Ulteriore sviluppo dell’esercito
IL NOSTRO ESERCITO SVIZZERO
DI DOMANI.
› pronto all’impiego in modo flessibile.
› ben istruito.
› equipaggiato completamente.
› radicato a livello regionale.
2
3
Compendio
SOMMARIO
5 Editoriale
7 Esigenze della svizzera in materia di sicurezza
8 Compiti principali dell’esercito
10 Prestazioni future dell’esercito
12 Sistema di prontezza dell’esercito
14 Adeguamenti all’organizzazione dell’esercito
17 Modello di servizio e istruzione
20 Equipaggiamento e ubicazioni
22 Pietre miliari fino al 2020
24 Accenti principali dell’ulteriore sviluppo
INDICAZIONE IMPORTANTE
Questo opuscolo si basa sull’attuale stato delle
pianificazioni relative all’ulteriore sviluppo dell’esercito,
per cui si tratta di una «pianificazione non approvata».
Presumibilmente, a partire dall’autunno 2014 il Consiglio
federale e il Parlamento tratteranno in dettaglio il progetto
con il messaggio concernente la modifica delle basi legali
per l’ulteriore sviluppo dell’esercito. La concretizzazione delle
misure proposte è prevista a partire dal 2017.
«Noi tutti ignoriamo che
cosa ci riserva il futuro,
nessuno sa che cosa
succederà domani.
È tuttavia certo che
il compito principale
del nostro esercito
di milizia è di proteggere
il Paese e la popolazione».
Comandante di corpo André Blattmann, capo dell’esercito
5
Editoriale
SICUREZZA PER IL PAESE,
LA POPOLAZIONE
E LE INFRASTRUTTURE
Ulteriore sviluppo del nostro esercito: necessario, giusto, moderno e flessibile. I parametri
fondamentali per il nostro futuro esercito
tratti dal Rapporto sulla politica di sicurezza
2010 e dal Rapporto sull’esercito 2010 sono
ora disponibili. Rivestono un ruolo centrale
notevoli miglioramenti della prontezza, dell’istruzione dei quadri e dell’equipaggiamento.
Inoltre, l’esercito viene orientato in maniera
più pronunciata a livello regionale offrendo
in tal modo alla Confederazione e ai Cantoni uno strumento di sicurezza su misura e
multifunzionale. Il compito rimane lo stesso:
l’Esercito svizzero protegge il nostro Paese, la
nostra popolazione e le relative infrastrutture.
Sono lieto di potervi illustrare i parametri fondamentali dell’ulteriore sviluppo dell’esercito
mediante il presente opuscolo. Miglioriamo la
prontezza, l’istruzione dei quadri e l’equipaggiamento dell’esercito, orientandoli di nuovo
in misura crescente a livello regionale e armonizzando le prestazioni dell’esercito con le
risorse disponibili.
La base in tal senso è costituita dai criteri politici del Consiglio federale e del Parlamento.
In futuro, l’Esercito svizzero dovrà disporre di
un effettivo regolamentare di 100 000 tra soldati e quadri, potranno essere prestati circa 5
milioni di giorni di servizio e sarà disponibile
un limite di spesa di 5 miliardi di franchi per
adempiere i compiti. La popolazione stessa ha
gettato le basi più importanti per noi. Il 22 settembre 2013 il 73% dell’elettorato e tutti i Cantoni hanno votato a favore del mantenimento
dell’obbligo di prestare servizio militare. Si
tratta ora con questi parametri fondamentali
e criteri di realizzare la miglior soluzione possibile a favore della nostra sicurezza.
In avvenire dovrà essere nuovamente possibile chiamare immediatamente in servizio
una parte considerevole del nostro esercito.
Voi cittadine e cittadini di questo Paese vi
aspettate, giustamente, che in caso di evento
vi venga fornito aiuto rapidamente. I nostri
quadri di milizia dovranno ricevere una solida istruzione di base e acquisire nuovamente
maggior esperienza di condotta nel nuovo sistema per poter istruire e condurre in modo
più efficiente. In tal modo i quadri di milizia
offrono un maggior valore aggiunto non solo
all’esercito ma anche ai loro datori di lavoro
civili. In ultima analisi, tutte le formazioni
d’impiego dovranno essere di nuovo equipaggiate completamente. Come vedete, l’ulteriore
sviluppo dell’esercito è necessario e giusto.
Fornisce alla Svizzera un esercito moderno
e flessibile.
Sono lieto dell’interesse che mostrate per la
sicurezza del nostro Paese e vi auguro un’avvincente lettura.
Comandante di corpo André Blattmann
Capo dell’esercito
7
Fondamento
ESIGENZE DELLA SVIZZERA
IN MATERIA DI SICUREZZA
Negli scorsi anni la Svizzera è fortemente cambiata; tale evoluzione
continuerà nel prossimo futuro. Con la globalizzazione aumenta
sia l’interconnessione che la vulnerabilità della nostra società.
Eventi straordinari potrebbero compromettere
in modo massiccio la nostra vita quotidiana;
ciò può ripercuotersi rapidamente e in maniera
inaspettata sulle nostre reti sensibili d’approvvigionamento, di comunicazione e di trasporto.
In quanto esercito di milizia, l’Esercito svizzero
dovrà, in considerazione delle realtà sociali ed
economiche mutate, affrontare sfide importanti. Le crescenti esigenze poste dal mondo del
lavoro e della formazione impediscono vieppiù
a molte giovani svizzere e molti giovani svizzeri
di poter fornire un contributo personale alla
collettività.
UN ESERCITO EFFICACE PER IL FUTURO
Anche l’esercito è interessato dalla crescente
individualizzazione e deve trovare soluzioni e
modelli che consentano di tenere conto delle
esigenze militari della Svizzera e degli aspetti
professionali dei militari. Con l’ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs) si intende tenere conto
in generale della trasformazione della società.
L’esercito raccoglie queste nuove sfide in collaborazione con i suoi partner in materia di
politica di sicurezza, affinché anche in futuro
rimanga uno strumento efficace della politica
di sicurezza svizzera. ‹
LE CONDIZIONI QUADRO E
I CRITERI PER L’ULTERIORE SVILUPPO
DELL’ESERCITO:
› Fondamento: obbligo di prestare servizio
militare e principio di milizia
› Effettivo regolamentare: 100 000 militari
› Limite di spesa: 5 mia. franchi
› Giorni di servizio: circa 5 mio. all’anno
8
Premessa fondamentale
COMPITI PRINCIPALI
DELL’ESERCITO
Le prestazioni che l’esercito è chiamato a fornire devono soddisfare
le esigenze in materia di sicurezza della Svizzera, ossia essere orientate
alle minacce e ai pericoli e tenere conto della vulnerabilità dello Stato,
dell’economia e della società.
1. D
IFESA DEL PAESE E
DELLA POPOLAZIONE
Anche se la probabilità di un attacco militare
contro la Svizzera nel prossimo futuro è esigua,
una simile minaccia non va trascurata. Non è
da escludersi che anche frange terroristiche
o altri gruppi non statali impieghino armi in
precedenza riservate alle forze armate statali. È
pertanto indispensabile che l’Esercito svizzero
mantenga le capacità necessarie per respingere
un attacco militare e le adegui costantemente
alle esigenze del contesto.
Orientato alle
minacce e ai pericoli.
In quanto principale riserva della Confederazione in materia di politica di sicurezza,
l’esercito è in grado di mettere a disposizione
della autorità civili le capacità, le prestazioni
e i mezzi a seconda delle necessità. In generale,
l’esercito è orientato alla protezione e alla sicurezza del Paese, della popolazione nonché delle
infrastrutture critiche e, in caso di attacco militare, rappresenta lo strumento decisivo. È un
elemento centrale della Rete integrata Svizzera
per la sicurezza. Nell’ambito del promovimento
della pace fornisce contributi volti alla prevenzione di conflitti e alla gestione di crisi.
I tre compiti principali dell’esercito sono come
sinora:
In considerazione delle minacce moderne, difendere non significa semplicemente respingere un
attacco militare contro la Svizzera e il suo spazio
aereo, ma proteggere globalmente il Paese, la
sua popolazione e le rispettive basi esistenziali
dal ricorso alla minaccia e all’uso massiccio
della forza nonché di stabilizzare la situazione
il più rapidamente possibile. Affinché la società,
l’economia e l’amministrazione statale possano
nuovamente funzionare in modo impeccabile e,
possibilmente, senza restrizioni.
Nonostante il ridimensionamento, in seguito al
suo ulteriore sviluppo l’esercito disporrà anche
in futuro di notevoli capacità per respingere
un attacco militare, soprattutto grazie ai miglioramenti apportati a livello di prontezza,
d’istruzione dei quadri e d’equipaggiamento. In
quanto esercito di milizia con una solida istru-
9
zione nonché un equipaggiamento e un armamento moderni, l’Esercito svizzero dispone di
una vasta gamma di capacità per far fronte a un
ampio spettro di possibili minacce militari sia
nel contesto attuale della politica di sicurezza
sia in quello futuro.
2. A
PPOGGIO A FAVORE
DELLE AUTORITÀ CIVILI
L’appoggio a favore delle autorità civili è un
importante compito dell’esercito sia nella
quotidianità che nelle situazioni di crisi. La
possibilità che eventi quali catastrofi naturali
di vasta portata, attentati terroristici o cyberattacchi si verifichino all’improvviso costringe
l’esercito a fornire molto rapidamente le sue
prestazioni.
Gli impieghi dell’esercito volti ad appoggiare le
autorità civili vengono sempre svolti su loro richiesta e sotto la loro responsabilità. L’esercito
rimane subordinato alle autorità civili in tutte
le situazioni. In occasione di impieghi sussidiari è esclusa l’assunzione della responsabilità
per l’impiego da parte dell’esercito.
Nella gestione di catastrofi e situazioni d’emergenza, nell’adempimento di altri compiti
di importanza nazionale nonché per quanto riguarda la difesa da gravi minacce alla sicurezza
interna l’esercito può sgravare le autorità civili
svolgendo impieghi d’appoggio su misura.
3. PROMOVIMENTO DELLA PACE
Nel quadro del promovimento della pace, l’esercito fornisce contributi volti alla prevenzione di
conflitti e alla gestione di crisi nell’ambito delle
misure adottate dalla comunità internazionale.
L’Esercito svizzero si impegna con compiti di
prevenzione nel promovimento della pace, appoggia misure di stabilizzazione e di sviluppo
nel quadro dei mandati dell’ONU o dell’OSCE.
La capacità per il promovimento militare della pace dev’essere sviluppata sul
piano qualitativo e quantitativo; in tal
senso si sono pronunciati il Consiglio
federale e il Parlamento. Continua a
essere esclusa qualsiasi partecipazione ad azioni di combattimento per l’imposizione della
pace. ‹
10
Profilo
PRESTAZIONI FUTURE
DELL’ESERCITO
Il profilo prestazionale dell’esercito indica il numero di militari (mil)
che possono essere chiamati in servizio e impiegati per determinati compiti.
Il profilo prestazionale illustra inoltre la rapidità e la durata con cui
possono essere fornite le prestazioni.
La prontezza dell’esercito
viene sostanzialmente migliorata, da un lato, mediante un
nuovo sistema di mobilitazione e,
dall’altro, tramite la designazione
di formazioni di milizia in prontezza
elevata. Inoltre, in futuro due velivoli
armati saranno pronti a intervenire nello
spazio aereo 24 ore su 24.
I tre generi di prestazioni
Si distinguono tre categorie di prestazioni.
PERMANENTI
Prestazioni che devono essere fornite in permanenza (per es. salvaguardia della sovranità
sullo spazio aereo o prestazioni di base).
›› Mantenimento e ulteriore sviluppo delle
capacità di difesa da un attacco militare
›› Salvaguardia della sovranità sullo spazio
aereo con sensori e normale servizio di
polizia aerea
›› Prestazioni di base (per es. appoggio a
favore delle autorità civili, esercizio della
rete di condotta Svizzera, prestazioni
logistiche e del servizio sanitario, appoggio
a favore della polizia e del Corpo delle
guardie di confine ecc.)
PREVEDIBILI
Prestazioni che devono essere fornite nel quadro degli impieghi prevedibili (per es. protezione di conferenze).
›› 8000 mil (protezione di conferenze e opere)
›› 2500 militari (salvaguardia della sovranità
sullo spazio aereo con servizio di polizia
aerea rafforzato)
›› Entro alcuni giorni: servizio d’appoggio
all’estero / contributi all’aiuto umanitario
›› Entro alcune settimane fino a mesi:
promovimento della pace con un massimo
di 500 mil
NON PREVEDIBILI
Prestazioni che vengono fornite nel quadro di
impieghi non prevedibili, vale a dire di eventi che si verificano inaspettatamente (per es.
­catastrofi o minaccia terroristica)
›› Prontezza differenziata
›› Entro alcune ore le prime forze d’impiego
sul posto con formazioni di militari
in ferma continuata e di professionisti
›› Fornitura di prestazioni complessivamente
con un massimo di 35 000 mil entro
10 giorni ‹
11
Appoggio a favore
delle autorità civili.
12
Mobilità
SISTEMA DI PRONTEZZA
DELL’ESERCITO
Grazie a un sistema di prontezza differenziato la prontezza dell’esercito
viene migliorata sostanzialmente. Inoltre, verranno designate formazioni
di milizia in prontezza elevata. Per gli interventi nello spazio aereo,
in futuro saranno a disposizione due velivoli armati pronti all’impiego
24 ore su 24.
Con l’aumento della
prontezza pronti
all’impiego in modo
flessibile.
Affinché l’esercito possa reagire in ogni momento e in maniera immediata ad eventi
straordinari con forze adeguate e in numero
sufficiente, viene introdotto un sistema di
prontezza migliorato. Tale sistema consente
di chiamare rapidamente in servizio le truppe
necessarie. Con i mezzi di primo intervento,
l’esercito può praticamente fornire prestazioni
immediate. I mezzi di primo intervento sono
costituiti da militari di professione, personale
professionista civile, formazioni d’intervento
composte da militari in ferma continuata e formazioni di milizia, che prestano il loro servizio
sull’arco dell’intero anno, affinché sia garantita
una prontezza permanente.
FORMAZIONI DI MILIZIA
IN PRONTEZZA ELEVATA
Per colmare la lacuna presente nella prontezza
tra le formazioni di professionisti e di militari
in ferma continuata rapidamente disponibili e
le formazioni di milizia generalmente impiegabili, vengono ora designate delle formazioni
che possono essere chiamate in servizio in
tempi rapidi. Le formazioni di milizia in prontezza elevata appoggeranno e completeranno
gradualmente i primi elementi d’impiego. Le
formazioni di milizia in prontezza elevata possono essere equipaggiate rapidamente presso
depositi periferici regionali con il loro materiale riservato e opportunamente preparato.
MOBILITAZIONE DELL’INTERO ESERCITO
L’organizzazione di mobilitazione, un elemento essenziale del nuovo modello di prontezza,
sarà oggetto di intensi allenamenti nei CR
a partire dal 2017. In tal modo, la truppa e
i quadri conoscono i loro interlocutori e le
procedure presso le piazze di mobilitazione e
i centri logistici dell’esercito. Il nuovo sistema
di prontezza sarà completamente operativo a
partire dal 2020.
13
Mil/trp
Altre formazioni di milizia
dopo la chiamata in servizio
(fino a un totale di 35 000 mil)
3° livello
Formazioni di milizia
in prontezza elevata
2° livello
Formazioni CR
Scuole
1° livello
Mezzi di
primo
intervento
Formazioni d’intervento (militari in ferma continuata)
Organizzazioni di professionisti
In permanenza
Giorni
DUE VELIVOLI PRONTI ALL’IMPIEGO
IN PERMANENZA
Con l’aumento della prontezza per il servizio di
polizia aerea, in futuro saranno disponibili in
permanenza due velivoli armati che potranno
Settimane
Mesi
svolgere in ogni momento un impiego di polizia
aerea. La capacità d’intervento 24 ore su 24 per
365 giorni l’anno è l’obiettivo dichiarato e corrisponderà al tempo di prontezza dello standard
internazionale per gli impieghi di polizia aerea. ‹
Il principio del
nuovo sistema
di prontezza
differenziata
per gli impieghi
imprevedibili.
14
Articolazione
ADEGUAMENTI
ALL’ORGANIZZAZIONE
DELL’ESERCITO
Con l’ulteriore sviluppo dell’esercito l’effettivo regolamentare verrà ridotto
dagli attuali 200 000 a 100 000. Saranno quindi necessari adeguamenti
all’organizzazione dell’esercito e una nuova articolazione delle strutture
di condotta. Gli ambiti saranno articolati in «impiego», «istruzione»
e «supporto».
La riduzione a 100 000 dell’effettivo regolamentare implica la ristrutturazione e la nuova
subordinazione di numerose Grandi Unità e di
diversi battaglioni e gruppi. La maggioranza
dei corpi di truppa manterrà tuttavia l’attuale
articolazione, anche se il numero di battaglioni, gruppi e squadre sarà ridotto da 178 a 106.
Occorrerà sciogliere 72 tra battaglioni e gruppi;
saranno toccate da tale misura 20 formazioni
attive e tutte le 52 formazioni della riserva.
Articolazione in
tre ambiti principali.
Capo dell’esercito
Stato maggiore
dell’esercito
Impiego
Comando
Operazioni
Istruzione
Supporto
Base logistica
dell’esercito
Base d’aiuto
alla condotta
Comando
Istruzione
RAFFORZAMENTO REGIONALE
Di regola, l’effettivo regolamentare massimo
dei corpi di truppa si limita a circa 800 militari
– le unità conteranno al massimo 150 militari.
Per le unità più piccole sarà di nuovo possibile
svolgere in miglior modo corsi di ripetizione in
diverse regioni della Svizzera, dato che è più
semplice trovare alloggio per unità con minori
effettivi.
Le regioni territoriali riceveranno una nuova
denominazione, ovvero «divisioni territoriali».
Queste saranno competenti per la pianificazione e la condotta dei necessari impieghi d’aiuto
in caso di catastrofe, di sicurezza e d’appoggio
a favore delle autorità civili con battaglioni subordinati e assegnati. Per poter appoggiare le
autorità civili, in futuro le divisioni territoriali
disporranno di quattro ulteriori battaglioni di
fanteria. Di regola, a ogni divisione territoriale
verrà attribuito un battaglione della polizia
militare. La subordinazione e l’appoggio di
mezzi d’impiego supplementari rafforzano le
divisioni territoriali e migliorano il radicamento regionale dell’esercito – esse sono l’anello di
congiunzione con i Cantoni.
IMPIEGO, ISTRUZIONE E SUPPORTO
La riduzione degli effettivi dell’esercito comporta un adeguamento generale delle strutture
di condotta. Per quanto possibile, la condotta
deve pertanto funzionare anche in situazioni
15
particolari e straordinarie analogamente a
come è strutturata nella situazione normale.
Con l’articolazione negli ambiti dell’impiego,
dell’istruzione e del supporto, le Forze terrestri
e le Forze aeree verranno sciolte e integrate nelle nuove strutture di comando.
In futuro, il Comando Operazioni pianificherà e
condurrà tutte le operazioni nonché tutti gli impieghi dell’esercito. Al capo Operazioni saranno
subordinati uno stato maggiore, il Servizio informazioni militare, le Forze terrestri, quattro
divisioni territoriali, la polizia militare, le Forze
aeree e il Centro di competenza SWISSINT.
Il Comando Istruzione è responsabile per la
gestione, la pianificazione e lo svolgimento
unitario dell’istruzione fino al raggiungimento
della prontezza di base della truppa, dei quadri,
delle formazioni e degli stati maggiori. Al capo
Istruzione saranno subordinati l’Istruzione superiore dei quadri dell’esercito (ISQE), cinque
formazioni d’addestramento, il Centro d’istruzione dell’esercito e il Personale dell’esercito.
Rimarranno direttamente subordinati al
capo dell’esercito, oltre ai comandi Impiego e Istruzione, lo Stato maggiore dell’esercito, la Base logistica dell’esercito
(BLEs) e la Base d’aiuto alla condotta
(BAC). La gamma dei compiti della
BLEs e della BAC sarà analoga a
quella attuale. ‹
16
17
Portata
MODELLO DI SERVIZIO
E ISTRUZIONE
Il modello di servizio, l’istruzione e le dimensioni
dell’esercito sono strettamente interconnessi e richiedono
una sincronizzazione sistematica.
Servizio militare
obbligatorio
e principio di milizia
quale base.
Il modello di servizio determina per quanto tempo un soldato, un sottufficiale o un ufficiale è
incorporato nell’esercito. Esso stabilisce inoltre
la durata della scuola reclute e dell’istruzione
nonché, di conseguenza, l’entità dei corsi di ripetizione. Con l’ulteriore sviluppo dell’esercito,
l’obbligo di servizio della truppa sarà ridotto
dagli attuali 260 a 225 giorni di servizio.
In futuro, l’obbligo di prestare servizio militare
potrà essere prestato in modo più flessibile. La
scuola reclute (SR) potrà essere assolta dal 19°
fino al 25° anno d’età – la durata della SR verrà
ridotta dalle attuali 21 settimane a 18 settimane e annualmente verranno svolte solo due
invece di tre scuole reclute. Dopo la scuola reclute i soldati assolvono sei corsi di ripetizione
di 2 – 3 settimane ciascuno. I servizi verranno
prestati entro nove anni; per tutto quel periodo
un soldato rimarrà incorporato in una formazione dell’esercito.
FOCALIZZAZIONE SULL’ISTRUZIONE
DEI QUADRI
Nell’istruzione l’accento viene messo in misura
crescente sui quadri di milizia, che assumono
la responsabilità principale per l’istruzione e
l’impiego della truppa. I quadri dovranno acquisire il più presto possibile esperienza pratica nell’ambito della condotta. In tal modo è
possibile sfruttare ancor meglio le sinergie tra
la carriera militare e quella civile – nondimeno,
ciò viene incontro alle esigenze dei datori di
lavoro. Per conciliare meglio sul piano temporale l’istruzione di base e l’avanzamento con lo
studio è stato inoltre possibile concludere un
accordo di partenariato con i rappresentanti
del panorama formativo.
Sono previste altre misure efficaci per migliorare l’istruzione dei quadri. Tutti i mili-
18
Radius
tari, anche gli aspiranti quadri, assolveranno
nuovamente una scuola reclute completa. La
selezione dei quadri potrà quindi avere luogo su un arco di tempo prolungato. Inoltre, i
quadri subalterni di milizia verranno istruiti
in misura accresciuta ai sistemi e potranno
approfondire le loro conoscenze durante l’allenamento. Ciò si ripercuoterà positivamente
e in modo diretto sull’istruzione della truppa
nei servizi d’istruzione di base e nei corsi di
ripetizione.
Tutti i quadri pagheranno il loro ultimo grado
nel corso di un’intera scuola reclute.
Allo scopo di ampliare la competenza di condotta, prima dei corsi di ripetizione verranno
svolti corsi preparatori dei quadri della du-
Il modello
del servizio.
Sdt: max. 225 giorni
Truppa
Suff
Suff: 400 giorni
Sdt: 260 giorni; suff 400 giorni
480 – 650 giorni
Suff sup
450 – 620 giorni
650 giorni
Uff sub
650 giorni
Giorni secondo fabbiso
Cap
Giorni secondo fabbisogno
Uff sup
Suff sup negli SM
Specialisti
Età
Aiut SM: 630
In base al loro grado
In base al loro grado
18
USEs
20
22
Esercito XXI
24
26
28
30
32
Prolungamento dell’obbligo militare secondo
19
rata di una settimana. In
tal modo sarà possibile
migliorare la preparazione
pratica dei quadri in vista
del corso di ripetizione. Ogni
due o tre anni verranno inoltre
svolti dei corsi di perfezionamento per i quadri della durata di una
settimana. ‹
Su base volontaria secondo fabbisogno
(invariato)
ogno
Giorni tutti secondo fabbisogno
giorni; resto dei giorni secondo fabbisogno
34
36
OOPSM Esercito XXI
38
40
42
44
46
48
50
…
65
20
Dotazione
EQUIPAGGIAMENTO
E UBICAZIONI
Nel quadro dell’ulteriore sviluppo tutte le formazioni d’impiego verranno
equipaggiate completamente. In seguito alla riduzione e al ridimensionamento
delle formazioni ha luogo una riassegnazione del materiale.
Già oggi l’esercito dispone di sistemi efficienti;
tuttavia non è possibile garantire un equipaggiamento completo di tutte le truppe. Con il
ridimensionamento dell’esercito e la riassegnazione del materiale è ora previsto un equipaggiamento completo delle formazioni d’impiego.
Grazie a questo notevole miglioramento è garantito costantemente anche il materiale d’equipaggiamento per l’istruzione di base.
Il nuovo sistema di prontezza differenziata e
l’adempimento del profilo prestazionale nel
quadro dell’ulteriore sviluppo dell’esercito
sono attuabili soltanto se la truppa può essere
equipaggiata completamente.
Soprattutto per quanto riguarda i veicoli ruotati e i mezzi di trasmissione continueranno a
esserci lacune marginali nell’ambito dell’equipaggiamento. Tali lacune non hanno tuttavia
alcun influsso determinante sulla prestazione
complessiva dell’esercito e saranno colmate nel
quadro del rinnovo del materiale.
RIDIMENSIONARE IL PATRIMONIO
IMMOBILIARE
Le ubicazioni e gli immobili che in futuro non
saranno più utilizzati dall’esercito, dovranno
essere ceduti rapidamente. La riduzione del pa-
trimonio immobiliare permetterà di diminuire
considerevolmente i costi d’esercizio, affinché
tali mezzi finanziari possano essere messi a
disposizione per materiale d’armamento urgentemente necessario e per gli immobili restanti.
Lo smantellamento di numerose infrastrutture
si impone da un punto di vista della politica di
sicurezza e militare. Molti immobili risalgono
all’epoca della Guerra fredda, in particolare
le infrastrutture di combattimento. A seguito
della mutata minaccia, l’importanza di queste
opere è diminuita sul piano della politica di
sicurezza.
ULTERIORE IMPIEGO
DI SEDI ESTERNE REGIONALI
Complessivamente il patrimonio immobiliare
dell’esercito verrà ridotto di circa un terzo. In
tutti e tre gli ambiti, ovvero l’impiego, l’istruzione e la logistica, verranno ridotte le infrastrutture. Oltre alle diverse chiusure e riduzioni,
in seguito al nuovo sistema di prontezza sono
necessarie anche riattivazioni di infrastrutture. Nell’ambito delle infrastrutture logistiche
continueranno a essere utilizzate sedi esterne;
queste saranno ad esempio necessarie per
l’immagazzinamento di materiale a favore delle
formazioni di milizia in prontezza elevata. ‹
21
Equipaggiamento
completo per le formazioni
d’impiego.
Patrimonio
immobiliare ridotto.
22
Orizzonte temporale
PIETRE MILIARI FINO AL 2020
L’attuazione delle misure previste per l’ulteriore sviluppo
dell’esercito avrà luogo a partire dal 1° gennaio 2017.
Dal 2017, le scuole reclute, i corsi di formazione per i quadri
e i servizi d’istruzione delle formazioni potranno essere
svolti secondo il nuovo modello e nelle strutture adeguate
dell’esercito.
Se si vuole procedere all’introduzione tempestiva e possibilmente ineccepibile delle nuove
strutture dell’esercito, del nuovo modello d’istruzione e di servizio nonché del sistema di
prontezza, prima dell’attuazione a partire dal
1° gennaio 2017 sarà indispensabile adottare
una serie di misure preparatorie. Tuttavia, tali
misure preparatorie non pregiudicano in alcun
modo le decisioni politiche relative all’ulteriore
sviluppo dell’esercito.
Per il passaggio dall’attuale modello di esercito al
nuovo esercito risultante dall’ulteriore sviluppo,
viene usato il termine «transizione». Essa comprende tutte le misure definite per un’attuazione
graduale e tempestiva, affinché l’esercito possa
adempiere in ogni momento i propri compiti.
TRANSIZIONE TEMPESTIVA
La transizione prevede la fase di preparazione
fino al 31 dicembre 2016 e la fase d’attuazione
Le pietre miliari
fino al 2020.
Livello
militare
Pianificazione
|
Livello
politico
Preparazione
|
Transizione
|
Attuazione
Dibattiti
parlamentari
Decreto federale
del 30.10.2013:
> 5,0 mia
100 000 mil
5,0 mio giorni S
Rap Es 2010
RAPOLSIC 2010
2013
2014
Decisione del CF:
trasmissione del
messaggio USEs
al Parlamento
(autunno 2014)
2015
2016
2017
…
2020
23
vera e propria dal 2017 al 2020. Nella prima
fase sono previste misure preparatorie che
non presuppongono adeguamenti a livello
giuridico. All’attuazione vera e propria nel
2017, anno della transizione, seguirà una fase
di consolidamento di circa tre anni. Ci si dovrà allenare nel nuovo sistema di prontezza,
integrarvi le formazioni e migliorarlo costantemente. In questa fase si tratterà anche di
correggere eventuali lacune che saranno riscontrate durante o dopo la frase di transizione. L’attuazione vera e propria andrà di pari
passo con l’entrata in vigore delle revisioni
delle leggi. L’attuazione avrà quindi luogo a
tappe successive.
La riduzione dell’effettivo regolamentare
rende necessari adeguamenti sostanziali,
nuove subordinazioni e lo scioglimento di
formazioni. Il reclutamento e l’apporto
di personale agli stati maggiori e alle
formazioni devono pertanto essere
orientati tempestivamente alle
nuove strutture. Come deciso
a livello politico, alla fine del
2016 verranno sciolte le formazioni della riserva nonché diverse formazioni e
stati maggiori. ‹
24
Orientamento
ACCENTI PRINCIPALI
DELL’ULTERIORE SVILUPPO
Con l’ulteriore sviluppo l’esercito si orienta al futuro in modo flessibile e moderno.
I quattro punti fondamentali dell’USEs prevedono chiari miglioramenti nella
prontezza, nell’istruzione dei quadri, nell’equipaggiamento e un orientamento
regionale più marcato.
MAGGIORE PRONTEZZA
Se le minacce e i pericoli lo esigono, occorre
poter chiamare in servizio, equipaggiare e impiegare rapidamente ampie parti dell’esercito.
Con il nuovo sistema di prontezza differenziata
è possibile, anche in caso di eventi inaspettati,
chiamare in servizio truppe immediatamente e
impiegarle rapidamente.
Inoltre, vengono designate formazioni di milizia in prontezza elevata, che completano e
appoggiano le truppe già in impiego. Colmano
le lacune che si creano tra le formazioni di professionisti e le formazioni d’intervento e le ulteriori formazioni di milizia che devono essere
chiamate in servizio. Se la situazione lo esige,
entro dieci giorni potranno essere impiegati
fino a 35 000 militari. Inoltre, per l’intero esercito verrà introdotto nuovamente un sistema di
mobilitazione.
ISTRUZIONE DEI QUADRI PIÙ EFFETTIVA
In generale, l’istruzione diventa più efficace
ed effettiva concentrandosi maggiormente sui
quadri di milizia. Anche i futuri quadri assolveranno nuovamente una scuola reclute completa,
che durerà 18 settimane. Ciò permette ai quadri
di acquisire presto preziose esperienze di condotta. Inoltre, i quadri pagheranno interamente
il loro ultimo grado durante un servizio pratico.
Per rafforzare la competenza di condotta e
migliorare l’istruzione dei quadri, il corso
preparatorio dei quadri prima di un corso di
ripetizione (CR) verrà esteso a una settimana. I
quadri assolveranno corsi di perfezionamento
supplementari a ritmo biennale. Questi cosiddetti corsi tecnico-tattici (CTT) supplementari
verranno assolti indipendentemente da un regolare CR.
EQUIPAGGIAMENTO COMPLETO
Con il ridimensionamento dell’esercito e la
riassegnazione del materiale, in futuro le formazioni d’impiego potranno essere equipaggiate completamente. Inoltre, le formazioni di
milizia in prontezza elevata potranno essere
equipaggiate rapidamente in uno dei cinque
centri logistici dell’esercito o nelle relative sedi
esterne. Il materiale preparato sarà riservato
esclusivamente per le truppe designate e per
loro sarà sempre disponibile in vista di un impiego. È garantita una distribuzione fissa in un
lasso di tempo compreso tra 24 e 96 ore.
RADICAMENTO REGIONALE
Le autorità civili ricevono un appoggio flessibile, rapido e in funzione dell’impiego in primo luogo da parte delle divisioni territoriali.
Queste ultime sono l’anello di collegamento con
i Cantoni. Tali forze prestano aiuto in caso di
catastrofe, impieghi di sicurezza e d’appoggio
oppure, in caso di attacco militare, possono
assumere compiti di protezione e di sicurezza.
A ogni divisione territoriale saranno subordinati quattro battaglioni di fanteria. Di regola,
verrà attribuito un battaglione della polizia
militare quale appoggio supplementare.
Riducendo le dimensioni delle compagnie, in
futuro sarà nuovamente possibile svolgere in
misura crescente i corsi di ripetizione nelle
vicinanze di zone abitate. In tal modo, le formazioni impareranno di nuovo a conoscere meglio
la loro regione d’impiego e saranno inoltre più
vicine alla popolazione. ‹
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della protezione della popolazione e dello sport
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