Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop. Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi. IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA. Direttore del programma: Achille De Gregorio Istituto Gestalt Romagna Segreteria scientifica: Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino, Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio Progetto grafico: Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli Forchette parlanti di Bruno Munari Art Therapy Italiana Pratiche e Teorie per orientarsi in Arteterapia 1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI) Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop. Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi. IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA. Direttore del programma: Achille De Gregorio Istituto Gestalt Romagna Segreteria scientifica: Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino, Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio Progetto grafico: Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli Forchette parlanti di Bruno Munari Art Therapy Italiana Pratiche e Teorie per orientarsi in Arteterapia 1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI) 1996 Sestri Levante 1998 Varenna 2000 Pieve Di Cento 2001 Sandetole 2002 Colle Val D’Elsa 2003 Colle Val D’Elsa 2004 Colle Val D’Elsa g g g A. Galotti: Vergogna e immagine di sè. E. Giordano: Lo sguardo. O. Giudice: Amore: rifugio sicuro? A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro. U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti. R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi. P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura. !24%4%2!0%54) !33/#)!4) INTERVENTI PREORDINATI Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti. Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a Bruce Springsteen. Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione. Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai. Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in Elena Giordano Alberto Grizzo Carlo Guzzi Ulisse Mariani Axel Rutten Rosanna Schiralli Graziella De Vita DECODIFICA DI CASI CLINICI 1. gruppo A 2. gruppo B 3. gruppo C 4. gruppo D 5. gruppo E 6. gruppo F psicoanalisi. • Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia • Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere. • L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia. • La costruzione del Desiderio. • Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità. • C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più. • xxxxxxxxxx. DECODIFICA DI CASI DISCUSSIONE TESI V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi 1. gruppo A 3. gruppo C 5. gruppo E 7. gruppo G 9. gruppo I 2. gruppo B 4. gruppo D 6. gruppo F 8. gruppo H 10. gruppo L DISCUSSIONE TESI Tiziana Bellini Fabrizia Carbognin Liliana Brivio Silvia Castaldi Laura Cattani Paolo Cattaneo Daniela Gioia Rita Marizza Vania Pizzato Elio Spezzano Lorenzo Zardini Raffaella Frigo WORKSHOPS InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO • Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico. • Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente. • La procedura della copia nell’Area della Disabilità. • Luoghi e percorsi di cambiamento. • Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia. • L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici. • “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap. • La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia. • La bambola come medium di cura in arteterapia • Arteterapia e fototerapia in ambito clinico. • Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia. • Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto. WORKSHOPS Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database. lea Di Muzio • Nuove tecniche e materiali per l’arteterapia. maurizio Carandini • Despina la città dei desideri... parole, suoni, emozioni. SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO SUPERVISORI ArTeA (in formazione) UFFICI DI CONTATTO Tiziana Bellini Paola Bianchi Cinzia Caronda Grazia De Vita Carlo Guzzi Claudia Pessina Lorena Pischedda ARTEA ArteTerapeuti Associati sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it PUBBLICHE RELAZIONI Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna RETE ARTEA grafica adg seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI) www.arteterapia.it www arteterapia p it I PRECEDENTI RESIDENZIALI 2005 Colle Val D’Elsa 2006 Varallo Sesia ARTEA Scuola ARTEA Milano ARTEA Gorizia-Trieste ARTEA Partinico-Trapani ARTEA Catania ARTEA Palermo ARTEA Sardegna ARTEA Castelfranco Veneto STAFF SCUOLE ARTEA Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo. 2007 Aqui Terme 2008 Belgirate 2009 Matera W W W. A R T E T E R A P I A . I T 2010 Atri 1996 Sestri Levante 1998 Varenna 2000 Pieve Di Cento 2001 Sandetole 2002 Colle Val D’Elsa 2003 Colle Val D’Elsa 2004 Colle Val D’Elsa DECODIFICA DI CASI CLINICI 1. gruppo A 2. gruppo B 3. gruppo C 4. gruppo D 5. gruppo E 6. gruppo F DISCUSSIONE TESI V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi WORKSHOPS InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO 2005 Colle Val D’Elsa !24%4%2!0%54) !33/#)!4) INTERVENTI PREORDINATI Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti. Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a Bruce Springsteen. Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione. Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai. Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in psicoanalisi. Elena Giordano • Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia Alberto Grizzo • Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere. Carlo Guzzi • L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia. Ulisse Mariani • La costruzione del Desiderio. Axel Rutten • Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità. Rosanna Schiralli • C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più. Graziella De Vita • xxxxxxxxxx. DECODIFICA DI CASI 1. gruppo A 3. gruppo C 5. gruppo E 7. gruppo G 9. gruppo I 2. gruppo B 4. gruppo D 6. gruppo F 8. gruppo H 10. gruppo L DISCUSSIONE TESI Tiziana Bellini Fabrizia Carbognin Liliana Brivio Silvia Castaldi Laura Cattani Paolo Cattaneo Daniela Gioia Rita Marizza Vania Pizzato Elio Spezzano Lorenzo Zardini Raffaella Frigo • Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico. • Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente. • La procedura della copia nell’Area della Disabilità. • Luoghi e percorsi di cambiamento. • Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia. • L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici. • “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap. • La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia. • La bambola come medium di cura in arteterapia • Arteterapia e fototerapia in ambito clinico. • Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia. • Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto. WORKSHOPS Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database. lea Di Muzio • Nuove tecniche e materiali per l’arteterapia. maurizio Carandini • Despina la città dei desideri... parole, suoni, emozioni. SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO SUPERVISORI ArTeA (in formazione) UFFICI DI CONTATTO Tiziana Bellini Paola Bianchi Cinzia Caronda Grazia De Vita Carlo Guzzi Claudia Pessina Lorena Pischedda ARTEA ArteTerapeuti Associati sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it PUBBLICHE RELAZIONI Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna RETE ARTEA grafica adg seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI) www.arteterapia.it www arteterapia p it I PRECEDENTI RESIDENZIALI g g g A. Galotti: Vergogna e immagine di sè. E. Giordano: Lo sguardo. O. Giudice: Amore: rifugio sicuro? A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro. U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti. R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi. P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura. 2006 Varallo Sesia ARTEA Scuola ARTEA Milano ARTEA Gorizia-Trieste ARTEA Partinico-Trapani ARTEA Catania ARTEA Palermo ARTEA Sardegna ARTEA Castefranco Veneto STAFF SCUOLE ARTEA Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo. 2007 Aqui Terme 2008 Belgirate 2009 Matera 2010 Atri Anna Battistella Clara De Giorgi Marta de Rino Patrizia Morra Letizia Rossi Anna Battistella Clara De Giorgi Marta de Rino Patrizia Morra Letizia Rossi W W W. A R T E T E R A P I A . I T ARTETERAPEUTI SPECIALIZZANDI Andreoli Roberta, BZ Bagliolid Lisa, PD Bomben Ilaria, PN Caviezel Benedetta, MI Coccato Fabiola,VI Dao Clara, UD Franzil Saira, UD Gallus Adriana, CA Garcia Sanchez Concepcion, VE Grandi Michela, MI Griggio Roberta, VE Herrnhofer Anna, BZ Lenna Orestina, UD Longoni M.Grazia, MI Maieron Caterina, UD Milazzo Laura, TV Musig Silvia, UD Picca Eliana, PN Piccin Patrizia, BO Pirotta Anna, MI Sartor Giovanna, TV Serra Manuela, AL Tiano Silvia, TV Valente Antonella, MI Valentini Sara, MN Zaietta Manuela, PV Zanetti Antonella, VI Zuanetti Chiara, MI Maria Teresa Alagia, NO Marta Basile, RG Elena Bergamaschi, MI Claudia Bonvissuto, AG Kira Cacco, BZ Valentina Cammarata, PA Maria Grazia Cantoni, SP Egidia Capizzi, MI Giorgia Capovin, VI Sabrina Cappellini, PV Giuseppa Caruso, PA Katia Cavicchi, GO Valentina Chironi Lubelli, MI Maria Rosalba Corrao, PA Fabio De Pasquale, MI Chiara Degasperi, TN Mara Demurtas, PN Silvana Di Martino, PA Elena Dolif, TV Marina Falletti, AO Silvia Ferraris, TO Giorgia Gambino, PA Marilena Garzone, MB Daniela Geraci, PA Veronica Gooni, LC Salvatrice Granatelli, PA Nadia Grande, PA Stefania Licata, PA Lidia Loiudice, MT ARTETERAPEUTI SPECIALIZZANDI Andreoli Roberta, BZ Bagliolid Lisa, PD Bomben Ilaria, PN Caviezel Benedetta, MI Coccato Fabiola,VI Dao Clara, UD Franzil Saira, UD Gallus Adriana, CA Garcia Sanchez Concepcion, VE Grandi Michela, MI Griggio Roberta, VE Herrnhofer Anna, BZ Lenna Orestina, UD Longoni M.Grazia, MI Maieron Caterina, UD Milazzo Laura, TV Musig Silvia, UD Picca Eliana, PN Piccin Patrizia, BO Pirotta Anna, MI Sartor Giovanna, TV Serra Manuela, AL Tiano Silvia, TV Valente Antonella, MI Valentini Sara, MN Zaietta Manuela, PV Zanetti Antonella, VI Zuanetti Chiara, MI Maria Teresa Alagia, NO Marta Basile, RG Elena Bergamaschi, MI Claudia Bonvissuto, AG Kira Cacco, BZ Valentina Cammarata, PA Maria Grazia Cantoni, SP Egidia Capizzi, MI Giorgia Capovin, VI Sabrina Cappellini, PV Giuseppa Caruso, PA Katia Cavicchi, GO Valentina Chironi Lubelli, MI Maria Rosalba Corrao, PA Fabio De Pasquale, MI Chiara Degasperi, TN Mara Demurtas, PN Silvana Di Martino, PA Elena Dolif, TV Marina Falletti, AO Silvia Ferraris, TO Giorgia Gambino, PA Marilena Garzone, MB Daniela Geraci, PA Veronica Gooni, LC Salvatrice Granatelli, PA Nadia Grande, PA Stefania Licata, PA Lidia Loiudice, MT Marzia Marcesini, SP Chiara Mazzucchi, CO Liuba Melideo, TV Donatella Mitrione, PV Chiara Montani, CR Simona Pitta, UD Stefania Scaglione, PA Barbara Sinacori, PA Alessandra Stocchetti, TO Johann Stockner, BZ Raffaella Tedeschi, PN Valentina Vieceli, BL Marta Zanin, VI Alice Zatta, VE ARTETERAPEUTI TESI DI SPECIALITA’ I Residenziali ArTeA compiono 14 anni! Battisti Hannelore, BZ (relatore Luigi Castelli) De Rino Marta, MI (relatrice Grazia De Vita) Limongelli Maura, CA (relatrice Isabella Ferrigato) March Eleonora, BZ (relatrice Rita Marizza) Rossi Stefania, SS (relatrice Rita Marizza) Zangirolami Paola, PD (relatrice Tiziana Bellini) Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni) esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione di categoria, ne rende complicata la legittimazione e credibilità sul territorio. Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti. Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono del welfare state. I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché (in formazione) Sofia Conterno TO Simona Fornaroli, MB Eleonora Gaffuri, CR Paola Marcucci, SI Elisabetta Morellato, PD Claudia Tiso, BZ Natalya Tsigler, FI Marzia Marcesini, SP Chiara Mazzucchi, CO Liuba Melideo, TV Donatella Mitrione, PV Chiara Montani, CR Simona Pitta, UD Stefania Scaglione, PA Barbara Sinacori, PA Alessandra Stocchetti, TO Johann Stockner, BZ Raffaella Tedeschi, PN Valentina Vieceli, BL Marta Zanin, VI Alice Zatta, VE ARTETERAPEUTI TESI DI SPECIALITA’ I Residenziali ArTeA compiono 14 anni! Battisti Hannelore, BZ (relatore Luigi Castelli) De Rino Marta, MI (relatrice Grazia De Vita) Limongelli Maura, CA (relatrice Isabella Ferrigato) March Eleonora, BZ (relatrice Rita Marizza) Rossi Stefania, SS (relatrice Rita Marizza) Zangirolami Paola, PD (relatrice Tiziana Bellini) Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni) esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione di categoria, ne rende complicata la legittimazione e credibilità sul territorio. Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti. Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono del welfare state. I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché (in formazione) Sofia Conterno TO Simona Fornaroli, MB Eleonora Gaffuri, CR Paola Marcucci, SI Elisabetta Morellato, PD Claudia Tiso, BZ Natalya Tsigler, FI sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti. L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni. È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare, decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno, perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la trasformazione del disagio. È la quattordicesima occasione per augurarci un buon cammino di utilità alla collettività. (A. De Gregorio) sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti. L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni. È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare, decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno, perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la trasformazione del disagio. È la quattordicesima occasione per augurarci un buon cammino di utilità alla collettività. (A. De Gregorio) H 18.00 LE FIGURE RETORICHE NEL LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL MODELLO POLISEGNICO venerdì Rita Marizza H 15.00 ARRIVI E REGISTRAZIONE Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo signifcato primario cioè come un insieme di regole usate per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose fgure retoriche che accentuano il messaggio dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini, esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno. Agnese Galotti Axel Rütten Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera a Genova come libera professionista in setting individuale e di gruppo. Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato. Elena Giordano Eleonora Secchi Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA. Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia. Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte. Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini, disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte del gruppo locale ArTeA Milano. Giuseppe Gliatta Psicologo, Psicoterapeuta. Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna). Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e penale. Autore di numerose pubblicazioni. Carlo Guzzi Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier di Arteterapia in strutture della Terza Età. Rita Marizza H 17.00 Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di Arteterapia nell’area del Benessere. INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE Lorena Pischedda Achille De Gregorio Efisio Temporin Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso Case Circondariali di detenzione. I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale degli arteterapeuti Artea. H 18.00 LE FIGURE RETORICHE NEL LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL MODELLO POLISEGNICO venerdì Rita Marizza H 15.00 ARRIVI E REGISTRAZIONE Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo significato primario cioè come un insieme di regole usate per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose figure retoriche che accentuano il messaggio dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini, esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno. Agnese Galotti Axel Rütten Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera a Genova come libera professionista in setting individuale e di gruppo. Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato. Elena Giordano Eleonora Secchi Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA. Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia. Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte. Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini, disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte del gruppo locale ArTeA Milano. Giuseppe Gliatta Psicologo, Psicoterapeuta. Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna). Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e penale. Autore di numerose pubblicazioni. Carlo Guzzi Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier di Arteterapia in strutture della Terza Età. Rita Marizza H 17.00 Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di Arteterapia nell’area del Benessere. INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE Lorena Pischedda Achille De Gregorio I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale degli arteterapeuti Artea. Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso Case Circondariali di detenzione. Efisio Temporin RELATORI H 19.00 Tiziana Bellini Roberto Calosi Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T. Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e la realizzazione di strutture per disabili. Paola Bianchi Maurizio Carandini Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer. Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità. Patrizia Binoni Psicologa, Psicoterapeuta. Docente senior delle Scuole ArTeA. Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico. Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti Terapie. Luigi Castelli Isabella Bolech Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica. Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT. Docente nei corsi Vitt3 di Milano. Donatella Cattivelli Liliana Brivio Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale. Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Antonio Califano Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale “Decanter”. Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente conduce laboratori con il metodo Arno Stern. Achille De Gregorio Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie. Lea Di Muzio Architetto. Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a. RELATORI Roberto Calosi Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T. Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e la realizzazione di strutture per disabili. Paola Bianchi Maurizio Carandini Patrizia Binoni Psicologa, Psicoterapeuta. Docente senior delle Scuole ArTeA. Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico. Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti Terapie. Luigi Castelli Isabella Bolech Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica. Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT. Docente nei corsi Vitt3 di Milano. Donatella Cattivelli Liliana Brivio Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale. Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Antonio Califano Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale “Decanter”. Distribuzione dei casi clinici che costituiscono l’oggetto dell’esame di specialità; relativa assegnazione dei tutor che fungeranno da supervisori nei vari gruppi. Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente conduce laboratori con il metodo Arno Stern. Achille De Gregorio Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie. Lea Di Muzio Architetto. Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a. H 21.30 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI RIUNIONE SUPERVISORI RIUNIONE STAFF RIUNIONE FORMATORI WORKSHOP TEORICI: • Il corpo contemporaneo • La Cartella di arteterapia • Potenzialità del medium plastico • Social dreaming • Professione e legalità Sp WORKSHOP PRATICI: • Tridimensionalità: tra luoghi e trame • Le parole e le cose • La vita della mente H 19.00 Tiziana Bellini Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer. Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità. Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si svolgeranno durante il residenziale: in funzione della formazione dei gruppi, si prega di esprimere due preferenze: CENA Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si svolgeranno durante il residenziale: in funzione della formazione dei gruppi, si prega di esprimere due preferenze: WORKSHOP TEORICI: • Il corpo contemporaneo • La Cartella di arteterapia • Potenzialità del medium plastico • Social dreaming • Professione e legalità WORKSHOP PRATICI: • Tridimensionalità: tra luoghi e trame • Le parole e le cose • La vita della mente CENA Distribuzione dei casi clinici che costituiscono l’oggetto dell’esame di specialità; relativa assegnazione dei tutor che fungeranno da supervisori nei vari gruppi. H 21.30 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI RIUNIONE SUPERVISORI RIUNIONE STAFF RIUNIONE FORMATORI Sp H 9.00 LUNEDI’ workshop teorico: BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo sabato Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi (condotto da) L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità. Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato in carne e segno; corpo che seduce e che a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e onnipresente del Fetish, dal palcoscenico ironico e malizioso del Burlesque e dalla ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento. GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI workshop teorico: ________________________________ ____________ La Cartella ARTEA - 1^ PARTE _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI _ _ _MATERIALI _ _ _ _ PER _ _ GLI _ _ATELIER _ _ _ _(Di_ Muzio) __ Questi due incontri vogliono essere un momento sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più prendendo corpo come parte integrante della decodifica. Prima parte: storico delle versioni della Cartella di arte terapia. . Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi (condotto da) L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità. Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato in carne e segno; corpo che seduce e che a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e onnipresente del Fetish, dal palcoscenico ironico e malizioso del Burlesque e dalla ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento. TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA Sp Case Studies ________________________________ ____________ WKS - Arteterapeuti formati ________________________________ ____________ WKS - Specializzandi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze _______ ____________ ________________________________ ____________ Tridimensionalità evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE Tesi di specialità LA METODICA STERN (Cattivelli) Carlo Guzzi (condotto da) Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato. Attraverso la performance con fili di lana e corde, saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare e ricollegarsi in nuove relazioni. At. ________________________________ ____________ Riunione/Assemblea _ _ _ _ _restituzione _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti _________________ ____________ Pranzo/Cena Califano Binoni dei tutor _ _ _ _ _nei _ _gruppi _________________________ ____________ At. Arteterapeuti Sp Specializzandi ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ MARTEDI’ workshop teorico: ________________________________ ____________ La Cartella ARTEA - 1^ PARTE _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI _ _ _MATERIALI _ _ _ _ PER _ _ GLI _ _ATELIER _ _ _ _(Di_ Muzio) __ LEGENDA ESAMI DI SPECIALITA’ Lezione magistrale GESTALT ART-THERAPY (Temporin) Lorena Pischedda (condotto da) Interventi preordinati ________________________________ ____________ Questi due incontri vogliono essere un momento sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più prendendo corpo come parte integrante della decodifica. Prima parte: storico delle versioni della Cartella di arte terapia. . At IL POLISEGNICO (De Gregorio) Evento ________________________________ ____________ TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA Case Studies ________________________________ ____________ WKS - Arteterapeuti formati ________________________________ ____________ WKS - Specializzandi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze _______ ____________ Esami di specialità workshop pratico: ________________________________ ____________ Tridimensionalità evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE Tesi di specialità LA METODICA STERN (Cattivelli) Carlo Guzzi (condotto da) Sp Evento ________________________________ ____________ LUNEDI’ BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo sabato IL POLISEGNICO (De Gregorio) Esami di specialità workshop pratico: GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI Interventi preordinati ________________________________ ____________ H 9.00 workshop teorico: Lezione magistrale GESTALT ART-THERAPY (Temporin) Lorena Pischedda (condotto da) Sp LEGENDA ESAMI DI SPECIALITA’ At Sp MARTEDI’ Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato. Attraverso la performance con fili di lana e corde, saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare ricollegarsi in nuove relazioni. At. ________________________________ ____________ Riunione/Assemblea _ _ _ _ _restituzione _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti _________________ ____________ Pranzo/Cena Califano Binoni dei tutor _ _ _ _ _nei _ _gruppi _________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ At. Arteterapeuti Sp Specializzandi VENERDI’ SABATO 9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ H 11.00 H 12.00 LA METODICA DENNER LA METODICA STEINERIANA __ Elena Giordano Roberto Calosi __ La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale, per creare le premesse di una effettiva espressione comunicativa. Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del proprio mondo interno attraverso un codice condiviso, quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare di espressione, ma di evacuazione senza destinatari, condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione. Your life is your Art Arte e biografia nei percorsi di cura. H 11.00 H 12.00 LA METODICA DENNER LA METODICA STEINERIANA __ Elena Giordano Roberto Calosi __ La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale, per creare le premesse di una effettiva espressione comunicativa. Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del proprio mondo interno attraverso un codice condiviso, quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare di espressione, ma di evacuazione senza destinatari, condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione. Your life is your Art Arte e biografia nei percorsi di cura. DOMENICA ________________________________ __ Bellini studio _ _ _ _ _ Pischedda _ _ _ _ _ _Guzzi _ _ _ _ _ _TESI _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini _____ 10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi Secchi casi Rutten Castelli Brivio 11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ LA METODICA DENNER (Giordano) _ _ _ _casi _ _ _ _ _ _ _Galotti _ _ _ _ _Califano _____ 12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Binoni LA METODICA STEINER (Calosi) __ 13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ arrivi | accoglienza e distribuzione camere _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini, _ _ _ _ _ _ _LA_METODICA _ _ _ _ _PSICODINAMICA _ _ _ _ _ _ _(Bolech) _________ TESI Rutten Castelli Brivio 16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Guzzi Pischedda TESI Bellini, casi Bianchi, 17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _____ Secchi VISITE NEL TERRITORIO INTRODUZIONE (De Gregorio) studio 18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti, ________________________________ casi LE FIGURE RETORICHE...(Marizza) Califano Binoni 19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ distribuzione casi studio + iscrizioni workshop __ __ __ __ 20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini) ________ ________________________________ supervisori, staff e formatori studio casi _ Assemblea _ _ _ _ _ARTEA _ _ _Rete ___________________________ 23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ + studio casi VENERDI’ SABATO 9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ __ DOMENICA ________________________________ __ Bellini studio _ _ _ _ _ Pischedda _ _ _ _ _ _Guzzi _ _ _ _ _ _TESI _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini _____ 10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi Secchi casi Rutten Castelli Brivio 11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ LA METODICA DENNER (Giordano) _ _ _ _casi _ _ _ _ _ _ _Galotti _ _ _ _ _Califano _____ 12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Binoni LA METODICA STEINER (Calosi) __ 13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ arrivi | accoglienza e distribuzione camere _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini, _ _ _ _ _ _ _LA_METODICA _ _ _ _ _PSICODINAMICA _ _ _ _ _ _ _(Bolech) _________ TESI Castelli Rutten Brivio 16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Guzzi Pischedda TESI Bellini, casi Bianchi, 17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ____ ________________________________ Secchi VISITE NEL TERRITORIO INTRODUZIONE (De Gregorio) studio 18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti, ________________________________ casi LE FIGURE RETORICHE...(Marizza) Califano Binoni 19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ distribuzione casi studio + iscrizioni workshop __ __ __ __ 20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini) ________ ________________________________ supervisori, staff e formatori studio casi _ Assemblea _ _ _ _ _ARTEA _ _ _Rete ___________________________ 23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ + studio casi __ __ PRANZO Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza, esprimere in immagini la vita interiore, e avviare un percorso di risanamento nella relazione creativa col mondo. Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza, esprimere in immagini la vita interiore, e avviare un percorso di risanamento nella relazione creativa col mondo. PRANZO H 14.30 IN PARALLELO H 11.00 H 12.00 workshop pratico: SESSIONE TESI LA METODICA DEL POLISEGNICO TAVOLA ROTONDA DI LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE Limongelli Maura Achille De Gregorio CHIUSURA LAVORI E Luigi Castelli (condotto da) Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali. Sp sabato workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE Colore: medium in arteterapia Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione nell’evoluzione dei disagi del paziente... Corpo – integrazione – radicamento – energia Axel Rutten (condotto da) Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde alla realtà. Sp workshop teorico: Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da) Rossi Stefania I luoghi della morte. Atelier di arteterapia: luogo di elaborazione del lutto. Porre in risalto l’importanza degli spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove la si rielabora, andando a creare... La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda... Sp At. L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale. Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento ampiamente storicizzato. I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed “altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali. È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive; ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano simboli comunicabili in percorsi pensati. PRANZO DIBATTITO CONCLUSIVO a cura dei relatori: Tiziana Bellini Paola Bianchi Patrizia Binoni Liliana Brivio Grazia De Vita Agnese Galotti Carlo Guzzi Rita Marizza Lorena Pischedda Eleonora Secchi At. H 14.30 IN PARALLELO H 11.00 H 12.00 workshop pratico: SESSIONE TESI LA METODICA DEL POLISEGNICO TAVOLA ROTONDA DI LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE Limongelli Maura Achille De Gregorio CHIUSURA LAVORI E Luigi Castelli (condotto da) Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali. Sp sabato workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE Colore: medium in arteterapia Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione nell’evoluzione dei disagi del paziente... Corpo – integrazione – radicamento – energia Axel Rutten (condotto da) Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde alla realtà. Sp workshop teorico: Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da) La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda... At. Rossi Stefania I luoghi della morte. Atelier di arteterapia: luogo di elaborazione del lutto. Porre in risalto l’importanza degli spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove la si rielabora, andando a creare... Sp At. L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale. Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento ampiamente storicizzato. I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed “altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali. È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive; ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano simboli comunicabili in percorsi pensati. DIBATTITO CONCLUSIVO a cura dei relatori: Tiziana Bellini Paola Bianchi Patrizia Binoni Liliana Brivio Grazia De Vita Agnese Galotti Carlo Guzzi Rita Marizza Lorena Pischedda Eleonora Secchi PRANZO H 9.30 H 10.00 NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY Lea Di Muzio martedì L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt ha a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con lo spazio. Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si rivela, acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta e la combinazione degli elementi espressivi. L’espressione artistica, in ambito psicologico, non va capita con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno. L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la persona nella tessitura del già compreso col non ancora compreso, attraverso l’espressione. In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza. H 9.30 H 10.00 NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY Lea Di Muzio martedì Efisio Temporin Efisio Temporin L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt ha a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con lo spazio. Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si rivela, acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta e la combinazione degli elementi espressivi. L’espressione artistica, in ambito psicologico, non va capita con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno. L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la persona nella tessitura del già compreso col non ancora compreso, attraverso l’espressione. In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza. H 16.00 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI H 17.30 workshop teorico: BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi CENA workshop teorico: SOCIAL DREAMING 1^ PARTE (replica per il secondo gruppo) H 22.30 “La musique souvent me prend comme une mer”... GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI Maurizio Carandini Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) La musica rapisce come un mare e siamo come vascelli tra i flutti delle sue passioni... (da Charles Baudelaire) Il Social Dreaming (sognare sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti sociali, capaci cioè di fornire contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono... (condotto da) H 21.30 At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Sp Sp 1^ PARTE Sp Antonio Califano (condotto da) H 22.30 Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso e presentazione tecniche di scrittura. t. Produzione di un testo. A H 16.00 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI H 17.30 workshop teorico: BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi CENA workshop teorico: SOCIAL DREAMING 1^ PARTE Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) Il Social Dreaming (sognare sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti sociali, capaci cioè di fornire contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono... (condotto da) (replica per il secondo gruppo) ASSEMBLEA SOCI DI ARTEA H 21.30 H 22.30 “La musique souvent me prend comme une mer”... GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI Maurizio Carandini La musica rapisce come un mare e siamo come vascelli tra i flutti delle sue passioni... (da Charles Baudelaire) At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Sp Sp 1^ PARTE Antonio Califano Sp (condotto da) Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso e presentazione tecniche di scrittura. t. Produzione di un testo. A H 22.30 ASSEMBLEA SOCI DI ARTEA H 9.00 SESSIONE TESI Zangirolami Paola H 16.00 H 17.30 workshop pratico: LA METODICA ARNO STERN il Closlieu workshop pratico: LE PAROLE E LE COSE Un filo rosso tra arte, scienza e persone domenica H 9.30 Il Polisegnico, visto come ponte tra arte e scienza, messo a confronto con Processo creativo e Metodo scientifico, rispecchia... Luigi Castelli (condotto da) 2^ PARTE Sp workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO March Eleonora Axel Rutten (condotto da) Arte femminile, interculturalità e arteterapia. 2^ PARTE Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli è stato disegnato, dipinto, scolpito manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono concetti che confluiscono nel mio lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate... Sp workshop teorico: Donatella Cattivelli “Felice come un bambino che dipinge. …Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere umano e la predisposizione a quell’atto esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern) Chi entra per la prima volta nell’atelier di pittura per bambini, ragazzi e adulti, difficilmente resta indifferente. Un luogo intimo e protetto, dove si può tornare ad essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità. E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre gli stessi materiali, le stesse abitudini, le stesse regole. CENA SOCIAL DREAMING Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 3^ PARTE RESTITUZIONE DEI TUTOR AI SINGOLI GRUPPI At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Antonio Califano (condotto da) 3^ PARTE At. Sp Professione e legalità Liliana Brivio Tiziana Bellini, Giuseppe Gliatta (condotto da) Sp At. H 9.00 SESSIONE TESI Zangirolami Paola At. H 9.30 H 16.00 H 17.30 workshop pratico: LA METODICA ARNO STERN il Closlieu SOCIAL DREAMING LE PAROLE E LE COSE Un filo rosso tra arte, scienza e persone domenica 2^ PARTE Il Polisegnico, visto come ponte tra arte e scienza, messo a confronto con Processo creativo e Metodo scientifico, rispecchia... Luigi Castelli (condotto da) 2^ PARTE Sp workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO March Eleonora Axel Rutten (condotto da) Arte femminile, interculturalità e arteterapia. 2^ PARTE Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli è stato disegnato, dipinto, scolpito manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono concetti che confluiscono nel mio lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate... Sp workshop teorico: Professione e legalità Liliana Brivio Tiziana Bellini, Giuseppe Gliatta (condotto da) Sp At. 2^ PARTE At. Donatella Cattivelli “Felice come un bambino che dipinge. …Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere umano e la predisposizione a quell’atto esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern) Chi entra per la prima volta nell’atelier di pittura per bambini, ragazzi e adulti, difficilmente resta indifferente. Un luogo intimo e protetto, dove si può tornare ad essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità. E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre gli stessi materiali, le stesse abitudini, le stesse regole. CENA workshop pratico: Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 3^ PARTE RESTITUZIONE DEI TUTOR AI SINGOLI GRUPPI At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Antonio Califano (condotto da) 3^ PARTE At. Sp H 9.30 PRANZO ESAMI DI SPECIALITA’ - prima sessione - seconda sessione lunedì Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici) dei casi clinici di arteterapia assegnati che appartengono a diversi ambiti socio-sanitari: • caso AIDS • caso ADOLESCENZA • caso ANZIANI • caso MINORE AUTISTICO • caso DISAGIO MENTALE lunedì • caso ANZIANI • caso DETENZIONE • caso ADOLESCENZA • caso MINORE AUTISTICO • caso DISAGIO MENTALE • caso DISTURBO ALIMENTARE PRANZO IN PARALLELO workshop pratico: SOCIAL DREAMING Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 2^ PARTE At workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE • caso PSICHIATRIA Antonio Califano • caso PSICHIATRIA 2^ PARTE (condotto da) At Sp La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico assegnato. • caso DISTURBO ALIMENTARE Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici) dei casi clinici di arteterapia assegnati che appartengono a diversi ambiti socio-sanitari: GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI • caso MIGRANTI • caso ADOLESCENZA ESAMI DI SPECIALITA’ - prima sessione H 11.00 • caso DISABILITA’ • caso DETENZIONE H 9.30 H 14.00 PRANZO H 14.00 - seconda sessione • caso AIDS • caso ADOLESCENZA H 11.00 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI workshop pratico: SOCIAL DREAMING Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 2^ PARTE • caso DISABILITA’ At workshop pratico: • caso MIGRANTI LA VITA DELLA MENTE • caso PSICHIATRIA Antonio Califano • caso PSICHIATRIA 2^ PARTE (condotto da) Sp La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico assegnato. PRANZO IN PARALLELO At H 14.30 H 15.30 LA METODICA PSICODINAMICA GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI domenica Isabella Bolech Obiettivo del contributo è presentare alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio psicodinamico. In particolare, partendo dalla teoria di Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche di base: la modalità a concentrazione corporea, quella a risoluzione formale e quella simbolico-narrativa. Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello di Art Therapy Italiana. H 17.00 IN PARALLELO workshop teorico: La Cartella ARTEA 2^ PARTE Lorena Pischedda (condotto da) At. workshop pratico: Tridimensionalità: evento tra luoghi e trame 2^ PARTE de Rino Marta CHIANCIANO TERME Writing, Tag e Arteterapia. In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete (dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un centro storico tra i più graziosi del territorio. Ipotesi di applicazione nell’arteterapia con gli adolescenti. Una ricognizione nel mondo della street art e delle diverse tecniche che la animano osservate attraverso lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al Modello Polisegnico... Carlo Guzzi (condotto da) Battisti Hanna At. Sp La sindrome da burnout e le vie dell’Arteterapia. Partendo dalla teoria di “salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers... At. H 14.30 H 15.30 LA METODICA PSICODINAMICA GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI domenica Isabella Bolech Obiettivo del contributo è presentare alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio psicodinamico. In particolare, partendo dalla teoria di Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche di base: la modalità a concentrazione corporea, quella a risoluzione formale e quella simbolico-narrativa. Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello di Art Therapy Italiana. workshop teorico: La Cartella ARTEA 2^ PARTE Lorena Pischedda (condotto da) At workshop pratico: Tridimensionalità: evento tra luoghi e trame 2^ PARTE Sp MONTEPULCIANO (9 Km) Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile SARTEANO (10 Km) Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana. PIENZA (19 Km) Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca e operosa degli uomini. CHIANCIANO TERME Writing, Tag e Arteterapia. In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete (dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un centro storico tra i più graziosi del territorio. Ipotesi di applicazione nell’arteterapia con gli adolescenti. Una ricognizione nel mondo della street art e delle diverse tecniche che la animano osservate attraverso lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al Modello Polisegnico... Battisti Hanna At. Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video agevolano la visita. de Rino Marta Carlo Guzzi (condotto da) CHIUSI (11 Km) H 17.00 IN PARALLELO La sindrome da burnout e le vie dell’Arteterapia. Partendo dalla teoria di “salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers... At CENA CHIUSI (11 Km) Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video agevolano la visita. MONTEPULCIANO (9 Km) Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile SARTEANO (10 Km) Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana. PIENZA (19 Km) Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca e operosa degli uomini. CENA H 14.30 H 15.30 LA METODICA PSICODINAMICA GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI domenica Isabella Bolech Obiettivo del contributo è presentare alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio psicodinamico. In particolare, partendo dalla teoria di Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche di base: la modalità a concentrazione corporea, quella a risoluzione formale e quella simbolico-narrativa. Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello di Art Therapy Italiana. H 17.00 IN PARALLELO workshop teorico: La Cartella ARTEA 2^ PARTE Lorena Pischedda (condotto da) At. workshop pratico: Tridimensionalità: evento tra luoghi e trame 2^ PARTE de Rino Marta CHIANCIANO TERME Writing, Tag e Arteterapia. In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete (dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un centro storico tra i più graziosi del territorio. Ipotesi di applicazione nell’arteterapia con gli adolescenti. Una ricognizione nel mondo della street art e delle diverse tecniche che la animano osservate attraverso lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al Modello Polisegnico... Carlo Guzzi (condotto da) Battisti Hanna At. Sp La sindrome da burnout e le vie dell’Arteterapia. Partendo dalla teoria di “salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers... At. H 14.30 H 15.30 LA METODICA PSICODINAMICA GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI domenica Isabella Bolech Obiettivo del contributo è presentare alcuni principi sui cui si fonda l’intervento di arteterapia con approccio psicodinamico. In particolare, partendo dalla teoria di Ogden, ci si soffermerà sulle tre modalità del processo creativo che guidano l’azione del paziente e che consentono una lettura delle sue dinamiche di base: la modalità a concentrazione corporea, quella a risoluzione formale e quella simbolico-narrativa. Attraverso la presentazione di immagini e di brevi vignette cliniche saranno ampliati questi concetti, illustrandone l’applicazione nel corso della terapia, soffermandosi anche su alcuni concetti chiave relativi alla relazione arteterapeutica secondo il modello di Art Therapy Italiana. workshop teorico: La Cartella ARTEA 2^ PARTE Lorena Pischedda (condotto da) At workshop pratico: Tridimensionalità: evento tra luoghi e trame 2^ PARTE Sp MONTEPULCIANO (9 Km) Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile SARTEANO (10 Km) Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana. PIENZA (19 Km) Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca e operosa degli uomini. CHIANCIANO TERME Writing, Tag e Arteterapia. In provincia di Siena) è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete (dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) e la fertile Valdichiana. Un centro storico tra i più graziosi del territorio. Ipotesi di applicazione nell’arteterapia con gli adolescenti. Una ricognizione nel mondo della street art e delle diverse tecniche che la animano osservate attraverso lo sguardo dell’arteterapeuta che fa riferimento al Modello Polisegnico... Battisti Hanna At. Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video agevolano la visita. de Rino Marta Carlo Guzzi (condotto da) CHIUSI (11 Km) H 17.00 IN PARALLELO La sindrome da burnout e le vie dell’Arteterapia. Partendo dalla teoria di “salutogenesi” di Antoniovsky e dalla psicologia umanistica con il Metodo nondirettivo di Carl Rogers... At CENA CHIUSI (11 Km) Una miniera di storia etrusca... Riallestito di recente, il museo nazionale mette in mostra il suo straordinario passato grazie alle raccolte dei canopi, dei vasi in bucchero, delle sculture in pietra fetida, delle urne e dei sarcofagi. I pannelli informativi, le postazioni di computer e una sala video agevolano la visita. MONTEPULCIANO (9 Km) Il paese è circondato da una cinta muraria e da fortificazioni progettate da Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1500. Montepulciano è conosciuto principalmente per l’imponenza dei suoi palazzi rinascimentali, per l’elegante bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile SARTEANO (10 Km) Il borgo risale all’epoca etrusca. A testimonianza di quest’epoca ci rimangono le varie necropoli presenti nel territorio, nonché il preziosissimo Museo Civico Etrusco. Situato su uno sperone roccioso, che culmina nel castello medioevale, domina dall’alto dei suoi 774 m di altitudine tutta la Val di Chiana. PIENZA (19 Km) Piccola città del senese, è un esempio raro di urbanistica rinascimentale portata a compimento. Definita la ‘città ideale’, essa rappresenta oggi concretamente una delle modalità costruttive a modello di convivenza civile pacifca e operosa degli uomini. CENA H 9.30 PRANZO ESAMI DI SPECIALITA’ - prima sessione - seconda sessione lunedì Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici) dei casi clinici di arteterapia assegnati che appartengono a diversi ambiti socio-sanitari: • caso AIDS • caso ADOLESCENZA • caso ANZIANI • caso MINORE AUTISTICO • caso DISAGIO MENTALE lunedì • caso ANZIANI • caso DETENZIONE • caso ADOLESCENZA • caso MINORE AUTISTICO • caso DISAGIO MENTALE • caso DISTURBO ALIMENTARE PRANZO IN PARALLELO workshop pratico: SOCIAL DREAMING Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 2^ PARTE At workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE • caso PSICHIATRIA Antonio Califano • caso PSICHIATRIA 2^ PARTE (condotto da) At Sp La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico assegnato. • caso DISTURBO ALIMENTARE Gli Arteterapeuti specializzandi, in questa giornata, presentano lo studio (negli aspetti fenomenologici, relazionali e psicologici) dei casi clinici di arteterapia assegnati che appartengono a diversi ambiti socio-sanitari: GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI • caso MIGRANTI • caso ADOLESCENZA ESAMI DI SPECIALITA’ - prima sessione H 11.00 • caso DISABILITA’ • caso DETENZIONE H 9.30 H 14.00 PRANZO H 14.00 - seconda sessione • caso AIDS • caso ADOLESCENZA H 11.00 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI workshop pratico: SOCIAL DREAMING Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 2^ PARTE • caso DISABILITA’ At workshop pratico: • caso MIGRANTI LA VITA DELLA MENTE • caso PSICHIATRIA Antonio Califano • caso PSICHIATRIA 2^ PARTE (condotto da) Sp La sessione d’esame consiste nella presentazione, in sede plenaria, dello studio effettuato da ciascuno nei diversi gruppi su un caso clinico assegnato. PRANZO IN PARALLELO At H 9.00 SESSIONE TESI Zangirolami Paola H 16.00 H 17.30 workshop pratico: LA METODICA ARNO STERN il Closlieu workshop pratico: LE PAROLE E LE COSE Un filo rosso tra arte, scienza e persone domenica H 9.30 Il Polisegnico, visto come ponte tra arte e scienza, messo a confronto con Processo creativo e Metodo scientifico, rispecchia... Luigi Castelli (condotto da) 2^ PARTE Sp workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO March Eleonora Axel Rutten (condotto da) Arte femminile, interculturalità e arteterapia. 2^ PARTE Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli è stato disegnato, dipinto, scolpito manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono concetti che confluiscono nel mio lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate... Sp workshop teorico: Donatella Cattivelli “Felice come un bambino che dipinge. …Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere umano e la predisposizione a quell’atto esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern) Chi entra per la prima volta nell’atelier di pittura per bambini, ragazzi e adulti, difficilmente resta indifferente. Un luogo intimo e protetto, dove si può tornare ad essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità. E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre gli stessi materiali, le stesse abitudini, le stesse regole. CENA SOCIAL DREAMING Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 3^ PARTE RESTITUZIONE DEI TUTOR AI SINGOLI GRUPPI At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Antonio Califano (condotto da) 3^ PARTE At. Sp Professione e legalità Liliana Brivio Tiziana Bellini, Giuseppe Gliatta (condotto da) Sp At. H 9.00 SESSIONE TESI Zangirolami Paola At. H 9.30 H 16.00 H 17.30 workshop pratico: LA METODICA ARNO STERN il Closlieu SOCIAL DREAMING LE PAROLE E LE COSE Un filo rosso tra arte, scienza e persone domenica 2^ PARTE Il Polisegnico, visto come ponte tra arte e scienza, messo a confronto con Processo creativo e Metodo scientifico, rispecchia... Luigi Castelli (condotto da) 2^ PARTE Sp workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO March Eleonora Axel Rutten (condotto da) Arte femminile, interculturalità e arteterapia. 2^ PARTE Per le donne non è facile appropriarsi di un corpo che per secoli è stato disegnato, dipinto, scolpito manipolato da altri. Interculturalità, identità, integrazione sono concetti che confluiscono nel mio lavoro arteterapeutico con le donne musulmane immigrate... Sp workshop teorico: Professione e legalità Liliana Brivio Tiziana Bellini, Giuseppe Gliatta (condotto da) Sp At. 2^ PARTE At. Donatella Cattivelli “Felice come un bambino che dipinge. …Perché l’atto di tracciare fa parte delle necessità fondamentali di ogni essere umano e la predisposizione a quell’atto esiste in ognuno di noi. Il compierlo ci offre un piacere senza limiti” (Arno Stern) Chi entra per la prima volta nell’atelier di pittura per bambini, ragazzi e adulti, difficilmente resta indifferente. Un luogo intimo e protetto, dove si può tornare ad essere se stessi in modo autentico e naturale esprimendosi in assoluta spontaneità. E’ uno spazio che non conosce cambiamenti, è un luogo dove incontrare sempre gli stessi materiali, le stesse abitudini, le stesse regole. CENA workshop pratico: Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) 3^ PARTE RESTITUZIONE DEI TUTOR AI SINGOLI GRUPPI At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Antonio Califano (condotto da) 3^ PARTE At. Sp H 9.30 H 10.00 NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY Lea Di Muzio martedì L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt ha a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con lo spazio. Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si rivela, acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta e la combinazione degli elementi espressivi. L’espressione artistica, in ambito psicologico, non va capita con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno. L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la persona nella tessitura del già compreso col non ancora compreso, attraverso l’espressione. In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza. H 9.30 H 10.00 NUOVI MATERIALI PER GLI ATELIER LA METODICA DELLA GESTALT ART THERAPY Lea Di Muzio martedì Efisio Temporin Efisio Temporin L’approccio della Psicoterapia della Gestalt all’Art Therapy pone l’accento sulla necessità di svincolarsi dai riduttivismi interpretativi, per dare spazio alla profondità emozionale con cui il cliente vive l’esperienza di contatto con i mediatori artistici. L’arte per la Gestalt ha a che fare con la relazione diretta col mondo: dipingo e plasmo cose che vedo, compongo i suoni del mondo in una melodia, danzo la relazione del mio corpo con lo spazio. Merleau-Ponty dice che la relazione col mondo è originariamente antepredicativa, è sensoriale. Avviene attraverso la percezione, primo e fondamentale strumento di conoscenza. Attraverso i sensi il mondo mi si rivela, acquista senso e significato. Il corpo è il luogo di incontro e commistione di interno ed esterno. L’espressione consapevole è un atto creativo che si fa nel contatto con l’altro e con l’esperienza attraverso la scelta e la combinazione degli elementi espressivi. L’espressione artistica, in ambito psicologico, non va capita con interpretazione riduttiva o ermeneutica ma è fenomeno. L’unica ermeneutica possibile è quella che fà la persona nella tessitura del già compreso col non ancora compreso, attraverso l’espressione. In questo modo lo Psicoterapeuta accompagna il cliente ad entrare in una relazione dialettica con prodotto del suo lavoro, in modo da disvelare quanto prima era nascosto alla consapevolezza. H 16.00 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI H 17.30 workshop teorico: BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi CENA workshop teorico: SOCIAL DREAMING 1^ PARTE (replica per il secondo gruppo) H 22.30 “La musique souvent me prend comme une mer”... GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI Maurizio Carandini Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) La musica rapisce come un mare e siamo come vascelli tra i flutti delle sue passioni... (da Charles Baudelaire) Il Social Dreaming (sognare sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti sociali, capaci cioè di fornire contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono... (condotto da) H 21.30 At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Sp Sp 1^ PARTE Sp Antonio Califano (condotto da) H 22.30 Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso e presentazione tecniche di scrittura. t. Produzione di un testo. A H 16.00 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI H 17.30 workshop teorico: BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi CENA workshop teorico: SOCIAL DREAMING 1^ PARTE Patrizia Binoni, Agnese Galotti (condotto da) Il Social Dreaming (sognare sociale) è una tecnica di lavoro svolto in gruppo che valorizza i sogni come strumenti sociali, capaci cioè di fornire contributi ed elementi relativi alla realtà sociale e culturale in cui emergono... (condotto da) (replica per il secondo gruppo) ASSEMBLEA SOCI DI ARTEA H 21.30 H 22.30 “La musique souvent me prend comme une mer”... GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI Maurizio Carandini La musica rapisce come un mare e siamo come vascelli tra i flutti delle sue passioni... (da Charles Baudelaire) At. workshop pratico: LA VITA DELLA MENTE Sp Sp 1^ PARTE Antonio Califano Sp (condotto da) Percorso di scrittura creativa (...ed altro, soprattutto altro) alla ricerca di Sé. Introduzione teorica al corso e presentazione tecniche di scrittura. t. Produzione di un testo. A H 22.30 ASSEMBLEA SOCI DI ARTEA H 14.30 IN PARALLELO H 11.00 H 12.00 workshop pratico: SESSIONE TESI LA METODICA DEL POLISEGNICO TAVOLA ROTONDA DI LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE Limongelli Maura Achille De Gregorio CHIUSURA LAVORI E Luigi Castelli (condotto da) Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali. Sp sabato workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE Colore: medium in arteterapia Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione nell’evoluzione dei disagi del paziente... Corpo – integrazione – radicamento – energia Axel Rutten (condotto da) Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde alla realtà. Sp workshop teorico: Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da) Rossi Stefania I luoghi della morte. Atelier di arteterapia: luogo di elaborazione del lutto. Porre in risalto l’importanza degli spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove la si rielabora, andando a creare... La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda... Sp At. L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale. Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento ampiamente storicizzato. I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed “altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali. È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive; ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano simboli comunicabili in percorsi pensati. PRANZO DIBATTITO CONCLUSIVO a cura dei relatori: Tiziana Bellini Paola Bianchi Patrizia Binoni Liliana Brivio Grazia De Vita Agnese Galotti Carlo Guzzi Rita Marizza Lorena Pischedda Eleonora Secchi At. H 14.30 IN PARALLELO H 11.00 H 12.00 workshop pratico: SESSIONE TESI LA METODICA DEL POLISEGNICO TAVOLA ROTONDA DI LE PAROLE E LE COSE - 1^ PARTE Limongelli Maura Achille De Gregorio CHIUSURA LAVORI E Luigi Castelli (condotto da) Attraverso l’utilizzo del potenziale simbolico degli oggetti a disposizione i partecipanti avranno la possibilità di delineare, connettendo componenti esperienziali, storie volte al soddisfacimento di desideri e bisogni mediante la valorizzazione di risorse individuali e sociali. Sp sabato workshop teorico: POTENZIALITA’ DEL MEDIUM PLASTICO - 1^ PARTE Colore: medium in arteterapia Il colore quale elemento di espressione emozionale, quale collegamento fra paziente e arteterapeuta e come forma di espressione nell’evoluzione dei disagi del paziente... Corpo – integrazione – radicamento – energia Axel Rutten (condotto da) Il corpo tridimensionale è al centro del lavoro nello spazio... Spesso la scultura parla del corpo fisico e della relazione con lo spazio che lo circonda e diventa simbolo e rappresentazione delle relazioni sociali e del rapporto con il proprio corpo dove la percezione non sempre corrisponde alla realtà. Sp workshop teorico: Arteterapia: aspetti di legalità - 1^ PARTE Liliana Brivio e Tiziana Bellini (condotto da) La ricognizione effettuata dalla Rete Artea e il questionario distribuito all’arrivo al Residenziale hanno lo scopo di raccogliere le problematiche legate alla professione degli arteterapeuti, e verranno sviscerate per essere dibattute in presenza dell’avvocato Giuseppe Gliatta nella 2^ parte del workshop che sarà una sorta di intervista/tavola rotonda... At. Rossi Stefania I luoghi della morte. Atelier di arteterapia: luogo di elaborazione del lutto. Porre in risalto l’importanza degli spazi e dei luoghi della morte, focalizzando l’interesse su quelli ove la si rielabora, andando a creare... Sp At. L’arte è svilita se usata in soccorso del colloquio, della diagnosi e dell’intrattenimento dei gruppi d’utenti; essa mostra maggiore forza invece se esprime un linguaggio attivo che smuove processi profondi e conduce il paziente a elaborare aspetti del proprio mondo interno e riabilitare la frattura presente con il mondo reale. Si arriva a dare all’arte il ruolo autonomo e principale quando si riesce a capire il suo messaggio insieme introspettivo e comunicativo e le pieghe complicate del suo procedimento ampiamente storicizzato. I materiali e gli ausili, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nell’Arteterapia. L’arteterapeuta ricorre ad una competenza specifica ed “altra”, è Maestro di un codice linguistico diversamente abile rispetto alla parola, che rimane tradizionalmente alla base e di pertinenza d’altre forme di terapia psicologica. Il prodotto artistico funge, così, da mediatore di relazione tra l’utente e lo specialista, dando protezione e contenimento, e, pur rispettando i meccanismi di difesa, attiva risorse creative, emozioni da elaborare e capacità residue individuali. È una procedura che sa essere raffinata perchè propone una decodifica che deriva dalla grande tradizione delle arti visive; ha l’obiettivo di ottenere dall’utente materia che trasporta storie ed emozioni, che mette a fuoco forme che diventano simboli comunicabili in percorsi pensati. DIBATTITO CONCLUSIVO a cura dei relatori: Tiziana Bellini Paola Bianchi Patrizia Binoni Liliana Brivio Grazia De Vita Agnese Galotti Carlo Guzzi Rita Marizza Lorena Pischedda Eleonora Secchi PRANZO VENERDI’ SABATO 9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ H 11.00 H 12.00 LA METODICA DENNER LA METODICA STEINERIANA __ Elena Giordano Roberto Calosi __ La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale, per creare le premesse di una effettiva espressione comunicativa. Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del proprio mondo interno attraverso un codice condiviso, quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare di espressione, ma di evacuazione senza destinatari, condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione. Your life is your Art Arte e biografia nei percorsi di cura. H 11.00 H 12.00 LA METODICA DENNER LA METODICA STEINERIANA __ Elena Giordano Roberto Calosi __ La metodica di Anne Denner ci colpisce a tutt’oggi per la sua modernità. La sua caratteristica principale stava nell’aver eleborato una teoria complessa dell’arteterapia, che tenesse conto della complessità della persona e delle peculiarità della malattia psichiatrica in particolare. Nel suo metodo non si trattava tanto di svelare problemi inconsci, nè di liberare una soggettività inibita, ma di mettere in contatto tale soggettività fin troppo debordante con il mondo reale, per creare le premesse di una effettiva espressione comunicativa. Paradossalmente potremmo chiamare la metodica di Anne Denner una “teoria dell’in-pressione”: gli oggetti così elaborati e investiti, frutto di una relazione tra arteterapeuta e paziente, possono in questo modo essere ripresi dentro di lui e lasciarvi una traccia permanente di realtà significativa, che crea le premesse per entrare nella vera espressione: per esprimersi infatti occorre che prima sia posta in essere una realtà esterna, un altro-da-sé, cui narrare qualcosa del proprio mondo interno attraverso un codice condiviso, quello artistico. Altrimenti non si può a rigore parlare di espressione, ma di evacuazione senza destinatari, condannata a riprodursi senza mutamenti e senza evoluzione. Your life is your Art Arte e biografia nei percorsi di cura. DOMENICA ________________________________ __ Bellini studio _ _ _ _ _ Pischedda _ _ _ _ _ _Guzzi _ _ _ _ _ _TESI _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini _____ 10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi Secchi casi Rutten Castelli Brivio 11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ LA METODICA DENNER (Giordano) _ _ _ _casi _ _ _ _ _ _ _Galotti _ _ _ _ _Califano _____ 12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Binoni LA METODICA STEINER (Calosi) __ 13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ arrivi | accoglienza e distribuzione camere _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini, _ _ _ _ _ _ _LA_METODICA _ _ _ _ _PSICODINAMICA _ _ _ _ _ _ _(Bolech) _________ TESI Rutten Castelli Brivio 16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Guzzi Pischedda TESI Bellini, casi Bianchi, 17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _____ Secchi VISITE NEL TERRITORIO INTRODUZIONE (De Gregorio) studio 18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti, ________________________________ casi LE FIGURE RETORICHE...(Marizza) Califano Binoni 19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ distribuzione casi studio + iscrizioni workshop __ __ __ __ 20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini) ________ ________________________________ supervisori, staff e formatori studio casi _ Assemblea _ _ _ _ _ARTEA _ _ _Rete ___________________________ 23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ + studio casi VENERDI’ SABATO 9_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ __ DOMENICA ________________________________ __ Bellini studio _ _ _ _ _ Pischedda _ _ _ _ _ _Guzzi _ _ _ _ _ _TESI _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini _____ 10_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Bianchi Secchi casi Rutten Castelli Brivio 11_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ LA METODICA DENNER (Giordano) _ _ _ _casi _ _ _ _ _ _ _Galotti _ _ _ _ _Califano _____ 12_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Binoni LA METODICA STEINER (Calosi) __ 13_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 14_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 15_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ arrivi | accoglienza e distribuzione camere _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Bellini, _ _ _ _ _ _ _LA_METODICA _ _ _ _ _PSICODINAMICA _ _ _ _ _ _ _(Bolech) _________ TESI Castelli Rutten Brivio 16_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studio Guzzi Pischedda TESI Bellini, casi Bianchi, 17_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ____ ________________________________ Secchi VISITE NEL TERRITORIO INTRODUZIONE (De Gregorio) studio 18_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Galotti, ________________________________ casi LE FIGURE RETORICHE...(Marizza) Califano Binoni 19_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ distribuzione casi studio + iscrizioni workshop __ __ __ __ 20_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 21_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ________________________________ __ 22_ _ _ _ _ _ _ _ _ +_RIUNIONI: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _LA_MUSIQUE...(Carandini) ________ ________________________________ supervisori, staff e formatori studio casi _ Assemblea _ _ _ _ _ARTEA _ _ _Rete ___________________________ 23_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ + studio casi __ __ PRANZO Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza, esprimere in immagini la vita interiore, e avviare un percorso di risanamento nella relazione creativa col mondo. Prospettive terapeutiche e di ricerca di senso a partire dal riconoscimento del rapporto tra l’arte, in particolare tra le qualità morali spirituali del colore, e la vita umana.Tra sogno e consapevolezza, esprimere in immagini la vita interiore, e avviare un percorso di risanamento nella relazione creativa col mondo. PRANZO H 9.00 LUNEDI’ workshop teorico: BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo sabato Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi (condotto da) L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità. Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato in carne e segno; corpo che seduce e che a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e onnipresente del Fetish, dal palcoscenico ironico e malizioso del Burlesque e dalla ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento. GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI workshop teorico: ________________________________ ____________ La Cartella ARTEA - 1^ PARTE _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI _ _ _MATERIALI _ _ _ _ PER _ _ GLI _ _ATELIER _ _ _ _(Di_ Muzio) __ Questi due incontri vogliono essere un momento sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più prendendo corpo come parte integrante della decodifica. Prima parte: storico delle versioni della Cartella di arte terapia. . Tiziana Bellini, Paola Bianchi, Eleonora Secchi (condotto da) L’immaginario contemporaneo è in costante movimento e si impongono culture visive che parlano di un corpo in trasformazione continua, di mutamenti, mascheramenti, di diverse modalità di gestione e manifestazione, con particolare riferimento alla trasgressione e alla sessualità. Si parla di un corpo vivo e ai limiti sperimentabili della sensorialità; esposto, svelato, esibito con i suoi umori, trasformato in carne e segno; corpo che seduce e che a volte si spinge sino ai confini della resistenza umana. Dal mondo sotterraneo e onnipresente del Fetish, dal palcoscenico ironico e malizioso del Burlesque e dalla ribellione à la page del Tatuaggio, provengono nuove immagini ed emergono nuovi desideri e ossessioni, a cui l’arteterapeuta deve saper rispondere con prontezza, senza pregiudizio e con una solida conoscenza dell’argomento. TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA Sp Case Studies ________________________________ ____________ WKS - Arteterapeuti formati ________________________________ ____________ WKS - Specializzandi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze _______ ____________ ________________________________ ____________ Tridimensionalità evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE Tesi di specialità LA METODICA STERN (Cattivelli) Carlo Guzzi (condotto da) Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato. Attraverso la performance con fili di lana e corde, saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare e ricollegarsi in nuove relazioni. At. ________________________________ ____________ Riunione/Assemblea _ _ _ _ _restituzione _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti _________________ ____________ Pranzo/Cena Califano Binoni dei tutor _ _ _ _ _nei _ _gruppi _________________________ ____________ At. Arteterapeuti Sp Specializzandi ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ MARTEDI’ workshop teorico: ________________________________ ____________ La Cartella ARTEA - 1^ PARTE _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _NUOVI _ _ _MATERIALI _ _ _ _ PER _ _ GLI _ _ATELIER _ _ _ _(Di_ Muzio) __ LEGENDA ESAMI DI SPECIALITA’ Lezione magistrale GESTALT ART-THERAPY (Temporin) Lorena Pischedda (condotto da) Interventi preordinati ________________________________ ____________ Questi due incontri vogliono essere un momento sia di aggiornamento ma anche di riflessione circa lo strumento della Cartella, il quale sta sempre più prendendo corpo come parte integrante della decodifica. Prima parte: storico delle versioni della Cartella di arte terapia. . At IL POLISEGNICO (De Gregorio) Evento ________________________________ ____________ TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA Case Studies ________________________________ ____________ WKS - Arteterapeuti formati ________________________________ ____________ WKS - Specializzandi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _partenze _______ ____________ Esami di specialità workshop pratico: ________________________________ ____________ Tridimensionalità evento tra luoghi e trame - 1^ PARTE Tesi di specialità LA METODICA STERN (Cattivelli) Carlo Guzzi (condotto da) Sp Evento ________________________________ ____________ LUNEDI’ BURLESQUE, FETISH E TATUAGGIO Il corpo contemporaneo sabato IL POLISEGNICO (De Gregorio) Esami di specialità workshop pratico: GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI Interventi preordinati ________________________________ ____________ H 9.00 workshop teorico: Lezione magistrale GESTALT ART-THERAPY (Temporin) Lorena Pischedda (condotto da) Sp LEGENDA ESAMI DI SPECIALITA’ At Sp MARTEDI’ Nel workshop sarà presentata l’installazione ambientale come tecnica arteterapeutica per indagare e ridefinire il rapporto della corporeità con gli oggetti quotidiani e l’immaginario ad essi collegato. Attraverso la performance con fili di lana e corde, saranno rielaborati simbolicamente gli oggetti tridimensionali presentati dal conduttore, al fine di evocare ricollegarsi in nuove relazioni. At. ________________________________ ____________ Riunione/Assemblea _ _ _ _ _restituzione _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Galotti _________________ ____________ Pranzo/Cena Califano Binoni dei tutor _ _ _ _ _nei _ _gruppi _________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ ________________________________ ____________ At. Arteterapeuti Sp Specializzandi RELATORI H 19.00 Tiziana Bellini Roberto Calosi Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T. Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e la realizzazione di strutture per disabili. Paola Bianchi Maurizio Carandini Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer. Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità. Patrizia Binoni Psicologa, Psicoterapeuta. Docente senior delle Scuole ArTeA. Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico. Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti Terapie. Luigi Castelli Isabella Bolech Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica. Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT. Docente nei corsi Vitt3 di Milano. Donatella Cattivelli Liliana Brivio Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale. Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Antonio Califano Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale “Decanter”. Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente conduce laboratori con il metodo Arno Stern. Achille De Gregorio Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie. Lea Di Muzio Architetto. Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a. RELATORI Roberto Calosi Artista, Arteterapeuta formata ArTeA. Iscritta A.P.I.Ar.T. Educatore Professionale. Conduce atelier di arteterapia al D.S. M. della provincia di Padova. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Psicologo. E’ direttore della Struttura Semplice di Psiconcologia dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Promuove la terapia artistica antroposofica nei servizi sanitari pubblici e la realizzazione di strutture per disabili. Paola Bianchi Maurizio Carandini Patrizia Binoni Psicologa, Psicoterapeuta. Docente senior delle Scuole ArTeA. Musicista. Formatore ArTeA. Si occupa di Musicoterapia applicata nell’area anziani, nell’area della prevenzione e della psichiatria. Docente di pianoforte e Dirigente Scolastico. Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni sulle Arti Terapie. Luigi Castelli Isabella Bolech Psicoterapeuta. Formatore. Docente senior Artea. Specializzato in Clinica e Teoria della Terapia Sistemica. Arteterapeuta Art Therapy Italiana, Psicologa. Socio APIArT. Docente nei corsi Vitt3 di Milano. Donatella Cattivelli Liliana Brivio Arteterapeuta ArTeA, Educatore professionale. Iscritta Apiart. Conduce atelier di arteterapia nei Centri Diurni Disabili dal 2003. Docente di “arteterapia e disabilità”. È responsabile della Rete nazionale dei gruppi associati ad ArTeA. Antonio Califano Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia. Esperto in Estetica Cinematografica, svolge da anni laboratori di “scrittura creativa”. Direttore della Rivista trimestrale “Decanter”. Distribuzione dei casi clinici che costituiscono l’oggetto dell’esame di specialità; relativa assegnazione dei tutor che fungeranno da supervisori nei vari gruppi. Arteterapeuta formata ARTEA. Iscritta Apiart. Attualmente conduce laboratori con il metodo Arno Stern. Achille De Gregorio Artista. Arteterapeuta attivo dal 1975. Direttore delle Scuole ArTeA di Milano, Pordenone, Palermo e Bolzano. Fondatore del CIxAT. Fondatore di APIArT. Fondatore di ArTeA. Autore di numerose pubblicazioni sull’arteterapia e sulle Arti Terapie. Lea Di Muzio Architetto. Art director di AbilMente, Fiera di Vicenza s.p.a. H 21.30 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI RIUNIONE SUPERVISORI RIUNIONE STAFF RIUNIONE FORMATORI WORKSHOP TEORICI: • Il corpo contemporaneo • La Cartella di arteterapia • Potenzialità del medium plastico • Social dreaming • Professione e legalità Sp WORKSHOP PRATICI: • Tridimensionalità: tra luoghi e trame • Le parole e le cose • La vita della mente H 19.00 Tiziana Bellini Arteterapeuta formata ArTeA. Visual Designer. Consulente arteterapeuta per l’Unità Operativa di Psichiatria nr. 23 degli Spedali Civili di Brescia. Conduttrice di atelier terapeutici individuali e di gruppo in Comunità. Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si svolgeranno durante il residenziale: in funzione della formazione dei gruppi, si prega di esprimere due preferenze: CENA Iscrizione ai workshop tematici (teorici e pratici) che si svolgeranno durante il residenziale: in funzione della formazione dei gruppi, si prega di esprimere due preferenze: WORKSHOP TEORICI: • Il corpo contemporaneo • La Cartella di arteterapia • Potenzialità del medium plastico • Social dreaming • Professione e legalità WORKSHOP PRATICI: • Tridimensionalità: tra luoghi e trame • Le parole e le cose • La vita della mente CENA Distribuzione dei casi clinici che costituiscono l’oggetto dell’esame di specialità; relativa assegnazione dei tutor che fungeranno da supervisori nei vari gruppi. H 21.30 GRUPPI DI STUDIO SUI CASI CLINICI RIUNIONE SUPERVISORI RIUNIONE STAFF RIUNIONE FORMATORI Sp H 18.00 LE FIGURE RETORICHE NEL LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL MODELLO POLISEGNICO venerdì Rita Marizza H 15.00 ARRIVI E REGISTRAZIONE Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo signifcato primario cioè come un insieme di regole usate per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose fgure retoriche che accentuano il messaggio dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini, esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno. Agnese Galotti Axel Rütten Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera a Genova come libera professionista in setting individuale e di gruppo. Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato. Elena Giordano Eleonora Secchi Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA. Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia. Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte. Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini, disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte del gruppo locale ArTeA Milano. Giuseppe Gliatta Psicologo, Psicoterapeuta. Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna). Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e penale. Autore di numerose pubblicazioni. Carlo Guzzi Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier di Arteterapia in strutture della Terza Età. Rita Marizza H 17.00 Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di Arteterapia nell’area del Benessere. INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE Lorena Pischedda Achille De Gregorio Efisio Temporin Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso Case Circondariali di detenzione. I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale degli arteterapeuti Artea. H 18.00 LE FIGURE RETORICHE NEL LINGUAGGIO DELL’IMMAGINE E IL MODELLO POLISEGNICO venerdì Rita Marizza H 15.00 ARRIVI E REGISTRAZIONE Il linguaggio verbale o quello scritto possono essere assimilati al linguaggio dell’immagine, poiché ambedue trasmettono messaggi ricorrendo a determinate “figure”. Queste sono state codificate nella “retorica”, da intendere nel suo significato primario cioè come un insieme di regole usate per rendere il linguaggio chiaro, accattivante, ricco e quindi “persuasivo”. Nel linguaggio dell’immagine sono presenti numerose figure retoriche che accentuano il messaggio dell’artista: possono amplificarlo e renderlo evidente al massimo, oppure nasconderlo e sostituirlo ad altro. Vedremo attraverso i manufatti degli atelier arteterapeutici che molto spesso, come nel linguaggio, le figure retoriche sono usate spontaneamente poiché appartengono alla sfera mentale dell’uomo che pensa, fantastica e sogna per immagini, esprimendo attraverso esse i suoi vissuti e il suo mondo interno. Agnese Galotti Axel Rütten Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana), Opera a Genova come libera professionista in setting individuale e di gruppo. Arteterapeuta. Artista. Conduttore di atelier di arteterapia in Toscana. Consulente di arteterapia al Museo di Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato. Elena Giordano Eleonora Secchi Arteterapeuta, Psicologa, Psicoterapeuta. Formatasi all’arteterapia con Anne Denner. Docente senior ArTeA. Consulente per la formazione e la supervisione in arteterapia presso Istituzioni pubbliche e private. Socio-fondatore di APIArT. Autrice di pubblicazioni sull’arteterapia. Arteterapeuta ArTeA. Storica dell’Arte. Conduce atelier con differenti utenze: anziani, bambini, disabilità, psichiatria ed adolescenti rom. Dal 2008 fa parte del gruppo locale ArTeA Milano. Giuseppe Gliatta Psicologo, Psicoterapeuta. Direttore Scientifico della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’IGRO (Istituto Gestalt Romagna). Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto presso l’Università di Teramo. Esperto in Diritto civile e penale. Autore di numerose pubblicazioni. Carlo Guzzi Arteterapeuta ArTeA. Artista. Ha condotto numerosi atelier di arteterapia in strutture pubbliche e private nell’Area della Disabilità. Attualmente conduce atelier di Arteterapia in strutture della Terza Età. Rita Marizza H 17.00 Arteterapeuta ArTeA. Illustratrice. Conduce atelier di Arteterapia nell’area del Benessere. INTRODUZIONE AL RESIDENZIALE Lorena Pischedda Achille De Gregorio I motivi e i contenuti dell’incontro nazionale degli arteterapeuti Artea. Arteterapeuta ArTeA. Sociologa. Conduce dal 1998 numerosi atelier di arteterapia in ambito psichiatrico e presso Case Circondariali di detenzione. Efisio Temporin ARTETERAPEUTI SPECIALIZZANDI Andreoli Roberta, BZ Bagliolid Lisa, PD Bomben Ilaria, PN Caviezel Benedetta, MI Coccato Fabiola,VI Dao Clara, UD Franzil Saira, UD Gallus Adriana, CA Garcia Sanchez Concepcion, VE Grandi Michela, MI Griggio Roberta, VE Herrnhofer Anna, BZ Lenna Orestina, UD Longoni M.Grazia, MI Maieron Caterina, UD Milazzo Laura, TV Musig Silvia, UD Picca Eliana, PN Piccin Patrizia, BO Pirotta Anna, MI Sartor Giovanna, TV Serra Manuela, AL Tiano Silvia, TV Valente Antonella, MI Valentini Sara, MN Zaietta Manuela, PV Zanetti Antonella, VI Zuanetti Chiara, MI Maria Teresa Alagia, NO Marta Basile, RG Elena Bergamaschi, MI Claudia Bonvissuto, AG Kira Cacco, BZ Valentina Cammarata, PA Maria Grazia Cantoni, SP Egidia Capizzi, MI Giorgia Capovin, VI Sabrina Cappellini, PV Giuseppa Caruso, PA Katia Cavicchi, GO Valentina Chironi Lubelli, MI Maria Rosalba Corrao, PA Fabio De Pasquale, MI Chiara Degasperi, TN Mara Demurtas, PN Silvana Di Martino, PA Elena Dolif, TV Marina Falletti, AO Silvia Ferraris, TO Giorgia Gambino, PA Marilena Garzone, MB Daniela Geraci, PA Veronica Gooni, LC Salvatrice Granatelli, PA Nadia Grande, PA Stefania Licata, PA Lidia Loiudice, MT ARTETERAPEUTI SPECIALIZZANDI Andreoli Roberta, BZ Bagliolid Lisa, PD Bomben Ilaria, PN Caviezel Benedetta, MI Coccato Fabiola,VI Dao Clara, UD Franzil Saira, UD Gallus Adriana, CA Garcia Sanchez Concepcion, VE Grandi Michela, MI Griggio Roberta, VE Herrnhofer Anna, BZ Lenna Orestina, UD Longoni M.Grazia, MI Maieron Caterina, UD Milazzo Laura, TV Musig Silvia, UD Picca Eliana, PN Piccin Patrizia, BO Pirotta Anna, MI Sartor Giovanna, TV Serra Manuela, AL Tiano Silvia, TV Valente Antonella, MI Valentini Sara, MN Zaietta Manuela, PV Zanetti Antonella, VI Zuanetti Chiara, MI Maria Teresa Alagia, NO Marta Basile, RG Elena Bergamaschi, MI Claudia Bonvissuto, AG Kira Cacco, BZ Valentina Cammarata, PA Maria Grazia Cantoni, SP Egidia Capizzi, MI Giorgia Capovin, VI Sabrina Cappellini, PV Giuseppa Caruso, PA Katia Cavicchi, GO Valentina Chironi Lubelli, MI Maria Rosalba Corrao, PA Fabio De Pasquale, MI Chiara Degasperi, TN Mara Demurtas, PN Silvana Di Martino, PA Elena Dolif, TV Marina Falletti, AO Silvia Ferraris, TO Giorgia Gambino, PA Marilena Garzone, MB Daniela Geraci, PA Veronica Gooni, LC Salvatrice Granatelli, PA Nadia Grande, PA Stefania Licata, PA Lidia Loiudice, MT Marzia Marcesini, SP Chiara Mazzucchi, CO Liuba Melideo, TV Donatella Mitrione, PV Chiara Montani, CR Simona Pitta, UD Stefania Scaglione, PA Barbara Sinacori, PA Alessandra Stocchetti, TO Johann Stockner, BZ Raffaella Tedeschi, PN Valentina Vieceli, BL Marta Zanin, VI Alice Zatta, VE ARTETERAPEUTI TESI DI SPECIALITA’ I Residenziali ArTeA compiono 14 anni! Battisti Hannelore, BZ (relatore Luigi Castelli) De Rino Marta, MI (relatrice Grazia De Vita) Limongelli Maura, CA (relatrice Isabella Ferrigato) March Eleonora, BZ (relatrice Rita Marizza) Rossi Stefania, SS (relatrice Rita Marizza) Zangirolami Paola, PD (relatrice Tiziana Bellini) Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni) esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione di categoria, ne rende complicata la legittimazione e credibilità sul territorio. Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti. Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono del welfare state. I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché (in formazione) Sofia Conterno TO Simona Fornaroli, MB Eleonora Gaffuri, CR Paola Marcucci, SI Elisabetta Morellato, PD Claudia Tiso, BZ Natalya Tsigler, FI Marzia Marcesini, SP Chiara Mazzucchi, CO Liuba Melideo, TV Donatella Mitrione, PV Chiara Montani, CR Simona Pitta, UD Stefania Scaglione, PA Barbara Sinacori, PA Alessandra Stocchetti, TO Johann Stockner, BZ Raffaella Tedeschi, PN Valentina Vieceli, BL Marta Zanin, VI Alice Zatta, VE ARTETERAPEUTI TESI DI SPECIALITA’ I Residenziali ArTeA compiono 14 anni! Battisti Hannelore, BZ (relatore Luigi Castelli) De Rino Marta, MI (relatrice Grazia De Vita) Limongelli Maura, CA (relatrice Isabella Ferrigato) March Eleonora, BZ (relatrice Rita Marizza) Rossi Stefania, SS (relatrice Rita Marizza) Zangirolami Paola, PD (relatrice Tiziana Bellini) Da tempo assistiamo a numerose confusioni nelle informazioni da parte dei nuovi media da cui derivano le difficoltà di molti a capire l’arteterapia e a districarsi tra le diverse concezioni (formazioni, teorie e applicazioni) esistenti sul mercato. Lo scenario attuale, composto da molteplici iniziative private, dalla totale assenza di proposte pubbliche e dalla sonnecchiante associazione di categoria, ne rende complicata la legittimazione e credibilità sul territorio. Per questo, con costanza e tenacia, la nostra community organizza il suo 14°Residenziale estivo con lo scopo di riflettere sul da farsi e cercare di connettere le proposte più qualificate e antiche esistenti. Quattordici anni di studio, incontri, progetti… Nel tempo che è trascorso e che ci è appartenuto, abbiamo provato a rendere proficua e a diffondere nel paese la cultura dell’arteterapia, condividendo le professionalità e resistendo alla conflittualità sociale e all’abbandono del welfare state. I Seminari Residenziali Artea sono nati e si sono sviluppati coinvolgendo molteplici province italiane, e sempre si sono avvalsi della corale riflessione necessaria a rendere solida la disciplina, che ancora per anni avrà bisogno di confronto su metodologia e casistiche trattate. Omettendo volutamente le esperienze minori o le proposte che tendono al mélange delle terapie espressive abbiamo pensato a un convegno orizzontale, distribuendo nelle cinque giornate gli interventi delle maggiori teorie o scuole attive nel nostro paese, affinché (in formazione) Sofia Conterno TO Simona Fornaroli, MB Eleonora Gaffuri, CR Paola Marcucci, SI Elisabetta Morellato, PD Claudia Tiso, BZ Natalya Tsigler, FI sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti. L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni. È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare, decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno, perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la trasformazione del disagio. È la quattordicesima occasione per augurarci un buon cammino di utilità alla collettività. (A. De Gregorio) sia facilitata l’individuazione degli approcci differenti finalizzati alla cura dei disturbi psicologici e del disagio sociale. Gli arteterapeuti professionisti o in formazione presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati ai servizi curanti. L’arte ci attrae come la dimensione più intima di ciascuno di noi e si colloca all’interno di riflessioni suggestive per i nostri utenti che sono scissi tra un tempo oggettivo, scandito dal disastro dell’etica sociale, e uno soggettivo che, in arteterapia, si esprime come memoria, sentimento, emozioni. È anche vero che nella relazione d’aiuto l’arte e la terapia ci appartengono e che, integrandole, ne disponiamo come un metodo, da capitalizzare, per dissipare malesseri e dilatare il futuro possibile. Accogliere, fare, decodificare nel modello polisegnico sono tutt’uno, perché scegliamo di operare sul simbolico reso forma visibile e nella creazione di oggetti di relazione per la trasformazione del disagio. È la quattordicesima occasione per augurarci un buon cammino di utilità alla collettività. (A. De Gregorio) 1996 Sestri Levante 1998 Varenna 2000 Pieve Di Cento 2001 Sandetole 2002 Colle Val D’Elsa 2003 Colle Val D’Elsa 2004 Colle Val D’Elsa g g g A. Galotti: Vergogna e immagine di sè. E. Giordano: Lo sguardo. O. Giudice: Amore: rifugio sicuro? A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro. U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti. R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi. P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura. !24%4%2!0%54) !33/#)!4) INTERVENTI PREORDINATI Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti. Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a Bruce Springsteen. Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione. Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai. Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in Elena Giordano Alberto Grizzo Carlo Guzzi Ulisse Mariani Axel Rutten Rosanna Schiralli Graziella De Vita DECODIFICA DI CASI CLINICI 1. gruppo A 2. gruppo B 3. gruppo C 4. gruppo D 5. gruppo E 6. gruppo F psicoanalisi. • Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia • Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere. • L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia. • La costruzione del Desiderio. • Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità. • C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più. • xxxxxxxxxx. DECODIFICA DI CASI DISCUSSIONE TESI V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi 1. gruppo A 3. gruppo C 5. gruppo E 7. gruppo G 9. gruppo I 2. gruppo B 4. gruppo D 6. gruppo F 8. gruppo H 10. gruppo L DISCUSSIONE TESI Tiziana Bellini Fabrizia Carbognin Liliana Brivio Silvia Castaldi Laura Cattani Paolo Cattaneo Daniela Gioia Rita Marizza Vania Pizzato Elio Spezzano Lorenzo Zardini Raffaella Frigo WORKSHOPS InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO • Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico. • Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente. • La procedura della copia nell’Area della Disabilità. • Luoghi e percorsi di cambiamento. • Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia. • L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici. • “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap. • La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia. • La bambola come medium di cura in arteterapia • Arteterapia e fototerapia in ambito clinico. • Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia. • Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto. WORKSHOPS Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database. lea Di Muzio • Nuove tecniche e materiali per l’arteterapia. maurizio Carandini • Despina la città dei desideri... parole, suoni, emozioni. SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO SUPERVISORI ArTeA (in formazione) UFFICI DI CONTATTO Tiziana Bellini Paola Bianchi Cinzia Caronda Grazia De Vita Carlo Guzzi Claudia Pessina Lorena Pischedda ARTEA ArteTerapeuti Associati sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it PUBBLICHE RELAZIONI Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna RETE ARTEA grafica adg seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI) www.arteterapia.it www arteterapia p it I PRECEDENTI RESIDENZIALI 2005 Colle Val D’Elsa 2006 Varallo Sesia ARTEA Scuola ARTEA Milano ARTEA Gorizia-Trieste ARTEA Partinico-Trapani ARTEA Catania ARTEA Palermo ARTEA Sardegna ARTEA Castelfranco Veneto STAFF SCUOLE ARTEA Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo. 2007 Aqui Terme 2008 Belgirate 2009 Matera W W W. A R T E T E R A P I A . I T 2010 Atri 1996 Sestri Levante 1998 Varenna 2000 Pieve Di Cento 2001 Sandetole 2002 Colle Val D’Elsa 2003 Colle Val D’Elsa 2004 Colle Val D’Elsa DECODIFICA DI CASI CLINICI 1. gruppo A 2. gruppo B 3. gruppo C 4. gruppo D 5. gruppo E 6. gruppo F DISCUSSIONE TESI V. Albertini: "La schizofrenia come forma di malattia mentale in rapporto con l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo E. Comelli: Modalità e analisi fenomenologica nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio A. Gaslini: Funzioni e temi ricorrenti nei pazienti con disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) - Relatore A. De Gregorio C. Guzzi: "Scultura in Arteterapia" - Relatore A. Rutten P. Morra: "Esperienze di cura e d'integrazione territoriale attraverso l'arteterapia" - Relatore A. Grizzo F. Sanfilippo: Arteterapia e riabilitazione: esperienze a confronto nel servizio psichiatrico - Relatore C. De Giorgi A. Sirianni: Le principesse prigioniere degli specchi: percorsi di arteterapia al femminile. - Relatore C. De Giorgi WORKSHOPS InVideo Veritas condotto da Alessandra Cassinelli Arteterapia Ricettiva condotto da Achille De Gregorio Trovarsi nell'Opera Lirica condotto da Maurizio Carandini La Decodifica della scultura condotto da Achille De Gregorio e Axel Rutten SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO 2005 Colle Val D’Elsa !24%4%2!0%54) !33/#)!4) INTERVENTI PREORDINATI Patrizia Binoni • Desideri che vengono da lontano: migrazioni e sentimenti. Maurizio Carandini • I limiti del desiderare. Mancanza, piacere, amore: da Carmen di Bizet alla Tosca a Bruce Springsteen. Luigi Castelli • Desiderio e organizzazione. Achille De Gregorio • Il desiderio deve andare per stare lontano dai guai. Agnese galotti • Dall'animale pulsionale al soggetto desiderante. L'emergere dei modelli relazionali in psicoanalisi. Elena Giordano • Desiderio e piacere: componenti indispensabili (ma non garantite) in Arteterapia Alberto Grizzo • Desidero dunque sono. immagini del desiderio di esistere. Carlo Guzzi • L’ultimo desiderio: arteterapia e vecchiaia. Ulisse Mariani • La costruzione del Desiderio. Axel Rutten • Lo scultore e i desideri vissuti nell’eternità. Rosanna Schiralli • C’era una volta il Desiderio: quando i bambini non sognano più. Graziella De Vita • xxxxxxxxxx. DECODIFICA DI CASI 1. gruppo A 3. gruppo C 5. gruppo E 7. gruppo G 9. gruppo I 2. gruppo B 4. gruppo D 6. gruppo F 8. gruppo H 10. gruppo L DISCUSSIONE TESI Tiziana Bellini Fabrizia Carbognin Liliana Brivio Silvia Castaldi Laura Cattani Paolo Cattaneo Daniela Gioia Rita Marizza Vania Pizzato Elio Spezzano Lorenzo Zardini Raffaella Frigo • Sguardi feriti. L’arteterapia e il vedere che cambia nell’operare psichiatrico. • Analisi di un percorso di arteterapia con un adolescente. • La procedura della copia nell’Area della Disabilità. • Luoghi e percorsi di cambiamento. • Tecniche del Collage e loro uso in arteterapia. • L’arteterapia nei diversi ambiti psichiatrici. • “Preziosi compagni di viaggio”. Arteterapia e Handicap. • La tecnica dell’Illustrazione in arteterapia. • La bambola come medium di cura in arteterapia • Arteterapia e fototerapia in ambito clinico. • Malattie invalidanti in età adulta e l’arteterapia. • Arteterapia e Disabilità. Metodologie a confronto. WORKSHOPS Davide Bianchi • Gestione dell’immagine digitale. Acquisizione, elaborazione, database. lea Di Muzio • Nuove tecniche e materiali per l’arteterapia. maurizio Carandini • Despina la città dei desideri... parole, suoni, emozioni. SESSIONE PLENARIA ASSEMBLEA SOCI ARTEA RETE DELLE ASSOCIAZIONI RIUNIONE DOCENTI PROGRAMMA D'INTRATTENIMENTO SUPERVISORI ArTeA (in formazione) UFFICI DI CONTATTO Tiziana Bellini Paola Bianchi Cinzia Caronda Grazia De Vita Carlo Guzzi Claudia Pessina Lorena Pischedda ARTEA ArteTerapeuti Associati sede legale: via Ascanio Sforza, 47 - 20136 Milano Tel-fax: 02 8940 8101 - www.arteterapia.it PUBBLICHE RELAZIONI Clara De Giorgi 348 30 50 636 Nazionale Silvia Vavassori 349 1376962 Eventi Patrizia Morra 348 4216323 Nord-Est Marta de Rino 377 23 18 153 Nord-Ovest Valeria Gestivo 340 96 95 190 Sud Grazia De Vita 340 18 47 650 Sardegna RETE ARTEA grafica adg seminario residenziale 2005 colle val d'elsa (SI) www.arteterapia.it www arteterapia p it I PRECEDENTI RESIDENZIALI g g g A. Galotti: Vergogna e immagine di sè. E. Giordano: Lo sguardo. O. Giudice: Amore: rifugio sicuro? A. Grizzo: Scoprirsi per mano dell'altro. U. Mariani: Il corpo che cambia: la vergogna negli adolescenti. R. Marizza: Brutte figure: la vergogna nell'illustrazione per l'infanzia A. Rutten: Tra sconfitta e conquista di se stessi. P. Soligon: Il delirio e la vergogna: una chiave di lettura. 2006 Varallo Sesia ARTEA Scuola ARTEA Milano ARTEA Gorizia-Trieste ARTEA Partinico-Trapani ARTEA Catania ARTEA Palermo ARTEA Sardegna ARTEA Castefranco Veneto STAFF SCUOLE ARTEA Milano, Bolzano, Cagliari, Pordenone, Palermo. 2007 Aqui Terme 2008 Belgirate 2009 Matera 2010 Atri Anna Battistella Clara De Giorgi Marta de Rino Patrizia Morra Letizia Rossi Anna Battistella Clara De Giorgi Marta de Rino Patrizia Morra Letizia Rossi W W W. A R T E T E R A P I A . I T Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop. Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi. IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA. Direttore del programma: Achille De Gregorio Istituto Gestalt Romagna Segreteria scientifica: Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino, Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio Progetto grafico: Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli Forchette parlanti di Bruno Munari Art Therapy Italiana Pratiche e Teorie per orientarsi in Arteterapia 1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI) Case studies, lezioni magistrali, eventi, workshop. Dialoghi per capire, conoscere e confrontarsi. IL RESIDENZIALE DELL’ARTETERAPIA ITALIANA. Direttore del programma: Achille De Gregorio Istituto Gestalt Romagna Segreteria scientifica: Clara De Giorgi, Lorena Pischedda, Marta de Rino, Silvia Vavassori, Patrizia Morra, Liliana Brivio Progetto grafico: Elena Giunta, Letizia Rossi, AdG Sculture di Giuseppe Antonello Leone, Napoli Forchette parlanti di Bruno Munari Art Therapy Italiana Pratiche e Teorie per orientarsi in Arteterapia 1-5 luglio 2011 - Chianciano Terme (SI)