...Da che pulpito... riportiamo integralmente l'intervento in Consiglio Comunale dell'Assessore Rossotti, a replica delle dichiarazioni del Consigliere Binda Penso sia venuto il momento di fare chiarezza. Già nel primo Consiglio di Insediamento il Consigliere Angelo Binda sottolineava la notevole differenza tra il suo pensiero e quello del suo Gruppo di fare Urbanistica ed il Nostro. Meno male, ribadisco, meno male, che non la pensiamo allo stesso modo! Nel 1992 il Sig. Binda era Consigliere Comunale e nel Consiglio del 21 Gennaio nel quale si portava una Variante Urbanistica per poter realizzare un insediamento turistico in località Bozza, il Consigliere Binda si esprimeva in modo favorevole, tanto è vero che le sue parole riportate nel verbale furono : “sono d’accordo sulla linea guida della Variante. La zona lago è degradata e non è possibile proseguire oltre su questa linea.” Ora io penso che se in un giardino arrivino le erbacce si debba ripulire il giardino e non ricoprirlo di cemento. Meno male che la Regione Lombardia interessata per tale zona già precedentemente aveva espresso parere negativo. Per quell’area noi abbiamo proposto invece il mantenimento nella sua interezza con un notevole grado di salvaguardia, abbiamo attivato le procedure per poter realizzare un' Oasi Paesistica a scopo didattico ed ottenuto anche un finanziamento per questo e non pensiamo certo di cementificare per ripulire. Questo è stato uno dei tasselli che ha permesso alla nostra variante generale di P.R.G. di ottenere dalla Regione Lombardia la VALENZA PAESISTICA del P.R.G. , una tra le poche in Lombardia ma certo fra i primi in Provincia di Varese. SI! La pensiamo diversamente, ma non solo; ci muoviamo anche in modi , e con tempi, diversi. E’ stato detto che a Besozzo si è costruito tanto. Ma le nuove ed ultime costruzioni non sono dovute solo al P.R.G. redatto dall' ultima Amministrazione ma anche, se non e in maggior modo, dovute al P.R.G. precedente che tutti consideravano non calzante ma a cui nessuno ci metteva mano. Si sa che predisporre una Variante può essere una mossa impopolare ma bisogna farla. Nei due anni precedenti al nostro arrivo nella quale amministrazione il Sig. Angelo Binda ricopriva la carica di Vice Sindaco ed Assessore all’Urbanistica, si è riuscito solo ad indicare il nome di che avrebbe potuto effettuare la Variante, noi nei primi sette mesi dall’insediamento da Consiglieri senza prima alcuna esperienza amministrativa abbiamo proposto una variante di salvaguardia che mi ricordo prevedeva fra l’altro la zona di rispetto dai pozzi di captazione dell’acqua, bene prezioso, ma prevedeva anche un meccanismo sulla giacitura e pendenza del terreno ove era vietato edificare oltre un certo limite di pendenza, in modo di evitare costruzioni su certi versanti evitando così strade impossibili con pendenze folli fino ad allora autorizzate. Nel 2000 come avviene in tutti i Comuni in odore di nuovo Piano Regolatore sì è avuta una corsa da parte di chi aveva un terreno edificabile alla presentazione di progetti od alla realizzazione di immobili per sancire e mantenere il diritto di edificabilità del proprio terreno. Per giunta noi abbiamo scontato l’applicazione della Legge 1/2000 con un Piano pronto, già esposto alla Cittadinanza , abbiamo dovuto fermarci nella sua adozione per chiedere alla stessa Cittadinanza cosa ne pensava. Abbiamo dovuto fermarci, ma forse non è giusto dire dovuto ma meglio voluto fermarci in quanto il procedimento di approvazione era già in corso e forse ne eravamo esclusi dall’applicazione della Legge. Ma in ogni caso per trasparenza, per modo di operare e rispetto verso la cittadinanza così ci siamo comportati. Quindi le costruzioni che sono state fatte o sono iniziate non sono dovute tutte ed esclusivamente al Piano voluto dall’ Amministrazione Leghista. D’altro conto nei suoi due anni aveva avuto la possibilità di modificare il P.R.G. ma non lo ha fatto. Le posso comunque assicurare che quanto è stato costruito è avvenuto in zone dove era prevista la costruzione, non sono mai state fatte forzature o falsi, l’unico possibile falso che ho visto porta sotto la Sua firma di allora Assessore Angelo Binda. Di certo questa possibilità di un atto falso, riportante il falso, è stata dovuta ad un errore o sbadataggine o mancato migliore controllo. Ma mi creda, qualche domanda me la sono fatta. Lei ha certificato che un terreno era edificabile pur forse non essendolo, il precedente proprietario lo ha venduto come edificabile e forse un tecnico esterno certamente lo ha valutato come terreno edificabile. Ma nessuno si è accorto di questo errore?. Tutte e tre le figure erano d’accordo con Lei? Con il certificato da Lei redatto? Tre persone differenti commettono il medesimo errore sullo stesso terreno. Comunque è toccato a me dire al nuovo acquirente che aveva comprato un terreno come edificabile , lo aveva pagato da edificabile e pagato la relativa tassazione come edificabile ed invece non lo era. Mi sono fatto poi un’ultima domanda, ma se Lei non fosse caduto e gli avrebbero presentato un progetto per detto terreno Lei sarebbe stato d’accordo che lì si costruisse? . Avrebbe lasciato costruire dove non si poteva? Spero e sono fiducioso che avrebbe riconosciuto il Suo possibile errore. Sempre che si fosse accorto. Io ribadisco che si debba poter costruire a Besozzo ma nel modo dovuto e dove si possa costruire... Al tempo dei nostri nonni forse bastavano 50 case, dei nostri padri 70 ora forse il bisogno è di 90, per i nostri figli forse ce ne vorranno 100, è da secoli che siamo usciti dal borgo, dalle mura dei castelli, solo che si deve costruire dove è possibile ed è stato pianificato possibile costruire. Vede, per ultimo, faccio una considerazione mi creda, senza cattiveria, nè ironia, ma semplice considerazione. Nel Suo periodo di Assessore e Vicesindaco all’interno dell’Amministrazione di allora si è forse affrontato il possibile insediamento di un termodistruttore in Besozzo, poi ha firmato un documento forse riportante il falso che avrebbe potuto costituire un problema, in altri tempi, nel 1992, come da Lei stesso ricordato, ha fatto una dichiarazione in Consiglio Comunale inerentemente ad una Variante esprimendo il proprio parere favorevole ed astenendosi nella votazione, per poi firmare dopo breve tempo una mozione popolare forse contraria a quanto da Lei precedentemente dichiarato. Tutto ciò forse è dovuto a poca attenzione e controllo ma mi creda, Lei era candidato Sindaco e da cittadino besozzese sono più tranquillo che non abbia vinto. Ora Le chiedo scusa se l’ho offesa in qualche modo e sinceramente me ne dispiaccio ma penso di aver fatto solo una elencazione di fatti, La invito ancor più a collaborare con il mio Assessorato la cui porta rimane sempre aperta. Da parte mia non vorrei continuare con polemiche inutili non è mio costume o modo di operare; ne è palese esempio che quanto prima detto avrei potuto dirlo anche in tempi diversi magari anche nella passata Campagna Elettorale e non so se questo avrebbe modificato l’espressione dell’elettorato nei Suoi confronti, ma sono e resto nel pensiero che ci si doveva confrontare nei programmi e non con attacchi personali. E così mi sono comportato. Vede io e Lei la pensiamo proprio diversamente: Lei un possibile errore è pronto ad enfatizzarlo su un opuscolo io un suo errore l’ho tacitato volutamente. Due modi di comportarsi qual è il migliore? Siano gli altri a stabilirlo.