Medicina Specialistica e Fisiokinesiterapia Metodiche di Cura Via Emilia Levante 59 - 40139 BOLOGNA Tel 051.624.18.01 – Fax 051.624.54.41 www.centrointegrapoliambulatorio.it [email protected] 2 INDICE • Obiettivi……………………………………………………………………. • Agopuntura………………………………………………………………………. • Logopedia…………………………………………………………………………. • Omotossicologia……………………………………………………………….. • Percorso di Educazione Psiconutrizionale………………………….. • Psicologia…………………………………………………………………………. • Terapia del Dolore……………………………………………………………. - Reumatologia ………………………………………………………… - Omeomesoterapia………………………………………………….. - Ossigeno-ozono terapia …………………………………………. • Posturologia……………………………………………………………………… - Courchinoux……………………………………………………………. - Mezieres…………………………………………………………………. - Rieducazione Posturale…………………………………………… - Riprogrammazione Posturale………………………………….. • Terapie Manuali - Bienfait…………………………………………………………………… - Manipolazione Fasciale…………………………………………… - Osteopatia……………………………………………………………… - Terapia craniosacrale.…………………………………………….. 3 • Massaggi Terapeutici - Antistress……………………………………………………………….. - Linfodrenaggio……………………………………………………….. - Massaggio al Bambino……………………………………………. - Reflessologia Plantare…………………………………………….. • Terapie Strumentali - Crioultrasuono………………………………………………………… - Laserterapia ND:YAG………………………………….…………… - Magnetoterapia……………………………………………………… - TeCaRterapia………………………………………………………….. - Tens………………………………………………………………………… - Ultrasuonoterapia…………………………………………………… • Corsi di Ginnastica - Ginnastica Medica………………………………………………….. - Ginnastica Medica Dolce………………………………………… - Yoga Tradizionale……………………………………………………. - Metodo Integra………………………………………………………. - Metodo Feldenkrais………………………………………………… - Postural Pilates……………………………………………………….. - Rieducazione Posturale di Gruppo Mézières…………… - Tai Chi – Qi Gong (la Via dell’Acqua)……………………….. • Spazio il Respiro Scuola di Massaggio Integrato, Tecniche Psicocorporee, Counseling e Bodywork……………………………………………………….. 4 Obiettivi PRENDERSI CURA: Ascolto della persona a 360° grazie alla capacita di accoglienza del suo bisogno e alla capacità di indirizzarlo alle cure adeguate. SERVIZIO: servizio alla persona attraverso la presenza, il consiglio, la consulenza, tutti i giorni dalle 08.00 alle 19.00 ed il sabato mattina fino alle 12,30. COLLABORAZIONE: lavoro di equipe per la salute della persona attraverso metodiche di cura complementari quali la diagnostica (ecografia, ecodoppler, ecc.), la medicina specialistica (fisiatria, ortopedia, ginecologia, neurologia, terapia del dolore, cardiologia, scienze dell’alimentazione, ecc.), la medicina riabilitativa strumentale (tecarterapia, laser yag, crioultrasuonoterapia, magnetoterapia, tens, ecc.) e manuale (massaggio, manipolazione fasciale, osteopatia, ginnastica posturale, agopuntura, rieducazione funzionale, terapia craniosacrale, ecc.). INTEGRAZIONE: integrare le qualità e le diverse attitudini delle diverse figure professionali con la possibilità di cura tradizionali e all’avanguardia e le esigenze ed i bisogni della persona. SPOSARE IL PROGETTO: riconoscersi nelle nostre proposte con fiducia nella certezza di una cura finalizzata alla salute e al benessere. IDENTITA’ E CREATIVITA’: identificarsi in un progetto di cura personalizzato e creativo anche per ristabilire il contatto con le proprie risorse naturali nel processo fisiologico della guarigione. 5 Agopuntura Per curare il malato e non la malattia L’agopuntura è una medicina utilizzata da milioni di persone nel mondo e molto diffusa anche in occidente. Ciò nonostante non esiste ancora una corretta informazine su questa medicina e la sua pratica, pur essendo di pertinenza medica in quanto comporta un’anamnesi, un esame obiettivo, una diagnosi ed una terapia, non è regolamentata e quindi non esiste uno specifico riconoscimento per i medici che praticano l’agopuntura. L’agopuntura consiste in una metodica terapeutica, caratterizzata dall’infissione di sottili aghi metallici in determinati punti cutanei, con la stimolazione delle zone interessate. Agisce attivando meccanismi nervosi e biominerali per riequilibrare quelle funzioni alterate dell’organismo, alla base della malattia; in questo modo produce un’autentica azione curativa, stimolando le difese naturali dell’organismo ed aiutando il corpo a guarire da sé. Le patologie in cui l’agopuntura è indicata sono molte. L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene clinicamente utile l’agopuntura in alcune malattie: Osteo-artrosi, tendinite, cervicalgie e bronchialgia, dorsolombalgia e sciatalgia, nevralgiaintercostali, periartriti scapolo-omerale, coxalgia, gonalgia, distorsioni articolari, stiramenti muscolari Asma allergica, rinite allergica, sinusite Singhiozzo, gastrite, disturbi dell’alvo Acne, eczema, psoriasi Amenorrea, dismenorrea, vomito gravidico, malposizione fetale, sindrome menopausale, induzione ed analgesia del parto Impotenza funzionale, eiaculazione precoce 6 Malattia di Raynaud, turbe funzionali del ritmo, flebopatia e disturbi del circolo periferico Cefalee, nevralgie , nevralgie del trigemino, paralisi facciale Sindrome ansioso-depressiva Ipersalivazione – iposalivazione, odontalgia, analgesia per estrazione dentale, ipoacusie ed acufeni. I campi di applicazione dell’agopuntura non comprendono le patologie infettive e quelle di pertinenza chirurgica. La cadenza delle sedute è mono o bisettimanale: in ogni caso spetta al medico agopuntore valutare il ritmo e la frequenza delle sedute in funzione della patologia del paziente. Gli aghi utilizzati sono sterili e questo garantisce l’assenza di agenti infettanti e quindi esclude ogni eventualità di contagio. Oltre agli aghi possono essere utilizzata l’applicazione di correnti elettriche o di fonti di calore (moxa) agli aghi, sempre con la finalità di stimolare il punto di agopuntura. Dott.ssa Marta Mura Specialista in Ginecologia, Esperto in Agopuntura e Medicina Cinese Dott.ssa Rita Versari Specialista in Agopuntura e Medicina Cinese 7 Logopedia ..da logos "discorso" e paideia "educazione" Il logopedista è l’operatore sanitario esperto nella fisiopatologia della comunicazione. Egli svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. L’attività del logopedista è volta quindi alla rieducazione di tutte le patologie che provocano i disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi. In riferimento alla diagnosi e alla prescrizione del medico, nell’ambito delle proprie competenze, il logopedista svolge la sua attività che consiste: 1. nel bilancio e quindi nella valutazione delle capacità comunicative 2. nella stesura di un piano d’intervento 3. nel trattamento riabilitativo 4. nella verifica continua dell’intervento Indicazioni al trattamento: • Disfonie: produzione durante la fonazione di un soffio rumoroso dovuto all’imperfet-ta chiusura delle corde vocali); • Disodie: disturbo della voce cantata; • Esiti chirurgici (es. laringectomie); • Deglutizione atipica infantile: non evoluzione dell’atto deglutitorio dalla fase primaria infantile alla fase secondaria adulta; • Disfagia orofaringea: disfunzione di una o più fasi della meccanica della deglutizione; • Balbuzie: turba del flusso fonoarticolatorio; • Tumultus sermonis: farfugliamento; 8 • • • • • • • • • • • • Superiori Afasia: disturbo acquisito del linguaggio conseguente a lesioni delle strutture cerebrali implicate nei processi di elaborazione del linguaggio; Aprassia: incapacità ad eseguire dei movimenti su richiesta; Agnosia: difficoltà nel riconoscere stimoli non verbali; Disartria: disordine del linguaggio dovuto ad alterazioni del controllo muscolare dell’apparato pneumofonoarticolatorio; Insufficienza mentale le ridotte prestazioni intellettive impediscono un corretto apprendimento; Demenze perdita globale e irreversibile delle attitudini intellettive con deterioramento mentale; Sordità perdita parziale o totale della capacità uditiva; l’apparato fonoarticolatorio e le aree cerebrali deputate al linguaggio sono integre; Dislalie meccanico periferiche difetto di articolazione legato ad una imperfetta coniugazione dei pattern articolatori periferici; Ritardi di linguaggio difficoltà nella comprensione, produzione e uso del linguaggio in una o più componenti linguistiche; Dislessia disturbo di lettura; Disgrafia disturbo di scrittura; Learning disease disturbo dell’apprendimento in genere delle materie scolastiche Chiara Bosi Logopedista 9 Omotossicologia in Dermatologia Un ponte tra l’Omeopatia e la Medicina tradizionale. Come quest’ultima, infatti, utilizza per la diagnosi la visita medica tradizionale, gli esami di laboratorio e gli esami strumentali più aggiornati. Come l’Omeopatia, utilizza per la terapia i rimedi omeopatici classici diluiti e dinamizzati; ma oltre a questi, si avvale, di una serie di nuovi rimedi tipicamente omotossicologici, anch’essi in diluizione omeopatica e dinamizzati. Secondo l’Omotossicologia, le “omotossine” rappresentano la causa di tutte le malattie. Ogni organismo è attraversato continuamente da tossine, quali farmaci chimici, tossine alimentari, tossine prodotte dall’inquinamento ambientale, stress psicofisici, batteri e virus. L’Omotossicologia in medicina estetica si occupa di cellulite, soprappeso e obesità, rughe e rivitalizzazione del viso, radicali liberi. Il trattamento omeomesoterapico è un metodo terapeutico anti-aging per contrastare l’invecchiamento e riattivare il turnover cellulare. E’ utilizzato, sia a scopo preventivo, che terapeutico contro il rilassamento cutaneo e per contrastare la formazione delle rughe, intervenendo in particolare su quelle lineari perioculari e perilabiali. Si ottengono validi risultati nei pazienti in tutte le fasce di età. Dott.ssa Maria Sofia Solano Specialista in Dermatologia, Venereologia,Medicina Estetica Esperto in Omeotossicologia 10 Percorso di Educazione Psiconutrizionale Un rapporto consapevole con il cibo per amarsi di più “Per Educazione Terapeutica si intende l’atto terapeutico continuo caratterizzato da “accompagnare” il paziente, “mettersi insieme” nel percorso della malattia cronica, teso a contrattare, concordare, per la realizzazione di interventi possibili finalizzati al raggiungimento del massimo risultato clinico e della miglior qualità di vita percepita per ogni paziente” Valerio Miselli La scorretta alimentazione e la mancanza di attività fisica sono alla base dell’allarmante e continuo aumento dei casi di sovrappeso ed obesità nelle popolazioni occidentali e in quelle in via di sviluppo, che ha ormai raggiunto le proporzioni di un’inarrestabile epidemia. Tra gli adulti italiani il 40% sono in sovrappeso ed il 10% presenta una situazione di obesità. Ancora più preoccupanti sono i dati riferiti alla fascia di età dei minori: tra i bambini ben il 27% dei maschi ed il 21% delle femmine sono obesi! L’eccesso di peso, quando dovuto ad un incremento della massa grassa, è un fattore di rischio per molte patologie cardiovascolari e dismetaboliche e comporta una riduzione delle aspettative di vita. Quindi l’indicazione a ridurre il peso corporeo, quando in eccesso, diventa determinante per migliorare il nostro stato di salute e quello dei nostri figli. Tuttavia, il trattamento è spesso complicato, ma soprattutto è difficile mantenere i risultati ottenuti nel tempo. Diversi studi hanno dimostrato che soggetti resi consapevoli ed informati sulla 11 patologia in modo più ampio ed approfondito, riuscivano ad avere risultati più importanti e duraturi nel tempo. Da qui nasce l’importanza, nel trattamento dell’obesità, di utilizzare un approccio integrato che si avvalga di figure professionali diverse in grado di curare tutti gli aspetti di questa patologia. La sola dieta non è sufficiente ad affrontare in maniera completa il problema, ma serve un’interazione tra medici nutrizionisti, psicologi, fisioterapisti, ecc… essenziale per fornire al paziente tutto il supporto necessario per risolvere in modo duraturo la problematica “dell’eccesso di peso”. Ecco un piccolo esempio: “Non facevo che aprire il frigorifero e mangiare. Qualsiasi cosa - una telefonata finita bruscamente col mio fidanzato, un litigio con mia madre – diventava un’ottima scusa per ingozzarmi. Solo dopo aver divorato cioccolato, biscotti, panini e affettati, stavo meglio.” Spesso il cibo diventa lo sfogo per diversi stati emotivi, come stati d’ansia, fluttuazioni del tono dell’umore, alti livelli di stress. L’intervento di una figura professionale quale lo psicologo può aiutare il soggetto a comprendere i meccanismi alla base del rapporto ansia/stress-cibo fino a sviluppare processi alternativi per una migliore gestione di tali situazioni emotive critiche. Attualmente, quindi, il miglior trattamento per obesità/sovrappeso consiste in un approccio educazionale multidisciplinare INTEGRATO, che si pone un obiettivo che va ben più in là della semplice perdita di peso. Lo scopo, infatti, è un vero e proprio cambiamento dello stile di vita in modo tale che il paziente acquisisca le capacità che gli 12 permettano non solo di realizzare, ma anche di mantenere una gestione ottimale della malattia tendendo alla sua remissione. I particolari vantaggi legati inoltre a un trattamento di gruppo dell’obesità consiste nella condivisione del problema che, oltre a facilitare l’apprendimento del problema stesso e delle possibili soluzioni, favorisce lo sviluppo di un supporto reciproco, comporta un aumento dell’ autostima e dell’autoefficacia il tutto volto a raggiungere un’autogestione del problema. Il percorso proposto dal team del Centro Integra consiste in due possibilità: 1) Un percorso individuale che comprende una valutazione medico-nutrizionale ed una psicologica, e la gestione integrata del trattamento individuale 2) Un percorso di gruppo con le seguenti caratteristiche: - Da un minimo di 7 ad un massimo di 10 persone - Si articola in 6 incontri, di circa 1 ora e mezza, con cadenza settimanale - Un settimo incontro a distanza di un mese Gli incontri verranno tenuti dalla Dott.ssa E. Lupo, psicologa, e dalla Dott.ssa Laura M. Ricciardi, medico nutrizionista, e tratteranno i seguenti argomenti: 1) Cos’è la malnutrizione e quali sono le sue complicanze sullo stato di salute. 2) Cos’è il cibo: i nutrienti ed i gruppi alimentari e valutazioni delle abitudini alimentari familiari. 3) Linee guida della corretta alimentazione e la piramide alimentare. 4) L’importanza di una regolare attività fisica. 13 5) Analisi delle proprie abitudini alimentari: gli errori e le strategie per prevenirli. 6) Il cambiamento dello stile di vita: quali obiettivi porsi e quali difficoltà da affrontare . 7) Incontro a distanza di un mese per valutare i progressi e valutare le strategie utilizzate per superare le difficoltà Durante gli incontri verranno proiettate delle diapositive ed il paziente riceverà il materiale didattico in cui troverà tutti gli argomenti trattati durante il percorso. Dott.ssa Elena Lupo Psicologa Dott.ssa Laura M. Ricciardi Specialista in Scienze dell’Alimentazione 14 Psicologia L’individuo è un’unità mente-corpo, dunque è bene parlare di benessere psicofisico. Il modello olistico della salute, sostenuto dalla ricerca medico scientifica (Es. PNEI -Psiconeuroendocrinologia) si occupa delle diverse dimensioni del Benessere (biologico, psicologico, socio-ambientale) e delle sue interrelazioni. Al giorno d’oggi è sempre più presente l’esigenza di una psicosomatica integrata che si prenda carico dell’individuo nella sua totalità somatica, psichica e spirituale. Il disagio psicologico può assumere varie forme; può manifestarsi come disturbo comportamentale, come malessere esistenziale, in risposta ad un evento traumatico o particolarmente doloroso (lutto, malattia), può esprimersi nell’ansia di fronte alla vita, nell’incapacità a realizzare se stessi, o nell’angoscia di non trovare una via d’uscita dal proprio stato di malessere. Il disagio psicologico può inoltre manifestarsi attraverso il corpo, trovando espressione nella malattia. Il colloquio psicologico e la psicoterapia sono metodologie terapeutiche volte al benessere totale della persona; hanno l’obiettivo di promuovere nell’individuo sofferente, la consapevolezza di sé, delle proprie risorse, delle proprie emozioni, per attivare il cambiamento necessario per uscire dalla condizione di disagio. Nell’ambiente protetto delle relazione terapeutica, attraverso strumenti come l’ascolto attivo, la condivisione di pensieri, sentimenti, tecniche di rilassamento e di visualizzazione, il soggetto può ritrovare se stesso. Dot.ssa Laura Nardella Psicologa Psicoterapeuta - Specialista in Psicosomatica 15 Terapia del Dolore Malattie Reumatiche Un malato reumatico si lamenta fondamentalmente a causa del dolore, della rigidità e delle tumefazioni articolari, della ridotta capacità funzionale, dell’astenia e della sensazione di malessere generale; tuttavia il dolore è il sintomo fondamentale delle malattie reumatiche ed è la manifestazione principale che costringe il paziente a consultare il medico. Esistono vari tipi di dolore reumatico: il dolore articolare e periarticolare, può essere infiammatorio o meccanico. Il dolore infiammatorio è tipico delle artriti, come l’artrite reumatoide, ed è caratterizzato dai sintomi classici dell’infiammazione: tumefazione, arrossamento, calore al termotatto e funzionalità limitata o addirittura compromessa dell’articolazione o delle articolazioni interessate, inoltre possono essere colpiti anche i tendini. Il dolore meccanico, tipico dell’artrosi, è dovuta ad usura o attrito con assenti o modesti segni di infiammazione. Il dolore infiammatorio è tipicamente notturno con rigidità delle articolazioni; il dolore meccanico è diurno, aggravato con il carico, accompagnato spesso da contrattura muscolare. Esiste anche un dolore extra-articolare da compressione nervosa come ad esempio nelle cervicobrachialgie e nelle lombosciatalgie: è un dolore intenso, improvviso ed irradiato. In reumatologia è importante perciò riconoscere i vari tipi di dolore, in quanto ad ognuno di essi si deve adeguare una specifica diagnosi per curare ogni particolare patologia. Dott. Anthony Castellito Specialista in Reumatologia e Fisiatria 16 Omeomesoterapia L’omeomesoterapia è una mesoterapia biologica e si distingue dalla mesoterapia classica per il fatto che utilizza farmaci omeopatici e omotossicologici anziché farmaci allopatici. La metodica consiste nell’iniettare la paziente per via sottocutanea o intradermica piccole quantità di farmaci omeopatici o omotossicologici in soluzione, che forniscono all’organismo solo imput energetici e non dosi ponderali. Abitualmente si usano aghi molto sottili da 30 g, per cui la stimolazione è pressoché indolore. Due sono i vantaggi: lo stimolo agopunturale e l’azione terapeutica specifica dei farmaci iniettati. Dove eseguire le micropunture: - sulle superfici malate - sulle zone di proiezione del dolore - sui punti di agopuntura (omeosinartria) - sulle cicatrici - sulle proiezioni d’organo Vantaggi dell’omeomesoterapia: - non provoca reazioni allergiche - non causa effetti collaterali - può essere praticata in gravidanza ma con attenzione - trattamento personalizzato - contemporaneamente possono essere curate più malattie Frequenza delle infiltrazioni: - patologie acute 2 infiltrazioni la settimana per 3 settimane -patologie croniche – 1 infiltrazione la settimana per 6 – 8 settimane 17 Mantenimento: 1 volta al mese o ogni due mesi per consolidare i risultati e prevenire le riacutizzazioni. INDICAZIONI NEL DOLORE BENIGNO NON ONCOLOGICO Remautologia - rachialgia - coxalgia - gonalgia - periartrite scapoloomerale - artrosi delle mani - affezioni dolorose del piede Traumatologia sportiva - lesioni contusive - lesioni distorsive - lesioni da sforzo - tendinopatie - complicanze post-traumatiche Terapia del dolore - cefalee cervicongeniche - cervicalgie - torcicollo - fibromioalgia - dolori osteoarticolari - lombosciatalgia - gonalgie - nevralgie Utilizzo della biomesoterapia anche in area estetica: 18 trova applicazione nei disturbi di natura estetica quali cellulite o PEFS, pannicolopatia edemato-fibroscleratica, nelle patologie venose e linfatiche, adiposità localizzata, e nelle rughe si effettuano biolifting in caso cronoaging e microrugosità. L’omeomesoterapia può essere considerata una metodica di prima scelta, in quanto ben gradita e tollerata dai pazienti e priva di effetti collaterali, consente una rapida ripresa dell’attività lavorativa. Dott. Gaetano Sacco Specialista in Anestesia E Rianimazione Esperto in Omeotossicologia Ossigeno-ozono terapia E’ una terapia che si basa sulla somministrazione di una miscela gassosa, originata mescolando l’ozono con l’ossigeno. L’ossigenoozono terapia è una metodica che ha più di un secolo di vita e anche se inizialmente è stata relegata ad un ristretto numero di medici entusiasti, rappresenta oggi un rimedio rivoluzionario per la nostra salute e il benessere fisico. A seconda della patologia da trattare la concentrazione di ozono sarà maggiore nella cura delle patologie ortopediche, minore per i problemi circolatori e per la medicina estetica. LA TECNICA Per ottenere un buon risultato in questo tipo di terapia è fondamentale la corretta scelta della metodica di somministrazione. Le tecniche più comuni sono: – intramuscolare - sottocutanea - intra-articolare - endovenosa - insufflazione rettale e/o vaginale 19 Dolori e artropatie: – intrarticolari - periarticolari - ernia del disco La potente azione antiinfiamatoria e antidolorifica dell’ossigeno-ozono viene sfruttata anche nel trattamento delle patologie ortopediche più frequenti, come la cervicalgia, le tendiniti, la lombalgia, le patologie sportive, le periartriti, l’artrosi, ecc. L’azione antinfiammatoria è dovuta al fatto che l’O2-O3 (ossigenoozono), favorisce l’eliminazione delle sostanze mediatrici del dolore e dell’infiammazione, come l’istamina, la serotonina, le prostaglandine, ecc., (sempre in modo del tutto naturale). In questo caso la tecnica consisterà in infiltrazioni intrarticolari sottocutanee. In medicina estetica, invece, dove la miscela di O2-O3 è costituita per la gran parte di ossigeno, (e introdotta con delle piccole iniezioni sottocutanee), viene utilizzata la capacità di questo gas di migliorare la circolazione del sangue, (alleviando in tal modo, ad esempio, la sensazione delle “gambe pesanti“), ma anche quella di attaccare gli acidi grassi, grazie alla sua azione ossidante, frantumandoli e rendendoli così facilmente eliminabili dall’organismo, (trattamento della cellulite). Anche in questo caso, il vantaggio dell’ossigeno-ozonoterapia, rispetto alle altre numerosissime tecniche, è quello di una cura assolutamente naturale, priva di effetti collaterali, e che soprattutto agisce a monte del problema. Sconsigliamo tale terapia agli ipertiroidei. Professor Dario Apuzzo Specialista in Fisiatria, Ossigeno-Ozono Terapia 20 POSTUROLOGIA La posturologia è una disciplina relativamente recente (anni 80). Nell’ultimo decennio ne sono stati definiti i parametri ed il campo d’azione. È la scienza che studia e rileva le perturbazioni che agiscono sul sistema posturale fine (SPF). Viene utilizzata nello studio delle sindromi da deficit posturale (SDP). Il SPF è il sistema motorio complesso deputato al mantenimento della postura economica e confortevole durante ogni movimento del corpo. Utilizza le informazioni provenienti da alcuni recettori periferici: vista, sistema vestibolare per l’equilibrio, l’apparato stomatognatico (articolazione temporo-mandibolare, occlusione dentale e muscolatura masticatoria) alcune articolazioni del piede (astragalo-calcaneare, calcaneo-cuboidea) Attraverso le vie nervose provenienti da tali recettori, il sistema nervoso centrale viene informato di ogni più piccola variazione periferica e produce una risposta adeguata attraverso altre vie che agiscono sui gruppi muscolari, modificandone il tono. La SDP si presenta con sintomi multiformi quali: difficoltà a mantenere a lungo la posizione eretta per comparsa di rachialgie (dolori alla colonna vertebrale); cefalea, affaticamento muscolare nell’esecuzione di sport, disturbi dell’equilibrio, atteggiamento scoliotico. Le cause di tali perturbazioni sono a volte traumatiche, a volte legate alla ripetizione del gesto lavorativo o sportivo, disturbi dell’occlusione dentale, disturbi della vista. Esistono protocolli di tests posturologici che consentono di evidenziare se il disturbo parte dall’alto (primarietà discendente) o dal basso (primarietà ascendente) e/o da entrambi (primarietà mista) e di individuare il o i recettori perturbati. 21 Tale atteggiamento di ricerca permette di scegliere per ogni caso il protocollo di trattamento più idoneo (rieducazione vestibolare, riabilitazione occlusale e linguale, rieducazione funzionale dei distretti interessati, applicazione di lenti adeguate, di bite occlusali, plantari personalizzati). In particolare la rieducazione deve essere applicata secondo i criteri della rimodulazione posturale, insieme di esercizi terapeutici opportunamente studiati per riscrivere gli engrammi motori disturbati a carico del sistema posturale fine. Il protocollo di tests diagnostici viene poi utilizzato per rivalutare nel tempo i progressi ottenuti fino alla stabilizzazione dei risultati. Dott.ssa Simonetta Selva Specialista in Fisiatria e Medicina dello Sport Esperto in Osteopatia, Posturologia Il metodo Courchinoux Il metodo di ginnastica dolce e globale Corpo e Coscienza si è sviluppato poco a poco durante questi ultimi venti anni. È stato elaborato ed insegnato da Georges Courchinoux dal marzo del 1986. Il Metodo Corpo e Coscienza fa parte delle vie di equilibrazione della persona nella sua globalità. Questo riaggiustamento, viene condotto simultaneamente in quattro direzioni complementari: - conoscenza di sé; - aggiustamento posturale; - riarmonizzazione energetica; - gestione delle emozioni. 22 A tale scopo sono utilizzate diverse tecniche associate. La presa di coscienza riguarda i cinque sensi classici ed il senso posturale o kinestesico. Si tratta di sviluppare la memoria del corpo arricchendone il vissuto mediante: - apprendimento delle tecniche di automassaggio e drenaggio corporeo - studio approfondito delle zone più interiorizzate dell’essere, diaframma, muscoli oculari, pavimento pelvico. - - - L’aggiustamento posturale è affrontato essenzialmente: con tecniche di rieducazione posturale globale; con l’adattamento di queste posture in gruppo grazie agli AIUTI ALLA PERCEZIONE in un primo tempo e l’evoluzione progressiva della conoscenza di sé, favorendo l’INTEGRAZIONE POSTURALE. L’idea di postura globale e qualitativa introduce le nozioni di sforzo e di ascolto reciproci, la nozione di APPOGGIO diventa dinamica perché un’opposizione costruttiva genera l’evoluzione. La riarmonizzazione energetica, resa più redditizia dalle due ricerche precedenti, si basa in modo particolare sull’associazione di tecniche complementari e solidali fra loro: gli Esercizi Cinesi di Salute - il Soffio e lo Hara -il Do-in e lo Shiatsu – trattamento dei meridiani e dei Tsu-bos - l Rilassamento Coreano. Questa riarmonizzazione energetica si basa anche sul rispetto dei grandi cicli energetici e in particolar modo sull’aggiustamento ai ritmi stagionali adottando il lavoro proposto alle caratteristiche energetiche di ognuna delle stagioni. La gestione delle emozioni avviene con tecniche di drenaggio e di liberazione emozionale, con il supporto della comunicazione e delle 23 diverse espressioni della dinamica di gruppo. In questo campo la sofrologia, e in particolar modo il rilassamento dinamico, ci offrono un quadro sicuro e diversificato. Nel campo dell’approccio Somatopsichico delle emozioni, la comunicazione non verbale è l’oggetto di un protocollo metodico che porta progressivamente la relazione dall’ascolto al toccare. Questi quattro modi di procedere condotti unitamente hanno lo scopo di sviluppare l’equilibrio fra atteggiamento mentale e atteggiamento fisico. Il gesto e l’intenzione del gesto. Per questo Corpo e Coscienza si associa alle vie di evoluzione umanista alla ricerca di un atteggiamento globalmente più giusto. Questo metodo si colloca decisamente fra atteggiamento pedagogico e atteggiamento terapeutico. Nella convinzione che l’educazione del corpo come quella della coscienza non si separano se non artificiosamente; che prima di iniziare la rieducazione, bisogna arricchire l’educazione; per cui la prevenzione deve essere un terreno comune ai pedagogisti e ai terapeuti. Stefania Fontanelli Massofisioterapista 24 Il metodo Mézières Qualsiasi evento intervenga a perturbare l’equilibrio muscolare mina anche l’equilibrio della nostra salute corporea. I muscoli sono lo scrigno contenente la nostra vita e in quanto tali vanno mantenuti in salute. Secondo i principi teorici del metodo Mézières: 1. i muscoli sono organizzati in quattro catene muscolari: la catena anteriore, la antero interiore, la brachiale e la posteriore. 2. i muscoli sono freni delle articolazioni quindi si lavora la muscolatura per ammorbidirla ed allungarla. Solo la contrazione isometrica raggiunge questo obiettivo. Si ottiene così una migliore contrattilità muscolare. Non è tanto importante potenziare il muscolo, quanto allungarlo e ridargli elasticità, per consentire l’esecuzione del movimento. 3. i muscoli accorciandosi possono lateralizzare un distretto osseo o farlo ruotare. 4. esiste un riflesso antalgico a priori per il quale il corpo assume posizioni antalgiche preventive rispetto al dolore Per intervenire sulla postura e sull’agilità dei movimenti occorre lavorare sulla struttura muscolare, elastico della struttura ossea. Il lavoro che si propone è un percorso che mira ad aumentare la consapevolezza corporea, stimolando l’ascolto nei confronti di se stessi, rispettando i tempi e i ritmi che caratterizzano ciascuno di noi. L’ ascolto, la cura e l’ammorbidimento sono gli ingredienti per poter 25 aiutare la nostra salute fisica ed emotiva in una vita quotidiana all’interno della quale lo spazio per questo è estremamente ridotto. I trattamenti individuali consistono in massaggi profondi sulla muscolatura che si eseguono dopo un attenta valutazione posturale e funzionale della persona. La sensibilità che le persone acquistano nei confronti del proprio corpo, le aiuta ad ascoltare e a prendersi cura dei propri dolori, dovuti a patologie dell’apparato muscolare e/o scheletrico, imparando esercizi che possono rifare in autonomia all’occorrenza. Ampio spazio è dato ai bambini e ai ragazzi che devono affrontare terapie ortodontiche, ortopediche, che hanno problemi oculari o ai quali è consigliata una ginnastica correttiva o un’attività sportiva finalizzata a porre rimedio ai cosiddetti vizi posturali. In questo contesto assume un’importanza fondamentale il lavoro di allungamento delle catene muscolari al fine di ottenere una modificazione posturale in grado di ristabilire un equilibrio interrotto, necessario per la salute, e per riacquistare l’agilità nei movimenti. Daniele Buriani Fisioterapista, Meziérista Rieducazione Posturale E’ una metodica di ri-armonizzazione e riequilibrio tra le “catene muscolari” (gruppi sinergici deputati alla esecuzione dei gesti ed al mantenimento della postura del corpo nello spazio), messa a punto grazie al lavoro di numerosi studiosi (Rolf, Meziérès, Souchard e altri) secondo tre principi: - l’ INDIVIDUALITÀ: ogni persona è unica sul piano somatico; 26 psico- - la CAUSALITÀ occorre ricercare la causa primaria della patologia curando l’individuo e non il sintomo; - la GLOBALITÀ’: per risalire dalla conseguenza alla causa è necessario lavorare in globalità per non permettere che le correzioni apportate al sistema muscolo scheletrico creino un altro sistema di compenso. L’obiettivo di questa tecnica è di ridare elasticità muscolare al corpo sovvertendo il concetto di “debolezza muscolare”. Si parlerà quindi di ipertono dovuto al continuo lavoro dei muscoli della statica. Un muscolo è ritenuto debole quando perde elasticità. Dopo un attento esame posturale, per determinare e far consapevolizzare al paziente le retrazioni delle catene muscolari vincitrici e lo stato di quelle vinte, il tipo di respirazione con i relativi blocchi inspiratorio o espiratorio, gli aggiustamenti automatici (compensi), diversi da caso a caso, il trattamento prosegue con la ricerca di un allungamento attivo delle catene muscolari ipertoniche mediante posture: • in piedi (in carico) • in posizione seduta (in semicarico) • in posizione supina (in scarico) a seconda della patologia presentata dal paziente. Lo schema terapeutico intrapreso verrà adattato alle finalità volute nel corso di ciascuna seduta. La nuova postura raggiunta consente una presa di coscienza 27 dei compensi instaurati. La periodicità di solito è settimanale e il numero delle sedute necessarie dipende dal risultato ottenuto. Manuela Sermolini Terapista della riabilitazione Riprogrammazione Posturale La valutazione posturale e l’analisi dei test eseguiti ci aiutano a definire la tipologia posturale e lo schema utilizzato del Sistema Posturale Fine per assecondare le necessità delle funzioni primarie. Lo scopo però è individuare e definire gli ostacoli, i punti incongruenti, punti di “conflitto di interessi “ i quali, col tempo, hanno causato una Sindrome da deficit posturale (SDP) e, quindi, ci permettono di intervenire riprogrammando e rieducando il sistema nella ricerca della risoluzione di sintomo doloroso. Il protocollo comprende un lavoro su vari livelli: • riequilibrio delle catene muscolari impegnate nella realizzazione dello schema posturale riscontrato nel momento della valutazione e risultato disarmonico. Si utilizzano gli esercizi contro la resistenza (tecniche mio tensive), tecniche manuali sui punti di massima tensione muscolare “Trigger point”, tecniche particolari per le discopatie, pompage vertebrali ed altre tecniche osteopatiche o fisiochinesiterapiche, • normalizzazione del sistema neurovegetativo con le tecniche di inibizione della ortosimpaticotonia o vagotonia dove risulta 28 distonia di questo sistema, problematiche viscerali, spesso conseguente alle • inserimento ed insegnamento degli esercizi da svolgere a casa con lo scopo di mantenere l’equilibrio delle tensioni muscolari e l’elasticità recuperata, • rieducazione dei recettori risultati squilibrati, con gli esercizi vari, rispettando il tempo necessario del SPF per assimilare ed integrare i nuovi engrammi e ricalibrare il recettore incluso per primo nel protocollo rieducativo, • test di controllo ed inserimento del successivo recettore nella rieducazione secondo la indagine della primarietà. I primi trattamenti terapeutici si eseguono a cadenza settimanale (810). In questo periodo i quali la sintomatologia dolorosa dovrebbe diminuire e scomparire; il protocollo di rimodulazione continua con una cadenza mensile seguendo il programma stabilito. Marijana Simic Fisioterapista 29 TERAPIE MANUALI Il Metodo Bienfait La terapia manuale Bienfait è una metodica che lavora sulle fasce, ovvero sul tessuto connettivo che riveste, divide, sostiene, nutre e mette in connessione tutte le strutture del nostro corpo. Lo scopo è quello di “scovare”, tramite un tocco leggero e delicato, quei punti in cui questa struttura si densifica e perde possibilità di movimento. Questi stessi punti sono spesso distanti dalla zona sintomatica e possono essere causa di schemi di movimento alterati del sistema muscolo-scheletrico. È una metodica fisioterapica indicata in casi di dolori articolari e muscolari sia cronici che acuti, in grado di liberare la componente nervosa e vascolare compromessa ed è affiancabile a qualsiasi altra metodica come un completamento ed un’integrazione. Nicola Basile Fisioterapista La Manipolazione Fasciale È una tecnica manuale che va a liberare le densificazioni tessutali che si producono a livello della fascia, ossia il tessuto connettivo che ricopre i muscoli. La fascia, così come il peritoneo, può generare aderenze intese come formazione di ponti di collagene, qualora il distretto muscolare subisca traumi o sia forzato a mantenere posture prolungate nel tempo. 30 Le densificazioni si producono in particolare nei cosiddetti centri di coordinazione mio-fasciale, cioè quelle aree deputate a fare da punti di messa in tensione della fascia, che si possono paragonare ai punti di inserzione dei fili in una marionetta i quali, trazionati, facilitano il movimento. Nel corpo tali centri si organizzano in sequenze utili per effettuare movimenti armonici e coordinati. Sono centri riccamente innervati e quindi, se densificati, producono dolore, simulando spesso altre patologie come lombo-sciatalgie, dolori emicranici, periartriti, limitazioni articolari. Se liberati con la tecnica fasciale restituiscono armonia ed elasticità al movimento, riequilibrio posturale e risoluzione del dolore. Daniele Buriani Fisioterapista, Meziérista L’Osteopatia Il fondatore di questa disciplina fu Andrew Taylor StilI, un medico americano che nel 1874, diede il via ad un nuovo sistema di cura basato su tre principi cardine, rivoluzionari per quei tempi. UNITA’ DEL CORPO: l’individuo è visto nella sua globalità come un sistema composto di muscoli, scheletro e organi interni che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. RELAZIONE FRA STRUTTURA E FUNZIONE: la perfezione di ogni funzione è legata a quella della struttura portante, essendo ogni parte del corpo interdipendente dalle altre. Quando manca armonia fra struttura e funzione, l’Osteopata la ripristina con un’azione manuale che tende a eliminare i blocchi ristabilendo la mobilità. 31 AUTOGUARIGIONE: in osteopatia non è il terapeuta che guarisce. Il suo ruolo è di eliminare gli ostacoli alle vie di comunicazioni naturali del corpo, per dargli la forza di trovare dentro di sé i rimedi alle affezioni. In osteopatia si va alla ricerca profonda di ogni sofferenza, per trovarla spesso ci si deve allontanare parecchio da dove si era manifestato l’effetto, per esempio risolvere un mal di testa toccando l’osso sacro o manipolare una spalla per affrontare un problema respiratorio. Per risalire all’origine del disturbo l’Osteopata usa come chiave di lettura la colonna vertebrale, alla quale fanno capo tutte le terminazioni nervose che collegano muscoli, ossa e visceri. Ad ogni segmento di colonna corrispondono determinati organi e le loro funzioni: alla zona cervicale è collegata la testa, alle vertebre del dorso cuore, polmoni, fegato, stomaco e milza. Infine la zona lombare si lega all’intestino e organi genitali. L’osteopatia, mediante l’utilizzo di tecniche manuali dolci e mirate, interviene su persone di tutte l’età’ dal neonato all’anziano, e può venire applicata anche in gravidanza. Campi di applicazione disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare a livello della faccia: nevralgie del trigemino; a livello dell’apparato uditivo-vestibolare: otiti, acufeni, vertigini; cefalee, cervicalgia , nevralgia cervicobracchiale, dorsalgia, nevralgia intercostale, lombalgia, dolori lombosacrali e del coccige, discopatia, sciatica, cruralgia, pubalgia, patologie dell’anca, del ginocchio, del piede. Disordini delle vie digestive: ernia iatale, stipsi, coliche addominali neonatali. Disordini neurovegetativi come tachicardia e nausea. 32 Problemi del pavimento pelvico e post-parto, dismenorrea. L’osteopatia e’ un intervento complementare alla medicina tradizionale, nel quale l’Osteopata non si sostituisce assolutamente al Medico Specialista. Negli Stati Uniti, in Belgio e in Inghilterra l’Osteopatia è praticata e insegnata a livello universitario da ormai un secolo. In Italia viene insegnata a medici, fisioterapisti e laureati in scienze motorie. Dott.ssa Simonetta Selva Specialista in Fisiatria e Medicina dello Sport Esperto in Osteopatia, Posturologia La Terapia Cranio Sacrale La TCS è stata studiata e sviluppata dal Medico Osteopata John E. Upledger a seguito di estese ricerche scientifiche eseguite dal 1975 al 1983 presso la Michigan State University, dove ha lavorato come ricercatore clinico e Professore di Biomeccanica. La TCS è una tecnica manuale estremamente gentile che valuta e stimola le funzioni di un sistema fisiologico corporeo chiamato: Sistema Cranio Sacrale, che comprende le membrane e il fluido cerebrospinale, il quale avvolge e protegge il cervello e il midollo spinale. Con l’utilizzo di un tocco delicato (non più di 5 grammi), il terapista rilascia restrizioni di questo sistema cranio sacrale, migliorando così la funzionalità del sistema nervoso centrale. 33 La TCS è di complemento al processo naturale di guarigione e ciò la rende utilizzabile per un insieme di problemi associati a dolore ed a disfunzioni del corpo quali: emicranie e mal di testa; dolori cronici al collo e alla schiena; disordini del Sistema Nervoso Centrale (es. vertigini); problemi ortopedici; autismo; incidenti traumatici cerebrali midollari; scoliosi; disturbi di apprendimento; fatica cronica; stress emotivo; fibromialgia ed altri disordini del tessuto connettivo; disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM); disordini da stress post-traumatico; disfunzioni post-chirurgiche. Chiara Bosi Logopedista, Docente di TCS 34 MASSAGGI TERAPEUTICI Il Massaggio Antistress M.E.M. Il massaggio M.E.M. (Movimento, Emozione, Musica) trova la sua ispirazione nella visione complessiva dell'Essere umano e del suo corpo, nella ricerca di equilibrio tra corpo e sensazioni e mente, nella ricerca dell'armonia, ormai dimenticata. E' una via per contattare la personalità, l'energia vitale e le "memorie" conservate nelle profondità dell'essere, a favorire il riequilibrio fra le parti. Il lavoro del massaggio M.E.M. è quello di voler “sentire”, per vedere e provare nel "qui e ora" la "pellicola degli eventi" che hanno compromesso la fluidità dell'energia vitale nel nostro organismo: la struttura, gli organi stessi, le fasce muscolari, le articolazioni, l'epidermide hanno una "memoria" ben precisa dell'evento che ha creato la tensione, lo stress e il distacco dallo stato di equilibrio e di fiducia in se stessi. Con il massaggio è possibile far riemergere alla coscienza la memoria, l'emozione lì racchiusa e trasformare l'evento frustrante. Il massaggio M.E.M. opera sull’ Essere della persona, con un approccio prevalentemente corporeo si affrontano anche problemi molto profondi dell'individuo, emozionali e intellettuali. Liberando "l'espressione contratta", il movimento, l'energia vitale, avviene che spontaneamente il corpo, le sensazioni, i sentimenti, si manifestano nella loro armoniosa bellezza e forza: si avvia così 35 l'integrazione emozionale, il recupero del corpo nella sua totale espressione. La volontà di base è quella di far ritrovare al corpo uno stato di integrazione, di rilassamento, di portare apertura, espansione, leggerezza, nuovo flusso energetico e vitale, forza, BELLEZZA; e di dare "alimento" ai tessuti e alla struttura ossea, rivitalizzando e rafforzando l'"Essere" nella sua totalità. Abele Contu Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di Massaggio e Psicosomatica Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F Il Massaggio al Bambino E’ un’antica tecnica presente in molte culture e paesi. Con il massaggio possiamo accompagnare, proteggere, e stimolare la crescita e la salute del bambino. Il Massaggio: • favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione genitore-bambino; • favorisce lo stato di benessere del bambino; • facilita la conoscenza delle varie parti del corpo sviluppando l’immagine di sé, così da far sentire il bambino aperto, sostenuto ed amato; 36 • aiuta il bambino a scaricare e dare sollievo alle tensioni provocate da situazioni nuove, stress o piccoli malesseri; • stimola e fortifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario e gastro-intestinale, poiché previene e da sollievo al disagio delle coliche gassose; • può rivelarsi un buon sostegno nei disturbi del ritmo sonnoveglia Roberta Battistini Massofisioterapista, Esperta in Rieducazione Posturale Mézières, Insegnante di Massaggio al Bambino, Operatore Olistico Trainer Il Linfodrenaggio E' una tecnica di massaggio ideato negli anno '30 dal fisioterapista danese Emil Vodder, aiutato dalla moglie e approfondito con medici fisiologi e collaboratori come la Hildegard Wittlinger che ha contribuito alla diffusione del metodo fondando la Dr. Vodder Schule in Austria e tenendo corsi personalmente anche in Italia. Nasce da una necessità personale del Signor Vodder che soffrendo di sinusite, oltre a recarsi in zone climatiche adatte, istintivamente si massaggiava fronte, naso, zigomi e all'interno della bocca sul palato, per procurarsi sollievo dal senso di congestione, usando tocchi lievi e ripetuti lentamente. E' un trattamento terapeutico elettivo delle patologie e disfunzioni del sistema linfatico. 37 Le specifiche manualità esercitano il loro effetto su cute e sottocute, favorendo un aumento della linfoangiomotricità, cioè della motricità delle pareti dei vasi linfatici responsabili del recupero dei cataboliti, tossine, proteine, liquidi e tutte quelle sostanze che il sistema venoso non è in grado di recuperare dagli spazi interstiziali tra una cellula e l'altra. Il sistema linfatico è dunque responsabile di mantenere ripuliti i tessuti garantendo un adeguato trofismo tissutale, senza “ingorghi”, che possono rallentare gli scambi cellulari compresi quelli tra le sinapsi delle cellule nervose contenute in tutto l'organismo, alterando così il necessario scambio di informazioni utili per un buon equilibrio fisiologico. Pur stimolando il sistema linfatico a partenza dalla cute e sottocute l'effetto si propaga anche nei tessuti più profondi poiché è un sistema chiuso che si attiva complessivamente. Lungo il decorso dei vasi linfatici sono disposti i linfonodi, piccoli laboratori contenenti macrofagi cellule responsabili della distruzione dei “detriti” raccolti. Aumentando il flusso del liquido all'interno dei vasi linfatici è stimolata anche la funzione immunitaria. E' un massaggio terapeutico indicato per: Edemi all'arto superiore post mastectomia Edemi post traumatici articolari e muscolari Edemi post immobilizzazioni per fratture con gessi o altri presidi Edemi per insufficienze venose Infiammazioni croniche Disturbi circolatori non dipendenti da scompenso cardiaco Sinusite 38 La Reflessologia Plantare La TECNICA DI REFLESSOLOGIA PLANTARE è antichissima. In Cina e India veniva utilizzata già 5000 anni fa. Conosciuta anche in Egitto già dal 2330 a.c. La Reflessologia si basa sulla somatotopia, ovvero proiezioni del soma (corpo), su distretti corporei. Esistono diverse metodiche di riflessologia a seconda del distretto corporeo eletto sul quale si dispone la mappatura: L'auricoloterapia fa riferimento all'orecchio. Il massaggio connettivale fa riferimento alla schiena. L'agopuntura utilizza i meridiani che percorrono l'intero corpo. L'iridologia fa riferimento all'occhio. Utilizzata soprattutto per fare diagnosi. La reflessologia plantare utilizza il piede (pianta e dorso), nel quale è stata individuata una mappa precisa che rappresenta l'intero corpo umano nel suo insieme, costituito da tutti gli apparati e relativi organi che lo compongono. In base al disturbo individuato sulla persona, esistono protocolli di trattamento che prevedono stimolazioni manuali precise sui vari punti del piede, con una sequenza ordinata proprio per riequilibrare l'intero sistema della persona. Quindi i punti trattati, denominati riflessi, possono appartenere sia all'apparato e relativi organi in disequilibrio sui quali si “esibisce” il principale disturbo, sia ad altri apparati e organi che stimolandoli, contribuiscono a ristabilire l'equilibrio dell'intero organismo. 39 Ogni protocollo di trattamento di riflessologia plantare prende in considerazione tutte le manifestazioni disfunzionali più o meno dolorose, in una visione olistica di squilibrio energetico. Proviamo a considerare il corpo dell'uomo come un vasto terreno su cui è distribuita una enorme piantagione differenziata ( i vari organi che costituiscono i vari apparati), provvista di un sistema di irrigazione con canali e chiuse in cui scorre l'acqua per irrigarla. Dove l'acqua è l'energia. Un sistema così sofisticato che ogni coltivazione-organo possa essere irrigata adeguatamente poiché provvista di chiuse così sensibili in grado di aprirsi e chiudersi autonomamente in base al flusso dell'acqua-energia che le raggiunge. CORPO DELL'UOMO = TERRENO ACQUA = ENERGIA COMPLESSA PIANTAGIONE DIFFERENZIATA = ORGANI E APPARATI Immaginiamo ancora il nostro “uomo-terreno”, suddiviso per zone, ognuna con colture diverse “organi e apparati”, che necessitano di irrigazione di “acqua-energia” calibrata sia per quantità, che per qualità e tempistica. Se il complesso impianto di irrigazione è in equilibrio, l' “acqua energia” scorre bene e le varie zone dell' “uomo terreno” sono sane e le culture rigogliose, l'intera piantagione differenziata sarà prospera. Riportando il tutto all'uomo potremo dire che la persona gode di buona salute. Se in un punto qualsiasi dell'impianto di irrigazione c'è un blocco, nei canali o nelle piantagioni, l' “acqua energia” a monte e a valle dell'ostruzione scorrerà in modo anomalo con ripercussioni sulle altre piantagioni. 40 Siamo in presenza di uno squilibrio, dove avremo una parte di piantagione con abbondanza di acqua fino all'estrema conseguenza dell'allagamento, mentre in altre zone della piantagione saremo in presenza di scarsità di acqua fino alla possibilità estrema dell'essicazione delle colture impiantate. Un blocco che altera la buona circolazione energetica può essere di varia natura : trauma fisico, stress psicofisico. Spesso sono più elementi che si sommano per produrre un blocco. Ecco il motivo per cui una terapia olistica ricerca un riequlibrio dell'intero sistema della persona. COME SI ESEGUE: E' una tecnica molto piacevole e distensiva. Prevede un massaggio di “apertura” molto rilassante per predisporre piedi e proprietario dei piedi a ricevere il trattamento, mirato a riequilibrare e dissolvere il disturbo. Con la RIFLESSOLOGIA PLANTARE è possibile intervenire su LOMBALGIA CERVICALGIA STIPSI GASTRALGIA CEFALEE INSONNIA DISTURBI MESTRUALI DEPRESSIONE ASMA Per fare un esempio pratico ho scelto la cefalea – mal di testa essendo un disturbo abbastanza frequente e di difficile interpretazione, nel senso che spesso non si riesce a stabilire cosa lo scateni. Rientrano in questo trattamento diversi disturbi: 41 EMICRANIE MAL DI TESTA A GRAPPOLO MAL DI TESTA PER DEFICIT CIRCOLATORI CEFALEE MUSCOLO-TENSIVE ( mal occlusioni, cervicalgie) Selene Steli Massofisioterapista, 42 TERAPIE STRUMENTALI CRIOULTRASUONOTERAPIA: La terapia con gli ultrasuoni a freddo, è una nuova terapia, di grande efficacia per il trattamento degli stati infiammatori e dolorosi. All’azione antiinfiammatoria degli ultrasuoni, infatti, si associa l’azione analgesica, antiedemigena e antidolorifica della crioterapia, (terapia del freddo). PRINCIPI DEL FUNZIONAMENTO: L’azione antiinfiammatoria, antidolorifica e antiedemigena si esplica grazie a vari fattori: il fattore meccanico, rappresentato dalla “messa in vibrazione” da parte degli ultrasuoni delle cellule del tessuto trattato, determinando così una sorta di “micromassaggio” in profondità; il fattore termico: l’aumento della temperatura indotto dagli ultrasuoni favorisce la vascolarizzazione e la eliminazione delle molecole responsabili dell’infiammazione (metaboliti tossici); tuttavia l’aumento della temperatura si verifica solamente a livello superficiale, sottraendo così il sangue alla muscolatura e ottenendo in tal modo un’azione emostatica, (cioè di arresto della fuoriuscita di sangue), molto utile dopo i traumi; d’altro canto, l’azione del freddo, (che prima provoca vasocostrizione immediata, ma poi vasodilatazione da ”vasoparalisi”), è rappresentata essenzialmente da un effetto analgesico e decontratturante; il fattore chimico: gli ultrasuoni accelerano la demolizione dei metaboliti tossici responsabili dell’infiammazione; inoltre applicando una pomata antiinfiammatoria gli ultrasuoni facilitano la sua 43 penetrazione nei tessuti, (aumentandone quindi l’efficacia), con una tecnica detta sonoforesi. L’emissione di ultrasuoni dalla testina potrà essere continua o intermittente; parimenti, l’operatore/trice userà il manipolo con moto circolare o lo terrà fermo. LASERTERAPIA ND:YAG 44 La Laserterapia Ad Alto Potenziale ND:YAG sfrutta le particolari caratteristiche fisiche della luce Laser con lunghezza d'onda di 1064 nm. per trasferire energia ai tessuti sofferenti e ripristinare, attraverso l'effetto fotochimico, l'equilibrio energetico compromesso. La conseguente riattivazione del metabolismo cellulare induce una cascata di effetti biologici che sfociano nella remissione del dolore, la diminuzione dell'infiammazione, il riassorbimento dell'edema. IL Laser al Neodimio YAG arriva ad una certa profondità, fino a 5-6 cm, ed è pertanto indicato nelle patologie muscolo-tendinee o traumatiche articolari. VANTAGGI TERAPEUTICI DEL LASER YAG: • Promuove il recupero energetico dell’omeostasi tessutale • Tale recupero si estrinseca in una cascata di effetti terapeutici antalgici e antinfiammatori • Stimola direttamente la pompa linfodrenante • Induce il rapido riassorbimento dell’edema • Riduce le raccolte di trasudato e di essudato • Rapido e duraturo effetto antinfiammatorio • Spiccato effetto antalgico già dalla prima applicazione • Azione efficace sulle patologie profonde: borsiti, sinoviti, tendinite • Riequilibrio del metabolismo cellulare • Un numero ridotto di sedute • Il rapido ripristino della funzionalità • Un trattamento indolore, non invasivo, privo di effetti collaterali PRINCIPALI INDICAZIONI: • Borsiti, sinoviti, impingement capsuliti, 45 epicondiliti, sindrome da • • • • Tendinite e tenosinoviti Edemi ed ematomi da trauma Patologie post-traumatiche o da sovraccarico Sindromi adduttorie, distorsioni tibio-tarsiche, condropatie rotulee in traumatologia sportiva • Fibromialgie entesiti, TeCaR TERAPIA (TRASFERIMENTO ENERGETICO CAPACITIVO RESISITIVO) La tecarterapia è una terapia fisica strumentale, creata circa 20 anni fa, per rispondere alle esigenze di recupero degli sportivi, che gareggiavano a livello agonistico, per i quali accelerare i tempi di guarigione rappresentava una priorità determinante, per riprendere velocemente le competizioni in condizioni ottimali. PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO: La tecarterapia sfrutta il principio fisico per cui la temperatura di un corpo è in relazione con l'energia cinetica dei suoi atomi e molecole, che oscillano attorno ad una posizione di equilibrio. Somministrando un 46 contributo di energia esterna aumenta l'energia cinetica, il movimento molecolare e, di conseguenza, la temperatura. Con l'applicazione di tecarterapia, che utilizza una corrente ad alta fequenza 486 KHz, si ottiene un significativo aumento della temperatura all'interno dei muscoli e dei tessuti circostanti fino a coinvolgere ossa e articolazioni. Attivando così un processo di termoregolazione che si manifesta con la vasodilatazione, la quale comporta un aumento del flusso sanguigno: • che dal versante arterioso apporta ossigeno e nutrienti fondamentali per il metabolismo di tutte le cellule che compongono i vari tessuti, • e dal comparto venoso un maggior recupero di cataboliti e tossine residui nei tessuti dal processo catabolico delle cellule. L'energia fornita tramite la tecarterapia, favorisce anche il riequilibrio delle cariche elettriche presenti sulle membrane cellulari, responsabili del trasferimento in entrata e in uscita delle sostanze per il metabolismo cellulare. In un tessuto sofferente tale equilibrio è alterato determinando un difficile scambio metabolico che rallenta il processo di guarigione. Da qui si può intuire l'effetto principale della tecarterapia: • Effetto biostimolante (la capacità di sollecitare e rinforzare i processi riparativi propri di ogni tessuto corporeo). Inoltre, • Effetto analgesico indotto dalla sensazione di calore interno che procura una riduzione immediata del dolore. E' importante sottolineare che la tecar terapia consente di trattare i tessuti anche in assenza di calore. Modalità utile nei casi di patologie acute dove è già in atto un processo infiammatorio per il quale non è indicato fare aumentare ulteriormente la temperatura. 47 Esistono 2 modalità di somministrazione di tale energia: Metodo capacitivo: Per trattare elettivamente tessuto muscolare. Metodo resistivo: Per trattare elettivamente strutture più dense come tendini legamenti, fasce, capsule articolari, strutture cartilaginee e ossee. PRINCIPALI INDICAZIONI: (contrattura, stiramento, strappo, • PATOLOGIE MUSCOLARI contusioni, ematomi) • PATOLOGIE ARTICOLARI (distorsioni, lussazioni, borsiti, tendiniti, versamenti articolari) • NEUROPATIE (sciatalgie, brachialgie, cervicalgie) • PATOLOGIE ARTROSICHE • DOLORI REUMATICI • FIBROMIALGIE • ESITI post immobilizzazioni per fratture con gessi o altri presidi, anche in presenza di protesi • ESITI CICATRIZIALI • CELLULITE • PSORIASI • EDEMI • IPP 48 Altre terapie strumentali in breve: • ELETTROSTIMOLAZIONE: indicato per amiotrofia, rafforzamento e potenziamento • MAGNETOTERAPIA: utile per le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (traumi, distorsioni, fratture, patologie reumatiche), dolore cronico, malattie dell’apparato vascolare (flebopatie, arteriopatie), dermatologia (psoriasi, piaghe, ecc.). • ONDE D’URTO: indicato per epicondiliti, epitrocleiti, pubalgie, tendinopatie inserzionali calcifiche, speroni calcaneari, IPP. • ULTRASUONI: effetto termico antalgico, effetto biologico su tessuti induriti, infiammazioni, calcificazioni locali, ematomi, zone fibrose ed effetto fonoforetico su edemi, cicatrici, tendiniti. • TENS: 49 Algie localizzate acute o croniche (nevralgie, dolori muscolari, contratture, rachialgia). CORSI DI GINNASTICA Ginnastica Medica Il corso di ginnastica medica dolce è stato ideato per un percorso globale della persona e prevede esercizi di mobilizzazione nei distretti corporei più importanti quali: cervicale, spalle, braccia, mani, schiena, anche, ginocchia, caviglie, piedi, …. Il lavoro viene completato da esercizi di respirazione, riabilitazione e tonificazione per il recupero dei movimenti di tutto il corpo. Lo scopo della metodica è quello di raggiungere e mantenere elasticità muscolare, una corretta mobilità articolare ed una sana postura bioenergetica. Abele Contu Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di Massaggio e Psicosomatica Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F Ginnastica Medica Dolce 50 Un lavoro sul corpo per sciogliere i blocchi muscolari, per vivere la libertà del movimento. Un lavoro di sintesi di diverse esperienze e diverse metodiche (dall’Antiginnastica al rilassamento corporeo cosciente alla mobilità corporea, al Pilates); un lavoro che si svolge in gruppo, dedicato al nostro corpo, alla struttura muscolare per sciogliere i blocchi e le rigidità che interrompono l’armonia del corpo. Questa attività mira all’allungamento e alla elasticità dei muscoli posteriori, il cui accorciamento è causa di disturbi della colonna vertebrale e responsabile dello squilibrio di tutto il corpo e alla tonificazione dei muscoli anteriori. Attraverso diverse fasi di lavoro, vengono proposti semplici esercizi tratti da: rilassamento profondo, ideochinesi, Antiginnastica e alcuni semplici esercizi di gruppo, selezionati da diverse metodiche (es. Pilates), per risvegliare la voglia di conoscere, condividere e riattivarsi insieme. Edoardo Fabbri Massofisioterapista, Posturologo, Insegnante Bioriequilibrio Pilates Biodanza e Massaggio Biointegrante Yoga Tradizionale Lo Yoga è una disciplina orientale antichissima, di grande successo ai nostri giorni (ha oltre 1,5 milioni di praticanti) in quanto, in un 51 mondo ormai frenetico, permette di riequilibrare il corpo, la mente e le emozioni. Noi non insegniamo lo Yoga da palestra, ma lo Yoga Tradizionale autentico che oltre all’esecuzione delle posture (che occupa temporalmente la maggior parte della lezione) comprende: tecniche di respirazione, purificazione, rilassamento, meditazione, alimentazione.. etc • • • • • Vantaggi dello Yoga: riduce l’ansia, lo stress e le tensioni agisce su una notevole serie di disturbi fisici migliora il sonno, fortifica e modella il corpo accelera la propria crescita personale su tutti i livelli è adatto a tutte le età Stefano Mantovani Docente di Yoga e Tantra Scuola “TantraYoga” Metodo Integra Respirare... Sentire... Percepire... Manifestare lo spontaneo movimento senza “sforzo”, per mettere in scena nella sua purezza e semplicità il “corpo”, che libero e privo di tensioni, ritrova la sua piena vitalità. 52 Nel corso delle lezioni l'insegnante propone una molteplicità di esercizi accompagnati dalla musica, a volte da eseguire individualmente e a volte in gruppo, attraverso i quali ciascuno esplora le proprie potenzialità di movimento e viene guidato all'ascolto delle proprie sensazioni ed emozioni, legando la consapevolezza del movimento alla libera espressione corporea. Durante il lavoro, con la complicità della musica accuratamente scelta per ogni esercizio, dal “movimento” puramente corporeo nasce spontanea la percezione delle proprie sensazioni, emozioni, pensieri, immaginazioni, intuizioni... Il Metodo Integra® è un lavoro che, attraverso il movimento, favorisce il rilassamento dinamico, un maggior benessere psico-fisico, e sviluppa una ampia consapevolezza corporea. Abele Contu Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di Massaggio e Psicosomatica Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F Metodo Feldenkrais E’ una disciplina per imparare a conoscere e utilizzare al meglio le proprio risorse, usando il movimento come chiave dello sviluppo personale. Il MF agisce sul sistema nervoso, “riprogrammando” l’organizzazione motoria, da cui dipende una buonapostura e un uso efficace delle proprie energie. Il metodo si basa sull’ascolto di sé e sulla sperimentazione di precise sequenze motori, guidati dall’insegnante. 53 Il Metodo Feldenkrais si pratica in due modalità: le lezioni collettive (Consapevolezza Attraverso il Movimento), guidate verbalmente dall’insegnate e le sedute individuali (Integrazione Funzionale), nelle quali prevale la comunicazione non verbale, attraverso il tocco e delle mobilitazione precise e delicate. A cose serve? • risolvere e prevenire dolori cronici come mal di schiena, cervicale, dolori muscolo-articolari; • riequilibrare la postura; • ritrovare elasticità e leggerezza nei movimenti quotidiani; • affinare il gesto atletico o artistico (musica, danza, teatro); • migliorare le prestazioni e prevenire gli infortuni; • recuperare sensibilità, mobilità e integrazione delle parti a seguito di un trauma (dopo la riabilitazione medica); • migliorare il respiro e l’uso della voce. Arianna Grueff Esperta in Educazione Somatica Insegnante Certificata del Metodo Feldenkrais 54 Postural Pilates Il Metodo Pilates è un sistema di allenamento sviluppato all'inizio del '900 da Joseph Pilates. In sintesi, è altamente indicato per il corpo e la mente i principi basilari del Pilates sono sei: 1. la Respirazione sempre ben controllata e guidata dall'aiuto dell'insegnante come nella pratica dello Yoga (nello specifico nel Pilates si inspira nel cominciare l'esercizio e nel momento dello sforzo maggiore si espira, a differenza dello Yoga, si inspira con il naso e si espira sia con il naso che con la bocca e per ogni esercizio vi è un preciso ritmo); 2. il Baricentro, sinonimo di Power House, visto come centro di forza e di controllo di tutto il corpo; 3. la Precisione, ogni movimento deve avvicinarsi alla perfezione, un lavoro a circuito chiuso dove l'insegnante deve avere continui feedback dall'allievo; 4. la Concentrazione, massima attenzione e concentrazione in ogni esercizio, la mente deve essere il supervisore per ogni singola parte del corpo; 5. il Controllo, controllo su ogni parte del corpo, non si devono effettuare movimenti sconsiderati e trascurati; 6. la Fluidità, questo principio è la sintesi di tutti i concetti precedenti. 55 Abele Contu Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di Massaggio e Psicosomatica Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F Rieducazione Posturale di Gruppo - Metodo Mézières - Roberta Battistini Massofisioterapista, Esperta in Rieducazione Posturale Mézières, Insegnante di Massaggio al Bambino, Operatore Olistico Trainer Tai Chi – Qi Gong (la Via dell’Acqua) È un insieme di pratiche di benessere, salute, risveglio, realizzazione personale. Tutto insieme, in parte, o uno per volta. Ai tempi di Mao e della Banda dei Quattro, tutto il Qi Gong venne proibito perché “roba vecchia”. Successivamente il governo cinese lo reintrodusse per diminuire la spesa sanitaria, ma solo alcuni tipi, arrivati poi in 56 Occidente attraverso le vie ufficiali del governo cinese. Alcune pratiche che avevano anche potenzialità per consapevolezza, crescita e libertà personale non vennero mai reintrodotte ufficialmente, perché considerate troppo potenti per essere diffuse al popolo perché contengono molto Nei Gong. Il Qi Gong Via dell’Acqua, da me introdotto in Italia, appartiene a queste. Ottiene grandi effetti con piccoli movimenti e risveglia in noi i meccanismi fisiologici benefici di quando eravamo infanti: per trarre vantaggio da ciò che il corpo già conosce e riportare il sistema nervoso a un stato di equilibrio. Si compone delle sei pratiche sotto elencate, ognuna delle quali è indipendente e non necessita delle altre per essere efficace. A cosa serve: • rilassamento e tonificazione fisica con movimenti semplici • rilascio delle tensioni emozionali di base • aumento della lucidità mentale e della consapevolezza delle nostre potenzialità • attivazione dei meccanismi energetici di autoguarigione • ottenere tutti i principali benefici del più noto Tai Chi pur essendo molto più semplice • imparare gli elementi fondamentali per praticare correttamente il Tai Chi e ogni altra arte marziale interna Cosimo Mendis Esperto di Pratiche Taoiste da 25 anni Fondatore della Scuola Chi Gung Way “ Essenza oltre la Forma” 57 “Spazio il Respiro” Scuola di Massaggio Integrato, Tecniche Psicocorporee, Counseling e Bodywork (logo) 58