compenso alle vostre fatighe, e non avrete a pentirvi della vita
passata. Questo è il desiderio de' vostri parenti, che vi amano di
cuore, e vi ameranno finché avranno vita, a dispetto de' malevoli,
che cercano spargere la zizzania nella messe altrui. Perdono il tempo!
I vincoli di parentela non così facilmente si rompono — anzi più
saldi e tenaci si rendono, quando virtù e religione annida nei petti.
Quanto mi consolò la nuova dell'acquistata laurea in giurisprudenza,
non vale il dirlo. Potete da voi solo concepirlo — perché voi per
me tenete luogo più che di figlio. È ben inutile quindi far parole,
quando si conoscono i sentimenti. Basta così, e credo che sarete
persuaso una volta che io amo i figli di mia sorella come me
stesso.
Amatemi, caro nipote e compare, e ricordatevi spesso di me,
che riconoscenza vel impone.
Ricevetevi gli abbracci ed i saluti di vostra zia e di Luisetta, e
pensate a star bene in salute.
E da me un mille baci sinceri.
Melilo 22.2.78
L'aff.mo vostro Zio
Tomaso
V
Melito 23 febbraio 78
Mio caro fratello,
Antonio Amato mi presenta l'occasione ed io di buon umore mi
voglio trattenere un poco teco. Prima di tutto ti ringrazio dell'affetto
che mi porti e dei regali che mi ài inviato. Ho gradito immensamente il libro, per ora ringrazio te, colla venuta di Lorenzino ringrazio il cugino con lettera. Se potessi avere un opuscolo di dialoghi
quanto te ne sarei obbligata! Ho la necessità quest'anno, come pure
di una introduzione breve breve. Se non ti seccheresti mi faresti
cosa gradita. Caro Ciccillo, quando ci rivedremo noi? Non ti so
esprimere il dolore che provo per la tua lontananza. In quanto a
me credo di non vedere questo giorno tanto felice. Il mio cuore è
grandemente sconfortato e la mia fantasia molto esaltata. Non credo
possibile, che il tuo cuore eminentemente buono ed affettuoso possa
dimenticare noi. Ma io l'amerò sempre ancor lontano e l'unica mia
ambizione è sentirti felice ed in grazia di Dio.
Scrivimi spesso, ti prego, e sfoga con me i tuoi dolori, le
tue gioie e tutti i pensieri che la tua solitudine e fantasia possa
ingrandire. Se in tanta mia nullità posso servirti in qualche cosa,
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compenso alle vostre fatighe, e non avrete a pentirvi della vita