Medicina Specialistica e Fisiokinesiterapia
Metodiche di
Cura
Via Emilia Levante 59 - 40139 BOLOGNA
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INDICE
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Obiettivi…………………………………………………………………….
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Agopuntura……………………………………………………………………….
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Logopedia………………………………………………………………………….
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Omotossicologia………………………………………………………………..
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Percorso di Educazione Psiconutrizionale…………………………..
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Psicologia………………………………………………………………………….
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Terapia del Dolore…………………………………………………………….
- Reumatologia …………………………………………………………
- Omeomesoterapia…………………………………………………..
- Ossigeno-ozono terapia ………………………………………….
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Posturologia………………………………………………………………………
- Courchinoux…………………………………………………………….
- Mezieres………………………………………………………………….
- Rieducazione Posturale……………………………………………
- Riprogrammazione Posturale…………………………………..
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Terapie Manuali
- Bienfait……………………………………………………………………
- Manipolazione Fasciale……………………………………………
- Osteopatia………………………………………………………………
- Terapia craniosacrale.……………………………………………..
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Massaggi Terapeutici
- Antistress………………………………………………………………..
- Linfodrenaggio………………………………………………………..
- Massaggio al Bambino…………………………………………….
- Reflessologia Plantare……………………………………………..
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Terapie Strumentali
- Crioultrasuono…………………………………………………………
- Laserterapia ND:YAG………………………………….……………
- Magnetoterapia………………………………………………………
- TeCaRterapia…………………………………………………………..
- Tens…………………………………………………………………………
- Ultrasuonoterapia……………………………………………………
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Corsi di Ginnastica
- Ginnastica Medica…………………………………………………..
- Ginnastica Medica Dolce…………………………………………
- Yoga Tradizionale…………………………………………………….
- Metodo Integra……………………………………………………….
- Metodo Feldenkrais…………………………………………………
- Postural Pilates………………………………………………………..
- Rieducazione Posturale di Gruppo Mézières……………
- Tai Chi – Qi Gong (la Via dell’Acqua)………………………..
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Spazio il Respiro
Scuola di Massaggio Integrato, Tecniche Psicocorporee, Counseling e
Bodywork………………………………………………………..
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Obiettivi
PRENDERSI CURA: Ascolto della persona a 360° grazie alla capacita di
accoglienza del suo bisogno e alla capacità di indirizzarlo alle cure
adeguate.
SERVIZIO: servizio alla persona attraverso la presenza, il consiglio, la
consulenza, tutti i giorni dalle 08.00 alle 19.00 ed il sabato mattina
fino alle 12,30.
COLLABORAZIONE: lavoro di equipe per la salute della persona
attraverso metodiche di cura complementari quali la diagnostica
(ecografia, ecodoppler, ecc.), la medicina specialistica (fisiatria,
ortopedia, ginecologia, neurologia, terapia del dolore, cardiologia,
scienze dell’alimentazione, ecc.), la medicina riabilitativa strumentale
(tecarterapia, laser yag, crioultrasuonoterapia, magnetoterapia, tens,
ecc.) e manuale (massaggio, manipolazione fasciale, osteopatia,
ginnastica posturale, agopuntura, rieducazione funzionale, terapia
craniosacrale, ecc.).
INTEGRAZIONE: integrare le qualità e le diverse attitudini delle
diverse figure professionali con la possibilità di cura tradizionali e
all’avanguardia e le esigenze ed i bisogni della persona.
SPOSARE IL PROGETTO: riconoscersi nelle nostre proposte con
fiducia nella certezza di una cura finalizzata alla salute e al
benessere.
IDENTITA’ E CREATIVITA’: identificarsi in un progetto di cura
personalizzato e creativo anche per ristabilire il contatto con le
proprie risorse naturali nel processo fisiologico della guarigione.
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Agopuntura
Per curare il malato e non la malattia
L’agopuntura è una medicina utilizzata da milioni di persone nel
mondo e molto diffusa anche in occidente.
Ciò nonostante non esiste ancora una corretta informazine su questa
medicina e la sua pratica, pur essendo di pertinenza medica in quanto
comporta un’anamnesi, un esame obiettivo, una diagnosi ed una
terapia, non è regolamentata e quindi non esiste uno specifico
riconoscimento per i medici che praticano l’agopuntura.
L’agopuntura consiste in una metodica terapeutica, caratterizzata
dall’infissione di sottili aghi metallici in determinati punti cutanei, con
la stimolazione delle zone interessate.
Agisce attivando meccanismi nervosi e biominerali per riequilibrare
quelle funzioni alterate dell’organismo, alla base della malattia; in
questo modo produce un’autentica azione curativa, stimolando le
difese naturali dell’organismo ed aiutando il corpo a guarire da sé.
Le patologie in cui l’agopuntura è indicata sono molte.
L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene clinicamente
utile l’agopuntura in alcune malattie:
Osteo-artrosi,
tendinite,
cervicalgie
e
bronchialgia,
dorsolombalgia e sciatalgia, nevralgiaintercostali, periartriti
scapolo-omerale, coxalgia, gonalgia, distorsioni articolari,
stiramenti muscolari
Asma allergica, rinite allergica, sinusite
Singhiozzo, gastrite, disturbi dell’alvo
Acne, eczema, psoriasi
Amenorrea, dismenorrea, vomito gravidico, malposizione
fetale, sindrome menopausale, induzione ed analgesia del
parto
Impotenza funzionale, eiaculazione precoce
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Malattia di Raynaud, turbe funzionali del ritmo, flebopatia e
disturbi del circolo periferico
Cefalee, nevralgie , nevralgie del trigemino, paralisi facciale
Sindrome ansioso-depressiva
Ipersalivazione – iposalivazione, odontalgia, analgesia per
estrazione dentale, ipoacusie ed acufeni.
I campi di applicazione dell’agopuntura non comprendono le
patologie infettive e quelle di pertinenza chirurgica. La cadenza delle
sedute è mono o bisettimanale: in ogni caso spetta al medico
agopuntore valutare il ritmo e la frequenza delle sedute in funzione
della patologia del paziente.
Gli aghi utilizzati sono sterili e questo garantisce l’assenza di agenti
infettanti e quindi esclude ogni eventualità di contagio.
Oltre agli aghi possono essere utilizzata l’applicazione di correnti
elettriche o di fonti di calore (moxa) agli aghi, sempre con la finalità di
stimolare il punto di agopuntura.
Dott.ssa Marta Mura
Specialista in Ginecologia,
Esperto in Agopuntura e Medicina Cinese
Dott.ssa Rita Versari
Specialista in Agopuntura e Medicina Cinese
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Logopedia
..da logos "discorso" e paideia "educazione"
Il logopedista è l’operatore sanitario esperto nella fisiopatologia della
comunicazione. Egli svolge la propria attività nella prevenzione e nel
trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della
comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. L’attività del
logopedista è volta quindi alla rieducazione di tutte le patologie che
provocano i disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e
scritto e degli handicap comunicativi. In riferimento alla diagnosi e alla
prescrizione del medico, nell’ambito delle proprie competenze, il
logopedista svolge la sua attività che consiste:
1. nel bilancio e quindi nella valutazione delle capacità
comunicative
2. nella stesura di un piano d’intervento
3. nel trattamento riabilitativo
4. nella verifica continua dell’intervento
Indicazioni al trattamento:
• Disfonie: produzione durante la fonazione di un soffio
rumoroso dovuto all’imperfet-ta chiusura delle corde vocali);
• Disodie: disturbo della voce cantata;
• Esiti chirurgici (es. laringectomie);
• Deglutizione atipica infantile: non evoluzione dell’atto
deglutitorio dalla fase primaria infantile alla fase secondaria
adulta;
• Disfagia orofaringea: disfunzione di una o più fasi della
meccanica della deglutizione;
• Balbuzie: turba del flusso fonoarticolatorio;
• Tumultus sermonis: farfugliamento;
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Superiori Afasia: disturbo acquisito del linguaggio conseguente
a lesioni delle strutture cerebrali implicate nei processi di
elaborazione del linguaggio;
Aprassia: incapacità ad eseguire dei movimenti su richiesta;
Agnosia: difficoltà nel riconoscere stimoli non verbali;
Disartria: disordine del linguaggio dovuto ad alterazioni del
controllo muscolare dell’apparato pneumofonoarticolatorio;
Insufficienza mentale le ridotte prestazioni intellettive
impediscono un corretto apprendimento;
Demenze perdita globale e irreversibile delle attitudini
intellettive con deterioramento mentale;
Sordità perdita parziale o totale della capacità uditiva;
l’apparato fonoarticolatorio e le aree cerebrali deputate al
linguaggio sono integre;
Dislalie meccanico periferiche difetto di articolazione legato ad
una imperfetta coniugazione dei pattern articolatori periferici;
Ritardi di linguaggio difficoltà nella comprensione, produzione
e uso del linguaggio in una o più componenti linguistiche;
Dislessia disturbo di lettura;
Disgrafia disturbo di scrittura;
Learning disease disturbo dell’apprendimento in genere delle
materie scolastiche
Chiara Bosi
Logopedista
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Omotossicologia in Dermatologia
Un ponte tra l’Omeopatia e la Medicina
tradizionale.
Come quest’ultima, infatti, utilizza per la diagnosi la visita medica
tradizionale, gli esami di laboratorio e gli esami strumentali più
aggiornati.
Come l’Omeopatia, utilizza per la terapia i rimedi omeopatici classici
diluiti e dinamizzati; ma oltre a questi, si avvale, di una serie di nuovi
rimedi tipicamente omotossicologici, anch’essi in diluizione
omeopatica e dinamizzati.
Secondo l’Omotossicologia, le “omotossine” rappresentano la causa di
tutte le malattie. Ogni organismo è attraversato continuamente da
tossine, quali farmaci chimici, tossine alimentari, tossine prodotte
dall’inquinamento ambientale, stress psicofisici, batteri e virus.
L’Omotossicologia in medicina estetica si occupa di cellulite,
soprappeso e obesità, rughe e rivitalizzazione del viso, radicali liberi.
Il trattamento omeomesoterapico è un metodo terapeutico anti-aging
per contrastare l’invecchiamento e riattivare il turnover cellulare.
E’ utilizzato, sia a scopo preventivo, che terapeutico contro il
rilassamento cutaneo e per contrastare la formazione delle rughe,
intervenendo in particolare su quelle lineari perioculari e perilabiali. Si
ottengono validi risultati nei pazienti in tutte le fasce di età.
Dott.ssa Maria Sofia Solano
Specialista in Dermatologia, Venereologia,Medicina Estetica
Esperto in Omeotossicologia
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Percorso di Educazione Psiconutrizionale
Un rapporto consapevole con il cibo
per amarsi di più
“Per Educazione Terapeutica si intende l’atto terapeutico continuo
caratterizzato da “accompagnare” il paziente, “mettersi insieme” nel
percorso della malattia cronica, teso a contrattare, concordare, per la
realizzazione di interventi possibili finalizzati al raggiungimento del
massimo risultato clinico e della miglior qualità di vita percepita per
ogni paziente”
Valerio
Miselli
La scorretta alimentazione e la mancanza di attività fisica sono alla
base dell’allarmante e continuo aumento dei casi di sovrappeso ed
obesità nelle popolazioni occidentali e in quelle in via di sviluppo, che
ha ormai raggiunto le proporzioni di un’inarrestabile epidemia. Tra gli
adulti italiani il 40% sono in sovrappeso ed il 10% presenta una
situazione di obesità. Ancora più preoccupanti sono i dati riferiti alla
fascia di età dei minori: tra i bambini ben il 27% dei maschi ed il 21%
delle femmine sono obesi!
L’eccesso di peso, quando dovuto ad un incremento della massa
grassa, è un fattore di rischio per molte patologie cardiovascolari e
dismetaboliche e comporta una riduzione delle aspettative di vita.
Quindi l’indicazione a ridurre il peso corporeo, quando in eccesso,
diventa determinante per migliorare il nostro stato di salute e quello
dei nostri figli. Tuttavia, il trattamento è spesso complicato, ma
soprattutto è difficile mantenere i risultati ottenuti nel tempo. Diversi
studi hanno dimostrato che soggetti resi consapevoli ed informati sulla
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patologia in modo più ampio ed approfondito, riuscivano ad avere
risultati più importanti e duraturi nel tempo.
Da qui nasce
l’importanza, nel trattamento dell’obesità, di utilizzare un approccio
integrato che si avvalga di figure professionali diverse in grado di
curare tutti gli aspetti di questa patologia. La sola dieta non è
sufficiente ad affrontare in maniera completa il problema, ma serve
un’interazione tra medici nutrizionisti, psicologi, fisioterapisti, ecc…
essenziale per fornire al paziente tutto il supporto necessario per
risolvere in modo duraturo la problematica “dell’eccesso di peso”.
Ecco un piccolo esempio:
“Non facevo che aprire il frigorifero e mangiare.
Qualsiasi cosa - una telefonata finita
bruscamente col mio fidanzato, un litigio
con mia madre – diventava un’ottima scusa
per ingozzarmi. Solo dopo aver divorato
cioccolato, biscotti, panini e affettati,
stavo meglio.”
Spesso il cibo diventa lo sfogo per diversi stati emotivi, come stati
d’ansia, fluttuazioni del tono dell’umore, alti livelli di stress.
L’intervento di una figura professionale quale lo psicologo può aiutare
il soggetto a comprendere i meccanismi alla base del rapporto
ansia/stress-cibo fino a sviluppare processi alternativi per una migliore
gestione di tali situazioni emotive critiche.
Attualmente, quindi, il miglior trattamento per obesità/sovrappeso
consiste in un approccio educazionale multidisciplinare INTEGRATO,
che si pone un obiettivo che va ben più in là della semplice perdita di
peso. Lo scopo, infatti, è un vero e proprio cambiamento dello stile di
vita in modo tale che il paziente acquisisca le capacità che gli
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permettano non solo di realizzare, ma anche di mantenere una
gestione ottimale della malattia tendendo alla sua remissione.
I particolari vantaggi legati inoltre a un trattamento di gruppo
dell’obesità consiste nella condivisione del problema che, oltre a
facilitare l’apprendimento del problema stesso e delle possibili
soluzioni, favorisce lo sviluppo di un supporto reciproco, comporta un
aumento dell’ autostima e dell’autoefficacia il tutto volto a
raggiungere un’autogestione del problema.
Il percorso proposto dal team del Centro Integra consiste in due
possibilità:
1) Un percorso individuale che comprende una valutazione
medico-nutrizionale ed una psicologica, e la gestione integrata
del trattamento individuale
2) Un percorso di gruppo con le seguenti caratteristiche:
- Da un minimo di 7 ad un massimo di 10 persone
- Si articola in 6 incontri, di circa 1 ora e mezza, con cadenza
settimanale
- Un settimo incontro a distanza di un mese
Gli incontri verranno tenuti dalla Dott.ssa E. Lupo, psicologa, e dalla
Dott.ssa Laura M. Ricciardi, medico nutrizionista, e tratteranno i
seguenti argomenti:
1) Cos’è la malnutrizione e quali sono le sue complicanze sullo
stato di salute.
2) Cos’è il cibo: i nutrienti ed i gruppi alimentari e valutazioni
delle abitudini alimentari familiari.
3) Linee guida della corretta alimentazione e la piramide
alimentare.
4) L’importanza di una regolare attività fisica.
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5) Analisi delle proprie abitudini alimentari: gli errori e le
strategie per prevenirli.
6) Il cambiamento dello stile di vita: quali obiettivi porsi e quali
difficoltà da affrontare .
7) Incontro a distanza di un mese per valutare i progressi e
valutare le strategie utilizzate per superare le difficoltà
Durante gli incontri verranno proiettate delle diapositive ed il paziente
riceverà il materiale didattico in cui troverà tutti gli argomenti trattati
durante il percorso.
Dott.ssa Elena Lupo
Psicologa
Dott.ssa Laura M. Ricciardi
Specialista in Scienze dell’Alimentazione
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Psicologia
L’individuo è un’unità mente-corpo, dunque è bene parlare
di benessere psicofisico.
Il modello olistico della salute, sostenuto dalla ricerca medico
scientifica (Es. PNEI -Psiconeuroendocrinologia) si occupa delle diverse
dimensioni del Benessere (biologico, psicologico, socio-ambientale) e
delle sue interrelazioni. Al giorno d’oggi è sempre più presente
l’esigenza di una psicosomatica integrata che si prenda carico
dell’individuo nella sua totalità somatica, psichica e spirituale.
Il disagio psicologico può assumere varie forme; può manifestarsi
come disturbo comportamentale, come malessere esistenziale, in
risposta ad un evento traumatico o particolarmente doloroso (lutto,
malattia), può esprimersi nell’ansia di fronte alla vita, nell’incapacità a
realizzare se stessi, o nell’angoscia di non trovare una via d’uscita dal
proprio stato di malessere. Il disagio psicologico può inoltre
manifestarsi attraverso il corpo, trovando espressione nella malattia.
Il colloquio psicologico e la psicoterapia sono metodologie
terapeutiche volte al benessere totale della persona; hanno l’obiettivo
di promuovere nell’individuo sofferente, la consapevolezza di sé, delle
proprie risorse, delle proprie emozioni, per attivare il cambiamento
necessario per uscire dalla condizione di disagio.
Nell’ambiente protetto delle relazione terapeutica, attraverso
strumenti come l’ascolto attivo, la condivisione di pensieri, sentimenti,
tecniche di rilassamento e di visualizzazione, il soggetto può ritrovare
se stesso.
Dot.ssa Laura Nardella
Psicologa Psicoterapeuta - Specialista in Psicosomatica
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Terapia del Dolore
Malattie Reumatiche
Un malato reumatico si lamenta fondamentalmente a causa del
dolore, della rigidità e delle tumefazioni articolari, della ridotta
capacità funzionale, dell’astenia e della sensazione di malessere
generale; tuttavia il dolore è il sintomo fondamentale delle malattie
reumatiche ed è la manifestazione principale che costringe il paziente
a consultare il medico.
Esistono vari tipi di dolore reumatico:
il dolore articolare e periarticolare, può essere infiammatorio o
meccanico.
Il dolore infiammatorio è tipico delle artriti, come l’artrite reumatoide,
ed è caratterizzato dai sintomi classici dell’infiammazione:
tumefazione, arrossamento, calore al termotatto e funzionalità
limitata o addirittura compromessa dell’articolazione o delle
articolazioni interessate, inoltre possono essere colpiti anche i tendini.
Il dolore meccanico, tipico dell’artrosi, è dovuta ad usura o attrito con
assenti o modesti segni di infiammazione.
Il dolore infiammatorio è tipicamente notturno con rigidità delle
articolazioni; il dolore meccanico è diurno, aggravato con il carico,
accompagnato spesso da contrattura muscolare.
Esiste anche un dolore extra-articolare da compressione nervosa come
ad esempio nelle cervicobrachialgie e nelle lombosciatalgie:
è un dolore intenso, improvviso ed irradiato.
In reumatologia è importante perciò riconoscere i vari tipi di dolore, in
quanto ad ognuno di essi si deve adeguare una specifica diagnosi per
curare ogni particolare patologia.
Dott. Anthony Castellito
Specialista in Reumatologia e Fisiatria
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Omeomesoterapia
L’omeomesoterapia è una mesoterapia biologica e si distingue dalla
mesoterapia classica per il fatto che utilizza farmaci omeopatici e
omotossicologici anziché farmaci allopatici.
La metodica consiste nell’iniettare la paziente per via sottocutanea o
intradermica piccole quantità di farmaci omeopatici o omotossicologici
in soluzione, che forniscono all’organismo solo imput energetici e non
dosi ponderali. Abitualmente si usano aghi molto sottili da 30 g, per
cui la stimolazione è pressoché indolore.
Due sono i vantaggi: lo stimolo agopunturale e l’azione terapeutica
specifica dei farmaci iniettati.
Dove eseguire le micropunture:
- sulle superfici malate
- sulle zone di proiezione del dolore
- sui punti di agopuntura (omeosinartria)
- sulle cicatrici
- sulle proiezioni d’organo
Vantaggi dell’omeomesoterapia:
- non provoca reazioni allergiche
- non causa effetti collaterali
- può essere praticata in gravidanza ma con attenzione
- trattamento personalizzato
- contemporaneamente possono essere curate più malattie
Frequenza delle infiltrazioni:
- patologie acute 2 infiltrazioni la settimana per 3 settimane
-patologie croniche – 1 infiltrazione la settimana per 6 – 8 settimane
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Mantenimento:
1 volta al mese o ogni due mesi per consolidare i risultati e prevenire le
riacutizzazioni.
INDICAZIONI NEL DOLORE BENIGNO NON ONCOLOGICO
Remautologia
- rachialgia
- coxalgia
- gonalgia
- periartrite scapoloomerale
- artrosi delle mani
- affezioni dolorose del piede
Traumatologia sportiva
- lesioni contusive
- lesioni distorsive
- lesioni da sforzo
- tendinopatie
- complicanze post-traumatiche
Terapia del dolore
- cefalee cervicongeniche
- cervicalgie
- torcicollo
- fibromioalgia
- dolori osteoarticolari
- lombosciatalgia
- gonalgie
- nevralgie
Utilizzo della biomesoterapia anche in area estetica:
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trova applicazione nei disturbi di natura estetica quali cellulite o PEFS,
pannicolopatia edemato-fibroscleratica, nelle patologie venose e
linfatiche, adiposità localizzata, e nelle rughe si effettuano biolifting in
caso cronoaging e microrugosità.
L’omeomesoterapia può essere considerata una metodica di prima
scelta, in quanto ben gradita e tollerata dai pazienti e priva di effetti
collaterali, consente una rapida ripresa dell’attività lavorativa.
Dott. Gaetano Sacco
Specialista in Anestesia E Rianimazione
Esperto in Omeotossicologia
Ossigeno-ozono terapia
E’ una terapia che si basa sulla somministrazione di una miscela
gassosa, originata mescolando l’ozono con l’ossigeno. L’ossigenoozono terapia è una metodica che ha più di un secolo di vita e anche se
inizialmente è stata relegata ad un ristretto numero di medici
entusiasti, rappresenta oggi un rimedio rivoluzionario per la nostra
salute e il benessere fisico. A seconda della patologia da trattare la
concentrazione di ozono sarà maggiore nella cura delle patologie
ortopediche, minore per i problemi circolatori e per la medicina
estetica.
LA TECNICA
Per ottenere un buon risultato in questo tipo di terapia è
fondamentale la corretta scelta della metodica di somministrazione.
Le tecniche più comuni sono:
– intramuscolare
- sottocutanea
- intra-articolare
- endovenosa
- insufflazione rettale e/o vaginale
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Dolori e artropatie:
– intrarticolari
- periarticolari
- ernia del disco
La potente azione antiinfiamatoria e antidolorifica dell’ossigeno-ozono
viene sfruttata anche nel trattamento delle patologie ortopediche più
frequenti, come la cervicalgia, le tendiniti, la lombalgia, le patologie
sportive, le periartriti, l’artrosi, ecc.
L’azione antinfiammatoria è dovuta al fatto che l’O2-O3 (ossigenoozono), favorisce l’eliminazione delle sostanze mediatrici del dolore e
dell’infiammazione, come l’istamina, la serotonina, le prostaglandine,
ecc., (sempre in modo del tutto naturale). In questo caso la tecnica
consisterà
in
infiltrazioni
intrarticolari
sottocutanee.
In medicina estetica, invece, dove la miscela di O2-O3 è costituita per
la gran parte di ossigeno, (e introdotta con delle piccole iniezioni
sottocutanee), viene utilizzata la capacità di questo gas di migliorare la
circolazione del sangue, (alleviando in tal modo, ad esempio, la
sensazione delle “gambe pesanti“), ma anche quella di attaccare gli
acidi grassi, grazie alla sua azione ossidante, frantumandoli e
rendendoli così facilmente eliminabili dall’organismo, (trattamento
della
cellulite).
Anche in questo caso, il vantaggio dell’ossigeno-ozonoterapia, rispetto
alle altre numerosissime tecniche, è quello di una cura assolutamente
naturale, priva di effetti collaterali, e che soprattutto agisce a monte
del problema. Sconsigliamo tale terapia agli ipertiroidei.
Professor Dario Apuzzo
Specialista in Fisiatria, Ossigeno-Ozono Terapia
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POSTUROLOGIA
La posturologia è una disciplina relativamente recente (anni 80).
Nell’ultimo decennio ne sono stati definiti i parametri ed il campo
d’azione.
È la scienza che studia e rileva le perturbazioni che agiscono sul
sistema posturale fine (SPF).
Viene utilizzata nello studio delle sindromi da deficit posturale (SDP).
Il SPF è il sistema motorio complesso deputato al mantenimento della
postura economica e confortevole durante ogni movimento del corpo.
Utilizza le informazioni provenienti da alcuni recettori periferici: vista,
sistema vestibolare per l’equilibrio, l’apparato stomatognatico
(articolazione temporo-mandibolare, occlusione dentale e muscolatura
masticatoria) alcune articolazioni del piede (astragalo-calcaneare,
calcaneo-cuboidea)
Attraverso le vie nervose provenienti da tali recettori, il sistema
nervoso centrale viene informato di ogni più piccola variazione
periferica e produce una risposta adeguata attraverso altre vie che
agiscono sui gruppi muscolari, modificandone il tono.
La SDP si presenta con sintomi multiformi quali: difficoltà a mantenere
a lungo la posizione eretta per comparsa di rachialgie (dolori alla
colonna vertebrale); cefalea, affaticamento muscolare nell’esecuzione
di sport, disturbi dell’equilibrio, atteggiamento scoliotico.
Le cause di tali perturbazioni sono a volte traumatiche, a volte legate
alla ripetizione del gesto lavorativo o sportivo, disturbi dell’occlusione
dentale, disturbi della vista.
Esistono protocolli di tests posturologici che consentono di evidenziare
se il disturbo parte dall’alto (primarietà discendente) o dal basso
(primarietà ascendente) e/o da entrambi (primarietà mista) e di
individuare il o i recettori perturbati.
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Tale atteggiamento di ricerca permette di scegliere per ogni caso il
protocollo di trattamento più idoneo (rieducazione vestibolare,
riabilitazione occlusale e linguale, rieducazione funzionale dei distretti
interessati, applicazione di lenti adeguate, di bite occlusali, plantari
personalizzati).
In particolare la rieducazione deve essere applicata secondo i criteri
della rimodulazione posturale, insieme di esercizi terapeutici
opportunamente studiati per riscrivere gli engrammi motori disturbati
a carico del sistema posturale fine.
Il protocollo di tests diagnostici viene poi utilizzato per rivalutare nel
tempo i progressi ottenuti fino alla stabilizzazione dei risultati.
Dott.ssa Simonetta Selva
Specialista in Fisiatria e Medicina dello Sport
Esperto in Osteopatia, Posturologia
Il metodo Courchinoux
Il metodo di ginnastica dolce e globale Corpo e Coscienza si è
sviluppato poco a poco durante questi ultimi venti anni.
È stato elaborato ed insegnato da Georges Courchinoux dal marzo del
1986.
Il Metodo Corpo e Coscienza fa parte delle vie di equilibrazione della
persona nella sua globalità.
Questo riaggiustamento, viene condotto simultaneamente in quattro
direzioni complementari:
- conoscenza di sé;
- aggiustamento posturale;
- riarmonizzazione energetica;
- gestione delle emozioni.
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A tale scopo sono utilizzate diverse tecniche associate.
La presa di coscienza riguarda i cinque sensi classici
ed il senso posturale o kinestesico.
Si tratta di sviluppare la memoria del corpo arricchendone il vissuto
mediante:
- apprendimento delle tecniche di automassaggio e drenaggio
corporeo
- studio approfondito delle zone più interiorizzate dell’essere,
diaframma, muscoli oculari, pavimento pelvico.
-
-
-
L’aggiustamento posturale è affrontato essenzialmente:
con tecniche di rieducazione posturale globale;
con l’adattamento di queste posture in gruppo grazie agli AIUTI
ALLA PERCEZIONE in un primo tempo e l’evoluzione progressiva
della conoscenza di sé, favorendo l’INTEGRAZIONE POSTURALE.
L’idea di postura globale e qualitativa introduce le nozioni di
sforzo e di ascolto reciproci, la nozione di APPOGGIO diventa
dinamica
perché
un’opposizione
costruttiva
genera
l’evoluzione. La riarmonizzazione energetica, resa più redditizia
dalle due ricerche precedenti, si basa in modo particolare
sull’associazione di tecniche complementari e solidali fra loro:
gli Esercizi Cinesi di Salute - il Soffio e lo Hara -il Do-in e lo
Shiatsu – trattamento dei meridiani e dei Tsu-bos - l
Rilassamento Coreano.
Questa riarmonizzazione energetica si basa anche sul rispetto dei
grandi cicli energetici e in particolar modo sull’aggiustamento ai ritmi
stagionali adottando il lavoro proposto alle caratteristiche energetiche
di ognuna delle stagioni.
La gestione delle emozioni avviene con tecniche di drenaggio e di
liberazione emozionale, con il supporto della comunicazione e delle
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diverse espressioni della dinamica di gruppo. In questo campo la
sofrologia, e in particolar modo il rilassamento dinamico, ci offrono un
quadro sicuro e diversificato.
Nel campo dell’approccio Somatopsichico delle emozioni, la
comunicazione non verbale è l’oggetto di un protocollo metodico che
porta progressivamente la relazione dall’ascolto al toccare. Questi
quattro modi di procedere condotti unitamente hanno lo scopo di
sviluppare l’equilibrio fra atteggiamento mentale e atteggiamento
fisico.
Il gesto e l’intenzione del gesto. Per questo Corpo e Coscienza si
associa alle vie di evoluzione umanista alla ricerca di un atteggiamento
globalmente più giusto.
Questo metodo si colloca decisamente fra atteggiamento pedagogico e
atteggiamento terapeutico.
Nella convinzione che l’educazione del corpo come quella della
coscienza non si separano se non artificiosamente; che prima di
iniziare la rieducazione, bisogna arricchire l’educazione; per cui la
prevenzione deve essere un terreno comune ai pedagogisti e ai
terapeuti.
Stefania Fontanelli
Massofisioterapista
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Il metodo Mézières
Qualsiasi evento intervenga a perturbare l’equilibrio muscolare mina
anche l’equilibrio della nostra salute corporea.
I muscoli sono lo scrigno contenente la nostra vita e in quanto tali
vanno mantenuti in salute.
Secondo i principi teorici del metodo Mézières:
1. i muscoli sono organizzati in quattro catene muscolari: la
catena anteriore, la antero interiore, la brachiale e la
posteriore.
2. i muscoli sono freni delle articolazioni quindi si lavora la
muscolatura per ammorbidirla ed allungarla.
Solo la contrazione isometrica raggiunge questo obiettivo. Si
ottiene così una migliore contrattilità muscolare. Non è tanto
importante potenziare il muscolo, quanto allungarlo e ridargli
elasticità, per consentire l’esecuzione del movimento.
3. i muscoli accorciandosi possono lateralizzare un distretto osseo
o farlo ruotare.
4. esiste un riflesso antalgico a priori per il quale il corpo assume
posizioni antalgiche preventive rispetto al dolore
Per intervenire sulla postura e sull’agilità dei movimenti occorre
lavorare sulla struttura muscolare, elastico della struttura ossea.
Il lavoro che si propone è un percorso che mira ad aumentare la
consapevolezza corporea, stimolando l’ascolto nei confronti di se
stessi, rispettando i tempi e i ritmi che caratterizzano ciascuno di noi. L’
ascolto, la cura e l’ammorbidimento sono gli ingredienti per poter
25
aiutare la nostra salute fisica ed emotiva in una vita quotidiana
all’interno della quale lo spazio per questo è estremamente ridotto.
I trattamenti individuali consistono in massaggi profondi sulla
muscolatura che si eseguono dopo un attenta valutazione posturale e
funzionale della persona.
La sensibilità che le persone acquistano nei confronti del proprio
corpo, le aiuta ad ascoltare e a prendersi cura dei propri dolori, dovuti
a patologie dell’apparato muscolare e/o scheletrico, imparando
esercizi che possono rifare in autonomia all’occorrenza.
Ampio spazio è dato ai bambini e ai ragazzi che devono affrontare
terapie ortodontiche, ortopediche, che hanno problemi oculari o ai
quali è consigliata una ginnastica correttiva o un’attività sportiva
finalizzata a porre rimedio ai cosiddetti vizi posturali. In questo
contesto assume un’importanza fondamentale il lavoro di
allungamento delle catene muscolari al fine di ottenere una
modificazione posturale in grado di ristabilire un equilibrio interrotto,
necessario per la salute, e per riacquistare l’agilità nei movimenti.
Daniele Buriani
Fisioterapista, Meziérista
Rieducazione Posturale
E’ una metodica di ri-armonizzazione e riequilibrio tra le “catene
muscolari”
(gruppi sinergici deputati alla esecuzione dei gesti ed al mantenimento
della postura del corpo nello spazio), messa a punto grazie al lavoro di
numerosi studiosi (Rolf, Meziérès, Souchard e altri) secondo tre
principi:
-
l’ INDIVIDUALITÀ: ogni persona è unica sul piano
somatico;
26
psico-
-
la CAUSALITÀ occorre ricercare la causa primaria della
patologia curando l’individuo e non il sintomo;
-
la GLOBALITÀ’: per risalire dalla conseguenza alla causa è
necessario lavorare in globalità per non permettere che le
correzioni apportate al sistema muscolo scheletrico creino un
altro sistema di compenso.
L’obiettivo di questa tecnica è di ridare elasticità muscolare al corpo
sovvertendo il concetto di “debolezza muscolare”.
Si parlerà quindi di ipertono dovuto al continuo lavoro dei muscoli
della statica.
Un muscolo è ritenuto debole quando perde elasticità.
Dopo un attento esame posturale, per determinare e far
consapevolizzare al paziente le retrazioni delle catene muscolari
vincitrici e lo stato di quelle vinte, il tipo di respirazione con i relativi
blocchi inspiratorio o espiratorio, gli aggiustamenti automatici
(compensi), diversi da caso a caso, il trattamento prosegue con la
ricerca di un allungamento attivo delle catene muscolari ipertoniche
mediante posture:
• in piedi (in carico)
• in posizione seduta (in semicarico)
• in posizione supina (in scarico)
a seconda della patologia presentata dal paziente.
Lo schema terapeutico intrapreso verrà adattato alle finalità
volute nel corso di ciascuna seduta.
La nuova postura raggiunta consente una presa di coscienza
27
dei compensi instaurati.
La periodicità di solito è settimanale e il numero delle sedute
necessarie dipende dal risultato ottenuto.
Manuela Sermolini
Terapista della riabilitazione
Riprogrammazione Posturale
La valutazione posturale e l’analisi dei test eseguiti ci aiutano a definire
la tipologia posturale e lo schema utilizzato del Sistema Posturale Fine
per assecondare le necessità delle funzioni primarie. Lo scopo però è
individuare e definire gli ostacoli, i punti incongruenti, punti di
“conflitto di interessi “ i quali, col tempo, hanno causato una Sindrome
da deficit posturale (SDP) e, quindi, ci permettono di intervenire
riprogrammando e rieducando il sistema nella ricerca della risoluzione
di sintomo doloroso.
Il protocollo comprende un lavoro su vari livelli:
• riequilibrio delle catene muscolari impegnate nella
realizzazione dello schema posturale riscontrato nel momento
della valutazione e risultato disarmonico. Si utilizzano gli
esercizi contro la resistenza (tecniche mio tensive), tecniche
manuali sui punti di massima tensione muscolare “Trigger
point”, tecniche particolari per le discopatie, pompage
vertebrali ed altre tecniche osteopatiche o fisiochinesiterapiche,
•
normalizzazione del sistema neurovegetativo con le tecniche di
inibizione della ortosimpaticotonia o vagotonia dove risulta
28
distonia di questo sistema,
problematiche viscerali,
spesso
conseguente
alle
•
inserimento ed insegnamento degli esercizi da svolgere a casa
con lo scopo di mantenere l’equilibrio delle tensioni muscolari e
l’elasticità recuperata,
•
rieducazione dei recettori risultati squilibrati, con gli esercizi
vari, rispettando il tempo necessario del SPF per assimilare ed
integrare i nuovi engrammi e ricalibrare il recettore incluso per
primo nel protocollo rieducativo,
•
test di controllo ed inserimento del successivo recettore nella
rieducazione secondo la indagine della primarietà.
I primi trattamenti terapeutici si eseguono a cadenza settimanale (810). In questo periodo i quali la sintomatologia dolorosa dovrebbe
diminuire e scomparire; il protocollo di rimodulazione continua con
una cadenza mensile seguendo il programma stabilito.
Marijana Simic
Fisioterapista
29
TERAPIE MANUALI
Il Metodo Bienfait
La terapia manuale Bienfait è una metodica che lavora sulle fasce,
ovvero sul tessuto connettivo che riveste, divide, sostiene, nutre e
mette in connessione tutte le strutture del nostro corpo.
Lo scopo è quello di “scovare”, tramite un tocco leggero e delicato,
quei punti in cui questa struttura si densifica e perde possibilità di
movimento. Questi stessi punti sono spesso distanti dalla zona
sintomatica e possono essere causa di schemi di movimento alterati
del sistema muscolo-scheletrico.
È una metodica fisioterapica indicata in casi di dolori articolari e
muscolari sia cronici che acuti, in grado di liberare la componente
nervosa e vascolare compromessa ed è affiancabile a qualsiasi altra
metodica come un completamento ed un’integrazione.
Nicola Basile
Fisioterapista
La Manipolazione Fasciale
È una tecnica manuale che va a liberare le densificazioni
tessutali che si producono a livello della fascia, ossia il tessuto
connettivo che ricopre i muscoli.
La fascia, così come il peritoneo, può generare aderenze intese come
formazione di ponti di collagene, qualora il distretto muscolare subisca
traumi o sia forzato a mantenere posture prolungate nel tempo.
30
Le densificazioni si producono in particolare nei cosiddetti centri di
coordinazione mio-fasciale, cioè quelle aree deputate a fare da punti
di messa in tensione della fascia, che si possono paragonare ai punti di
inserzione dei fili in una marionetta i quali, trazionati, facilitano il
movimento.
Nel corpo tali centri si organizzano in sequenze utili per effettuare
movimenti armonici e coordinati.
Sono centri riccamente innervati e quindi, se densificati,
producono dolore, simulando spesso altre patologie come
lombo-sciatalgie, dolori emicranici, periartriti, limitazioni articolari.
Se liberati con la tecnica fasciale restituiscono armonia ed elasticità al
movimento, riequilibrio posturale e risoluzione del dolore.
Daniele Buriani
Fisioterapista, Meziérista
L’Osteopatia
Il fondatore di questa disciplina fu Andrew Taylor StilI, un medico
americano che nel 1874, diede il via ad un nuovo sistema di cura
basato su tre principi cardine, rivoluzionari per quei tempi.
UNITA’ DEL CORPO: l’individuo è visto nella sua globalità come un
sistema composto di muscoli, scheletro e organi interni che trovano il
loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale.
RELAZIONE FRA STRUTTURA E FUNZIONE: la perfezione di ogni
funzione è legata a quella della struttura portante, essendo ogni parte
del corpo interdipendente dalle altre. Quando manca armonia fra
struttura e funzione, l’Osteopata la ripristina con un’azione manuale
che tende a eliminare i blocchi ristabilendo la mobilità.
31
AUTOGUARIGIONE: in osteopatia non è il terapeuta che guarisce. Il
suo ruolo è di eliminare gli ostacoli alle vie di comunicazioni naturali
del corpo, per dargli la forza di trovare dentro di sé i rimedi alle
affezioni.
In osteopatia si va alla ricerca profonda di ogni sofferenza, per trovarla
spesso ci si deve allontanare parecchio da dove si era manifestato
l’effetto, per esempio risolvere un mal di testa toccando l’osso sacro o
manipolare una spalla per affrontare un problema respiratorio.
Per risalire all’origine del disturbo l’Osteopata usa come chiave di
lettura la colonna vertebrale, alla quale fanno capo tutte le
terminazioni nervose che collegano muscoli, ossa e visceri.
Ad ogni segmento di colonna corrispondono determinati organi e le
loro funzioni: alla zona cervicale è collegata la testa, alle vertebre del
dorso cuore, polmoni, fegato, stomaco e milza.
Infine la zona lombare si lega all’intestino e organi genitali.
L’osteopatia, mediante l’utilizzo di tecniche manuali dolci e mirate,
interviene su persone di tutte l’età’ dal neonato all’anziano, e può
venire applicata anche in gravidanza.
Campi di applicazione disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare a livello della faccia: nevralgie del trigemino; a livello
dell’apparato uditivo-vestibolare:
otiti, acufeni, vertigini; cefalee, cervicalgia , nevralgia cervicobracchiale, dorsalgia, nevralgia intercostale,
lombalgia, dolori lombosacrali e del coccige,
discopatia, sciatica, cruralgia, pubalgia, patologie dell’anca, del
ginocchio, del piede.
Disordini delle vie digestive: ernia iatale, stipsi, coliche addominali
neonatali.
Disordini neurovegetativi come tachicardia e nausea.
32
Problemi del pavimento pelvico e post-parto, dismenorrea.
L’osteopatia e’ un intervento complementare alla medicina
tradizionale, nel quale l’Osteopata non si sostituisce assolutamente al
Medico Specialista.
Negli Stati Uniti, in Belgio e in Inghilterra l’Osteopatia è praticata e
insegnata a livello universitario da ormai un secolo.
In Italia viene insegnata a medici, fisioterapisti e laureati in scienze
motorie.
Dott.ssa Simonetta Selva
Specialista in Fisiatria e Medicina dello Sport
Esperto in Osteopatia, Posturologia
La Terapia Cranio Sacrale
La TCS è stata studiata e sviluppata dal Medico Osteopata John E.
Upledger a seguito di estese ricerche scientifiche eseguite dal 1975 al
1983 presso la Michigan State University,
dove ha lavorato come ricercatore clinico e Professore di
Biomeccanica.
La TCS è una tecnica manuale estremamente gentile che valuta e
stimola le funzioni di un sistema fisiologico corporeo chiamato:
Sistema Cranio Sacrale, che comprende le membrane e il fluido
cerebrospinale, il quale avvolge e protegge il cervello e il midollo
spinale.
Con l’utilizzo di un tocco delicato (non più di 5 grammi), il terapista
rilascia restrizioni di questo sistema cranio sacrale, migliorando così la
funzionalità del sistema nervoso centrale.
33
La TCS è di complemento al processo naturale di guarigione e ciò la
rende utilizzabile per un insieme di problemi associati a dolore ed a
disfunzioni del corpo quali:
emicranie e mal di testa; dolori cronici al collo e alla schiena; disordini
del Sistema Nervoso Centrale (es. vertigini); problemi ortopedici;
autismo; incidenti traumatici cerebrali midollari; scoliosi; disturbi di
apprendimento; fatica cronica; stress emotivo; fibromialgia ed altri
disordini del tessuto connettivo; disfunzioni dell’articolazione
temporo-mandibolare (ATM); disordini da stress post-traumatico;
disfunzioni post-chirurgiche.
Chiara Bosi
Logopedista, Docente di TCS
34
MASSAGGI TERAPEUTICI
Il Massaggio Antistress M.E.M.
Il massaggio M.E.M. (Movimento, Emozione, Musica) trova la sua
ispirazione nella visione complessiva dell'Essere umano e del suo corpo,
nella ricerca di equilibrio tra corpo e sensazioni e mente, nella ricerca
dell'armonia, ormai dimenticata.
E' una via per contattare la personalità, l'energia vitale e le "memorie"
conservate nelle profondità dell'essere, a favorire il riequilibrio fra le
parti.
Il lavoro del massaggio M.E.M. è quello di voler “sentire”, per vedere e
provare nel "qui e ora" la "pellicola degli eventi" che hanno
compromesso la fluidità dell'energia vitale nel nostro organismo: la
struttura, gli organi stessi, le fasce muscolari, le articolazioni,
l'epidermide hanno una "memoria" ben precisa dell'evento che ha
creato la tensione, lo stress e il distacco dallo stato di equilibrio e di
fiducia in se stessi. Con il massaggio è possibile far riemergere alla
coscienza la memoria, l'emozione lì racchiusa e trasformare l'evento
frustrante.
Il massaggio M.E.M. opera sull’ Essere della persona, con un approccio
prevalentemente corporeo si affrontano anche problemi molto profondi
dell'individuo, emozionali e intellettuali.
Liberando "l'espressione contratta", il movimento, l'energia vitale,
avviene che spontaneamente il corpo, le sensazioni, i sentimenti, si
manifestano nella loro armoniosa bellezza e forza: si avvia così
35
l'integrazione emozionale, il recupero del corpo nella sua totale
espressione.
La volontà di base è quella di far ritrovare al corpo uno stato di
integrazione, di rilassamento, di portare apertura, espansione,
leggerezza, nuovo flusso energetico e vitale, forza, BELLEZZA; e di dare
"alimento" ai tessuti e alla struttura ossea, rivitalizzando e rafforzando
l'"Essere" nella sua totalità.
Abele Contu
Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di
Massaggio e Psicosomatica
Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F
Il Massaggio al Bambino
E’ un’antica tecnica presente in molte culture e paesi.
Con il massaggio possiamo accompagnare, proteggere, e stimolare la
crescita e la salute del bambino.
Il Massaggio:
• favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione
genitore-bambino;
•
favorisce lo stato di benessere del bambino;
•
facilita la conoscenza delle varie parti del corpo sviluppando
l’immagine di sé, così da far sentire il bambino aperto,
sostenuto ed amato;
36
•
aiuta il bambino a scaricare e dare sollievo alle tensioni
provocate da situazioni nuove, stress o piccoli malesseri;
•
stimola e fortifica e regolarizza il sistema circolatorio,
respiratorio, muscolare, immunitario e gastro-intestinale,
poiché previene e da sollievo al disagio delle coliche gassose;
•
può rivelarsi un buon sostegno nei disturbi del ritmo sonnoveglia
Roberta Battistini
Massofisioterapista, Esperta in Rieducazione Posturale Mézières, Insegnante
di Massaggio al Bambino, Operatore Olistico Trainer
Il Linfodrenaggio
E' una tecnica di massaggio ideato negli anno '30 dal fisioterapista
danese Emil Vodder, aiutato dalla moglie e approfondito con medici
fisiologi e collaboratori come la Hildegard Wittlinger che ha contribuito
alla diffusione del metodo fondando la Dr. Vodder Schule in Austria e
tenendo corsi personalmente anche in Italia.
Nasce da una necessità personale del Signor Vodder che soffrendo di
sinusite, oltre a recarsi in zone climatiche adatte, istintivamente si
massaggiava fronte, naso, zigomi e all'interno della bocca sul palato,
per procurarsi sollievo dal senso di congestione, usando tocchi lievi e
ripetuti lentamente.
E' un trattamento terapeutico elettivo delle patologie e disfunzioni
del sistema linfatico.
37
Le specifiche manualità esercitano il loro effetto su cute e sottocute,
favorendo un aumento della linfoangiomotricità, cioè della motricità
delle pareti dei vasi linfatici responsabili del recupero dei cataboliti,
tossine, proteine, liquidi e tutte quelle sostanze che il sistema venoso
non è in grado di recuperare dagli spazi interstiziali tra una cellula e
l'altra.
Il sistema linfatico è dunque responsabile di mantenere ripuliti i
tessuti garantendo un adeguato trofismo tissutale, senza “ingorghi”,
che possono rallentare gli scambi cellulari compresi quelli tra le sinapsi
delle cellule nervose contenute in tutto l'organismo, alterando così il
necessario scambio di informazioni utili per un buon equilibrio
fisiologico.
Pur stimolando il sistema linfatico a partenza dalla cute e sottocute
l'effetto si propaga anche nei tessuti più profondi poiché è un sistema
chiuso che si attiva complessivamente.
Lungo il decorso dei vasi linfatici sono disposti i linfonodi, piccoli
laboratori contenenti macrofagi cellule responsabili della distruzione
dei “detriti” raccolti. Aumentando il flusso del liquido all'interno dei
vasi linfatici è stimolata anche la funzione immunitaria.
E' un massaggio terapeutico indicato per:
Edemi all'arto superiore post mastectomia
Edemi post traumatici articolari e muscolari
Edemi post immobilizzazioni per fratture con gessi o altri
presidi
Edemi per insufficienze venose
Infiammazioni croniche
Disturbi circolatori non dipendenti da scompenso cardiaco
Sinusite
38
La Reflessologia Plantare
La TECNICA DI REFLESSOLOGIA PLANTARE è antichissima.
In Cina e India veniva utilizzata già 5000 anni fa.
Conosciuta anche in Egitto già dal 2330 a.c.
La Reflessologia si basa sulla somatotopia, ovvero proiezioni del soma
(corpo), su distretti corporei.
Esistono diverse metodiche di riflessologia a seconda del distretto
corporeo eletto sul quale si dispone la mappatura:
L'auricoloterapia fa riferimento all'orecchio.
Il massaggio connettivale fa riferimento alla schiena.
L'agopuntura utilizza i meridiani che percorrono l'intero corpo.
L'iridologia fa riferimento all'occhio. Utilizzata soprattutto per
fare diagnosi.
La reflessologia plantare utilizza il piede (pianta e dorso), nel quale è
stata individuata una mappa precisa che rappresenta l'intero corpo
umano nel suo insieme, costituito da tutti gli apparati e relativi organi
che lo compongono.
In base al disturbo individuato sulla persona, esistono protocolli di
trattamento che prevedono stimolazioni manuali precise sui vari punti
del piede, con una sequenza ordinata proprio per riequilibrare l'intero
sistema della persona.
Quindi i punti trattati, denominati riflessi, possono appartenere sia
all'apparato e relativi organi in disequilibrio sui quali si “esibisce” il
principale disturbo, sia ad altri apparati e organi che stimolandoli,
contribuiscono a ristabilire l'equilibrio dell'intero organismo.
39
Ogni protocollo di trattamento di riflessologia plantare prende in
considerazione tutte le manifestazioni disfunzionali più o meno
dolorose, in una visione olistica di squilibrio energetico.
Proviamo a considerare il corpo dell'uomo come un vasto terreno su
cui è distribuita una enorme piantagione differenziata ( i vari organi
che costituiscono i vari apparati), provvista di un sistema di irrigazione
con canali e chiuse in cui scorre l'acqua per irrigarla. Dove l'acqua è
l'energia.
Un sistema così sofisticato che ogni coltivazione-organo possa essere
irrigata adeguatamente poiché provvista di chiuse così sensibili in
grado di aprirsi e chiudersi autonomamente in base al flusso
dell'acqua-energia che le raggiunge.
CORPO DELL'UOMO = TERRENO
ACQUA
= ENERGIA
COMPLESSA PIANTAGIONE DIFFERENZIATA = ORGANI E APPARATI
Immaginiamo ancora il nostro “uomo-terreno”, suddiviso per zone,
ognuna con colture diverse “organi e apparati”, che necessitano di
irrigazione di “acqua-energia” calibrata sia per quantità, che per
qualità e tempistica.
Se il complesso impianto di irrigazione è in equilibrio, l' “acqua
energia” scorre bene e le varie zone dell' “uomo terreno” sono sane e
le culture rigogliose, l'intera piantagione differenziata sarà prospera.
Riportando il tutto all'uomo potremo dire che la persona gode di
buona salute.
Se in un punto qualsiasi dell'impianto di irrigazione c'è un blocco, nei
canali o nelle piantagioni, l' “acqua energia” a monte e a valle
dell'ostruzione scorrerà in modo anomalo con ripercussioni sulle altre
piantagioni.
40
Siamo in presenza di uno squilibrio, dove avremo una parte di
piantagione con abbondanza di acqua fino all'estrema conseguenza
dell'allagamento, mentre in altre zone della piantagione saremo in
presenza di scarsità di acqua fino alla possibilità estrema
dell'essicazione delle colture impiantate.
Un blocco che altera la buona circolazione energetica può essere di
varia natura : trauma fisico, stress psicofisico. Spesso sono più
elementi che si sommano per produrre un blocco. Ecco il motivo per
cui una terapia olistica ricerca un riequlibrio dell'intero sistema della
persona.
COME SI ESEGUE:
E' una tecnica molto piacevole e distensiva.
Prevede un massaggio di “apertura” molto rilassante per predisporre
piedi e proprietario dei piedi a ricevere il trattamento, mirato a
riequilibrare e dissolvere il disturbo.
Con la RIFLESSOLOGIA PLANTARE è possibile intervenire su
LOMBALGIA
CERVICALGIA
STIPSI
GASTRALGIA
CEFALEE
INSONNIA
DISTURBI MESTRUALI
DEPRESSIONE
ASMA
Per fare un esempio pratico ho scelto la cefalea – mal di testa essendo
un disturbo abbastanza frequente e di difficile interpretazione, nel
senso che spesso non si riesce a stabilire cosa lo scateni. Rientrano in
questo trattamento diversi disturbi:
41
EMICRANIE
MAL DI TESTA A GRAPPOLO
MAL DI TESTA PER DEFICIT CIRCOLATORI
CEFALEE MUSCOLO-TENSIVE ( mal occlusioni, cervicalgie)
Selene Steli
Massofisioterapista,
42
TERAPIE STRUMENTALI
CRIOULTRASUONOTERAPIA:
La terapia con gli ultrasuoni a freddo, è una nuova terapia, di grande
efficacia per il trattamento degli stati infiammatori e dolorosi.
All’azione antiinfiammatoria degli ultrasuoni, infatti, si associa l’azione
analgesica, antiedemigena e antidolorifica della crioterapia, (terapia
del freddo).
PRINCIPI DEL FUNZIONAMENTO:
L’azione antiinfiammatoria, antidolorifica e antiedemigena si esplica
grazie a vari fattori: il fattore meccanico, rappresentato dalla “messa in
vibrazione” da parte degli ultrasuoni delle cellule del tessuto trattato,
determinando così una sorta di “micromassaggio” in profondità;
il fattore termico: l’aumento della temperatura indotto dagli
ultrasuoni favorisce la vascolarizzazione e la eliminazione delle
molecole responsabili dell’infiammazione (metaboliti tossici); tuttavia
l’aumento della temperatura si verifica solamente a livello superficiale,
sottraendo così il sangue alla muscolatura e ottenendo in tal modo
un’azione emostatica, (cioè di arresto della fuoriuscita di sangue),
molto utile dopo i traumi; d’altro canto, l’azione del freddo, (che prima
provoca vasocostrizione immediata, ma poi vasodilatazione da
”vasoparalisi”), è rappresentata essenzialmente da un effetto
analgesico e decontratturante;
il fattore chimico: gli ultrasuoni accelerano la demolizione dei
metaboliti tossici responsabili dell’infiammazione; inoltre applicando
una pomata antiinfiammatoria gli ultrasuoni facilitano la sua
43
penetrazione nei tessuti, (aumentandone quindi l’efficacia), con una
tecnica detta sonoforesi.
L’emissione di ultrasuoni dalla testina potrà essere continua o
intermittente; parimenti, l’operatore/trice userà il manipolo con moto
circolare o lo terrà fermo.
LASERTERAPIA ND:YAG
44
La Laserterapia Ad Alto Potenziale ND:YAG sfrutta le particolari
caratteristiche fisiche della luce Laser con lunghezza d'onda di 1064
nm. per trasferire energia ai tessuti sofferenti e ripristinare, attraverso
l'effetto fotochimico, l'equilibrio energetico compromesso. La
conseguente riattivazione del metabolismo cellulare induce una
cascata di effetti biologici che sfociano nella remissione del dolore, la
diminuzione dell'infiammazione, il riassorbimento dell'edema.
IL Laser al Neodimio YAG arriva ad una certa profondità, fino a 5-6 cm,
ed è pertanto indicato nelle patologie muscolo-tendinee o
traumatiche articolari.
VANTAGGI TERAPEUTICI DEL LASER YAG:
• Promuove il recupero energetico dell’omeostasi tessutale
• Tale recupero si estrinseca in una cascata di effetti
terapeutici antalgici e antinfiammatori
• Stimola direttamente la pompa linfodrenante
• Induce il rapido riassorbimento dell’edema
• Riduce le raccolte di trasudato e di essudato
• Rapido e duraturo effetto antinfiammatorio
• Spiccato effetto antalgico già dalla prima applicazione
• Azione efficace sulle patologie profonde: borsiti, sinoviti,
tendinite
• Riequilibrio del metabolismo cellulare
• Un numero ridotto di sedute
• Il rapido ripristino della funzionalità
• Un trattamento indolore, non invasivo, privo di effetti
collaterali
PRINCIPALI INDICAZIONI:
• Borsiti, sinoviti,
impingement
capsuliti,
45
epicondiliti,
sindrome
da
•
•
•
•
Tendinite e tenosinoviti
Edemi ed ematomi da trauma
Patologie post-traumatiche o da sovraccarico
Sindromi adduttorie, distorsioni tibio-tarsiche,
condropatie rotulee in traumatologia sportiva
• Fibromialgie
entesiti,
TeCaR TERAPIA
(TRASFERIMENTO ENERGETICO CAPACITIVO RESISITIVO)
La tecarterapia è una terapia fisica strumentale, creata circa 20 anni
fa, per rispondere alle esigenze di recupero degli sportivi, che
gareggiavano a livello agonistico, per i quali accelerare i tempi di
guarigione rappresentava una priorità determinante, per riprendere
velocemente le competizioni in condizioni ottimali.
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO:
La tecarterapia sfrutta il principio fisico per cui la temperatura di un
corpo è in relazione con l'energia cinetica dei suoi atomi e molecole,
che oscillano attorno ad una posizione di equilibrio. Somministrando un
46
contributo di energia esterna aumenta l'energia cinetica, il movimento
molecolare e, di conseguenza, la temperatura.
Con l'applicazione di tecarterapia, che utilizza una corrente ad alta
fequenza 486 KHz, si ottiene un significativo aumento della
temperatura all'interno dei muscoli e dei tessuti circostanti fino a
coinvolgere ossa e articolazioni.
Attivando così un processo di termoregolazione che si manifesta con la
vasodilatazione, la quale comporta un aumento del flusso sanguigno:
•
che dal versante arterioso apporta ossigeno e nutrienti
fondamentali per il metabolismo di tutte le cellule che compongono i
vari tessuti,
•
e dal comparto venoso un maggior recupero di cataboliti e
tossine residui nei tessuti dal processo catabolico delle cellule.
L'energia fornita tramite la tecarterapia, favorisce anche il riequilibrio
delle cariche elettriche presenti sulle membrane cellulari, responsabili
del trasferimento in entrata e in uscita delle sostanze per il
metabolismo cellulare. In un tessuto sofferente tale equilibrio è
alterato determinando un difficile scambio metabolico che rallenta il
processo di guarigione.
Da qui si può intuire l'effetto principale della tecarterapia:
•
Effetto biostimolante (la capacità di sollecitare e rinforzare i
processi riparativi propri di ogni tessuto corporeo).
Inoltre,
•
Effetto analgesico indotto dalla sensazione di calore interno che
procura una riduzione immediata del dolore.
E' importante sottolineare che la tecar terapia consente di trattare i
tessuti anche in assenza di calore. Modalità utile nei casi di patologie
acute dove è già in atto un processo infiammatorio per il quale non è
indicato fare aumentare ulteriormente la temperatura.
47
Esistono 2 modalità di somministrazione di tale energia:
Metodo capacitivo: Per trattare elettivamente tessuto muscolare.
Metodo resistivo: Per trattare elettivamente strutture più dense come
tendini legamenti, fasce, capsule articolari, strutture cartilaginee e
ossee.
PRINCIPALI INDICAZIONI:
(contrattura, stiramento, strappo,
• PATOLOGIE MUSCOLARI
contusioni, ematomi)
• PATOLOGIE ARTICOLARI
(distorsioni, lussazioni, borsiti,
tendiniti, versamenti articolari)
• NEUROPATIE (sciatalgie, brachialgie, cervicalgie)
• PATOLOGIE ARTROSICHE
• DOLORI REUMATICI
• FIBROMIALGIE
• ESITI post immobilizzazioni per fratture con gessi o altri presidi,
anche in presenza di protesi
• ESITI CICATRIZIALI
• CELLULITE
• PSORIASI
• EDEMI
• IPP
48
Altre terapie strumentali in breve:
• ELETTROSTIMOLAZIONE:
indicato per amiotrofia, rafforzamento e potenziamento
• MAGNETOTERAPIA:
utile per le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (traumi,
distorsioni, fratture, patologie reumatiche), dolore cronico, malattie
dell’apparato vascolare (flebopatie, arteriopatie), dermatologia
(psoriasi, piaghe, ecc.).
• ONDE D’URTO:
indicato per epicondiliti, epitrocleiti, pubalgie, tendinopatie
inserzionali calcifiche, speroni calcaneari, IPP.
• ULTRASUONI:
effetto termico antalgico, effetto biologico su tessuti induriti,
infiammazioni, calcificazioni locali, ematomi, zone fibrose ed effetto
fonoforetico su edemi, cicatrici, tendiniti.
• TENS:
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Algie localizzate acute o croniche (nevralgie, dolori muscolari,
contratture, rachialgia).
CORSI DI GINNASTICA
Ginnastica Medica
Il corso di ginnastica medica dolce è stato ideato per un percorso
globale della persona e prevede esercizi di mobilizzazione nei distretti
corporei più importanti quali: cervicale, spalle, braccia, mani, schiena,
anche, ginocchia, caviglie, piedi, ….
Il lavoro viene completato da esercizi di respirazione, riabilitazione e
tonificazione per il recupero dei movimenti di tutto il corpo.
Lo scopo della metodica è quello di raggiungere e mantenere elasticità
muscolare, una corretta mobilità articolare ed una sana postura bioenergetica.
Abele Contu
Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di
Massaggio e Psicosomatica
Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F
Ginnastica Medica Dolce
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Un lavoro sul corpo per sciogliere i blocchi muscolari, per vivere la
libertà del movimento.
Un lavoro di sintesi di diverse esperienze e diverse metodiche
(dall’Antiginnastica al rilassamento corporeo cosciente alla mobilità
corporea, al Pilates);
un lavoro che si svolge in gruppo, dedicato al nostro corpo, alla
struttura muscolare per sciogliere i blocchi e le rigidità che
interrompono l’armonia del corpo.
Questa attività mira all’allungamento e alla elasticità dei muscoli
posteriori, il cui accorciamento è causa di disturbi della colonna
vertebrale e responsabile dello squilibrio di tutto il corpo e alla
tonificazione dei muscoli anteriori.
Attraverso diverse fasi di lavoro, vengono proposti semplici esercizi
tratti da: rilassamento profondo, ideochinesi, Antiginnastica e alcuni
semplici esercizi di gruppo, selezionati da diverse metodiche (es.
Pilates), per risvegliare la voglia di conoscere, condividere e riattivarsi
insieme.
Edoardo Fabbri
Massofisioterapista, Posturologo, Insegnante Bioriequilibrio Pilates Biodanza
e Massaggio Biointegrante
Yoga Tradizionale
Lo Yoga è una disciplina orientale antichissima, di grande successo
ai nostri giorni (ha oltre 1,5 milioni di praticanti) in quanto, in un
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mondo ormai frenetico, permette di riequilibrare il corpo, la mente
e le emozioni.
Noi non insegniamo lo Yoga da palestra, ma lo Yoga Tradizionale
autentico che oltre all’esecuzione delle posture (che occupa
temporalmente la maggior parte della lezione) comprende:
tecniche di respirazione, purificazione, rilassamento, meditazione,
alimentazione.. etc
•
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Vantaggi dello Yoga:
riduce l’ansia, lo stress e le tensioni
agisce su una notevole serie di disturbi fisici
migliora il sonno, fortifica e modella il corpo
accelera la propria crescita personale su tutti i livelli
è adatto a tutte le età
Stefano Mantovani
Docente di Yoga e Tantra
Scuola “TantraYoga”
Metodo Integra
Respirare... Sentire... Percepire... Manifestare lo spontaneo
movimento senza “sforzo”, per mettere in scena nella sua purezza e
semplicità il “corpo”, che libero e privo di tensioni, ritrova la sua piena
vitalità.
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Nel corso delle lezioni l'insegnante propone una molteplicità di
esercizi accompagnati dalla musica, a volte da eseguire
individualmente e a volte in gruppo, attraverso i quali ciascuno esplora
le proprie potenzialità di movimento e viene guidato all'ascolto delle
proprie sensazioni ed emozioni, legando la consapevolezza del
movimento alla libera espressione corporea.
Durante il lavoro, con la complicità della musica
accuratamente scelta per ogni esercizio, dal “movimento” puramente
corporeo nasce spontanea la percezione delle proprie sensazioni,
emozioni, pensieri, immaginazioni, intuizioni...
Il Metodo Integra® è un lavoro che, attraverso il movimento,
favorisce il rilassamento dinamico, un maggior benessere psico-fisico,
e sviluppa una ampia consapevolezza corporea.
Abele Contu
Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di
Massaggio e Psicosomatica
Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F
Metodo Feldenkrais
E’ una disciplina per imparare a conoscere e utilizzare al meglio le
proprio risorse, usando il movimento come chiave dello sviluppo
personale. Il MF agisce sul sistema nervoso, “riprogrammando”
l’organizzazione motoria, da cui dipende una buonapostura e un uso
efficace delle proprie energie.
Il metodo si basa sull’ascolto di sé e sulla sperimentazione di precise
sequenze motori, guidati dall’insegnante.
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Il Metodo Feldenkrais si pratica in due modalità:
le lezioni collettive (Consapevolezza Attraverso il Movimento), guidate
verbalmente dall’insegnate e le sedute individuali (Integrazione
Funzionale), nelle quali prevale la comunicazione non verbale,
attraverso il tocco e delle mobilitazione precise e delicate.
A cose serve?
• risolvere e prevenire dolori cronici come mal di schiena,
cervicale, dolori muscolo-articolari;
• riequilibrare la postura;
• ritrovare elasticità e leggerezza nei movimenti quotidiani;
• affinare il gesto atletico o artistico (musica, danza, teatro);
• migliorare le prestazioni e prevenire gli infortuni;
• recuperare sensibilità, mobilità e integrazione delle parti a
seguito di un trauma (dopo la riabilitazione medica);
• migliorare il respiro e l’uso della voce.
Arianna Grueff
Esperta in Educazione Somatica
Insegnante Certificata del Metodo Feldenkrais
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Postural Pilates
Il Metodo Pilates è un sistema di allenamento sviluppato all'inizio del
'900 da Joseph Pilates.
In sintesi, è altamente indicato per il corpo e la mente i principi basilari
del Pilates sono sei:
1. la Respirazione sempre ben controllata e guidata dall'aiuto
dell'insegnante come nella pratica dello Yoga (nello specifico
nel Pilates si inspira nel cominciare l'esercizio e nel momento
dello sforzo maggiore si espira, a differenza dello Yoga, si
inspira con il naso e si espira sia con il naso che con la bocca e
per ogni esercizio vi è un preciso ritmo);
2. il Baricentro, sinonimo di Power House, visto come centro di
forza e di controllo di tutto il corpo;
3. la Precisione, ogni movimento deve avvicinarsi alla perfezione,
un lavoro a circuito chiuso dove l'insegnante deve avere
continui feedback dall'allievo;
4. la Concentrazione, massima attenzione e concentrazione in
ogni esercizio, la mente deve essere il supervisore per ogni
singola parte del corpo;
5. il Controllo, controllo su ogni parte del corpo, non si devono
effettuare movimenti sconsiderati e trascurati;
6. la Fluidità, questo principio è la sintesi di tutti i concetti
precedenti.
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Abele Contu
Massofisioterapista, libero docente di Tecniche di
Massaggio e Psicosomatica
Counsellor Trainer accreditato S.I.A.F
Rieducazione Posturale di Gruppo
- Metodo Mézières -
Roberta Battistini
Massofisioterapista, Esperta in Rieducazione Posturale Mézières, Insegnante
di Massaggio al Bambino, Operatore Olistico Trainer
Tai Chi – Qi Gong (la Via dell’Acqua)
È un insieme di pratiche di benessere, salute, risveglio, realizzazione
personale. Tutto insieme, in parte, o uno per volta. Ai tempi di Mao e
della Banda dei Quattro, tutto il Qi Gong venne proibito perché “roba
vecchia”. Successivamente il governo cinese lo reintrodusse per
diminuire la spesa sanitaria, ma solo alcuni tipi, arrivati poi in
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Occidente attraverso le vie ufficiali del governo cinese. Alcune pratiche
che avevano anche potenzialità per consapevolezza, crescita e libertà
personale non vennero mai reintrodotte ufficialmente, perché
considerate troppo potenti per essere diffuse al popolo perché
contengono molto Nei Gong.
Il Qi Gong Via dell’Acqua, da me introdotto in Italia, appartiene a
queste. Ottiene grandi effetti con piccoli movimenti e risveglia in noi i
meccanismi fisiologici benefici di quando eravamo infanti: per trarre
vantaggio da ciò che il corpo già conosce e riportare il sistema nervoso
a un stato di equilibrio. Si compone delle sei pratiche sotto elencate,
ognuna delle quali è indipendente e non necessita delle altre per
essere efficace.
A cosa serve:
• rilassamento e tonificazione fisica con movimenti semplici
• rilascio delle tensioni emozionali di base
• aumento della lucidità mentale e della consapevolezza delle
nostre potenzialità
• attivazione dei meccanismi energetici di autoguarigione
• ottenere tutti i principali benefici del più noto Tai Chi pur
essendo molto più semplice
• imparare
gli elementi fondamentali per praticare
correttamente il Tai Chi e ogni altra arte marziale interna
Cosimo Mendis
Esperto di Pratiche Taoiste da 25 anni
Fondatore della Scuola Chi Gung Way
“ Essenza oltre la Forma”
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“Spazio il Respiro”
Scuola di Massaggio Integrato, Tecniche Psicocorporee, Counseling e
Bodywork
(logo)
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