Opuscolo informativo 2014 Lesina, Marina di Lesina e l’incantevole territorio. Adagiata sulla omonima laguna, Lesina, porta nord del Gargano, è una terra da sogno, circondata da bellezze naturali, dove un istmo boschivo sembra fondere le acque marine alle acque lacustri, e in cui fioriscono esemplari unici della flora vegetale. Una laguna che ospita una fauna tipica più unica che rara. Nel periodo estivo si resta ammaliati dalla spiaggia lunga e dorata di Lesina Marina ove è possibile unire il giusto relax al sano divertimento adatto a tutti gli ospiti. La storia di Lesina Varie sono le opinioni espresse sull’origine, sui fondatori e sull’epoca di fondazione di Lesina. Varie testimonianze paleontologiche e archeologiche, attestano che il territorio fu abitato sin dall’epoca neolitica e che durante l’Impero Romano vi fosse una comunità facente parte del Municipium di Teanum Appulum (S. Paolo di Civitate): il fiume Fortore che sbocca nelle sue vicinanza costituiva infatti un buon veicolo per scambi commerciali con l’entroterra. Secondo alcuni storici la cittadina attuale ha avuto origine da pescatori cristiani dell’isola di Lesina in Dalmazia, venuti nei secoli VI/VII d.C, per ragioni di pesca, o, secondo altri, da cristiani fuggenti l’invasione sclavonica. Altri attribuiscono la fondazione al vescovo e ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi distrutta da Costante II nel 663. In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle invasioni e scorrerie del periodo alto-medioevale. Laguna del lago di Lesina In breve la borgata si vide trasformata in vera e propria città. Essa verso la metà dell’ottavo secolo si trovava elevata a tale grado di prosperità, potenza e popolazione da eguagliare altre forti ed antiche città ad essa limitrofe, quali, fra le altre, erano Termoli e Larino. È accertato che Lesina fu una delle 34 Contee del Ducato longobardo di Benevento e successivamente divenne Contea normanna fino al XIII secolo. Durante tutto il Medioevo, salvo alcuni periodi, Lesina fu sede vescovile, dipendente dall’Arcidiocesi di Benevento. L’ultimo Presule, Orazio Greco partecipò al Concilio di Trento (1545/1563). Si ricordano alcuni insediamenti cassinesi sul posto, anche in considerazione del fatto che il pesce pescato nella laguna costituiva un’importante risorsa alimentare per le mense monastiche che non conoscevano carni. Tra i principali monasteri cassinesi edificati in loco ricordiamo l’abbazia di Santa Maria di Ripalta e il monastero di San Giovani in Piano. Nel 1308 la contea di Lesina ritornò a far parte delle terre demaniali in quanto donata da Ladislao Lagellone, re di Napoli, alla madre, la regina Margherita di Durazzo che, nel 1411, la donò a sua volta all’ospedale della Casa Santa dell’Annunziata di Napoli “Ave GratiaPlena”. I secoli XVI-XIX furono secoli di decadenza, durante i quali la malaria da una parte e le distruzioni provocate da terremoti (il più disastroso dei quali con maremoto si verificò il 30 maggio 1627 con la quasi istruzione del paese) e inondazioni, ridussero la città a un misero villaggio. La ripresa cominciò all’inizio del 700, con un aumento della popolazione e lo sviluppo delle attività economiche. Nel 1751, in seguito al fallimento del Banco dell’A.G.P. che amministrava l’ospedale, la laguna con il bosco isola, i fiumi, le paludi e tutte le dipendenze venivano aggiudicate all’asta al Signor Placido imperiale, Principe di Sant’Angelo dei Lombardi, il quale insediò una colonia che poi diede all’attuale cittadina di Poggio Imperiale. Il fallimento economico della famiglia Imperiale portò nel 1836 - 55, mediante sentenza, allo smembramento della proprietà tra le famiglie Masselli, Galante e Zaccagnino, i quali erano contemporaneamente proprietari dei grandi latifondi nella campagna lesinese, alloggiando anche molti lavoratori forestieri. Alcuni di questi abitavano nella frazione di Ripalta (7 Km dal paese), sede di una delle più interessanti Abbazie dei Cistercensi. Le vicende di Lesina e della sua Laguna continuarono per tutto l’800 tra lotte e manifestazioni tra i lesinesi e i “proprietari” fino agli inizi del ‘900. Nel secondo dopoguerra il lago fu restituito alla libera disponibilità degli abitanti e con la riforma agraria degli anni ‘50 del secolo XX si attuò una redistribuzione delle terre a piccoli coltivatori, superando il grande latifondo. Lesina dal lago AL BOSCO ISOLA: GRIGLIATE DI PESCE O CARNE NOLEGGIO CANOE E PEDALÒ ACCESSO PER DISABILI ESCURSIONI PAESAGGISTICHE CON CATAMARANO osservatorio Palude Lauro presso Sacca Orientale PASSEGGIATE IN LAGUNA info e prenotazioni tel 368 7587584 / 330 436652 - passeggiate.inlaguna Il centro storico Il Centro storico di Lesina e il lago che lo circonda presenta numerosi siti di interesse storico e artistico di varie epoche. Piazza Municipio, cippo dedicato a Pomponia Drusilla, databile intorno al II secolo d.C. e riproduzione della “Città di Lesina” di Giovan Battista Pacichelli (1703). Al suo fianco si trova la Chiesetta del SS. Rosario e S. Primiano di inizio ‘800, mentre il Municipio (Casa comunale) risale al 1908. Prima di entrare nel centro storico vero e proprio, imboccando sulla sinistra una stretta stradina, via Zara, è possibile osservare uno scorcio delle antiche mura della città, costruite da elementi in pietra grezza. Inoltrandoci nel centro storico, si giunge in quella che un tempo era il centro del paese, la piazza Umberto I, dove un tempo si affacciavano le costruzioni gentilizie e la casa comunale, vi si accedeva attraverso una porta monumentale al cui lato sinistro sorgeva la torre dell’orologio. In piazza De Ninno, sulla parte sinistra di piazza Umberto I con la lapide murata di Georgiae; la stele, incastonata nel muro di una casa privata, è riquadrata da una cornice e sormontata da un frontone triangolare entro cui sono scolpiti in bassorilievo due delfini. Nella parte superiore del riquadro è scolpito un festone di frutta e di foglie, con bende sciolte. Tra piazza De Ninno e la chiesa è possibile dare uno sguardo alle tipiche costruzioni con ballatoi (vagghj) tra via Garibaldi e via dei Mille. Indi recarsi verso la chiesa Madre. L’attuale chiesa sorge sul sito dell’antica cattedrale, risalente al periodo longobardo-bizantino. Nel corso dei secoli andò in rovina, per cui fu costruita la chiesa arcipretale nell’attuale piazza Umberto I, abbattuta alla fine del ‘700, forse per problemi statici, sul timpano vi è la sigla dell’AGP (Ave Gratia Plena), eredità dell’antica appartenenza feudale di Lesina al Pio Istituto dell’Annunziata di Napoli, come si può vedere anche nello stemma ufficiale del comune di Lesina. Un’epigrafe, sulla parete esterna, celebra la consacrazione della Chiesa arcipetrale, dedicata principalmente a S. Primiano e all’Annunziata, consacrata il giorno 11 Dicembre 1891 dal Cardinale Orsini, successivamente eletto papa col nome di Benedetto XIII. La sede dell’allora palazzo Vescovile di Lesina corrisponde a quella dell’edificio settecentesco che sorge ad angolo tra via Vittorio Veneto e piazza Annunziata. Il portale è stilisticamente ispirato alla tradizione barocca napoletana. Proseguire verso “Strada di S. Clemente” fino al lungolago presso la “Banchina Vollaro”, dal nome del deputato Roberto Vollaro De Lieto, che alla fine dell’800 si battè per la costruzione del primo argine a nord del paese (termine lavori 1897), successivamente rifatto nel ‘900. Lungo via S. Clemente, infine, si può vedere la porta di ingresso di uno degli ultimi “sottani” (bassi) rimasti ancora integri. Parco delle sculture La storia di Lesina stele con epigrafe a Pomponia Drusilla Varie sono le opinioni espresse sull’origine, sui fondatori e sull’epoca di fondazione di Lesina. Varie testimonianze paleontologiche e archeologiche, attestano che il territorio fu abitato sin dall’epoca neolitica e che durante l’Impero Romano vi fosse una comunità facente parte del Municipium di Teanum Appulum (S. Paolo di Civitate): il fiume Fortore che sbocca nelle sue vicinanza costituiva infatti un buon veicolo per scambi commerciali con l’entroterra. Secondo alcuni storici la cittadina attuale ha avuto origine da Scultura di vento (2012/2013) pescatori cristiani dell’isola di Lesina in Dalmaziaisola quividivenuti nei S. Clemente di Francesco Granito (pietra di Apricena e legno) secoli VI/VII d.C, per ragioni di pesca, o, secondo altri, da cristiani fuggenti l’invasione sclavonica. Altriattribuiscono la fondazione al Vescovo e ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi distrutta da Costante II nel 663. In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle invasioni e scorrerie del periodo alto-medioevale.In breve la antiche mura casa vescovile chiesa Madre riproduz. città del Pacichelli Affacciandosi sul lago, è visibile la prima scultura facente parte del progetto Parco-Sculture lagunari. Si tratta di un museo d’Arte e Ambiente collocato nel Parco del Gargano, È il primo parco scultoreo pubblico in Puglia sito in un ampio territorio naturalistico protetto. Artisti del Parco: Cristian Biasci (Pisa), Alessandro Boezio (Foggia), Giulio De Mitri (Taranto), Francesco Granito (Apricena), Pietro Coletta (Milano-Bari), Nelida Mendoza (Buenos AiresPalermo), Jack Sal (Roma-New York), Tarshito (Bari-India). Isola di S. Clemente Già all’inizio del primo Millennio fioriva sull’isola un cenobio benedettino che dipendeva dall’abbazia di San Clemente di Casauria in Abruzzo. Verso la metà del sec. XI il monastero stava rovinando ed il conte normanno di Lesina, Goffredo, preferì riaffidare l’isola ed il Cenobio alle cure dell’Abbazia Casauriense (casa madre) il 12 febbraio 1165. L’abate Leonate si prodigò per l’immediato restauro e fece pervenire a Lesina i maestri d’arte. Nella Tavola posta nella piazza del Municipio della fine del 600 l’Isola appare di notevole dimensione e con una ampia costruzione. Probabilmente era congiunta alla riva del lago prima del terremoto del 1627. Intorno all’isolotto sono visibili fondamenta di incerta epoca: si pensa addirittura alla presenza di abitazioni in epoca romana. In seguito, con l’elevarsi del livello del mare, decadde lentamente, diminuendo in superficie, fino a ridursi nella sua attuale dimensione. Negli anni trenta del secolo scorso Nicola Dante Ungaro, presidente della confraternita fece erigere una Croce in ferro battuto con base in pietra. SPAZIOCENTRALE BAGNO SPONSOR DESCRIZIONE Descrizione Lorem ipsum balneare Stabilimento dolor sit amet, snack consectetur bar e tabacchi adipiscing elit. Sed ligula neque, dignissim vel sodales vitae, congue eget lorem. Aenean enim tellus, volutpat LOCALITÀ quis viverra Marina di Lesina feugiat, aliquam eu lectus. Ut sed enim a tortor v.le Centrale, lacinia II Traversa lobortis. Pellentesque al mare 71010et elit ligula, vel viverra ipsum. Vestibulum iaculis magna id quam convallis eu dictum mi cursus. Nunc eget arcu vitae CONTATTI nisi334 facilisis 8018628 commodo. Nunc neque elit, gravida quis commodo at, tincidunt ac quam. Mauris malesuada tempus enim, et facilisis risus ultrices in. Maecenas Località Lesina via Lorem Ipsum 1 Contatti 0882 123456 www.nomesito.com Bosco Isola Il territorio di Lesina, unico nella sua particolarità, costituisce un habitat eccezionale per flora e fauna. È qui che si manifesta uno dei più significativi ecosistemi del Parco Nazionale del Gargano. Paludi, acquitrini, zone umide: ecosistemi unici che non si possono tralasciare. Un tombolo di terra chiamato Bosco Isola separa le acque del lago dal mare. Sulle sue dune prospera una folta e profumata macchia mediterranea con piante di lentisco, corbezzolo, mirto, rosmarino e cisto. La laguna deve la sua origine all’apporto di sabbia e sedimenti trasportati dal fiume Fortore. Nel corso dei secoli la deposizione di fango e terra ha causato la formazione di strisce sabbiose dette frecce litorali, che saldandosi alla terra ferma hanno dato luogo al bacino. Ancora oggi il canale Acquarotta e il canale Schiapparo collegano la laguna al mare consentendo l’afflusso di acqua salata che si mescola con quella dolce portata dai corsi d’acqua. In funzione della profondità delle acque la laguna può essere suddivisa in due zone: una zona occidentale che costituisce il corpo vero e proprio del bacino e raggiunge la profondità di 2 metri e una orientale che prende il nome di Sacca Orientale, poco profonda e coperta da vegetazione per la maggior parte dell’anno. La fauna Gli specchi d’acqua dolce e salmastra e gli estesi canneti, rendono la parte orientale della laguna una delle più importanti aree di svernamento per gli uccelli acquatici. Tra le specie che trovano nutrimento nelle acque della laguna, ci sono svariati anatidi tra cui moriglioni, morette, mestoloni, codoni e fischioni. Molti degli uccelli che si possono osservare in laguna sono legati all’area per ragioni riproduttive: Il cavaliere d’Italia, ad esempio, depone le uova sulle lingue di fango ricoperte dalla salicornia. Anche il martin pescatore, l’avocetta, il germano reale, l’alzavola, la moretta tabaccata, lo svasso maggiore e il tuffetto trovano nella laguna l’ambiente ideale per riprodursi. La fauna ittica è composta da specie che prediligono le zone maggiormente influenzate dalla presenza di acqua dolce come lo spinarello e la carpa e specie che vivono nelle zone più vicine al mare come la triglia, il sarago e l’occhiata. Tra i pesci diffusi nell’intero bacino, c’è il cefalo, la spigola, l’orata e il latterino. cavaliere d’italia Erica multiflora DON GUSTAVO DESCRIZIONE Il ristorante è un locale dall’atmosfera tipica e caratteristica, che saprà conquistarvi con le sue delizie! Oltre alla cucina argentina, il ristorante propone anche deliziosi menù di pesce e piatti della tradizione pugliese. ACCESSO PER DISABILI La flora LOCALITÀ Lesina, p.zza Umberto I CONTATTI 0882 991162 / 393 7214928 www.dongustavorestaurant.it ACCESSO PER DISABILI Dal punto di vista naturalistico il Lago di Lesina rappresenta uno dei biotopi più interessanti del Mediterraneo. Qui crescono specie differenti e caratteristiche. La flora in grado di vivere in terreni a contatto con l’acqua salata o salmastra, detta alofila, tappezza le sponde del lago. Tra le specie presenti spiccano la sueda marittima, la granata irsuta, la salicornia annua e la salsola soda. Lungo il litorale orientale, dove l’acqua è più bassa, cresce la cannuccia di palude insieme alla lisca maggiore e al falasco. Molte delle piante presenti in laguna sono ormai piuttosto rare e per questo rientrano tra le specie a elevato pregio naturalistico. La duna di Bosco Isola, si estende per 14 Km separando il lago dal mare ed è caratterizzata da una distesa ininterrotta di macchia mediterranea. L’area è ricoperta da piccole porzioni di bosco a leccio interrotte da stagni retrodunali (fantine) che si estendono per decine di ettari. In alcuni tratti lungo il basso corso del fiume Fortore, a est della laguna, è presente la foresta a galleria di salice bianco e pioppo bianco. Cisto di Clusio Eliantemo jonico Granata irsuta Ibisco litorale Orchidea dell’arcipelago Orchidea palustre La laguna Il lago di Lesina si estende tra la foce del fiume Fortore e Rodi Garganico, lungo la costa settentrionale della Regione. Seconda in dimensioni tra le lagune pugliesi solo alla vicina Varano, quest’area copre una superficie di 51 Km2 ed è inserita in uno dei contesti più caratteristici della Puglia. Il lago di Lesina è uno dei siti di sosta più importanti per gli uccelli acquatici che migrano tra Europa e Africa con una moltitudine di specie che ogni anno svernano e nidificano nelle sue acque. In virtù del suo enorme valore naturalistico, l’area è sottoposta a diverse tipologie di tutela. Nonostante spesso viene indicata come lago, quella di Lesina è senza ombra di dubbio una laguna. Due le vie di comunicazione con il mare: il canale di Acquarotta ad ovest, lungo circa 2 Km, il canale Schiapparo ad est, lungo circa 1 Km. La sua grandezza misurata in Km2 è pari a 51.36, è lunga 24,4 Km, larga 2.4 Km ed ha un perimetro di quasi 50 Km. Divisa in due bacini, quello minore occidentale, ove si affaccia Lesina e quello orientale, più grande, che prende il nome di Sacca Orientale. L’origine della laguna di Lesina è molto antica, si pensa si sia formata con l’accumulo di sabbie trasportate delle correnti del mare, le quali incontrando il promontorio del Gargano, erano obbligate a lasciare il litorale per superarlo, depositando così i sedimenti trasportati, oltre che l’opera del fiume Fortore, l’antico Frentum di Plinio. Questo fiume, un tempo più ampio ed in parte navigabile, ha variato più volte il suo corso finale e si possono distinguere almeno quattro foci diverse. La più antica è quella dell’attuale canale di Acquarotta, dove il Fortore giungeva formando una grande ansa. I suoi traboccamenti e gli affluenti che discendono dal Gargano hanno certamente favorito la formazione lagunare. Istmo tra Mare e Lago Tipiche barche lagunari a Lesina HOTEL LESINA BananaBoat, presso Lido Rosa DESCRIZIONE 33 camere da letto con bagno, aria climatizzata, telefono tv e balcone. La spiaggia privata attrezzata è accessibile a 250 mt attraversando una fresca pineta mediterranea. ACCESSO PER DISABILI LOCALITÀ Marina di Lesina via Torre Fortore, 1 CONTATTI 0882 995170 www.hotellesina.it loc. Torre Fortore Marina di Lesina (FG) - tel 0882 995103 Michele 340 1648085 - Rocco 340 3330819 - Primiano 329 0811955 ACCESSO PER DISABILI Marina di Lesina Qui inizia la calda terra di Puglia con le spiagge di finissima sabbia, immersa in una natura ancora incontaminata, dove sole, relax e divertimento aspettano giovani e famiglie per una vacanza fatta di mare e di momenti unici. I nostri stabilimenti balneari sono tutti dotati dei massimi confort, di giochi per i bambini e divertimento per i più grandi. Tutti facilmente raggiungibili a piedi in pochi minuti direttamente dal nostro villaggio turistico di Marina di Lesina, d’estate raggiungibile anche con i mezzi pubblici dalla vicina Lesina. E per gli amanti della libertà, lunghe distese di finissime spiagge libere, comunque facilmente raggiunibili sia a piedi che in auto. Il Parco Acquatico Aquafantasy è il parco acquatico in Puglia ideale per tutta la famiglia con animazione, musica, sport, tornei, spettacoli e numerosi eventi. Un tuffo nelle spettacolari piscine, per immergersi in un mare di eventi, lezioni di aerobica, fitness, danza sportiva, spettacoli e animazione per i più piccoli! Tradizioni SAN PRIMIANO (15 MAGGIO) La festa di San Primiano è particolarmente sentita dai Lesinesi. Degna di nota la Congregazione laicale dedicata a San Primiano Martire. I solenni festeggiamenti si svolgono il giorno del suo martirio e dell’assunzione in cielo. via C. Battisti 132, Lesina tel. 0882 991826 / 347 2323434 CHIUSO IL MERCOLEDI FESTA S. ANNA (26 LUGLIO) La sera del 26 Luglio per la festa e ricorrenza di Sant’Anna a Lesina, l’associazione Alexina propone “Il Ballo di Sant’Anna”, dove due culture differenti, ma dallo stesso credo, si incontrano nelle piazze del centro storico. FESTA S. NAZARIO (NOTTE 27 LUGLIO) Le processioni di fedeli che partono da Lesina e da Poggio Imperiale, si incontrano a metà via, per giungere nel cuore della notte al Santuario di S. Nazario. FESTA STELLA MARIS (15 AGOSTO) Ogni anno la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo-Stella Maris, patrona dei pescatori e dei marinai viene portata in processione tra le strade di Marina di Lesina e tra i lidi balneari, per ingraziarsi i buoni auspici per pescatori e marinai. FESTA DI SAN ROCCO (METÀ AGOSTO) La festa di San Rocco, invece, si colloca nella settimana diFerragosto. È piena di iniziative che rendono il soggiorno piacevole e ricco di ricordi che vi riproporrete negli anni. LAGOLOSO (NOVEMBRE) In pieno autunno dal 2007 si svolge a Lesina una caratteristica manifestazione gastronomica nella quale è possibile gustare le anguille preparate secondo differenti ricette, cucinata secondo le ricette tradizionali. Gastronomia Ispirata alla tradizione culinaria lesinese, con delle incursioni in quella del vicino Gargano, la cucina è caratterizzata dalla genuinità degli ingredienti, tutti di provenienza locale, e dall’innovazione con accostamenti inusuali ma mai esasperati, frutto di una attenta ricerca e di una lunga esperienza. Regina incontrastata della cucina è l’anguilla, non mancano altri prodotti tipici della tradizione lacustre: cefali, bottarga, crugnalett. Guardare una tavola imbandita con piatti e prodotti di Lesina è un piacere che coinvolge tutti i sensi, si resta subito affascinati dalla varietà dei colori della frutta, piatti di carne e di pesce, verdure, formaggi e minestre. I colori e profumi sono rafforzati dalla presenza costante del prezzemolo, del basilico, dell’aglio, dei capperi, dell’origano e della rucola selvatica. La cucina tradizionale Lesinese, è spesso frugale. Il pane confezionato in grandi “panèttè”, la pasta frasca, l’olio extra vergine di oliva, gli ortaggi, le verdure selvatiche, il pesce, i crostacei e i molluschi costituiscono gli elementi di base nell’elaborazione dei piatti. Gustare le pietanze, assaporare le ricette e le combinazioni di cibo non è l’ultimo atto del viaggio attraverso la cucina di Lesina. La tipicità delle pietanze è assicurata dall’uso di ingredienti frutto di una produzione locale che continua a garantire continuità con il passato. Il piatto tipico di Lesina - non è difficile da immaginare - è la minestra di anguilla. La sua origine è intimamente legata alla storia durissima dei pescatori che vivevano per mesi in capanne di canne costruite sulla laguna, mangiando quel che offriva la natura circostante, ovvero anguille e verdure selvatiche. Un tempo la pesca, non solo delle anguille, era l’attività economica principale della zona. La leggenda narra che l’imperatore Federico II di Svevia, puer Apuliae, fosse ghiotto di questo pesce dalla pelle molto spessa e che può raggiungere fino a 3 Kg di peso. Un altro prodotto tipico che cresce sulle sponde del lago di Lesina è la Salicornia (Salicornia europea). Per la sua vaga somiglianza con il turione dell’asparago pungente o asparagina (Asparagus acutifolius) è nota comunemente anche come asparago di mare o asparagina. Il nome salicornia deriverebbe dal francese salicorne e sarebbe frutto dell’unione di due termini: il primo, salicor, nell’arabo medievale e starebbe ad indicare il nome di una pianta (probabilmente la stessa Salicornia europea), il secondo, invece, corne (lett. “corno”), alluderebbe alla forma cornuta delle infiorescenze della specie vegetale in questione. Torcinelli Minestra di anguille Salicornia Bottarga via Pietro Micca 22, Lesina tel. 0882 991942 / 347 3551079 www.leantichesere.it ACCESSO PER DISABILI B&B A&R Vescovo e ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi Lagellone, re di Napoli, alla madre, la regina Margherita di Durazzo che, distrutta da Costante II nel 663. nel In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo 1411, la donò a sua volta all’ospedale della Casa Santa dell’Annunziata abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle invasioni di Napoli “Ave GratiaPlena”, e scorrerie del periodo alto-medioevale.In breve la borgata si vide I secoli XVI-XIX furono secoli di decadenza, durante i quali la malaria trasformata in vera e propria città. Essa verso la metà dell’ottavo secolo da una parte e le distruzioni provocate da terremoti (il più disastroso DESCRIZIONE si trovava elevata a tale grado di prosperità, potenza e popolazione da dei quali con maremoto si verificò il 30 maggio 1627 con la quasi Un’antica passione per il lago con i suoi tramonti, le eguagliare altre forti ed antiche città ad essa limitrofe, quali, fra le altre, distruzione del paese) e inondazioni ridussero la città a un misero sue storie da narrare e condividere. Il desiderio di far erano Termoli e Larino. villaggio. La ripresa cominciò all’inizio del 700, con un aumento della conoscere ed amare il lago. Cinque camere legate alE’ accertato che Lesina fu una delle 34 Contee Ducato world” longobardo popolazione e lo sviluppo di attività economiche. tema della nota canzone del “Wonderful di Louisdi Benevento e successivamente divenne Armstrong. Contea normanna fino al XIII secolo. Nel 1751, in seguito al fallimento del Banco dell’ A.G.P. che amministrava ACCESSO PER DISABILI Durante tutto il Medioevo, salvo alcuni periodi, Lesina fu sede vescovile, l’ospedale, la laguna con dipendente dall’Arcidiocesidi il bosco isola, i fiumi, le paludi e tutte le dipendenze venivano LOCALITÀ Benevento. L’ultimo Presule, Orazio Greco partecipò al Concilio di aggiudicate all’asta al Signor Placido imperiale, Principe di Sant’ Angelo Lesina Trento (1545/1563). dei Lombardi, il quale insediò una colonia che poi diede all’attuale via Principe di Piemonte 113 Si ricordano alcuni insediamenti cassinesi sul posto, anche in cittadina di Poggio Imperiale. Partiamo dunque in mountain-bike, per via della considerazione del fatto che il Il fallimento economicomolta della strada famiglia Imperiale portò nel 1836 - 55, sterrata da fare. Partiamo da Lesina CONTATTI Ebbene sì:risorsa il giroalimentare del lago di Lesina si paese, un grumo di case bianche circondato per tre 0882 991090 - 333 6307652 pesce pescato nella laguna costituiva un’importante mediante lati dal lago. di pescatori di anguille, pesci che www.aerlesina.com per le mense monastiche che non conoscevano può fare, ma solo in bicicletta e questa carni. Tra i principali sentenza, allo smembramento dellaPaese proprietà tra le famiglie Masselli, tradizionalmente andavano anni fa ad arricchire la è una l’Abbazia bella notizia. A Foce monasteri cassinesi edificati in loco ricordiamo di Santa Maria Schiapparo Galante e tavola natalizia dei napoletani. La complessa attività una chiusa, che trattiene le acque i quali erano di Ripalta e il Monastero di San Giovani inc’è Piano. Zaccagnino, contemporaneamente proprietari dei grandi della pesca in laguna – oltre alle anguille anche spigole, troppo impetuose; sulla paratìa corre una Nel 1308 la Contea latifondi nella campagna lesinese, alloggiando anche molti lavoratori Garzette sulla riva del lago di Lesina ritornò a far parte delle terre demaniali in orate, cefali – richiede un organizzazione collettiva passerella dove si transita. Il cancelletto che quanto donata da Ladislao forestieri. che negli ultimi anni è declinata, ma sul lungolago si In bici sul lago la protegge è aperto, ma anche se chiuso è facilmente superabile. scorgono ancora i barchini da pesca, lunghi, bassi e stretti, mentre negli scantinati si incontrano uomini che rammendano con pazienza le lunghe reti che formano le paranze, usate per la cattura. Isola di Wight DESCRIZIONE Pesca, Sport d’acqua e tanto altro, la laguna rappresenta una delle maggiori attrazioni del nostro territorio e solo da poco è possibile usufruire l’opportunità di trascorrere momenti unici per il giusto relax, ma anche con emozionanti passeggiate in laguna. Per gli amanti della pesca sportiva, la possibilità unica di pescare orate e spigole anche su barca, direttamente nel lago. Per chi ama emozioni uniche, gli sport d’acqua saranno il giusto coronamento di una vacanza da sogno. Canoa, kajak, vela, surf e stand un paddle, tutti sport facilmente praticabili presso “Isola di Wight”, con l’affiancamento di istruttori qualificati e professionali. Non resta che provare! CONTATTI Lesina, via Banchina Vollaro (zona Stadio) 328 8912205 hellfishcanoakayaklesina CASALE VILLA GIULIA lVia dei Platani, 18 Lesina Marina tel. 0882 995537 - www.casalevillagiulia.it Percorso enogastronomico ACCESSO PER DISABILI DESCRIZIONE Nel 1979 tre amici con un’immensa passione per il vino ereditata dai genitori, decidono per scommessa, di produrre spumante a San Severo, in provincia di Foggia, nel cuore della Daunia. Chi si reca nelle loro cantine potrà respirare un’aria antica, risalente al ‘600. Si estendono sotto palazzi storici ed offrono testimonianze del passato: una parte delle mura di cinta del 1200, una pressa del 1836 e la prigione dei carbonari Morelli e Silvati. Qui lo spumante riposa sulle pupitres, dove il remuage viene ancora fatto a mano, secondo il metodo champenois. È possibile visitare le cantine e poter deliziare il palato con la degustazione di pregiati vini. LOCALITÀ San Severo (FG) via Zanotti 30 CONTATTI 0882 227643 www.darapri.it [email protected] AC-Spumante-Metodo-Classico-San-Severo loc. Acquarotta, Lesina tel. 328 5887054 - www.inlaguna.it [email protected] Itinerario alla scoperta di Laguna e Mare Situata sulle sponde del lago di Lesina nel parco nazionale del Gargano a sole 12 miglia dalle isole Tremiti, forte delle bellezze naturali del territorio si occupa di fornire diversi servizi turistici, soddisfacendo a pieno la voglia di conoscenza di luoghi e di scoperta di nuovi itinerari per coloro che hanno scelto di visitare uno dei posti più belli della Puglia. “In Laguna” organizza e offre, escursioni e tours naturalistici nella laguna di Lesina e isole Tremiti, pesca sportiva, noleggio di imbarcazioni, degustazione e vendita di prodotti tipici locali, dando la possibilità anche a coloro i quali non hanno modo di visitare la nostra meravigliosa terra di ricevere nelle proprie case o presso le proprie attività commerciali, negozi o ristoranti, i vari prodotti locali nel modo più semplice e funzionale. LA CRUNA DEL LAGO DESCRIZIONE TRATTORIA PIZZERIA. PIZZA PER CELIACI DICONO DI NOI SU TRIPADVISOR «Ottimo sotto tutti i punti di vista. Location bellissima con belle vedute. Il servizio è veramente impeccabile ed il proprietario è un vero titolare. Pizza e ristorante sono di qualità ed il rapporto qualità prezzo è ottimo. Magnifico locale» Isole Tremiti La bellezza e il carattere incontaminato dei paesaggi, uniti alla limpidezza delle acque hanno consentito a questo arcipelago di conquistare la denominazione di “Perla dell’Adriatico”. Sono cinque le isole che danno vita all’Arcipelago delle Tremiti: San Nicola, San Domino, Crepaccio, Caprara e Pianosa (più distante dalle altre dalle quali dista circa 11 miglia). Tutte e cinque le isole sono accomunate da caratteristiche simili quali la natura rocciosa delle coste o la bassa densità di abitanti (alcune isole risultano addirittura disabitate). A partire dal 1989, le Isole Tremiti sono entrate a far parte del Parco Nazionale del Gargano, in qualità di Riserva Naturale Marina. Lesina - Termoli: 38 Km Termoli - Isole Tremiti (in traghetto): 2 ore organizzato da Passeggiate in Laguna tel 368 75 87 584 - 330 43 66 52 passeggiate.inlaguna LOCALITÀ Lesina, Lungolago via Isonzo 64 CONTATTI 339 6101531 ACCESSO PER DISABILI Percorso religioso Vescovo e ai cittadini di Lucera, fuggiti da questa città assediata e poi Lagellone, re di Napoli, alla madre, la regina Margherita di Durazzo che, distrutta da Costante II nel 663. nel In effetti la denominazione di “città munita” fa ritenere che il nucleo 1411, la donò a sua volta all’ospedale della Casa Santa dell’Annunziata abitato, circondato da mura, costituisse un sicuro rifugio dalle invasioni di Napoli “Ave GratiaPlena”, e scorrerie del periodo alto-medioevale.In breve la borgata si vide I secoli XVI-XIX furono secoli di decadenza, durante i quali la malaria trasformata in vera e propria città. Essa verso la metà dell’ottavo secolo da una parte e le distruzioni provocate da terremoti (il più disastroso DESCRIZIONE si trovava elevata a tale grado di prosperità, potenza e popolazione da dei quali con maremoto si verificò il 30 maggio 1627 con la quasi S. Giovanni Rotondo è noto per aver ospitato Padre eguagliare altre forti ed antiche città ad essa limitrofe, quali, fra le altre, distruzione del paese) e inondazioni ridussero la città a un misero Pio da Pietrelcina ed essere diventato la meta di molti villaggio. La ripresa cominciò all’inizio del 700, con un aumento della pellegrinaggi da parte dei erano fedeli. Termoli e Larino. E’ accertato che Lesina fu una delle 34 Contee deldal Ducato popolazione e lo sviluppo di attività economiche. Il paese è dominato dall’alto Montelongobardo Calvo che condii Benevento e successivamente divenne suoi 1065 metri è il monte Contea più alto di tutto il Gargano. normanna fino al XIII secolo. Nel 1751, in seguito al fallimento del Banco dell’ A.G.P. che amministrava Monte Sant’Angelo si presenta con una Durante tutto il Medioevo, salvo alcuni periodi, Lesina fu sede vescovile, l’ospedale, la laguna con conformazione caratterizzata dalle tipiche case a dipendente dall’Arcidiocesidi il bosco isola, i fiumi, le paludi e tutte le dipendenze venivano schiera, di recente costruzione, e dalla presenza Benevento. L’ultimo Presule, Orazio Greco partecipò al Concilio di aggiudicate all’asta al Signor Placido imperiale, Principe di Sant’ Angelo dell’antico quartiere medioevale. Trento (1545/1563). dei Lombardi, il quale insediò una colonia che poi diede all’attuale pubblica utilità: la Casa Sollievo della Sofferenza e il Da secoli, “milioni di pellegrinaggi” a Si ricordano alcuni insediamenti cassinesi sul posto, anche in cittadina di Poggio Imperiale. DISTANZA: moderno Santuario edificato in prossimità della chiesa di piedi e con ogni mezzo giungono al considerazione Il fallimento economicoSanta della Maria famiglia Imperiale delle Grazie. portò nel 1836 - 55, Lesina - San Giovanni R. - Monte S. Angelo: 86del Km fatto che il Santuario micaelico garganico attraverso La Casa Sollievo è una moderna e ben attrezzata struttura IN AUTO: Dirigersi versopesce Apricena, poi pernella San laguna costituiva un’importante risorsa alimentare pescato mediante la via Francigena, da Mont Saint Michel, in ospedaliera che ospita ogni tantissimi ammalati Marco in Lamis e proseguire per San Giovanni Rotondo. per le mense monastiche che non conoscevano carni. Tra i principali sentenza, allo smembramento della proprietà traanno le famiglie Masselli, Normandia fino alla terra di Puglia, a Monte bisognosi di cure. monasteri cassinesi edificati in loco ricordiamo l’Abbazia di Santa Maria Galante e Sant’Angelo. CONTATTI PER GRUPPI di Ripalta e il Monastero di San Giovani in Piano. Zaccagnino, i quali erano contemporaneamente proprietari dei grandi La Laguna S.r.l. - Agenzia Viaggi Dacobus Nel 1308 la Contea di Lesina ritornò a far parte delle terre demaniali in latifondi nella campagna lesinese, alloggiando anche molti lavoratori Lesina, via Regina Elena 11 quanto donata da Ladislao forestieri. 0882 992380 Tra le numerose chiese e i diversi monumenti che è S. Giovanni Rotondo e Monte S. Angelo S. Giovanni Rotondo www.lalagunasrl.it La storia di questo paese appare decisamente segnata dalla presenza di Padre Pio da Pietrelcina, beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 2 Maggio 1999. Al frate si deve la costruzione di numerose opere di Monte S. Angelo possibile visitare, spicca il Santuario di San Michele, costruito tra i secoli V e VI, legato all’apparizione dell’Arcangelo Michele, al quale viene dedicata una festa che ogni anno attira migliaia di pellegrini. Centro visite ACCESSO PER DISABILI CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Il Centro Visite di Lesina, è una struttura nata come Centro di Educazione Ambientale, accreditata alla rete IN.F.E.A. della Regione Puglia come Centro di Esperienza. L’educazione ambientale ha la finalità di insegnare la struttura e l’organizzazione dell’ambiente naturale, di educare gli esseri umani ad assumere comportamenti responsabili e rispettosi degli equilibri naturali. Per questo, il Centro Visite propone a bambini e ragazzi attività di educazione ambientale, di conoscenza dell’ecosistema lagunare e della sua biodiversità. ACCESSO PER DISABILI CONTATTI Lesina (zona lungolago) via Banchina Vollaro 147 0882 707455 - 328 0758563 [email protected] centrovisitelesina.wordpress.com Centro Visite Lesina Parco Nazionale del Comune di Lesina Pro Loco Lesina “Cultura e Territorio” www.vacanzeingargano.it E-mail: [email protected] NUMERI UTILI Pronto intervento 112 Guardia di Finanza 117 Vigili del fuoco 115 Corpo forestale 1515 Polizia Municipale 0882 7074454 Carabinieri 0882 991010 Guardia Medica 0882 991963 Capitaneria di porto 0882 992571 Centro antiveleni 0881 732326 Ass. Protezione Civile Lesina 0882 991088 Avvistamento Incendi 080 5802266 Pronto soccorso 118 progetto promosso da