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Come Disegnare un Logo di Successo
White Sheet
Ottobre 2015 © manuelalangella.com 2 di 14
Indice
Introduzione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Brief con il Cliente
Materiale di riferimento
Mappe Mentali
Le Bozze
Il Font da scegliere
Il Software da scegliere
Variazioni del logo
Preparazione bozza per il Cliente
Manuale del Logo
Conclusione
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Come disegnare un Logo di Successo in 9 Step
White Paper
Introduzione
Ciao, se sei qui a leggere questo white-sheet è perché vuoi essere informato
su come Disegnare un logo di successo, o comunque perché vuoi sapere di
più.
Lo so, ora ti stai chiedendo: “Ma cos’è un white-sheet?”
E’ un info-prodotto a metà tra un articolo di un blog e un ebook. Non lo
tratto come articolo di un blog perché voglio darti la possibilità di
scaricarlo e tenerlo con te. Non posso definirlo ebook perché è molto più
breve. Quindi è un white-sheet, una sorta di opuscolo che descrive un
problema e ti dà la soluzione a tale problema.
Leggendo ogni giorno su blog, forum e siti relativi ai designers, quella che
trovo come richiesta comune è “Come si crea un logo?”
La creazione di un logo non è riconducibile ad un semplice disegno magari
basato sul nostro “intuito” o allo scopiazzamento di qualche grafica trovata
su Google Immagini. Disegnare un logo richiede il passaggio obbligatorio
di alcuni step, che partono dall’incontro con il cliente, all’idea, alla bozza
ecc.
In questo white-sheet ti insegnerò gli step principali per imparare quali
sono le azioni da intraprendere per disegnare un logo.
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1. Brief con il Cliente
Ogni volta che cominci un nuovo lavoro devi necessariamente superare la
fase iniziale: l’incontro con il cliente.Che tu abbia già lavorato con questo
cliente in passato o che sia questa la prima volta, devi sempre esporti con il
massimo della professionalità. Se il cliente conosce già il tuo modo di fare,
non esitare a ripetere gli stessi passaggi. In questo modo non fai altro che
confermare il tuo iter professionale e fai intendere che il tuo lavoro è
organizzato necessariamente attraverso degli step a cui deve partecipare
anche il cliente, se volete entrambi che il vostro lavoro riesca bene.
Il primo passo è quindi il Brief. Cos’è il Brief?
Il Brief è una sorta di documento che viene stilato insieme da cliente e
committente, e in esso vengono spiegate tutte la caratteristiche del lavoro
che si sta per intraprendere.
Per fare in modo che non ti sfugga niente, è bene che tu stenda una lista
delle domande che vuoi porre al tuo cliente. Per esempio:
1.
2.
3.
4.
5.
Di cosa si occupa l’attività del cliente?
Esiste già un logo precedente?
Qual’è il target a cui ci si rivolge?
Quali sono i tuoi competitor?
Quali sono alcun design di esempio che il cliente preferisce?
Oltre a questo, è necessario inserire nel Brief anche altri punti, per
considerare il lavoro nell’intero periodo di realizzazione.
Per esempio:
-
Tempo di realizzazione: ________ giorni
Eventuali correzioni/modifiche saranno da concordare con il cliente
Pagamento da effettuare con un anticipo del 30% e il saldo alla
consegna del lavoro.
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Ovviamente questi sono solo degli esempi da cui puoi prendere spunto.
Vedrai che man mano poi avrai modo ti aggiungere, togliere e
personalizzare il tuo Brief.
2. Materiale di Riferimento
Dopo che abbiamo discusso con il cliente e conosciamo le sue idee, quello
che gli piace e quello che non, possiamo cominciare ad andare un po’ in
giro a studiare materiale di riferimento.
Il primo consiglio è quello di guardare subito gli esempi dei competitors - i
cui nomi hai già provveduto ad inserire durante la stesura del brief.
Osserva come, attraverso il logo, hanno deciso di rappresentare le proprie
idee. Il logo infatti, anche se astratto, deve riuscire a comunicare dei punti
fondamentali dell’ideologia del tuo cliente.
Per questo motivo, spesso, introduco nel mio brief anche la domanda:
indicare 3 parole chiave fondamentali che si vogliono esprimere attraverso
il proprio logo. Per mia esperienza, reputo questo un passaggio semplice,
breve e fondamentale.
Altro materiale di riferimento sarà quello che ti invierà il tuo cliente:
fotografie, immagini dell’azienda, colori, preferenze verso design specifici.
Tutto questo ti servirà a cominciare a tracciare un percorso. Quanto più
materiale di riferimento sari in grado di raccogliere, tanto più il percorso
sarà in discesa.
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3. Mappe Mentali
Dopo la raccolta del materiale, adesso serve un po’ di organizzazione.
Per mettere ordine e collegare idee che generano altre idee, devi usare le
Mappe Mentali.
Le Mappe Mentali sono uno straordinario e potente mezzo per allenare la
tua mente. Attraverso queste potrai mettere giù le prima idee che ti
vengono in mente, e vedrai nascere altre idee associate in men che non si
dica. Proprio come i rami di un albero, riuscirai a creare una mappa di idee
che ti aiuterà nello sviluppo del tuo lavoro.
Non hai ancora afferrato? Ti consiglio di leggere questo articolo, dove ti
spiego per filo e per segno cosa sono le mappe mentali, come crearle e
come svilupparle.
Ti consiglio vivamente di creare la tua mappa mentale disegnando. Il
disegno ti permette di associare le parole ad immagini, e questo permetterà
di fissare meglio i concetti nella tua mente.
Provare per credere.
4. Le Bozze
Puoi ispirarti guardando altri loghi, per esempio su piattaforme come
Logopond, Logospire, LogoFaves, Designinspiration giusto per citarti
quelle più famose, altrimenti puoi guardare il sempre aggiornatissimo
Pinterest e ricercare attraverso il tag “logo”.
Non hai idea di quanto materiale potrai vedere.
Un consiglio: non farti prendere dalla tentazione di copiare. Agli inizi
magari può succedere di non rendersene conto, di fissarci su un logo visto
che sembra fatto apposta per noi e di copiare prima questo, poi quello…fino
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a ritrovarci a copiarlo interamente. Rischiando così di fare una brutta
figura.
Consiglio anti-copia: se ti è capitato di ritrovarti a copiare
involontariamente, c’è una cosa che puoi fare per non correre più questo
rischio. Guarda concetti di loghi che non c’entrano nulla con il concetto
relativo al tuo logo. Per esempio, se il tuo logo riguarda un’azienda che
tratta elettronica, guarda loghi che trattano settori diversi dall’elettronica,
come ad esempio la ristorazione, la bellezza, i media. Potresti trovare qualcosa che ti ispira dell’uno o dell’altro, ma non un logo
per intero.
5. Il Font
Assolutamente, non sottovalutare il font.
Non creare, cioè, un logo fantastico dal punto di vista grafico associandolo
ad un font pessimo. Ne perderebbe tutto il tuo lavoro. Segui queste linee
guida:
• Non utilizzare un font troppo ‘visto’ o ‘vissuto’
Inutile citare, in questo caso, il Comic Sans…(o forse no?)
Quello che non devi proprio fare, è utilizzare un font che sia stato usato
ed abusato. Oltre il Comic Sans, un altro buon esempio che potrei farti è
quello di Lobster Font. Questo font era (ed è) bellissimo da vedere, ma
proprio per il fatto che fosse così carino e gratuito…lo ha portato
dappertutto!
E’ stato utilizzato ovunque, nella stampa e sul web. Posso dire di aver
visto cartelloni pubblicitari che erano scritti interamente con questo
font…rendendo il tutto illeggibile, anche da lontano. Un altro consiglio in questo caso è: moderazione.
• Cerca di abbinare il font al simbolo del logo.
Cosa voglio dire? Intendo: non abbinare ad un disegno troppo ‘corposo’ o
‘pesante’ un font altrettanto pesante (bold). Alternalo invece con un font
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bastoni sottili, per esempio. Se invece il tuo disegno è abbastanza lineare
e semplice, potresti abbinare un font script o con grazie.
L’importante è il buon gusto. Mantieniti sempre sul semplice, mai
strafare.
• Non c’è solo il free
Lo so, dipende anche dal budget. Quasi sempre andiamo a cercare font
gratuiti, e questa non è una brutta cosa. Però affidarci anche ad un font
premium può fare la differenza. Soprattutto quando il tuo logo è solo
testo.
La scelta di un buon font premium può avere carattere vincente. Potresti
addirittura pensare di prendere una sola lettera da tale font e lavorarci
su.
Il servizio in assoluto per i font premium è myfonts.com, però devo dire
che ultimamente si sono dati un gran da fare quelli di CreativeMarket.
Vai a questo link e vedrai font fantastici, dei veri e propri quadri…non ti
viene già l’ispirazione?
6. Il Software da scegliere
Il software da scegliere, manco a dirlo, deve necessariamente disegnare in
vettoriale. Questo perché il logo è un marchio, e in quanto tale può essere
utilizzato dal tuo cliente ovunque, dal web alla stampa. Pertanto, il vettoriale è il tipo di file che deve essere utilizzato grazie alle
sue capacità di ridimensionarsi senza perdere risoluzione.
Se poi non sai ancora a quale software per il vettoriale affidarti, qui trovi
un altro articolo da cui puoi prendere spunto.
Quello che è importante è che tu ti trova bene con lo strumento che
deciderai di utilizzare, perché poi l’abitudine nell’utilizzo ti porterà ad
avere progressi inevitabili e di conseguenza a creare lavori sempre
migliori.
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7. Variazioni del Logo
Una volta che hai creato il tuo logo, hai scelto i colori in base a gusti
personali o quelli del cliente - a tal proposito, ho due articoli da segnalarti:
uno per imparare a creare la tua Palette di Colori e l’altro per avere sotto
mano strumenti per avere palette di colore Flat - devi sapere che il tuo
lavoro non è ancora finito!
Infatti devi mostrare come funziona il tuo logo su superficie scura o
colorata, e com’è la sua versione bianco e nero o in scala di grigi.
Per farlo, puoi - nello stesso file - creare più tavole per ogni versione del
logo.
Fai così, crea 5 tavole:
Tavola n.1 = inserisci il logo nella sua versione originale, a colori;
Tavola n.2 = inserisci la variante verticale o orizzontale del logo;
Tavola n.3 = inserisci una variante del tuo logo a colori su uno sfondo
colorato
Tavola n.4 = Inserisci una variante del logo in bianco e nero (se possibile)
Tavola n.5 = Inserisci una variante del logo in scala di grigi.
Crea e salva il tuo logo in due versioni: una con impostazione colori RGB
(per il web), l’altra con colori CYMK (per la stampa).
Esporta il file in tutte le estensioni possibili: .ai, .eps, .pdf, .svg, .png, .jpg.
8. Preparazione bozza per il cliente
Due le cose fondamentali in questo step:
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La consegna del file in più estensioni
La presentazione del file
Perché consegnare il file in più estensioni?
Perché, per esperienza personale, serve. Serve che tu prepari il file per la
stampa, e poiché non sai se in tipografia apriranno il tuo file con Illustrator
o Corel Draw, ti conviene preparare una versione .eps ed una .pdf oltre alla
solita .ai. Inoltre, il tuo cliente ti chiederà il file per inserire il logo sul suo
sito web nuovo fiammante: consegna quindi una versione trasparente,
in .png
Come presentare il file?
Con i mockup.
I mockup sono dei tool eccezionali, che ti permettono di presentare il tuo
logo come se fosse realmente stampato su una maglia, su un bigliettino da
visita, su materiali diversi, su un sito web.
In pratica si tratta di fotografie che presentano degli oggetti sui quali tu
puoi andare ad inserire il tuo logo. Di solito il software con cui lavorarci è
Photoshop.
Mockup gratuiti da scaricare:
http://www.freepik.com/free-photos-vectors/mockup
http://freebiesbug.com/psd-freebies/mockups-psd-freebies/
http://www.mockupworld.co/all-mockups/
http://www.cssauthor.com/free-mockup-templates-psd-designs/ (raccolta
mostruosa di oltre 1000 mockup gratuiti!)
9. Manuale del Logo
Infine, non ti resta che creare un Manuale di Utilizzo per il tuo logo, che
consegnerai al cliente.
Cosa va scritto nel Manuale di Utilizzo?
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• Copertina, con logo in grande
• Descrizione del Logo: spiegazione del simbolo/simboli usati, perché della
scelta, come vengono esplicati i punti chiave attraverso il disegno.
• Dimensioni logo: oltre al file vettoriale, indicare le dimensioni degli altri
file consegnati. Potrebbe tornare utile conoscerne le misure per l’utilizzo,
ad esempio, sul web.
• Dimensioni minime di utilizzo: indicare qual’è la dimensione minima
oltre la quale non bisogna scendere, altrimenti il logo può divenire
illeggibile.
• Presentare le versioni di cui ho parlato prima: su sfondo chiaro, colore, b/
n e scala di grigio; su sfondo scuro, colore e scala di grigio;
• Indicare su una pagina i colori, sia in codice esadecimale che in RGB/
CMYK
• Presentare un mockup che comprenda possibilmente il logo visto su:
biglietto da visita, carta intestata, busta da lettera, cartellina, sito web.
• Ultima pagina: logo e indirizzo del sito web.
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Conclusione
Ora sai quali sono gli step fondamentali per creare un logo di successo.
Puoi fare delle prove, magari scegliendo tu un’azienda immaginaria oppure
guardando nei siti di contest: al loro interno, infatti, ci sono i brief di clienti
che vogliono realizzato un logo (o altro) per loro. Impara a leggere i brief da
questi esempi, e guarda anche come vengono interpretati dagli altri
designer.
I contest sono tanto demonizzati per il fatto che i clienti possono anche
avere centinaia di proposte di logo da grafici che partecipano al “concorso”
e danno il meglio di sé sperando di vincere il premio. Ma io ho cominciato
proprio da questi, ed ho imparato proprio qui cos’è il Brief e come si
gestisce il lavoro del cliente.
Esempi di piattaforme per contest:
http://logotournament.com/ (solo loghi)
https://99designs.it/contests (loghi, packaging, pubblicità, web, ecc).
Spero di averti dato spunti e risorse utili.
Se hai domande, scrivimi!
Buon lavoro!
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