Celle di Macra
Celle Macra faceva parte della comunità montana Valle Maira. Chi
risale percorrendo la strada Provinciale n.422 trova a sinistra,
appena a monte di Macra (m.875), una diramazione che porta,
dopo una breve discesa, a superare il torrente Maira per poi
proseguire verso Celle e Albaretto. Tralasciando il bivio per
Albaretto, la strada raggiunge il punto in cui confluiscono il Vallone
Intersile (destra) e il vallone Tibert (a sinistra), percorsi dalle acque
provenienti rispettivamente dalle pendici di Punta Tempesta
(m.2679) e di Monte Tibert (m.2647). La strada principale tiene a
mano sinistra e, con numerosi tornati che toccano le Borgate di
Bassura e Paschero, perviene al Capoluogo. Si trova nella
Borgata Chiesa (m.1270, km. 6 da Macra), ormai correttamente
indicato col nome Celle benché questo spetti, con la
specificazione Macra all'intero comprensorio comunale.
Una curiosità geologica: il territorio di Celle Macra, come quello
della fascia centrale della Valle Maira comprendente fra l'altro le
zone della Gardetta e di Elva, è di origine marina. Vecchio di 160
milioni di anni, emerse dal profondo dell'oceano 65 milioni di anni
fa sotto l'effetto di immani movimenti tettonici.
Vario e attraente è il paesaggio naturale, segnato dagli effetti delle
epoche glaciali e postglaciale. Stretto e incassato nella parte
inferiore, il Vallone di Celle si apre man mano che lo si risale fino a
offrire il panoramico Piano della Colla (m.1500) e gli ampi spazi
delle ridenti conche che dai 2000 metri ne coronano il sommo, ai
confini con la Valle Grana. Vi sono rappresentati tutti gli orizzonti
alpini. Dalla fascia dei coltivi, un tempo prospera (vi figurava
anche la vite) e oggi inselvatichita, a quella vera e propria del
bosco (soprattutto abeti, faggi e larici) per concludersi con gli
estesi pascoli delle quote più alte, punteggiati da rododendri e
rocce.
Anche l'uomo ha contribuito alla bellezza del paesaggio
disseminando nel Vallone una dozzina di borgate che, malgrado
l'usura del tempo, hanno conservato lo stile originario. Numerose
le case e le baite sparse. Celle di Macra fu in passato un luogo
importante di raccordo fra le Valle Maira e Grana, poiché vi
transitava la mulattiera per Narbona e Castelmagno (oggi
percorso GTA) Fitta la rete di mulattiere e sentieri: di raccordo fra
le Borgate, fra queste e il fondo valle così come con i Valloni
laterali di Combamala a est e di Marmora a ovest. Recenti
carrarecce hanno sostituito gli antichi tratturi nel servizio degli altri
pascoli e delle relative grange.
Cappella di San Sebastiano
La cappella di San Sebastiano
situata a poche centinaia di
metri da Celle di Macra, e una
costruzione antichissima
risalente agli anni 1400,
interamente costruita in pietra
e ricca di affreschi interni ad
opera del pittore Giovanni
Baleison nativo di Demonte,
che ha eseguito le pitture della cappella nel 1484. Nella foto la
piccola cappella di San Sebastiano con il porticato sotto il quale
passava la mulattiera che collegava le borgate di Chiotto e Serre.
LOCANDA BORGATA CHIESA
Polittico di Hans Clemer
La Chiesa Parrocchiale di Celle di Macra ospita il famoso polittico di
Hans Clemer, pittore Fiammingo degli anni 1490, che in quel periodo
pose la sua firma su
dipinti di carattere
religioso presso molte
Chiese della Valle Maira.
Attorno agli anni 1511 –
1512 fu chiamato a
prestare la sua opera
presso il Marchesato di
Saluzzo, dove lasciò
tracce delle sue ultime
opere. Nelle foto
accanto il Polittico di
Hans Clemer presente nella Chiesa Parrocchiale di Celle di Macra
Museo Seles
Celle di Macra , in lingua Occitana “Seles” è stato nella storia
assieme ai comuni di Dronero, Paglieres e Macra, il centro della
lavorazione e distribuzione delle
acciughe, oggi non più attivo, ma
questa attività viene praticata con
successo nella zone del Nord Italia
da parte di moltissimi commercianti
le cui famiglie erano originarie della
Valle Maira.
Celle di Macra ospita il Museo
Seles, museo multimediale che
racconta la storia dei mestieri
itineranti in particolare quello degli
acciugai, la realtà locale nei suoi aspetti antropologici e le
caratteristiche di identità socio-culturale della Valle Maira.
Il Museo Seles, racconta attraverso i documenti e le testimonianze
che nel tempo sono stati recuperati, questo antico mestiere che ha
permesso agli abitanti locali di sopravvivere in un periodo difficile, e
che oggi si è trasformato in una attività moderna.
Celle di Macra Val Maira (CN)
Tel. 0171 999 138 - cell. 342 78 100 78
Celle - Marmora - Palent
L’anello proposto si sviluppa tra le Valli di Celle
e di Marmora.compiendo un anello di tre giorni
percorrendo Sentieri Occitani e Sentieri della
GTA a quote comprese tra i 1200 m. di
Marmora e i 2647 del Monte Tibert tra boschi di
larici, alpeggi, laghi e una varietà floreale e
faunistica spettacolare.
Le strutture di appoggio garantiscono un’ottima
accoglienza accompagnata da una cucina tipica
e vini particolari garantendo al turista menù
sempre diversi.
Caratteristiche del percorso:
L’intero anello prevede la partenza da Celle di
Macra dove si arriva e si pernotta presso la
Locanda Borgata Chiesa. È possibile lasciare le
autovetture presso la Locanda.
Primo giorno: Celle di Macra - Marmora
Secondo giorno: Marmora - Palent
Terzo giorno: Palent - Celle di Macra
Informazioni e Prenotazioni
[email protected]
[email protected]
Possibilità di trasporto bagagli ad ogni tappa
Primo giorno
Secondo Giorno
Terzo Giorno
Celle di Macra - Marmora
Marmora - Palent
Palent - Celle di Macra
Da Marmora in direzione Nord, seguire il sentiero Occitano
Napoleonica, sino al colle inferiore dell'Encucetta, poi in direzione
sempre seguendo il percorso Occitano, raggiungere il colle superiore
dell'Encucetta e quindi la Borgata Palent.
Da Palent (m.1479) scendere in direzione Nord-Est seguendo i
Percorsi Occitani
e GTA,
raggiungendo la
borgata di
Aramola (m.1302).
Da Aramola,
prima in direzione
Sud-Oves e poi in
direzione Est,
seguendo il
percorso Occitano
lungo un sentiero praticamente piano, si raggiunge la Borgata
Colletto (m.1419). Punto molto panoramico che si affaccia sulla
conca di Celle.
Da qui in direzione in direzione Sud-Ovest, seguendo i P.O., il
percorso ci porta alla Borgata Garini, (m.1335), a seguire
Chitignano (m.1219), Combe (m.1064).
Da Combe vi sono diverse alternative per salire a Celle di Macra:
1° possibilità:
Da Combe seguendo i P.O. classici che costeggiano il Bedale di
Celle, raggiungere in direzione Nord-Est e poi Sud-Est Chiottetto
(m.1045) e poi Rio (m.1010) dove attraversiamo il torrente e
seguiamo i PO che attraversano0 le borgate di Mattalia, Bassura e
Maschero sino a raggiungere la Borgata Chiesa (m.1270).
2° possibilità:
Da Combe, per un breve tratto in direzione Sud e poi in direzione
Nord-Est, seguire il sentiero dei Giganti sino alla B.ta Ugo
Soprano, (m.1354).
Da qui altre possibilità, ma quella forse più bella è continuare per il
sentiero dei Giganti in direzione Sud,sino alle Grange Ramei, dove
poco prima il sentiero scende alla Antica Cava di Lose per poi
raggiungere il bellissimo Ponte Medioevale dove proseguendo
raggiungiamo Albornetto Sottano (m.1092), Albornetto Soprano
(m.1162) e quindi Serre (m.1310) oppure da Albornetto si può
proseguire su sentiero sino a Borgata Chiesa. (m.1270).
A conclusione del Tour, si consiglia la permanenza a Celle di
Macra al fine di percorrere il giorno successivo l'anello degli
acciugai, e avere poii il tempo di visitare la Chiesa Parrocchiale, la
Cappella di San Sebastiano e il Museo Seles dei mestieri
itineranti.
n Magno.
Da Celle di Macra seguire i PO/GTA fino a Castellaro, poi in
direzione Sud segue il percorso GTA molto panoramico che porta
al Monte Sociu (m. 1802), Monte Bastia (m. 2136), Bric delle
Mendie e con
leggera
deviazione in
direzione Sud
Ovest, si
traversa poco
sotto la Cima
della Cernauda
per arrivare alla
Bassa di
Narbona (m.
2250). Poco
prima della
Bassa di
Narbona, seguire la strada sulla destra che scende alle Grange
Tibert (m.2198), proseguire in direzione Sud-Ovest sino al Colle
Intesile (m.2520).
E’ possibile da qui, salire al Monte Tibert (m.2648), oppure
proseguire in direzione Nord seguendo l’itinerario S21 che porta
verso la Punta Tempesta, è possibile scendere, abbandonando il
sentiero principale, al Lago Tempesta ma poi è necessario risalire
per riprendere il percorso che sempre in direzione Nord porta alla
Gr. Chiot (m.1988).
Da qui inizia una bellissima strada sterrata che scende verso
Marmora, raggiungendo prima il Colle Intesile Sud del Monte
Festa (m.2077) e successivamente le Gr. Cross (m.1696) edi
infine Marmora B.ta Vernetti (m.1230).
Posto Tappa: Locanda Ceaglio
Posto Tappa: Rifugio Palent
Al rifugio Palent il pane viene fatto rigorosamente in casa.
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Opuscolo in stile classico