DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls PER 08/01/11 16.21 IL DIALOGO, QUELLO VERO... NON DEI "PAPA RAZZI"!!! DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODIA LA SUA STESSA "Pacs-ia" e la sua stessa OMOSESSUALITà è una chiesa morta e senza "dio"("charitas")!!! "L’ULTIMO TABU’" e "FEDE OLTRE IL RISENTIMENTO". Due libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls giovedì 1 marzo 2007. [...] “È del tutto possibile essere fedeli alle verità e alle melodie più profonde della fede cattolica - afferma Alison - senza dover assecondare e condividere le menzogne e l’odio che così tanti dei pubblici ufficiali cattolici hanno seminato in giro riguardo alle persone gay”. E odio chiama odio: quello della “religione ufficiale” verso la popolazione gay provoca quello altrettanto feroce di una larga parte del movimento gay contro la religione: “Mi auguro che i miei scritti siano parte di un segnale che indica come ci stiamo tutti lasciando quell’odio alle spalle”. “Fede oltre il risentimento” è una raccolta di testi che vuole offrire ai lettori un contributo alla discussione sul rapporto fra omosessualità e fede cristiana. L’approccio e il tono di Alison non cercano né lo scandalo, né provocazioni fini a se stesse, ma propongono una serie di argomentazioni che possono servire a riconciliare. Uno dei problemi principali individuati da Alison è che questa discussione si svolge spesso sotto un velo di paura e di auto-censura proprio per l’assoluta rilevanza esistenziale che ha per molti esponenti della Chiesa cattolica [...] PERCHé IL PAPA CE L’HA CON I GAY Un libro scottante racconta gli amori nati in seminario di DAVID FIESOLI * Lo storico della Chiesa Michele Ranchetti ne è convinto: se la Chiesa non smette di considerare naturali solo le unioni eterosessuali, firma la sua condanna. E mentre il Papa tuona contro le unioni gay e le definisce dannose per la famiglia, due irriverenti giornalisti raccontano, in uno scottante libro, storie vere di amori segreti nati in seno a Madre Chiesa: anche la storia di padre Roberto, che in seminario si innamorò, corrisposto, di Davide. http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 1 di 8 DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 08/01/11 16.21 Il libro, appena uscito, si intitola “L’ultimo tabù” (Cairo editore, pp.237, euro 14) e affronta lo spinoso tema del celibato. Maria Corbi e Giacomo Galeazzi hanno parlato con i protagonisti, e anche con padre Roberto hanno insistito sulla sessualità: emergeva negli incontri con Davide? “Il desiderio - risponde padre Roberto - respirava in noi in ogni momento che passavamo insieme”. La storia non finisce bene: Davide lascia il seminario. Padre Roberto invece sceglie di prendere i voti, ma la mancanza di Davide continuerà a trafiggerlo: “Cominciai a cercarlo dentro altri uomini, fuori della mia esistenza ecclesiale, nella solitudine della notte”. Di fronte a un atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche tanto intransigente, quanti sono i gay che, come Davide, si allontanano dalla Chiesa? Emanuele Bresci è un insegnante elementare di Prato e ha una fede molto viva: nella città laniera ha fondato il Comitato gay e lesbiche locale. I vescovi toscani sanno chi è: Bresci ha spedito loro lettere e fax, ha voluto parlarci, o tentare, prima di prendere una dolorosa decisione. La storia dei Dico lo ha davvero deluso: “E’ inutile girarci intorno, l’ostacolo maggiore all’approvazione di una legge sulle coppie di fatto sta nella demonizzazione da parte del Vaticano delle coppie gay, e nella schiera trasversale di politici cattolici su cui il Vaticano detta legge”. Pare che la questione dei Dico verrà discussa in Senato, secondo il ministro Barbara Pollastrini, entro quindici giorni. Ma mentre aspetta di vedere quel che succede, Emanuele Bresci si è fatto cancellare dall’elenco dei cattolici, ed è diventato apostata. Lui, di fede cattolica e fidanzato con Marco, non sopportava più di non essere approvato. Eppure ha tentato. Ha spedito ad ogni diocesi toscana articoli e prese di posizione in favore dei gay di altri vescovi come quello di Memphis, Terry Steib, che ha fondato un ministero con gay e lesbiche cattolici, dichiarando: “Sono diventato sempre più consapevole del numero di cattolici che non si sentono più bene nella loro casa. Sono cattolici meravigliosi e bravi, sono gay e lesbiche”. A Memphis, tentano di non perderli. Perciò Emanuele Bresci ha cercato di parlarne con i vescovi toscani: gli hanno risposto solo quello di Prato e quello di Lucca, mentre il vescovo di Pistoia gli ha inviato un opuscolo delle Edizioni Paoline che spiega come dall’omosessualità si possa guarire. Le risposte ricevute non hanno convinto Emanuele: “Tra l’essere compreso e accettato ce ne passa - afferma - Io vorrei sentirmi accolto in quanto cattolico e gay, ma insieme al mio ragazzo, e non se mi astengo da qualsiasi unione d’amore. Spero che prima o poi qualcuno capisca che è paradossale che una Chiesa che si basa su regole d’amore abbia tanta ostilità nei confronti di alcune delle sue innumerevoli forme”. Anche se Bresci, deluso, ha deciso di “cancellarsi” dalle file dei cattolici, non ha smesso di credere, nè di lottare: “Da cristiano, cercherò di far conoscere la posizione della altre Chiese. Io volevo far parte di quella cattolica, volevo essere accolto, ma voglio anche essere riconosciuto, e questo per ora non è possibile. Se e quando lo sarà, tornerò ad essere cattolico”. Forse Emanuele Bresci non lo sa, ma la sua posizione corrisponde all’allarme che lancia lo storico della chiesa Michele Ranchetti, che insegna all’Università di Firenze: “Non riconoscere le unioni di fatto, anche gay, è un errore enorme da parte della Chiesa - dice al nostro giornale - E’ il segno di una grave crisi del cattolicesimo non prendere atto delle varie forme del rapporto affettivo. E se la Chiesa non si libera di questo pregiudizio contro le unioni gay, contribuisce alla sua stessa fine. Sono persuaso che sia una questione della massima importanza, un nodo che se non si scioglie diventerà un cappio”. E racconta di un suo carissimo amico che ha fatto un percorso contrario di quello di Emanuele Bresci: dall’ebraismo si è convertito al cattolicesimo ed è gay, alla luce del sole. “Anche lui è la testimonianza vivente - dice Ranchetti - che se la Chiesa vuole un futuro, con questa realtà dovrà fare i conti, e dovrà accettarla”. http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 2 di 8 DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls * il Tirreno, mercoledì 28 febbraio [http://www.gaynews.it/view.php?ID=72652]) 2007 - da: 08/01/11 16.21 Gaynews UN SAGGIO SU FEDE CRISTIANA E OMOSESSUALITà Il teologo che ha fatto outing «No allo scontro di coscienze» «Io sono un sacerdote e un teologo cattolico apertamente gay. Come teologo mi sono impegnato principalmente nell’offrire possibilità per una comprensione rinnovata e più profonda della fede cattolica”. Chi parla così è un prete inglese, James Alison, che ha scritto un libro ora tradotto dall’editore Transeuropa anche in Italia (in libreria dal 6 marzo), dal titolo “ Fede oltre il risentimento. Coscienza cattolica e coscienza gay: risorse per il dibattito”. Il volume tenta di liberare le coscienze di quanti vivono con dolore il proprio essere gay all’interno del mondo cattolico e parallelamente di quanti, poiché parte di un ordine sacerdotale cattolico, debbono negare la propria sessualita. In “Fede oltre il risentimento”, Alison mostra i segni dei diversi tentativi di rimanere fedele alla sua vocazione di teologo cattolico senza voler evitare la zona dove è più difficile proclamare la verità nella cultura della nostra Chiesa: la zona che riguarda l’essere gay. “È del tutto possibile essere fedeli alle verità e alle melodie più profonde della fede cattolica - afferma Alison - senza dover assecondare e condividere le menzogne e l’odio che così tanti dei pubblici ufficiali cattolici hanno seminato in giro riguardo alle persone gay”. E odio chiama odio: quello della “religione ufficiale” verso la popolazione gay provoca quello altrettanto feroce di una larga parte del movimento gay contro la religione: “Mi auguro che i miei scritti siano parte di un segnale che indica come ci stiamo tutti lasciando quell’odio alle spalle”. “Fede oltre il risentimento” è una raccolta di testi che vuole offrire ai lettori un contributo alla discussione sul rapporto fra omosessualità e fede cristiana. L’approccio e il tono di Alison non cercano né lo scandalo, né provocazioni fini a se stesse, ma propongono una serie di argomentazioni che possono servire a riconciliare. Uno dei problemi principali individuati da Alison è che questa discussione si svolge spesso sotto un velo di paura e di auto-censura proprio per l’assoluta rilevanza esistenziale che ha per molti esponenti della Chiesa cattolica. (da.fi.) JAMES ALISON Fede oltre il risentimento. Coscienza cattolica e coscienza gay: risorse per il dibattito Transeuropa, pp. 224, euro 12,90 * il Tirreno, mercoledì 28 [http://www.gaynews.it/view.php?ID=72650]) febbraio 2007 da: Gaynews Sul tema. nel sito, si cfr.: Disegno di legge sulle coppie di fatto. I "Dico" e la "Pacsia" vaticana!!! Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea dice: «Mi pare sia una cosa abbastanza ben fatta». «Da quanto ho visto si tratta di riconoscimenti dei diritti individuali. Il fatto poi che stiano insieme...anche noi in fondo nei conventi http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 3 di 8 DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls siamo persone dello stesso sesso che vivono [http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1690] 08/01/11 16.21 insieme». [] > DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODIA LA SUA STESSA "Pacs-ia" e la sua stessa OMOSESSUALITà è una chiesa morta e senza "dio"("charitas")!!! "L’ULTIMO TABU’" e "FEDE OLTRE IL RISENTIMENTO". Due libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 16 marzo 2007, di Federico La Sala [mailto:[email protected]] L’Amaca di Michele Serra (la Repubblica, 15.03.2007) Cerco di dirlo così come mi viene, mi scusino eventuali pignoli o suscettibili. Leggere sulle prime pagine le parole "contro natura", pronunciate dal papa a proposito delle unioni omosessuali, mi fa rivoltare le viscere. La natura umana è così complicata e ricca (essendo biologica, psicologica, culturale, sociale) che estrarne un pezzo e appenderlo al lampione del Giudizio Divino equivale ad amputarla. L’omosessualità è sempre esistita ed esisterà sempre, consiste di amore e di vizio, di eros e di moda, di piacere e di colpa, di profondità e di futilità, tanto quanto le altre pulsioni dell’animo e del corpo. Si può diffidarne, si può criticarla, ma solo una violenta e impaurita torsione dello sguardo sulle persone, sulla vita, sull’eros, può arrivare addirittura a scacciare l’amore omosessuale dalla "natura umana". Leggendo quei titoli ho pensato ai miei amici omosessuali, ad alcune storie di sofferenza e di punizione, all’orribile marchio di "anormale" che qualcuno di loro ha dovuto leggere negli occhi e nelle parole degli altri, e mi sono profondamente vergognato per quel "contro natura". Possibile che i preti omosessuali, notoriamente molti, non abbiano niente da dire a questa Chiesa spietata? [] > DICO: PACS !!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODIA LA SUA STESSA "Pacs-ia" e la sua stessa OMOSESSUALITà è una chiesa morta e senza "dio"("charitas")!!! "L’ULTIMO TABU’" e "FEDE OLTRE IL RISENTIMENTO". Due libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 12 marzo 2007, di Federico La Sala [mailto:[email protected]] Dura critica dell’Osservatore romano alla manifestazione di sabato nella capitale. "Una proposta ideata soprattutto per legalizzare le coppie omosessuali" Il Vaticano sui Dico: una carnevalata bambini sfruttati per la causa gay * ROMA - Una carnevalata, per di più isterica, i cui autori sono persone irrispettose. Questa l’opinione dell’Osservatore romano sulla manifestazione romana di sabato sui Dico. Una "esibizione carnascialesca della vera natura dei Dico", questo "il corteo di Roma a favore del riconoscimento legale delle coppie omosessuali. Una manifestazione nella quale - commenta il giornale vaticano - al di là dell’immagine borghese e rassicurante che si voleva dare, hanno trovato posto discutibili http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 4 di 8 DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 08/01/11 16.21 mascherate e carnascialate varie. Ironie e isteriche esibizioni da parte di chi invoca riconoscimenti e non esprime rispetto". Nell’articolo, l’Osservatore rileva che "erano in molti, fra l’altro, i manifestanti omosessuali che recavano sulle spalle o per mano, dei bambini, frutto di precedenti relazioni o anche di fecondazioni praticate all’estero. Bambini - scrive il quotidiano del Papa - la cui presenza è stata sfruttata proprio allo scopo di accreditare l’immagine, che vorrebbe essere rassicurante, di una famiglia da tutelare. Almeno quando è nato, ogni bambino - ricorda la nota - gode, anche nell’ordinamento italiano, di diritti che gli vengono riconosciuti comunque, in ogni condizione si trovino i loro genitori. Anche per questo, sfruttare la loro ingenuità appare un’operazione particolarmente criticabile". Secondo l’Osservatore, quanto è accaduto sabato a Roma è allora "ancora una volta, la prova evidente di quale sia la finalità di chi si batte per il riconoscimento legale delle coppie omosessuali, essendo la presenza di minori determinante per garantire ad un nucleo famigliare particolari diritti. Non è un caso - conclude la nota vaticana - che nelle immagini trasmesse sul corteo di sabato a parlare siano state quasi esclusivamente le coppie omosessuali, la categoria per la quale, al di là di ogni tattica politica, i recenti tentativi di regolamentazione sono concepiti". * la Repubblica [http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/coppie-di-fatto5/dico-osservatore/dico-osservatore.html], 12 marzo 2007 [] > DICO: PACS !!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODIA LA SUA STESSA "Pacs-ia" e la sua stessa OMOSESSUALITà è una chiesa morta e senza "dio"("charitas")!!! "L’ULTIMO TABU’" e "FEDE OLTRE IL RISENTIMENTO". Due libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 31 marzo 2007, di Federico La Sala [mailto:[email protected]] Nuovo attacco sulle coppie di fatto del presidente Cei e arcivescovo di Genova. "Maggioranze vestite di democrazia possono diventare antidemocratiche" Bagnasco: "Diciamo no ai Dico come a incesto e pedofilia" Secondo il numero uno dei vescovi difficile dire ’no’, "se cade il criterio antropologico dell’etica che è anzitutto un dato di natura e non di cultura" * GENOVA - Perché dire no, oggi a forme di convivenza stabile alternative alla famiglia, ma domani alla legalizzazione dell’incesto o della pedofilia tra persone consenzienti? L’interrogativo, destinato a rinvigorire ulteriormente la polemica sui Dico, è stato posto dall’ arcivescovo di Genova e presidente della Cei, monsignor Bagnasco, durante un incontro nella serata di ieri con gli animatori della comunicazione della diocesi. "Nel momento in cui si perde la concezione corretta autotrascendente della persona umana - ha affermato Bagnasco -, non vi è più un criterio di giudizio per valutare il bene e il male e quando viene a cadere un criterio oggettivo per giudicare il bene e il male, il vero e il falso, ma l’unico criterio o il criterio dominante è il criterio dell’opinione generale, o dell’opinione pubblica, o delle maggioranze vestite di democrazia - ma che possono http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 5 di 8 DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 08/01/11 16.21 diventare ampiamente e gravemente antidemocratiche, o meglio violente allora è difficile dire dei no, è difficile porre dei paletti in ordine al bene". "Perché - ha proseguito l’arcivescovo di Genova - dire di no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia? Perché dire di no? Perché dire di no all’incesto come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano? E via discorrendo, perchè poi bisogna avere in mente queste aberrazioni secondo il senso comune e che sono già presenti almeno come germogli iniziali". "Oggi ci scandalizziamo - ha concluso il presidente della Cei - ma, a pensarci bene, se viene a cadere il criterio antropologico dell’etica che riguarda la natura umana, che è anzitutto un dato di natura e non di cultura, è difficile dire ’no’. Perché dire no a questo a quello o a quell’altro. Se il criterio sommo del bene e del male è la libertà di ciascuno, come autodeterminazione, come scelta, allora se uno, due o più sono consenzienti, fanno quello che vogliono perché non esiste più un criterio oggettivo sul piano morale e questo criterio riguarda non più l’uomo nella sua libertà di scelta ma nel suo dato di natura". * la Repubblica [http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/coppiedi-fatto-7/parla-bagnasco/parla-bagnasco.html], 31 marzo 2007 [] > DICO: PACS !!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODIA LA SUA STESSA "Pacs-ia" e la sua stessa OMOSESSUALITà è una chiesa morta e senza "dio"("charitas")!!! "L’ULTIMO TABU’" e "FEDE OLTRE IL RISENTIMENTO". Due libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 25 aprile 2007, di Federico La Sala [mailto:[email protected]] Preti Pedofili “Un armadio pericoloso” di MARY GAIL FRAWLEY-O’DEA (Traduzione di Stefania Salomone) Una psicologa sostiene che l’insistere della Chiesa Cattolica sui preti omosessuali - l’omosessualità è un segreto di cui vergognarsi - ha contribuito allo scandalo degli abusi sessuali * 11 marzo 2007 La posizione della Chiesa Cattolica sull’omosessualità si colloca tra gli altri aspetti della morale cattolica sulla sessualità, che è disattesa in genere sia dai laici che da molti preti. Nondimeno, l’ipocrisia di una chiesa che condanna l’omosessualità mentre può annoverare molti casi di preti omosessuali al suo interno, che amministrano i sacramenti è, tra altri fattori, direttamente implicata nello scandalo sugli abusi sessuali. La sottaciuta evidenza che il presbiterato è molto più omosessuale di quanto non si creda è confermata dall’obbligo imposto ai preti di non parlare apertamente del proprio orientamento sessuale, ma di predicare il peccato della omosessualità praticata. Messaggi contrastanti, segreti sessuali e realtà negate abbondano nell’ambito clericale nel quale la http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 6 di 8 DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 08/01/11 16.21 chiesa istituzionale appare l’incontrastata “Regina di Cuori”. La segretezza e la copertura degli abusi sessuali su minori diventa così una componente quasi inevitabile di questo reame folle, che induce alla follia. Ricerche recenti confermano che il 28-56% dei preti americani sia omosessuale. Molti uomini gay psicologicamente sani sono attratti dal presbiterato così come lo sono molti adulti eterosessuali. Essi amano Dio, desiderano perseguire un regime di vita di profonda spiritualità e sono preparati a vivere i valori evangelici in una comunità di fedeli. E’ probabile che gli uomini gay siano stati attratti dal presbiterato in maniera sproporzionata rispetto alla loro presenza nella società in genere. Fino a tempi recenti, e in alcuni casi nel nascondimento, ragazzi cattolici che si sono riconosciuti omosessuali, hanno trovato ostilità dalle famiglie, dagli amici e dalla chiesa. Vittime di insegnamenti che stabilivano che il loro agire omosessuale fosse intrinsecamente sbagliato e fosse peccato mortale, i gay cattolici affrontano dolorosi conflitti tra la propria identità e le proprie relazioni sociali. Abbracciare il presbiterato è una decisione che, fino a non molti anni fa, provocava una forma di orgoglio da parte delle famiglie, rendendo il seminarista o il prete figura grandemente stimata dalla comunità. E’ anche logico ipotizzare che uomini omosessuali fossero attratti da un ambiente esclusivamente maschile quale rimane il presbiterato. Inoltre, quando i ragazzi entrano in seminario molto giovani, l’esplosione delle proprie pulsioni sessuali adolescenziali prevedeva praticamente una unica direzione verso cui indirizzarsi. Circondati da uomini o ragazzi, in un ambiente che vede la donna come un pericolo, eccetto per figure materne idealizzate o per la Vergine Maria, un seminarista adolescente ha ben poche scelte. Potrebbe essere attratto dalla propria madre o dalle persone che lo circondano, che per lo più sono gay. Ci troviamo così di fronte al paradosso di una organizzazione che insegna che l’omosessualità è un grave disordine e che poi costruisce un ambiente che promuove desideri omosessuali. Molti uomini gay, cresciuti in quella che fino a pochi anni fa poteva definirsi una società omofobica, hanno vissuto la loro vita in un armadio nel quale hanno talvolta ignorato chi veramente fossero, nascondendolo perfino a se stessi. La teologia anti-omosessuale della chiesa cattolica, applicata nell’ambiente misogino del seminario ha portato a stimolare desideri sessuali proibiti o derisi, spesso costruendo intorno al giovane prete omosessuale un loculo soffocante. Qui, l’odio per se stessi che tormenta molti uomini omosessuali è stato ingigantito nel caso dei preti omosessuali, alcuni dei quali hanno tentato di affrontare la cosa nascondendo strenuamente il proprio orientamento sessuale, divenendo perfino intolleranti verso altri omosessuali. Rifiuto e dissociazione su vasta scala incoraggia a sottacere altri segreti sessuali come gli abusi sessuali sui bambini. Da questa ipocrisia non può nascere, io credo, nessun sano beneficio né psicologico né spirituale. Sicuramente il papa, i cardinali, i vescovi o i preti che, guardandosi allo specchio, vedano un uomo omosessuale, hanno difficoltà a guardare in faccia un confratello che compie abusi e a http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 7 di 8 DICO: PACS = PACE, NON CARNEVALATE!!! UNA CHIESA CHE NASCONDE E ODI…ue libri recensiti sul "Tirreno" da David Fiesoli - a cura di pfls 08/01/11 16.21 dare un nome a ciò che vedono. Piuttosto, chiudono gli occhi di fronte al male, dato che tale umanità è stata etichettata come incline al male. Potrebbero addirittura incolpare o ignorare le vittime di abusi sessuali, prendendo inconsciamente le distanze dal proprio essere vittima della Chiesa e della società. Vengono costruiti quindi armadi dentro gli armadi, stipando mucchi di bugie; la verità diventa introvabile è ancor di più indicibile. Mary Gail Frawley-O’Dea è una psicologa specializzata in abusi sessuali e opera nel centro di Charlotte, North Carolina. Mandare eventuali commenti a [email protected] [mailto:[email protected]]. * IL DIALOGO [http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pretipedofili/armadio24042007.htm], Martedì, 24 aprile 2007 http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1773&var_recherche=transeuropa Pagina 8 di 8