dovrà designare un responsabile per
la gestione dei rifiuti nel corso della festa, così da poter avere sempre un
referente, sia per dare indicazioni ai partecipanti, sia per guidare ed
organizzare tutte le fasi di raccolta e smaltimento nel corso della festa
stessa.
Esso dovrà essere nominato prima dell’inizio della festa; nome e
riferimento dovranno essere comunicati all’Ufficio Ambiente del Comune
all'atto della richiesta di contributo, patrocinio o altra forma di
partecipazione e sostegno.
Il Responsabile per la gestione dei rifiuti dovrà gestire anche
l’informazione diretta agli addetti alla festa; designerà un’area, facilmente
accessibile e ben identificabile, sia da parte del personale che opera nella
festa, sia da parte dei partecipanti, dove collocare i contenitori per la
raccolta differenziata e per i vuoti a rendere.
Il responsabile per la gestione dei rifiuti dovrà anche predisporre un’area
dotata di fusti per la raccolta dell’olio alimentare esausto da conferire poi
all’isola ecologica comunale.
b. Utilizzo delle stoviglie e carta
Tutte le feste, sagre o manifestazioni in genere con somministrazione di
cibi o bevande dovranno utilizzare stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili
(ceramica, vetro, metallo…). Lo stesso vale anche per la
somministrazione delle bevande, quindi per le bottiglie dovranno essere
utilizzati sempre “i vuoti a rendere” laddove esistenti.
I tovaglioli e le tovaglie (qualora non in stoffa), eventuale carta per
asciugare le mani ed eventuale carta igienica dovranno essere in carta
riciclata.
Non sarà più ammesso nell’ambito delle Feste Sostenibili di cui al
20
presente Regolamento l’utilizzo di stoviglie non riutilizzabili, di plastica e
difficilmente smaltibili.
Laddove non fosse possibile l’utilizzo di stoviglie lavabili e riutilizzabili e si
rendesse indispensabile l’uso di stoviglie monouso, queste dovranno
essere unicamente in materiali biodegradabili (bioplastiche).
Qualora venissero utilizzate stoviglie in bioplastiche, queste dovranno
essere smaltite nel modo corretto e quindi convogliate nel ciclo della
raccolta dell’umido.
c. Imballaggi dei prodotti
Tutti i prodotti disponibili nell’ambito della festa dovranno essere forniti con
il minor utilizzo possibile degli imballaggi, favorendo già in fase
organizzativa e preparatoria l’acquisto di confezioni più grandi e più
capienti. Qualora gli imballaggi si rendessero indispensabili, questi
dovranno preferibilmente essere costituiti da un solo materiale per rendere
più semplice lo smaltimento ed il recupero.
Onde evitare lo spreco di risorse e la produzione di una grande quantità di
rifiuti in plastica, sarà servita solo acqua del rubinetto.
d. Prodotti equosolidali e biologici
Le manifestazioni che prevedono la somministrazione di alimenti (stand
gastronomici, buffet, coffee breack, catering...) dovranno utilizzare prodotti
provenienti dal commercio equo e solidale e dall'agricoltura biologica.
In particolare dovranno essere utilizzarti almeno 3 prodotti biologici
(preferibilmente a filiera corta, ossia coltivati nell'ambito della Provincia o
comunque nella zona) e almeno 2 prodotti alimentari del commercio equo
e solidale.
e. Materiale informativo
Tutte le azioni previste dal presente regolamento, relative alla raccolta
differenziata, all’utilizzo di materiale riciclabile e/o riutilizzabile e dei
prodotti bio e del commercio equo e solidale dovranno essere ben
evidenziate sia nel corso della festa così da rendere partecipi tutti gli
utenti, sia con il materiale pubblicitario relativo alla manifestazione stessa.
Si dovrà quindi dare visibilità all’adesione al regolamento comunale “Feste
Sostenibili” utilizzando l’apposito marchio.
Tutto il materiale informativo e promozionale dovrà essere realizzato in
carta ecologica.
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ARTICOLO 4
APPLICAZIONE
L'adesione al presente regolamento è obbligatorio per tutte le feste, sagre,
manifestazioni ed eventi che ricevano, sotto qualunque forma, contributi o
patrocini da parte dell'Amministrazione Comunale.
In fase di rendicontazione, gli organizzatori delle iniziative oggetto del
presente regolamento, dovranno presentare copia delle fatture di acquisto
dei materiali biodegradabili, dei prodotti del Commercio equo e solidale e
biologici, nonché documentazione fotografica delle azioni previste.
ARTICOLO 5
DISPOSIZIONI FINALI
a. Sanzioni
Per le violazioni alle norme di cui al presente Regolamento si applica una
sanzione amministrativa da Euro 50,00 ad Euro 500,00, fatte salve in ogni
caso le eventuali responsabilità penali in materia.
Tutti gli introiti derivanti dalle sanzioni di cui sopra dovranno essere
acquisiti al bilancio comunale e destinati ad attività inerenti la tutela
dell’ambiente.
Ai trasgressori del presente regolamento sarà negato qualunque
contributo da parte dell'amministrazione comunale per i successivi due
anni.
b. Vigilanza
Sono incaricati di far rispettare il presente regolamento gli appartenenti al
Servizio di Polizia Locale, nonché in generale tutti gli Ufficiali ed Agenti
delle Forze dell’Ordine, Enti ed Organi preposti dall’Amministrazione
Comunale per il controllo, le Guardie Ecologiche Volontarie.
c. Integrazioni e modificazioni
Il presente regolamento potrà essere successivamente modificato od
integrato al fine di uniformarlo ad eventuali future normative provinciali,
regionali e nazionali in materia ambientale.
d. Incompatibilità e abrogazione norme precedenti
Dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento decadono tutte le
norme con esso incompatibili eventualmente contenute in altre
disposizioni comunali.
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Scheda esemplificativa
Gestione dei rifiuti:
• nomina del responsabile per i rifiuti
• raccolta differenziata di carta, plastica, vetro e organico
• raccolta oli di frittura (se utilizzati)
Riduzione dei rifiuti:
• utilizzo di stoviglie (piatti, bicchieri e posate) riutilizzabili o
biodegradabili
• utilizzo di tovaglioli in stoffa lavabili o in carta riciclata
• utilizzo di tovaglie in stoffa lavabili o in carta riciclata
• utilizzo di carta igienica, salviette o rotoli per asciugare le mani in
carta riciclata
• utilizzo esclusivamente di acqua del rubinetto (se potabile)
Prodotti bio e equo:
• utilizzo di almeno 3 prodotti biologici a filiera corta (coltivati
nell'ambito della Provincia o comunque non oltre i 15 km)
• utilizzo di almeno 2 prodotti alimentari del commercio equo e
solidale
Comunicazione:
• stampa su carta riciclata
• indicazione sul materiale pubblicitario dei contenuti ambientali
della manifestazione e utilizzo del logo “Feste sostenibili”
• esposizione in luogo ben visibile dai visitatori della festa dei banner
informativi concessi in comodato dall'amministrazione
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Contatti
071 7938236
335 7312544
[email protected]
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Manuale - Comuni Sostenibili