opuscolo: « G. L. Cardone di Bella (Pz), Ercolani Editore, 1903 — e uno scrittore calabrese, Giuseppe Falcone —• nel volume: « Poeti e rimatori Calabresi », Napoli, 1902. Secondo quanto ci riferisce il prof. Bruno (10), il Falcone dice: « Nessun dubbio che l'autore di questo storico inno fosse un calabrese; il dubbio piuttosto è sul luogo di nascita », e poiché il Settembrini aveva dichiarato l'autore calabrese di Bagnara e l'inno scritto in dialetto molto simile al siciliano, egli, senz'altro, lo dichiara della provincia di Reggio Calabria, e, considerando, che « da Bagnara comincia il dialetto e l'accento siciliano, e che, in Bagnara, ha esistito ed esiste tuttavia la famiglia Cardone », conclude dicendo: « nessun dubbio che il nostro poeta fosse di questa famiglia ». Chi per primo trattò di proposito —• riferisce il Bruno (11) — ed ampiamente della patria di G. L. Cardone fu l'erudito scrittore e critico illustre On. Giustino F O R T U N A T O , il quale, per il suo noto amore alle ricerche storiche e per essere stato varie volte a Bella, riuscì a vedere chiaro nella difficile questione. Giustino Fortunato, difatti, nella sua pregevole opera storica: « I Napoletani del 1799 », pubblicata nel 1885, fu il primo ad interessarsi e a documentare, « rivendicando così alla Basilicata l'onore di avergli dato i natali, che il Cardone fosse della nostra terra e proprio di Bella» (12). « Che io sappia, — dice il Fortunato (13) — il "Te Deum" del Cardone, in cui all'odio profondo si accompagna un gagliardo sentimento di scherno, fu dato alle stampe, la prima ed unica volta, né molto correttamente nel Catalogo di Manoscritti della Biblioteca di Camillo Minieri Riccio (Napoli, Detken e Rocholl), l'anno 1868. Esso fu tratto dal secondo de' due volumi de' Diurnali di Diomede Marinelli, che oggi, fortunatamente, son presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. (10) M. BRUNO, Gian Lorenzo Cardone, studio storico-critico, Palermo, Trimarchi, 1912, p. 13. (11) M. BRUNO, op. cit., p. 12. (12) S. D E PILATO, op. cit., « Giornale di Basilicata ». (13) G. FORTUNATO, op. cit., 80 e seg.