la mia
mensa è bio!
mense
scolastiche
biologiche in Liguria
mensa bio
presentazione
Capita sempre più di frequente che bambini e ragazzi
pranzino assieme ad insegnanti o educatori presso le
strutture scolastiche e, per questo, la scuola ha assunto
un ruolo di grande rilievo nel contribuire, con la famiglia,
a trasmettere quei comportamenti alimentari equilibrati
che costituiranno un bagaglio indispensabile per tutta la
vita.
Progetto pilota
“PROMOBIOLIGURIA”
- Promozione del bio
nella ristorazione
collettiva biologica Finanziato da
Regione Liguria e
Unioncamere Liguria
con fondi MIPAAF
relativi al Piano Nazionale per l’Agricoltura
e l’Alimentazione Biologica.
Soggetto Attuatore:
ATS Promobioliguria:
AIAB-Liguria (capofila),
Associazione produttori
biologici e biodinamici
Liguria Biologica e Consorzio Produttori Valle
del biologico (partner
locale)
2
Da queste considerazioni deriva l’attenzione della Regione Liguria verso l’educazione alimentare e le diverse
iniziative ad essa dedicata che hanno coinvolto, con varie
modalità e a vari livelli, diversi enti territoriali interessati.
Nell’ambito della ristorazione scolastica è sicuramente
necessario tutelare la qualità del pasto servito e garantire un corretto apporto nutrizionale ma, ove possibile,
è altrettanto importante assicurare che gli alimenti siano
forniti nel rispetto di stagionalità, ambiente e territorio.
I prodotti biologici rispondono sicuramente a questi requisiti, in quanto l’agricoltura e l’acquacoltura biologica
consentono di valorizzare un giusto rapporto tra uomo
e natura e consentono la diffusione di un messaggio positivo verso il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente.
In questo filone si inseriscono alcune azioni del progetto
"PROMOBIOLIGURIA", un progetto proposto dalla Regione Liguria al Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e da questo approvato e finanziato
nell’ambito del programma di Azione Nazionale per
l’Agricoltura Biologica, che ha visto coinvolti nella realizzazione oltre alla Regione, Unioncamere Liguria e le
Associazioni regionali del BIO.
Il presente opuscolo fornisce alcuni interessanti spunti
di riflessione in tema di alimentazione biologica nelle
mense scolastiche, riportando una sintesi finale di
quanto è emerso dalle positive esperienze progettuali
messe in atto in alcune strutture scolastiche “pilota” in
cui sono state realizzate iniziative per la promozione e
la diffusione della conoscenza del biologico. Particolare
interesse rivestono i dati e le informazioni da cui emerge
la concreta possibilità di introdurre i prodotti biologici
liguri nei menù delle mense scolastiche.
Giovanni Barbagallo
Assessore Agricoltura
Regione Liguria
Per questi motivi la legge regionale sulle produzioni biologiche (L.R. n. 66/2009 “Disciplina degli interventi per lo
sviluppo, la tutela, la qualificazione e la valorizzazione delle
produzioni biologiche liguri”) prevede la promozione di iniziative presso le istituzioni scolastiche affinché nei servizi
di ristorazione siano utilizzati prodotti biologici.
3
mensa bio
che cos’è l’agricoltura
biologica?
allevamento
è un metodo di coltivazione e di
tanze di
che esclude l’utilizzo di OGM e sos
sintesi chimica (pesticidi, fertilizzanti, antibiotici, ecc),
sostituendoli con
pro dotti naturali.
L’Agricoltura
Biologica
esclude
prodotti
chimici
di sintesi
e OGM
rispetto delle risorse
Gli alimenti biologici nascono dal principio generale del
rispetto dell’uomo e della natura. La loro produzione è
volta a minimizzare l’impatto umano nell’ambiente e ad
evitare lo sfuttamento eccessivo delle risorse naturali,
in particolare del suolo e dell’acqua. Uno degli obiettivi
primari dell’agricoltura biologica è quelllo di preservare
la fertilità dei terreni attraverso particolari pratiche destinate allo scopo, come rotazioni colturali, sovesci, uso
di fertilizzante animale ed organico. L’acqua è una delle
nostre risorse più preziose: il sistema agricolo biologico
esclude il rischio che residui di fertilizzanti o pesticidi
di sintesi chimica, ormoni della crescita o antibiotici finiscano nelle acque di falda o superficiali.
tutela della biodiversità
Gli alimenti biologici si distinguono da quelli prodotti
con tecniche convenzionali non solo perché prodotti
senza pesticidi e fertilizzanti chimici ma anche perché
sono ottenuti seguendo ritmi naturali, mantenendo così
intatte le caratteristiche organolettiche indispensabili alla
nostra salute. Le pratiche quali la rotazione delle colture,
4
il rispetto dei tempi di crescita e l’uso di specie vegetali
e razze autoctone, differenziano la produzione e aumentano la varietà, preservando e incrementando la molteplicità delle forme di vita negli ecosistemi.
benessere animale
Gli animali allevati con questo metodo si nutrono di alimenti biologici, sono curati con l’ausilio di farmaci omeopatici o fitoterapici; non assumono antibiotici, ormoni o
altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita o
la produzione. L’allevatore biologico rispetta le esigenze
etologiche degli animali con particolare riguardo allo
stile di vita di ciascuno di essi, garantendo spazi adeguati
dove possano muoversi e agire liberamente.
presidio sul territorio
L’agricoltura biologica garantisce la difesa dell’ambiente
e la cura del paesaggio, ricercando equilibrio e armonia
con ciò che la circonda.
Un territorio convertito al biologico propone la varietà
al posto dell’uniformità: diversificazione di colture, di
prodotti, di razze allevate e di ambienti naturali ricreati.
attenzione al sociale
L’agricoltura biologica dà centralità al ruolo
dell’uomo e al senso di responsabilità per
ogni individuo che svolga qualsiasi lavoro
nell’azienda agricola.
Costituisce un modello di sviluppo multifunzionale riconosciuto, che consente di
offrire servizi di carattere
sociale alla collettività.
Uso
responsabile
delle risorse
energetiche
e naturali
Tutela della
biodiversità
Benessere
animale
Presidio sul
territorio
Attenzione
sociale
5
mensa bio
i prodotti biologici sono...
...buoni
Il prodotto biologico di origine vegetale, arrivando sulla
nostra tavola con rispetto della stagionalità, è più fresco,
più gustoso e ricco di sostanze nutritive rispetto all’omologo coltivato con tecniche convenzionali, anche
se, a volte, può apparire meno “bello”.
Latte, formaggi, yogurt, uova, salumi e carni hanno maggiori qualità nutrizionali perchè le condizioni di allevamento hanno permesso agli animali da cui derivano di
di crescere in modo più sano mangiando alimenti biologici freschi e vari.
I prodotti
BIO sono:
Buoni
Sicuri
e
Controllati
...sicuri
L’uso di pesticidi, antibiotici, ormoni, conservanti, coloranti è dannoso per la salute dell’uomo e dell’ambiente.
I prodotti biologici sono ottenuti senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi e OGM in ogni fase della produzione, conservazione e trasformazione.
...controllati
L’agricoltura biologica è sottoposta a controlli che riguardano tutta la filiera produttiva. Nel biologico non ci
si basa su autodichiarazioni dell’azienda, ma su un sistema di controllo uniforme in tutta l’Unione Europea
e stabilito da appositi regolamenti comunitari. I controlli
e la certificazione vengono effettuati da Organismi autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il logo biologico e il sistema di
etichettatura hanno il compito di assicurarci che i prodotti acquistati sono stati coltivati e confezionati in
modo conforme alla regolamentazione europea sull’agricoltura biologica.
Il
consumatore
ha la
garanzia
che tutta
la filiera
del Bio è
sottoposta
a rigidi
controlli
cerca la foglia
Il nuo vo log o che, dal 2010,
to bioloidentifica in etichetta un pro dot
12 stelle, una
gico è una foglia verde for mata da
o simbolo, unico
delle quali è una cometa. Quest
ce la certezza
per tutti i paesi europei, ci fornis
metodo bioche il pro dotto è stato ottenuto con
sformati confelog ico e, nel caso di pro dotti tra
ingredienti che
zionati, che almeno il 95% degli
lo compongono è bio.
6
7
mensa bio
riconosciamoli dal marchio
Oltre a quelli biologici nelle mense scolastiche possono
essere presenti altri prodotti certificati, regionali, tipici
del territorio e legati a tradizioni locali; potrai inoltre
trovare beni provenienti da paesi economicamente
meno sviluppati, prodotti da contadini e artigiani del sud
del mondo.
L’etichettatura
offre
la sicurezza
di standard
certificati
8
prodotti biologici
(reg. ce 834/2007)
I prodotti biologici sono ottenuti nel rispetto di norme
comunitarie che escludono l’uso di OGM e sostanze chimiche di sintesi, sostituti con concimi organici o minerali. Gli allevamenti, in larga misura all’aperto, prevedono
l’utilizzo di mangimi esclusivamente biologici e, in caso
di necessità, di terapie omeopatiche e fitoterapiche. La
preferenza per le razze autoctone, allevate da secoli in
una certa area, contribuisce alla biodiversità e alla conservazione delle specie e dell’habitat naturale.
I prodotti biologici possono anche possedere il marchio
DOP, IGP o provenire da commercio equo e solidale.
prodotti del commercio
mondo e sono
Pro vengono da paesi del sud del
giusto gua dacom mercializzati garantendo un
a chi li progno e con dizioni di lavoro dignitose
favorisco no
duce. Con il loro consumo si
locale e si
progetti di sviluppo e coo perazione
sociali delle
pro muovono i diritti economici e
popolazioni più povere.
prodotti dop
(denominazione di origine protetta)
(reg. ce 510/2006)
Il marchio DOP identifica prodotti la cui produzione e
trasformazione ha luogo in una precisa area geografica.
Offre garanzie su origine, provenienza delle materie
prime, appartenenza, poiché i prodotti presentano caratteristiche particolari dovute ad un intimo legame con
un territorio con peculiarità geologiche, agronomiche e
climatiche inimitabili e tipicità, ovvero rispetto del metodo di produzione tradizionale.
prodotti igp
(indicazione geografica protetta)
(reg. ce 510/2006)
Il marchio IGP identifica la provenienza dei prodotti
agroalimentari da un’area geografica precisamente determinata. A differenza del marchio DOP, è però sufficiente che almeno una delle fasi di produzione,
trasformazione e/o elaborazione avvenga nell’area indicata.
equo e solidale
sso
I pro dotti del com mercio equo spe
ame
sono biolog ici a garanzia di un leg
etto dell’amfra lo sviluppo economico e il risp
qualità della
biente, della bio diversità e della
e biolog iche,
vita degli agr icoltor i: le aziend
esi, sono più
escludendo sostanze chimiche di sint
sicure anche per chi vi lavora.
Riconosciamo
anche
dal marchio
i Prodotti
di qualità
9
mensa bio
il bio nella “filiera” scolastica
la produzione
biologica
incontra
la domanda
di alimenti
autentici,
di alta qualità
e gustosi
come promuovere il bio a scuola
Il progetto Promobioliguria ha avuto come obiettivo la
promozione del biologico in ambito scolastico. Nei due
centri scolastici prescelti (Lavagna e Cairo Montenotte)
si è operato introducendo i valori dell’agricoltura e dell’alimentazione biologica in modo progressivo: dagli insegnanti agli alunni, dalle gite scolastiche alla mensa.
Prima di proporre il cibo bio nelle mense, il progetto si
è sviluppato in azioni formative ed informative rivolte a
tutte le persone coinvolte nella vita scolastica: insegnanti,
bimbi, genitori, personale di mensa. Le attività svolte:
 Incontri con gli insegnanti. In due incontri aperti a tutti
gli insegnanti della scuola sono stati affrontati i seguenti
argomenti legati al biologico: i fondamenti dell’agricoltura e dell’allevamento biologico, l’etichettatura, come
funziona la certificazione, gli OGM e cosa comporta la
loro coltivazione, il contributo dell’agricoltura biologica
al cambiamento climatico.
 Laboratori con gli alunni. Nelle 25 classi che hanno
aderito al progetto, si sono svolti laboratori scelti dalle
classi medesime fra la proposta di 8 attività diversificate:
1. Dal campo alla tavola, io mangio bio: riflessione sulle
pensa in bio!
classi è stato orPer stimolare la partecipazione delle
re la conoscenza
ganizzato un concorso per promuove
o, sento, guardo e
del bio, ovvero: come comunico, ved
mio per la classe
capisco l’agricoltura biologica. Il pre
sso una fattoria
vincitrice: una splendida giornata pre
co Avventura!
didattica biologica con il temerario Par
10
differenze tra agricoltura convenzionale e bio.
2. Il Biogiro - alla scoperta dell’agricoltura familiare e senza
fertilizzanti chimici: il consumo e la conoscenza dell’agricoltura bio nel territorio ligure a partire dalla distribuzione del cibo nel mondo.
3. Il miele e le api: le piccole regine del biologico: il mondo
delle api, la loro funzione di biondicatori, il consumo del
miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.
4. Dalle galline alle uova biologiche: l’allevamento biologico
e il consumo dei prodotti bio.
5. L’orto biologico portatile: l’agricoltura bio attraverso attività pratiche.
6. Dal chicco di grano al pane biologico: conoscere i cereali
italiani biologici e il consumo dei loro derivati.
7. Dal latte al formaggio biologico: fare il formaggio e conoscere l’allevamento bio e il consumo dei prodotti derivati dal latte.
8. I colori dell'orto: la stagionalità di frutta e verdura e il
collegamento con le produzioni biologiche.
 Visite alle fattorie didattiche biologiche. Quattro classi
hanno fatto esperienza biologica in azienda.
 Seminario con la Commissione e il personale di
mensa sul bio e la ristorazione collettiva: i valori alimentari e territoriali, esempi di buone pratiche.
 Incontro finale con i genitori per
monitorare l’informazione trasferita
a casa dagli alunni e promuovere un
dialogo aperto sui temi legati all’agricoltura biologica: il fattore
prezzo, la garanzia della certificazione, la località ecc. Al termine
dell’incontro, aperto a tutti i genitori delle scuole, è stato offerto
un bioaperitivo.
Pensa Bio!
Parla
come mangi!
11
o?
perchè scelgo prodotti bi
i
Perchè sono buoni, nutrienti e san
go di pro dotti chimici di sintesi
Perché sono ottenuti senza l’impie
l’acqua e dell’aria
Perchè preser vano la qualità del
urali
Perchè mantegono gli equilibri nat
Perchè pro muovono la bio diversità
ettano la stagionalità
Perché la frutta e la verdura risp
ibiotici
Perché la carne non contiene ant
ti e coloranti
Perché non contengono conser van
e del processo
Perché sono controllati in ogni fas
smi autorizzati dal Ministero
Perché sono certificati da organi
mensa bio
mensa bio per una settimana
Una delle azioni previste nel progetto pilota e dimostrativo svolto in Liguria, dal quale scaturisce questa pubblicazione, è stata la “Settimana bio in mensa”.
dove e quando
Per una settimana, maggio/giugno 2011, abbiamo sostituito i prodotti convenzionali con prodotti biologici nella
mensa scolastica della Scuola Elementare statale di Lavagna (Ge), circa 450 coperti al giorno, e nella mensa del
plesso scolastico di Cairo Montenotte (Sv) che raccoglie
cinque scuole elementari per circa 600 coperti al giorno.
Percorrendo
la... via
alimentare
14
cosa e quanto
Nella mensa di Cairo i prodotti, rigorosamente bio, inseriti dalla ditta detentrice di appalto sono stati: cereali,
olio, latticini, pollo, pesto, frutta e verdure. Nella mensa
di Lavagna, gestita direttamente dal Comune, abbiamo
sostituito: carni, latticini, salsa, uova, cereali, basilico, olio,
frutta e verdura. In entrambe le mense era già previsto
il consumo di banane bio dell’Equo Solidale. La sostituzione ha riguardato circa l’80% degli alimenti totali.
Conclusasi la “Settima bio in mensa”, i risultati dell’”esperimento” li lasciamo valutare a voi. Ecco il
resoconto dell’indagine condotta
dalla scuola di Lavagna. Su 226
alunni intervistati, preferisce i cibi
bio il 65,48%, i cibi “soliti” il
16,37%, mentre il 16,81% non ha
trovato differenza.Tre alunni... non
sanno decidere! Risultato: gli
alimenti biologici hanno riscosso un gran successo!
filiera corta bio
ti biolog ici eviSi è cercato di reperire i pro dot
do di risalire ditan do tro ppi intermediari cercan
de agr icole e
rettam ente alla fonte (azien
nto possibile da
distributori) e di rifornirsi per qua
pro duttori locali.
veniamo perÒ al dunque: il costo?
A Lavagna il costo per ogni singolo coperto con circa
l’80% in peso degli alimenti sostituiti con prodotti bio, è
stato di 27 cent. di maggiorazione rispetto al convenzionale e senza rinunciare a nulla!
E se invece effettuassimo delle sostituzioni mirate? Una
percentuale minore di prodotti sostituiti, selezione dei
prodotti con minor maggiorazione di prezzo rispetto al
convenzionale, solo prodotti di stagione, ecc.? Sostituendo il 50% degli alimenti il sovraprezzo a pasto sarebbe di soli 13 cent. e sostituendo in modo mirato circa
il 40% arriveremmo quasi in pari: soli 5 cent. di differenza. Una bella sorpresa!
una riflessione finale
Pensando al frangente che stiamo vivendo ove noi tutti
siamo impotenti nei confronti di scelte economiche e
politiche, di carattere sociale, ambientale ed energetico
decise da “altri” a livello globale, la scoperta che con
pochi cent. a pasto, moltiplicati per 450 - 600, si può influire significativamente su economia, ambiente, risparmio energetico e salvaguardia della salute, rallegra non
poco. E, non so cosa ne pensiate voi, ma ancor più rallegrante è il pensiero che la nostra possibilità di re-azione,
possa essere trasferita culturalmente (percorrendo perché no la “via alimentare”) ai nostri piccoli consumatori.
Una bella
sorpresa...
Valori
culturali e
alimentazione
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mensa bio
la mensa scolastica biologica
Mensa Bio...
è possibile!
Senza tener conto di alcune esperienze pioneristiche, la
diffusione del biologico nella ristorazione scolastica italiana prende forza con la promulgazione della legge n.
488 del 1999 che all’art. 59 sancisce l’utilizzo nelle
mense a gestione pubblica di alimenti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta. Negli
anni immediatamente successivi sette regioni (Emilia Romagna, Friuli, Basilicata,Toscana, Marche,Veneto e Lazio)
hanno legiferato in materia portando il numero dei pasti
bio consumati ogni giorno nelle mense italiane a moltipliarsi esponenzialmente passando da 24.000 nel 1996
a 924.000 nel 2009.
Nel contempo si assiste anche alla progressiva introduzione di prodotti locali e ad una proporzionale diminuzione delle derrate provenienti da filiere agricole
convenzionali (il 76% di tutti i prodotti deriva da una filiera controllata e di questi il 40% sono biologici).
A questo risultato ha contribuito certamente anche un
quadro normativo che sottolinea il legame fra salute e
patrimonio culturale e sulla necessità di promuovere
consumi legati al patrimonio e alla cultura locali (es. legge
n. 281 del 1998 concernente la difesa dei diritti dei con-
sumatori) ma anche un contesto, quello italiano, in cui
la cultura alimentare è strettamente connessa al territorio e alle sue peculiarità.
Oggi, 2011, le mense scolastiche biologiche sono centinaia, sparse su tutto il territorio nazionale. A fare la
parte del leone è soprattutto il nord, dove si concentra
oltre il 70% di tutte le mense bio, mentre il centro si
ferma al 20% e il sud solo al 10%.
Grazie quindi a tradizioni radicate e ad un quadro normativo delineato, si stima che nelle mense di oltre 700
comuni (la cui diffusione sul territorio italiano non è limitata alle sole regioni dotate di una normativa specifica)
i bambini usufruiscano di alimenti biologici e locali.
Fonte: Report progetto iPOPY (innovative Public Organic food
Procurement for Youth) - luglio 2010
16
La Regione
Liguria
promuove
iniziative nei
confronti delle
istituzioni
scolastiche,
degli enti locali
e delle
strutture
sanitarie
affinché nei
servizi di
ristorazione
siano utilizzati
prodotti
biologici.
(L.R. 66/2009)
mensa bio
pretendiamo il meglio per i
nostri figli!
L’agricoltura
biologica fa bene
alla natura e fa
bene a te
come?
Possiamo rivolgerci al sindaco della nostra città, direttamente o attraverso la commissione mensa della scuola,
chiedendo che vengano introdotti nella mensa prodotti
biologici e di qualità, nel rispetto della legge n. 488 del
1999. L’articolo 59, al fine di promuovere la produzione
agricola biologica e di qualità, sancisce l’utilizzo nelle
mense a gestione pubblica di alimenti biologici, tipici e
tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta.
La legge prevede inoltre che gli appalti pubblici di servizi
reltivi alla ristorazione a gestione pubblica siano aggiudicati dando priorità alla qualità dei prodotti agricoli offerti.
La mensa bio è un diritto, stabilito con la massima chiarezza.
la carta dei servizi
Il comune o l’azienda che gestisce i servizi di ristorazione collettiva sono tenuti per legge a fornire agli utenti
la cosidetta Carta dei Servizi. Si tratta di un obbligo legislativo che ha le sue basi nella cosidetta “Direttiva
Ciampi” del 1994 e nelle sue successive attuazioni, a partire dal 1995. Tale direttiva fissa i principi cui deve uniformarsi l’erogazione dei servizi pubblici, anche se i
servizi sono svolti in regime di concessione. Il rispetto
di tali principi deve essere assicurato dalle amministrazioni pubbliche nell’esercizio delle loro funzioni di direzione, controllo e vigilanza. La Carta dei Servizi è,
dunque, un documento che costituisce un vero e proprio patto scritto con gli utenti, per effetto del quale
l’ente erogatore si impegna ad assicurare i propri servizi
con specifici standard di qualità che diventano così esigibili e controllabili.
Biologico:
la scelta
naturale
Chiedi al tuo Comune la Carta dei servizi relativa al servizio di ristorazione scolastica di tuo figlio.
la mensa scolastica bio?
ere
un’occasione da non perd
semplicemente
L’alimentazione scolastica non è
veicolo per l’acl’offerta di un pasto ma è anche
portamentali.
quisizione di mo delli culturali e com
rizionalmente
Proporre uno stile alimentare nut
nte e dell’uomo,
appropriato e rispettoso dell’ambie
nto di promorappresenta un significativo interve
la società.
zione alla salute del bambino e del
18
19
mensa bio
scelta sostenibile dalla a alla z
a di alimenti: Sceglili con cura, basandoti sulla qualità, sulla fiducia verso il produttore e non solo sull’apparente convenienza.
b di bio: In Italia ci sono oltre 47.000 aziende biologiche e più di 1,1 milioni di ettari di produzione bio*.
c di cereali: Lo sai che non ci sono solo grano e riso?
Prova ad assaggiare i cereali con cui è nata la civiltà: orzo,
farro, mais, miglio e, anche se non sono propriamente cereali, grano saraceno e quinoa... sono tutti buonissimi!
A,
B,
C,
un
alfabeto
da imparare
d di differenziata: Attraverso la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti potrai contribuire alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente.
e di educazione: L’educazione alimentare, che riguarda anche i pasti consumati in mensa, è parte fondamentale della formazione della persona.
f di filiera corta: Fai la spesa direttamente dall’agricoltore, o acquista comunque prodotti locali e di
stagione, scoprirai che sono più buoni e più sani.
g di gas: i Gruppi di Acquisto Solidale sono un modo
lungimirante e innovativo di acquisto. Cerca nella tua città.
h di h2o: Il simbolo dell’acqua. Rispetta la preziosa risorsa, utilizza quella del rubinetto, ma con parsimonia!
i di informarsi: Conosci la storia che si cela nel
cibo che consumi? Dall’etichetta cerca di scoprirne l’origine, la composizione ed i metodi di produzione.
l di legumi: Riscopri il gusto e le qualità nutrizionali
dei legumi. Sono un’ottima fonte di proteine alternativa
20
all’eccessivo consumo di carne.
m di mediterranea: La nostra dieta, riconosciuta
in tutto il mondo come sana ed equilibrata è ricca di
frutta, verdura e cereali.
n di natura: Il biologico fa bene alla natura.
o di occupazione: La crescita dell’agricoltura biologica crea nuove opportunità occupazionali e salute per
le comunità rurali.
p di pane: Prova a farlo in casa con farina integrale e
di qualità. Ci guadagnano il gusto e la salute!
q di qualità: Poni particolare attenzione al momento dell’acquisto alla tecnica produttiva e alla provenienza degli alimenti.
r di rifiuti: Buona parte dei rifiuti prodotti dall’uomo sono di origine alimentare: fai meno scarto se
compri alimenti e non imballi.
Scegliere
con
consapevolezza
s di stagioni: I prodotti di stagione sono più buoni
e più convenienti.
t di tempo: Ritrova il tempo di cucinare e il tempo
per mangiare. Mangia con calma, sarà tutto più buono.
u di uova: Le uova sono più buone se consumate fresche e se prodotte in allevamenti che rispettano la qualità della vita degli animali.
v di verdure: Mangiale tutti i giorni. Basta un po’ di
fantasia per creare sempre piatti diversi.
z di zero: Come i residui chimici negli alimenti bio!
* Fonte: SINAB - Sistema d’Informazione Nazionale sull’agricoltura Biologica dati al 31/12/2010
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contatti e informazioni utili
aiab liguria
associazione italiana per l’agricoltura biologica
liguria
Via Lomellini, 15/8 - 16133 Genova
[email protected]
www.aiabliguria.it
Agricoltura
biologica:
ci fidiamo
della natura
associazione produttori biologici
e biodinamici liguria biologica
Via Costasecca, 10 - 16040 Leivi (GE)
[email protected]
www.liguriabiologica.it
regione liguria
assessorato agricoltura
Via Fieschi 15 - 16121 Genova
www.agriligurianet.it
Alla realizzazione di “La mia mensa è bio”
hanno contribuito:
Testi: AIAB e Associazione Liguria Biologica 
Impaginazione: Associazione Liguria Biologica 
Le foto e le illustrazioni sono in parte tratte dal sito
dell’UE http://ec.europa.eu/agricolture/organic/home_it 
ed in parte realizzate dagli autori 
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Assessorato Agricoltura
Associazione Italiana
Agricoltura Biologica - Liguria
Associazione Produttori
Biologici e Biodinamici
Liguria Biologica
scegli il biologico. Fa bene a te, fa bene a tutti
Scarica

Opuscolo informativo - Sistema d`informazione nazionale sull