Apriamo il nostro Cuore A cura di Maria Tallon Guidati dalle forze dell’amore, i frammenti del mondo si cercano, così che il mondo venga in essere. frutto dell’incontro della pura Coscienza, il Principio Spirituale, che potremmo defiPierre Teilhard de Chardin. nire come il Progetto dell’Universo stesso, e la Forza Vitale, la er la medicina il cuore è solo un organo, eppure Potenza Vivificatrice, quella divida sempre l’uomo ha riconosciuto na Volontà di Esistere, che conduce in esso non solo il centro della lo Spirito alla sua Manifestazione, vita fisica, ma anche la sede degli alla forma, alla individuazione. affetti. Questi due campi, mate- Fra questi due poli, Spirituale e riale e sottile, convivono spesso Materiale, proprio come un fiore nel nostro immaginario, ma i loro di loto che si apre in mille ambiti rimangono per lo più sepa- petali, così la vita rati e inconciliabili, come apparte- dell’Universo si nenti l’uno alla realtà, l’altro alla svolge in innufantasia se non, addirittura, alla merevoli forme che contengosuperstizione. E’ possibile però scoprire una più no combinati completa via di conoscenza se ci in modi accostiamo al pensiero Orientale e d iversi al concetto di Vita quale gli antichi i due testi sapienziali indiani e i Maestri Principi. illuminati del passato ci hanno Ogni forma che rivelato. Secondo questo pensiero si è aperta filosofico, l’intero Universo è il alla vita si P Apriamo il nostro Cuore 5 incammina, poi, naturalmente verso la sua dissoluzione, ma ogni morte nell’Universo non è che un radioso ritorno allo Spirito indiviso. Fra apparizione e dissoluzione, che si susseguono senza posa, vi è un punto di equilibrio, che partecipa dei due movimenti e, contemporaneamente, ne è immune: è il luogo dove la vita appare come armonia creativa, esente da nascita e morte, è il momento presente, il centro dell’Amore, quella potente forza di integrazione che rende la vita possibile. La nostra esperienza umana ci fa comprendere quanto detto: ogni volta che trasformiamo in realtà il nostro pensiero, la nostra intuizione, la nostra ispirazione, partecipiamo a questa danza creatrice, sta in noi farne un atto consapevole! 6 Apriamo il nostro Cuore Quel centro d’armonia in cui la vita si rivela come amore, nell’essere umano è il cuore. Il nostro cuore, dunque, si trova in un punto nevralgico al centro di noi stessi, all’incontro fra le energie sottili provenienti dalla mente, l’accesso alla nostra vita spirituale, e quelle provenienti dal basso, legate alla nostra vita materiale, che ci collegano alle nostre radici fisiche. Il cuore getta un ponte fra questi due piani di esistenza. Scendere dalla mente nel cuore, salire dal corpo al cuore, per comprendere la nostra vita, significa lasciar fluire l’energia vitale in tutto il sistema, significa proteggere o ritrovare il benessere e la serenità. Diversamente, lasciando separate le due energie, il nostro essere collassa al centro e, mentre il nostro corpo soffre, tutta la nostra vita si impoverisce. Conoscere dunque il nostro cuore per schiuderlo alla sua vera funzione è sinonimo di amore per la vita stessa, è il riconoscimento del nostro alto compito di creatori di armonia. L’equilibrio del cuore è sensibile e dinamico e ciò lo rende vulnerabile, ma quando la consapevolezza lo espande esso dimostra tutta la sua Amare sé stessi significa iniziare una storia d’amore che dura tutta la vita” Invece di dare la colpa agli altri proviamo ad aprire il nostro cuore Oscar Wilde verso noi stessi, a comprendere cosa, in quel forza come perno dell’esistenza. momento, la nostra anima vorrebGeneralmente si ritiene che un be, cosa teme, cosa ricorda, cosa cuore aperto e compassionevole è spera. Contempliamo le ferite e le quello che si rivolge verso gli altri, sconfitte come le qualità e i doni, soprattutto i meno fortunati. E’ non per giudicare o cambiare, ma vero, ma perché questo atteggia- per comprenderci. Accantoniamo, mento sia veramente responsabile se ci riusciamo, ogni immagine che e ci arricchisca interiormente, ci siamo formati su noi stessi: non dobbiamo per prima cosa rivol- siamo né vittime né giustizieri, né gere il nostro amore e la nostra buoni né cattivi, né forti né deboli, compassione verso noi stessi. solo esseri umani in cammino. Eludere questo passo significhe- Cominceremo così ad accettarci rebbe separarci dalla vera gioia per ciò che siamo con la nostra belche la comunione con gli altri può lezza e i nostri limiti. E scopriremo portare. che proprio guardando in faccia Ma come fare? Per amare noi stessi con coraggio le nostre emozioni cominciamo a dedicarci del tempo per ascoltarci: ascoltare il nostro corpo così come la vita e la nostra mente lo ha foggiato negli anni, per poter sopravvivere attraverso mille avversità. Osserviamo dove si annidano le nostre tensioni, in quali occasioni il nostro stomaco si ritrae o le nostre spalle si irrigidiscono il petto si chiude e il respiro si accorcia, quando la nostra pancia si contrae, quando e a quale livello la nostra energia vitale arresta il suo flusso. Ciò accade spesso nelle relazioni. Apriamo il nostro Cuore 7 difficili daremo loro la possibilità di dissiparsi,comprenderemo che eravamo proprio noi a rimanere aggrappati ad esse, edificando la nostra personale gabbia. Alla luce di questa trasformazione esse diventeranno delle meravigliose occasioni di comprensione di noi stessi e dell’animo umano. Scopriamo così quanto amore e apprezzamento possiamo elargire a noi stessi, proprio quello che spesso invece pretendiamo dagli altri, talvolta in modo indiretto. Questo amore, che così coltiviamo, ci renderà aperti e disponibili a cogliere e ad assaporare la gioia e la bellezza della vita nel momento presente, dove altrimenti passerebbero inosservate senza poterci nutrire. Aprire il cuore verso di noi ci permetterà di sentire che gli altri sono esattamente come noi: esseri umani che lottano, sbagliano e magari, inconsapevoli, rivestono le loro 8 Apriamo il nostro Cuore fragilità con altrettanta aggressività o altre strategie distruttive. Possiamo entrare in relazione armati di questa nuova consapevolezza, senza più rifletterci sugli altri e rimanere coinvolti nei loro e nei nostri giochi inconsapevoli. Non “reagiremo“ più, nelle situazioni, ma “agiremo” per il meglio. Guarire e portare guarigione è la forza del cuore. Aprire il cuore è un impegno costante, è trovare il delicato equilibrio, sempre mutevole, fra intimità e visione consapevole senza coinvolgimento. Da qui il nostro cuore può spiccare il volo, per accogliere l’altro, accantonando i punti di vista e i sistemi di riferimento, per protendersi verso l’altro con fiducia per donare la nostra unicità. Non facciamolo solo in qualche rara occasione, ma coltiviamo questa apertura in ogni situazione della nostra vita. Cielo e Terra nutrono il nostro cuore, consentiamo questa magica unione!