CASTAGNETO CARDUCCI
28•29•30 AGOSTO 2015
ORE 21
www.sognambula.it
Sognambula
2015
Festival
del Teatro...
in strada
ORGANIZZAZIONE Mondoamabile
DIREZIONE ARTISTICA Gianni Amabile
REGIA Patrizia Besantini
Coordinamento artisti Andrea Vanni
SUPPORTO TECNICO Marco Salvadori e Raffaele Vignola
ILLUSTRAZIONE E IMMAGINE Enrica Pizzicori
VIDEO MAKER Karin Marzocchini Felli
LIGHT DESIGN Massimo Corsi
GRAPHICS & WEB DESIGN Robbie Norton
Fonica e tecnica Michele Giunta
Coordinamento logistico Debora Zanni e Malvina Piana
Comunicazione Social Ciro Pradella
Amministrazione Iole Lorizio
Ufficio stampa e comunicazione Chiara Castaldi
AIUTO ARREDO URBANO Maria Teresa Buccella
Servizio sicurezza GEZA Toscana
PARTNERS Comune di Castagneto Carducci, Centro Arti Mimiche,
Delta Service impianti, Mondoamabile.
Un ringraziamento particolare a Simone Al Ani
per la sua preziosa collaborazione
Web: www.sognambula.it
Email: [email protected]
Fb: www.facebook.com/sognambula
Il festival
INGRESSO AL FESTIVAL
BIGLIETTO UNICO (a partire dagli 11 anni): € 6,00
BAMBINI SINO AI 10 ANNI: Ingresso gratuito
BUS NAVETTA GRATUITO
DALLE ORE 19:00 ALLE 1:00
Partenza navette da Donoratico (piazzale tra Via Napoli e Via del Fosso, davanti all’edicola, zona Campo sportivo).
Per eventuali variazioni al programma, consultare il sito:
WWW.SOGNAMBULA.IT
La Direzione Artistica si riserva di apportare variazioni e modifiche al programma presentato in questo opuscolo.
Il programma dettagliato con orari e luoghi di esibizione degli artisti presentati in questo opuscolo si ritira agli ingressi delle biglietterie.
Sognambula ringrazia: Associazione per Castagneto ONLUS, Confraternita della Misericordia di Castagneto Carducci, Croce Rossa italiana di Donoratico,
Donoratico Volley, Basket Donoratico, Rufus Rugby, Circolo ARCI di Donoratico, UCAV - Unione Comunale Associazioni Venatorie, Prof. Fabrizio Martinolli
e Guido Morganti.
Buon divertimento a tutti!
Presentazione
Anni fa a Castagneto si svolgeva una festa, “L’acchiappastelle”, che
animava il paese con tanti artisti, musica e colori, avvolgendo tutto in
una nuvola di magia.
A distanza di tempo abbiamo voluto organizzare ancora una manifestazione che possa riportare nel nostro bellissimo borgo una rinnovata e
affascinante atmosfera onirica.
Ecco che vi proponiamo “SOGNAMBULA, Festival del teatro... in strada” che dal 28 al 30 agosto, per tre consecutive sere, invaderà il capoluogo con artisti di strada, musicisti, acrobati, spettacoli di sogno e di magia.
Il paese di Castagneto sarà avvolto da una luce antica e vivrà come fosse
un grande palcoscenico collettivo, in cui andrà in scena la fantasia; un
sogno dedicato a cittadini e turisti, dove tutti noi avremo la possibilità di
tornare bambini e vivere immersi in una favola, nei tanti suggestivi scorci
e nelle piazze del borgo.
Vogliamo ringraziare Mondoamabile per averci offerto la possibilità di
accogliere Sognambula e tutti i cittadini e le attività economiche di
Castagneto per i sacrifici di organizzazione che dovranno subire nei tre
giorni, certi però che sapranno cogliere con entusiasmo questa
opportunità.
Buona festa a tutti.
Il Sindaco di Castagneto Carducci
Sandra Scarpellini
Sognambula: un “sogno d’estate”, per evocare il titolo di una poesia del
poeta Giosuè Carducci.
Un viaggio per le vie del borgo tra performances teatrali che darà origine
ad un vero e proprio itinerario drammaturgico tutto da scoprire.
Sognambula sarà un modo diverso di vivere il mondo del teatro di strada,
permetterà al visitatore-sognatore di cogliere ogni emozione come se stesse vivendo un momento onirico immerso nelle note soffuse dell’antico
borgo Carducciano.
L’Assessore al Turismo di Castagneto Carducci
Elisa Barsacchi
“Non ho mai smesso di sognare...
Sognambula è un labirinto onirico, un contenitore d’arte, una dolce
culla. Sognambula è musica che avvolge, angeli che ti guidano, materia
che si trasforma”.
Ringrazio la nostra regista Patrizia Besantini, per esser diventata
tutt’uno con un progetto ambizioso ed innovativo e l’Amministrazione
comunale per il sostegno e la fiducia riposta nel nostro lavoro.
Possa Sognambula essere per Castagneto, l’inizio di un grande sogno
collettivo..
Il Direttore Artistico di ‘Sognambula’
Gianni Amabile
L’addentrarsi nel sonno e il sognare è un’esperienza che accomuna tutti
gli uomini, le donne e tutti i bambini.
Il sogno è quella soglia dimensionale che permette di esperire il velo di
mistero e l’insondabilità del proprio essere. Ogni notte, ciascuno di noi
vive una porzione della propria esistenza attraverso il sogno.
Il sogno è un tempo. Il sogno è una dimensione. Il sogno è condensazione di passato - presente - futuro.
Il sogno si fa lettura metaforica della nostra esistenza e diviene simbolo, ora fantastico e irreale, ora chiaro e leggibile delle nostre parti più
profonde. Domande e risposte. Paure, incertezze, desideri, aspirazioni,
intuizioni e potenzialità assopite.
“Sognambula parla il linguaggio tipico della dimensione alla quale
appartiene, simbolica e metaforica, ma è precisa e illuminante nelle sue
risposte, perché Sognambula conosce il segreto di ogni viaggio onirico e
le risposte ad ogni quesito terreno e cosmico. Lei sa che se c’è un luogo
nel quale tutte le risposte sono già scritte, quel luogo è il sogno”
Le performance, gli artisti e gli spettacoli, letti in questa chiave si fanno
simbolo e metafora di storie, desideri, paure, diventando espressioni
oniriche del pubblico. Per mezzo e per tramite delle opere artistiche e
per magia del destino onirico di ciascun Spettatore Sognante l’opera si
dispiega da se, raccontata e supportata dal Diario dei Sogni, che raccoglie a accompagna lo spettatore nel suo percorso.
Sognambula incarna un sogno collettivo e sociale, a significare l’impulso irrefrenabile dell’essere umano a realizzare i propri sogni attraverso la
creatività, l’intelletto e le proprie azioni.
La realizzazione di questo festival è il risultato concreto per aver avuto il coraggio
di seguire un sogno.
Il mio grazie va a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di sognare con me.
Note della Regista
Patrizia Besantini
INDICAZIONI
Sognambula è un rimedio naturale con principi attivi che
favoriscono il benessere psico-fisico dell’individuo.
PRINCIPIO ATTIVO
Artistina, Creativina, Sognina Plus.
DESTINAZIONE D’USO
Indicato in quei soggetti con reazioni allergiche al quotidiano e
difficoltà a sognare. Aumenta il fattore di positività e creatività
legate al normale fabbisogno dell’individuo.
POSOLOGIA
Assumere Sogmambula indifferentemente prima o dopo i pasti.
Si consiglia l’assunzione di Sognambula in Monodose.
Al bisogno l’assunzione della monodose può essere ripetuta
per tre sere di seguito.
Per la terapia di mantenimento assumere il rimedio una volta all’anno.
MODALITA’ D’ASSUNZIONE
Per aumentare i benefici di Sognambula, si raccomanda di
mettere in modalità silenziosa il cellulare al fine di evitare interazioni indesiderate con le sostanze Creativina e Sognina Plus.
Seguire le indicazioni di percorso affidandosi ai Guardiani del
Sogno e al proprio istintuale bisogno.
Il prodotto viene assimilato per via sensoriale: visiva, olfattiva,
epidermica e uditiva.
Bugiardino artisitco
CONTROINDICAZIONI
Nessuna.
PRECAUZIONI DI IMPIEGO
Prima di assumere il rimedio Sognambula si consiglia di aprire
la mente e sintonizzare il proprio emisfero celebrale destro in
modalità ‘ON’.
EFFETTI INDESIDERATI
Non si registra alcun effetto avverso al rimedio.
EFFETTI DESIDERATI
Aumento della capacità di fantasticare, alleggerimento della
pesantezza del capo e diminuzione della rigidità mentale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
è fortemente indicata l’assunzione di Sognambula in gravidanza e allattamento.
AVVERTENZE
L’uso prolungato di Sognambula può creare dipendenza. Per
contrastare gli effetti assumere una ulteriore dose di Sognambula dopo un anno.
All’occorrenza si raccomanda di sognare almeno due volte al
giorno, anche in piccole dosi, per aumentare il tono dell’umore
e della capacità di realizzare i propri sogni.
… Il Guardiano del Sogno
era davanti a me.
Non parlava, con un gesto
mi fece capire che
potevo seguirlo.
“Affidati e lasciati condurre.
Qui inizia il tuo Sogno”
Diario dei sogni
“Ho sognato che...”
Ho sognato che davanti a me apparivano delle gigantesche scarpe
e che vi entravo dentro.
Mentre entravo in quelle enormi scarpe, i miei piedi cominciano
a muoversi, incontrollatamente. Mi affido a quel movimento e mi
lascio trasportare.
Sul lato della strada un cartello stradale:
BENVENUTI A SOGNAMBULA
Mi guardo intorno, un luogo che sa di antico
l’atmosfera è calda, lentamente un lieve senso di abbandono avvolge corpo e mente
......Il Guardiano del Sogno era davanti a me. Non parlava, con un
gesto mi fece capire che potevo seguirlo.
“ Affidati e lasciati condurre. Qui inizia il tuo Sogno”
Suggestioni oniriche
Testi di Patrizia Besantini
S
S
I.
S-guardo al cielo
In quel cielo che ho sognato, c’erano tutte le risposte che andavo
cercando.
Nel mio sogno, ogni domanda riceveva risposta, solo alzando gli
occhi al firmamento.
... Peccato l’essermi destata!
Ho ricercato ancora tante e tante volte, quel sogno nelle mie notti.
... Peccato l’essermi destata!
Il sogno mi indicava di chiedere alle stelle e volger lo sguardo all’infinito cielo.
PAOLA TORTORA
VintuleraTeatro
POEMETTO COSMICO. Sogni celesti ed altre pre-Visioni.
“Se mai in una Notte serena, / quando tutte le sue stelle
splendida mostra agli Uomini / l’Oscurità Celeste; - e non ve n’è una che sia / languida a causa della Luna Piena,
ma brillan tutte di vivida Luce / attraverso le Tenebre se mai in quel Sogno / ti scese allora in cuor...La Meraviglia!”
Lettura-Onirica per corpo e voce, ispirata a versi sparsi
di autore ignoto del II Secolo a.c. 1 Inno a Zeus e alle Muse del cielo
2 le Costellazioni
3 I Pianeti
4 Le sfere celesti
5 Lo zodiaco
6 Il tempo
II.
La magia di un sogno d’amore
Ho sognato che ti cercavo. Ti trovavo. Ti riconoscevo.
Ma tu fuggivi, lontano, distante, in alto.
Ad un tratto mentre ti rincorrevo, il precipizio si presentò davanti
a me: tra me e te il vuoto.
Si dispiegò ai miei piedi, nel vuoto una fune da percorrere. Mi lasciai andare e osai percorrerla. Ridevo...!
Il mio sogno mi parlava del coraggio del cuore.
COMPAGNIA SCATOLA ROSSA
Lux: Love and Shadows
Equilibrismo, giocoleria e acrobatica aerea scelgono
come linguaggio espressivo il teatro delle ombre per
uno spettacolo originale che coinvolge e trasporta gli
spettatori in una dimensione onirica piena di forti suggestioni: un mondo di forme e costumi, esseri umani
capaci di trasformarsi e volare via verso dimensioni
fiabesche che si creano e si dissolvono magicamente
davanti agli occhi di chi ne è testimone...
Nulla ci garantisce che quanto esiste o accade nella realtà sia più vivo della realtà vissuta nel sogno!
S
S
III.
La via della passione
Ho sognato una donna, le sue mani, i suoi occhi e le sue movenze sanno di
antica conoscenza. Con la calma di chi ha la pace nel cuore mi accompagna in
un villaggio. Per entrarvi oltrepassiamo una soglia illuminata a torce di fuoco.
La vecchia saggia mi accompagna al centro di una piazza vuota e deserta:
“Siediti e aspetta”. Obbedisco, attendo, ma per un lungo tempo nulla accade.
Ai miei piedi appare all’improvviso un piccolo braciere. Una fiammella inizia
delicatamente la sua danza, ne sono ammaliato e conquistato.
I miei occhi sfocano l’immagine del fuoco che si fa sempre più intensa, musicale e sacra.La danza mi coglie all’improvviso e al suono di un invisibile tamburo
compio il mio rito. Danzo sulle braci del sacro fuoco in un’estasi consapevole.
Il sogno mi indicava la via della passione, per sconfiggere le mie paure.
Ungheria
Magma Firetheater
Lava
Linda Farkas, la performer solista di Magma Firetheater
è una delle migliori danzatrici del fuoco del mondo.
Molto famosa per i suoi costumi di fuoco, si esibisce in
tutto il mondo con grande successo.
IV.
Lo Spirito infinito
Ho sognato che una voce mi diceva
“Fai girare te stesso nello spazio e nel tempo, come una sfera di
cristallo”.
Giro, giro, giro su me stesso, contemplando il punto fisso del mio
centro. E’ strano: mi muovo eppure sono fermo. Sono fermo eppure mi muovo.
Il sogno mi indicava:
“Cerca il punto di mezzo fra tutti gli opposti: è li che dimora lo
Spirito infinito”.
SIMONE AL ANI
Manipolazione Dinamica
Il vincitore di ‘Italia’s got Talent’ 2015
Oltre i confini della magia e della giocoleria.
Il suo spettacolo conquista ogni tipo di pubblico che
rimane senza fiato ad ammirare le evoluzioni di cerchi
e sfere che nelle sue mani sembrano prendere vita.
S
S
V.
Limiti
Sogno di essere davanti ad un crocicchio. La scelta: a destra o
sinistra? Sulle spalle la sacca pesa, piena di domande e di dubbi.
In fondo alla strada, un venditore di risposte e sogni.
Mi apro un varco tra la folla. Non ho soldi gli do un’arancia.
Lui mi guarda e dice. ‘“La Papessa, l’Eremita e la Temperanza! Amico mio, se vuoi, puoi volare ma la sacca dei dubbi devi lasciare”
Mi sveglio all’improvviso, strano, mi sento leggero, svuotato.
Mi siedo sul letto, ripenso al sogno e colgo il messaggio: “Cavilla i
tuoi limiti ed essi ti apparterranno”.
STEFANO CORRINA
Osvaldo Carretta
Lo troviamo davanti al Varco dei Sogni.
Un galante imbonitore che accoglie il pubblico e lo
prepara al suo ingresso nella dimensione onirica: Osvaldo Carretta, con la sua istrionesca arroganza, attiverà una paradossale lettura di tarocchi.
Pubblico e Arcani in un gioco di roccambolesche interpretazioni divinatorie.
VI.
Tra il sogno e la realtà
Ho sognato che diventavo un uccello, poi una rana, poi una
balena, poi una nuvola, poi una bicicletta.
E ho sognato che diventavo una lampadina con le gambe,
un fazzoletto con gli occhi e un canguro cantante.
Ho sognato che sognavo di essere in un sogno... e che sognavo di sognare.
Il sogno mi indicava la sottile linea di confine tra il sogno e
la realtà,
MATTEO CIONINI
Il Sognambulo
Una performance originale, interattiva, comica e poetica. Senza parole. Per tutti. Si aggira per le strade qualcuno che invece di inseguire i propri sogni o dimenticarli
al risveglio... se li porta dietro con tanto di letto e cuscino!Incurante della realtà, è pronto a farci letteralmente
sognare ad occhi aperti.
Il Sognambulo è una performance itinerante di teatro di
strada: il personaggio si muove dentro un letto verticale
mobile, il quale all’occorrenza diventa il teatrino dei sogni e
degli incubi che il Sognambulo si porta con sé…
A volte diventa sonnambulo e cammina tra le persone importunando chiunque, forte del fatto che non bisogna svegliarlo!
S
S
VII.
L’armonia uscita dal caos
Giunsi in quel luogo trasportato dal suono. Era musica? Era voce?
... Era la voce stessa del sogno?
Potevo mangiarla, annusarla, potevo vederla e toccarla. Anche io volevo creare, anche io volevo cantare ma la voce mi si
strozzava nel petto. Avevo un nodo in gola e mi sentivo muto,
piccolo, inesistente. Cominciai a piangere e la mia voce si fece
lamento, il mio lamento si fece suono, il mio suono si fece canto.
Il mio canto si fece vita. Esistevo.
Il mio sogno diceva che ”la bellezza è l’armonia uscita dal caos”.
LORENZO SANSONI
CircleSong
Metodo portato alla luce da Bobby McFerrin ma radicato nelle più antiche tradizioni orali e musicali, a partire da
quelle Africane per arrivare a quelle dei Nativi Americani,
passando per le tradizioni Asiatiche, Arabe, Sud Americane,
dell’ Est Europa... una combinazione di generi e stili, un
viaggio alla ricerca di una lingua universale.
Musicalmente le Circlesong si basano sulla ripetizione di
fonemi “sciolti“, legati armonicamente tra loro per realizzare
una vera e propria orchestra di voci improvvisata.
Atto creato sul momento, al quale il solista si affida per i propri
assoli e le proprie variazioni ritmico/melodiche!
Un concerto/rituale suggestivo e di grande impatto emotivo.
VIII.
Il labirinto
Nel mio sogno so di essere in un labirinto. So anche che devo raggiungere
una meta precisa ma non ricordo quale. Piove, c’è nebbia, seguo le uniche
vie possibili ma mi ritrovo sempre al punto di partenza.
Resto senza fiato quando vedo avvicinarsi a me un essere dalle sembianze animali. Mi tende la mano e, mio malgrado, la afferro e mi affido. è
mostruosamente bello. è bestialmente umano. Nel suo viso vedo il mio viso,
nei suoi occhi vedo i mei. Accarezzo e coccolo la sua e la mia mostruosità.
La bestia mi accompagna lungo il percorso e mi porta fuori. Poi scompare,
insieme al labirinto. In mano mi resta un filo.
Il sogno mi indicava che il perdono libera l’anima e cancella la paura.
MARCO BULDRASSI
Il Minotauro
Una strana creatura si aggira per le vie del borgo.
Un rumore di zoccoli sul selciato… i bambini restano a bocca aperta, le donne scappano, gli occhi la inseguono, mentre la memoria si sforza di capire a cosa rassomigli, prima
che scompaia di nuovo dietro un angolo.
Il Minotauro vive in assoluta solitudine, vede qualcuno
soltanto una volta ogni sette anni: i giovani che gli vengono offerti in sacrificio.
Questo racconta il mito e questo accade da sempre... a
meno che un giorno il Minotauro non decida di uscire dal
labirinto a scoprire il mondo. è normale che sia spaesato
e curioso, un po’ troppo, a dire il vero...
S
S
IX.
Tacere
Sshhh...
Ho sognato che ero in un grande teatro, sapevo di dover assistere ad
un grande spettacolo. Gli attori iniziano a recitare... il teatro diviene
piccolo, piccolissimo! Gli attori diventano marionette, dotate di vita
propria. Chiedo ad uno spettatore seduto al mio fianco: “Lei sa che
spettacolo è?” Mi osserva, tace, poi dice: “Non capisco come lei non
capisca!! ! Taccia per favore, qui non c’è niente da capire!
Il mio sogno sussurava all’orecchio del mio cervello, di accomodarsi e tacere.
Sshhh...
Coppelia Theatre
Trucioli, teatro da camera
Trucioli, spettacolo di marionette da polso liberamente
ispirato ai quadri della pittrice surrealista Remedios Varo.
Uno spettacolo misterioso, romantico e ironico in cui sogni e visioni evocano uno dei massimi capolavori della
pittrice surrealista, La creazione degli uccelli del 1969.
I protagonisti di questo universo sono esseri ibridi per
metà artisti e per metà civette, viaggiatori instancabili,
creature magiche, apparizioni.. Macine magiche, disegni viventi, alambicchi distillanti colori, bauli animati,
alberi come pareti, sono solo alcune delle componenti
di una messa in scena notturna e arcana.
X.
Il canto di chi non ha voce
Ho sognato Ada che recitava la sua Poesia:
“Ci sono betulle che di notte | levano le loro radici, | e tu non crederesti mai | che di notte gli alberi | camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c’è un | violino d’amore. | Pensa che un
albero canta e ride. | Pensa che un albero sta | in un crepaccio e
poi diventa vita.
Te l’ho già detto: i poeti non si redimono, | vanno lasciati volare tra
gli alberi | come usignoli pronti a morire”
Il sogno mi chiedeva di ascoltare il canto di chi non ha voce.
MARIO LEVIS
L’albero che suona la sega
Performance di teatro di figura e musica dal vivo
L’Albero che Suona la Sega, è la storia raccontata da
un albero, una immagine, una canzone, una performance musicale di un albero che, unendo l’immagine
onirica di sè alle note che compone, incanta raccontando un paradosso. S
S
XI.
‘Sentire’ e ‘Ascoltare’
C’erano tanti bicchieri in fila, sembrava una gradinata che partiva
da terra e si perdeva nel cielo.
Cominciai a salire e arrivai in cima, un richiamo forte a fermarmi.
Il sogno, narrava della mia capacità di cogliere la differenza tra il
sentire e l’ascoltare.
Inghilterra
ROBERT TISO
Cristallofonia
Concerto per bicchieri musicali
Musicista eclettico, Robert Tiso suona una serie di calici
di cristallo che costituiscono un raro strumento chiamato cristallofono. Ogni bicchiere viene intonato aggiungendo una quantità precisa d’acqua, mentre il suono si
ottiene sfregando i bordi con le dita bagnate, simulando
l’archetto sulle corde di violino. Un suono profondamente evocativo che riesce a condurre l’ascoltatore in un’atmosfera rarefatta.
I grandi capolavori della musica classica e moderna - Bach, Beethoven, Tchaikovsky, Morricone - in un concerto che stimola
curiosità e meraviglia in ogni tipo di pubblico, ricordando
che creatività e innovazione non hanno confini.
XII.
Le profondità dell’essere
Ho sognato. Un mondo di occhi. Un mondo pieno di sguardi.
Intorno agli occhi non c’era null’altro, non si vedeva traccia di essere
umano. Nessun viso intorno agli occhi e nessun corpo.
Io sapevo che le persone occupavano uno spazio intorno a tutti quegli
occhi. Ma lì, in quel mondo si vedevano solo gli occhi. Il mondo che ho
sognato, era un universo di profondità, da cercare attraverso i propri
occhi in altri sguardi. Era un mondo in cui non era possibile mentire.
Quel sogno mi ricordava che oltre le parole, vi è spesso l’essenza di un
essere abitato dalle sue profondità.
Inghilterra
CHRIS CHANNING
L’Angelo Custode
“L’Arcangelo Bonaventura”
Performance Interattiva di Mini Danza e Piccole Poesie
“Queste sono le cose che io voglio per te:
base di amore, un lavoro che fa bene al cuore,
sole, allegria, un bicchiere di vino…
ed alla tua mano destra un Angelo Custode sempre vicino.”
Benedizione irlandese
Concetto, personaggio e costume di Chris Channing.
Un essere poeticamente incantante - al di là del’immaginazione. 3 metri di altezza con ali che misurano
3 metri e mezzo, l’angelo può coccolare quanto può
affermare i sogni.
S
S
XIII.
Oltre le apparenze
Ho sognato che trovavo un libro, la copertina era di velluto blu, sembrava un libro antico ma conservava un’aspetto prezioso e curato.
Apro le pagine a caso e ad ogni pagina corrisponde un simbolo, non
ci sono parole in questo libro. I simboli disegnati si fanno materia viva
ed escono dal libro concretizzandosi in arcane figure nella stanza. Assisto alla loro danza piena di profetica conoscenza. Richiudo il libro e
le figure si dissolvono lasciando una traccia di aurea presenza.
Mi siedo, mi guardo le mani: oro sui miei polpastrelli.
Il sogno mi indicava di cercare oltre le evidenze e le apparenze.
Nouvelle Lune
Parata Tarocchi
In questo spettacolo viene esplorata l’iconografia tradizionale delle carte dei Tarocchi; gli interpreti si incontrano in quadri immaginari composti da danze, lotte
e corteggiamenti supportati da un linguaggio teatrale
simbolico.
La parata è una sfilata danzata dei personaggi dei Tarocchi accompagnati da musica e torce luminose che
creano atmosfere suggestive.
XIV.
La luce interiore
Ho sognato il buio. Un profondo buio. Un buio totale.
Il buio, aveva gambe e mani enormi e allungabili. Come una mantide
mi avvolgeva e io cercavo di correre via. Correvo, correvo ma rimanevo fermo, sempre nello stesso punto... Ma ecco, riesco a liberarmi e
nel buio vago, sperso e disorientato. Da lontano una nuvola di luce mi
si avvina e mi avvolge. Tantissime lucciole, facendomi il solletico, penetrano il mio corpo. Mi accendo e mi illumino. Divento io stesso una
lucciola, capace di illuminare il mio sentiero e scorgendo la mia via.
Il sogno, parlava della mia capacità d’illuminare il buio attingendo alla
mia luce interiore.
SILVANA PIRONE
Lumì
A volte, quando arriva il momento di dormire, può accadere qualcosa di magico: le luci dei sogni si accendono.
A volte, a chi è molto fortunato, capita di poter sognare
anche da svegli.
Impossibile? No, se sul vostro cammino incontrate
Lumì! Una fata luminosa che regala sogni e sorrisi a
tutti quelli che riusciranno a sognarla.
S
S
XV.
La vacuità dell’essere
Ho sognato che in un’altra vita ero Napoleone e che mi facevano
un ritratto che però, assomigliava a Giulio Cesare.
Nel sogno ero qualcuno che sembrava sempre qualcun’ altro.
Nel sogno avevo mille identità e mille sembianze.
Nel sogno cercavo di capire chi ero e ogni volta che me lo chiedevo mi rispondeva qualcun altro... che non ero io.
Il mio sogno mi parlava della vacuità della ferrea convinzione
dell’essere.
TEATRO DI LEGNO
Orme di sale
Performance di mimo statuario
Come statue belle da osservare, sentinelle della strada, osservatori muti che sembrano sempre sul punto
di fare una domanda.
Capaci con uno sguardo di leggere negli occhi dei passanti. Angeli di carne e di sguardo.
XVI.
Unicità e irripetibilità
Vedevo bene e chiaro.
Il paesaggio era verde, la luce chiara, il profumo intenso.
Ero un fiore e sentivo il profumo della mia esistenza addosso.
Una mano di bimbo sta per strapparmi dalla terra!!
Emano con tutta me stessa e tutta la forza il mio profumo.
La manina si ferma.
Il nasino mi annusa.
La vocina dice: “Mamma, vieni!”
Il sogno narrava dell’essenza mia. Unica e irripetibile.
Aromaria
Teatro sensoriale
Intervento itinerante
Fra gli spettatori cammina un personaggio curioso: una donna con un fiore in testa. è una fattucchiera? Una zingara?
Una fata? Porta con sé un grazioso banchetto, con in mostra dei boccettini di olii essenziali. Uno alla volta, o a piccoli
gruppi, gli spettatori vengono invitati: Avvicinati! Annusa!
Ascolta!
Si sceglie un boccettino e a questo corrisponde un microintervento: un racconto, una canzone, una filastrocca: stimolando l’olfatto, uno dei sensi che più direttamente ci collega alla
nostra anima, AromariA prende delicatamente per mano gli
spettatori e li porta per pochi minuti in un universo di sensibilità femminile, con leggerezza, poesia e grazia, attraverso
una ritualità semplice dai richiami ancestrali.
S
S
XVII.
L’umiltà
Ho sognato di essere una gigantesca creatura. Ruscivo a creare sculture di sabbia
con la sola forza del pensiero e spostavo le montagne con il mio soffio. Potente,
e solido. Esistevo nella mia grandezza e potenza. Nel sogno, vedo improvvisamente uno specchio d’acqua, limpido al punto da poter scorgere il centro della
terra. Mi tuffo e mi immergo. Scendo fino in fondo, giù, dove brilla una minuscola luce. Un piccolo essere di luce canta delicatamente una nenia.
Torno bambino, piccolo essere indifeso. “Ho bisogno d’affetto” dico all’essere
luminoso, “Proteggimi, guardami, ascoltami”. Mi sento stretto in una morbida
carezza e una forte spinta mi riporta in superfice.
Il sogno mi diceva. “Non aver paura di chiedere mai, nel bisogno c’è la
grandezza dell’umiltà”.
MIRANDOLA
SIgnora dei Ratti
“Un personaggio itinerante, dal costume elegante e
appariscente che desta con semplicità lo stupore e l’allegria delle folle incredule alle sue apparizioni”.
Mirandola, creatura fantastica e crepuscolare, al calar
del sole ama aggirarsi curiosa tra le genti, accompagnata dai suoi piccoli amici: dei graziosi topini che insieme a lei sono usciti da un’ignota e antica fiaba, in
cerca di avventure e nuovi amici! Sostando di tanto in
tanto in qualche suggestivo cantone si presta a foto ricordo con grandi e bambini.
XVIII.
L’essenziale
Ho sognato che continuavo a mettere in ordine, ma più mettevo
ordine, maggiore era il disordine. Nel cesto ponevo panni ben piegati
che in totale autonomia fuoriuscivano dal cesto e si spargevano nello
spazio che io ostinatamente volevo ordinato. Oggetti, panni, lenzuola,
soprammobili si spostavano da soli, creando il caos. Ero furibonda.
Allora mi siedo a terra e gli oggetti se ne vanno, volando... fuori dalla finestra aperta. I miei oggetti, i miei vestiti, i miei piatti.
E poi le sedie, i mobili. Tutto ordinatamente in fila esce dalla finestra. Intorno
a me resta il nulla. Sono felice. Mi sembra finalmente tutto in ordine.
Il sogno mi parlava del valore dell’essenziale.
CHARLOTTE HAGELSTEIN
In punta di piedi
Trampoli itinerante
Una figura leggiadra e eterea si muove per le vie come
fossero le stanze della sua dimora.
Abita lo spazio, sospeso tra sogno e realtà, immersa nel
suo universo fatto di oggetti, profumi, suoni e piccoli
gesti quotidiani.
Performance che mischia i trampoli all’azione teatrale.
S
S
IXX.
La trasformazione
Nel deserto, cammelli e tende. Accampamento notturno, vicoli
della mente che disegnano altri scenari oltre la sabbia.
Le dune sprofondano su loro stesse, s’inabissano nel deserto e,
immediatamente dopo, riemergono in forme strabilianti... sembra
un dipinto di Dalì che emerge dal mare di terra chiara.
Tutto il deserto si trasforma sotto i miei occhi, ed io mi sento un
granello di sabbia che prende parte a questo grande spettacolo.
Il mio sogno porta con se il suo messaggio: “Il gioco della trasformazione, porta bellezza nelle anime pronte ad evolversi”.
Albania
FATMIR MURA
Sandart
Sand Art è la nuova forma d’arte più interessante
dell’ultimo decennio.
L’arte della sabbia è sicuramente un’esperienza unica,
suggestiva e commovente, in grado di coinvolgere persone di ogni età e di trasportare il pubblico in una magica
atmosfera di grande impatto visivo ed emozionale.
Non conosce barriere linguistiche e si presenta come
uno spettacolo stupefacente, memorabile e dal successo garantito. Le immagini appaiono e scompaiono
creando una narrazione originale.
XX.
L’intenzione
Ho sognato che ero in un sentiero, in compagnia di amici. Tutti insieme
si camminava, si parlava e si raccontavano aneddoti sulle nostre vite.
Dovevamo attraversare un corso d’acqua. Vediamo un ponticello di
legno. Mentre lo percorriamo diventa improvvisamente molle sotto
i nostri piedi. Devo trovare una soluzione. Prendo uno stuzzicadenti
dallo zaino e lo infilo nella materia molle del ponticello. Ed esso ridiviene denso e di legno duro e stabile. Passiamo tutti.
Il sogno mi diceva “L’intenzione è la potente padrona dei movimenti,
essa accende la virtù come il fuoco incendia il legno”.
ALICE UMANA
Filastrocche Medicamentose
Poesia, Alchimia, Ciarlataneria
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma!
Tre le fasi dell’Alchimia: nigredo, il corvo, lo stato in cui
la materia si dissolve; albedo, il cigno, lo stadio in cui la
materia si purifica; rubedo, la fenice, lo stadio in cui si
ricompone, fissandosi.
Seguendo queste stesse fasi, le Filastrocche Medicamentose si rivolgono ad un Ospite alla volta, accogliendolo in un’antica tenda alchemica e accompagnandolo, con estrema piacevolezza, nel percorso che
va dalla ricerca de La Domanda fino alla scoperta de
La Risposta.
S
S
XXI.
La leggerezza
Ho sognato. Sono a terra, guardo in alto. Un angelo al di sopra di me.
Lentamente si cala e si posa sulla mia spalla. Poi ricomincia a salire e
mentre sale mi solleva da terra. Mi tira su ed io mi trovo sospesa, ho
paura di cadere. L’essere alato mi dice: “Cammina nell’aria, passeggia nello
spazio vuoto e lasciati cadere... io ti sosterrò”.
“Sei pazzo, mi schianterò al suolo e morirò”.
“Lasciati cadere… tu sei l’Universo che ti ha creata. La forza di gravità
è solo un’illusione. è la pesantezza dell’essere che non ti fa volare...
chiudi gli occhi, e compi le tue evoluzioni!”.
Il mio sogno parlava del valore della leggerezza.
MORKS
I Messaggeri
“Voi… voi non ci vedete, non ci sentite, ci credete molto
lontani… eppure siamo così vicini. Siamo messaggeri
che portano la vicinanza a chi è lontano. Non siamo
messaggio, siamo i messaggeri. Noi non siamo niente,
voi siete il nostro tutto…”
Due trampolieri vestiti da angeli, completamente bianchi, l’ispirazione viene dal film “Il cielo sopra Berlino”,
così come le frasi che regalano ai passanti che incontrano sul loro cammino.
Portano a chi li incontra musica e pensieri, presenze
eteree che lasciano dietro di loro una scia di meraviglia.
Compagnia dell’Accademia del sogno
Figlia ed erede naturale di Sognambula, la Compagnia ha creato appositamente per il Festival le installazioni teatrali attraverso
un lavoro di ricerca e composizione attinente al tema del Sogno.
Formata da attori e danzatori, capitanata da Silvia Lemmi, la Compagnia lavora sotto la guida e la regia di Patrizia Besantini ed
è prodotta da Mondoamabile.
La Compagnia dell’Accademia del Sogno è l’anima teatrale del Festival.
Attori
Silvia Lemmi
La giardiniera dei sogni
Giulia Ventura
Ecoute moi
Marianna Bruni
& Andrea Simonetti
Ora
Irene Cotugno
La dispensatrice di luce
Danza
Anna Matarozzo
Sognando Freud
Chiara lanzoni
Sospensioni oniriche
Anna Solinas
Dal diario dei sogni
SARA MORENA ZANELLA
A occhi chiusi
MARTINA DE DOMENICA
Risonanze oniriche
Sara Orsucci
Sonno imperfetto
Sara CAMPANA
Dreamplay
Sognambula
festival
del teatro...
in strada
www.sognambula.it • www.mondoamabile.it
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