La provincia di Pavia e le politiche temporali
Come Assessore provinciale alla Solidarietà Sociale e Parità ho assunto, oltre alla delega alle pari opportunità, anche la titolarità delle politiche temporali.
Una nuova delega, estremamente importante, che entra per la prima volta nelle linee strategiche della Provincia di Pavia e che mi vedrà impegnata a promuovere il coordinamento e l’amministrazione dei tempi e
degli orari a livello provinciale, al fine di sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e favorire la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine attraverso la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale e del tempo per sé delle persone che risiedono sul territorio o lo utilizzano, anche temporalmente.
Il tempo è una risorsa preziosa che bisogna “governare” ed utilizzare con rispetto per esaudire una domanda di maggiore libertà, di equità sociale, di migliore qualità della vita.
Non solo nei grandi agglomerati urbani, anche nelle città di provincia i ritmi di vita e l’uso del tempo non
sono più scanditi, come nel passato, da un immobilismo e prevedibilità facile da governare ed i cittadini e
le cittadine del territorio devono fare sempre più i conti con un sistema complesso di per sé e, soprattutto
nelle piccole realtà locali caratterizzate da situazioni di pendolarismo e di difficoltà di collegamenti e di strutture di servizio molto parcellizzate.
Sono ormai alcuni anni che le politiche dei tempi urbani rappresentano un tema strettamente attuale. È oggetto di studi, di dibattiti, di sperimentazioni, e regolamentato da una legge nazionale che prevede espressamente l’adozione di Piani dei tempi e degli Orari nelle città.
La Regione Lombardia ha riconosciuto l’importanza delle politiche di pari opportunità per lo sviluppo del territorio ed ha promosso, attraverso la legge regionale n. 28 del 28 ottobre 2004, interventi per favorire la
promozione e l’adozione, da parte dei Comuni, in forma singola o associata, di Piani Territoriali degli Orari,
come strumenti di indirizzo strategico che favoriscono l’armonizzazione dei tempi urbani.
Ed è proprio dal recepimento di queste importanti tematiche e da quanto disposto dalla normativa regionale che assegna alla Provincia il compito fondamentale di integrazione delle politiche temporali nei propri
strumenti di pianificazione e programmazione generali e settoriali e di attuazione e verifica dei piani territoriali degli orari, attraverso tavoli di concertazione, che è intendimento del mio Assessorato promuovere un
tavolo di concertazione e di coordinamento provinciale che assolva pienamente il ruolo normativo attribuito alla Provincia di Pavia.
Con questa pubblicazione vengono presentati i progetti in fase di attuazione a livello provinciale.
Molto è il lavoro che ci aspetta in questo settore per promuovere e coordinare le varie iniziative nate sul territorio provinciale, ma sono fermamente convinta che la linea politica intrapresa vada nella giusta direzione, per assicurare la presenza della Provincia di Pavia nel perseguimento della qualità del tempo e della vita dei cittadini e delle cittadine del nostro territorio.
Annita Daglia
Assessore Solidarietà Sociale e Parità
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1. Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile
Politiche Spazio Temporali dei servizi alla persona
nell’Oltrepò pavese orientale
Area Territoriale: Oltrepò pavese orientale - Comuni di: Arena Po (capofila) - Broni - Stradella - Castana - Canneto Pavese e Montescano (in Unione dei Comuni di Prima Collina)
Promosso da: Comune di Arena Po con la partecipazione di: Centro Risorse Donne Oltrepò Pavese, Eur&ca
srl di Milano; soggetti territoriali (pubblici e privati) dell’area oltrepadana attivi sui temi dei servizi alla persona.
Da marzo 2006 a gennaio 2007
Tema: studio di fattibilità per la redazione di un piano sovra comunale dei tempi e degli orari nell’area dell’Oltrepò pavese orientale.
OBIETTIVI
1. conoscere l’impatto delle politiche temporali nel contesto territoriale locale;
2. avviare il servizio dell’Osservatorio di Governo del tempo dell’Oltrepò Pavese Orientale che, una volta acquisiti i dati, avviata la sperimentazione, diventerà l’Ufficio Tempi di Governo del territorio;
3. analizzare i servizi alla persona offerti dal territorio in un’ottica di qualificazione e miglioramento di qualità
della vita dei cittadini e delle cittadine;
4. creare i presupposti per l’accompagnamento alla promozione di una Banca del tempo;
5. scambio di buone prassi con altri contesti territoriali che hanno già avviato e/o sperimentato modelli di intervento sul tema della gestione degli orari;
6. definire e progettare un Piano territoriale degli orari e modellizzare azioni di intervento in risposta ai bisogni emersi e latenti.
ATTIVIT À
• Coinvolgiamoli - realizzazione di un evento informativo di ampia rilevanza locale con il coinvolgimento del
territorio, degli attori locali, della popolazione.
• Ascoltiamoli - Animazione territoriale ed avvio indagine socio economica e mappatura territoriale per la conoscenza e l’individuazione dei bisogni e delle aspettative dei cittadini e delle cittadine.
• Progettazione e modellizzazione Ufficio Tempi come garanzia di coordinamento a livello sovracomunale dei
servizi pubblici e privati alla persona esistenti in Oltrepò pavese orientale e come elemento propulsore di
programmazione e progettazione di rilancio e sviluppo territoriale.
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BENEFICIARI
Comuni dell’area territoriale di riferimento del progetto, i cittadini e le cittadine oltrepadane in un’ottica qualitativa di “tempo” visto come risorsa preziosa che necessita di essere “governata” ed “utilizzata” con rispetto
per esaudire una domanda di maggiore vivibilità, equità sociale e migliore qualità di vita.
PRINCIPALI RISULTATI
• Realizzazione di una “fotografia” dell’esistente che delinea un quadro il più reale possibile dei bisogni, delle aspettative e delle necessità dei cittadini/e e dei city user del territorio oltrepadano orientale, relativamente ai servizi legati all’infanzia, alla scuola, ai giovani, agli anziani, ai servizi ricreativi, al turismo, ai trasporti pubblici e privati.
• Avvio di protocolli e lettere di intenti per dare risposte alle criticità emergenti e promuovere le opportune
azione volte al miglioramento della qualità della vita oltrepadana nel suo complesso.
Il progetto è ancora in fase di realizzazione.
PRODOTTI DI COMUNICAZIONE
• Brochure informativa delle attività di progetto e informative a vario titolo;
• stampa locale - acquisizione di pagine a pagamento e realizzazione di articoli per comunicazione istituzionale in merito alle attività di progetto;
• opuscolo di diffusione risultati in fase di realizzazione e programmazione evento finale di scambio buone
prassi.
INFORMAZIONI
COMUNE DI ARENA PO, piazza Vittorio Emanuele n. 1 - 27040 Arena Po (PV)
- Silvia Emanuelli - Tel. 0385/270005
e-mail: [email protected]
- Valeria Chiodarelli/ Corrado Panzarea - Eur&ca - Tel. 02/48015098
e-mail [email protected]
- Marina Merlini - Centro Risorse Donne Oltrepò Pavese - Tel. 0383/336342
e-mail [email protected]
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2. La qualità del tempo nell’Oltrepò casteggiano
Area territoriale: Oltrepò pavese dell’area casteggiana - Comuni di: Casteggio (capofila) - Bastida Pancarana Bressana Bottarone - Corvino San Quirico - Montalto Pavese - Robecco Pavese - Torricella Verzate - Santa Giuletta
Promosso da: COMUNE DI CASTEGGIO con la partecipazione di Centro Risorse Donne Oltrepò Pavese, Società Eur&ca srl di Milano; soggetti territoriali (pubblici e privati) dell’area oltrepadana attivi sui temi dei servizi alla persona
Tema: promuovere forme di aggregazione e coordinamento tra i Comuni partner, in una logica di programmazione congiunta di interventi tesi al miglioramento dell’offerta dei servizi ai cittadini favorendo la conciliazione dei tempi famiglia / lavoro / trasporto / scuole / anziani / adolescenza
Da marzo 2006 (25 marzo 2006 - open day di avvio progetto) a presumibilmente gennaio 2007
OBIETTIVI
A partire dall’analisi delle condizioni territoriali, il progetto intende affrontare le problematicità di genere legate alla necessità di armonizzare le responsabilità familiari con quelle lavorative, con particolare riferimento a:
- disparità di orari dei servizi pubblici e privati;
- carenza di servizi di cura parentale;
- mancanza di mezzi di trasporto pubblici che permettano una maggiore mobilità sul territorio;
- carenza di assistenza e di servizi sanitari e sociali alla persona e di supporto alla famiglia;
- mancanza di strutture di aggregazione per gli adolescenti ed i giovani ed alla carenza di servizi culturali/sportivi e di animazione;
- eccessiva rigidità lavorativa/produttiva e totale mancanza di sperimentazione di forme di flessibilità e di alternanza lavorativa.
ATTIVITÀ
• Realizzazione di un open day informativo di ampia rilevanza locale;
• animazione territoriale ed avvio indagine per la conoscenza del territorio e l’individuazione dei bisogni e delle aspettative dei cittadini e delle cittadine- individuazione target, elaborazione e somministrazione questionari e schede-azione, interviste privilegiate;
• attivazione tavoli tecnici per l’attuazione di interventi pilota;
• percorso di formazione - acquisizione linee giuda per la progettazione strategica di governo del territorio;
• progettazione e modellizzazione del Piano dei tempi dell’Oltrepò casteggiano;
• tavolo di concertazione;
• presentazione ricerca, approvazione piano dei tempi, promozione, Informazione, scambio di buone prassi,
diffusione dei risultati.
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BENEFICIARI
• Comuni dell’area territoriale di riferimento del progetto, i cittadini e le cittadine con particolare attenzione alle fasce riconosciute più deboli socialmente (dagli anziani agli adolescenti, dalle donne ai fruitori di servizi
di trasporti di pendolarismo lavorativo e scolastico) ed i city user.
• Popolazione, enti pubblici e del privato sociale, agenzie di sviluppo, mondo produttivo che nella Banca del
tempo troveranno un sistema partecipato di scambi e relazioni tra soggetti paritari (in grado di ottimizzare
la risorsa tempo da parte dell’intera comunità ed aumentare il benessere materiale, culturale e relazionale.
RISULTATI
• Tavoli di pilotaggio, relativi a 4 ambiti specifici - tempi delle scuole - tempi degli adolescenti - tempi degli
anziani - tempi dei trasporti pubblici
• Indagine, in cui si sono evidenziate problematiche a cui si intende dare risposte attraverso l’attivazione di
tavoli di concertazione sui diversi ambiti
• Schede tecniche da allegare allo studio di fattibilità del piano dei tempi e degli orari da approvare nei singoli consigli comunali
• Il progetto è ancora in fase di attivazione.
PRODOTTI DI COMUNICAZIONE
• Brochure informativa delle attività di progetto diffusa in occasione dell’open day di presentazione e messa
a disposizione del territorio attraverso diffusione a vario livello;
• manifesti informativi;
• lettera inviata ai cittadini e cartaceo informativo diffuso al territorio per informare sull’attività di sperimentazione di una navetta-bus di trasporto pubblico interno;
• pagina web - opuscolo di diffusione risultati, in fase di realizzazione
INFORMAZIONI
COMUNE DI CASTEGGIO - Ufficio Tempi c/o Comune di Casteggio
Via Castello n. 24 - 27045 Casteggio (PV)
- Raffaella Fasani - Franca Vacchelli - Giulia Mietta - Tel. 0383/804941
e-mail: [email protected]/ www.comune.casteggio.pv.it
- Eur&ca: Valeria Chiodarelli - Corrado Panzarea - Tel. 02/48015098
e-mail: [email protected]
- Centro Risorse Donne Oltrepò Pavese - Marina Merlini - Tel. 0383/336342
e-mail: [email protected]
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3. Piano degli orari dei tempi dell’Alto Pavese
Area Territoriale: Pavia - Otto Comuni dell’Alto Pavese - 15.000 cittadini/e
Promosso da: Comune di Lardirago con la partecipazione di: Mandriano, Bascapè, Boradasco, Casanova,
Vidigulfo, Torrevecchia Pia, Sant’Alessio
Da marzo 2006 a aprile 2007
Tema: conciliazione dei tempi tra vita privata e vita professionale
OBIETTIVI
- Predisporre il piano degli orari sovra comunale
- Contribuire alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti
ATTIVIT À
• Rilevazione sull’offerta dei servizi
BENEFICIARI
• Famiglie con bambini in età scolare
• Cittadini/e degli otto Comuni
PRINCIPALI RISULTATI
• Stesura di un elenco completo della rilevazione
• Offerta dei servizi pubblici/privati del territorio interessato
PRODOTTI DI COMUNICAZIONE
• Non disponibili
• È in fase di realizzazione un opuscolo per i Comuni coinvolti
INFORMAZIONI
COMUNE DI LARDIRAGO
Via Vittorio Emanuele 5 - 27016 Lardirago (PV)
- Valentina Castellucchio, Ufficio Tempi Sovracomunale - Tel. 0382/94003
email: [email protected], www.comune.lardirago.pv.it
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4. Piano territoriale degli orari: il tempo di Mortara
Area Territoriale: il territorio comunale di Mortara
Promosso da: Comune di Mortara
Da novembre 2006 ad aprile 2007
Tema: ottimizzazione e coordinamento orari servizi pubblici
OBIETTIVI
• Favorire l’accessibilità delle informazioni e dei servizi della pubblica amministrazione, anche attraverso la
semplificazione delle procedure e l’introduzione di servizi in rete
ATTIVIT À
• Analisi dello stato di accessibilità dei servizi pubblici e privati presenti nel territorio comunale
BENEFICIARI
• I cittadini/le cittadine e gli utenti dei servizi pubblici presenti nel territorio comunale
PRINCIPALI RISULTATI
• Il progetto è ancora in fase di implementazione
PRODOTTI DI COMUNICAZIONE
• Non disponibili
INFORMAZIONI
COMUNE DI MORTARA
P.zza Martiri della Libertà 21 - 27036 Mortara (PV)
- Laura Guija, Capo Area Servizi al Cittadino - Tel. 0384/246411
e-mail: [email protected]/ web: comune.mortara.pv.it
- Maria Rosa Fedele, studio professionale “Lattanzio e Associati” - Milano - Tel.02/29061102
e-mail: [email protected]
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5. Pavia aperta al futuro:
tempi e spazi per una città partecipata
“PAVIA APERTA AL FUTURO: TEMPI E SPAZI PER UNA CITTÀ PARTECIPATA” è un progetto finanziato dalla Legge Regionale n° 28 del 2004, che fornisce ai Comuni i criteri e i contributi
necessari per elaborare interventi di politica temporale urbana e che dunque consentirà al Comune di Pavia di dotarsi di un “Piano dei Tempi e degli Orari della città”, così come previsto dalla
Legge nazionale n°53/00.
Il Piano dei Tempi e degli orari contiene l’insieme degli orientamenti e delle misure che l’ente locale predispone allo scopo di coordinare e armonizzare gli orari dei servizi e i tempi della città con i tempi di vita e di
lavoro delle persone, favorendo la conciliazione delle diverse esigenze individuali e familiari, promuovendo
l’utilizzo dei servizi, sviluppando la qualità del territorio e delle relazioni sociali e la vivibilità dell’ambiente urbano.
È dunque un documento ufficiale, che deve essere approvato dal Consiglio Comunale su proposta del Sindaco, il quale ha il compito di elaborare le linee guida attraverso forme di consultazione con le amministrazioni pubbliche, le parti sociali, le associazioni e gli organismi dei cittadini; di promuovere accordi con le componenti sociali e di emettere le ordinanze per l’attuazione del Piano.
Nel corso di questi anni - anche grazie alla legislazione nazionale (Legge 42/97 e Legge 53 del 2000) - numerosissime città italiane hanno promosso interventi di politica temporale urbana e si sono dotati di Piani dei
Tempi, agendo prima sugli orari dei servizi di interesse pubblico in modo da renderli più favorevoli alle esigenze degli utenti, migliorare la propria qualità e restituire tempo alle cittadine e ai cittadini; e poi ragionando
progressivamente su questioni più ampie, che vanno dalla qualità del tempo individuale e sociale delle persone, al modo diverso in cui le popolazioni abitano la città, alla necessità di muoversi verso uno sviluppo locale più attento alla vivibilità e sostenibilità ambientale e alla qualità della relazione che lega gli abitanti alla
propria comunità e verso la costruzione di una effettiva cittadinanza per tutti.
Queste esperienze - proprio perché si sono trovate ad affrontare l’intreccio di spazi, tempi e orari che unisce
i cittadini insediati in un territorio; i legami di reciprocità e compresenza delle persone - hanno contribuito a
far crescere una sensibilità sociale nuova, una cultura diversa del tempo della vita e del lavoro e quindi anche un’idea della città come luogo in cui sia possibile godere di migliori spazi, relazioni, opportunità; in cui
crescano il dialogo e la comunicazione; in cui tutti contribuiscano in modo responsabile e solidale a trovare risorse e soluzioni, attraverso modalità partecipative e di condivisione da parte dei cittadini e forme di concertazione tra partner locali.
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Esse hanno anche contribuito a porre al centro del dibattito il tema della conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro - quindi della possibilità da parte di donne e uomini di armonizzare le esigenze lavorative e familiari
ma anche l’esigenza di avere tempo per sé, per la formazione, per la socialità - come aspetto fondamentale della qualità dell’esistenza, che si intreccia con molte altre questioni - l’organizzazione attuale del lavoro,
il sistema di welfare, i cambiamenti economici e culturali in atto che incidono sui bisogni, sulle aspettative
e sugli stili di vita - e riporta alla necessità di modificare anche la concezione dei ruoli e dei rapporti tra i sessi, ragionando su una più equa ripartizione degli impegni e delle responsabilità domestiche e familiari tra
uomini e donne e sull’assunzione di responsabilità da parte della società nella promozione delle pari opportunità.
È in questo quadro che il Comune di Pavia - che dal 2000 ad oggi ha avviato numerose iniziative e occasioni di confronto su questi temi, anche partecipando a progetti comunitari in rete con altri Paesi - realizzerà il percorso di predisposizione del Piano dei Tempi e degli Orari, quale occasione per sistematizzare e mettere a frutto rapporti e iniziative in parte già operative, concretizzare accordi e realizzare interventi condivisi.
Si tratta infatti di un percorso aperto al contributo di tutte le realtà che vorranno partecipare al confronto e
lavorare in modo corresponsabile alla sua realizzazione, così da favorire e implementare a livello locale iniziative più ampie e diffuse da parte delle istituzioni ma anche delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, delle aziende, delle associazioni di categoria, culturali e sociali.
GLI OBIETTIVI
L’obiettivo del percorso è quello di implementare azioni
• che si dimostrino sensibili alle nuove esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle persone e
delle famiglie e ai bisogni delle fasce di popolazione esposte a maggior rischio di solitudine ed emarginazione;
• che siano attente a costruire un’idea di città accogliente, in cui si intrecciano relazioni e convivenze positive
e solidali; in una prospettiva di sviluppo equo e sostenibile, in cui si rendano praticabili la qualità della vita,
dell’ambiente e del territorio;
• che promuovano culture e pratiche sociali basate sulla parità di opportunità, sulla redistribuzione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, sulla piena cittadinanza di tutti i soggetti;
• che siano caratterizzate da modalità di concertazione tra attori istituzionali e da metodologie partecipative
utili a coinvolgere attivamente il territorio;
• che arricchiscano il dialogo civile e sociale come espressione di un processo democratico trasversale.
Il progetto “PAVIA APERTA AL FUTURO” ha dunque come finalità il coinvolgimento degli attori e delle realtà
territoriali, delle cittadine e dei cittadini nella definizione di proposte concrete, sostenibili e praticabili sui seguenti temi:
1. orari dei servizi pubblici e privati per favorirne l’accesso e l’utilizzo in relazione alle differenti esigenze di vita quotidiana delle persone; l’ambito di confronto e intervento verterà in particolare
• sulla rimodulazione e il coordinamento degli orari di alcuni sportelli pubblici caratterizzati da particolare afflusso di utenti con esigenze diversificate
• sul coordinamento orario, l’azione di rete e il potenziamento della capacità di informazione dei servizi che
operano nell’area del sostegno e promozione delle donne nella vita economica e sociale e nell’ambito della conciliazione dei tempi
• sul coordinamento e l’armonizzazione degli orari dei servizi commerciali con i tempi di vita/lavoro e con
le esigenze di fruizione da parte delle fasce “deboli” e/o con problematiche specifiche; anche nell’ottica
della rivitalizzazione di alcune aree urbane e del miglioramento della capacità attrattiva della città.
2. Mobilità urbana sostenibile, per migliorare le condizioni di mobilità degli abitanti, la viabilità cittadina e la
qualità ambientale e per fornire elementi di riflessione più generali dal punto di vista della concezione urbanistica; l’ambito di confronto e intervento riguarderà in particolare
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• la mobilità scolastica, dal punto di vista dell’impatto dei flussi di entrata e uscita degli studenti delle scuole superiori, molti dei quali provenienti dai Comuni circostanti, sul traffico cittadino e quindi le possibili soluzioni in termini di desincronizzazione degli orari e di trasporto urbano ed extraurbano;
• l’incentivazione della mobilità lenta e a basso impatto ambientale e della praticabilità di percorsi sicuri casa scuola per i bambini e le bambine delle scuole elementari.
3. Riqualificazione degli spazi pubblici urbani per favorire i circuiti di socialità, diversificare e ampliare l’utilizzo degli spazi e valorizzare i beni collettivi; l’ambito di confronto e intervento riguarda in particolare
• l’utilizzo degli spazi pubblici (aule scolastiche e universitarie, biblioteche, aree verdi) come luoghi polifunzionali, fruibili da più tipologie di popolazione e in tempi diversificati;
• l’elaborazione di proposte di rivitalizzazione/riconversione dell’area della stazione ferroviaria in funzione
della sua collocazione nell’ambito cittadino, della sua fruibilità e vivibilità in relazione all’utilizzo da parte di
popolazioni diverse e in fasce orarie differenziate.
4. Uso della città da parte delle popolazioni temporanee per conoscere la complessità delle dinamiche spazio temporali relative ai flussi dei city users e l’incidenza nel rapporto con i residenti e con l’organizzazione
della città; l’azione si concretizzerà in una indagine i cui risultati saranno base di confronto anche con i Comuni la cui popolazione verte su Pavia e con le strutture che rappresentano poli attrattivi per i gruppi non
residenti.
Il filo comune è quello di ragionare insieme su un piano complessivo che delinei indirizzi e orientamenti generali, individui tracce di lavoro che saranno poi approfondite anche attraverso nuovi progetti, definisca le proposte di avvio e verifichi un modello di consultazione e progettazione partecipata.
Come appare evidente dai contenuti e dalle metodologie, questo progetto prevede una forte interazione tra
i settori del Comune e una indispensabile sinergia con i diversi attori del territorio per arrivare congiuntamente e responsabilmente a costruire e condividere proposte di intervento.
IL PERCORSO PARTECIPATO
A questo percorso di progettazione partecipata sono stati chiamati ad intervenire enti pubblici, istituzioni scolastiche e culturali, strutture territoriali e servizi di interesse collettivo, associazioni di categoria, parti sociali, associazioni del terzo settore, gruppi di cittadini e cittadine portatori di interesse specifico.
La realizzazione del Progetto, che si concluderà il 30 marzo 2007, è dunque strettamente legata alla disponibilità da parte di tali enti di partecipare collettivamente al processo e alla loro volontà di contribuirvi con l’apporto della propria esperienza e competenza.
Per informazioni e approfondimenti, contattare i seguenti indirizzi:
• [email protected][email protected][email protected]
Servizio Pari Opportunità, Ufficio Tempi
Via Scopoli 1 - 27100 Pavia
Tel. 0382/399.203 - 0382/399.278
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6. Montagna in tempo
Area territoriale: Provincia di Pavia, Oltrepò pavese; in particolare: Comune di Varzi (capofila), Bagnaria, Ponte Nizza, Ruino, Santa Margherita Staffora, Val di Nizza, Zavattarello in collaborazione con CELIT, fondazione
San Germano, SAPO società di trasporti, Associazione famigliare NOVA CANA
Tema: Conciliazione tempi famiglia/lavoro
Tempi: da Luglio 2006 a fino all’adozione e all’implementazione del piano da parte dei comuni, che si prevede per Giugno 2007
OBIETTIVI
• predisposizione di piano degli orari che metta al centro dell'attenzione il tema complessivo della qualità della vita
• far dialogare il sistema dei trasporti locali con quello dei principali servizi presenti principalmente nel comune Capoluogo di Varzi tema complessivo della qualità della vita
• valutare la possibilità di attivare alcuni servizi di supporto, per organizzare i tempi intermedi non altrimenti
eliminabili
• creare un tavolo permanente di lavoro a geometria variabile, composto dai rappresentati dei Comuni partecipanti al progetto e da tutti gli enti presenti sul territorio e coinvolti nella vita quotidiana dei cittadini
• creare un gruppo di lavoro preparato composto dai responsabili individuati presso ogni Comune, adeguatamente formati
• attivare un piano di comunicazione ed informazione dei cittadini sui principali servizi attivi presso i comuni
e presso il comune capoluogo
ATTIVITÀ
• Creazione del gruppo di lavoro, individuazione da parte dei Comuni e degli Enti/imprese dei propri referenti.
• Acquisizione delle caratteristiche del contesto di intervento.
• Indagine sui servizi, sulle modalità di erogazione e individuazione dei punti di criticità e di forza
• Primo avvio piano di comunicazione, animazione e attività di coinvolgimento della popolazione - rilevamento delle esigenze della popolazione residente e ospite - mobilitazione della conoscenza locale.
• Attivazione Tavolo di lavoro e co-progettazione. Attività di sensibilizzazione, coinvolgimento e informazione
/ formazione degli attori locali coinvolti nel tavolo.
BENEFICIARI
• Tutti gli abitanti e i frequentatori del territorio interessato dal progetto / particolare attenzione sarà però dedicata all’universo femminile, in quanto fortemente coinvolto nel tema della conciliazione dei tempi, al mondo dei giovani e a quello degli anziani, in quanto fasce delicate.
PRODOTTI DI COMUNICAZIONE
• non disponibili poiché il progetto è ancora in fase di avvio.
INFORMAZIONI
- Concetta Pugliese, Anna Grignaschi, responsabile ricerca e progettazione, ricercatrice CELIT,
Piazza San Bovo 37 - 27058 Voghera (PV) - Tel. 0383 640601
e-mail: [email protected] - [email protected] - Web: www.celit.it
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7. Centro Città di Vigevano.
Accessibilità ai servizi e riduzione del traffico veicolare
Area territoriale: Città di Vigevano in collaborazione con Scuole elementari o organi di partecipazione, Associazione Commercianti, Banca S. Paolo, Consigli circoscrizionali, altri gestori di servizi pubblici e privati
Tema: Conciliazione tempi famiglia/lavoro
Tempi: Febbraio 2006 - febbraio 2007
OBIETTIVI
• adottare il Piano territoriale degli orari per la città entro febbraio 2007
• migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici e di interesse generale nel centro storico di Vigevano e del contenimento del traffico veicolare privato
• garantire l’accesso alle strutture che ospitano servizi pubblici e di interesse generale con riferimento alla sicurezza ed agibilità dei percorsi, pedonali e ciclabili, per raggiungerle
• migliorare la fruibilità temporale dei servizi, con particolare attenzione agli orari di lavoro di chi vive o anche
solo lavora in città (in particolare le cittadine che lavorano in orario atipico)
• migliorare l’informazione circa orari e accesso ai servizi e, in particolare, miglioramento e armonizzazione
degli orari dei servizi che costituiscono per il cittadino una “filiera”
• ridurre il traffico veicolare e della congestione della mobilità per limitare sprechi di tempo e risorse, contenere l’inquinamento ambientale, favorire la mobilità lenta.
ATTIVITÀ
• Tavoli di co-progettazione con portatori di interessi (gestori servizi e fruitori) per la realizzazione di azioni volte a conseguire gli obiettivi
• Pedibus, bambini a scuola a piedi. Organizzato a un tavolo con scuola e famiglie per ridurre il traffico in centro nelle ore di punta
• Individuazione dei componenti di una consulta dei tempi e degli orari permanente.
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BENEFICIARI
• Donne (lavoratrici, specialmente con orario atipico, con figli, che si occupano della cura dei familiari) in qualità di clienti di servizi,
• categorie svantaggiate e portatori di interessi silenziosi: bambini, anziani non autosufficienti, diversamente
abili, city users pendolari,
• tutti i cittadini in generale come lavoratori, prestatori e fruitori di servizi.
PRINCIPALI RISULTATI
• Una nuova sensibilità rispetto alle tematiche dell’organizzazione temporale della città, soprattutto nelle strutture comunali che si occupano di pianificazione del territorio e dei servizi, coinvolte a pieno titolo nel progetto. Lo stesso interesse è stato suscitato anche in buona parte della cittadinanza (residente e temporanea) attraverso azioni di comunicazione specifiche.
PRODOTTI DI COMUNICAZIONE
• Logo politiche temporali, locandina/brochure, tesserini a punti per partecipanti PEDIBUS, pubblicità, conferenze e comunicati stampa, adesivi, iniziativa inaugurale Pedibus (disegna un sentiero di impronte) con doc.
fotografica.
INFORMAZIONI
- Armando Ferrari, Responsabile Unità comunicazione - Progetto PTO Comune di Vigevano
C.so Vittorio Emanuele II, 25 - Vigevano (PV) - Tel. 0381 299204
e-mail: [email protected].
Web: www.comune.vigevano.pv.it
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