VITERBO
I territori, le identità locali
Verso il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
L’Arsial – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione
dell’Agricoltura del Lazio – si presenta all’appuntamento
con il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
mentre è in corso un processo di profondo rinnovamento.
Per supportare al meglio la nuova politica di filiera, individuata
dall’amministrazione regionale per rilanciare il comparto agricolo,
l’Agenzia, nel 2006, ha avviato un impegnativo lavoro di riordino
delle proprie attività.
Sono state individuate le principali filiere di riferimento,
ascoltati gli operatori di settore, recepite le necessità
e avviati progetti organici di sviluppo,
che hanno permesso ad Arsial di uscire da una logica di interventi
di carattere assistenziale e settorializzato
per concentrarsi sulle reali problematiche delle aziende.
Questo ha significato la riduzione di sperimentazioni scientifiche
fini a se stesse, imposte dall’alto
e difficilmente recepibili dal mondo agricolo,
per concentrarsi in attività richieste dai produttori
e realizzate con i produttori in una nuova logica di sistema.
Una politica coordinata che non si esaurisce alla fase produttiva
ma che segue le aziende anche nella promozione, distribuzione
e vendita dei prodotti.
Non a caso una tra le azioni più qualificanti e impegnative
intraprese dall’Agenzia nel 2006 è quella di individuare
per i diversi prodotti di qualità del Lazio
i migliori canali di distribuzione e vendita,
dalla filiera corta alla Grande Distribuzione Organizzata.
Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
offre una grande occasione al settore primario laziale.
La possibilità di pianificare, di concerto con tutto il mondo agricolo,
una serie di misure finalizzate a rinnovare l’intera filiera
agroalimentare, dalla produzione alla commercializzazione,
per creare un comparto solido e competitivo
capace di guardare al futuro con maggiore serenità.
I cinque Forum indetti dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione
Lazio, che si svolgono in tutti i capoluoghi di provincia,
hanno la finalità di mettere a nudo il comparto,
individuandone le criticità, le necessità locali
e le azioni da effettuare per rilanciare l’economia agricola regionale
e offrire possibilità di reddito e di lavoro diversificati,
fondamentali per migliorare la vita nelle zone rurali.
Arsial vuole essere al servizio del nuovo PSR mettendo
a disposizione dell’agricoltura laziale tutte le proprie risorse.
Il supporto tecnico in tutte le fasi della produzione, attraverso
progetti realizzati direttamente con gli operatori di settore;
studi sulla tracciabilità, per individuare e valorizzare le produzioni
tipiche regionali; attività rivolte alla tutela della biodiversità;
incentivazione di una agricoltura biologica ed ecosostenibile.
A questo si aggiunge il costante supporto commerciale
alle aziende laziali, attraverso la realizzazione
di iniziative promozionali finalizzate a rilanciare sul mercato
le produzioni regionali di qualità garantita.
Arsial c’è e ci sarà, al fianco dell’Assessorato all’Agricoltura
e di tutti i soggetti interessati a rilanciare, con il PSR,
il comparto agricolo regionale.
Fabio Massimo Pallottini
Commissario Straordinario di Arsial
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S E R V I Z I O
P R O D U T T O R I
L’Arsial, con il lavoro coordinato dell’Area Servizi Sperimentali
e dell’Area Studi e Progetti, svolge un’intensa attività
di sviluppo e trasferimento delle innovazioni
alla produzione agricola e agroindustriale.
Le attività programmate, e in parte già realizzate nel 2006,
hanno visto un profondo cambiamento rispetto al passato.
Nell’agricoltura di oggi, dove solo il 20% del valore aggiunto
di un prodotto finisce all’agricoltore diretto (Ismea), non sono
più possibili interventi di sostegno singoli e settorializzati.
Portare avanti progetti di ricerca per migliorare la produzione,
senza considerare i risvolti che questi avranno
nelle successive fasi di trasformazione, distribuzione
e vendita del prodotto, assume un significato assolutamente
accademico oltre che improduttivo per le aziende.
La programmazione delle attività del 2006 è stata realizzata
dall’Arsial tenendo conto di queste esigenze,
mettendo a sistema le risorse interne all’Agenzia
e proponendo una politica di sostegno all’intera filiera produttiva.
Un forte segnale di cambiamento avviato ascoltando
le reali necessità degli operatori di settore,
di concerto con istituti di ricerca, università
e tutti i soggetti interessati al rilancio del comparto.
Per quantificare la decisione con cui la nuova amministrazione
dell’Agenzia ha intrapreso questa strada basta considerare che
nel 2006, anno di avvio di questa nuova politica,
il 60% delle risorse economiche dell’Area Servizi Sperimentali
è stata veicolata nei progetti di filiera.
Un lavoro impegnativo che nei prossimi anni mira a ridistribuire
il valore aggiunto del prodotto, portando l’agricoltore
a essere protagonista di tutte le fasi della filiera.
Attraverso la filiera corta nel caso di piccole
produzioni di qualità profondamente radicate
nel territorio; attraverso la filiera lunga nel caso
di produzioni aggregate in grado di sostenere
la distribuzione organizzata e la domanda
dei principali mercati di riferimento.
Nella provincia di Viterbo l’Agenzia ha individuato le principali linee
d’intervento nei settori cerealicolo, zootecnico, ortofrutticolo
e nelle coltivazioni industriali.
Nel settore cerealicolo è in atto un progetto di valorizzazione
della produzione del grano duro tramite l’applicazione
di un modello di stoccaggio differenziato e la costituzione
di partite distinte qualitativamente in ingresso e in uscita.
Per quest’ultimo aspetto l’obiettivo è quello di determinare
un coordinamento delle strutture cooperative e dei C AP, tramite
la messa in rete delle informazioni qualitative degli stoccaggi ubicati
nella provincia, per incrementare la capacità contrattuale dei produttori.
Questo processo porterà alla futura costituzione di un disciplinare DOP/IGP
del Grano duro della Maremma che sia garanzia di tracciabilità.
Per il comparto zootecnico è in fase di avvio un progetto di filiera
nel settore ovi-caprino, che coinvolge tutte le principali cooperative
del settore con l’ottica di fornire indicazioni tecniche e assistenza
per la differenziazione delle tipologie casearie e la diffusione
della fecondazione artificiale ovina. Oltre a ciò è attivo un intervento
per l’utilizzazione delle moderne tecniche riproduttive
del settore bovino e la riconversione dell’allevamento del bovino da carne,
con particolare riferimento alla filiera del Vitellone della Maremma DOP
e al Vitellone dell’Appennino Centrale IGP.
Per le coltivazioni industriali è in atto un progetto di filiera imperniato
sulla coltivazione convenzionale e biologica delle proteaginose
con particolare riferimento al cece zootecnico e al favino. Con tale progetto
si prevede di fornire valide soluzioni agronomiche per l’ottimizzazione
delle rotazioni soprattutto per i cereali e ridurre l’utilizzo della soia,
fonte proteica d’importazione per le aziende mangimistiche. Sarà possibile
ridurre i costi dei mangimi e offrire maggiori opportunità agli allevatori
biologici per i quali è vietato l’utilizzo della farina di soia.
Nel settore ortofrutticolo è in fase di avvio un progetto di filiera
che fonda i suoi temi sulla pianificazione delle semine e delle trapiantature
per ottimizzare il periodo d’offerta, sui confronti varietali
e sul perfezionamento delle tecniche agronomiche indicate
sia per il fresco e il biologico sia per la IV e V gamma.
L’Agenzia inoltre, con il progetto Agricoltura Qualità, individua e valorizza
le produzioni di qualità del Lazio come presupposto indispensabile
per la realizzazione dei nuovi obiettivi di politica agraria regionale.
Nella provincia di Viterbo, Arsial sta seguendo la certificazione
della Castagna dei Monti Cimini DOP, del Finocchio
di Tarquinia IGP, della Patata dell’Alto Viterbese DOP,
del Coregone di Bolsena DOP e della Nocciola Romana DOP.
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Uno s trumento
Arsial, subentrando all’Ersal (Ente Regionale
di Sviluppo Agricolo del Lazio) nel 1995
ha di fatto ereditato il patrimonio fondiario
appartenuto precedentemente all’Ente Maremma.
Il patrimonio aziendale è stato lasciato per anni
in uno stato di grave abbandono.
Con l’ultima finanziaria regionale si è avviato
un processo di valorizzazione che pone i beni dell’Agenzia
al servizio dello sviluppo agricolo.
I beni posseduti dall’Agenzia sono 40 stabilimenti
(11 nella provincia di Roma, 17 nella provincia di Viterbo,
4 nella provincia di Frosinone, 5 nella provincia di Latina
e 3 nella provincia di Rieti),
21 acquedotti dislocati nelle province di Roma e Viterbo,
una diga a Canino (Viterbo)
e uno stabilimento Ittiogenico a Roma.
Nella provincia di Roma Arsial è in possesso
di 1.407 ettari di terreno, con 500 chilometri di strade,
e di 200 fabbricati (Unità Immobili), di cui 10 chiese, 16 scuole,
9 cooperative e 65 varie (borghi agricoli costituiti
da vari appartamenti, magazzini, bar, alimentari, etc.).
Nella provincia di Viterbo Arsial è in possesso di 600 ettari
di terreno, con 600 chilometri di strade,
e 212 fabbricati, di cui due chiese,
una scuola, tre cooperative e 206 varie.
Nelle province di Rieti, Frosinone e Latina
tutti i possedimenti sono relativi agli stabilimenti sopracitati.
Arsial inoltre possiede 7 Aziende dimostrative
(due a Roma e Viterbo, una a Latina, Rieti e Frosinone),
5 Centri sperimentali (Roma,Viterbo, Latina, Rieti e Frosinone)
e un Centro regionale per la Zootecnia a Testa di Lepre (Roma).
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S TA B I L I M E N T I
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P R O V I N C I A
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V I T E R B O
Silos stoccaggio cereali di Acquapendente
Impianto stoccaggio cereali di Grottone (Canino)
Impianto smaltimento reflui oleari di Grottone (Canino)
Impianto raccolta e prima lavorazione prodotti ortofrutticoli di Musignano (Canino)
Impianto raccolta e prima lavorazione prodotti ortofrutticoli di Casaletto
(Montalto di Castro)
Impianto raccolta e prima lavorazione prodotti ortofrutticoli di Borgo Vecchio
(Montalto di Castro)
Impianto raccolta e prima lavorazione prodotti ortofrutticoli di Tuscania
Impianto enologico di Viterbo
Impianto enologico di Montefiascone
Stabilimento enologico di Tartaglia (Tarquinia)
Impianto olivicolo di Vetralla
Stabilimento per la lavorazione delle nocciole di Vico Matrino (Capranica)
Silos granai di Tartaglia (Tarquinia)
Conservificio di Tarquinia
Stabilimento per la lavorazione delle nocciole di Vignanello
Stabilimento lavorazione tabacchi di Viterbo
Nuova centrale ortofrutticola di Tarquinia
Le prime importanti iniziative della nuova amministrazione
dell’Agenzia riguardano il nuovo conservificio di Tarquinia
ampliato ad altre lavorazioni e lo stabilimento
per la lavorazione delle nocciole di Vignanello.
P R O M O Z I O N E
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S U P P O R T O
C O M M E R C I A L I Z Z A Z I O N E
Arsial ha reimpostato il quadro della propria attività,
individuando nuove linee di azione
e una specifica metodologia di lavoro
che punta con decisione verso interventi
che sappiano incidere sulle dinamiche commerciali
e distributive dell’agricoltura del Lazio.
Azione di marketing diretto, campagna di promozione
multicanale nei diversi ambiti della distribuzione moderna
(grande distribuzione, dettaglio specializzato, ristoranti,
enoteche), partecipazione a fiere e mostre qualificate,
pubblicazioni, sono solo alcune delle attività messe in campo
per ricostruire un’immagine forte dei vini
e dei prodotti di qualità dell’agricoltura del Lazio,
dove la dimensione qualitativa di eccellenza trova
una coniugazione forte con l’origine
e la valorizzazione territoriale.
Tra le partecipazioni fieristiche, meritano una menzione
particolare il Vinitaly di Verona e il Salone del Gusto di Torino,
dove la partecipazione regionale è cresciuta notevolmente,
in termini di impatto sia di comunicazione che commerciale,
contribuendo in maniera decisiva a ricollocare l’immagine
dei vini laziali sui mercati nazionali e internazionali.
In linea, poi, con le politiche di filiera attivate
dall’Assessorato all’Agricoltura, Arsial ha avviato
una strategia di promozione multicanale che troverà momenti
e iniziative concrete nel corso del 2006 presso la Grande
Distribuzione Organizzata, presso il canale dei ristoranti,
presso le enoteche e il dettaglio specializzato della Capitale.
Insieme a queste iniziative, partirà quest’anno una campagna
di valorizzazione della cucina agrituristica, fedele alle tradizioni,
ma anche impegnata nella promozione dei prodotti
dell’agricoltura territoriale.
Sul fronte internazionale, invece, Arsial ha perseguito
una scelta strategica, orientata a individuare mercati-obiettivo
dove articolare una presenza di medio-lungo periodo.
La valorizzazione delle tradizioni e della storia
del patrimonio agroalimentare
del territorio laziale trova
uno strumento fondamentale,
inoltre, nel progetto Palatium,
un piano di valorizzazione
territoriale che diventa luogo.
L’Enoteca Regionale del Lazio
è una struttura che si sviluppa
su due piani nel centro di Roma;
un elemento fondamentale
del progetto di comunicazione
e sviluppo dell’Agenzia,
dove è possibile conoscere
e apprezzare tutti i vini
e i prodotti tipici del Lazio.
Importante vetrina di promozione e diffusione
dell’enogastronomia laziale, è sempre più un punto
di riferimento per i produttori agricoli della nostra regione.
Oltre 50.000 persone hanno visitato l’Enoteca nell’ultimo anno
e oltre 100 eventi di carattere divulgativo
sono stati realizzati negli ultimi sei mesi.
Palatium è sempre più un marchio e un riferimento
che va oltre il luogo fisico di via Frattina, ma vive e accompagna
eventi e iniziative promossi dalla Regione Lazio.
Queste le rinnovate finalità che la nuova amministrazione
regionale ha inteso dare alla struttura di via Frattina:
recuperare e valorizzare la funzione primaria di centro
di promozione e diffusione dell’enogastronomia laziale.
Non più solo un ottimo ristorante/wine bar,
ma dal 2006 centro culturale e struttura didattica
per far conoscere e apprezzare i tesori
e il gusto della tradizione culinaria laziale.
Palatium • Enoteca Regionale
Via Frattina, 94 (angolo via Belsiana)
00187 Roma
Telefono 066920213
Aperto tutti i giorni dalle 11:00 alle 24:00,
esclusa la domenica
ARSIAL
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E L ´I NNOVAZIONE DELL ´AGRICOLTURA DEL L AZIO
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Fax 068603864
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