NOVEMBRE 2007 NOVEMBRE 2010 L’AREA di Via MADONNINA LE BUGIE E LE VERITA’ LA CRONISTORIA DEI FATTI L’INIZIO I MOMENTI PIU’ SALIENTI o La raccolta firme o Il voltafaccia dell’Amministrazione Comunale o L’ultima possibilità di cambiare o No ai Palazzi ALER, Scelta affrettata (il Vicesindaco) o Il dialogo inesistente o Il ruolo delle opposizioni L’EPILOGO CONSIDERAZIONI FINALI IL FUTURO Castellanza, Novembre 2010 – Il Comitato per la difesa dell’area Madonnina 1 LE BUGIE E LE VERITA’ SULLA VICENDA DELLE CASE ALER DI VIA MADONNINA La vicenda delle case ALER in Via Madonnina perdura ormai da 3 anni e ora che lo scempio eco-ambientale si sta concretizzando tutti i cittadini, in particolar modo i confinanti con tale area, se ne stanno effettivamente rendendo conto. Il Comitato ritiene corretto completare l’informazione ai cittadini Castellanzesi evidenziando, se ancora ce ne fosse bisogno, le bugie e le verità sulla vicenda stessa. Non potendo sintetizzare più di tanto la questione, chiediamo al lettore di questo opuscolo di dedicare qualche minuto del proprio tempo per capire meglio come è stata gestita questa vicenda e di conseguenza come viene gestita la nostra città. LA CRONOSTORIA DEI FATTI L’INIZIO Nel Novembre 2007 è stata votata in fretta e furia la variante al PRG per rendere edificabile il terreno di Via Madonnina, destinato precedentemente a verde; Il voto favorevole di tutti i Consiglieri – sia di maggioranza che di opposizione – fu ottenuto dall’Amministrazione con la minaccia di perdere i finanziamenti (Bugia 1) e sostenendo che l’unico terreno di proprietà Comunale immediatamente disponibile fosse quello di Via Madonnina (Bugia 2). Tutto ciò senza la minima considerazione che il verde esistente rappresentava una minima barriera per un’area già fortemente minacciata da inquinamenti atmosferici ed acustici derivanti dalla presenza della vicina rete autostradale. Qui le prime smentite alle bugie dell’Amministrazione e dell’Assessore al Territorio Caldiroli Vittorio: Bugia 1) La favola della perdita dei finanziamenti è stata utilizzata più volte a sproposito per costringere chi doveva decidere in merito a non pensare a soluzioni migliori. Basta infatti leggere attentamente il Decreto della Giunta Regionale della Lombardia DGR N° 8/6246 del 19/12/2007, che non riportiamo per ragioni di spazio ma che qualsiasi cittadino può consultare e nel quale l’Art 14 cita chiaramente la possibilità di rimodulazione dell’accordo. 2 Bugia 2) A Castellanza erano immediatamente disponibili altri terreni: in Via S. Giulio: dove sorgono gli attuali palazzi; questa, a detta di qualsiasi persona di buon senso rappresenterebbe la soluzione migliore. in Via S. Giovanni: qui è peraltro prevista la costruzione di 20 alloggi di case ALER e ci chiediamo come mai di queste case non se ne parli più. Non era forse una soluzione urbanisticamente più valida prevedere un N° di alloggi maggiore in Via S. Giovanni ed un N° inferiore in Via Madonnina? I MOMENTI SALIENTI 1) La raccolta firme Dopo aver raccolto più di 1000 firme, nel Maggio 2008 il Comitato presentò N° 8 osservazioni al piano di costruzione in Via Madonnina, grazie in particolar modo all’interessamento del consigliere di minoranza Sergio Terzi. Tali osservazioni sono state rigettate in toto in Consiglio Comunale con il voto non solo della Maggioranza, ma purtroppo anche di una parte dell’opposizione che non ha voluto prestar fede alle tesi del Comitato ma solo alle bugie dell’Assessore al Territorio Caldiroli, sostenuto dal Sindaco Farisoglio e dalla Maggioranza, sempre compatti ad alzare la manina senza un minimo di spirito critico. Chi invece tra la Maggioranza ha provato a valutare se ci fossero altre soluzioni possibili (il Consigliere Tarantino, ad esempio) alla fine è stato estromesso dalla maggioranza stessa..…bell’esempio di Democrazia! 2) Il voltafaccia dell’Amministrazione Comunale Ad Agosto 2009, a causa dei ritardi nell’erogazione dei finanziamenti, così tuonava l’Assessore al Territorio Caldiroli Vittorio: “Saranno presi quasi 5 milioni di euro dalle casse Comunali, che serviranno per demolire i vecchi fabbricati in Via S. Giulio e costruirci sopra i nuovi, per una spesa di 2 milioni 220 mila euro ciascuno”; “Entro il 2010 demolisco un immobile di Via S. Giulio e ne costruisco uno nuovo – spiegava l’Assessore – tra il 2010 e il 2011 stessa sorte toccherà al secondo stabile”; “In meno di tre anni saranno costruiti 48 nuovi alloggi senza andare ad occupare nessun altra porzione di territorio”. 3 E, riferendosi all’area della Madonnina, ancora diceva: “Io sono per non utilizzare quell’area”. BUGIA N°3) Il tutto è documentato dall’articolo seguente comparso sulla stampa locale: 3) L’ultima possibilità di cambiare Alla fine del 2009, a causa dei ritardi nell’erogazione dei finanziamenti, la Regione Lombardia ha chiesto ai Comuni, ai quali erano stati accordati tali finanziamenti, di confermare la disponibilità dell’area precedentemente destinata alla costruzione delle case ALER ed anche in quel frangente si poteva provare a cambiare destinazione. Ancora a tutt’oggi invece (vedere Castellanza in rete del 06/10/10) l’assessore Caldiroli accusa il Comitato addirittura “di avere taciuto i pareri negativi ricevuti dai tecnici della Regione sulla possibilità di spostare i fondi”. Ciò non è null’altro che “sovvertire la realtà”; se c’è qualcuno che ha taciuto in questa vicenda è proprio l’Amministrazione Comunale, che ha proseguito per la propria strada lavorando sott’acqua pur di raggiungere l’obiettivo che si era prefissato; questa è l’unica “verità” di tutta la storia, il resto sono solo “bugie”. 4 4) …....e cosi diceva anche il Vicesindaco FERRO, il quale si era reso disponibile ad un interessamento alla vicenda ed alle tesi del Comitato: “No ai Palazzi ALER. Scelta affrettata” (anche questo documentato dall’articolo allegato comparso sulla stampa locale) Nonostante il Vicesindaco Ferro abbia sempre considerato la scelta di Via Madonnina come azzardata – tanto da astenersi durante la votazione in Consiglio Comunale alle Osservazioni presentate dal Comitato – tutto si è concluso con un nulla di fatto. Probabilmente la difesa della propria poltroncina ha avuto il sopravvento su tutti quanti – Sindaco, Vicesindaco, Assessore al Territorio – con il beneplacito di tutta la Giunta. Ed ecco che a Febbraio 2010, senza che nessuno sapesse nulla, nella più completa mancanza di trasparenza, è comparsa all’Albo Pretorio del Comune la richiesta di concessione edilizia per la costruzione delle case ALER in Via Madonnina. Promettere di non costruire in Via Madonnina, per poi fare esattamente il contrario solo qualche mese dopo è un modo elegante per prendere per i fondelli almeno 1000 e più cittadini!!!!! D’altronde come pretendere trasparenza da un’Amministrazione i cui Assessori non sono stati eletti dai Castellanzesi, ma sono stati oggetto di spartizione di poltrone e/o calati dall’alto dalle segreterie dei partiti provinciali? Se i cittadini avessero conosciuto i loro nomi prima del voto, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. 5) Il dialogo inesistente Ancora oggi l’Assessore al Territorio Caldiroli Vittorio addirittura accusa il Comitato di non aver mai chiesto un incontro chiarificatore BUGIA N° 4). Il Comitato non solo ha chiesto chiarimenti ed incontri, ma ha più volte sollecitato di poter vedere e valutare il progetto che l’Amministrazione ha sempre dichiarato disponibile e visionabile a tutti i cittadini: BUGIA N° 5). Purtroppo tale opportunità è stata sempre negata con mille scuse, di seguito alcuni esempi documentabili e/o protocollati: 5 Agli inizi del 2008 i rappresentanti del Comitato chiesero un incontro con l’Assessore al Territorio Caldiroli Vittorio; il giorno dell’incontro l’assessore si fece attendere per circa 2 ore (grande rispetto dei cittadini!!!!!) e l’incontro fu poi inconcludente. Il Comitato si è anche rivolto al difensore Civico in data 07/02/2009 facendo presente le proprie osservazioni al piano di Via Madonnina e per avere informazioni al riguardo, ma anche in questo caso nemmeno il Difensore Civico ha avuto risposte esaurienti né dagli Amministratori né dai Tecnici Comunali preposti. Nella primavera 2009 il comitato presentò un’istanza come previsto dalla legge 241 del 1990 per poter intervenire in ogni fase del procedimento. In data 30/04/09 l’Ufficio Tecnico rispose in modo affermativo alla richesta del Comitato di poter visionare la documentazione; peccato invece che quando i rappresentanti del Comitato si recarono all’Ufficio Tecnico fu loro comunicato che non c’era alcuna documentazione disponibile con le informazioni richieste. A questo punto noi, semplici cittadini, cosa avremmo potuto fare di più? A tutt’oggi mentre andiamo in stampa, pur avendo fatto richiesta formale di visione dei disegni delle case ALER, anche tramite Consiglieri Comunali della Maggioranza stessa, non è stato consegnato nulla al Comitato. 6) Il ruolo delle opposizioni Anche parte delle opposizioni ha avuto una posizione contraddittoria in merito alla vicenda. Se è vero, come sostiene l’esponente di Insieme per Castellanza Lidia Zaffaroni, che è suo l’unico progetto alternativo presentato in Consiglio di abbattere i Palazzi in Via S. Giulio e costruirne uno nel mezzo, è altrettanto vero che nella votazione per le osservazioni presentate dal Comitato votò contro, allineandosi alla Maggioranza e non solo, ma sostenendo anche la tesi che l’unica cosa che stona nell’area Madonnina è il campo di calcio di Via Bellini e non le case ALER (cose dell’altro mondo!!!!!). In quell’occasione Lidia Zaffaroni accusò addirittura il Comitato di “terrorismo psicologico”, perché distribuì prima del Consiglio Comunale volantini riportanti un plausibile schizzo plano volumetrico di come poteva essere il progetto delle case ALER, non avendo a disposizione alcun disegno, con l’unico scopo non di terrorizzare ma di sensibilizzare l’opinione pubblica. Stessa scelta di voto anche per l’altro Consigliere di Minoranza Michele Palazzo, che ora propone, contro ogni logica, di recuperare il verde perduto in Via Madonnina destinando a verde l’area degli attuali palazzi in Via S. Giulio abbattendoli (ma utilizzando quali soldi?) Avevamo già un’area verde in Via Madonnina, un angolo della storia di Castellanza che ora sta per essere distrutto, che necessitava solo di una sistemazione e che invece a causa della costruzione delle case ALER richiede interventi di urbanizzazione e sistemazione della viabilità (ma con quali soldi?). Invece si propone di creare un’area verde in Via S. Giulio che al contrario è già urbanizzata per la costruzione di case popolari e dove non sarebbe stato necessario fare alcun intervento per la viabilità. In ogni caso, il Consigliere Palazzo non s’illuda, anche qui l’Amministrazione ha già deciso (vedi Castellanza in rete del 06/10/10), infatti già si parla di costruire e quindi continuerà la cementificazione selvaggia. Badate bene, dice l’Assessore Caldiroli, “lì potrei fare 15000 metri cubi di volumetria, ma penso che ne faremo meno della metà”…che coscienza verde!!!!! Il gruppo di Impegno per la Città della Dott.ssa Ponti invece ha sì sostenuto col voto favorevole in Consiglio Comunale le osservazioni e le tesi del Comitato, ma il tutto si è fermato lì. Non c’è stato più alcun interessamento per portare avanti con incisività e convinzione tale scelta. Infine, come già accennato, l’unico Consigliere che ci ha dato retta e si è reso conto dell’oscenità che si stava compiendo è il Consigliere Sergio Terzi di Castellanza 6 Democratica; egli ci ha sostenuto in Consiglio Comunale, ma poi anche il suo impegno è andato via via scemando. Per l’altro Consigliere di Castellanza Democratica Mario Rossi, che dire? Ha sempre votato con la Maggioranza; per il resto, “non pervenuto”! L’EPILOGO Il 25 Giugno 2010 il Comitato ha organizzato davanti alla Cappelletta Votiva della Madonnina una manifestazione di protesta spontanea alla quale hanno partecipato numerosi cittadini. E qual è stata la risposta dell’Amministrazione? Ancora per una volta ha tirato diritto e nel mese di Luglio 2010 (guarda caso quando la gente comincia ad andare in vacanza) si apre il cantiere, si inizia il taglio degli alberi e poi le ruspe cominciano lo sbancamento del terreno. E’ sotto gli occhi di tutti lo spreco di denaro pubblico per effettuare la palificazione per sostenere i muri di cinta delle proprietà confinanti; un filare interminabile di collettori di acciaio conficcati nel terreno, attività peraltro non ancora conclusa dopo circa 2 mesi. L’area dovrà essere urbanizzata (parcheggi e fognature) e la viabilità modificata, tutti costi che non sarebbero stati necessari in Via S. Giulio o in Via S. Giovanni o in altri terreni disponibili di proprietà Comunale. Usando in maniera più accorta questo prezioso denaro pubblico, che è di tutti noi Cittadini e non degli Amministratori, si sarebbe potuto intervenire da subito nell’area di Via S. Giulio per dare una sistemazione dignitosa ai residenti rimasti nei palazzi, il cui numero si è ulteriormente ridotto. A tal proposito dice l’Assessore al Territorio Caldiroli (vedi Castellanza in rete del 06/10/10): “nel palazzo N° 23 è rimasto un solo inquilino, tutti gli altri li abbiamo spostati in altri appartamenti comunali”; questo a conferma del fatto, come più volte sostenuto dal Comitato, che c’era la possibilità di svuotare un palazzo entro breve tempo e ristrutturarlo o ricostruirlo in loco per renderlo disponibile ai residenti. Ma per fare ciò è indispensabile la volontà di farlo, volontà che non c’è mai stata fin dall’inizio di questa vicenda. 7 CONSIDERAZIONI FINALI Questa Amministrazione, ha ricevuto il finanziamento di 4.600.000 euro per la costruzione delle case ALER, ma li sta utilizzando nel peggiore dei modi! Non si vedono i benefici per i residenti degli attuali palazzi, per i cittadini del Rione e per i confinanti. Infatti rispetto alla scelta di altre aree, quella di Via S. Giulio in primis, questi sono gli aspetti veri da considerare: gli attuali residenti avrebbero a disposizione 2000 mq di terreno in Via Madonnina contro i 7000 mq di Via S. Giulio ed infatti alcuni di loro, intervistati ultimamente, non sono affatto contenti di finire in Via Madonnina; avrebbero anzi preferito rimanere in case nuove o ristrutturate in Via S. Giulio; Ci saranno costi aggiuntivi per la viabilità e badate bene è prevista una rotonda con 5 ingressi!!!!; Sarà necessario prevedere parcheggi; Sarà necessaria l’urbanizzazione dell’area Madonnina, con un costo stimato di 1.000.000 euro; Gli immobili di un consistente numero di famiglie, che con sacrifici hanno acquistato una casa confinante o nei dintorni, magari con gravosi mutui tutt’ora accesi, si verrebbero a trovare in una situazione disagevole; l’impianto Sportivo di Via Bellini ne uscirà svalutato, non avrà più spazio per crescere e sarà causa di disagio perché dannoso per il suo inquinamento acustico e luminoso agli erigendi edifici; Il terreno di Via Madonnina è divenuto di proprietà di ALER, che gestirà le graduatorie a livello provinciale, senza alcuna garanzia che gli alloggi vadano a beneficio dei Castellanzesi; ad esempio, chi non è in regola con i parametri regionali non rientrerà nella graduatoria. Il Vice sindaco Ferruccio Ferro in una sua recente dichiarazione sul quotidiano “La Prealpina” dichiarava” “attenti: tutte le case andranno agli stranieri…….sono i primi nelle graduatorie ed i Castellanzesi rimarranno fuori…… Infine facciamo anche presente che, poiché il terreno disponibile in Via Madonnina è di dimensioni non adeguate alla costruzione delle case popolari, come a tutti evidente, una porzione di terreno di un privato cittadino, confinante con la proprietà Comunale è stato ceduto. Ma a chi è stato ceduto? E che interesse può avere l’acquirente nell’acquistare un lista di terreno di circa 350 m2 praticamente inutilizzabile? 8 Se questo fosse stato veramente un progetto ambizioso e positivo per i cittadini di Castellanza, l’Amministrazione Comunale l’avrebbe pubblicizzato anche con un cartello all’ingresso del cantiere con il famoso “qui sorgerà…” e il disegno delle case. Invece nulla di tutto ciò; si è sempre tenuto il profilo basso per non scoprire troppo le carte, forse per paura della reazione dei cittadini di fronte a un progetto insensato???? Riassumendo, questa Amministrazione si è comportata un po’come le tre scimmiette: non vedo: perché non ha voluto vedere l’oscenità che si andava concretizzando non sento: perché non ha mai voluto ascoltare la voce dei cittadini non parlo: perché non ha mai voluto dialogare con i cittadini IL FUTURO CAPPELLETTA MADONNINA Immagini del progetto di massima, questo è quanto ci è dato conoscere. Le Amministrazioni passano e cambiano (speriamo proprio sia cosi per questa Amministrazione) ma gli scempi provocati al territorio restano; i cittadini che hanno sostenuto il Comitato, ricorderanno sempre questa Amministrazione, le sue incongruenze, le sue strane prese di posizione e le sue imposizioni!!!!!!!! Il Comitato vigilerà continuamente sui lavori di costruzione delle case e se saranno riscontrate irregolarità di qualsiasi genere e natura, saranno immediatamente riferite alle autorità competenti (ASL, CARABINIERI, PROCURA DELLA REPUBBLICA ecc.) per i provvedimenti del caso. Un’Amministrazione non è perseguibile legalmente, anche se adotta decisioni completamente sbagliate e visibili agli occhi di tutti, ma lo è politicamente. Questa è l’unica arma che il cittadino può democraticamente utilizzare. Il Comitato, che era e resta apartitico, non vuole assolutamente dare una precisa indicazione di voto per la prossima tornata elettorale di primavera 2011, ma un consiglio di privilegiare nella scelta le persone valide che vorranno proporsi in maniera trasparente, con programmi che tutelino il territorio e gli interessi della città e dei suoi cittadini. 9 10