XV premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo – maestro del colore, maestro della luce Teramo 10-23 ottobre 2010 Piero Chiarini PRESIDENTE DEL PREMIO Cell. 3387794943 Sandro Melarangelo DIRETTORE ARTISTICO Walter D’Ignazio Banda Musicale di Montorio al Vomano dir. dal M° Gianfranco Di Donatantonio ACCOGLIENZA OSPITI Daniele Seconi, Laura Venditti ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE SERATA DI PREMIAZIONE SEGRETERIA DEL PREMIO Cell. 3926138153 Della Noce Rino Orsatti, Alessio Palantrani, Pierluigi Manzo Marie Claire UFFICIO STAMPA – INTERPRESS e-mail: [email protected] Marco Pace, Fabrizio Di Diodato con la collaborazione del Liceo Artistico di Teramo SCENOGRAFIA Pacot Video Di Vincenzo Cicconi Alessandro Petrini RIPRESE VIDEO PIANOFORTI ABITI Hair Studio Di Pisana ACCONCIATURE Armando Di Antonio SERVIZI FOTOGRAFICI Matteo La Penna BACKSTAGE FOTOGRAFICO Stefano Piergiovanni COORDINAMENTO EDITORIALE Teleponte REALIZZAZIONE VIDEO MANIFESTAZIONE Organizzazione: Associazione Culturale Teramo Nostra – tel. 0861/241900 – fax 0861/250312 Ringraziamenti: Cinecittà Holding – Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Lucana – Cineteca Bologna – LAB 84 – Franco Mariotti – Istituto Luce – Home Movies – DM Service – Hotel Abruzzi – Cantina Scialletti – Cantina Conducci-Ponno - Decar Promotori e sostenitori del premio Enzo Caporale Vincenzo Cerulli Irelli Piero Chiarini Ennio De Dominicis Giuseppe De Santis Tiziana Di Blasio Giustino Di Carlantonio Walter D’Ignazio Aldo Di Ottavio Carlo Di Palma Gianni Di Pietro Giandomenico Di Sante Massimo Di Venanzo Mario Filippini Gianni Gaspari Roberto Girometti Alberto La Barba Carlo Lizzani Antonio Macera Aristide Malavolta Stefano Masi Sandro Melarangelo Pietro Montani Lino Nisii Lino Pellecchia Giuseppe Pinori Giuseppe Rotunno Claudio Ruffini Rocco Salini Angelo Sperandio Giorgio Tonti Giorgio Treves Tonino Valeri Giuseppe Vignoli Comitato d’onore Presidente Presidente della della Giovanni Chiodi Regione Abruzzo Valter Catarra Provincia di Teramo Maurizio Brucchi Sindaco di Teramo Gabriele Ruggieri Sindaco del Comune di Castellalto Sindaco del Antonio Di Giustino Comune di Pietracamela Eugenio Soldà Prefetto Salvatore Di Paolo Presidente Unione degli Industriali Sen. Paolo Tancredi On. Tommaso Ginoble On. Carla Castellani premio alla carriera (Vittorio Storaro) Vittorio Storaro con Francis Ford Coppola sul set di “Apocalypse Now” Premio Autore della Fotografia Cinematografica Italiana GIOVAN BATTISTA MARRAS per “Puccini e la fanciulla” Per aver ricreato nel film “Puccini e la fanciulla” di Paolo Benvenuti la luce e l’atmosfera di un’epoca lontana, toccata dall’incanto della musica. Premio Autore della Fotografia Cinematografica Straniera – EX AEQUO CAROLINE CHAMPETIER per “Uomini di Dio” Per la capacità di trasmettere il senso della spiritualità attraverso il rigore della costruzione dell’immagine nel film “Des Hommes et des Dieux” diretto da Xavier Beauvois, arricchito pure da una visione non comune della luce nordafricana.. STEPHANE FONTAINE per “Il profeta” Per aver saputo inserire una chiave intimista nella livida rappresentazione dell’universo carcerario nel film “Un prophète” diretto da Jacques Audiard. Premio alla carriera VITTORIO STORARO Per aver trasformato la fotografia del cinema in un’autentica scrittura della luce ed aver imposto, attraverso un percorso straordinario e di incrollabile coerenza, il carattere autoriale del proprio contributo all’arte del cinema Premio alla memoria VILKO FILAC Per aver saputo costruire, attraverso la sua luce, mondi poetici sognanti e dolci, fecondati da una spruzzata di realismo magico, ora in chiave fiabesca, ora in chiave più cupa. Targa Speciale Autore della Fotografia Cinematografica Fiction TV ROBERTO FORZA “Sangue Pazzo” di Marco Tullio Giordana Giuria del Premio: Stefano Masi (Critico, Presidente di giuria); Maurizio Zaccaro (Regista); Alessio Gelsini (Presidente A.I.C.); Franco Mariotti (Giornalista); Vittorio Giacci (Regista) ITALIANA PREMIO AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Paolo Benvenuti PUCCINI E LA FANCIULLA Italia, 2008, 84’,col. Sceneggiatura: Paola Baroni Fotografia: Giovan Battista Marras Montaggio: Cesar Augusto Meneghetti Musica: Paola Baroni Interpreti: Riccardo Joshua Moretti, Tania Squillario, Giovanna Daddi, Debora Mattiello, Federica Chezzi Nel 1908 Giacomo Puccini sta componendo una nuova opera, tratta dal dramma di David Belasco “The Girl of the Golden West”, nella sua villa di Torre del Lago. Proprio dinanzi all’abitazione del musicista emerge dall’acqua, sospeso su palafitte, lo “Chalet da Emilio”: un rustico ritrovo di legno e falasco, frequentato da pescatori e cacciatori di frodo. Dietro il banco, a dispensare vino e sorrisi, c’è Giulia, la bella figliola di Emilio Manfredi… Cogliendo appieno il credo irrinunciabile del Maestro (la grande passione e l’impossibilità di fuggirla), Benvenuti ricostruisce l’ambiente storico in cui si consumò il dramma di Doria attraverso inquadrature di smagliante bellezza. Lavorando sulla sottrazione e sullo smantellamento di tutti gli orpelli attoriali, il regista raggiunge la figura (Doria) nascosta dentro la massa informe dei documenti indagati. Ritrova in questo modo l’essenza del cinema: quella di un’ombra che si muove su una parete bianca. Sul volto amabile e garbato di Riccardo Joshua Moretti, Benvenuti riconosce e rintraccia la storia dell’individuo e la storia della società novecentesca. Perché è nella storia e nel passato che il regista toscano cerca il presente e trova l’attualità dell’inattuale. Filmografia essenziale Accertamento 2001; Riconciliati 2002; Segreti di stato 2003; Terza stella 2005; Basta un niente 2006; Puccini e la fanciulla 2008; In carne e ossa 2010 Jacques Audiard IL PROFETA Francia, 2009,155’, col. Condannato a sei anni di carcere, il diciannovenne Malik El Djebena non sa né leggere né scrivere. In prigione, Malik sembra più giovane e fragile rispetto agli altri detenuti. Preso di mira dal leader della gang corsa, che spadroneggia nel carcere, Malik è costretto a svolgere numerose “missioni”, che rafforzeranno il suo animo e che gli faranno meritare la fiducia del boss. Malik è una persona molto audace e non esiterà a mettere a punto un suo piano segreto. Ancora una storia che ruota nell’universo tanto umano quanto traditore della comunicazione. Qui le lingue sono almeno tre, ma è quella silenziosa del sangue che sigla gli accordi, e il potere, in questo codice, è inversamente proporzionale al numero di parole che richiede. La critica di Audiard alla mala educazione del sistema carcerario è evidente, talvolta aspra, talvolta sarcastica (le uscite per “buona condotta”), ma non è tramite la parola che si esprime: la sua lingua è quella della regia, di cui è interprete sicuro e abile. Quello che propone allo spettatore, qui come in tutte le sue opere, è l’immersione completa nel mondo che racconta, la sospensione del pre-giudizio, lo spettacolo della complessità di un personaggio maschile. La pretesa questa volta, però, va oltre l’offerta: nonostante l’ottimo Tahar Rahim, protagonista, Un prophète si dilata oltremodo, prova qualche artificio ma non fino in fondo, sfiora emozioni interessanti: un film più maturo dei precedenti, ma meno comunicativo. Filmografia essenziale A New Life 2001; Juste au-dessus des trains 2002; Playing “in the Company of Men” 2003; Look at Me 2003; Je m’appelle Elisabeth 2005; A Prophet 2008; Spy(ies) 2008; Dumas 2009 P R E M I O A U T O R E D E L L A F O T O G R A F I A s t r a n i e r a (EX–AEQUO) Sceneggiatura: Thomas Bidegain, Jacques Audiard Fotografia: Stephane Fontaine Montaggio: Juliette Welfling Musica: Alexandre Desplat Interpreti: Tahar Rahim, Niels Arestrup, Adel Bencherif, Hichem Yacoubi, Reda Kateb, Jean-Philippe Ricci, Gilles Cohen P R E M I O A U T O R E D E L L A F O T O G R A F I A s t r a n i e r a (EX–AEQUO) UOMINI DI DIO Francia, 2010, 120’,col. Sceneggiatura: Xavier Beauvois, Etienne Comar Fotografia: Caroline Champetier Montaggio: Musica: Jean-Jacques Ferran Interpreti: Jean-Marie Frin, Jacques Herlin, Philippe Laudenbach, Michael Lonsdale, Xavier Maly, Loïc Pichon, Olivier Rabourdin, Lambert Wilson Un monastero sperduto sull’altopiano di Tibhirine, in Algeria. Sette trappisti francesi conducono da tempo un’esistenza in completa armonia con la collettività musulmana che vive nel villaggio adiacente. Partecipano ai loro riti, offrono sostegno medico, distribuiscono all’occorrenza medicinali e vestiti dismessi, soprattutto a donne e bambini. Ma la situazione politica del paese - dilaniato dal conflitto tra le forze governative e i gruppi estremisti di matrice fondamentalista - costringerà i monaci a riflettere sulla loro posizione: restare, e rischiare la vita, in nome di una missione da portare a termine, o fuggire in cerca di un luogo più sicuro? Partendo dal reale fatto di cronaca del rapimento e la conseguente uccisione di sette monaci trappisti avvenuta nel 1996 a Tibhirine, Xavier Beauvois si concentra sul triennio precedente la tragedia. Inquadrando l’umanità, le abitudini e, soprattutto, la completa integrazione di questi frati (interpretati tra gli altri, oltre al già citato Lonsdale, da Lambert Wilson e Olivier Rabourdin) con il contesto circostante, e dimostrando in questo modo che la pacifica coesistenza di diverse fedi è non solo possibile, ma socialmente auspicabile, Beauvois costruisce un film in cui il messaggio finisce però per sovrastare la forma. Filmografia essenziale Fred Brauner prefere la biere 1979; Paris s’en va 1981; Rapporti di classe 1984; Elle et lui 1987; Quand je serai jeune 1988; Non sento più la chitarra 1991; La fille seule 1995; Nettoyage a sec 1997; Le vent de la nuit 1999; L’intouchable 2006; L’avvocato del terrore 2007; Le ragioni dell’aragosta 2007; Notre ami Chopin 2009; Des homme et des dieux 2010. a r e i r r a c ALLA PREMIO premio alla carriera a r e i r r a c a l l a o i m e p r Nato a Roma nel 1940, Vittorio Storaro, virtuoso della luce, per il suo precoce ed estroverso genio può considerarsi il Mozart della moderna fotografia. Nelle sue immagini, il concetto di scrittura della luce si traduce anche sul piano delle definizioni, con la dicitura direttore della fotografia sostituito da cinematografo o autore della fotografia cinematografica. Da Bernardo Bertolucci, suo regista d’elezione, ha imparato ad impostare la luce sulla base di categorie filosofiche fondate sulla dicotomia degli elementi (luce-ombra, giorno-notte, maschile-femminile). Iniziò a mettere in relazione il croma e le emozioni, non più nel semplice rispetto delle regole standardizzate, ma in una chiave lirica e poetica della fotografia. Esempi di capolavori bertolucciani sono Il conformista (1970), Ultimo tango a Parigi (1972) e Novecento (1974), in cui la fotografia di Storaro affrontò splendidamente la mescolanza di luce naturale e artificiale, di interni ed esterni. Tale impostazione e l’uso drammatico della luce fu esportato anche ad Hollywood ottenendo immenso successo e notorietà. Nel giro di pochi anni, infatti, ottenne ben tre Premi Oscar con Apocalipse Now di Francis Ford Coppola nel 1979, in cui il Maestro applicò l’idea del conflitto fra luce naturale ed artificiale alla guerra del Vietnam, frutto di una faticosa lavorazione sul luogo; Reds di Warren Beatty nel 1981, con cui sfiorò il quarto successo con Dick Tracy nel 1990 e L’ultimo imperatore di Bertolucci nel 1987. I tre Oscar lo proiettarono in breve tempo tra le grandi star del cinema contemporaneo, ma il proprio talento nobilitò anche opere di genere come il giallo Agatha (1979) di Michael Apted o l’avventuroso Ladyhawke (1985) di Richard Donner, girato in Abruzzo e di cui è famosissima la sequenza della cattedrale. Dopo il successo hollywoodiano, Storaro intraprese una nuova fase, dividendosi fra cinema e progetti culturali di ampio respiro. Da qui la collaborazione con lo spagnolo Carlos Saura con Flamenco (1995), Taxi (1996), Tango (1998), Goya (1999). Senza contare i premi minori, solo in Italia si è aggiudicato cinque Nastri d’Argento e un David di Donatello, mentre nel mondo ha vinto il Premio Goya, l’European Film Award e, il Gran Prix della Commission Superieure Technique al festival di Cannes. Negli ultimi anni si sono moltiplicati anche i premi alla carriera e fra questi ricordiamo quello di Taormina (2001), quello oltreoceano dell’American Society of Cinematographers (2001) ed il Nastro d’Argento ricevuto in patria dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici (2008). Fonte: Dizionario Mondiale dei direttori della fotografia – Stefano Masi – Le Mani Editore a r e i r r a c a m Filmografia essenziale: Il conformista 1970; Ultimo Tango a Parigi 1972; Giordano Bruno 1973; Novecento 1976; Apocalypse Now 1979; Reds 1981; Un sogno lungo un giorno 1982; Ladyhawke 1985; L’ultimo imperatore 1987; Tucker, un uomo e il suo sogno 1988; Dick Tracy 1990; Piccolo Buddha 1993; Flamenco 1995; Taxi 1996; Bulworth – Il senatore 1998; Goya 1999; Ho solo fatto a pezzi mia moglie 2000; Zapata – Il sogno dell’eroe 2004; L’esorcista: la genesi 2004. r e i o a Ispirato alla lontana a Cuore di tenebra (1902) di Joseph Conrad, sceneggiato da J. Milius, splendidamente fotografato da Vittorio Storaro, è il più visionario e sovreccitato film sul Vietnam, trasformato in mito. Delirante, eccessivo, diseguale, ricco di sequenze straordinarie, assai discusso e talvolta estetizzante nel suo ostentato brio stilistico, nella sua spropositata ambizione di grandiosa complessità. È una riflessione amara, forse disperata, sull’imperialismo USA, erede del colonialismo europeo, sulla follia omicida della civiltà occidentale, sul legno storto dell’umanità. Palma d’oro al Festival di Cannes, ex aequo con Il tamburo di latta. Due Oscar: Vittorio Storaro (fotografia) e Walter Murch (suono). p 1969: la guerra del Vietnam è al suo culmine. Il capitano Benjamin L. Willard (Martin Sheen) è tornato a Saigon; egli è un ufficiale dell’esercito americano, dove nominalmente appartiene ai paracadutisti della 173ª Brigata Aviotrasportata. Inoltre è profondamente turbato dalle missioni segrete che ha svolto ed apparentemente non è più adeguato alla vita civile. Kurtz, colonnello dell’esercito statunitense in Vietnam è uscito dai ranghi, ha sconfinato in Cambogia con i suoi uomini e ha costituito una sorta di impero personale dove combatte una sua feroce guerra privata. Al capitano Willard è affidata la missione di raggiungere Kurtz nel suo territorio e di eliminarlo. Sarà un viaggio terribile, punteggiato di insidie e, ancor più, avvelenato da molteplici orrori. l Francis Ford Coppola APOCALYPSE NOW USA, 1979, 141’,col. l Sceneggiatura: Francis Ford Coppola, Micheal Herr, John Milius Fotografia: Vittorio Storaro Montaggio: Lisa Fruchtman, Gerald B. Greenberg, Richard Marks, Walter Murch Musica: Carmine Coppola, Francis Ford Coppola, Mickey Hart, The Doors Interpreti: Martin Sheen, Marlon Brando, Robert Duvall, Frederic Forrest, Albert Hall, Dennis Hopper, Laurence Fishburne, Harrison Ford, Francis Ford Coppola, Vittorio Storaro. a r e i r r Sceneggiatura: Edward Khmara, Tom Mankiewicz, Michael Thomas, David Webb Peoples Fotografia: Vittorio Storaro Montaggio: Stuart Baird Musica: Andrew Powell Interpreti: Matthew Broderick, Michelle Pfeiffer, Rutger Hauer, Leo McKern, John Wood, Ken Hutchison, Nicolina Papetti p r e m i o a l l a c a Richard Donner LADYHAWKE USA, 1985,116’, col. Durante la sua rocambolesca fuga dalle prigioni di Aguillon Philipe Gaston detto Il topo (Matthew Broderick) ladruncolo condannato a morte, viene riconosciuto da una truppa di soldati del Vescovo e salvato in extremis dal cavaliere Etienne Navarre (Rutger Hauer). Ben presto Gaston capirà che un’oscura maledizione incombe su Navarre che al calar della notte lo tramuta in un feroce lupo nero, risultato di un complotto esoterico ordito dal Vescovo di Aguillon dopo un patto con il diavolo. Ladyhawke è un film davvero memorabile per location, interpreti e una colonna sonora davvero originale che non fa che accentuare un’intrigante commistione di atmosfere da fiaba ed una messinscena oltremodo realistica, che snobba effetti speciali superflui e fumettose location virtuali. Il regista Richard Donner punta tutto sul fascino delle località in cui è stata girata la pellicola, tra le altre il Parco Nazionale del Gran Sasso, le Dolomiti e le città di Parma e Piacenza, che donano al film suggestioni medioevali, che unite al fiabesco script, e ad una coppia di protagonisti fascinosi e carismatici, fanno di Ladyhawke un piccolo ed anomalo classico del genere fantasy. Da segnalare nel ruolo di Gaston il topo un giovanissimo Matthew Broderick reduce dal successo di Wargames, la memorabile colonna sonora che porta la firma di uno dei componenti degli Alan Parson Project, il tastierista Andrew Powell e la fotografia del tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro. premio alla memoria (Vilko Filac) a i r o m e m a l l a In occasione del Premio a Vilko Filac, l’Esposimetro d’Oro alla Memoria, verrà personalmente ritirato dal grande Emir Kusturica. Il cineasta serbo ha manifestato grande soddisfazione per questo riconoscimento che consacra il talento e le capacità del suo Autore della fotografia dai primi anni fino ad Underground ed ha voluto fortemente essere presente per poter ricevere nelle proprie mani un premio che ricorderà per sempre Vilko Filac e la sua sognante fotografia. p r e m i o Sloveno, nato a Ptuj nel 1950, Vilko Filac ha legato il proprio nome alle atmosfere di sognante realismo dei primi film diretti da Emir Kusturica, col quale collaborò intensamente per quasi un ventennio, dalla fine degli anni Settanta fino ad Underground (1995). Al fianco del giovane Kusturica firmò la fotografia, in una chiave di delicato realismo fantastico, del suo primo film Ti ricordi di Dolly Bell (1981) che vinse il Leone d’Oro a Venezia e della seconda opera Papà è in viaggio d’affari (1985), Palma d’Oro a Cannes, che applicava più raffinatamente la stessa ricetta luministica. Nell’intervallo fra questi due capolavori, Filac ebbe modo di collaborare con l’irriverente cineasta Karpo Godina in Rdeci boogie, ali kaj ti je deklica (1982), con France Stiglic in Veselo gostivanje (1983). Ad ogni modo, seguì l’evoluzione del realismo magico kusturicano in una chiave più tormentata in Il tempo dei gitani (1989) e nell’americano Arizona dream (1993), folle commedia che rileggeva un’America più sognata che reale. A tutt’altro gusto figurativo si richiama, invece, Underground (1995), seconda Palma d’Oro a Cannes per Kusturica che iniziò ad immergersi in una macabra penombra espressionista per dare voce ai conflitti nei Balcani. Terminata la collaborazione con Kusturica, Filac si confermò autore della fotografia di alto profilo, firmando negli anni Novanta Chinese Box (1997) di Wayne Wang, Mon Ange (2004) di Serge Frydman in cui alcuni spunti visuali rivelano il suo talento indiscutibile e Pummarò (1990), prima opera dell’italiano Michele Placido. Ha vinto il premio per la miglior fotografia al Festival nazionale del cinema jugoslavo per le immagini del film Butnaskaja (1986) di Franci Slak. In due diverse edizioni ha concorso al Golden Frog del Festival Camerimage, una volta per l’inquietante fotografia post-espressionista di Underground e quindi per la sua collaborazione al primo lungometraggio di Johnny Depp, The Brave (1997). Filac con Kusturica sul set di Arizona Dream Fonte: Dizionario Mondiale dei direttori della fotografia – Stefano Masi – Le Mani Editore a i r o m Emir Kusturica UNDERGROUND Fra/Ger/Jug/Ung, 1995, 167’,col. a l o i r Do You Remember Dolly Bell? 1980; When Father Was Away on Business 1984; Time of the Gypsies 1989; Underground 1995; Chinese Box 1997; Novocaine 2000; L’île aux Trésors 2006 p Filmografia essenziale e m È difficile stringere in una definizione di genere un grande film visionario come il 5° lungometraggio del bosniaco Emir Kusturica. È una tragicommedia musicale con le musiche tzigane di Goran Bregovic, un racconto straripante di feste nuziali, riti collettivi e baccanali che fanno da filo conduttore e danno ritmo. “C’era una volta un paese...” è il sottotitolo. La Jugoslavia, naturalmente. Kusturica dice che non è un film nostalgico, ma un necrologio. Forse il Paese di cui ha cercato di raccontare 40 anni di storia non è mai esistito. Underground è il sogno di un incubo, quello della Storia e del suo tempo sporco. 2ª Palma d’oro a Cannes dopo quella del 1985. Presentato come film della Comunità Europea. a l Ambientato nella Jugoslavia immersa nella seconda guerra mondiale, il film ripercorre la storia di questa nazione attraverso gli occhi di Marko e Petar (detto “Il Nero”), gli “eroi” di questo film, entrambi innamorati della bella attrice Natalija. Il Nero, imprigionato dai tedeschi durante il conflitto e liberato da Marko, trova rifugio in una cantina assieme ad altri resistenti, tra cui sua moglie Vera che morirà di parto dando alla luce Jovan e col fratello di Marko, Ivan. L’amico Marko lo terrà nascosto per 20 anni facendogli credere del persistere della guerra, sfruttandolo nella produzione e nel commercio delle armi sotto il governo di Tito, mentre lui si arricchirà e diventerà un esponente di spicco del regime. m e Sceneggiatura: Dusan Kovacevic Fotografia: Vilko Filac Montaggio: Branka Ceperac Musica: Goran Bregovic Interpreti: Miki Manojlovi , Lazar Ristovski, Mirjana Jokovi, Slavko Štimac, Ernest Stoetzner, Mirjana Karanovi , Milena Pavlovi , Sr an Todorovi Mostra di pittura del conterraneo claudio morabito storico operatore del cinema Claudio Morabito Operatore di macchina a r ttu i p i d a r st o m Claudio Morabito è stato un operatore alla macchina di importanti e numerosi film italiani ed esteri. Nato a Tortoreto (TE) nel 1941, dopo gli studi superiori, si appassiona alla fotografia e frequenta al “CIAC” il corso per operatori cinematografici con ottimi risultati superando così il triennio. La sua carriera ha inizio quale volontario nella produzione del film “I due gladiatori” con la qualifica di aiuto assistente operatore negli stabilimenti De Paolis nel 1964. Superato il volontariato, partecipa a circa 25 film come assistente operatore. Apprezzato per la sua professionalità, inizia ad essere richiesto dalle produzioni e dai registi più importanti quale operatore di macchina. Nella sua vita cinematografica ha partecipato ad oltre 130 film tra i più importanti della sue epoca con registi quali Carlo Lizzani per Fontamara, Giuliano Montaldo per Tempo di uccidere, Dino Risi per Tolgo il disturbo, Pasquale Festa Campanile per Il Ladrone, Giuseppe Tornatore per Stanno tutti bene, Giuseppe Patroni Griffi per La gabbia, Paolo Cavara per Fregoli, Lucio Fulci per Operazione San Pietro, Luciano Salce per Mark Twin, Ken Annakin per Gengis Kan, David Hemings per Codice rebecca, Gabriele Lavia per Sensi. Con alcuni registi quali Sergio Martino, Umberto Lenzi, Josè Maria Sanchez (suo regista preferito, purtroppo scomparso prematuramente), Fernando Di Leo, Massimo Tarantini, Nando Cicero ha realizzato circa 50 film. La sua passione per la fotografia lo ha indotto a sperimentarsi nella Direzione della fotografia in circa 15 pellicole, ma il suo vero amore era di stare con l’occhio alla macchina da presa. m us i c a l i v i d e o c l i p s a i o m a gg i o Presentazione Architettura Love Color Music – Education color 2010 “La musica è architettura svolta, mentre l’architettura è musica pietrificata” - GOETHE Il progetto Architettura Love Color Music è una composizione video – musica – colore, basata su immagini cromatiche legate a concetti di scelte architettoniche. Il progetto, ideato dall’Architetto Imeria Centinaro, vuol essere un’educazione al colore ed ha lo scopo di trasmettere maggiore sensibilità ed ottenere una cultura del colore. Il progetto architettonico ha scelto la musica quale veicolo di comunicazione perché il ritmo, la proporzione, l’armonia, la struttura sono concetti che possono essere indistintamente usati sia in una composizione musicale che in una composizione architettonica. E come se ad un musicista fosse possibile progettare il tempo e ad un architetto suonare lo spazio. Il progetto prevede un tour internazionale che partirà proprio da Teramo e dal Premio “Gianni Di Venanzo”, per poi proseguire nelle città di Amsterdam, Miami, Barcellona, Berlino per poi chiudersi in Italia a Milano e Roma nell’estate 2011. Il progetto è patrocinato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo. A CURA DI: Arch. Imeria Centinaro: libero professionista, esperta del colore e cromoterapia in architettura. Ideatrice del progetto, ha lavorato a Firenze, Milano, Pistoia ed ha partecipato a concorsi nazionali del colore in architettura. Ama dipingere. DJ Pirupa: talentuoso dj produttore italiano, si è recentemente distinto tra gli altri produttori di successo toccando la vetta delle classifiche di beatport con i suoi ultimi dischi. DJ Leon: talentuoso dj teramano, si è esibito nei più prestigiosi club del mondo: New York, Singapore, Londra e Mosca. P R I V A T O C I N E M A Il cinema di famiglia o cinema privato intende individuare quell’insieme di materiali audiovisivi del passato e del presente che nascono al di fuori della “macchina cinema”, ovvero delle strutture di produzione industriale del linguaggio audiovisivo sia cinematografico che televisivo. Nella memoria collettiva sono ben noti i formati 8mm e Super 8, utilizzati dai cineamatori per immortalare rituali di famiglia, viaggi o aspetti vari della società. Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia (www.homemovies.it), unica realtà italiana dedicata alla salvaguardia e alla valorizzazione del cinema amatoriale, è un archivio di immagini in movimento fruibili da ricercatori, autori di documentari, appassionati e cultori della memoria. Le attività principali dell’Archivio sono concentrate nella raccolta dei film con relativa inventariazione e catalogazione; intervento di restauro attraverso la digitalizzazione; conservazione in un archivio climatizzato e fruizione. Numerosi cineasti hanno utilizzato e utilizzano i film di famiglia amatoriali, non solo per mostrare aspetti sociali di una particolare epoca o momento storico, ma anche per riflettere sul tema del recupero della memoria e sull’identità individuale e collettiva. A L IN COLLABORAZIONE CON HOME MOVIES IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI FAMIGLIA – HOME MOVIE DAY 2010” O M A G G I O Presentazione P R I V A T O C I N E M A A L O M A G G I O VIDEO PROIETTATI: Da una terra di cenere e nebbia di Fabio Scacchioli A partire da 50 bobine di pellicola super8 e 8mm raccolte a L’Aquila e dintorni successivamente al terremoto del 6 Aprile 2009, molte delle quali recuperate grazie al coraggio e all’aiuto dei loro proprietari, si è cercato di descrivere il disastro causato dal terremoto per arrivare ad una riflessione generale sulla memoria e le sue stratificazioni. Come un canto – Appunti e immagini di un regista dimenticato a cura di Claudio Giapponesi, Mirko Grasso, Paolo Simoni. Ricostruzione del rapporto tra Antonio Marchi e il cinema attraverso il montaggio dei suoi filmati amatoriali (16mm, 19401945), provenienti dall’Archivio nazionale del film di famiglia Home Movies. Antonio Marchi era un cineasta e teorico del cinema negli anni del neorealismo, quasi sconosciuto al pubblico, ma molto apprezzato da personalità quali Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Giorgio Bassani. Sguardi attraverso la Cortina di ferro di Anja Medved Il 21 dicembre 2007 la Slovenia entra nell’area del trattato di Schengen. Quel giorno una postazione degli ex ufficiali doganali viene trasformata in “ video confessionale” dove gli abitanti di Gorizia e Nova Gorica sono invitati a raccontare tutto ciò che per anni hanno nascosto ai doganieri. Anja Medved mescola a reperti filmici d’epoca tratti da archivi privati un girato diretto dentro il confessionale. Immagini da una vita di confine, un album di memorie di questa doppia città conservati per le generazioni future. PRESENTAZIONE DEL LIBRO: Cinema Primo Amore – Storia del regista Antonio Marchi di Mirko Grasso, Kurumuny Edizioni “THE GREAT DICTATORS” diretto da Maria Crispal (Maria Cristina Palombieri) Progetto realizzato in occasione di Gemine Muse 2010, Teramo Pinacoteca Civica luglio 2010, a cura di Alberto Melarangelo. L’ARTISTA, RIPRENDENDO IL TITOLO “THE GREAT DICTATOR” DEL FILM DI CHAPLIN HA RIBATTEZZATO IL SUO VIDEO “THE GREAT DICTATORS”, IN CUI L’AGGIUNTA DELLA “S” AL PLURALE EVIDENZIA LA DITTATURA DI OGNI SINGOLO “IO” NELLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MONDO FUTURO. PER L’OCCASIONE SONO STATI COINVOLTI GLI ATLETI UNDER 18 DEL TORNEO INTERNAZIONALE DI PALLAMANO “INTERAMNIA WORLD CUP 2010” . MARIA CRISPAL NEL RUOLO DI PERFORMER RELAZIONALE E’ STATA UNA “MACCHINA CONNETTIVA” CHE AGGREGA LUOGHI, STORIE, MEMORIE, RISVEGLIANDO LE COSCIENZE IN INTERAZIONE PER CONDURLE INSIEME VERSO UN SOGNO: UN GIARDINO INCANTATO IN CUI RAGAZZI DI OGNI DOVE RIDONO E GIOCANO CON IL PALLONE DEL MONDO DA LEI SOTTRATTO A UN FANTOCCIO DI HITLER/CHAPLIN DEFRAUDATO IRONICAMENTE DELLA SUA MEMORIA ICONICA. Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, di cui Teramo, con la vicina fortezza borbonica di Civitella del Tronto fu una storica tappa, con gesta di “conquistatori e briganti” a confronto, il Premio “Gianni Di Venanzo”, ha voluto partecipare a questa celebrazione mettendo a confronto due tra tanti film prodotti sul tema, che rappresentano letture contrastanti del nostro Risorgimento: Viva l’Italia di Roberto Rossellini e Bronte (cronaca di un massacro non raccontato dai libri) di Florestano Vancini. La lettura del Risorgimento rosselliniano, pur non essendo apologetica e filmando insolitamente gli aspetti umani dell’impresa dei Mille, non mostra, però, come Vancini il quadro poco visitato dell’inaspettato eccidio perpetrato dai Garibaldini vincitori/liberatori. La rivisitazione gramsciana del Risorgimento ci dà testimonianza del terribile conflitto tra moderati e democratici sul problema della proprietà terriera che divideva le popolazioni meridionali. Con la rinuncia ad una rivoluzione contadina sperata con l’arrivo di Garibaldi, si pose la borghesia meridionale in posizione subalterna ai moderati, determinando lo scontento delle masse rurali che non trassero apparenti benefici dalla liberazione del mezzogiorno. Tale scontento si manifestò in varie parti dell’ex Regno delle Due Sicilie, in particolare nel Teramano dove ampio fu il fenomeno del “Brigantaggio” alimentato dall’imprevedibile, strenua resistenza borbonica. Proprio la Fortezza di Civitella fu l’ultima a cedere ai conquistatori e la repressione divenne particolarmente sanguinosa con oltre 400 morti tra il 1860 ed il 1861. Bronte e Civitella furono, quindi, due espressioni di una forte delusione per l’unità mancata tra classe dirigente di origine agraria e contadini, accentuando il duro contrasto tra nord e sud che dura per alcuni aspetti ancora oggi. La proiezione del film di Vancini (negli anni scorsi ospite al Premio “Gianni Di Venanzo”) e dell’opera di Rossellini potrà dare un ulteriore contributo alla conoscenza della nostra storia di Italiani. Interverranno: Vittorio Giacci (regista e critico cinematografico), Valerio Marino (regista e storico del cinema), Adelmo Marino Pace (storico). C O N V E G N O S U 1 5 0 ° A N N I V E R S A R I O D E L L ‘ U N I T A’ D’ I T A L I A Convegno: IL RISORGIMENTO NELLA FOTOGRAFIA CINEMATOGRAFICA SEZIONE SPECIALE : IL BENESSERE DEGLI ANIMALI PRIMO PREMIO EDIZIONE 2010 A: LA BIODIVERSITA’ DEL PARCO DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA prodotto da L’ARCA Regia: Fernando Di Fabrizio Riprese: Alessandro Di Federico Voce: Riccardo Mei Musiche: Angelo Branduardi La ricca varietà di specie vegetali ed animali conservati nel Parco potrà resistere alla minaccia dell’estinzione se le montagne ed i suoi “abitanti” continueranno ad essere rispettati e tutelati. Girato prevalentemente all’interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, nel Parco Nazionale d’Abruzzo e nella Riserva Naturale Regionale Lago di Penne, il documentario mostra la ricchezza e la capacità di convivenza della straordinaria flora e fauna dell’Appennino abruzzese. Collaborazione con l’Istituto G. Caporale. Importante partecipazione diretta dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” che si è fatto promotore di una sinergia fra tre diverse realtà. Il Premio “Gianni Di Venanzo”, l’Istituto stesso e l’Associazione Vier Pfoten si sono infatti uniti nel progetto di diffondere a livello locale, nazionale ed internazionale la sensibilità e la conoscenza nei confronti del benessere degli animali attraverso il mezzo comunicativo audiovisivo e, in particolare, del cinema. A tal proposito sarà proiettato il suddetto audiovisivo e sarà dato un riconoscimento al regista Fernando Di Fabrizio e all’autore della fotografia Alessandro Di Federico. ORI T OPPIA D AI Rossella Izzo è una regista italiana, figlia dell’attore Renato Izzo. Inizia la sua carriera di doppiatrice sul set di Il giudizio universale di Vittorio De Sica, seguendo la carriera del padre. Nella sua lunga carriera ha sempre doppiato attrici protagonisti: Maryl Streep, fra gli altri in La scelta di Sophie, Heartburn, La casa degli spiriti; Susan Sarandon in Thelma & Louise, Twilight; Michelle Pfeiffer in Tequila connection, Batman - Il ritorno; Charlotte Rampling in Angel heart; Kim Basinger in Getaway . IO Renato Izzo, scomparso il 30 luglio 2009, è stato un doppiatore, attore, sceneggiatore e produttore italiano. È stato il fondatore della casa di doppiaggio Gruppo Trenta (ora Pumaisdue) e direttore di doppiaggio di moltissimi film, tra cui Apocalypse Now di Francis Ford Coppola e Il cacciatore di Michael Cimino. Nel 2007 vinse il premio alla carriera al Gran Premio Internazionale del Doppiaggio e al Gran Galà del Doppiaggio Romics DD. Fra gli altri ha doppiato: Paul Newman in Era mio padre; Dennis Hopper in Apocalypse Now. È stato direttore del doppiaggio di moltissimi film e serie tv di grandissimo successo fra cui: Apocalypse Now, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Dune, 9 settimane e ½, Thelma e Louise; I segreti di Twin Peaks. G Il Premio “Gianni Di Venanzo” è nato per dare la giusta importanza ed “illuminazione” agli Autori della fotografia cinematografica, una categoria mai valorizzata a dovere. Con la stessa logica, dopo l’enorme successo ottenuto lo scorso anno dagli stuntman, ha voluto rendere omaggio alla figura dei doppiatori, veri e propri artisti, indispensabili nella realizzazione e distribuzione di un film. G PRESENTAZIONE OMA RENATO IZZO E ROSSELLA IZZO ‘ 4 4 “ D E L G I G L I “ I D O C U – F I L M PRESENTAZIONE Presentato il 24 settembre, in occasione del 67° anniversario della Battaglia di Bosco Martese, in una Sala Polifunzionale della Provincia gremita di studenti e cittadini, questo audiovisivo intende ricordare l’ultimo giorno di guerra a Teramo, il 13 giugno 1944. Lo scopo principale che Teramo Nostra ha voluto raggiungere è quello di costituire una memoria storica della città di Teramo riproponendo, per quanto possibile, avvenimenti e personaggi attraverso la testimonianza diretta di sopravvissuti e testimoni degli eventi, ricollocandoli nei luoghi dove gli stessi avvennero. Nonostante alcune inevitabili incongruenze sceniche dovute alle modifiche urbanistiche prodotte in circa 70 anni di storia, il direttore di fotografia Vincenzo Cicconi e gli sceneggiatori Sandro Melarangelo ed Enrico Borgatti, assieme a tutti i collaboratori e volontari, sono riusciti nell’intento di donare alla città una testimonianza di quanto accadde quel giorno, ripercorrendo le vie natie dei martiri, Vico del Pensiero, Vico del Sole, Via delle Cererie e Via dell’Aeroporto. Il 13 giugno 1944 otto uomini, tre adulti e cinque giovani, furono brutalmente fucilati dalle truppe nazifasciste in ritirata. Bruno Chiavone, Antonio Cipro, Antonio Di Bernardo, Mauro D’Intino, Carlo Durante, Luigi Marcozzi, Amedeo Parabella, Aldo Quarchioni erano i loro nomi. L’associazione ringrazia tutti coloro che, in maniera del tutto gratuita, hanno partecipato alla realizzazione del docu-film. Un ringraziamento particolare va a Dante De Sanctis, sopravvissuto al tragico evento. La ricostruzione della giornata è stata possibile anche grazie alla ricerca analitica fatta da Lucio Cancellieri, sfociata nella pubblicazione del libro Teramo 13 giugno 1944 – L’eccidio edito da Demian, prodotto da Teramo Nostra e presentato il 13 giugno 2010. Altro materiale utile alla documentazione è stato studiato presso l’Archivio di Stato di Teramo. I GIGLI DEL ’44 Produttore Esecutivo: Piero Chiarini Soggetto e scenografie: Sandro Melarangelo Sceneggiature e dialoghi: Enrico Borgatti e Sandro Melarangelo Autore della fotografia e operatore video: Vincenzo Cicconi Musiche: Edoardo Morricone; Vivere, Il terzo uomo Supervisore alla regia: Giuseppe Venditti Presidente Piero Chiarini O Z N A N E V I D I N N IA G Gianni Di Venanzo, figlio di una famiglia di antica radice teramana originaria di Nerito di Crognaleto, nasce a Teramo (dove il padre Enrico è impiegato postale) il 19 dicembre 1920, giornata cara ai teramani per la coincidenza con la festa del Santo Patrono Berardo. Compiuti i primi studi a Teramo, si trasferisce con la famiglia a Roma dove frequenta il Centro sperimentale di cinematografia. Nel 1941 a soli 21 anni partecipa alla realizzazione del capolavoro di Luchino Visconti Ossessione facendo l’aiuto operatore ad Aldo Tonti. Da qui inizia una serie ininterrotta di collaborazioni con Otello Martelli, Arata e Aldò che sostituirà sul set de La terra trema di Luchino Visconti , in seguito alla scomparsa di Aldò. In seguito collabora con De Sica nella realizzazione di Miracolo a Milano. Nel 1951 è già direttore di fotografia in !Achtung banditi di Carlo Lizzani; la rivista “Cinema” diretta da Chiarini lo descrive come grande innovatore, soffermandosi e segnalando per la prima volta la valenza della fotografia cinematografica. Successivamente la sua arte risplende nei capolavori dei registi più significativi del tempo come Giuseppe De Sanctis, Michelangelo Antonioni, Francesco Maselli, Francesco Rosi, Elio Petri, Mario Monicelli, Mario Comencini, Federico Fellini, Lina Wertmuller, Gianni Puccini, Reneè Claire, Joseph L. Mankiewicz. Vinse i nastri d’argento per la fotografia nel cinema con il film Il grido di Antonioni (1958), per I magliari di F. Rosi (1960), per Salvatore Giuliano sempre di Rosi (1963), per 8 ½ di F. Fellini (1964) e per Giulietta degli spiriti (1966) altro capolavoro felliniano alla memoria. Di Venanzo inoltre è importante, non solo per aver rivoluzionato la luce nel cinema del bianco e nero, ma per aver firmato, con l’avvento del colore, tre grandi capolavori quali: La decima vittima di Elio Peltri, Kean primo ed unico film diretto da Vittorio Gassman e Giulietta degli spiriti primo film a colori di Federico Fellini. Di Venanzo a tutt’oggi nel mondo è considerato un caposcuola con attestati di stima che gli sono stati tributati in questi ultimi quarant’anni da tutte le componenti del mondo del cinema; tra questi ci preme ricordare il grande direttore di fotografia Vittorio Storaro che in occasione della consegna del suo primo Oscar dichiarò che tanto doveva all’esperienza artistica sperimentale del maestro teramano. L’impegno dell’associazione “Teramo Nostra” nella valorizzazione del ricordo di Gianni Di Venanzo, è iniziato nel 1996 con l’intitolazione di una via della nostra Teramo, sua città natale, con la pubblicazione di una monografia, con la realizzazione di un film e soprattutto con il premio a lui intitolato, per valorizzare e premiare nel tempo la sua arte e quella di quanti ripercorrono l’arte della fotografia cinematografica. Il Presidente, a nome dell’intera associazione, sta valutando la prospettiva di istituire una Fondazione intitolata a Gianni Di Venanzo nel tentativo di conferire a questa manifestazione, giunta alla quattordicesima edizione, un futuro meno incerto. L’obiettivo è dare maggiore consistenza sia a livello economico, sia a livello organizzativo e, non da ultimo, sensibilizzare Istituzioni e privati nei confronti di questo grande patrimonio della nostra città. ORO ’ D O B AL Albo d’oro Premio internazionale della fotografia cinematografica “Gianni Di Venanzo” 1996 Marzo – Commemorazione del 30° anniversario della scomparsa di Gianni Di Venanzo. Intitolazione di una via della città al grande Maestro. Dicembre – “Esposimetro d’oro” alla memoria a tre grandi Maestri della fotografia cinematografica: Pasquale De Santis, Leonida Barboni, Enzo Serafin. 1997 Premio alla memoria: Aldo Tonti Premio alla carriera: Giuseppe Rotunno Miglior fotografia italiana: Mario Vulpiani – La lupa Miglior fotografia straniera: Cristopher Doyle – Happy together 1998 Premio alla memoria: Gregg Toland Premio alla carriera: Carlo Di Palma Miglior fotografia italiana: Dante Spinotti – L.A. Confidential Miglior fotografia straniera: Roberto Berta – Appassionata 1999 Premio alla memoria: Gabriel Figueroa Premio alla carriera: Armando Nannuzzi Miglior fotografia italiana: Pasquali Mari – Harem suaré Miglior fotografia straniera: Salvate il soldato Ryan Esposimetro di platino alla carriera: Otello Martelli Targa speciale fiction: Sergio Salvati 2000 Premio alla memoria: Ubaldo Arata Premio alla carriera: Tonino Delli Colli Miglior fotografia italiana: Fabio Cianchetti – Canone Inverso – Il dolce rumore della vita Miglior fotografia straniera: Freddie Francis – Una storia vera Targa speciale fiction: 2004 Premio alla memoria: Gabor Pogany Premio alla carriera: Luigi Kuveiller Miglior fotografia italiana: Paolo Carnera – L’amore ritorna Miglior fotografia straniera: Baek Donk-Hyeon – Primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera 2005 Premio alla memoria: Claude Renoir Premio alla carriera: Pierre lhomme Miglior fotografia italiana: Italo Petriccione – Quo vadis, baby? Miglior fotografia straniera: Eric Gautier - Clean Targa speciale fiction: Gianni Mammolotti Miglior fotografia videoclip: Sebastiano Bontempi - Love ORO ’ D O 2003 Premio alla memoria: Conrad Hall Premio alla carriera: Ennio Guarnieri Miglior fotografia italiana: Daniele Nannuzzi – El Alamein Miglior fotografia straniera: Tilman Buttner – L’arca russa Targa speciale fiction: Stefano Ricciotti B 2002 Premio alla memoria: Massimo Terzano Premio alla carriera: Marcello Gatti Miglior fotografia italiana: Cesare Accetta - Inverno Miglior fotografia straniera: Chris Menges – La promessa Targa speciale fiction: Franco Di Giacomo AL 2001 Premio alla memoria: Sacha Vierny Premio alla carriera: Franco Di Giacomo Miglior fotografia italiana: Camillo Buzzoni – Rosa e Cornelia Miglior fotografia straniera: Baharam Badakhshani – Il cerchio Targa speciale fiction: Giuseppe Berardini ORO ’ D 2007 Premio alla memoria: Paul Ivano Premio alla carriera: Alvaro Mancori Miglior fotografia italiana: Arnaldo Catinari – Nero bifamiliare Miglior fotografia straniera: Tetsuo Nagata – La vie en rose Targa speciale fiction: Sandro Grossi, Giuseppe Berardini 2008 Premio alla memoria: Carlo Montuori Premio alla carriera: Danilo Desideri Miglior fotografia italiana: Marco Onorato - Gomorra Miglior fotografia straniera: Bruno Delbonnel – Across The Universe Targa speciale fiction: Pino Venditti 2009 Premio alla memoria: Henri Alekan Premio alla carriera: Alfio Contini Miglior fotografia italiana: Daniele Ciprì – Vincere Miglior fotografia straniera: Hoyte Van Hoytema – Lasciami entrare Targa speciale fiction: Giovanni Cavallini AL B O 2006 Premio alla memoria: Mario Bava Premio alla carriera: Beppe Lanci Miglior fotografia italiana: Stefano Falivene – Anche libero va bene Miglior fotografia straniera: José Luis Alcaine - Volver Targa speciale fiction: Adolfo Troiani Si ringraziano: Franco Mariotti - Cinecittà Holding - Istituto Luce a Programma m DOMENICA 10 OTTOBRE: Miseria e nobiltà di Mario Mattoli LUNEDI’ 11 OTTOBRE: Totò a colori di Steno MARTEDI’ 12 OTTOBRE: Totò e Marcellino di Antonio Musu MERCOLEDI’ 13 OTTOBRE: I magliari di Francesco Rosi GIOVEDI’ 14 OTTOBRE: Ladyhawke di Richard Donner con Home Movies, in occasione della “Giornata Internazionale del Film di Famiglia – Home Movie Day 2010”. Proiezione di: Da una terra di cenere e nebbia di Fabio Scacchioli, musiche di Vincenzo Core, voce di Elena Vanni, prodotto da Home Movies. Come un canto – Appunti e immagini di un regista dimenticato a cura di Claudio Giapponesi, Mirko Grasso, Paolo Simoni, prodotto da Kiné. Sguardi attraverso la cortina di ferro di Anja Medved, musiche di Antonio Della Marina, Alessandro Fogar, Michele Spanghero, Luigi Mastrandrea, prodotto da Kinoatelje 2010. a Casa di Riposo “De Benedictis” – h. 15.30 r LUCE SULLA COMMEDIA m XV premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo Pietracamela, Sala Civica Sala Polifunzionale della Provincia DOMENICA 17 OTTOBRE – h. 16.00 Gli Autori della fotografia cinematografica illuminano i centri storici della provincia di Teramo. Proiezione documentario su Pietracamela VENERDI’ 15 OTTOBRE – h. 17.00 Architettura Love Color Music – Education color, 1st edition – Rassegna Mondiale Videoclips Musicali curata dall’Arch. Imeria Centinaro, DJ Pirupa, DJ Leon SABATO 16 OTTOBRE – h. 17.00 Serata dedicata al Cinema privato in collaborazione PROIEZIONE FILM PREMIATI Cinema Smeraldo – a partire dalle h. 18.00 LUNEDI’ 18 OTTOBRE Stephane Fontaine – Premio Autore della Fotografia Straniera Il profeta di Jacques Audiard (Francia, 2010) LUCE SU VIDEOCLIPS E CINEMA PRIVATO o LUCE DEL CINEMA SULL’ABRUZZO r VENERDI’ 15 OTTOBRE: Viva l’Italia di Roberto Rossellini SABATO 16 OTTOBRE: Bronte di Florestano Vancini p Casa di Riposo “De Benedictis” – h. 15.30 g LUCE DEL CINEMA SULL’UNITà D’ITALIA a m m a r g o r p Giovan Battista Marras – Premio Autore della Fotografia Italiana Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti (Italia, 2008) Vittorio Storaro – Premio alla Carriera Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (USA, 1979) MARTEDI’ 19 OTTOBRE Pasquale Rachini, Autore della fotografia – Riconoscimento Premio Gianni Di Venanzo Il figlio più piccolo di Pupi Avati (Italia, 2010) Walter Nanni, Autore della Fotografia – Riconoscimento Premio Gianni Di Venanzo Colpa Nostra di Walter Nanni e Giuseppe Caporale (Italia, 2010) Vilko Filac – Premio alla Memoria Underground di Emir Kusturica (Fra/Ger/Jug/Ung, 1995) MERCOLEDI’ 20 OTTOBRE Giovan Battista Marras – Premio Autore della Fotografia Italiana Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti (Italia, 2008) PIERluigi piredda, Autore della Fotografia – Riconoscimento Premio Gianni Di Venanzo L’uomo fiammifero di Marco Chiarini (Italia, 2008) Vittorio Storaro – Premio alla Carriera Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (USA, 1979) LUCE SULLA LETTERATURA Hotel Abruzzi, Sala Convegni GIOVEDI’ 21 OTTOBRE – h. 17.00 Presentazione del libro A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare? (Totò) di Marcello Martelli, giornalista-scrittore, prefazione di Liliana Dè Curtis, Carabba Editore. Introduzione di Piero Chiarini; Presentazione di Luciano Ricci; Voce narrante di Mila Martelli, giornalista; Coordinazione di Tiziana Mattia, giornalista. LUCE SULL’ARTE Sala Espositiva Comunale Via Nicola Palma VENERDI’ 22 OTTOBRE – h. 17.00 Inaugurazione mostra di pittura di Claudio Morabito (Operatore di macchina) CINEMA E MUSICA Cineteatro Comunale VENERDI’ 22 OTTOBRE – h. 20.30 Musica da film – Omaggio a Ennio Morricone Concerto della Banda di Montorio al Vomano diretta dal M° Gianfranco Di Donatantonio Rassegna Corti Marostica e la sua partita a scacchi (tributo a Mario Bertagnin, Autore della fotografia cinematografica), prodotto dalla Regione Veneto Poi Qualcuno di Luciano Dolcini, musiche originali di Roberto Molinelli GRAN CERIMONIA DI PREMIAZIONE PER LA CONSEGNA DEGLI ESPOSIMETRI D’ORO Cineteatro Comunale SABATO 23 OTTOBRE – h. 17.00 Cerimonia di premiazione e consegna degli Esposimetri d’Oro Premio Autore della Fotografia Italiana: Giovan Bat- Presidente: Piero Chiarini Direttore Artistico: Sandro Melarangelo Segreteria: Walter D’Ignazio Ufficio Stampa: Rino Orsatti, Alessio Palantrani, Cosima Pagano, Pierluigi Manzo a m m a r g SABATO 23 OTTOBRE – h. 10.00 Convegno su 150° Anniversario dell’Unità d’Italia “IL RISORGIMENTO NELLA FOTOGRAFIA CINEMATOGRAFICA”. Interverranno: Vittorio Giacci (regista e critico cinematografico), Valerio Marino (regista e storico del cinema), Adelmo Marino Pace (storico). Conduzione: Antonella Salvucci Stefano Masi – Presidente della Giuria Madrina del Premio:Manuela Morabito Ospiti d’onore: Emir Kusturica, Antonio Avati, Paolo Benvenuti, Giorgio Biavati, Claudio Bigagli, Adriana Chiesa, Fernanda Dall’Acqua, Lorenzo Flaherty, Rossella Izzo, Eleonora Mazzoni, Nicola Nocella, Martina Pinto, Marco Pontecorvo, Carola Stagnaro, Tonino Valeri Regia: Gian Franco Manetta Scenografia: Alunni del Liceo Artistico di Teramo coordinati dai Prof. Marco Pace e Fabrizio Di Diodato Accompagnamento musicale: Daniele Seconi, Laura Venditti Accoglienza ospiti: Banda di Montorio al Vomano diretta dal M° Gianfranco Di Donatantonio Performance di danza: Mousike Interprete: Alessandra Cocchi o Istituto Magistrale “G. Milli”, Aula Magna Premio Speciale Autore della Fotografia Fiction TV: Roberto Forza per Sangue Pazzo di Marco Tullio Giordana r LUCE DEL CINEMA SULL’UNITà D’ITALIA tista Marras per Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti Premio Autore della Fotografia Straniera: EX AEQUO: Caroline Champetier per Uomini di Dio di Xavier Beauvois Stephane Fontaine per Il profeta di Jacques Audiard Premio alla Memoria: Vilko Filac (ritira Emir Kusturica) Premio alla Carriera: Vittorio Storaro p I gigli del ’44 di Vincenzo Cicconi (Autore della fotografia cinematografica), prodotto da Teramo Nostra La vendetta di Franco Di Domenico, autore della fotografia cinematografica Claudio Di Giuliantonio La biodiversità del Parco e del Gran Sasso e Monti della Laga di Fernando Di Fabrizio, riprese di Alessandro Di Federico, prodotto da L’Arca 2010, con la collaborazione speciale dell’IZS. Storaro: Scrivere con la Luce The great dicators di Maria Crispal, realizzato per GEMINE MUSE 2010 a LUCE DEL CINEMA SULL’ABRUZZO LUCE DEL CINEMA SULL’ARTE DOMENICA 24 OTTOBRE – h. 11.00 Gli Autori della fotografia cinematografica illuminano i centri storici della provincia di Teramo - Castellalto. Visita dei cineasti al centro storico di Castellalto, programmazione e inizio riprese del documentario. VENERDI’ 29 OTTOBRE – h. 11.00 Chiusura Mostra di Pittura LUCE DEL CINEMA SULLA POESIA DOMENICA 28 NOVEMBRE – h. 15.00 Musica da film. Concerto conclusivo del XV Premio “Gianni Di Venanzo” ad opera della Banda di Montorio al Vomano diretta dal M° Gianfranco Di Donatantonio. m m Castellalto p r o g r a Sala Espositiva Comunale Via Nicola Palma GIOVEDI’ 28 OTTOBRE – h. 17.00 Poesie dialettali di Modesto Della Porta. Interpretazione di Tommaso Santoro, accompagnamento musicale di Edoardo Morricone Sala espositiva Comunale Via Nicola Palma CINEMA E MUSICA Casa di Riposo “De Benedictis” Si ringraziano: Hotel Abruzzi, Cantina Scialletti, Cantina Conducci-Ponno, Decar