dalle Nazioni Unite ai rifugiati gocce tra informazione e voci di storie vere nel grande mare della contemporaneità. Giulia Alberti Tounde Salou Baba Chiara Bortolini Benedetta Bruzzese Alessandra Giuriola Anika Messan Kodjovi Federico Pietrobelli Olenga Shaku War Amadou Tidjane Vincenzo Tosetto Salado Hersi Warsame con la partecipazione di Alessandro Fagiuoli - Violino Diego Mantoan - Sax tenore videoproiezioni Paolo Mezzalira luci e audio Cristiano Colleoni service Tiven group srl a cura di Elisabetta Brusa concerto Ndjakass Fall Gruppo di afro jazz Magatte Gueye - voce solista e percussioni Sidy Mbaye - percussioni Marc Abrams - basso e contrabasso Michele Manzo - chitarra acustica ed elettrica Daria e Alvise mi avevano consegnato a Padova un opuscolo Nei panni dei Rifugiati del Centro Astalli di Roma. Con fastidio ero scesa alla stazione di Venezia. Ricordo infatti l’immersione in treno dentro a quell’opuscolo come un momento di scoperta che avrebbe avuto bisogno di un suo tempo di riflessione, prima del ritorno nella realtà del quotidiano. Ma ero arrivata e dovevo scendere. Eppure, dopo la lettura di quell’opuscolo, le persone che intorno a me andavano e venivano mi sembravano diverse. Credo migliori. Una volta a casa è cominciato il gioco del cliccare alla ricerca dei siti continuamente segnalati in quelle pagine www.unhcr.org, www. womensrefugeecommission.org, www.centroastalli.it, www.cir-onlus.it, voci, storie, informazioni sulla situazione delle guerre nel mondo e, per gli aggiornamenti, ancora dei siti www.guerrenelmondo.it, www conflitti dimenticati .it … e di nuovo lo scorrimento di testimonianze di rifugiati, scampati ai massacri … e ancora pagine di letteratura, racconti, poesie e la sensazione che “poetare” - come ci ricorda HÖlderlin - non significa portare l’uomo in cielo, ma condurlo sulla terra, alleviandone il dolore. Chi comincia a dialogare con questi mondi acquista un bagaglio di conoscenza che non può più trattenere solo per sé. Il Diritto Umano n.° 29 sancito dalle Nazioni Unite recita “ogni individuo ha dei doveri verso la comunità …” Forti di questo monito nostro dovere è diventato allora diffondere quanto ci è stato raccontato, mescolando le voci di chi ha vissuto l’esperienza traumatica della fuga dal proprio paese con chi sta cercando di imparare ad accogliere, consapevole che la ricchezza di ogni civiltà si fonda sulla sua capacità di dialogo e su regole che stabiliscano diritti e doveri partendo dal riconoscimento del diritto alla vita. Nel giorno della giornata del rifugiato Possibili incroci di civiltà vuole essere solo questo. Non fermeremo certo i conflitti del pianeta, ma forse, grazie anche a giornate come queste, il nuovo mondo che si sta componendo davanti a noi potrebbe scoprirci un po’ più preparati, un po’ più sicuri nella ricerca delle molteplici soluzioni o forse solo e semplicemente un po’ meno estranei alla comunità a cui apparteniamo o forse solo e semplicemente un po’ più umani. Elisabetta Brusa Popoli Insieme L’Associazione Popoli Insieme è nata nel 1990 per iniziativa di p. Benvenuto Mendeni SJ, missionario gesuita, allo scopo di rispondere alle esigenze del fenomeno migratorio che andava delineandosi in quegli anni. Nel corso degli anni l’associazione ha orientato il proprio intervento verso rifugiati politici e richiedenti asilo ed è entrata a far parte della rete territoriale del Centro Astalli (Jesuit Refugee Service). Popoli Insieme esiste per aiutare quanti cercano asilo in Italia a ricostruire la propria vita, per aprire le porte a persone che hanno avuto la sfortuna di vivere situazioni insostenibili, spesso hanno subito torture, hanno dovuto fuggire dal loro paese natale perché perseguitati. Popoli Insieme lavora per costruire una società solidale ed aperta alle differenze. A questo scopo Popoli Insieme cerca di sostenere i rifugiati nell’inserimento sociale, attraverso servizi di accoglienza e di accompagnamento. Tutti i servizi sono resi possibili dalla collaborazione di circa 15 volontari, di tutte le età e con diversi profili formativi, e un mediatore culturale, tutti tra loro uniti dall’unico intento di operare per costruire una società più unita e attenta agli altri. L’Associazione è inoltre impegnata in progetti ed iniziative culturali di formazione e sensibilizzazione, spesso realizzate in coordinamento con il Centro Astalli: tra questi il "Corso di formazione per volontari nei servizi agli immigrati", che ogni anno vede la partecipazione di circa 50 persone; la Giornata Mondiale del Rifugiato, in occasione della quale Popoli Insieme promuove ed organizza eventi di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza; i progetti "Finestre", "La lettura non va in esilio" e “Incontri”, attraverso i quali ogni anno centinaia di giovani studenti delle scuola superiori della Provincia di Padova vengono portati a conoscenza del fenomeno dei rifugiati e delle loro storie e viene promosso il dialogo interreligioso. giornata del rifugiato Elisabetta Brusa Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Ca’ Foscari di Venezia, ha in seguito approfondito i sui interessi in ambito teatrale presso l’Istituto de Bellas Artes a Città del Messico e l’Institud d’Etudes Théatrales (Nouvelle Sorbone) a Parigi, dove ha incontrato e seguito il lavoro di Ariane Mnouckine e Peter Brook. Vincitrice del concorso del Laboratorio di Alessandria con un progetto di regia dello spettacolo Dido and Aeneas di H. Purcell (1985), ha lavorato presso il teatro La Fenice di Venezia come assistente alla regia affiancando registi quali Pier Luigi Pizzi, Pier Luigi Pier’Alli, Jean Pierre Ponnelle. E stata inoltre assistente in Italia e in Germania di Giancarlo del Monaco e Pierluigi Samaritani. Firma oggi regie si spettacoli di lirica, di prosa e di musica contemporanea in Italia e all’estero (Europa, Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Messico, Egitto, Cina). Tra questi La cambiale di matrimonio e il Signor Bruschino di G. Rossini ad Alessandria d’Egitto (manifestazione di inaugurazione della Biblioteca, 2002) e Rigoletto di G. Verdi (Parma, Città del Messico 2005, Hong Kong 2008, in rappresentanza della cultura italiana). Per la fondazione Arena ha firmato, in prima assoluta, libretto, regia, scene e costumi dell’opera contemporanea di A. Melchiorre Il maestro di go, tratta dal romanzo di Y. Kawabata (ottobre 2008, edita da RAITRADE). Dopo aver collaborato per quindici anni con la RAI come autore di testi e regista programmista, si occupa oggi di nuove tecnologie applicate alle arti e quindi anche di video e di video-installazioni. Insegna come docente a contratto presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Ca’ Foscari. Per la realizzazione del Concerto di Pace che si è tenuto il 31 dicembre 1995 presso il teatro dell’opera di Sarajevo, trasmesso in mondovisione, ha ricevuto il riconoscimento di Cafoscarino dell’anno 1995. Ndjakass Fall La formazione Ndjakass Fall nasce in tempi recenti unendo ad elementi di una musica ancestrale quelli della modernità del jazz, grazie al supporto di musicisti occidentali. Tale incontro, secondo il pensiero dei componenti, arricchisce e impreziosisce la musica rendendola portatrice di cultura nel senso più alto del termine, non solo musica da ascoltare ma vero ponte fra culture apparentemente diversissime. E’ cosi che i concerti di Ndjakass Fall si trasformano in un dono che l’Africa, ma anche l’America e l’Europa, tre continenti ed esperienze uniti insieme, offrono al pubblico in uno spettacolo dinamico, spirituale e coinvolgente. Tra i vari strumenti usati dal gruppo, il più particolare è forse il Xin: è uno strumento a percussione antico e diffuso in Senegal, presente fin dalla notte dei tempi che, secondo la fede sufi dei bay fall, parla la lingua di Dio. dalle Nazioni Unite ai rifugiati gocce tra informazione e voci di storie vere nel grande mare della contemporaneità. a cura di Elisabetta Brusa. Ndjakass Fall in concerto si ringraziano: Fondazione Centro Astalli Youth for Human Rights Ingresso libero per informazioni 349 6575727