Progetti vincitori del Label europeo lingue 2010 – Settore istruzione
L’Europa in Festa!
Istituto Comprensivo “ Gregorio Caloprese”
Via Fazio degli Uberti, 1
87029 Scalea (CS)
Tel. +39 0985-20988
Fax+39 0985-20988
E-mail: [email protected]
Sito web: www.scuolamediascalea.it
Nome referente: Maria Carmela Di Lorenzo
E-mail referente: [email protected]
Il progetto
Il progetto è un VIAGGIO attraverso le feste e le tradizioni di cinque paesi dell’Unione Europea
(l’Italia, la Francia, la Polonia, il Regno Unito e la Romania), illustrato in un opuscolo multilingue dal
titolo “L’ Europa in festa !”, a cui hanno partecipato le classi II B e II E della Scuola Media di Scalea.
Le discipline coinvolte sono state: Lingua Francese, Lingua Inglese, Italiano, Geografia ed Educazione
alla cittadinanza, Arte e immagine, Informatica
Essendo l’obiettivo primario quello di promuovere la conoscenza dell’UE e di sensibilizzare il senso di
appartenenza ad essa, si è pensato di far scoprire ai ragazzi un aspetto della civiltà dei paesi membri
in questione, quale le feste tradizionali, che fosse vicino al loro vissuto quotidiano.
L’idea di inserire - oltre all’Italia - la Francia e il Regno Unito (che rappresentano i paesi la cui lingua è
oggetto di studio nella nostra scuola), e la Polonia e la Romania (paese di origine di alcuni compagni),
è poi sembrata una logica conseguenza del processo di integrazione e tolleranza implicito nel nostro
percorso formativo.
Obiettivi perseguiti:
- Rendere gli alunni artefici e protagonisti del processo di apprendimento.
- Consolidare lo spirito organizzativo e collaborativo in un lavoro di équipe.
- Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per ricercare informazioni, dati e
immagini per poi elaborare e produrre testi e documenti autentici.
- Ideare e realizzare disegni creativi e personali.
- Conoscere la storia dell’Unione Europea e aspetti della cultura dei paesi membri.
- Operare confronti e parallelismi tra gli usi, le tradizioni e i costumi delle varie culture europee
rispettandone la diversità.
- Sviluppare il senso di appartenenza all’UE e i sentimenti di tolleranza e integrazione.
- Acquisire una cittadinanza europea attiva.
- Conoscere ed esprimersi nelle lingue ufficiali dell’UE.
- Diffondere la conoscenza di lingue e civiltà europee meno diffuse, quali il polacco e il
romeno.
Lo sviluppo
Le FASI del progetto sono state essenzialmente quattro:
Progetti vincitori del Label europeo lingue 2010 – Settore istruzione
la prima è stata quella dell’IDEAZIONE del progetto (la prof.ssa Di Lorenzo e gli alunni delle classi II B
e II E discutono del concorso promosso dalla Commissione Europea Viaggio in Europa 2010 e
valutano idee e proposte. Viene coinvolta nel progetto la prof.ssa Ministeri, insegnante di Italiano
della classe II B, che entusiasta, accetta di “salire a bordo” per intraprendere un Viaggio alla
(ri)scoperta dell’Europa;
la seconda è stata quella della RICERCA di informazioni, dati e immagini riguardanti l’Unione Europea
e i suoi paesi membri (nel laboratorio di informatica, gli alunni, divisi in gruppi, navigano sul Web alla
ricerca di notizie sull’U.E. e sui suoi paesi membri);
la terza fase è stata quella dell’ELABORAZIONE dei materiali raccolti e della PRODUZIONE di cartine,
disegni e schede (un gruppo di alunni disegna le mappe dell’Europa e dei 5 paesi europei oggetto di
analisi, realizza le loro carte d’identità, crea e colora i piccoli amici-compagni di viaggio; un altro
gruppo, completa con le informazioni raccolte le carte d’identità dei singoli paesi; un altro, crea e
scrive le didascalie; un altro ancora, progetta e realizza la copertina dell’opuscolo);
l’ultima fase è stata quella della REALIZZAZIONE del prodotto finale (sotto la guida esperta della
prof.ssa Ministeri, gli alunni provvedono ad assemblare, con l’ausilio delle tecnologie informatiche,
i materiali didattici realizzati e le immagini raccolte, in modo da “creare” le pagine dell’opuscolo
L’Europa in Festa!).
Nella fase di ideazione del progetto, i docenti sono partiti dal presupposto che il successo dell’
apprendimento linguistico è subordinato alla motivazione che si riesce a creare nei ragazzi; pertanto
si è pensato ad un progetto che fosse stimolante e creativo.
Per tale motivo il progetto ha privilegiato una metodologia centrata interamente sull’allievo,
continuamente stimolato a diventare artefice del proprio processo di apprendimento.
Nella fase di preparazione e di attuazione dell’esperienza didattica, i metodi utilizzati sono stati:
lezione frontale; metodo CLIL; lezione partecipata; cooperative learning; lavoro di ricerca; lavoro
individuale; lavoro multidisciplinare; utilizzo dei laboratori di informatica.
L’alunno, in quanto protagonista del proprio agire, è stato messo in condizione di formare gruppi di
lavoro con compagni di diverse abilità; di scegliere un responsabile del gruppo; di assumere decisioni
sull’organizzazione dei compiti; di rispettare le consegne e relazionare sul lavoro svolto.
La ricaduta
Al progetto hanno partecipato 46 alunni che per circa due mesi sono stati ben lieti di “viaggiare”
attraverso l’Europa. Tutti si sono dati da fare svolgendo con serietà il compito affidato loro. Nel
complesso, l’impatto è stato positivo in quanto si sono ottenuti risultati notevoli nel consolidamento
dell’autonomia e della responsabilità di ogni singolo alunno e nel recupero e/o potenziamento delle
sue conoscenze culturali e linguistiche. L’iniziativa è inoltre servita a diffondere e potenziare il
concetto che la conoscenza di lingue e culture diverse favorisce la comprensione reciproca.
I genitori degli alunni polacchi e romeni hanno collaborato volentieri al progetto venendo incontro
alle esigenze dei loro figli e delle insegnanti. Hanno, infatti, aiutato le insegnanti a organizzare e
assemblare i dati e le informazioni, in lingua originale, raccolti dai loro figli.
Il coinvolgimento degli alunni stranieri ha contribuito a garantire l'identificazione e il soddisfacimento
dei bisogni dell’intera classe. Si è fatto sicuramente un uso creativo delle risorse disponibili
utilizzando tutte le potenzialità presenti nel gruppo-classe, in particolare, i ragazzi madrelingua
polacchi e romeni e le loro famiglie. La scelta di questo percorso didattico ha dato impulso al dialogo
interculturale migliorando i rapporti sociali e la comprensione tra ragazzi conviventi nella stessa
realtà ma appartenenti a culture diverse.
L’esperienza didattica descritta può essere trasferita con successo in qualsiasi Scuola Secondaria di I
grado e in realtà geografiche anche diverse da quella italiana, dal momento che essa può essere
realizzata sfruttando le potenzialità di qualsiasi lingua straniera e le capacità creative dei giovani di
ogni nazionalità.
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