Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'istruzione Scolastica Ufficio V Unione Europea Fondo Sociale Europeo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2000-2006 Programmazione 2000-2006 Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) 1999 IT 05 1 PO 013 Presentazione Questo opuscolo racconta una esperienza di educazione ambientale, attraverso il progetto-pilota denominato Helianthus, elaborato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale ‘La scuola per lo sviluppo ’ finanziato con i Fondi strutturali europei. formazione ambientale come garanzia di un più efficace approccio occupazionale e di una maggiore coesione sociale. L’educazione ambientale, - è scritto nel PON ‘La scuola per lo sviluppo’- “rappresenta uno degli indirizzi trasversali rispetto ai quali la scuola italiana sta intraprendendo un percorso di radicale rinnovamento, mirando a recuperare un notevole ritardo nei confronti di più mature tradizioni formative europee” Tale esperienza ha prodotto una straordinaria quantità di materiale didattico, ancora in fase di classificazione per una successiva diffusione nelle scuole attraverso il sito del progetto. Il progetto ‘Helianthus’ è stata una prima risposta operativa a quelle indicazioni europee e agli impegni sottoscritti con la stesura del Programma nazionale. Qui abbiamo voluto anticipare alcune di quelle esperienze attraverso il racconto diretto di chi ne è stato protagonista. Il progetto, oggi alla sua seconda annualità, elaborato nelle sue linee di fondo da un gruppo di lavoro, costituito presso la nostra Direzione Generale, coordinato dall’Ispettore Gaetano Cannizzaro, è nato anche dalla consapevolezza che in materia di ambiente negli anni passati molte iniziative hanno peccato di disorganicità disperdendosi in momenti di informazione che ben poco hanno inciso sulla coscienza e meno ancora sui comportamenti quotidiani dei cittadini e dei giovani in particolare. Nel Programma Operativo Nazionale ‘La scuola per lo sviluppo’ trova esplicita formulazione l’importanza delle tematiche ambientali come uno dei percorsi fondamentali sul quale il sistema scolastico italiano dovrà misurarsi nei prossimi anni. Del resto è noto come ‘la tutela e il miglioramento dell’ambiente’ costituisca uno degli obiettivi centrali nella gestione dei Fondi strutturali europei. (Regolamento CE 1260/99, art.1) Il progetto è rivolto a tutti i giovani di età scolare, dalla primaria alla superiore, con azioni didattiche diversificate che si sono sviluppate attraverso più ambiti: dalla conoscenza storica a quella normativa, a quella scientifica; da quella dietetica a quella tecnologica. La considerazione degli aspetti ambientali è parte significativa del Trattato di Amsterdam e costituisce uno degli impegni politici di maggiore respiro della Comunità, affermato dalla Commissione nella Comunicazione del 1998, relativa all’integrazione dell’ambiente nelle politiche dell’Unione e in quella del maggio del 2001, sull’esigenza di conciliare le politiche riguardanti uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. L’intento del progetto è di offrire un contributo sia nel campo dell’informazione, rivolta in particolare agli studenti delle elementari e delle medie, che della formazione, dedicata agli studenti degli istituti superiori. Nella elaborazione del Programma Operativo Nazionale ‘La scuola per lo sviluppo’, l’educazione ambientale non poteva non trovare il necessario riconoscimento, sia nel modulare le azioni al rispetto dei vincoli politici e normativi in campo ambientale, sia, soprattutto, nella sottolineatura “dell’importanza della L’idea base è stata quella di misurarsi con la questione ambiente attraverso alcuni dei principali problemi che la contraddistinguono. Nel suo primo anno di realizzazione, a carattere sperimentale, si è configurato in cinque moduli, ognuno dei quali ha affrontato un aspetto specifico della galassia ambiente: 3 1.PREVENIRE PER NON INTERVENIRE Educare al rispetto dell’ambiente Le linee del progetto Helianthus sono state verificate e discusse, prima della loro articolazione operativa, in un incontro con rappresentanti di istituzioni, parti sociali e associazioni ambientaliste, dal quale è emerso un Osservatorio Permanente sul Progetto, con membri designati dalle varie istituzioni e associazioni presenti, col compito di monitorare e supportare le varie fasi del progetto. 2. PRODURRE NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE Agricoltura biosostenibile 3. CONOSCERE PER RISPETTARE Adotta un ecosistema I protagonisti del progetto Helianthus, nel corso della sua realizzazione, hanno partecipato a 4 seminari interregionali e 5 regionali ricevendone momenti formativi e di supporto tecnico in itinere, con il contributo anche di esperti segnalati dall’Osservatorio permanente. 4. LA FIDUCIA NON SI REGALA Il controllo dei parametri ambientali 5. DALLA NATURA ALLA NATURA Il percorso virtuoso dai prodotti ai rifiuti Tali seminari hanno consentito una crescita dei docenti coinvolti nei vari moduli attraverso il confronto con i relatori e i coordinatori, designati dall’Osservatorio, e una verifica diretta dello stato di avanzamento del progetto nelle singole regioni e nei diversi istituti e scuole coinvolte. I primi tre moduli a gestione verticale con reti tra istituti e scuole di ordine e gradi diversi, mentre gli altri due a gestione orizzontale, con reti, cioè, tra Istituti di pari grado. Le scuole che hanno partecipato al progetto pilota sono state individuate, e poste in rete, da 5 scuole affidatarie, scelte direttamente dalla Direzione Affari Internazionali, sulla base delle competenze, delle esperienze specifiche comprovate dalle attività svolte negli ultimi anni. Con tali criteri sono state individuate le seguenti istituzioni scolastiche come affidatarie del Progetto: l’ITI ‘Fermi’ di Napoli, l’ITA ‘Caramia’ di Locorotondo (Bari), l’IPSIA ‘Ascione’ di Palermo, l’ITI ‘Panella’ di Reggio Calabria e l’IPAA ‘Fortunato’ di Potenza. In attesa di valutazioni più rigorose si può senz’altro affermare che il bilancio complessivo è molto positivo: il progetto ha dato forma al tema dell’educazione ambientale, calandolo però in questioni specifiche legate alle emergenze del territorio. Gli Istituti che vi hanno partecipato si sono aperti al contributo di altre scuole e delle articolazioni istituzionali e associative del territorio in cui operano, con vantaggi didattici e crescite civili. Si sono accresciute le competenze e prospettate nuove professionalità. I cinque Istituti affidatari hanno elaborato un progetto specifico, attraverso un formulario precostituito, che conteneva anche l’indicazione delle reti di scuole che avrebbero dato vita al progetto medesimo: ogni scuola affidataria si sarebbe rapportata innanzitutto con cinque Istituti capofila, titolari di uno dei cinque moduli didattici, e, a loro volta, gli istituti capofila si sarebbero rapportati con gli istituti e le scuole che, in rete, avrebbero realizzato un loro specifico modulo. I prodotti didattici realizzati, che presto saranno messi in rete sul sito del progetto, potranno risultare strumenti utili a quanti vorranno misurarsi con il tema dell’educazione ambientale. Nelle pagine che seguono vengono presentate alcune delle tante esperienze fatte col progetto Helianthus, prima annualità. Qualcuno ha scritto che il mondo sarà salvato dalla bellezza. Il nostro ambiente oggi non è ad immagine della bellezza ma la scuola può alimentarne il bisogno nelle coscienze delle nuove generazioni. In tutto hanno partecipato al progetto 88 istituti con 220 classi per complessivi 3.283 studenti. 4 Osservare l’ambiente con occhi nuovi , questo il segreto di Helianthus È stato interrato un seme che produrrà i suoi frutti nella misura in cui noi adulti continueremo a credere e ad operare nel rispetto e nella salvaguardia del nostro territorio. Le giovani generazioni costituiscono futuro e speranza della nostra terra e dobbiamo sentirci responsabili nei loro confronti per continuare a costruire una vera coscienza di cittadini attenti e consapevoli. Tutelare e salvaguardare il territorio significa rispettare soprattutto se stessi e gli altri così come, recuperare a conoscere testimonianze del proprio passato, significa riscoprire le proprie radici. L’esperienza di un’insegnante Il progetto Helianthus 1 mi ha vista impegnata oltre che come componente del gruppo di progetto, anche come docente tutor a fianco dei miei alunni. Essere coinvolta nel portare avanti un percorso di lavoro, tanto impegnativo, mi induce oggi ad esprimere alcune considerazioni che vogliono essere un resoconto, e per gli addetti ai lavori, un momento di riflessione su quello che la scuola è in grado di fare. Il modulo 3 “Adotta un ecosistema” del progetto helianthus Puglia è risultato essere un vero e proprio laboratorio in cui si sono intersecate idee, proposte iniziative, per offrire ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, l’opportunità di intraprendere un vero viaggio di scoperta, che come dice Marcel Proust “ non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” e “ occhioni” i bambini, i ragazzi, i giovani, li hanno avuti. Li hanno avuti perché sono stati guidati a conoscere il proprio territorio “Barsento” nei suoi molteplici aspetti storico, antropico, naturalistico; sono stati incitati a riflettere, a immaginare, a fantasticare a salvaguardare, a rispettare, ad amare. Un grazie ai miei alunni e a tutti coloro che in forma diversa hanno contribuito ad accrescere la mia ricchezza professionale. (Insegnante scuola elementare.) 5 I.P.A.A. “G. Fortunato” Potenza "Educare al rispetto dell'ambiente: prevenire per non intervenire" Didattica e l’Ist. Comprensivo dello stesso comune hanno avuto modo di affrontare l’argomento della Agricoltura biosostenibile. Otto, complessivamente, le scuole che hanno lavorato sul primo modulo del progetto “Helianthus” e precisamente: l’I.P.A.A. “G. FORTUNATO”di Potenza con le coordinate di Potenza, Genzano di L., Avigliano (Lagopesole); gli Istituti Comprensivi di Lagopesole, Filiano, Barile, Genzano Di L., e Banzi; la Direzione Didattica 1° Circolo di Potenza; le Scuole Medie “Busciolano” e “Leopardi” di Potenza. Il progetto “Helianthus”, che si occupa in modo organico di alcune problematiche dell’ambiente, vuole, attraverso una serie di azioni mirate alla conoscenza e all'esperienza diretta di pratiche di produzioni agricole, educare i giovani ad un approccio sano e naturale ai prodotti della terra. Particolarmente felice è stata la scelta di far svolgere tale studio nella zona di Sant’Arcangelo (PZ) perché questa zona della Basilicata è particolarmente ricca di prodotti tipici che vengono coltivati con tecniche rispettose dell’ambiente. Gli alunni delle scuole partecipanti hanno affrontato il tema del “Bosco” sotto diversi punti di vista. Il lavoro, tenuto conto dell’età degli alunni, ha riguardato in particolare: lo studio della flora e fauna, presente nei boschi della Basilicata; il rapporto tra uomo e bosco, a partire dalla preistoria passando dal periodo di Federico II fino ai giorni nostri; i principali nodi problematici ed in particolare l’inquinamento e gli incendi. Gli allievi hanno avuto modo di studiare alcuni ecosistemi che caratterizzano il territorio, come la zona dei calanchi di Aliano, e scoprire perché alcuni dei prodotti tipici si coltivano proprio in quelle zone. In particolare si sono occupati delle tecniche di produzione dei peperoni di Senise, dei fagioli di Sarconi del vino di Roccanova e dell’olio delle colline del Materano. Hanno anche ricercato ed approfondito le varie tecniche di trasformazione di questi prodotti raccogliendo le ricette tradizionali che meglio li valorizzano. Alcuni alunni delle scuole elementari hanno raccolto e studiato tutte le storie, leggende e fiabe che hanno avuto sviluppo nel bosco. Il risultato finale, con la produzione di un CD-Rom, è stato entusiasmante. Il lavoro presentato nel magnifico castello di Federico II, di Castel Lagopesole, ha visto la contemporanea presenza di tutti i protagonisti: alunni, docenti e genitori, che hanno potuto non solo conoscersi ed ammirare i rispettivi lavori ma anche darsi appuntamento al prossimo progetto “Helianthus”. Il lavoro è stato raccolto in un CD-Rom presentato durante una frequentatissima manifestazione che ha visto riuniti tutti i partecipanti. Alla fine delle manifestazione è seguito l’assaggio di alcuni piatti preparati secondo le ricette tradizionali. Il modo “nuovo” con cui hanno lavorato in questo progetto ha galvanizzato talmente tanto i ragazzi che aspettano con ansia l’avvio del nuovo “Helianthus”. Gli allievi, che in prima persona hanno realizzato e portato avanti l’intero modulo, si sono detti completamente soddisfatti del progetto auspicando il ripetersi di questo tipo di intervento. “ Produrre nel rispetto della tradizione: Agricoltura biosostenibile” Di particolare interesse è stato il lavoro svolto in verticale tra scuole di ordine diverso. Nell’ambito del progetto “Helianthus” l’I.P.A.A. “G. FORTUNATO” di Potenza Sede coordinata di Sant’Arcangelo la Direzione 6 Liceo Classico ‘MARIA ADELAIDE’ PALERMO A LEZIONE SUL MONTE PELLEGRINO già dai Fenici considerato Montagna Sacra e oggi santuario della Santa Patrona della città. Sulla scorta della dimensione sperimentale di Helianthus I, i percorsi formativi sono stati strutturati in prospettiva verticale, pensati per essere integrabili nei curricoli ordinari, esportabili in altri contesti scolastici, improntati all’utilizzazione di una metodologia laboratoriale e allo sviluppo di attività sul campo. L’Educandato Statale “Maria Adelaide”, è stato per la Sicilia, istituto-capofila del Modulo 1 Prevenire per non intervenire – Educare al rispetto dell’ambiente un modulo verticale, cioè una rete di scuole dei tre ordini. Il compito del modulo, sintetizzato nel titolo, implicava una forte connotazione educativa; la progettazione è stata, pertanto, improntata a promuovere negli/lle studenti l’acquisizione di conoscenze competenze, ma soprattutto l’interiorizzazione di prospettive mentali e comportamenti ecocompatibili. Le attività del modulo hanno coinvolto 9 classi, per un totale di circa 230 alunni, 15 docenti interni, numerosi esperti dell’Università, degli EELL, delle Associazioni ambientaliste del territorio. Ciascuna delle classi coinvolte ha approfondito uno degli argomenti inerenti al sito, dalla Storia antropica della “montagna sacra”, alla biodiversità di flora e fauna,passando per la ricostruzione della storia geologica e l’esplorazione dell’ambiente costiero dell’Addaura. Tutti, così, hanno contribuito con pari importanza alla realizzazione dei risultati finali. Oltre all’organizzazione di concorso aperto a tutte le scuole di Palermo, i prodotti del lavoro sinergico di tutti i soggetti coinvolti in Helianthus I, cartelloni, foto, diapositive, terracotte, calchi, graffiti…,sono stati presentati all’interno di una mostra finale. Sono state, inoltre, realizzate presentazioni multimediali, poi raccolte in un unico CD e un videodocumentario ispirato all’esperienza. La struttura verticale e reticolare del modulo ha comportato un intenso e non sempre facile lavoro di rete il cui punto di snodo è stata l’ intesa sulla scelta del sito di rilevanza ambientale nel quale sviluppare le attività didattiche e cioè il Monte Pellegrino, un luogo esemplarmente sintetico delle molteplici istanze implicate nella attuale nozione di ambiente. Il Monte è infatti una Riserva Naturale all’interno di un territorio, la città di Palermo, fortemente, spesso, selvaggiamente urbanizzato; è un distretto territoriale comprensivo degli ambienti più diversi: dalla vegetazione rupestre, all’ambiente di costa, è un elemento connotativo dell’identità cittadina; una presenza “forte” sul piano geologico, storico, fisico, religioso; Êun sito archeologico peculiare; un ambiente privilegiato per lo studio dei fossili; una roccaforte di biodiversità, con notevole presenza di endemismi; infine un Luogo dello spirito, 7 Direzione Didattica del 78° Circolo Didattico NAPOLI teristiche vulcaniche della zona flegrea e quelle della zona vesuviana è stata una “scoperta” indotta sia dagli studi effettuati sui luoghi vulcanici che dai sopralluoghi effettuati mediante visite guidate. PROGETTO “HELIANTHUS” 1 L’educazione ambientale, al pari di ogni disciplina di studio, concorre, attraverso strumenti e modalità operative adeguati, al superamento del divario, talvolta ancora esistente, tra un sapere scolastico, spesso puramente verbale, ed un sapere empirico, suffragato dall’esperienza e, per questo, sicuramente più consapevole e significativo. Il percorso educativo ha visto, per un intero anno scolastico, l’impegno professionale di un gruppo di docenti e quello più “curioso” di un gruppo di alunni particolamente interessati alle problematiche scientifiche ed ambientali. Ciò è possibile se vengono adottate prassi educative fondate sulla ricerca e sul lavoro comune, che sviluppano, rispettivamente, la capacità di osservazione e di riflessione degli alunni e la disponibilità e l’abilità al confronto e allo scambio . Esso ha determinato il coinvolgimento anche di altri alunni della scuola, con i quali è stata condivisa l’esperienza, anche se solo attraverso il racconto, nonchè dei genitori degli alunni direttamente coinvolti, che si sono posti in termini di collaborazione e di interesse. Il Vesuvio è stato oggetto di conoscenza e di esplorazione nell’ambito del progetto ambientale “Helianthus 1” cui ha aderito il 78° circolo didattico di Napoli. La produzione di materiali didattici relativi al progetto è stata oggetto di una mostra finale visitata dai genitori di tutti gli alunni, oltre che da docenti ed alunni della scuola. La conoscenza diretta del Vesuvio e dell’ambiente naturale ad esso circostante,con tutte le sue specifiche connotazioni, ha costituito , per gli alunni appartenenti ad un quartiere logisticamente distante dal nostro vulcano, un’esperienza di grande valenza educativa, non solo in termini di conoscenza diretta di altri ambienti, ma anche per le sollecitazioni di ordine culturale e scientifico che essa ha fornito. La mostra tuttavia, ha rappresentato non una conclusione , ma un punto di partenza per un impegno più ampio finalizzato alla conoscenza dell’ambiente e, soprattutto, all’acquisizione e consolidamento di comportamenti improntati al rispetto dell’ambiente ed alla sua difesa contro chi genera, agevola e tollera l’inquinamento e lo sfruttamento dello stesso. La connessione, infatti, tra le carat- 8 Istituto Tecnico Commerciale “A.Genovesi” SALERNO LA SCUOLA SI GUARDA INTORNO Hanno contato le macchine: moltissime! (”PREVENIRE PER NON INTERVENIRE” PROGETTO HELIANTHUS) I più grandi hanno indagato sulla salute dell’aria e del calore solare: hanno trovato inquinamento e melanomi che uccidono l’uomo. Salerno. I ragazzi di cinque scuole, dalle elementari alle medie, inferiori e superiori, insieme, nel progetto Helianthus, per due anni hanno lavorato con enorme entusiasmo e voglia di sapere, voglia di conoscere quanto sia bello il mare del loro paese, quanto l’uomo attenta alla sua salute. Tutti insieme si sono riuniti in piazza, al centro della città, con striscioni e manifesti, in uno spazio messo a disposizione dal Comune, hanno informato i cittadini, li hanno avvicinati per le strade, nei negozi, li hanno fatti partecipi. Lo hanno saputo! I più piccoli sono andati sulle marine della costiera amalfitana e hanno parlato con i pescatori. Con il berretto giallo, la pettorina azzurra con la scritta ”HELIANTHUS” hanno portato ovunque il suo messaggio: quello di un mondo migliore! Hanno visto i rifiuti abbandonati sulle spiagge e hanno voluto pulire. Lo porteranno nel loro cuore per sempre! Sono andati per le strade della città e hanno contato gli alberi: ben pochi! 9 Istituto Tecnico Industriale “A. PANELLA” REGGIO CALABRIA “ La FIDUCIA NON SI REGALA: Controllo dei parametri ambientali” L’azione d’informazione e sensibilizzazione, svolta negli ultimi anni da Enti istituzionali e Associazioni, ha contribuito alla promozione di una diffusa, ma in qualche caso generica, conoscenza delle tematiche ambientali. Nella consapevolezza dell’importanza che assume la reale conoscenza delle problematiche connesse alla questione ambiente per la qualità della vita, il Progetto Helianthus, cofinanziato, attraverso il FSE, dalla Comunità Europea, si propone di effettuare un’azione d’informazione, formazione dettagliata e organica a studenti delle Scuole Statali, di diverso ordine e grado, di alcune Regioni dell’Italia meridionale. L’azione formativa, incentrata su un’attività di studio, ricerca e sperimentazione, ha come obiettivo lo sviluppo della consapevolezza dei vari aspetti dei problemi ambientali e la preparazione di competenze professionali su problemi specifici che contraddistinguono la complessa questione ambiente. Il Progetto Helianthus, nella sua struttura modulare, affronta diversi aspetti della problematica ambiente, tra cui “Il controllo dei parametri ambientali” L’esperienza didattica relativa a quest’ultimo aspetto ha coinvolto studenti di due Istituti di Istruzione Superiore della città di Reggio Calabria, l’Istituto Tecnico Industriale Statale “A. Panella” e l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “G.Mottareale”. Nel corso dell’anno scolastico 2001-2002, l’attività di studio e ricerca si è soffermata sulla “legislazione vigente” e sui “parametri” che caratterizzano la qualità dell’aria del territorio di Villa San Giovanni (RC), cittadina che, essendo attraversata da un considerevole numero di autoveicoli, riveste notevole interesse per l’argomento affrontato. Per l’esame di tale tematica sono stati individuati gli ambiti di lavoro più coerenti ai due diversi indirizzi di studio. Gli studenti dell’ITIS “A.Panella”, guidati dal prof. Leonardo Covelli, hanno affrontato il rilevamento chimico della qualità dell’aria, mentre gli studenti dell’IPSAA “G.Mottareale” seguiti dalla prof.ssa Anna Di Lorenzo, sono stati impegnati in un’attività di biomonitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico tramite la biodiversità dei licheni epifiti. Il percorso didattico progettuale ha coinvolto due classi dell’ITIS “Panella” e 27 studenti (classe aperta) dell’IPSAA “Mottareale” e si è articolato in lezioni frontali, attività di ricerca, di laboratorio e rilevamento sul campo. Le prime hanno favorito l’acquisizione delle conoscenze di base relative alle caratteristiche strutturali delle sostanze osservate e delle apparecchiature di monitoraggio dell’aria e dei licheni, organismi utilizzati come bioindicatori nelle tecniche di biomonitoraggio, lo studio sul campo ha consentito l’applicazione delle tecniche di rilevamento e di misurazione. LABORATORIO MOBILE DI MONITORAGGIO ATMOSFERICO Relazione sull’attività di monitoraggio della qualità dell’aria in ambiente urbano effettuato in Villa S. Giovanni dal 15 aprile al 22 aprile 2002. Nei giorni compresi tra il 15/04/2002 e 22/04/2002, secondo le previsioni del progetto Helianthus fase 2^ Realizzazione relativa al “controllo dei parametri ambientali”, è iniziata l’attività di registrazione della concentrazione degli inquinanti atmosferici. Il Laboratorio Mobile di Monitoraggio Atmosferico di questo Istituto è stato collocato, in postazione fissa, in Villa S. Giovanni v.le Italia. Il punto di campionamento è stato scelto al fine di fornire dati sull’area all’interno di una zona dove si raggiungono i più elevati livelli di inquinanti a cui la popolazione è esposta, direttamente o indirettamente. L’ingresso delle sonde di campionamento è stato posto a circa 3 metri sopra il livello del suolo, ad una distanza maggiore di 25 metri dal bordo di grandi incroci e a più di 5 metri dal bordo stradale, badando che lo scarico del campionatore non crei il riciclo dell’aria verso l’ingresso del campionatore. 10 Il metodo di scelta del sito è stato dettato anche dalla disponibilità di energia elettrica e della sicurezza di accesso al laboratorio mobile da parte degli alunni e docenti. gli strumenti relativi alla determinazione dell’ossido di zolfo e degli idrocarburi incombusti non fornivano valori validi per cui non sono stati riportati. Effettuate le operazioni di calibrazione, il laboratorio mobile ha rilevato in continuo dati sia di concentrazioni degli inquinanti atmosferici (monossido di carbonio, particelle sospese totali, biossido d’azoto, ozono, benzene) sia di parametri meteorologici. In riferimento alla registrazione dei dati meteorologici i valori registrati e validi sono quelli relativi a: temperatura, direzione del vento, velocità del vento, pressione atmosferica e irraggiamento. Le analisi degli inquinanti citati è stata eseguita con analizzatori automatici collegati, per la registrazione dei dati analitici, ad un sistema elettronico computerizzato di acquisizione ed elaborazione dati. I dati rilevati per gli inquinanti in questo periodo di osservazione vengono posti in confronto con quelli indicati come livello di attenzione e livello di allarme dal D.M. Ambiente 25.11.1994. A questo proposito è doveroso puntualizzare che le procedure da attivare per rilevare i dati da mettere in relazione con i livelli citati sono più articolate, nel tempo e nello spazio, di quelle realizzate nel periodo in questione. Deve essere chiaro il fatto che la significatività dei dati utilizzati è direttamente proporzionale alla loro qualità, quantità e rappresentatività; mentre la qualità dei dati è connessa alla strumentazione e alle procedure di analisi adottate, i relativi fattori quantità e rappresentatività sono dipendenti dal numero, dalla periodicità, dalla ubicazione delle postazioni individuate per effettuare i rilevamenti, in sintesi cioè dai criteri adottati per progettare una campagna di rilevamento dati. Il gruppo di lavoro, incaricato (formato da docenti e alunni) ad seguire le operazioni relative all’analisi degli inquinanti e dei parametri meteorologici, ha operato regolarmente nel senso che ha garantito una costante sorveglianza del laboratorio mobile nei giorni di rilevamento. I valori rilevati dagli analizzatori e dai sensori meteorologici sono stati acquisiti dal computer per mezzo del software DAFNE. Da software, i valori pervenuti all’elaboratore in tempo reale sono stati convertiti in valori medi al minuto, medie orarie e medie giornaliere. Successivamente per un criterio di aderenza alle norme in vigore sulla qualità dell’aria sono state tradotte in tabella le medie orarie e quelle giornaliere degli inquinanti. Dei valori relativi ai parametri meteorologici sono stati riportati i valori minimi e massimi giornalieri. Per rendere immediatamente leggibili i valori delle medie delle concentrazioni sono stati elaborati gli istogrammi dei valori delle medie tabulate per ciascun giorno di monitoraggio. Le concentrazioni degli inquinanti, come si evince dai dati riportati durante il periodo di rilevamento, sono risultate tutte inferiori ai livelli d’attenzione. Non avendo effettuato altri rilevamenti in condizioni meteorologiche diverse da quelle registrate nel periodo indicato ma con uguale flusso di traffico veicolare, non è possibile valutare in che misura i venti e le piogge abbiano concorso a mantenere sotto i livelli di guardia le concentrazioni analizzate. E’ comunque certo che i due elementi (vento e pioggia) hanno agevolato molto l’abbattimento e la dispersione degli inquinanti. Ciò ha permesso di rilevare il funzionamento degli analizzatori sia nelle condizioni di regolarità che in quelle di anomalia. Dalla sorveglianza fatta ci si è accorti che 11 Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato "ASCIONE" - PALERMO Nell’anno scolastico 2002 l’IPSIA Ascione di Palermo è stata individuata quale scuola polo del progetto di educazione ambientale Helianthus, da realizzare in rete con diverse scuole della Sicilia e di altre quattro regioni del Sud Italia.Il progetto, articolato in cinque moduli, relativi a diverse tematiche sulla questione ambientale, prevedeva la possibile strutturazione di reti verticali (cioè tra scuole di diverso ordine e grado) e reti orizzontali (costituite cioè tra scuole dello stesso ordine). Nello svolgimento del modulo 4, un segmento dedicato al controllo dei parametri ambientali, l’Ascione, istituto professionale per biochimici, ottici e odontotecnici, ha interagito con l’Istituto agrario Damiani di Marsala, coinvolgendo un totale di ottanta alunni.Il gruppo di progetto che si è costituito presso le due scuole ha deciso di monitorare la qualità dell’ambiente attraverso il controllo dell’inquinamento dell’aria, esperienza nuova per entrambe le scuole che hanno raccolto con entusiasmo la sfida proposta da Helianthus e cioè realizzare un’azione di formazione più che di informazione, rendendo gli allievi protagonisti della costruzione del proprio rapporto con l’ambiente. La tipologia di allievi coinvolti consentiva un approccio piuttosto tecnico – specialistico ma occorreva comunque avvicinarsi al vissuto quotidiano degli alunni. I docenti partecipanti hanno perciò deciso, dopo una fase preparatoria di documentazione e formazione specifica, di elaborare un percorso ad espansione, in cui l’ambiente oggetto di controllo diveniva via via più grande e contemporaneamente diventavano più sofisticate le tecniche di indagine. Una volta distribuiti i compiti tra le scuole, in funzione delle competenze e delle dotazioni tecniche in possesso delle stesse, si è passati alla concretizzazione del programma. Il primo step è stato realizzato dagli alunni del Damiani che hanno determinato gli Indici di Contaminazione Ambientale nelle aule e nei laboratori dell’Istituto. Gli alunni dell’Ascione hanno poi allargato il raggio d’azione all’ ambiente immediatamente circostante la propria scuola. A questo scopo gli allievi, in collaborazione con specialisti dell’Azienda di Igiene Ambientale di Palermo, hanno installato negli spazi antistanti l’Istituto una pompa sequenziale per la determinazione delle polveri sottili e del Piombo; attraverso il posizionamento di campionatori passivi, è stata monitorata la concentrazione del benzene e degli ossidi di zolfo e di azoto del quartiere di Borgo N u o vo, d o ve h a s e d e l ’A s c i o n e . Pa ra l l e l a m e n t e , n e l q u a r t i e r e d i appartenenza del Damiani, gli allievi procedevano al rilevamento dei campi elettromagnetici servendosi di un laboratorio mobile. In una vasta zona della città di Marsala è stato controllato il livello di inquinamento da idrocarburi aromatici, attraverso il biomonitoraggio sulle foglie di Olea Europea ( albero di olivo ), avvalendosi della consulenza di ricercatori dell’Università di Palermo. Il campionamento è stato realizzato da un gruppo misto di allievi delle due scuole; le analisi si sono svolte presso i laboratori dell’Ascione, riunendo gli allievi delle scuole in rete nei momenti più significativi delle operazioni e ricorrendo alla trasmissione via e–mail dei filmati relativi alle altre fasi di lavoro. I risultati delle analisi, elaborati dagli allievi anche in forma multimediale, sono stati presentati non solo alla comunità scolastica ma pure alle Istituzioni e attraverso i media alla popolazione, dando così la massima diffusione al lavoro svolto dagli alunni delle due scuole. Al di là dei risultati descrivibili come conoscenza e applicazione di tecniche significative e innovative nel campo del controllo ambientale, il prodotto qualitativamente più importante è rappresentato dalla crescita dei vari gruppi di lavoro che hanno imparato a interagire concretamente, costruendo pezzo dopo pezzo la rete, attraverso cui veicolare esperienze e prodotti che diventano patrimonio di tutti. 12 IstitutoTecnico Industriale "Ferraris" PALMI (RC) rilevazione, per individuare criteri strumenti e modalità di smaltimento dei rifiuti prodotti dalle industrie olearie in esso presenti. DALLA NATURA ALLA NATURA: “Il percorso virtuoso dai prodotti ai rifiuti” La sfida formativa, imposta al paese dall’evoluzione sociale, economica e politica, indotta dall’avvento della società complessa e globale, ha comportato un ripensamento delle funzioni della scuola e ha indotto l’esigenza di ridefinire i suoi ambiti di intervento educativo. In tale prospettiva va collocato il Progetto Helianthus , realizzato nell’anno scolastico 20012002, che, accogliendo l’articolata domanda formativa del tempo presente, ha ideato e proposto un percorso di apprendimento, finalizzato alla promozione delle conoscenze e delle competenze necessarie per acquisire consapevolezza delle problematiche ambientali e per comprendere l’importanza assunta dall’educazione ambientale nell’attuale società , in cui il cieco scientismo e l’incontrollato sviluppo tecnologico hanno compromesso la sopravvivenza dell’uomo e dell’intero pianeta. Il progetto è stato articolato in cinque moduli, afferenti altrettante tematiche ambientali. Il modulo n °5 , riferito alla gestione dei rifiuti in prospettiva di una loro reimmissione nel ciclo produttivo, ha previsto un processo di ricerca-azione, finalizzato alla dimostrazione dell’assunto che i rifiuti possono trasformarsi in risorse: A tal fine è stato individuato dalla rete formativa , coordinata dall’Istituto Ferraris di Palmi e della quale hanno fatto parte L’IPSARA di Villa S Giovanni e L’ITIS “Panella” di Reggio Calabria, un sito di 13 La ricerca, avviata tramite visite guidate ad antichi frantoi e moderne aziende olearie, ha sollecitato nei giovani la riflessione sui limiti ed i vantaggi del progresso scientifico e tecnologico in merito allo smaltimento delle sanse, delle acque reflue e di ogni altro possibile scarto o rifiuto di produzione, ma ha soprattutto dimostrato loro che il corretto smaltimento dei rifiuti e dei prodotti di scarto delle produzione industriale, non solo rappresenta una soluzione per tutelare l’ambiente, ma può configurarsi anche come possibile ipotesi per dare vita ad ulteriori cicli produttivi, che contrastano il fenom e n o dell’inquinamento, e nel contempo potenziano il settore dell’imprenditorialità giovanile e la nascita di piccole imprese: un esempio in tal senso è stato offerto ai giovani da un’ industria visitata, che utilizza le sanse per la costruzione di pannelli impiegabili in edilizia, che vengono esportati con successo anche al di fuori del mercato nazionale Le interviste agli anziani,le ricerche realizzate con il supporto di strumenti multimediali e la consulenza di esperti del settore hanno poi motivato l’esplorazione di ulteriori e più comuni forme di riutilizzazione e valorizzazione dei rifiuti dell’industria olearia ma soprattutto hanno concretamente dimostrato la possibilità di trasformare “ ciò che si pensava di gettar via” in risorsa contrastando in tal modo non solo una delle cause di inquinamento del pianeta , ma anche quel generalizzato atteggiamento, indotto dall’era del consumismo che continua a provocare montagne di rifiuti che finiranno con il sommergere la civiltà Elenco riferimento Istituti 14 NOTE 15 NOTE 16 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'istruzione Scolastica Ufficio V Unione Europea Fondo Sociale Europeo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2000-2006