REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Servizio Qualità, Formazione e Rischio clinico Direttore Dott. G. Salis Servizio di Riabiltazione Territoriale Direttore Dott.ssa A. Pirari Ritorno a casa informazioni, raccomandazioni e consigli per la prevenzione del linfedema dopo mastectomia 1 Il documento è stato realizzato dal gruppo di lavoro del Servizio di Riabilitazione del Distretto di Nuoro P. O. “C. Zonchello” Fisioterapiste: Daniela Cosseddu, Gianfranca Mulas, Cecilia Picasso, Francesca Pinna, Piera Pintori, Loredana Sanna 2 Questo opuscolo si rivolge a tutte le donne che come te sono state operate al seno. Qui di seguito troverai le risposte alle domande che più di frequente vi ponete al vostro rientro a casa dopo l’intervento. L’intento dell’opuscolo è quello di migliorare ed orientare le conoscenze tecnico-pratiche delle tantissime donne che hanno bisogno di un’utile guida per affrontare con serenità e consapevolezza eventuali problemi e ridurre al minimo il rischio di edema. Capirai che sarà importante modificare le tue abitudini e il tuo stile di vita e imparerai a trattare diversamente il tuo corpo e a avere con esso un nuovo approccio. Ricorda che ciò richiederà tempo, attenzione e pazienza, ma ne varrà sicuramente la pena perché riuscirai a vivere nel modo migliore le conseguenze di tale evento. Ti renderai conto che non dovrai stravolgere completamente le tue abitudini quotidiane ma, per proteggere il tuo sistema linfatico, forse, alcune cose dovranno essere modificate. Ricorda comunque che le risposte di questo opuscolo le devi intendere come consigli e raccomandazioni e mai come obblighi. 3 COSA SENTIRO’ NELLA CICATRICE? Nella zona operata puoi avvertire una sensazione di disagio o tensione che è da considerarsi normale dopo l’intervento chirurgico. Durante l’intervento possono essere stati irritati o interrotti alcuni fasci nervosi, e possono comparire: ● ● ● ● ● ● Sensazione di pesantezza al braccio. Senso di “stiramento”. Costrizione e dolore riferito alla cicatrice e all’ascella. Formicolio e sensazione tipo “punture di spillo”. Diminuzione della sensibilità nel braccio e nell’avambraccio. Zone di anestesia vicino alla cicatrice. Queste sensazioni possono persistere per alcuni mesi. DEVO FARE FISIOTERAPIA? E’ molto importante sin dai primi giorni dopo l’intervento ripristinare i movimenti del braccio operato, se questi sono limitati; ti consigliamo di non trascurare la cicatrice, valutandone la sua consistenza ed elasticità. E’ importante che la tocchi, troverai tu il momento per farlo, può essere sotto la doccia o quando potrai usare la crema, questo ti aiuterà a riconoscerti e il contatto servirà anche a lenire il dolore. Rivolgiti ad un servizio di riabilitazione (territoriale se sei già dimessa), avrai le risposte per gestire al meglio la tua nuova condizione. 4 PERCHE’ SENTO IL BRACCIO PESANTE? Il motivo è legato al tipo d’intervento subito. Quando è radicale ed il seno viene asportato interamente insieme ai muscoli pettorali o ad una parte di essi, si può avere difficoltà a muovere il braccio; inoltre l’asportazione dei linfonodi ascellari può causare un ristagno della circolazione linfatica. PERCHE’ IN ALCUNE DONNE IL BRACCIO SI GONFIA? Non tutte le donne che hanno subito un intervento di mastectomia vanno incontro alla sindrome del “grosso braccio”, questo si verifica nel 20-30% dei casi, ed è dovuto all’asportazione parziale o totale dei linfonodi e ad un’inadeguata riorganizzazione delle vie linfatiche secondarie. Si sviluppa così un ristagno della linfa nei vasi linfatici che possono andare incontro a sfiancamento perdendo la loro capacità drenante, con conseguente rigonfiamento dell’arto. Questa condizione è chiamata linfedema. Il linfedema può dare alcuni segni premonitori come: sensazione di peso al braccio o vero e proprio gonfiore che compare con il riposo o dopo attività più intensa. 5 DAL LINFEDEMA SI GUARISCE? No, perché il linfedema è una conseguenza meccanica dell’intervento, ma lo si può tenere sotto controllo prevenendone ad esempio le recidive; tieni presente che il linfedema non è una progressione della patologia tumorale. COME POSSO TENERE SOTTO CONTROLLO E PREVENIRE LE RECIDIVE DEL LINFEDEMA? Nell’ambito del tuo vivere quotidiano tanti sono gli accorgimenti da seguire, dal tipo di abbigliamento, alle attività legate al lavoro e al tempo libero, alla cura del corpo, alle norme igieniche e comportamentali. COSA NON DEVO INDOSSARE? Devi evitare tutti gli indumenti stretti, il reggiseno con ferretti e spalline sottili, la biancheria e gli abiti in materiale sintetico, orologi, anelli, bracciali ed elastici sul braccio operato. COME DEVO COMPORTARMI AL LAVORO E A CASA? Evita gli sforzi eccessivi e ripetitivi (come stirare per ore), non portare pesi per tempi lunghi e non infilare il braccio nei manici delle borse. Non praticare attività prolungate con il braccio in giù. Concediti delle pause mettendo il braccio in scarico (vedi figura), aprendo e chiudendo il pugno ripetutamente 6 per facilitare la circolazione linfatica. Indossa sempre i guanti nei lavori domestici, soprattutto quando usi detersivi. Evita fonti di calore intenso come braci e stufe, non appoggiare il braccio sopra il calorifero, non usare scaldini o scaldaletto. Proteggiti quando usi il forno con presine e guanti. Utilizza indumenti protettivi anche nel trattare animali. Potrebbe essere necessario modificare il tuo ambiente di lavoro, a volte basta poco (per es. un reggibraccio per il mouse). POSSO CONTINUARE A PRATICARE ATTIVITA’ FISICA E HOBBIES? Certo. Il nuoto, il ballo, la ginnastica dolce, le passeggiate ecc. sono attività fisiche indicate. Proteggiti per impedire che il tuo hobby sia causa di danni: guanti durante il giardinaggio, il decoupage e la pittura, il ditale nel ricamo e cucito, ecc. In ogni caso ricorda di fare spesso delle pause in modo che una semplice attività non si trasformi in uno sforzo. Evita bagni caldi, sauna e lampade solari, puoi comunque andare al mare nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio usando sempre la crema protettiva. Evita sport che possono affaticare troppo le braccia. 7 DEVO CAMBIARE LE MIE ABITUDINI NELLA CURA DEL CORPO? Non eccessivamente, alcune attenzioni sono però necessarie ad esempio: ● Per la depilazione dell’ascella e del braccio usa il rasoio elettrico, evita la ceretta, le creme depilatorie e gli epilatori elettrici. ● Attenta a non ferirti quando ti tagli le unghie. ● Dal parrucchiere cerca di evitare il casco. ● Usa prodotti repellenti naturali per prevenire le punture d’insetto. DEVO CAMBIARE LE MIE ABITUDINI ALIMENTARI? Anche la dieta ha un ruolo molto importante nella prevenzione del linfedema. Cerca di non aumentare di peso, evita i grassi animali perché questi tendono a depositarsi maggiormente nell’arto interessato, riduci l’assunzione di sale negli alimenti. Se sei in sovrappeso rivolgiti ad uno specialista dell’alimentazione. COME FARE PER LE PICCOLE FERITE E LE USTIONI? Anche le più piccole ferite all’arto operato e alla parte adiacente del torace offrono una via d’accesso ideale ai batteri che causano la linfangite. Disinfetta perciò le ferite, anche le più insignificanti. Considera ferita anche la puntura dell’ago, di conseguenza evita i prelievi di sangue e la terapia endovenosa nell’arto interessato; così pure evita la misurazione della pres8 sione sanguigna. Disinfetta punture d’insetti e piccole ustioni e usa un antimicotico nel caso d’infezioni fungine. Se nonostante la tua cura si verifica un’infezione batterica estesa del braccio con rossore, gonfiore e febbre, rivolgiti subito al tuo medico curante. IN CHE COSA CONSISTE LA TERAPIA RIABILITATIVA DEL LINFEDEMA? Sarà fondamentale nella prevenzione e cura del linfedema seguire un percorso di terapia riabilitativa che in genere consiste nel linfodrenaggio manuale associato al bendaggio (fig. I), ed eventualmente la pressoterapia fig. I 9 fig. II Ti sarà prescritto, come mantenimento e a scopo preventivo di eventuale aggravamento, un bracciale elastico (fig. II), fatto solitamente su misura. E’ utile sapere che tale prescrizione sarà effettuata dal medico fisiatra, e la fornitura è concessa gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale a tutte le donne aventi diritto. CHE COS’E’ IL LINFODRENAGGIO MANUALE? Il linfodrenaggio manuale è una tecnica di massaggio eseguita dal fisioterapista, che, attraverso manovre specifiche, drena la linfa in eccesso verso i dotti linfatici principali, permettendo alla stessa di defluire nel sistema venoso. Esistono diverse tecniche e le manovre utilizzate (a pompa, circolari, a tampone 10 ecc...) possono variare, ma tutte tengono conto dell’anatomia del sistema linfatico e delle stazioni linfonodali integre, che vengono prima “aperte” e verso le quali dev’essere indirizzato il flusso della linfa. CHE COS’E’ LA PRESSOTERAPIA? La pressoterapia è una tecnica meccanica eseguita con elementi distensivi pneumatici che gonfiandosi e sgonfiandosi in sequenza e con pressioni ben definite e graduate, favoriscono il drenaggio del liquido in eccesso. Il fisioterapista imposta e segue tutta la procedura facendola precedere dall’ “apertura” con linfodrenaggio manuale. Per impostare questo trattamento è basilare la valutazione del medico fisiatra e del fisioterapista, in modo da scongiurare l’intasamento dei linfonodi del collo, o l’aggravamento del linfedema. Ti raccomandiamo di non eseguire mai auto-trattamento a domicilio e di rivolgerti solo a personale medico qualificato. Personale Sanitario referente per il trattamento del linfedema: Fisioterapiste: Daniela Cosseddu, Gianfranca Mulas Cecilia Picasso, Piera Pintori Loredana Sanna, Alice Storti Medico Fisiatra: Rosanna Fronteddu Nelle pagine che seguono ti proponiamo qualche esercizio che potrai fare a casa. 11 Sdraiata 12 Sdraiata 13 14 Seduta 15 In piedi Le foto interne all’opuscolo sono di proprietà del Servizio di Riabilitazione territoriale Asl 3 Nuoro. Ringraziamenti Francesco Del Casino per le foto dei murales di Orgosolo 16