LA PROTEZIONE
INTERNAZIONALE
DEGLI STRANIERI IN ITALIA
UNO STUDIO INTEGRATO SULL’APPLICAZIONE
DEI DECRETI DI RECEPIMENTO
DELLE DIRETTIVE EUROPEE SULL’ACCOGLIENZA,
SULLE QUALIFICHE E SULLE PROCEDURE
a cura di
Marco Benvenuti
JOVENE EDITORE
NAPOLI 2011
INDICE
Abbreviazioni ................................................................................................... p. XXI
Introduzione generale ..................................................................................... »
1
PARTE I
L’ACCOGLIENZA:
IL RECEPIMENTO DELLA DIR. N. 2003/9/CE
DA PARTE DEL D.LGS. N. 140/2005
Metodologia della parte I ................................................................................ »
15
Introduzione della parte I ............................................................................... »
19
CONSIDERAZIONI GENERALI SULL’ACCOGLIENZA
III.1.
III.2.
III.3.
III.4.
L’accoglienza dei richiedenti ...............................................................
La direttiva accoglienza e il suo recepimento tra norme e prassi .....
Le strutture di accoglienza al di là dello SPRAR ..............................
La delimitazione dell’arco temporale dell’accoglienza: il momento
iniziale ...................................................................................................
III.5. La «fine» dell’accoglienza ...................................................................
III.6. La durata di fatto dell’accoglienza .....................................................
III.7. L’esclusione di fatto dall’accoglienza ..................................................
»
»
»
23
25
29
»
»
»
»
31
34
37
41
»
»
43
43
»
45
»
46
»
49
»
»
50
52
LE DISPOSIZIONI GENERALI
SULLE CONDIZIONI DI ACCOGLIENZA
III.8. L’obbligo di informazione ...................................................................
III.8.1. Le previsioni della direttiva e del decreto accoglienza .....
III.8.2. Le previsioni del d.P.R. n. 303/2004 a proposito dell’opuscolo informativo ........................................................
III.8.3. Riscontri e indicazioni desumibili dalla ricerca empirica
sull’obbligo di informazione ...............................................
III.8.4. L’obbligo di informazione tra opuscolo informativo e colloquio personale ..................................................................
III.8.5. La tempistica di consegna e i contenuti dell’opuscolo
informativo ..........................................................................
III.8.6. Il ruolo e l’esperienza delle diverse strutture nella pratica
VI
INDICE
III.9. L’autorizzazione al soggiorno ..............................................................
III.10. La residenza e la libera circolazione dei richiedenti ..........................
I.10.1.
I limiti alla residenza e alla libertà di circolazione, con
particolare riferimento all’accoglienza in un CARA .........
III.10.2. L’organizzazione dei CARA ................................................
III.10.3. I CIE e la possibilità di altri limiti alla residenza e alla
libertà di circolazione .........................................................
III.10.4. La residenza e la libertà di circolazione nella direttiva
accoglienza ...........................................................................
III.10.5. I risultati della ricerca empirica sulla residenza e sulla
libertà di circolazione dei richiedenti ................................
III.11. La disciplina generale sulle condizioni di accoglienza ......................
III.11.1. La disciplina generale sulle condizioni di accoglienza
nella direttiva e nel decreto ................................................
III.11.2. (Segue) La distinzione tra richiedenti provvisti e richiedenti sprovvisti di permesso di soggiorno .........................
III.11.3. L’insufficienza dei mezzi di sussistenza .............................
III.12. Il sistema di protezione .......................................................................
III.12.1. Lo SPRAR: organizzazione .................................................
III.12.2. Il percorso all’interno dello SPRAR ..................................
III.12.3. Le modalità di accesso alle strutture, il ruolo sussidiario
dei CARA e il contributo economico ................................
III.12.4. Le strutture integrative .......................................................
III.12.5. Le carenze del sistema e i modelli alternativi ....................
III.12.6. Gli standard dell’ospitalità nella direttiva accoglienza ......
III.12.7. I riscontri empirici sul sistema di accoglienza ...................
III.12.8. (Segue) La questione dei contributi dei richiedenti alle
spese di gestione dei centri .................................................
III.12.9. (Segue) L’assegnazione ai centri e la carenza di posti .......
III.13. La formazione del personale ...............................................................
p. 55
» 57
»
»
57
61
»
63
»
64
»
»
66
67
»
67
»
»
»
»
»
69
70
72
72
74
»
»
»
»
»
76
79
81
83
85
»
»
»
87
88
91
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
97
100
102
102
104
107
107
110
115
116
121
124
LE MODALITÀ CONCRETE DI ACCOGLIENZA
III.14. Il mantenimento dell’unità del nucleo familiare e i minori ...............
III.15. L’istruzione ...........................................................................................
III.16. L’assistenza sanitaria ............................................................................
III.16.1. Le previsioni della direttiva e del decreto accoglienza .....
III.16.2. Riscontri empirici sull’assistenza sanitaria .........................
III.17. La formazione professionale e l’accesso al mercato del lavoro ........
III.17.1. La formazione professionale ...............................................
III.17.2. L’accesso al mercato del lavoro ..........................................
III.17.3. Riscontri empirici sull’accesso al mercato del lavoro .......
III.18. L’accoglienza delle persone vulnerabili ..............................................
III.19. L’accoglienza dei minori non accompagnati ......................................
III.20. La revoca dell’accoglienza e il relativo ricorso ..................................
Conclusioni della parte I ................................................................................. » 129
VII
INDICE
PARTE II
LE QUALIFICHE:
IL RECEPIMENTO DELLA DIR. N. 2004/83/CE
DA PARTE DEL D.LGS. N. 251/2007
Metodologia della parte II .............................................................................. p. 135
Introduzione della parte II ............................................................................. » 141
I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE
III.1. Considerazioni generali sui criteri di valutazione delle domande ....
III.2. L’esame dei fatti e delle circostanze ....................................................
III.2.1. L’esame dei fatti e delle circostanze in generale ................
III.2.2. L’esame dei fatti e delle circostanze nella pratica..............
III.2.3. I motivi di persecuzione in generale ..................................
III.2.4. Il motivo della razza e della nazionalità.............................
III.2.5. L’applicazione effettiva del motivo della razza e della
nazionalità ............................................................................
III.2.6. Il motivo della religione .....................................................
III.2.7. L’applicazione effettiva del motivo della religione ............
III.2.8. Il motivo dell’appartenenza a un determinato gruppo
sociale ..................................................................................
III.2.9. L’applicazione effettiva del motivo dell’appartenenza a
un determinato gruppo sociale ..........................................
III.2.10. Il motivo dell’opinione politica ..........................................
III.2.11. L’applicazione effettiva del motivo dell’opinione politica
III.2.12. La protezione sussidiaria e il danno grave in generale .....
III.2.13. L’applicazione effettiva del concetto di danno grave ........
III.2.14. La protezione internazionale dei c.d. rifugiati «sur place»
III.2.15. La protezione internazionale dei c.d. rifugiati «sur place»
nella pratica .........................................................................
III.3. I responsabili della persecuzione o del danno grave .........................
III.3.1. L’individuazione dei responsabili della persecuzione o
del danno grave ...................................................................
III.3.2. L’individuazione in concreto dei responsabili della persecuzione o del danno grave...............................................
III.4. I soggetti che offrono la protezione ...................................................
III.4.1. L’individuazione dei soggetti che offrono la protezione ...
III.4.2. L’individuazione in concreto dei soggetti che offrono la
protezione ............................................................................
III.5. Gli atti di persecuzione .......................................................................
III.5.1. L’individuazione degli atti di persecuzione .......................
III.5.2. L’individuazione in concreto degli atti di persecuzione ...
III.6. I criteri di esclusione, diniego e revoca ..............................................
III.6.1. I criteri di esclusione e diniego dello status di rifugiato ...
»
»
»
»
»
»
145
147
147
149
157
159
» 160
» 163
» 164
» 165
»
»
»
»
»
»
169
172
175
176
181
186
» 188
» 190
» 190
» 192
» 194
» 194
»
»
»
»
»
»
197
199
199
201
204
204
VIII
INDICE
III.6.2.
L’applicazione effettiva dei criteri di esclusione e diniego
dello status di rifugiato .......................................................
III.6.3. I criteri di revoca dello status di rifugiato .........................
III.6.4. L’applicazione effettiva dei criteri di revoca dello status
di rifugiato ...........................................................................
III.6.5. I criteri di esclusione della protezione sussidiaria .............
III.6.6. L’applicazione pratica dei criteri di esclusione della protezione sussidiaria ...............................................................
III.6.7. I criteri di revoca della protezione sussidiaria ...................
III.6.8. L’applicazione effettiva dei criteri di revoca della protezione sussidiaria ...............................................................
III.7. La cessazione dello status di rifugiato e della protezione sussidiaria
III.7.1. La cessazione dello status di rifugiato e della protezione
sussidiaria in generale .........................................................
III.7.2. La cessazione dello status di rifugiato e della protezione
sussidiaria nella pratica .......................................................
p. 213
» 216
» 217
» 218
» 221
» 221
» 222
» 223
» 223
» 227
IL CONTENUTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE
III.8. Le disposizioni generali sul contenuto della protezione internazionale nella direttiva e nel decreto qualifiche ...................................
III.9. La protezione dall’espulsione .............................................................
III.9.1. La disciplina generale .........................................................
III.9.2. La prassi applicata ..............................................................
III.10. Le informazioni ...................................................................................
III.10.1. La disciplina generale .........................................................
III.10.2. La prassi applicata ..............................................................
III.11. Il mantenimento dell’unità del nucleo familiare ................................
III.11.1. Il ricongiungimento familiare: la disciplina generale ........
III.11.2. Il ricongiungimento familiare: la prassi applicata .............
III.11.3. Il matrimonio: la disciplina generale .................................
III.11.4. Il matrimonio: la prassi applicata .......................................
III.12. Il permesso di soggiorno .....................................................................
III.12.1. La disciplina generale .........................................................
III.12.2. La prassi applicata...............................................................
III.13. I documenti di viaggio .........................................................................
III.13.1. La disciplina generale .........................................................
III.13.2. La prassi applicata ..............................................................
III.14. L’accesso all’occupazione ....................................................................
III.14.1. L’accesso al mercato del lavoro: la disciplina generale .....
III.14.2. L’accesso al mercato del lavoro: la prassi applicata ..........
III.14.3. La previdenza sociale: la disciplina generale ....................
III.14.4. La previdenza sociale: la prassi applicata ..........................
III.15. L’accesso all’istruzione .........................................................................
III.15.1. La disciplina generale .........................................................
III.15.2. La prassi applicata ..............................................................
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
229
231
231
234
234
234
235
237
237
241
244
245
246
246
247
250
250
252
253
253
254
256
257
258
258
261
IX
INDICE
III.16. L’assistenza sanitaria e sociale .............................................................
III.16.1. L’assistenza sanitaria: la disciplina generale ......................
III.16.2. L’assistenza sanitaria: la prassi applicata ............................
III.16.3. L’assistenza sociale: la disciplina generale .........................
III.16.4. L’assistenza sociale: la prassi applicata ..............................
III.17. I minori non accompagnati .................................................................
III.17.1. La disciplina generale .........................................................
III.17.2. La prassi applicata ..............................................................
III.18. La libera circolazione, l’integrazione e l’alloggio ...............................
III.18.1. La libera circolazione: la disciplina generale ....................
III.18.2. La libera circolazione: la prassi applicata ..........................
III.18.3. L’integrazione: la disciplina generale .................................
III.18.4. L’integrazione: la prassi applicata ......................................
III.18.5. L’alloggio: la disciplina generale ........................................
III.18.6. L’alloggio: la prassi applicata ..............................................
III.19. Il rimpatrio ...........................................................................................
III.19.1. La disciplina generale .........................................................
III.19.2. La prassi applicata ..............................................................
p.
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
263
263
264
265
268
269
269
271
272
272
273
273
275
277
279
282
282
283
Conclusioni della parte II ............................................................................... » 287
Allegato 1 (Prestazioni di previdenza sociale) ...............................................
Allegato 2 (Linee guida sull’equipollenza dei titoli di studio stranieri)........
Allegato 3 (Livelli essenziali di assistenza) .....................................................
Allegato 4 (Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003)
»
»
»
»
291
297
299
301
PARTE III
LE PROCEDURE:
IL RECEPIMENTO DELLA DIR. N. 2005/85/CE
DA PARTE DEL D.LGS. N. 25/2008, COME MODIFICATO
CON IL D.LGS. N. 159/2008 E LA L. N. 94/2009
Metodologia della parte III ............................................................................. » 305
Introduzione della parte III ............................................................................ » 313
LE DISPOSIZIONI GENERALI,
I PRINCÌPI FONDAMENTALI E LE GARANZIE
III.1. Le autorità responsabili .......................................................................
III.1.1. Le indicazioni sulle autorità responsabili nella direttiva
procedure e la scelta di un’unica tipologia di autorità
responsabile nel decreto procedure ...................................
III.1.2. La localizzazione delle CT ..................................................
III.1.3. Il ruolo di indirizzo e coordinamento della CN nella pratica .......................................................................................
» 324
» 324
» 326
» 328
X
INDICE
III.1.4. L’Unità Dublino ..................................................................
III.1.5. Il funzionamento dell’Unità Dublino nella pratica ...........
III.2. Il diritto di rimanere nello Stato di accoglienza e l’accesso alla procedura ...................................................................................................
III.2.1. L’accesso alla procedura e la sua effettività (cenni)...........
III.2.2. Il diritto di rimanere nello Stato di accoglienza, la fissazione della residenza e la limitazione della libertà di circolazione ..............................................................................
III.2.3. Il diritto di rimanere nello Stato di accoglienza, la fissazione della residenza e la limitazione della libertà di circolazione nella pratica ........................................................
III.2.4. Il titolo di soggiorno ...........................................................
III.2.5. Il rilascio del titolo di soggiorno nella pratica...................
III.2.6. Le deroghe al diritto di rimanere nel territorio dello
Stato .....................................................................................
III.2.7. Le deroghe al diritto di rimanere nel territorio dello
Stato nella pratica ...............................................................
III.2.8. L’accesso alla procedura nella direttiva procedure ...........
III.2.9. La presentazione delle domande presso l’ufficio di polizia di frontiera o la Questura ...........................................
III.2.10. Il ruolo della polizia di frontiera nella fase di accesso alla
procedura secondo la giurisprudenza ................................
III.2.11. Gli ulteriori adempimenti della Questura .........................
III.2.12. Il ruolo effettivo della Questura nella fase di accesso alla
procedura ............................................................................
III.2.13. Il modello C3: analisi contenutistica e osservazioni critiche .....................................................................................
III.2.14. Le effettive modalità di compilazione dei modelli C3 ......
III.2.15. Il problema della traduzione delle memorie autografe e
dei documenti allegati al modello C3 nella pratica ..........
III.2.16. L’accesso alla procedura di particolari categorie di richiedenti nel decreto procedure (con particolare riferimento
ai minori accompagnati)......................................................
III.2.17. Gli obblighi di informazione relativi alla presentazione e
alla trasmissione delle domande nel decreto procedure ...
III.2.18. Le informazioni effettivamente disponibili relative alla
presentazione e alla trasmissione delle domande presso la
polizia di frontiera ...............................................................
III.2.19. Il momento della formalizzazione delle domande nel decreto procedure ...................................................................
III.2.20. Il momento effettivo della formalizzazione delle domande...................................................................................
III.2.21. Il rischio della «creazione» di c.d. richiedenti asilo de
facto ......................................................................................
III.3. I criteri applicabili all’esame delle domande .....................................
III.3.1. L’incidenza del momento della presentazione delle domande sulla procedura........................................................
p. 329
» 332
» 337
» 337
» 338
» 341
» 342
» 345
» 346
» 348
» 349
» 350
» 352
» 353
» 355
» 359
» 361
» 363
» 366
» 367
» 368
» 371
» 373
» 374
» 376
» 376
XI
INDICE
III.3.2.
L’effettiva incidenza del momento della presentazione
delle domande sulla procedura ..........................................
III.3.3. L’esame delle domande: caratteri generali .........................
III.3.4. Il carattere «individuale» dell’esame .................................
III.3.5. Il carattere «individuale» dell’esame nella pratica ............
III.3.6. Il carattere «obiettivo» dell’esame .....................................
III.3.7. Il carattere «obiettivo» dell’esame nella pratica ................
III.3.8. Il carattere «imparziale» dell’esame ..................................
III.3.9. Il carattere «imparziale» dell’esame nella pratica .............
III.3.10. Le informazioni necessarie su cui fondare l’esame ...........
III.3.11. Il ruolo effettivamente svolto dalla CN circa le informazioni necessarie su cui fondare l’esame ........................
III.3.12. L’uso delle informazioni necessarie su cui fondare
l’esame effettivamente svolto da parte delle CT ...............
III.3.13. La necessaria competenza (e conoscenza) dei componenti degli organi decisionali .............................................
III.3.14. L’effettiva competenza (e conoscenza) dei componenti
degli organi decisionali .......................................................
III.3.15. La formazione effettivamente svolta da parte dei componenti degli organi decisionali .........................................
III.3.16. La messa a disposizione all’autorità giurisdizionale delle
informazioni ........................................................................
III.3.17. Le informazioni effettivamente a disposizione dell’autorità giurisdizionale ...........................................................
III.4. I criteri applicabili alle decisioni dell’autorità accertante .................
III.4.1. La comunicazione delle decisioni ......................................
III.4.2. I requisiti necessari delle decisioni negative: caratteri generali ....................................................................................
III.4.3. Aspetti problematici della forma e della deliberazione
delle decisioni .....................................................................
III.4.4. Le modalità effettive di forma e di deliberazione delle
decisioni ...............................................................................
III.4.5. L’obbligo di corredare le decisioni negative con una motivazione di diritto e di fatto ..............................................
III.4.6. L’effettiva motivazione di diritto e di fatto delle decisioni
negative ...............................................................................
III.4.7. L’effettiva motivazione delle decisioni di rigetto dello
status di rifugiato e di riconoscimento della protezione
sussidiaria ............................................................................
III.4.8. L’effettiva motivazione delle decisioni di rigetto della
protezione internazionale con sussistenza di gravi motivi
di carattere umanitario .......................................................
III.4.9. Il problema della motivazione delle decisioni di riconoscimento dello status di rifugiato nella pratica ..................
III.4.10. L’obbligo di informazione sui mezzi di impugnazione .....
III.4.11. L’obbligo di informazione sui mezzi di impugnazione
nella pratica .........................................................................
p.
»
»
»
»
»
»
»
»
377
378
378
379
380
381
383
386
388
» 389
» 395
» 397
» 402
» 405
» 407
» 407
» 409
» 409
» 409
» 410
» 412
» 413
» 414
» 416
» 417
» 417
» 418
» 420
XII
INDICE
III.4.12. Il tempo della comunicazione delle decisioni....................
III.4.13. Il tempo della comunicazione delle decisioni nella pratica .......................................................................................
III.4.14. La lingua delle decisioni .....................................................
III.4.15. La lingua delle decisioni nella pratica ...............................
III.5. Le garanzie e gli obblighi dei richiedenti ...........................................
III.5.1. Le garanzie dei richiedenti nella direttiva procedure .......
III.5.2. La garanzia dell’informazione ............................................
III.5.3. L’opuscolo informativo nella disciplina italiana ................
III.5.4. L’opuscolo informativo: analisi contenutistica e osservazioni critiche ....................................................................
III.5.5. La garanzia dell’assistenza di un interprete ......................
III.5.6. La garanzia dell’assistenza di un interprete nella pratica ...
III.5.7. Il reperimento degli interpreti nella pratica ......................
III.5.8. La garanzia della comunicazione con l’ACNUR (o altre
organizzazioni) ....................................................................
III.5.9. La garanzia della comunicazione con l’ACNUR (o altre
organizzazioni) nella pratica ...............................................
III.5.10. Il colloquio personale come obbligo dei richiedenti.........
III.5.11. Gli altri obblighi dei richiedenti.........................................
III.5.12. Gli obblighi dei richiedenti effettivamente imposti ..........
III.5.13. Le conseguenze della violazione degli obblighi dei richiedenti...............................................................................
III.6. Il colloquio personale ..........................................................................
III.6.1. Il colloquio personale nella direttiva procedure ...............
III.6.2. Il colloquio personale nel decreto procedure ...................
III.6.3. La composizione necessariamente collegiale degli organi
decisionali nello svolgimento del colloquio personale e la
sua eccezione .......................................................................
III.6.4. Il problema dell’effettivo rispetto della composizione
necessariamente collegiale degli organi decisionali nello
svolgimento del colloquio personale ..................................
III.6.5. Lo svolgimento effettivo del colloquio personale in modalità non collegiale e le sue conseguenze sul piano pratico .......................................................................................
III.6.6. Le eccezioni allo svolgimento del colloquio personale .....
III.6.7. I casi di domande c.d. manifestamente fondate nella pratica ........................................................................................
III.6.8. I casi di richiedenti in situazione di incapacità o impossibilità di sostenere un colloquio personale nella pratica ...
III.6.9. I casi di richiedenti o beneficiari c.d. irreperibili nella
pratica ..................................................................................
III.6.10. Le decisioni «sulla base della documentazione disponibile» ..................................................................................
III.6.11. Le decisioni «sulla base della documentazione disponibile» nella pratica .............................................................
p. 422
»
»
»
»
»
»
»
423
424
426
427
427
427
428
»
»
»
»
429
433
434
435
» 437
»
»
»
»
438
438
439
441
»
»
»
»
442
443
443
444
» 445
» 447
» 450
» 453
» 458
» 459
» 459
» 461
» 463
INDICE
III.6.12. I criteri applicabili al colloquio personale nella direttiva
procedure ............................................................................
III.6.13. La riservatezza del colloquio personale .............................
III.6.14. L’effettivo rispetto della riservatezza del colloquio personale ...................................................................................
III.6.15. I soggetti terzi che possono assistere al colloquio personale ...................................................................................
III.6.16. I soggetti terzi che effettivamente assistono al colloquio
personale .............................................................................
III.6.17. L’assistenza di un interprete durante il colloquio personale ...................................................................................
III.6.18. L’effettiva assistenza di un interprete durante il colloquio
personale .............................................................................
III.6.19. La «competenza sufficiente» dei soggetti incaricati di
svolgere il colloquio personale ...........................................
III.6.20. L’effettiva «competenza sufficiente» dei soggetti incaricati di svolgere il colloquio personale .............................
III.6.21. Il verbale del colloquio personale e il suo contenuto necessario ................................................................................
III.6.22. L’effettivo contenuto del verbale del colloquio personale
III.6.23. La sottoscrizione del verbale del colloquio personale da
parte dei richiedenti ............................................................
III.6.24. L’accesso dei richiedenti al verbale del colloquio personale e ai documenti amministrativi ................................
III.6.25. La sottoscrizione del verbale del colloquio personale da
parte dei richiedenti e l’accesso a questo e ai documenti
amministrativi nella pratica ................................................
III.7. Il diritto all’assistenza e alla rappresentanza legali ............................
III.7.1. Il diritto all’assistenza e alla rappresentanza legali ...........
III.7.2. Il ruolo effettivo dell’avvocato dei richiedenti nella fase
amministrativa della procedura ..........................................
III.7.3. Il ruolo effettivo dell’avvocato dei richiedenti nella fase
giurisdizionale della procedura e l’accesso al patrocinio a
spese dello Stato nella pratica ............................................
III.7.4. L’accesso dell’avvocato dei richiedenti agli atti e ai
CARA e CIE .......................................................................
III.8. Le garanzie per i minori non accompagnati ......................................
III.8.1. L’interesse superiore del minore come principio fondamentale ............................................................................
III.8.2. Il ruolo necessario del legale rappresentante dei minori
non accompagnati ...............................................................
III.8.3. Il ruolo effettivo del legale rappresentante dei minori
non accompagnati ...............................................................
III.8.4. La necessaria «competenza» dei componenti degli organi
decisionali a svolgere il colloquio personale dei minori
non accompagnati ...............................................................
XIII
p. 464
» 465
» 465
» 466
» 467
» 469
» 470
» 470
» 471
» 472
» 474
» 478
» 479
» 481
» 482
» 482
» 485
» 486
» 491
» 492
» 492
» 492
» 494
» 496
XIV
INDICE
III.8.5.
III.9.
III.10.
III.11.
III.12.
Le effettive modalità di svolgimento del colloquio personale dei minori non accompagnati..................................
III.8.6. L’accertamento della minore età ........................................
III.8.7. Le effettive modalità di accertamento della minore età....
Il trattenimento (e l’accoglienza) ........................................................
III.9.1. L’«arresto» nella direttiva procedure e le disposizioni relative al trattenimento e all’accoglienza nel decreto procedure ..................................................................................
III.9.2. Il trattenimento dei richiedenti e i suoi presupposti ........
III.9.3. L’intervento dell’autorità giudiziaria per il trattenimento
dei richiedenti e per la sua eventuale proroga ..................
III.9.4. Le modalità effettive dell’intervento dell’autorità giudiziaria per il trattenimento dei richiedenti e per la sua
eventuale proroga ................................................................
III.9.5. Il trattenimento dei richiedenti e l’esame accelerato ........
III.9.6. Il trattenimento dei richiedenti e le strutture a ciò destinate ...................................................................................
III.9.7. Il trattenimento dei richiedenti e le strutture a ciò destinate nella pratica..............................................................
III.9.8. I CIE e l’avvio della procedura per i richiedenti in stato
di trattenimento nella pratica .............................................
III.9.9. I CARA e le connesse disposizioni relative alla procedura
III.9.10. L’accoglienza in un CARA nella pratica ............................
III.9.11. L’accoglienza in un centro «non CARA» ..........................
Il ritiro esplicito di una domanda .......................................................
III.10.1. Il ritiro esplicito di una domanda ......................................
III.10.2. Il ritiro esplicito di una domanda nella pratica .................
Il ruolo dell’ACNUR ...........................................................................
III.11.1. Il ruolo dell’ACNUR secondo la direttiva procedure .......
III.11.2. Il recepimento da parte del decreto procedure della disciplina della direttiva procedure con riferimento al ruolo
dell’ACNUR ........................................................................
III.11.3. Le ulteriori funzioni assegnate all’ACNUR nel decreto
procedure ............................................................................
III.11.4. Il ruolo dell’ACNUR nella pratica .....................................
La raccolta di informazioni sui singoli casi ........................................
III.12.1. Il divieto di rapporti tra le autorità competenti e i presunti responsabili della persecuzione ai danni dei richiedenti nella direttiva procedure ...........................................
III.12.2. Il divieto di rapporti tra le autorità competenti e i presunti responsabili della persecuzione ai danni dei richiedenti nel decreto procedure ...............................................
III.12.3. Il divieto di rapporti tra le autorità competenti e i presunti responsabili della persecuzione ai danni dei richiedenti nella pratica................................................................
p.
»
»
»
497
498
499
500
» 500
» 502
» 504
» 506
» 507
» 508
» 511
»
»
»
»
»
»
»
»
»
515
519
525
528
530
530
532
533
533
» 534
» 535
» 537
» 540
» 540
» 541
» 542
XV
INDICE
LE PROCEDURE DI ESAME, REVOCA, CESSAZIONE,
RINUNCIA E IMPUGNAZIONE
III.13. Le procedure di esame ........................................................................
III.13.1. Il tempo ordinario della procedura ...................................
III.13.2. Il tempo effettivo della procedura .....................................
III.13.3. Il problema delle comunicazioni tra gli organi decisionali
e i richiedenti e la previsione del responsabile del procedimento ............................................................................
III.13.4. L’esame in via prioritaria o accelerato in generale ............
III.13.5. Le ipotesi di esame in via prioritaria nel decreto procedure ..................................................................................
III.13.6. L’esame in via prioritaria nella pratica ...............................
III.13.7. L’ipotesi di esame accelerato nel decreto procedure ........
III.13.8. L’esame accelerato nella pratica .........................................
III.14. Ulteriori tipologie di decisioni negative .............................................
III.14.1. Le domande irricevibili (secondo la direttiva procedure)
o inammissibili (secondo il decreto procedure) ................
III.14.2. Le domande inammissibili nella pratica ............................
III.14.3. Le decisioni di rigetto della protezione internazionale
con sussistenza di gravi motivi di carattere umanitario ....
III.14.4. Le decisioni di rigetto della protezione internazionale
con sussistenza di gravi motivi di carattere umanitario
nella pratica .........................................................................
III.14.5. Le decisioni di rigetto della protezione internazionale per
manifesta infondatezza ........................................................
III.14.6. Le decisioni di rigetto della protezione internazionale per
manifesta infondatezza nella pratica ..................................
III.15. I concetti di paese di primo asilo, paese di origine sicuro, paese
terzo sicuro e paese terzo europeo sicuro .........................
III.15.1. Il concetto di paese di primo asilo .....................................
III.15.2. L’effettivo impiego del concetto di paese di primo asilo ...
III.15.3. Il concetto di paese di origine sicuro ................................
III.15.4. I concetti di paese terzo sicuro e di paese terzo europeo
sicuro ...................................................................................
III.16. Le domande reiterate ..........................................................................
III.16.1. Le domande reiterate nella direttiva procedure ...............
III.16.2. Le domande reiterate in generale e l’integrazione di una
domanda nel decreto procedure ........................................
III.16.3. L’integrazione di una domanda nella pratica ....................
III.16.4. Le domande reiterate dopo la decisione su una precedente domanda nel decreto procedure ..........................
III.16.5. Le domande reiterate dopo la decisione su una precedente domanda nella pratica ..........................................
III.17. La revoca, cessazione e rinuncia .........................................................
III.17.1. La revoca e cessazione nella direttiva procedure ..............
p. 544
» 544
» 546
» 548
» 550
»
»
»
»
»
551
553
556
558
559
» 559
» 561
» 562
» 564
» 565
» 567
»
»
»
»
568
568
570
570
» 572
» 574
» 574
» 574
» 575
» 576
» 577
» 579
» 579
XVI
INDICE
III.17.2. L’ambito applicativo della disciplina della revoca e cessazione nel decreto procedure ...........................................
III.17.3. I diritti riconosciuti ai beneficiari della protezione internazionale nei casi di revoca o cessazione ......................
III.17.4. La segnalazione dei casi di revoca o cessazione e l’avvio
della relativa procedura ......................................................
III.17.5. Il colloquio personale nella procedura di revoca e cessazione nella pratica ............................................................
III.17.6. La documentazione utilizzata dalla CN per le decisioni di
revoca o cessazione .............................................................
III.17.7. Le decisioni della CN di revoca o cessazione nella pratica
III.17.8. Ulteriori profili procedimentali relativi alla revoca e cessazione .................................................................................
III.17.9. La rinuncia nella direttiva e nel decreto procedure .........
III.17.10. La rinuncia nella pratica .....................................................
III.18. L’impugnazione ....................................................................................
III.18.1. Il diritto dei richiedenti a un mezzo di impugnazione
efficace .................................................................................
III.18.2. La giurisdizione del giudice ordinario in materia di protezione internazionale .........................................................
III.18.3. L’individuazione del giudice territorialmente competente
III.18.4. L’individuazione del giudice territorialmente competente
nella pratica .........................................................................
III.18.5. Il termine per la proposizione del ricorso .........................
III.18.6. Il termine per la proposizione del ricorso nella pratica ...
III.18.7. Il diritto dei richiedenti di rimanere nel territorio dello
Stato fino alla scadenza del termine per la proposizione
del ricorso ............................................................................
III.18.8. La struttura e il contenuto tipici dei ricorsi nella pratica .
III.18.9. Il ricorso avverso le decisioni di revoca o cessazione .......
III.18.10. Il ricorso avverso le decisioni di revoca o cessazione nella
pratica ..................................................................................
III.18.11. La fase dell’instaurazione del giudizio ...............................
III.18.12. Il procedimento in camera di consiglio .............................
III.18.13. Il procedimento in camera di consiglio nella pratica .......
III.18.14. I casi di effetto sospensivo automatico del ricorso ...........
III.18.15. I casi di effetto sospensivo automatico del ricorso nella
pratica ..................................................................................
III.18.16. I casi di effetto sospensivo non automatico del ricorso ...
III.18.17. I casi di effetto sospensivo non automatico del ricorso
nella pratica .........................................................................
III.18.18. La prosecuzione delle misure di accoglienza in pendenza
del ricorso ............................................................................
III.18.19. La legittimazione passiva del Ministero dell’interno nel
giudizio di primo grado ......................................................
III.18.20. Il ruolo delle parti e l’istruttoria del giudice .....................
p. 580
» 581
» 584
» 585
» 587
» 588
»
»
»
»
591
593
594
595
» 595
» 598
» 600
» 604
» 607
» 610
» 612
» 613
» 616
»
»
»
»
»
617
617
618
622
624
» 626
» 627
» 631
» 635
» 636
» 639
XVII
INDICE
III.18.21.
III.18.22.
III.18.23.
III.18.24.
III.18.25.
III.18.26.
III.18.27.
III.18.28.
III.18.29.
III.18.30.
III.18.31.
III.18.32.
Il ruolo delle parti e l’istruttoria del giudice nella pratica
La decisione del tribunale ..................................................
La decisione del tribunale nella pratica .............................
Il secondo grado di giudizio innanzi alla corte d’appello.
Il secondo grado di giudizio innanzi alla corte d’appello
nella pratica .........................................................................
Il procedimento in camera di consiglio innanzi alla corte
d’appello ..............................................................................
Il procedimento in camera di consiglio innanzi alla corte
d’appello nella pratica ........................................................
La decisione della corte d’appello .....................................
La decisione della corte d’appello nella pratica ................
L’intervento del pubblico ministero nei giudizi innanzi al
tribunale e alla corte d’appello ..........................................
Il terzo grado di giudizio innanzi alla Corte di cassazione
Il terzo grado di giudizio innanzi alla Corte di cassazione
nella pratica .........................................................................
p.
»
»
»
640
643
644
649
» 651
» 654
» 655
» 656
» 656
» 658
» 659
» 663
Conclusioni della parte III .............................................................................. » 665
Bibliografia citata nel testo............................................................................... » 669
VALUTAZIONI DI SINTESI
I.
L’accoglienza: il recepimento della dir. n. 2003/9/CE da parte del
d.lgs. n. 140/2005 ................................................................................
I.1.
L’accoglienza dei richiedenti ..............................................
I.2.
La direttiva accoglienza e il suo recepimento tra norme e
prassi ....................................................................................
I.3.
Le strutture di accoglienza al di là dello SPRAR ..............
I.4.
La delimitazione dell’arco temporale dell’accoglienza: il
momento iniziale .................................................................
I.5.
La «fine» dell’accoglienza ..................................................
I.6.
La durata di fatto dell’accoglienza ....................................
I.7.
L’esclusione di fatto dall’accoglienza .................................
I.8.
L’obbligo di informazione ..................................................
I.9.
L’autorizzazione al soggiorno .............................................
I.10.
La residenza e la libera circolazione dei richiedenti .........
I.11.
La disciplina generale sulle condizioni di accoglienza ......
I.12.
Il sistema di protezione ......................................................
I.13.
La formazione del personale ..............................................
I.14.
Il mantenimento dell’unità del nucleo familiare e i minori
I.15.
L’istruzione ..........................................................................
I.16.
L’assistenza sanitaria ...........................................................
I.17.
La formazione professionale e l’accesso al mercato del
lavoro ...................................................................................
I.18.
L’accoglienza delle persone vulnerabili .............................
» 680
» 680
» 680
» 680
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
680
681
681
682
682
683
684
684
685
687
687
688
688
» 688
» 690
XVIII
INDICE
I.19.
I.20.
II.
III.
L’accoglienza dei minori non accompagnati ..................... p. 690
La revoca dell’accoglienza e il relativo ricorso .................. » 690
Le qualifiche: il recepimento della dir. n. 2004/83/CE da parte del
d.lgs. n. 251/2007 ................................................................
II.2.
L’esame dei fatti e delle circostanze ...................................
II.3.
I responsabili della persecuzione o del danno grave ........
II.4.
I soggetti che offrono la protezione ...................................
II.5.
Gli atti di persecuzione ......................................................
II.6.
I criteri di esclusione, diniego e revoca .............................
II.7.
La cessazione dello status di rifugiato e della protezione
sussidiaria ............................................................................
II.8.
Le disposizioni generali sul contenuto della protezione
internazionale nella direttiva e nel decreto qualifiche ......
II.9.
La protezione dall’espulsione .............................................
II.10.
Le informazioni ...................................................................
II.11.
Il mantenimento dell’unità del nucleo familiare ...............
II.12.
Il permesso di soggiorno ....................................................
II.13.
I documenti di viaggio ........................................................
II.14.
L’accesso all’occupazione ...................................................
II.15.
L’accesso all’istruzione ........................................................
II.16.
L’assistenza sanitaria e sociale ............................................
II.17.
I minori non accompagnati ................................................
II.18.
La libera circolazione, l’integrazione e l’alloggio ..............
II.19.
Il rimpatrio ..........................................................................
Le procedure: il recepimento della dir. n. 2005/85/CE da parte del
d.lgs. n. 25/2008, come modificato con il d.lgs. n. 159/2008 e la
l. n. 94/2009 .........................................................................................
III.1.
Le autorità responsabili ......................................................
III.2.
Il diritto di rimanere nello Stato di accoglienza e l’accesso alla procedura ............................................................
III.3.
I criteri applicabili all’esame delle domande .....................
III.4.
I criteri applicabili alle decisioni dell’autorità accertante
III.5.
Le garanzie e gli obblighi dei richiedenti ..........................
III.6.
Il colloquio personale .........................................................
III.7.
Il diritto all’assistenza e alla rappresentanza legali............
III.8.
Le garanzie per i minori non accompagnati ......................
III.9.
Il trattenimento (e l’accoglienza) ........................................
III.10.
Il ritiro esplicito di una domanda ......................................
III.11.
Il ruolo dell’ACNUR ..........................................................
III.12.
La raccolta di informazioni sui singoli casi .......................
III.13.
Le procedure di esame .......................................................
III.14.
Ulteriori tipologie di decisioni negative .............................
III.15.
I concetti di paese di primo asilo, paese di origine sicuro,
paese terzo sicuro e paese terzo europeo sicuro ...............
III.16.
Le domande reiterate ..........................................................
»
»
»
»
»
»
691
691
695
695
696
696
» 698
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
699
699
700
701
702
703
705
706
706
707
707
709
» 709
» 709
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
711
715
719
722
725
729
731
733
735
735
736
736
738
» 739
» 740
INDICE
III.17.
III.18.
XIX
La revoca, cessazione e rinuncia ........................................ p. 741
L’impugnazione ................................................................... » 743
APPENDICE NORMATIVA
I.1.
Direttiva 2003/9/CE del Consiglio del 27 gennaio 2003, recante
norme minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo negli
Stati membri .........................................................................................
I.2.
Decreto legislativo 30 maggio 2005, n. 140, recante Attuazione
della direttiva 2003/9/CE che stabilisce norme minime relative
all’accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri .....................
II.1. Direttiva 2004/83/CE del Consiglio del 29 aprile 2004, recante
norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi,
della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della
protezione riconosciuta .......................................................................
II.2. Decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, recante Attuazione
della direttiva 2004/83/CE recante norme minime sull’attribuzione,
a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica del rifugiato o di
persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché
norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta .............
III.1. Direttiva 2005/85/CE del Consiglio del 1° dicembre 2005, recante
norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini
del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato ...............
III.2. Decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25 (come modificato con il
decreto legislativo 3 ottobre 2008, n. 159 e con la legge 15 luglio
2009, n. 94), recante Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante
norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini
del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato ...............
» 747
» 760
» 769
» 790
» 805
» 836
Scarica

Abstract