Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le
sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti.
Enzo Biagi
Due giorni per riflettere sulle Pari Opportunità e Politiche
dei Tempi, una serie di incontri pubblici per approfondire
e per presentare ciò che nel biennio 2007 - 2008 è
stato immaginato, progettato e realizzato e, insieme a
voi, confrontarci su ciò che ancora rimane da fare, una
riflessione pubblica per fare un bilancio e per immaginare
iniziative e progettualità future.
L’occasione ci dà, inoltre, l’opportunità di riflettere
sull’anniversario della nostra Costituzione, attraverso
i principi che la animano, e sulle azioni positive che in
suo nome siamo chiamati ad agire anche attraverso “la
Costituzione Italiana per i nuovi cittadini” un incontro con
le associazioni di stranieri di Torino e provincia con la
distribuzione del testo costituzionale in lingua.
I temi sono molti da “I Piani di Azioni Positive” al “Bilancio
di genere sulla spesa pubblica e i diritti delle donne” alla
salute, alla formazione, all’arte, alle nuove tecnologie per
donne italiane e straniere.
La violenza sulle donne è un fenomeno da contrastare e per
questo continua ad essere un obiettivo centrale del nostro
lavoro. Le donne da alcuni anni, sul nostro territorio, hanno
alcuni alleati in più: il Servizio Vicino a te , il Servizio per
le vittime di violenza sessuale dell’ospedale Sant’Anna, il
Centro Demetra dell’Ospedale Molinette e le associazioni
di uomini impegnate in una comune battaglia contro la
violenza.
Affronteremo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
presentando un progetto sperimentato tra i/le nostri/e
dipendenti e il coordinamento provinciale delle Banche
del Tempo, ma anche i progetti destinati all’uso del tempo
rivolti alle scuole.
Abbiamo scelto di lavorare in Rete perché nel lavoro
comune esiste un arricchimento reciproco che dà forza
e visibilità. Sono nate così: la Rete di Parità, la rete di
Assessorati alle Pari Opportunità delle Province Piemontesi
e le Reti della Consigliera di Parità provinciale.
Nella battaglia per l’affermazione dei diritti ancora oggi
negati alle comunità Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender
è stato fondamentale il lavoro progettato e attuato insieme
al servizio LGBT della Città di Torino.
In questi anni, nella programmazione di iniziative relative
al mercato del lavoro, l’impegno è stato sempre supportato
da un approccio ai fenomeni in chiave di genere. Tutti questi temi verranno affrontati con le associazioni, gli
Enti con i quali sono stati pensati e realizzati, e soprattutto
con le donne.
Senza il loro/vostro prezioso contributo molto di questo
lavoro non sarebbe stato possibile.
Aurora Tesio
Assessora
alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali
Provincia di Torino
Lunedì 15 settembre 2008 ore 09.00 - 12.30
Salotto Rosso
Redazione ed attuazione
del Piano di Azioni Positive
a cura dell’ATS Poliedra progetti integrati S.p.A. - S&T s.c.
Gender Budgeting: spesa pubblica e diritti delle donne
progetto
Adozione di politiche di bilanci pubblici gender oriented
a cura di S&T s.c.
I pubblici impiegati sono al
servizio esclusivo della Nazione.
Costituzione italiana
Art. 98
Progetto Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive
Ente finanziatore
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino
“Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che
fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere
“PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento,
valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità,
con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo
3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4.
Soggetto attuatore
ATS Poliedra progetti integrati S.p.A. - S&T s.c.
Cifra di finanziamento
Euro 79.200,00
Contenuti e durata del progetto
• Predisposizione ed avvio del Piano di Azioni Positive 2008-2010 della
Provincia di Torino.
• Attività di sportello e organizzazione di seminari per la promozione e
l’accompagnamento all’adozione di Piani di Azioni Positive per gli Enti
locali del territorio provinciale.
• Sperimentazione dello strumento PAP.
Le attività sono iniziate nel mese di febbraio 2008 e terminano nel mese di
settembre 2008.
Obiettivi
• Individuare l’azione positiva come strumento di miglioramento delle
condizioni di lavoro e di vita delle lavoratrici e dei lavoratori e aumento
dell’efficienza dell’organizzazione del lavoro;
• sensibilizzare gli Enti locali sulle opportunità offerte dall’attuazione del
Piano di Azioni Positive al proprio interno (ed informarli sull’obbligatorietà
del PAP presso gli Enti Pubblici);
• definire e far applicare Linee Guida per la stesura dei PAP agli Enti locali
del territorio provinciale;
• accompagnare alla Redazione dei PAP gli Enti locali del territorio;
• consolidare e sviluppare politiche di gender mainstreaming locali,
attraverso il coinvolgimento degli attori istituzionali e degli operatori
attivi nell’ambito delle PO;
• attuare il monitoraggio dell’effettiva redazione dei PAP da parte dei
soggetti del territorio provinciale.
Metodologia di intervento
• La predisposizione del PAP della Provincia di Torino è stata attuata
dall’Assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con l’Assessorato
alla Formazione e con la compartecipazione degli organismi di parità
interni alla Provincia, in particolare il Comitato Pari Opportunità, la
Commissione Consiliare Pari Opportunità e la Consigliera di Parità,
attraverso incontri di discussione e condivisione.
Sono state individuate tre aree di intervento (comprendenti ciascuna un
percorso di azioni):
1. valorizzazione della componente femminile;
2. formazione, informazione e sensibilizzazione;
3. conciliazione e flessibilità.
In particolare, la Provincia di Torino ha inteso definire il PAP 2008-2010
in un’ottica di sistema, ovvero in funzione di un’applicazione diffusa di
prassi positive non limitato all’Ente, ma ampliato al contesto del territorio
provinciale, rendendolo nel suo complesso più amichevole nei confronti
dei diritti e dei valori delle donne.
• In relazione allo sportello e all’organizzazione di seminari per la
promozione e l’accompagnamento all’adozione di Piani di Azioni Positive
per gli Enti locali del territorio provinciale, sono state realizzate le attività
di seguito descritte.
Servizio di sportello
• Offre supporto tecnico ed assistenza a distanza per la predisposizione
del PAP per gli Enti locali, obbligati a redigerlo per legge ai sensi dell’art.
48 del D. Lgs. 11 aprile 2006, n. 198.
• Si occupa di redigere e di rielaborare materiali utili alla redazione del
PAP, ad esempio schede per analisi dati del personale, questionari sulle
esigenze interne dei lavoratori e delle lavoratrici, delibere di approvazione
del PAP, ecc.
• Si occupa di monitorare lo stato dell’arte degli Enti che stanno
predisponendo o rinnovando il PAP.
• È rivolto a tutti gli Enti locali e alle ASL del territorio provinciale interessati
ad avere supporto tecnico e consigli pratici per la redazione del PAP. Il
presidio dello sportello è garantito tutti i giorni dalle 09.30 alle 12.30 e
dalle 14.30 alle 17.00. Gli Enti interessati al servizio di sportello possono
richiedere informazioni e/o appuntamento telefonicamente al numero
011 - 3473463 o via mail: [email protected]
Seminari
• Sono incontri informativi e formativi di supporto all’ideazione e alla
predisposizione dei PAP, rivolti a tutti gli Enti locali della provincia di
Torino.
• La partecipazione ai seminari fornisce validi strumenti per la progettazione
e la redazione del PAP. Sono stati realizzati diversi seminari presso le sedi
dei Circondari della provincia di Torino.
• Sono state predisposte linee guida per la redazione del PAP che sono state
distribuite a tutti gli Enti che hanno partecipato ai seminari, a coloro che
ne hanno fatto richiesta attraverso il servizio di sportello e che sono state
promosse su tutto il territorio provinciale. Sono inoltre a disposizione
sul sito della Provincia al seguente link: http://www.provincia.torino.it/
speciali/2008/piano_azioni_positive/
• All’interno delle linee guida sono stati inseriti anche modelli pratici di
Piano di Azioni Positive e di Codice di Comportamento per la tutela
della dignità sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. Sono anche stati
predisposti un questionario di autoanalisi dell’ente e una scheda per
l’istituzione del Comitato Pari Opportunità.
Nell’ambito della fase successiva, di sperimentazione dello strumento PAP,
i servizi precedentemente descritti sono stati tarati, attraverso un lavoro
di consulenza e assistenza tecnica più mirato, sulle seguenti realtà: la Città
di Torino, comuni di medie dimensioni, comuni di piccole dimensioni e
comunità montane/collinari. A seconda delle necessità delle diverse realtà
sono state effettuate le seguenti attività: focus group, riunioni tecniche,
elaborazione di modelli e diffusione di buone pratiche.
Destinatari
Sono destinatari del progetto tutti gli Enti locali della provincia di Torino e
le ASL.
Referenti organizzativi
Per la Provincia di Torino
Laura Vinassa
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617426
e-mail: [email protected]
Per Poliedra progetti integrati S.p.A.
Monica Occelli - Margherita Allena
Corso Unione Sovietica 612/3/e, 10135 Torino
Tel. 011 3473774 (int. 266) - Fax. 011 3473777
e-mail: [email protected]; [email protected]
Per S&T s.c.
Monica Andriolo
Via Po 40, 10123 Torino
Tel. 011 8126730
e-mail: [email protected]
REDAZIONE ed
ATTUAZIONE dei PIANI
di AZIONI POSITIVE
Progetto Adozione di politiche di bilanci pubblici gender oriented
Ente finanziatore
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino
“Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che
fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere
“PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento,
valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità,
con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo
3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4.
Soggetto attuatore
Assistenza tecnica del progetto a cura di S.&T. s.c.
Cifra di finanziamento
Euro 104.000,00
Contenuti e durata del progetto
Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività:
a) Realizzazione del Bilancio di Genere della Provincia di Torino
• Organizzazione del gruppo di lavoro
• Raccolta e analisi di dati
• Stesura definitiva del Bilancio di Genere
b) Attività di sportello per la promozione e l’accompagnamento alla lettura
di genere dei bilanci pubblici degli Enti Locali del territorio provinciale
• Organizzazione operativa dell’attività di sportello
• Coinvolgimento dei destinatari (Amministrazioni locali del territorio provinciale)
• Svolgimento dell’attività di sportello
c) Sperimentazione delle linee guida per la lettura di genere dei bilanci
pubblici
• Presentazione e condivisione delle linee guida definite nell’attività
a due Amministrazioni del territorio provinciale con caratteristiche
diverse al fine di valutarne l’efficacia: Comune di Torino e Comunità
Montana Valle Sacra
• Stesura del Bilancio di Genere delle Amministrazioni locali destinatarie
della sperimentazione.
Durata del progetto: febbraio - settembre 2008
Obiettivi
• Promuovere la condivisione di un modello integrato e innovativo
di rendicontazione e di valutazione che tenga in considerazione la
dimensione di genere;
• facilitare l’individuazione di politiche che consentano il superamento
delle disuguaglianze, con la consapevolezza del diverso impatto delle
azioni rispetto agli uomini e alle donne;
• sensibilizzare l’Esecutivo dell’Ente sulle finalità, sulla natura e sulla
struttura del Bilancio di Genere affinché gli amministratori dispongano
di una visione di insieme e conoscano l’intero iter dell’attività;
• diffondere la consapevolezza che il Bilancio di Genere è un supporto utile
alla definizione di politiche sempre più sensibili all’impatto differenziato che
queste producono su uomini e donne e come tale permette di migliorare
l’efficacia complessiva dell’azione amministrativa: è fondamentale,
pertanto, che si sviluppi la percezione che tutte le politiche hanno un
impatto sulla popolazione, non solo quelle palesemente “sociali” nel
senso più ampio del termine;
• diffondere una nuova cultura e far crescere la sensibilità verso le tematiche
di pari opportunità come fondamento indispensabile per motivare e
coinvolgere tutto il personale nello sforzo richiesto dall’adozione di
questo nuovo strumento.
Metodologia di intervento
È stata attivata una duplice attenzione, sia verso l’interno, sia verso l’esterno,
che ha portato alla realizzazione di un insieme di azioni, diversamente
modulate:
• come azione interna, è stata attuata la redazione del Bilancio di Genere
della Provincia di Torino, che ha raccolto e arricchito i risultati del lavoro
già condotto dalla Provincia di stesura del Bilancio Sociale declinato in
chiave di genere e ambientale;
• come promozione verso l’esterno, è stata promossa la redazione del
Bilancio di Genere del Comune di Torino e Bilancio di Genere della
Comunità Montana Valle Sacra, intesi come sperimentazioni di una
sensibilizzazione alla rendicontazione di genere che possa trovare
declinazione conforme alle diverse realtà amministrative del territorio.
È stato promosso anche un lavoro di accompagnamento agli enti del
10
territorio, con azioni di:
• formazione attraverso workshop replicati in totali 6 edizioni: 5 in orario
diurno presso i Circondari Provinciali e 1 in orario preserale presso la
Provincia;
• consulenza front-office attraverso uno Sportello che è stato attivo tra
maggio e giugno presso gli Uffici del Servizio Pari Opportunità della
Provincia di Torino a cadenza bisettimanale (lunedì mattina e giovedì
pomeriggio), con la finalità di offrire conoscenza e informazione sulla
rendicontazione di genere;
• consulenza back-office attraverso posta elettronica (indirizzo:
[email protected]) per erogazione di informazioni e
di risposte a quesiti;
• informazione on line attraverso uno spazio web dedicato nella
sezione “Pari opportunità” del sito internet della Provincia di Torino
(www.provincia.torino.it/pariopportunita) in cui è possibile reperire
informazioni e documenti;
• accompagnamento alla redazione del bilancio di genere, attraverso la
stesura di linee guida per i Comuni, che illustrano gli strumenti necessari
e le modalità di lettura di genere del bilancio pubblico.
La lettura del bilancio secondo parametri di genere ha portato alla
individuazione di obiettivi di miglioramento che, partendo dalla misurazione
della situazione esistente e dei risultati già raggiunti dall’Ente, definiscano
impegni nuovi o rinnovati, che siano, a loro volta, misurabili e raggiungibili.
In particolare, si ritiene importante fare riferimento a un obiettivo generale
di miglioramento del diritto di cittadinanza inteso come promozione delle
pari opportunità di accesso e partecipazione alla vita socio-economica da
parte di tutti.
Destinatari / beneficiari
• I Comuni, le Comunità Montane e le Comunità Collinari del territorio
della Provincia di Torino;
• gli/le Amministratori/trici pubblici/che;
• il management pubblico;
• le Istituzioni ed gli organismi di Parità locali, provinciali e regionali;
• le parti sociali;
• gli organismi e le rappresentanze dell’Associazionismo locale e ONG;
• la comunità scientifica.
11
Referenti organizzativi
Provincia di Torino
Assessora alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali
Corso Inghilterra, 7/9 - 10138 Torino
Tel. +39 011 8617885/6 Fax +39 011 8616801
e-mail: [email protected]
Enrico Chiais
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617745
e-mail: [email protected]
Assistenza tecnica
Monica Andriolo
S.&T. s.c.- via Po, 40 - 10123 Torino
Tel. 011 8126730 - Fax 011 8178123
e-mail: [email protected]
Adozione DI politiche
di bilanci pubblici
gender oriented
12
Lunedì 15 settembre 2008 ore 09.00 - 12.30
Salotto Verde
Donne migranti e salute - HIV e AIDS
progetto
Donne migranti e salute.
Il caso dell’HIV - AIDS: da popolazione vulnerabile a
soggetti promotori di benessere
a cura del Gruppo Abele
ADAline - Torino è casa mia
progetto
ADAline. Risorse in rete.
a cura di Pari-Go Onlus
Arco Latino
presentazione della rete
a cura della Provincia di Torino
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle
norme del diritto internazionale generalmente
riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata
dalla legge in conformità delle norme e dei trattati
internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese
l’effettivo esercizio delle libertà democratiche
garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto
d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le
condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per
reati politici.
Costituzione italiana
Art. 10
Progetto Donne migranti e salute.
Il caso dell’HIV - AIDS: da popolazione vulnerabile a soggetti promotori di benessere
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Centro Studi e Università della Strada dell’Associazione del Gruppo Abele
Corso Trapani 95, 10141 Torino
Cifra di finanziamento
Euro 6.750,00
Contenuti e durata del progetto
Una ricerca-azione orientata ad analizzare conoscenze, percezioni e
rappresentazioni dell’Aids tra donne di due comunità straniere tra le più
numerose presenti sul territorio della provincia di Torino (Romania e Perù),
collocando tale tematica all’interno di una cornice delimitata dai poli
concettuali della salute e della malattia, dell’inclusione e dell’esclusione
sociale.
Il progetto è partito nel dicembre 2006 e si è concluso in marzo 2008.
Obiettivi
• Esplicitare una cultura dell’attenzione e del sostegno nei confronti
delle donne straniere promuovendo la loro salute e l’affermazione del
concetto di cura e di mantenimento del proprio benessere psicofisico
nel rispetto dei valori delle comunità di origine attraverso le loro storie e
i loro problemi in riferimento al tema della prevenzione e cura dell’Aids;
• stimolare e diffondere consapevolezza, determinazione e capacità
di gestire il diritto alla salute in particolare in riferimento al problema
dell’Aids;
• creare una comunicazione il più possibile efficace nei modi e nei contenuti
in termini di prevenzione dell’infezione da HIV.
In dettaglio, gli obiettivi di questa ricerca sono:
• raccogliere opinioni e rappresentazioni sul problema dell’Aids in relazione
14
alla cornice più ampia rappresentata dai temi malattia/salute da parte di
donne di alcune comunità straniere;
• raccogliere le indicazioni sulle possibili strategie di prevenzione sia
da parte degli operatori che lavorano con le donne straniere e con la
problematica in questione sia da parte delle donne incontrate a cui sono
state somministrate le interviste.
Metodologia di intervento
La ricerca-azione si articola in quattro fasi principali:
1. una fase di ricognizione della letteratura in tema di donne e Aids attraverso
testi, ricerche svolte e conduzione di un brainstorming con operatori di
consolidata esperienza lavorativa sul tema;
2. una fase di ricerca qualitativa realizzata attraverso interviste individuali
a 2 gruppi di donne di alcune comunità straniere presenti nella provincia
di Torino, provenienti da: Europa centro-orientale, America centromeridionale. Tali interviste sono state realizzate nell’ambito dei corsi
ADEST;
3. fase di azione, progettata a valle del processo di analisi dei dati, che intende
progettare i contenuti di un possibile percorso formativo finalizzato alla
sensibilizzazione sulle modalità di trasmissione dell’Aids e conseguente
possibile prevenzione;
4. una fase di restituzione e verifica avvenuta attraverso la realizzazione di
un focus group.
Il progetto gode di una supervisione scientifica ( monitoraggio e valutazione)
attraverso un gruppo di esperti composto da professionisti interni e esterni
al Gruppo Abele con competenza sui contenuti della ricerca e sui metodi.
Strumenti
1. Interviste semistrutturate condotte individualmente per testare la
conoscenza e la rappresentazione in tema di Aids delle 2 comunità prese
in considerazione;
2. interviste semistrutturate somministrate individualmente agli operatori
e ai tecnici competenti per conoscere l’andamento della problematica in
questi anni e le indicazioni sulle strategie di intervento preventive;
3. analisi del contenuto delle interviste attraverso il metodo ispirato alla
Grounded Theory di Glaser e Strauss, 1967;
4. conduzione di focus group di restituzione e progettazione dei
15
momenti formativi coinvolgendo le persone che hanno partecipato alle
interviste.
Soggetti
1. 10 soggetti esperti individuati tra professionisti del settore sanitario, dei
servizi socioassistenziali e dell’ambito delle strutture di accoglienza del
Gruppo Abele;
2. 30 partecipanti ai corsi ADEST di centri di formazione collocati sul
territorio della provincia di Torino, in particolare uno in periferia e uno in
centro città coinvolti in fase di intervista;
3. 6-8 donne per un focus group di restituzione sui contenuti emersi per
strategie prevenzione.
DONNE e AIDS
Donne migranti e salute
Referente
Milena Sciaudone
Tel. 011 3841073 - e-mail: [email protected]
Telefono cellulare 3293903236 - e-mail: [email protected]
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Progetto ADAline. Risorse in rete.
Ente finanziatore
Provincia di Torino - Città di Torino, Settore Integrazione - Comune di Settimo
Torinese, Biblioteca Multimediale
Soggetto attuatore
Pari-Go Onlus Piazza Statuto, 16 - 10100 Torino
Cifra di finanziamento
Euro 27.000,00
Contenuti e durata del progetto
ADAline è un progetto nato nel 2006 per dare un’opportunità di crescita e
di integrazione a donne italiane e straniere e a ragazzi stranieri di seconda
generazione residenti a Torino e in tutto il territorio della Provincia. ADAline
è diventato anche uno spazio di conoscenza delle risorse e delle possibilità
che il territorio offre.
Si tratta di un progetto di inclusione digitale, un’occasione per avvicinare
le donne straniere alle nuove tecnologie e a Internet, un mezzo ormai
fondamentale per comprendere e partecipare in modo attivo alla vita
economica, sociale e culturale cittadina. Oggi la possibilità di accedere
alle informazioni è il primo diritto di cittadinanza (pensiamo per esempio
all’importanza di conoscere i servizi pubblici, o le opportunità di lavoro
o di formazione), ma non sempre è facile orientarsi tra i numerosi uffici
e sportelli del territorio, se non addirittura impossibile, quando non si
capisce bene la lingua. Non meno importante è la necessità di mantenere
vivi i legami con il proprio paese di origine e la propria famiglia e allo stesso
tempo riuscire a farsi conoscere, avere cioè modo di comunicare la propria
identità personale e culturale, andando oltre i luoghi comuni e gli stereotipi
comunemente diffusi dai mass-media.
Il canale indispensabile che facilita entrambi i processi è Internet: la rete
è, infatti, il mezzo più comodo e veloce per ottenere informazioni su ogni
argomento, ed è anche l’unico mezzo per poter dare informazioni, esprimere
le proprie opinioni e condividerle con gli altri, siano essi relativamente vicini
o dall’altra parte del mondo.
Nel corso dell’edizione 2008 il progetto ADAline ha preso due strade diverse,
da un lato i corsi hanno coinvolto donne straniere, mentre dall’altro sono
17
stati attivati due laboratori indirizzati a gruppi di ragazzi della scuola media
inferiore, figli di immigrati.
In entrambi i casi il percorso si è sviluppato in 16 incontri di due ore ciascuno,
con cadenza settimanale.
Per quanto riguarda il gruppo delle donne, il tema principale è rimasto
invariato, ruotando attorno al tema dell’inclusione digitale, ovvero il
superamento delle barriere imposte delle nuove tecnologie, per poter
crescere e potersi affacciare sul mondo del lavoro con altri mezzi.
Sono stati attivati nel territorio della Provincia di Torino due gruppi, nel
territorio cittadino della Circoscrizione 5 e a Settimo Torinese.
Una delle differenze che ha caratterizzato i due gruppi è stato il coinvolgimento
delle donne italiane all’interno del gruppo della Circoscrizione 5 per
favorire l’integrazione tra donne italiane e straniere intorno a un progetto
comune.
Per quanto riguarda invece la nuova sfida ADAline, in collaborazione con
l’iniziativa “Se non ora quando?” già attiva nel territorio dei quartieri
Barriera Milano e Vanchiglia - Vanchiglietta di Torino, si è voluto creare un
percorso formativo rivolto ai ragazzi.
In un contesto cittadino che vede consolidarsi la presenza di migranti
regolarmente residenti nel nostro paese e l’aumento dei giovani di origine
straniera che frequentano la scuola italiana, la finalità del progetto è stata
quella di dare un contributo concreto all’integrazione di questi ragazzi
mediante la valorizzazione delle identità e delle differenze. L’idea è stata
quella di creare un percorso che consentisse di conoscere le caratteristiche e
le opportunità delle nuove tecnologie digitali e di Internet, per la produzione
e la condivisione di contenuti - testi, foto e video - e dall’altra di aprire uno
spazio di discussione e confronto su temi vicini al vissuto quotidiano dei
ragazzi.
Il filo conduttore tra i due progetti è stato il romanzo di Giuseppe Culicchia
“Torino è casa mia”. Partendo dal libro dello scrittore torinese si è voluto
creare una sorta di legame tra i ragazzi, da un lato, e le donne dall’altro, con
la loro nuova città. Partendo dalla lettura del testo si è cercato di raccogliere
i vissuti degli stranieri a Torino e le risorse e le opportunità che la città offre,
condividendo queste informazioni in rete.
Il punto di arrivo di entrambi i progetti è stato quello della pubblicazione
18
online di alcuni articoli - post - in cui le donne e i ragazzi esprimessero le
loro opinioni e pensieri. All’interno del blog di ADAline (www.adaline.it)
sono stati pubblicati diversi articoli in cui le donne, imparando a gestire il
programma di scrittura online, riuscivano ad esprimersi in totale libertà.
Anche per i ragazzi sono stati creati due blog dove poter raccontare le
proprie esperienze e condividerle con gli altri (www.adaline.it/crocemorelli
e www.adaline.it/rosselli).
Obiettivi
Scopo finale del progetto è porre le basi per lo sviluppo di comunità aperte,
interconnesse e di auto mutuo aiuto tra donne che hanno in comune
l’esperienza dell’immigrazione: si tratta di sviluppare le capacità creative,
espressive, di cooperazione e autonomia nella gestione di nuove relazioni
sociali, tutti requisiti necessari per uno sviluppo sostenibile e duraturo.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
• facilitare l’accesso alle nuove tecnologie della comunicazione (programmi
di videoscrittura, posta elettronica, uso di internet) da parte di donne
straniere residenti in Provincia di Torino;
• contribuire all’empowerment del gruppo di donne beneficiarie del
progetto, in termini di acquisizione delle conoscenze e maturazione dei
processi necessari a un miglior inserimento nel quartiere di residenza;
• favorire lo sviluppo di relazioni tra donne italiane e straniere, nell’ambito
degli spazi messi a disposizione dal Comune di residenza;
• favorire la creazione di un network internazionale di donne per lo scambio
di esperienze, skills e strategie di inclusione sociale.
Metodologia di intervento
Dal punto di vista organizzativo, le attività prevedono:
• la presa di contatto con gruppi, associazioni e organizzazioni che
rappresentano le donne straniere nel territorio di riferimento;
• la realizzazione di colloqui motivazionali con le donne interessate;
• la creazione di un gruppo classe composto da donne straniere, mediatori
culturali e da esperti di didattica e nuovi media;
• l’attivazione di un ciclo di incontri di tipo conoscitivo e pratico, allo scopo
di riflettere sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali e di
sviluppare competenze di base nell’uso di programmi di videoscrittura,
posta elettronica, navigazione in Internet, VOIP (16 incontri di due ore
ciascuno);
19
• la diffusione dei materiali prodotti - pagine web, blog - e delle metodologie
adoperate attraverso i canali più idonei, sia di tipo informatico che tra gli
enti e organizzazioni presenti nel territorio.
Durante il primo incontro vengono consegnati alle partecipanti un
raccoglitore ad anelli, una guida alla navigazione gratuita in Internet a Torino
e nella cintura, una dispensa e una Pen Drive per favorire lo svolgimento di
compiti a casa o fuori dall’aula.
Criteri di selezione dei beneficiari / destinatari
Riguardo il coinvolgimento delle donne, sono stati attivati svariati canali tra
cui articoli e inviti a iscriversi sulla stampa cittadina, pieghevoli e locandine
distribuiti in luoghi frequentati dalle beneficiarie e, non meno importante,
il passaparola.
I laboratori con ragazzi italiani e giovani di seconda generazione si sono
sviluppati in due scuole medie della Città di Torino, caratterizzate per una
forte presenza di utenza straniera, coinvolgendo un totale di 38 ragazzi.
Altre informazioni utili sui beneficiari / destinatari
In generale, si evidenzia come le donne radicate da più tempo vivono
una situazione di maggiore stabilità che consente loro di partecipare con
continuità al percorso formativo, a differenza delle donne migrate da poco
tempo che appaiono più fragili e in difficoltà nel mantenere un impegno nel
tempo.
Un altro aspetto importante da tener presente, durante la creazione dei
gruppi di lavoro, è la motivazione personale delle partecipanti, focalizzando
bene le necessità di ogni donna. È importante quindi prevedere uno spazio
strutturato dedicato ai colloqui motivazionali, utili per identificare l’offerta
formativa che meglio risponda alle esigenze e alle attese espresse (corsi
base, corsi avanzati, ecc.), evitando dispersioni e malintesi.
Referente
Silvia Amici
Pari-Go Onlus
e-mail: [email protected]
www.parigo.it - www.adaline.it
ADAline
Risorse in rete
20
Profilo
Arco Latino
Arco Latino è uno spazio di cooperazione fra comunità territoriali in cui
elaborare azioni integrate in diversi ambiti strategici ai fini del potenziamento
della coesione economica e sociale dei territori che ne fanno parte.
L’associazione Arco Latino, attualmente presieduta dal Presidente della
Provincia di Torino, è costituita da una rete di amministrazioni locali di
secondo livello dell’arco mediterraneo occidentale: Diputaciones spagnole,
Province italiane e Départements francesi che hanno creato un partenariato
basato sul rispetto delle proprie competenze e sullo sviluppo di una strategia
congiunta che va al di là della promozione di singoli progetti.
Arco Latino ha costituito sei gruppi tematici che lavorano sugli orientamenti
strategici dell’Associazione, raccolti nel Piano strategico “Arco Latino 2010:
Un territorio mediterraneo sostenibile”:
•
•
•
•
•
•
Cittadinanza
Cultura
Territorio e sviluppo sostenibile
Economia ed innovazione
Pari Opportunità
Relazioni con la riva Sud
Dal 2005 al 2007 il Gruppo Pari Opportunità è stato presieduto dalla
Provincia di Torino.
Il nucleo centrale del programma di lavoro di questo gruppo consiste
nell’adozione di una prospettiva completa di rafforzamento della coesione
sociale e si basa sulla dichiarazione dei diritti di cittadinanza, con
un’attenzione particolare all’accesso delle donne al mercato del lavoro e
alla loro rappresentazione istituzionale.
In questo gruppo si sta cooperando al fine di integrare le politiche
d’uguaglianza in tutte le politiche delle amministrazioni locali, regionali e
nazionali, anche in relazione con la riva Sud del Mediterraneo.
21
La presidenza del gruppo è attualmente affidata al Conseil Général du Gard
e le vicepresidenze alla Provincia di Novara e alla Diputación de Sevilla.
Contatti
Laura Vinassa - Provincia di Torino
Responsabile mainstreaming delle politiche di genere
Gruppo tematico Pari Opportunità
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617426
e-mail: [email protected]
ARCO
LATINO
Elena Apollonio - Provincia di Torino
Responsabile Cooperazione e Relazioni Internazionali nel Mediterraneo
Tel + 39 011 8612740 - Fax +39 011 8612853
e-mail: [email protected]
22
Lunedì 15 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00
Salotto Rosso
Progetti di contrasto alla violenza nei
confronti delle donne
presentazione a cura della Provincia di Torino
LU
L’ AMORE B
vo amore
Io lo chiama
o
o sbocciavan
Sul mio volt
blu
Assurdi fiori
Ed e
r
L’ at a ancora
t
Chiu esa delle amore
se a
tue m
E po
p
ani
i le t ugno
Perc
ue la
hé e
ra co crime
lpa m
ia
Io lo sapevo
E giustificavo
E lo chiamavo amore
Raccontando fantasie
Fingevo di credermi
Ed io di credere all’ amore
ferno
o in
segret
l
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n
a
une
ruciav
Che b donna com
a
Di un di blu
a
Fiorit
Gabriella Bertino
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione,
di ispezione o perquisizione personale,
né qualsiasi altra restrizione della libertà
personale, se non per atto motivato
dall’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi
previsti dalla legge.
Costituzione italiana
Art. 13
Progetti Politiche per il contrasto alla violenza nei confronti
delle donne
Enti finanziatori
Provincia di Torino Regione Piemonte
Dipartimento per le Pari Opportunità
Unione Europea Euro
Euro
Euro
Euro
135.000,00
100.000,00
210.000,00
780.000,00
Premesse e obiettivi
La Provincia di Torino si occupa da molti anni della realizzazione e del
finanziamento di progetti rivolti al contrasto della violenza, perpetrata nei
confronti delle donne. Dal 1998 collabora con la Città di Torino aderendo
al Coordinamento Cittadino Donne Vittime di Violenza che coordina
gli Enti operanti sul territorio cittadino quali ASL, ASO, Associazioni ed
Organizzazioni che svolgono attività di prevenzione, aiuto ed assistenza alle
donne, con l’obiettivo di rafforzare la rete tra questi soggetti, sviluppando
la conoscenza del fenomeno ed armonizzando le rispettive metodologie di
intervento;
L’aumentare dei casi e lo studio di nuove forme di contrasto ha fatto si
che, al fine di combattere efficacemente il fenomeno, si evidenziasse la
necessità di integrare gli interventi repressivi con politiche ed azioni puntuali
e coordinate in ambito sociale sanitario, educativo ed informativo; la
Regione Piemonte ha promosso,attraverso un approccio di rete, un’attività
di coordinamento degli interventi e un lavoro sistematico per incrementare
la qualità e la quantità dei servizi sul territorio presentando un Piano
regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno
alle vittime coinvolgendo le province piemontesi nel coordinamento delle
attività sviluppate dalle reti locali
Metodologia di intervento
Servizio Vicino a te
Camper itinerante sulle strade, piazze e manifestazioni del territorio
provinciale, con uno spazio apposito per l’accoglienza e l’ascolto, al fine di
intercettare nei luoghi più frequentati situazioni di violenza, maltrattamento
o negazione del diritti in particolare delle donne.
24
Servizio Vittime di Violenza sessuale presso l’Ospedale Molinette di Torino
Modello innovativo di organizzazione che - grazie ad un’organizzazione di
servizi in rete Ospedale e territorio - garantisce alle donne un’appropriata
assistenza, attraverso una risposta tecnico professionale e relazionale sul
piano psico-socio-sanitario sia nella fase d’emergenza e negli interventi di
continuità assistenziali a seguito di una violenza sessuale.
Numero verde a favore delle vittime della tratta
Copre l’area territoriale delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, con il
coinvolgimento di enti ed associazioni che operano sul territorio e che, a
livelli diversi, si trovano coinvolte in forme di aiuto alle donne o di contrasto
alla criminalità organizzata. La Provincia di Torino svolge un’attività di
monitoraggio e coordinamento ed ha affidato all’Associazione Gruppo
Abele l’organizzazione e la gestione operativa della postazione telefonica
locale collegata col numero verde nazionale.
Unità di strada
Intervento in strada tramite un camper attrezzato e un’équipe di operatori
sociali.
Il servizio ha la funzione di contattare tutte le persone che esercitano il
mestiere di sex worker offrendo loro un sostegno, informazioni sui servizi
sanitari e sociali presenti sul territorio ed un primo aiuto sui bisogni primari
ed urgenti.
“Enfrentamento á violência contra as mulheres”
Progetto Multicountry finanziato dall’Unione Europea Consolidare la rete
e le azioni di cooperazione decentralizzata all’interno delle istituzioni e
le amministrazioni pubbliche italiane e latino americane sui diritti delle
donne ,con l’obiettivo di fortificare le inziative di contrasto alla violenza nei
confronti delle donne
Organizzazione del corso: “Donne e uomini alleati contro la violenza di
genere” rivolto ai dipendenti della Provincia di Torino e aperto a dipendenti
di altri enti .
Mai più violenza nei confronti delle donne in collaborazione con Amnesty
International il progetto “Violenza di genere e femminicidi” sulle uccisioni
delle donne nella cittadina messicana di Ciudad Juarez .
25
In occasione del 25 novembre “ Giornata mondiale per l’eliminazione della
violenza nei confronti delle donne”:
• presentazione della lettura teatrale “ Donne di sabbia” spettacolo/
testimonianza/denuncia sulle donne, adolescenti e bambine assassinate
a Ciuadad Juarez;
• proiezione del film “Bordertown” con Jennifer Lopez e Antonio Banderas
sui fatti di violenza accaduti nella cittadina messicana;
• corso sulla violenza di genere erogato da Amnesty International a comuni
e scuole del territorio provinciale;
• stampa e diffusione in migliaia di copie dell’opuscolo di Amnesty
International “Violenza di genere e femminicidi”;
• 3 incontri con Marisela Ortiz Rivera fondatrice di “Nuestras Hijas de
Regreso a Casa”, l’organizzazione che riunisce i parenti di tutte le donne
assassinate e più in generale lotta per il rispetto dei diritti delle donne.
Politiche per il contrasto alla
violenza
nei confronti delle donne
26
Vicino a te
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Telefono rosa - Torino
Cifra di finanziamento
Euro 50.000,00 nel biennio 2007-2008
Contenuti e durata del progetto
Progetto operativo dall’8 marzo 2006 con un camper itinerante sulle strade,
piazze e manifestazioni del territorio provinciale, con uno spazio apposito
per l’accoglienza e l’ascolto, al fine di intercettare nei luoghi più frequentati
situazioni di violenza, maltrattamento o negazione del diritti. Dedicato
principalmente alle donne in difficoltà, il progetto ha comunque consentito
di avviare informazione e sensibilizzazione, nonché orientamento ai diritti
di persone di ambo i sessi.
Obiettivi del progetto
Operatrici e operatori appositamente formati compongono gli equipaggi
del camper. L’informazione e la sensibilizzazione consente di attivare
un concreto orientamento ai diritti, in piena sintonia soprattutto con la
Consigliera di Parità Provinciale. Inoltre, vengono attivati servizi territoriali,
forze dell’ordine, enti pubblici e del privato sociale a seconda delle circostanze
portate all’ascolto delle operatrici.
Metodologia di intervento
Presenza costante sul territorio e possibilità di intercettare vicino ai luoghi
maggiormente frequentati dalle cittadine e dai cittadini le realtà di violenza,
maltrattamento e negazione dei diritti, soprattutto di donne e minori.
Criteri di selezione dei beneficiari / destinatari
Il servizio è dedicato al territorio, in accordo con amministrazioni comunali,
comitati pari opportunità, assessorati, servizi ed enti pubblici e privati.
Nessuna selezione viene attuata nei confronti di chi si rivolge al servizio.
27
Altre informazioni utili sui destinatari / beneficiari
Il servizio ha intercettato violenza, maltrattamenti, abusi, mobbing, ecc. sia
nei confronti di donne che di minori, anziani, giovani e disabili.
VICINO a TE
Referenti organizzativi
Luciana Menzio
Presidente Telefono Rosa Torino
Responsabile del servizio
Il progetto si avvale di operatrici ed operatori in servizio, con supervisione e
formazione iniziale e in itinere da parte di uno referente psicologico.
Provincia di Torino
Laura Vinassa
Referente per la Provincia
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A.C.T.I.O.N. “Azioni Coordinate Trasversali Inter-Organizzative
No alla violenza di genere”
La Città di Torino, Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere, è stato
ammesso al finanziamento - in qualità di capofila - con un progetto di
prevenzione e contrasto della violenza nei confronti delle donne presentato
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per i Diritti e le
Pari Opportunità - rispondendo all’avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
n. 284 del 6 dicembre 2007 - per il finanziamento di progetti finalizzati a
rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere, che
ricade sul Fondo nazionale contro la violenza sessuale e di genere - Fondo
nazionale contro la violenza sessuale e di genere.
Capofila
Città di Torino
Partner
1. Provincia di Torino
2. Provincia di Rimini
3. C.I.R.S.De - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne
dell’Università degli Studi di Torino
4. ArciLesbica Associazione Nazionale
5. Associazione Orlando
6. Associazione Gruppo Abele onlus
7. Donne & Futuro o.n.l.u.s.
8. Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile
9. Città di Alpignano
10. Città di Moncalieri
11. Città di Nichelino
12. Città di Pianezza
13. Città di Rivalta di Torino
14. Città di Settimo Torinese
Obiettivi specifici del progetto
1. Promuovere nei due territori reti interdisciplinari e intersettoriali,
sostenere e/o sviluppare una rete di attori territoriali di varie culture
organizzative e sperimentare standard e procedure per i processi interorganizzativi e inter-settoriali. Attraverso: una mappatura di servizi e di
29
associazioni e la realizzazione di una scheda di rilevazione degli episodi
di violenza condivisa da parte delle reti.
2. Attivare un programma di sensibilizzazione e formazione:
• nella Provincia di Torino (Torino e area metropolitana), per potenziare
il raccordo di rete attraverso una conoscenza condivisa, consentire
l’identificazione della violenza anche nelle forme meno visibili, offrire
orientamento e sostegno mirato e coordinato alle vittime. Destinatari:
operatori/trici delle Forze dell’Ordine, con attenzione ai Commissariati
di zona e alle stazioni dei Carabinieri nei comuni limitrofi, ai Servizi
Socio-assistenziali e degli Sportelli d’ascolto del privato sociale e
pubblici;
• nella Provincia di Rimini, il progetto ha per destinatari diretti adolescenti
e per destinatari intermedi adulte/i (operatori/trici, educatori/trici e
altre figure) a contatto con adolescenti in ambiti di socializzazione e
formazione extra-scolastici; reti di contrasto alla violenza (sostegno,
diffusione e ampliamento);
3. Scambiare, confrontare e micro-sperimentare interventi nei due territori
per elaborare un modello replicabile in dimensione interregionale.
Consolidare e potenziare il raccordo in rete fra i vari soggetti mediante
conoscenze e consapevolezza condivise, per prevenire e contrastare la
violenza sessuale e di genere (agita/occulta/potenziale) a danno di donne,
adolescenti e persone di diverso orientamento sessuale.
Consentire l’identificazione della violenza domestica anche nelle forme
meno visibili. Coordinare le pratiche di presa in carico e sostegno per
individuare prassi procedurali comuni, innovative e trasferibili tra realtà
territoriali.
Territorio/territori di attuazione del progetto
Le province di Torino e di Rimini.
Provincia di Torino: con particolare riferimento ai Comuni di Torino e
dell’area Metropolitana (Alpignano, Moncalieri, Settimo Torinese, Rivalta
di Torino, Nichelino e Pianezza).
Provincia di Rimini: con la sua rete che comprende i Comuni di Coriano,
Santarcangelo di Romagna, Riccione, Cattolica, Misano Adriatico, Morciano
di Romagna, Bellaria-Igea Marina, Verucchio, Poggio Berni, l’Unione dei
Comuni della Valconca e la Comunità Montana Valle del Parecchia
A partire dalla consolidata esperienza dei partner s’intende potenziare le
30
reti locali e costruire una rete interregionale con le seguenti azioni:
• per preparare e adattare ruoli e persone: programma di sensibilizzazione
per operatori/trici finalizzato a potenziare il raccordo di rete attraverso
una conoscenza condivisa, a consentire l’identificazione della violenza
anche nelle forme meno visibili, a prevenirla e offrire orientamento e
sostegno alle vittime.
• per preparare e adattare organizzazioni: azioni di sistema per
l’estensione della rete ai Comuni dei due territori e per la definizione
di standard e protocolli per il trattamento e l’accoglienza delle vittime
che abbiano la necessaria valenza interistituzionale, intersettoriale ed
interorganizzativa.
• giornate di studio e seminari intersettoriali nei due territori sui temi
della violenza di genere domestica e tra/contro le/gli adolescenti con
attenzione all’orientamento sessuale e alla specificità delle donne
immigrate.
Azioni previste
• Preparare e adattare i ruoli e le persone:
sviluppare e sperimentare strumenti metodologici, formativi e valutativi
innovativi per sostenere e sviluppare una rete di attori territoriali di varie
culture organizzative e professionali al fine dell’elaborazione di obiettivi,
strategie e metodologie di lavoro condivise per la prevenzione della
violenza di genere e la tutela delle vittime.
• Preparare e adattare le organizzazioni:
sviluppare e sperimentare standard e procedure per i processi interorganizzativi e inter-settoriali indispensabili per il governo della rete
considerando le varie fasi dell’intervento, i diversi destinatari e beneficiari
nonché le multiple interazioni delle varie competenze in campo a livello
regionale e/o provinciale e/o locale.
• Comprendere ed approfondire per intervenire:
sensibilizzare, informare e specializzare i vari attori territoriali coinvolti
attraverso giornate di studio e seminari di approfondimento per
affrontare le complessità del fenomeno della violenza di genere e la
complessità delle azioni di contrasto e di protezione, le buone prassi in
Italia e all’estero, i sistemi di protezione esistenti in Europa ed in Italia
coinvolgendo esperti e consulenti di varie discipline.
31
Risultati finali attesi
• Reti territoriali sostenibili, capaci di prevenire e contrastare la violenza di
genere contro le donne e tra e contro le/gli adolescenti;
• Buone prassi trasferibili;
• Pacchetti formativi innovativi
• Coinvolgimento di almeno 180 operatori nella attività formativa.
• Condivisione e definizione di modalità di presa in carico e intervento
• Accresciuta sensibilità verso il fenomeno della violenza di genere e delle
discriminazioni basate sul genere e sull’orientamento sessuale
• Per operatrici/tori: potenziamento delle competenze e sensibilità,
miglioramento delle capacità di ascolto e di relazione, maggiore
conoscenza della rete dei servizi esistenti
• Adozione di un’unica scheda di rilevazione e a regime possibile rilevazione
sistematica di dati sul fenomeno della violenza.
Articolazione delle attività e organizzazione con i partners del progetto
1. Preparare e adattare le organizzazioni - Allargamento rete territoriale:
• Individuazione, con l’apporto delle Province e del Comune di Torino,
soggetti rilevanti (2° - 4° mese);
• Realizzazione mappatura servizi e associazioni area metropolitana
torinese (4° - 10° mese);
• Realizzazione scheda unificata di rilevazione del fenomeno (4° - 13°
mese);
• Definizione di protocolli e standard operativi (11° - 16° mese);
• Ridefinizione della Rete e dei suoi obiettivi (11° - 15° mese)
2. Sviluppo, sperimentazione e convalida degli strumenti formativi innovativi
rivolti a:
• forze dell’ordine, servizi socio-assistenziali, operatori/trici spazi di ascolto
pubblici/privati (5° - 13° mese);
• adolescenti in luoghi di formazione e socializzazione extra-scolastici, con
una sperimentazione, da condurre con figure adulte nelle associazioni e
nei luoghi di socialità e formazione extra-scolastica (5°- 13° mese);
• messa a punto degli strumenti, stampa, promozione e diffusione; sintesi,
raccolta e comunicazione dei risultati messi a fuoco (14°- 18° mese)
3. Preparazione e adattamento di ruoli e persone
• Attuazione di due laboratori di preparazione delle figure adulte e loro
coinvolgimento nella sperimentazione dei moduli nell’azione precedente
32
(7° - 13° mese)
• Messa a punto di modelli formativi generativi e trasferibili per le figure
adulte a contatto con le/gli adolescenti (11- 16° mese)
4. Sostegno alle azioni esistenti e loro diffusione all’interno della rete
(15° - 18° mese)
Città di Torino
Susanna Rorato
Coordinatore tecnico e amministrativo generale e coordinatore delle azioni
sull’area metropolitana torinese
Provincia di Rimini
Giampietro Pecci
Coordinatore delle azioni sull’area riminese
Provincia diTorino
Enrico Chiais
Referente
Per informazioni
Città di Torino
Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere
Via Corte d’Appello 16 - 10122 Torino
Tel. 011 4432508 - 9 - 57
e-mail: [email protected]
sito internet www.comune.torino.it/politichedigenere
www.irma-torino.it
A.C.T.I.O.N.
“Azioni Coordinate Trasversali
Inter-Organizzative
No alla violenza di genere”
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Coordinamento Cittadino Contro la Violenza alle Donne - CCCVD
Soggetti coinvolti nella rete
Rete istituzionale
Ospedale S.Anna, Ospedale S.Giovanni Battista, ASL 1,2,3,4,5, Carabinieri,
Comune di Torino, Circoscrizioni 3,4,5,6,7,10, Consulta Femminile Comunale,
Commissione Consiliare per le Pari Opportunità, Provincia di Torino,
Regione Piemonte, Università di Torino, Prefettura di Torino, CGIL, CISL, UIL
Piemonte, Procura di Torino, Questura di Torino, Ufficio Servizio Sociale,
Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Tribunale Ordinario di Torino;
Rete di sostegno
Arcidiocesi di Torino Ufficio Pastorale Migranti, A.Do.C., Alma Terra,
Amnesty International, Asociacion Universitaria Interamericana, Casa
delle Donne, Cenacolo Felice Castrati in Campidoglio, Centro Studi e
Documentazione Pensiero Femminile, Centro Auser Prov. Torino, Centro
Psicoanalitico di Trattamento dei Malesseri Contemporanei, Centro Studi
Sereno Regis, Cooperativa Orfeo, Cooperativa Terra Mia, Cooperativa Soc
Senza Frontiere, Cooperativa Soc Progetto Tenda, Cooperativa Valpiana,
Diva, Donne&Futuro, Donne in Viaggio, Gruppo Abele Onlus, Il Cerchio degli
Uomini, Iroko Onlus, Istituto Change, Laboratorio di Formazione e di lettua
psicoanalitica, Mamre, Moica Piemonte, ProgettarSi, Promozione Donne,
Psicologi per i popoli -Torino, Rete Donna, Scambiaidee, Tampep, Teatro
Reginald, Telefono Rosa, UDI.
Modalità di funzionamento e attività principali della rete
Con deliberazione del 27 aprile 2000 (mecc. 2000 00106/42) esecutiva dal
18 maggio 2000, la Giunta Comunale della Città di Torino ha approvato la
costituzione del “Coordinamento cittadino contro la violenza alle donne”,
ovvero una rete permanente interistituzionale e multidisciplinare aperta alla
partecipazione di enti, associazioni ed organizzazioni, non aventi scopo di
lucro, opportunamente accreditate ed iscritte all’apposito registro, aderenti
al Coordinamento con la sottoscrizione di un protocollo di intenti.
Il Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere della Città di Torino è la
Segreteria Organizzativa del Coordinamento.
Il Coordinamento ha la finalità di creare un raccordo tra settori pubblici e
privati che operano in rete per agire nel settore sociale e sanitario rispetto
al fenomeno della violenza alle donne. All’interno del coordinamento
34
operano gruppi di lavoro definiti su tematiche specifiche. è stato stipulato
un protocollo d’intesa che impegna le parti aderenti attraverso attività,
momenti di incontro, gruppi di lavoro al raggiungimento di una conoscenza
del fenomeno e sviluppare metodi di intervento coordinati e condivisi.
Obiettivi:
• informare e denunciare il fenomeno della violenza contro le donne
• portare all’attenzione della collettività questo problema ancora sommerso
ma pesantemente dilagante
• rafforzare il collegamento al progetto fra i luoghi e i gruppi delle donne
• incrementare i collegamenti fra strutture pubbliche e private di
sorveglianza protezione e tutti gli altri enti o servizi pubblici e privati
che permettono una parziale o totale risoluzione di problemi peculiari
(reperimento di alloggi di prima accoglienza, inserimento lavorativo,
sostegno ai minori)
• elaborare atti di supporto alle attività su elencate e sperimentare azioni
di sostegno ed aiuto in situazioni di emergenza.
Organi del Coordinamento:
1. Assemblea di Coordinamento (Organo decisionale)
2. Comitato Organizzativo (Organo esecutivo)
3. Gruppi di lavoro
Il Coordinamento è organizzato in 4 gruppi di lavoro per progettare azioni
che rispondano alle esigenze del territorio:
Gruppo Informazione e Comunicazione:
finalizzato ad avviare attività di sensibilizzazione della cittadinanza e a
condividere le attività svolte da ciascuno coordinandole in un sistema di
rete
Redige questionari ed attua la rilevazione per monitorare le risorse e i servizi
disponibili;
Realizza l’opuscolo informativo (più volte editato negli anni viene distribuito
in Città attraverso gli eventi pubblici, nei centri informativi della città,
ospedali, medici di base, scuole e associazioni del territorio ecc…).
Gruppo Formazione:
finalizzato alla realizzazione di percorsi formativi e di prevenzione alla
violenza di genere rivolti alle operatrici/operatori interni ed esterni
dell’Amministrazione Comunale e alle scuole d’ogni ordine e grado:
35
a) rinforzo dell’identità femminile per il riconoscimento delle varie forme
di violenza; b) educazione alla differenza; c) il rapporto con l’altro (cioè
la componente maschile). Diffusione e valorizzazione delle esperienze di
gruppi di uomini che riflettono sulla loro identità; d) riconoscimento del
reato di violenza e del patologico rapporto che il maltrattante ha con la
violenza. (è noto, per esempio, come spesso le donne sono disposte a
ritirare la querela di reato)
Gruppo emergenza abitativa: finalizzato a risolvere il problema della prima
accoglienza abitativa delle donne maltrattate;
Gruppo osservatorio legale e sociale: finalizzato ad osservare l’applicazione
delle norme esistenti in tema di violenza sessuale (intra ed extra-familiare)
e all’osservazione e rilevazione del fenomeno stesso. Il gruppo ha realizzato
nel 2007 la Scheda di Rilevazione dati degli episodi di violenza nei confronti
delle donne.
Attualmente si stanno raccogliendo le schede compilate da Enti /associazioni
aderenti alla sperimentazione e si sta procedendo al report statistico per
rilevare i dati del fenomeno.
Anno di avvio dell’esperienza di rete
2000
Premessa storica
La premessa storica è il collegamento con la Prefettura, infatti, con delibera
del 9 aprile 1998 la Città di Torino approva un protocollo d’intesa con la
Prefettura di Torino in materia di sicurezza pubblica.
Presupposti:
1. la sicurezza costituisce un diritto primario ed una componente
indispensabile alla qualità della vita;
2. è necessario impostare nuovi modelli di governo della sicurezza
urbana coniugando prevenzione controllo e repressione; ricercando
regole il più possibile condivise, garantendo il pieno rispetto di quelle
democraticamente assunte come punto di riferimento per salvaguardare
i diritti di tutti i cittadini.
Amministrazione e forze dell’ordine convengono di collaborare alla
realizzazione di un laboratorio sulla sicurezza.
Il Comune di Torino si impegna a dotarsi di idonee forme di coordinamento
interassessorile ed interdivisionale, di inserire specifiche iniziative nel
“Programma annuale dell’Amministrazione”, di accrescere sicurezza e
36
vivibilità attraverso programmi di prevenzione sociale e di rimozione dei
fattore di disagio attraverso provvedimenti di assistenza alle vittime, di
educazione alla legalità mediazione dei conflitti.
Il Coordinamento Cittadino Contro la Violenza alle Donne nasce, quindi,
anche sull’onda di quanto sopra esposto, ma l’idea di costituire questo
Coordinamento nasceva già nel 1998 su proposta del Comitato Pari
Opportunità dell’Azienda Ospedaliera OIRM S. Anna, la Direzione Sanitaria
del Presidio Ospedaliero Sant’Anna e la Direzione del Servizio di Educazione
Sanitaria della ASL 1, a seguito di un progetto di azioni positive finalizzato alla
riqualificazione professionale degli operatori socio sanitari, coinvolgendo
professionalità diverse, dato il rilevato aumento di domanda di assistenza
da parte di donne vittime di violenza.
Gli Assessori di allora, accogliendo tale proposta, hanno coinvolto gli
organismi istituzionali della pubblica amministrazione e le associazioni
che praticano esperienze di solidarietà e mutuo aiuto, in alcuni incontri
dai quali è emersa l’esigenza di coordinare le energie per moltiplicarne
l’efficacia e consentire che, a qualsiasi presidio pervenga la richiesta di aiuto,
siano praticabili un’accoglienza ed una gestione della sofferenza in tutte
le implicazioni: dal trattamento sanitario alla tutela legale, dal sostegno
psicologico all’accompagnamento verso l’autonomia compresa la ricerca
residenziale e il sostegno economico temporaneo.
Per informazioni
Città di Torino
Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere
Via Corte d’Appello 16 - 10122 Torino
Coordinamento
Tel. 011 4432508 - 9 - 57
Cittadino
e-mail: [email protected]
sito internet www.comune.torino.it/politichedigenere
Contro
www.irma-torino.it
Provincia di Torino
Laura Vinassa - Referente
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617426
e-mail: [email protected]
37
la Violenza
alle Donne
CCCVD
Lunedì 15 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00
Salotto Verde
Progetto Friendly
progetto
Friendly 2
Strumenti per la conciliazione delle
responsabilità del lavoro e le responsabilità
familiari
a cura di SOGES S.p.A.
Presentazione alla Consulta delle Elette del manuale
“La città si cura.
Una città che si cura delle donne si cura di tutti”
a cura di Melting Lab in collaborazione con
Legautonomie Piemonte
profili
La Consulta delle Elette
Legautonomie Piemonte
Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro
sesso possono accedere agli uffici
pubblici e alle cariche elettive in
condizioni di eguaglianza, secondo
i requisiti stabiliti dalla legge.
A tal fine la Repubblica promuove
con appositi provvedimenti le pari
opportunità tra donne e uomini.
Costituzione italiana
Art. 51
Progetto Friendly 2
Strumenti per la conciliazione delle responsabilità del lavoro
e le responsabilità familiari
Ente finanziatore
Regione Piemonte: Azione E1 3.1. della Misura E - Linea 3, del POR Regione
Piemonte 2000/2006 - FSE Obiettivo 3 - all’Asse E. Bando 2005
Soggetto attuatore
Provincia di Torino
Cifra di finanziamento
70.200,00 euro
Rideterminabili in funzione del numero effettivo di destinatari
Contenuti e durata del progetto
Il progetto è strutturato in 4 fasi con delle rispettive attività per la
realizzazione:
• preparazione: attivazione del Comitato di Pilotaggio; promozione
dell’intervento per fornire le informazioni utili per coinvolgere i potenziali
destinatari della sperimentazione e facilitare la futura applicazione
all’interno dell’organizzazione degli strumenti di conciliazione
sperimentati; selezione dei partecipanti; selezione dei tutor interni a
supporto dei percorsi individuali di conciliazione;
• attivazione degli strumenti e adeguamento del progetto: formazione dei
tutor interni, assegnazione dei tutor esterni ai beneficiari; predisposzione
delle postazioni telematiche e attivazione dei telecentri; analisi delle
opportunità di avvio della Banca delle ore;
• sperimentazione: a) Colloquio orientativo individuale e counselling
orientativo, b) Definizione del percorso individuale di sostegno alla
conciliazione, c) Attivazione delle postazioni di telelavoro presso
“telecentri” individuati, d) Accompagnamento allo sviluppo di capacità
lavorative, e) Empowerment, f) Tutoraggio;
• diffusione: disseminare le buone prassi sperimentate attraverso una
pubblicazione e un convegno finale.
La durata prevista per il progetto è di 1 anno di cui 6 mesi di sperimentazione.
Per motivi organizzative è stata richiesta e ottenuta una proroga.
39
Obiettivi
Il principale obiettivo del progetto è quello di rendere più amichevole
(Friendly) e valorizzante il contesto organizzativo della Provincia di Torino,
coinvolgendo i dipendenti a tempo indeterminato per sperimentare
direttamente, nella quotidianità lavorativa, forme integrate di azioni
per la conciliare la vita lavorativa con quella familiare e personale senza
pregiudicare le possibilità di carriera. Le soluzioni organizzative da provare
riguardano sia forme di flessibilità temporale che forme di tipo spaziale
come quella del telelavoro in telecentri.
Metodologia di intervento
La metodologia di intervento prevede l’affiancamento di un tutor al
dipendente per facilitarlo nel percorso necessario ad individuare ed
organizzare la soluzione più opportuna di conciliazione.
La presenza della figura di un tutor dovrebbe garantire il successo della
conciliazione, perché individuare una buona soluzione è un azione complessa
per la molteplicità dei fattori in gioco:
• bisogni personali e bisogni organizzativi,
• diritti e doveri,
• opportunità e vincoli,
• procedure formali e margini di discrezionalità,
• urgenza e tempi tecnici,
• bisogni transitori e bisogni permanenti.
Il tutoraggio può essere un dispositivo per fronteggiare la complessità e
raggiungere l’obiettivo, nonostante l’eterogeneità dei casi individuali.
L’affiancamento individuale condotto nell’ottica del problem solving aiuta a
sviluppare una soluzione praticabile, rispettosa e responsabile, sia per il/la
dipendente che per l’organizzazione.
Criteri di selezione dei destinatari / beneficiari
Il progetto prevede come destinatari 12 dipendenti dell’Ente di cui 8 donne
e 4 uomini.
La partecipazione è aperta a tutti i dipendenti a tempo indeterminato (ad
eccezione del personale titolare di posizione organizzativa) che si trovano
in almeno una delle seguenti condizioni:
• esigenza di cura di figli fino a 8 anni di età e fino a 12 anni se affidati
o adottati;
• esigenze di cure permanenti nei confronti di familiari o conviventi,
40
debitamente certificate;
• situazione di propria disabilità, debitamente certificata.
Altre informazioni utili sui destinatari / beneficiari
Le sedi utilizzate nella sperimentazione dimostrano la complessità della
dimensione logistica degli spazi territoriali e degli spazi lavorativi, sebbene
i/le beneficiari/e fossero solo 10.
Sede di lavoro
I/le beneficiari/e provenivano da 6 sedi lavorative
differenti di cui 2 fuori città
Sede incontro
Gli incontri si sono svolti presso 6 sedi lavorative, di cui
3 fuori città
Sedi telecentro attivate
Torino - Via Bertola
Pinerolo - Servizio Agricoltura
Cuorgné CPI
Rivoli CPI
Referenti organizzativi
Enrico Chiais
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617745
e-mail: [email protected]
FRIENDLY 2
Alessio Forgelli
Servizio di Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617864
e-mail: [email protected]
Bartolomeo Avataneo
SOGES S.p.A. (società affidataria per la fornitura e il coordinamento dei
Tutor esterni)
Corso G. Matteotti, 39 bis - 10121 Torino
e-mail: [email protected]
41
Profilo
La Consulta delle Elette
La Consulta provinciale delle Elette, insediatasi ufficialmente l’11 febbraio
2005, è presieduta dall’Assessore alle Pari Opportunità, Aurora Tesio e da
due Vice Presidenti, Anna Maria Ottaviano e Luisa Peluso.
L’impegno della Provincia di Torino nella promozione dell’iniziativa intende
dare visibilità all’azione delle molte amministratrici impegnate nel governo
delle comunità locali e ai risultati che hanno saputo ottenere e sottolinea
come la presenza di Elette nelle istituzioni locali sia un tema di interesse
prioritario.
La Provincia di Torino costituisce nel panorama delle ammministrazioni locali
un caso di buona prassi per aver saputo non solo “raccomandare” il rispetto
degli obiettivi di pari opportunità ma realizzarli concretamente mettendo in
atto un Piano che è diventato parte integrante e qualificante di una scelta
politica, che ha avuto importanti riconoscimenti, fra i quali la Presidenza,
fino all’inizio del 2007, del Gruppo Pari Opportunità dell’Associazione Arco
Latino.
L’azione della Provincia non può però rimanere isolata. Deve essere di
stimolo e nello stesso tempo essere rafforzata, attraverso il concorso su
questi obiettivi di tutti gli enti locali che la costituiscono e che rappresentano
il luogo a cui i cittadini, uomini e donne si rivolgono per manifestare le
proprie esigenze, i propri bisogni e per avere soddisfazione dei medesimi.
In questo quadro intende agire la Consulta delle Elette della Provincia di
Torino per offrire un luogo di confronto sui problemi comuni ma anche di
trasferimento di esperienze e di buone prassi con l’obiettivo di ampliare
il numero dei comuni “virtuosi” dove si amministra la cosa pubblica con
un’ottica di genere, cioè con una particolare attenzione ai bisogni delle
donne.
La Consulta delle Elette della Provincia di Torino promuove incontri
periodici di approfondimento su specifiche tematiche di interesse per le
Amministrazioni locali, di informazione sulle novità legislative, sui bandi
per finanziamento di progetti, su eventi di particolare rilevanza, sulle azioni
atte a favorire l’applicazione del principio delle pari opportunità, anche
attraverso modifiche legislative o regolamentari (ad esempio la modifica
42
della legge elettorale, la modifica degli statuti comunali e provinciali, ecc) .
I suoi specifici obiettivi sono:
• coinvolgimento delle elette nel progetto di valorizzazione della presenza
femminile nelle istituzioni e nei luoghi di decisione
• integrazione con donne variamente impegnate nella vita sociale,
culturale, economica del territorio con aggregazioni sub-provinciali e
con riferimento ad aggregazioni territoriali già in atto (ad esempio Patti
Territoriali o Comprensori)
• azioni di incoraggiamento e motivazione delle donne alla partecipazione
attiva alla vita politica ed amministrativa attraverso l’informazione mirata
e “privilegiata” sull’attività della Provincia e dei Comuni
• individuazione della Consulta provinciale delle Elette come interlocutore
in grado di “trattare” con le forze politiche o di proporre direttamente ai
cittadini presenze femminili nelle liste elettorali e nei luoghi di governo,
ampiamente intesi.
• incentivo alla partecipazione e fidelizzazione delle donne alla Consulta
con iniziative atte a dare visibilità all’attività della medesima e delle
singole componenti, con eventi di richiamo e di prestigio, con attività
concrete e visibili in favore del territorio o a fini sociali più ampi.
La Consulta Provinciale delle Elette è la sede in cui si promuove una vera
e propria azione di rete, di sistema orientato a rafforzare la presenza delle
donne nei luoghi di decisione e a promuovere una condivisione più vasta
degli obiettivi di pari opportunità. L’obiettivo finale della rete è quello di
sostenere le donne già impegnate nell’attività amministrativa e nel contempo
stimolare e incoraggiare altre donne a partecipare alla vita pubblica, a
candidarsi nelle assemblee elettive, a proporsi come soggetti competenti
in grado di governare bene nell’interesse delle comunità locali.
Per informazioni
Elena Apollonio
Provincia di Torino
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
e-mail: [email protected]
43
La Consulta
delle Elette
Profilo
Legautonomie Piemonte
LEGAUTONOMIE è una Associazione di Comuni, Province, Regioni, Comunità
Montane, Consorzi ed ogni altra forma di articolazione degli Enti Locali.
È un’Associazione nazionale, organizzata in Leghe regionali, fortemente
autonome.
LEGAUTONOMIE ha come obiettivo la crescita del sistema delle Autonomie
Locali, attraverso l’attuazione del federalismo solidale e attraverso la
riorganizzazione ed il rinnovamento dell’Amministrazione.
L’impegno di Legautonomie Piemonte si svolge attraverso le seguenti
attività:
• partecipazione alla Conferenza Regione - Autonomie Locali, per la
concertazione sulle proposte di leggi, normative, regolamenti, bandi
regionali di decentramento di deleghe, funzioni e risorse agli Enti
Locali;
• rappresentanza degli Enti presso il Governo regionale e nelle consultazioni
regionali e provinciali. Segnalazione a Legautonomie Nazionale dei
problemi più generali da rappresentare a livello nazionale;
• organizzazione di convegni, seminari, incontri di informazione e di
formazione sulle innovazioni amministrative, sull’applicazione di nuove
leggi, sui bilanci, sui tributi, sulle politiche del territorio, sulle politiche
sociali ed assistenziali, sulle attività produttive e di sviluppo del territorio,
sulle tematiche relative all’attuazione delle pari condizioni uomo-donna,
ecc.
• elaborazione di progetti di innovazione per la Pubblica
Amministrazione;
• invio della news settimanale “ LEGA INFORMA In breve”, con la sintesi
ed i riferimenti di testi normativi e provvedimenti appena emanati;
• invio di materiale informativo;
• prima consulenza;
• offerta di servizi di assistenza, consulenza, formazione presso gli Enti.
Per gli Enti aderenti, le iniziative pubbliche di Legautonomie, nazionali o
locali, sono gratuite o prevedono una quota di iscrizione ridotta. L’adesione
dà inoltre diritto a ricevere settimanalmente l’informazione puntuale su
leggi e norme che riguardano gli Enti Locali, al servizio sia degli Uffici che
44
degli Amministratori e Consiglieri comunali.
L’Associazione infine è a disposizione dei Comuni aderenti per informazioni,
consulenze e servizi.
Per l’attività di consulenza e assistenza, Legautonomie Piemonte si serve
della propria società di servizi alla Pubblica Amministrazione, SINETICA
S.r.l.
Contatti
Lega delle Autonomie locali del Piemonte
Via Santa Chiara, 1 - 10122 Torino
Tel. 011 4364830 - Fax 011 4364822
e-mail: [email protected]
Legautonomie
Piemonte
45
Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 13.00
Salotto Rosso
I.R.Ma. il portale del Comune di Torino
per le pari opportunità: dal 2003 ad oggi
a cura del Comune di Torino
Pari Opportunità e Sviluppo Economico:
l’esperienza e la trasferibilità della Rete di Parità nello
Sviluppo Locale della Provincia di Torino
progetto
Rete di parità nello sviluppo locale della Provincia di Torino
a cura di S&T s.c.
La Rete degli Assessorati alle Pari Opportunità delle
Province Piemontesi: cooperare per contare
a cura della Provincia di Torino
I progetti del Centro Risorse Servizi Pari Opportunità
Mercato del Lavoro
a cura di: Provincia di Torino, Poliedra progetti
integrati S.p.A., Centro Studi e Documentazione
Pensiero Femminile
Ruolo, progetti e reti della Consigliera
di Parità provinciale
a cura della Consigliera di Parità della Provincia di Torino
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e
promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che
concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Costituzione italiana
Art. 4
Profilo
Portale IRMa
IRMa è l’acronimo di “In-formazione di Rete per la sensibilizzazione e
l’educazione al Mainstreaming di genere e alle pari opportunità”.
Il progetto IRMa, coordinato dal Comitato Pari Opportunità della Città
di Torino e finanziato dalla Regione Piemonte (nell’ambito del PORFSE 2000-2006 - Misura E1, linee 3 e 4 bando 2001), ha realizzato un
portale sulle tematiche di genere e di pari opportunità, accessibile a
tutti i cittadini e in particolare a tutte/i le/i dipendenti del Comune di
Torino.
Inizio di una rete di connessione tra i servizi pubblici esistenti in città,
offerti dalla Pubblica Amministrazione, da altri enti e associazioni,
il portale IRMa ha come obiettivo principale quello di integrare,
approfondire, promuovere e divulgare informazione, documentazione,
iniziative e buone prassi per ottenere un effetto moltiplicatore, in
un’ottica di gender mainstreaming.
Obiettivi specifici del portale IRMa:
• diffondere la cultura delle pari opportunità;
• migliorare la qualità informativa al fine di facilitare l’accesso da parte
dei cittadini, in modo specifico delle donne;
• mantenere contatti costanti con le associazioni e visitare
manifestazioni o eventi sul territorio per reperire informazioni e
dati;
• promuovere il raccordo in rete con altri settori del Comune di Torino
al fine di incrementare lo scambio di informazioni.
Il portale IRMa informa sugli enti e le associazioni femminili, sulle attività
e i servizi della città e nella città; fornisce norme e documenti relativi
a salute, lavoro, famiglia, maternità, tempo libero; indica l’accesso ai
servizi e propone il calendario degli eventi cittadini legati alle tematiche
di genere e di pari opportunità.
47
Il portale è dotato di una propria redazione, che ricerca, raccoglie,
organizza e aggiorna dati, notizie ed informazioni sulle pari opportunità
e le politiche di genere e sugli eventi culturali a queste attinenti.
Le notizie vengono classificate in aree tematiche (lavoro, società
e cultura, intercultura) suddivise a loro volta in canali per rendere
immediatamente reperibile l’informazione all’utente.
Nell’ambito delle collaborazioni tra gli enti e all’interno del progetto
PRO.PO.STE. della Provincia di Torino, finanziato dalla Regione Piemonte,
le attività di manutenzione e potenziamento del portale IRMa sono
state di euro 19.980,00.
Tali attività hanno previsto:
• l’adeguamento alla legge 4/2004 “Disposizioni per favorire l’accesso
dei soggetti disabili agli strumenti informatici”;
• la sistematizzazione e la messa in rete delle informazioni relative al
progetto ISELT;
• la modifica della newsletter e della nuova sezione documenti.
Per informazioni
Città di Torino
Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere
Via Corte d’Appello 16 - 10122 Torino
Tel. 011 4432517 - 14 - 37 -39
e-mail: [email protected]
sito internet www.comune.torino.it/politichedigenere
www.irma-torino.it
IRMa
www.irma-torino.it
48
Progetto Rete di parità nello sviluppo locale della Provincia di
Torino
Ente finanziatore
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino
“Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che
fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere
“PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento,
valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità,
con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo
3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4.
Soggetto attuatore
Assistenza tecnica del progetto a cura di S.&T. s.c.
Cifra di finanziamento
Euro 17.500,00
Contenuti e durata del progetto
Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività:
• definizione del programma di lavoro della Rete per il biennio 20082009;
• organizzazione di riunioni operative della Rete sul territorio della Provincia
di Torino al fine di favorire il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici
e privati in grado di apportare un contributo fattivo all’attività e alla
progettualità della rete stessa, anche attraverso l’attivazione all’interno
della Rete di gruppi di lavoro tematici;
• organizzazione di un seminario in ogni provincia (esclusa Torino) per la
presentazione del progetto;
• definizione di Linee Guida per l’integrazione del mainstreaming di
genere nello sviluppo locale attraverso l’attivazione di “Reti di Parità nello
sviluppo locale” che coinvolgano attori pubblici e privati del territorio;
• definizione di un logo e di una linea grafica in grado di rendere
immediatamente riconoscibile la Rete e le iniziative promosse nel suo
ambito;
• promozione del sito internet della Rete al fine di favorire la comunicazione
interna fra i partecipanti e la valorizzazione verso l’esterno della rete
stessa e della progettualità delle organizzazioni aderenti (aggiornamento
49
e redazione newsletter mensile);
• organizzazione di una sessione pubblica per la presentazione e la
valorizzazione della rete nell’ambito del convegno finale.
Durata: febbraio/settembre 2008
Obiettivi
Il progetto prevede il consolidamento e lo sviluppo della Rete di Parità
nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino, nonché il trasferimento
dell’esperienza nelle altre Province Piemontesi.
Metodologia di intervento
Per la progettazione e la gestione delle attività di consolidamento e
ampliamento di strutture e reti sono state seguite modalità di intervento e
azioni che coniughino strategie e strumenti di uguaglianza di opportunità
e di concertazione. Ciò significa aver individuato nella concertazione una
metodologia propizia alle pari opportunità attraverso il coinvolgimento
attivo e responsabile di tutti gli attori pubblici e ponendo l’azione di rete
a completamento e integrazione di strategie di mainstreaming di genere,
come metodo di lavoro per uno sviluppo efficace, equo, responsabile.
Infatti, esperienze già avviate in tal senso sul territorio provinciale torinese,
proprio grazie all’impegno e alla guida strategica e metodologica della
Provincia di Torino, hanno dimostrato come l’esplicito inserimento del tema
delle pari opportunità nell’agenda politica delle iniziative di pianificazione
strategica costituisca un valido elemento di ammodernamento e un efficace
strumento di miglioramento della qualità della vita e dell’amministrazione
del territorio e di tutte le sue risorse.
Referenti organizzativi
Provincia di Torino
Assessora alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali
Corso Inghilterra, 7/9 - 10138 Torino
Tel. + 39 011 8617885 - 6 - Fax 011 8616801
e-mail: [email protected]
Enrico Chiais
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
50
Tel. 011 8617745
e-mail: [email protected]
Assistenza tecnica
Simona Musco
S.&T. s.c. - via Po, 40 - 10123 Torino
Tel. 011 8126730 - Fax 011 8178123
e-mail: [email protected] - sito internet: www.retediparita.it
LA Rete di parità
nello sviluppo locale della Provincia di
Torino
51
Progetto
La Rete degli Assessorati alle Pari Opportunità delle
Province Piemontesi: cooperare per contare
Ente finanziatore
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della Provincia di Torino
“Consolidamento e ampliamento di strutture e reti di partenariato”, che
fa parte del Piano di attività per la diffusione delle politiche di genere
“PRO.PO.STE.”, finalizzato a realizzare azioni integrate di rafforzamento,
valorizzazione, diffusione delle pari opportunità e della cultura di parità,
con il sostegno della Regione Piemonte sul Fondo Sociale Europeo Obiettivo
3 POR 2000-2006 Asse E - Misura E.1 - Linea 4.
Soggetto attuatore
Assistenza tecnica del progetto a cura di S.&T. s.c.
Cifra di finanziamento
Euro 15.500,00
Contenuti e durata del progetto
Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività:
• definizione del Programma di lavoro della rete per il biennio 20082010;
• individuazione degli obiettivi strategici della rete;
• rilevazione delle problematiche delle Amministrazioni Provinciali
attraverso la somministrazione di interviste alle Assessore alle Pari
Opportunità delle Province;
• calendarizzazione degli incontri della Rete in ciascuna della Province
Piemontesi;
• realizzazione di un opuscolo informativo sugli obiettivi e sulle finalità
strategiche della rete;
• promozione del progetto attraverso siti internet dell’UPI e delle Province
Piemontesi;
• realizzazione di un Protocollo di Intesa fra le amministrazioni partecipanti
per formalizzare la Rete;
• organizzazione di una sessione pubblica per la presentazione e la
valorizzazione della rete nell’ambito del convegno finale.
Durata: febbraio/settembre 2008
52
Obiettivi
Il progetto prevede la definizione di obiettivi operativi e di una strategia di
azione da implementare nelle singole realtà delle Province Piemontesi.
Obiettivo generale ed elemento centrale del progetto è creare un percorso
integrato, volto a sollecitare e attivare una specifica capacità di lavorare
in rete tra gli Assessorati Provinciali alle Pari Opportunità del territorio
piemontese e i soggetti che per le pari opportunità operano.
Questa strategia è stata individuata come vincente per la realizzazione
e diffusione di condizioni di uguaglianza, di equità sociale, di non
discriminazione, utile e vantaggiosa per focalizzare l’attenzione alla parità,
ovvero l’adozione di un modello di “governance di parità” per fare sistema
a livello regionale. Interlocutore privilegiato della Rete sarà, da un lato
l’Unione delle Province Piemontesi, dall’altro la Regione Piemonte.
Metodologia di intervento
La destinazione delle attività a tutti gli Assessorati delle Province
piemontesi e agli attori dello sviluppo definisce una metodologia di lavoro
che tiene in considerazione e valorizza le modalità e gli obiettivi di lavoro
e di programmazione a favore delle pari opportunità, tipici delle autorità
pubbliche, per una progettazione di azioni e di modalità di intervento
fortemente radicata sul territorio, capace di cogliere gli stimoli che da
questo provengono, orientata alla ricerca di risultati condivisi e praticabili.
In particolare, questa metodologia intende porsi in coerenza con la strategia
indicata dall’Unione Europea in relazione alle pari opportunità di genere:
considerare le donne come soggetti che devono poter partecipare insieme
e con la stessa dignità degli altri alla vita pubblica, sociale, civile, economica,
in un quadro complessivo di pari opportunità per tutti. Sulla base di questa
impostazione, si propone di declinare le azioni progettuali secondo una
“prospettiva di genere”, non come promozione di un approccio di tipo
settoriale, bensì come interpretazione della componente femminile quale
risorsa per lo sviluppo e per il raggiungimento di effettive condizioni di
uguaglianza e di equità.
53
Referenti organizzativi
Provincia di Torino
Assessora alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali
Corso Inghilterra, 7/9 - 10138 Torino
Tel.+ 39 011 8617885/6 - Fax 011 8616801
e-mail: [email protected]
Enrico Chiais
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617745
e-mail: [email protected]
Assistenza tecnica
Federica Pasqua
S.&T. s.c. - via Po, 40 - 10123 Torino
Tel. 011 8126730 - Fax 011 8178123
e-mail: [email protected]
La Rete degli Assessorati
alle Pari Opportunità
delle Province Piemontesi
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Progetto Il Centro Risorse Servizi Pari Opportunità-Mercato del
Lavoro: per una trasferibilità del progetto
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Misura E1 linea intervento 4 del P.O.R Regione Piemonte obiettivo 3 del
FSE 2000-2006, all’interno del progetto “PRO.PO.STE”, il Piano di attività di
diffusione della cultura di pari opportunità della Provincia di Torino.
Soggetto attuatore
Poliedra progetti integrati S.p.A., Corso Unione Sovietica 612/3/E, 10135
Torino
Cifra di finanziamento
Euro 12.450,00
Contenuti e durata del progetto
Per diffondere il modello di implementazione del CRS-PO-MdL la Provincia
di Torino ha organizzato un ciclo di seminari per operatori presso enti locali
del territorio col seguente programma:
• Presentazione del Centro Risorse Servizi Pari Opportunità e Mercato del
Lavoro della Provincia di Torino e stimoli alla progettualità locale.
• Presentazione del sito internet del Centro Risorse Servizi PO-MdL della
Provincia di Torino.
• Presentazione delle attività realizzate dal CRS-PO-MdL (dei più recenti
prodotti e progetti di ricerca).
A supporto della diffusione e della trasferibilità sono stati realizzati i seguenti
prodotti: volantino descrittivo del CRS, brochure di approfondimento sulla
modellizzazione del CRS-PO-MdL e relative slide, sezione del sito internet
del CRS dedicata al trasferimento della buona pratica.
Il progetto si è svolto da febbraio 2008 a settembre 2008.
Obiettivi
Diffusione del modello di implementazione del Centro Risorse Servizi Pari
Opportunità e Mercato del Lavoro della Provincia di Torino e delle sue
attività.
55
Metodologia di intervento
• Realizzazione di documentazione relativa alla modellizzazione del
Centro Risorse Servizi a sostegno di una sua replicabilità da parte degli
Enti interessati ad implementarlo e della diffusione della conoscenza dei
servizi che realizza a favore di tutti i soggetti interessati alla tematica
delle Pari Opportunità e del Mercato del Lavoro.
• Trasferimento del modello attraverso incontri di presentazione sul
territorio e realizzazione area dedicata del sito internet del CRS.
Destinatari / beneficiari
Operatori: soggetti pubblici e privati erogatori di servizi per il mercato del
lavoro e le pari opportunità
Utenti finali interessati all’argomento delle Pari Opportunità e del Mercato
del Lavoro.
Referenti
Poliedra progetti integrati S.p.A.
Monica Occelli
Pari Opportunità e Innovazione Organizzativa
Corso Unione Sovietica 612/3E, 10135 Torino
e-mail: [email protected]
Tel. +39 011 3473774 interno 266 Fax +39 011 3473777
Per maggiori informazioni
CRS-PO-MdL della Provincia di Torino
Michele Fortunato
Corso Inghilterra 7/9 - 10138, Torino
e-mail: [email protected]
sito internet: www.provincia.torino.it/pari_opportunita/crspo/index.htm
e-mail, riferimento servizi:
[email protected]
[email protected]
Il Centro Risorse Servizi
Pari Opportunità - Mercato del Lavoro
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Profilo
Ruolo, progetti e reti della Consigliera di Parità
provinciale
La Consigliera di Parità è una figura istituzionale, nominata dal Ministero del
Lavoro di concerto con quello delle Pari Opportunità, finalizzata a garantire
l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne sul lavoro.
La sua attività si concretizza nella promozione di politiche di pari opportunità
nei confronti di soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del
lavoro, cui affianca una specifica attività di prevenzione e tutela contro la
discriminazione di genere: un’attività di consulenza gratuita a lavoratrici e
lavoratori e la promozione di Progetti di Azioni Positive nei confronti delle
amministrazioni pubbliche e delle aziende private, volti a favorire le donne
nel MDL anche attraverso politiche di conciliazione tra i tempi di vita e di
lavoro.
Per individuare procedure efficaci e comuni in materia di pari opportunità e
rafforzare l’azione sinergica rispetto alla tutela di lavoratrici e lavoratori, la
Consigliera di Parità ha avviato un’intensa attività in rete con enti, istituzioni,
organismi di parità, parti sociali e datoriali attivi sul territorio.
Sono state così attivate:
• Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
• Rete delle Referenti di Parità delle Agenzie Formative
• Rete con Direzione Provinciale del Lavoro e Organizzazioni Sindacali
• Rete dei Comitati Pari Opportunità di ASL e ASO della provincia di
Torino
• Rete delle Mediatrici Culturali
• Rete con Associazioni Datoriali e Sindacali per la promozione di politiche
per la conciliazione vita/lavoro e l’applicazione dell’articolo 9 della legge
53/2000. (In via di definizione)
I progetti avviati per l’anno 2007/2008 sono molteplici e differenti.
Sono state avviate le seguenti campagne informative:
• “I nostri auguri tra opportunità e diritti” opuscolo sulla tutela della
maternità, pubblicato in 7 lingue
57
• “Azienda amica delle mamme e dei papà” pubblicazione rivolta alle
aziende, con esempi pratici e indicazione degli incentivi riservati alle
imprese sensibili alla conciliazione.
È stato riconfermato l’impegno e il sostegno per la realizzazione al servizio
“Vicino a te”, il Camper di Telefono Rosa nato nel marzo 2006 per
promuovere i servizi contro la violenza alle donne.
In ambito lavorativo è stata promossa un’indagine, coordinata da Anna
Ferrero, che ha approfondito la situazione della managerialità al femminile
in provincia di Torino.
È stato sponsorizzato anche per l’edizione 2008 il premio “Donna
Innovazione”, nell’ambito dello Start Cup Piemonte che assegna un
riconoscimento alla migliore idea progettuale proposta da donne.
In collaborazione con l’Associazione Almaterra Centro Interculturale delle
Donne Alma Mater è in fase di realizzazione la ricerca-azione “I lavori
delle donne” finalizzata ad esplorare l’attuale situazione dei lavori delle
donne migranti, mettendo a confronto i vari sportelli cittadini a cui esse si
rivolgono.
Attraverso i Centri per l’Impiego si sta attivando il progetto d’indagine
“Disabilità e lavoro al femminile” : una ricerca quantitativa/qualitativa su
donne, lavoro e disabilità, che permetterà di capire come le donne disabili
vengono inserite e/o reinserite nel mondo del lavoro.
Attraverso la collaborazione con l’Associazione Activa Donna si sta
procedendo ad indagare la presenza delle donne che si rivolgono alle
agenzie interinali e come viene gestita la conciliazione in una situazione di
precariato; l’indagine andrà di pari passo con il proseguimento della ricerca,
con la Direzione Provinciale del Lavoro - Servizi Ispettivi, sulle donne che si
dimettono entro il primo anno di età del bambino.
Le ricerche sono finalizzate, attraverso la comparazione dei dati con i
Centri per l’Impiego e il Centro Risorse Servizi - Mercato del Lavoro della
Provincia, a fornire un quadro completo della situazione lavorativa delle
donne attraverso cui attivare delle politiche ad hoc.
58
È stato avviato il progetto “C’è parità per te! C’è parità per tutti” un percorso
di orientamento in un’ottica di genere per i ragazzi della scuola secondaria.
(scheda pag 69)
È stato realizzato il progetto “+ donne x lo sport” che, attuando la
dichiarazione d’impegno firmata dal Comune e dalla Provincia di Torino e
dalla Regione Piemonte, attraverso alcune importanti iniziative, promuove
le pari opportunità nello sport.
Per l’anno 2009, si prevede il mantenimento e il potenziamento delle reti
attraverso incontri periodici di confronto.
La Consigliera proseguirà, inoltre, con la formazione attraverso corsi sulle
politiche attive del lavoro e sulla normativa a tutela della maternità e
paternità.
Per saperne di più sulle attività, la normativa, i progetti e le pubblicazioni è
visitabile il sito www.consiglieraparitatorino.it su cui è possibile richiedere
l’iscrizione alla newsletter trimestrale e partecipare al blog della Consigliera
di Parità.
Ufficio della Consigliera di Parità
c/o Provincia di Torino
Via Maria Vittoria 12 - 10123 Torino
Tel. 011 8612771 - Fax 011 8612889
e-mail: [email protected]
Ruolo, progetti e reti della
Consigliera
di Parità provinciale
59
Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 11.30
Salotto Verde
Coordinamento Donne Artiste e Arte del ricamo
a cura della Provincia di Torino
Coordinamento Banche del Tempo
a cura della Provincia di Torino
La Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la
ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico
della Nazione.
Costituzione italiana
Art. 9
60
Profilo
Coordinamento Donne Artiste e Arte del ricamo
Attraverso il Fondo Sociale Europeo nel 2004 parte il progetto della Rete
Culturale Virginia che, con la Consigliera di Parità provinciale, intende
valorizzare il pensiero femminile e le modalità che le donne sanno esprimere
e che a loro maggiormente corrispondono.
L’idea nasce dalla consapevolezza che l’arte e la cultura che le donne sono
in grado di produrre non corrisponde ad un’adeguata visibilità.
In seguito la Rete Culturale Virginia promuove il progetto “Adotta un’artista”,
che continua ancora, un’azione per fare incontrare le artiste del catalogo
multimediale del portale www.reteculturalevirginia.net con gli enti locali
per dare opportunità di lavoro alle artiste stesse.
Gli enti che adottano un’artista di Virginia, possono acquisire una maggiore
visibilità rispetto alle loro iniziative attraverso il portale stesso, attraverso
vari eventi (seminari, incontri che la Provincia fa ogni anno) e attraverso
anche uno specifico logo di riconoscimento.
Nell’ottobre del 2007 la Rete Culturale Virginia partecipa con la sua prima
mostra di pittura, scultura, fotografia e scrittura alla Fiera Internazionale
dei diritti e delle pari opportunità per tutti, Melting Box.
Nel 2008 la Provincia sollecita la nascita dell’Associazione Nazionale di
promozione sociale “Rete Culturale Virginia” affinché diventi uno strumento
autonomo d’intervento sociale nel campo dell’arte, soprattutto per le
donne.
L’Assessorato alle pari opportunità della Provincia di Torino promuove
inoltre il Coordinamento provinciale per la creatività artistica delle donne
attraverso un Protocollo d’intesa a cui aderiscono le associazioni culturali,
artistiche sul territorio della Provincia, creando una rete tematica che unisca
le Associazioni per condividere azioni, strumenti, patrimoni storici e tecnici,
informazioni ecc...
Il primo tavolo tematico (26/09/08) è delle Associazioni per il recupero e
lo sviluppo delle scuole tradizionali di ricamo. Un’eccellenza artistica che è
molto diffusa e significativa .
La creatività femminile, individuale e di gruppo, sta assumendo sul territorio
della provincia torinese uno speciale rilievo per la qualità e la quantità delle
iniziative presenti. Per sostenere questo momento così positivo, la Provincia
di Torino ha censito le Associazioni che operano nel campo del recupero e
61
dello sviluppo delle tecniche tradizionali di ricamo legate alla memoria del
territorio.
è stato scelto non a caso il ricamo, peculiare aspetto della tradizione creativa
femminile, per dare inizio ad un progetto di attenzione che riguarderà
poi tutta l’eccellenza artistica ed artigiana delle donne: un impegno a dar
voce ad una realtà articolata e diffusa, mai invasiva, spesso sommessa ma
oltremodo significativa.
In questo contesto la Rete Culturale Virginia organizza e promuove l’avvio
dell’attività del Coordinamento.
Contatti
Liviana Tosi
Tel. 011 8100211
e-mail: [email protected]
Coordinamento
Donne Artiste e Arte
del ricamo
62
Profilo
Coordinamento Banche del Tempo
La Banca del Tempo
Le Banche del Tempo realizzano una concreta attuazione dei principi di
eguaglianza e di solidarietà tra i cittadini, riconosciuti negli artt. 2 e 3 della
Costituzione, poiché contribuiscono a realizzare e a diffondere nuove forme
di aiuto reciproco, utilizzando come unità di misura delle attività scambiate
un’ unità universale e identica per tutti: il tempo. Inoltre, come indicato dalla
Legge n.53/2000, art.27, le Banche risultano uno strumento fondamentale
“Per favorire lo scambio di servizi di vicinato, per facilitare l’utilizzo dei
servizi della città e il rapporto con le pubbliche amministrazioni, per favorire
l’estensione della solidarietà nelle comunità locali e per incentivare le
iniziative di singoli e gruppi di cittadini, associazioni, organizzazioni ed enti
che intendano scambiare parte del proprio tempo per impieghi di reciproca
solidarietà e interesse.”
La Banca del Tempo non è un’associazione di volontariato, bensì un luogo
dove i soci attuano uno scambio reciproco di prestazioni, offrendo ciò che
sono in grado di dare e ricevendo ciò di cui hanno bisogno: si tratta di scambio
del tempo e delle attività attraverso un patto di reciproca responsabilità tra
i soci della Banca. È un modo simpatico per rendersi utili, conoscere nuove
persone e ripristinare i rapporti di vicinato, valorizzare le proprie capacità e
risolvere alcuni dei problemi che quotidianamente si affrontano. Il servizio
si struttura come un Dare e Avere di Tempo, regolato per mezzo di un
“libretto degli assegni” (ore e non denaro) e di un estratto conto periodico
gestito dalla Banca.
La Banca del Tempo si differenzia dalle normali realtà che operano nel terzo
settore, il valore “economico” delle prestazioni è rappresentato dal Tempo.
Il Tempo che diventa moneta di scambio della solidarietà. L’idea di fondo
della Banca è un idea di solidarietà che non si fonda su una relazione di
puro e semplice volontariato, dove è immediato identificare un benefattore
che “dona” ed un beneficiario che riceve. La Banca del Tempo vuole
invece valorizzare le capacità di ogni socio secondo un’ottica di reciproco
scambio, il ruolo di beneficiario e benefattore non sono più immobili ma
interscambiabili e le competenze di ognuno diventano patrimonio comune
a tutta la Banca.
63
Coordinamento provinciale Banche del Tempo
L’esperienza del Coordinamento Provinciale Banche del Tempo ha avuto
inizio nel dicembre del 1996 per iniziativa della Commissione Consiliare Pari
Opportunità e dall’Area Attività Sociali -Servizio Programmazione Solidarietà
Sociale della Provincia di Torino, con un preciso ruolo di promozione,
informazione e coordinamento delle esperienze di Banca del Tempo presenti
sul territorio provinciale e di quelle in via di attivazione.
L’incremento numerico delle Banche del Tempo in provincia è stato
rilevante: dalle 5 iniziali del 1997 si è passati alle 22 di oggi, e ciò segnala il
crescente interesse che questa esperienza di scambio solidale suscita nella
cittadinanza. La presenza del coordinamento ha favorito inoltre l’avvio
delle prime esperienze di confronto tra Banche del Tempo italiane e quelle
estere, in prevalenza europee..
L’Ufficio Tempi della Provincia di Torino, istituito nel corso del 1997, ha
compiti di segreteria e di coordinamento delle diverse iniziative sulle
Banche dei Tempi e politiche dei tempi ed è la struttura tecnica operativa
che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica dei
tempi promosse dallo specifico Assessorato provinciale.
Il Lunedì 14 gennaio 2008 è nata l’associazione di promozione sociale
“COORDINAMENTO BANCHE DEL TEMPO DELLA PROVINCIA DI TORINO”.
Alla quale hanno aderito le Banche di: Chieri - Ciriè - Moncalieri - Nichelino Settimo Torinese - Val Pellice - Torino Abc Dei Bimbi - Torino II Circoscrizione
- Torino IV Circoscrizione - Torino VIII Circoscrizione.
Presidente dell’associazione è la Sig.ra Maria Rosalba Vinci Presidente della
BdT di Chieri.
La decisione di dar vita ad un’associazione indipendente di coordinamento è
stata presa anche per seguire gli orientamenti che le BdT italiane -attraverso
la costituzione dell’Associazione Nazionale Banche del Tempo avvenuta il
23 Giugno 2007 ad Alì Terme (Me), si sono date in ambito nazionale, e cioè
di progressiva indipendenza dagli enti locali, pur mantenendo e rafforzando
le collaborazioni in essere.
L’associazione COORDINAMENTO BANCHE DEL TEMPO DELLA PROVINCIA
DI TORINO rappresenta la conclusione di un primo percorso, durato 11 anni,
di fertile collaborazione tra le BdT e la Provincia di Torino. Il coordinamento
provinciale nasceva nel 1996, su iniziativa della Commissione Consiliare
64
Pari Opportunità, con al suo attivo 5 BdT. Oggi partecipano alle sue attività
22 Banche e di queste già dieci hanno deciso di aderire alla neonata
associazione.
La costituzione dell’associazione COORDINAMENTO BANCHE DEL TEMPO
DELLA PROVINCIA DI TORINO vuole essere il primo passo di un nuovo
cammino di crescita che attraverso nuove forme di collaborazione con la
Provincia di Torino assicuri uno sviluppo autonomo ed indipendente delle
Banche presenti sul nostro territorio.
Obiettivi
• Gli obiettivi del Coordinamento si traducono essenzialmente nella volontà
di fare delle Banche del Tempo una risorsa centrale dell’organizzazione
dei tempi di vita quotidiana, dell’individuo e collettiva. La BdT quale fonte
di ricchezza sia in risposta alle innumerevoli incombenze che riempiono
i tempi quotidiani del singolo cittadino sia in qualità di interlocutore
pubblico e risorsa per la soddisfazione di quelle richieste collettive, in
ambito di politiche dei tempi, alle quali le istituzioni non riescono ad
adempiere. In sintesi:
• fornire sostegno ai cittadini associati alle Banche del Tempo esistenti nel
territorio provinciale
• dare visibilità alle BdT esistenti sul territorio , far conoscere le loro iniziative
e favorire le relazioni e gli scambi tra cittadini, Banca e comuni.
• decentrare e semplificare, in una logica di vera sussidiarietà, i sistemi di
rappresentanza degli interessi e delle responsabilità in modo da conferire
maggiore importanza e dignità al ruolo dei poteri locali;
• creare un Centro di Documentazione nazionale sulle politiche temporali
comprendente un servizio di consultazione e prestito gratuito aperto a
tutta la cittadinanza.
• collaborare con la Rete Nazionale delle Banche del Tempo
• garantire un punto telefonico d’informazione sulle BdT
• conoscere l’esperienze delle BdT regionali e italiane, confrontandole a
livello europeo con quelle esistenti in Europa col fine di favorire rapporti
continuativi con queste realtà
• analizzare le principali pratiche di sostegno promosse dalle pubbliche
amministrazioni europee in favore delle BdT e rilevare i bisogni sociali
legati alla loro nascita creare, insieme alle altre istituzioni, una rete di
supporto e di collegamento a livello nazionale
65
Gli strumenti del Coordinamento:
• una riunione mensile tra tutti gli aderenti delle BdT del territorio
provinciale con spazi di mutuo aiuto e di confronto delle esperienze tra
le diverse BdT
• momenti di formazione permanente, sotto forma di Seminari formativi
-a cadenza annuale- sui temi di interesse manifestati dalle BdT.
• interventi di sostegno all’elaborazione progettuale per l’apertura e/o
l’innovazione delle esperienze di BdT
• specifico spazio web di informazione e consultazione sulle diverse realtà
di BdT esistenti sul territorio provinciale corredato di tutte le informazioni
utili per accedervi
• attivazione di un Centro di Documentazione sulle politiche dei tempi e di
genere con prestito gratuito di materiale
Referenti
Alessio Forgelli
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Provincia di Torino
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. +39 011 8617864 - Fax. +39 011 8617853
e-mail: [email protected]
Coordinamento
Banche del Tempo
66
Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00
Salotto Rosso
P.I.P.O.L.
Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuoLe
M. E1 Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3
FSE 2000 - 2006
a cura di Poliedra progetti integrati S.p.A.
è compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e
la eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l’effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Costituzione italiana
Art. 3
67
Progetto P.I.P.O.L.
Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle
scuoLe
Misura E1 Linea di intervento 4 del P.O.R. Regione Piemonte Ob.3
del FSE 2000-2006 - diffusione della cultura di pari opportunità
in ambito scolastico
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Poliedra Progetti Integrati S.p.A.
Corso Unione Sovietica 612/3/E 10135 Torino
Cifra di finanziamento
Euro 73.040,00
Contenuti
POF di genere
• Progettazione, redazione e promozione della guida al POF DI GENERE.
• Servizio on demand di consulenza e assistenza tecnica per la redazione
di un POF DI GENERE.
Percorsi e strumenti
• Progettazione, organizzazione e realizzazione dei seguenti strumenti:
racconto, raccolta di percorsi didattici, DVD dell’animazione teatrale
per scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo
grado, canovaccio per la messa in scena dell’animazione teatrale.
Buone pratiche
• Raccolta e condivisione delle buone pratiche in ambito didattico circa
l’introduzione delle pari opportunità nelle scuole. Nello specifico sono
state individuate le buone pratiche sviluppate sul territorio, i POF DI
GENERE realizzati e delle indicazioni bibliografiche nell’ambito delle
educazione alle pari opportunità.
Comunicazione
• Promozione delle iniziative progettuali.
• Restituzione e diffusione dei risultati conseguiti.
Rete interprovinciale sulle politiche scolastiche gender oriented
68
• Avvio, sviluppo e consolidamento della rete mediante l’organizzazione
del confronto tra tutte le province piemontesi sulle attività condotte in
merito all’educazione alle pari opportunità nelle scuole.
Durata del progetto
Febbraio 2008 - Settembre 2008
Obiettivi del progetto
Gli obiettivi che si intendono ottenere con la realizzazione delle attività
sopra elencate sono:
• Sensibilizzare e stimolare il dibattito tra allievi e allieve sul tema
dell’educazione alla condivisione delle responsabilità domestiche e di
cura.
• Dotare gli/le insegnanti di modelli utili e strumenti concreti per
trasmettere il sapere di genere alle nuove generazioni.
• Inserire nel Piano dell’Offerta Formativa, e quindi nella comunicazione
realizzata verso i genitori, la prospettiva di genere e gli strumenti e le
attività destinati a concretizzarla nella pratica educativa scolastica.
Metodologia di intervento
La metodologia adottata nell’ambito delle attività ha tenuto conto
dell’approccio integrato presente nel progetto e delle esigenze che hanno
manifestato i/le destinatari/e. Nello specifico si sono adottati i seguenti
approcci metodologici:
• in relazione alle attività relative al POF DI GENERE, è stata realizzata
una GUIDA PER IL POF DI GENERE grazie alla presenza di un comitato
scientifico che ne ha validato i contenuti; quindi si è cercato il confronto
con i/le dirigenti scolastici/che e i/le docenti incontrati/e in ogni singola
scuola contattata e si è messo a punto il processo di funzionamento del
servizio on demand di consulenza e assistenza tecnica;
• in relazione alle attività relative a percorsi e strumenti sono stati realizzati
i seguenti strumenti:
• il racconto “Casa Pari” che attraverso i protagonisti Condi e Vido
vuole stimolare bambini/e e ragazzi/e a ad affrontare il tema
dell’ineguale divisione tra uomini e donne del lavoro domestico
e delle responsabilità della vita quotidiana; il racconto è stato
distribuito a tutte le scuole contattate ed è disponibile per tutte le
69
altre scuole interessate sul sito della Provincia di Torino al seguente
link:
http://www.provincia.torino.it/speciali/2008/pipol/;
• tre DVD (in modo da avere una edizione del DVD per ciascun
ordine e grado scolastico) dal titolo “strumento didattico per
l’educazione alla condivisione delle responsabilità domestiche
e di cura” contenenti una animazione teatrale che riprende i
personaggi “Condi e Vido” ed i contenuti del racconto “Casa Pari”
per far riflettere gli alunni/e sul tema della condivisione delle
responsabilità domestiche e di cura;
• un documento di raccolta di percorsi didattici che propone
strumenti e metodologie d’uso per effettuare attività, facilmente
realizzabili, con le/gli alunne/i per guidare alla riflessione sulle
pari opportunità e in particolare sul tema della condivisione del
lavoro domestico e di cura; il documento è organizzato in tre parti
ognuna dedicata ad un ordine e grado scolastico. La raccolta di
percorsi didattici è stata distribuita a tutte le scuole contattate
ed è disponibile per tutte le altre scuole interessate sul sito della
Provincia di Torino al seguente link:
http://www.provincia.torino.it/speciali/2008/pipol/;
• un canovaccio per l’animazione teatrale finalizzato all’attività di
animazione nelle scuole cui hanno assistito più di 30 classi per un
totale di più di 650 alunni/e di scuole di ogni ordine e grado della
provincia di Torino;
• in relazione alle attività relative alle buone pratiche sono stati indicati
dei criteri utili ad implementare l’attenzione al “genere” nel catalogo
del CeSeDi; è stata realizzata una griglia per la rilevazione delle buone
pratiche finalizzata alla diffusione della cultura di genere nelle scuole; è
stato realizzato un catalogo di buone pratiche grazie alla collaborazione
con il Ce.Se.Di e grazie alle attività della rete interprovinciale sulle
politiche scolastiche gender oriented per massimizzare l’impatto dei
progetti locali e valorizzarne i risultati;
• in relazione alle attività relative alla comunicazione sono stati realizzati e
diffusi materiali promozionali e sono stati organizzati:
• il workshop “AZIONI INTEGRATE DI PARI OPPORTUNITÀ IN AMBITO
SCOLASTICO” , rivolto agli/alle insegnanti delle scuole di ogni ordine
e grado della provincia di Torino, nel quale sono state presentate
dalla Provincia di Torino le attività rivolte alle scuole in tema di
70
promozione delle pari opportunità, e dalla Regione l’iniziativa
didattica rappresentata dal Kit “Parità: la scuola fa la differenza”;
• una conferenza stampa di lancio delle attività;
• un evento finale chiamato “festa della condivisione”;
• in relazione alla rete interprovinciale sulle politiche scolastiche gender
oriented, è stato organizzato un incontro di lancio che ha previsto
lo svolgimento di tavoli ed incontri per realizzare da un lato degli
approfondimenti tematici su questioni legate alla promozione delle pari
opportunità nelle scuole e dall’altro lato per aggiornare periodicamente
le province tra loro sulle attività svolte con le scuole dei diversi territori
provinciali.
Al termine del progetto è previsto un documento di restituzione sulle attività
progettuali e sui risultati conseguiti.
Criteri di selezione dei destinatari / beneficiari
Le scuole sono state selezionate tenendo conto dei seguenti criteri:
• presenza di scuole in rappresentanza dei tre ordini e gradi (primaria,
secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado);
• presenza di scuole appartenenti ai principali centri del territorio della
provincia di Torino;
• disponibilità ed interesse delle scuole ad aderire alle attività.
Referenti organizzativi
Per la Provincia di Torino
Alessio Forgelli
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. 011 8617864
e-mail: [email protected]
P.I.P.O.L.
Progetto Integrato
per le Pari
Opportunità nelle
scuoLe
Per Poliedra progetti integrati S.p.A.
Paolo Sabbatini - Monica Occelli
Corso Unione Sovietica 612/3/e 10135 Torino
Tel. +39 011 3473774 (int. 276) - Fax +39 011 3473777
e-mail: [email protected]
71
Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00
Salotto Verde
AIDS SCUOLA - prevenzione AIDS, giovani donne a
scuola
a cura del Gruppo Abele - Università della strada e
piano giovani
Corso di formazione politica - fare leadership in
chiave di genere
Edizione di Torino - autunno 2008
progetto
Centro Eurolatinoamericano di Formazione Politica
“Mujeres y Ciudad”
a cura di Centro Eurolatinoamericano Mujeres
y Ciudad Red Mujeres y Ciudad Diputación de
Barcelona
C’è parità per te! C’è parità per tutti!
a cura di ASSOT S.r.l.
Dallo scontro all’ascolto
a cura di Associazione Donne & Futuro o.n.l.u.s.
“Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità”
Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti
delle scuole medie superiori della provincia di
Torino
a cura del Servizio Lgbt della Città di Torino
Mai più violenza sulle donne
a cura di Amnesty International in collaborazione con
La scuola è aperta a tutti.
Costituzione italiana
Art. 34
72
il CIRSDe dell’Università di Torino e il CeSeDi
Costruzione dell’identità di genere e violenza
a cura dell’ Università degli Studi di Torino - CIRSDe in
collaborazione con Amnesty International
ScambiOre superiore
a cura dell’Associazione Basta un ritaglio - Banca del
Tempo a San Salvario
Teniamoci d’occhio mentre cresciamo
M. E1 Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 FSE
2000 - 2006
a cura di Bluebook S.r.l. e Fondazione TRG onlus
73
Progetto AIDS SCUOLA - Prevenzione AIDS, giovani donne a scuola
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Università della Strada e Piano Giovani dell’ Associazione Gruppo Abele
Corso Trapani, 95 - 10141 Torino
Cifra di finanziamento
Per il 2007 euro 4.680,00; per il 2008 euro 4.835,00.
Contenuti
L’aumento della diffusione del virus dell’AIDS, soprattutto tra le giovani
donne, in quanto soggetti più vulnerabili, necessita che di AIDS si continui a
parlare in termini di informazione e di diffusione di buone pratiche di salute,
perché l’AIDS non è una patologia legata a particolari gruppi a rischio, ma a
comportamenti a rischio.
Obiettivi
Sensibilizzare sulla problematica relativa alle malattie sessualmente
trasmissibili (in specifico sul contagio del virus HIV) attraverso informazioni
corrette ed adeguate per ridurre la diffusione tra i giovani creando
consapevolezza e capacità di comportamenti autoprotettivi nei confronti
della propria e dell’altrui salute.
Attivare, tra le studentesse motivate, un gruppo competente che acquisisca,
elabori e crei proposte, messaggi in grado di divulgare l’informazione ed
esprimere nuovi modi di comunicazione pertinenti ed adeguati ai loro
contesti, attraverso un laboratorio di approfondimento che coinvolga, renda
le ragazze protagoniste e permetta loro di essere veicolo di informazioni
corrette nel gruppo dei pari e nelle relazioni soggettive significative.
Metodologia di intervento
L’intervento è articolato in quattro fasi:
• fase di approccio con le/gli studenti attraverso un contatto diretto, di
presentazione dell’iniziativa, classe per classe;
• fase informativa nell’ambito di un evento rivolto a tutta la scuola di
presentazione delle problematiche intorno all’AIDS, dagli aspetti diffusivi
74
a quelli divulgativi e preventivi con l’utilizzo di una metodologia interattiva,
con l’ausilio di video, immagini video, lavori in gruppi e in plenaria con
raccolta delle proposte emerse;
• fase elaborativa organizzata in quattro incontri a partecipazione
volontaria, al di fuori dell’orario scolastico, di progettazione sulla
prevenzione dell’AIDS attraverso il modello della peer education;
• fase conclusiva e propositiva che prevede un incontro tra tutte le classi
e le scuole che hanno partecipato all’iniziativa per presentare i lavori, le
idee, i prodotti elaborati in presenza di autorità istituzionali (assessore,
presidi, sindaci…) e di esperti nel settore.
Criteri di selezione delle scuole
Scuole a carattere prettamente femminili in quanto numericamente le
donne, in giovane età, sono maggiormente a rischio di contagio di malattie
sessualmente trasmissibili.
Scuole a carattere educativo sociale in quanto le donne sono soggetti
più deboli, ma sono anche soggetti che hanno maggiori possibilità di
essere moltiplicatrici di informazioni e di diffusione di buone pratiche
comportamentali di salute.
Il criterio artistico per l’attivazione di competenze creative per nuovi
messaggi divulgativi, pubblicitari e promotori di salute e di benessere.
Nell’individuare i poli scolastici, abbiamo ritenuto importante che uno
fosse inserito nel contesto della città di Torino e l’altro periferico all’area
metropolitana per avere un confronto tra contesti territoriali differenti.
Durata del progetto
Anni scolastici 2006 - 2007 e 2007 - 2008
Elenco Scuole
I poli educativi con cui abbiamo lavorato nel corso dell’anno 2006 - 2007
• Istituto d’arte “F. Faccio” - Castellamonte
• Liceo pedagogico “Regina Margherita” - Torino
I poli metropolitani coinvolti per l’anno 2007 - 2008
• Istituto grafico pubblicitario “A. Steiner” di via Monginevro - Torino
• Istituto grafico pubblicitario “ F. Balbis” - Torino
• Liceo pedagogico “D. Berti” - Torino
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Il polo periferico individuato per l’anno 2008 - 2009
• Liceo classico, con indirizzo liceo delle scienze sociali, liceo psicopedagogico, liceo linguistico “G.F. Porporato” - Pinerolo
AIDS SCUOLA
Prevenzione AIDS
giovani donne a scuola
Referente
Milena Sciaudone
Tel. 011 3841073 - e-mail: [email protected]
76
Progetto
Centro Eurolatinoamericano di Formazione Politica
“Mujeres y Ciudad”
Ente finanziatore
Cofinanziato dalla Commissione Europea, all’interno del Programma
URB-AL di rafforzamento dei Governi Locali
Soggetto attuatore
Coordinato dalla Diputación di Barcellona, partecipano come enti associati:
Municipio del Distrito Metrpolitano de Quito (Sede Sudamericana),
Municipio de San José de Costa Rica (Sede Centroamericana); Gobierno
de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires); Provincia di Torino; Oficina de
UNIFEM para Cono Sur e Brasilia
Cifra di finanziamento
Euro 1.142.139
Contenuti e durata del progetto
Durata: dal 1 settembre del 2006 al 31 dicembre del 2008
Le attività del progetto si concentrano sulla formazione, ricerca, creazione
e rafforzamento di reti di scambio di esperienze e buone prassi, il tutto
attraverso:
• il corso di formazione politica “Fare leadership in chiave di genere”.
Il corso si svolge secondo due diverse edizioni: un’edizione prevede
esclusivamente attività formativa on-line, l’altra, attività formativa in
aula.
• il Centro Risorse virtuali
• Forum di dibattito on-line
• Premi alla ricerca “Mujeres y Ciudad”
Il progetto inoltre, attraverso la loro partecipazione alle edizioni in aula
del corso di formazione politica “Fare leadership in chiave di genere”,
facilita la prossimità e lo scambio di esperienze tra donne leader europee e
latinoamericane.
Obiettivi
Promuovere l’accesso e consolidare la presenza delle donne negli ambiti
77
di presa di decisione a livello locale al fine di conseguire una maggiore
rilevanza politica e avanzare verso una società più democratica. L’obiettivo
strategico del progetto è rafforzare il ruolo delle donne nella vita pubblica,
sia in ambito istituzionale sia in quello rappresentato dall’universo
dell’associazionismo, sviluppandone le capacità di difesa dei propri interessi
di genere e di incisione sulle priorità delle agende politiche locali, regionali
e internazionali, attraverso reti e organizzazioni.
Metodologia di intervento
I materiali e gli strumenti didattici del corso sono stati realizzati da esperte
europee e latinoamericane. Elemento fondamentale dei percorsi formativi
è rappresentato dalle stesse esperienze e testimonianze delle donne che
vi partecipano che diventano parte integrante del corso e del processo di
apprendimento. Le lezioni infatti prevedono laboratori che si sviluppano
sulle esperienze reali delle alunne.
La collaborazione tra gli enti associati si svolge in un’ottica di lavoro in rete
e di reciproco scambio con l’obiettivo di promuovere, nei governi locali,
politiche di formazione rivolte a donne leader.
Criteri di selezione dei destinatari / beneficiari
Il progetto si rivolge a donne leader locali:
• Donne leader di istituzioni politiche locali
• Donne leader di organizzazioni della società civile
• Giovani donne impegnate che vogliano accedere alla politica
Per partecipare ai percorsi formativi e di scambio previsti dal progetto non
si richiede formazione universitaria, conoscenza e/o esperienza pregressa
sulle tematiche di genere.
Altre informazioni utili sui destinatari / beneficiari
http://urbal.diba.cat/mujeresyciudad/default.php
Referenti
Centro Eurolatinoamericano Mujeres y Ciudad Red Mujeres y Ciudad
Diputación de Barcelona
Tel. +34 93 402 22 22 (ext 81225) - Fax + 34 93 402 24 73
e-mail: [email protected]
78
CIRSDe - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne
Via S. Ottavio, 20 - 10124 Torino
Tel. +39 011 670 31 29 - fax: 011 670 32 70
mail: [email protected]
Provincia di Torino
Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi
Corso Inghilterra 7/9 - 10138 Torino
Tel. +39 011 8617864 - fax. +39 0118617853
mail: [email protected]
Centro Eurolatinoamericano di
Formazione Politica
“Mujeres y Ciudad”
79
Progetto C’è parità per te! C’è parità per tutti!
Ente finanziatore
Provincia di Torino - Consigliera di Parità della provincia di Torino
Soggetto attuatore
ASSOT S.r.l. Agenzia di Sviluppo Sud Ovest Torino - per il territorio dei
Comuni di Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta di Torino, Volvera
e della Comunità Montana Val Sangone (comuni di Coazze, Giaveno, Reano,
Sangano, Trana, Valgioie) - Via Alfieri, 21 - 10043 Orbassano
Cifra di finanziamento
Euro 13.489,32
Contenuti
L’attività prevede due momenti distinti:
1. il percorso di orientamento in un’ottica di parità di genere, che si rivolge
alle ragazze ed ai ragazzi che stanno frequentando il secondo anno della
scuola secondaria di primo grado;
2. un concorso di idee per la creazione di un logo/immagine accompagnato
da slogan, per la promozione del concetto di parità di genere. I migliori
prodotti verranno utilizzati per la realizzazione di manifesti da diffondere
presso i comuni ove hanno sede le scuole partecipanti.
Il percorso si articola in 3 incontri di 2 ore ciascuno che prevedono i seguenti
contenuti:
1. incontro: presentazione del percorso; raccolta delle aspirazioni dei
singoli; riflessione sull’utilità dell’avere un obiettivo; costruzione
di una definizione di pari opportunità; riflessione e confronto sulle
rappresentazioni relative alle professioni e gli stereotipi di genere ad
esse legati;
2. incontro: avvio percorso per impostare un primo progetto personale;
individuazione e riflessione su alcune caratteristiche della scelta formativa
in relazione anche a precisi obiettivi professionali e al superamento di
alcuni luoghi comuni;
3. incontro: conclusione del percorso per l’impostazione del progetto
personale; costruzione del layout del manifesto (prodotto finale).
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Obiettivi
• Accrescere nelle studentesse e negli studenti una maggiore consapevolezza
sulle scelte per il futuro scolastico, lavorativo e non, basate su esigenze
proprie e non determinate da condizionamenti esterni soprattutto di
genere; favorire la presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri
limiti;
• coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi e le ragazze per superare gli stereotipi
sui ruoli all’interno del mondo della scuola e del lavoro, il tutto per
aiutarli/e a costruire rapporti diversi tra uomo e donna;
• creare una forma di comunicazione efficace che verrà realizzata partendo
dalle suggestioni che verranno raccolte fra i ragazzi e le ragazze sul tema
delle pari opportunità;
• sensibilizzare la cittadinanza sul tema dando un risvolto originale alla
promozione delle pari opportunità grazie a quanto realizzato in tema di
comunicazione dai ragazzi e dalle ragazze delle classi seconde.
Metodologia didattica
Il metodo prevede un approccio basato sull’emersione dei vissuti ed
esperienze dei ragazzi e delle ragazze, cui si fa seguire una fase di
condivisione e confronto tra pari e il loro coinvolgimento diretto nel lavoro
di ricerca orientativa e costruzione degli output del progetto. All’orientatore
spetta il ruolo di stimolare, motivare, trasmettere i contenuti, i metodi e gli
strumenti e di sostenere i ragazzi e le ragazze nel pervenire ad una sintesi
delle riflessioni emerse.
A coronamento delle riflessioni emerse si darà stimolo alla dimensione
creativa dei ragazzi e delle ragazze con la realizzazione di uno slogan e di
una rappresentazione grafica che sintetizzerà gli argomenti trattati.
Criteri di selezione delle scuole
Il progetto è stato proposto limitatamente alle Scuole secondarie di primo
grado pubbliche e parificate del Patto territoriale del Sangone in quanto
l’iniziativa si presentava in continuità con il precedente progetto “C’è Parità
per te” - L. 125/91 realizzato sul territorio nell’ A.S. 2006/07.
Calendario delle attività
Calendario delle attività per l’anno scolastico 2007-2008
Gennaio
• Riunione di avvio progetto alla presenza della Consigliera, delle scuole,
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degli enti locali.
• Contatti telefonici con le scuole per concordare gli incontri di
presentazione degli orientatori e di definizione calendari.
Gennaio - febbraio
• Riunioni in ciascuna scuola di presentazione a dirigenti e insegnanti
dell’orientatrice incaricata di gestire gli incontri con le classi e definizione
dei calendari.
Febbraio - marzo
• Incontri con le classi.
Marzo
• Raccolta elaborati e scelta dei vincitori.
• Stampa e affissione manifesti nei Comuni.
• Premiazione ufficiale (in Provincia).
Aprile
• Verifica finale con Consigliera, scuole, enti locali.
Elenco Scuole
Istituto Comprensivo Beinasco:
Scuole secondarie di primo grado “P. Gobetti” e “A. Vivaldi”
Istituto Comprensivo di Bruino: Scuola secondaria di primo grado “A.
Moro”
Istituto comprensivo Coazze: Scuola secondaria di primo grado di Coazze
Istituto parificato “G. Pacchiotti” - Giaveno: Scuola secondaria di primo
grado
Istituto parificato “M. Ausiliatrice” - Giaveno: Scuola secondaria di primo
grado
Scuole secondarie di primo grado “Viale Rimembranze” ed “E. Fermi” di
Orbassano
Scuola secondaria di primo grado “A. Cruto” di Piossasco
Istituto comprensivo di Rivalta: Scuola secondaria di primo grado “Don
Milani”
C’È PARITÀ PER TE!
C’È PARITÀ PER TUTTI!
Referenti
Paolo Castellaro - e-mail: [email protected]
Ljiljana Janjiic - e-mail: [email protected]
Tel. 011 9040893 - Fax 011 9037161
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Progetto Dallo scontro all’ascolto
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Associazione Donne & Futuro o.n.l.u.s.
Via Barbaroux, 31 - 10121 Torino
Cifra di finanziamento
Euro 10.000,00
Contenuti
Il progetto prevede una serie di azioni che coinvolgono docenti e studenti di
una classe delle scuole medie superiori dove sono presenti comportamenti
devianti riconducibili a fenomeni di bullismo legati ai temi dell’immigrazione,
dell’orientamento sessuale e/o della diversià di genere, e/o dell’identità di
genere (omofobia, handicap, differenza di genere, immigrazione, ecc).
Si è pertanto impostato un progetto di aiuto e stimolo al cambiamento nel
gruppo di studenti e studentesse.
Fasi dell’attività prevista:
• Incontro di conoscenza tra l’équipe d’intervento e le/i docenti, confronto
relativo alle problematiche del gruppo classe dove attuare il progetto.
• Presentazione al gruppo classe delle figure professionali che compongono
l’équipe ed esplicitazione del loro ruolo.
• Osservazione partecipativa da parte dell’équipe, concordata con le/i
docenti, durante momenti significativi della vita scolastica (entrata ed
uscita dalla scuola, intervallo, attività in classe).
• Incontro di confronto e condivisione dell’esperienza di osservazione
all’interno dell’équipe, individuazione di strategie d’intervento e
produzione di un recorder.
• Restituzione del recorder all’intero gruppo classe, allievi/e e docenti,
riflessione in gruppo sui contenuti presentati.
• Intervento educativo/formativo, all’interno del gruppo classe, con l’ausilio
integrato delle varie figure professionali che compongono l’équipe.
• In itinere è offerto al gruppo docenti della classe interessata, un momento
di confronto specifico e a loro riservato, per condividere e confrontarsi
sull’andamento dell’esperienza.
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• Somministrazione di un questionario valutativo nel merito del lavoro
eseguito, sia agli studenti/studentesse che alle/ai docenti.
• Restituzione, a tutti i fruitori insieme, dei risultati del questionario e
definizione delle modalità di divulgazione dell’esperienza, all’interno
dell’istituto, con proposte relative alla ripetibilità della stessa.
• Operazioni necessarie per la realizzazione della divulgazione (cartelloni,
discorsi, ecc.)
• Evento di presentazione dell’esperienza dentro l’istituto, comprese le
proposte per la creazione di strumenti utili a rielaborazioni e interventi
successivi.
• Relazione finale dettagliata, con valutazione del progetto, a cura
dell’associazione.
Obiettivi
• Conoscere sul campo il fenomeno bullismo che provoca discriminazioni
di genere.
• Attivare strategie educative capaci di accogliere e di ri-valutare la diversità
intesa come risorsa.
• Offrire ascolto alle esigenze giovanili, raccogliendo le provocazioni
adolescenziali.
• Rivalutare le risorse personali/individuali, al fine di migliorare le capacità
relazionali.
Metodologia didattica
• La metodologia adottata, in generale, fa riferimento alla tecnica gruppoanalitica per la conduzione dei gruppi ai diversi livelli. Nell’intervento
educativo possono essere applicate anche tecniche di crescita derivanti
dalla psicosintesi.
• Il progetto assume valore di “progetto-ricerca”, pertanto la metodologia
potrà essere suscettibile di modificazioni in itinere.
Criteri di selezione delle scuole
Considerato il carattere sperimentale dell’iniziativa, la decisione di scegliere
classi in cui il problema del bullismo di genere fosse presente in modo
evidente, dimostrabile e avesse creato problemi di integrazione di una certa
rilevanza, sono state individuate alcune scuole dell’area metropolitana che
hanno manifestato interesse verso tale tema.
Successivamente, sulla base di contatti informali, sono state scelte due
84
classi appartenenti a scuole diverse che hanno manifestato un significativo
interesse per la partecipazione al progetto sperimentale.
Calendario attività
Anno scolastico 2007 - 2008
Per ogni modulo sono previste 22 ore da realizzare presso la scuola che
comprendono le seguenti attività e la compresenza - in genere - di diverse
figure professionali (psicologa, educatrice, legale):
1. incontri docenti ed équipe
2. presentazione équipe al gruppo classe
3. osservazione
4. intervento classe
5. incontro di restituzione
6. organizzazione evento conclusivo
7. eventuali approfondimenti
Sono inoltre previste in capo all’équipe, almeno 4 ore di riunioni e
supervisione e la valutazione di qualità.
Elenco scuole
Istituto di Istruzione Superiore “E. Amaldi” - Orbassano
Istituto di Istruzione Superiore “O. Romero” - Rivoli
DALLO SCONTRO
ALL’ ASCOLTO
Referente
Anna Maria Zucca
Tel. e Fax 011 5187438 - Telefono cellulare 348 8960650
e-mail: [email protected] - sito internet: www.donnefuturo.com
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Profilo
“Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità”
Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti delle scuole
medie superiori della provincia di Torino a cura del Servizio Lgbt per il superamento delle discriminazioni basate
sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere della Città di Torino e
del Servizio Pari Opportunità della Provincia di Torino, in collaborazione con
il Coordinamento Torino Pride
Il Servizio Lgbt della Città di Torino è stato istituito con delibera della Giunta
comunale nel febbraio 2001, su proposta del Coordinamento che raggruppa
le associazioni gay, lesbiche e transessuali torinesi (ora Coordinamento
Torino Pride).
Il Servizio, che fa parte del Settore Pari opportunità e politiche di genere,
intende rispondere ai bisogni delle persone omosessuali e transessuali,
contribuire a migliorarne la qualità della vita e creare un clima sociale di
rispetto e di confronto libero dai pregiudizi.
Per realizzare le proprie finalità il Servizio svolge:
• una funzione conoscitiva volta ad individuare i bisogni e le esigenze
delle persone omosessuali e transessuali e ad analizzare la percezione
sociale che di esse ha il resto della popolazione;
• una funzione operativa attraverso iniziative a carattere sociale,
culturale e formativo, che nascono dalla collaborazione con gli altri
Servizi comunali e con gli enti e le associazioni che lavorano sul
territorio.
Particolare attenzione è stata data alla collaborazione con le Istituzioni
locali e regionali, quali la Provincia di Torino e la Regione Piemonte. Nel
2006 il Comune e la Provincia di Torino hanno sottoscritto una lettera
di intesa firmata dalle rispettive Assessore alle Pari opportunità al fine di
estendere anche sul territorio provinciale le azioni svolte dal Servizio a livello
cittadino. In questo modo si intende favorire la sinergia fra le competenze
acquisite dal Comune attraverso il Servizio Lgbt e l’apporto in termini di
risorse, conoscenza del territorio e reti relazionali da parte della Provincia
attraverso il Servizio Pari Opportunità.
86
Una prima collaborazione è stata realizzata nel maggio del 2006 con
una giornata formativa rivolta al personale dei Centri per l’Impiego della
Provincia. L’attività era finalizzata a informare gli operatori sugli elementi e
le dinamiche che determinano il disagio e la discriminazione nell’ambiente
di lavoro nei confronti delle persone omosessuali e transessuali e a stimolare
una maggiore attenzione rispetto alle proprie modalità comunicative nella
pratica lavorativa affinché non siano discriminatorie nel contatto con
l’utenza e tra gli stessi colleghi. La giornata formativa, condotta da volontari
delle associazioni, si è svolta il 31 maggio 2006 ed ha coinvolto 18 operatori,
referenti per le pari opportunità nei diversi Centri per l’Impiego.
Accanto all’attività formativa per dipendenti pubblici il Servizio Lgbt, in
collaborazione con il Coordinamento Torino Pride, promuove iniziative
di sensibilizzazione e di formazione per il personale impegnato in
ambito educativo e scolastico. La scuola, infatti, rappresenta un contesto
determinante per le giovani generazioni non solo rispetto alla “scoperta”
della propria omosessualità, ma anche per le prime esperienze di
stigmatizzazione sociale e di discriminazione.
La definizione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere
è un aspetto fondante della personalità di ogni individuo e richiede
accompagnamento e cura, specialmente nella fase più delicata della
costruzione del sé quale è l’adolescenza.
Diverse sono state le iniziative promosse in questi anni nelle scuole, tra queste
- nel 2005 - la pubblicazione di un Manuale didattico di accompagnamento
al video documentario “Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità”,
realizzato nel 1996 dall’Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici
di omosessuali) e distribuito in seguito dalla Regione Piemonte a tutte le
scuole medie superiori.
Il documentario, in cui un gruppo di studenti e studentesse di scuole milanesi
si confronta con coetanei dichiaratamente gay e lesbiche, costituisce per gli
insegnanti un utile strumento di lavoro con le classi. La pubblicazione del
Manuale è nata dall’esigenza di offrire un valido supporto didattico ai docenti
affinché potessero utilizzare con più competenza il video, acquisendo anche
maggiori strumenti di conoscenza rispetto alla condizione omosessuale. La
preparazione del Manuale è stata coerentemente affidata all’Agedo, che lo
ha realizzato con il contributo del Coordinamento delle associazioni.
87
Un volta pubblicato il Manuale didattico, il Servizio LGBT - nel corso dell’anno
scolastico 2005/06 - ha previsto la sua presentazione agli insegnanti delle
scuole medie superiori di Torino attraverso una serie di incontri, a cui hanno
partecipato 70 insegnanti di 21 scuole cittadine. Il successo dell’iniziativa
ha suggerito di riproporre l’esperienza anche con gli insegnanti delle scuole
medie superiori dei centri della provincia, usufruendo della collaborazione
del Servizio Pari opportunità della Provincia di Torino.
Nel corso dell’anno scolastico 2006/07 si sono svolti cinque incontri,
di circa tre ore l’uno, presso cinque diversi comuni: Ivrea (7 febbraio),
Lanzo Torinese (21 febbraio), Pinerolo (7 marzo), Susa (28 marzo), Torino
(9 maggio, rivolto agli insegnanti delle scuole medie superiori dei comuni
della cintura torinese). Agli incontri hanno partecipato complessivamente
30 insegnanti di 22 scuole.
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•
•
Il programma di ciascun incontro prevedeva:
Presentazione del Servizio Lgbt
Presentazione e fruizione del documentario “Nessuno uguale.
Adolescenti e omosessualità.”
Ed io cosa ne penso? (Confronto rispetto alle emozioni e alle riflessioni
suscitate dal documentario)
Presentazione del Manuale didattico di accompagnamento al
documentario
Ed io cosa posso fare? Esperienze degli insegnanti (Confronto rispetto
alle attività già svolte nelle scuole e definizione di possibili percorsi
didattici)
Un percorso formativo: la mostra di manifesti “Libertà di essere, libertà
di amare.”
La conduzione degli incontri è stata affidata a una formatrice del
Coordinamento delle associazioni, mentre la presentazione del Manuale è
stata svolta dal curatore della pubblicazione Gigi Malaroda. Agli incontri era
associata la presentazione della mostra “ Libertà di essere, libertà di amare”,
realizzata nel 2003 con tre Istituti superiori (artistico, grafico-pubblicitario
e fotografico). Ad ogni scuola partecipante è stata consegnato il dvd del
documentario e ad ogni insegnante una copia del Manuale.
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Gli incontri, svoltisi in questi anni tra Torino e i centri della provincia,
sono stati un’utile occasione per conoscere le esperienze didattiche sulla
tematica omosessuale già condotte nelle scuole e per ascoltare i bisogni
degli insegnanti.
In particolare gli insegnanti hanno espresso il timore di giudizi da parte
dei colleghi e dei genitori nel proporre attività educative sulla tematica
omosessuale in classe e di conseguenza delle reazioni negative che ci
potrebbero essere nel collegio docenti. Diversi insegnanti hanno anche
evidenziato la personale difficoltà a gestire il gruppo classe nel trattare
tematiche attinenti la sessualità e in specifico l’omosessualità per l’impatto
emotivo e le reazioni che si potrebbero creare tra i ragazzi. A questo
proposito è stata manifestata la necessità di un aiuto esterno, quale per
esempio l’intervento degli operatori dei consultori familiari che svolgono
attività di educazione sessuale nelle scuole.
Dal confronto con gli insegnanti è emerso anche che - in assenza di una
specifica situazione di discriminazione o di isolamento nei confronti di uno
studente o di una studentessa - generalmente non viene percepita da parte
degli stessi insegnanti la necessità di trattare la tematica omosessuale
in classe. I docenti riconoscono però che quando si manifestano
comportamenti discriminatori nei confronti di qualche studente è difficile
avviare un intervento educativo perché si rischia di creare il “caso” intorno
al soggetto discriminato; per questo sarebbe importante agire in forma
preventiva attraverso un progetto educativo che sapesse valorizzare le
differenze e prevenire l’omofobia.
Una volta condivisa l’importanza di affrontare in classe queste tematiche,
viene segnalata da parte degli insegnanti la necessità di percorsi di
formazione e di strumenti di intervento educativo e didattico. Le attività
formative dovrebbero da un lato offrire elementi di conoscenza delle realtà
omosessuale e delle forme in cui si esprimono la discriminazione e il disagio,
dall’altro prevedere una riflessione sugli stereotipi e i pregiudizi ancora così
diffusi sul piano culturale e sociale, rispetto ai quali gli stessi insegnanti non
si sentono immuni.
Un’ultima indicazione emersa dagli incontri è la necessità di utilizzare canali
istituzionali per la presentazione delle iniziative, offrendo già ad inizio anno
89
scolastico agli insegnanti un programma di attività formative e educative.
Proprio per questo il Servizio Lgbt della Città di Torino e il Servizio Pari
Opportunità della Provincia di Torino, insieme al Coordinamento Torino
Pride, hanno previsto per il prossimo anno scolastico un percorso formativo
per gli insegnanti sul tema dell’orientamento sessuale, che sarà presentato
all’interno del catalogo del CE.SE.DI nell’ambito di un progetto più ampio di
contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza.
Rispetto alle attività educative rivolte agli studenti si segnala la
presentazione ad alcune classi delle scuole medie superiori di Cirié e
Lanzo, nel novembre 2007, dello spettacolo “Comuni marziani, ovvero
dell’omosessualità e dell’affettività” della Compagnia Tecnologia
Filosofica. Lo spettacolo, che tratta il tema dell’identità sessuale nell’età
adolescenziale e dell’omosessualità come una delle manifestazioni di tale
identità, sarà proposto anche nell’anno scolastico 2008/09, insieme ad altre
rappresentazioni teatrali, all’interno di percorsi educativi rivolti alle classi.
Contatti
Servizio Lgbt della Città di Torino
Roberto Emprin
Tel. 011 4424040
e-mail: [email protected]
“Nessuno uguale.
Adolescenti e omosessualità”
Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti delle scuole
medie superiori della provincia di Torino 90
Progetto Mai più violenza sulle donne
Ente finanziatore
Amnesty International e Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Amnesty International in collaborazione con il CIRSDe dell’Università degli
Studi di Torino
Contenuti
Le violazioni dei diritti umani che subiscono donne e bambine, in ogni parte
del mondo, sono le più svariate e comprendono violazioni di diritti civili,
politici, economici, sociali e culturali, ma quello che accomuna i vari diritti
negati è che tale negazione si fonda, nella maggior parte dei casi, sulla
discriminazione di genere. La discriminazione può accompagnare tutta la
vita di una donna, da ancor prima della nascita alla vecchiaia, e determinare,
nei casi più gravi, l’esclusione dalla vita economica, sociale e culturale del
proprio paese.
La discriminazione assume a volte aspetti drammatici e sfocia nella violenza.
La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più
invasiva e diffusa, spesso anche la più nascosta. A livello internazionale,
infatti, si è tardato a riconoscerla in tutta la sua gravità. La violenza, nelle
sue varie forme, colpisce donne di ogni classe sociale, gruppo etnico, età,
religione, credo politico, nazionalità. A livello mondiale, almeno una donna
su tre, nel corso della propria vita, ha subito gravi forme di violenza. C’è la
violenza legata alle tradizioni e quella che si manifesta durante i conflitti
armati; ci sono le varie forme di schiavitù e c’è la violenza domestica.
Anche in Italia è frequente che i mezzi di informazione riportino “drammi
familiari” cruenti, nei quali la vittima è una donna. È la punta visibile di un
sommerso di violenza e prevaricazioni, spesso taciuto e nascosto, che non
può essere considerato solo il sintomo di un disagio privato.
Nei vari appuntamenti si tratta di:
• Stereotipi legati al genere.
• Discriminazione e violenza contro donne e bambine: dimensioni, cause
e conseguenze del fenomeno.
• Legislazione internazionale, europea e nazionale a tutela delle donne.
• Come combattere la violenza contro le donne: azioni positive; ruolo
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delle organizzazioni non governative e delle associazioni.
Obiettivi
Per cambiare le cose, è necessario un lavoro lungo e paziente che parta dai
ragazzi e dalle ragazze e che li/le aiuti a riflettere. Solo la consapevolezza
dei propri atteggiamenti e dei condizionamenti e stereotipi di cui essi sono
intessuti può aiutare a modificare i propri comportamenti, per raggiungere
una piena, sostanziale e non formale parità, in dignità e diritti, fra tutti gli
esseri umani.
Obiettivo del corso è proprio quello di proporre l’avvio di una riflessione ai
giovani in ambito scolastico.
La scuola in quanto luogo privilegiato di maturazione e crescita, spazio per
lo studio e l’approfondimento, ma, purtroppo, anche teatro essa stessa di
episodi di violenza.
Metodologia didattica
Prima fase, rivolta alle/ai docenti:
Un incontro di formazione rivolto alle/agli insegnanti con: lezione frontale,
intervento di esperte/i che operano sul territorio, gruppi di lavoro diversificati
a seconda del successivo percorso di attività in aula che prevede un’opzione
“laboratori in classe’’ ed una “incontro collettivo’’. Alle/agli insegnanti
sarà fornito materiale didattico su supporto elettronico e somministrato
questionario di valutazione del percorso.
Seconda fase, rivolta alle/agli studenti:
Opzione laboratori in classe
Due incontri con le/gli studenti della durata di due ore ciascuno con: lezione
frontale, somministrazione di un questionario individuale e successiva
discussione, proiezione video e diapositive power point, approfondimento
e discussione collettiva, gruppi di lavoro. Saranno distribuite dispense sui
temi affrontati.
Opzione incontro collettivo
Attività con le classi condotte, nell’arco di circa due mesi, direttamente dalle/
dagli insegnanti sulla base dei suggerimenti e dei materiali forniti nell’incontro
di formazione. Produzione di elaborati su temi e con metodologia (scrittura,
video, immagini) scelta dalle/dagli insegnanti insieme alle classi. Incontro
finale collettivo con presentazione e discussione degli elaborati, preceduto
92
o seguito da rappresentazione teatrale (o proiezione audiovisiva) sulla realtà
degli omicidi seriali di donne a Ciudad Juárez in Messico(*).
(*) Dal 1993, più di 400 donne sono state barbaramente assassinate a Ciudad
Juárez e in altre città dello Stato messicano di Chihuahua. Le indagini locali sono
risultate profondamente inadeguate, tra depistaggi, colpevoli ritardi, mancato
transennamento e protezione della scena del delitto e falsificazione delle
prove.
Criteri di selezione delle scuole
La proposta formativa è stata rivolta ad inizio d’anno scolastico a tutte
le scuole superiori di Torino e provincia (solo classi di triennio), che
autonomamente hanno dato la loro adesione al progetto.
La fase di formazione docenti sarà aperta a tutti le/gli insegnanti che hanno
iscritto delle classi.
L’assegnazione dei 15 laboratori che si svolgeranno nelle classi è stata
effettuata cercando di garantire un’equilibrata partecipazione degli istituti di
Torino e della provincia, con attenzione a non privilegiare solo gli istituti ad
indirizzo socio-psico-pedagogico che risultano essere quelli con il maggior
numero di classi iscritte. Tenuto conto che la proposta di lavoro si rivolgeva
alle classi del triennio, è stata inoltre data precedenza alle scuole che hanno
iscritto classi dell’ultimo anno di corso.
Con le opzioni sopra illustrate si copriranno la totalità delle classi e dei
docenti che hanno aderito al progetto.
Calendario attività
Anno scolastico 2007 - 2008
Elenco scuole
Istituto “25 Aprile” - Cuorgnè
Istituto “Alberti” - Luserna S. Giovanni
Istituto “Arduino” - Torino
Istituto “Baldessano Roccati” - Carmagnola
Istituto “Berti” - Torino
Istituto “Bosso” - Torino
Istituto “Dalmasso” - Pianezza
Istituto “Ferrari” - Susa
Istituto “Lagrange” - Torino
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Istituto “Luxemburg” - Torino
Istituto “Maria Ausiliatrice - Torino
Istituto “Pascal” - Giaveno
Istituto “Passoni” - Torino
Istituto “Regina Margherita” - Torino
Istituto “Russell Moro” - Torino
Istituto “Steiner” - Torino
Istituto “Vittone” - Chieri
Liceo “Cattaneo” - Torino
Liceo “Cottini” - Torino
Liceo “Einstein” - Torino
Liceo “Gobetti” - Torino
Liceo “Majorana” - Torino
Liceo “Porporato” - Pinerolo
Liceo “Segrè” - Torino
Liceo “Volta” - Torino
MAI PIÙ
violenza sulle donne
Referenti
Mariagrazia Pacifico
Tel. 011 8613619 - Fax 011 8613600
e-mail: [email protected]
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Progetto Costruzione dell’identità di genere e violenza
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Università degli Studi di Torino, Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi
delle Donne - CIRSDe in collaborazione con Amnesty International
Cifra di finanziamento
Euro 9.000,00
Contenuti
Il percorso formativo è diretto alla formazione delle/degli insegnanti e alla
sensibilizzazione di studenti delle scuole medie superiori sui temi della
costruzione del genere e della prevenzione di comportamenti che, nelle
relazioni di genere, sono a rischio di adesione a stereotipi, discriminazioni
e violenza. In un primo modulo saranno forniti alle/agli insegnanti (divisi
in due gruppi) strumenti teorici (sui concetti di genere e di violenza), dati
quantitativi sull’entità del fenomeno, lineamenti di eziologia secondo
diverse prospettive teoriche e di ricerca, strumenti didattici e metodologici
(che comprenderanno anche tecniche di dramaterapia di Fay Prendergast) e
anche attraverso l’incontro con esperti sul campo, afferenti ad associazioni e
centri che si occupano del contrasto alla violenza di genere e alla accoglienza
della domanda di aiuto.
In una seconda fase saranno le/gli insegnanti, con la supervisione di esperte,
a lavorare con le/gli studenti in attività di riflessione e di studio sul tema
in oggetto con l’obiettivo di realizzare un elaborato o un prodotto visivo o
audiovisivo frutto del lavoro svolto in aula.
Nella fase conclusiva, in un incontro plenario con le/gli studenti saranno
presentati alcuni degli elaborati prodotti dalle classi (non più di 5, selezionati
da una commissione di esperte/esperti) e discussi dal comitato di esperti
insieme alle/gli insegnanti e alle/agli studenti. Nello stesso incontro le/
gli studenti saranno invitati ad assistere alla rappresentazione della piece
“Donne di sabbia”, una lettura teatrale di testimonianze di donne di Ciudad
Juárez o alla proiezione del film “Bordertown”, che racconta degli omicidi
seriali di donne a Ciudad Juárez in Messico.
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Obiettivi
Fornire strumenti formativi e metodologie didattiche alle/agli insegnanti
delle scuole superiori in una prospettiva di prevenzione e di riflessione
sulle relazioni di potere tra giovani, con l’obiettivo di orientare le/gli
studenti a riconoscere e accogliere le diversità, a partire dal genere, come
arricchimento e risorsa comunitaria, societaria e identitaria.
Sensibilizzare studenti e studentesse al tema della costruzione sociale
del genere e alla riflessione sulla socializzazione all’identità di genere,
con l’apprendimento di metodologie di relazioni non conflittuali e non
prevaricatorie.
Metodologia didattica
1. Un incontro con le/gli insegnanti sui temi oggetto della formazione
con:
• lezioni frontali.
• Incontri con esperte/i che operano a livello territoriale.
• Metodologia di lavoro con studenti (dramoterapia e altre tecniche immagini, video, scrittura, con cui elaborare una riflessione sul tema
del conflitto di genere e della violenza nelle relazioni di genere).
2. Due mesi di attività delle docenti in aula con le/gli studenti: preparazione
degli elaborati (su temi e con metodologia - scrittura, video, immagini,
- scelta dalle insegnati insieme alle classi).
3. Incontro finale con la presentazione e la discussione degli elaborati,
preceduto o seguito da rappresentazione teatrale (o proiezione
audiovisiva).
4. Somministrazione alle/ai docenti e alle/agli studenti di una scheda di
valutazione del progetto.
Criteri di selezione delle scuole
Le scuole sono state scelte in ordine alla loro adesione volontaria alle
proposte didattiche del catalogo Ce.Se.Di.
Calendario attività
1. Entro la fine di febbraio: fase 1 (incontro con docenti)
2. Marzo-aprile: fase 2 (attività nelle classi con le/gli studenti)
3. Entro la prima metà di maggio: fase 3 (incontro finale con le classi) e
valutazione
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Elenco scuole
Istituto “25 Aprile” - Cuorgnè
Istituto “Alberti” - Luserna S. Giovanni
Istituto “Arduino” - Torino
Istituto “Baldessano Roccati” - Carmagnola
Istituto “Berti” - Torino
Istituto “Bosso” - Torino
Istituto “Dalmasso” - Pianezza
Istituto “Ferrari” - Susa
Istituto “Lagrange” - Torino
Istituto “Luxemburg” - Torino
Istituto “Maria Ausiliatrice - Torino
Istituto “Pascal” - Giaveno
Istituto “Passoni” - Torino
Istituto “Regina Margherita” - Torino
Istituto “Russell Moro” - Torino
Istituto “Steiner” - Torino
Istituto “Vittone” - Chieri
Liceo “Cattaneo” - Torino
Liceo “Cottini” - Torino
Liceo “Einstein” - Torino
Liceo “Gobetti” - Torino
Liceo “Majorana” - Torino
Liceo “Porporato” - Pinerolo
Liceo “Segrè” - Torino
Liceo “Volta” - Torino
COSTRUZIONE
DELL’IDENTITÀ DI GENERE
E VIOLENZA
Referenti
Paola Deiana e Federica Turco - Segreteria del CIRSDe
Tel. 011 6703129 - Fax 011 6703270
e-mail: [email protected]
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Progetto ScambiOre superiore
Percorso di educazione all’uso del tempo e alla valorizzazione
dei saperi destinato alle scuole superiori Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Associazione Basta un ritaglio - Banca del Tempo a San Salvario
via Ormea 4 c/o presso Oratorio San Luigi - 10125 Torino
Cifra di finanziamento
Euro 5.000,00
Contenuti
L’intervento proposto mira alla realizzazione di laboratori trasversali che
gestiscano attività di scambio di tempo come vettore di conoscenza, confronto
e di integrazione culturale, all’interno delle scuole superiori. Le azioni
principali riguardano la distribuzione di materiale informativo e conoscitivo
sulle Banche del Tempo, sulla funzionalità dello scambio paritario e sulla
valorizzazione del tempo. Nel corso di due distinti laboratori viene inoltre
fornito un accompagnamento concreto agli studenti e alle studentesse per
la realizzazione di scambi all’interno degli istituti, per il monitoraggio delle
attività svolte e, in un secondo momento, tramite un forum on-line si mira
a creare una connessione orizzontale tra i vari istituti e dall’esterno con
gli enti operatori. In questo modo è possibile anche trarre le valutazioni
della fase pilota e realizzare il progetto a pieno regime esportandolo in altri
istituti della città.
Obiettivi
Il progetto aspira a rendere consapevoli i ragazzi e le ragazze del valore del
tempo promuovendo scambi auto-gestiti tra gli studenti e le studentesse
che valorizzino qualsiasi abilità e competenza su un piano paritario, con il
coinvolgimento di insegnanti. Inoltre esso ambisce a favorire la conoscenza
tra culture diverse, il superamento di eventuali forme di discriminazione
e l’accettazione “dell’altro diverso da noi”, utilizzando lo scambio come
strumento d’integrazione e di esercizio di cittadinanza sostanziale.
In particolare le attività proposte saranno volte a informare le/i giovani
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sul valore e sull’uso del tempo come strumento di integrazione e
collaborazione. Si tenta di proporre alle/ai giovani un canale di contatto e
valorizzazione di culture diverse, individuato nello scambio paritario e di
renderle/li autonomi nella promozione continuativa di attività di scambio
come strumento d’integrazione.
Metodologia didattica
Per la divulgazione del materiale informativo viene elaborato un cd-rom utile
sia per le/i docenti che per gli operatori e le operatrici dell’ente promotore.
Durante i laboratori si impiega materiale fotografico, documenti scritti,
racconti diretti di esperienze concrete di scambio. Viene inoltre impiegato
l’utilizzo di computer con connessione Internet per il forum on-line. Gli
operatori e le operatrici dell’ente promotore offrono esempi di esperienze
concrete per maggiormente coinvolgere gli studenti e le studentesse nella
cooperazione e nell’integrazione.
Criteri di selezione delle scuole
L’iniziativa viene promossa su un campione pilota di sei scuole, costruito a
partire da quelle della Circoscrizione VIII, per l’alta percentuale di straniere/i
che le frequenta. Un altro criterio fondamentale è quello di scegliere istituti
di grandi dimensioni, dove può essere più utile un sostegno nel processo di
educazione alla cittadinanza e di integrazione culturale. Inoltre sono stati
scelti accorpamenti di Istituti professionali e tecnici, poiché prevedono
nell’organizzazione della didattica interna, un ampio spazio pomeridiano
per la realizzazione di attività trasversali, in cui è facilmente inseribile la
realizzazione del progetto.
Calendario attività
Fase pilota: febbraio - maggio 2008
Febbraio
• Contatti con gli Istituti e coi docenti da raccordo per ogni istituto, prima
divulgazione del materiale.
Marzo
• Laboratorio informativo di 10 ore per ogni istituto.
Aprile
• Laboratorio di 10 ore di accompagnamento alla creazione di una Banca
del Tempo per ogni istituto e prima connessione col forum on-line tra i
vari istituti.
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Maggio
• Realizzazione definitiva del forum on-line e monitoraggio delle attività
dall’esterno.
Elenco scuole
Liceo classico “V. Alfieri” - Torino
Istituto tecnico commerciale “V. e L. Arduino” - Torino
Istituto professionale servizi commerciali e turistici “C. I. Giulio” - Torino
Istituto professionale per l’industria e l’artigianato “A. Gobetti Marchesini”
Torino
Istituto magistrale “Regina Margherita” - Torino
Liceo scientifico “A. Spinelli” - Torino
ScambiOre SUPERIORE
Percorso di educazione all’uso del tempo
e alla valorizzazione dei saperi destinato
alle scuole superiori
Referenti
Ilaria Tobaldo e Irene Bono - Telefono cellulare 333 6335649
e-mail: [email protected] - sito internet: www.bancatempo.it
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Progetto Teniamoci d’occhio mentre cresciamo
Spettacolo teatrale della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus
Misura E1 Linea di intervento 4 del P.O.R. Regione Piemonte Ob.3
del FSE 2000-2006 - diffusione della cultura di pari opportunità
in ambito scolastico
Ente finanziatore
Provincia di Torino
Soggetto attuatore
Bluebook S.r.l. Via S. Francesco, 51 - 10040 Rivarossa - Torino
Cifra di finanziamento
Euro 15.000,00
Contenuti
L’iniziativa, inserita nell’ambito delle attività di sperimentazione finalizzate
alla diffusione della cultura delle pari opportunità in ambito scolastico, si è
realizzata come proposta di uno spettacolo teatrale centrato sul tema delle
differenze: di ruolo, di cultura, di età, di religione, di aspetto fisico, di sesso,
di opinioni.
Obiettivi
Obiettivi del progetto erano:
• il coinvolgimento delle scuole indicate dall’USP;
• la raccolta di un numero massimo di 1.500 adesioni, da suddividersi nel
corso delle sei giornate di spettacolo;
• la verifica del coinvolgimento e della partecipazione del pubblico alla
tipologia di spettacolo proposto.
Gli obiettivi raggiunti sono stati:
• il coinvolgimento di undici, fra le tredici scuole indicate dall’USP;
• la raccolta di 1.449 adesioni;
• la conferma, verificata nel corso delle sei giornate di spettacolo dalla
persona referente del progetto, che la tipologia di spettacolo proposta ha
forte impatto sul target individuato ed è in grado di suscitare domande,
dubbi, riflessioni che possono essere approfonditi, in un lavoro di classe,
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con il supporto della scheda di approfondimento sullo spettacolo fornita
dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani.
Metodologia didattica
Il testo nasce da un laboratorio teatrale fatto all’interno dell’istituto “Albert”
di Lanzo. Su questa esperienza le/gli allievi della scuola di teatro F.T.R.G.,
Luigina Dagostino ed Emilio Locurcio hanno costruito uno spettacolo in cui
il corpo, la voce e il movimento sono protagonisti. Uno spettacolo nel quale
la parole diventa azione: provoca e pone domande sulle quali riflettere nel
tempo successivo allo spettacolo.
Metodologia organizzativa
In relazione agli obiettivi è stato creato un gruppo di lavoro. È stata attuata
una precisa azione di promozione dell’attività e le scuole sono state coinvolte
con comunicazioni ripetute via e-mail, telefono e fax. Nella fase oganizzativa
il gruppo di lavoro si è impegnato nel rispettare i tempi e le esigenze delle
singole scuole adeguando il calendario alle richieste espresse in itinere
dalle/dagli insegnanti. Nel corso delle giornate di rappresentazione le scuole
sono poi state accolte in teatro da una rappresentante della Fondazione
Teatro e da una rappresentante dell’ente attuatore.
Criteri di selezione delle scuole
Le tredici scuole cui è stata proposta l’iniziativa (scuole secondarie di primo
e di secondo grado-biennio- di Torino e provincia) sono state selezionate ed
indicate dall’Ufficio Scolastico Provinciale.
In itinere, tre, fra le scuole indicate dall’USP, hanno rinunciato all’iniziativa
e l’invito, in accordo con l’ente finanziatore ed il consenso della Regione
Piemonte, è stato esteso all’istituto “C.I. Giulio”, che aveva fatto esplicita
richiesta di partecipazione.
Calendario attività
L’iniziativa si è svolta nei giorni 17-18-19 e 22-23-24 ottobre.
Elenco scuole
Scuola secondaria di I grado “Don Milani” - Venaria
Scuola secondaria di I grado “Gonin” - Giaveno
Scuola secondaria di I grado “Principessa Maria Clotilde” - sede centale e
plesso “Follerau” - Moncalieri
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Istituto “Boselli” - Torino
Istituto “D’Oria” - Ciriè
Istituto “Galileo Ferraris” - Settimo T.se
Istituto “Giulio” - Torino
Istituto “Prever” - Pinerolo
Istituto “Regina Margherita” - Torino
Istituto “Ubertini” - Caluso
“Primo liceo artistico” - Torino
Referenti
Il lavoro di coordinamento delle attività è stato svolto da Monica Pomero
di Bluebook S.r.l. in collaborazione con l’ente finanziatore. I risultati positivi
delle attività sono state possibili grazie alla collaborazione con la Fondazione
Teatro Ragazzi e Giovani onlus, il referente la società fornitrice dei trasporti
ed i referenti delle singole scuole.
Monica Pomero
Tel. 011 9700916 - Fax 011 9700914
e-mail: [email protected]
Teniamoci d’occhio
mentre cresciamo
Misura E1 Linea di intervento 4 del P.O.R. Regione
Piemonte Ob.3 del FSE 2000-2006 - diffusione della
cultura di pari opportunità in ambito scolastico
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Indice
Introduzione a cura dell’Assessora Aurora Tesio
Lunedì 15 settembre ore 09.00 - 12.30 Salotto rosso
5 Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive
a cura dell’ATS Poliedra progetti integrati S.p.A. - S&T s.c.
9
Gender Budgeting: spesa pubblica e diritti delle donne
progetto Adozione di politiche di bilanci pubblici gender oriented
a cura di S&T s.c.
Lunedì 15 settembre 2008 ore 09.00 - 12.30 Salotto Verde
14
Donne migranti e salute - HIV e AIDS
progetto Donne migranti e salute.
Il caso dell’HIV - AIDS: da popolazione vulnerabile a soggetti promotori di benessere a cura del Gruppo Abele
17
ADAline - Torino è casa mia
progetto ADAline. Risorse in rete a cura di Pari-Go Onlus
21
Arco Latino presentazione della rete a cura della Provincia di Torino
Lunedì 15 settembre ore 14.00 - 16.00 Salotto rosso
24
Progetti di contrasto alla violenza nei confronti delle donne
presentazione a cura della Provincia di Torino
Lunedì 15 settembre ore 14.00 - 16.00 Salotto verde
39
Progetto Friendly
progetto Friendly 2 - Strumenti per la conciliazione delle responsabilità del lavoro e le responsabilità familiari a cura di SOGES S.p.A.
Presentazione alla Consulta delle Elette del manuale “La città si cura.
Una città che si cura delle donne si cura di tutti”
a cura di Melting Lab in collaborazione con Legautonomie Piemonte
profili
42 La Consulta delle Elette
44 Legautonomie Piemonte
Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 13.00 Salotto Rosso
47
I.R.Ma. il portale del Comune di Torino
per le pari opportunità: dal 2003 ad oggi
a cura del Comune di Torino
49
Pari Opportunità e Sviluppo Economico:
l’esperienza e la trasferibilità della Rete di Parità nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino
progetto
Rete di parità nello sviluppo locale della Provincia di Torino
a cura di S&T s.c.
52
La Rete degli Assessorati alle Pari Opportunità delle Province Piemontesi:
cooperare per contare
a cura della Provincia di Torino
55
I progetti del Centro Risorse Servizi Pari Opportunità Mercato del Lavoro
a cura di: Provincia di Torino, Poliedra progetti integrati S.p.A., Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile
57 Ruolo, progetti e reti della Consigliera
di Parità provinciale
a cura della Consigliera di Parità della Provincia di Torino
Martedì 16 settembre 2008 ore 09.00 - 13.00 Salotto Verde
61
Coordinamento Donne Artiste e Arte del ricamo
a cura della Provincia di Torino
63
Coordinamento Banche del Tempo
a cura della Provincia di Torino
Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Rosso
68
P.I.P.O.L. Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuoLe
M. E1 Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 FSE 2000 - 2006
a cura di Poliedra progetti integrati S.p.A.
Martedì 16 settembre 2008 ore 14.00 - 16.00 Salotto Verde
74
AIDS SCUOLA - prevenzione AIDS, giovani donne a scuola
a cura del Gruppo Abele - Università della strada e piano giovani
77 Corso di formazione politica - fare leadership in chiave di genere
Edizione di Torino - autunno 2008
progetto Centro Eurolatinoamericano di Formazione Politica “Mujeres y Ciudad” a cura di Centro Eurolatinoamericano Mujeres y Ciudad Red Mujeres y Ciudad Diputación de Barcelona
80 C’è parità per te! C’è parità per tutti! a cura di ASSOT S.r.l.
83 Dallo scontro all’ascolto a cura di Associazione Donne & Futuro o.n.l.u.s.
86
“Nessuno uguale. Adolescenti e omosessualità”
Incontri di sensibilizzazione rivolti agli insegnanti delle scuole medie superiori della provincia di Torino
a cura del Servizio Lgbt e del Servizio Pari Opportunità della Provincia di Torino, in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride
91 Mai più violenza sulle donne
a cura di Amnesty International in collaborazione con il CIRSDe dell’Università di Torino e il CeSeDi
95 Costruzione dell’identità di genere e violenza
a cura dell’ Università degli Studi di Torino - CIRSDe in collaborazione con Amnesty International 98 ScambiOre superiore
a cura dell’Associazione Basta un ritaglio - Banca del Tempo a San Salvario
101 Teniamoci d’occhio mentre cresciamo
Linea 4 P.O.R. Regione Piemonte Ob.3 FSE 2000 - 2006
a cura di Bluebook S.r.l. e Fondazione TRG onlus
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Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese