Breve presentazione
Macondo è un progetto della Fondazione il Gabbiano nato nel gennaio del 2013
Grazie all’esperienza del progetto Midada quale
nuova risposta di reinserimento socioprofessionale nella zona del locarnese, Macondo si inserisce nella stessa dimensione d’intervento di prossimità territoriale destinata alla zona del Mendrisiotto.
In buona sostanza rappresenta un’importante
esempio di solidarietà sociale, d’interazione e
unione di forze fra i servizi sociali di Chiasso, i
Comuni della regione del Mendrisiotto, il Cantone, la Confederazione e associazioni private, volto a contrastare le diverse forme di disagio e di
disoccupazione giovanile. In un momento delicato
che attraversa la nostra società, Macondo intende offrire qualcosa di nuovo, che passa attraverso
un accompagnamento diversificato ed individuale .
Macondo si rivolge a giovani adulti (18-25 anni)
che presentano buone competenze professionali
ed una reale motivazione al cambiamento, ma
che necessitano di un reinserimento socioprofessionale mirato. Esso è destinato a giovani a carico
dell’assistenza ed ev. della disoccupazione che
senza un aiuto specifico e modulato faticano ad
accedere al mercato del lavoro primario.
Attraverso azioni mirate e concrete, l’obiettivo è
quello di permettere al giovane di veder aumentare la sua capacità lavorativa in un lasso di tempo relativamente breve.
MACONDO
Via G. Camponovo 4
CH-6830 Chiasso
Tel. 091 683 20 86
Fax. 091 683 20 87
E-mail: [email protected]
www.unirib.it
“L’utopia è come l’orizzonte:
cammino due passi, e si allontana
di due passi. Cammino dieci passi,
e si allontana di dieci passi.
L’orizzonte è irraggiungibile.
E allora, a cosa serve l’utopia?
Serve per continuare a camminare”
SEDE AMMINISTRATIVA
Fondazione il Gabbiano
Sede legale
Piazza Molino Nuovo 15
CP 4216
6904 Lugano
Tel.: 091 922 06 76
Fax: 091 923 94 98
E-mail: [email protected]
Eduardo Galeano
Filosofia d’intervento
A partire dai bisogni espressi dalla persona, si
esegue una prima valutazione della situazione,
evidenziando risorse e limiti dei giovani. In seguito si cerca di individuare le aree sulle quali è
necessario mirare l’intervento. Si determinano
poi gli obiettivi specifici da raggiungere tramite
strategie d’apprendimento che terranno in considerazione gli ambiti del sapere, saper fare e
saper essere.
Questo cammino avviene all’interno di un gruppo che funge da “palestra sociale” dove allenare
gli aspetti relazionali, di convivenza e di confronto delle differenze, con il fine di permettere
all’individuo in un secondo tempo di reintegrarsi
nel contesto allargato della società con maggior
facilità.
Macondo pone dunque l’accento sull’individuo
come essere unico e autentico, al centro della
propria vita, che necessita di un progetto individualizzato.
Attraverso l’accoglienza, l’incontro con l’altro e
la co-costruzione di legami sani, si vuole permettere alla persona di e riappropriarsi delle
proprie risorse e quegli strumenti utili allo sviluppo di un’espressione equilibrata del proprio
mondo interiore .
Un percorso modulare
Il processo di presa a carico del giovane è
suddiviso in differenti fasi d’intervento. Ogni
fase di presa a carico ha lo scopo di far (ri)
emergere in modo graduale le competenze
specifiche necessarie ad un reinserimento
socio-professionale stabile nel tempo.
In un primo periodo
di osservazione si
effettua una valutazione delle competenze personali, sociali, scolastiche e
professionali
del
giovane. In seguito
attraverso una presenza quotidiana e regolare negli atelier di
lavoro proposti, si cerca di aiutare l’individuo
a ricreare e mantenere un senso di responsabilità e regolarità di presenza sul posto di
lavoro.
La possibilità di esercitare e rafforzare questi
aspetti, permette al giovane di recuperare e
mantenere dei ritmi di lavoro simili a quelli
del mercato ordinario e di prepararsi in un
secondo tempo a svolgere degli stages orientativi, per poi giungere ad un pieno e stabile
inserimento lavorativo. Il percorso completo
può durare 12 mesi con una fase aggiuntiva
d’accompagnamento (9 mesi max. coaching).
Ciò perché il ragazzo/a possa soprattutto
mantenere una piena autonomia lavorativa e
sociale.
Presa a carico
multidisciplinare
La presa a carico è di tipo multidisciplinare al
fine d’intervenire a diversi livelli del benessere psicofisico del giovane. L’équipe è dunque
composta da varie figure professionali: operatori sociali, terapeuti, figure socio professionali, consulente all’inserimento professionale
e altre persone-risorse a complemento
dell’équipe (per esempio maestri sportivi,
volontari, ecc.).
Condivisione e
partenariati territoriali
Per utilizzare al meglio le risorse già esistenti
sul territorio e nel tentativo di offrire nuove
opportunità lavorative per i giovani accolti a
Macondo, si creeranno nel tempo collaborazioni con tutti i comuni del Mendrisiotto,
aziende regionali e ditte private.
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Opuscolo informativo - Fondazione il Gabbiano