Opuscolo
informativo
2014
Lesina, Marina di Lesina e l’incantevole territorio.
Adagiata sulla omonima laguna, Lesina, porta nord del
Gargano, è una terra da sogno, circondata da bellezze naturali,
dove un istmo boschivo sembra fondere le acque marine alle
acque lacustri, e in cui fioriscono esemplari unici della flora
vegetale. Una laguna che ospita una fauna tipica più unica
che rara. Nel periodo estivo si resta ammaliati dalla spiaggia
lunga e dorata di Lesina Marina ove è possibile unire il giusto
relax al sano divertimento adatto a tutti gli ospiti.
La storia di Lesina
Varie sono le opinioni espresse sull’origine, sui fondatori
e sull’epoca di fondazione di Lesina. Varie testimonianze
paleontologiche e archeologiche, attestano che il
territorio fu abitato sin dall’epoca neolitica e che durante
l’Impero Romano vi fosse una comunità facente parte del
Municipium di Teanum Appulum (S. Paolo di Civitate): il
fiume Fortore che sbocca nelle sue vicinanza costituiva
infatti un buon veicolo per scambi commerciali con
l’entroterra.
Secondo alcuni storici la cittadina attuale ha avuto origine da
pescatori cristiani dell’isola di Lesina in Dalmazia, venuti nei secoli
VI/VII d.C, per ragioni di pesca, o, secondo altri, da cristiani fuggenti
l’invasione sclavonica. Altri attribuiscono la fondazione al vescovo e
ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi distrutta
da Costante II nel 663.
In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo
abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle
invasioni e scorrerie del periodo alto-medioevale.
Laguna del lago di Lesina
In breve la borgata si vide trasformata in vera e propria città.
Essa verso la metà dell’ottavo secolo si trovava elevata a tale grado di
prosperità, potenza e popolazione da eguagliare altre forti ed antiche
città ad essa limitrofe, quali, fra le altre, erano Termoli e Larino. È
accertato che Lesina fu una delle 34 Contee del Ducato longobardo
di Benevento e successivamente divenne Contea normanna fino al
XIII secolo.
Durante tutto il Medioevo, salvo alcuni periodi, Lesina fu sede
vescovile, dipendente dall’Arcidiocesi di Benevento. L’ultimo
Presule, Orazio Greco partecipò al Concilio di Trento (1545/1563).
Si ricordano alcuni insediamenti cassinesi sul posto, anche in
considerazione del fatto che il pesce pescato nella laguna costituiva
un’importante risorsa alimentare per le mense monastiche che non
conoscevano carni. Tra i principali monasteri cassinesi edificati in
loco ricordiamo l’abbazia di Santa Maria di Ripalta e il monastero
di San Giovani in Piano.
Nel 1308 la contea di Lesina ritornò a far parte delle terre demaniali
in quanto donata da Ladislao Lagellone, re di Napoli, alla madre,
la regina Margherita di Durazzo che, nel 1411, la donò a sua volta
all’ospedale della Casa Santa dell’Annunziata di Napoli “Ave
GratiaPlena”.
I secoli XVI-XIX furono secoli di decadenza, durante i quali la malaria
da una parte e le distruzioni provocate da terremoti (il più disastroso
dei quali con maremoto si verificò il 30 maggio 1627 con la quasi
istruzione del paese) e inondazioni, ridussero la città a un misero
villaggio. La ripresa cominciò all’inizio del 700, con un aumento
della popolazione e lo sviluppo delle attività economiche.
Nel 1751, in seguito al fallimento del Banco dell’A.G.P. che
amministrava l’ospedale, la laguna con il bosco isola, i fiumi, le
paludi e tutte le dipendenze venivano aggiudicate all’asta al Signor
Placido imperiale, Principe di Sant’Angelo dei Lombardi, il quale
insediò una colonia che poi diede all’attuale cittadina di Poggio
Imperiale.
Il fallimento economico della famiglia Imperiale portò nel 1836 - 55, mediante
sentenza, allo smembramento della proprietà tra le famiglie Masselli,
Galante e Zaccagnino, i quali erano contemporaneamente proprietari
dei grandi latifondi nella campagna lesinese, alloggiando anche
molti lavoratori forestieri.
Alcuni di questi abitavano nella frazione di Ripalta (7 Km dal paese),
sede di una delle più interessanti Abbazie dei Cistercensi.
Le vicende di Lesina e della sua Laguna continuarono per tutto l’800
tra lotte e manifestazioni tra i lesinesi e i “proprietari” fino agli inizi
del ‘900. Nel secondo dopoguerra il lago fu restituito alla libera
disponibilità degli abitanti e con la riforma agraria degli anni ‘50 del
secolo XX si attuò una redistribuzione delle terre a piccoli coltivatori,
superando il grande latifondo.
Lesina dal lago
AL BOSCO ISOLA: GRIGLIATE DI PESCE O CARNE
NOLEGGIO CANOE E PEDALÒ
 ACCESSO PER DISABILI
ESCURSIONI PAESAGGISTICHE CON CATAMARANO
osservatorio Palude Lauro presso Sacca Orientale
PASSEGGIATE IN LAGUNA
info e prenotazioni tel 368 7587584 / 330 436652 -  passeggiate.inlaguna
Il centro storico
Il Centro storico di Lesina e il lago che lo circonda presenta numerosi siti di
interesse storico e artistico di varie epoche.
Piazza Municipio, cippo dedicato a Pomponia Drusilla, databile intorno
al II secolo d.C. e riproduzione della “Città di Lesina” di Giovan Battista
Pacichelli (1703).
Al suo fianco si trova la Chiesetta del SS. Rosario e S. Primiano di inizio
‘800, mentre il Municipio (Casa comunale) risale al 1908.
Prima di entrare nel centro storico vero e proprio, imboccando sulla
sinistra una stretta stradina, via Zara, è possibile osservare uno scorcio
delle antiche mura della città, costruite da elementi in pietra grezza.
Inoltrandoci nel centro storico, si giunge in quella che un tempo era il
centro del paese, la piazza Umberto I, dove un tempo si affacciavano le
costruzioni gentilizie e la casa comunale, vi si accedeva attraverso una
porta monumentale al cui lato sinistro sorgeva la torre dell’orologio.
In piazza De Ninno, sulla parte sinistra di piazza Umberto I con la lapide
murata di Georgiae; la stele, incastonata nel muro di una casa privata,
è riquadrata da una cornice e sormontata da un frontone triangolare
entro cui sono scolpiti in bassorilievo due delfini. Nella parte superiore del
riquadro è scolpito un festone di frutta e di foglie, con bende sciolte.
Tra piazza De Ninno e la chiesa è possibile dare uno sguardo alle tipiche
costruzioni con ballatoi (vagghj) tra via Garibaldi e via dei Mille. Indi
recarsi verso la chiesa Madre.
L’attuale chiesa sorge sul sito dell’antica cattedrale, risalente al periodo
longobardo-bizantino. Nel corso dei secoli andò in rovina, per cui fu
costruita la chiesa arcipretale nell’attuale piazza Umberto I, abbattuta alla
fine del ‘700, forse per problemi statici, sul timpano vi è la sigla dell’AGP
(Ave Gratia Plena), eredità dell’antica appartenenza feudale di Lesina
al Pio Istituto dell’Annunziata di Napoli, come si può vedere anche nello
stemma ufficiale del comune di Lesina.
Un’epigrafe, sulla parete esterna, celebra la consacrazione della Chiesa
arcipetrale, dedicata principalmente a S. Primiano e all’Annunziata,
consacrata il giorno 11 Dicembre 1891 dal Cardinale Orsini,
successivamente eletto papa col nome di Benedetto XIII.
La sede dell’allora palazzo Vescovile di Lesina corrisponde a quella
dell’edificio settecentesco che sorge ad angolo tra via Vittorio Veneto
e piazza Annunziata. Il portale è stilisticamente ispirato alla tradizione
barocca napoletana.
Proseguire verso “Strada di S. Clemente” fino al lungolago presso la
“Banchina Vollaro”, dal nome del deputato Roberto Vollaro De Lieto, che
alla fine dell’800 si battè per la costruzione del primo argine a nord del
paese (termine lavori 1897), successivamente rifatto nel ‘900.
Lungo via S. Clemente, infine, si può vedere la porta di ingresso di uno
degli ultimi “sottani” (bassi) rimasti ancora integri.
 Parco delle sculture
La storia di Lesina
stele con
epigrafe a
Pomponia
Drusilla
Varie sono le opinioni espresse sull’origine, sui fondatori
e sull’epoca di fondazione di Lesina. Varie testimonianze
paleontologiche e archeologiche, attestano che il
territorio fu abitato sin dall’epoca neolitica e che durante
l’Impero Romano vi fosse una comunità facente parte del
Municipium di Teanum Appulum (S. Paolo di Civitate): il
fiume Fortore che sbocca nelle sue vicinanza costituiva
infatti un buon veicolo per scambi commerciali con
l’entroterra.
Secondo alcuni storici la cittadina attuale ha avuto origine da
Scultura di vento
(2012/2013)
pescatori
cristiani dell’isola di Lesina in Dalmaziaisola
quividivenuti
nei
S. Clemente
di Francesco Granito (pietra di Apricena e legno)
secoli VI/VII d.C, per ragioni di pesca, o, secondo altri, da cristiani
fuggenti l’invasione sclavonica. Altriattribuiscono la fondazione al
Vescovo e ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi
distrutta da Costante II nel 663.
In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo
abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle
invasioni e scorrerie del periodo alto-medioevale.In breve la
antiche mura
casa vescovile
chiesa Madre
riproduz. città
del Pacichelli
Affacciandosi sul lago, è visibile la prima scultura facente
parte del progetto Parco-Sculture lagunari. Si tratta di
un museo d’Arte e Ambiente collocato nel Parco del
Gargano, È il primo parco scultoreo pubblico in Puglia
sito in un ampio territorio naturalistico protetto. Artisti del
Parco: Cristian Biasci (Pisa), Alessandro Boezio (Foggia),
Giulio De Mitri (Taranto), Francesco Granito (Apricena),
Pietro Coletta (Milano-Bari), Nelida Mendoza (Buenos AiresPalermo), Jack Sal (Roma-New York), Tarshito (Bari-India).
 Isola di S. Clemente
Già all’inizio del primo Millennio fioriva sull’isola un
cenobio benedettino che dipendeva dall’abbazia di San
Clemente di Casauria in Abruzzo. Verso la metà del sec.
XI il monastero stava rovinando ed il conte normanno di
Lesina, Goffredo, preferì riaffidare l’isola ed il Cenobio
alle cure dell’Abbazia Casauriense (casa madre) il 12
febbraio 1165. L’abate Leonate si prodigò per l’immediato
restauro e fece pervenire a Lesina i maestri d’arte. Nella
Tavola posta nella piazza del Municipio della fine del 600
l’Isola appare di notevole dimensione e con una ampia
costruzione. Probabilmente era congiunta alla riva del lago
prima del terremoto del 1627. Intorno all’isolotto sono
visibili fondamenta di incerta epoca: si pensa addirittura
alla presenza di abitazioni in epoca romana. In seguito,
con l’elevarsi del livello del mare, decadde lentamente,
diminuendo in superficie, fino a ridursi nella sua attuale
dimensione. Negli anni trenta del secolo scorso Nicola
Dante Ungaro, presidente della confraternita fece erigere
una Croce in ferro battuto con base in pietra.
SPAZIOCENTRALE
BAGNO
SPONSOR

DESCRIZIONE
Descrizione
Lorem ipsum balneare
Stabilimento
dolor sit amet,
snack consectetur
bar e tabacchi
adipiscing
elit. Sed ligula neque, dignissim vel sodales vitae,
congue eget lorem. Aenean enim tellus, volutpat
LOCALITÀ
quis viverra
Marina
di Lesina
feugiat, aliquam eu lectus. Ut sed enim
a tortor
v.le
Centrale,
lacinia
II Traversa
lobortis. Pellentesque
al mare 71010et elit ligula,
vel viverra ipsum. Vestibulum iaculis magna id quam
convallis eu dictum mi cursus. Nunc eget arcu vitae
CONTATTI
nisi334

facilisis
8018628
commodo. Nunc neque elit, gravida quis
commodo at, tincidunt ac quam. Mauris malesuada
tempus enim, et facilisis risus ultrices in. Maecenas
Località
Lesina
via Lorem Ipsum 1
Contatti
 0882 123456
 www.nomesito.com
Bosco Isola
Il territorio di Lesina, unico nella sua
particolarità, costituisce un habitat
eccezionale per flora e fauna. È qui che si
manifesta uno dei più significativi ecosistemi
del Parco Nazionale del Gargano. Paludi,
acquitrini, zone umide: ecosistemi unici che
non si possono tralasciare.
Un tombolo di terra chiamato Bosco Isola separa le
acque del lago dal mare. Sulle sue dune prospera una
folta e profumata macchia mediterranea con piante
di lentisco, corbezzolo, mirto, rosmarino e cisto.
La laguna deve la sua origine all’apporto di sabbia
e sedimenti trasportati dal fiume Fortore. Nel corso
dei secoli la deposizione di fango e terra ha causato la
formazione di strisce sabbiose dette frecce litorali, che
saldandosi alla terra ferma hanno dato luogo al bacino.
Ancora oggi il canale Acquarotta e il canale Schiapparo
collegano la laguna al mare consentendo l’afflusso di
acqua salata che si mescola con quella dolce portata dai
corsi d’acqua. In funzione della profondità delle acque
la laguna può essere suddivisa in due zone: una zona
occidentale che costituisce il corpo vero e proprio del
bacino e raggiunge la profondità di 2 metri e una orientale
che prende il nome di Sacca Orientale, poco profonda e
coperta da vegetazione per la maggior parte dell’anno.
La fauna
Gli specchi d’acqua dolce e salmastra e gli estesi
canneti, rendono la parte orientale della laguna una
delle più importanti aree di svernamento per gli uccelli
acquatici. Tra le specie che trovano nutrimento nelle
acque della laguna, ci sono svariati anatidi tra cui
moriglioni, morette, mestoloni, codoni e fischioni.
Molti degli uccelli che si possono osservare in laguna
sono legati all’area per ragioni riproduttive: Il cavaliere
d’Italia, ad esempio, depone le uova sulle lingue di
fango ricoperte dalla salicornia.
Anche il martin pescatore, l’avocetta, il germano reale,
l’alzavola, la moretta tabaccata, lo svasso maggiore e il
tuffetto trovano nella laguna l’ambiente ideale per riprodursi.
La fauna ittica è composta da specie che prediligono le zone
maggiormente influenzate dalla presenza di acqua dolce come
lo spinarello e la carpa e specie che vivono nelle zone più vicine
al mare come la triglia, il sarago e l’occhiata. Tra i pesci diffusi
nell’intero bacino, c’è il cefalo, la spigola, l’orata e il latterino.
cavaliere d’italia
Erica multiflora
DON GUSTAVO

DESCRIZIONE
Il ristorante è un locale dall’atmosfera tipica e
caratteristica, che saprà conquistarvi con le sue delizie!
Oltre alla cucina argentina, il ristorante propone anche
deliziosi menù di pesce e piatti della tradizione pugliese.
 ACCESSO PER DISABILI
La flora
LOCALITÀ
Lesina, p.zza Umberto I
CONTATTI
 0882 991162 / 393 7214928
 www.dongustavorestaurant.it
 ACCESSO PER DISABILI
Dal punto di vista naturalistico il Lago di
Lesina rappresenta uno dei biotopi più
interessanti del Mediterraneo.
Qui crescono specie differenti e caratteristiche. La flora
in grado di vivere in terreni a contatto con l’acqua salata
o salmastra, detta alofila, tappezza le sponde del lago.
Tra le specie presenti spiccano la sueda marittima,
la granata irsuta, la salicornia annua e la salsola
soda. Lungo il litorale orientale, dove l’acqua è più
bassa, cresce la cannuccia di palude insieme alla lisca
maggiore e al falasco. Molte delle piante presenti in
laguna sono ormai piuttosto rare e per questo rientrano
tra le specie a elevato pregio naturalistico. La duna di
Bosco Isola, si estende per 14 Km separando il lago dal
mare ed è caratterizzata da una distesa ininterrotta
di macchia mediterranea. L’area è ricoperta da
piccole porzioni di bosco a leccio interrotte da stagni
retrodunali (fantine) che si estendono per decine di
ettari. In alcuni tratti lungo il basso corso del fiume
Fortore, a est della laguna, è presente la foresta a
galleria di salice bianco e pioppo bianco.
Cisto di Clusio
Eliantemo jonico
Granata irsuta
Ibisco litorale
Orchidea dell’arcipelago
Orchidea palustre
La laguna
Il lago di Lesina si estende tra la foce del fiume Fortore e Rodi
Garganico, lungo la costa settentrionale della Regione. Seconda in
dimensioni tra le lagune pugliesi solo alla vicina Varano, quest’area
copre una superficie di 51 Km2 ed è inserita in uno dei contesti più
caratteristici della Puglia. Il lago di Lesina è uno dei siti di sosta più
importanti per gli uccelli acquatici che migrano tra Europa e Africa con
una moltitudine di specie che ogni anno svernano e nidificano nelle sue
acque. In virtù del suo enorme valore naturalistico, l’area è sottoposta a
diverse tipologie di tutela. Nonostante spesso viene indicata come lago,
quella di Lesina è senza ombra di dubbio una laguna.
Due le vie di comunicazione con il mare: il canale di Acquarotta ad
ovest, lungo circa 2 Km, il canale Schiapparo ad est, lungo circa 1 Km.
La sua grandezza misurata in Km2 è pari a 51.36, è lunga 24,4 Km, larga
2.4 Km ed ha un perimetro di quasi 50 Km. Divisa in due bacini, quello
minore occidentale, ove si affaccia Lesina e quello orientale, più grande,
che prende il nome di Sacca Orientale.
L’origine della laguna di Lesina è molto antica, si pensa si sia formata
con l’accumulo di sabbie trasportate delle correnti del mare, le quali
incontrando il promontorio del Gargano, erano obbligate a lasciare il
litorale per superarlo, depositando così i sedimenti trasportati, oltre che
l’opera del fiume Fortore, l’antico Frentum di Plinio. Questo fiume,
un tempo più ampio ed in parte navigabile, ha variato più volte il suo
corso finale e si possono distinguere almeno quattro foci diverse. La
più antica è quella dell’attuale canale di Acquarotta, dove il Fortore
giungeva formando una grande ansa. I suoi traboccamenti e gli affluenti
che discendono dal Gargano hanno certamente favorito la formazione
lagunare.
Istmo tra Mare e Lago
Tipiche barche lagunari a Lesina
HOTEL LESINA

BananaBoat, presso Lido Rosa
DESCRIZIONE
33 camere da letto con bagno, aria climatizzata,
telefono tv e balcone. La spiaggia privata attrezzata è
accessibile a 250 mt attraversando una fresca pineta
mediterranea.
 ACCESSO PER DISABILI
LOCALITÀ
Marina di Lesina
via Torre Fortore, 1
CONTATTI
 0882 995170
 www.hotellesina.it
loc. Torre Fortore Marina di Lesina (FG) - tel 0882 995103
Michele 340 1648085 - Rocco 340 3330819 - Primiano 329 0811955
ACCESSO PER DISABILI
Marina di Lesina
Qui inizia la calda terra di Puglia con le
spiagge di finissima sabbia, immersa in una
natura ancora incontaminata, dove sole,
relax e divertimento aspettano giovani e
famiglie per una vacanza fatta di mare e di
momenti unici.
I nostri stabilimenti balneari sono tutti dotati dei
massimi confort, di giochi per i bambini e divertimento
per i più grandi. Tutti facilmente raggiungibili a piedi in
pochi minuti direttamente dal nostro villaggio turistico
di Marina di Lesina, d’estate raggiungibile anche con i
mezzi pubblici dalla vicina Lesina.
E per gli amanti della libertà, lunghe distese di finissime
spiagge libere, comunque facilmente raggiunibili sia a
piedi che in auto.
Il Parco Acquatico Aquafantasy è il parco acquatico
in Puglia ideale per tutta la famiglia con animazione,
musica, sport, tornei, spettacoli e numerosi eventi.
Un tuffo nelle spettacolari piscine, per immergersi in
un mare di eventi, lezioni di aerobica, fitness, danza
sportiva, spettacoli e animazione per i più piccoli!
 Tradizioni
SAN PRIMIANO (15 MAGGIO)
La festa di San Primiano è particolarmente sentita dai
Lesinesi. Degna di nota la Congregazione laicale dedicata a
San Primiano Martire. I solenni festeggiamenti si svolgono il
giorno del suo martirio e dell’assunzione in cielo.
via C. Battisti 132, Lesina
tel. 0882 991826 / 347 2323434
CHIUSO IL MERCOLEDI
FESTA S. ANNA (26 LUGLIO)
La sera del 26 Luglio per la festa e ricorrenza di Sant’Anna a
Lesina, l’associazione Alexina propone “Il Ballo di Sant’Anna”,
dove due culture differenti, ma dallo stesso credo, si
incontrano nelle piazze del centro storico.
FESTA S. NAZARIO (NOTTE 27 LUGLIO)
Le processioni di fedeli che partono da Lesina e da Poggio
Imperiale, si incontrano a metà via, per giungere nel cuore
della notte al Santuario di S. Nazario.
FESTA STELLA MARIS (15 AGOSTO)
Ogni anno la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo-Stella
Maris, patrona dei pescatori e dei marinai viene portata in
processione tra le strade di Marina di Lesina e tra i lidi balneari,
per ingraziarsi i buoni auspici per pescatori e marinai.
FESTA DI SAN ROCCO (METÀ AGOSTO)
La festa di San Rocco, invece, si colloca nella settimana
diFerragosto. È piena di iniziative che rendono il soggiorno
piacevole e ricco di ricordi che vi riproporrete negli anni.
LAGOLOSO (NOVEMBRE)
In pieno autunno dal 2007 si svolge a Lesina una
caratteristica manifestazione gastronomica nella quale è
possibile gustare le anguille preparate secondo differenti
ricette, cucinata secondo le ricette tradizionali.
Gastronomia
Ispirata alla tradizione culinaria lesinese, con delle incursioni in
quella del vicino Gargano, la cucina è caratterizzata dalla genuinità
degli ingredienti, tutti di provenienza locale, e dall’innovazione con
accostamenti inusuali ma mai esasperati, frutto di una attenta ricerca e
di una lunga esperienza.
Regina incontrastata della cucina è l’anguilla, non mancano altri
prodotti tipici della tradizione lacustre: cefali, bottarga, crugnalett.
Guardare una tavola imbandita con piatti e prodotti di Lesina è un
piacere che coinvolge tutti i sensi, si resta subito affascinati dalla
varietà dei colori della frutta, piatti di carne e di pesce, verdure,
formaggi e minestre. I colori e profumi sono rafforzati dalla presenza
costante del prezzemolo, del basilico, dell’aglio, dei capperi,
dell’origano e della rucola selvatica. La cucina tradizionale Lesinese,
è spesso frugale. Il pane confezionato in grandi “panèttè”, la pasta
frasca, l’olio extra vergine di oliva, gli ortaggi, le verdure selvatiche,
il pesce, i crostacei e i molluschi costituiscono gli elementi di base
nell’elaborazione dei piatti. Gustare le pietanze, assaporare le ricette
e le combinazioni di cibo non è l’ultimo atto del viaggio attraverso
la cucina di Lesina. La tipicità delle pietanze è assicurata dall’uso di
ingredienti frutto di una produzione locale che continua a garantire
continuità con il passato.
Il piatto tipico di Lesina - non è difficile da immaginare - è la minestra
di anguilla. La sua origine è intimamente legata alla storia durissima
dei pescatori che vivevano per mesi in capanne di canne costruite
sulla laguna, mangiando quel che offriva la natura circostante, ovvero
anguille e verdure selvatiche. Un tempo la pesca, non solo delle
anguille, era l’attività economica principale della zona. La leggenda
narra che l’imperatore Federico II di Svevia, puer Apuliae, fosse
ghiotto di questo pesce dalla pelle molto spessa e che può raggiungere
fino a 3 Kg di peso.
Un altro prodotto tipico che cresce sulle sponde del lago di
Lesina è la Salicornia (Salicornia europea).
Per la sua vaga somiglianza con il turione dell’asparago pungente o
asparagina (Asparagus acutifolius) è nota comunemente anche come
asparago di mare o asparagina. Il nome salicornia deriverebbe dal
francese salicorne e sarebbe frutto dell’unione di due termini: il primo,
salicor, nell’arabo medievale e starebbe ad indicare il nome di una
pianta (probabilmente la stessa Salicornia europea), il secondo, invece,
corne (lett. “corno”), alluderebbe alla forma cornuta delle infiorescenze
della specie vegetale in questione.
Torcinelli
Minestra di anguille
Salicornia
Bottarga
via Pietro Micca 22, Lesina
tel. 0882 991942 / 347 3551079
www.leantichesere.it
 ACCESSO PER DISABILI
B&B A&R

Vescovo e ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi
Lagellone, re di Napoli, alla madre, la regina Margherita di Durazzo che,
distrutta da Costante II nel 663.
nel
In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo
1411, la donò a sua volta all’ospedale della Casa Santa dell’Annunziata
abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle invasioni di Napoli “Ave GratiaPlena”,
e scorrerie del periodo alto-medioevale.In breve la borgata si vide
I secoli XVI-XIX furono secoli di decadenza, durante i quali la malaria
trasformata in vera e propria città. Essa verso la metà dell’ottavo secolo
da una parte e le distruzioni provocate da terremoti (il più disastroso
DESCRIZIONE
si trovava elevata a tale grado di prosperità, potenza e popolazione da
dei quali con maremoto si verificò il 30 maggio 1627 con la quasi
Un’antica passione per il lago con i suoi tramonti, le
eguagliare altre forti ed antiche città ad essa limitrofe, quali, fra le altre,
distruzione del paese) e inondazioni ridussero la città a un misero
sue storie da narrare e condividere. Il desiderio di far
erano
Termoli
e Larino.
villaggio. La ripresa cominciò all’inizio del 700, con un aumento della
conoscere ed amare il lago.
Cinque
camere
legate alE’ accertato che Lesina fu una delle 34 Contee
Ducato world”
longobardo
popolazione e lo sviluppo di attività economiche.
tema della nota canzone del
“Wonderful
di Louisdi Benevento e successivamente divenne
Armstrong.
Contea normanna fino al XIII secolo.
Nel 1751, in seguito al fallimento del Banco dell’ A.G.P. che amministrava
 ACCESSO PER DISABILI
Durante tutto il Medioevo, salvo alcuni periodi, Lesina fu sede vescovile, l’ospedale, la laguna con
dipendente dall’Arcidiocesidi
il bosco isola, i fiumi, le paludi e tutte le dipendenze venivano
LOCALITÀ
Benevento. L’ultimo Presule, Orazio Greco partecipò al Concilio di
aggiudicate all’asta al Signor Placido imperiale, Principe di Sant’ Angelo
Lesina
Trento (1545/1563).
dei Lombardi, il quale insediò una colonia che poi diede all’attuale
via Principe di Piemonte 113
Si ricordano alcuni insediamenti cassinesi sul posto, anche in
cittadina di Poggio Imperiale.
Partiamo dunque in mountain-bike, per via della
considerazione del fatto che il
Il fallimento economicomolta
della strada
famiglia
Imperiale
portò
nel 1836
- 55,
sterrata
da fare.
Partiamo
da Lesina
CONTATTI
Ebbene sì:risorsa
il giroalimentare
del lago di Lesina
si
paese, un grumo di case bianche circondato per tre
 0882 991090 - 333 6307652
pesce pescato nella laguna costituiva un’importante
mediante
lati dal lago.
di pescatori
di anguille,
pesci che
 www.aerlesina.com per le mense monastiche che non conoscevano
può fare,
ma
solo
in
bicicletta
e
questa
carni. Tra i principali
sentenza, allo smembramento
dellaPaese
proprietà
tra le famiglie
Masselli,
tradizionalmente andavano anni fa ad arricchire la
è una l’Abbazia
bella notizia.
A Foce
monasteri cassinesi edificati in loco ricordiamo
di Santa
Maria Schiapparo
Galante e
tavola natalizia dei napoletani. La complessa attività
una chiusa, che trattiene le
acque i quali erano
di Ripalta e il Monastero di San Giovani inc’è
Piano.
Zaccagnino,
contemporaneamente proprietari dei grandi
della pesca in laguna – oltre alle anguille anche spigole,
troppo
impetuose;
sulla
paratìa
corre
una
Nel 1308
la Contea
latifondi nella campagna
lesinese, alloggiando anche molti lavoratori
Garzette sulla riva
del
lago di Lesina ritornò a far parte delle terre demaniali in
orate, cefali – richiede un organizzazione collettiva
passerella
dove
si
transita.
Il
cancelletto
che
quanto donata da Ladislao
forestieri.
che negli ultimi anni è declinata, ma sul lungolago si


In bici sul lago
la protegge è aperto, ma anche se chiuso è
facilmente superabile.
scorgono ancora i barchini da pesca, lunghi, bassi e
stretti, mentre negli scantinati si incontrano uomini che
rammendano con pazienza le lunghe reti che formano
le paranze, usate per la cattura.
 Isola di Wight
DESCRIZIONE
Pesca, Sport d’acqua e tanto altro, la laguna rappresenta
una delle maggiori attrazioni del nostro territorio e solo
da poco è possibile usufruire l’opportunità di trascorrere
momenti unici per il giusto relax, ma anche con
emozionanti passeggiate in laguna.
Per gli amanti della pesca sportiva, la possibilità unica
di pescare orate e spigole anche su barca, direttamente
nel lago. Per chi ama emozioni uniche, gli sport d’acqua
saranno il giusto coronamento di una vacanza da sogno.
Canoa, kajak, vela, surf e stand un paddle, tutti sport
facilmente praticabili presso “Isola di Wight”, con
l’affiancamento di istruttori qualificati e professionali. Non
resta che provare!
CONTATTI
Lesina, via Banchina Vollaro (zona Stadio)
 328 8912205
 hellfishcanoakayaklesina
CASALE VILLA GIULIA
lVia dei Platani, 18 Lesina Marina
tel. 0882 995537 - www.casalevillagiulia.it
Percorso enogastronomico

 ACCESSO PER DISABILI
DESCRIZIONE
Nel 1979 tre amici con un’immensa passione
per il vino ereditata dai genitori, decidono per
scommessa, di produrre spumante a San Severo,
in provincia di Foggia, nel cuore della Daunia. Chi
si reca nelle loro cantine potrà respirare un’aria
antica, risalente al ‘600. Si estendono sotto palazzi
storici ed offrono testimonianze del passato: una
parte delle mura di cinta del 1200, una pressa del
1836 e la prigione dei carbonari Morelli e Silvati. Qui
lo spumante riposa sulle pupitres, dove il remuage
viene ancora fatto a mano, secondo il metodo
champenois.
È possibile visitare le cantine e poter deliziare il
palato con la degustazione di pregiati vini.
LOCALITÀ
San Severo (FG)
via Zanotti 30
CONTATTI
 0882 227643
 www.darapri.it
 [email protected]
 AC-Spumante-Metodo-Classico-San-Severo
loc. Acquarotta, Lesina
tel. 328 5887054 - www.inlaguna.it
[email protected]
Itinerario alla scoperta di
Laguna e Mare
Situata sulle sponde del lago di Lesina
nel parco nazionale del Gargano a
sole 12 miglia dalle isole Tremiti, forte
delle bellezze naturali del territorio si
occupa di fornire diversi servizi turistici,
soddisfacendo a pieno la voglia di
conoscenza di luoghi e di scoperta di nuovi
itinerari per coloro che hanno scelto di
visitare uno dei posti più belli della Puglia.
“In Laguna” organizza e offre, escursioni e tours
naturalistici nella laguna di Lesina e isole Tremiti, pesca
sportiva, noleggio di imbarcazioni, degustazione e vendita
di prodotti tipici locali, dando la possibilità anche a coloro
i quali non hanno modo di visitare la nostra meravigliosa
terra di ricevere nelle proprie case o presso le proprie
attività commerciali, negozi o ristoranti, i vari prodotti
locali nel modo più semplice e funzionale.
LA CRUNA DEL LAGO

DESCRIZIONE
TRATTORIA PIZZERIA. PIZZA PER CELIACI
DICONO DI NOI SU TRIPADVISOR
«Ottimo sotto tutti i punti di vista. Location
bellissima con belle vedute. Il servizio è veramente
impeccabile ed il proprietario è un vero titolare.
Pizza e ristorante sono di qualità ed il rapporto
qualità prezzo è ottimo. Magnifico locale»
Isole Tremiti
La bellezza e il carattere incontaminato dei
paesaggi, uniti alla limpidezza delle acque
hanno consentito a questo arcipelago di
conquistare la denominazione di “Perla
dell’Adriatico”.
Sono cinque le isole che danno vita all’Arcipelago delle
Tremiti: San Nicola, San Domino, Crepaccio, Caprara
e Pianosa (più distante dalle altre dalle quali dista circa
11 miglia). Tutte e cinque le isole sono accomunate da
caratteristiche simili quali la natura rocciosa delle coste
o la bassa densità di abitanti (alcune isole risultano
addirittura disabitate). A partire dal 1989, le Isole Tremiti
sono entrate a far parte del Parco Nazionale del
Gargano, in qualità di Riserva Naturale Marina.
Lesina - Termoli: 38 Km
Termoli - Isole Tremiti (in traghetto): 2 ore
organizzato da Passeggiate in Laguna
tel 368 75 87 584 - 330 43 66 52
 passeggiate.inlaguna
LOCALITÀ
Lesina, Lungolago via Isonzo 64
CONTATTI
 339 6101531
 ACCESSO PER DISABILI
Percorso religioso

Vescovo e ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi
Lagellone, re di Napoli, alla madre, la regina Margherita di Durazzo che,
distrutta da Costante II nel 663.
nel
In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo
1411, la donò a sua volta all’ospedale della Casa Santa dell’Annunziata
abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle invasioni di Napoli “Ave GratiaPlena”,
e scorrerie del periodo alto-medioevale.In breve la borgata si vide
I secoli XVI-XIX furono secoli di decadenza, durante i quali la malaria
trasformata in vera e propria città. Essa verso la metà dell’ottavo secolo
da una parte e le distruzioni provocate da terremoti (il più disastroso
DESCRIZIONE
si trovava elevata a tale grado di prosperità, potenza e popolazione da
dei quali con maremoto si verificò il 30 maggio 1627 con la quasi
S. Giovanni Rotondo è noto per aver ospitato Padre
eguagliare altre forti ed antiche città ad essa limitrofe, quali, fra le altre,
distruzione del paese) e inondazioni ridussero la città a un misero
Pio da Pietrelcina ed essere diventato la meta di molti
villaggio. La ripresa cominciò all’inizio del 700, con un aumento della
pellegrinaggi da parte dei erano
fedeli. Termoli e Larino. E’ accertato che Lesina fu una delle 34 Contee
deldal
Ducato
popolazione e lo sviluppo di attività economiche.
Il paese è dominato dall’alto
Montelongobardo
Calvo che condii Benevento e successivamente divenne
suoi 1065 metri è il monte Contea
più alto di
tutto il Gargano.
normanna
fino al XIII secolo.
Nel 1751, in seguito al fallimento del Banco dell’ A.G.P. che amministrava
Monte Sant’Angelo si presenta
con
una
Durante tutto il Medioevo, salvo alcuni periodi, Lesina fu sede vescovile, l’ospedale, la laguna con
conformazione caratterizzata
dalle tipiche
case a
dipendente
dall’Arcidiocesidi
il bosco isola, i fiumi, le paludi e tutte le dipendenze venivano
schiera, di recente costruzione, e dalla presenza
Benevento. L’ultimo Presule, Orazio Greco partecipò al Concilio di
aggiudicate all’asta al Signor Placido imperiale, Principe di Sant’ Angelo
dell’antico quartiere medioevale.
Trento (1545/1563).
dei Lombardi, il quale insediò una colonia che poi diede all’attuale
pubblica utilità: la Casa Sollievo della Sofferenza e il
Da
secoli,
“milioni
di
pellegrinaggi”
a
Si ricordano alcuni insediamenti cassinesi sul posto, anche in
cittadina di Poggio Imperiale.
DISTANZA:
moderno Santuario edificato in prossimità della chiesa di
piedi e con ogni mezzo giungono
al
considerazione
Il fallimento economicoSanta
della Maria
famiglia
Imperiale
delle
Grazie. portò nel 1836 - 55,
Lesina - San Giovanni R. - Monte
S. Angelo: 86del
Km fatto che il
Santuario
micaelico
garganico
attraverso
La Casa Sollievo è una moderna e ben attrezzata struttura
IN AUTO: Dirigersi versopesce
Apricena,
poi pernella
San laguna costituiva un’importante risorsa alimentare
pescato
mediante
la via Francigena, da Mont Saint Michel, in
ospedaliera
che
ospita ogni
tantissimi
ammalati
Marco in Lamis e proseguire
per
San
Giovanni
Rotondo.
per le mense monastiche che non conoscevano carni. Tra i principali
sentenza, allo smembramento
della
proprietà
traanno
le famiglie
Masselli,
Normandia fino alla terra di Puglia, a Monte
bisognosi di cure.
monasteri cassinesi edificati in loco ricordiamo l’Abbazia di Santa Maria Galante e
Sant’Angelo.
CONTATTI PER GRUPPI
di Ripalta e il Monastero di San Giovani in Piano.
Zaccagnino, i quali erano contemporaneamente proprietari dei grandi
La Laguna S.r.l. - Agenzia Viaggi Dacobus
Nel 1308 la Contea di Lesina ritornò a far parte delle terre demaniali in
latifondi nella campagna lesinese, alloggiando anche molti lavoratori
Lesina, via Regina Elena 11
quanto donata da Ladislao
forestieri.
 0882 992380
Tra le numerose chiese e i diversi monumenti che è
S. Giovanni Rotondo e Monte S. Angelo
S. Giovanni Rotondo
 www.lalagunasrl.it
La storia di questo paese appare decisamente segnata
dalla presenza di Padre Pio da Pietrelcina, beatificato da
Papa Giovanni Paolo II il 2 Maggio 1999.
Al frate si deve la costruzione di numerose opere di
Monte S. Angelo
possibile visitare, spicca il Santuario di San Michele,
costruito tra i secoli V e VI, legato all’apparizione
dell’Arcangelo Michele, al quale viene dedicata una festa
che ogni anno attira migliaia di pellegrini.
 Centro visite
 ACCESSO PER DISABILI
CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il Centro Visite di Lesina, è una struttura nata come
Centro di Educazione Ambientale, accreditata alla rete
IN.F.E.A. della Regione Puglia come Centro di Esperienza.
L’educazione ambientale ha la finalità di insegnare la
struttura e l’organizzazione dell’ambiente naturale, di
educare gli esseri umani ad assumere comportamenti
responsabili e rispettosi degli equilibri naturali. Per questo,
il Centro Visite propone a bambini e ragazzi attività di
educazione ambientale, di conoscenza dell’ecosistema
lagunare e della sua biodiversità.
 ACCESSO PER DISABILI
CONTATTI
Lesina (zona lungolago) via Banchina Vollaro 147
 0882 707455 - 328 0758563
 [email protected]
 centrovisitelesina.wordpress.com
 Centro Visite Lesina
Parco Nazionale del
Comune di Lesina
Pro Loco Lesina
“Cultura e Territorio”
www.vacanzeingargano.it
 E-mail: [email protected]
 NUMERI UTILI
Pronto intervento 112
Guardia di Finanza 117
Vigili del fuoco 115
Corpo forestale 1515
Polizia Municipale 0882 7074454
Carabinieri 0882 991010
Guardia Medica 0882 991963
Capitaneria di porto 0882 992571
Centro antiveleni 0881 732326
Ass. Protezione Civile Lesina 0882 991088
Avvistamento Incendi 080 5802266
Pronto soccorso 118
progetto promosso da
Scarica

Opuscolo informativo