En. Ec. Srl —Fitodepurazione - Biolaghetti - Biopiscine - Trattamento acque DEPURAZIONE DEI REFLUI PROVENIENTI DA STRUTTURE RICETTIVE E SALE RICEVIMENTI CON LA FITODEPURAZIONE La fitodepurazione è una tecnica naturale di depurazione particolarmente indicata per il trattamento dei reflui provenienti dalle sale ricevimenti per le quali non sono proponibili tipologie impiantistiche tradizionali (sistemi a fanghi attivi, filtri percolatori, ecc.), trattandosi di sistemi rigidi non in grado di affrontare le variazioni di carico idraulico e organico. I vantaggi specifici della fitodepurazione applicata alle sale ricevimenti sono: ♦ Possibilità di riutilizzo delle acque depurate in loco per l’irrigazione delle aree a verde sicuramente presenti nelle strutture ricettive (notevole risparmio di acqua in molti casi comprata dall’esterno); ♦ Possibilità, prima dell’irrigazione, di creare uno stadio depurativo (sistema a flusso libero) utilizzando l’acqua depurata in vasche o biolaghetti o biopiscine con creazione di aree ad alto valore estetico—ornamentale usufruibili da clienti e visitatori per servizi video—fotografici; ♦ Assenza o forte riduzione dei fanghi di supero e acque reflue da smaltire facendo ricorso ad una ditta di auto spurgo, con notevoli risparmi economici. A questi vantaggi specifici, si aggiungono quelli che le tecnologie naturali di depurazione presentano rispetto alle soluzioni impiantistiche tradizionali: ♦ Minori costi di costruzione ed esercizio; ♦ Consumi energetici nulli o comunque notevolmente ridotti (a seconda della tipologia prescelta); ♦ Ottimo inserimento paesaggistico; ♦ Semplicità gestionale e manutentiva; ♦ Buona flessibilità di fronte alle variazioni di carico; ♦ Buoni rendimenti medi. Configurazione tipica di impianto LA SOCIETA’ EN.EC. Srl SI OCCUPA DELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ED E’ A COMPLETA DISPOSIZIONE PER DELUCIDAZIONI E CHIARIMENTI: EN.EC. Srl—Via Piscina, 5—70015—Noci (BA) tel e fax 080/4971888 mobile 338/7314600 e-mail: [email protected] Website: www.enec.altervista.org En. Ec. Srl —Fitodepurazione - Biolaghetti - Biopiscine - Trattamento acque PER SAPERNE DI PIU’: Normativa La disciplina generale degli scarichi, contenuta Scelta delle soluzioni depurative più idonee nel D. Lgs. 3 Aprile 2006, n. 152, distingue due tipo- È evidente la difficoltà di progettare in modo otti- logie di scarichi: acque domestiche (o ad esse assimi- male un impianto di depurazione che deve gestire labili) e industriali. Tra gli scarichi assimilabili ai do- portate e carichi discontinui e inquinanti eterogenei mestici rientrano quelli delle sale ricevimenti, compo- tra loro. I sistemi di depurazione di tipo biologico, u- sti dalle acque reflue delle cucine (acque grigie) e dei sando batteri vivi che, come tutti gli esseri viventi, wc (acque nere), caratterizzate da eterogeneità delle necessitano di una presenza costante di acqua, aria e composizioni e stagionalità delle portate. nutrienti, hanno bisogno di un afflusso dei reflui conti- Il nuovo approccio giuridico, che si adegua agli nuo ed equilibrato. I principali elementi di valutazione standard europei, impone che in tutti i luoghi ove si per la scelta delle soluzioni impiantistiche più perfor- producono acque reflue queste siano scaricate in manti sono: fogna o, se assente, siano opportunamente trattate e • Portate e caratteristiche dei reflui; soggette all’autorizzazione allo scarico. Quindi anche • Ubicazione dello stabilimento e caratterizzazione le sale ricevimenti situate al di fuori del tessuto urbano per le quali è impossibile lo scarico nella pubblica fognatura ricadono negli obblighi di legge previsti dal D. Lgs. 152/06. ambientale - urbanistica del sito; • Natura del corpo ricettore, ossia limiti allo scarico, ossia efficienza depurativa richiesta; • Esigenza di riutilizzare le acque depurate; Peculiarità dei reflui prodotti dal settore ricettivo e dalla ristorazione • Ottimizzazione dei consumi energetici; • Opportunità di minimizzare i costi gestionali in rapporto ai costi d’investimento. Alla luce di ciò, non è possibile per le sale ricevi- L'inquinamento dei reflui delle strutture ricettive menti fornire progetti standardizzati, ma è necessaria è essenzialmente organico legato alle attività di cuci- una soluzione di tipo “sartoriale”, su misura, in funzio- na e all’uso dei servizi igienici. La presenza negli ne delle peculiarità dell’Azienda. scarichi di sostanze quali oli, grassi e saponi in quantità maggiori rispetto agli scarichi di origine domestica, legati alla pulizia di stoviglie, strutture e al lavaggio delle tovaglie, fa sì che la sola fossa Imhoff o il Configurazione tipica degli impianti proposti solo impianto a fanghi attivi (o quant’altro equivalen- Gli impianti sono progettati a “moduli” al fine di te) non bastano per ridurre le concentrazioni degli utilizzare l’intera potenzialità quando necessario, inquinanti entro i limiti di legge, se non sono integrati mentre per tutto il resto del tempo funzionare in ma- dal degrassatore e da un trattamento secondario di niera parziale così da abbattere notevolmente i costi fitodepurazione. di utilizzo e garantire la necessaria elasticità funzio- Altra caratteristica è l’intermittenza dello scari- nale. Pertanto si utilizzano più stadi di trattamento co, massimo in estate e minimo in inverno, che causa da collegare in serie con possibilità di by-passare scompensi agli impianti classici, progettati per fun- alcuni moduli, utilizzando la massima capacità depu- zionare in continuo, e ne incrementa i costi di gestio- rativa solo all’occorrenza. ne. Inoltre, le acque reflue delle cucine hanno tempe- Le acque di scarico dei servizi igienici e della rature elevate che tendono a tenere amalgamate oli, cucina vengono separate e conferite alle rispettive grassi, unità di trattamento primario. Le prime sono sottopo- saponi e rifiuti alimentari, l’efficacia della degradazione biologica. riducendo ste a sedimentazione primaria in una fossa tipo En. Ec. Srl —Fitodepurazione - Biolaghetti - Biopiscine - Trattamento acque Imhoff che provvede anche all’accumulo, ispessimen- In casi eccezionali, legati alle peculiarità della to e digestione anaerobica del fango, che dovrà esse- singola sala ricevimenti, lo schema può essere inte- re poi prelevato da una ditta autorizzata e smaltito grato da reattori biologici (SBR – MBR – Filtri correttamente con una frequenza di gran lunga mino- biologici, ecc.). re di quella attuale, mentre le seconde sono inviate al Il punto di forza della proposta, quindi, è senza degrassatore che rimuove anche l’eventuale fanghi- dubbio il ricorso massiccio a tecniche naturali e tec- glia presente. Le acque pretrattate vengono poi riuni- nologie innovative di depurazione che, rispettando ficate in una vasca di accumulo ed equalizzazione, fortemente l’ambiente e il paesaggio, hanno bassi per omogeneizzare la composizione dei reflui, e con- costi e oneri di costruzione e di esercizio. ferite ad uno o più bacini di fitodepurazione (il numero L’unico svantaggio di tali sistemi, l’aumento di è funzione dei coperti massimi e del personale impie- superficie interessata, è per le sale ricevimenti mini- gato), dove vengono rimosse le residue sostanze in- mizzato, in quanto tutte queste strutture hanno delle quinanti. Infine, l’acqua depurata è pronta per essere aree esterne a verde e/o con giochi d’acqua che pos- riutilizzata oppure scaricata. sono essere sostituite da letti di fitodepurazione. Fitodepurazione a singolo stadio (FSS-V o FSS-H), caratterizzata da un solo letto, da impiegare se il carico inquinante non è elevato, nel caso cioè di un basso numero di coperti; Fitodepurazione ibrida (FSS-V + FSS-H + FWS), sistema a più letti in cui il refluo percola fino alla base ed è poi inviato ad un laghetto naturale, da cui può essere prelevato per il riutilizzo. Effettuato il trattamento, le acque possono esse- un’area del complesso ricettivo alla creazione di va- re utilizzate per scopi irrigui o per alimentare reti dua- sche con fontane e/o biolaghi, con presenza di specie li, con notevoli risparmi economici. Lo stadio depurati- vegetali acquatiche di notevole bellezza che conferi- vo a flusso libero, oltre a garantire l’ulteriore disinfe- scono un alto valore aggiunto per la possibilità per gli zione per l’azione dei raggi U.V., consente di adibire ospiti di usufruirne per servizi video—fotografici. En. Ec. Srl —Fitodepurazione - Biolaghetti - Biopiscine - Trattamento acque Biolaghi e Bipiscine Il biolago è un bacino ornamentale d'acqua dolce, arti- cinesi e giapponesi e i bacini d’acqua decorativi degli ficiale, perfettamente integrato con l'ecosistema cir- edifici storici e delle regge, con forma irregolare. costante, in cui la depurazione avviene impiegando La necessità di essere formato da una parte di elementi naturali, quali piante e substrati filtranti. Il acqua limpida e da una di depurazione e filtraggio lo biolago è una tecnologia naturale tipica delle aree scompongono in due parti di diverso aspetto, una zo- umide, ossia si crea un ecosistema naturale che sfrut- na ricca di vegetazione e una con presenza di acqua ta l’auto depurazione per il trattamento dell’acqua libera. In aggiunta, il biolago è integrato da elementi senza l’impiego di prodotti chimici. accessori ornamentali quali cordoli e ponticelli, in Il biolago nasce dalla cultura anglosassone e ricorda molto i bacini montani, i laghetti dei giardini pietra e legno, al fine di preservare la caratteristica di naturalità che lo caratterizza. Biolago—sezione La biopiscina è uno specchio idrico caratterizza- Lateralmente alla zona balneabile si pone un to dalla possibilità di balneazione. Come il biolago, è filtro in materiale granulare (sabbia, ghiaia, ecc.) su anch’essa basata sulla suddivisione del bacino in cui sono poste a dimora le piante fitodepuranti. Un un’area contenente il mezzo filtrante e le piante fito- sistema di pompe o a stramazzo consente la comuni- depuranti e in un’area balenabile, pur cambiando gli cazione tra la zona balneabile e quella di depurazio- standard depurativi perché le acque devono essere ne; l’acqua in uscita dalla biopiscina prima passa idonee alla balneazione e non arrecare danni ai ba- attraverso il filtro naturale, poi è posta a contatto con gnanti. La biopiscina è un’alternativa bio-sostenibile le piante e infine ritorna nella biopiscina, completa- ed ecologica alla piscina tradizionale, in quanto non mente depurata. Infine, nella zona balneabile, si crea- richiede né l’impiego di cloro, né di ozono, né di altre no flussi di acqua in modo che tutta l’acqua nella sostanze chimiche per depurare le acque. vasca sia sottoposta a ricircolo. Biopiscina Se siete interessati alla realizzazione di un impianto o all’adeguamento di uno esistente oppure se solo volete approfondire qualche aspetto poco chiaro potete compilare il questionario allegato e sarete contattati senza alcun impegno. La società “EN.EC Srl”, presente sul territorio pugliese da diversi anni, quando realizza un impianto segue lo start up e lo gestisce insieme a Voi almeno per il primo anno (salvo accordi diversi di estensione dell’assistenza), andando poi a formare una figura all’interno dell’Azienda che sia in grado di gestire i processi di depurazione con competenza e in piena autonomia.