UgoFoscolo Crivelli, Prof.Tatiana 2004 3 novembre in ltalia, in Edizione l. Ugo Foscor-0,Saggiosulla letteraturacontemp.oranea italiana,partell, a vol. Xl: Saggidi legteratura delleoperl-aiUgoFoscolo, naziónale pp.539-40. 1958, LeMonnier, Felice Firénze, Foligno, curadi Cesare Iniziòla,sttilcarrierault&tìrloprinraclellrrcadtrtaclclhlìcTieste. Sclcgnato prrlrlrlica \rcneziil.no colt tllt{r tragccliil_intitolirtiì, tragedic dclallc atte*zio'c pr.cst*ba"ctli.\-c^eziil'i pcr l* scÍrr.siì, prefcrire,.crl .1ri;rrtn.r.i c 'er il g,,st.r c'or.r<rtt'che lor firccv* l'c'.1i, r'.lh' etttttt' rt,ìl lrrlrolr.st, l'irrtlt'trt.ttt. tt ttcì i,i,ìì,,iir.,..,1ir,.11.. s o l i ' c c lrc' 1lt:r.sctttC l r " i l * t r , r ' , l a , r t t t , t tiot v ( ' s s cr l t r i I t t r r rp t ' r s o r t i r g g i con I'Alfio i riv'iilcggiassc ti'ct'' stto irticitir, e scverittr,, tutta Li o l t c t t r t t ' c l t t ' . . 1 :".t ' i ' i ' " , , , , i l l i u g i c i 1 ; . " . i . C , , , , t r l k ' i r r r l i i ' op r o p o s i t o crti dttc ctl'illllllìl' irt trrgctlit .'cì,ri**òtapprcsctrtlto la scra. stcssil sudctetto cortte' dcl c tttarcltesc clovtrti alla llcrltrl clet sucltlcttt-t cittil' Il stlo c('' stessa <loìln teatri altri anrltvrlrto itt iscctrl itt r'1,," e il suo ?iesfe ."ggio e la sua gioventit lo fecero trionfare dei rivali' stessi lo attoti forse plùr applausi che notr- meritasse' Gli rilirr" ,l,eatro agu,rpluudi.to ítaliuil.o ,icl clccinro volumc crel ;;;;li;";";o cridelle e ottenuto successo graucle giunqenclovi una notizia del all'autore; rlal ca.to suo il 1'oscolo ricorse allo ;i"#;;;;r"voli tli d.,r l'uori rrrta scvor& critictr' tlolla sua cs'cdic'tc "i.ourcti.o.i, il succcsso rt'icalrrcrttc alla fedeltà atiribue'clo.c ;;;r;--;p"ra 'Iale opuscolo vc'trc nr*l riccvuto dal m<-,delli antichi. ;rt;;;"àì c i Vcneziani fccero dipingcre il ritratto dcl giovane firrifi.", coloro clte avevan i"f tipn.i" del teatro clella Fenice tra quelli cli 'I'ieste ò tuttora rapil volte *oggiot cliritto a tale disti.zione' A delle e si sostiene per il c.alore clel dialogo e il vigore fi.!8"t"to in' riuscire da aspro è così ne lo stile ttà ia^r*io.ti clrammatich", iollerabile alla lettura. delTieste 2.Trama ANTEFATTO Ma Cleonte. sacerdote figliadelsommo Erope, in sposa vienepromessa re dellaCalcide, A Tieste, Atreo, del.fratello, agli occhi chenonsonoaccettabili democratici deiprincipii governa secondo Tieste all'esilio, daltronoe lo condanna Tieste caccia conil padredi Erope, il qualóin collaborazione però rientrare a riesce Tieste fra Atreoe Erope, primadellenozze ll giorno ancheErope. togiiendbgli viene La donna fuggire' a costretto ed è nuovamente conErope menÍegiace iniitta.Vienesopreso dalla avuto lei ha che e il figlio e vieneucciso, da Atreo,suo padrecadein disgrazia ripudiata in nascosto lo tiene da Atreo,che nonsa)vieneimprigionato conTieste(e di cuiTieste relazione di vendetta. attesa AITOI coltosul in cuiAtreoaveva 5 annidalmomento sonotrascorsi si aprequando foscoliana Latragedia portando uccidersi, prigionia e intende dalla figlioletto il a liberare è riuscita Erope f,tto flrop.e Tieste: la suocera, lncontra destino. un tragico consé nellamorteancheil figlio,per il qualeintuisce Atreo. buonipropositidelfiglio dei convinta il bambino, a non-uccidere chela convince lppodamia, ATTOII a è statacondannata cheErope la madree la informa cheincontra sullascenaTieste, Compare sulla la rassicura poianchel'altrofiglio,Atreo,chementendo morteda Atreo.La madreincontra allaqualeAtreochiede dalleguardie, catturata Erope, anche in scena Entra dellesueintenzìoni. bontà ad e nonconcede irremovibile Atreorimane delleduedonne, le insistenze contodelfiglio.Malgrado il bambino consé. di poteravere Erope III ATTO a sì decida l'amata, cheunavoltaincontrata nellasperanza Eropeda Tjeste, conduce lppodamia partire. implora di lo e bambino del l'esistenza Tieste a rivela Erope in salvo. e a mettersi fuggire chesonosanguinarie. le suerealiintenzioni, svela Atreo,e in un monologo So"piaggiunge UgoFoscolo Crivelli, Prof,Tatiana 2004 3 novembre IV ATTO e traTieste Atreo.ll dialogo dallostesso statoattrattoin cittàconuninganno di essere Tieste scopre (1V,3) idue Finalmente Atreo). <moriam o cada tutti, proposito: conun chiaro Erope si conclude a morteTieste. gliantefatti. Atreocondanna cheripercorre in undialogo fronteggiano, fratellisi V ATTO in e in unascena Atreodi perdonarlo scongiura lppodamia a morte. e condannato Tieste è prigioniero finge di Atreo fra i duefratelli. awieneinfinela riconciliazione sonopresenti cuituttie i protagonisti del glifa invece bereil sangue dallaquale unacoppa, e offrea Tieste ion unbrindiii volerfesteggiare e Tieste, raggiungerà giurando che sviene Erope suicida, e si spada una afferra Tieste suofiglioleiio. per Atreo' presagio morte di un su sichiude latragedia Uq9 iY Opere_di del liesfe(branitratti da UgoFoscoto,Tíeste, 3. I protagonisti EinaudiTorino, et al., ed.dir.da FraicoGavazzeni e tragàdie, iosioto,vó!.l: Poesie 1994. Gallimard, (attol, scena 1, p. 173) I'afflitta Erope: (attolV,scena 8) 3,p.21 iltiranno Atreo: Sala rerrle. Enope con t n FaNcruI.I.erro a,ndno. EROPE O come I'arti Del tiranno possiedi!In cor furorc, Pacenei detti; conrandarmisfatti, E punirne il ministro: e vita e fama per rapir sostanze:adoprar fraude, abbraciandolo; "t Tor, Ove spadanon val: pietà con pompa "ttt" lvlostrar,e bever sangue.Oh! ben t'adatti In te il conforto mio. Figlio, ,,, "..lfi Il regalmanto! ei ben ti coprel regna, ' Finor mi fosti, e forse...Ahi! quanto acerbo Chè tiranno sei veroPiú mi sarai!- Ma già su te I'estreme Lagrime spargo.- O notte, orrida notte Di profanatoamor! volgon cinqu'anni, Che ad ogni istantea comparir mi torni 'o Da mie uétgogn. awolta; è mi rinfacci Il violato talamo. la fiamma Che acceserole furie, e che m'awampa Tuttor nel sen, mi rode, e viver fammi Vita d'inferno. O figlio, o di Ti'este 't Sola e trista memoria, io t'amo, e sei Tu di me degno, e dell'infame casa In cui scorre tuttor sanguedi padre. D'empj rimorsi oggetto,infausto,caro Pegno d'amor, de'miei delitti o negra, O spaventosaimmago!...OIr! r'ien (attoll,scena 2,pp 18a-85) l'esule Tieste: TIESTE Erope mia A liberare,od a morir. Or volge Omai il quint'anno, che esulem'aggiro t' Per le grechecontrade,e con mentito Nome trag€toi miei giorni; e spargopianti Dovunque io passo;e di gemiti e srida Empio gli ospiti alberghi.Erope serrrpre ed io?...Me misero! fuvolgo IVI'insegue; "'Contro il mio petto il ferro; ella s'aft:rccia, E lo ritorce, e par mi dica: un sctlo Auel ci acco[ga:e I'acciarodi mano lvfi strappa, e fugge. - La sóaveidea Di rivederlami trattenne,oh quante " \/oltc sul nrargctdclla ttlnrba, in punto l l iinc . C h e g i à r ' o l e l p r e c i p i t a r n r iA nri ritrassiin Dcltb, Nlcniictt . r.,r.1.,.., V i v e n c l t i,r r P i i r n t o . (atto V, sacrificale lamadre lppodamia: 2, pp.222'23) scena IPPODAMIA Cosí molti e grandi Son el'infortuni miei, ch'omai ricuso Di sofferirne pí,i. Tu che tant'hai " Coraggio di sòmmetterti, tuo labbro . A tuòÍratel dia morte: io per me' lI dlssl' Prima perir, poi tanta-a' piedi miei Carnificina awenga: il so, di sangue Hai sete tu: dissetati del mio; * Eeli tuoi scorni lavi' A che t'arretri? qu.l brando, a me: sazierott'io À-tn. 'Stn.ni"-ì"nr" di sangue, e piú fia caro A te, ch'egli è congiunto, ed e dl madre' lvla almen meco svanlsca ognl altro orrore " l ) , r l l : rr e g g i : rc l i l ) c [ 1 r p c :c l a i t r u t n i C h i c < l c s ìi n n o c u a v i t t i m a l l a p o r g o , O rc. in nr€ stessil; sc obbl[ar prometti Di Tíestc lc off ese e alla dolente Ert,pc rendi il p,rrgoletto, itl m'offro '" C t , n t e r r t aa l t ' a r à d è g l ' i < - l d isi d e g n a t i .