Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop.
Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi.
IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA.
Direttore del programma: Achille De Gregorio
Istituto Gestalt
Romagna
Segreteria scientifica:
Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino,
Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio
Progetto grafico:
Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG
Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli
Forchette parlanti di Bruno Munari
Art Therapy Italiana
Pratiche e Teorie
per orientarsi
in Arteterapia
1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI)
Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop.
Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi.
IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA.
Direttore del programma: Achille De Gregorio
Istituto Gestalt
Romagna
Segreteria scientifica:
Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino,
Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio
Progetto grafico:
Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG
Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli
Forchette parlanti di Bruno Munari
Art Therapy Italiana
Pratiche e Teorie
per orientarsi
in Arteterapia
1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI)
1996 Sestri Levante
1998 Varenna
2000 Pieve Di Cento
2001 Sandetole
2002 Colle Val D’Elsa
2003 Colle Val D’Elsa
2004 Colle Val D’Elsa
g
g g
A. Galotti: Vergogna e immagine di sè.
E. Giordano: Lo sguardo.
O. Giudice: Amore: rifugio sicuro?
A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro.
U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti.
R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia
A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi.
P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura.
!24%4%2!0%54)
!33/#)!4)
INTERVENTI PREORDINATI
Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti.
Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a
Bruce Springsteen.
Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione.
Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai.
Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in
Elena Giordano
Alberto Grizzo
Carlo Guzzi
Ulisse Mariani
Axel Rutten
Rosanna Schiralli
Graziella De Vita
DECODIFICA DI CASI CLINICI
1. gruppo A
2. gruppo B
3. gruppo C
4. gruppo D
5. gruppo E
6. gruppo F
psicoanalisi.
• Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia
• Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere.
• L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia.
• La costruzione del Desiderio.
• Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità.
• C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più.
• xxxxxxxxxx.
DECODIFICA DI CASI
DISCUSSIONE TESI
V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale
in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten
P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale
attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto
nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi
A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di
arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi
1. gruppo A
3. gruppo C
5. gruppo E
7. gruppo G
9. gruppo I
2. gruppo B
4. gruppo D
6. gruppo F
8. gruppo H
10. gruppo L
DISCUSSIONE TESI
Tiziana Bellini
Fabrizia Carbognin
Liliana Brivio
Silvia Castaldi
Laura Cattani
Paolo Cattaneo
Daniela Gioia
Rita Marizza
Vania Pizzato
Elio Spezzano
Lorenzo Zardini
Raffaella Frigo
WORKSHOPS
InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli
Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio
Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini
La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten
SESSIONE PLENARIA
ASSEMBLEA SOCI ARTEA
RETE DELLE ASSOCIAZIONI
RIUNIONE DOCENTI
PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO
• Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico.
• Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente.
• La procedura della copia nell’Area della Disabilità.
• Luoghi e percorsi di cambiamento.
• Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia.
• L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici.
• “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap.
• La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia.
• La bambola come medium di cura in arteterapia
• Arteterapia e fototerapia in ambito clinico.
• Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia.
• Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto.
WORKSHOPS
Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database.
lea Di Muzio • Nuove tecniche e materiali per l’arteterapia.
maurizio Carandini • Despina la città dei desideri... parole, suoni, emozioni.
SESSIONE PLENARIA
ASSEMBLEA SOCI ARTEA
RETE DELLE ASSOCIAZIONI
RIUNIONE DOCENTI
PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO
SUPERVISORI ArTeA (in formazione)
UFFICI DI CONTATTO
Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Cinzia Caronda
Grazia De Vita
Carlo Guzzi
Claudia Pessina
Lorena Pischedda
ARTEA ArteTerapeuti Associati
sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano
Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it
PUBBLICHE RELAZIONI
Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale
Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi
Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est
Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest
Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud
Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna
RETE ARTEA
grafica adg
seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI)
www.arteterapia.it
www
arteterapia
p it
I PRECEDENTI RESIDENZIALI
2005 Colle Val D’Elsa
2006 Varallo Sesia
ARTEA Scuola
ARTEA Milano
ARTEA Gorizia-Trieste
ARTEA Partinico-Trapani
ARTEA Catania
ARTEA Palermo
ARTEA Sardegna
ARTEA Castelfranco Veneto
STAFF
SCUOLE ARTEA
Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo.
2007 Aqui Terme
2008 Belgirate
2009 Matera
W W W. A R T E T E R A P I A . I T
2010 Atri
1996 Sestri Levante
1998 Varenna
2000 Pieve Di Cento
2001 Sandetole
2002 Colle Val D’Elsa
2003 Colle Val D’Elsa
2004 Colle Val D’Elsa
DECODIFICA DI CASI CLINICI
1. gruppo A
2. gruppo B
3. gruppo C
4. gruppo D
5. gruppo E
6. gruppo F
DISCUSSIONE TESI
V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale
in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten
P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale
attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto
nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi
A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di
arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi
WORKSHOPS
InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli
Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio
Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini
La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten
SESSIONE PLENARIA
ASSEMBLEA SOCI ARTEA
RETE DELLE ASSOCIAZIONI
RIUNIONE DOCENTI
PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO
2005 Colle Val D’Elsa
!24%4%2!0%54)
!33/#)!4)
INTERVENTI PREORDINATI
Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti.
Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a
Bruce Springsteen.
Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione.
Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai.
Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in
psicoanalisi.
Elena Giordano • Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia
Alberto Grizzo • Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere.
Carlo Guzzi • L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia.
Ulisse Mariani • La costruzione del Desiderio.
Axel Rutten • Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità.
Rosanna Schiralli • C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più.
Graziella De Vita • xxxxxxxxxx.
DECODIFICA DI CASI
1. gruppo A
3. gruppo C
5. gruppo E
7. gruppo G
9. gruppo I
2. gruppo B
4. gruppo D
6. gruppo F
8. gruppo H
10. gruppo L
DISCUSSIONE TESI
Tiziana Bellini
Fabrizia Carbognin
Liliana Brivio
Silvia Castaldi
Laura Cattani
Paolo Cattaneo
Daniela Gioia
Rita Marizza
Vania Pizzato
Elio Spezzano
Lorenzo Zardini
Raffaella Frigo
• Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico.
• Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente.
• La procedura della copia nell’Area della Disabilità.
• Luoghi e percorsi di cambiamento.
• Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia.
• L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici.
• “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap.
• La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia.
• La bambola come medium di cura in arteterapia
• Arteterapia e fototerapia in ambito clinico.
• Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia.
• Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto.
WORKSHOPS
Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database.
lea Di Muzio • Nuove tecniche e materiali per l’arteterapia.
maurizio Carandini • Despina la città dei desideri... parole, suoni, emozioni.
SESSIONE PLENARIA
ASSEMBLEA SOCI ARTEA
RETE DELLE ASSOCIAZIONI
RIUNIONE DOCENTI
PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO
SUPERVISORI ArTeA (in formazione)
UFFICI DI CONTATTO
Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Cinzia Caronda
Grazia De Vita
Carlo Guzzi
Claudia Pessina
Lorena Pischedda
ARTEA ArteTerapeuti Associati
sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano
Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it
PUBBLICHE RELAZIONI
Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale
Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi
Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est
Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest
Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud
Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna
RETE ARTEA
grafica adg
seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI)
www.arteterapia.it
www
arteterapia
p it
I PRECEDENTI RESIDENZIALI
g
g g
A. Galotti: Vergogna e immagine di sè.
E. Giordano: Lo sguardo.
O. Giudice: Amore: rifugio sicuro?
A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro.
U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti.
R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia
A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi.
P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura.
2006 Varallo Sesia
ARTEA Scuola
ARTEA Milano
ARTEA Gorizia-Trieste
ARTEA Partinico-Trapani
ARTEA Catania
ARTEA Palermo
ARTEA Sardegna
ARTEA Castefranco Veneto
STAFF
SCUOLE ARTEA
Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo.
2007 Aqui Terme
2008 Belgirate
2009 Matera
2010 Atri
Anna Battistella
Clara De Giorgi
Marta de Rino
Patrizia Morra
Letizia Rossi
Anna Battistella
Clara De Giorgi
Marta de Rino
Patrizia Morra
Letizia Rossi
W W W. A R T E T E R A P I A . I T
ARTETERAPEUTI
SPECIALIZZANDI
Andreoli Roberta, BZ
Bagliolid Lisa, PD
Bomben Ilaria, PN
Caviezel Benedetta, MI
Coccato Fabiola,VI
Dao Clara, UD
Franzil Saira, UD
Gallus Adriana, CA
Garcia Sanchez Concepcion, VE
Grandi Michela, MI
Griggio Roberta, VE
Herrnhofer Anna, BZ
Lenna Orestina, UD
Longoni M.Grazia, MI
Maieron Caterina, UD
Milazzo Laura, TV
Musig Silvia, UD
Picca Eliana, PN
Piccin Patrizia, BO
Pirotta Anna, MI
Sartor Giovanna, TV
Serra Manuela, AL
Tiano Silvia, TV
Valente Antonella, MI
Valentini Sara, MN
Zaietta Manuela, PV
Zanetti Antonella, VI
Zuanetti Chiara, MI
Maria Teresa Alagia, NO
Marta Basile, RG
Elena Bergamaschi, MI
Claudia Bonvissuto, AG
Kira Cacco, BZ
Valentina Cammarata, PA
Maria Grazia Cantoni, SP
Egidia Capizzi, MI
Giorgia Capovin, VI
Sabrina Cappellini, PV
Giuseppa Caruso, PA
Katia Cavicchi, GO
Valentina Chironi Lubelli, MI
Maria Rosalba Corrao, PA
Fabio De Pasquale, MI
Chiara Degasperi, TN
Mara Demurtas, PN
Silvana Di Martino, PA
Elena Dolif, TV
Marina Falletti, AO
Silvia Ferraris, TO
Giorgia Gambino, PA
Marilena Garzone, MB
Daniela Geraci, PA
Veronica Gooni, LC
Salvatrice Granatelli, PA
Nadia Grande, PA
Stefania Licata, PA
Lidia Loiudice, MT
ARTETERAPEUTI
SPECIALIZZANDI
Andreoli Roberta, BZ
Bagliolid Lisa, PD
Bomben Ilaria, PN
Caviezel Benedetta, MI
Coccato Fabiola,VI
Dao Clara, UD
Franzil Saira, UD
Gallus Adriana, CA
Garcia Sanchez Concepcion, VE
Grandi Michela, MI
Griggio Roberta, VE
Herrnhofer Anna, BZ
Lenna Orestina, UD
Longoni M.Grazia, MI
Maieron Caterina, UD
Milazzo Laura, TV
Musig Silvia, UD
Picca Eliana, PN
Piccin Patrizia, BO
Pirotta Anna, MI
Sartor Giovanna, TV
Serra Manuela, AL
Tiano Silvia, TV
Valente Antonella, MI
Valentini Sara, MN
Zaietta Manuela, PV
Zanetti Antonella, VI
Zuanetti Chiara, MI
Maria Teresa Alagia, NO
Marta Basile, RG
Elena Bergamaschi, MI
Claudia Bonvissuto, AG
Kira Cacco, BZ
Valentina Cammarata, PA
Maria Grazia Cantoni, SP
Egidia Capizzi, MI
Giorgia Capovin, VI
Sabrina Cappellini, PV
Giuseppa Caruso, PA
Katia Cavicchi, GO
Valentina Chironi Lubelli, MI
Maria Rosalba Corrao, PA
Fabio De Pasquale, MI
Chiara Degasperi, TN
Mara Demurtas, PN
Silvana Di Martino, PA
Elena Dolif, TV
Marina Falletti, AO
Silvia Ferraris, TO
Giorgia Gambino, PA
Marilena Garzone, MB
Daniela Geraci, PA
Veronica Gooni, LC
Salvatrice Granatelli, PA
Nadia Grande, PA
Stefania Licata, PA
Lidia Loiudice, MT
Marzia Marcesini, SP
Chiara Mazzucchi, CO
Liuba Melideo, TV
Donatella Mitrione, PV
Chiara Montani, CR
Simona Pitta, UD
Stefania Scaglione, PA
Barbara Sinacori, PA
Alessandra Stocchetti, TO
Johann Stockner, BZ
Raffaella Tedeschi, PN
Valentina Vieceli, BL
Marta Zanin, VI
Alice Zatta, VE
ARTETERAPEUTI
TESI DI SPECIALITA’
I Residenziali ArTeA compiono 14 anni!
Battisti Hannelore, BZ
(relatore Luigi Castelli)
De Rino Marta, MI
(relatrice Grazia De Vita)
Limongelli Maura, CA
(relatrice Isabella Ferrigato)
March Eleonora, BZ
(relatrice Rita Marizza)
Rossi Stefania, SS
(relatrice Rita Marizza)
Zangirolami Paola, PD
(relatrice Tiziana Bellini)
Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra
le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni)
esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto
da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di
proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione
di categoria, ne rende complicata la legittimazione e
credibilità sul territorio.
Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo
di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti.
Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità
e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono
del welfare state.
I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a
rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà
bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le
proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché
(in formazione)
Sofia Conterno TO
Simona Fornaroli, MB
Eleonora Gaffuri, CR
Paola Marcucci, SI
Elisabetta Morellato, PD
Claudia Tiso, BZ
Natalya Tsigler, FI
Marzia Marcesini, SP
Chiara Mazzucchi, CO
Liuba Melideo, TV
Donatella Mitrione, PV
Chiara Montani, CR
Simona Pitta, UD
Stefania Scaglione, PA
Barbara Sinacori, PA
Alessandra Stocchetti, TO
Johann Stockner, BZ
Raffaella Tedeschi, PN
Valentina Vieceli, BL
Marta Zanin, VI
Alice Zatta, VE
ARTETERAPEUTI
TESI DI SPECIALITA’
I Residenziali ArTeA compiono 14 anni!
Battisti Hannelore, BZ
(relatore Luigi Castelli)
De Rino Marta, MI
(relatrice Grazia De Vita)
Limongelli Maura, CA
(relatrice Isabella Ferrigato)
March Eleonora, BZ
(relatrice Rita Marizza)
Rossi Stefania, SS
(relatrice Rita Marizza)
Zangirolami Paola, PD
(relatrice Tiziana Bellini)
Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra
le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni)
esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto
da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di
proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione
di categoria, ne rende complicata la legittimazione e
credibilità sul territorio.
Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo
di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti.
Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità
e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono
del welfare state.
I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a
rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà
bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le
proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché
(in formazione)
Sofia Conterno TO
Simona Fornaroli, MB
Eleonora Gaffuri, CR
Paola Marcucci, SI
Elisabetta Morellato, PD
Claudia Tiso, BZ
Natalya Tsigler, FI
sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti
finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio
sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione
presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti.
L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo
oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno
soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni.
È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare
malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare,
decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno,
perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma
visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la
trasformazione del disagio.
È la quattordicesima occasione per augurarci un buon
cammino di utilità alla collettività.
(A. De Gregorio)
sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti
finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio
sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione
presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti.
L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo
oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno
soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni.
È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare
malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare,
decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno,
perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma
visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la
trasformazione del disagio.
È la quattordicesima occasione per augurarci un buon
cammino di utilità alla collettività.
(A. De Gregorio)
H 18.00
LE FIGURE RETORICHE NEL
LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL
MODELLO POLISEGNICO
venerdì
Rita Marizza
H 15.00
ARRIVI E REGISTRAZIONE
Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste
sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo
signifcato primario cioè come un insieme di regole usate
per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose fgure retoriche che accentuano il messaggio
dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al
massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che
molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono
usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini,
esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno.
Agnese Galotti
Axel Rütten
Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera
a Genova come libera professionista in setting individuale
e di gruppo.
Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia
in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato.
Elena Giordano
Eleonora Secchi
Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi
all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA.
Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia.
Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte.
Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini,
disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte
del gruppo locale ArTeA Milano.
Giuseppe Gliatta
Psicologo, Psicoterapeuta.
Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna).
Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto
presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e
penale. Autore di numerose pubblicazioni.
Carlo Guzzi
Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi
atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private
nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier
di Arteterapia in strutture della Terza Età.
Rita Marizza
H 17.00
Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di
Arteterapia nell’area del Benessere.
INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE
Lorena Pischedda
Achille De Gregorio
Efisio Temporin
Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso
Case Circondariali di detenzione.
I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale
degli arteterapeuti Artea.
H 18.00
LE FIGURE RETORICHE NEL
LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL
MODELLO POLISEGNICO
venerdì
Rita Marizza
H 15.00
ARRIVI E REGISTRAZIONE
Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste
sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo
significato primario cioè come un insieme di regole usate
per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose figure retoriche che accentuano il messaggio
dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al
massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che
molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono
usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini,
esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno.
Agnese Galotti
Axel Rütten
Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera
a Genova come libera professionista in setting individuale
e di gruppo.
Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia
in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato.
Elena Giordano
Eleonora Secchi
Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi
all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA.
Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia.
Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte.
Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini,
disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte
del gruppo locale ArTeA Milano.
Giuseppe Gliatta
Psicologo, Psicoterapeuta.
Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna).
Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto
presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e
penale. Autore di numerose pubblicazioni.
Carlo Guzzi
Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi
atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private
nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier
di Arteterapia in strutture della Terza Età.
Rita Marizza
H 17.00
Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di
Arteterapia nell’area del Benessere.
INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE
Lorena Pischedda
Achille De Gregorio
I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale
degli arteterapeuti Artea.
Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso
Case Circondariali di detenzione.
Efisio Temporin
RELATORI
H 19.00
Tiziana Bellini
Roberto Calosi
Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T.
Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia
al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della
Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA.
Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la
terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e
la realizzazione di strutture per disabili.
Paola Bianchi
Maurizio Carandini
Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer.
Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di
atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità.
Patrizia Binoni
Psicologa, Psicoterapeuta.
Docente senior delle Scuole ArTeA.
Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della
psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico.
Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti
Terapie.
Luigi Castelli
Isabella Bolech
Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica.
Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT.
Docente nei corsi Vitt3 di Milano.
Donatella Cattivelli
Liliana Brivio
Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale.
Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri
Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati
ad ArTeA.
Antonio Califano
Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori
di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale
“Decanter”.
Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente
conduce laboratori con il metodo Arno Stern.
Achille De Gregorio
Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole
ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore
del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di
numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie.
Lea Di Muzio
Architetto.
Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a.
RELATORI
Roberto Calosi
Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T.
Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia
al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della
Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA.
Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la
terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e
la realizzazione di strutture per disabili.
Paola Bianchi
Maurizio Carandini
Patrizia Binoni
Psicologa, Psicoterapeuta.
Docente senior delle Scuole ArTeA.
Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della
psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico.
Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti
Terapie.
Luigi Castelli
Isabella Bolech
Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica.
Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT.
Docente nei corsi Vitt3 di Milano.
Donatella Cattivelli
Liliana Brivio
Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale.
Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri
Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati
ad ArTeA.
Antonio Califano
Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori
di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale
“Decanter”.
Distribuzione dei casi
clinici che costituiscono
l’oggetto dell’esame di
specialità; relativa assegnazione dei tutor che
fungeranno da supervisori nei vari gruppi.
Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente
conduce laboratori con il metodo Arno Stern.
Achille De Gregorio
Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole
ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore
del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di
numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie.
Lea Di Muzio
Architetto.
Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a.
H 21.30
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
RIUNIONE
SUPERVISORI
RIUNIONE
STAFF
RIUNIONE
FORMATORI
WORKSHOP
TEORICI:
• Il corpo contemporaneo
• La Cartella di
arteterapia
• Potenzialità del
medium plastico
• Social dreaming
• Professione e
legalità
Sp
WORKSHOP
PRATICI:
• Tridimensionalità:
tra luoghi e trame
• Le parole e le cose
• La vita della
mente
H 19.00
Tiziana Bellini
Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer.
Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di
atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità.
Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si
svolgeranno durante
il residenziale: in
funzione della formazione dei gruppi,
si prega di esprimere
due preferenze:
CENA
Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si
svolgeranno durante
il residenziale: in
funzione della formazione dei gruppi,
si prega di esprimere
due preferenze:
WORKSHOP
TEORICI:
• Il corpo contemporaneo
• La Cartella di
arteterapia
• Potenzialità del
medium plastico
• Social dreaming
• Professione e
legalità
WORKSHOP
PRATICI:
• Tridimensionalità:
tra luoghi e trame
• Le parole e le cose
• La vita della
mente
CENA
Distribuzione dei casi
clinici che costituiscono
l’oggetto dell’esame di
specialità; relativa assegnazione dei tutor che
fungeranno da supervisori nei vari gruppi.
H 21.30
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
RIUNIONE
SUPERVISORI
RIUNIONE
STAFF
RIUNIONE
FORMATORI
Sp
H 9.00
LUNEDI’
workshop teorico:
BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
sabato
Tiziana Bellini, Paola Bianchi,
Eleonora Secchi (condotto da)
L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture
visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione
e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità.
Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato
in carne e segno; corpo che seduce e che
a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e
onnipresente del Fetish, dal palcoscenico
ironico e malizioso del Burlesque e dalla
ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi
desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta
deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento.
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
workshop teorico:
________________________________ ____________
La Cartella ARTEA - 1^ PARTE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI
_ _ _MATERIALI
_ _ _ _ PER
_ _ GLI
_ _ATELIER
_ _ _ _(Di_ Muzio)
__
Questi due incontri vogliono essere un momento
sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa
lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più
prendendo corpo come parte integrante della decodifica.
Prima parte: storico delle versioni della Cartella di
arte terapia.
.
Tiziana Bellini, Paola Bianchi,
Eleonora Secchi (condotto da)
L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture
visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione
e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità.
Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato
in carne e segno; corpo che seduce e che
a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e
onnipresente del Fetish, dal palcoscenico
ironico e malizioso del Burlesque e dalla
ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi
desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta
deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento.
TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Sp
Case Studies
________________________________ ____________
WKS - Arteterapeuti formati
________________________________ ____________
WKS - Specializzandi
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze
_______
____________
________________________________ ____________
Tridimensionalità
evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE
Tesi di specialità
LA METODICA STERN (Cattivelli)
Carlo Guzzi (condotto da)
Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare
e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato.
Attraverso la performance con fili di lana e corde,
saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare e ricollegarsi in nuove relazioni.
At.
________________________________ ____________
Riunione/Assemblea
_ _ _ _ _restituzione
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti
_________________ ____________
Pranzo/Cena
Califano
Binoni
dei tutor
_ _ _ _ _nei
_ _gruppi
_________________________
____________
At.
Arteterapeuti
Sp
Specializzandi
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
MARTEDI’
workshop teorico:
________________________________ ____________
La Cartella ARTEA - 1^ PARTE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI
_ _ _MATERIALI
_ _ _ _ PER
_ _ GLI
_ _ATELIER
_ _ _ _(Di_ Muzio)
__
LEGENDA
ESAMI DI SPECIALITA’
Lezione magistrale
GESTALT ART-THERAPY (Temporin)
Lorena Pischedda (condotto da)
Interventi preordinati
________________________________ ____________
Questi due incontri vogliono essere un momento
sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa
lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più
prendendo corpo come parte integrante della decodifica.
Prima parte: storico delle versioni della Cartella di
arte terapia.
.
At
IL POLISEGNICO (De Gregorio)
Evento
________________________________ ____________
TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Case Studies
________________________________ ____________
WKS - Arteterapeuti formati
________________________________ ____________
WKS - Specializzandi
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze
_______ ____________
Esami di specialità
workshop pratico:
________________________________ ____________
Tridimensionalità
evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE
Tesi di specialità
LA METODICA STERN (Cattivelli)
Carlo Guzzi (condotto da)
Sp
Evento
________________________________ ____________
LUNEDI’
BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
sabato
IL POLISEGNICO (De Gregorio)
Esami di specialità
workshop pratico:
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
Interventi preordinati
________________________________ ____________
H 9.00
workshop teorico:
Lezione magistrale
GESTALT ART-THERAPY (Temporin)
Lorena Pischedda (condotto da)
Sp
LEGENDA
ESAMI DI SPECIALITA’
At
Sp
MARTEDI’
Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare
e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato.
Attraverso la performance con fili di lana e corde,
saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare ricollegarsi in nuove relazioni.
At.
________________________________ ____________
Riunione/Assemblea
_ _ _ _ _restituzione
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti
_________________ ____________
Pranzo/Cena
Califano
Binoni
dei tutor
_ _ _ _ _nei
_ _gruppi
_________________________
____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
At.
Arteterapeuti
Sp
Specializzandi
VENERDI’
SABATO
9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
H 11.00
H 12.00
LA METODICA DENNER
LA METODICA STEINERIANA
__
Elena Giordano
Roberto Calosi
__
La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per
la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della
persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica
in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto
di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale,
per creare le premesse di una effettiva espressione
comunicativa.
Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di
Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti
così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra
arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse
per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del
proprio mondo interno attraverso un codice condiviso,
quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare
di espressione, ma di evacuazione senza destinatari,
condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione.
Your life is your Art
Arte e biografia nei percorsi di cura.
H 11.00
H 12.00
LA METODICA DENNER
LA METODICA STEINERIANA
__
Elena Giordano
Roberto Calosi
__
La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per
la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della
persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica
in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto
di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale,
per creare le premesse di una effettiva espressione
comunicativa.
Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di
Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti
così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra
arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse
per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del
proprio mondo interno attraverso un codice condiviso,
quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare
di espressione, ma di evacuazione senza destinatari,
condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione.
Your life is your Art
Arte e biografia nei percorsi di cura.
DOMENICA
________________________________ __
Bellini
studio
_ _ _ _ _ Pischedda
_ _ _ _ _ _Guzzi
_ _ _ _ _ _TESI
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini
_____
10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi
Secchi
casi
Rutten
Castelli
Brivio
11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
LA METODICA DENNER (Giordano)
_ _ _ _casi
_ _ _ _ _ _ _Galotti
_ _ _ _ _Califano
_____
12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio
Binoni
LA METODICA STEINER (Calosi)
__
13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
arrivi | accoglienza e distribuzione camere
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini,
_ _ _ _ _ _ _LA_METODICA
_ _ _ _ _PSICODINAMICA
_ _ _ _ _ _ _(Bolech)
_________
TESI
Rutten
Castelli
Brivio
16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
studio
Guzzi
Pischedda
TESI
Bellini,
casi
Bianchi,
17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
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_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_____
Secchi
VISITE NEL TERRITORIO
INTRODUZIONE (De Gregorio)
studio
18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti,
________________________________
casi
LE FIGURE RETORICHE...(Marizza)
Califano
Binoni
19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
distribuzione casi studio + iscrizioni workshop
__
__
__
__
20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI:
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini)
________ ________________________________
supervisori, staff e formatori
studio casi
_ Assemblea
_ _ _ _ _ARTEA
_ _ _Rete
___________________________
23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ +
studio casi
VENERDI’
SABATO
9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
__
__
DOMENICA
________________________________ __
Bellini
studio
_ _ _ _ _ Pischedda
_ _ _ _ _ _Guzzi
_ _ _ _ _ _TESI
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini
_____
10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi
Secchi
casi
Rutten
Castelli
Brivio
11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
LA METODICA DENNER (Giordano)
_ _ _ _casi
_ _ _ _ _ _ _Galotti
_ _ _ _ _Califano
_____
12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio
Binoni
LA METODICA STEINER (Calosi)
__
13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
arrivi | accoglienza e distribuzione camere
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini,
_ _ _ _ _ _ _LA_METODICA
_ _ _ _ _PSICODINAMICA
_ _ _ _ _ _ _(Bolech)
_________
TESI
Castelli
Rutten
Brivio
16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
studio
Guzzi
Pischedda
TESI
Bellini,
casi
Bianchi,
17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
____ ________________________________
Secchi
VISITE NEL TERRITORIO
INTRODUZIONE (De Gregorio)
studio
18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti,
________________________________
casi
LE FIGURE RETORICHE...(Marizza)
Califano
Binoni
19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
distribuzione casi studio + iscrizioni workshop
__
__
__
__
20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI:
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini)
________ ________________________________
supervisori, staff e formatori
studio casi
_ Assemblea
_ _ _ _ _ARTEA
_ _ _Rete
___________________________
23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ +
studio casi
__
__
PRANZO
Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in
particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza,
esprimere in immagini la vita interiore, e avviare
un percorso di risanamento nella relazione creativa
col mondo.
Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in
particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza,
esprimere in immagini la vita interiore, e avviare
un percorso di risanamento nella relazione creativa
col mondo.
PRANZO
H 14.30
IN PARALLELO
H 11.00
H 12.00
workshop pratico:
SESSIONE TESI
LA METODICA DEL POLISEGNICO
TAVOLA ROTONDA DI
LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE
Limongelli Maura
Achille De Gregorio
CHIUSURA LAVORI E
Luigi Castelli (condotto da)
Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i
partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti
esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali.
Sp
sabato
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE
Colore: medium in arteterapia
Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione
nell’evoluzione dei disagi del paziente...
Corpo – integrazione – radicamento – energia
Axel Rutten (condotto da)
Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la
scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del
rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde
alla realtà.
Sp
workshop teorico:
Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE
Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da)
Rossi Stefania
I luoghi della morte.
Atelier di arteterapia:
luogo di elaborazione del lutto.
Porre in risalto l’importanza degli
spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove
la si rielabora, andando a creare...
La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito
all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche
legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del
workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda...
Sp
At.
L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra
maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che
smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare
aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale.
Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e
comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento
ampiamente storicizzato.
I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed
“altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile
rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e
di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto
artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente
e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali.
È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una
decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive;
ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta
storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano
simboli comunicabili in percorsi pensati.
PRANZO
DIBATTITO CONCLUSIVO
a cura dei relatori:
Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Patrizia Binoni
Liliana Brivio
Grazia De Vita
Agnese Galotti
Carlo Guzzi
Rita Marizza
Lorena Pischedda
Eleonora Secchi
At.
H 14.30
IN PARALLELO
H 11.00
H 12.00
workshop pratico:
SESSIONE TESI
LA METODICA DEL POLISEGNICO
TAVOLA ROTONDA DI
LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE
Limongelli Maura
Achille De Gregorio
CHIUSURA LAVORI E
Luigi Castelli (condotto da)
Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i
partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti
esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali.
Sp
sabato
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE
Colore: medium in arteterapia
Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione
nell’evoluzione dei disagi del paziente...
Corpo – integrazione – radicamento – energia
Axel Rutten (condotto da)
Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la
scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del
rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde
alla realtà.
Sp
workshop teorico:
Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE
Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da)
La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito
all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche
legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del
workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda...
At.
Rossi Stefania
I luoghi della morte.
Atelier di arteterapia:
luogo di elaborazione del lutto.
Porre in risalto l’importanza degli
spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove
la si rielabora, andando a creare...
Sp
At.
L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra
maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che
smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare
aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale.
Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e
comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento
ampiamente storicizzato.
I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed
“altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile
rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e
di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto
artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente
e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali.
È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una
decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive;
ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta
storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano
simboli comunicabili in percorsi pensati.
DIBATTITO CONCLUSIVO
a cura dei relatori:
Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Patrizia Binoni
Liliana Brivio
Grazia De Vita
Agnese Galotti
Carlo Guzzi
Rita Marizza
Lorena Pischedda
Eleonora Secchi
PRANZO
H 9.30
H 10.00
NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER
LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY
Lea Di Muzio
martedì
L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità
emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt ha
a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo
e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo
in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con
lo spazio.
Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento
di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si rivela,
acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione
consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto
con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta e la
combinazione degli elementi espressivi. L’espressione
artistica, in ambito psicologico, non va capita con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno.
L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la persona
nella tessitura del già compreso col non ancora compreso, attraverso l’espressione.
In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente
ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del
suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza.
H 9.30
H 10.00
NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER
LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY
Lea Di Muzio
martedì
Efisio Temporin
Efisio Temporin
L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai
riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di
contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt
ha a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo
in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con lo
spazio.
Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene
attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si
rivela, acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di
incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta
e la combinazione degli elementi espressivi. L’espressione artistica, in ambito psicologico, non va capita
con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno. L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la
persona nella tessitura del già compreso col non ancora
compreso, attraverso l’espressione.
In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente
ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del
suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza.
H 16.00
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
H 17.30
workshop teorico:
BURLESQUE,
FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
Tiziana Bellini,
Paola Bianchi,
Eleonora Secchi
CENA
workshop teorico:
SOCIAL DREAMING
1^ PARTE
(replica per il
secondo gruppo)
H 22.30
“La musique
souvent me prend
comme une mer”...
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
Maurizio Carandini
Patrizia Binoni, Agnese
Galotti (condotto da)
La musica rapisce come
un mare e siamo come
vascelli tra i flutti delle
sue passioni...
(da Charles Baudelaire)
Il Social Dreaming (sognare
sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti
sociali, capaci cioè di fornire
contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono...
(condotto da)
H 21.30
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA MENTE
Sp
Sp
1^ PARTE
Sp
Antonio Califano
(condotto da)
H 22.30
Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto
altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso
e presentazione tecniche di
scrittura.
t.
Produzione di un testo. A
H 16.00
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
H 17.30
workshop teorico:
BURLESQUE,
FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
Tiziana Bellini,
Paola Bianchi,
Eleonora Secchi
CENA
workshop teorico:
SOCIAL DREAMING
1^ PARTE
Patrizia Binoni, Agnese
Galotti (condotto da)
Il Social Dreaming (sognare
sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti
sociali, capaci cioè di fornire
contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono...
(condotto da)
(replica per il
secondo gruppo)
ASSEMBLEA
SOCI DI
ARTEA
H 21.30
H 22.30
“La musique
souvent me prend
comme une mer”...
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
Maurizio Carandini
La musica rapisce come
un mare e siamo come
vascelli tra i flutti delle
sue passioni...
(da Charles Baudelaire)
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA MENTE
Sp
Sp
1^ PARTE
Antonio Califano
Sp
(condotto da)
Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto
altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso
e presentazione tecniche di
scrittura.
t.
Produzione di un testo. A
H 22.30
ASSEMBLEA
SOCI DI
ARTEA
H 9.00
SESSIONE TESI
Zangirolami Paola
H 16.00
H 17.30
workshop pratico:
LA METODICA ARNO STERN
il Closlieu
workshop pratico:
LE PAROLE E LE COSE
Un filo rosso tra arte, scienza
e persone
domenica
H 9.30
Il Polisegnico, visto come ponte tra
arte e scienza, messo a confronto
con Processo creativo e Metodo
scientifico, rispecchia...
Luigi Castelli (condotto da)
2^ PARTE
Sp
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL
MEDIUM PLASTICO
March Eleonora
Axel Rutten (condotto da)
Arte femminile, interculturalità e arteterapia.
2^ PARTE
Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli
è stato disegnato, dipinto, scolpito
manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono
concetti che confluiscono nel mio
lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate...
Sp
workshop teorico:
Donatella Cattivelli
“Felice come un bambino che dipinge.
…Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere
umano e la predisposizione a quell’atto
esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern)
Chi entra per la prima volta nell’atelier
di pittura per bambini, ragazzi e adulti,
difficilmente resta indifferente. Un luogo
intimo e protetto, dove si può tornare ad
essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità.
E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre
gli stessi materiali, le stesse abitudini, le
stesse regole.
CENA
SOCIAL DREAMING
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
3^ PARTE
RESTITUZIONE
DEI
TUTOR AI
SINGOLI
GRUPPI
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA
MENTE
Antonio Califano
(condotto da)
3^ PARTE
At.
Sp
Professione e legalità
Liliana Brivio
Tiziana Bellini,
Giuseppe Gliatta
(condotto da)
Sp
At.
H 9.00
SESSIONE TESI
Zangirolami Paola
At.
H 9.30
H 16.00
H 17.30
workshop pratico:
LA METODICA ARNO STERN
il Closlieu
SOCIAL DREAMING
LE PAROLE E LE COSE
Un filo rosso tra arte, scienza
e persone
domenica
2^ PARTE
Il Polisegnico, visto come ponte tra
arte e scienza, messo a confronto
con Processo creativo e Metodo
scientifico, rispecchia...
Luigi Castelli (condotto da)
2^ PARTE
Sp
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL
MEDIUM PLASTICO
March Eleonora
Axel Rutten (condotto da)
Arte femminile, interculturalità e arteterapia.
2^ PARTE
Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli
è stato disegnato, dipinto, scolpito
manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono
concetti che confluiscono nel mio
lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate...
Sp
workshop teorico:
Professione e legalità
Liliana Brivio
Tiziana Bellini,
Giuseppe Gliatta
(condotto da)
Sp
At.
2^ PARTE
At.
Donatella Cattivelli
“Felice come un bambino che dipinge.
…Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere
umano e la predisposizione a quell’atto
esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern)
Chi entra per la prima volta nell’atelier
di pittura per bambini, ragazzi e adulti,
difficilmente resta indifferente. Un luogo
intimo e protetto, dove si può tornare ad
essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità.
E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre
gli stessi materiali, le stesse abitudini, le
stesse regole.
CENA
workshop pratico:
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
3^ PARTE
RESTITUZIONE
DEI
TUTOR AI
SINGOLI
GRUPPI
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA
MENTE
Antonio Califano
(condotto da)
3^ PARTE
At.
Sp
H 9.30
PRANZO
ESAMI DI SPECIALITA’
- prima sessione
- seconda sessione
lunedì
Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa
giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici)
dei casi clinici di arteterapia assegnati che
appartengono a diversi ambiti socio-sanitari:
• caso
AIDS
• caso
ADOLESCENZA
• caso
ANZIANI
• caso
MINORE AUTISTICO
• caso
DISAGIO MENTALE
lunedì
• caso
ANZIANI
• caso
DETENZIONE
• caso
ADOLESCENZA
• caso
MINORE AUTISTICO
• caso
DISAGIO MENTALE
• caso
DISTURBO ALIMENTARE
PRANZO
IN PARALLELO
workshop pratico:
SOCIAL DREAMING
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
2^ PARTE
At
workshop pratico:
LA VITA DELLA MENTE
• caso
PSICHIATRIA
Antonio Califano
• caso
PSICHIATRIA
2^ PARTE
(condotto da)
At
Sp
La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da
ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico
assegnato.
• caso
DISTURBO ALIMENTARE
Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa
giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici)
dei casi clinici di arteterapia assegnati che
appartengono a diversi ambiti socio-sanitari:
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
• caso
MIGRANTI
• caso
ADOLESCENZA
ESAMI DI SPECIALITA’
- prima sessione
H 11.00
• caso
DISABILITA’
• caso
DETENZIONE
H 9.30
H 14.00
PRANZO
H 14.00
- seconda sessione
• caso
AIDS
• caso
ADOLESCENZA
H 11.00
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
workshop pratico:
SOCIAL DREAMING
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
2^ PARTE
• caso
DISABILITA’
At
workshop pratico:
• caso
MIGRANTI
LA VITA DELLA MENTE
• caso
PSICHIATRIA
Antonio Califano
• caso
PSICHIATRIA
2^ PARTE
(condotto da)
Sp
La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da
ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico
assegnato.
PRANZO
IN PARALLELO
At
H 14.30
H 15.30
LA METODICA PSICODINAMICA
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
domenica
Isabella Bolech
Obiettivo del contributo è presentare
alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio
psicodinamico.
In particolare, partendo dalla teoria di
Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche
di base: la modalità a concentrazione
corporea, quella a risoluzione formale
e quella simbolico-narrativa.
Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della
terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello
di Art Therapy Italiana.
H 17.00
IN PARALLELO
workshop teorico:
La Cartella ARTEA 2^ PARTE
Lorena Pischedda
(condotto da)
At.
workshop pratico:
Tridimensionalità: evento tra luoghi e trame
2^ PARTE
de Rino Marta
CHIANCIANO TERME
Writing, Tag e Arteterapia.
In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete
(dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un
centro storico tra i più graziosi del territorio.
Ipotesi di applicazione
nell’arteterapia con gli adolescenti.
Una ricognizione nel mondo della street art e delle
diverse tecniche che la animano osservate attraverso
lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al
Modello Polisegnico...
Carlo Guzzi
(condotto da)
Battisti Hanna
At.
Sp
La sindrome da burnout e le vie dell’Arteterapia.
Partendo dalla teoria di
“salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers...
At.
H 14.30
H 15.30
LA METODICA PSICODINAMICA
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
domenica
Isabella Bolech
Obiettivo del contributo è presentare
alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio
psicodinamico.
In particolare, partendo dalla teoria di
Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche
di base: la modalità a concentrazione
corporea, quella a risoluzione formale
e quella simbolico-narrativa.
Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della
terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello
di Art Therapy Italiana.
workshop teorico:
La Cartella ARTEA 2^ PARTE
Lorena Pischedda
(condotto da)
At
workshop pratico:
Tridimensionalità: evento
tra luoghi e trame
2^ PARTE
Sp
MONTEPULCIANO (9 Km)
Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da
Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante
bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile
SARTEANO (10 Km)
Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono
le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico
Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana.
PIENZA (19 Km)
Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca
e operosa degli uomini.
CHIANCIANO TERME
Writing, Tag e Arteterapia.
In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete
(dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un
centro storico tra i più graziosi del territorio.
Ipotesi di applicazione
nell’arteterapia con gli adolescenti.
Una ricognizione nel mondo della street art e delle
diverse tecniche che la animano osservate attraverso
lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al
Modello Polisegnico...
Battisti Hanna
At.
Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo
nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei
canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei
sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video
agevolano la visita.
de Rino Marta
Carlo Guzzi
(condotto da)
CHIUSI (11 Km)
H 17.00
IN PARALLELO
La sindrome da burnout
e le vie dell’Arteterapia.
Partendo dalla teoria di
“salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers...
At
CENA
CHIUSI (11 Km)
Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo
nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei
canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei
sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video
agevolano la visita.
MONTEPULCIANO (9 Km)
Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da
Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante
bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile
SARTEANO (10 Km)
Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono
le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico
Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana.
PIENZA (19 Km)
Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca
e operosa degli uomini.
CENA
H 14.30
H 15.30
LA METODICA PSICODINAMICA
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
domenica
Isabella Bolech
Obiettivo del contributo è presentare
alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio
psicodinamico.
In particolare, partendo dalla teoria di
Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche
di base: la modalità a concentrazione
corporea, quella a risoluzione formale
e quella simbolico-narrativa.
Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della
terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello
di Art Therapy Italiana.
H 17.00
IN PARALLELO
workshop teorico:
La Cartella ARTEA 2^ PARTE
Lorena Pischedda
(condotto da)
At.
workshop pratico:
Tridimensionalità: evento tra luoghi e trame
2^ PARTE
de Rino Marta
CHIANCIANO TERME
Writing, Tag e Arteterapia.
In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete
(dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un
centro storico tra i più graziosi del territorio.
Ipotesi di applicazione
nell’arteterapia con gli adolescenti.
Una ricognizione nel mondo della street art e delle
diverse tecniche che la animano osservate attraverso
lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al
Modello Polisegnico...
Carlo Guzzi
(condotto da)
Battisti Hanna
At.
Sp
La sindrome da burnout e le vie dell’Arteterapia.
Partendo dalla teoria di
“salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers...
At.
H 14.30
H 15.30
LA METODICA PSICODINAMICA
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
domenica
Isabella Bolech
Obiettivo del contributo è presentare
alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio
psicodinamico.
In particolare, partendo dalla teoria di
Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche
di base: la modalità a concentrazione
corporea, quella a risoluzione formale
e quella simbolico-narrativa.
Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della
terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello
di Art Therapy Italiana.
workshop teorico:
La Cartella ARTEA 2^ PARTE
Lorena Pischedda
(condotto da)
At
workshop pratico:
Tridimensionalità: evento
tra luoghi e trame
2^ PARTE
Sp
MONTEPULCIANO (9 Km)
Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da
Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante
bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile
SARTEANO (10 Km)
Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono
le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico
Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana.
PIENZA (19 Km)
Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca
e operosa degli uomini.
CHIANCIANO TERME
Writing, Tag e Arteterapia.
In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete
(dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un
centro storico tra i più graziosi del territorio.
Ipotesi di applicazione
nell’arteterapia con gli adolescenti.
Una ricognizione nel mondo della street art e delle
diverse tecniche che la animano osservate attraverso
lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al
Modello Polisegnico...
Battisti Hanna
At.
Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo
nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei
canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei
sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video
agevolano la visita.
de Rino Marta
Carlo Guzzi
(condotto da)
CHIUSI (11 Km)
H 17.00
IN PARALLELO
La sindrome da burnout
e le vie dell’Arteterapia.
Partendo dalla teoria di
“salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers...
At
CENA
CHIUSI (11 Km)
Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo
nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei
canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei
sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video
agevolano la visita.
MONTEPULCIANO (9 Km)
Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da
Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante
bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile
SARTEANO (10 Km)
Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono
le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico
Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana.
PIENZA (19 Km)
Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca
e operosa degli uomini.
CENA
H 9.30
PRANZO
ESAMI DI SPECIALITA’
- prima sessione
- seconda sessione
lunedì
Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa
giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici)
dei casi clinici di arteterapia assegnati che
appartengono a diversi ambiti socio-sanitari:
• caso
AIDS
• caso
ADOLESCENZA
• caso
ANZIANI
• caso
MINORE AUTISTICO
• caso
DISAGIO MENTALE
lunedì
• caso
ANZIANI
• caso
DETENZIONE
• caso
ADOLESCENZA
• caso
MINORE AUTISTICO
• caso
DISAGIO MENTALE
• caso
DISTURBO ALIMENTARE
PRANZO
IN PARALLELO
workshop pratico:
SOCIAL DREAMING
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
2^ PARTE
At
workshop pratico:
LA VITA DELLA MENTE
• caso
PSICHIATRIA
Antonio Califano
• caso
PSICHIATRIA
2^ PARTE
(condotto da)
At
Sp
La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da
ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico
assegnato.
• caso
DISTURBO ALIMENTARE
Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa
giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici)
dei casi clinici di arteterapia assegnati che
appartengono a diversi ambiti socio-sanitari:
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
• caso
MIGRANTI
• caso
ADOLESCENZA
ESAMI DI SPECIALITA’
- prima sessione
H 11.00
• caso
DISABILITA’
• caso
DETENZIONE
H 9.30
H 14.00
PRANZO
H 14.00
- seconda sessione
• caso
AIDS
• caso
ADOLESCENZA
H 11.00
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
workshop pratico:
SOCIAL DREAMING
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
2^ PARTE
• caso
DISABILITA’
At
workshop pratico:
• caso
MIGRANTI
LA VITA DELLA MENTE
• caso
PSICHIATRIA
Antonio Califano
• caso
PSICHIATRIA
2^ PARTE
(condotto da)
Sp
La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da
ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico
assegnato.
PRANZO
IN PARALLELO
At
H 9.00
SESSIONE TESI
Zangirolami Paola
H 16.00
H 17.30
workshop pratico:
LA METODICA ARNO STERN
il Closlieu
workshop pratico:
LE PAROLE E LE COSE
Un filo rosso tra arte, scienza
e persone
domenica
H 9.30
Il Polisegnico, visto come ponte tra
arte e scienza, messo a confronto
con Processo creativo e Metodo
scientifico, rispecchia...
Luigi Castelli (condotto da)
2^ PARTE
Sp
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL
MEDIUM PLASTICO
March Eleonora
Axel Rutten (condotto da)
Arte femminile, interculturalità e arteterapia.
2^ PARTE
Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli
è stato disegnato, dipinto, scolpito
manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono
concetti che confluiscono nel mio
lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate...
Sp
workshop teorico:
Donatella Cattivelli
“Felice come un bambino che dipinge.
…Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere
umano e la predisposizione a quell’atto
esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern)
Chi entra per la prima volta nell’atelier
di pittura per bambini, ragazzi e adulti,
difficilmente resta indifferente. Un luogo
intimo e protetto, dove si può tornare ad
essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità.
E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre
gli stessi materiali, le stesse abitudini, le
stesse regole.
CENA
SOCIAL DREAMING
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
3^ PARTE
RESTITUZIONE
DEI
TUTOR AI
SINGOLI
GRUPPI
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA
MENTE
Antonio Califano
(condotto da)
3^ PARTE
At.
Sp
Professione e legalità
Liliana Brivio
Tiziana Bellini,
Giuseppe Gliatta
(condotto da)
Sp
At.
H 9.00
SESSIONE TESI
Zangirolami Paola
At.
H 9.30
H 16.00
H 17.30
workshop pratico:
LA METODICA ARNO STERN
il Closlieu
SOCIAL DREAMING
LE PAROLE E LE COSE
Un filo rosso tra arte, scienza
e persone
domenica
2^ PARTE
Il Polisegnico, visto come ponte tra
arte e scienza, messo a confronto
con Processo creativo e Metodo
scientifico, rispecchia...
Luigi Castelli (condotto da)
2^ PARTE
Sp
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL
MEDIUM PLASTICO
March Eleonora
Axel Rutten (condotto da)
Arte femminile, interculturalità e arteterapia.
2^ PARTE
Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli
è stato disegnato, dipinto, scolpito
manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono
concetti che confluiscono nel mio
lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate...
Sp
workshop teorico:
Professione e legalità
Liliana Brivio
Tiziana Bellini,
Giuseppe Gliatta
(condotto da)
Sp
At.
2^ PARTE
At.
Donatella Cattivelli
“Felice come un bambino che dipinge.
…Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere
umano e la predisposizione a quell’atto
esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern)
Chi entra per la prima volta nell’atelier
di pittura per bambini, ragazzi e adulti,
difficilmente resta indifferente. Un luogo
intimo e protetto, dove si può tornare ad
essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità.
E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre
gli stessi materiali, le stesse abitudini, le
stesse regole.
CENA
workshop pratico:
Patrizia Binoni,
Agnese Galotti
(condotto da)
3^ PARTE
RESTITUZIONE
DEI
TUTOR AI
SINGOLI
GRUPPI
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA
MENTE
Antonio Califano
(condotto da)
3^ PARTE
At.
Sp
H 9.30
H 10.00
NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER
LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY
Lea Di Muzio
martedì
L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità
emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt ha
a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo
e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo
in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con
lo spazio.
Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento
di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si rivela,
acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione
consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto
con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta e la
combinazione degli elementi espressivi. L’espressione
artistica, in ambito psicologico, non va capita con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno.
L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la persona
nella tessitura del già compreso col non ancora compreso, attraverso l’espressione.
In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente
ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del
suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza.
H 9.30
H 10.00
NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER
LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY
Lea Di Muzio
martedì
Efisio Temporin
Efisio Temporin
L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai
riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di
contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt
ha a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo
in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con lo
spazio.
Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene
attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si
rivela, acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di
incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta
e la combinazione degli elementi espressivi. L’espressione artistica, in ambito psicologico, non va capita
con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno. L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la
persona nella tessitura del già compreso col non ancora
compreso, attraverso l’espressione.
In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente
ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del
suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza.
H 16.00
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
H 17.30
workshop teorico:
BURLESQUE,
FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
Tiziana Bellini,
Paola Bianchi,
Eleonora Secchi
CENA
workshop teorico:
SOCIAL DREAMING
1^ PARTE
(replica per il
secondo gruppo)
H 22.30
“La musique
souvent me prend
comme une mer”...
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
Maurizio Carandini
Patrizia Binoni, Agnese
Galotti (condotto da)
La musica rapisce come
un mare e siamo come
vascelli tra i flutti delle
sue passioni...
(da Charles Baudelaire)
Il Social Dreaming (sognare
sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti
sociali, capaci cioè di fornire
contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono...
(condotto da)
H 21.30
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA MENTE
Sp
Sp
1^ PARTE
Sp
Antonio Califano
(condotto da)
H 22.30
Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto
altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso
e presentazione tecniche di
scrittura.
t.
Produzione di un testo. A
H 16.00
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
H 17.30
workshop teorico:
BURLESQUE,
FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
Tiziana Bellini,
Paola Bianchi,
Eleonora Secchi
CENA
workshop teorico:
SOCIAL DREAMING
1^ PARTE
Patrizia Binoni, Agnese
Galotti (condotto da)
Il Social Dreaming (sognare
sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti
sociali, capaci cioè di fornire
contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono...
(condotto da)
(replica per il
secondo gruppo)
ASSEMBLEA
SOCI DI
ARTEA
H 21.30
H 22.30
“La musique
souvent me prend
comme une mer”...
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
Maurizio Carandini
La musica rapisce come
un mare e siamo come
vascelli tra i flutti delle
sue passioni...
(da Charles Baudelaire)
At.
workshop pratico:
LA VITA DELLA MENTE
Sp
Sp
1^ PARTE
Antonio Califano
Sp
(condotto da)
Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto
altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso
e presentazione tecniche di
scrittura.
t.
Produzione di un testo. A
H 22.30
ASSEMBLEA
SOCI DI
ARTEA
H 14.30
IN PARALLELO
H 11.00
H 12.00
workshop pratico:
SESSIONE TESI
LA METODICA DEL POLISEGNICO
TAVOLA ROTONDA DI
LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE
Limongelli Maura
Achille De Gregorio
CHIUSURA LAVORI E
Luigi Castelli (condotto da)
Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i
partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti
esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali.
Sp
sabato
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE
Colore: medium in arteterapia
Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione
nell’evoluzione dei disagi del paziente...
Corpo – integrazione – radicamento – energia
Axel Rutten (condotto da)
Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la
scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del
rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde
alla realtà.
Sp
workshop teorico:
Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE
Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da)
Rossi Stefania
I luoghi della morte.
Atelier di arteterapia:
luogo di elaborazione del lutto.
Porre in risalto l’importanza degli
spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove
la si rielabora, andando a creare...
La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito
all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche
legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del
workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda...
Sp
At.
L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra
maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che
smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare
aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale.
Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e
comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento
ampiamente storicizzato.
I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed
“altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile
rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e
di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto
artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente
e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali.
È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una
decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive;
ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta
storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano
simboli comunicabili in percorsi pensati.
PRANZO
DIBATTITO CONCLUSIVO
a cura dei relatori:
Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Patrizia Binoni
Liliana Brivio
Grazia De Vita
Agnese Galotti
Carlo Guzzi
Rita Marizza
Lorena Pischedda
Eleonora Secchi
At.
H 14.30
IN PARALLELO
H 11.00
H 12.00
workshop pratico:
SESSIONE TESI
LA METODICA DEL POLISEGNICO
TAVOLA ROTONDA DI
LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE
Limongelli Maura
Achille De Gregorio
CHIUSURA LAVORI E
Luigi Castelli (condotto da)
Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i
partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti
esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali.
Sp
sabato
workshop teorico:
POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE
Colore: medium in arteterapia
Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione
nell’evoluzione dei disagi del paziente...
Corpo – integrazione – radicamento – energia
Axel Rutten (condotto da)
Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la
scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del
rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde
alla realtà.
Sp
workshop teorico:
Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE
Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da)
La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito
all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche
legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del
workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda...
At.
Rossi Stefania
I luoghi della morte.
Atelier di arteterapia:
luogo di elaborazione del lutto.
Porre in risalto l’importanza degli
spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove
la si rielabora, andando a creare...
Sp
At.
L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra
maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che
smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare
aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale.
Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e
comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento
ampiamente storicizzato.
I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed
“altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile
rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e
di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto
artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente
e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali.
È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una
decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive;
ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta
storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano
simboli comunicabili in percorsi pensati.
DIBATTITO CONCLUSIVO
a cura dei relatori:
Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Patrizia Binoni
Liliana Brivio
Grazia De Vita
Agnese Galotti
Carlo Guzzi
Rita Marizza
Lorena Pischedda
Eleonora Secchi
PRANZO
VENERDI’
SABATO
9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
H 11.00
H 12.00
LA METODICA DENNER
LA METODICA STEINERIANA
__
Elena Giordano
Roberto Calosi
__
La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per
la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della
persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica
in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto
di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale,
per creare le premesse di una effettiva espressione
comunicativa.
Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di
Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti
così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra
arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse
per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del
proprio mondo interno attraverso un codice condiviso,
quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare
di espressione, ma di evacuazione senza destinatari,
condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione.
Your life is your Art
Arte e biografia nei percorsi di cura.
H 11.00
H 12.00
LA METODICA DENNER
LA METODICA STEINERIANA
__
Elena Giordano
Roberto Calosi
__
La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per
la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della
persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica
in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto
di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale,
per creare le premesse di una effettiva espressione
comunicativa.
Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di
Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti
così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra
arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse
per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del
proprio mondo interno attraverso un codice condiviso,
quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare
di espressione, ma di evacuazione senza destinatari,
condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione.
Your life is your Art
Arte e biografia nei percorsi di cura.
DOMENICA
________________________________ __
Bellini
studio
_ _ _ _ _ Pischedda
_ _ _ _ _ _Guzzi
_ _ _ _ _ _TESI
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini
_____
10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi
Secchi
casi
Rutten
Castelli
Brivio
11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
LA METODICA DENNER (Giordano)
_ _ _ _casi
_ _ _ _ _ _ _Galotti
_ _ _ _ _Califano
_____
12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio
Binoni
LA METODICA STEINER (Calosi)
__
13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
arrivi | accoglienza e distribuzione camere
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini,
_ _ _ _ _ _ _LA_METODICA
_ _ _ _ _PSICODINAMICA
_ _ _ _ _ _ _(Bolech)
_________
TESI
Rutten
Castelli
Brivio
16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
studio
Guzzi
Pischedda
TESI
Bellini,
casi
Bianchi,
17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_____
Secchi
VISITE NEL TERRITORIO
INTRODUZIONE (De Gregorio)
studio
18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti,
________________________________
casi
LE FIGURE RETORICHE...(Marizza)
Califano
Binoni
19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
distribuzione casi studio + iscrizioni workshop
__
__
__
__
20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI:
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini)
________ ________________________________
supervisori, staff e formatori
studio casi
_ Assemblea
_ _ _ _ _ARTEA
_ _ _Rete
___________________________
23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ +
studio casi
VENERDI’
SABATO
9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
__
__
DOMENICA
________________________________ __
Bellini
studio
_ _ _ _ _ Pischedda
_ _ _ _ _ _Guzzi
_ _ _ _ _ _TESI
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini
_____
10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi
Secchi
casi
Rutten
Castelli
Brivio
11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
LA METODICA DENNER (Giordano)
_ _ _ _casi
_ _ _ _ _ _ _Galotti
_ _ _ _ _Califano
_____
12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio
Binoni
LA METODICA STEINER (Calosi)
__
13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
arrivi | accoglienza e distribuzione camere
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini,
_ _ _ _ _ _ _LA_METODICA
_ _ _ _ _PSICODINAMICA
_ _ _ _ _ _ _(Bolech)
_________
TESI
Castelli
Rutten
Brivio
16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
studio
Guzzi
Pischedda
TESI
Bellini,
casi
Bianchi,
17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
____ ________________________________
Secchi
VISITE NEL TERRITORIO
INTRODUZIONE (De Gregorio)
studio
18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti,
________________________________
casi
LE FIGURE RETORICHE...(Marizza)
Califano
Binoni
19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
distribuzione casi studio + iscrizioni workshop
__
__
__
__
20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
________________________________ __
22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI:
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini)
________ ________________________________
supervisori, staff e formatori
studio casi
_ Assemblea
_ _ _ _ _ARTEA
_ _ _Rete
___________________________
23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ +
studio casi
__
__
PRANZO
Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in
particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza,
esprimere in immagini la vita interiore, e avviare
un percorso di risanamento nella relazione creativa
col mondo.
Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in
particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza,
esprimere in immagini la vita interiore, e avviare
un percorso di risanamento nella relazione creativa
col mondo.
PRANZO
H 9.00
LUNEDI’
workshop teorico:
BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
sabato
Tiziana Bellini, Paola Bianchi,
Eleonora Secchi (condotto da)
L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture
visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione
e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità.
Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato
in carne e segno; corpo che seduce e che
a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e
onnipresente del Fetish, dal palcoscenico
ironico e malizioso del Burlesque e dalla
ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi
desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta
deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento.
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
workshop teorico:
________________________________ ____________
La Cartella ARTEA - 1^ PARTE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI
_ _ _MATERIALI
_ _ _ _ PER
_ _ GLI
_ _ATELIER
_ _ _ _(Di_ Muzio)
__
Questi due incontri vogliono essere un momento
sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa
lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più
prendendo corpo come parte integrante della decodifica.
Prima parte: storico delle versioni della Cartella di
arte terapia.
.
Tiziana Bellini, Paola Bianchi,
Eleonora Secchi (condotto da)
L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture
visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione
e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità.
Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato
in carne e segno; corpo che seduce e che
a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e
onnipresente del Fetish, dal palcoscenico
ironico e malizioso del Burlesque e dalla
ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi
desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta
deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento.
TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Sp
Case Studies
________________________________ ____________
WKS - Arteterapeuti formati
________________________________ ____________
WKS - Specializzandi
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze
_______
____________
________________________________ ____________
Tridimensionalità
evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE
Tesi di specialità
LA METODICA STERN (Cattivelli)
Carlo Guzzi (condotto da)
Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare
e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato.
Attraverso la performance con fili di lana e corde,
saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare e ricollegarsi in nuove relazioni.
At.
________________________________ ____________
Riunione/Assemblea
_ _ _ _ _restituzione
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti
_________________ ____________
Pranzo/Cena
Califano
Binoni
dei tutor
_ _ _ _ _nei
_ _gruppi
_________________________
____________
At.
Arteterapeuti
Sp
Specializzandi
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
MARTEDI’
workshop teorico:
________________________________ ____________
La Cartella ARTEA - 1^ PARTE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI
_ _ _MATERIALI
_ _ _ _ PER
_ _ GLI
_ _ATELIER
_ _ _ _(Di_ Muzio)
__
LEGENDA
ESAMI DI SPECIALITA’
Lezione magistrale
GESTALT ART-THERAPY (Temporin)
Lorena Pischedda (condotto da)
Interventi preordinati
________________________________ ____________
Questi due incontri vogliono essere un momento
sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa
lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più
prendendo corpo come parte integrante della decodifica.
Prima parte: storico delle versioni della Cartella di
arte terapia.
.
At
IL POLISEGNICO (De Gregorio)
Evento
________________________________ ____________
TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Case Studies
________________________________ ____________
WKS - Arteterapeuti formati
________________________________ ____________
WKS - Specializzandi
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze
_______ ____________
Esami di specialità
workshop pratico:
________________________________ ____________
Tridimensionalità
evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE
Tesi di specialità
LA METODICA STERN (Cattivelli)
Carlo Guzzi (condotto da)
Sp
Evento
________________________________ ____________
LUNEDI’
BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO
Il corpo contemporaneo
sabato
IL POLISEGNICO (De Gregorio)
Esami di specialità
workshop pratico:
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
Interventi preordinati
________________________________ ____________
H 9.00
workshop teorico:
Lezione magistrale
GESTALT ART-THERAPY (Temporin)
Lorena Pischedda (condotto da)
Sp
LEGENDA
ESAMI DI SPECIALITA’
At
Sp
MARTEDI’
Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare
e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato.
Attraverso la performance con fili di lana e corde,
saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare ricollegarsi in nuove relazioni.
At.
________________________________ ____________
Riunione/Assemblea
_ _ _ _ _restituzione
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti
_________________ ____________
Pranzo/Cena
Califano
Binoni
dei tutor
_ _ _ _ _nei
_ _gruppi
_________________________
____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
________________________________ ____________
At.
Arteterapeuti
Sp
Specializzandi
RELATORI
H 19.00
Tiziana Bellini
Roberto Calosi
Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T.
Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia
al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della
Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA.
Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la
terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e
la realizzazione di strutture per disabili.
Paola Bianchi
Maurizio Carandini
Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer.
Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di
atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità.
Patrizia Binoni
Psicologa, Psicoterapeuta.
Docente senior delle Scuole ArTeA.
Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della
psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico.
Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti
Terapie.
Luigi Castelli
Isabella Bolech
Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica.
Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT.
Docente nei corsi Vitt3 di Milano.
Donatella Cattivelli
Liliana Brivio
Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale.
Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri
Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati
ad ArTeA.
Antonio Califano
Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori
di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale
“Decanter”.
Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente
conduce laboratori con il metodo Arno Stern.
Achille De Gregorio
Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole
ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore
del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di
numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie.
Lea Di Muzio
Architetto.
Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a.
RELATORI
Roberto Calosi
Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T.
Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia
al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della
Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA.
Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la
terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e
la realizzazione di strutture per disabili.
Paola Bianchi
Maurizio Carandini
Patrizia Binoni
Psicologa, Psicoterapeuta.
Docente senior delle Scuole ArTeA.
Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della
psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico.
Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti
Terapie.
Luigi Castelli
Isabella Bolech
Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica.
Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT.
Docente nei corsi Vitt3 di Milano.
Donatella Cattivelli
Liliana Brivio
Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale.
Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri
Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati
ad ArTeA.
Antonio Califano
Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori
di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale
“Decanter”.
Distribuzione dei casi
clinici che costituiscono
l’oggetto dell’esame di
specialità; relativa assegnazione dei tutor che
fungeranno da supervisori nei vari gruppi.
Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente
conduce laboratori con il metodo Arno Stern.
Achille De Gregorio
Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole
ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore
del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di
numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie.
Lea Di Muzio
Architetto.
Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a.
H 21.30
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
RIUNIONE
SUPERVISORI
RIUNIONE
STAFF
RIUNIONE
FORMATORI
WORKSHOP
TEORICI:
• Il corpo contemporaneo
• La Cartella di
arteterapia
• Potenzialità del
medium plastico
• Social dreaming
• Professione e
legalità
Sp
WORKSHOP
PRATICI:
• Tridimensionalità:
tra luoghi e trame
• Le parole e le cose
• La vita della
mente
H 19.00
Tiziana Bellini
Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer.
Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di
atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità.
Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si
svolgeranno durante
il residenziale: in
funzione della formazione dei gruppi,
si prega di esprimere
due preferenze:
CENA
Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si
svolgeranno durante
il residenziale: in
funzione della formazione dei gruppi,
si prega di esprimere
due preferenze:
WORKSHOP
TEORICI:
• Il corpo contemporaneo
• La Cartella di
arteterapia
• Potenzialità del
medium plastico
• Social dreaming
• Professione e
legalità
WORKSHOP
PRATICI:
• Tridimensionalità:
tra luoghi e trame
• Le parole e le cose
• La vita della
mente
CENA
Distribuzione dei casi
clinici che costituiscono
l’oggetto dell’esame di
specialità; relativa assegnazione dei tutor che
fungeranno da supervisori nei vari gruppi.
H 21.30
GRUPPI
DI
STUDIO
SUI
CASI
CLINICI
RIUNIONE
SUPERVISORI
RIUNIONE
STAFF
RIUNIONE
FORMATORI
Sp
H 18.00
LE FIGURE RETORICHE NEL
LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL
MODELLO POLISEGNICO
venerdì
Rita Marizza
H 15.00
ARRIVI E REGISTRAZIONE
Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste
sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo
signifcato primario cioè come un insieme di regole usate
per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose fgure retoriche che accentuano il messaggio
dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al
massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che
molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono
usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini,
esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno.
Agnese Galotti
Axel Rütten
Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera
a Genova come libera professionista in setting individuale
e di gruppo.
Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia
in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato.
Elena Giordano
Eleonora Secchi
Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi
all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA.
Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia.
Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte.
Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini,
disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte
del gruppo locale ArTeA Milano.
Giuseppe Gliatta
Psicologo, Psicoterapeuta.
Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna).
Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto
presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e
penale. Autore di numerose pubblicazioni.
Carlo Guzzi
Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi
atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private
nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier
di Arteterapia in strutture della Terza Età.
Rita Marizza
H 17.00
Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di
Arteterapia nell’area del Benessere.
INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE
Lorena Pischedda
Achille De Gregorio
Efisio Temporin
Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso
Case Circondariali di detenzione.
I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale
degli arteterapeuti Artea.
H 18.00
LE FIGURE RETORICHE NEL
LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL
MODELLO POLISEGNICO
venerdì
Rita Marizza
H 15.00
ARRIVI E REGISTRAZIONE
Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste
sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo
significato primario cioè come un insieme di regole usate
per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose figure retoriche che accentuano il messaggio
dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al
massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che
molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono
usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini,
esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno.
Agnese Galotti
Axel Rütten
Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera
a Genova come libera professionista in setting individuale
e di gruppo.
Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia
in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato.
Elena Giordano
Eleonora Secchi
Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi
all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA.
Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia.
Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte.
Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini,
disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte
del gruppo locale ArTeA Milano.
Giuseppe Gliatta
Psicologo, Psicoterapeuta.
Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna).
Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto
presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e
penale. Autore di numerose pubblicazioni.
Carlo Guzzi
Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi
atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private
nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier
di Arteterapia in strutture della Terza Età.
Rita Marizza
H 17.00
Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di
Arteterapia nell’area del Benessere.
INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE
Lorena Pischedda
Achille De Gregorio
I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale
degli arteterapeuti Artea.
Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso
Case Circondariali di detenzione.
Efisio Temporin
ARTETERAPEUTI
SPECIALIZZANDI
Andreoli Roberta, BZ
Bagliolid Lisa, PD
Bomben Ilaria, PN
Caviezel Benedetta, MI
Coccato Fabiola,VI
Dao Clara, UD
Franzil Saira, UD
Gallus Adriana, CA
Garcia Sanchez Concepcion, VE
Grandi Michela, MI
Griggio Roberta, VE
Herrnhofer Anna, BZ
Lenna Orestina, UD
Longoni M.Grazia, MI
Maieron Caterina, UD
Milazzo Laura, TV
Musig Silvia, UD
Picca Eliana, PN
Piccin Patrizia, BO
Pirotta Anna, MI
Sartor Giovanna, TV
Serra Manuela, AL
Tiano Silvia, TV
Valente Antonella, MI
Valentini Sara, MN
Zaietta Manuela, PV
Zanetti Antonella, VI
Zuanetti Chiara, MI
Maria Teresa Alagia, NO
Marta Basile, RG
Elena Bergamaschi, MI
Claudia Bonvissuto, AG
Kira Cacco, BZ
Valentina Cammarata, PA
Maria Grazia Cantoni, SP
Egidia Capizzi, MI
Giorgia Capovin, VI
Sabrina Cappellini, PV
Giuseppa Caruso, PA
Katia Cavicchi, GO
Valentina Chironi Lubelli, MI
Maria Rosalba Corrao, PA
Fabio De Pasquale, MI
Chiara Degasperi, TN
Mara Demurtas, PN
Silvana Di Martino, PA
Elena Dolif, TV
Marina Falletti, AO
Silvia Ferraris, TO
Giorgia Gambino, PA
Marilena Garzone, MB
Daniela Geraci, PA
Veronica Gooni, LC
Salvatrice Granatelli, PA
Nadia Grande, PA
Stefania Licata, PA
Lidia Loiudice, MT
ARTETERAPEUTI
SPECIALIZZANDI
Andreoli Roberta, BZ
Bagliolid Lisa, PD
Bomben Ilaria, PN
Caviezel Benedetta, MI
Coccato Fabiola,VI
Dao Clara, UD
Franzil Saira, UD
Gallus Adriana, CA
Garcia Sanchez Concepcion, VE
Grandi Michela, MI
Griggio Roberta, VE
Herrnhofer Anna, BZ
Lenna Orestina, UD
Longoni M.Grazia, MI
Maieron Caterina, UD
Milazzo Laura, TV
Musig Silvia, UD
Picca Eliana, PN
Piccin Patrizia, BO
Pirotta Anna, MI
Sartor Giovanna, TV
Serra Manuela, AL
Tiano Silvia, TV
Valente Antonella, MI
Valentini Sara, MN
Zaietta Manuela, PV
Zanetti Antonella, VI
Zuanetti Chiara, MI
Maria Teresa Alagia, NO
Marta Basile, RG
Elena Bergamaschi, MI
Claudia Bonvissuto, AG
Kira Cacco, BZ
Valentina Cammarata, PA
Maria Grazia Cantoni, SP
Egidia Capizzi, MI
Giorgia Capovin, VI
Sabrina Cappellini, PV
Giuseppa Caruso, PA
Katia Cavicchi, GO
Valentina Chironi Lubelli, MI
Maria Rosalba Corrao, PA
Fabio De Pasquale, MI
Chiara Degasperi, TN
Mara Demurtas, PN
Silvana Di Martino, PA
Elena Dolif, TV
Marina Falletti, AO
Silvia Ferraris, TO
Giorgia Gambino, PA
Marilena Garzone, MB
Daniela Geraci, PA
Veronica Gooni, LC
Salvatrice Granatelli, PA
Nadia Grande, PA
Stefania Licata, PA
Lidia Loiudice, MT
Marzia Marcesini, SP
Chiara Mazzucchi, CO
Liuba Melideo, TV
Donatella Mitrione, PV
Chiara Montani, CR
Simona Pitta, UD
Stefania Scaglione, PA
Barbara Sinacori, PA
Alessandra Stocchetti, TO
Johann Stockner, BZ
Raffaella Tedeschi, PN
Valentina Vieceli, BL
Marta Zanin, VI
Alice Zatta, VE
ARTETERAPEUTI
TESI DI SPECIALITA’
I Residenziali ArTeA compiono 14 anni!
Battisti Hannelore, BZ
(relatore Luigi Castelli)
De Rino Marta, MI
(relatrice Grazia De Vita)
Limongelli Maura, CA
(relatrice Isabella Ferrigato)
March Eleonora, BZ
(relatrice Rita Marizza)
Rossi Stefania, SS
(relatrice Rita Marizza)
Zangirolami Paola, PD
(relatrice Tiziana Bellini)
Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra
le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni)
esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto
da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di
proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione
di categoria, ne rende complicata la legittimazione e
credibilità sul territorio.
Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo
di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti.
Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità
e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono
del welfare state.
I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a
rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà
bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le
proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché
(in formazione)
Sofia Conterno TO
Simona Fornaroli, MB
Eleonora Gaffuri, CR
Paola Marcucci, SI
Elisabetta Morellato, PD
Claudia Tiso, BZ
Natalya Tsigler, FI
Marzia Marcesini, SP
Chiara Mazzucchi, CO
Liuba Melideo, TV
Donatella Mitrione, PV
Chiara Montani, CR
Simona Pitta, UD
Stefania Scaglione, PA
Barbara Sinacori, PA
Alessandra Stocchetti, TO
Johann Stockner, BZ
Raffaella Tedeschi, PN
Valentina Vieceli, BL
Marta Zanin, VI
Alice Zatta, VE
ARTETERAPEUTI
TESI DI SPECIALITA’
I Residenziali ArTeA compiono 14 anni!
Battisti Hannelore, BZ
(relatore Luigi Castelli)
De Rino Marta, MI
(relatrice Grazia De Vita)
Limongelli Maura, CA
(relatrice Isabella Ferrigato)
March Eleonora, BZ
(relatrice Rita Marizza)
Rossi Stefania, SS
(relatrice Rita Marizza)
Zangirolami Paola, PD
(relatrice Tiziana Bellini)
Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra
le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni)
esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto
da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di
proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione
di categoria, ne rende complicata la legittimazione e
credibilità sul territorio.
Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo
di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti.
Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità
e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono
del welfare state.
I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a
rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà
bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le
proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché
(in formazione)
Sofia Conterno TO
Simona Fornaroli, MB
Eleonora Gaffuri, CR
Paola Marcucci, SI
Elisabetta Morellato, PD
Claudia Tiso, BZ
Natalya Tsigler, FI
sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti
finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio
sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione
presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti.
L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo
oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno
soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni.
È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare
malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare,
decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno,
perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma
visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la
trasformazione del disagio.
È la quattordicesima occasione per augurarci un buon
cammino di utilità alla collettività.
(A. De Gregorio)
sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti
finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio
sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione
presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti.
L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo
oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno
soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni.
È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare
malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare,
decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno,
perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma
visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la
trasformazione del disagio.
È la quattordicesima occasione per augurarci un buon
cammino di utilità alla collettività.
(A. De Gregorio)
1996 Sestri Levante
1998 Varenna
2000 Pieve Di Cento
2001 Sandetole
2002 Colle Val D’Elsa
2003 Colle Val D’Elsa
2004 Colle Val D’Elsa
g
g g
A. Galotti: Vergogna e immagine di sè.
E. Giordano: Lo sguardo.
O. Giudice: Amore: rifugio sicuro?
A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro.
U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti.
R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia
A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi.
P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura.
!24%4%2!0%54)
!33/#)!4)
INTERVENTI PREORDINATI
Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti.
Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a
Bruce Springsteen.
Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione.
Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai.
Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in
Elena Giordano
Alberto Grizzo
Carlo Guzzi
Ulisse Mariani
Axel Rutten
Rosanna Schiralli
Graziella De Vita
DECODIFICA DI CASI CLINICI
1. gruppo A
2. gruppo B
3. gruppo C
4. gruppo D
5. gruppo E
6. gruppo F
psicoanalisi.
• Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia
• Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere.
• L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia.
• La costruzione del Desiderio.
• Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità.
• C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più.
• xxxxxxxxxx.
DECODIFICA DI CASI
DISCUSSIONE TESI
V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale
in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten
P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale
attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto
nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi
A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di
arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi
1. gruppo A
3. gruppo C
5. gruppo E
7. gruppo G
9. gruppo I
2. gruppo B
4. gruppo D
6. gruppo F
8. gruppo H
10. gruppo L
DISCUSSIONE TESI
Tiziana Bellini
Fabrizia Carbognin
Liliana Brivio
Silvia Castaldi
Laura Cattani
Paolo Cattaneo
Daniela Gioia
Rita Marizza
Vania Pizzato
Elio Spezzano
Lorenzo Zardini
Raffaella Frigo
WORKSHOPS
InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli
Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio
Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini
La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten
SESSIONE PLENARIA
ASSEMBLEA SOCI ARTEA
RETE DELLE ASSOCIAZIONI
RIUNIONE DOCENTI
PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO
• Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico.
• Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente.
• La procedura della copia nell’Area della Disabilità.
• Luoghi e percorsi di cambiamento.
• Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia.
• L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici.
• “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap.
• La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia.
• La bambola come medium di cura in arteterapia
• Arteterapia e fototerapia in ambito clinico.
• Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia.
• Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto.
WORKSHOPS
Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database.
lea Di Muzio • Nuove tecniche e materiali per l’arteterapia.
maurizio Carandini • Despina la città dei desideri... parole, suoni, emozioni.
SESSIONE PLENARIA
ASSEMBLEA SOCI ARTEA
RETE DELLE ASSOCIAZIONI
RIUNIONE DOCENTI
PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO
SUPERVISORI ArTeA (in formazione)
UFFICI DI CONTATTO
Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Cinzia Caronda
Grazia De Vita
Carlo Guzzi
Claudia Pessina
Lorena Pischedda
ARTEA ArteTerapeuti Associati
sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano
Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it
PUBBLICHE RELAZIONI
Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale
Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi
Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est
Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest
Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud
Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna
RETE ARTEA
grafica adg
seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI)
www.arteterapia.it
www
arteterapia
p it
I PRECEDENTI RESIDENZIALI
2005 Colle Val D’Elsa
2006 Varallo Sesia
ARTEA Scuola
ARTEA Milano
ARTEA Gorizia-Trieste
ARTEA Partinico-Trapani
ARTEA Catania
ARTEA Palermo
ARTEA Sardegna
ARTEA Castelfranco Veneto
STAFF
SCUOLE ARTEA
Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo.
2007 Aqui Terme
2008 Belgirate
2009 Matera
W W W. A R T E T E R A P I A . I T
2010 Atri
1996 Sestri Levante
1998 Varenna
2000 Pieve Di Cento
2001 Sandetole
2002 Colle Val D’Elsa
2003 Colle Val D’Elsa
2004 Colle Val D’Elsa
DECODIFICA DI CASI CLINICI
1. gruppo A
2. gruppo B
3. gruppo C
4. gruppo D
5. gruppo E
6. gruppo F
DISCUSSIONE TESI
V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale
in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo
dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio
C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten
P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale
attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo
F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto
nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi
A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di
arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi
WORKSHOPS
InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli
Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio
Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini
La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten
SESSIONE PLENARIA
ASSEMBLEA SOCI ARTEA
RETE DELLE ASSOCIAZIONI
RIUNIONE DOCENTI
PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO
2005 Colle Val D’Elsa
!24%4%2!0%54)
!33/#)!4)
INTERVENTI PREORDINATI
Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti.
Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a
Bruce Springsteen.
Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione.
Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai.
Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in
psicoanalisi.
Elena Giordano • Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia
Alberto Grizzo • Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere.
Carlo Guzzi • L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia.
Ulisse Mariani • La costruzione del Desiderio.
Axel Rutten • Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità.
Rosanna Schiralli • C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più.
Graziella De Vita • xxxxxxxxxx.
DECODIFICA DI CASI
1. gruppo A
3. gruppo C
5. gruppo E
7. gruppo G
9. gruppo I
2. gruppo B
4. gruppo D
6. gruppo F
8. gruppo H
10. gruppo L
DISCUSSIONE TESI
Tiziana Bellini
Fabrizia Carbognin
Liliana Brivio
Silvia Castaldi
Laura Cattani
Paolo Cattaneo
Daniela Gioia
Rita Marizza
Vania Pizzato
Elio Spezzano
Lorenzo Zardini
Raffaella Frigo
• Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico.
• Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente.
• La procedura della copia nell’Area della Disabilità.
• Luoghi e percorsi di cambiamento.
• Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia.
• L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici.
• “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap.
• La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia.
• La bambola come medium di cura in arteterapia
• Arteterapia e fototerapia in ambito clinico.
• Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia.
• Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto.
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Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database.
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Tiziana Bellini
Paola Bianchi
Cinzia Caronda
Grazia De Vita
Carlo Guzzi
Claudia Pessina
Lorena Pischedda
ARTEA ArteTerapeuti Associati
sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano
Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it
PUBBLICHE RELAZIONI
Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale
Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi
Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est
Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest
Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud
Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna
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grafica adg
seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI)
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arteterapia
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g
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A. Galotti: Vergogna e immagine di sè.
E. Giordano: Lo sguardo.
O. Giudice: Amore: rifugio sicuro?
A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro.
U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti.
R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia
A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi.
P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura.
2006 Varallo Sesia
ARTEA Scuola
ARTEA Milano
ARTEA Gorizia-Trieste
ARTEA Partinico-Trapani
ARTEA Catania
ARTEA Palermo
ARTEA Sardegna
ARTEA Castefranco Veneto
STAFF
SCUOLE ARTEA
Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo.
2007 Aqui Terme
2008 Belgirate
2009 Matera
2010 Atri
Anna Battistella
Clara De Giorgi
Marta de Rino
Patrizia Morra
Letizia Rossi
Anna Battistella
Clara De Giorgi
Marta de Rino
Patrizia Morra
Letizia Rossi
W W W. A R T E T E R A P I A . I T
Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop.
Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi.
IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA.
Direttore del programma: Achille De Gregorio
Istituto Gestalt
Romagna
Segreteria scientifica:
Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino,
Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio
Progetto grafico:
Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG
Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli
Forchette parlanti di Bruno Munari
Art Therapy Italiana
Pratiche e Teorie
per orientarsi
in Arteterapia
1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI)
Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop.
Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi.
IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA.
Direttore del programma: Achille De Gregorio
Istituto Gestalt
Romagna
Segreteria scientifica:
Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino,
Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio
Progetto grafico:
Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG
Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli
Forchette parlanti di Bruno Munari
Art Therapy Italiana
Pratiche e Teorie
per orientarsi
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1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI)
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