Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali
dell'istruzione Scolastica
Ufficio V
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
2000-2006
Programmazione 2000-2006
Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia)
1999 IT 05 1 PO 013
Presentazione
Questo opuscolo racconta una esperienza
di educazione ambientale, attraverso il
progetto-pilota denominato Helianthus,
elaborato dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, nell’ambito
del Programma Operativo Nazionale ‘La
scuola per lo sviluppo ’ finanziato con i
Fondi strutturali europei.
formazione ambientale come garanzia di
un più efficace approccio occupazionale e
di una maggiore coesione sociale.
L’educazione ambientale, - è scritto nel
PON ‘La scuola per lo sviluppo’- “rappresenta
uno degli indirizzi trasversali rispetto ai
quali la scuola italiana sta intraprendendo
un percorso di radicale rinnovamento,
mirando a recuperare un notevole ritardo
nei confronti di più mature tradizioni
formative europee”
Tale esperienza ha prodotto una
straordinaria quantità di materiale didattico,
ancora in fase di classificazione per una
successiva diffusione nelle scuole attraverso
il sito del progetto.
Il progetto ‘Helianthus’ è stata una prima
risposta operativa a quelle indicazioni
europee e agli impegni sottoscritti con la
stesura del Programma nazionale.
Qui abbiamo voluto anticipare alcune di
quelle esperienze attraverso il racconto
diretto di chi ne è stato protagonista.
Il progetto, oggi alla sua seconda
annualità, elaborato nelle sue linee di fondo
da un gruppo di lavoro, costituito presso
la nostra Direzione Generale, coordinato
dall’Ispettore Gaetano Cannizzaro, è nato
anche dalla consapevolezza che in materia
di ambiente negli anni passati molte
iniziative hanno peccato di disorganicità
disperdendosi in momenti di informazione
che ben poco hanno inciso sulla coscienza
e meno ancora sui comportamenti quotidiani
dei cittadini e dei giovani in particolare.
Nel Programma Operativo Nazionale ‘La
scuola per lo sviluppo’ trova esplicita
formulazione l’importanza delle tematiche
ambientali come uno dei percorsi
fondamentali sul quale il sistema scolastico
italiano dovrà misurarsi nei prossimi anni.
Del resto è noto come ‘la tutela e il
miglioramento dell’ambiente’ costituisca
uno degli obiettivi centrali nella gestione
dei Fondi strutturali europei. (Regolamento
CE 1260/99, art.1)
Il progetto è rivolto a tutti i giovani di
età scolare, dalla primaria alla superiore,
con azioni didattiche diversificate che si
sono sviluppate attraverso più ambiti: dalla
conoscenza storica a quella normativa, a
quella scientifica; da quella dietetica a quella
tecnologica.
La considerazione degli aspetti ambientali
è parte significativa del Trattato di
Amsterdam e costituisce uno degli impegni
politici di maggiore respiro della Comunità,
affermato dalla Commissione nella
Comunicazione del 1998, relativa
all’integrazione dell’ambiente nelle politiche
dell’Unione e in quella del maggio del 2001,
sull’esigenza di conciliare le politiche
riguardanti uno sviluppo sostenibile dal
punto di vista ambientale, economico e
sociale.
L’intento del progetto è di offrire un
contributo sia nel campo dell’informazione,
rivolta in particolare agli studenti delle
elementari e delle medie, che della
formazione, dedicata agli studenti degli
istituti superiori.
Nella elaborazione del Programma
Operativo Nazionale ‘La scuola per lo
sviluppo’, l’educazione ambientale non
poteva non trovare il necessario
riconoscimento, sia nel modulare le azioni
al rispetto dei vincoli politici e normativi in
campo ambientale, sia, soprattutto, nella
sottolineatura “dell’importanza della
L’idea base è stata quella di misurarsi
con la questione ambiente attraverso alcuni
dei principali problemi che la
contraddistinguono. Nel suo primo anno di
realizzazione, a carattere sperimentale, si
è configurato in cinque moduli, ognuno dei
quali ha affrontato un aspetto specifico
della galassia ambiente:
3
1.PREVENIRE PER NON INTERVENIRE
Educare al rispetto dell’ambiente
Le linee del progetto Helianthus sono
state verificate e discusse, prima della loro
articolazione operativa, in un incontro con
rappresentanti di istituzioni, parti sociali e
associazioni ambientaliste, dal quale è
emerso un Osservatorio Permanente sul
Progetto, con membri designati dalle varie
istituzioni e associazioni presenti, col compito
di monitorare e supportare le varie fasi del
progetto.
2. PRODURRE NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE
Agricoltura biosostenibile
3. CONOSCERE PER RISPETTARE
Adotta un ecosistema
I protagonisti del progetto Helianthus,
nel corso della sua realizzazione, hanno
partecipato a 4 seminari interregionali e 5
regionali ricevendone momenti formativi e
di supporto tecnico in itinere, con il
contributo anche di esperti segnalati
dall’Osservatorio permanente.
4. LA FIDUCIA NON SI REGALA
Il controllo dei parametri ambientali
5. DALLA NATURA ALLA NATURA
Il percorso virtuoso dai prodotti ai
rifiuti
Tali seminari hanno consentito una
crescita dei docenti coinvolti nei vari moduli
attraverso il confronto con i relatori e i
coordinatori, designati dall’Osservatorio, e
una verifica diretta dello stato di
avanzamento del progetto nelle singole
regioni e nei diversi istituti e scuole coinvolte.
I primi tre moduli a gestione verticale
con reti tra istituti e scuole di ordine e gradi
diversi, mentre gli altri due a gestione
orizzontale, con reti, cioè, tra Istituti di pari
grado.
Le scuole che hanno partecipato al
progetto pilota sono state individuate, e
poste in rete, da 5 scuole affidatarie, scelte
direttamente dalla Direzione Affari
Internazionali, sulla base delle competenze,
delle esperienze specifiche comprovate dalle
attività svolte negli ultimi anni. Con tali
criteri sono state individuate le seguenti
istituzioni scolastiche come affidatarie del
Progetto: l’ITI ‘Fermi’ di Napoli, l’ITA
‘Caramia’ di Locorotondo (Bari), l’IPSIA
‘Ascione’ di Palermo, l’ITI ‘Panella’ di Reggio
Calabria e l’IPAA ‘Fortunato’ di Potenza.
In attesa di valutazioni più rigorose si
può senz’altro affermare che il bilancio
complessivo è molto positivo: il progetto
ha dato forma al tema dell’educazione
ambientale, calandolo però in questioni
specifiche legate alle emergenze del
territorio. Gli Istituti che vi hanno
partecipato si sono aperti al contributo di
altre scuole e delle articolazioni istituzionali
e associative del territorio in cui operano,
con vantaggi didattici e crescite civili. Si
sono accresciute le competenze e
prospettate nuove professionalità.
I cinque Istituti affidatari hanno elaborato
un progetto specifico, attraverso un
formulario precostituito, che conteneva
anche l’indicazione delle reti di scuole che
avrebbero dato vita al progetto medesimo:
ogni scuola affidataria si sarebbe rapportata
innanzitutto con cinque Istituti capofila,
titolari di uno dei cinque moduli didattici,
e, a loro volta, gli istituti capofila si sarebbero
rapportati con gli istituti e le scuole che, in
rete, avrebbero realizzato un loro specifico
modulo.
I prodotti didattici realizzati, che presto
saranno messi in rete sul sito del progetto,
potranno risultare strumenti utili a quanti
vorranno misurarsi con il tema
dell’educazione ambientale.
Nelle pagine che seguono vengono
presentate alcune delle tante esperienze
fatte col progetto Helianthus, prima
annualità.
Qualcuno ha scritto che il mondo sarà
salvato dalla bellezza. Il nostro ambiente
oggi non è ad immagine della bellezza ma
la scuola può alimentarne il bisogno nelle
coscienze delle nuove generazioni.
In tutto hanno partecipato al progetto
88 istituti con 220 classi per complessivi
3.283 studenti.
4
Osservare l’ambiente con
occhi nuovi , questo il segreto
di Helianthus
È stato interrato un seme che produrrà
i suoi frutti nella misura in cui noi adulti
continueremo a credere e ad operare nel
rispetto e nella salvaguardia del nostro
territorio. Le giovani generazioni
costituiscono futuro e speranza della nostra
terra e dobbiamo sentirci responsabili nei
loro confronti per continuare a costruire
una vera coscienza di cittadini attenti e
consapevoli. Tutelare e salvaguardare il
territorio significa rispettare soprattutto
se stessi e gli altri così come, recuperare
a conoscere testimonianze del proprio
passato, significa riscoprire le proprie
radici.
L’esperienza di un’insegnante
Il progetto Helianthus 1 mi ha vista
impegnata oltre che come componente del
gruppo di progetto, anche come docente
tutor a fianco dei miei alunni. Essere
coinvolta nel portare avanti un percorso
di lavoro, tanto impegnativo, mi induce
oggi ad esprimere alcune considerazioni
che vogliono essere un resoconto, e per gli
addetti ai lavori, un momento di riflessione
su quello che la scuola è in grado di fare.
Il modulo 3 “Adotta un ecosistema” del
progetto helianthus Puglia è risultato essere
un vero e proprio laboratorio in cui si sono
intersecate idee, proposte iniziative, per
offrire ai bambini, ai ragazzi, ai giovani,
l’opportunità di intraprendere un vero
viaggio di scoperta, che come dice Marcel
Proust “ non consiste nel cercare nuove
terre, ma nell’avere nuovi occhi” e “
occhioni” i bambini, i ragazzi, i giovani,
li hanno avuti. Li hanno avuti perché sono
stati guidati a conoscere il proprio territorio
“Barsento” nei suoi molteplici aspetti
storico, antropico, naturalistico; sono stati
incitati a riflettere, a immaginare, a
fantasticare a salvaguardare, a rispettare,
ad amare.
Un grazie ai miei alunni e a tutti coloro
che in forma diversa hanno contribuito ad
accrescere la mia ricchezza professionale.
(Insegnante scuola elementare.)
5
I.P.A.A. “G. Fortunato”
Potenza
"Educare al rispetto dell'ambiente:
prevenire per non intervenire"
Didattica e l’Ist. Comprensivo dello stesso
comune hanno avuto modo di affrontare
l’argomento della Agricoltura biosostenibile.
Otto, complessivamente, le scuole che
hanno lavorato sul primo modulo del
progetto “Helianthus” e precisamente:
l’I.P.A.A. “G. FORTUNATO”di Potenza con
le coordinate di Potenza, Genzano di L.,
Avigliano (Lagopesole); gli Istituti
Comprensivi di Lagopesole, Filiano, Barile,
Genzano Di L., e Banzi; la Direzione
Didattica 1° Circolo di Potenza; le Scuole
Medie “Busciolano” e “Leopardi” di Potenza.
Il progetto “Helianthus”, che si occupa
in modo organico di alcune problematiche
dell’ambiente, vuole, attraverso una serie
di azioni mirate alla conoscenza e
all'esperienza diretta di pratiche di
produzioni agricole, educare i giovani ad
un approccio sano e naturale ai prodotti
della terra.
Particolarmente felice è stata la scelta di
far svolgere tale studio nella zona di
Sant’Arcangelo (PZ) perché questa zona
della Basilicata è particolarmente ricca di
prodotti tipici che vengono coltivati con
tecniche rispettose dell’ambiente.
Gli alunni delle scuole partecipanti hanno
affrontato il tema del “Bosco” sotto diversi
punti di vista.
Il lavoro, tenuto conto dell’età degli alunni,
ha riguardato in particolare: lo studio della
flora e fauna, presente nei boschi della
Basilicata; il rapporto tra uomo e bosco, a
partire dalla preistoria passando dal periodo
di Federico II fino ai giorni nostri; i principali
nodi problematici ed in particolare
l’inquinamento e gli incendi.
Gli allievi hanno avuto modo di studiare
alcuni ecosistemi che caratterizzano il
territorio, come la zona dei calanchi di
Aliano, e scoprire perché alcuni dei prodotti
tipici si coltivano proprio in quelle zone.
In particolare si sono occupati delle
tecniche di produzione dei peperoni di
Senise, dei fagioli di Sarconi del vino di
Roccanova e dell’olio delle colline del
Materano. Hanno anche ricercato ed
approfondito le varie tecniche di
trasformazione di questi prodotti
raccogliendo le ricette tradizionali che
meglio li valorizzano.
Alcuni alunni delle scuole elementari
hanno raccolto e studiato tutte le storie,
leggende e fiabe che hanno avuto sviluppo
nel bosco.
Il risultato finale, con la produzione di un
CD-Rom, è stato entusiasmante.
Il lavoro presentato nel magnifico castello
di Federico II, di Castel Lagopesole, ha
visto la contemporanea presenza di tutti
i protagonisti: alunni, docenti e genitori,
che hanno potuto non solo conoscersi ed
ammirare i rispettivi lavori ma anche darsi
appuntamento al prossimo progetto
“Helianthus”.
Il lavoro è stato raccolto in un CD-Rom
presentato durante una frequentatissima
manifestazione che ha visto riuniti tutti i
partecipanti.
Alla fine delle manifestazione è seguito
l’assaggio di alcuni piatti preparati secondo
le ricette tradizionali.
Il modo “nuovo” con cui hanno lavorato
in questo progetto ha galvanizzato talmente
tanto i ragazzi che aspettano con ansia
l’avvio del nuovo “Helianthus”.
Gli allievi, che in prima persona hanno
realizzato e portato avanti l’intero modulo,
si sono detti completamente soddisfatti
del progetto auspicando il ripetersi di questo
tipo di intervento.
“ Produrre nel rispetto della tradizione:
Agricoltura biosostenibile”
Di particolare interesse è stato il lavoro
svolto in verticale tra scuole di ordine
diverso.
Nell’ambito del progetto “Helianthus”
l’I.P.A.A. “G. FORTUNATO” di Potenza Sede
coordinata di Sant’Arcangelo la Direzione
6
Liceo Classico ‘MARIA ADELAIDE’
PALERMO
A LEZIONE SUL MONTE PELLEGRINO
già dai Fenici considerato Montagna Sacra
e oggi santuario della Santa Patrona della
città. Sulla scorta della dimensione sperimentale di Helianthus I, i percorsi formativi sono stati strutturati in prospettiva
verticale, pensati per essere integrabili
nei curricoli ordinari, esportabili in altri
contesti scolastici, improntati all’utilizzazione di una metodologia laboratoriale e
allo sviluppo di attività sul campo.
L’Educandato Statale “Maria Adelaide”,
è stato per la Sicilia, istituto-capofila del
Modulo 1 Prevenire per non intervenire
– Educare al rispetto dell’ambiente un
modulo verticale, cioè una rete di scuole
dei tre ordini. Il compito del modulo,
sintetizzato nel titolo, implicava una forte
connotazione educativa; la progettazione
è stata, pertanto, improntata a promuovere negli/lle studenti l’acquisizione di
conoscenze competenze, ma soprattutto
l’interiorizzazione di prospettive mentali
e comportamenti
ecocompatibili.
Le attività del modulo hanno coinvolto
9 classi, per un totale di circa 230 alunni,
15 docenti interni, numerosi esperti dell’Università, degli
EELL, delle Associazioni ambientaliste del
territorio. Ciascuna
delle classi coinvolte
ha approfondito uno
degli argomenti inerenti al sito, dalla
Storia antropica della
“montagna sacra”,
alla biodiversità di
flora e fauna,passando per la ricostruzione della storia geologica e l’esplorazione dell’ambiente costiero dell’Addaura.
Tutti, così, hanno contribuito con pari
importanza alla realizzazione dei risultati
finali. Oltre all’organizzazione di concorso
aperto a tutte le scuole di Palermo, i
prodotti del lavoro sinergico di tutti i
soggetti coinvolti in Helianthus I, cartelloni, foto, diapositive, terracotte, calchi,
graffiti…,sono stati presentati all’interno
di una mostra finale. Sono state, inoltre,
realizzate presentazioni multimediali, poi
raccolte in un unico CD e un videodocumentario ispirato all’esperienza.
La struttura verticale e reticolare del
modulo ha comportato un intenso e non
sempre facile lavoro
di rete il cui punto di
snodo è stata l’ intesa
sulla scelta del sito
di rilevanza ambientale nel quale sviluppare le attività didattiche e cioè il Monte Pellegrino, un luogo
esemplarmente sintetico delle molteplici
istanze implicate nella attuale nozione di
ambiente. Il Monte è infatti una Riserva
Naturale all’interno di un territorio, la
città di Palermo, fortemente, spesso,
selvaggiamente urbanizzato; è un distretto territoriale comprensivo degli ambienti
più diversi: dalla vegetazione rupestre,
all’ambiente di costa, è un elemento
connotativo dell’identità cittadina; una
presenza “forte” sul piano geologico,
storico, fisico, religioso; Êun sito archeologico peculiare; un ambiente privilegiato
per lo studio dei fossili; una roccaforte
di biodiversità, con notevole presenza di
endemismi; infine un Luogo dello spirito,
7
Direzione Didattica del 78° Circolo Didattico
NAPOLI
teristiche vulcaniche della zona flegrea
e quelle della zona vesuviana è stata
una “scoperta” indotta sia dagli studi
effettuati sui luoghi vulcanici che dai
sopralluoghi effettuati mediante visite
guidate.
PROGETTO “HELIANTHUS” 1
L’educazione ambientale, al pari di
ogni disciplina di studio, concorre,
attraverso strumenti e modalità operative adeguati, al superamento del divario, talvolta
ancora esistente, tra un
sapere scolastico, spesso
puramente verbale, ed un
sapere empirico, suffragato dall’esperienza e, per
questo, sicuramente più
consapevole e significativo.
Il percorso educativo
ha visto, per un intero
anno scolastico, l’impegno
professionale di un
gruppo di docenti e quello
più “curioso” di un gruppo
di alunni particolamente
interessati alle problematiche scientifiche ed
ambientali.
Ciò è possibile se vengono adottate prassi
educative fondate sulla
ricerca e sul lavoro comune, che sviluppano,
rispettivamente, la capacità di osservazione e di
riflessione degli alunni e
la disponibilità e l’abilità
al confronto e allo scambio
.
Esso ha determinato il
coinvolgimento anche di
altri alunni della scuola,
con i quali è stata condivisa l’esperienza, anche
se solo attraverso il racconto, nonchè dei genitori
degli alunni direttamente
coinvolti, che si sono posti in termini
di collaborazione e di interesse.
Il Vesuvio è stato oggetto di conoscenza e di esplorazione nell’ambito
del progetto ambientale “Helianthus
1” cui ha aderito il 78° circolo didattico
di Napoli.
La produzione di materiali didattici
relativi al progetto è stata oggetto di
una mostra finale visitata dai genitori
di tutti gli alunni, oltre che da docenti
ed alunni della scuola.
La conoscenza diretta del Vesuvio e
dell’ambiente naturale ad esso circostante,con tutte le sue specifiche connotazioni, ha costituito , per gli alunni
appartenenti ad un quartiere logisticamente distante dal nostro vulcano,
un’esperienza di grande valenza educativa, non solo in termini di conoscenza diretta di altri ambienti, ma anche
per le sollecitazioni di ordine culturale
e scientifico che essa ha fornito.
La mostra tuttavia, ha rappresentato
non una conclusione , ma un punto
di partenza per un impegno più ampio
finalizzato alla conoscenza dell’ambiente e, soprattutto, all’acquisizione e
consolidamento di comportamenti improntati al rispetto dell’ambiente ed
alla sua difesa contro chi genera, agevola e tollera l’inquinamento e lo
sfruttamento dello stesso.
La connessione, infatti, tra le carat-
8
Istituto Tecnico Commerciale “A.Genovesi”
SALERNO
LA SCUOLA SI GUARDA INTORNO
Hanno contato le macchine:
moltissime!
(”PREVENIRE PER NON INTERVENIRE”
PROGETTO HELIANTHUS)
I più grandi hanno indagato sulla salute
dell’aria e del calore solare: hanno
trovato inquinamento e melanomi che
uccidono l’uomo.
Salerno. I ragazzi di cinque scuole,
dalle elementari alle medie, inferiori e
superiori, insieme, nel progetto
Helianthus, per due anni hanno lavorato
con enorme entusiasmo e voglia di
sapere, voglia di conoscere quanto sia
bello il mare del loro paese, quanto
l’uomo attenta alla sua salute.
Tutti insieme si sono riuniti in piazza,
al centro della città, con striscioni e
manifesti, in uno spazio messo a
disposizione dal Comune, hanno
informato i cittadini, li hanno avvicinati
per le strade, nei negozi, li hanno fatti
partecipi.
Lo hanno saputo!
I più piccoli sono andati sulle marine
della costiera amalfitana e hanno parlato
con i pescatori.
Con il berretto giallo, la pettorina
azzurra con la scritta ”HELIANTHUS”
hanno portato ovunque il suo
messaggio: quello di un mondo migliore!
Hanno visto i rifiuti abbandonati sulle
spiagge e hanno voluto pulire.
Lo porteranno nel loro cuore per
sempre!
Sono andati per le strade della città e
hanno contato gli alberi: ben pochi!
9
Istituto Tecnico Industriale “A. PANELLA”
REGGIO CALABRIA
“ La FIDUCIA NON SI REGALA: Controllo dei parametri ambientali”
L’azione d’informazione e sensibilizzazione,
svolta negli ultimi anni da Enti istituzionali e
Associazioni, ha contribuito alla promozione
di una diffusa, ma in qualche caso generica,
conoscenza delle tematiche ambientali.
Nella consapevolezza dell’importanza che
assume la reale conoscenza delle problematiche connesse alla questione ambiente per
la qualità della vita, il Progetto Helianthus,
cofinanziato, attraverso il FSE, dalla Comunità
Europea, si propone di effettuare un’azione
d’informazione, formazione dettagliata e
organica a studenti delle Scuole Statali, di
diverso ordine e grado, di alcune Regioni
dell’Italia meridionale.
L’azione formativa, incentrata su un’attività
di studio, ricerca e sperimentazione, ha come
obiettivo lo sviluppo della consapevolezza dei
vari aspetti dei problemi ambientali e la
preparazione di competenze professionali su
problemi specifici che contraddistinguono la
complessa questione ambiente.
Il Progetto Helianthus, nella sua struttura
modulare, affronta diversi aspetti della problematica ambiente, tra cui “Il controllo dei
parametri ambientali”
L’esperienza didattica relativa a quest’ultimo
aspetto ha coinvolto studenti di due Istituti
di Istruzione Superiore della città di Reggio
Calabria, l’Istituto Tecnico Industriale Statale
“A. Panella” e l’Istituto Professionale di Stato
per l’Agricoltura e l’Ambiente “G.Mottareale”.
Nel corso dell’anno scolastico 2001-2002,
l’attività di studio e ricerca si è soffermata
sulla “legislazione vigente” e sui “parametri”
che caratterizzano la qualità dell’aria del
territorio di Villa San Giovanni (RC), cittadina
che, essendo attraversata da un considerevole
numero di autoveicoli, riveste notevole interesse per l’argomento affrontato.
Per l’esame di tale tematica sono stati
individuati gli ambiti di lavoro più coerenti ai
due diversi indirizzi di studio. Gli studenti
dell’ITIS “A.Panella”, guidati dal prof. Leonardo
Covelli, hanno affrontato il rilevamento chimico
della qualità dell’aria, mentre gli studenti
dell’IPSAA “G.Mottareale” seguiti dalla prof.ssa
Anna Di Lorenzo, sono stati impegnati in
un’attività di biomonitoraggio degli effetti
dell’inquinamento atmosferico tramite la
biodiversità dei licheni epifiti.
Il percorso didattico progettuale ha coinvolto
due classi dell’ITIS “Panella” e 27 studenti
(classe aperta) dell’IPSAA “Mottareale” e si
è articolato in lezioni frontali, attività di ricerca,
di laboratorio e rilevamento sul campo. Le
prime hanno favorito l’acquisizione delle
conoscenze di base relative alle caratteristiche
strutturali delle sostanze osservate e delle
apparecchiature di monitoraggio dell’aria e
dei licheni, organismi utilizzati come bioindicatori nelle tecniche di biomonitoraggio, lo
studio sul campo ha consentito l’applicazione
delle tecniche di rilevamento e di misurazione.
LABORATORIO MOBILE DI MONITORAGGIO ATMOSFERICO
Relazione sull’attività di monitoraggio della
qualità dell’aria in ambiente urbano effettuato
in Villa S. Giovanni dal 15 aprile al 22 aprile
2002.
Nei giorni compresi tra il 15/04/2002 e
22/04/2002, secondo le previsioni del progetto
Helianthus fase 2^ Realizzazione relativa al
“controllo dei parametri ambientali”, è iniziata
l’attività di registrazione della concentrazione
degli inquinanti atmosferici.
Il Laboratorio Mobile di Monitoraggio Atmosferico di questo Istituto è stato collocato, in
postazione fissa, in Villa S. Giovanni v.le Italia.
Il punto di campionamento è stato scelto al
fine di fornire dati sull’area all’interno di una
zona dove si raggiungono i più elevati livelli
di inquinanti a cui la popolazione è esposta,
direttamente o indirettamente. L’ingresso
delle sonde di campionamento è stato posto
a circa 3 metri sopra il livello del suolo, ad
una distanza maggiore di 25 metri dal bordo
di grandi incroci e a più di 5 metri dal bordo
stradale, badando che lo scarico del campionatore non crei il riciclo dell’aria verso l’ingresso del campionatore.
10
Il metodo di scelta del sito è stato dettato
anche dalla disponibilità di energia elettrica
e della sicurezza di accesso al laboratorio
mobile da parte degli alunni e docenti.
gli strumenti relativi alla determinazione
dell’ossido di zolfo e degli idrocarburi
incombusti non fornivano valori validi per cui
non sono stati riportati.
Effettuate le operazioni di calibrazione, il
laboratorio mobile ha rilevato in continuo dati
sia di concentrazioni degli inquinanti
atmosferici (monossido di carbonio, particelle
sospese totali, biossido d’azoto, ozono,
benzene) sia di parametri meteorologici.
In riferimento alla registrazione dei dati
meteorologici i valori registrati e validi sono
quelli relativi a: temperatura, direzione del
vento, velocità del vento, pressione
atmosferica e irraggiamento.
Le analisi degli inquinanti citati è stata
eseguita con analizzatori automatici collegati,
per la registrazione dei dati analitici, ad un
sistema elettronico computerizzato di
acquisizione ed elaborazione dati.
I dati rilevati per gli inquinanti in questo
periodo di osservazione vengono posti in
confronto con quelli indicati come livello di
attenzione e livello di allarme dal D.M.
Ambiente 25.11.1994.
A questo proposito è doveroso puntualizzare
che le procedure da attivare per rilevare i
dati da mettere in relazione con i livelli citati
sono più articolate, nel tempo e nello spazio,
di quelle realizzate nel periodo in questione.
Deve essere chiaro il fatto che la significatività
dei dati utilizzati è direttamente proporzionale
alla loro qualità, quantità e rappresentatività;
mentre la qualità dei dati è connessa alla
strumentazione e alle procedure di analisi
adottate, i relativi fattori quantità e
rappresentatività sono dipendenti dal numero,
dalla periodicità, dalla ubicazione delle
postazioni individuate per effettuare i
rilevamenti, in sintesi cioè dai criteri adottati
per progettare una campagna di rilevamento
dati.
Il gruppo di lavoro, incaricato (formato da
docenti e alunni) ad seguire le operazioni
relative all’analisi degli inquinanti e dei
parametri meteorologici, ha operato
regolarmente nel senso che ha garantito una
costante sorveglianza del laboratorio mobile
nei giorni di rilevamento.
I valori rilevati dagli analizzatori e dai sensori
meteorologici sono stati acquisiti dal computer
per mezzo del software DAFNE.
Da software, i valori pervenuti all’elaboratore
in tempo reale sono stati convertiti in valori
medi al minuto, medie orarie e medie
giornaliere.
Successivamente per un criterio di aderenza
alle norme in vigore sulla qualità dell’aria
sono state tradotte in tabella le medie orarie
e quelle giornaliere degli inquinanti.
Dei valori relativi ai parametri meteorologici
sono stati riportati i valori minimi e massimi
giornalieri.
Per rendere immediatamente leggibili i valori
delle medie delle concentrazioni sono stati
elaborati gli istogrammi dei valori delle medie
tabulate per ciascun giorno di monitoraggio.
Le concentrazioni degli inquinanti, come si
evince dai dati riportati durante il periodo di
rilevamento, sono risultate tutte inferiori ai
livelli d’attenzione.
Non avendo effettuato altri rilevamenti in
condizioni meteorologiche diverse da quelle
registrate nel periodo indicato ma con uguale
flusso di traffico veicolare, non è possibile
valutare in che misura i venti e le piogge
abbiano concorso a mantenere sotto i livelli
di guardia le concentrazioni analizzate.
E’ comunque certo che i due elementi (vento
e pioggia) hanno agevolato molto
l’abbattimento e la dispersione degli inquinanti.
Ciò ha permesso di rilevare il funzionamento
degli analizzatori sia nelle condizioni di
regolarità che in quelle di anomalia.
Dalla sorveglianza fatta ci si è accorti che
11
Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato
"ASCIONE" - PALERMO
Nell’anno scolastico 2002 l’IPSIA Ascione
di Palermo è stata individuata quale scuola
polo del progetto di educazione ambientale
Helianthus, da realizzare in rete con diverse
scuole della Sicilia e di altre quattro regioni
del Sud Italia.Il progetto, articolato in
cinque moduli, relativi a diverse tematiche
sulla questione ambientale, prevedeva la
possibile strutturazione di reti verticali
(cioè tra scuole di diverso ordine e grado)
e reti orizzontali (costituite cioè tra scuole
dello stesso ordine). Nello svolgimento del
modulo 4, un segmento dedicato al
controllo dei parametri ambientali, l’Ascione,
istituto professionale per biochimici, ottici
e odontotecnici, ha interagito con l’Istituto
agrario Damiani di Marsala, coinvolgendo
un totale di ottanta alunni.Il gruppo di
progetto che si è costituito presso le due
scuole ha deciso di monitorare la qualità
dell’ambiente attraverso il controllo
dell’inquinamento dell’aria, esperienza
nuova per entrambe le scuole che hanno
raccolto con entusiasmo la sfida proposta
da Helianthus e cioè realizzare un’azione
di formazione più che di informazione,
rendendo gli allievi protagonisti della
costruzione del proprio rapporto con
l’ambiente. La tipologia di allievi coinvolti
consentiva un approccio piuttosto tecnico
– specialistico ma occorreva comunque
avvicinarsi al vissuto quotidiano degli alunni.
I docenti partecipanti hanno perciò deciso,
dopo una fase preparatoria di
documentazione e formazione specifica, di
elaborare un percorso ad espansione, in
cui l’ambiente oggetto di controllo diveniva
via via più grande e contemporaneamente
diventavano più sofisticate le tecniche di
indagine. Una volta distribuiti i compiti tra
le scuole, in funzione delle competenze e
delle dotazioni tecniche in possesso delle
stesse, si è passati alla concretizzazione
del programma. Il primo step è stato
realizzato dagli alunni del Damiani che
hanno determinato gli Indici di
Contaminazione Ambientale nelle aule e
nei laboratori dell’Istituto. Gli alunni
dell’Ascione hanno poi allargato il raggio
d’azione all’ ambiente immediatamente
circostante la propria scuola. A questo
scopo gli allievi, in collaborazione con
specialisti dell’Azienda di Igiene Ambientale
di Palermo, hanno installato negli spazi
antistanti l’Istituto una pompa sequenziale
per la determinazione delle polveri sottili
e del Piombo; attraverso il posizionamento
di campionatori passivi, è stata monitorata
la concentrazione del benzene e degli ossidi
di zolfo e di azoto del quartiere di Borgo
N u o vo, d o ve h a s e d e l ’A s c i o n e .
Pa ra l l e l a m e n t e , n e l q u a r t i e r e d i
appartenenza del Damiani, gli allievi
procedevano al rilevamento dei campi
elettromagnetici servendosi di un laboratorio
mobile. In una vasta zona della città di
Marsala è stato controllato il livello di
inquinamento da idrocarburi aromatici,
attraverso il biomonitoraggio sulle foglie
di Olea Europea ( albero di olivo ),
avvalendosi della consulenza di ricercatori
dell’Università di Palermo. Il campionamento
è stato realizzato da un gruppo misto di
allievi delle due scuole; le analisi si sono
svolte presso i laboratori dell’Ascione,
riunendo gli allievi delle scuole in rete nei
momenti più significativi delle operazioni
e ricorrendo alla trasmissione via e–mail
dei filmati relativi alle altre fasi di lavoro.
I risultati delle analisi, elaborati dagli allievi
anche in forma multimediale, sono stati
presentati non solo alla comunità scolastica
ma pure alle Istituzioni e attraverso i media
alla popolazione, dando così la massima
diffusione al lavoro svolto dagli alunni delle
due scuole. Al di là dei risultati descrivibili
come conoscenza e applicazione di tecniche
significative e innovative nel campo del
controllo ambientale, il prodotto
qualitativamente più importante è
rappresentato dalla crescita dei vari gruppi
di lavoro che hanno imparato a interagire
concretamente, costruendo pezzo dopo
pezzo la rete, attraverso cui veicolare
esperienze e prodotti che diventano
patrimonio di tutti.
12
IstitutoTecnico Industriale "Ferraris"
PALMI (RC)
rilevazione, per individuare criteri strumenti
e modalità di smaltimento dei rifiuti prodotti
dalle industrie olearie in esso presenti.
DALLA NATURA ALLA NATURA:
“Il percorso virtuoso
dai prodotti ai rifiuti”
La sfida formativa, imposta al paese dall’evoluzione sociale, economica e politica,
indotta dall’avvento della società complessa
e globale, ha comportato un ripensamento
delle funzioni della scuola e ha indotto
l’esigenza di ridefinire i suoi ambiti di
intervento educativo.
In tale prospettiva va collocato il Progetto
Helianthus , realizzato nell’anno
scolastico 20012002, che, accogliendo l’articolata domanda
formativa del
tempo presente,
ha
ideato e
proposto
un
percorso di apprendimento, finalizzato alla
promozione delle conoscenze e delle competenze necessarie per acquisire consapevolezza delle problematiche ambientali e
per comprendere l’importanza assunta
dall’educazione ambientale nell’attuale
società , in cui il cieco scientismo e l’incontrollato sviluppo tecnologico hanno compromesso la sopravvivenza dell’uomo e
dell’intero pianeta.
Il progetto è stato articolato in cinque
moduli, afferenti altrettante tematiche
ambientali.
Il modulo n °5 , riferito alla gestione dei
rifiuti in prospettiva di una loro reimmissione
nel ciclo produttivo, ha previsto un processo
di ricerca-azione, finalizzato alla dimostrazione dell’assunto che i rifiuti possono
trasformarsi in risorse:
A tal fine è stato individuato dalla rete
formativa , coordinata dall’Istituto Ferraris
di Palmi e della quale hanno fatto parte
L’IPSARA di Villa S Giovanni e L’ITIS
“Panella” di Reggio Calabria, un sito di
13
La ricerca, avviata tramite visite guidate
ad antichi frantoi e moderne aziende
olearie, ha sollecitato nei giovani la riflessione sui limiti ed i vantaggi del progresso
scientifico e tecnologico in merito allo
smaltimento delle sanse, delle acque reflue
e di ogni altro possibile scarto o rifiuto di
produzione, ma ha soprattutto dimostrato
loro che il corretto smaltimento dei rifiuti
e dei prodotti di
scarto delle produzione industriale, non solo
rappresenta una
soluzione per tutelare l’ambiente,
ma può configurarsi anche come
possibile ipotesi
per dare vita ad
ulteriori cicli produttivi, che contrastano il fenom
e
n
o
dell’inquinamento,
e nel contempo
potenziano il settore dell’imprenditorialità
giovanile e la nascita di piccole imprese:
un esempio in tal senso è stato offerto ai
giovani da un’ industria visitata, che utilizza
le sanse per la costruzione di pannelli
impiegabili in edilizia, che vengono esportati
con successo anche al di fuori del mercato
nazionale
Le interviste agli anziani,le ricerche realizzate con il supporto di strumenti multimediali e la consulenza di esperti del settore
hanno poi motivato l’esplorazione di ulteriori
e più comuni forme di riutilizzazione e
valorizzazione dei rifiuti dell’industria olearia
ma soprattutto hanno concretamente
dimostrato la possibilità di trasformare “
ciò che si pensava di gettar via” in risorsa
contrastando in tal modo non solo una
delle cause di inquinamento del pianeta ,
ma anche quel generalizzato atteggiamento,
indotto dall’era del consumismo che
continua a provocare montagne di rifiuti
che finiranno con il sommergere la civiltà
Elenco riferimento Istituti
14
NOTE
15
NOTE
16
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali
dell'istruzione Scolastica
Ufficio V
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
2000-2006
Scarica

opuscolo hel.FH10