Il progetto Il progetto Di che cosa si tratta? Come si svolge • Quadro scientifico • Obiettivi • Destinatari Come è articolata l’offerta formativa? 1 2 5 la formazione? 3 4 Chi ha progettato il corso? Perché partecipare? 1 Di che cosa si tratta? Il contesto scientifico del progetto 22/11/ 2005, Commissione europea emana il primo documento ufficiale “Un nuovo quadro strategico per il multilinguismo: Apprendimento sottolineare l'importante ruolo svolto dalle lingue e dal multilinguismo nell'economia europea, e trovare il modo di delle Lingue sviluppare ulteriormente questo ruolo; migliorare la comprensione reciproca e la comunicazione. 1995 1995, il “Libro Bianco su Istruzione e ncoraggiare tutti i cittadini a imparare e parlare più lingue, per 2002 Piano d’Azione 2004 -06: Promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica Formazione: insegnare e apprendere. Verso la società conoscitiva” (pag. 47) invitava ogni 2005 cittadino europeo ad apprendere precocemente 2 lingue comunitarie 2004/6 Comunicazione commissione europea comunicazione (COM 2008-566: 18 2008 settembre 2008) del Commissario per il Multilinguismo, Leonard Orban 2002: Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002, promuove l'insegnamento di almeno due lingue straniere sin dall’infanzia. Multilinguismo: migliorare la comprensione reciproca e la comunicazione e rappresenta una ricchezza sociale ed economica. 1 Di che cosa si tratta? Il contesto culturale del progetto Il Rapporto intermedio sul primo triennio del processo di Lisbona (Education and Training 2010) ha esortato nuovamente i Paesi europei ad impegnarsi maggiormente investendo nella formazione degli insegnanti. 1 Di che cosa si tratta? Il contesto culturale del progetto Rilevazioni PISA 2009 sulle reading literacy Shanghai‐Cina ha ottenuto in assoluto il punteggio medio in lettura più elevato (556), Punteggio medio internazionale 493 Italia punteggio medio 486 (sotto media OCSE) Nord Italia (500 punti) Centro (488 punti) Sud (468 punti) e del Sud‐Isole (456 punti) Le ultime rilevazioni di Eurobarometro sul multilinguismo condotte nel 2005, collocano l’Italia al terz'ultimo posto per capacità linguistiche in lingua straniera:6 italiani su 10 NON sono in grado di sostenere una conversazione in una lingua straniera: dal 2001 al 2006 diminuiti gli italiani in grado di sostenere una conversazione in una lingua straniera dal 46% al 41% rispetto a una media UE del 50% 1 Di che cosa si tratta? Il contesto culturale del progetto L’Autorità di Gestione, in collaborazione con l’Invalsi, ha promosso un’attività di autoanalisi nelle scuole delle regioni PON per l’anno scolastico 2008-2009 su un campione di 3.583 istituti scolastici del primo e secondo ciclo. Il rapporto “Riflettere per pianificare - I risultati della scheda di autodiagnosi 2008” a cura dell’ANSAS, conferma anche per la scuola del primo ciclo le difficoltà riscontrate ai livelli superiori: le 2462 scuole del primo ciclo che hanno compilato la scheda evidenziano come primo e secondo fattore di priorità (rispettivamente il 20,7% e il 16,2% delle scuole), l’esigenza di sviluppare i livelli di apprendimento in lingua italiana e lingua straniera. Anche i dati rilevati dal MIUR sulla base degli scrutini dell'anno scolastico 2008/9 e 2009/10 confermano questa tendenza. Nella scuola media sono stati circa il 46% degli alunni ad avere almeno una insufficienza, ancora una volta le carenze riguardano: inglese (54%), seconda lingua comunitaria (51,4%), italiano (42,6%). 1 Di che cosa si tratta? PIANO: LINGUA LETTERATURA E CULTURA IN UNA DIMENSIONE EUROPEA Raccomandazione del parlamento e consiglio europeo (2006) European Profile for Language Teacher Education (Kelly) Portfolio europeo delle lingue Quadro comune europeo di riferimento (QCER) European Portfolio for student Teachers of languages (EPOSTL) 1 Di che cosa si tratta? Obiettivi Promuovere sviluppo professionale, “rinnovare” le modalità di insegnamento L’impianto formativo adottato offre al corsista la possibilità di misurarsi con metodologie didattiche e conoscenze disciplinari aiutandolo a ricostruire una visione ampia della disciplina che gli permetta di riportare le sue conoscenze, e in particolare il processo di apprendimento delle lingue straniere, in una dimensione non fine a se stessa ma fortemente legata al quotidiano esperienziale sia del docente che degli alunni in classe. 1 Di che cosa si tratta? Obiettivi Promuovere sviluppo professionale, “rinnovare” le modalità di insegnamento AGIRE SULLE CONOSCENZE: approfondire / rinnovare conoscenze disciplinari e confrontarsi con metodologie didattiche AGIRE SUL CONTESTO DIDATTICO: Prassi didattica docente 1 Di che cosa si tratta? Destinatari Docenti di italiano e di lingue straniere della scuola secondaria di I grado 2 Come si svolge la formazione? Il modello si basa sull’integrazione e la sinergia della formazione online con incontri in presenza (modalità blended). 20 ore Formazione blended • di lezione in presenza 40 ore 40 ore • di formazione online • di studio e progettazione/ produzione individuale I corsisti lavorano, sia in presenza che online, sotto la guida di uno stesso tutor disciplinare. 3 Perché partecipare? Aspetti innovativi Oggetto della formazione sono la metodologia relativa all’insegnamento ed apprendimento delle lingue straniere, e il recupero delle conoscenze disciplinari. I contenuti elaborati per la precedente edizione hanno risposto a questa finalità permettendo ai docenti di confrontarsi con proposte nuove, arricchire le proprie competenze, offrendo spunti per una migliore programmazione e organizzazione della didattica in classe ed offrendo la possibilità di costruire prassi e percorsi didattici flessibili adatti a promuovere apprendimenti e attitudini verso lo sviluppo delle competenze degli studenti. La scelta dei contenuti da parte dei corsisti infatti è stata motivata da circa il 46% per l’interesse ad approfondire le competenze professionali e da oltre il 50% per la possibilità di proseguire nelle attività già avviate ma con la opportunità di avvalersi delle innovazioni e riflessioni proposte dall’offerta formativa. 3 Perché partecipare? I risultati nell’a. s. 2010/2011 Classi attive Corsisti iscritti Corsisti frequentanti (non ritirati) Tutor con formazione completa Presidi con classi attivate Presidi senza classi Lingua, l. e c. in Dim Eu 53 888 817 76 42 51 4 Chi ha progettato il corso? L’offerta formativa per la lingua inglese è stata elaborata da un gruppo di autori coordinati da Gisella Langè, Ispettrice tecnica di Lingue Straniere del MIUR, che ha ideato e curato l’articolazione dei percorsi per l’intera area lingue straniere. L’offerta formativa per le lingue francese, spagnolo e tedesco è stata elaborata da un gruppo di autori coordinati da Nicoletta Biferale, docente esperto di Lingue Straniere del MIUR, con il supporto scientifico degli Enti Culturali: British Council Goethe-Institute Bureau de Coopération Linguistique et Artistique (BCLA) dell’Ambasciata di Francia Consejerìa de Educatiòn dell’Ambasciata di Spagna 4 Chi ha progettato il corso? Enti culturali AUTORI…. Hanno curato la realizzazione di 27 percorsi didattici dell’offerta formativa Hanno curato la realizzazione di 21 percorsi didattici dell’offerta formativa 4 Chi ha progettato il corso? Anche nel triennio 2010/2013 si conferma la collaborazione tra: MIUR, ANSAS, British Council, Bureau de Coopération Linguistique et Artistique, Consejería de Educación , Política Social y Deporte, Goethe-Institut. Importante il ruolo dei vari Enti Culturali citati che offrono ai corsisti e ai tutor un più ampio respiro alla formazione con uno “spaccato” dello stato dell’arte del sistema educativo e metodologie di insegnamento delle L2 nei rispettivi paesi. La presenza capillare degli enti in tutta Italia e nelle regioni del Mezzogiorno offre anche ai corsisti la possibilità di venire in contatto con altre iniziative di formazione o eventi di ampio respiro culturale che proiettano il corsista verso l’apprendimento continuo. Enti culturali Rete e Life long learning 5 Come è articolata la formazione? I percorsi: costituiscono nell’architettura complessiva del piano editoriale delle tracce per la sperimentazione di attività didattiche; si focalizzano sull’ambito individuato nel nucleo, servono al docente in formazione per riflettere, ma si orientano su attività didattiche pratiche (da 1 a 3): a scuola con gli alunni; implicano momenti di riflessione “esperta” e cooperative learning fra corsisti finalizzate ad un cambiamento nella didattica quotidiana; devono tenere conto del doppio filone (riflessione docente, didattica con gli allievi). 5 Come è articolata la formazione? L’offerta formativa si articola in 3 moduli: 1. The new European teacher of languages: a profile In questo modulo vengono proposte percorsi ed attività da fare sia come autoriflessione, sia in classe in una linea di coerenza con i diversi punti evidenziati: analisi del concetto di competenza e delle 8 competenze chiave come vengono definite nella Raccomandazione del parlamento europeo e del consiglio (18 dicembre 2006). I percorsi puntano a sviluppare in particolare i concetti sottesi alla seconda competenza chiave (comunicazione nelle lingue straniere) e alle competenze trasversali (in particolare imparare ad imparare e competenze sociali e civiche). Questi concetti sono assunti come parole-chiave per strutturare dei percorsi didattici, cioé delle proposte di attività che devono far capire all'insegnante in formazione a che cosa gli serve quel concetto nella didattica e come può fare per adottare l'approccio di riferimento. 2. The Common European framework of Reference for Modern Languages: keyconcepts add key-words In questo modulo vengono proposti percorsi e attività da fare in classe in una linea di coerenza con i diversi punti evidenziati: i concetti di competenza, testo e compito. Questi concetti sono assunti come parole-chiave per strutturare dei percorsi didattici utili a far capire all’insegnante in formazione a che cosa serve quel concetto nella didattica e come può fare per adottare quell’approccio teorico. Partendo dal QCER, analizzeremo: le indicazioni relative all'insegnamento/apprendimento delle lingue,le tipologie di testi, le tipologie di compiti. Leggi il piano editoriale 5 Come è articolata la formazione? 3. Evaluation and self assessment: key concepts, descriptors and example from the european Language In questo modulo, partendo dall'EPOSTL (European Portfolio for Student Teachers of Languages), e QCER analizzeremo: scale di livelli (scala globale e griglia di autovalutazione), caratteristiche dei descrittori, adattamento dei descrittori agli obiettivi del sillabo fissato dal docente, costruzione di prove di verifica rispetto ad un obiettivo da verificare, esempi da EPOSTL e dal Portfolio Europeo delle Lingue di checklist sia per docente sia per studente, riflessione sugli aspetti linguistici e sugli aspetti interculturali, strategie e autonomia nell’apprendimento, certificazione delle competenze sia linguistico-comunicative sia trasversali. Leggi il piano editoriale