Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti. Enzo Biagi Due giorni per riflettere sulle Pari Opportunità e Politiche dei Tempi, una serie di incontri pubblici per approfondire e per presentare ciò che nel biennio 2007 - 2008 è stato immaginato, progettato e realizzato e, insieme a voi, confrontarci su ciò che ancora rimane da fare, una riflessione pubblica per fare un bilancio e per immaginare iniziative e progettualità future. L’occasione ci dà, inoltre, l’opportunità di riflettere sull’anniversario della nostra Costituzione, attraverso i principi che la animano, e sulle azioni positive che in suo nome siamo chiamati ad agire anche attraverso “la Costituzione Italiana per i nuovi cittadini” un incontro con le associazioni di stranieri di Torino e provincia con la distribuzione del testo costituzionale in lingua. I temi sono molti da “I Piani di Azioni Positive” al “Bilancio di genere sulla spesa pubblica e i diritti delle donne” alla salute, alla formazione, all’arte, alle nuove tecnologie per donne italiane e straniere. La violenza sulle donne è un fenomeno da contrastare e per questo continua ad essere un obiettivo centrale del nostro lavoro. Le donne da alcuni anni, sul nostro territorio, hanno alcuni alleati in più: il Servizio Vicino a te , il Servizio per le vittime di violenza sessuale dell’ospedale Sant’Anna, il Centro Demetra dell’Ospedale Molinette e le associazioni di uomini impegnate in una comune battaglia contro la violenza. Affronteremo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro presentando un progetto sperimentato tra i/le nostri/e dipendenti e il coordinamento provinciale delle Banche del Tempo, ma anche i progetti destinati all’uso del tempo rivolti alle scuole. Abbiamo scelto di lavorare in Rete perché nel lavoro comune esiste un arricchimento reciproco che dà forza e visibilità. Sono nate così: la Rete di Parità, la rete di Assessorati alle Pari Opportunità delle Province Piemontesi e le Reti della Consigliera di Parità provinciale. Nella battaglia per l’affermazione dei diritti ancora oggi negati alle comunità Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender è stato fondamentale il lavoro progettato e attuato insieme al servizio LGBT della Città di Torino. In questi anni, nella programmazione di iniziative relative al mercato del lavoro, l’impegno è stato sempre supportato da un approccio ai fenomeni in chiave di genere. Tutti questi temi verranno affrontati con le associazioni, gli Enti con i quali sono stati pensati e realizzati, e soprattutto con le donne. Senza il loro/vostro prezioso contributo molto di questo lavoro non sarebbe stato possibile. Aurora Tesio Assessora alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali Provincia di Torino Lunedì 15 settembre 2008 ore 09.00 - 12.30 Salotto Rosso Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive a cura dell’ATS Poliedra progetti integrati S.p.A. - S&T s.c. Gender Budgeting: spesa pubblica e diritti delle donne progetto Adozione di politiche di bilanci pubblici gender oriented a cura di S&T s.c. I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione. Costituzione italiana Art. 98 Progetto Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive Ente finanziatore L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino “Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere “PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento, valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità, con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4. Soggetto attuatore ATS Poliedra progetti integrati S.p.A. - S&T s.c. Cifra di finanziamento Euro 79.200,00 Contenuti e durata del progetto • Predisposizione ed avvio del Piano di Azioni Positive 2008-2010 della Provincia di Torino. • Attività di sportello e organizzazione di seminari per la promozione e l’accompagnamento all’adozione di Piani di Azioni Positive per gli Enti locali del territorio provinciale. • Sperimentazione dello strumento PAP. Le attività sono iniziate nel mese di febbraio 2008 e terminano nel mese di settembre 2008. Obiettivi • Individuare l’azione positiva come strumento di miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita delle lavoratrici e dei lavoratori e aumento dell’efficienza dell’organizzazione del lavoro; • sensibilizzare gli Enti locali sulle opportunità offerte dall’attuazione del Piano di Azioni Positive al proprio interno (ed informarli sull’obbligatorietà del PAP presso gli Enti Pubblici); • definire e far applicare Linee Guida per la stesura dei PAP agli Enti locali del territorio provinciale; • accompagnare alla Redazione dei PAP gli Enti locali del territorio; • consolidare e sviluppare politiche di gender mainstreaming locali, attraverso il coinvolgimento degli attori istituzionali e degli operatori attivi nell’ambito delle PO; • attuare il monitoraggio dell’effettiva redazione dei PAP da parte dei soggetti del territorio provinciale. Metodologia di intervento • La predisposizione del PAP della Provincia di Torino è stata attuata dall’Assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con l’Assessorato alla Formazione e con la compartecipazione degli organismi di parità interni alla Provincia, in particolare il Comitato Pari Opportunità, la Commissione Consiliare Pari Opportunità e la Consigliera di Parità, attraverso incontri di discussione e condivisione. Sono state individuate tre aree di intervento (comprendenti ciascuna un percorso di azioni): 1. valorizzazione della componente femminile; 2. formazione, informazione e sensibilizzazione; 3. conciliazione e flessibilità. In particolare, la Provincia di Torino ha inteso definire il PAP 2008-2010 in un’ottica di sistema, ovvero in funzione di un’applicazione diffusa di prassi positive non limitato all’Ente, ma ampliato al contesto del territorio provinciale, rendendolo nel suo complesso più amichevole nei confronti dei diritti e dei valori delle donne. • In relazione allo sportello e all’organizzazione di seminari per la promozione e l’accompagnamento all’adozione di Piani di Azioni Positive per gli Enti locali del territorio provinciale, sono state realizzate le attività di seguito descritte. Servizio di sportello • Offre supporto tecnico ed assistenza a distanza per la predisposizione del PAP per gli Enti locali, obbligati a redigerlo per legge ai sensi dell’art. 48 del D. Lgs. 11 aprile 2006, n. 198. • Si occupa di redigere e di rielaborare materiali utili alla redazione del PAP, ad esempio schede per analisi dati del personale, questionari sulle esigenze interne dei lavoratori e delle lavoratrici, delibere di approvazione del PAP, ecc. • Si occupa di monitorare lo stato dell’arte degli Enti che stanno predisponendo o rinnovando il PAP. • È rivolto a tutti gli Enti locali e alle ASL del territorio provinciale interessati ad avere supporto tecnico e consigli pratici per la redazione del PAP. Il presidio dello sportello è garantito tutti i giorni dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. Gli Enti interessati al servizio di sportello possono richiedere informazioni e/o appuntamento telefonicamente al numero 011 - 3473463 o via mail: [email protected] Seminari • Sono incontri informativi e formativi di supporto all’ideazione e alla predisposizione dei PAP, rivolti a tutti gli Enti locali della provincia di Torino. • La partecipazione ai seminari fornisce validi strumenti per la progettazione e la redazione del PAP. Sono stati realizzati diversi seminari presso le sedi dei Circondari della provincia di Torino. • Sono state predisposte linee guida per la redazione del PAP che sono state distribuite a tutti gli Enti che hanno partecipato ai seminari, a coloro che ne hanno fatto richiesta attraverso il servizio di sportello e che sono state promosse su tutto il territorio provinciale. Sono inoltre a disposizione sul sito della Provincia al seguente link: http://www.provincia.torino.it/ speciali/2008/piano_azioni_positive/ • All’interno delle linee guida sono stati inseriti anche modelli pratici di Piano di Azioni Positive e di Codice di Comportamento per la tutela della dignità sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. Sono anche stati predisposti un questionario di autoanalisi dell’ente e una scheda per l’istituzione del Comitato Pari Opportunità. Nell’ambito della fase successiva, di sperimentazione dello strumento PAP, i servizi precedentemente descritti sono stati tarati, attraverso un lavoro di consulenza e assistenza tecnica più mirato, sulle seguenti realtà: la Città di Torino, comuni di medie dimensioni, comuni di piccole dimensioni e comunità montane/collinari. A seconda delle necessità delle diverse realtà sono state effettuate le seguenti attività: focus group, riunioni tecniche, elaborazione di modelli e diffusione di buone pratiche. Destinatari Sono destinatari del progetto tutti gli Enti locali della provincia di Torino e le ASL. Referenti organizzativi Per la Provincia di Torino Laura Vinassa Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617426 e-mail: [email protected] Per Poliedra progetti integrati S.p.A. Monica Occelli - Margherita Allena Corso Unione Sovietica 612/3/e, 10135 Torino Tel. 011 3473774 (int. 266) - Fax. 011 3473777 e-mail: [email protected]; [email protected] Per S&T s.c. Monica Andriolo Via Po 40, 10123 Torino Tel. 011 8126730 e-mail: [email protected] REDAZIONE ed ATTUAZIONE dei PIANI di AZIONI POSITIVE Progetto Adozione di politiche di bilanci pubblici gender oriented Ente finanziatore L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino “Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere “PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento, valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità, con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4. Soggetto attuatore Assistenza tecnica del progetto a cura di S.&T. s.c. Cifra di finanziamento Euro 104.000,00 Contenuti e durata del progetto Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività: a) Realizzazione del Bilancio di Genere della Provincia di Torino • Organizzazione del gruppo di lavoro • Raccolta e analisi di dati • Stesura definitiva del Bilancio di Genere b) Attività di sportello per la promozione e l’accompagnamento alla lettura di genere dei bilanci pubblici degli Enti Locali del territorio provinciale • Organizzazione operativa dell’attività di sportello • Coinvolgimento dei destinatari (Amministrazioni locali del territorio provinciale) • Svolgimento dell’attività di sportello c) Sperimentazione delle linee guida per la lettura di genere dei bilanci pubblici • Presentazione e condivisione delle linee guida definite nell’attività a due Amministrazioni del territorio provinciale con caratteristiche diverse al fine di valutarne l’efficacia: Comune di Torino e Comunità Montana Valle Sacra • Stesura del Bilancio di Genere delle Amministrazioni locali destinatarie della sperimentazione. Durata del progetto: febbraio - settembre 2008 Obiettivi • Promuovere la condivisione di un modello integrato e innovativo di rendicontazione e di valutazione che tenga in considerazione la dimensione di genere; • facilitare l’individuazione di politiche che consentano il superamento delle disuguaglianze, con la consapevolezza del diverso impatto delle azioni rispetto agli uomini e alle donne; • sensibilizzare l’Esecutivo dell’Ente sulle finalità, sulla natura e sulla struttura del Bilancio di Genere affinché gli amministratori dispongano di una visione di insieme e conoscano l’intero iter dell’attività; • diffondere la consapevolezza che il Bilancio di Genere è un supporto utile alla definizione di politiche sempre più sensibili all’impatto differenziato che queste producono su uomini e donne e come tale permette di migliorare l’efficacia complessiva dell’azione amministrativa: è fondamentale, pertanto, che si sviluppi la percezione che tutte le politiche hanno un impatto sulla popolazione, non solo quelle palesemente “sociali” nel senso più ampio del termine; • diffondere una nuova cultura e far crescere la sensibilità verso le tematiche di pari opportunità come fondamento indispensabile per motivare e coinvolgere tutto il personale nello sforzo richiesto dall’adozione di questo nuovo strumento. Metodologia di intervento È stata attivata una duplice attenzione, sia verso l’interno, sia verso l’esterno, che ha portato alla realizzazione di un insieme di azioni, diversamente modulate: • come azione interna, è stata attuata la redazione del Bilancio di Genere della Provincia di Torino, che ha raccolto e arricchito i risultati del lavoro già condotto dalla Provincia di stesura del Bilancio Sociale declinato in chiave di genere e ambientale; • come promozione verso l’esterno, è stata promossa la redazione del Bilancio di Genere del Comune di Torino e Bilancio di Genere della Comunità Montana Valle Sacra, intesi come sperimentazioni di una sensibilizzazione alla rendicontazione di genere che possa trovare declinazione conforme alle diverse realtà amministrative del territorio. È stato promosso anche un lavoro di accompagnamento agli enti del 10 territorio, con azioni di: • formazione attraverso workshop replicati in totali 6 edizioni: 5 in orario diurno presso i Circondari Provinciali e 1 in orario preserale presso la Provincia; • consulenza front-office attraverso uno Sportello che è stato attivo tra maggio e giugno presso gli Uffici del Servizio Pari Opportunità della Provincia di Torino a cadenza bisettimanale (lunedì mattina e giovedì pomeriggio), con la finalità di offrire conoscenza e informazione sulla rendicontazione di genere; • consulenza back-office attraverso posta elettronica (indirizzo: [email protected]) per erogazione di informazioni e di risposte a quesiti; • informazione on line attraverso uno spazio web dedicato nella sezione “Pari opportunità” del sito internet della Provincia di Torino (www.provincia.torino.it/pariopportunita) in cui è possibile reperire informazioni e documenti; • accompagnamento alla redazione del bilancio di genere, attraverso la stesura di linee guida per i Comuni, che illustrano gli strumenti necessari e le modalità di lettura di genere del bilancio pubblico. La lettura del bilancio secondo parametri di genere ha portato alla individuazione di obiettivi di miglioramento che, partendo dalla misurazione della situazione esistente e dei risultati già raggiunti dall’Ente, definiscano impegni nuovi o rinnovati, che siano, a loro volta, misurabili e raggiungibili. In particolare, si ritiene importante fare riferimento a un obiettivo generale di miglioramento del diritto di cittadinanza inteso come promozione delle pari opportunità di accesso e partecipazione alla vita socio-economica da parte di tutti. Destinatari / beneficiari • I Comuni, le Comunità Montane e le Comunità Collinari del territorio della Provincia di Torino; • gli/le Amministratori/trici pubblici/che; • il management pubblico; • le Istituzioni ed gli organismi di Parità locali, provinciali e regionali; • le parti sociali; • gli organismi e le rappresentanze dell’Associazionismo locale e ONG; • la comunità scientifica. 11 Referenti organizzativi Provincia di Torino Assessora alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali Corso Inghilterra, 7/9 - 10138 Torino Tel. +39 011 8617885/6 Fax +39 011 8616801 e-mail: [email protected] Enrico Chiais Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617745 e-mail: [email protected] Assistenza tecnica Monica Andriolo S.&T. s.c.- via Po, 40 - 10123 Torino Tel. 011 8126730 - Fax 011 8178123 e-mail: [email protected] Adozione DI politiche di bilanci pubblici gender oriented 12 Lunedì 15 settembre 2008 ore 09.00 - 12.30 Salotto Verde Donne migranti e salute - HIV e AIDS progetto Donne migranti e salute. Il caso dell’HIV - AIDS: da popolazione vulnerabile a soggetti promotori di benessere a cura del Gruppo Abele ADAline - Torino è casa mia progetto ADAline. Risorse in rete. a cura di Pari-Go Onlus Arco Latino presentazione della rete a cura della Provincia di Torino L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. Costituzione italiana Art. 10 Progetto Donne migranti e salute. Il caso dell’HIV - AIDS: da popolazione vulnerabile a soggetti promotori di benessere Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Centro Studi e Università della Strada dell’Associazione del Gruppo Abele Corso Trapani 95, 10141 Torino Cifra di finanziamento Euro 6.750,00 Contenuti e durata del progetto Una ricerca-azione orientata ad analizzare conoscenze, percezioni e rappresentazioni dell’Aids tra donne di due comunità straniere tra le più numerose presenti sul territorio della provincia di Torino (Romania e Perù), collocando tale tematica all’interno di una cornice delimitata dai poli concettuali della salute e della malattia, dell’inclusione e dell’esclusione sociale. Il progetto è partito nel dicembre 2006 e si è concluso in marzo 2008. Obiettivi • Esplicitare una cultura dell’attenzione e del sostegno nei confronti delle donne straniere promuovendo la loro salute e l’affermazione del concetto di cura e di mantenimento del proprio benessere psicofisico nel rispetto dei valori delle comunità di origine attraverso le loro storie e i loro problemi in riferimento al tema della prevenzione e cura dell’Aids; • stimolare e diffondere consapevolezza, determinazione e capacità di gestire il diritto alla salute in particolare in riferimento al problema dell’Aids; • creare una comunicazione il più possibile efficace nei modi e nei contenuti in termini di prevenzione dell’infezione da HIV. In dettaglio, gli obiettivi di questa ricerca sono: • raccogliere opinioni e rappresentazioni sul problema dell’Aids in relazione 14 alla cornice più ampia rappresentata dai temi malattia/salute da parte di donne di alcune comunità straniere; • raccogliere le indicazioni sulle possibili strategie di prevenzione sia da parte degli operatori che lavorano con le donne straniere e con la problematica in questione sia da parte delle donne incontrate a cui sono state somministrate le interviste. Metodologia di intervento La ricerca-azione si articola in quattro fasi principali: 1. una fase di ricognizione della letteratura in tema di donne e Aids attraverso testi, ricerche svolte e conduzione di un brainstorming con operatori di consolidata esperienza lavorativa sul tema; 2. una fase di ricerca qualitativa realizzata attraverso interviste individuali a 2 gruppi di donne di alcune comunità straniere presenti nella provincia di Torino, provenienti da: Europa centro-orientale, America centromeridionale. Tali interviste sono state realizzate nell’ambito dei corsi ADEST; 3. fase di azione, progettata a valle del processo di analisi dei dati, che intende progettare i contenuti di un possibile percorso formativo finalizzato alla sensibilizzazione sulle modalità di trasmissione dell’Aids e conseguente possibile prevenzione; 4. una fase di restituzione e verifica avvenuta attraverso la realizzazione di un focus group. Il progetto gode di una supervisione scientifica ( monitoraggio e valutazione) attraverso un gruppo di esperti composto da professionisti interni e esterni al Gruppo Abele con competenza sui contenuti della ricerca e sui metodi. Strumenti 1. Interviste semistrutturate condotte individualmente per testare la conoscenza e la rappresentazione in tema di Aids delle 2 comunità prese in considerazione; 2. interviste semistrutturate somministrate individualmente agli operatori e ai tecnici competenti per conoscere l’andamento della problematica in questi anni e le indicazioni sulle strategie di intervento preventive; 3. analisi del contenuto delle interviste attraverso il metodo ispirato alla Grounded Theory di Glaser e Strauss, 1967; 4. conduzione di focus group di restituzione e progettazione dei 15 momenti formativi coinvolgendo le persone che hanno partecipato alle interviste. Soggetti 1. 10 soggetti esperti individuati tra professionisti del settore sanitario, dei servizi socioassistenziali e dell’ambito delle strutture di accoglienza del Gruppo Abele; 2. 30 partecipanti ai corsi ADEST di centri di formazione collocati sul territorio della provincia di Torino, in particolare uno in periferia e uno in centro città coinvolti in fase di intervista; 3. 6-8 donne per un focus group di restituzione sui contenuti emersi per strategie prevenzione. DONNE e AIDS Donne migranti e salute Referente Milena Sciaudone Tel. 011 3841073 - e-mail: [email protected] Telefono cellulare 3293903236 - e-mail: [email protected] 16 Progetto ADAline. Risorse in rete. Ente finanziatore Provincia di Torino - Città di Torino, Settore Integrazione - Comune di Settimo Torinese, Biblioteca Multimediale Soggetto attuatore Pari-Go Onlus Piazza Statuto, 16 - 10100 Torino Cifra di finanziamento Euro 27.000,00 Contenuti e durata del progetto ADAline è un progetto nato nel 2006 per dare un’opportunità di crescita e di integrazione a donne italiane e straniere e a ragazzi stranieri di seconda generazione residenti a Torino e in tutto il territorio della Provincia. ADAline è diventato anche uno spazio di conoscenza delle risorse e delle possibilità che il territorio offre. Si tratta di un progetto di inclusione digitale, un’occasione per avvicinare le donne straniere alle nuove tecnologie e a Internet, un mezzo ormai fondamentale per comprendere e partecipare in modo attivo alla vita economica, sociale e culturale cittadina. Oggi la possibilità di accedere alle informazioni è il primo diritto di cittadinanza (pensiamo per esempio all’importanza di conoscere i servizi pubblici, o le opportunità di lavoro o di formazione), ma non sempre è facile orientarsi tra i numerosi uffici e sportelli del territorio, se non addirittura impossibile, quando non si capisce bene la lingua. Non meno importante è la necessità di mantenere vivi i legami con il proprio paese di origine e la propria famiglia e allo stesso tempo riuscire a farsi conoscere, avere cioè modo di comunicare la propria identità personale e culturale, andando oltre i luoghi comuni e gli stereotipi comunemente diffusi dai mass-media. Il canale indispensabile che facilita entrambi i processi è Internet: la rete è, infatti, il mezzo più comodo e veloce per ottenere informazioni su ogni argomento, ed è anche l’unico mezzo per poter dare informazioni, esprimere le proprie opinioni e condividerle con gli altri, siano essi relativamente vicini o dall’altra parte del mondo. Nel corso dell’edizione 2008 il progetto ADAline ha preso due strade diverse, da un lato i corsi hanno coinvolto donne straniere, mentre dall’altro sono 17 stati attivati due laboratori indirizzati a gruppi di ragazzi della scuola media inferiore, figli di immigrati. In entrambi i casi il percorso si è sviluppato in 16 incontri di due ore ciascuno, con cadenza settimanale. Per quanto riguarda il gruppo delle donne, il tema principale è rimasto invariato, ruotando attorno al tema dell’inclusione digitale, ovvero il superamento delle barriere imposte delle nuove tecnologie, per poter crescere e potersi affacciare sul mondo del lavoro con altri mezzi. Sono stati attivati nel territorio della Provincia di Torino due gruppi, nel territorio cittadino della Circoscrizione 5 e a Settimo Torinese. Una delle differenze che ha caratterizzato i due gruppi è stato il coinvolgimento delle donne italiane all’interno del gruppo della Circoscrizione 5 per favorire l’integrazione tra donne italiane e straniere intorno a un progetto comune. Per quanto riguarda invece la nuova sfida ADAline, in collaborazione con l’iniziativa “Se non ora quando?” già attiva nel territorio dei quartieri Barriera Milano e Vanchiglia - Vanchiglietta di Torino, si è voluto creare un percorso formativo rivolto ai ragazzi. In un contesto cittadino che vede consolidarsi la presenza di migranti regolarmente residenti nel nostro paese e l’aumento dei giovani di origine straniera che frequentano la scuola italiana, la finalità del progetto è stata quella di dare un contributo concreto all’integrazione di questi ragazzi mediante la valorizzazione delle identità e delle differenze. L’idea è stata quella di creare un percorso che consentisse di conoscere le caratteristiche e le opportunità delle nuove tecnologie digitali e di Internet, per la produzione e la condivisione di contenuti - testi, foto e video - e dall’altra di aprire uno spazio di discussione e confronto su temi vicini al vissuto quotidiano dei ragazzi. Il filo conduttore tra i due progetti è stato il romanzo di Giuseppe Culicchia “Torino è casa mia”. Partendo dal libro dello scrittore torinese si è voluto creare una sorta di legame tra i ragazzi, da un lato, e le donne dall’altro, con la loro nuova città. Partendo dalla lettura del testo si è cercato di raccogliere i vissuti degli stranieri a Torino e le risorse e le opportunità che la città offre, condividendo queste informazioni in rete. Il punto di arrivo di entrambi i progetti è stato quello della pubblicazione 18 online di alcuni articoli - post - in cui le donne e i ragazzi esprimessero le loro opinioni e pensieri. All’interno del blog di ADAline (www.adaline.it) sono stati pubblicati diversi articoli in cui le donne, imparando a gestire il programma di scrittura online, riuscivano ad esprimersi in totale libertà. Anche per i ragazzi sono stati creati due blog dove poter raccontare le proprie esperienze e condividerle con gli altri (www.adaline.it/crocemorelli e www.adaline.it/rosselli). Obiettivi Scopo finale del progetto è porre le basi per lo sviluppo di comunità aperte, interconnesse e di auto mutuo aiuto tra donne che hanno in comune l’esperienza dell’immigrazione: si tratta di sviluppare le capacità creative, espressive, di cooperazione e autonomia nella gestione di nuove relazioni sociali, tutti requisiti necessari per uno sviluppo sostenibile e duraturo. Gli obiettivi specifici del progetto sono: • facilitare l’accesso alle nuove tecnologie della comunicazione (programmi di videoscrittura, posta elettronica, uso di internet) da parte di donne straniere residenti in Provincia di Torino; • contribuire all’empowerment del gruppo di donne beneficiarie del progetto, in termini di acquisizione delle conoscenze e maturazione dei processi necessari a un miglior inserimento nel quartiere di residenza; • favorire lo sviluppo di relazioni tra donne italiane e straniere, nell’ambito degli spazi messi a disposizione dal Comune di residenza; • favorire la creazione di un network internazionale di donne per lo scambio di esperienze, skills e strategie di inclusione sociale. Metodologia di intervento Dal punto di vista organizzativo, le attività prevedono: • la presa di contatto con gruppi, associazioni e organizzazioni che rappresentano le donne straniere nel territorio di riferimento; • la realizzazione di colloqui motivazionali con le donne interessate; • la creazione di un gruppo classe composto da donne straniere, mediatori culturali e da esperti di didattica e nuovi media; • l’attivazione di un ciclo di incontri di tipo conoscitivo e pratico, allo scopo di riflettere sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali e di sviluppare competenze di base nell’uso di programmi di videoscrittura, posta elettronica, navigazione in Internet, VOIP (16 incontri di due ore ciascuno); 19 • la diffusione dei materiali prodotti - pagine web, blog - e delle metodologie adoperate attraverso i canali più idonei, sia di tipo informatico che tra gli enti e organizzazioni presenti nel territorio. Durante il primo incontro vengono consegnati alle partecipanti un raccoglitore ad anelli, una guida alla navigazione gratuita in Internet a Torino e nella cintura, una dispensa e una Pen Drive per favorire lo svolgimento di compiti a casa o fuori dall’aula. Criteri di selezione dei beneficiari / destinatari Riguardo il coinvolgimento delle donne, sono stati attivati svariati canali tra cui articoli e inviti a iscriversi sulla stampa cittadina, pieghevoli e locandine distribuiti in luoghi frequentati dalle beneficiarie e, non meno importante, il passaparola. I laboratori con ragazzi italiani e giovani di seconda generazione si sono sviluppati in due scuole medie della Città di Torino, caratterizzate per una forte presenza di utenza straniera, coinvolgendo un totale di 38 ragazzi. Altre informazioni utili sui beneficiari / destinatari In generale, si evidenzia come le donne radicate da più tempo vivono una situazione di maggiore stabilità che consente loro di partecipare con continuità al percorso formativo, a differenza delle donne migrate da poco tempo che appaiono più fragili e in difficoltà nel mantenere un impegno nel tempo. Un altro aspetto importante da tener presente, durante la creazione dei gruppi di lavoro, è la motivazione personale delle partecipanti, focalizzando bene le necessità di ogni donna. È importante quindi prevedere uno spazio strutturato dedicato ai colloqui motivazionali, utili per identificare l’offerta formativa che meglio risponda alle esigenze e alle attese espresse (corsi base, corsi avanzati, ecc.), evitando dispersioni e malintesi. Referente Silvia Amici Pari-Go Onlus e-mail: [email protected] www.parigo.it - www.adaline.it ADAline Risorse in rete 20 Profilo Arco Latino Arco Latino è uno spazio di cooperazione fra comunità territoriali in cui elaborare azioni integrate in diversi ambiti strategici ai fini del potenziamento della coesione economica e sociale dei territori che ne fanno parte. L’associazione Arco Latino, attualmente presieduta dal Presidente della Provincia di Torino, è costituita da una rete di amministrazioni locali di secondo livello dell’arco mediterraneo occidentale: Diputaciones spagnole, Province italiane e Départements francesi che hanno creato un partenariato basato sul rispetto delle proprie competenze e sullo sviluppo di una strategia congiunta che va al di là della promozione di singoli progetti. Arco Latino ha costituito sei gruppi tematici che lavorano sugli orientamenti strategici dell’Associazione, raccolti nel Piano strategico “Arco Latino 2010: Un territorio mediterraneo sostenibile”: • • • • • • Cittadinanza Cultura Territorio e sviluppo sostenibile Economia ed innovazione Pari Opportunità Relazioni con la riva Sud Dal 2005 al 2007 il Gruppo Pari Opportunità è stato presieduto dalla Provincia di Torino. Il nucleo centrale del programma di lavoro di questo gruppo consiste nell’adozione di una prospettiva completa di rafforzamento della coesione sociale e si basa sulla dichiarazione dei diritti di cittadinanza, con un’attenzione particolare all’accesso delle donne al mercato del lavoro e alla loro rappresentazione istituzionale. In questo gruppo si sta cooperando al fine di integrare le politiche d’uguaglianza in tutte le politiche delle amministrazioni locali, regionali e nazionali, anche in relazione con la riva Sud del Mediterraneo. 21 La presidenza del gruppo è attualmente affidata al Conseil Général du Gard e le vicepresidenze alla Provincia di Novara e alla Diputación de Sevilla. Contatti Laura Vinassa - Provincia di Torino Responsabile mainstreaming delle politiche di genere Gruppo tematico Pari Opportunità Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617426 e-mail: [email protected] ARCO LATINO Elena Apollonio - Provincia di Torino Responsabile Cooperazione e Relazioni Internazionali nel Mediterraneo Tel + 39 011 8612740 - Fax +39 011 8612853 e-mail: [email protected] 22 Lunedì 15 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Rosso Progetti di contrasto alla violenza nei confronti delle donne presentazione a cura della Provincia di Torino LU L’ AMORE B vo amore Io lo chiama o o sbocciavan Sul mio volt blu Assurdi fiori Ed e r L’ at a ancora t Chiu esa delle amore se a tue m E po p ani i le t ugno Perc ue la hé e ra co crime lpa m ia Io lo sapevo E giustificavo E lo chiamavo amore Raccontando fantasie Fingevo di credermi Ed io di credere all’ amore ferno o in segret l e n a une ruciav Che b donna com a Di un di blu a Fiorit Gabriella Bertino La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. Costituzione italiana Art. 13 Progetti Politiche per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne Enti finanziatori Provincia di Torino Regione Piemonte Dipartimento per le Pari Opportunità Unione Europea Euro Euro Euro Euro 135.000,00 100.000,00 210.000,00 780.000,00 Premesse e obiettivi La Provincia di Torino si occupa da molti anni della realizzazione e del finanziamento di progetti rivolti al contrasto della violenza, perpetrata nei confronti delle donne. Dal 1998 collabora con la Città di Torino aderendo al Coordinamento Cittadino Donne Vittime di Violenza che coordina gli Enti operanti sul territorio cittadino quali ASL, ASO, Associazioni ed Organizzazioni che svolgono attività di prevenzione, aiuto ed assistenza alle donne, con l’obiettivo di rafforzare la rete tra questi soggetti, sviluppando la conoscenza del fenomeno ed armonizzando le rispettive metodologie di intervento; L’aumentare dei casi e lo studio di nuove forme di contrasto ha fatto si che, al fine di combattere efficacemente il fenomeno, si evidenziasse la necessità di integrare gli interventi repressivi con politiche ed azioni puntuali e coordinate in ambito sociale sanitario, educativo ed informativo; la Regione Piemonte ha promosso,attraverso un approccio di rete, un’attività di coordinamento degli interventi e un lavoro sistematico per incrementare la qualità e la quantità dei servizi sul territorio presentando un Piano regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime coinvolgendo le province piemontesi nel coordinamento delle attività sviluppate dalle reti locali Metodologia di intervento Servizio Vicino a te Camper itinerante sulle strade, piazze e manifestazioni del territorio provinciale, con uno spazio apposito per l’accoglienza e l’ascolto, al fine di intercettare nei luoghi più frequentati situazioni di violenza, maltrattamento o negazione del diritti in particolare delle donne. 24 Servizio Vittime di Violenza sessuale presso l’Ospedale Molinette di Torino Modello innovativo di organizzazione che - grazie ad un’organizzazione di servizi in rete Ospedale e territorio - garantisce alle donne un’appropriata assistenza, attraverso una risposta tecnico professionale e relazionale sul piano psico-socio-sanitario sia nella fase d’emergenza e negli interventi di continuità assistenziali a seguito di una violenza sessuale. Numero verde a favore delle vittime della tratta Copre l’area territoriale delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, con il coinvolgimento di enti ed associazioni che operano sul territorio e che, a livelli diversi, si trovano coinvolte in forme di aiuto alle donne o di contrasto alla criminalità organizzata. La Provincia di Torino svolge un’attività di monitoraggio e coordinamento ed ha affidato all’Associazione Gruppo Abele l’organizzazione e la gestione operativa della postazione telefonica locale collegata col numero verde nazionale. Unità di strada Intervento in strada tramite un camper attrezzato e un’équipe di operatori sociali. Il servizio ha la funzione di contattare tutte le persone che esercitano il mestiere di sex worker offrendo loro un sostegno, informazioni sui servizi sanitari e sociali presenti sul territorio ed un primo aiuto sui bisogni primari ed urgenti. “Enfrentamento á violência contra as mulheres” Progetto Multicountry finanziato dall’Unione Europea Consolidare la rete e le azioni di cooperazione decentralizzata all’interno delle istituzioni e le amministrazioni pubbliche italiane e latino americane sui diritti delle donne ,con l’obiettivo di fortificare le inziative di contrasto alla violenza nei confronti delle donne Organizzazione del corso: “Donne e uomini alleati contro la violenza di genere” rivolto ai dipendenti della Provincia di Torino e aperto a dipendenti di altri enti . Mai più violenza nei confronti delle donne in collaborazione con Amnesty International il progetto “Violenza di genere e femminicidi” sulle uccisioni delle donne nella cittadina messicana di Ciudad Juarez . 25 In occasione del 25 novembre “ Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne”: • presentazione della lettura teatrale “ Donne di sabbia” spettacolo/ testimonianza/denuncia sulle donne, adolescenti e bambine assassinate a Ciuadad Juarez; • proiezione del film “Bordertown” con Jennifer Lopez e Antonio Banderas sui fatti di violenza accaduti nella cittadina messicana; • corso sulla violenza di genere erogato da Amnesty International a comuni e scuole del territorio provinciale; • stampa e diffusione in migliaia di copie dell’opuscolo di Amnesty International “Violenza di genere e femminicidi”; • 3 incontri con Marisela Ortiz Rivera fondatrice di “Nuestras Hijas de Regreso a Casa”, l’organizzazione che riunisce i parenti di tutte le donne assassinate e più in generale lotta per il rispetto dei diritti delle donne. Politiche per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne 26 Vicino a te Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Telefono rosa - Torino Cifra di finanziamento Euro 50.000,00 nel biennio 2007-2008 Contenuti e durata del progetto Progetto operativo dall’8 marzo 2006 con un camper itinerante sulle strade, piazze e manifestazioni del territorio provinciale, con uno spazio apposito per l’accoglienza e l’ascolto, al fine di intercettare nei luoghi più frequentati situazioni di violenza, maltrattamento o negazione del diritti. Dedicato principalmente alle donne in difficoltà, il progetto ha comunque consentito di avviare informazione e sensibilizzazione, nonché orientamento ai diritti di persone di ambo i sessi. Obiettivi del progetto Operatrici e operatori appositamente formati compongono gli equipaggi del camper. L’informazione e la sensibilizzazione consente di attivare un concreto orientamento ai diritti, in piena sintonia soprattutto con la Consigliera di Parità Provinciale. Inoltre, vengono attivati servizi territoriali, forze dell’ordine, enti pubblici e del privato sociale a seconda delle circostanze portate all’ascolto delle operatrici. Metodologia di intervento Presenza costante sul territorio e possibilità di intercettare vicino ai luoghi maggiormente frequentati dalle cittadine e dai cittadini le realtà di violenza, maltrattamento e negazione dei diritti, soprattutto di donne e minori. Criteri di selezione dei beneficiari / destinatari Il servizio è dedicato al territorio, in accordo con amministrazioni comunali, comitati pari opportunità, assessorati, servizi ed enti pubblici e privati. Nessuna selezione viene attuata nei confronti di chi si rivolge al servizio. 27 Altre informazioni utili sui destinatari / beneficiari Il servizio ha intercettato violenza, maltrattamenti, abusi, mobbing, ecc. sia nei confronti di donne che di minori, anziani, giovani e disabili. VICINO a TE Referenti organizzativi Luciana Menzio Presidente Telefono Rosa Torino Responsabile del servizio Il progetto si avvale di operatrici ed operatori in servizio, con supervisione e formazione iniziale e in itinere da parte di uno referente psicologico. Provincia di Torino Laura Vinassa Referente per la Provincia 28 A.C.T.I.O.N. “Azioni Coordinate Trasversali Inter-Organizzative No alla violenza di genere” La Città di Torino, Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere, è stato ammesso al finanziamento - in qualità di capofila - con un progetto di prevenzione e contrasto della violenza nei confronti delle donne presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità - rispondendo all’avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2007 - per il finanziamento di progetti finalizzati a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere, che ricade sul Fondo nazionale contro la violenza sessuale e di genere - Fondo nazionale contro la violenza sessuale e di genere. Capofila Città di Torino Partner 1. Provincia di Torino 2. Provincia di Rimini 3. C.I.R.S.De - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne dell’Università degli Studi di Torino 4. ArciLesbica Associazione Nazionale 5. Associazione Orlando 6. Associazione Gruppo Abele onlus 7. Donne & Futuro o.n.l.u.s. 8. Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile 9. Città di Alpignano 10. Città di Moncalieri 11. Città di Nichelino 12. Città di Pianezza 13. Città di Rivalta di Torino 14. Città di Settimo Torinese Obiettivi specifici del progetto 1. Promuovere nei due territori reti interdisciplinari e intersettoriali, sostenere e/o sviluppare una rete di attori territoriali di varie culture organizzative e sperimentare standard e procedure per i processi interorganizzativi e inter-settoriali. Attraverso: una mappatura di servizi e di 29 associazioni e la realizzazione di una scheda di rilevazione degli episodi di violenza condivisa da parte delle reti. 2. Attivare un programma di sensibilizzazione e formazione: • nella Provincia di Torino (Torino e area metropolitana), per potenziare il raccordo di rete attraverso una conoscenza condivisa, consentire l’identificazione della violenza anche nelle forme meno visibili, offrire orientamento e sostegno mirato e coordinato alle vittime. Destinatari: operatori/trici delle Forze dell’Ordine, con attenzione ai Commissariati di zona e alle stazioni dei Carabinieri nei comuni limitrofi, ai Servizi Socio-assistenziali e degli Sportelli d’ascolto del privato sociale e pubblici; • nella Provincia di Rimini, il progetto ha per destinatari diretti adolescenti e per destinatari intermedi adulte/i (operatori/trici, educatori/trici e altre figure) a contatto con adolescenti in ambiti di socializzazione e formazione extra-scolastici; reti di contrasto alla violenza (sostegno, diffusione e ampliamento); 3. Scambiare, confrontare e micro-sperimentare interventi nei due territori per elaborare un modello replicabile in dimensione interregionale. Consolidare e potenziare il raccordo in rete fra i vari soggetti mediante conoscenze e consapevolezza condivise, per prevenire e contrastare la violenza sessuale e di genere (agita/occulta/potenziale) a danno di donne, adolescenti e persone di diverso orientamento sessuale. Consentire l’identificazione della violenza domestica anche nelle forme meno visibili. Coordinare le pratiche di presa in carico e sostegno per individuare prassi procedurali comuni, innovative e trasferibili tra realtà territoriali. Territorio/territori di attuazione del progetto Le province di Torino e di Rimini. Provincia di Torino: con particolare riferimento ai Comuni di Torino e dell’area Metropolitana (Alpignano, Moncalieri, Settimo Torinese, Rivalta di Torino, Nichelino e Pianezza). Provincia di Rimini: con la sua rete che comprende i Comuni di Coriano, Santarcangelo di Romagna, Riccione, Cattolica, Misano Adriatico, Morciano di Romagna, Bellaria-Igea Marina, Verucchio, Poggio Berni, l’Unione dei Comuni della Valconca e la Comunità Montana Valle del Parecchia A partire dalla consolidata esperienza dei partner s’intende potenziare le 30 reti locali e costruire una rete interregionale con le seguenti azioni: • per preparare e adattare ruoli e persone: programma di sensibilizzazione per operatori/trici finalizzato a potenziare il raccordo di rete attraverso una conoscenza condivisa, a consentire l’identificazione della violenza anche nelle forme meno visibili, a prevenirla e offrire orientamento e sostegno alle vittime. • per preparare e adattare organizzazioni: azioni di sistema per l’estensione della rete ai Comuni dei due territori e per la definizione di standard e protocolli per il trattamento e l’accoglienza delle vittime che abbiano la necessaria valenza interistituzionale, intersettoriale ed interorganizzativa. • giornate di studio e seminari intersettoriali nei due territori sui temi della violenza di genere domestica e tra/contro le/gli adolescenti con attenzione all’orientamento sessuale e alla specificità delle donne immigrate. Azioni previste • Preparare e adattare i ruoli e le persone: sviluppare e sperimentare strumenti metodologici, formativi e valutativi innovativi per sostenere e sviluppare una rete di attori territoriali di varie culture organizzative e professionali al fine dell’elaborazione di obiettivi, strategie e metodologie di lavoro condivise per la prevenzione della violenza di genere e la tutela delle vittime. • Preparare e adattare le organizzazioni: sviluppare e sperimentare standard e procedure per i processi interorganizzativi e inter-settoriali indispensabili per il governo della rete considerando le varie fasi dell’intervento, i diversi destinatari e beneficiari nonché le multiple interazioni delle varie competenze in campo a livello regionale e/o provinciale e/o locale. • Comprendere ed approfondire per intervenire: sensibilizzare, informare e specializzare i vari attori territoriali coinvolti attraverso giornate di studio e seminari di approfondimento per affrontare le complessità del fenomeno della violenza di genere e la complessità delle azioni di contrasto e di protezione, le buone prassi in Italia e all’estero, i sistemi di protezione esistenti in Europa ed in Italia coinvolgendo esperti e consulenti di varie discipline. 31 Risultati finali attesi • Reti territoriali sostenibili, capaci di prevenire e contrastare la violenza di genere contro le donne e tra e contro le/gli adolescenti; • Buone prassi trasferibili; • Pacchetti formativi innovativi • Coinvolgimento di almeno 180 operatori nella attività formativa. • Condivisione e definizione di modalità di presa in carico e intervento • Accresciuta sensibilità verso il fenomeno della violenza di genere e delle discriminazioni basate sul genere e sull’orientamento sessuale • Per operatrici/tori: potenziamento delle competenze e sensibilità, miglioramento delle capacità di ascolto e di relazione, maggiore conoscenza della rete dei servizi esistenti • Adozione di un’unica scheda di rilevazione e a regime possibile rilevazione sistematica di dati sul fenomeno della violenza. Articolazione delle attività e organizzazione con i partners del progetto 1. Preparare e adattare le organizzazioni - Allargamento rete territoriale: • Individuazione, con l’apporto delle Province e del Comune di Torino, soggetti rilevanti (2° - 4° mese); • Realizzazione mappatura servizi e associazioni area metropolitana torinese (4° - 10° mese); • Realizzazione scheda unificata di rilevazione del fenomeno (4° - 13° mese); • Definizione di protocolli e standard operativi (11° - 16° mese); • Ridefinizione della Rete e dei suoi obiettivi (11° - 15° mese) 2. Sviluppo, sperimentazione e convalida degli strumenti formativi innovativi rivolti a: • forze dell’ordine, servizi socio-assistenziali, operatori/trici spazi di ascolto pubblici/privati (5° - 13° mese); • adolescenti in luoghi di formazione e socializzazione extra-scolastici, con una sperimentazione, da condurre con figure adulte nelle associazioni e nei luoghi di socialità e formazione extra-scolastica (5°- 13° mese); • messa a punto degli strumenti, stampa, promozione e diffusione; sintesi, raccolta e comunicazione dei risultati messi a fuoco (14°- 18° mese) 3. Preparazione e adattamento di ruoli e persone • Attuazione di due laboratori di preparazione delle figure adulte e loro coinvolgimento nella sperimentazione dei moduli nell’azione precedente 32 (7° - 13° mese) • Messa a punto di modelli formativi generativi e trasferibili per le figure adulte a contatto con le/gli adolescenti (11- 16° mese) 4. Sostegno alle azioni esistenti e loro diffusione all’interno della rete (15° - 18° mese) Città di Torino Susanna Rorato Coordinatore tecnico e amministrativo generale e coordinatore delle azioni sull’area metropolitana torinese Provincia di Rimini Giampietro Pecci Coordinatore delle azioni sull’area riminese Provincia diTorino Enrico Chiais Referente Per informazioni Città di Torino Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere Via Corte d’Appello 16 - 10122 Torino Tel. 011 4432508 - 9 - 57 e-mail: [email protected] sito internet www.comune.torino.it/politichedigenere www.irma-torino.it A.C.T.I.O.N. “Azioni Coordinate Trasversali Inter-Organizzative No alla violenza di genere” 33 Coordinamento Cittadino Contro la Violenza alle Donne - CCCVD Soggetti coinvolti nella rete Rete istituzionale Ospedale S.Anna, Ospedale S.Giovanni Battista, ASL 1,2,3,4,5, Carabinieri, Comune di Torino, Circoscrizioni 3,4,5,6,7,10, Consulta Femminile Comunale, Commissione Consiliare per le Pari Opportunità, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Università di Torino, Prefettura di Torino, CGIL, CISL, UIL Piemonte, Procura di Torino, Questura di Torino, Ufficio Servizio Sociale, Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Tribunale Ordinario di Torino; Rete di sostegno Arcidiocesi di Torino Ufficio Pastorale Migranti, A.Do.C., Alma Terra, Amnesty International, Asociacion Universitaria Interamericana, Casa delle Donne, Cenacolo Felice Castrati in Campidoglio, Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, Centro Auser Prov. Torino, Centro Psicoanalitico di Trattamento dei Malesseri Contemporanei, Centro Studi Sereno Regis, Cooperativa Orfeo, Cooperativa Terra Mia, Cooperativa Soc Senza Frontiere, Cooperativa Soc Progetto Tenda, Cooperativa Valpiana, Diva, Donne&Futuro, Donne in Viaggio, Gruppo Abele Onlus, Il Cerchio degli Uomini, Iroko Onlus, Istituto Change, Laboratorio di Formazione e di lettua psicoanalitica, Mamre, Moica Piemonte, ProgettarSi, Promozione Donne, Psicologi per i popoli -Torino, Rete Donna, Scambiaidee, Tampep, Teatro Reginald, Telefono Rosa, UDI. Modalità di funzionamento e attività principali della rete Con deliberazione del 27 aprile 2000 (mecc. 2000 00106/42) esecutiva dal 18 maggio 2000, la Giunta Comunale della Città di Torino ha approvato la costituzione del “Coordinamento cittadino contro la violenza alle donne”, ovvero una rete permanente interistituzionale e multidisciplinare aperta alla partecipazione di enti, associazioni ed organizzazioni, non aventi scopo di lucro, opportunamente accreditate ed iscritte all’apposito registro, aderenti al Coordinamento con la sottoscrizione di un protocollo di intenti. Il Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere della Città di Torino è la Segreteria Organizzativa del Coordinamento. Il Coordinamento ha la finalità di creare un raccordo tra settori pubblici e privati che operano in rete per agire nel settore sociale e sanitario rispetto al fenomeno della violenza alle donne. All’interno del coordinamento 34 operano gruppi di lavoro definiti su tematiche specifiche. è stato stipulato un protocollo d’intesa che impegna le parti aderenti attraverso attività, momenti di incontro, gruppi di lavoro al raggiungimento di una conoscenza del fenomeno e sviluppare metodi di intervento coordinati e condivisi. Obiettivi: • informare e denunciare il fenomeno della violenza contro le donne • portare all’attenzione della collettività questo problema ancora sommerso ma pesantemente dilagante • rafforzare il collegamento al progetto fra i luoghi e i gruppi delle donne • incrementare i collegamenti fra strutture pubbliche e private di sorveglianza protezione e tutti gli altri enti o servizi pubblici e privati che permettono una parziale o totale risoluzione di problemi peculiari (reperimento di alloggi di prima accoglienza, inserimento lavorativo, sostegno ai minori) • elaborare atti di supporto alle attività su elencate e sperimentare azioni di sostegno ed aiuto in situazioni di emergenza. Organi del Coordinamento: 1. Assemblea di Coordinamento (Organo decisionale) 2. Comitato Organizzativo (Organo esecutivo) 3. Gruppi di lavoro Il Coordinamento è organizzato in 4 gruppi di lavoro per progettare azioni che rispondano alle esigenze del territorio: Gruppo Informazione e Comunicazione: finalizzato ad avviare attività di sensibilizzazione della cittadinanza e a condividere le attività svolte da ciascuno coordinandole in un sistema di rete Redige questionari ed attua la rilevazione per monitorare le risorse e i servizi disponibili; Realizza l’opuscolo informativo (più volte editato negli anni viene distribuito in Città attraverso gli eventi pubblici, nei centri informativi della città, ospedali, medici di base, scuole e associazioni del territorio ecc…). Gruppo Formazione: finalizzato alla realizzazione di percorsi formativi e di prevenzione alla violenza di genere rivolti alle operatrici/operatori interni ed esterni dell’Amministrazione Comunale e alle scuole d’ogni ordine e grado: 35 a) rinforzo dell’identità femminile per il riconoscimento delle varie forme di violenza; b) educazione alla differenza; c) il rapporto con l’altro (cioè la componente maschile). Diffusione e valorizzazione delle esperienze di gruppi di uomini che riflettono sulla loro identità; d) riconoscimento del reato di violenza e del patologico rapporto che il maltrattante ha con la violenza. (è noto, per esempio, come spesso le donne sono disposte a ritirare la querela di reato) Gruppo emergenza abitativa: finalizzato a risolvere il problema della prima accoglienza abitativa delle donne maltrattate; Gruppo osservatorio legale e sociale: finalizzato ad osservare l’applicazione delle norme esistenti in tema di violenza sessuale (intra ed extra-familiare) e all’osservazione e rilevazione del fenomeno stesso. Il gruppo ha realizzato nel 2007 la Scheda di Rilevazione dati degli episodi di violenza nei confronti delle donne. Attualmente si stanno raccogliendo le schede compilate da Enti /associazioni aderenti alla sperimentazione e si sta procedendo al report statistico per rilevare i dati del fenomeno. Anno di avvio dell’esperienza di rete 2000 Premessa storica La premessa storica è il collegamento con la Prefettura, infatti, con delibera del 9 aprile 1998 la Città di Torino approva un protocollo d’intesa con la Prefettura di Torino in materia di sicurezza pubblica. Presupposti: 1. la sicurezza costituisce un diritto primario ed una componente indispensabile alla qualità della vita; 2. è necessario impostare nuovi modelli di governo della sicurezza urbana coniugando prevenzione controllo e repressione; ricercando regole il più possibile condivise, garantendo il pieno rispetto di quelle democraticamente assunte come punto di riferimento per salvaguardare i diritti di tutti i cittadini. Amministrazione e forze dell’ordine convengono di collaborare alla realizzazione di un laboratorio sulla sicurezza. Il Comune di Torino si impegna a dotarsi di idonee forme di coordinamento interassessorile ed interdivisionale, di inserire specifiche iniziative nel “Programma annuale dell’Amministrazione”, di accrescere sicurezza e 36 vivibilità attraverso programmi di prevenzione sociale e di rimozione dei fattore di disagio attraverso provvedimenti di assistenza alle vittime, di educazione alla legalità mediazione dei conflitti. Il Coordinamento Cittadino Contro la Violenza alle Donne nasce, quindi, anche sull’onda di quanto sopra esposto, ma l’idea di costituire questo Coordinamento nasceva già nel 1998 su proposta del Comitato Pari Opportunità dell’Azienda Ospedaliera OIRM S. Anna, la Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero Sant’Anna e la Direzione del Servizio di Educazione Sanitaria della ASL 1, a seguito di un progetto di azioni positive finalizzato alla riqualificazione professionale degli operatori socio sanitari, coinvolgendo professionalità diverse, dato il rilevato aumento di domanda di assistenza da parte di donne vittime di violenza. Gli Assessori di allora, accogliendo tale proposta, hanno coinvolto gli organismi istituzionali della pubblica amministrazione e le associazioni che praticano esperienze di solidarietà e mutuo aiuto, in alcuni incontri dai quali è emersa l’esigenza di coordinare le energie per moltiplicarne l’efficacia e consentire che, a qualsiasi presidio pervenga la richiesta di aiuto, siano praticabili un’accoglienza ed una gestione della sofferenza in tutte le implicazioni: dal trattamento sanitario alla tutela legale, dal sostegno psicologico all’accompagnamento verso l’autonomia compresa la ricerca residenziale e il sostegno economico temporaneo. Per informazioni Città di Torino Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere Via Corte d’Appello 16 - 10122 Torino Coordinamento Tel. 011 4432508 - 9 - 57 Cittadino e-mail: [email protected] sito internet www.comune.torino.it/politichedigenere Contro www.irma-torino.it Provincia di Torino Laura Vinassa - Referente Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617426 e-mail: [email protected] 37 la Violenza alle Donne CCCVD Lunedì 15 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Verde Progetto Friendly progetto Friendly 2 Strumenti per la conciliazione delle responsabilità del lavoro e le responsabilità familiari a cura di SOGES S.p.A. Presentazione alla Consulta delle Elette del manuale “La città si cura. Una città che si cura delle donne si cura di tutti” a cura di Melting Lab in collaborazione con Legautonomie Piemonte profili La Consulta delle Elette Legautonomie Piemonte Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. Costituzione italiana Art. 51 Progetto Friendly 2 Strumenti per la conciliazione delle responsabilità del lavoro e le responsabilità familiari Ente finanziatore Regione Piemonte: Azione E1 3.1. della Misura E - Linea 3, del POR Regione Piemonte 2000/2006 - FSE Obiettivo 3 - all’Asse E. Bando 2005 Soggetto attuatore Provincia di Torino Cifra di finanziamento 70.200,00 euro Rideterminabili in funzione del numero effettivo di destinatari Contenuti e durata del progetto Il progetto è strutturato in 4 fasi con delle rispettive attività per la realizzazione: • preparazione: attivazione del Comitato di Pilotaggio; promozione dell’intervento per fornire le informazioni utili per coinvolgere i potenziali destinatari della sperimentazione e facilitare la futura applicazione all’interno dell’organizzazione degli strumenti di conciliazione sperimentati; selezione dei partecipanti; selezione dei tutor interni a supporto dei percorsi individuali di conciliazione; • attivazione degli strumenti e adeguamento del progetto: formazione dei tutor interni, assegnazione dei tutor esterni ai beneficiari; predisposzione delle postazioni telematiche e attivazione dei telecentri; analisi delle opportunità di avvio della Banca delle ore; • sperimentazione: a) Colloquio orientativo individuale e counselling orientativo, b) Definizione del percorso individuale di sostegno alla conciliazione, c) Attivazione delle postazioni di telelavoro presso “telecentri” individuati, d) Accompagnamento allo sviluppo di capacità lavorative, e) Empowerment, f) Tutoraggio; • diffusione: disseminare le buone prassi sperimentate attraverso una pubblicazione e un convegno finale. La durata prevista per il progetto è di 1 anno di cui 6 mesi di sperimentazione. Per motivi organizzative è stata richiesta e ottenuta una proroga. 39 Obiettivi Il principale obiettivo del progetto è quello di rendere più amichevole (Friendly) e valorizzante il contesto organizzativo della Provincia di Torino, coinvolgendo i dipendenti a tempo indeterminato per sperimentare direttamente, nella quotidianità lavorativa, forme integrate di azioni per la conciliare la vita lavorativa con quella familiare e personale senza pregiudicare le possibilità di carriera. Le soluzioni organizzative da provare riguardano sia forme di flessibilità temporale che forme di tipo spaziale come quella del telelavoro in telecentri. Metodologia di intervento La metodologia di intervento prevede l’affiancamento di un tutor al dipendente per facilitarlo nel percorso necessario ad individuare ed organizzare la soluzione più opportuna di conciliazione. La presenza della figura di un tutor dovrebbe garantire il successo della conciliazione, perché individuare una buona soluzione è un azione complessa per la molteplicità dei fattori in gioco: • bisogni personali e bisogni organizzativi, • diritti e doveri, • opportunità e vincoli, • procedure formali e margini di discrezionalità, • urgenza e tempi tecnici, • bisogni transitori e bisogni permanenti. Il tutoraggio può essere un dispositivo per fronteggiare la complessità e raggiungere l’obiettivo, nonostante l’eterogeneità dei casi individuali. L’affiancamento individuale condotto nell’ottica del problem solving aiuta a sviluppare una soluzione praticabile, rispettosa e responsabile, sia per il/la dipendente che per l’organizzazione. Criteri di selezione dei destinatari / beneficiari Il progetto prevede come destinatari 12 dipendenti dell’Ente di cui 8 donne e 4 uomini. La partecipazione è aperta a tutti i dipendenti a tempo indeterminato (ad eccezione del personale titolare di posizione organizzativa) che si trovano in almeno una delle seguenti condizioni: • esigenza di cura di figli fino a 8 anni di età e fino a 12 anni se affidati o adottati; • esigenze di cure permanenti nei confronti di familiari o conviventi, 40 debitamente certificate; • situazione di propria disabilità, debitamente certificata. Altre informazioni utili sui destinatari / beneficiari Le sedi utilizzate nella sperimentazione dimostrano la complessità della dimensione logistica degli spazi territoriali e degli spazi lavorativi, sebbene i/le beneficiari/e fossero solo 10. Sede di lavoro I/le beneficiari/e provenivano da 6 sedi lavorative differenti di cui 2 fuori città Sede incontro Gli incontri si sono svolti presso 6 sedi lavorative, di cui 3 fuori città Sedi telecentro attivate Torino - Via Bertola Pinerolo - Servizio Agricoltura Cuorgné CPI Rivoli CPI Referenti organizzativi Enrico Chiais Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617745 e-mail: [email protected] FRIENDLY 2 Alessio Forgelli Servizio di Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617864 e-mail: [email protected] Bartolomeo Avataneo SOGES S.p.A. (società affidataria per la fornitura e il coordinamento dei Tutor esterni) Corso G. Matteotti, 39 bis - 10121 Torino e-mail: [email protected] 41 Profilo La Consulta delle Elette La Consulta provinciale delle Elette, insediatasi ufficialmente l’11 febbraio 2005, è presieduta dall’Assessore alle Pari Opportunità, Aurora Tesio e da due Vice Presidenti, Anna Maria Ottaviano e Luisa Peluso. L’impegno della Provincia di Torino nella promozione dell’iniziativa intende dare visibilità all’azione delle molte amministratrici impegnate nel governo delle comunità locali e ai risultati che hanno saputo ottenere e sottolinea come la presenza di Elette nelle istituzioni locali sia un tema di interesse prioritario. La Provincia di Torino costituisce nel panorama delle ammministrazioni locali un caso di buona prassi per aver saputo non solo “raccomandare” il rispetto degli obiettivi di pari opportunità ma realizzarli concretamente mettendo in atto un Piano che è diventato parte integrante e qualificante di una scelta politica, che ha avuto importanti riconoscimenti, fra i quali la Presidenza, fino all’inizio del 2007, del Gruppo Pari Opportunità dell’Associazione Arco Latino. L’azione della Provincia non può però rimanere isolata. Deve essere di stimolo e nello stesso tempo essere rafforzata, attraverso il concorso su questi obiettivi di tutti gli enti locali che la costituiscono e che rappresentano il luogo a cui i cittadini, uomini e donne si rivolgono per manifestare le proprie esigenze, i propri bisogni e per avere soddisfazione dei medesimi. In questo quadro intende agire la Consulta delle Elette della Provincia di Torino per offrire un luogo di confronto sui problemi comuni ma anche di trasferimento di esperienze e di buone prassi con l’obiettivo di ampliare il numero dei comuni “virtuosi” dove si amministra la cosa pubblica con un’ottica di genere, cioè con una particolare attenzione ai bisogni delle donne. La Consulta delle Elette della Provincia di Torino promuove incontri periodici di approfondimento su specifiche tematiche di interesse per le Amministrazioni locali, di informazione sulle novità legislative, sui bandi per finanziamento di progetti, su eventi di particolare rilevanza, sulle azioni atte a favorire l’applicazione del principio delle pari opportunità, anche attraverso modifiche legislative o regolamentari (ad esempio la modifica 42 della legge elettorale, la modifica degli statuti comunali e provinciali, ecc) . I suoi specifici obiettivi sono: • coinvolgimento delle elette nel progetto di valorizzazione della presenza femminile nelle istituzioni e nei luoghi di decisione • integrazione con donne variamente impegnate nella vita sociale, culturale, economica del territorio con aggregazioni sub-provinciali e con riferimento ad aggregazioni territoriali già in atto (ad esempio Patti Territoriali o Comprensori) • azioni di incoraggiamento e motivazione delle donne alla partecipazione attiva alla vita politica ed amministrativa attraverso l’informazione mirata e “privilegiata” sull’attività della Provincia e dei Comuni • individuazione della Consulta provinciale delle Elette come interlocutore in grado di “trattare” con le forze politiche o di proporre direttamente ai cittadini presenze femminili nelle liste elettorali e nei luoghi di governo, ampiamente intesi. • incentivo alla partecipazione e fidelizzazione delle donne alla Consulta con iniziative atte a dare visibilità all’attività della medesima e delle singole componenti, con eventi di richiamo e di prestigio, con attività concrete e visibili in favore del territorio o a fini sociali più ampi. La Consulta Provinciale delle Elette è la sede in cui si promuove una vera e propria azione di rete, di sistema orientato a rafforzare la presenza delle donne nei luoghi di decisione e a promuovere una condivisione più vasta degli obiettivi di pari opportunità. L’obiettivo finale della rete è quello di sostenere le donne già impegnate nell’attività amministrativa e nel contempo stimolare e incoraggiare altre donne a partecipare alla vita pubblica, a candidarsi nelle assemblee elettive, a proporsi come soggetti competenti in grado di governare bene nell’interesse delle comunità locali. Per informazioni Elena Apollonio Provincia di Torino Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino e-mail: [email protected] 43 La Consulta delle Elette Profilo Legautonomie Piemonte LEGAUTONOMIE è una Associazione di Comuni, Province, Regioni, Comunità Montane, Consorzi ed ogni altra forma di articolazione degli Enti Locali. È un’Associazione nazionale, organizzata in Leghe regionali, fortemente autonome. LEGAUTONOMIE ha come obiettivo la crescita del sistema delle Autonomie Locali, attraverso l’attuazione del federalismo solidale e attraverso la riorganizzazione ed il rinnovamento dell’Amministrazione. L’impegno di Legautonomie Piemonte si svolge attraverso le seguenti attività: • partecipazione alla Conferenza Regione - Autonomie Locali, per la concertazione sulle proposte di leggi, normative, regolamenti, bandi regionali di decentramento di deleghe, funzioni e risorse agli Enti Locali; • rappresentanza degli Enti presso il Governo regionale e nelle consultazioni regionali e provinciali. Segnalazione a Legautonomie Nazionale dei problemi più generali da rappresentare a livello nazionale; • organizzazione di convegni, seminari, incontri di informazione e di formazione sulle innovazioni amministrative, sull’applicazione di nuove leggi, sui bilanci, sui tributi, sulle politiche del territorio, sulle politiche sociali ed assistenziali, sulle attività produttive e di sviluppo del territorio, sulle tematiche relative all’attuazione delle pari condizioni uomo-donna, ecc. • elaborazione di progetti di innovazione per la Pubblica Amministrazione; • invio della news settimanale “ LEGA INFORMA In breve”, con la sintesi ed i riferimenti di testi normativi e provvedimenti appena emanati; • invio di materiale informativo; • prima consulenza; • offerta di servizi di assistenza, consulenza, formazione presso gli Enti. Per gli Enti aderenti, le iniziative pubbliche di Legautonomie, nazionali o locali, sono gratuite o prevedono una quota di iscrizione ridotta. L’adesione dà inoltre diritto a ricevere settimanalmente l’informazione puntuale su leggi e norme che riguardano gli Enti Locali, al servizio sia degli Uffici che 44 degli Amministratori e Consiglieri comunali. L’Associazione infine è a disposizione dei Comuni aderenti per informazioni, consulenze e servizi. Per l’attività di consulenza e assistenza, Legautonomie Piemonte si serve della propria società di servizi alla Pubblica Amministrazione, SINETICA S.r.l. Contatti Lega delle Autonomie locali del Piemonte Via Santa Chiara, 1 - 10122 Torino Tel. 011 4364830 - Fax 011 4364822 e-mail: [email protected] Legautonomie Piemonte 45 Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 13.00 Salotto Rosso I.R.Ma. il portale del Comune di Torino per le pari opportunità: dal 2003 ad oggi a cura del Comune di Torino Pari Opportunità e Sviluppo Economico: l’esperienza e la trasferibilità della Rete di Parità nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino progetto Rete di parità nello sviluppo locale della Provincia di Torino a cura di S&T s.c. La Rete degli Assessorati alle Pari Opportunità delle Province Piemontesi: cooperare per contare a cura della Provincia di Torino I progetti del Centro Risorse Servizi Pari Opportunità Mercato del Lavoro a cura di: Provincia di Torino, Poliedra progetti integrati S.p.A., Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile Ruolo, progetti e reti della Consigliera di Parità provinciale a cura della Consigliera di Parità della Provincia di Torino La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Costituzione italiana Art. 4 Profilo Portale IRMa IRMa è l’acronimo di “In-formazione di Rete per la sensibilizzazione e l’educazione al Mainstreaming di genere e alle pari opportunità”. Il progetto IRMa, coordinato dal Comitato Pari Opportunità della Città di Torino e finanziato dalla Regione Piemonte (nell’ambito del PORFSE 2000-2006 - Misura E1, linee 3 e 4 bando 2001), ha realizzato un portale sulle tematiche di genere e di pari opportunità, accessibile a tutti i cittadini e in particolare a tutte/i le/i dipendenti del Comune di Torino. Inizio di una rete di connessione tra i servizi pubblici esistenti in città, offerti dalla Pubblica Amministrazione, da altri enti e associazioni, il portale IRMa ha come obiettivo principale quello di integrare, approfondire, promuovere e divulgare informazione, documentazione, iniziative e buone prassi per ottenere un effetto moltiplicatore, in un’ottica di gender mainstreaming. Obiettivi specifici del portale IRMa: • diffondere la cultura delle pari opportunità; • migliorare la qualità informativa al fine di facilitare l’accesso da parte dei cittadini, in modo specifico delle donne; • mantenere contatti costanti con le associazioni e visitare manifestazioni o eventi sul territorio per reperire informazioni e dati; • promuovere il raccordo in rete con altri settori del Comune di Torino al fine di incrementare lo scambio di informazioni. Il portale IRMa informa sugli enti e le associazioni femminili, sulle attività e i servizi della città e nella città; fornisce norme e documenti relativi a salute, lavoro, famiglia, maternità, tempo libero; indica l’accesso ai servizi e propone il calendario degli eventi cittadini legati alle tematiche di genere e di pari opportunità. 47 Il portale è dotato di una propria redazione, che ricerca, raccoglie, organizza e aggiorna dati, notizie ed informazioni sulle pari opportunità e le politiche di genere e sugli eventi culturali a queste attinenti. Le notizie vengono classificate in aree tematiche (lavoro, società e cultura, intercultura) suddivise a loro volta in canali per rendere immediatamente reperibile l’informazione all’utente. Nell’ambito delle collaborazioni tra gli enti e all’interno del progetto PRO.PO.STE. della Provincia di Torino, finanziato dalla Regione Piemonte, le attività di manutenzione e potenziamento del portale IRMa sono state di euro 19.980,00. Tali attività hanno previsto: • l’adeguamento alla legge 4/2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”; • la sistematizzazione e la messa in rete delle informazioni relative al progetto ISELT; • la modifica della newsletter e della nuova sezione documenti. Per informazioni Città di Torino Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere Via Corte d’Appello 16 - 10122 Torino Tel. 011 4432517 - 14 - 37 -39 e-mail: [email protected] sito internet www.comune.torino.it/politichedigenere www.irma-torino.it IRMa www.irma-torino.it 48 Progetto Rete di parità nello sviluppo locale della Provincia di Torino Ente finanziatore L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino “Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere “PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento, valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità, con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4. Soggetto attuatore Assistenza tecnica del progetto a cura di S.&T. s.c. Cifra di finanziamento Euro 17.500,00 Contenuti e durata del progetto Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività: • definizione del programma di lavoro della Rete per il biennio 20082009; • organizzazione di riunioni operative della Rete sul territorio della Provincia di Torino al fine di favorire il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati in grado di apportare un contributo fattivo all’attività e alla progettualità della rete stessa, anche attraverso l’attivazione all’interno della Rete di gruppi di lavoro tematici; • organizzazione di un seminario in ogni provincia (esclusa Torino) per la presentazione del progetto; • definizione di Linee Guida per l’integrazione del mainstreaming di genere nello sviluppo locale attraverso l’attivazione di “Reti di Parità nello sviluppo locale” che coinvolgano attori pubblici e privati del territorio; • definizione di un logo e di una linea grafica in grado di rendere immediatamente riconoscibile la Rete e le iniziative promosse nel suo ambito; • promozione del sito internet della Rete al fine di favorire la comunicazione interna fra i partecipanti e la valorizzazione verso l’esterno della rete stessa e della progettualità delle organizzazioni aderenti (aggiornamento 49 e redazione newsletter mensile); • organizzazione di una sessione pubblica per la presentazione e la valorizzazione della rete nell’ambito del convegno finale. Durata: febbraio/settembre 2008 Obiettivi Il progetto prevede il consolidamento e lo sviluppo della Rete di Parità nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino, nonché il trasferimento dell’esperienza nelle altre Province Piemontesi. Metodologia di intervento Per la progettazione e la gestione delle attività di consolidamento e ampliamento di strutture e reti sono state seguite modalità di intervento e azioni che coniughino strategie e strumenti di uguaglianza di opportunità e di concertazione. Ciò significa aver individuato nella concertazione una metodologia propizia alle pari opportunità attraverso il coinvolgimento attivo e responsabile di tutti gli attori pubblici e ponendo l’azione di rete a completamento e integrazione di strategie di mainstreaming di genere, come metodo di lavoro per uno sviluppo efficace, equo, responsabile. Infatti, esperienze già avviate in tal senso sul territorio provinciale torinese, proprio grazie all’impegno e alla guida strategica e metodologica della Provincia di Torino, hanno dimostrato come l’esplicito inserimento del tema delle pari opportunità nell’agenda politica delle iniziative di pianificazione strategica costituisca un valido elemento di ammodernamento e un efficace strumento di miglioramento della qualità della vita e dell’amministrazione del territorio e di tutte le sue risorse. Referenti organizzativi Provincia di Torino Assessora alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali Corso Inghilterra, 7/9 - 10138 Torino Tel. + 39 011 8617885 - 6 - Fax 011 8616801 e-mail: [email protected] Enrico Chiais Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino 50 Tel. 011 8617745 e-mail: [email protected] Assistenza tecnica Simona Musco S.&T. s.c. - via Po, 40 - 10123 Torino Tel. 011 8126730 - Fax 011 8178123 e-mail: [email protected] - sito internet: www.retediparita.it LA Rete di parità nello sviluppo locale della Provincia di Torino 51 Progetto La Rete degli Assessorati alle Pari Opportunità delle Province Piemontesi: cooperare per contare Ente finanziatore L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino “Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere “PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento, valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità, con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4. Soggetto attuatore Assistenza tecnica del progetto a cura di S.&T. s.c. Cifra di finanziamento Euro 15.500,00 Contenuti e durata del progetto Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività: • definizione del Programma di lavoro della rete per il biennio 20082010; • individuazione degli obiettivi strategici della rete; • rilevazione delle problematiche delle Amministrazioni Provinciali attraverso la somministrazione di interviste alle Assessore alle Pari Opportunità delle Province; • calendarizzazione degli incontri della Rete in ciascuna della Province Piemontesi; • realizzazione di un opuscolo informativo sugli obiettivi e sulle finalità strategiche della rete; • promozione del progetto attraverso siti internet dell’UPI e delle Province Piemontesi; • realizzazione di un Protocollo di Intesa fra le amministrazioni partecipanti per formalizzare la Rete; • organizzazione di una sessione pubblica per la presentazione e la valorizzazione della rete nell’ambito del convegno finale. Durata: febbraio/settembre 2008 52 Obiettivi Il progetto prevede la definizione di obiettivi operativi e di una strategia di azione da implementare nelle singole realtà delle Province Piemontesi. Obiettivo generale ed elemento centrale del progetto è creare un percorso integrato, volto a sollecitare e attivare una specifica capacità di lavorare in rete tra gli Assessorati Provinciali alle Pari Opportunità del territorio piemontese e i soggetti che per le pari opportunità operano. Questa strategia è stata individuata come vincente per la realizzazione e diffusione di condizioni di uguaglianza, di equità sociale, di non discriminazione, utile e vantaggiosa per focalizzare l’attenzione alla parità, ovvero l’adozione di un modello di “governance di parità” per fare sistema a livello regionale. Interlocutore privilegiato della Rete sarà, da un lato l’Unione delle Province Piemontesi, dall’altro la Regione Piemonte. Metodologia di intervento La destinazione delle attività a tutti gli Assessorati delle Province piemontesi e agli attori dello sviluppo definisce una metodologia di lavoro che tiene in considerazione e valorizza le modalità e gli obiettivi di lavoro e di programmazione a favore delle pari opportunità, tipici delle autorità pubbliche, per una progettazione di azioni e di modalità di intervento fortemente radicata sul territorio, capace di cogliere gli stimoli che da questo provengono, orientata alla ricerca di risultati condivisi e praticabili. In particolare, questa metodologia intende porsi in coerenza con la strategia indicata dall’Unione Europea in relazione alle pari opportunità di genere: considerare le donne come soggetti che devono poter partecipare insieme e con la stessa dignità degli altri alla vita pubblica, sociale, civile, economica, in un quadro complessivo di pari opportunità per tutti. Sulla base di questa impostazione, si propone di declinare le azioni progettuali secondo una “prospettiva di genere”, non come promozione di un approccio di tipo settoriale, bensì come interpretazione della componente femminile quale risorsa per lo sviluppo e per il raggiungimento di effettive condizioni di uguaglianza e di equità. 53 Referenti organizzativi Provincia di Torino Assessora alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali Corso Inghilterra, 7/9 - 10138 Torino Tel.+ 39 011 8617885/6 - Fax 011 8616801 e-mail: [email protected] Enrico Chiais Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617745 e-mail: [email protected] Assistenza tecnica Federica Pasqua S.&T. s.c. - via Po, 40 - 10123 Torino Tel. 011 8126730 - Fax 011 8178123 e-mail: [email protected] La Rete degli Assessorati alle Pari Opportunità delle Province Piemontesi 54 Progetto Il Centro Risorse Servizi Pari Opportunità-Mercato del Lavoro: per una trasferibilità del progetto Ente finanziatore Provincia di Torino Misura E1 linea intervento 4 del P.O.R Regione Piemonte obiettivo 3 del FSE 2000-2006, all’interno del progetto “PRO.PO.STE”, il Piano di attività di diffusione della cultura di pari opportunità della Provincia di Torino. Soggetto attuatore Poliedra progetti integrati S.p.A., Corso Unione Sovietica 612/3/E, 10135 Torino Cifra di finanziamento Euro 12.450,00 Contenuti e durata del progetto Per diffondere il modello di implementazione del CRS-PO-MdL la Provincia di Torino ha organizzato un ciclo di seminari per operatori presso enti locali del territorio col seguente programma: • Presentazione del Centro Risorse Servizi Pari Opportunità e Mercato del Lavoro della Provincia di Torino e stimoli alla progettualità locale. • Presentazione del sito internet del Centro Risorse Servizi PO-MdL della Provincia di Torino. • Presentazione delle attività realizzate dal CRS-PO-MdL (dei più recenti prodotti e progetti di ricerca). A supporto della diffusione e della trasferibilità sono stati realizzati i seguenti prodotti: volantino descrittivo del CRS, brochure di approfondimento sulla modellizzazione del CRS-PO-MdL e relative slide, sezione del sito internet del CRS dedicata al trasferimento della buona pratica. Il progetto si è svolto da febbraio 2008 a settembre 2008. Obiettivi Diffusione del modello di implementazione del Centro Risorse Servizi Pari Opportunità e Mercato del Lavoro della Provincia di Torino e delle sue attività. 55 Metodologia di intervento • Realizzazione di documentazione relativa alla modellizzazione del Centro Risorse Servizi a sostegno di una sua replicabilità da parte degli Enti interessati ad implementarlo e della diffusione della conoscenza dei servizi che realizza a favore di tutti i soggetti interessati alla tematica delle Pari Opportunità e del Mercato del Lavoro. • Trasferimento del modello attraverso incontri di presentazione sul territorio e realizzazione area dedicata del sito internet del CRS. Destinatari / beneficiari Operatori: soggetti pubblici e privati erogatori di servizi per il mercato del lavoro e le pari opportunità Utenti finali interessati all’argomento delle Pari Opportunità e del Mercato del Lavoro. Referenti Poliedra progetti integrati S.p.A. Monica Occelli Pari Opportunità e Innovazione Organizzativa Corso Unione Sovietica 612/3E, 10135 Torino e-mail: [email protected] Tel. +39 011 3473774 interno 266 Fax +39 011 3473777 Per maggiori informazioni CRS-PO-MdL della Provincia di Torino Michele Fortunato Corso Inghilterra 7/9 - 10138, Torino e-mail: [email protected] sito internet: www.provincia.torino.it/pari_opportunita/crspo/index.htm e-mail, riferimento servizi: [email protected] [email protected] Il Centro Risorse Servizi Pari Opportunità - Mercato del Lavoro 56 Profilo Ruolo, progetti e reti della Consigliera di Parità provinciale La Consigliera di Parità è una figura istituzionale, nominata dal Ministero del Lavoro di concerto con quello delle Pari Opportunità, finalizzata a garantire l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne sul lavoro. La sua attività si concretizza nella promozione di politiche di pari opportunità nei confronti di soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro, cui affianca una specifica attività di prevenzione e tutela contro la discriminazione di genere: un’attività di consulenza gratuita a lavoratrici e lavoratori e la promozione di Progetti di Azioni Positive nei confronti delle amministrazioni pubbliche e delle aziende private, volti a favorire le donne nel MDL anche attraverso politiche di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro. Per individuare procedure efficaci e comuni in materia di pari opportunità e rafforzare l’azione sinergica rispetto alla tutela di lavoratrici e lavoratori, la Consigliera di Parità ha avviato un’intensa attività in rete con enti, istituzioni, organismi di parità, parti sociali e datoriali attivi sul territorio. Sono state così attivate: • Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego • Rete delle Referenti di Parità delle Agenzie Formative • Rete con Direzione Provinciale del Lavoro e Organizzazioni Sindacali • Rete dei Comitati Pari Opportunità di ASL e ASO della provincia di Torino • Rete delle Mediatrici Culturali • Rete con Associazioni Datoriali e Sindacali per la promozione di politiche per la conciliazione vita/lavoro e l’applicazione dell’articolo 9 della legge 53/2000. (In via di definizione) I progetti avviati per l’anno 2007/2008 sono molteplici e differenti. Sono state avviate le seguenti campagne informative: • “I nostri auguri tra opportunità e diritti” opuscolo sulla tutela della maternità, pubblicato in 7 lingue 57 • “Azienda amica delle mamme e dei papà” pubblicazione rivolta alle aziende, con esempi pratici e indicazione degli incentivi riservati alle imprese sensibili alla conciliazione. È stato riconfermato l’impegno e il sostegno per la realizzazione al servizio “Vicino a te”, il Camper di Telefono Rosa nato nel marzo 2006 per promuovere i servizi contro la violenza alle donne. In ambito lavorativo è stata promossa un’indagine, coordinata da Anna Ferrero, che ha approfondito la situazione della managerialità al femminile in provincia di Torino. È stato sponsorizzato anche per l’edizione 2008 il premio “Donna Innovazione”, nell’ambito dello Start Cup Piemonte che assegna un riconoscimento alla migliore idea progettuale proposta da donne. In collaborazione con l’Associazione Almaterra Centro Interculturale delle Donne Alma Mater è in fase di realizzazione la ricerca-azione “I lavori delle donne” finalizzata ad esplorare l’attuale situazione dei lavori delle donne migranti, mettendo a confronto i vari sportelli cittadini a cui esse si rivolgono. Attraverso i Centri per l’Impiego si sta attivando il progetto d’indagine “Disabilità e lavoro al femminile” : una ricerca quantitativa/qualitativa su donne, lavoro e disabilità, che permetterà di capire come le donne disabili vengono inserite e/o reinserite nel mondo del lavoro. Attraverso la collaborazione con l’Associazione Activa Donna si sta procedendo ad indagare la presenza delle donne che si rivolgono alle agenzie interinali e come viene gestita la conciliazione in una situazione di precariato; l’indagine andrà di pari passo con il proseguimento della ricerca, con la Direzione Provinciale del Lavoro - Servizi Ispettivi, sulle donne che si dimettono entro il primo anno di età del bambino. Le ricerche sono finalizzate, attraverso la comparazione dei dati con i Centri per l’Impiego e il Centro Risorse Servizi - Mercato del Lavoro della Provincia, a fornire un quadro completo della situazione lavorativa delle donne attraverso cui attivare delle politiche ad hoc. 58 È stato avviato il progetto “C’è parità per te! C’è parità per tutti” un percorso di orientamento in un’ottica di genere per i ragazzi della scuola secondaria. (scheda pag 69) È stato realizzato il progetto “+ donne x lo sport” che, attuando la dichiarazione d’impegno firmata dal Comune e dalla Provincia di Torino e dalla Regione Piemonte, attraverso alcune importanti iniziative, promuove le pari opportunità nello sport. Per l’anno 2009, si prevede il mantenimento e il potenziamento delle reti attraverso incontri periodici di confronto. La Consigliera proseguirà, inoltre, con la formazione attraverso corsi sulle politiche attive del lavoro e sulla normativa a tutela della maternità e paternità. Per saperne di più sulle attività, la normativa, i progetti e le pubblicazioni è visitabile il sito www.consiglieraparitatorino.it su cui è possibile richiedere l’iscrizione alla newsletter trimestrale e partecipare al blog della Consigliera di Parità. Ufficio della Consigliera di Parità c/o Provincia di Torino Via Maria Vittoria 12 - 10123 Torino Tel. 011 8612771 - Fax 011 8612889 e-mail: [email protected] Ruolo, progetti e reti della Consigliera di Parità provinciale 59 Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 11.30 Salotto Verde Coordinamento Donne Artiste e Arte del ricamo a cura della Provincia di Torino Coordinamento Banche del Tempo a cura della Provincia di Torino La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Costituzione italiana Art. 9 60 Profilo Coordinamento Donne Artiste e Arte del ricamo Attraverso il Fondo Sociale Europeo nel 2004 parte il progetto della Rete Culturale Virginia che, con la Consigliera di Parità provinciale, intende valorizzare il pensiero femminile e le modalità che le donne sanno esprimere e che a loro maggiormente corrispondono. L’idea nasce dalla consapevolezza che l’arte e la cultura che le donne sono in grado di produrre non corrisponde ad un’adeguata visibilità. In seguito la Rete Culturale Virginia promuove il progetto “Adotta un’artista”, che continua ancora, un’azione per fare incontrare le artiste del catalogo multimediale del portale www.reteculturalevirginia.net con gli enti locali per dare opportunità di lavoro alle artiste stesse. Gli enti che adottano un’artista di Virginia, possono acquisire una maggiore visibilità rispetto alle loro iniziative attraverso il portale stesso, attraverso vari eventi (seminari, incontri che la Provincia fa ogni anno) e attraverso anche uno specifico logo di riconoscimento. Nell’ottobre del 2007 la Rete Culturale Virginia partecipa con la sua prima mostra di pittura, scultura, fotografia e scrittura alla Fiera Internazionale dei diritti e delle pari opportunità per tutti, Melting Box. Nel 2008 la Provincia sollecita la nascita dell’Associazione Nazionale di promozione sociale “Rete Culturale Virginia” affinché diventi uno strumento autonomo d’intervento sociale nel campo dell’arte, soprattutto per le donne. L’Assessorato alle pari opportunità della Provincia di Torino promuove inoltre il Coordinamento provinciale per la creatività artistica delle donne attraverso un Protocollo d’intesa a cui aderiscono le associazioni culturali, artistiche sul territorio della Provincia, creando una rete tematica che unisca le Associazioni per condividere azioni, strumenti, patrimoni storici e tecnici, informazioni ecc... Il primo tavolo tematico (26/09/08) è delle Associazioni per il recupero e lo sviluppo delle scuole tradizionali di ricamo. Un’eccellenza artistica che è molto diffusa e significativa . La creatività femminile, individuale e di gruppo, sta assumendo sul territorio della provincia torinese uno speciale rilievo per la qualità e la quantità delle iniziative presenti. Per sostenere questo momento così positivo, la Provincia di Torino ha censito le Associazioni che operano nel campo del recupero e 61 dello sviluppo delle tecniche tradizionali di ricamo legate alla memoria del territorio. è stato scelto non a caso il ricamo, peculiare aspetto della tradizione creativa femminile, per dare inizio ad un progetto di attenzione che riguarderà poi tutta l’eccellenza artistica ed artigiana delle donne: un impegno a dar voce ad una realtà articolata e diffusa, mai invasiva, spesso sommessa ma oltremodo significativa. In questo contesto la Rete Culturale Virginia organizza e promuove l’avvio dell’attività del Coordinamento. Contatti Liviana Tosi Tel. 011 8100211 e-mail: [email protected] Coordinamento Donne Artiste e Arte del ricamo 62 Profilo Coordinamento Banche del Tempo La Banca del Tempo Le Banche del Tempo realizzano una concreta attuazione dei principi di eguaglianza e di solidarietà tra i cittadini, riconosciuti negli artt. 2 e 3 della Costituzione, poiché contribuiscono a realizzare e a diffondere nuove forme di aiuto reciproco, utilizzando come unità di misura delle attività scambiate un’ unità universale e identica per tutti: il tempo. Inoltre, come indicato dalla Legge n.53/2000, art.27, le Banche risultano uno strumento fondamentale “Per favorire lo scambio di servizi di vicinato, per facilitare l’utilizzo dei servizi della città e il rapporto con le pubbliche amministrazioni, per favorire l’estensione della solidarietà nelle comunità locali e per incentivare le iniziative di singoli e gruppi di cittadini, associazioni, organizzazioni ed enti che intendano scambiare parte del proprio tempo per impieghi di reciproca solidarietà e interesse.” La Banca del Tempo non è un’associazione di volontariato, bensì un luogo dove i soci attuano uno scambio reciproco di prestazioni, offrendo ciò che sono in grado di dare e ricevendo ciò di cui hanno bisogno: si tratta di scambio del tempo e delle attività attraverso un patto di reciproca responsabilità tra i soci della Banca. È un modo simpatico per rendersi utili, conoscere nuove persone e ripristinare i rapporti di vicinato, valorizzare le proprie capacità e risolvere alcuni dei problemi che quotidianamente si affrontano. Il servizio si struttura come un Dare e Avere di Tempo, regolato per mezzo di un “libretto degli assegni” (ore e non denaro) e di un estratto conto periodico gestito dalla Banca. La Banca del Tempo si differenzia dalle normali realtà che operano nel terzo settore, il valore “economico” delle prestazioni è rappresentato dal Tempo. Il Tempo che diventa moneta di scambio della solidarietà. L’idea di fondo della Banca è un idea di solidarietà che non si fonda su una relazione di puro e semplice volontariato, dove è immediato identificare un benefattore che “dona” ed un beneficiario che riceve. La Banca del Tempo vuole invece valorizzare le capacità di ogni socio secondo un’ottica di reciproco scambio, il ruolo di beneficiario e benefattore non sono più immobili ma interscambiabili e le competenze di ognuno diventano patrimonio comune a tutta la Banca. 63 Coordinamento provinciale Banche del Tempo L’esperienza del Coordinamento Provinciale Banche del Tempo ha avuto inizio nel dicembre del 1996 per iniziativa della Commissione Consiliare Pari Opportunità e dall’Area Attività Sociali -Servizio Programmazione Solidarietà Sociale della Provincia di Torino, con un preciso ruolo di promozione, informazione e coordinamento delle esperienze di Banca del Tempo presenti sul territorio provinciale e di quelle in via di attivazione. L’incremento numerico delle Banche del Tempo in provincia è stato rilevante: dalle 5 iniziali del 1997 si è passati alle 22 di oggi, e ciò segnala il crescente interesse che questa esperienza di scambio solidale suscita nella cittadinanza. La presenza del coordinamento ha favorito inoltre l’avvio delle prime esperienze di confronto tra Banche del Tempo italiane e quelle estere, in prevalenza europee.. L’Ufficio Tempi della Provincia di Torino, istituito nel corso del 1997, ha compiti di segreteria e di coordinamento delle diverse iniziative sulle Banche dei Tempi e politiche dei tempi ed è la struttura tecnica operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica dei tempi promosse dallo specifico Assessorato provinciale. Il Lunedì 14 gennaio 2008 è nata l’associazione di promozione sociale “COORDINAMENTO BANCHE DEL TEMPO DELLA PROVINCIA DI TORINO”. Alla quale hanno aderito le Banche di: Chieri - Ciriè - Moncalieri - Nichelino Settimo Torinese - Val Pellice - Torino Abc Dei Bimbi - Torino II Circoscrizione - Torino IV Circoscrizione - Torino VIII Circoscrizione. Presidente dell’associazione è la Sig.ra Maria Rosalba Vinci Presidente della BdT di Chieri. La decisione di dar vita ad un’associazione indipendente di coordinamento è stata presa anche per seguire gli orientamenti che le BdT italiane -attraverso la costituzione dell’Associazione Nazionale Banche del Tempo avvenuta il 23 Giugno 2007 ad Alì Terme (Me), si sono date in ambito nazionale, e cioè di progressiva indipendenza dagli enti locali, pur mantenendo e rafforzando le collaborazioni in essere. L’associazione COORDINAMENTO BANCHE DEL TEMPO DELLA PROVINCIA DI TORINO rappresenta la conclusione di un primo percorso, durato 11 anni, di fertile collaborazione tra le BdT e la Provincia di Torino. Il coordinamento provinciale nasceva nel 1996, su iniziativa della Commissione Consiliare 64 Pari Opportunità, con al suo attivo 5 BdT. Oggi partecipano alle sue attività 22 Banche e di queste già dieci hanno deciso di aderire alla neonata associazione. La costituzione dell’associazione COORDINAMENTO BANCHE DEL TEMPO DELLA PROVINCIA DI TORINO vuole essere il primo passo di un nuovo cammino di crescita che attraverso nuove forme di collaborazione con la Provincia di Torino assicuri uno sviluppo autonomo ed indipendente delle Banche presenti sul nostro territorio. Obiettivi • Gli obiettivi del Coordinamento si traducono essenzialmente nella volontà di fare delle Banche del Tempo una risorsa centrale dell’organizzazione dei tempi di vita quotidiana, dell’individuo e collettiva. La BdT quale fonte di ricchezza sia in risposta alle innumerevoli incombenze che riempiono i tempi quotidiani del singolo cittadino sia in qualità di interlocutore pubblico e risorsa per la soddisfazione di quelle richieste collettive, in ambito di politiche dei tempi, alle quali le istituzioni non riescono ad adempiere. In sintesi: • fornire sostegno ai cittadini associati alle Banche del Tempo esistenti nel territorio provinciale • dare visibilità alle BdT esistenti sul territorio , far conoscere le loro iniziative e favorire le relazioni e gli scambi tra cittadini, Banca e comuni. • decentrare e semplificare, in una logica di vera sussidiarietà, i sistemi di rappresentanza degli interessi e delle responsabilità in modo da conferire maggiore importanza e dignità al ruolo dei poteri locali; • creare un Centro di Documentazione nazionale sulle politiche temporali comprendente un servizio di consultazione e prestito gratuito aperto a tutta la cittadinanza. • collaborare con la Rete Nazionale delle Banche del Tempo • garantire un punto telefonico d’informazione sulle BdT • conoscere l’esperienze delle BdT regionali e italiane, confrontandole a livello europeo con quelle esistenti in Europa col fine di favorire rapporti continuativi con queste realtà • analizzare le principali pratiche di sostegno promosse dalle pubbliche amministrazioni europee in favore delle BdT e rilevare i bisogni sociali legati alla loro nascita creare, insieme alle altre istituzioni, una rete di supporto e di collegamento a livello nazionale 65 Gli strumenti del Coordinamento: • una riunione mensile tra tutti gli aderenti delle BdT del territorio provinciale con spazi di mutuo aiuto e di confronto delle esperienze tra le diverse BdT • momenti di formazione permanente, sotto forma di Seminari formativi -a cadenza annuale- sui temi di interesse manifestati dalle BdT. • interventi di sostegno all’elaborazione progettuale per l’apertura e/o l’innovazione delle esperienze di BdT • specifico spazio web di informazione e consultazione sulle diverse realtà di BdT esistenti sul territorio provinciale corredato di tutte le informazioni utili per accedervi • attivazione di un Centro di Documentazione sulle politiche dei tempi e di genere con prestito gratuito di materiale Referenti Alessio Forgelli Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Provincia di Torino Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. +39 011 8617864 - Fax. +39 011 8617853 e-mail: [email protected] Coordinamento Banche del Tempo 66 Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Rosso P.I.P.O.L. Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuoLe M. E1 Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 FSE 2000 - 2006 a cura di Poliedra progetti integrati S.p.A. è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Costituzione italiana Art. 3 67 Progetto P.I.P.O.L. Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuoLe Misura E1 Linea di intervento 4 del P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 del FSE 2000-2006 - diffusione della cultura di pari opportunità in ambito scolastico Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Poliedra Progetti Integrati S.p.A. Corso Unione Sovietica 612/3/E 10135 Torino Cifra di finanziamento Euro 73.040,00 Contenuti POF di genere • Progettazione, redazione e promozione della guida al POF DI GENERE. • Servizio on demand di consulenza e assistenza tecnica per la redazione di un POF DI GENERE. Percorsi e strumenti • Progettazione, organizzazione e realizzazione dei seguenti strumenti: racconto, raccolta di percorsi didattici, DVD dell’animazione teatrale per scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, canovaccio per la messa in scena dell’animazione teatrale. Buone pratiche • Raccolta e condivisione delle buone pratiche in ambito didattico circa l’introduzione delle pari opportunità nelle scuole. Nello specifico sono state individuate le buone pratiche sviluppate sul territorio, i POF DI GENERE realizzati e delle indicazioni bibliografiche nell’ambito delle educazione alle pari opportunità. Comunicazione • Promozione delle iniziative progettuali. • Restituzione e diffusione dei risultati conseguiti. Rete interprovinciale sulle politiche scolastiche gender oriented 68 • Avvio, sviluppo e consolidamento della rete mediante l’organizzazione del confronto tra tutte le province piemontesi sulle attività condotte in merito all’educazione alle pari opportunità nelle scuole. Durata del progetto Febbraio 2008 - Settembre 2008 Obiettivi del progetto Gli obiettivi che si intendono ottenere con la realizzazione delle attività sopra elencate sono: • Sensibilizzare e stimolare il dibattito tra allievi e allieve sul tema dell’educazione alla condivisione delle responsabilità domestiche e di cura. • Dotare gli/le insegnanti di modelli utili e strumenti concreti per trasmettere il sapere di genere alle nuove generazioni. • Inserire nel Piano dell’Offerta Formativa, e quindi nella comunicazione realizzata verso i genitori, la prospettiva di genere e gli strumenti e le attività destinati a concretizzarla nella pratica educativa scolastica. Metodologia di intervento La metodologia adottata nell’ambito delle attività ha tenuto conto dell’approccio integrato presente nel progetto e delle esigenze che hanno manifestato i/le destinatari/e. Nello specifico si sono adottati i seguenti approcci metodologici: • in relazione alle attività relative al POF DI GENERE, è stata realizzata una GUIDA PER IL POF DI GENERE grazie alla presenza di un comitato scientifico che ne ha validato i contenuti; quindi si è cercato il confronto con i/le dirigenti scolastici/che e i/le docenti incontrati/e in ogni singola scuola contattata e si è messo a punto il processo di funzionamento del servizio on demand di consulenza e assistenza tecnica; • in relazione alle attività relative a percorsi e strumenti sono stati realizzati i seguenti strumenti: • il racconto “Casa Pari” che attraverso i protagonisti Condi e Vido vuole stimolare bambini/e e ragazzi/e a ad affrontare il tema dell’ineguale divisione tra uomini e donne del lavoro domestico e delle responsabilità della vita quotidiana; il racconto è stato distribuito a tutte le scuole contattate ed è disponibile per tutte le 69 altre scuole interessate sul sito della Provincia di Torino al seguente link: http://www.provincia.torino.it/speciali/2008/pipol/; • tre DVD (in modo da avere una edizione del DVD per ciascun ordine e grado scolastico) dal titolo “strumento didattico per l’educazione alla condivisione delle responsabilità domestiche e di cura” contenenti una animazione teatrale che riprende i personaggi “Condi e Vido” ed i contenuti del racconto “Casa Pari” per far riflettere gli alunni/e sul tema della condivisione delle responsabilità domestiche e di cura; • un documento di raccolta di percorsi didattici che propone strumenti e metodologie d’uso per effettuare attività, facilmente realizzabili, con le/gli alunne/i per guidare alla riflessione sulle pari opportunità e in particolare sul tema della condivisione del lavoro domestico e di cura; il documento è organizzato in tre parti ognuna dedicata ad un ordine e grado scolastico. La raccolta di percorsi didattici è stata distribuita a tutte le scuole contattate ed è disponibile per tutte le altre scuole interessate sul sito della Provincia di Torino al seguente link: http://www.provincia.torino.it/speciali/2008/pipol/; • un canovaccio per l’animazione teatrale finalizzato all’attività di animazione nelle scuole cui hanno assistito più di 30 classi per un totale di più di 650 alunni/e di scuole di ogni ordine e grado della provincia di Torino; • in relazione alle attività relative alle buone pratiche sono stati indicati dei criteri utili ad implementare l’attenzione al “genere” nel catalogo del CeSeDi; è stata realizzata una griglia per la rilevazione delle buone pratiche finalizzata alla diffusione della cultura di genere nelle scuole; è stato realizzato un catalogo di buone pratiche grazie alla collaborazione con il Ce.Se.Di e grazie alle attività della rete interprovinciale sulle politiche scolastiche gender oriented per massimizzare l’impatto dei progetti locali e valorizzarne i risultati; • in relazione alle attività relative alla comunicazione sono stati realizzati e diffusi materiali promozionali e sono stati organizzati: • il workshop “AZIONI INTEGRATE DI PARI OPPORTUNITÀ IN AMBITO SCOLASTICO” , rivolto agli/alle insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Torino, nel quale sono state presentate dalla Provincia di Torino le attività rivolte alle scuole in tema di 70 promozione delle pari opportunità, e dalla Regione l’iniziativa didattica rappresentata dal Kit “Parità: la scuola fa la differenza”; • una conferenza stampa di lancio delle attività; • un evento finale chiamato “festa della condivisione”; • in relazione alla rete interprovinciale sulle politiche scolastiche gender oriented, è stato organizzato un incontro di lancio che ha previsto lo svolgimento di tavoli ed incontri per realizzare da un lato degli approfondimenti tematici su questioni legate alla promozione delle pari opportunità nelle scuole e dall’altro lato per aggiornare periodicamente le province tra loro sulle attività svolte con le scuole dei diversi territori provinciali. Al termine del progetto è previsto un documento di restituzione sulle attività progettuali e sui risultati conseguiti. Criteri di selezione dei destinatari / beneficiari Le scuole sono state selezionate tenendo conto dei seguenti criteri: • presenza di scuole in rappresentanza dei tre ordini e gradi (primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado); • presenza di scuole appartenenti ai principali centri del territorio della provincia di Torino; • disponibilità ed interesse delle scuole ad aderire alle attività. Referenti organizzativi Per la Provincia di Torino Alessio Forgelli Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. 011 8617864 e-mail: [email protected] P.I.P.O.L. Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuoLe Per Poliedra progetti integrati S.p.A. Paolo Sabbatini - Monica Occelli Corso Unione Sovietica 612/3/e 10135 Torino Tel. +39 011 3473774 (int. 276) - Fax +39 011 3473777 e-mail: [email protected] 71 Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Verde AIDS SCUOLA - prevenzione AIDS, giovani donne a scuola a cura del Gruppo Abele - Università della strada e piano giovani Corso di formazione politica - fare leadership in chiave di genere Edizione di Torino - autunno 2008 progetto Centro Eurolatinoamericano di Formazione Politica “Mujeres y Ciudad” a cura di Centro Eurolatinoamericano Mujeres y Ciudad Red Mujeres y Ciudad Diputación de Barcelona C’è parità per te! C’è parità per tutti! a cura di ASSOT S.r.l. Dallo scontro all’ascolto a cura di Associazione Donne & Futuro o.n.l.u.s. “Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità” Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti delle scuole medie superiori della provincia di Torino a cura del Servizio Lgbt della Città di Torino Mai più violenza sulle donne a cura di Amnesty International in collaborazione con La scuola è aperta a tutti. Costituzione italiana Art. 34 72 il CIRSDe dell’Università di Torino e il CeSeDi Costruzione dell’identità di genere e violenza a cura dell’ Università degli Studi di Torino - CIRSDe in collaborazione con Amnesty International ScambiOre superiore a cura dell’Associazione Basta un ritaglio - Banca del Tempo a San Salvario Teniamoci d’occhio mentre cresciamo M. E1 Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 FSE 2000 - 2006 a cura di Bluebook S.r.l. e Fondazione TRG onlus 73 Progetto AIDS SCUOLA - Prevenzione AIDS, giovani donne a scuola Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Università della Strada e Piano Giovani dell’ Associazione Gruppo Abele Corso Trapani, 95 - 10141 Torino Cifra di finanziamento Per il 2007 euro 4.680,00; per il 2008 euro 4.835,00. Contenuti L’aumento della diffusione del virus dell’AIDS, soprattutto tra le giovani donne, in quanto soggetti più vulnerabili, necessita che di AIDS si continui a parlare in termini di informazione e di diffusione di buone pratiche di salute, perché l’AIDS non è una patologia legata a particolari gruppi a rischio, ma a comportamenti a rischio. Obiettivi Sensibilizzare sulla problematica relativa alle malattie sessualmente trasmissibili (in specifico sul contagio del virus HIV) attraverso informazioni corrette ed adeguate per ridurre la diffusione tra i giovani creando consapevolezza e capacità di comportamenti autoprotettivi nei confronti della propria e dell’altrui salute. Attivare, tra le studentesse motivate, un gruppo competente che acquisisca, elabori e crei proposte, messaggi in grado di divulgare l’informazione ed esprimere nuovi modi di comunicazione pertinenti ed adeguati ai loro contesti, attraverso un laboratorio di approfondimento che coinvolga, renda le ragazze protagoniste e permetta loro di essere veicolo di informazioni corrette nel gruppo dei pari e nelle relazioni soggettive significative. Metodologia di intervento L’intervento è articolato in quattro fasi: • fase di approccio con le/gli studenti attraverso un contatto diretto, di presentazione dell’iniziativa, classe per classe; • fase informativa nell’ambito di un evento rivolto a tutta la scuola di presentazione delle problematiche intorno all’AIDS, dagli aspetti diffusivi 74 a quelli divulgativi e preventivi con l’utilizzo di una metodologia interattiva, con l’ausilio di video, immagini video, lavori in gruppi e in plenaria con raccolta delle proposte emerse; • fase elaborativa organizzata in quattro incontri a partecipazione volontaria, al di fuori dell’orario scolastico, di progettazione sulla prevenzione dell’AIDS attraverso il modello della peer education; • fase conclusiva e propositiva che prevede un incontro tra tutte le classi e le scuole che hanno partecipato all’iniziativa per presentare i lavori, le idee, i prodotti elaborati in presenza di autorità istituzionali (assessore, presidi, sindaci…) e di esperti nel settore. Criteri di selezione delle scuole Scuole a carattere prettamente femminili in quanto numericamente le donne, in giovane età, sono maggiormente a rischio di contagio di malattie sessualmente trasmissibili. Scuole a carattere educativo sociale in quanto le donne sono soggetti più deboli, ma sono anche soggetti che hanno maggiori possibilità di essere moltiplicatrici di informazioni e di diffusione di buone pratiche comportamentali di salute. Il criterio artistico per l’attivazione di competenze creative per nuovi messaggi divulgativi, pubblicitari e promotori di salute e di benessere. Nell’individuare i poli scolastici, abbiamo ritenuto importante che uno fosse inserito nel contesto della città di Torino e l’altro periferico all’area metropolitana per avere un confronto tra contesti territoriali differenti. Durata del progetto Anni scolastici 2006 - 2007 e 2007 - 2008 Elenco Scuole I poli educativi con cui abbiamo lavorato nel corso dell’anno 2006 - 2007 • Istituto d’arte “F. Faccio” - Castellamonte • Liceo pedagogico “Regina Margherita” - Torino I poli metropolitani coinvolti per l’anno 2007 - 2008 • Istituto grafico pubblicitario “A. Steiner” di via Monginevro - Torino • Istituto grafico pubblicitario “ F. Balbis” - Torino • Liceo pedagogico “D. Berti” - Torino 75 Il polo periferico individuato per l’anno 2008 - 2009 • Liceo classico, con indirizzo liceo delle scienze sociali, liceo psicopedagogico, liceo linguistico “G.F. Porporato” - Pinerolo AIDS SCUOLA Prevenzione AIDS giovani donne a scuola Referente Milena Sciaudone Tel. 011 3841073 - e-mail: [email protected] 76 Progetto Centro Eurolatinoamericano di Formazione Politica “Mujeres y Ciudad” Ente finanziatore Cofinanziato dalla Commissione Europea, all’interno del Programma URB-AL di rafforzamento dei Governi Locali Soggetto attuatore Coordinato dalla Diputación di Barcellona, partecipano come enti associati: Municipio del Distrito Metrpolitano de Quito (Sede Sudamericana), Municipio de San José de Costa Rica (Sede Centroamericana); Gobierno de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires); Provincia di Torino; Oficina de UNIFEM para Cono Sur e Brasilia Cifra di finanziamento Euro 1.142.139 Contenuti e durata del progetto Durata: dal 1 settembre del 2006 al 31 dicembre del 2008 Le attività del progetto si concentrano sulla formazione, ricerca, creazione e rafforzamento di reti di scambio di esperienze e buone prassi, il tutto attraverso: • il corso di formazione politica “Fare leadership in chiave di genere”. Il corso si svolge secondo due diverse edizioni: un’edizione prevede esclusivamente attività formativa on-line, l’altra, attività formativa in aula. • il Centro Risorse virtuali • Forum di dibattito on-line • Premi alla ricerca “Mujeres y Ciudad” Il progetto inoltre, attraverso la loro partecipazione alle edizioni in aula del corso di formazione politica “Fare leadership in chiave di genere”, facilita la prossimità e lo scambio di esperienze tra donne leader europee e latinoamericane. Obiettivi Promuovere l’accesso e consolidare la presenza delle donne negli ambiti 77 di presa di decisione a livello locale al fine di conseguire una maggiore rilevanza politica e avanzare verso una società più democratica. L’obiettivo strategico del progetto è rafforzare il ruolo delle donne nella vita pubblica, sia in ambito istituzionale sia in quello rappresentato dall’universo dell’associazionismo, sviluppandone le capacità di difesa dei propri interessi di genere e di incisione sulle priorità delle agende politiche locali, regionali e internazionali, attraverso reti e organizzazioni. Metodologia di intervento I materiali e gli strumenti didattici del corso sono stati realizzati da esperte europee e latinoamericane. Elemento fondamentale dei percorsi formativi è rappresentato dalle stesse esperienze e testimonianze delle donne che vi partecipano che diventano parte integrante del corso e del processo di apprendimento. Le lezioni infatti prevedono laboratori che si sviluppano sulle esperienze reali delle alunne. La collaborazione tra gli enti associati si svolge in un’ottica di lavoro in rete e di reciproco scambio con l’obiettivo di promuovere, nei governi locali, politiche di formazione rivolte a donne leader. Criteri di selezione dei destinatari / beneficiari Il progetto si rivolge a donne leader locali: • Donne leader di istituzioni politiche locali • Donne leader di organizzazioni della società civile • Giovani donne impegnate che vogliano accedere alla politica Per partecipare ai percorsi formativi e di scambio previsti dal progetto non si richiede formazione universitaria, conoscenza e/o esperienza pregressa sulle tematiche di genere. Altre informazioni utili sui destinatari / beneficiari http://urbal.diba.cat/mujeresyciudad/default.php Referenti Centro Eurolatinoamericano Mujeres y Ciudad Red Mujeres y Ciudad Diputación de Barcelona Tel. +34 93 402 22 22 (ext 81225) - Fax + 34 93 402 24 73 e-mail: [email protected] 78 CIRSDe - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne Via S. Ottavio, 20 - 10124 Torino Tel. +39 011 670 31 29 - fax: 011 670 32 70 mail: [email protected] Provincia di Torino Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino Tel. +39 011 8617864 - fax. +39 0118617853 mail: [email protected] Centro Eurolatinoamericano di Formazione Politica “Mujeres y Ciudad” 79 Progetto C’è parità per te! C’è parità per tutti! Ente finanziatore Provincia di Torino - Consigliera di Parità della provincia di Torino Soggetto attuatore ASSOT S.r.l. Agenzia di Sviluppo Sud Ovest Torino - per il territorio dei Comuni di Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta di Torino, Volvera e della Comunità Montana Val Sangone (comuni di Coazze, Giaveno, Reano, Sangano, Trana, Valgioie) - Via Alfieri, 21 - 10043 Orbassano Cifra di finanziamento Euro 13.489,32 Contenuti L’attività prevede due momenti distinti: 1. il percorso di orientamento in un’ottica di parità di genere, che si rivolge alle ragazze ed ai ragazzi che stanno frequentando il secondo anno della scuola secondaria di primo grado; 2. un concorso di idee per la creazione di un logo/immagine accompagnato da slogan, per la promozione del concetto di parità di genere. I migliori prodotti verranno utilizzati per la realizzazione di manifesti da diffondere presso i comuni ove hanno sede le scuole partecipanti. Il percorso si articola in 3 incontri di 2 ore ciascuno che prevedono i seguenti contenuti: 1. incontro: presentazione del percorso; raccolta delle aspirazioni dei singoli; riflessione sull’utilità dell’avere un obiettivo; costruzione di una definizione di pari opportunità; riflessione e confronto sulle rappresentazioni relative alle professioni e gli stereotipi di genere ad esse legati; 2. incontro: avvio percorso per impostare un primo progetto personale; individuazione e riflessione su alcune caratteristiche della scelta formativa in relazione anche a precisi obiettivi professionali e al superamento di alcuni luoghi comuni; 3. incontro: conclusione del percorso per l’impostazione del progetto personale; costruzione del layout del manifesto (prodotto finale). 80 Obiettivi • Accrescere nelle studentesse e negli studenti una maggiore consapevolezza sulle scelte per il futuro scolastico, lavorativo e non, basate su esigenze proprie e non determinate da condizionamenti esterni soprattutto di genere; favorire la presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti; • coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi e le ragazze per superare gli stereotipi sui ruoli all’interno del mondo della scuola e del lavoro, il tutto per aiutarli/e a costruire rapporti diversi tra uomo e donna; • creare una forma di comunicazione efficace che verrà realizzata partendo dalle suggestioni che verranno raccolte fra i ragazzi e le ragazze sul tema delle pari opportunità; • sensibilizzare la cittadinanza sul tema dando un risvolto originale alla promozione delle pari opportunità grazie a quanto realizzato in tema di comunicazione dai ragazzi e dalle ragazze delle classi seconde. Metodologia didattica Il metodo prevede un approccio basato sull’emersione dei vissuti ed esperienze dei ragazzi e delle ragazze, cui si fa seguire una fase di condivisione e confronto tra pari e il loro coinvolgimento diretto nel lavoro di ricerca orientativa e costruzione degli output del progetto. All’orientatore spetta il ruolo di stimolare, motivare, trasmettere i contenuti, i metodi e gli strumenti e di sostenere i ragazzi e le ragazze nel pervenire ad una sintesi delle riflessioni emerse. A coronamento delle riflessioni emerse si darà stimolo alla dimensione creativa dei ragazzi e delle ragazze con la realizzazione di uno slogan e di una rappresentazione grafica che sintetizzerà gli argomenti trattati. Criteri di selezione delle scuole Il progetto è stato proposto limitatamente alle Scuole secondarie di primo grado pubbliche e parificate del Patto territoriale del Sangone in quanto l’iniziativa si presentava in continuità con il precedente progetto “C’è Parità per te” - L. 125/91 realizzato sul territorio nell’ A.S. 2006/07. Calendario delle attività Calendario delle attività per l’anno scolastico 2007-2008 Gennaio • Riunione di avvio progetto alla presenza della Consigliera, delle scuole, 81 degli enti locali. • Contatti telefonici con le scuole per concordare gli incontri di presentazione degli orientatori e di definizione calendari. Gennaio - febbraio • Riunioni in ciascuna scuola di presentazione a dirigenti e insegnanti dell’orientatrice incaricata di gestire gli incontri con le classi e definizione dei calendari. Febbraio - marzo • Incontri con le classi. Marzo • Raccolta elaborati e scelta dei vincitori. • Stampa e affissione manifesti nei Comuni. • Premiazione ufficiale (in Provincia). Aprile • Verifica finale con Consigliera, scuole, enti locali. Elenco Scuole Istituto Comprensivo Beinasco: Scuole secondarie di primo grado “P. Gobetti” e “A. Vivaldi” Istituto Comprensivo di Bruino: Scuola secondaria di primo grado “A. Moro” Istituto comprensivo Coazze: Scuola secondaria di primo grado di Coazze Istituto parificato “G. Pacchiotti” - Giaveno: Scuola secondaria di primo grado Istituto parificato “M. Ausiliatrice” - Giaveno: Scuola secondaria di primo grado Scuole secondarie di primo grado “Viale Rimembranze” ed “E. Fermi” di Orbassano Scuola secondaria di primo grado “A. Cruto” di Piossasco Istituto comprensivo di Rivalta: Scuola secondaria di primo grado “Don Milani” C’È PARITÀ PER TE! C’È PARITÀ PER TUTTI! Referenti Paolo Castellaro - e-mail: [email protected] Ljiljana Janjiic - e-mail: [email protected] Tel. 011 9040893 - Fax 011 9037161 82 Progetto Dallo scontro all’ascolto Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Associazione Donne & Futuro o.n.l.u.s. Via Barbaroux, 31 - 10121 Torino Cifra di finanziamento Euro 10.000,00 Contenuti Il progetto prevede una serie di azioni che coinvolgono docenti e studenti di una classe delle scuole medie superiori dove sono presenti comportamenti devianti riconducibili a fenomeni di bullismo legati ai temi dell’immigrazione, dell’orientamento sessuale e/o della diversià di genere, e/o dell’identità di genere (omofobia, handicap, differenza di genere, immigrazione, ecc). Si è pertanto impostato un progetto di aiuto e stimolo al cambiamento nel gruppo di studenti e studentesse. Fasi dell’attività prevista: • Incontro di conoscenza tra l’équipe d’intervento e le/i docenti, confronto relativo alle problematiche del gruppo classe dove attuare il progetto. • Presentazione al gruppo classe delle figure professionali che compongono l’équipe ed esplicitazione del loro ruolo. • Osservazione partecipativa da parte dell’équipe, concordata con le/i docenti, durante momenti significativi della vita scolastica (entrata ed uscita dalla scuola, intervallo, attività in classe). • Incontro di confronto e condivisione dell’esperienza di osservazione all’interno dell’équipe, individuazione di strategie d’intervento e produzione di un recorder. • Restituzione del recorder all’intero gruppo classe, allievi/e e docenti, riflessione in gruppo sui contenuti presentati. • Intervento educativo/formativo, all’interno del gruppo classe, con l’ausilio integrato delle varie figure professionali che compongono l’équipe. • In itinere è offerto al gruppo docenti della classe interessata, un momento di confronto specifico e a loro riservato, per condividere e confrontarsi sull’andamento dell’esperienza. 83 • Somministrazione di un questionario valutativo nel merito del lavoro eseguito, sia agli studenti/studentesse che alle/ai docenti. • Restituzione, a tutti i fruitori insieme, dei risultati del questionario e definizione delle modalità di divulgazione dell’esperienza, all’interno dell’istituto, con proposte relative alla ripetibilità della stessa. • Operazioni necessarie per la realizzazione della divulgazione (cartelloni, discorsi, ecc.) • Evento di presentazione dell’esperienza dentro l’istituto, comprese le proposte per la creazione di strumenti utili a rielaborazioni e interventi successivi. • Relazione finale dettagliata, con valutazione del progetto, a cura dell’associazione. Obiettivi • Conoscere sul campo il fenomeno bullismo che provoca discriminazioni di genere. • Attivare strategie educative capaci di accogliere e di ri-valutare la diversità intesa come risorsa. • Offrire ascolto alle esigenze giovanili, raccogliendo le provocazioni adolescenziali. • Rivalutare le risorse personali/individuali, al fine di migliorare le capacità relazionali. Metodologia didattica • La metodologia adottata, in generale, fa riferimento alla tecnica gruppoanalitica per la conduzione dei gruppi ai diversi livelli. Nell’intervento educativo possono essere applicate anche tecniche di crescita derivanti dalla psicosintesi. • Il progetto assume valore di “progetto-ricerca”, pertanto la metodologia potrà essere suscettibile di modificazioni in itinere. Criteri di selezione delle scuole Considerato il carattere sperimentale dell’iniziativa, la decisione di scegliere classi in cui il problema del bullismo di genere fosse presente in modo evidente, dimostrabile e avesse creato problemi di integrazione di una certa rilevanza, sono state individuate alcune scuole dell’area metropolitana che hanno manifestato interesse verso tale tema. Successivamente, sulla base di contatti informali, sono state scelte due 84 classi appartenenti a scuole diverse che hanno manifestato un significativo interesse per la partecipazione al progetto sperimentale. Calendario attività Anno scolastico 2007 - 2008 Per ogni modulo sono previste 22 ore da realizzare presso la scuola che comprendono le seguenti attività e la compresenza - in genere - di diverse figure professionali (psicologa, educatrice, legale): 1. incontri docenti ed équipe 2. presentazione équipe al gruppo classe 3. osservazione 4. intervento classe 5. incontro di restituzione 6. organizzazione evento conclusivo 7. eventuali approfondimenti Sono inoltre previste in capo all’équipe, almeno 4 ore di riunioni e supervisione e la valutazione di qualità. Elenco scuole Istituto di Istruzione Superiore “E. Amaldi” - Orbassano Istituto di Istruzione Superiore “O. Romero” - Rivoli DALLO SCONTRO ALL’ ASCOLTO Referente Anna Maria Zucca Tel. e Fax 011 5187438 - Telefono cellulare 348 8960650 e-mail: [email protected] - sito internet: www.donnefuturo.com 85 Profilo “Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità” Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti delle scuole medie superiori della provincia di Torino a cura del Servizio Lgbt per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere della Città di Torino e del Servizio Pari Opportunità della Provincia di Torino, in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride Il Servizio Lgbt della Città di Torino è stato istituito con delibera della Giunta comunale nel febbraio 2001, su proposta del Coordinamento che raggruppa le associazioni gay, lesbiche e transessuali torinesi (ora Coordinamento Torino Pride). Il Servizio, che fa parte del Settore Pari opportunità e politiche di genere, intende rispondere ai bisogni delle persone omosessuali e transessuali, contribuire a migliorarne la qualità della vita e creare un clima sociale di rispetto e di confronto libero dai pregiudizi. Per realizzare le proprie finalità il Servizio svolge: • una funzione conoscitiva volta ad individuare i bisogni e le esigenze delle persone omosessuali e transessuali e ad analizzare la percezione sociale che di esse ha il resto della popolazione; • una funzione operativa attraverso iniziative a carattere sociale, culturale e formativo, che nascono dalla collaborazione con gli altri Servizi comunali e con gli enti e le associazioni che lavorano sul territorio. Particolare attenzione è stata data alla collaborazione con le Istituzioni locali e regionali, quali la Provincia di Torino e la Regione Piemonte. Nel 2006 il Comune e la Provincia di Torino hanno sottoscritto una lettera di intesa firmata dalle rispettive Assessore alle Pari opportunità al fine di estendere anche sul territorio provinciale le azioni svolte dal Servizio a livello cittadino. In questo modo si intende favorire la sinergia fra le competenze acquisite dal Comune attraverso il Servizio Lgbt e l’apporto in termini di risorse, conoscenza del territorio e reti relazionali da parte della Provincia attraverso il Servizio Pari Opportunità. 86 Una prima collaborazione è stata realizzata nel maggio del 2006 con una giornata formativa rivolta al personale dei Centri per l’Impiego della Provincia. L’attività era finalizzata a informare gli operatori sugli elementi e le dinamiche che determinano il disagio e la discriminazione nell’ambiente di lavoro nei confronti delle persone omosessuali e transessuali e a stimolare una maggiore attenzione rispetto alle proprie modalità comunicative nella pratica lavorativa affinché non siano discriminatorie nel contatto con l’utenza e tra gli stessi colleghi. La giornata formativa, condotta da volontari delle associazioni, si è svolta il 31 maggio 2006 ed ha coinvolto 18 operatori, referenti per le pari opportunità nei diversi Centri per l’Impiego. Accanto all’attività formativa per dipendenti pubblici il Servizio Lgbt, in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride, promuove iniziative di sensibilizzazione e di formazione per il personale impegnato in ambito educativo e scolastico. La scuola, infatti, rappresenta un contesto determinante per le giovani generazioni non solo rispetto alla “scoperta” della propria omosessualità, ma anche per le prime esperienze di stigmatizzazione sociale e di discriminazione. La definizione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere è un aspetto fondante della personalità di ogni individuo e richiede accompagnamento e cura, specialmente nella fase più delicata della costruzione del sé quale è l’adolescenza. Diverse sono state le iniziative promosse in questi anni nelle scuole, tra queste - nel 2005 - la pubblicazione di un Manuale didattico di accompagnamento al video documentario “Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità”, realizzato nel 1996 dall’Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali) e distribuito in seguito dalla Regione Piemonte a tutte le scuole medie superiori. Il documentario, in cui un gruppo di studenti e studentesse di scuole milanesi si confronta con coetanei dichiaratamente gay e lesbiche, costituisce per gli insegnanti un utile strumento di lavoro con le classi. La pubblicazione del Manuale è nata dall’esigenza di offrire un valido supporto didattico ai docenti affinché potessero utilizzare con più competenza il video, acquisendo anche maggiori strumenti di conoscenza rispetto alla condizione omosessuale. La preparazione del Manuale è stata coerentemente affidata all’Agedo, che lo ha realizzato con il contributo del Coordinamento delle associazioni. 87 Un volta pubblicato il Manuale didattico, il Servizio LGBT - nel corso dell’anno scolastico 2005/06 - ha previsto la sua presentazione agli insegnanti delle scuole medie superiori di Torino attraverso una serie di incontri, a cui hanno partecipato 70 insegnanti di 21 scuole cittadine. Il successo dell’iniziativa ha suggerito di riproporre l’esperienza anche con gli insegnanti delle scuole medie superiori dei centri della provincia, usufruendo della collaborazione del Servizio Pari opportunità della Provincia di Torino. Nel corso dell’anno scolastico 2006/07 si sono svolti cinque incontri, di circa tre ore l’uno, presso cinque diversi comuni: Ivrea (7 febbraio), Lanzo Torinese (21 febbraio), Pinerolo (7 marzo), Susa (28 marzo), Torino (9 maggio, rivolto agli insegnanti delle scuole medie superiori dei comuni della cintura torinese). Agli incontri hanno partecipato complessivamente 30 insegnanti di 22 scuole. • • • • • • Il programma di ciascun incontro prevedeva: Presentazione del Servizio Lgbt Presentazione e fruizione del documentario “Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità.” Ed io cosa ne penso? (Confronto rispetto alle emozioni e alle riflessioni suscitate dal documentario) Presentazione del Manuale didattico di accompagnamento al documentario Ed io cosa posso fare? Esperienze degli insegnanti (Confronto rispetto alle attività già svolte nelle scuole e definizione di possibili percorsi didattici) Un percorso formativo: la mostra di manifesti “Libertà di essere, libertà di amare.” La conduzione degli incontri è stata affidata a una formatrice del Coordinamento delle associazioni, mentre la presentazione del Manuale è stata svolta dal curatore della pubblicazione Gigi Malaroda. Agli incontri era associata la presentazione della mostra “ Libertà di essere, libertà di amare”, realizzata nel 2003 con tre Istituti superiori (artistico, grafico-pubblicitario e fotografico). Ad ogni scuola partecipante è stata consegnato il dvd del documentario e ad ogni insegnante una copia del Manuale. 88 Gli incontri, svoltisi in questi anni tra Torino e i centri della provincia, sono stati un’utile occasione per conoscere le esperienze didattiche sulla tematica omosessuale già condotte nelle scuole e per ascoltare i bisogni degli insegnanti. In particolare gli insegnanti hanno espresso il timore di giudizi da parte dei colleghi e dei genitori nel proporre attività educative sulla tematica omosessuale in classe e di conseguenza delle reazioni negative che ci potrebbero essere nel collegio docenti. Diversi insegnanti hanno anche evidenziato la personale difficoltà a gestire il gruppo classe nel trattare tematiche attinenti la sessualità e in specifico l’omosessualità per l’impatto emotivo e le reazioni che si potrebbero creare tra i ragazzi. A questo proposito è stata manifestata la necessità di un aiuto esterno, quale per esempio l’intervento degli operatori dei consultori familiari che svolgono attività di educazione sessuale nelle scuole. Dal confronto con gli insegnanti è emerso anche che - in assenza di una specifica situazione di discriminazione o di isolamento nei confronti di uno studente o di una studentessa - generalmente non viene percepita da parte degli stessi insegnanti la necessità di trattare la tematica omosessuale in classe. I docenti riconoscono però che quando si manifestano comportamenti discriminatori nei confronti di qualche studente è difficile avviare un intervento educativo perché si rischia di creare il “caso” intorno al soggetto discriminato; per questo sarebbe importante agire in forma preventiva attraverso un progetto educativo che sapesse valorizzare le differenze e prevenire l’omofobia. Una volta condivisa l’importanza di affrontare in classe queste tematiche, viene segnalata da parte degli insegnanti la necessità di percorsi di formazione e di strumenti di intervento educativo e didattico. Le attività formative dovrebbero da un lato offrire elementi di conoscenza delle realtà omosessuale e delle forme in cui si esprimono la discriminazione e il disagio, dall’altro prevedere una riflessione sugli stereotipi e i pregiudizi ancora così diffusi sul piano culturale e sociale, rispetto ai quali gli stessi insegnanti non si sentono immuni. Un’ultima indicazione emersa dagli incontri è la necessità di utilizzare canali istituzionali per la presentazione delle iniziative, offrendo già ad inizio anno 89 scolastico agli insegnanti un programma di attività formative e educative. Proprio per questo il Servizio Lgbt della Città di Torino e il Servizio Pari Opportunità della Provincia di Torino, insieme al Coordinamento Torino Pride, hanno previsto per il prossimo anno scolastico un percorso formativo per gli insegnanti sul tema dell’orientamento sessuale, che sarà presentato all’interno del catalogo del CE.SE.DI nell’ambito di un progetto più ampio di contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza. Rispetto alle attività educative rivolte agli studenti si segnala la presentazione ad alcune classi delle scuole medie superiori di Cirié e Lanzo, nel novembre 2007, dello spettacolo “Comuni marziani, ovvero dell’omosessualità e dell’affettività” della Compagnia Tecnologia Filosofica. Lo spettacolo, che tratta il tema dell’identità sessuale nell’età adolescenziale e dell’omosessualità come una delle manifestazioni di tale identità, sarà proposto anche nell’anno scolastico 2008/09, insieme ad altre rappresentazioni teatrali, all’interno di percorsi educativi rivolti alle classi. Contatti Servizio Lgbt della Città di Torino Roberto Emprin Tel. 011 4424040 e-mail: [email protected] “Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità” Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti delle scuole medie superiori della provincia di Torino 90 Progetto Mai più violenza sulle donne Ente finanziatore Amnesty International e Provincia di Torino Soggetto attuatore Amnesty International in collaborazione con il CIRSDe dell’Università degli Studi di Torino Contenuti Le violazioni dei diritti umani che subiscono donne e bambine, in ogni parte del mondo, sono le più svariate e comprendono violazioni di diritti civili, politici, economici, sociali e culturali, ma quello che accomuna i vari diritti negati è che tale negazione si fonda, nella maggior parte dei casi, sulla discriminazione di genere. La discriminazione può accompagnare tutta la vita di una donna, da ancor prima della nascita alla vecchiaia, e determinare, nei casi più gravi, l’esclusione dalla vita economica, sociale e culturale del proprio paese. La discriminazione assume a volte aspetti drammatici e sfocia nella violenza. La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più invasiva e diffusa, spesso anche la più nascosta. A livello internazionale, infatti, si è tardato a riconoscerla in tutta la sua gravità. La violenza, nelle sue varie forme, colpisce donne di ogni classe sociale, gruppo etnico, età, religione, credo politico, nazionalità. A livello mondiale, almeno una donna su tre, nel corso della propria vita, ha subito gravi forme di violenza. C’è la violenza legata alle tradizioni e quella che si manifesta durante i conflitti armati; ci sono le varie forme di schiavitù e c’è la violenza domestica. Anche in Italia è frequente che i mezzi di informazione riportino “drammi familiari” cruenti, nei quali la vittima è una donna. È la punta visibile di un sommerso di violenza e prevaricazioni, spesso taciuto e nascosto, che non può essere considerato solo il sintomo di un disagio privato. Nei vari appuntamenti si tratta di: • Stereotipi legati al genere. • Discriminazione e violenza contro donne e bambine: dimensioni, cause e conseguenze del fenomeno. • Legislazione internazionale, europea e nazionale a tutela delle donne. • Come combattere la violenza contro le donne: azioni positive; ruolo 91 delle organizzazioni non governative e delle associazioni. Obiettivi Per cambiare le cose, è necessario un lavoro lungo e paziente che parta dai ragazzi e dalle ragazze e che li/le aiuti a riflettere. Solo la consapevolezza dei propri atteggiamenti e dei condizionamenti e stereotipi di cui essi sono intessuti può aiutare a modificare i propri comportamenti, per raggiungere una piena, sostanziale e non formale parità, in dignità e diritti, fra tutti gli esseri umani. Obiettivo del corso è proprio quello di proporre l’avvio di una riflessione ai giovani in ambito scolastico. La scuola in quanto luogo privilegiato di maturazione e crescita, spazio per lo studio e l’approfondimento, ma, purtroppo, anche teatro essa stessa di episodi di violenza. Metodologia didattica Prima fase, rivolta alle/ai docenti: Un incontro di formazione rivolto alle/agli insegnanti con: lezione frontale, intervento di esperte/i che operano sul territorio, gruppi di lavoro diversificati a seconda del successivo percorso di attività in aula che prevede un’opzione “laboratori in classe’’ ed una “incontro collettivo’’. Alle/agli insegnanti sarà fornito materiale didattico su supporto elettronico e somministrato questionario di valutazione del percorso. Seconda fase, rivolta alle/agli studenti: Opzione laboratori in classe Due incontri con le/gli studenti della durata di due ore ciascuno con: lezione frontale, somministrazione di un questionario individuale e successiva discussione, proiezione video e diapositive power point, approfondimento e discussione collettiva, gruppi di lavoro. Saranno distribuite dispense sui temi affrontati. Opzione incontro collettivo Attività con le classi condotte, nell’arco di circa due mesi, direttamente dalle/ dagli insegnanti sulla base dei suggerimenti e dei materiali forniti nell’incontro di formazione. Produzione di elaborati su temi e con metodologia (scrittura, video, immagini) scelta dalle/dagli insegnanti insieme alle classi. Incontro finale collettivo con presentazione e discussione degli elaborati, preceduto 92 o seguito da rappresentazione teatrale (o proiezione audiovisiva) sulla realtà degli omicidi seriali di donne a Ciudad Juárez in Messico(*). (*) Dal 1993, più di 400 donne sono state barbaramente assassinate a Ciudad Juárez e in altre città dello Stato messicano di Chihuahua. Le indagini locali sono risultate profondamente inadeguate, tra depistaggi, colpevoli ritardi, mancato transennamento e protezione della scena del delitto e falsificazione delle prove. Criteri di selezione delle scuole La proposta formativa è stata rivolta ad inizio d’anno scolastico a tutte le scuole superiori di Torino e provincia (solo classi di triennio), che autonomamente hanno dato la loro adesione al progetto. La fase di formazione docenti sarà aperta a tutti le/gli insegnanti che hanno iscritto delle classi. L’assegnazione dei 15 laboratori che si svolgeranno nelle classi è stata effettuata cercando di garantire un’equilibrata partecipazione degli istituti di Torino e della provincia, con attenzione a non privilegiare solo gli istituti ad indirizzo socio-psico-pedagogico che risultano essere quelli con il maggior numero di classi iscritte. Tenuto conto che la proposta di lavoro si rivolgeva alle classi del triennio, è stata inoltre data precedenza alle scuole che hanno iscritto classi dell’ultimo anno di corso. Con le opzioni sopra illustrate si copriranno la totalità delle classi e dei docenti che hanno aderito al progetto. Calendario attività Anno scolastico 2007 - 2008 Elenco scuole Istituto “25 Aprile” - Cuorgnè Istituto “Alberti” - Luserna S. Giovanni Istituto “Arduino” - Torino Istituto “Baldessano Roccati” - Carmagnola Istituto “Berti” - Torino Istituto “Bosso” - Torino Istituto “Dalmasso” - Pianezza Istituto “Ferrari” - Susa Istituto “Lagrange” - Torino 93 Istituto “Luxemburg” - Torino Istituto “Maria Ausiliatrice - Torino Istituto “Pascal” - Giaveno Istituto “Passoni” - Torino Istituto “Regina Margherita” - Torino Istituto “Russell Moro” - Torino Istituto “Steiner” - Torino Istituto “Vittone” - Chieri Liceo “Cattaneo” - Torino Liceo “Cottini” - Torino Liceo “Einstein” - Torino Liceo “Gobetti” - Torino Liceo “Majorana” - Torino Liceo “Porporato” - Pinerolo Liceo “Segrè” - Torino Liceo “Volta” - Torino MAI PIÙ violenza sulle donne Referenti Mariagrazia Pacifico Tel. 011 8613619 - Fax 011 8613600 e-mail: [email protected] 94 Progetto Costruzione dell’identità di genere e violenza Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Università degli Studi di Torino, Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne - CIRSDe in collaborazione con Amnesty International Cifra di finanziamento Euro 9.000,00 Contenuti Il percorso formativo è diretto alla formazione delle/degli insegnanti e alla sensibilizzazione di studenti delle scuole medie superiori sui temi della costruzione del genere e della prevenzione di comportamenti che, nelle relazioni di genere, sono a rischio di adesione a stereotipi, discriminazioni e violenza. In un primo modulo saranno forniti alle/agli insegnanti (divisi in due gruppi) strumenti teorici (sui concetti di genere e di violenza), dati quantitativi sull’entità del fenomeno, lineamenti di eziologia secondo diverse prospettive teoriche e di ricerca, strumenti didattici e metodologici (che comprenderanno anche tecniche di dramaterapia di Fay Prendergast) e anche attraverso l’incontro con esperti sul campo, afferenti ad associazioni e centri che si occupano del contrasto alla violenza di genere e alla accoglienza della domanda di aiuto. In una seconda fase saranno le/gli insegnanti, con la supervisione di esperte, a lavorare con le/gli studenti in attività di riflessione e di studio sul tema in oggetto con l’obiettivo di realizzare un elaborato o un prodotto visivo o audiovisivo frutto del lavoro svolto in aula. Nella fase conclusiva, in un incontro plenario con le/gli studenti saranno presentati alcuni degli elaborati prodotti dalle classi (non più di 5, selezionati da una commissione di esperte/esperti) e discussi dal comitato di esperti insieme alle/gli insegnanti e alle/agli studenti. Nello stesso incontro le/ gli studenti saranno invitati ad assistere alla rappresentazione della piece “Donne di sabbia”, una lettura teatrale di testimonianze di donne di Ciudad Juárez o alla proiezione del film “Bordertown”, che racconta degli omicidi seriali di donne a Ciudad Juárez in Messico. 95 Obiettivi Fornire strumenti formativi e metodologie didattiche alle/agli insegnanti delle scuole superiori in una prospettiva di prevenzione e di riflessione sulle relazioni di potere tra giovani, con l’obiettivo di orientare le/gli studenti a riconoscere e accogliere le diversità, a partire dal genere, come arricchimento e risorsa comunitaria, societaria e identitaria. Sensibilizzare studenti e studentesse al tema della costruzione sociale del genere e alla riflessione sulla socializzazione all’identità di genere, con l’apprendimento di metodologie di relazioni non conflittuali e non prevaricatorie. Metodologia didattica 1. Un incontro con le/gli insegnanti sui temi oggetto della formazione con: • lezioni frontali. • Incontri con esperte/i che operano a livello territoriale. • Metodologia di lavoro con studenti (dramoterapia e altre tecniche immagini, video, scrittura, con cui elaborare una riflessione sul tema del conflitto di genere e della violenza nelle relazioni di genere). 2. Due mesi di attività delle docenti in aula con le/gli studenti: preparazione degli elaborati (su temi e con metodologia - scrittura, video, immagini, - scelta dalle insegnati insieme alle classi). 3. Incontro finale con la presentazione e la discussione degli elaborati, preceduto o seguito da rappresentazione teatrale (o proiezione audiovisiva). 4. Somministrazione alle/ai docenti e alle/agli studenti di una scheda di valutazione del progetto. Criteri di selezione delle scuole Le scuole sono state scelte in ordine alla loro adesione volontaria alle proposte didattiche del catalogo Ce.Se.Di. Calendario attività 1. Entro la fine di febbraio: fase 1 (incontro con docenti) 2. Marzo-aprile: fase 2 (attività nelle classi con le/gli studenti) 3. Entro la prima metà di maggio: fase 3 (incontro finale con le classi) e valutazione 96 Elenco scuole Istituto “25 Aprile” - Cuorgnè Istituto “Alberti” - Luserna S. Giovanni Istituto “Arduino” - Torino Istituto “Baldessano Roccati” - Carmagnola Istituto “Berti” - Torino Istituto “Bosso” - Torino Istituto “Dalmasso” - Pianezza Istituto “Ferrari” - Susa Istituto “Lagrange” - Torino Istituto “Luxemburg” - Torino Istituto “Maria Ausiliatrice - Torino Istituto “Pascal” - Giaveno Istituto “Passoni” - Torino Istituto “Regina Margherita” - Torino Istituto “Russell Moro” - Torino Istituto “Steiner” - Torino Istituto “Vittone” - Chieri Liceo “Cattaneo” - Torino Liceo “Cottini” - Torino Liceo “Einstein” - Torino Liceo “Gobetti” - Torino Liceo “Majorana” - Torino Liceo “Porporato” - Pinerolo Liceo “Segrè” - Torino Liceo “Volta” - Torino COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ DI GENERE E VIOLENZA Referenti Paola Deiana e Federica Turco - Segreteria del CIRSDe Tel. 011 6703129 - Fax 011 6703270 e-mail: [email protected] 97 Progetto ScambiOre superiore Percorso di educazione all’uso del tempo e alla valorizzazione dei saperi destinato alle scuole superiori Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Associazione Basta un ritaglio - Banca del Tempo a San Salvario via Ormea 4 c/o presso Oratorio San Luigi - 10125 Torino Cifra di finanziamento Euro 5.000,00 Contenuti L’intervento proposto mira alla realizzazione di laboratori trasversali che gestiscano attività di scambio di tempo come vettore di conoscenza, confronto e di integrazione culturale, all’interno delle scuole superiori. Le azioni principali riguardano la distribuzione di materiale informativo e conoscitivo sulle Banche del Tempo, sulla funzionalità dello scambio paritario e sulla valorizzazione del tempo. Nel corso di due distinti laboratori viene inoltre fornito un accompagnamento concreto agli studenti e alle studentesse per la realizzazione di scambi all’interno degli istituti, per il monitoraggio delle attività svolte e, in un secondo momento, tramite un forum on-line si mira a creare una connessione orizzontale tra i vari istituti e dall’esterno con gli enti operatori. In questo modo è possibile anche trarre le valutazioni della fase pilota e realizzare il progetto a pieno regime esportandolo in altri istituti della città. Obiettivi Il progetto aspira a rendere consapevoli i ragazzi e le ragazze del valore del tempo promuovendo scambi auto-gestiti tra gli studenti e le studentesse che valorizzino qualsiasi abilità e competenza su un piano paritario, con il coinvolgimento di insegnanti. Inoltre esso ambisce a favorire la conoscenza tra culture diverse, il superamento di eventuali forme di discriminazione e l’accettazione “dell’altro diverso da noi”, utilizzando lo scambio come strumento d’integrazione e di esercizio di cittadinanza sostanziale. In particolare le attività proposte saranno volte a informare le/i giovani 98 sul valore e sull’uso del tempo come strumento di integrazione e collaborazione. Si tenta di proporre alle/ai giovani un canale di contatto e valorizzazione di culture diverse, individuato nello scambio paritario e di renderle/li autonomi nella promozione continuativa di attività di scambio come strumento d’integrazione. Metodologia didattica Per la divulgazione del materiale informativo viene elaborato un cd-rom utile sia per le/i docenti che per gli operatori e le operatrici dell’ente promotore. Durante i laboratori si impiega materiale fotografico, documenti scritti, racconti diretti di esperienze concrete di scambio. Viene inoltre impiegato l’utilizzo di computer con connessione Internet per il forum on-line. Gli operatori e le operatrici dell’ente promotore offrono esempi di esperienze concrete per maggiormente coinvolgere gli studenti e le studentesse nella cooperazione e nell’integrazione. Criteri di selezione delle scuole L’iniziativa viene promossa su un campione pilota di sei scuole, costruito a partire da quelle della Circoscrizione VIII, per l’alta percentuale di straniere/i che le frequenta. Un altro criterio fondamentale è quello di scegliere istituti di grandi dimensioni, dove può essere più utile un sostegno nel processo di educazione alla cittadinanza e di integrazione culturale. Inoltre sono stati scelti accorpamenti di Istituti professionali e tecnici, poiché prevedono nell’organizzazione della didattica interna, un ampio spazio pomeridiano per la realizzazione di attività trasversali, in cui è facilmente inseribile la realizzazione del progetto. Calendario attività Fase pilota: febbraio - maggio 2008 Febbraio • Contatti con gli Istituti e coi docenti da raccordo per ogni istituto, prima divulgazione del materiale. Marzo • Laboratorio informativo di 10 ore per ogni istituto. Aprile • Laboratorio di 10 ore di accompagnamento alla creazione di una Banca del Tempo per ogni istituto e prima connessione col forum on-line tra i vari istituti. 99 Maggio • Realizzazione definitiva del forum on-line e monitoraggio delle attività dall’esterno. Elenco scuole Liceo classico “V. Alfieri” - Torino Istituto tecnico commerciale “V. e L. Arduino” - Torino Istituto professionale servizi commerciali e turistici “C. I. Giulio” - Torino Istituto professionale per l’industria e l’artigianato “A. Gobetti Marchesini” Torino Istituto magistrale “Regina Margherita” - Torino Liceo scientifico “A. Spinelli” - Torino ScambiOre SUPERIORE Percorso di educazione all’uso del tempo e alla valorizzazione dei saperi destinato alle scuole superiori Referenti Ilaria Tobaldo e Irene Bono - Telefono cellulare 333 6335649 e-mail: [email protected] - sito internet: www.bancatempo.it 100 Progetto Teniamoci d’occhio mentre cresciamo Spettacolo teatrale della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus Misura E1 Linea di intervento 4 del P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 del FSE 2000-2006 - diffusione della cultura di pari opportunità in ambito scolastico Ente finanziatore Provincia di Torino Soggetto attuatore Bluebook S.r.l. Via S. Francesco, 51 - 10040 Rivarossa - Torino Cifra di finanziamento Euro 15.000,00 Contenuti L’iniziativa, inserita nell’ambito delle attività di sperimentazione finalizzate alla diffusione della cultura delle pari opportunità in ambito scolastico, si è realizzata come proposta di uno spettacolo teatrale centrato sul tema delle differenze: di ruolo, di cultura, di età, di religione, di aspetto fisico, di sesso, di opinioni. Obiettivi Obiettivi del progetto erano: • il coinvolgimento delle scuole indicate dall’USP; • la raccolta di un numero massimo di 1.500 adesioni, da suddividersi nel corso delle sei giornate di spettacolo; • la verifica del coinvolgimento e della partecipazione del pubblico alla tipologia di spettacolo proposto. Gli obiettivi raggiunti sono stati: • il coinvolgimento di undici, fra le tredici scuole indicate dall’USP; • la raccolta di 1.449 adesioni; • la conferma, verificata nel corso delle sei giornate di spettacolo dalla persona referente del progetto, che la tipologia di spettacolo proposta ha forte impatto sul target individuato ed è in grado di suscitare domande, dubbi, riflessioni che possono essere approfonditi, in un lavoro di classe, 101 con il supporto della scheda di approfondimento sullo spettacolo fornita dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani. Metodologia didattica Il testo nasce da un laboratorio teatrale fatto all’interno dell’istituto “Albert” di Lanzo. Su questa esperienza le/gli allievi della scuola di teatro F.T.R.G., Luigina Dagostino ed Emilio Locurcio hanno costruito uno spettacolo in cui il corpo, la voce e il movimento sono protagonisti. Uno spettacolo nel quale la parole diventa azione: provoca e pone domande sulle quali riflettere nel tempo successivo allo spettacolo. Metodologia organizzativa In relazione agli obiettivi è stato creato un gruppo di lavoro. È stata attuata una precisa azione di promozione dell’attività e le scuole sono state coinvolte con comunicazioni ripetute via e-mail, telefono e fax. Nella fase oganizzativa il gruppo di lavoro si è impegnato nel rispettare i tempi e le esigenze delle singole scuole adeguando il calendario alle richieste espresse in itinere dalle/dagli insegnanti. Nel corso delle giornate di rappresentazione le scuole sono poi state accolte in teatro da una rappresentante della Fondazione Teatro e da una rappresentante dell’ente attuatore. Criteri di selezione delle scuole Le tredici scuole cui è stata proposta l’iniziativa (scuole secondarie di primo e di secondo grado-biennio- di Torino e provincia) sono state selezionate ed indicate dall’Ufficio Scolastico Provinciale. In itinere, tre, fra le scuole indicate dall’USP, hanno rinunciato all’iniziativa e l’invito, in accordo con l’ente finanziatore ed il consenso della Regione Piemonte, è stato esteso all’istituto “C.I. Giulio”, che aveva fatto esplicita richiesta di partecipazione. Calendario attività L’iniziativa si è svolta nei giorni 17-18-19 e 22-23-24 ottobre. Elenco scuole Scuola secondaria di I grado “Don Milani” - Venaria Scuola secondaria di I grado “Gonin” - Giaveno Scuola secondaria di I grado “Principessa Maria Clotilde” - sede centale e plesso “Follerau” - Moncalieri 102 Istituto “Boselli” - Torino Istituto “D’Oria” - Ciriè Istituto “Galileo Ferraris” - Settimo T.se Istituto “Giulio” - Torino Istituto “Prever” - Pinerolo Istituto “Regina Margherita” - Torino Istituto “Ubertini” - Caluso “Primo liceo artistico” - Torino Referenti Il lavoro di coordinamento delle attività è stato svolto da Monica Pomero di Bluebook S.r.l. in collaborazione con l’ente finanziatore. I risultati positivi delle attività sono state possibili grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, il referente la società fornitrice dei trasporti ed i referenti delle singole scuole. Monica Pomero Tel. 011 9700916 - Fax 011 9700914 e-mail: [email protected] Teniamoci d’occhio mentre cresciamo Misura E1 Linea di intervento 4 del P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 del FSE 2000-2006 - diffusione della cultura di pari opportunità in ambito scolastico 103 Indice Introduzione a cura dell’Assessora Aurora Tesio Lunedì 15 settembre ore 09.00 - 12.30 Salotto rosso 5 Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive a cura dell’ATS Poliedra progetti integrati S.p.A. - S&T s.c. 9 Gender Budgeting: spesa pubblica e diritti delle donne progetto Adozione di politiche di bilanci pubblici gender oriented a cura di S&T s.c. Lunedì 15 settembre 2008 ore 09.00 - 12.30 Salotto Verde 14 Donne migranti e salute - HIV e AIDS progetto Donne migranti e salute. Il caso dell’HIV - AIDS: da popolazione vulnerabile a soggetti promotori di benessere a cura del Gruppo Abele 17 ADAline - Torino è casa mia progetto ADAline. Risorse in rete a cura di Pari-Go Onlus 21 Arco Latino presentazione della rete a cura della Provincia di Torino Lunedì 15 settembre ore 14.00 - 16.00 Salotto rosso 24 Progetti di contrasto alla violenza nei confronti delle donne presentazione a cura della Provincia di Torino Lunedì 15 settembre ore 14.00 - 16.00 Salotto verde 39 Progetto Friendly progetto Friendly 2 - Strumenti per la conciliazione delle responsabilità del lavoro e le responsabilità familiari a cura di SOGES S.p.A. Presentazione alla Consulta delle Elette del manuale “La città si cura. Una città che si cura delle donne si cura di tutti” a cura di Melting Lab in collaborazione con Legautonomie Piemonte profili 42 La Consulta delle Elette 44 Legautonomie Piemonte Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 13.00 Salotto Rosso 47 I.R.Ma. il portale del Comune di Torino per le pari opportunità: dal 2003 ad oggi a cura del Comune di Torino 49 Pari Opportunità e Sviluppo Economico: l’esperienza e la trasferibilità della Rete di Parità nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino progetto Rete di parità nello sviluppo locale della Provincia di Torino a cura di S&T s.c. 52 La Rete degli Assessorati alle Pari Opportunità delle Province Piemontesi: cooperare per contare a cura della Provincia di Torino 55 I progetti del Centro Risorse Servizi Pari Opportunità Mercato del Lavoro a cura di: Provincia di Torino, Poliedra progetti integrati S.p.A., Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile 57 Ruolo, progetti e reti della Consigliera di Parità provinciale a cura della Consigliera di Parità della Provincia di Torino Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 13.00 Salotto Verde 61 Coordinamento Donne Artiste e Arte del ricamo a cura della Provincia di Torino 63 Coordinamento Banche del Tempo a cura della Provincia di Torino Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Rosso 68 P.I.P.O.L. Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuoLe M. E1 Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 FSE 2000 - 2006 a cura di Poliedra progetti integrati S.p.A. Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Verde 74 AIDS SCUOLA - prevenzione AIDS, giovani donne a scuola a cura del Gruppo Abele - Università della strada e piano giovani 77 Corso di formazione politica - fare leadership in chiave di genere Edizione di Torino - autunno 2008 progetto Centro Eurolatinoamericano di Formazione Politica “Mujeres y Ciudad” a cura di Centro Eurolatinoamericano Mujeres y Ciudad Red Mujeres y Ciudad Diputación de Barcelona 80 C’è parità per te! C’è parità per tutti! a cura di ASSOT S.r.l. 83 Dallo scontro all’ascolto a cura di Associazione Donne & Futuro o.n.l.u.s. 86 “Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità” Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti delle scuole medie superiori della provincia di Torino a cura del Servizio Lgbt e del Servizio Pari Opportunità della Provincia di Torino, in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride 91 Mai più violenza sulle donne a cura di Amnesty International in collaborazione con il CIRSDe dell’Università di Torino e il CeSeDi 95 Costruzione dell’identità di genere e violenza a cura dell’ Università degli Studi di Torino - CIRSDe in collaborazione con Amnesty International 98 ScambiOre superiore a cura dell’Associazione Basta un ritaglio - Banca del Tempo a San Salvario 101 Teniamoci d’occhio mentre cresciamo Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 FSE 2000 - 2006 a cura di Bluebook S.r.l. e Fondazione TRG onlus